stazioni a quota 173 e oltre 3.000 le bici in circolazione

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stazioni a quota 173 e oltre 3.000 le bici in circolazione
8 febbraio 2013 / numero 01/13
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STAZIONI A QUOTA 173 E OLTRE
3.000 LE BICI IN CIRCOLAZIONE
La fase di espansione BikeMi continua, tanto che nel mese di gennaio sono state
attivate 9 nuove stazioni che hanno portato a quota 173 il numero totale di stazioni
attive e a 3.010 le bici in circolazione.
Ecco le stazioni attivate il mese scorso:
121 - Melchiorre Gioia - Galvani
monofacciale - 27 stalli
155 - Naviglio Pavese - Torricelli
bifacciale - 36 stalli
138 - Cadore-Pinaroli
bifacciale - 36 stalli
174 - Vercelli-Piemonte
bifacciale - 36 stalli
140 - Cirene-Friuli
monofacciale - 24 stalli
176 - Buonarroti
bifacciale - 36 stalli
150 - Castelbarco-Tabacchi
monofacciale - 36 stalli
206 - Friuli-Comelico
monofacciale - 36 stalli
152 - S. Gottardo-Gentilino
monofacciale - 36 stalli
121 - Melchiorre Gioia - Galvani
138 - Cadore - Pinaroli
140 - Cirene - Friuli
150 - Castelbarco - Tabacchi
152 - S. Gottardo - Gentilino
155 - Naviglio Pavese - Torricelli
174 - Vercelli - Piemonte
176 - Buonarroti
206 - Friuli - Comelico
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BikeMi pensa alla tua salute
La convenzione con il Centro Medico Santagostino
dedicata a tutti gli abbonati annuali BikeMi
Il Centro Medico Santagostino di Milano, il primo
progetto sanitario in Italia che coniuga qualità del
servizio medico specialistico e prezzi contenuti
per tutti i cittadini, ha siglato una convenzione
dedicata a tutti i 18.000 abbonati al servizio di
Bike sharing di Milano: chiunque sia titolare
di un abbonamento annuale BikeMi potrà
usufruire di uno sconto una tantum del 50% su
una “prima visita” specialistica presso il Centro
e una riduzione del 5% per tutte le prestazioni
successive. In tutte le specializzazioni attive del
Centro Medico Santagostino.
Per usufruire dello sconto, dopo la prenotazione,
è sufficiente presentarsi all’accettazione con la
tessera BikeMi!
Andare in bicicletta aiuta a mantenersi in forma e in salute, il Centro Medico Santagostino dà il buon esempio
e premia tutti i ciclisti BikeMi.
Le visite mediche sono prenotabili tramite il sito www.cmsantagostino.it,
telefonicamente (tel. 02-89.701.701/702) o di persona.
Il Centro è aperto tutti i giorni con orario continuato dalle 8 alle 21 e il sabato dalle 8 alle 17.
Il Centro Medico Santagostino è stato ideato e realizzato nel 2009 da Oltre Venture, società italiana di
Venture Capital sociale.
Oltre Venture
Oltre Venture, www.oltreventure.com, è la prima società italiana di venture capital sociale, uno strumento finanziario innovativo a sostegno delle imprese
sociali.
Si tratta di un’iniziativa unica, che per la prima volta in Italia dà agli investitori l’opportunità di finanziare il sociale investendo nel capitale di rischio di imprese
impegnate in prima linea in questo settore.
Oltre Venture supporta le imprese sociali sia attraverso le proprie risorse finanziarie
(capitale di rischio e finanziamenti) sia attraverso le proprie competenze manageriali e il
proprio know-how in ambito sociale.
Il Centro Medico Santagostino è un’iniziativa promossa e realizzata da Oltre Venture.
PER INFORMAZIONI AL PUBBLICO:
CENTRO MEDICO SANTAGOSTINO
Piazza Sant’Agostino, 1 - Milano
02.89701701 – www.cmsantagostino.it
800-80.81.81
www.bikemi.it
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BICIGENERATORI.IT e BIKEMI:
energia e movimento sostenibili
L’energia pulita si sposa con la mobilità
sostenibile: accade con la partnership
tra Bicigeneratori.it che propone speciali
biciclette in grado di produrre energia
elettrica e Clear Channel, la società leader
in Italia per la gestione di servizi di Bike
sharing come il BikeMi di Milano.
L’installazione nata da questa sinergia
ha come protagonista una bicicletta del
parco del bike sharing milanese, posta su
un particolare sostegno e la cui ruota
posteriore è collegata al bici-generatore:
pedalando, è possibile generare una
corrente sufficiente ad alimentare luci,
piccoli elettrodomestici, cellulari o laptop.
Il bicigeneratore–BikeMi viene proposto sia come postazione singola che in serie nella particolare Smart
Island, l’installazione del progetto Ecosistemi Mobili (www.ecosistemimobili.it): isole di decompressione,
autosufficienti dal punto di vista energetico, che si compongono di elementi di riciclo, piante autoctone,
sedute per i passanti, postazioni computer autoalimentate collegate alla rete.
Bicigeneratori.it è un brand del Centro Antartide, un centro di studi e ricerche con sede a Bologna che opera da
20 anni nel settore della comunicazione ed educazione ambientale, e dell’Associazione Culturale Dualica, che
in questo particolare progetto cura gli aspetti creativi e tecnici. Bicigeneratori.it propone l’installazione di queste
particolari biciclette per fiere, campagne promozionali, installazioni di arredo urbano, manifestazioni ed eventi.
Clear Channel, concessionaria specializzata in comunicazione esterna, dal 1997 studia, implementa e migliora
le funzionalità del Bike sharing, un modello di trasporto pubblico in bicicletta, di cui detiene il brevetto a livello
internazionale. Presente nel mondo con il suo sistema di “bici pubbliche” a Barcellona, Città del Messico,
Stoccolma, Oslo, Anversa, etc., in Italia Clear Channel gestisce i servizi di Bike sharing delle città di Milano e
di Verona e collabora con Ducati Energia ad un sistema sperimentale di bici a pedalata assistita per i parchi
di Roma, con il supporto del Ministero dell’Ambiente e dell’Amministrazione Capitolina. I progetti installati a
Milano e Verona prevedono anche la gestione di prestigiosi ed esclusivi impianti pubblicitari e la brandizzazione
delle biciclette e delle bike-station.
RIFERIMENTI
Bicigeneratori.it
www.bicigeneratori.it
tel. 051.260921
cell. 342.6968669
mail [email protected]
Clear Channel
www.clearchannel.it
tel. 049 8955 200
fax 049 8932 070
mail [email protected]
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DAL TOURING CLUB MAGAZINE: “IL BIKE
SHARING ALLA CONQUISTA DEL MONDO”
Riportiamo un interessante articolo sul Bike sharing nel mondo, pubblicato dall’autorevole magazine
del Touring Club Italiano, in cui il sistema di Milano viene citato come “la regina del settore” in Italia
Dagli Usa alla Cina, la bicicletta condivisa taglia traguardi sempre più clamorosi
IL BIKE SHARING ALLA CONQUISTA DEL MONDO
È un successo senza confini, anche in territori fin troppo orientati all’uso dell’auto, quello che sta facendo registrare il bike
sharing. Tant’è che è addirittura Washington a guidare la classifica negli Stati Uniti. E la leadership europea è saldamente in
mano al sistema Vélib’ di Parigi, con più di 20mila biciclette.
Sono i campus universitari delle due coste degli Stati Uniti a contendersi la paternità del bike sharing, la bicicletta
pubblica condivisa. In realtà, l’idea arriva dalla Gran Bretagna, dove sia Oxford sia Cambridge, le due cittadelle universitarie
rivali, hanno fatto delle due ruote l’asse portante della mobilità. Ma il primo, autentico bike sharing con utenti registrati, in
verità, è nato a Lione con Velo’V. Alla fine degli Anni Novanta, infatti, il piano di revisione dei trasporti pubblici fu imperniato
su una tramvia nel ruolo di linea di forza, affiancata da una mobilità di prossimità fornita da rastrelliere per bicilette “pubbliche”
in corrispondenza delle fermate.
Storia a parte, il bike sharing sta conoscendo un successo
che va oltre le più rosee prospettive. Anche in angoli del
mondo e metropoli dove non verrebbe immediato pensare
a questo genere di modello di mobilità. Non stupisce infatti
che il sistema più vasto al momento sia quello di Hangzhou
– città cinese da 2,6 milioni di abitanti che forse un italiano
su 100 sa collocare sulla carta geografica – che può vantare
61mila biciclette e oltre 2400 rastrelliere. Tutte ovviamente
controllate da un sistema computerizzato: ma quanto a numeri
e tecnologie la Cina da lungo tempo ha smesso di fare notizia.
Secondo posto nella classifica planetaria – e anche
questa può essere una sorpresa – per Parigi, metropoli che
nonostante la capillarità della rete metropolitana e una viabilità
fin troppo “car oriented” si è scoperta una inestinguibile voglia
di bicicletta. Ecco quindi che il sistema Vélib’ conta già 1450
rastrelliere e mette a disposizione più di 20mila bici. E se si
passa ai dati nazionali, è proprio la Francia a detenere il primato del numero città attrezzate col bike sharing (29), seguita da
Spagna (25), Cina (19), Italia (19) e Germania (5), Una classifica che può sembrare paradossale, data la diffusione delle
biciclette proprio in Germania e poi nei Paesi nordici, ma in realtà molto logica: lì la presenza di piste ciclabili, la disponibilità
di rastrelliere e aree custodite ha infatti promosso da decenni la proprietà delle bici e il bike sharing pare quasi un sfizio da
nerd.
Forse ancora più inaspettato il successo del bike sharing negli Usa, patria del car way of life. È notizia di questi giorni
che Capital Bikeshare, il sistema in uso a Washington DC, ha addirittura vinto il titolo di migliore bike sharing del Paese
attribuito dalla testata specializzata Bicycling. E i suoi promotori – con spirito tutto statunitense – si fanno vanto di essere un
impresa privata che, pur con alcuni contributi pubblici, ha un suo business plan che le consentirà di espandersi nei prossimi
anni a prescindere dagli introiti pubblicitari (in Europa tutti i sistemi vivono di sponsorizzazioni e vendita di spazi) e dalle
eventuali erogazioni della municipalità.
Dopo aver segnalato che anche Melbourne ha visto nascere un bike sharing, vale la pena di segnalare che in Italia la
regina del settore è proprio Milano, il cui servizio BikeMi è nato nel 2008 e può ormai contare su più di tremila bici (3.010
con 173 stazioni per la precisione). Anzi l’obiettivo dei prossimi mesi è di arrivare a superare 3.650 unità per le due ruote e
le 200 rastrelliere per ciò che riguarda le stazioni di partenza, al momento concentrate nell’area più centrale della metropoli
lombarda.
articolo del Touring Magazine di Renato Scialpi - 29/01/2013
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PARTE LA METROPOLITANA 5 LILLA
M5 è la prima metropolitana della città completamente automatizzata e permetterà di muoversi in modo sicuro, ecologico e veloce da Bignami fino a San Siro, passando per il
quartiere Isola, Stazione Garibaldi, il Cimitero Monumentale,
CityLife...
Dal 10 febbraio si può viaggiare sulla prima tratta: 7 fermate
lungo 4,1 km, per arrivare da Bignami a Zara in soli 8 minuti.
Sarà quindi più semplice raggiungere poli importanti della città, come l’Università Bicocca, l’Ospedale Niguarda
o il C.T.O., grazie anche all’interscambio con la linea M3 a Zara.
La M5 è tra le metropolitane più moderne d’Europa, grazie al sistema driverless (‘senza conducente’), ed è progettata e realizzata in conformità alle più recenti normative
europee per garantire ai passeggeri i più elevati standard di
sicurezza.
Inizialmente, i treni della nuova linea lilla avranno una frequenza di 6 minuti e una capacità di trasporto di 5.000 passeggeri l’ora.
Benvenuta M5!
GRAZIE A TUTTI I CITTADINI CHE...
La storia che vi vogliamo raccontare oggi può avere dell’incredibile per i più cinici che non credono nella bontà e nel
senso civico.
Potrebbe avere anche del meraviglioso per coloro che sono maggiormente sensibili alla sorpresa.
Ma per il Bike sharing di Milano episodi come questi si verificano con frequenza settimanale.
Abbiamo scelto di riportare quello che segue perché, nella sua particolarità, arriva ad avere qualcosa di straordinario.
Un cittadino milanese che per spostarsi in città usa la bici privata ci segnala che da qualche giorno trova una bici
BikeMi legata allo stesso cancello di cui lui stesso usufruisce per assicurare il proprio mezzo.
Il team BikeMi si attiva subito per recuperare le due ruote, presumibilmente rubate. Si reca più volte nel luogo indicato da Mario C., senza tuttavia trovare traccia del ciclo sequestrato.
Mario C. non si arrende, tiene sotto controllo il cancello “incriminato” e nota che la bici sotto indagine è presente
solo nelle prime ore della giornata.
A questo punto le squadre BikeMi si recano sul posto alle 7 del mattino e riescono a recuperare il mezzo e a rimetterlo a disposizione del servizio del Bike sharing milanese.
Il nostro più sentito GRAZIE a Mario C. e a tutti i cittadini che, senza alcun tornaconto ma per puro senso civico,
segnalano regolarmente le inciviltà altrui.
Lo staff BikeMi
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FIAB, partner dell’Università di Verona al
Corso promotore della mobilità ciclistica
In Europa la bici, assieme al trasporto pubblico, sta diventando l’elemento centrale, la sfida per migliorare la
qualità dell’aria, la vivibilità dei centri urbani e per modificare la mobilità spesso impostata sull’uso dell’auto
privata sia in ambito urbano che tra centri abitati diversi.
Anche il turismo vede nella bici una risorsa ormai affermata per aumentare in modo consistente le presenze
turistiche di un territorio, elevando in modo importante i
corrispondenti fatturati.
A fronte di uno sviluppo dell’interesse alla bicicletta non
corrisponde una adeguata formazione sulla pianificazione, progettazione e promozione dell’uso della bicicletta.
Per questo motivo l’Università di Verona ha ritenuto di
sviluppare un corso sui temi della ciclabilità urbana, cicloturismo e marketing della bicicletta e degli stili di vita
attivi ed ha individuato in FIAB un partner di riferimento
per le sue competenze e la sua visione.
Il corso di 13 crediti formativi, 48 ore frontali e 4 giornate in bici in luoghi di eccellenza si svilupperà nei mesi
da marzo a giugno, articolato in 6 fine settimana (incontri a Verona il venerdì e sabato) per consentire la
partecipazione anche di chi lavora o abita fuori Verona.
Il corso di perfezionamento e aggiornamento per questa nuova figura professionale ha un costo di iscrizione/partecipazione di 1130,00 euro e le iscrizioni devono essere effettuate entro l’8 febbraio 2013.
Informazioni e programma dettagliato si trovano sul sito
http://www.dsnnmm.univr.it/?ent=iscrizionecs&cs=588
Come platea di possibili fruitori di questo corso si fa riferimento a dipendenti comunali, provinciali o regionali, a
studi professionali di ingegneria, architettura o di agronomia, ad agenzie specializzate sul cicloturismo, ad
operatori di marketing territoriale, delle scienze motorie
e delle attività out-door, ad associazioni che promuovono la ciclabilità urbana ed extraurbana e che cercano
di elevare la competenza degli operatori pubblici per
renderli esperti, di mobility managers, e a tutti coloro
che, con ruolo tecnico, commerciale o politico possono/
devono operare sulla mobilità e turismo.
La figura professionale del promotore della mobilità
ciclistica non ha provenienza da un curriculum scolastico particolare, ma viene formata sia in aula che sul
campo attraverso una fase di approfondimenti interdisciplinari che gli consentiranno di operare mediante le
diverse modalità applicative possibili.
Per promuovere anche in Italia una mobilità ciclistica di
livello europeo, sia urbana che di aree vaste e di tipo
cicloturistico, è necessario, oltre ad una volontà politica
chiara, che metta a disposizione fondi dedicati, anche
una rete di figure competenti che attivino le azioni.
Sarebbe necessaria una Direzione generale per la mobilità ciclistica a livello centrale – ministeriale, Uffici regionali di pianificazione degli interventi e individuazione
delle priorità da finanziare, uffici a carattere provinciale
o comunque di bacino-area vasta per le pianificazioni
intermedie fino agli Uffici comunali che dovranno contenere uno specifico ufficio per la mobilità ciclistica con
funzione di pianificazione e costruzione di interventi,
manutenzione, promozione e che si interfacci con gli
uffici educazione e per la promozione della salute.
Oltre a tutti questi ambiti definibili ”pubblici” esistono poi
gli impieghi privati nell’ambito della progettazione delle
infrastrutture negli ambiti del marketing e comunicazione, nel cicloturismo e nel mondo educativo attraverso
studi professionali tecnici, di comunicazione o cooperative di servizi. I laureati in scienze motorie potrebbero
essere interessati come promotori di sport ed attività
out-door che oggi sono in crescita.
Coordinatore Tecnico del Corso è l’ing. Marco Passigato, Mobility Manager dell’Università, coordinatore nazionale dell’area tecnica della FIAB, nonché promotore
esperto della mobilità ciclistica per la sua competenza
in progettazione e pianificazione di reti, accompagnamento di gruppi e comunicazione dei temi della mobilità
sostenibile. Per contatti: [email protected]
Comunicato stampa FIAB