Qui Ticino... - Associazione "Gruppo Medaglia Miracolosa Mendrisio"
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Qui Ticino... - Associazione "Gruppo Medaglia Miracolosa Mendrisio"
Anno 42, numero 150 Qui Ticino... ...a voi missionari giugno 2010 Periodico trimestrale ticinese del Gruppo Medaglia Miracolosa di Mendrisio attivo dal 1960 Bambini del Guatemala www.medaglia-mendrisio.org Notizie ed avvisi CALENDARIO MARIANO MISSIONARIO prossimi appuntamenti 27 settembre 2010: Nella Chiesa Parrocchiale di Mendrisio: ore 19.30 recita del Santo Rosario e celebrazione della Santa Messa. Segue nella Biblioteca San Damiano l’incontro mensile. 24 ottobre 2010: In Chiesa Parrocchiale a Mendrisio alle ore 10.30: Santa Messa con la presenza di P. Séraphin Zoga. Nel pomeriggio, presso l’Oratorio S. Maria di Mendrisio, alle ore 14.30, presentazione del progetto CESSAVIPA (Bangui/Repubblica Centrafricana). Vita dell’Associazione... 28 novembre 2010: Chiusura dell’anno giubilare: nella Chiesa Parrocchiale di Mendrisio alle ore 14.30 recita del Santo Rosario e alle ore 15.00 celebrazione della Santa Messa solenne. Il pomeriggio sarà trasmesso in diretta radio sulle frequenze di “Radio Maria”. 2 Per sottolineare il 350° della morte di San Vincenzo de’ Paoli il Consiglio Centrale Ticinese delle Conferenze San Vincenzo de’ Paoli invita tutte le realtà Vincenziane presenti in Ticino a presenziare alla Messa solenne con Monsignor Vescovo, Pier Giacomo Grampa domenica, 26 settembre 2010, alle ore 10.15, in Cattedrale a Lugano. “Quando si è messa la propria mano in quella dei poveri, al momento di morire si trova la mano di Dio nella propria mano!” (Abbè Pierre) GRAZIE DI CUORE! Il “Gruppo Medaglia Miracolosa” di Mendrisio può realizzare progetti e portare aiuto ai più bisognosi solamente grazie alla costante generosità dei nostri benefattori. Grazie perciò di vero cuore a tutte le persone che sostengono le nostre opere missionarie con generosità, impegno ed anche con sacrificio. È tornato alla Casa del Padre, il 5 maggio 2010, padre Alberto Weingand, sacerdote Cappuccino. Nato il 16 gennaio 1911, è stato per tanti anni missionario in Tanzania, dove anche la nostra Associazione lo ha sostenuto spiritualmente e materialmente. Particolarmente legato al nostro gruppo della Medaglia Miracolosa di Mendrisio, ricordiamo con affetto la sua ultima presenza fra noi avvenuta per il 45° anniversario della nostra Associazione e celebrato il 27 novembre 2005. Ringraziamo il Signore per il bene che Padre Alberto ha compiuto a favore dei più poveri, nella certezza che ora già gode del premio riservato a coloro che hanno dato la vita per Lui e per i fratelli. Impressum Editore: Associazione “Gruppo Medaglia Miracolosa”, Mendrisio Direzione, redazione e amministrazione: via Carlo Croci 6, 6850 Mendrisio tel: +41 91 646 28 20 fax: +41 91 646 28 15 email:[email protected] internet:www.medaglia-mendrisio.org Orari apertura segretariato: Lunedì - Venerdì: 09:00-11:30 / 14:00-17:00 Direttore Responsabile: don Angelo Crivelli Redazione: Carla Bernaschina, Stefania Bazzurri, Florindo Brazzola, don Angelo Crivelli, Michele Faul Impaginazione e Grafica: Michele Faul Tipografia: Fratelli Roda SA, zona Industriale 2, 6807 Taverne Abbonamento: Di qualunque offerta, indipendentemente dal modo di versamento, fr. 4.— danno diritto all’abbonamento. Sufficientemente bassi per servire Se affronto questo tema, cari lettori di “Qui Ticino...”, è perché, preparandomi in questi giorni al pellegrinaggio nel giubileo della nostra Associazione a Luserna (Pinerolo-Italia), sulla tomba di suor Gabriella Borgarino delle Figlie della Carità (Vincenziane), mi ha sconvolto la vita di questa suora che ha vissuto il suo umile servizio di cuoca anche a Lugano (1906-1919), tra gli anziani e i poveri della Casa Rezzonico e gli ammalati del lazzaretto nel tempo duro dell’epidemia di “spagnola”. Tra pentole e bende, in silenzio e preghiera, ha offerto la sua quotidianità a quel Gesù che le appare come Sacro Cuore nella chiesina della Madonnetta. Il suo corpo riposa nella Casa Immacolata di Luserna, dove suor Gabriella ha servito con amore, negli ultimi suoi diciotto anni di vita, le sorelle più anziane e malate. In quest’anno vincenziano siamo andati sulle sue tracce perché è una suora che ha vissuto tra noi e anche perché è vincenziana, e la Medaglia Miracolosa fa parte della grande famiglia vincenziana. L’umiltà, la fede e l’amore ardente di questa suora, che ha fatto solo la terza elementare, ci scuote e ci aiuta a comprendere che ciò che più conta non è “essere all’altezza”, ma a una sufficiente “bassezza” per servire con gioia e semplicità. Questo filo rosso dell’umiltà, di Dio che sceglie strumenti umili, che sceglie i deboli e i piccoli per confondere i forti, lo ritrovo in altre donne speciali e insignificanti al mondo: un’altra suora vincenziana che è all’origine della rivelazione della Madonna della Medaglia Miracolosa a Parigi e che risponde al nome di Santa Caterina Labouré: lei ha portato il suo segreto nel silenzio della lavanderia, delle cucine e delle corsie degli incurabili. Il filo rosso della piccolezza riemerge nella cappellina del convento di Nevers dove Bernardetta di Lourdes, sfuggendo alla curiosità e alla gloria del mondo, spende gli ultimi anni della sua breve vita come assistente all’infermeria, come un sassolino inutile, una vecchia scopa nel ripostiglio, un seme di grano. E così anche per la piccola Teresa di Lisieux, vera “bambina” del Regno. Sì, l’unica nostra preoccupazione non sia l’altezza, ma una sufficiente bassezza e umiltà per essere strumenti del Regno di Dio, anche oggi, là dove il Signore ci ha messo, secondo la nostra vocazione e il nostro stato di vita. Buona estate a tutti! Don Angelo Crivelli, Assistente Lettera dell’Assistente... C’è un’espressione che ricorre spesso nel linguaggio comune, soprattutto fra le persone importanti: “Occorre essere all’altezza della situazione”. La frase esprime bene la mentalità mondana secondo la quale per svolgere un compito occorre avere i requisiti necessari (e fin qui va bene), che però vengono fatti consistere in un’alta quota di capacità, importanza, considerazione e ricchezza. Ma il modo di pensare di Dio è molto diverso dal nostro e la “carriera” di Gesù ce lo mostra: occorre mettersi a una “sufficiente bassezza” e umiltà, per servire. Come Maria di Nazaret, piccola serva, alla cui umiltà Dio ha guardato. È lo stile di Dio: più gli strumenti sono umili e inadeguati, meglio è; con strumenti troppo orgogliosi non ci può fare molto. 3 La gente di Gulu è protagonista del proprio sviluppo Progetti per le missioni... Mediante il suo scritto, Padre Giuseppe Clerici, missionario comboniano a Gulu, ci fa capire quanto importante sia il contributo del missionario che si prodiga per il bene della sua gente. 4 Carissimi amici della Medaglia Miracolosa, la tipografia, il Centro di Spiritualità e la cappellania di un collegio di milleduecento studenti sono i miei impegni quotidiani. La salute è buona nonostante i settantatre anni suonati. Dopo ventidue anni di guerriglia, la mia gente continua ad aver sete di Dio e con Lui solo può ancora sperare in un futuro migliore. Le prove, anche le più pesanti, ci possono aiutare a scoprire la bontà del Signore. Egli ci educa, anche facendoci passare attraverso la sofferenza. Il 31 ottobre dello scorso anno, ho battezzato, cresimato e dato la prima comunione a otto giovanotti del nostro politecnico che da un anno frequentavano il catecumenato. Aveste visto come erano contenti; hanno fatto tre giorni di ritiro con me e dopo il battesimo il loro volto si è acceso di una luce inspiegabile. Alcuni di loro avevano militato diversi anni tra i ribelli di Joseph Kony, poi sono fuggiti da quell’inferno e con l’aiuto di Dio e la nostra testimonianza, si sono ripresi. Alcuni loro compagni, ancora pagani, si sono già iscritti per il catecumenato di quest’anno. La missione mia è dura, impegnativa, piena di imprevisti, ma è anche gratificante e soprattutto educativa anche per me. Il nord Uganda si sta normalizzando, e grazie a Dio gustiamo veramente la PACE. La gente è tornata nei loro villaggi e i campi profughi si svuotano. Talvolta ci sono dei litigi, anche con qualche morto, per i confini della terra, cancellati dalle intemperie. Nel 2010 vorrei distribuire tante zappe per lavorare la terra, qui assai fertile e che può produrre tantissimo, non solo per il sostentamento delle persone, ma anche per il commercio. Con 3 kg di fagioli borlotti se ne raccolgono kg 120. Ogni giorno alla mia porta bussano persone, anche giovani, per avere un modesto aiuto. Sono convinto che offrendo una zappa, potranno trovare molto di più di quanto io possa dare. Ghandi esortava a non dare pesce ai poveri, ma l’amo per pescare. Le organizzazioni internazionali non servono se non aiutano la gente a diventare protagonista del loro sviluppo. Nel 2009 sono riuscito a far trivellare quattro pozzi, ma fatico a convincere le famiglie a contribuire ogni mese con € 0.50 per la manutenzione dei pozzi. Ogni tanto bisogna sostituire delle canne, le pompe che si guastano, pulire i pozzi. Con l’aiuto di amici generosi abbiamo acquistato un compressore per fare noi le pulizie dei pozzi. Qui, a Gulu, ci sono delle ditte che fanno queste pulizie, ma il costo è così elevato che la nostra gente non è in grado di affrontare! Quest’anno dovrò continuare ad aiutare un gruppo di ragazzi a sostenere le elevate tasse della scuola superiore e sarò severo con quelli che hanno troppe insufficienze! Vorrei invece poter aiutare di più gli allievi delle elementari perché hanno il diritto all’educazione primaria. Tutti però, secondo l’età, devono collaborare: i piccoli mi portano delle foglie di patate dolci che uso per mantenere i conigli della missione, gli altri portano del granoturco, patate dolci e verdure locali. Sono sicuro che la Provvidenza ci sosterrà sempre! Grazie per il vostro aiuto. A voi il mio più sincero incoraggiamento a continuare perché la Madonna vi accompagna sempre e Lei vi indicherà la via da seguire. Con affetto e riconoscenza. Padre Giuseppe Clerici Il monastero delle Clarisse di Araputanga è oramai una realtà Padre Erminio Celso Duca, sostenuto dal proprio Vescovo, Monsignor Antonio Emidio Vilar, ci invia una richiesta di aiuto per l’ultimazione del monastero delle Clarisse di Araputanga, dove lui è parroco da quarant’anni. Le suore vi operano già da qualche tempo, ma non hanno ancora la loro casa. Monsignor Vilar raccomanda di accogliere questa richiesta perché finora, nel Mato Grosso, non è mai esistita una simile e indispensabile struttura. Sono rientrato nella missione di Araputanga alla fine di ottobre e con gioia ho trovato la mia gente ben motivata a continuare l’opera di costruzione del Monastero delle Suore di Santa Chiara. Ci mancano però ancora parecchi fondi per terminare l’opera ed è per questo motivo che mi rivolgo a voi per chiedervi un aiuto, solo così potremo terminare quest’opera tanto preziosa e indispensabile. Vi illustro di seguito il progetto: trattasi di costruire un monastero dedicato alla Madonna della Gioia che servirà ad alloggiare una comunità di Suore Clarisse. Il monastero fungerà da centro di formazione umana e cristiana e di orientazione spirituale per tutte le classi sociali. Sarà pure un luogo di spiritualità per tutta la nostra regione del Mato Grosso. Per la realizzazione di questo progetto ho ricevuto l’appoggio del mio Vescovo, Monsignor Antonio Emidio Vilar, Vescovo diocesano di São Luis de Cáceres, anche perché questo monastero ha un significato tutto speciale per la Chiesa nel Mato Grosso, regione carente di queste iniziative e infrastrutture. La sua realizzazione si trova in un ragguardevole stato di avanzamento grazie alla collaborazione della popolazione locale, ansiosa di accogliervi le suore. Abbiamo però bisogno del vostro aiuto per portare a termine questo progetto limitatamente alle rifiniture, ai serramenti, all’arredo della cucina e a quello mobiliare. Ci servirebbe un contributo di circa 15’000 franchi per dare una spinta decisiva all’ultimazione dell’opera. Lasciamo comunque a voi di aiutarci secondo le vostre possibilità. Se qualche benefattore volesse finanziare una cella monastica, il relativo contributo sarebbe di 7’500 franchi; in tal caso il benefattore avrebbe diritto all’intestazione della cella. Ringrazio di cuore, anche a nome di tutta la mia comunità missionaria, per qualsiasi vostra collaborazione. Vi saluto tutti caramente. In Cristo e Maria. Padre Erminio Celso Duca Progetti per le missioni... Cari Amici, ringrazio tutti voi, anche a nome della mia comunità missionaria, per la vostra generosità nei confronti di noi missionari. 5 Apriamo i nostri cuori alla Chiesa in Ucraina Da Kiev, don Maxim Mauritsson, insegnante di seminario, ci descrive un quadro preoccupante della situazione in Ucraina. Ci esorta a dare un aiuto per la sua gente bisognosa di cure sanitarie e di aiutarlo nella raccolta di occhiali per la sua gente e per i carcerati in modo particolare. Progetti per le missioni... Cari amici e benefattori, penso spesso a voi e prego per voi, perché anche se non vi conosco personalmente, il vostro sostegno è molto prezioso per me e per il mio lavoro in Ucraina. Lavoro tra poveri e ammalati in un paese dove l’autorità praticamente non ha risorse per le opere sociali (non ci sono gli assegni famigliari a sostegno delle famiglie con bambini, e nemmeno una cassa malati; il paziente deve pagare tutto: le visite mediche o dal dentista, le medicine, la degenza in ospedale, le operazioni, le analisi, ecc.). Le attrezzature ospedaliere sono molto carenti; mancano perfino carrozzelle per gli invalidi e i pannoloni per gli anziani. Quest’anno l’inflazione è al 40%. Abbiamo più di un milione di disoccupati e lo stato di salute degli abitanti è cattivo. Ogni anno ci sono più morti che nati: quindici anni fa l’Ucraina aveva 52 milioni di abitanti, ora ne ha solo 46! 6 Comunque ho grande fiducia nella Divina Provvidenza e nell’intercessione della Madonna, che qui è chiamata la Madre di Dio. Voi non potete immaginare, ma le medaglie miracolose che mi avete generosamente dato le ho distribuite dappertutto in Ucraina! Quando entro in una bottega le distribuisco al personale. A chi mi cede il posto nella metropolitana regalo la medaglietta. Il bello è che la maggior parte della gente è ortodossa, ma è molto contenta di riceverla per sé e per i propri famigliari. La gente apprezza molto anche i vostri rosari, soprattutto i nostri cattolici che nella capitale sono in minoranza. Voglio dirvi perciò un bel grazie per le medaglie e per i rosari che mi avete donato e per le intenzioni di Sante Messe. Siccome io non ho parrocchia, ma insegno in seminario, mi è impossibile ricevere intenzioni dalla gente. Le vostre intenzioni le ho date anche a un mio confratello che si occupa dei bambini di strada (sono circa 8000 solo nella capitale). Così tutte le Sante Messe sono state celebrate secondo le intenzioni degli offerenti e dei benefattori. Approfitto dell’occasione per chiedervi se potete organizzare una raccolta di occhiali per la mia gente e in particolare per i carcerati. I cappellani delle carceri mi segnalano che quest’anno oculisti cattolici olandesi si occuperanno di loro e così occorrono occhiali. Potete darci una mano per aiutare la gente dell’Ucraina ad affrontare i propri bisogni quotidiani, in modo particolare quelli legati alla salute? Di nuovo un cordiale grazie per quello che avete già fatto e per quello che farete per questo paese un po’ dimenticato. Pregate per me, perché chi prega per me, prega per tutta l’Ucraina con i suoi tanti bisogni. Don Maxim Mauritsson Preghiera per le vacanze Ti ringrazio, o Dio, per le ferie estive che anche quest’anno mi dai la gioia di usufruire. Sono un tempo salutare per me e per quanti altri hanno la possibilità di farle. In questi giorni di totale distensione, mi sia, o Dio, di conforto la Tua benefica Parola. In questo tempo propizio, desidero solo essere libero, di quella libertà che rende ogni uomo un vero uomo. Libero di pregare, di pensare e di agire al di fuori di orari tassativi, lontano dal caos cittadino, immerso nella bellezza del creato. Grazie, Signore, per tutto ciò che hai fatto di bello e di buono. Grazie del riposo che ci concedi in questi giorni! don Tonino Bello Amen! Maria, donna missionaria Santa Maria, donna missionaria, noi ti imploriamo per tutti coloro che hanno lasciato gli affetti più cari per annunciare il Vangelo. Sostienili nella fatica. Ristora la loro stanchezza. Proteggili da ogni pericolo. Dona ai gesti con cui si curvano sulle piaghe dei poveri i tratti della tua verginale tenerezza. Metti sulle loro labbra parole di pace. Riempi la loro solitudine. Rendili testimoni di gioia. Santa Maria, donna missionaria, tonifica la nostra vita cristiana con quell’ardore che spinse te, portatrice di luce, sulle strade della Palestina. Anfora dello Spirito, riversa il suo crisma su di noi, perché ci metta nel cuore la nostalgia degli estremi confini della terra. Preghiamo e meditiamo insieme... Rendi sereno il nostro soggiorno montano: porta benessere nelle attività di quanti operano in questo campo. Proteggi quanti per via, per mare e nei cieli si muovono in cerca di refrigerio. 7 50 anni fa la nascita della “Medaglia Miracolosa” di Mendrisio Pubblichiamo con emozione e con un senso di gratitudine, la parziale testimonianza di Rino Bazzurri (1924-1997), co-fondatore della nostra Associazione “Gruppo Medaglia Miracolosa” di Mendrisio; testimonianza già pubblicata sul “Qui Ticino… a voi missionari” numero 52 del novembre 1985 in occasione del 25° anno di fondazione. Carissimi, il mio pensiero corre lontano nel tempo e precisamente al 27 agosto 1960 quando, all’Ospedale Beata Vergine di Mendrisio, la Superiora Suor Anna Molteni, ci ha “aperto le porte” della casetta riservata alle Figlie della Carità di San Vincenzo de Paoli. Vita dell’Associazione... E proprio in quel posto benedetto, con la prima riunione di nove persone, più due sacerdoti, di venerata memoria, Don Leandro Fornaro, Cappellano dell’Ospedale e Don Romeo Biucchi, rettore della chiesa San Nicolao di Lugano, è nato il primo “nucleo” che proponeva la fondazione dell’Associazione avente come scopo principale la diffusione della Medaglia Miracolosa e il suo prezioso messaggio, trasmesso dalla VERGINE SANTA il 27 novembre 1830 a Santa Caterina Labouré. 8 [omissis] …al pensiero che anche la Madonna ha ordinato a Santa Caterina la diffusione della Sua Medaglia - che la fede popolare, per gli strepitosi prodigi ottenuti, non esitò a definire “miracolosa” - anch’io, nell’occasione del 25.mo di fondazione del Gruppo, mi sento in dovere di raccontare, pubblicamente, l’esperienza da me vissuta. Era il 4 gennaio 1959. Di buon mattino mi recai in Leventina per gustare le bellezze del creato. Ma ecco… l’imprevisto: un’abbondante nevicata aveva imbiancato, in poco tempo, tutto l’Alto Ticino. A sera, sulla via del ritorno, la mia auto, non convenientemente equipaggiata, sbandò per ben due volte, evitando però la caduta nel burrone sottostante. Ma non è tutto... seguitemi bene! La corsa della macchina, in discesa e per di più favorita dal percorso ghiacciato, ha evitato, miracolosamente, la collisione con un’altra macchina che viaggiava in senso inverso. Ma, come se ciò non bastasse, ero angosciato dalla paura che mi attanagliava. La macchina... iniziò una corsa drammatica... non riuscivo più ad essere padrone del volante. Finalmente, a Dio piacendo, dopo questi tragici momenti, che mi son sembrati un’eternità, la macchina terminò la sua “frenetica danza”. Si bloccò sul piazzale, dove ebbi l’amara sorpresa di vedere numerose altre auto fermate dalla Polizia per il controllo dell’equipaggiamento. A questo punto, veramente terrorizzato, scesi dal veicolo ma, non potendo reggermi in piedi, rientrai in macchina e volgendomi al Cielo, per lo scampato pericolo, esclamai: “Madonna mia, Ti ringrazio per la Tua Materna Protezione”. Lo credereste? ...sulla tela del soffitto dell’abitacolo della macchina vidi la “Medaglia Miracolosa” della grandezza di 20 centimetri circa, con i luminosi raggi che uscivano dal bordo... a conferma dell’assistenza amorevole di Maria verso i Suoi figli. Vi era un particolare: le dodici stelle che sono sul retro della Medaglia apparivano al posto della giaculatoria. Vi confesso che non dormii tutta la notte. Eppure io l’ho vista... ero sveglio… non era un’allucinazione. All’alba corsi da Don Biucchi - che mi conosceva molto bene - e gli riferii l’accaduto. Vi espongo esattamente il dialogo intercorso tra me e Don Biucchi, in quel mattino del 5 gennaio 1959. Alla mia domanda: “perché al posto della giaculatoria c’erano le dodici stelle del retro?” mi rispose “tu conosci la giaculatoria, vero?” “...Certo - dissi - e la recito più volte al giorno”. Allora Don Biucchi prende un libro tra le mani… lo sfoglia… lo medita e mi dice: “Dodici stelle sono i Dodici apostoli… ossia far conoscere anche agli altri la Medaglia Miracolosa. Questo è un messaggio per te… e guai a te, se non lo metti in pratica!” L’indomani andai subito a Milano ed acquistai le prime mille medaglie che diedero inizio ad una diffusione di oltre un milione e mezzo in tutto il mondo... Credo che ne valga veramente la pena anche per vivere in continuazione il nostro “motto”: Oportet Mariam Regnare (è necessario che Maria regni), perché: per Mariam ad Jesum. Rino v.d.m. Tombola del cinquantesimo! Un grande grazie a tutti i nostri benefattori e a tutte le persone che hanno partecipato alla tombola, domenica 11 aprile 2010, all’Oratorio Santa Maria di Mendrisio. Il ricavato è stato di franchi 2’956.50 a favore dei progetti missionari sostenuti dalla nostra Associazione. GRAZIE DI CUORE A TUTTI! Vita dell’Associazione... domenica 11 aprile 2010 9 Macas (Ecuador), 10 gennaio 2010 Notizie dalle missioni... Carissimi e ricordati amici, ricevete per mezzo di questa lettera i miei più sinceri auguri per il nuovo anno: che sia veramente per tutti voi un anno giubilare di grazia e santificazione sotto la protezione della Santissima Vergine Maria, nostra Madre e celestiale patrona. Che attraverso la devozione mariana possiate continuare a seminare santità e Vangelo e sostenere le missioni cattoliche nel mondo. Desidero informarvi che le intenzioni di Messe che mi avete inviato sono state devotamente celebrate dai nostri sacerdoti missionari. Ringrazio tutti i benefattori per questo aiuto e vi chiedo, se è possibile, di inviarmi ulteriori intenzioni di Messe. Questo è l’unico modo di sostenere economicamente i miei sacerdoti, poiché l’apporto finanziario della gente delle nostre parrocchie e missioni è molto scarso, data la povertà delle persone e del paese. 10 Ringraziandovi per ogni bene, unendomi spiritualmente alle celebrazioni del vostro Giubileo, mi congedo da voi inviandovi le mie benedizioni. Fraternamente. Mons. Néstor Vidal Montesdeoca Becerra Nampula (Mozambico), 14 gennaio 2010 Cari amici, vi ringrazio tutti di vero cuore per l’offerta inviatami per l’acquisto dei Lezionari e per la celebrazione di Sante Messe, che già ho cominciato a celebrare secondo le intenzioni degli offerenti. I Lezionari sono già arrivati e la vostra offerta ci ha aiutato a pagare la fattura. La Provvidenza davvero non manca! Ho anche ricevuto la vostra lettera con le numerose celebrazioni per il vostro anno giubilare. Mi unisco a voi nella preghiera, ringraziando il Signore per il bene che state facendo nel mondo intero. E anche a voi e a tutti i benefattori il grazie delle nostre due diocesi di Nampula e Nacala (500mila cristiani) per la Parola di Dio che potranno ascoltare per mezzo dei Lezionari. Fraterni saluti nel Signore. Padre Gino Centis Miao (India), 12 febbraio 2010 Cari amici: da Miao un cordiale saluto! È stata per me una vera gioia avervi incontrato e pregato con voi davanti alla Vergine della Medaglia Miracolosa nell’atrio del vostro segretariato. Grazie per gli oggetti di devozione che mi avete donato, per le offerte destinate alla nostra missione, per la celebrazione di Sante Messe e per tutto quanto avete fatto per me e per i bisognosi della diocesi. Dopo avervi lasciato, mi sono recato a Roma, dove ho potuto partecipare all’udienza generale del Santo Padre e quindi ho proseguito il mio viaggio di ritorno alla diocesi. Quest’anno festeggiate il 50° di fondazione, a tale proposito, vi assicuro la mia partecipazione nella preghiera e con i miei collaboratori mi adopererò per diffondere la devozione alla nostra Mamma Celeste, invocando la sua continua benedizione su tutti voi e sulle missioni. Nella nuova cattedrale, che consacreremo il prossimo 2 maggio, avremo una cappella destinata alle adorazioni. In essa collocheremo, per la venerazione da parte dei fedeli, un quadro della Madonna dei Miracoli, dipinto dal vostro collaboratore Eros Robbiani. Continuate a pregare per tutti noi. Vostro in Gesù e Maria. Mons. George Pallipparambil Carissimi amici della Medaglia Miracolosa: Pace e bene! E un caro saluto a tutti voi! Ho ricevuto la vostra generosa offerta per l’aiuto nel progetto della diffusione del Rosario Missionario. Vi ringraziamo tutti di vero cuore. Solo in quest’ultima settimana, a causa degli impegni già presi in precedenza e dopo la visita alle comunità comboniane sparse sul territorio, ho qualche giorno di libertà e posso sedermi a scrivere e ringraziare gli amici… Abbiamo da poco terminato un’assemblea dei confratelli, qui nella Casa Provinciale, convocata per riflettere sugli atti del Capitolo dello scorso anno. Abbiamo riflettuto, pregato e vissuto insieme alcuni giorni per rilanciare la nostra azione missionaria all’interno del processo della grande missione continentale lanciata dalla chiesa in America. Il nostro carisma, ricevuto dal Comboni, è certamente importante per mantenere la dimensione missionaria “ad gentes” all’interno della chiesa ecuadoriana. Il rischio di chiudersi come ricci per difendere le posizioni acquisite è evidente in tanti vescovi e sacerdoti, per cui non dobbiamo aver timore di denunciare questo fatto. Gesù vuole da sempre una chiesa missionaria aperta a tutte le culture e a tutti i popoli… Certo, i tempi dei giovani e numerosi missionari che venivano dall’Europa, sono finiti; anche qui abbiamo il problema degli anziani e ammalati che non vogliono più rientrare in patria, per cui dobbiamo pensare anche a loro. Le Comunità del Carmen a Manabi e della Mercede a Esmeraldas sono state adibite a questo scopo; allo stesso tempo la presenza di tanti anziani missionari è una ricchezza per la chiesa locale, per la loro sapienza, saggezza e generosità fino all’ultimo istante della loro vita. Sono uomini di preghiera, preziosa è la loro direzione spirituale per le persone che lo desiderano e così pure il tempo dedicato alle confessioni. Allo stesso tempo la provincia comboniana in Ecuador ha una presenza positiva, riconosciuta dai vescovi e da tanti laici, in modo speciale nel Nord di Esmeraldas, alla frontiera con la Colombia, e nella più grande urbe dell’Ecuador, la città di Guayaquil, dove portiamo avanti le tre parrocchie della periferia urbana, la maggioranza abitate da afrodiscendenti e dove i preti locali non vogliono lavorare per le numerose sacche di povertà, violenza e miseria. La situazione dal punto di vista economico, politico e sociale, qui in Ecuador, non è certamente rosea; come in tutto il mondo la mancanza di lavoro a causa della crisi economica e le ingiustizie che da secoli si trascinano sono talmente profonde e radicate che non è facile trovare soluzioni a queste difficili situazioni… Come missionari ci rendiamo conto che le nostre forze sono limitate, ma cerchiamo ugualmente di essere presenti come chiesa e come religiosiconsacrati in mezzo ai più poveri ed emarginati… Vi chiedo di accompagnarmi con la preghiera. Io vi ricordo assieme alla mia comunità tutte le mattine nella Santa Messa, affinché il Signore vi guidi e vi accompagni. Mentre vi ringrazio di cuore per la vostra amicizia e generosità, vi saluto e vi mando un forte abbraccio. Padre Claudio Zendrón Khartoum (Sudan), 5 marzo 2010 Cari amici, vi ringrazio per la vostra generosa offerta, inviataci tramite la Procura dei Missionari Comboniani di Verona, che servirà per la ristrutturazione del dispensario “Comboni Health Centre”. Il dispensario potrà così continuare ad assicurare ai poveri la necessaria assistenza sanitaria: grazie di vero cuore anche a nome di tutti i beneficati! Vi ringrazio anche per l’offerta per la celebrazione di centoquindici Sante Messe, che saranno celebrate secondo le vostre intenzioni. Possa il Signore benedire ogni vostro impegno a favore della Chiesa e delle missioni. Rinnovando la mia gratitudine, vi saluto fraternamente. Mons. Gabriel Zubeir Wako Notizie dalle missioni... Quito (Ecuador), 15 febbraio 2010 11 Asmara (Eritrea), 14 marzo 2010 Cari amici, grazie per la vostra generosa offerta, unitamente al grazie di Freweini Weldai, che ora, con la gamba ortopedica, si sente felice. Per un po’ di tempo dovrà usare ancora le stampelle, ma poi potrà camminare con l’ausilio di un solo bastone. Vila Nova (Brasile), 10 marzo 2010 Cari amici: salute e Pace! Viviamo un momento importante: è Pasqua e siamo chiamati a vivere la conversione, il perdono, l’amore e la condivisione. Notizie dalle missioni... Per questo vogliamo ringraziare tutti i benefattori che sono “il Cireneo che aiutano Gesù a portare la croce”. I vostri gesti concreti di condivisione hanno fatto risorgere le speranze nei nostri bambini, negli adolescenti e negli anziani. Padre Medhanie Ghelreigziabiher Con il vostro aiuto potremo celebrare la festa di Pasqua anche con qualche dolce! Attualmente aiutiamo centocinquanta bambini, sessanta anziani e centoventi adolescenti. A volte ci viene da scoraggiarci, forse sarà per la poca fede, però sappiamo che è necessario continuare. Grazie per il vostro aiuto! In questo momento speciale, che è la Pasqua, chiediamo la vostra benedizione. Un abbraccio per tutti. Edilson direttore della Scuola Materna di Vila Nova 12 Attualmente vive nella città di Dakemare, con una sorellina di nove anni, che si chiama Aranci. Hanno preso in affitto una stanza; la piccola va a scuola e Freweini ha iniziato la scuola di taglio e cucito. È nostra intenzione che impari bene il mestiere per guadagnarsi il pane quotidiano in modo da essere autosufficiente. Con affetto e riconoscenza a tutti il nostro francescano ringraziamento. Felice Pasqua piena di grazie e serenità. Dal Ciad, Mons. Rosario Pio Ramolo, ci invia il suo fraterno saluto unitamente a questa fotografia attraverso la quale possiamo vedere la felicità della gente di MakassaBoro perché ora, grazie a questo pozzo, può avere tanta buona acqua. Grazie di cuore a tutti i benefattori! Mentre ringrazio il Signore, la Madonna, i miei genitori e la mia Congregazione Comboniana, sento il bisogno di ringraziare ciascuno di voi, parenti, amici e benefattori, perché in questi cinquant’anni, con i vostri sacrifici e la vostra cooperazione, mi avete dato la possibilità di fare un po’ di bene nella mia Missione Africana. Con i migliori auguri di ogni bene nel Signore. Moutourwa (Camerun), Pasqua 2010 Dédougou (Burkina Faso), 7 maggio 2010 Carissimi, a tutti voi i migliori auguri di Buona Pasqua! Vi invio queste due foto: una rappresenta “il dito di Dio” a tre chilometri dalla mia missione e l’altra un pozzo in riparazione. Con riconoscenza e affetto vi saluto cordialmente. Carissimi amici, una bella notizia per voi: abbiamo terminato la costruzione della grotta dedicata alla Madonna di Lourdes e tutta la mia comunità parrocchiale vi ringrazia di tutto cuore per averci aiutato a realizzare quest’opera mariana. Da tanto tempo avevamo sperato di poter avere un luogo dedicato a Maria dove poterci ritrovare a pregare, raccoglierci e meditare i misteri di nostro Signore Gesù Cristo. Fratel Domenico Vicari Nakwamekwi (Kenya), Pasqua 2010 Carissimi, vi giungano i miei più sinceri e cordiali auguri per la Santa Pasqua. Che sia per ciascuno di noi, come per Gesù, passaggio dalla morte alla vera vita nuova. Quest’anno 2010 celebro il mio cinquantesimo di sacerdozio. Infatti, fui ordinato sacerdote, nel Duomo di Milano, il 2 aprile 1960. Vorrei invitarvi a unirvi a me: • per ringraziare il Signore per questo grande dono della Vocazione Sacerdotale Missionaria Comboniana e per questi cinquant’anni di Ministero. • a chiedergli perdono per me e con me per le tante infedeltà, specie per i peccati di omissione. Avrei dovuto e potuto fare di più e meglio. • a pregare per la mia perseveranza finale, cioè poter continuare a essere fedele fino alla fine. Il 2 maggio 2010 la nostra Parrocchia ha festeggiato i suoi settantacinque anni di evangelizzazione e la grotta è stata davvero un grande dono per sottolineare questa ricorrenza e ciò grazie alla generosità dei vostri cuori. Che Dio benedica ciascuno di voi e vi preservi da ogni male. La mia comunità, in contraccambio, assicura per tutti voi la sua preghiera. Che Dio vi ricompensi copiosamente con le sue grazie! Volevo ringraziarvi anche per i rosari e le medaglie che mi avete donato in occasione del mio passaggio al vostro segretariato e per le intenzioni di Messe che mi avete donato e che ho celebrato con grande gioia. Fraternamente vi saluto e vi abbraccio. Padre Omer Paré Notizie dalle missioni... Padre Raffaele Cefalo 13 Bottega del Mondo... e la giornata mondiale del commercio equo Aiutiamo iniziando dai nostri acquisti: Commercio Equo e Solidale! Croci 6, si possono trovare tra l’altro, diverse qualità di caffè più o meno tutti Bio. Il caffè proviene dal centro America (Nicaragua, Messico e Guatemala, dal Perù e dalla Colombia) come pure dall’Africa (Etiopia e Tanzania). Non possiamo da ultimo tralasciare, il the nero e il the maggio verde (provenienti dall’India e dallo Sri Lanka), l’ottimo miele, il müsli, la marmellata e i succhi di frutta! Sabato 8 maggio 2010 abbiamo festeggiato la “Giornata mondiale del commercio equo”. Bottega del mondo... Per sottolineare questa ricorrenza la nostra bottega ha promosso i prodotti del commercio equo gustando una buona colazione con caffè, the, miele, marmellata, succhi di frutta… 14 Questi sono tutti dei prodotti di qualità però con valore aggiunto: acquistandoli e consumandoli si sostengono attivamente e direttamente i piccoli coltivatori e produttori del sud del mondo. Dietro ad ogni prodotto ci sta una storia di uomini e donne che lottano contro la povertà e che attraverso il loro lavoro cercano una vita dignitosa; il commercio equo è proprio questo, offrire alternative di sviluppo che nulla hanno a che vedere con la carità. Il movimento del commercio equo e solidale, che ha appunto celebrato la propria giornata internazionale lo scorso 8 maggio, condivide la visione di un mondo dove la giustizia e lo sviluppo sostenibile sono al centro delle strutture e delle pratiche commerciali di vita decorose permettendo lo sviluppo del potenziale umano dei piccoli produttori. Attraverso il commercio equo e solidale (che promuove una relazione di scambio basata sul dialogo, la trasparenza e il rispetto), i produttori sono in grado di avere maggior controllo sul proprio lavoro e sulla loro vita. Sugli scaffali della nostra bottega, in via Carlo Vi abbiamo ingolosito? Vi aspettiamo nella nostra bottega! Buona estate a tutti! Le volontarie della Bottega del Mondo di Mendrisio Orari di apertura della sede di Mendrisio: lunedì:14:00–16:30 martedì - venerdì: 09:00–11:00 / 14:00–16:30 sabato:09:00–11:00 Nel mese di agosto la Bottega rimane chiusa! Ricetta: Mousse di mango 50 g di manghi secchi* 2 cucchiai di Grand-Marnier 2 dl di acqua calda 2 dl di panna Zenzero* Preparazione: Lasciare macerare i manghi nell’acqua e liquore per 2-3 ore e poi ridurli in purea. Sbattere la panna montata e mescolarla alla purea, aromatizzando con lo zenzero. Si può tenere un po’ di purea diluita con un po’ d’acqua per decorare la presentazione * acquistabili nelle Botteghe del Mondo Anniversari Verona (Italia), 10 maggio 2010 Cari amici, vi scrivo anche a nome di Padre Luigi Benedetti che il 16 di questo mese compirà 90 anni! Pariyaram (India), 3 aprile 2010 Carissimi amici, con l’augurio di ogni bene mando a voi, benefattori, co-missionari e amici della Medaglia Miracolosa, tutte le benedizioni di Gesù Risorto. In questi giorni ho celebrato il mio 70° di ordinazione sacerdotale. Grazie per il vostro sempre generoso aiuto e vi chiedo, in quest’occasione, se potreste mandarmi delle intenzioni di Sante Messe. Vi sarei davvero molto grato perché qui siamo in tre missionari e con le vostre intenzioni di Messe posso aiutarli a far fronte alle loro spese. Con grande affetto e auguri di una Santa Pasqua, chiedo un ricordo vicendevole nella preghiera. Resto in Gesù, Maria e Giuseppe il vostro sempre affezionatissimo co-missionario. Anch’io ho messo al collo dei primi cristiani pigmei le corone del rosario provenienti da Mendrisio. Maria è sempre generatrice del Figlio e ci accompagna nei suoi misteri. Mi unisco a Padre Luigi per porgervi i migliori auguri perché i vostri 50 anni siano da Dio benedetti. Noi assicuriamo la nostra preghiera, insieme a tanti missionari che hanno avuto benefici spirituali e materiali dalla vostra associazione, sin dall’inizio della sua fondazione. Vi saluto fraternamente. Padre Lino Maria Zucol Padre Roberto Ardini Auguri vivissimi a Padre Luigi Benedetti, missionario comboniano per tanti anni a Metu (Uganda) e primo missionario aiutato dalla nostra associazione, che, il 16 maggio 2010, ha raggiunto il ragguardevole traguardo dei 90 anni. Tanti cari auguri a Padre Raffaele Cefalo che il 2 aprile 2010 ha festeggiato il suo 50° di sacerdozio. (vedi la sua lettera di pagina 13) Vita dell’Associazione... Un caro augurio a Padre Lino Maria Zucol per i suoi 70 anni di sacerdozio e... 95 anni di età! Malgrado la sua salute non troppo buona, ogni sabato del mese si unisce a voi spiritualmente nella celebrazione della Santa Messa per tutti i vostri benefattori, amici e associati vivi e defunti. È contento di unirsi a voi nel 50° anniversario della fondazione della vostra Associazione e di sentirsi annoverato tra i primi missionari da voi aiutati. Assicura la sua preghiera perché scendano copiose le benedizioni dall’Alto per quanti si dedicano e si sono dedicati per far conoscere il messaggio e i benefici della medaglia miracolosa, diffusa ormai in tutto il mondo. 15 [Indirizzo] Chi dà al povero presta a Dio! Vuoi renderti utile alle missioni? Fai conoscere Qui Ticino... ...a voi missionari via Carlo Croci 6 – 6850 Mendrisio Tel. 091 646 28 20 – Fax 091 646 28 15 CCP 69-853-6 GAB 6850 Mendrisio Buona Estate e... ...Arrivederci a Settembre!