Qui Ticino... - Associazione "Gruppo Medaglia Miracolosa Mendrisio"

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Qui Ticino... - Associazione "Gruppo Medaglia Miracolosa Mendrisio"
Anno 42, numero 150
Qui Ticino...
...a voi missionari
giugno 2010
Periodico trimestrale ticinese del Gruppo Medaglia Miracolosa di Mendrisio attivo dal 1960
Bambini del Guatemala
www.medaglia-mendrisio.org
Notizie ed avvisi
CALENDARIO
MARIANO MISSIONARIO
prossimi appuntamenti
27 settembre 2010:
Nella Chiesa Parrocchiale di Mendrisio: ore
19.30 recita del Santo Rosario e celebrazione
della Santa Messa. Segue nella Biblioteca San
Damiano l’incontro mensile.
24 ottobre 2010:
In Chiesa Parrocchiale a Mendrisio alle
ore 10.30: Santa Messa con la presenza di
P. Séraphin Zoga. Nel pomeriggio, presso
l’Oratorio S. Maria di Mendrisio, alle ore
14.30, presentazione del progetto CESSAVIPA
(Bangui/Repubblica Centrafricana).
Vita dell’Associazione...
28 novembre 2010:
Chiusura dell’anno giubilare: nella Chiesa
Parrocchiale di Mendrisio alle ore 14.30 recita
del Santo Rosario e alle ore 15.00 celebrazione
della Santa Messa solenne. Il pomeriggio sarà
trasmesso in diretta radio sulle frequenze di
“Radio Maria”.
2
Per sottolineare il 350° della morte di San
Vincenzo de’ Paoli il Consiglio Centrale
Ticinese delle Conferenze San Vincenzo de’
Paoli invita tutte le realtà Vincenziane presenti
in Ticino a presenziare alla Messa solenne con
Monsignor Vescovo, Pier Giacomo Grampa
domenica, 26 settembre 2010, alle ore
10.15, in Cattedrale a Lugano.
“Quando si è messa la propria mano in quella
dei poveri, al momento di morire si trova la
mano di Dio nella propria mano!”
(Abbè Pierre)
GRAZIE DI CUORE!
Il “Gruppo Medaglia Miracolosa” di
Mendrisio può realizzare progetti e portare
aiuto ai più bisognosi solamente grazie alla
costante generosità dei nostri benefattori.
Grazie perciò di vero cuore a tutte le persone
che sostengono le nostre opere missionarie
con generosità, impegno ed anche con
sacrificio.
È tornato alla Casa del Padre, il
5 maggio 2010, padre Alberto
Weingand, sacerdote Cappuccino.
Nato il 16 gennaio 1911, è stato per
tanti anni missionario in Tanzania,
dove anche la nostra Associazione
lo ha sostenuto spiritualmente e
materialmente.
Particolarmente legato
al nostro gruppo della
Medaglia Miracolosa di
Mendrisio, ricordiamo
con affetto la sua
ultima presenza fra
noi avvenuta per il 45°
anniversario della nostra
Associazione e celebrato
il 27 novembre 2005.
Ringraziamo il Signore per il bene che Padre
Alberto ha compiuto a favore dei più poveri,
nella certezza che ora già gode del premio
riservato a coloro che hanno dato la vita per
Lui e per i fratelli.
Impressum
Editore:
Associazione “Gruppo Medaglia Miracolosa”, Mendrisio
Direzione, redazione e amministrazione:
via Carlo Croci 6, 6850 Mendrisio
tel:
+41 91 646 28 20
fax:
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Lunedì - Venerdì: 09:00-11:30 / 14:00-17:00
Direttore Responsabile:
don Angelo Crivelli
Redazione:
Carla Bernaschina, Stefania Bazzurri, Florindo Brazzola,
don Angelo Crivelli, Michele Faul
Impaginazione e Grafica:
Michele Faul
Tipografia:
Fratelli Roda SA, zona Industriale 2, 6807 Taverne
Abbonamento:
Di qualunque offerta, indipendentemente dal modo di
versamento, fr. 4.— danno diritto all’abbonamento.
Sufficientemente bassi per servire
Se affronto questo tema, cari lettori di “Qui
Ticino...”, è perché, preparandomi in questi
giorni al pellegrinaggio nel giubileo della nostra
Associazione a Luserna (Pinerolo-Italia), sulla
tomba di suor Gabriella Borgarino delle Figlie
della Carità (Vincenziane), mi ha sconvolto la
vita di questa suora che ha vissuto il suo umile
servizio di cuoca anche a Lugano (1906-1919),
tra gli anziani e i poveri della Casa Rezzonico
e gli ammalati del lazzaretto nel tempo duro
dell’epidemia di “spagnola”.
Tra pentole e bende, in silenzio e preghiera, ha
offerto la sua quotidianità a quel Gesù che le
appare come Sacro Cuore nella chiesina della
Madonnetta. Il suo corpo riposa
nella Casa Immacolata di
Luserna, dove suor Gabriella ha servito con
amore, negli ultimi suoi diciotto anni di vita, le
sorelle più anziane e malate.
In quest’anno vincenziano siamo andati sulle
sue tracce perché è una suora che ha vissuto tra
noi e anche perché è vincenziana, e la Medaglia
Miracolosa fa parte della grande famiglia
vincenziana.
L’umiltà, la fede e l’amore ardente di questa
suora, che ha fatto solo la terza elementare,
ci scuote e ci aiuta a comprendere che ciò che
più conta non è “essere all’altezza”, ma a una
sufficiente “bassezza” per servire con gioia e
semplicità.
Questo filo rosso dell’umiltà, di Dio che sceglie
strumenti umili, che sceglie i deboli e i piccoli
per confondere i forti, lo ritrovo in altre donne
speciali e insignificanti al mondo: un’altra suora
vincenziana che è all’origine della rivelazione
della Madonna della Medaglia Miracolosa a
Parigi e che risponde al nome di Santa Caterina
Labouré: lei ha portato il suo segreto nel silenzio
della lavanderia, delle cucine e delle corsie degli
incurabili.
Il filo rosso della piccolezza riemerge nella
cappellina del convento di Nevers dove
Bernardetta di Lourdes, sfuggendo alla curiosità
e alla gloria del mondo, spende gli ultimi anni
della sua breve vita come assistente all’infermeria,
come un sassolino inutile, una vecchia scopa nel
ripostiglio, un seme di grano.
E così anche per la piccola Teresa di Lisieux, vera
“bambina” del Regno.
Sì, l’unica nostra preoccupazione non sia
l’altezza, ma una sufficiente bassezza e umiltà per
essere strumenti del Regno di Dio, anche
oggi, là dove il Signore ci ha
messo, secondo la nostra
vocazione e il nostro stato
di vita.
Buona estate a tutti!
Don Angelo Crivelli,
Assistente
Lettera dell’Assistente...
C’è un’espressione che ricorre spesso nel
linguaggio comune, soprattutto fra le persone
importanti: “Occorre essere all’altezza della
situazione”. La frase esprime bene la mentalità
mondana secondo la quale per svolgere un
compito occorre avere i requisiti necessari (e fin
qui va bene), che però vengono fatti consistere
in un’alta quota di capacità, importanza,
considerazione e ricchezza.
Ma il modo di pensare di Dio è molto diverso
dal nostro e la “carriera” di Gesù ce lo mostra:
occorre mettersi a una “sufficiente bassezza” e
umiltà, per servire. Come Maria di Nazaret,
piccola serva, alla cui umiltà Dio ha guardato.
È lo stile di Dio: più gli strumenti sono umili
e inadeguati, meglio è; con strumenti troppo
orgogliosi non ci può fare molto.
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La gente di Gulu
è protagonista del proprio sviluppo
Progetti per le missioni...
Mediante il suo scritto, Padre Giuseppe Clerici, missionario comboniano a
Gulu, ci fa capire quanto importante sia il contributo del missionario che si
prodiga per il bene della sua gente.
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Carissimi amici della Medaglia Miracolosa,
la tipografia, il Centro di Spiritualità e la
cappellania di un collegio di milleduecento
studenti sono i miei impegni quotidiani. La
salute è buona nonostante i settantatre anni
suonati. Dopo ventidue anni di guerriglia, la
mia gente continua ad aver sete di Dio e con Lui
solo può ancora sperare in un futuro migliore.
Le prove, anche le più pesanti, ci possono
aiutare a scoprire la bontà
del Signore. Egli ci educa,
anche facendoci passare
attraverso la sofferenza.
Il 31 ottobre dello scorso
anno,
ho
battezzato,
cresimato e dato la
prima comunione a otto
giovanotti
del
nostro
politecnico che da un
anno frequentavano il
catecumenato.
Aveste visto come erano
contenti; hanno fatto tre giorni di ritiro con me
e dopo il battesimo il loro volto si è acceso di una
luce inspiegabile. Alcuni di loro avevano militato
diversi anni tra i ribelli di Joseph Kony, poi sono
fuggiti da quell’inferno e con l’aiuto di Dio e la
nostra testimonianza, si sono ripresi. Alcuni loro
compagni, ancora pagani, si sono già iscritti per
il catecumenato di quest’anno.
La missione mia è dura, impegnativa, piena di
imprevisti, ma è anche gratificante e soprattutto
educativa anche per me.
Il nord Uganda si sta normalizzando, e grazie
a Dio gustiamo veramente la PACE. La gente
è tornata nei loro villaggi e i campi profughi si
svuotano. Talvolta ci sono dei litigi, anche con
qualche morto, per i confini della terra, cancellati
dalle intemperie.
Nel 2010 vorrei distribuire tante zappe
per lavorare la terra, qui assai fertile e che
può produrre tantissimo, non solo per il
sostentamento delle persone, ma anche per il
commercio. Con 3 kg di fagioli borlotti se ne
raccolgono kg 120. Ogni giorno alla mia porta
bussano persone, anche giovani, per avere un
modesto aiuto. Sono convinto che offrendo una
zappa, potranno trovare molto di più di quanto
io possa dare. Ghandi esortava a non dare pesce
ai poveri, ma l’amo per pescare. Le organizzazioni
internazionali non servono se non aiutano la
gente a diventare protagonista del loro sviluppo.
Nel 2009 sono riuscito a far trivellare quattro
pozzi, ma fatico a
convincere le famiglie
a
contribuire
ogni
mese con € 0.50 per la
manutenzione dei pozzi.
Ogni tanto bisogna
sostituire delle canne, le
pompe che si guastano,
pulire i pozzi. Con
l’aiuto di amici generosi
abbiamo acquistato un
compressore per fare noi
le pulizie dei pozzi. Qui,
a Gulu, ci sono delle ditte che fanno queste
pulizie, ma il costo è così elevato che la nostra
gente non è in grado di affrontare!
Quest’anno dovrò continuare ad aiutare un
gruppo di ragazzi a sostenere le elevate tasse della
scuola superiore e sarò severo con quelli che
hanno troppe insufficienze! Vorrei invece poter
aiutare di più gli allievi delle elementari perché
hanno il diritto all’educazione primaria. Tutti
però, secondo l’età, devono collaborare: i piccoli
mi portano delle foglie di patate dolci che uso
per mantenere i conigli della missione, gli altri
portano del granoturco, patate dolci e verdure
locali.
Sono sicuro che la Provvidenza ci sosterrà
sempre! Grazie per il vostro aiuto. A voi il mio
più sincero incoraggiamento a continuare
perché la Madonna vi accompagna sempre e
Lei vi indicherà la via da seguire. Con affetto e
riconoscenza.
Padre Giuseppe Clerici
Il monastero delle Clarisse di
Araputanga è oramai una realtà
Padre Erminio Celso Duca, sostenuto dal proprio Vescovo, Monsignor Antonio
Emidio Vilar, ci invia una richiesta di aiuto per l’ultimazione del monastero
delle Clarisse di Araputanga, dove lui è parroco da quarant’anni. Le suore vi
operano già da qualche tempo, ma non hanno ancora la loro casa. Monsignor Vilar raccomanda
di accogliere questa richiesta perché finora, nel Mato Grosso, non è mai esistita una simile e
indispensabile struttura.
Sono rientrato nella missione di Araputanga alla
fine di ottobre e con gioia ho trovato la mia gente
ben motivata a continuare l’opera di costruzione
del Monastero delle Suore di Santa Chiara.
Ci mancano però ancora parecchi fondi per
terminare l’opera ed è per questo motivo che mi
rivolgo a voi per chiedervi un aiuto, solo così
potremo terminare quest’opera tanto preziosa e
indispensabile.
Vi illustro di seguito il progetto: trattasi di
costruire un monastero dedicato alla Madonna
della Gioia che servirà ad alloggiare una comunità
di Suore Clarisse.
Il monastero fungerà da centro di formazione
umana e cristiana e di orientazione spirituale per
tutte le classi sociali.
Sarà pure un luogo di spiritualità per tutta la
nostra regione del Mato Grosso.
Per la realizzazione di questo progetto ho
ricevuto l’appoggio del mio Vescovo, Monsignor
Antonio Emidio Vilar, Vescovo diocesano di São
Luis de Cáceres, anche perché questo monastero
ha un significato tutto speciale per la Chiesa nel
Mato Grosso, regione carente di queste iniziative
e infrastrutture.
La sua realizzazione si trova in un ragguardevole
stato di avanzamento grazie alla collaborazione
della popolazione locale, ansiosa di accogliervi le
suore.
Abbiamo però bisogno del vostro aiuto per
portare a termine questo progetto limitatamente
alle rifiniture, ai serramenti, all’arredo della
cucina e a quello mobiliare.
Ci servirebbe un contributo di circa
15’000 franchi per dare una spinta decisiva
all’ultimazione dell’opera. Lasciamo comunque a
voi di aiutarci secondo le vostre possibilità.
Se qualche benefattore volesse finanziare una
cella monastica, il relativo contributo sarebbe di
7’500 franchi; in tal caso il benefattore avrebbe
diritto all’intestazione della cella.
Ringrazio di cuore, anche a nome di tutta la
mia comunità missionaria, per qualsiasi vostra
collaborazione. Vi saluto tutti caramente.
In Cristo e Maria.
Padre Erminio Celso Duca
Progetti per le missioni...
Cari Amici,
ringrazio tutti voi, anche a nome della mia
comunità missionaria, per la vostra generosità
nei confronti di noi missionari.
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Apriamo i nostri cuori alla Chiesa in
Ucraina
Da Kiev, don Maxim Mauritsson, insegnante di seminario, ci descrive un
quadro preoccupante della situazione in Ucraina. Ci esorta a dare un aiuto per
la sua gente bisognosa di cure sanitarie e di aiutarlo nella raccolta di occhiali
per la sua gente e per i carcerati in modo particolare.
Progetti per le missioni...
Cari amici e benefattori,
penso spesso a voi e prego per voi, perché anche
se non vi conosco personalmente, il vostro
sostegno è molto prezioso per me e per il mio
lavoro in Ucraina.
Lavoro tra poveri e ammalati in un paese dove
l’autorità praticamente non ha risorse per le
opere sociali (non ci sono gli assegni famigliari a
sostegno delle famiglie con bambini, e nemmeno
una cassa malati; il paziente deve pagare tutto:
le visite mediche o dal dentista, le medicine, la
degenza in ospedale, le operazioni, le analisi,
ecc.). Le attrezzature ospedaliere sono molto
carenti; mancano perfino carrozzelle per gli
invalidi e i pannoloni per gli anziani.
Quest’anno l’inflazione è al 40%. Abbiamo più
di un milione di disoccupati e lo stato di salute
degli abitanti è cattivo. Ogni anno ci sono più
morti che nati: quindici anni fa l’Ucraina aveva
52 milioni di abitanti, ora ne ha solo 46!
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Comunque ho grande fiducia nella Divina
Provvidenza e nell’intercessione della Madonna,
che qui è chiamata la Madre di Dio.
Voi non potete immaginare, ma le medaglie
miracolose che mi avete generosamente dato le
ho distribuite dappertutto in Ucraina!
Quando entro in una bottega le distribuisco
al personale. A chi mi cede il posto nella
metropolitana regalo la medaglietta.
Il bello è che la maggior parte della gente è
ortodossa, ma è molto contenta di riceverla per
sé e per i propri famigliari.
La gente apprezza molto anche i vostri rosari,
soprattutto i nostri cattolici che nella capitale
sono in minoranza.
Voglio dirvi perciò un bel grazie per le medaglie
e per i rosari che mi avete donato e per le
intenzioni di Sante Messe.
Siccome io non ho parrocchia, ma insegno in
seminario, mi è impossibile ricevere intenzioni
dalla gente.
Le vostre intenzioni le ho date anche a un mio
confratello che si occupa dei bambini di strada
(sono circa 8000 solo nella capitale).
Così tutte le Sante Messe sono state celebrate
secondo le intenzioni degli offerenti e dei
benefattori.
Approfitto dell’occasione per chiedervi se potete
organizzare una raccolta di occhiali per la mia
gente e in particolare per i carcerati.
I cappellani delle carceri mi segnalano che
quest’anno oculisti cattolici olandesi si
occuperanno di loro e così occorrono occhiali.
Potete darci una mano per aiutare la gente
dell’Ucraina ad affrontare i propri bisogni
quotidiani, in modo particolare quelli legati alla
salute?
Di nuovo un cordiale grazie per quello che avete
già fatto e per quello che farete per questo paese
un po’ dimenticato.
Pregate per me, perché chi prega per me, prega
per tutta l’Ucraina con i suoi tanti bisogni.
Don Maxim Mauritsson
Preghiera per le vacanze
Ti ringrazio, o Dio, per le ferie estive
che anche quest’anno mi dai la gioia di usufruire.
Sono un tempo salutare per me
e per quanti altri hanno la possibilità di farle.
In questi giorni di totale distensione,
mi sia, o Dio, di conforto la Tua benefica Parola.
In questo tempo propizio, desidero solo essere libero,
di quella libertà che rende ogni uomo un vero uomo.
Libero di pregare, di pensare e di agire
al di fuori di orari tassativi, lontano dal caos cittadino,
immerso nella bellezza del creato.
Grazie, Signore, per tutto ciò che hai fatto di bello e di buono.
Grazie del riposo che ci concedi in questi giorni!
don Tonino Bello
Amen!
Maria, donna missionaria
Santa Maria, donna missionaria,
noi ti imploriamo per tutti coloro
che hanno lasciato gli affetti più cari
per annunciare il Vangelo.
Sostienili nella fatica.
Ristora la loro stanchezza.
Proteggili da ogni pericolo.
Dona ai gesti con cui si curvano
sulle piaghe dei poveri
i tratti della tua verginale tenerezza.
Metti sulle loro labbra parole di pace.
Riempi la loro solitudine.
Rendili testimoni di gioia.
Santa Maria, donna missionaria,
tonifica la nostra vita cristiana
con quell’ardore che spinse te,
portatrice di luce,
sulle strade della Palestina.
Anfora dello Spirito,
riversa il suo crisma su di noi,
perché ci metta nel cuore la nostalgia
degli estremi confini della terra.
Preghiamo e meditiamo insieme...
Rendi sereno il nostro soggiorno montano:
porta benessere nelle attività di quanti operano in questo campo.
Proteggi quanti per via, per mare e nei cieli si muovono in cerca di refrigerio.
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50 anni fa la nascita della
“Medaglia Miracolosa” di Mendrisio
Pubblichiamo con emozione e con un senso di gratitudine, la parziale testimonianza di Rino
Bazzurri (1924-1997), co-fondatore della nostra Associazione “Gruppo Medaglia Miracolosa”
di Mendrisio; testimonianza già pubblicata sul “Qui Ticino… a voi missionari” numero 52 del
novembre 1985 in occasione del 25° anno di fondazione.
Carissimi,
il mio pensiero corre lontano nel tempo e
precisamente al 27 agosto 1960 quando,
all’Ospedale Beata Vergine di Mendrisio, la
Superiora Suor Anna Molteni, ci ha “aperto
le porte” della casetta riservata alle Figlie
della Carità di San Vincenzo de Paoli.
Vita dell’Associazione...
E proprio in quel posto benedetto, con
la prima riunione di nove persone, più
due sacerdoti, di venerata memoria, Don
Leandro Fornaro, Cappellano dell’Ospedale
e Don Romeo Biucchi, rettore della
chiesa San Nicolao di Lugano, è nato il
primo “nucleo” che proponeva la fondazione
dell’Associazione avente come scopo principale
la diffusione della Medaglia Miracolosa e il suo
prezioso messaggio, trasmesso dalla VERGINE
SANTA il 27 novembre 1830 a Santa Caterina
Labouré.
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[omissis] …al pensiero che anche la Madonna
ha ordinato a Santa Caterina la diffusione della
Sua Medaglia - che la fede popolare, per gli
strepitosi prodigi ottenuti, non esitò a definire
“miracolosa” - anch’io, nell’occasione del 25.mo
di fondazione del Gruppo, mi sento in dovere di
raccontare, pubblicamente, l’esperienza da me
vissuta.
Era il 4 gennaio 1959. Di buon mattino mi recai
in Leventina per gustare le bellezze del creato.
Ma ecco… l’imprevisto: un’abbondante nevicata
aveva imbiancato, in poco tempo, tutto l’Alto
Ticino. A sera, sulla via del ritorno, la mia auto,
non convenientemente equipaggiata, sbandò
per ben due volte, evitando però la caduta nel
burrone sottostante.
Ma non è tutto... seguitemi bene! La corsa della
macchina, in discesa e per di più favorita dal
percorso ghiacciato, ha evitato, miracolosamente,
la collisione con un’altra macchina che viaggiava
in senso inverso. Ma, come se ciò non bastasse,
ero angosciato dalla paura che mi attanagliava.
La macchina... iniziò una corsa drammatica...
non riuscivo più ad essere padrone del volante.
Finalmente, a Dio piacendo, dopo questi tragici
momenti, che mi son sembrati un’eternità,
la macchina terminò la sua “frenetica
danza”. Si bloccò sul piazzale, dove ebbi
l’amara sorpresa di vedere numerose altre
auto fermate dalla Polizia per il controllo
dell’equipaggiamento.
A questo punto, veramente terrorizzato,
scesi dal veicolo ma, non potendo reggermi
in piedi, rientrai in macchina e volgendomi
al Cielo, per lo scampato pericolo, esclamai:
“Madonna mia, Ti ringrazio per la Tua
Materna Protezione”. Lo credereste? ...sulla
tela del soffitto dell’abitacolo della macchina
vidi la “Medaglia Miracolosa” della grandezza
di 20 centimetri circa, con i luminosi raggi che
uscivano dal bordo... a conferma dell’assistenza
amorevole di Maria verso i Suoi figli.
Vi era un particolare: le dodici stelle che sono
sul retro della Medaglia apparivano al posto della
giaculatoria. Vi confesso che non dormii tutta la
notte. Eppure io l’ho vista... ero sveglio… non
era un’allucinazione.
All’alba corsi da Don Biucchi - che mi conosceva
molto bene - e gli riferii l’accaduto. Vi espongo
esattamente il dialogo intercorso tra me e Don
Biucchi, in quel mattino del 5 gennaio 1959.
Alla mia domanda: “perché al posto della
giaculatoria c’erano le dodici stelle del retro?”
mi rispose “tu conosci la giaculatoria, vero?”
“...Certo - dissi - e la recito più volte al giorno”.
Allora Don Biucchi prende un libro tra le
mani… lo sfoglia… lo medita e mi dice: “Dodici
stelle sono i Dodici apostoli… ossia far conoscere
anche agli altri la Medaglia Miracolosa. Questo è
un messaggio per te… e guai a te, se non lo metti
in pratica!”
L’indomani andai subito a Milano ed acquistai le
prime mille medaglie che diedero inizio ad una
diffusione di oltre un milione e mezzo in tutto il
mondo...
Credo che ne valga veramente la pena anche per
vivere in continuazione il nostro “motto”:
Oportet Mariam Regnare (è necessario che Maria
regni), perché: per Mariam ad Jesum.
Rino v.d.m.
Tombola del cinquantesimo!
Un grande grazie a tutti i nostri benefattori
e a tutte le persone che hanno partecipato
alla tombola, domenica 11 aprile 2010,
all’Oratorio Santa Maria di Mendrisio.
Il ricavato è stato di franchi 2’956.50 a
favore dei progetti missionari sostenuti dalla
nostra Associazione.
GRAZIE DI CUORE A TUTTI!
Vita dell’Associazione...
domenica 11 aprile 2010
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Macas (Ecuador), 10 gennaio 2010
Notizie dalle missioni...
Carissimi e ricordati amici,
ricevete per mezzo di questa lettera i miei
più sinceri auguri per il nuovo anno: che sia
veramente per tutti voi un anno giubilare di
grazia e santificazione sotto la protezione della
Santissima Vergine Maria, nostra Madre e
celestiale patrona. Che attraverso la devozione
mariana possiate continuare a seminare santità
e Vangelo e sostenere le missioni cattoliche nel
mondo.
Desidero informarvi che le intenzioni di Messe
che mi avete inviato sono state devotamente
celebrate dai nostri sacerdoti missionari.
Ringrazio tutti i benefattori per questo aiuto
e vi chiedo, se è possibile, di inviarmi ulteriori
intenzioni di Messe. Questo è l’unico modo
di sostenere economicamente i miei sacerdoti,
poiché l’apporto finanziario della gente delle
nostre parrocchie e missioni è molto scarso, data
la povertà delle persone e del paese.
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Ringraziandovi per ogni bene, unendomi
spiritualmente alle celebrazioni del vostro
Giubileo, mi congedo da voi inviandovi le mie
benedizioni. Fraternamente.
Mons. Néstor Vidal Montesdeoca Becerra
Nampula (Mozambico), 14 gennaio 2010
Cari amici,
vi ringrazio tutti di vero cuore per l’offerta
inviatami per l’acquisto dei Lezionari e per
la celebrazione di Sante Messe, che già ho
cominciato a celebrare secondo le intenzioni
degli offerenti. I Lezionari sono già arrivati e la
vostra offerta ci ha aiutato a pagare la fattura. La
Provvidenza davvero non manca!
Ho anche ricevuto la vostra lettera con le
numerose celebrazioni per il vostro anno
giubilare. Mi unisco a voi nella preghiera,
ringraziando il Signore per il bene che state
facendo nel mondo intero.
E anche a voi e a tutti i benefattori il grazie delle
nostre due diocesi di Nampula e Nacala (500mila
cristiani) per la Parola di Dio che potranno
ascoltare per mezzo dei Lezionari.
Fraterni saluti nel Signore.
Padre Gino Centis
Miao (India), 12 febbraio 2010
Cari amici: da Miao un cordiale saluto!
È stata per me una vera gioia avervi incontrato
e pregato con voi davanti alla Vergine della
Medaglia Miracolosa nell’atrio del vostro
segretariato.
Grazie per gli oggetti di devozione che mi
avete donato, per le offerte destinate alla nostra
missione, per la celebrazione di Sante Messe e per
tutto quanto avete fatto per me e per i bisognosi
della diocesi.
Dopo avervi lasciato, mi sono recato a Roma,
dove ho potuto partecipare all’udienza generale
del Santo Padre e quindi ho proseguito il mio
viaggio di ritorno alla diocesi.
Quest’anno festeggiate il 50° di fondazione, a tale
proposito, vi assicuro la mia partecipazione nella
preghiera e con i miei collaboratori mi adopererò
per diffondere la devozione alla nostra Mamma
Celeste, invocando la sua continua benedizione
su tutti voi e sulle missioni.
Nella nuova cattedrale, che consacreremo
il prossimo 2 maggio, avremo una cappella
destinata alle adorazioni. In essa collocheremo,
per la venerazione da parte dei fedeli, un quadro
della Madonna dei Miracoli, dipinto dal vostro
collaboratore Eros Robbiani.
Continuate a pregare per tutti noi. Vostro in
Gesù e Maria.
Mons. George Pallipparambil
Carissimi amici della Medaglia Miracolosa:
Pace e bene! E un caro saluto a tutti voi!
Ho ricevuto la vostra generosa offerta per
l’aiuto nel progetto della diffusione del Rosario
Missionario. Vi ringraziamo tutti di vero cuore.
Solo in quest’ultima settimana, a causa degli
impegni già presi in precedenza e dopo la visita
alle comunità comboniane sparse sul territorio,
ho qualche giorno di libertà e posso sedermi a
scrivere e ringraziare gli amici…
Abbiamo da poco terminato un’assemblea dei
confratelli, qui nella Casa Provinciale, convocata
per riflettere sugli atti del Capitolo dello scorso
anno. Abbiamo riflettuto, pregato e vissuto
insieme alcuni giorni per rilanciare la nostra
azione missionaria all’interno del processo della
grande missione continentale lanciata dalla
chiesa in America.
Il nostro carisma, ricevuto dal Comboni,
è certamente importante per mantenere la
dimensione missionaria “ad gentes” all’interno
della chiesa ecuadoriana. Il rischio di chiudersi
come ricci per difendere le posizioni acquisite è
evidente in tanti vescovi e sacerdoti, per cui non
dobbiamo aver timore di denunciare questo fatto.
Gesù vuole da sempre una chiesa missionaria
aperta a tutte le culture e a tutti i popoli…
Certo, i tempi dei giovani e numerosi missionari
che venivano dall’Europa, sono finiti; anche qui
abbiamo il problema degli anziani e ammalati
che non vogliono più rientrare in patria, per cui
dobbiamo pensare anche a loro. Le Comunità del
Carmen a Manabi e della Mercede a Esmeraldas
sono state adibite a questo scopo; allo stesso
tempo la presenza di tanti anziani missionari
è una ricchezza per la chiesa locale, per la loro
sapienza, saggezza e generosità fino all’ultimo
istante della loro vita. Sono uomini di preghiera,
preziosa è la loro direzione spirituale per le
persone che lo desiderano e così pure il tempo
dedicato alle confessioni.
Allo stesso tempo la provincia comboniana in
Ecuador ha una presenza positiva, riconosciuta
dai vescovi e da tanti laici, in modo speciale
nel Nord di Esmeraldas, alla frontiera con la
Colombia, e nella più grande urbe dell’Ecuador,
la città di Guayaquil, dove portiamo avanti le tre
parrocchie della periferia urbana, la maggioranza
abitate da afrodiscendenti e dove i preti locali
non vogliono lavorare per le numerose sacche di
povertà, violenza e miseria.
La situazione dal punto di vista economico,
politico e sociale, qui in Ecuador, non è
certamente rosea; come in tutto il mondo la
mancanza di lavoro a causa della crisi economica
e le ingiustizie che da secoli si trascinano sono
talmente profonde e radicate che non è facile
trovare soluzioni a queste difficili situazioni…
Come missionari ci rendiamo conto che le nostre
forze sono limitate, ma cerchiamo ugualmente
di essere presenti come chiesa e come religiosiconsacrati in mezzo ai più poveri ed emarginati…
Vi chiedo di accompagnarmi con la preghiera.
Io vi ricordo assieme alla mia comunità tutte le
mattine nella Santa Messa, affinché il Signore vi
guidi e vi accompagni.
Mentre vi ringrazio di cuore per la vostra
amicizia e generosità, vi saluto e vi mando un
forte abbraccio.
Padre Claudio Zendrón
Khartoum (Sudan), 5 marzo 2010
Cari amici,
vi ringrazio per la vostra generosa offerta, inviataci
tramite la Procura dei Missionari Comboniani
di Verona, che servirà per la ristrutturazione del
dispensario “Comboni Health Centre”.
Il dispensario potrà così continuare ad assicurare
ai poveri la necessaria assistenza sanitaria: grazie
di vero cuore anche a nome di tutti i beneficati!
Vi ringrazio anche per l’offerta per la celebrazione
di centoquindici Sante Messe, che saranno
celebrate secondo le vostre intenzioni.
Possa il Signore benedire ogni vostro impegno a
favore della Chiesa e delle missioni.
Rinnovando la mia gratitudine, vi saluto
fraternamente.
Mons. Gabriel Zubeir Wako
Notizie dalle missioni...
Quito (Ecuador), 15 febbraio 2010
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Asmara (Eritrea), 14 marzo 2010
Cari amici,
grazie per la vostra generosa offerta, unitamente
al grazie di Freweini Weldai, che ora, con la
gamba ortopedica, si sente felice.
Per un po’ di tempo dovrà usare ancora le
stampelle, ma poi potrà camminare con l’ausilio
di un solo bastone.
Vila Nova (Brasile), 10 marzo 2010
Cari amici: salute e Pace!
Viviamo un momento importante: è Pasqua
e siamo chiamati a vivere la conversione, il
perdono, l’amore e la condivisione.
Notizie dalle missioni...
Per questo vogliamo ringraziare tutti i benefattori
che sono “il Cireneo che aiutano Gesù a portare
la croce”. I vostri gesti concreti di condivisione
hanno fatto risorgere le speranze nei nostri
bambini, negli adolescenti e negli anziani.
Padre Medhanie Ghelreigziabiher
Con il vostro aiuto potremo celebrare la festa di
Pasqua anche con qualche dolce!
Attualmente aiutiamo centocinquanta bambini,
sessanta anziani e centoventi adolescenti.
A volte ci viene da scoraggiarci, forse sarà per
la poca fede, però sappiamo che è necessario
continuare.
Grazie per il vostro aiuto!
In questo momento speciale, che è la Pasqua,
chiediamo la vostra benedizione.
Un abbraccio per tutti.
Edilson
direttore della Scuola Materna di Vila Nova
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Attualmente vive nella città di Dakemare, con
una sorellina di nove anni, che si chiama Aranci.
Hanno preso in affitto una stanza; la piccola va a
scuola e Freweini ha iniziato la scuola di taglio e
cucito.
È nostra intenzione che impari bene il mestiere
per guadagnarsi il pane quotidiano in modo da
essere autosufficiente.
Con affetto e riconoscenza a tutti il nostro
francescano ringraziamento.
Felice Pasqua piena di grazie e serenità.
Dal Ciad, Mons. Rosario Pio Ramolo, ci invia il suo
fraterno saluto unitamente a questa fotografia attraverso
la quale possiamo vedere la felicità della gente di MakassaBoro perché ora, grazie a questo pozzo, può avere tanta
buona acqua. Grazie di cuore a tutti i benefattori!
Mentre ringrazio il Signore, la Madonna, i miei
genitori e la mia Congregazione Comboniana,
sento il bisogno di ringraziare ciascuno di voi,
parenti, amici e benefattori, perché in questi
cinquant’anni, con i vostri sacrifici e la vostra
cooperazione, mi avete dato la possibilità di fare
un po’ di bene nella mia Missione Africana. Con
i migliori auguri di ogni bene nel Signore.
Moutourwa (Camerun), Pasqua 2010
Dédougou (Burkina Faso), 7 maggio 2010
Carissimi,
a tutti voi i migliori auguri di Buona Pasqua!
Vi invio queste due foto: una rappresenta “il
dito di Dio” a tre chilometri dalla mia missione e
l’altra un pozzo in riparazione. Con riconoscenza
e affetto vi saluto cordialmente.
Carissimi amici,
una bella notizia per voi: abbiamo terminato la
costruzione della grotta dedicata alla Madonna
di Lourdes e tutta la mia comunità parrocchiale
vi ringrazia di tutto cuore per averci aiutato
a realizzare quest’opera mariana. Da tanto
tempo avevamo sperato di poter avere un luogo
dedicato a Maria dove poterci ritrovare a pregare,
raccoglierci e meditare i misteri di nostro Signore
Gesù Cristo.
Fratel Domenico Vicari
Nakwamekwi (Kenya), Pasqua 2010
Carissimi,
vi giungano i miei più sinceri e cordiali auguri
per la Santa Pasqua. Che sia per ciascuno di
noi, come per Gesù, passaggio dalla morte alla
vera vita nuova. Quest’anno 2010 celebro il
mio cinquantesimo di sacerdozio. Infatti, fui
ordinato sacerdote, nel Duomo di Milano, il 2
aprile 1960. Vorrei invitarvi a unirvi a me:
• per ringraziare il Signore per questo grande
dono della Vocazione Sacerdotale Missionaria
Comboniana e per questi cinquant’anni di
Ministero.
• a chiedergli perdono per me e con me per
le tante infedeltà, specie per i peccati di
omissione. Avrei dovuto e potuto fare di più
e meglio.
• a pregare per la mia perseveranza finale, cioè
poter continuare a essere fedele fino alla fine.
Il 2 maggio 2010 la nostra Parrocchia ha
festeggiato i suoi settantacinque anni di
evangelizzazione e la grotta è stata davvero un
grande dono per sottolineare questa ricorrenza
e ciò grazie alla generosità dei vostri cuori. Che
Dio benedica ciascuno di voi e vi preservi da
ogni male.
La mia comunità, in contraccambio, assicura per
tutti voi la sua preghiera. Che Dio vi ricompensi
copiosamente con le sue grazie!
Volevo ringraziarvi anche per i rosari e le
medaglie che mi avete donato in occasione del
mio passaggio al vostro segretariato e per le
intenzioni di Messe che mi avete donato e che ho
celebrato con grande gioia.
Fraternamente vi saluto e vi abbraccio.
Padre Omer Paré
Notizie dalle missioni...
Padre Raffaele Cefalo
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Bottega del Mondo... e la giornata
mondiale del commercio equo
Aiutiamo iniziando dai nostri acquisti: Commercio Equo e Solidale!
Croci 6, si possono trovare tra l’altro, diverse
qualità di caffè più o meno tutti Bio. Il caffè
proviene dal centro America (Nicaragua, Messico
e Guatemala, dal Perù e dalla Colombia) come
pure dall’Africa (Etiopia e Tanzania).
Non possiamo da ultimo tralasciare, il the nero
e il the maggio verde (provenienti dall’India
e dallo Sri Lanka), l’ottimo miele, il müsli, la
marmellata e i succhi di frutta!
Sabato 8 maggio 2010 abbiamo festeggiato la
“Giornata mondiale del commercio equo”.
Bottega del mondo...
Per sottolineare questa ricorrenza la nostra
bottega ha promosso i prodotti del commercio
equo gustando una buona colazione con caffè,
the, miele, marmellata, succhi di frutta…
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Questi sono tutti dei prodotti di qualità però con
valore aggiunto: acquistandoli e consumandoli si
sostengono attivamente e direttamente i piccoli
coltivatori e produttori del sud del mondo.
Dietro ad ogni prodotto ci sta una storia di
uomini e donne che lottano contro la povertà
e che attraverso il loro lavoro cercano una vita
dignitosa; il commercio equo è proprio questo,
offrire alternative di sviluppo che nulla hanno a
che vedere con la carità.
Il movimento del commercio equo e solidale,
che ha appunto celebrato la propria giornata
internazionale lo scorso 8 maggio, condivide
la visione di un mondo dove la giustizia e lo
sviluppo sostenibile sono al centro delle strutture
e delle pratiche commerciali di vita decorose
permettendo lo sviluppo del potenziale umano
dei piccoli produttori.
Attraverso il commercio equo e solidale (che
promuove una relazione di scambio basata sul
dialogo, la trasparenza e il rispetto), i produttori
sono in grado di avere maggior controllo sul
proprio lavoro e sulla loro vita.
Sugli scaffali della nostra bottega, in via Carlo
Vi abbiamo ingolosito?
Vi aspettiamo nella nostra bottega!
Buona estate a tutti!
Le volontarie della
Bottega del Mondo di Mendrisio
Orari di apertura della sede di Mendrisio:
lunedì:14:00–16:30
martedì - venerdì: 09:00–11:00 / 14:00–16:30
sabato:09:00–11:00
Nel mese di agosto la Bottega rimane chiusa!
Ricetta: Mousse di mango
50 g di manghi secchi*
2 cucchiai di Grand-Marnier
2 dl di acqua calda
2 dl di panna
Zenzero*
Preparazione:
Lasciare macerare i manghi nell’acqua e liquore
per 2-3 ore e poi ridurli in purea. Sbattere
la panna montata e mescolarla alla purea,
aromatizzando con lo zenzero. Si può tenere
un po’ di purea diluita con un po’ d’acqua per
decorare la presentazione
* acquistabili nelle Botteghe del Mondo
Anniversari
Verona (Italia), 10 maggio 2010
Cari amici,
vi scrivo anche a nome di Padre Luigi Benedetti
che il 16 di questo mese compirà 90 anni!
Pariyaram (India), 3 aprile 2010
Carissimi amici,
con l’augurio di ogni bene mando a voi,
benefattori, co-missionari e amici della Medaglia
Miracolosa, tutte le benedizioni di Gesù Risorto.
In questi giorni ho celebrato il mio 70°
di ordinazione sacerdotale. Grazie per il
vostro sempre generoso aiuto e vi chiedo, in
quest’occasione, se potreste mandarmi delle
intenzioni di Sante Messe.
Vi sarei davvero molto grato perché qui siamo in
tre missionari e con le vostre intenzioni di Messe
posso aiutarli a far fronte alle loro spese.
Con grande affetto e auguri di una Santa Pasqua,
chiedo un ricordo vicendevole nella preghiera.
Resto in Gesù, Maria e Giuseppe il vostro sempre
affezionatissimo co-missionario.
Anch’io ho messo al collo dei primi cristiani
pigmei le corone del rosario provenienti da
Mendrisio. Maria è sempre generatrice del Figlio
e ci accompagna nei suoi misteri.
Mi unisco a Padre Luigi per porgervi i migliori
auguri perché i vostri 50 anni siano da Dio
benedetti.
Noi assicuriamo la nostra preghiera, insieme
a tanti missionari che hanno avuto benefici
spirituali e materiali dalla vostra associazione, sin
dall’inizio della sua fondazione.
Vi saluto fraternamente.
Padre Lino Maria Zucol
Padre Roberto Ardini
Auguri vivissimi a Padre Luigi Benedetti, missionario
comboniano per tanti anni a Metu (Uganda) e primo
missionario aiutato dalla nostra associazione, che, il 16 maggio
2010, ha raggiunto il ragguardevole traguardo dei 90 anni.
Tanti cari auguri a Padre Raffaele Cefalo che il 2 aprile
2010 ha festeggiato il suo 50° di sacerdozio.
(vedi la sua lettera di pagina 13)
Vita dell’Associazione...
Un caro augurio a Padre Lino Maria Zucol per i suoi 70
anni di sacerdozio e... 95 anni di età!
Malgrado la sua salute non troppo buona, ogni
sabato del mese si unisce a voi spiritualmente
nella celebrazione della Santa Messa per tutti i
vostri benefattori, amici e associati vivi e defunti.
È contento di unirsi a voi nel 50° anniversario
della fondazione della vostra Associazione e di
sentirsi annoverato tra i primi missionari da voi
aiutati. Assicura la sua preghiera perché scendano
copiose le benedizioni dall’Alto per quanti si
dedicano e si sono dedicati per far conoscere il
messaggio e i benefici della medaglia miracolosa,
diffusa ormai in tutto il mondo.
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[Indirizzo]
Chi dà al povero presta a Dio!
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via Carlo Croci 6 – 6850 Mendrisio
Tel. 091 646 28 20 – Fax 091 646 28 15
CCP 69-853-6
GAB
6850 Mendrisio
Buona Estate e...
...Arrivederci a Settembre!