29 Gennaio 2017 - San Pietro Apostolo
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29 Gennaio 2017 - San Pietro Apostolo
29 Gen 2017 n. 6 ANNO XXXVI IV SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO PARROCCHIA SAN PIETRO APOSTOLO – VIA SAN MAURIZIO 26 – 30173 FAVARO VENETO - TEL. 041/631500 SANTE MESSE FESTIVE: ORE 7,30 – 9,30 – 11.00 - 18,30 SANTA MESSA FERIALE: ORE 18,30 – CONFESSIONI: Sabato ore 15.00 – 18.00 Sito web: www.sanpietrofavaro.it – @-mail: [email protected] IL DISCORSO DEL MONTE La nostra carta costituzionale Inizia questa domenica la lettura domenicale del "discorso della montagna" - così si usa chiamarlo - che prende l'avvio con le "beatitudini". Gesù è il nuovo Mosè che porge al nuovo popolo di Dio, i suoi discepoli, i cristiani, le nuove tavole della legge, i nuovi comandamenti, la nuova alleanza. Come la Torà e soprattutto le dieci parole, dicevano al popolo di Israele cosa significa essere il popolo di Dio e come questo popolo deve vivere, così per noi cristiani il discorso del monte è qualcosa di equivalente. E' interessante notare tuttavia che Gesù parla alle folle, e non solo ai suoi discepoli, anche se questi si prendono un posto particolare, si avvicinano a lui. La proposta di vita del Vangelo, di Gesù, è per l'uomo, per l'umanità intera, non solo per qualcuno. Purtroppo l'umanità continua a non accettare questa proposta. Perché l'umanità rifiuta di essere quello che è, una umanità creata. L'uomo è figlio, ma non lo accetta. Per questo le beatitudini sovvertono l'ordine costituito dell'umanità, proclamando beati coloro che il mondo dice maledetti e reietti. Per l'umanità sono beati i forti, i ricchi, i potenti, gli onorati. Per Gesù sono beati i poveri, i miti, gli umili, i disprezzati ... Perché "Gesù è Figlio del Padre e fratello di tutti ...", mentre nel mondo "l'uomo è senza Padre e senza fratelli e si fa da solo ..." (Silvano Fausti). Una umanità così è capace di distruggere se stessa e tutto e tutti. Gesù ha ragione quando sovverte l'ordine che vige nel mondo con le beatitudini. Non è un pio desiderio: è la pura verità della vita e della storia. E Gesù è il primo che le vive: si fa umile, mite, sofferente per la giustizia, perseguitato. Ma vince con il suo amore. La prospettiva delle Beatitudini si apre al tempo oltre il tempo. All'eternità. Ma è vera anche da subito. Lo stesso commentatore che ho citato sopra offre 7 chiavi di lettura delle beatitudini: La prima è Cristologica. Queste parole sono un'autobiografia di Gesù: rivelano il suo volto di Figlio di Dio. La seconda è teologica. Manifestano chi è Dio: è suo Padre, uguale a lui. La terza è antropologica. Mostrano il volto dell'uomo realizzato, del figlio a immagine del Padre. La quarta è soteriologica. Ci salvano dall'inautenticità, dalla menzogna, dal fallimento. La quinta è ecclesiologica. Fanno vedere i lineamenti della comunità dei figli che vivono da fratelli. La sesta è escatologica. Rivelano la verità della realtà: il giudizio di Dio, il fine stesso del mondo. La settima è morale (non moralistica). Ci chiamano a «fare» secondo ciò che «siamo», a vivere la nostra identità. Al discorso del monte segue il racconto di 10 segni di guarigione. Gesù non ci mostra una via nobile, ma impossibile. Gesù con il suo amore e soprattutto con la Pasqua è capace di renderci figli. Questa perciò è una catechesi battesimale e ci chiama nella vita a diventare sempre di più ciò che già siamo. "Cristiano, diventa ciò che sei!" (Sat'Ireneo di Lione). Mi pareva importante introdurci anche attraverso il nostro foglietto parrocchiale alla lettura di questo importante testo di San Matteo che ci accompagnerà per alcune domeniche. N. B. Alcuni appuntamenti: Domenica 5 Febbraio: ritiro per i ragazzi che faranno la Cresima e i loro genitori. Domenica 12 Febbraio: Cresima a San Pietro Domenica 19 Febbraio mattina: Cresima a Dese DOMENICA 19 FEBBRAIO POMERIGGIO A FAVARO Le Beatitudini (San Tommaso Moro) BEATI quelli che sanno ridere di se stessi: non finiranno mai di divertirsi. BEATI quelli che sanno distinguere un ciottolo da una montagna: eviteranno tanti fastidi. BEATI quelli che sanno ascoltare e tacere: impareranno molte cose nuove. BEATI quelli che sono attenti alle richieste degli altri: saranno dispensatori di gioia. BEATI sarete voi se saprete guardare con attenzione le cose piccole e serenamente quelle importanti: andrete lontano nella vita. BEATI voi se saprete apprezzare un sorriso e dimenticare uno sgarbo: il vostro cammino sarà sempre pieno di sole. BEATI voi se saprete interpretare con benevolenza gli atteggiamenti degli altri anche contro le apparenze: sarete giudicati ingenui, ma questo è il prezzo dell'amore. BEATI quelli che pensano prima di agire e che pregano prima di pensare: eviteranno tante stupidaggini. BEATI soprattutto voi che sapete riconoscere il Signore in tutti coloro che incontrate: avete trovato la vera luce e la vera pace. CALENDARIO DELLA SETTIMANA Lunedì 30 Gennaio Ore 15.00 Taglio e cucito Ore 17.00 Catechismo 4^ e 5^ elementare Martedì 31 Gennaio Ore 17.00 Catechismo 2^ elementare Catechismo 1^ e 2^ media Ore 20,45 Gruppo giovani 4^ - 5^ sup Mercoledì 1 Febbraio Ore 17.00 Incontro catechisti Ore 20,30 Giovanissimi AC (1^ - 3^ sup) Giovedì 2 Febbraio Ore 17.00 Scuola calcio Ore 18,30 Santa Messa per la presentazione al tempio del Signore Ore 20,45 Cammino per i fidanzati Venerdì 3 Febbraio Ore 17.00 Catechismo 3^ elementare e 3^ media Ore 21.00 Incontro di preghiera Sabato 4 Febbraio 15.00 – 18.00 CONFESSIONI Domenica 5 Febbraio Dopo la Messa delle 9,30 c’è ACR Ore 17.00 Gruppo famiglie “Il Melograno” Ritiro in preparazione alla Cresima ESERCIZI SPIRITUALI Il nome "Esercizi Spirituali" forse incute un po' di timore reverenziale, ma chi almeno una volta ha provato a partecipare, quasi sempre è rimasto contento e molto spesso questo diventa un appuntamento annuale a cui non si può mancare. Mi pare giusto ribadire questo io stesso, visto che in questa settimana anche io ho partecipato a quelli previsti per i parroci della nostra diocesi, dalla domenica sera al venerdì pomeriggio. Normalmente questa esperienza proposta a persone che lavorano o sono impegnate con la scuola, cominciano il venerdì pomeriggio e finiscono la domenica con il pranzo. In pratica c'è solo il sabato più due code ... La "location" è assai bella: la nostra casa "Santa Maria Assunta" in riva al mare, al Cavallino. La casa poi è molto bella e comoda, con stanze personali con bagno, sale comuni ... E anche il cibo di solito è molto apprezzato, cosa che non guasta. Tuttavia forse è il caso di dire che questo momento di preghiera (che viene anche definito "ritiro" o "tempo di deserto"), è una opportunità per fermarsi e riflettere sulla propria vita, sulle scelte, sulle relazioni ... E' soprattutto un momento di incontro con il mistero di Dio, con il Signore che parla nel silenzio ... Il patriarca Marco che ha fortemente voluto questa casa e gli "Esercizi Spirituali", li paragonava all'episodio della Samaritana che incontra Gesù presso il Pozzo di Giacobbe (Gv 4). All'ingresso della casa c'è un quadro che rappresenta l'episodio e queste parole del nostro vecchio patriarca che ora è in paradiso che più di tutto spiegano il senso di questa esperienza: "Mi è cara l'immagine di Gesù che attende la Samaritana al pozzo. Amo pensare "Casa Maria Assunta" proprio come il pozzo di Sikar dove Gesù attende, è sempre possibile incontrarlo per avere da lui l'"acqua vita" che finalmente disseta." 27 Gennaio - Giornata della Memoria Parole di Papa Francesco presso lo Yad Vashem (24 maggio 2014) Dove sei, uomo? Dove sei finito? In questo luogo, memoriale della Shoah, sentiamo risuonare questa domanda di Dio: “Adamo, dove sei?”. In questa domanda c’è tutto il dolore del Padre che ha perso il figlio. Il Padre conosceva il rischio della libertà; sapeva che il figlio avrebbe potuto perdersi… ma forse nemmeno il Padre poteva immaginare una tale caduta, un tale abisso! Quel grido: “Dove sei?”, qui, di fronte alla tragedia incommensurabile dell’Olocausto, risuona come una voce che si perde in un abisso senza fondo… Uomo, chi sei? Non ti riconosco più. Chi sei, uomo? Chi sei diventato? Di quale orrore sei stato capace? Che cosa ti ha fatto cadere così in basso? Non è la polvere del suolo, da cui sei tratto. La polvere del suolo è cosa buona, opera delle mie mani. Non è l’alito di vita che ho soffiato nelle tue narici. Quel soffio viene da me, è cosa molto buona (cfr Gen 2,7). No, questo abisso non può essere solo opera tua, delle tue mani, del tuo cuore… Chi ti ha corrotto? Chi ti ha sfigurato? Chi ti ha contagiato la presunzione di impadronirti del bene e del male? Chi ti ha convinto che eri dio? Non solo hai torturato e ucciso i tuoi fratelli, ma li hai offerti in sacrificio a te stesso, perché tu ti sei eretto a dio. Oggi torniamo ad ascoltare qui la voce di Dio: “Adamo, dove sei?”. Dal suolo si leva un gemito sommesso: Pietà di noi, Signore! A te, Signore nostro Dio, la giustizia, a noi il disonore sul volto, la vergogna (cfr Bar 1,15). Ci è venuto addosso un male quale mai era avvenuto sotto la volta del cielo (cfr Bar 2,2). Ora, Signore, ascolta la nostra preghiera, ascolta la nostra supplica, salvaci per la tua misericordia. Salvaci da questa mostruosità. Signore onnipotente, un’anima nell’angoscia grida verso di te. Ascolta, Signore, abbi pietà! Abbiamo peccato contro di te. Tu regni per sempre (cfr Bar 3,1-2). Ricordati di noi nella tua misericordia. Dacci la grazia di vergognarci di ciò che, come uomini, siamo stati capaci di fare, di vergognarci di questa massima idolatria, di aver disprezzato e distrutto la nostra carne, quella che tu impastasti dal fango, quella che tu vivificasti col tuo alito di vita. Mai più, Signore, mai più! “Adamo, dove sei?”. Eccoci, Signore, con la vergogna di ciò che l’uomo, creato a tua immagine e somiglianza, è stato capace di fare. Ricordati di noi nella tua misericordia.