sistema partitico del regno unito

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SISTEMA PARTITICO DEL REGNO UNITO
Il sistema di partiti del Regno Unito è definito bipartitico poiché dal dopoguerra ad oggi solo due
partiti, il Labour Party e il Conservative Party, si sono alternati alla guida dell’esecutivo.
Essi, tuttavia, non sono gli unici partiti che competono nell’arena politica, che è frequentata anche
dai Liberal Democrats, terzo partito per numero di preferenze dal 1922, e da altri partiti come il
Democratic Unionist Party e lo Scottish National Party che non ottengono alte percentuali di
preferenza a livello nazionale, ma conquistano alcuni seggi a Westminster grazie al loro
radicamento locale, elemento assai importante in un sistema elettorale maggioritario uninominale
(con plurality).
Tuttavia, alcuni elementi venuti alla luce negli ultimi trent’anni inducono a pensare ad un
indebolimento del sistema bipartitico che sembra sostenuto, ormai, più dalla legge elettorale e dalla
tradizione che dal suo radicamento nella società.
A sostegno di questa affermazione si può notare che 1 votante su 5 (in media) rifiuta la logica
bipartitica preferendo il terzo partito ai due principali e si registra una crescente disaffezione per la
politica, incarnata da un elevato tasso di astensione dalle urne. A ciò si deve aggiungere il fatto che
alcuni piccoli partiti nazionalisti e regionali occupano seggi a Westminster e hanno crescente
successo nelle competizioni elettorali locali ed europee, che sono regolate da una legge elettorale
proporzionale.
Il numero effettivo di partiti dal 1945 al 2001 è rimasto stabilmente intorno a quota 2 (2,12 in media
con punte minima di 1,99 e massima di 2,27), variando sensibilmente solo nelle ultime elezioni del
2005 da cui è scaturito un risultato di 2,45. Ma tale quota non significa che siamo di fronte ad una
trasformazione del sistema partitico, in quanto la legge elettorale attuale fornisce al primo partito la
maggioranza assoluta in parlamento, rendendo sterili eventuali alleanze degli altri partiti tese a
contrastare l’azione di governo.
Quindi,nel Regno Unito, la trasformazione in un sistema multipartitico potrebbe essere attuata con
una modifica della legge elettorale (per Westminster) in senso proporzionale da lungo tempo
caldeggiata dai LibDems, ma osteggiata dai due principali partiti,che,ovviamente, preferiscono lo
status quo.
1
Il Labour Party è un partito socialdemocratico che nasce (nel 1900) per rappresentare gli
interessi della classe lavoratrice.
Questa caratteristica inizia a perdere rilevanza all’inizio degli anni Novanta, quando -dopo quattro
sconfitte elettorali consecutive- il nuovo leader del partito, John Smith, indirizza la linea politica
verso posizioni più moderate e attenua l’influenza delle Trade Unions modificando le regole di voto
nel partito. Dopo l’improvvisa morte di Smith,viene eletto leader del partito Tony Blair che
procede nella direzione del suo predecessore.
La “modernizzazione” blairiana del partito prevede l’abbandono di posizioni ideologiche estreme: il
leader ottiene l’abrogazione della “Quarta Clausola” dello statuto del partito poichè era
esplicitamente socialista (prevedeva la socializzazione dei mezzi di produzione,distribuzione e
scambio).
In questo modo il Labour Party non “spaventa” più gli elettori
moderati e quelli (parecchi) delusi dal Conservative Party e
riapproda alla guida dell’esecutivo nel 1997, con il 43% dei
consensi e una nettissima maggioranza in Parlamento (63,7 %
dei seggi), dopo quasi vent’anni di opposizione.
Il Labour Party ripete l’ottima performance elettorale nel 2001,
con una lieve flessione dei consensi (- 2,5%) e dei seggi ( - 1,1%)
rispetto al ’97.
Tale flessione risulta invece più consistente nella più recente
tornata elettorale. Infatti, nel Maggio del 2005, i laburisti, pur
conservando la guida dell’esecutivo, hanno registrato una
diminuizione del consenso elettorale del 5,5% rispetto
*
al 2001 (che sale all’ 8% in confronto al ’97), e la perdita di più
del 7% dei seggi sul 2001
(di circa l’8,5% sul ’97).
* Manifesto elettorale di un giovane Tony Blair (da www.wikipedia.org )
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Il Conservative Party è un partito conservatore che nasce nel 1830 per tutelare i grandi
interessi terrieri e rurali, ma già durante il XIX° secolo integra nel suo blocco sociale importanti
settori del nuovo capitalismo industriale e si adatta alle riforme elettorali di fine ‘800 che estendono
il suffragio ai ceti popolari.
Proponendo i valori del patriottismo imperiale,della tradizione e della stabilità politica e sociale
riesce a conquistare i consensi di alcuni settori dei ceti popolari, senza perdere la connotazione di
partito della classe dominante.
Nel secondo dopoguerra si alterna con il Labour Party restando al governo dal ’51 al ’64, dal ’70 al
’74 e dal ’79 al ’97. Durante quest’ultimo periodo di governo, alla guida del partito è chiamata
Margaret Thatcher, prima donna a presiedere il Gabinetto di governo di Sua Maestà, che decide una
radicale svolta nella politica economica riducendo l’intervento statale nell’economia attraverso
privatizzazioni e tagli alla spesa pubblica.
Nel 1990 la signora Thatcher si dimette dalla guida del partito a causa di
dissidi interni al partito e nelle elezioni del 1992 viene eletto John Major che
assicura continuità alla politica liberista della “Lady di ferro” (soprannome
datole dalla stampa filosovietica a causa della sua posizione fermamente
anticomunista).
Ma il (quasi) ventennio di governo conservatore porta ad una netta
*
sconfitta elettorale nel ’97. I consensi conservatori crollano: se nel ’92 hanno
ottenuto quasi il 42% dei voti, nel ’97 raggiungono appena il 30,6%, il più basso risultato ottenuto
dal dopoguerra.
In seguito a questa disfatta, il partito corre ai ripari e nel 1998 è approvato, tramite referendum degli
iscritti, il documento Fresh Future che riforma l’organizzazione del partito stabilendo nuove
procedure decisionali che coinvolgono anche la base.
Nonostante questa trasformazione, il partito conservatore esce molto male
dal confronto elettorale anche nel 2001. Recupera l’ 1,1% dei consensi e un
seggio a Westminster, ma la tendenza negativa sembra stabile: sul 2,5%
perso dai laburisti i liberal-democratici sembra che abbiano guadagnato di
più (infatti crescono rispetto al ’97 dell’1,6%).
Le elezioni del 2005 vedono i conservatori sempre come
**
secondo partito,dietro i laburisti, con un lieve incremento di voti (0,6% sul ’01) e un incremento di
seggi ( 5,4% sul ’01): il gap di consensi con il Labour Party si è ridotto a causa della perdita di
consensi di quest’ultimo a favore soprattutto dei Liberal-Democrats.
3
* Margaret Thatcher (da www.wikipedia.org )
** John Major (da www.johnmajor.co.uk )
I Liberal Democrats (conosciuti fino alla fusione con i democratici come Liberali) sono i
principali oppositori dei conservatori fino alle elezioni del 1922, nelle quali si vedono superare dai
laburisti, avvantaggiati dalla preponderanza numerica della classe operaia nei centri urbani rispetto
alla borghesia (tradizionale bacino di consensi dei liberali).
Da quelle elezioni i liberaldemocratici sono presenti solo marginalmente sulla scena politica, fino
alle elezioni del ’74, in cui ottengono il 19.3% dei consensi (quasi il 12% in più di 4 anni prima) e
in seguito danno sostegno esterno al governo Labour (Lib-Lab Pact).
Un ulteriore incremento di voti (dopo la recessione del ’79) si ha nel 1983 quando l’alleanza con
l’ala moderata fuoriuscita dal Labour Party frutta ben il 25,4% dei voti. Nonostante lo scarto tra i
voti popolari dei liberali e quelli dei laburisti, in questo confronto elettorale, sia ridottissimo (2,2%),
il rapporto tra i seggi dei laburisti e quelli dei liberali è di 10 a 1 . Ciò rende evidente la scarsa
connessione tra la volontà popolare e la sua rappresentazione nelle istituzioni a causa della legge
maggioritaria vigente nl Regno Unito.
Dopo le elezioni del 1987 il Liberal Party si fonde con i democratici e nasce il partito dei Liberal
Democrats che mantiene le posizioni moderate dei liberali, unite a un europeismo molto spiccato.
Nelle elezioni del ’92 e del ’97 i LD registrano una flessione dei consensi ma,mentre nelle prime
hanno solo il 3% dei seggi, nelle seconde ottengono addirittura il 7%.
I consensi risalgono nelle elezioni del 2001 (18,3%dei voti e 8% dei seggi) e in quelle del 2005 in
cui ottengono il 22% dei voti popolari e il 9,6 % dei seggi in parlamento.
Infine vi è da segnalare che il partito dei liberaldemocratici ha appoggiato la riforma laburista
(devolution) che favorisce il decentramento politico e spinge per ottenere una riforma della legge
elettorale (per Westminster) in senso proporzionale.
Alcuni Leader Liberali e Liberaldemocratici (da www.liberalhistory.org.uk )
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PRINCIPALI PARTITI REGIONALI ( rappresentati a Westminster)
SCOZIA
S.N.P - Scottish National Party - “ Partito Nazionale Scozzese “
•
Principale espressione del nazionalismo scozzese
Elezioni per il Parlamento britannico : ottiene 6 seggi in parlamento (uno in più rispetto al
2001)
•
Caratteristiche :
- impegnato per l’indipendenza della Scozia
- mira ad ottenere sempre più autonomia cercando di sfruttare tutte le possibilità
offerte dal sistema politico britannico (elezioni amministrative, politiche ,europee)
GALLES
PLAID CYMRU
Party of Wales
- Partito del Galles
•
Principale partito nazionalista gallese .
Oggi occupa 4 seggi al parlamento britannico ( 1 seggio in meno rispetto alle precedenti
elezioni) .
•
Caratteristiche :
- Mira all’indipendenza del Galles dal Regno Unito e alla promozione della lingua e cultura
gallese .
- la sua base elettorale si concentra prevalentemente nelle zone rurali del nord e dell’ovest
del Galles .
5
ULSTER ( IRLANDA DEL NORD)
D.U.P Democratic Unionist Party - “ Partito democratico Unionista “
•
Secondo partito unionista per numero di voti a partire dagli anni settanta
Dal 2003 è in ascesa sia come consenso elettorale sia come numero di seggi ottenuti
Novembre 2003 Elezioni per l’Assemblea dell’Irlanda del Nord:
trionfa come primo partito unionista e primo partito delle Sei contee
Maggio 2005 Elezioni per il Parlamento britannico :
ottiene il 33,7% dei voti con 9 deputati eletti sui 18 dell’Irlanda del Nord
(ottiene 4 seggi in più rispetto alle ultime elezioni del 2001)
•
Caratteristiche :
- fondato nel 1971 in seguito alla scissione degli Unionisti tra “ moderati “ ed “ estremisti”
- Fondamentalista protestante , fortemente anticattolico e antiecumenico
- Fortemente antinazionalista , denuncia il “ tradimento della causa dell’Unione da parte del
Governo britannico e del rivale Partito Unionista dell’Ulster
U.U.P Ulster Unionist Party - “ Partito Unionista dell’Ulster “
•
Primo partito dell’Irlanda del Nord per numero di voti fino al 1998
Dal 2003 perde sia consenso elettorale che seggi
Novembre 2003 Elezioni per l’Assemblea dell’Irlanda del Nord
Si ritrova al terzo posto dopo U.U.P e SINN FEIN
Maggio 2005 Elezioni per il Parlamento britannico :
riesce a mantenere un solo deputato (perde quindi 5 seggi rispetto al 2001)
•
Caratteristiche :
-
sorto come partito strutturato per opporsi ai progetti di autonomia locale per l’Irlanda
sostenuti dal Governo liberale britannico
fino al 1973 era formalmente la sezione irlandese del Partito Conservatore del
Regno Unito
6
S.F. Sinn Fèin
•
- “ Noi con le nostre forze “
Secondo partito nell’Irlanda del Nord e quarto nella Repubblica irlandese
a partire dal 1998 (Firma degli accordi di Belfast) il suo trend è in continua crescita
2001 : data importantissima per il Sinn Fèin poiché sorpassa il S.D.L.P
(suo rivale nazionalista) sia alle elezioni amministrative dell’Irlanda del Nord sia alle
elezioni per il Parlamento britannico
2001 Elezioni per il Parlamento britannico :
ottiene 4 deputati eletti contro i 3 seggi ottenuti dal S.D.L.P
2005 Elezioni per il Parlamento britannico
ottiene 5 seggi contro i 3 seggi ottenuti dal S.D.L.P
•
Caratteristiche :
- maggiore espressione del Repubblicanesimo irlandese
dopo la firma del Trattato con l’Inghilterra cone sanciva la Partizione nel 1922 ,il
Sinn Fèin registra un brusca declino mantenendo un ruolo di puro sostegno delle
operazioni dell’Esercito Repubblicano Irlandese (I.R.A.)
Riprende vigore come partito politico a partire dagli anni settanta (soprattutto nelle
6 contee) e si presenta sia alle elezioni locali sia a quelle politiche .
E’ importante sottolineare che i deputati eletti si astengono ad entrare nel Parlamento
Britannico , cui non riconoscono giurisdizione su alcuna parte dell’Irlanda
S. D. L.P. Social Democratic and Labour Party - “ Partito
Socialdemocratico e Laburista “
•
quarto partito dell’ Irlanda del Nord
Registra un forte declino sul piano elettorale nel 2001 quando viene clamorosamente
sconfitto dal Sinn Fèin sia alle elezioni per il Parlamento britannico sia alle elezioni
amministrative dell’Irlanda del Nord .
Il suo ruolo diviene sempre più marginale .
•
Caratteristiche :
- partito nazionalista moderato ,espressione della borghesia e del clero cattolici
- contrario alla lotta armata , ha come principale obiettivo è l’Irlanda unita : ha
sempre cercato di trattare con il Governo britannico , accettando l’idea che la
riunificazione dell’isola fosse possibile solo quando lo volesse la maggioranza degli
abitanti delle Sei contee .
Nel 1992 tratta con il Sinn Fèin per una proposta comune dei Nazionalisti irlandesi
delle 6 contee avviando così l’attuale “ Processo di Pace “ .
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- DATI:
NUMERO EFFETTIVO DEI PARTITI :
ANNO
1945
1950
1951
1955
1959
1964
1966
1970
1974/2
1974/10
1979
1983
1987
1992
1997
2001
2005
NEP
2.108
2.077
2.055
2.027
1.986
2.057
2.018
2.068
2.250
2.254
2.150
2.093
2.174
2.268
2.1049
2.1611
2.4537
1945-1992:
1945-2001:
1945-2005:
med.: 2.11
med.: 2.12
med.: 2.20
min.: 1.99
min.: 1.99
min.: 1.99
max.: 2.27
max.: 2.27
max.: 2.45
NEP
2,500
5
200
7
20
01
199
7
19
92
1 98
9
19
83
4
197
4
19
7
10/
0
02/
19
7
6
197
4
196
9
196
1 95
5
S1
195
0
19
51
195
19
45
2,400
2,300
2,200
2,100
2,000
1,900
1,800
1,700
1,600
1,500
Anno elezioni
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FONTI BIBLIOGRAFICHE
- S. Vassallo: Sistemi politici comparati. Il Mulino, 2005
- A. Lijphart: Le democrazie contemporanee. Il Mulino, 2001
FONTI MULTIMEDIALI
- www.parties-and-elections.de
- www.wikipedia.org
- www.charter88.org.uk
- [email protected]
- www.janda.org/icpp
- www.labour.org.uk
- www.conservatives.com
- www.libdems.org.uk
- www.liberalhistory.org.uk
- www.irlandanews.org
- www.regnounito.net
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