L`Europa occidentale dal 1945 al 1968
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L`Europa occidentale dal 1945 al 1968
L’Europa occidentale dal 1945 al 1968 La Gran Bretagna 1945-1951: la vittoria laburista (Clement Attlee) Piano Beveridge: • nazionalizzazioni (Bank of England, carbone, acciaio, trasporti, elettricità…) • Sussidi di disoccupazione e malattia, nazionalizzazione del servizio sanitario (National Health Service) • Politica economica di austerità per ridurre il debito e il deficit della bilancia dei pagamenti La Gran Bretagna 1951-1964: governi conservatori (Winston Churchill, Anthony Eden, Harold MacMillan e Douglas Hume) • Potenziamento del welfare state, pacificazione sociale con riconoscimento ruolo dei sindacati • Misure per favorire la diffusione dei consumi di massa (crediti agevolati, aumento salari…) Problemi: 1) Aumento dell’inflazione e peggioramento del debito pubblico 2) Opposizione francese all’ingresso nella CEE 3) Perdita di consenso dei partiti maggiori a vantaggio dei liberali e dei partiti nazionalisti (Scozia e Galles) La Gran Bretagna 1964-1970: il ritorno dei laburisti (Harold Wilson) • Grave crisi economica, conseguenze: 1) Questione nazionalistica (Scozia e Galles, Nord Irlanda) 2) Proteste per i flussi migratori da India, Pakistan e Africa occidentale 3) Lenta consapevolezza della perdita anche del primato continentale Nuovo veto francese all’entrata nella CEE La Francia Il difficile dopoguerra • Inaspettata vittoria delle sinistre (Partito comunista 26%, SFIO 24%, MRP 24%) • Progetto di riforma costituzionale (parlamentarismo assoluto, una sola camera) respinto da referendum nel 1946 • Nuova costituzione (IV Repubblica): parlamento bicamerale (fiducia di governo), presidente eletto ogni 7 anni con poteri di rappresentanza 1947: De Gaulle fonda il RPF (Rassemblement du peuple francais) La Francia Dalla IV alla V repubblica Problemi: 1) Frammentazione del quadro politico 2) Insuccessi coloniali (Indocina nel 1955; Algeria 1957-1962) 1958: il ritorno di De Gaulle e la V Repubblica 1) Governo di emergenza per gestire la crisi algerina 2) Nuova costituzione: sistema semi-presidenziale (presidente eletto a suffragio universale diretto, centralità del presidente nel sistema istituzionale) La Francia La V repubblica 1) Politica estera di potenza: a) potenziale nucleare, b) sganciare l’Europa dalla tutela USA, c) contro l’adesione alla CEE della Gran Bretagna 2) Crescita delle forze di sinistra negli anni ‘60, con vittoria di misura di De Gaulle contro Francois Mitterand (1965) 3) Forte scontro fra governo e movimento studentesco 4) 1969: sconfitta di De Gaulle ad un referendum per riformare il sistema regionale 9 novembre 1970: morte di De Gaulle La Germania La costruzione della Repubblica Federale • Sistema bicamerale (Bundestag; Bundesrat espressione dei Lander), cancellierato, presidente eletto indirettamente dalle camere • I partiti: CDU, SPD, FDP (liberali), KPD (comunisti) Adenauer e la westpolitik (1949-1963): 1) Inserire la Germania nel campo occidentale 2) Chiusura verso le sinistre 3) Economia sociale di mercato (capitalismo e welfare moderato) 4) Rifiuto della riunificazione alle condizioni dell’URSS (stato neutrale e smilitarizzato) La Germania • 1963: liberale Ludwig Erhard diventa Cancelliere. Crisi del 1964 con crescita della SPD (rifiuto del marxismo a BAD GODESBERG). • 1966: dopo elezioni 1965 governo di coalizione fra CDU e SPD guidato da Kurt Kiesinger con Willy Brandt ministro degli Esteri. • Elezioni 1969: tenuta CDU-CSU, ma formazione governo SPD-FDP guidato da Willy Brandt. Avvio della Ost-Politik con riconoscimento della Germania Est e trattati con URSS e Polonia. Italia: anni del centrismo • 1948: vittoria DC, governo con partiti minori (PLI, PRI, PSLI), scontro su scelta di campo pro Usa. Attentato a Togliatti e avvio della scissione sindacale con CISL e UIL. LINEA ECONOMICA EINAUDI: liberismo, deflazione e svalutazione. • GLI ANNI DEL CENTRISMO QUADRIPARTITO (3 governi De Gasperi) • Caratteristiche: 1) anticomunismo, 2) appoggio del clero e del Vaticano, 3) fedeltà Atlantica, 4) appoggio dei ceti moderati • Politiche: RIFORMISMO DALL’ALTO (riforma agraria 1950 e Cassa per il Mezzogiorno). Permanenza degli squilibri • 1953: Legge Truffa (50+1 uguale 65% alla Camera). Avanzata delle sinistre. Governi poco incisivi dal punto di vista politico. GRONCHI presidente della Repubblica (sinistra Dc). Italia: il centro sinistra • 1958: non sostanziali novità ad elezioni. Successo del Partito socialista. ECONOMIA: crescita basata su bassi salari e alti profitti, diffuso antisindacalismo. • 1958-1963: crisi del centrismo. Congresso DC del 1962 di Napoli e varo del centro-sinistra. GOVERNO FANFANI 1962-1963: 1) riforma scuola con scuola media, 2) riforma agraria con abolizione mezzadria, 3) nazionalizzazione industria elettrica • 1963-1968: centrosinistra con governi Moro 1) scarso riformismo, 2) tentativo di colpo di Stato e scandalo SIFAR (1964-1967), 3) Miracolo economico, 4) contestazione studentesca La Grecia • 1946: al potere la destra monarchica e referendum che decide il ritorno del re Giorgio II • 1947: governo ancora più a destra e bando del Partito comunista (KKE) • 1948: guerra civile guidata da EAM (Fronte liberazione nazionale) • 1949-1964: governi conservatori di destra guidati da generale Alexandros Papagos e poi da Konstantinos Karamanlis • 1964-1965: Partito dell’Unione di centro con governo Georgios Papandreu. Conflitto con re Costantino II su ruolo dell’esercito. La Grecia • Disordini per licenziamento di Papandreu, crisi di governo e COLPO di stato il 21 aprile 1967 guidato da un gruppo di ufficiali (colonnelli Papadopulos e Pattakos) • Tentativo di contro-colpo di stato da parte del re. Fallimento e fuga del re in Italia. • 1968: nuova Costituzione che istituzionalizzava il nuovo regime neofascista. La Spagna • 1945: nuova costituzione con ritorno del Regno di Spagna. Re designato da Franco. • Franco = Caudillo di Spagna e Generalissimo degli Eserciti • 1953: accordo con gli Stati Uniti e firma del concordato con il Vaticano • 1955: la Spagna viene ammessa alle Nazioni Unite • Problemi: rivendicazioni autonomistiche; forte dissidenza degli intellettuali • 1969: Juan Carlos di Borbone designato successore di Franco La Spagna I problemi dello sviluppo: • La tecnocrazia: piani di sviluppo affidati ad esperti formati nell’ambito dell’Opus Dei • Il boom 1960-1974 (crescita media annua del 7%): 1) Basso costo della manodopera 2) Crescita convulsa e disordinata 3) Alto tasso di emigrazione 4) Basso tenore di vita (malessere e proteste dei ceti operai) Gli stati extra-europei dal 1945 al 1968: l’ASIA La Cina • Repubblica popolare riconosciuta da URSS, ma non dagli USA che appoggiavano il regime nazionalista di Chiang Kai-shek a Taiwan La politica dei cento fiori: 1) Maggiore libertà intellettuale per rafforzare il comunismo. 2) Il risultato fu una campagna di ostilità verso il Partito comunista. 3) Nel 1957 viene decisa la fine della linea dei cento fiori e l’avvio di una campagna di epurazione antidestra. La Cina Il grande balzo in avanti (1958): 1) in 15 anni la Cina avrebbe dovuto raggiungere la produzione britannica. 2) Nelle campagne si passò dalle cooperative alle comuni. • Risultati: • 1)produttivismo non coordinato • 2)perdita di controllo sulla produzione • 3)prodotti spesso scadenti (acciaio) La Cina Il grande balzo in avanti (1958): • Fallimento: il X PLENUM del 1962 rilancia la LOTTA DI CLASSE rivolta non più contro le classi sociali ostili, ma contro le correnti interne, principalmente quelle collegate al revisionismo e ad un modello economico teso al capitalismo. • Scontro aperto con URSS: Cina si pone come guida alternativa per i movimenti rivoluzionari • 1965: Movimento di educazione socialista (movimento dei 4 risanamenti: politico, economico, organizzativo e ideologico) La Cina La rivoluzione culturale 1) emarginazione della destra e della sinistra. Affermazione del maoismo e stabilizzazione del ruolo del partito 2) educazione sottoposta ai principi del maoismo 3) riforma dell’esercito e abolizione del professionismo 4) arretramento economico dovuto alle epurazioni e alle lotte interne. Giappone • 1945-1951: controllo del generale MacArthur. Obiettivi USA: 1) impedire che Giappone potesse riprendere politica imperialista, 2) alleanza nel Pacifico • Costituzione 1947: 1) Monarchia costituzionale basata su sovranità popolare, 2) regime parlamentare, 3) separazione dei poteri. Epurazione dei criminali di guerra (1946-1948) • Riforme 1) agraria con distribuzione delle terre (effetti: miglioramento produttività e contadini trasformati in un ceto conservatore), 2) smembramento delle grandi concentrazioni industriali (zaibatsu), 3) riforma scolastica (libertà di insegnamento e gratuità fino a 13 anni) • 1951: fine dell’occupazione militare • 1955: il Giappone viene ammesso all’ONU Giappone • 1949-1954: Governi liberali (Yoshida Shigeru): ritorno della tradizione conservatrice. • 1954: nascita del Partito liberaldemocratico con fusione fra destra liberale e progressisti. Potere della tecnocrazia per legare sviluppo economico a conservazione sociale. • Miracolo economico: prassi di approvare piani quinquennali con l’accordo fra governi e associazioni degli imprenditori. Giappone leader mondiale nei settori dell’elettronica, della cantieristica, della produzione automobilistica. L’India Una transizione complessa 1947: Indipendenza indiana e creazione dello stato del Pakistan 1948: conflitto per il controllo del Kashmir. Governo a guida indù, ma popolazione all’80% musulmana 1950: promulgazione della Costituzione. Ruolo del Partito del Congresso (Jawaharlal Nehru). Pakistan: elabora una costituzione solamente nel 1956. Ruolo dei militari. Pakistan orientale: nel 1971, con l’appoggio dell’India, proclama l’indipendenza e trasforma il nome in Bangladesh L’India L’era di Nehru (1949-1964) • Riforme sociali: 1) abolizione delle caste; 2) parità fra uomo e donna; 3) tentativo di assicurare una maggiore giustizia sociale • Economia mista: nazionalizzazioni, tutela della proprietà privata, programmi di sviluppo quinquennali • Problemi: grave povertà delle campagne; sovraccarico demografico • Politica estera di potenza: tentativo di estendere l’influenza verso Tibet e Bhutan. Conflitto con la Cina (1962) Gli stati extra-europei dal 1945 al 1968: l’America Latina e l’Africa America Latina: caratteri generali • Ruolo dell’oligarchia terriera • Povertà dei ceti popolari con operai in una situazione “relativamente” privilegiata • Irrisolutezza dei ceti medi • Sviluppo industrializzazione basato su sfruttamento delle campagne • 1948: creazione Organizzazione Stati Americani (OAS) a Bogotà 1) posizione contro minaccia comunista 2) condanna della rivoluzione castrista America Latina: caratteri generali Il populismo (anni Trenta e Quaranta) • Nazionalizzazione delle masse in un quadro antidemocratico e di natura corporativa • Istituzioni tutelari dell’identità nazionale: esercito, Chiesa • Legame diretto fra caudillo e le masse • Ampio consenso popolare tra gli operai e/o i contadini • Mito della nazione come una entità organica e omogenea Argentina 1943: colpo di stato militare da parte di ufficiali filofascisti 1946-1955: governo di Juan Domingo Peron: GIUSTIZIALISMO a)solidarietà nazionale b) collaborazione fra le classi c) regime poggiante sull’esercito e sull’appoggio della Chiesa cattolica d) azione demagogico-paternalistica verso gli operai in modo tale da legarli direttamente a Peron (ruolo della moglie, Evita Peron) e) economia sotto uno stretto dirigismo statale. Argentina CRISI DEL PERONISMO: 1)crisi economica 2) contrasto con Chiesa cattolica per controllo sulla gioventù. 1955: colpo di Stato ed esilio di Peron. Periodo di interludio caratterizzato dalla crisi economica 1966: nuovo colpo di Stato ad opera dei militari fino al 1973. Cile 1946-1952: governo del radicale Gabriel Videla. Appoggio iniziale dei comunisti che furono messi al bando nel 1948 (esilio del poeta Pablo Neruda). Crisi economica e industrializzazione dipendente dai capitali statunitensi. 1952-1958: governo del colonnello Carlo Ibanez (leader fra 19251931). Sostegno all’industria del rame e largo spazio all’entrata dei capitali stranieri. ELEZIONI 1958: dura competizione elettorale fra conservatori (Jorge Alessandri), sinistre (Salvador Allende) e Partito democristiano (Eduardo Frei). Vittoria dei conservatori. Elezioni 1964: vittoria del Partito democristiano e programma di riforme: a) nazionalizzazione delle miniere, b) riforma agraria, c) programma di edilizia popolare. Crisi sociale dovuta agli effetti della riforma agraria (calo della produzione e difficoltà a rifornire le città) Brasile Prima metà anni ’40: regime militare del filofascista Getulio Vargas 1945: colpo di stato militare 1) peso all’autonomia degli stati federati 2) politiche volte a favorire gli interessi dell’oligarchia rurale 1950-1954: ritorno di Getulio Vargas. Forte tensione nel paese. 1955- 1960: governo di Juscelino Kubitschek, erede politico di Vargas. Forte tensione sociale dovuta alla debolezza dell’economia. Costruzione della capitale Brasilia Brasile Marzo 1964: colpo di stato militare. Soppressione dei partiti e delle libertà. Favore alle politiche liberiste con controllo dell’economia brasiliana da parte dei capitali stranieri. Sviluppo di un intenso processo di industrializzazione basato sui capitali stranieri, ma con ricchezza canalizzata verso una ristretta oligarchia, mentre la maggioranza della popolazione viveva al limite della sussistenza. Messico Peculiarità in America Latina: sostanziale stabilità politica Dal 1946: Partito rivoluzionario istituzionale: 1) riformismo dall’alto 2) repressione del dissenso (in occasione dei moti studenteschi del 1968: 3 ottobre 1968 uccisione di decine di persone) L’Africa post coloniale § Geografia politica: restava quella coloniale con i confini coloniali trasformati in quelli dei nuovi stati § Alcuni territori abitati da etnie omogenee furono divisi a causa delle rivalità fra le potenze europee (Ghana, Togo, Senegal, Gambia…) § Altri molto ampli ed eterogenei furono mantenuti uniti (Nigeria, Congo) § Nuovi leader africani si impegnarono a mantenere lo status quo per paura che gli aggiustamenti dessero luogo a secessioni e/o guerre § Anticolonialismo = collante dei nazionalismi africani. Non vi era l’idea di nazione intesa come insieme di popolazioni unite dalla lingua comune e da forti legami di tipo religioso e culturale § Forte divisione fra i gruppi etnici che avevano appoggiato i colonizzatori e la maggioranza della popolazione Forme di governo 1942 Forme di governo 1957 Forme di governo 1962 Forme di governo 1967 Il processo di integrazione in Europa Occidentale (1945-1968) L’idea di Europa • Età antica: Europa = non solo un’espressione geografica ma un patrimonio spirituale associato all’idea di libertà in contrapposizione al mondo asiatico (= servitù e dispotismo) • Idea di Europa: per alcuni storici nasce con Carlo Magno. Europa = pacifica comunità cristiana • Idea di Europa: per altri storici l’idea di Europa si eclissa proprio a causa dell’universalismo cristiano L’idea di Europa • Idea di Europa: per Federico Chabod l’idea di Europa si afferma solamente nel Rinascimento. Machiavelli il primo a pensare l’Europa in termini laici e geografici. Il dibattito illuminista 1) Diritto delle genti superiore alla ragione di Stato 2) Contrapposizione fra il mito del buon selvaggio e il cittadino europeo corrotto e intollerante 3) Discussione sull’appartenenza della Russia all’Europa L’idea di Europa • Abate di Saint Pierre: prima formulazione dell’idea di una federazione europea • Dopo Congresso di Vienna: idea di Europa sostenuta su basi economiche, morali e politiche da Mazzini, Gioberti, Cattaneo, P.J. Proudhon, B. Constant, F. Guizot. Apice fu il 1848. • Seconda metà dell’Ottocento: discussione sull’unità Europea interrotta dalle guerra e dal dibattito sulla decadenza della civiltà Occidentale (Nietzsche, Spengler, Il tramonto dell’Occidente) L’idea di Europa • Tra i due conflitti mondiali: solo alcune proposte sporadiche (Altiero Spinelli) • 1948: nasce il Movimento Federalista Europeo presieduto da Churchill, Blum, Spaak, De Gasperi 1) Unione europea come mezzo per evitare altri conflitti 2) Iniziative di vertice con scarsa partecipazione popolare, improntate a discutere i temi della cooperazione economica e monetaria EUROPA: L’INVENZIONE COMUNITARIA • 7 maggio 1948: Congresso d’Europa a L’Aja • Nasce l’Organizzazione Europea di Cooperazione Economica: strumento per la ricostruzione, ma non di integrazione per l’opposizione della GB nonostante l’incoraggiamento americano • Invenzione comunitaria: la Francia ha bisogno di un’INVENZIONE che le restituisca il potere d’iniziativa perduto. OBIETTIVO: integrare la Germania nell’Occidente. L’INVENZIONE COMUNITARIA • DICHIARAZIONE SCHUMAN (9 maggio 1950), autori Jean Monnet (commissario al Piano in Francia) e Robert Schuman (ministro degli Esteri francese): 1) Messa in comune delle produzioni franco-tedesche del carbone e dell’acciaio 2) Obiettivo: creare basi comuni di sviluppo economico 3) Solidarietà di produzione = impossibile qualunque guerra fra Francia e Germania 4) Integrazione aperta agli stati che vogliono partecipare RISULTATO: nascita (8.4.1951) della CECA firmata da Francia, Germania, Italia, Belgio, Paesi Bassi e Lussemburgo Le ideologie europeiste • Idea confederalista: accordi di cooperazione senza scalfire le istituzioni statali. Possibile creazione di organismi inter-statali ma sottoposti alla volontà degli Stati membri (Churchill e De Gaulle) • Idea federalista: rivoluzione radicale volta a federare gli stati europei. Distruzione degli stati nazionali, colpevoli di due guerre mondiali (Altiero Spinelli, Adriano Olivetti, Raymond Aron…) • Idea funzionalista: obiettivo dell’Unione Europea si realizza solo tramite l’integrazione di settori, ovvero attraverso la graduale cessione della sovranità nazionale a favore delle istituzioni europee (Robert Schuman e Jean Monnet) Prime difficoltà • 1950: la Francia propone la creazione di un esercito comune europeo (Com. Europea di Difesa). Motivo: evitare l’adesione della Germania alla Nato. Italia propose la realizzazione di una struttura federale • 1954: la Francia boccia la CED. Motivi: Francia nel pieno della crisi coloniale; Germania in fase di forte ripresa; assenza della GB • In luogo della CED, l’Italia e la Germania vengono associate all’Unione dell’Europa Occidentale (1948). Premessa per piena integrazione di Italia e Germania nella NATO. • FALLIMENTO del primo tentativo federalista. I trattati di Roma: 25 marzo 1957 • Obiettivi Trattato CEE: 1) Creare un Mercato comune europeo attraverso successive armonizzazioni legislative 2) Realizzare l’unione doganale come premessa dell’integrazione economica 3) Istituzioni: a) Commissione: esclusività della proposta legislativa b) Consiglio: approva o rigetta le proposte della Commissione c) Assemblea parlamentare (membri designati dai Parlamenti nazionali) d) Corte di giustizia Le tensioni • Contrarietà di De Gaulle alla “forma” comunitaria • Negli anni ‘50 la GB si opponeva alla costruzione europea Mutamento dell’atteggiamento GB: 1) Avvio del Mercato comune e contemporanea crisi del Commonwealth 2) Sconfitta nella crisi di Suez: fine dell’illusione che la GB potesse essere “grande fra i grandi” 3) GB propone un’area di libero scambio in luogo del Mercato comune. Creazione dell’EFTA, associazione di libero scambio fra GB, Svezia, Norvegia, Danimarca, Svizzera, Austria, Portogallo. Tentativo di competere con CEE Le tensioni 1) 2) 3) 4) § § § De Gaulle e il primato continentale della Francia: Possesso dell’armamento nucleare vietato alla Germania e all’Italia Relazione privilegiata con la Germania Sfruttamento della posizione geopolitica della Francia Francia come guida della politica della CEE per riaffermare la primazia francese Tentativo di avvicinamento Francia-GB per direttorio a due in Europa volto a ridurre l’influenza americana Gli Usa si oppongono con il Kennedy Round: offrendo cioè un negoziato globale sulle tariffe ed il commercio. Questo dà forza alla CEE e mette in crisi il tentativo di alleanza fra Francia e GB La Francia pone il veto sull’adesione della GB e rafforza i rapporti con la Germania (1963) Le tensioni 1) 2) 3) 4) La fine delle illusioni comunitarie: Germania propone la sincronizzazione: portare avanti il Kennedy Round che interessava il Benelux e la Germania con contropartita il completamento della politica agricola che interessava alla Francia. Sincronizzazione = CEE dominata dagli interessi di Francia e Germania Fra 1963 e 1965 all’interno della CEE la Francia riesce a sconfiggere le posizioni federaliste. Politica della sedia vuota: Francia non partecipa alla riunioni della Commissione Nel 1967-1968 la Francia rinnova il veto all’adesione della GB e prova a riaffermare la primazia attraverso la proposta di un’Europa dall’Atlantico agli Urali. Fallimento della linea francese a causa dell’intervento sovietico in Cecoslovacchia