Piano dell`Offerta Formativa INDICE

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Piano dell`Offerta Formativa INDICE
1
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE
«E.FERMI»
Via S. Croce n°14 – Tel 0424.525.318 – 0424.220.271
Fax: 0424.220271C.F.: 82002530242 –
www.fermibassano.it
email: [email protected] [email protected]
36061 BASSANO DEL GRAPPA
Piano dell’Offerta Formativa
INDICE
................................................................................... 1
Premessa
................................................................................... 2
Identità dell’istituto............................................................................ 2
Presentazione dell'istituto .................................................................. 2
Cenni Storici ................................................................................... 2
Dati sull'istituto ................................................................................ 2
Progetto educativo dell’istituto ............................................................ 3
Finalità educative .............................................................................. 3
Obiettivi educativi funzionali all’efficacia dell’apprendimento .................. 3
Programmazione didattica .................................................................. 4
La valutazione ................................................................................... 4
Strumenti di verifica e valutazione ....................................................... 8
Offerta didattica curricolare................................................................. 9
Elettrotecnica ed automazione ............................................................. 10
Meccanica
................................................................................... 12
Informatica
................................................................................... 15
Chimica – Biotecnologie ambientali ..................................................... 17
Funzioni strumentali all’Offerta Formativa ............................................. 18
Progetti e attività varie ....................................................................... 19
Progetto prevenzione della dispersione scolastica ................................... 19
Progetto orientamento........................................................................ 19
Rapporti con il territorio ed il mondo del lavoro ..................................... 19
Attività integrative e/o extracurricolari ................................................. 20
Attività di sostegno e recupero ............................................................ 21
Credito scolastico .............................................................................. 21
Credito formativo............................................................................... 22
Orari
................................................................................... 24
Presidenza
................................................................................... 24
Servizi offerti dall'istituto a studenti, famiglie e personale docente e A.T.A. 24
Laboratori, officine, aule specializzate .................................................. 25
Palestre, campi sportivi, pista di atletica ............................................... 28
Regolamento -della vita scolastica ...................................................... 28
-dei laboratori, officine ed aule specializzate ...................... 33
-della Biblioteca ............................................................. 35
-delle Aule Audiovisivi .................................................... 36
-delle palestre e degli impianti sportivi ............................. 36
-delle Attività di Recupero ............................................... 37
-di disciplina ................................................................. 39
-per l’Accoglienza degli alunni stranieri ............................ 48
-progetto“Crescere insieme ............................................. 49
-per alunni con D.S.A. .................................................... 52
-d’uso dei telefoni cellulari. ............................................. 60
Patto Formativo di Istituto .................................................................. 61
2
Premessa
Il Collegio dei Docenti, in base alle disposizioni ministeriali (Legge 15 Marzo 1997 e successive
integrazioni), ha elaborato il presente documento, in cui vengono stabiliti i principi cui ispirare il
servizio e i criteri e le regole per attuarlo. Si tratta di uno strumento flessibile in quanto fotografa
da un lato la realtà dell’istituto in un preciso momento, ma al contempo progetta o prospetta
nuove iniziative formative e organizzative finalizzate a migliorare il servizio.
Identità dell’Istituto
L'ITIS "Fermi" ha sede al seguente indirizzo:
Istituto Tecnico Industriale Statale "Enrico Fermi"
via S.Croce 12/14
36061 BASSANO DEL GRAPPA
Tel. 0424/525318-220271 Fax: 0424.220271
C.F.: 82002530242 –
Sito internet: www.fermibassano.it
email: [email protected] - [email protected]
Presentazione dell'istituto
L'Istituto Tecnico Industriale "Enrico Fermi" di Bassano del Grappa è un importante istituto di
formazione secondaria superiore nel campo della meccanica, della elettrotecnica e
dell'automazione, dell’informatica e delle biotecnologie ambientali per gli studenti dell'area
bassanese, con un bacino di utenza avente un raggio di oltre 30 km, comprensivo di una parte
delle province di Vicenza, Treviso, Padova e Belluno.
Dal punto di vista economico si tratta di un'area caratterizzata da intensa attività piccolo-medio
industriale ed artigianale, in grado di assorbire un elevato numero di periti tecnici con il tipo di
preparazione fornita dall'Istituto.
Cenni Storici
L'Istituto Tecnico Industriale di Bassano fu costituito nel 1959 come sezione staccata dell'I.T.I.S.
"Rossi" di Vicenza, con le specializzazioni "Elettrotecnica" e "Meccanica".
Nel 1962 l'istituto è divenuto autonomo, assumendo la denominazione "ITIS Bassano" e,
successivamente, ITIS "Enrico Fermi".
Nel 1986 accanto alle specializzazioni costruite sui curricoli tradizionali sono state introdotte le
sperimentazioni "Ambra" per elettrotecnica ed "Ergon" per meccanica. Dal 1995 sono stati adottati
i nuovi programmi per il biennio ed il triennio. Le specializzazioni sono diventate: "elettrotecnica
ed automazione" e "meccanica", cui si aggiunge dal 2005/06 l’indirizzo di “informatica – progetto
Abacus”. Dal 2011/12, a partire dalla classe prima, è avviato anche l’indirizzo “Biotecnologie
ambientali”.
Dati sull’Istituto - Anno 2014/2015
Numero allievi
1024
Numero classi
45
Numero docenti
Numero personale ATA
107
34
Fra i Docenti, 91 sono “a tempo indeterminato” (di ruolo) e 16 “a tempo determinato”.
3
Progetto educativo dell’istituto
L’I.T.I.S. “E Fermi” si presenta come istituzione scolastica pubblica in cui sono offerte agli alunni
diverse opportunità di formazione che abbracciano sia l’ambito culturale-professionale, sia quello
umano e civile.
Dall’analisi degli occupati del territorio di Vicenza, risulta che i diplomati degli istituti tecnici
trovano impiego in diverse aree economiche, anche se prevale l’assunzione in aziende industriali
meccaniche ed elettromeccaniche di piccole e medie dimensioni; molti nostri diplomati inoltre
continuano il percorso formativo presso una facoltà universitaria.
Per favorire questa variegata spendibilità del titolo di studio è stato elaborato un progetto
formativo che privilegia, accanto alla preparazione di base, l’acquisizione di abilità e competenze
in ambito professionale per preparare i nostri allievi ad inserirsi in un mondo del lavoro
caratterizzato da rapide trasformazioni e continue innovazioni tecnologiche, che richiedono sempre
più flessibilità mentale e capacità di adattamento piuttosto che risposte stereotipate a situazioni
già note. Proprio in considerazione di tutti questi fattori, nei percorsi formativi sono presenti i
contenuti e le riflessioni provenienti dalla cultura umanistico-letteraria, l'oggettività e il rigore
metodologico caratteristici del sapere scientifico e l’integrazione tra sapere teorico ed operatività,
propria della coscienza tecnologica.
Finalità educative
Centro dell’azione educativa dell’istituto è lo studente; per lui sono pensati e costruiti percorsi e
curricoli, nel rispetto delle sue fasi evolutive e dei ritmi di apprendimento; le programmazioni
vengono quindi strutturate attorno alle concrete situazioni individuali e della classe.
L’obiettivo finale che l’azione educativa dell’ITIS “Fermi” persegue è la promozione di personalità
forti e responsabili, capaci di scelte libere e mature.
Per il raggiungimento di tale meta, l’Istituto coltiva con pari cura l’educazione in tutte le sue
dimensioni – fisica, culturale, civica ed etica – consapevole che l’armonia della persona nasce da
un equilibrato sviluppo di tutte le sue potenzialità.
L’I.T.I.S. “E. Fermi”

è una scuola aperta al dialogo, al confronto, alla collaborazione con tutte le strutture
sociali, culturali ed economiche dell’ambiente in cui opera;

assume come dinamica interna la responsabilità personale di tutte le componenti, intesa
come determinazione ad impegnarsi per il bene comune, compartecipazione nel processo
educativo e coinvolgimento nelle varie iniziative;

si propone come luogo in cui la libertà viene valorizzata ed esercitata attraverso
l’accettazione del pluralismo e l’esercizio ordinato delle libertà democratiche; favorisce
inoltre il processo di maturazione interiore degli alunni che consenta loro di affrancarsi da
ogni forma di oppressione, d’indottrinamento ideologico e di manipolazione culturale.
Obiettivi educativi funzionali all’efficacia dell’apprendimento
Biennio

Motivazione allo studio

Acquisizione di un efficace metodo di studio

Partecipazione assidua e attiva alle lezioni

Assunzione di comportamenti responsabili, volti alla socializzazione e all’autonomia
4

Sviluppo delle capacità comunicative

Potenziamento delle capacità logiche

Sviluppo e/o potenziamento dell’interesse per la lettura e per le attività culturali

Avviamento all’autovalutazione
Triennio

Consapevole maturazione di un personale ed efficace metodo di studio

Partecipazione assidua e attiva alle lezioni

Potenziamento delle competenze linguistiche e delle capacità logico-argomentative

Sviluppo e potenziamento delle capacità di correlazione tra ambiti disciplinari diversi

Acquisizione di abitudine e disponibilità al lavoro d’equipe

Abitudine all’autovalutazione
Programmazione didattica
La programmazione delle attività didattiche è innanzitutto attuata, per quanto attiene gli indirizzi
generali dell'istituto, dal Collegio docenti all'inizio di ogni anno scolastico; successivamente la
programmazione nell'ambito delle singole discipline è attuata dai Dipartimenti (raggruppamenti
dei docenti della stessa materia); infine la programmazione di specifici interventi didattici
interdisciplinari nell'ambito delle singole classi è attuata dai docenti del Consiglio di classe.
E’ comunque sugli obiettivi e sulle metodologie atte a raggiungerli che si pone come esigenza
fondamentale quella del confronto all’interno del C.d.C., come all’interno dei diversi ambiti
disciplinari per arrivare, nel rispetto della libertà di insegnamento garantita dalla Costituzione, ad
un’impostazione organica e coerente di tutta l’attività didattica.
La valutazione
Studenti e docenti devono tenere presente che il voto è uno strumento e non lo scopo
dell’apprendimento; esso deve accertare i livelli di acquisizione di conoscenze, abilità e
competenze relative alle varie tappe del processo educativo, rapportati agli standard stabiliti dal
Collegio dei Docenti.
La valutazione sarà trasparente (ogni insegnante espliciterà i criteri di valutazione agli studenti) e,
nei limiti del possibile, oggettiva.
Per la misurazione del profitto è stata adottata da tutti i docenti la seguente scala di valori:
Tabella di valutazione semplificata estratta dal P.O.F.
Punteggio Conoscenze, competenze e capacità
1-2
3-4
5
6
Mostra di possedere conoscenze molto scarse, tali da
non consentirgli alcuna positiva applicazione
Mostra di possedere conoscenze frammentarie e spesso
non corrette; commette errori gravi e frequenti
nell’applicarle
Mostra di possedere conoscenze superficiali ed
incomplete; ha spesso difficoltà nell'applicarle.
Impegno e partecipazione
Rifiuta le attività didattiche
proposte
Impegno e partecipazione
occasionali
Impegno discontinuo,
interesse e partecipazione
saltuari
Mostra di possedere conoscenze essenziali; se guidato Impegno abbastanza
sa applicarle correttamente
regolare, partecipazione poco
5
attiva
7
8
9
10
Mostra di possedere conoscenze corrette; sa applicarle
in modo appropriato
Mostra di possedere buone conoscenze; sa applicarle in
modo preciso ed autonomo.
Mostra di possedere conoscenze molto buone; sa
applicarle con sicurezza, trasferendole anche a contesti
nuovi
Mostra di possedere conoscenze precise, ampie ed
approfondite; sa applicarle con sicurezza, trasferendole
anche a contesti nuovi, operando collegamenti tra
discipline diverse
Impegno regolare, attenzione
ed interesse discreti
Impegno, attenzione e
partecipazione costanti
Impegno assiduo e
propositivo
Partecipazione costruttiva
Impegno assiduo e
propositivo
Partecipazione culturalmente
vivace
La C.M. n.89/2012 dà la possibilità di utilizzo del voto unico anche nel 1° quadrimestre ed il C.d.D.
del 01-09-2014 ha deliberato che in tutte le discipline, escluse Tecnologie e Tecniche di
Rappresentazioni grafiche nelle classi prime, Tecnologia Meccanica nel triennio di Meccanica e
nelle materie di indirizzo del triennio di Chimica, si procederà con voto unico anche nella
valutazione del primo quadrimestre.
Per la valutazione della condotta è adottata la seguente griglia approvata dal Collegio dei Docenti
del 13 maggio 2009
Voti
Obiettivi
Indicatori
Comportamento
Acquisizione
di
una
coscienza
morale e civile
10
Partecipazione alla
vita scolastica
Acquisizione
di
una
coscienza
morale e civile
9
Partecipazione alla
vita scolastica
Uso delle
strutture della
scuola
Rispetto dei
regolamenti
Descrittori
Sempre corretto con i docenti, con i compagni, con il
personale della scuola. Dimostra rispetto di sé, degli altri e
dei loro diritti e dell'istituzione scolastica.
Utilizza in maniera responsabile il materiale e le strutture
della scuola.
Rispetta i regolamenti. Non ha a suo carico provvedimenti
disciplinari.
Frequenza
Frequenta con assiduità le lezioni e rispetta gli orari. Nel caso
di assenze giustifica con tempestività.
Partecipazione al
dialogo
educativo e
didattico
Motivato, segue con interesse le proposte didattiche e
collabora attivamente alla vita scolastica.
Rispetto delle
consegne
Assolve alle consegne in maniera puntuale e costante. E’
sempre munito del materiale necessario.
Comportamento
Nei confronti dei docenti, dei compagni e del personale della
scuola è corretto. Dimostra rispetto di sé, degli altri e dei
loro diritti e dell'istituzione scolastica.
Uso delle
strutture della
scuola
Rispetto dei
regolamenti
Utilizza in maniera responsabile il materiale e le strutture
della scuola.
Rispetta i vari regolamenti; occasionalmente riceve richiami
verbali.
Frequenza
Frequenta con regolarità le lezioni, ma talvolta è poco
preciso nel rispetto degli orari.
Partecipazione al
dialogo
educativo e
didattico
Segue con sufficiente partecipazione le proposte didattiche e
generalmente collabora alla vita scolastica.
6
Acquisizione
di
una
coscienza
morale e civile
8
Rispetto delle
consegne
Di norma è rispettoso delle consegne e viene a scuola munito
del materiale necessario.
Comportamento
Nei confronti dei docenti, dei compagni e del personale della
scuola è generalmente corretto. Dimostra sufficiente rispetto
di sé, degli altri e dei loro diritti e dell'istituzione scolastica.
Uso delle
strutture della
scuola
Talvolta poco attento nell'utilizzo del materiale e delle
strutture della scuola.
Rispetto dei
regolamenti
Per lievi contravvenzioni a norme dei regolamenti, ha
ricevuto vari richiami verbali.
Frequenza
Partecipazione alla
vita scolastica
Partecipazione al
dialogo
educativo e
didattico
Rispetto delle
consegne
Comportamento
Acquisizione
di
una
coscienza
morale e civile
Uso delle
strutture della
scuola
Rispetto dei
regolamenti
7
Frequenza
Partecipazione alla
vita scolastica
Acquisizione
di
una
coscienza
morale e civile
6
regolare;
è
poco
puntuale
nelle
Partecipazione non sempre produttiva all’attività didattica.
Collabora poco alla vita della classe e dell’istituto.
Non sempre rispettoso delle consegne; alcune volte si è
presentato a scuola privo del materiale scolastico.
Quasi sempre corretto nei confronti dei docenti, dei
compagni e del personale della scuola, talvolta manifesta
atteggiamenti poco rispettosi (di sé e/o degli altri e/o dei
loro diritti e/o dell'istituzione scolastica).
Utilizzo poco attento del materiale e delle strutture della
scuola. (piccoli danni)
Talvolta non rispettoso dei regolamenti, ha ricevuto richiami
verbali e scritti (su registro di classe) e/o è stato sanzionato
con l’allontanamento dalla comunità scolastica per un
periodo breve (1-2 giorni). (anche fino a cinque giorni,
purché ci sia stata chiara dimostrazione di recupero
comportamentale).
Si rende responsabile di assenze e ritardi vari ed è poco
puntuale nelle giustificazioni.
Partecipazione al
dialogo
educativo e
didattico
Partecipazione marginale all’attività didattica. Raramente
assume ruoli e responsabilità funzionali alla vita della classe
e dell’istituto.
Rispetto delle
consegne
Non sempre rispettoso delle consegne alcune volte si è
presentato a scuola privo del materiale scolastico.
Comportamento
Talvolta scorretto nei confronti dei compagni e/o del
personale della scuola, manifesta atteggiamenti poco
rispettosi (di sé e/o degli altri e/o dei loro diritti e/o
dell'istituzione scolastica). Scarse dimostrazioni di recupero
comportamentale
Uso delle
strutture della
scuola
Trascurato nell'utilizzo del materiale e delle strutture della
scuola (piccoli danni)
Rispetto dei
regolamenti
Poco rispettoso dei regolamenti, ha ricevuto richiami verbali
e note scritte su registro di classe e/o è stato sanzionato più
volte con l’allontanamento dalla comunità scolastica per
periodi brevi (1-2 giorni) o una sola volta per un periodo
superiore a cinque giorni.
Frequenza
Partecipazione alla
vita scolastica
Sostanzialmente
giustificazioni.
Partecipazione al
dialogo
educativo e
didattico
Responsabile
di
assenze
e
ritardi
Spesso in ritardo con le giustificazioni.
"strategici".
Partecipa con scarso interesse al dialogo educativo e/o è
spesso fonte di disturbo durante le lezioni
7
Acquisizione
di
una
coscienza
morale e civile
5
Partecipazione alla
vita didattica
Rispetto delle
consegne
Disattende frequentemente le consegne. Spesso viene a
scuola privo del materiale necessario.
Comportamento
Spesso arrogante e aggressivo nei confronti dei docenti, dei
compagni e del personale della scuola. (bullismo, minacce,
violenze fisiche e psicologiche, ingiurie, bestemmie,…).
Adeguate sanzioni
Uso delle
strutture della
scuola
Trascurato e irresponsabile nell'utilizzo del materiale e delle
strutture della scuola. Danni non accidentali
Rispetto dei
regolamenti
Violazioni continue dei regolamenti. Ha ricevuto ammonizioni
verbali e scritte e/o è stato sanzionato con l’allontanamento
dalla comunità scolastica per infrazioni gravi e ripetute.
Frequenza
Si rende responsabile di ripetute assenze e/o ritardi che
restano ingiustificati o che vengono giustificati in ritardo o
con falsificazione di firma.
Partecipazione al
dialogo educativo e
didattico
Non dimostra alcun interesse per il dialogo educativo e/o è
quasi sistematicamente fonte di disturbo durante le lezioni.
Rispetto delle
consegne
Non rispetta le consegne.
Sistematicamente è privo del materiale scolastico.
Comportamento
Acquisizione
di
una
coscienza
morale e civile
Uso delle
strutture della
scuola
Rispetto dei
regolamenti
4
Partecipazione alla
vita scolastica
Presenza di comportamenti contemplati dal Codice Penale
(Risse, Atti osceni, furto, porto d'armi, uso-spaccio di
stupefacenti a scuola, violenza a persone, danneggiamento
aggravato, vilipendio alla religione,…) sanzionati con
sospensione da lezioni superiore a 15 giorni e denuncia alle
autorità di P.S.
Danneggiamento grave ed intenzionale a strutture
scolastiche sanzionato con sospensione da lezioni superiore a
15 giorni
Consapevole e grave contravvenzione alle norme dei
regolamenti ed ai doveri previsti dal Patto Formativo
sanzionata con sospensione dalle lezioni fino a 15 giorni
Frequenza
Molto irregolare con tanti ritardi ed assenze ingiustificati o
giustificati falsificando ripetutamente la firma, sanzionati con
sospensione da lezioni fino a 15 giorni.
Partecipazione al
dialogo
educativo e
didattico
Nessun interesse per il dialogo educativo e/o sistematico
disturbo durante le lezioni; sanzioni: varie note disciplinari
Rispetto delle
consegne
Le consegne sono disattese sistematicamente; è sempre
privo del materiale scolastico.
<><><><><><>
La valutazione, espressa in sede di scrutinio intermedio e finale, si riferisce all’insieme dei comportamenti
posti in essere dall’allievo nel periodo di permanenza nella sede scolastica e durante gli interventi e le attività
di carattere formativo esterni ad essa (uscite, viaggi, …).
La votazione insufficiente può essere attribuita dal Consiglio di classe soltanto in presenza di comportamenti
di particolare ed oggettiva gravità e, di norma, non sarà riferita ad un singolo episodio; considerata la valenza
formativa ed educativa cui deve rispondere l’attribuzione del voto sul comportamento, il voto dovrà scaturire
da un giudizio complessivo sulla maturazione e sulla crescita civile e culturale dello studente nell’intero anno
scolastico, dando rilevo e considerazione ai progressi ed ai miglioramenti realizzati dallo studente in tale
ambito nel corso dell’anno.
"Incidenza delle sanzioni disciplinari sul voto di condotta"
Ai fini di un più chiaro rapporto tra le sanzioni disciplinari e l’attribuzione del voto in condotta si precisa
quanto
segue:
1. I richiami verbali non hanno una ricaduta diretta sul voto in condotta, ma, se ripetuti, contribuiscono a
determinare un quadro generale di scarso rispetto delle regole di comportamento. Al riguardo verrà prestata
8
particolare attenzione al numero degli ingressi in ritardo alla prima ora di lezione non giustificati da disservizi
dei mezzi di trasporto, all’ingresso in ritardo in aula alla fine dell’intervallo, alle soste fuori orario presso il bar
dell’Istituto, all’uso improprio delle uscite di sicurezza,...
2. Un solo richiamo scritto (nel registro di classe), anche senza convocazione dei genitori, esclude
automaticamente dalla fascia del voto 10, ma, se non intervengono ulteriori fattori negativi e tenuto conto
delle circostanze (se non gravi) del richiamo stesso, può ancora permettere l’accesso alla fascia del voto 9.
3. Due o più richiami scritti (nel registro di classe), con o senza convocazione dei genitori, escludono
automaticamente dalla fascia del voto 9."
4. La sospensione per uno - due giorni esclude automaticamente dalla fascia dell' 8.
5. Una sola sospensione superiore a due giorni e inferiore a cinque giorni, purché sia seguita da dimostrazione
di recupero comportamentale, può ancora permettere l’accesso al voto 7.
6. Più sospensioni brevi (1-2) o una sola sospensione superiore a cinque giorni escludono automaticamente
dalla fascia del voto 7.
7. Tre sospensioni di 3-5 giorni (o una sola sospensione di 15 ), se non sono seguite da una chiara
dimostrazione di recupero comportamentale, escludono dalla sufficienza in condotta.
8. Per poter attribuire i voti dal 7 al 4 è necessario che all'alunno siano state irrogate delle sanzioni
documentabili: note nel registro di classe, convocazione dei genitori, provvedimenti di sospensione dalle
attività didattiche deliberate dal Consiglio di Classe o dal Dirigente Scolastico e verbalizzate nel registro
verbali di classe, ....
9. Il D.P.R. n. 122 del 22 giugno 2009, all’Art. 14. Prevede che “A decorrere dal 2010/2011, anno scolastico di
entrata in vigore della riforma della scuola secondaria di secondo grado, la validità dell'anno scolastico, è
vincolata alla condizione che ciascuno studente abbia frequentato almeno tre quarti dell'orario annuale
personalizzato. Le istituzioni scolastiche possono stabilire, per casi eccezionali, motivate e straordinarie
deroghe al suddetto limite. Il mancato conseguimento del limite minimo di frequenza, comprensivo delle
deroghe riconosciute, comporta l'esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissione alla classe successiva o
all'esame finale di ciclo.
La Nota. Prot. n.7736 del 27/10/10 chiarisce e precisa la motivata deroga legata ad assenze per malattia con
degenza sia in ospedale che a casa(con certificato medico); altre motivate deroghe proposte dal Dirigente e
approvate all’unanimità dal Collegio dei Docenti del 10/11/2010 sono: trasferimento della famiglia, assenza
per lutto (fino al 3° grado di parentela), ritardi o uscite anticipate per motivi di trasporto entro un’ora dai
normali orari di entrata e di uscita.
Altra deroga riguarda le assenze per adesione a confessioni religiose per le quali esistono specifiche intese che
considerano il sabato come giorno di riposo (cfr. Legge n. 516/1988 che recepisce l’intesa con la Chiesa
Cristiana Avventista del Settimo Giorno; Legge n. 101/1989 sulla regolazione dei rapporti tra lo Stato e
l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, sulla base dell’intesa stipulata il 27 febbraio 1987). Il Dirigente e il
C.d.C. concorderanno con la famiglia dell’alunno le modalità del recupero delle ore perse di lezione
Cfr. anche: Regolamento di disciplina: cap.3, 5, 6
Strumenti di verifica e valutazione
Per la verifica del processo formativo sono utilizzati strumenti diversi: interrogazioni, verifiche
scritte di diverse tipologie, questionari, esercitazioni, prove strutturate o semistrutturate, prove
pratiche svolte sia in classe sia a casa.
Nella valutazione finale si prendono in considerazione i seguenti aspetti relativi alle prestazioni
dello studente.
A. IMPEGNO.
 regolarità e costanza nell’esecuzione delle attività;
 volontà di migliorarsi;
 assunzione di iniziative utili al lavoro personale e della classe.
B. ACQUISIZIONE DEI CONTENUTI.
 Conoscenza di fatti, terminologie, sequenze, classificazioni, criteri, metodi, principi,
concetti, leggi, proprietà, teorie, modelli, strumenti e loro uso;
 Comprensione, trasposizione, traduzione dei contenuti proposti;
 Interpretazione, spiegazione, estrapolazione dei contenuti proposti.
C. ELABORAZIONE DEI CONTENUTI.
 Applicazione di leggi, metodi, procedimenti a situazioni conosciute, generalizzazione,
astrazione;
 Analisi di elementi e relazioni di un aggregato, di contenuti, di un sistema.
9
D. AUTONOMIA CRITICA.
 Sintesi e relazioni su contenuti e attività;
 Individuazione delle strutture organizzative di contenuti e attività;
 Produzione di lavori personali rielaborando contenuti proposti;
 Elaborazione di progetti e saggi brevi;
 Valutazione critica di contenuti ed attività.
E. ABILITA' LINGUISTICHE ED ESPRESSIVE.
 Correttezza morfo-sintattica;
 Proprietà lessicale;
 Uso della lingua in relazione alla situazione comunicativa.
F. MANUALITA' E COORDINAZIONE.
 Abilità manuale nell'uso di strumenti;
 Coordinamento dei movimenti di base del corpo.
Offerta didattica curricolare
Il Biennio presenta, per tutti gli indirizzi, un quadro orario comune per la classe prima. Nella
classe seconda è stata introdotta la disciplina di Scienze e Tecnologie Applicate che propone
contenuti diversi per i vari indirizzi:
Discipline del piano di studi
Religione/Attività Alternative
Italiano
Storia
Lingua straniera - Inglese Diritto ed Economia
Matematica e laboratorio
Sc. Integr:_Scienze della Terra
Sc. Integr:_Biologia
Sc. Integr:_Fisica e laboratorio
Sc. Integr:_Chimica e
laboratorio
Tecnologie
e
Tecniche
di
Rappresentazione grafica
Tecnologie informatiche
Scienze e tecnologie applicate
Scienze Motorie e Sportive
Totale ore settimanali
1° anno Ore settimanali 2° anno
1
1
4
4
2
2
3
3
2
2
4
4
2
2
3(2)
3(2)
Valutazione
O
S-O
O
S-O
O
S-O
O
O
P-O
3(2)
3(2)
P-O
3(2)
3(3)
G-O
3(1)
2
32
3(1)
2
32
P-O
P-O
P-O
I numeri tra parentesi indicano le ore di lezione tenute in laboratorio con la compresenza, ove
previsto, dell’insegnante tecnico-pratico
O= orale; S= scritto; P= pratico; G= grafico
Alla fine del biennio si accede al:
Triennio di specializzazione.
L’I.T.I.S. “E.FERMI” propone le seguenti specializzazioni/articolazioni professionali:
1.
Elettrotecnica
 Elettronica ed Elettrotecnica
 Automazione
2.
Meccanica
 Meccatronica
 Energia
 CAD-CAM
3.
Informatica
4.
Chimica- Biotecnologie ambientali (dal 2013-’14)
10
ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA
ARTICOLAZIONI: “ELETTROTECNICA” E “AUTOMAZIONE”
Obiettivi curricolari e profilo professionale.
Obiettivo del curricolo è quello di definire una figura professionale capace di inserirsi in realtà
produttive molto differenti e caratterizzate da rapida evoluzione, sia dal punto di vista tecnologico
sia da quello dell'organizzazione del lavoro.
Le caratteristiche generali di tale figura sono le seguenti: versatilità e propensione culturale al
continuo aggiornamento; ampio ventaglio di competenze nonché capacità di orientamento di
fronte a problemi nuovi e di adattamento all’evoluzione della professione; capacità di cogliere la
dimensione economica dei problemi.
Negli indirizzi del settore elettrico, l'obiettivo si specifica nella formazione di un’accentuata
attitudine ad affrontare i problemi in termini sistemici, basata su essenziali ed aggiornate
conoscenze delle discipline elettriche ed elettroniche, integrate da un'organica preparazione
scientifica nell'ambito tecnologico e da capacità valutative delle strutture economiche della società
attuale, con particolare riferimento alle realtà aziendali.
Per tali realtà, il Perito Industriale per l'Elettrotecnica e l'Automazione, .nell'ambito del proprio
livello operativo, deve essere preparato a:
 partecipare, con personale e responsabile contributo, al lavoro organizzato e di gruppo;
 svolgere, organizzandosi autonomamente, mansioni indipendenti;
 documentare e comunicare adeguatamente gli aspetti tecnici, organizzativi ed economici
del proprio lavoro;
 interpretare nella loro globalità le problematiche produttive, gestionali e commerciali
dell'azienda in cui opera;
 aggiornare le sue conoscenze, anche al fine dell’eventuale conversione di attività.
Il perito industriale per l'elettrotecnica e l'automazione ha conseguito conoscenze, capacità e
competenze per essere in grado di:
1. analizzare e dimensionare reti elettriche lineari e non lineari;
2. analizzare le caratteristiche funzionali dei sistemi, anche complessi, di generazione,
conversione, trasporto ed utilizzazione dell'energia elettrica;
3. partecipare al collaudo, alla gestione, al controllo ed alla manutenzione di sistemi elettrici
anche complessi;
4. progettare, realizzare e collaudare piccole parti di tali sistemi, con particolare riferimento ai
dispositivi per l'automazione ed ai componenti di potenza;
5. progettare, realizzare e collaudare sistemi elettrici semplici, ma completi, valutando, anche
sotto il profilo economico, la componentistica presente sul mercato;
6. descrivere il lavoro svolto, redigere documenti per la produzione dei sistemi progettati e
scriverne il manuale d'uso;
7. comprendere manuali d'uso, documenti tecnici vari e redigere relazioni in lingua straniera;
8. conoscere ed attuare le normative vigenti in tema di sicurezza e tutela dell'ambiente;
9. conoscere ed utilizzare i principali programmi software di video scrittura, foglio elettronico
ed applicativi specifici di calcolo e simulazione.
Il settore produttivo, già nel primo anno dopo il diploma, assorbe quasi tutti i giovani periti
elettrotecnici, che scelgono di entrare nel mondo del lavoro.
Il piano di studi garantisce la formazione di un tecnico che ha la potenzialità di inserirsi nel mondo
del lavoro sia come libero professionista, che come quadro tecnico in aziende del settore
impiantistico e dell'automazione elettrica, nonché nelle attività di manutenzione elettromeccanica.
La padronanza dei sistemi informatici (CAD-CAE), specifici del settore per la progettazione e
l'automazione con PLC, consente di proporsi positivamente in realtà produttive in continua e
rapida evoluzione.
Il diploma di perito in elettrotecnica ed automazione consente l'iscrizione ad ogni facoltà
universitaria; la
base culturale e le abilità acquisite risultano particolarmente utili per il
11
proseguimento degli studi alla facoltà di ingegneria nella specializzazione elettrica o in quella
elettronica e, più in generale, in tutte le discipline a carattere tecnico-scientifico.
QUADRO ORARIO (°)
1° biennio
1°
Attività e insegnamenti obbligatori per
Scienze integrate (Fisica)
di cui in compresenza
Scienze integrate (Chimica)
di cui in compresenza
Tecnologie e tecniche di rappr.
grafica
di cui in compresenza
Tecnologie informatiche
di cui in compresenza
Scienze e Tecnologie applicate **
2°
2° biennio
5° anno
2° biennio e 5° anno
costituiscono un
percorso formativo
unitario
3°
4°
5°
tutti gli studenti
3
3
1*
3
3
1*
3
3
1*
3
2*
3
DISCIPLINE COMUNI ALLE ARTICOLAZIONI
“ELETTRONICA” , ”ELETTROTECNICA” E “AUTOMAZIONE”
Complementi di matematica
1
Tecnologie e progettazione di sistemi
5
elettrici ed elettronici
ARTICOLAZIONI “ELETTRONICA” ED ”ELETTROTECNICA”
Elettrotecnica ed Elettronica
7
Sistemi automatici
4
ARTICOLAZIONE “AUTOMAZIONE”
Elettrotecnica ed Elettronica
Sistemi automatici
Ore settimanali di indirizzo
Totale ore annue di attività
e insegnamenti di indirizzo
di cui in compresenza
TOTALE COMPLESSIVO ORE
12
396
264*
1056
12
396
7
4
17
561
1056
561*
1056
1
5
6
6
5
6
5
5
6
17
561
5
6
17
561
1056
330*
1056
(°) Quadro orario settimanale dedotto dal quadro orario annuale previsto dalla Riforma.
* L’attività didattica di laboratorio caratterizza gli insegnamenti dell’area di indirizzo dei percorsi
degli istituti tecnici; le ore indicate con asterisco sono riferite alle attività di laboratorio che
prevedono la compresenza degli insegnanti tecnico-pratici. Le istituzioni scolastiche, nell’ambito
della loro autonomia didattica e organizzativa, possono programmare le ore di compresenza
nell’ambito del primo biennio e del complessivo triennio sulla base del relativo monte ore.
** I risultati di apprendimento della disciplina denominata “Scienze e tecnologie applicate”,
compresa fra gli insegnamenti di indirizzo del primo biennio, si riferiscono all’insegnamento che
caratterizza, per il maggior numero di ore, il successivo triennio. Per quanto concerne
l’articolazione delle cattedre, si rinvia all’articolo 8, comma 2, lettera a).
12
MECCANICA, MECCATRONICA ED ENERGIA
ARTICOLAZIONI: “MECCANICA E MECCATRONICA” ed “ENERGIA”
Profilo del perito meccanico
Il conseguimento del diploma di perito per la meccanica apre una serie di prospettive diverse:
1. proseguimento degli studi attraverso I'iscrizione ad una facoltà universitaria;
2. insegnamento di materie tecnico-pratiche nelle scuole superiori;
3. esercizio della libera professione nel settore meccanico relativamente ai processi produttivi
e/o alla progettazione di modesta entità;
4. inserimento nel mondo del lavoro con mansioni inerenti al settore progettuale, produttivo e
impiantistico.
È importante tener conto che l'attuale tipologia delle professionalità, legate a tecnologie in rapida
evoluzione e caratterizzate da forte flessibilità, è compatibile unicamente con una base formativa
di ampio respiro culturale, che solo in un secondo momento si orienterà verso specifici settori di
specializzazione. Sono necessarie solide conoscenze, precise competenze, buone capacità di
orientamento di fronte a nuove problematiche, spiccata propensione al continuo aggiornamento e
alla riconversione in altre attività dello stesso settore.
In particolare, relativamente al terzo e quarto punto: " esercizio della libera professione" e
"inserimento nel mondo del lavoro", il perito per la meccanica deve essere in grado di:
1. progettare semplici organi meccanici e attrezzature, azionate meccanicamente e/o
automaticamente;
2. elaborare un ciclo di lavorazione, tenendo conto di precisi vincoli organizzativi (macchine,
attrezzi, risorse) ed economici (costi);
3. applicare le norme vigenti di prevenzione degli infortuni e di impatto ambientale;
4. confrontare varie soluzioni in relazione alla fabbricazione di un prodotto per ottimizzarne la
realizzazione, seguendo i criteri della semplicità, dell'affidabilità e della fattibilità;
5. analizzare e gestire i problemi di manutenzione e di collaudo di sistemi meccanici;
6. controllare e collaudare materiali e prodotti finiti;
7. stendere una relazione sul lavoro svolto.
QUADRO ORARIO (°)
1° biennio
1°
Attività e insegnamenti obbligatori per
Scienze integrate (Fisica)
di cui in compresenza
Scienze integrate (Chimica)
di cui in compresenza
Tecnologie e tecniche di rappresent.
grafica
di cui in compresenza
Tecnologie informatiche
di cui in compresenza
Scienze e Tecnologie applicate **
Complementi di matematica
2°
2° biennio
5° anno
2° biennio e 5° anno
costituiscono
un percorso formativo
unitario
3°
4°
5°
tutti gli studenti
3
3
1*
3
3
1*
3
3
1*
3
2*
3
3
ARTICOLAZIONE “MECCANICA E MECCATRONICA”
1
1
13
Meccanica, macchine ed energia
Sistemi e automazione
Tecnologie meccaniche di processo e
prodotto
Disegno, progettazione e
organizzazione industriale
ARTICOLAZIONE “ENERGIA”
Meccanica, macchine ed energia
Sistemi e automazione
Tecnologie meccaniche di processo e
prodotto
Impianti energetici, disegno e
progettazione
4
4
5
4
3
5
4
3
5
3
4
5
5
4
4
5
4
2
5
4
2
3
5
6
4
3
5
4
3
5
4
5
17
561
17
561
1056
330*
1056
ARTICOLAZIONE “CAD-CAM” (Articolazione interna del Fermi)
Meccanica, macchine ed energia
4
Sistemi e automazione
4
Tecnologie meccaniche di processo e
5
prodotto
Disegno, progettazione e
3
organizzazione industriale
Ore settimanali di indirizzo
12
12
17
Totale ore annue di attività
396
396
561
e insegnamenti di indirizzo
di cui in compresenza
264*
561*
TOTALE COMPLESSIVO ORE
1056
1056
1056
(°) Quadro orario settimanale dedotto dal quadro orario annuale previsto dalla Riforma.
* L’attività didattica di laboratorio caratterizza gli insegnamenti dell’area di indirizzo dei percorsi
degli istituti tecnici; le ore indicate con asterisco sono riferite alle attività di laboratorio che
prevedono la compresenza degli insegnanti tecnico-pratici. Le istituzioni scolastiche, nell’ambito
della loro autonomia didattica e organizzativa, possono programmare le ore di compresenza
nell’ambito del primo biennio e del complessivo triennio sulla base del relativo monte ore.
** I risultati di apprendimento della disciplina denominata “Scienze e tecnologie applicate”,
compresa fra gli insegnamenti di indirizzo del primo biennio, si riferiscono all’insegnamento che
caratterizza, per il maggior numero di ore, il successivo triennio. Per quanto concerne
l’articolazione delle cattedre, si rinvia all’articolo 8, comma 2, O= orale; S= scritto; P= pratico;
G= grafico
Articolazioni dell’indirizzo di Meccanica
Nell’ambito dell'autonomia, le istituzioni scolastiche possono modificare il monte ore annuale delle
discipline di insegnamento (le materie) per una quota pari al 20%.
Tale quota consente alle scuole la compensazione tra discipline di insegnamento (meno ore ad una
disciplina che vengono assegnate ad un'altra disciplina) oppure l'introduzione di una nuova
disciplina di studio. Riferimenti normativi: Nota prot. 721 del 22 giugno 2006 e D.M. 47 del 13
giugno 2006.
All’interno dell’indirizzo meccanico sono stati strutturati dei percorsi di studio, recependo la
domanda di specifiche figure professionali proveniente dal territorio bassanese.
Vengono così proposte 3 diverse articolazioni:
1. L'articolazione di Specializzazione in Meccatronica
14
La meccatronica si occupa dello studio e dell’ottimizzazione dei sistemi e dei processi di
produzione.
Nasce dall’esigenza produttiva di automatizzare le macchine e gli impianti con conseguente
necessità di pianificazione, programmazione e controllo.
Il controllo in particolare si configura come controllo continuo affidato a sistemi dedicati progettati
secondo i metodi dei Controlli Automatici e gestito da appositi software.
Sono pertanto richieste, al tecnico del settore, specifiche e più approfondite competenze di:
1. Elettronica, microelettronica e trasmissione dei dati
2. Robotica
3. CNC, CAD, CAM
4. PC, PLC (controllori programmabili)
5. Software di: gestione dei sistemi di controllo, di simulazione e modellizzazione.
Profilo professionale del perito industriale con specializzazione in meccatronica
Il perito meccanico con specializzazione meccatronica, integra la sua base tecnologica-meccanica,
con particolari competenze in grado di analizzare, programmare e gestire sistemi più o meno
complessi come macchine utensili a controllo numerico, impianti industriali di processo, sistemi
robotici, con l’uso di software specifici.
Prospettive di lavoro
Il perito meccanico meccatronico può inserirsi, a pieno titolo, nel vivace e flessibile settore
meccanico ed elettronico del territorio veneto, come tecnico di sistema con competenze trasversali
molto apprezzate. Il tecnico può, inoltre, partecipare ai programmi del Distretto di meccatronica
della Regione Veneto.
2. L’articolazione di Specializzazione Energetica
L’articolazione offre un approfondimento dell’ambito termotecnico-energetico, sviluppando
soprattutto la progettazione di impianti civili di climatizzazione INVERNALE ed ESTIVA e di
trattamento dell’acqua sanitaria.
La progettazione seguirà i dettami degli ultimi atti legislativi che hanno fatto del RISPARMIO
ENERGETICO il loro riferimento principale, pertanto il corso di adeguerà continuamente alle
variazioni legislative, consentendo così all’allievo di essere sempre aggiornato sulle normative
vigenti.
Spazio adeguato è riservato allo studio e all’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili (SOLARE,
GEOTERMICO, FALDE) ed al calcolo di convenienza economica di tali fonti rispetto a quelle
tradizionali.
L’articolazione ha l’obiettivo principale di fornire agli allievi gli strumenti necessari per la scelta
ottimale sia tecnica che economica della tipologia di impianti e dei suoi componenti.
Una parte del corso sarà sviluppato in laboratorio per permettere all’allievo di conoscere le
problematiche dell’operatore termoidraulico e poter in questo modo meglio dialogare e
confrontarsi. Nel tempo dedicato al laboratorio gli allievi potranno sperimentare i vari tipi di
unione per realizzare un impianto con tubazioni in rame, materiale plastico, acciaio e conoscere
dal vivo i principali componenti di una centrale termica.
3. L'articolazione di Specializzazione in CAD_CAM
L’articolazione propone una preparazione più approfondita in ambito tecnologico e della
progettazione.
Il Perito in Meccanica con specializzazione nella produzione metalmeccanica con l’utilizzo di
sistemi CAD/CAM ha competenze specifiche nel campo dei materiali e delle loro lavorazioni, delle
macchine e dei dispositivi utilizzati nelle industrie manifatturiere, agrarie, dei trasporti e dei
servizi. Nei contesti produttivi d’interesse, collabora alla progettazione, costruzione e collaudo dei
dispositivi, opera nella manutenzione preventiva e ordinaria e nell’esercizio di sistemi meccanici ed
elettromeccanici complessi.
Integra le conoscenze di meccanica, di elettrotecnica, elettronica e di informatica con le nozioni di
base di chimica, fisica, economia e organizzazione. Interviene nell’automazione industriale e nel
15
controllo dei processi produttivi, rispetto ai quali è in grado di contribuire all’innovazione e
all’adeguamento tecnologico delle imprese.
È in grado di intervenire nella sicurezza del lavoro nell’ambito delle normative vigenti, nel
miglioramento della qualità dei prodotti e nell’organizzazione produttiva delle aziende.
Collabora nel pianificare la produzione ed alla certificazione dei sistemi progettati, descrivendo e
documentando il lavoro svolto, valutando i risultati conseguiti, redigendo istruzioni tecniche e
manuali.
Si potenzia l’aspetto del laboratorio (Officina Macchine Utensili) sin dal secondo anno con lo scopo
di poter anticipare la presentazione delle macchine a controllo numerico al quarto anno e eseguire
lavorazioni complesse nel quinto. Ci si propone in parallelo con l’aspetto progettuale di realizzare
con le lavorazioni a controllo (CAM) sulle macchine della scuola quanto sia stato definito in fase di
ideazione, rappresentazione tecnica(CAD) e verifica calcolativa.
INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI
ARTICOLAZIONI: “INFORMATICA”
Profilo professionale del Perito Industriale per l'Informatica
Il Diplomato in Informatica e Telecomunicazioni:
• ha competenze specifiche nel campo dei sistemi informatici, dell’elaborazione dell’informazione,
delle applicazioni e tecnologie Web, delle reti e degli apparati di comunicazione;
• ha competenze e conoscenze che, a seconda delle diverse articolazioni, si rivolgono all’analisi,
progettazione, installazione e gestione di sistemi informatici, basi di dati, reti di sistemi di
elaborazione, sistemi multimediali e apparati di trasmissione e ricezione dei segnali;
• ha competenze orientate alla gestione del ciclo di vita delle applicazioni che possono rivolgersi al
software: gestionale – orientato ai servizi – per i sistemi dedicati “incorporati”;
• collabora nella gestione di progetti, operando nel quadro di normative nazionali e internazionali,
concernenti la sicurezza in tutte le sue accezioni e la protezione delle informazioni (“privacy”).
E' in grado di:
• collaborare, nell’ambito delle normative vigenti, ai fini della sicurezza sul lavoro e della tutela
ambientale e di intervenire nel miglioramento della qualità dei prodotti e nell’organizzazione
produttiva delle imprese;
• collaborare alla pianificazione delle attività di produzione dei sistemi, dove applica capacità di
comunicare e interagire efficacemente, sia nella forma scritta che orale;
• esercitare, in contesti di lavoro caratterizzati prevalentemente da una gestione in team, un
approccio razionale, concettuale e analitico, orientato al raggiungimento dell’obiettivo, nell’analisi
e nella realizzazione delle soluzioni;
• utilizzare a livello avanzato la lingua inglese, per interloquire in un ambito professionale
caratterizzato da forte internazionalizzazione; definire specifiche tecniche, utilizzare e redigere
manuali d’uso.
Nell’indirizzo sono previste le articolazioni “Informatica” e “Telecomunicazioni”, nelle quali il
profilo viene orientato e declinato.
In particolare, con riferimento a specifici settori di impiego e nel rispetto delle relative normative
tecniche, viene approfondita nell’articolazione “Informatica” l’analisi, la comparazione e la
progettazione di dispositivi e strumenti informatici e lo sviluppo delle applicazioni informatiche.
Nell’articolazione “Telecomunicazioni”, vengono approfondite l’analisi, la comparazione, la
progettazione, installazione e gestione di dispositivi e strumenti elettronici e sistemi di
telecomunicazione, lo sviluppo di applicazioni informatiche per reti locali e servizi a distanza.
A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell’indirizzo “Informatica e
Telecomunicazioni” consegue i risultati di apprendimento descritti sopra, di seguito
specificati in termini di competenze:
1. Scegliere dispositivi e strumenti in base alle loro caratteristiche funzionali.
2. Descrivere e comparare il funzionamento di dispositivi e strumenti elettronici e di
telecomunicazione.
16
3. Gestire progetti secondo le procedure e gli standard previsti dai sistemi aziendali di gestione
della qualità e della sicurezza.
4. Gestire processi produttivi correlati a funzioni aziendali.
5. Configurare, installare e gestire sistemi di elaborazione dati e reti.
6. Sviluppare applicazioni informatiche per reti locali o servizi a distanza.
In relazione alle articolazioni “Informatica” e “Telecomunicazioni”, le competenze di cui sopra sono
differentemente sviluppate e opportunamente integrate in coerenza con la peculiarità del percorso
di riferimento.
QUADRO ORARIO (°)
1° biennio
comune
alle
diverse
articolazioni
1°
2°
2° biennio
5° anno
2° biennio e 5° anno
costituiscono un percorso
formativo unitario
3°
4°
5°
Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti
Scienze integrate (Fisica)
3
3
di cui in compresenza
1*
Scienze integrate (Chimica)
3
3
di cui in compresenza
1*
Tecnologie e tecniche di rappr. grafica
3
3
di cui in compresenza
1*
Tecnologie informatiche
3
di cui in compresenza
2*
Scienze e Tecnologie applicate **
3
DISCIPLINE COMUNI ALLE ARTICOLAZIONI
“INFORMATICA” E “TELECOMUNICAZIONI”
Complementi di matematica
Sistemi e reti
Tecnologie e progettazione di sistemi
elettrici ed elettronici
Gestione
progetto,
organizzazione
d’impresa
ARTICOLAZIONE “INFORMATICA”
Informatica
Telecomunicazioni
Ore settimanali di indirizzo
Totale ore annue di attività
e insegnamenti di indirizzo
di cui in compresenza
TOTALE COMPLESSIVO ORE
1
4
3
1
4
3
4
4
3
12
396
12
396
6
3
17
561
264*
1056
1056
561*
1056
6
3
17
561
1056
6
17
561
330*
1056
(°) Quadro orario settimanale dedotto dal quadro orario annuale previsto dalla Riforma.
* L’attività didattica di laboratorio caratterizza gli insegnamenti dell’area di indirizzo dei percorsi
degli istituti tecnici; le ore indicate con asterisco sono riferite alle attività di laboratorio che
prevedono la compresenza degli insegnanti tecnico-pratici. Le istituzioni scolastiche, nell’ambito
della loro autonomia didattica e organizzativa, possono programmare le ore di compresenza
nell’ambito del primo biennio e del complessivo triennio sulla base del relativo monte ore.
** I risultati di apprendimento della disciplina denominata “Scienze e tecnologie applicate”,
compresa fra gli insegnamenti di indirizzo del primo biennio, si riferiscono all’insegnamento che
caratterizza, per il maggior numero di ore, il successivo triennio. Per quanto concerne
l’articolazione delle cattedre, si rinvia all’articolo 8, comma 2, lettera a).
17
Sbocchi per il diplomato dell'indirizzo informatico:
Per lo studio: consente l'accesso a tutte le facoltà universitarie, in particolare, a quelle ad
indirizzo tecnico e scientifico (Informatica, Ingegneria informatica ed elettronica ecc.).
Per il lavoro: consente l'impiego in svariati campi, vista l'utilizzazione che si fa
dell'Informatica in tutte le realtà. Pertanto dal mondo strettamente informatico, come un centro di
calcolo di una banca o di una ditta produttrice di software o hardware, si può passare in qualsiasi
ambiente
in
cui
si
utilizzi
il
computer.
In generale i periti informatici trovano occupazione in ambito industriale o nelle attività legate al
settore del terziario avanzato.
In particolare:
· come analisti-programmatori in software-house e in aziende di servizio;
· come sistemisti nei centri di calcolo;
· in attività di progettazione presso aziende che si occupano di automazione industriale;
· in attività di installazione e manutenzione di impianti di automazione;
· nel supporto alle vendite e nella assistenza tecnica di prodotti informatici;
· nei servizi informatici presso aziende pubbliche a cui si accede mediante concorso.
CHIMICA - BIOTECNOLOGIE AMBIENTALI
ARTICOLAZIONE: “BIOTECNOLOGIE AMBIENTALI”
PROFILO
Questo nuovo corso di studi è rivolto agli studenti con attitudine alle materie scientifiche,
all’osservazione dell’ambiente nelle sue varie forme e all’analisi dei meccanismi biologici e
chimico-fisici dell’interazione uomo-ambiente.
Le materie che caratterizzano il percorso di studi sono: chimica analitica e strumentale, chimica
organica e biochimica, biologia, microbiologia e tecnologie di controllo ambientale, fisica
ambientale.
Il perito in biotecnologie ambientali acquisisce competenze relative a:
• controllo di progetti, processi e attività di trasformazioni dei materiali nel rispetto delle
normative sulla protezione ambientale e sulla sicurezza degli ambienti di vita e di lavoro;
• studio delle interazioni tra sistemi energetici e ambiente, riferite in particolare all’impatto
ambientale degli impianti e delle relative emissioni inquinanti;
• studio dell’ecosostenibilità di processi chimici e biotecnologici;
CHIMICA: ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI
QUADRO ORARIO (°)
1° biennio
comune
alle
diverse
articolazioni
1°
2°
Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti
Scienze integrate (Fisica)
3
3
di cui in compresenza
1*
Scienze integrate (Chimica)
3
3
di cui in compresenza
1*
Tecnologie e tecniche di rappr. grafica
3
3
di cui in compresenza
1*
Tecnologie informatiche
3
di cui in compresenza
2*
Scienze e Tecnologie applicate **
3
ARTICOLAZIONE:
2° biennio
5° anno
2° biennio e 5° anno
costituiscono un percorso
formativo unitario
3°
4°
5°
“BIOTECNOLOGIE AMBIENTALI”
Complementi di matematica
1
1
18
Chimica analitica e strumentale
Chimica organica e biochimica
Biologia, microbiologia e tecnologie di
controllo ambientale
Fisica ambientale
Ore settimanali di indirizzo
Totale ore annue di attività
e insegnamenti di indirizzo
di cui in compresenza
TOTALE COMPLESSIVO ORE
4
4
6
4
4
6
4
4
6
12
396
12
396
2
17
561
2
17
561
2
17
561
264*
1056
1056
561*
1056
1056
330*
1056
(°) Quadro orario settimanale dedotto dal quadro orario annuale previsto dalla Riforma.
* L’attività didattica di laboratorio caratterizza gli insegnamenti dell’area di indirizzo dei percorsi
degli istituti tecnici; le ore indicate con asterisco sono riferite alle attività di laboratorio che
prevedono la compresenza degli insegnanti tecnico-pratici. Le istituzioni scolastiche, nell’ambito
della loro autonomia didattica e organizzativa, possono programmare le ore di compresenza
nell’ambito del primo biennio e del complessivo triennio sulla base del relativo monte ore.
** I risultati di apprendimento della disciplina denominata “Scienze e tecnologie applicate”,
compresa fra gli insegnamenti di indirizzo del primo biennio, si riferiscono all’insegnamento che
caratterizza, per il maggior numero di ore, il successivo triennio. Per quanto concerne
l’articolazione delle cattedre, si rinvia all’articolo 8, comma 2, lettera a).
Funzioni strumentali all’Offerta Formativa
Il Collegio dei Docenti ha analizzato e approvato i progetti presentati da alcuni insegnanti e ha
incaricato questi ultimi di coordinare le attività connesse con le funzioni strumentali, che per
l’anno scolastico 2009/2010sono le seguenti:
Gestione ed integrazione del P.O.F.:
1. Cura, raccoglie e diffonde la documentazione del POF
2. Provvede al monitoraggio delle attività
3. Coordina le iniziative di riconoscimento dei crediti
4. Coordina la stesura dei regolamenti (viaggi, alunni stranieri, criteri valutazione, ecc.)
Attività di supporto agli allievi.
1. Promuove azioni, sia individuali che di gruppo di educazione alla legalità,
2. Collabora con i coordinatori dei consigli di classe per interventi mirati di recupero e di
educazione al rispetto delle regole del vivere civile e democratico,
3. Organizza attività formative rivolte ai rappresentanti degli studenti finalizzate alla
gestione delle assemblee degli studenti,
4. Progetta in collaborazione con enti esterni attività volte a migliorare il benessere degli
alunni con se stessi e con gli altri,
5. Coordina le attività del C.I.C.
Coordinamento attività per l’orientamento ed il riorientamento.
Compiti previsti:
1. coordinamento e gestione delle attività di raccordo con le scuole medie inferiori;
2. orientamento interno per il passaggio tra biennio e triennio tecnico;
3. raccolta e circolazione di informazioni sull'università e sui corsi post-diploma;
4. riorientamento.
Coordinamento dei rapporti con il territorio e col mondo del lavoro.
Compiti previsti:
1. cura i rapporti con le agenzie formative esterne;
2. coordina le attività di stage.
19
Supporto alla Didattica e alla Formazione dei Docenti
Compiti previsti:
1. Predispone materiali per i Dipartimenti disciplinari
2. Redige l’O.d.g. dei C.d.c
3. Monitora le scelte generali emerse nei C.d.c
4. Coordina le prove comuni e le simulazioni delle prove d’esame
Altre figure di supporto alla didattica sono i coordinatori di classe e i coordinatori dei dipartimenti
disciplinari.
Progetti e attività varie
Da anni sono programmate tra altre le seguenti attività:
Progetto prevenzione della dispersione scolastica Le azioni previste da tale progetto hanno portato alla creazione di uno sportello di "pronto
intervento" (C.I.C.: Centro di Informazione e Consulenza), rivolto a studenti e genitori quale
supporto alla motivazione della scelta e al successo scolastico e con funzione di ascolto e
mediazione delle problematiche scolastiche e non. Questo “sportello” offre aiuto e consulenza per
forme di disagio, che si presentano spesso nell'età adolescenziale.
Il C.I.C. è attivo da Novembre a Giugno in orari resi noti agli studenti.
Il progetto orientamento
Il gruppo di docenti coinvolti nel progetto:
1. Offre agli studenti un adeguato supporto per le loro scelte scolastiche e lavorative in
entrata in itinere ed in uscita dalla scuola
2. Cura un osservatorio in termini statistici sulla dispersione, sulle scelte post-diploma e sui
comportamenti degli alunni nella gestione del proprio carico di lavoro
3. Organizza le attività di orientamento e riorientamento
4. Individua strategie per limitare la dispersione
5. Coordina la collaborazione tra insegnanti dell’istituto ed Enti esterni quali l’Università di
Padova, l’Università di Trento, la Regione Veneto, le Associazioni di categoria per
l’orientamento in uscita. Sono previsti:
a. Incontri per l’orientamento nel mondo del lavoro e nelle facoltà universitarie.
b. Incontri con le categorie economiche presenti sul territorio.
c. Incontri con esperti del personale per il lavoro interinale.
d. Aggiornamento dei dati statistici sulle scelte lavorative e scolastiche compiute dai
nostri alunni negli ultimi cinque anni (in collaborazione con le università di Padova e
di Venezia).
6. Vi rientrano vari sub-progetti:
a. Accoglienza
b. Metodo di studio
c. Orientamento in entrata
d. Orientamento in itinere
e. orientamento in uscita
f. Open Day
g. Mostra a Palazzo Bonaguro
h. Rimotivazione e riorientamento
Rapporti con il territorio e il mondo del lavoro
Tutti gli alunni delle classi quarte saranno impegnati in “Stage” della durata di due settimane,
presso aziende del vicentino.
Se i posti disponibili presso le aziende fossero insufficienti, saranno assegnati sulla base del
merito/rendimento scolastico, risultante dalla 2° pagellina interquadrimestrale.
20
Attività integrative e/o extracurriculari molte delle quali sono riproposte ogni anno
1.
2.
3.
4.
5.
Carcere a scuola
Volontariato/Social day
Giochi chimica
Giochi
Archimede
Rapporto
uomo-ambiente
6.
7.
8.
9.
10.
11.
14.
12.
15.
13.
16.
17.
18.
19.
20.
21.
22.
Radioamatore, un hobby ….
Concorso Omron
Gara Nazionale Elettrotecnica
Gara Nazionale Meccanica
Gara Nazionale Informatica
Olimpiadi di Problem Solving
Olimpiadi
Olimpiade della
CNC fisica
Olimpiadi Fermi
di
Italiano
informatica
Robotic@
Gara Nazionale Macchina Turing
Pr. Laboratorio integrato-automotive
Pr. Alternanza Scuola Lavoro
Pr. Stage
Pr.
vari – API, Dal Toso, …
Pr. Concorsi
Sicurezza
23. Pr. Certificazione linguistica
24. Pr. E-learning
25. Pr. Museo del Computer
26. Pr. Biblioteca
27. Pr. Gestione accessi Internet
28. Pr. Gestione piattaforma MSDN
29. Gestione sito web Istituto
30. Gestione sito web Studenti
31. Prove INVALSI
32. Pr. Didattica per DSA
33. Pr. Test Center ECDL
34.
Certificazione CISCO
35. Pr. Istituto tecnico come prima impresa
36. Pr. Crescere insieme a scuola
37. Pr. Soggiorno studio all'estero “Erasmus Plus”
38. Pr. Stand up for her rights, una città a difesa dei diritti u.
39. Corso di agg.to lingua inglese liv. avanzato ins. CLIL
40.
Corso di agg.to lingua inglese liv. Elementary
41.
Biotecn.Sportivo
Amb.: progr.perc.did.
45.
Pr. Gruppo
42. a.Pr Partecipazione
Peer Educationa-tornei
Diritti di
umani
pallavolo.
43. b.Pr.Partecipazione
Alternanza Scuola
Lavoro
a tornei di corsa campestre.
44. c.Pr.Partecipazione
Aree a rischio art. 9
a tornei di pallacanestro.
d. Partecipazione a tornei di orienteering.
e. Partecipazione a tornei di calcetto.
f. Partecipazione a tornei di atletica leggera.
g. Tutte le altre attività sportive
46.
Adempimenti D. Lgs 626/94 Prog. Sicurezza
47.
Area di progetto per le varie classi del triennio.
21
48.
Il FERMI è accreditato come TEST CENTER ECDL. (ECDL è la European Computer
Driving Licence, progetto sostenuto dall’Unione Europea che lo ha inserito tra gli
obiettivi comunitari diretti a realizzare la Società dell’Informazione). Questo
certificato attesta che chi lo possiede ha le competenze necessarie per poter lavorare
col personal computer nell’ambito dell’azienda, di un ente pubblico, di uno studio
professionale.
Attività di sostegno e recupero
Per varie discipline sono attivati gli “Sportelli”: su richiesta degli alunni interessati, previo
appuntamento, si possono chiedere agli insegnanti, che abbiano dato la loro disponibilità,
chiarimenti, nuove spiegazioni, correzioni di esercitazioni,… Dall’anno in corso, 2013/14, il C.d.I.
ha approvato un contributo a carico del singolo alunno di €2 per ogni ora di sportello.
Nel corso dell’anno scolastico in tutte le discipline vengono svolte attività di recupero in orario
curricolare.
In alcune discipline, individuate dal Collegio dei Docenti, nel periodo estivo saranno organizzati dei
Corsi di recupero per gli alunni con giudizio sospeso.
Credito scolastico
E’ il punteggio attribuito, in base alla normativa vigente, nello scrutinio finale di ciascuno degli
ultimi tre anni della scuola secondaria superiore. La somma dei punteggi ottenuti nei tre anni
costituisce il credito scolastico che si aggiunge ai punteggi riportati dai candidati nelle prove
d’esame scritte e orali.
La media dei voti in sede di scrutinio finale individua la banda di oscillazione; per le classi terze,
quarte e quinte vale la Tabella A del Regolamento art.11 comma 2 (DPR 23/7/98):
Media dei voti e corrispondente credito scolastico (punti)
Media dei voti
Credito scolastico (Punti)
3° anno
4° anno
5° anno
M=6
3-4
3-4
4-5
6<M≤7
4-5
4-5
5-6
7<M≤8
5-6
5-6
6-7
8<M≤9
6-7
6-7
7-8
9 < M ≤ 10
7-8
7-8
8-9
Individuata la banda di oscillazione, il punteggio potrà essere integrato, ovviamente rimanendo
all’interno della stessa banda, valutando la frequenza, le attività complementari e integrative, i
crediti formativi.
Credito formativo
Crediti valutabili per l'esame di stato
Riferimenti normativi: Decreto Ministeriale 24 febbraio 2000, n. 49
22
Le esperienze che danno luogo all'attribuzione dei crediti formativi, sono acquisite, al di fuori della
scuola di appartenenza, in ambiti e settori della società civile legati alla formazione della persona
ed alla crescita umana, civile e culturale quali quelli relativi, in particolare, alle attività culturali,
artistiche e ricreative, alla formazione professionale, al lavoro, all'ambiente, al volontariato, alla
solidarietà, alla cooperazione, allo sport.
La documentazione relativa all'esperienza che dà luogo ai crediti formativi deve comprendere in
ogni caso una attestazione proveniente dagli enti, associazioni, istituzioni presso i quali il
candidato ha realizzato l'esperienza e contenente una sintetica descrizione dell'esperienza stessa.
La documentazione relativa ai crediti formativi deve pervenire all'istituto sede di esame entro il 15
maggio per consentirne l'esame e la valutazione da parte degli organi competenti.
I consigli di classe procedono alla valutazione dei crediti formativi, sulla base di indicazioni e
parametri preventivamente individuati dal collegio dei docenti al fine di assicurare
omogeneità nelle decisioni dei consigli di classe medesimi, e in relazione agli obiettivi formativi ed
educativi propri dell'indirizzo di studi.
La partecipazione ad iniziative complementari ed integrative non dà luogo all'acquisizione dei
crediti formativi, ma rientra tra le esperienze acquisite all'interno della scuola di appartenenza,
che concorrono alla definizione del credito scolastico.
Al fine di assicurare omogeneità nelle decisioni dei consigli di classe e delle commissioni d'esame
chiamati alla valutazione dei crediti formativi rispettivamente per gli studenti interni e per i
candidati esterni all'esame di stato, il collegio dei docenti individua i seguenti criteri e parametri
per il riconoscimento dei crediti formativi:
RICONOSCIMENTO CREDITI FORMATIVI
In base alle varie esperienze i crediti sono suddivisi in cinque gruppi e cioè:
1. didattico – culturali
2. sportivi
3. di lavoro
4. di volontariato
5. di orientamento
I criteri adottati per procedere alla selezione ed accettazione del materiale presentato all'interno di
ciascun gruppo sono i seguenti:
Documentazione precisa sull'esperienza condotta al di fuori della scuola, riportante l'indicazione
dell'Ente, breve descrizione dell'esperienza stessa, tempi entro cui questa è avvenuta.
Risultati concreti raggiunti.
Svolgimento dell’attività, di cui si chiede il riconoscimento, nel periodo degli ultimi tre anni
scolastici, compreso il corrente.
Vengono considerati crediti formativi per i diversi ambiti:
Ambito Didattico - culturale:
1. Frequenza di scuola filodrammatica o simili legate a teatri di prosa convalidata dagli esiti
ufficiali di fine corso.
2. Frequenza di corsi estivi di lingue all'estero con esame finale e conseguimento certificato di
diploma (le certificazioni dei crediti formativi acquisiti all’estero devono essere convalidate
dall'autorità diplomatica o consolare).
3. Concorsi di poesia o narrativa a livello internazionale, nazionale o locale in cui si sia
raggiunta una buona classificazione.
23
4. Attività musicali all'interno di organismi pubblici o privati (studio di strumenti musicali,
appartenenza a coro o gruppo musicale che abbia partecipato ad esibizioni o/e concorsi a
livelli almeno regionale). Le attività dovranno essere certificate dal responsabile della
scuola o del gruppo.
5. Partecipazione attiva e certificata (anche con relazione finale) a progetti gestiti dall’Istituto
insieme ad enti esterni (Università, Istituti di ricerca, …), che prevedano un coinvolgimento
teorico (lezioni) e pratico (laboratori) in orario extrascolastico per un minimo di ….ore.
6. Giochi della chimica, informatica, matematica, elettrotecnica,…, con risultati entro i primi
20 di ogni categoria certificati dall' Insegnante responsabile.
7. Patente europea del computer ECDL. Occorre aver sostenuto positivamente gli esami finali
di almeno:
1. N. 2 moduli nel corso del terzo anno
2. N. 2 moduli nel corso del quarto anno
3. N. 3 moduli nel corso del quinto anno
Ambito Sportivo
Per ottenere il credito formativo sportivo, gli allievi dovranno soddisfare tutte e tre le seguenti
condizioni:
1. Essere impegnati in un’attività sportiva di qualsiasi genere riconosciuta dal CONI;
2. Partecipare a gare o campionati di livello regionale o superiore;
3. Aver ottenuto risultati di interesse nazionale ed essere impegnati per almeno 3 allenamenti
settimanali e con un monte-ore medio settimanale nel corso dell’anno di circa 8 ore.
4. I requisiti suddetti devono essere certificati per iscritto, punto per punto, dal Presidente
della società sportiva di appartenenza.
Ambito Di lavoro:
1. Stage in aziende o presso privati (esclusi quelli organizzati dalla scuola) di almeno 3
settimane, che rispondano ai requisiti di legge in materia fiscale e siano consoni al nostro
tipo di scuola.
2. Attività lavorativa purché coerente con la specializzazione per almeno 3 settimane
documentata sul Libretto Formativo del cittadino, previsto dall'art. 2 lettera i del decreto
legislativo 276/2003 (ex libretto di lavoro).
Ambito Di volontariato:
1. Esperienze documentate con precisione da associazioni pubbliche o enti indicanti il tipo di
servizio ed i tempi (almeno un mese) entro cui tale servizio si è svolto. Attività di gestione
di gruppi, purché preceduta da corso di formazione certificato;
Ambito Di orientamento
2. Attività di orientamento svolta fuori dall'orario scolastico, previa adeguata preparazione da
parte dell’insegnante referente dell’attività (Palazzo Bonaguro, interventi presso scuole
Media,…), per almeno 10 ore certificate dal referente.
3. Non sono accettati come crediti formativi diplomi che attestino la frequenza di corsi estivi
di lingue all'estero né iscrizioni a varie associazioni sportive, se non suffragati da prove
finali (che portino al conseguimento dei diplomi sopra citati nel primo caso o gare
positivamente disputate nel secondo), che diano garanzia dei buoni risultati raggiunti.
Orari
L’orario definitivo prevede che le lezioni abbiano diversa scansione a seconda che siano previsti 5
24
o 6 moduli di lezione
I giorni dei 6 moduli (tutti da 50 minuti) hanno la seguente cadenza oraria:
(indicativamente martedì, venerdì )
1° campanella
1° ora
2° ora
3° ora
Intervallo
4° ora
5° ora
6° ora
7.35
Inizio
7.40
8.30
9.20
10.10
10.25
11.15
12.05
Fine
8.30
9.20
10.10
10.25
11.15
12.05
12.55
I giorni dei 5 moduli (2 da 60 minuti + 3 da 55 minuti) hanno la seguente cadenza oraria:
(indicativamente lunedì, mercoledì, giovedì, sabato)
1° campanella
7.35
Inizio
Fine
1° ora
7.40
8.40
2° ora
8.40
9.35
3° ora
9.35
10.30
Intervallo
10.30
10.45
4° ora
10.45
11.45
5° ora
11.45
12.40
Per l’arricchimento del curricolo con un’ora aggiuntiva di Geografia nelle classi prime, il mercoledì
sarà aggiunta una 6a ora dalle 12.40 e le 13.40 (solo per le classi prime).
Presidenza
Il Dirigente Scolastico o il suo sostituto riceve alla mattina; per un incontro conviene telefonare
all'Istituto e fissare un appuntamento.
Servizi offerti dall'istituto a studenti, loro famiglie, docenti e altro personale
1. Segreteria didattica: raccoglie le iscrizioni ai corsi ed agli esami, fornisce informazioni sui
programmi scolastici, sugli indirizzi e sui libri di testo adottati e consegna i certificati e i
diplomi. Il rilascio dei certificati è effettuato al pubblico entro un massimo di tre giorni
lavorativi. L'orario di apertura al pubblico è il seguente: dal Lunedì al Sabato dalle ore 10,30
alle 12,30 ; il venerdì pomeriggio dalle 14.00 alle 16.30
2. Segreteria amministrativa: Cura la gestione amministrativa del personale docente e ATA,
gestisce il protocollo e l’attività contabile della scuola. L'orario di apertura al pubblico è il
seguente : dal Lunedì al Sabato dalle ore 10,15 alle 12,30
3. Biblioteca (aperta in orario delle lezioni): comprende oltre 8000 volumi di argomento
tecnico, scientifico, filosofico, letterario, storico, religioso, giuridico. Comprende una
emeroteca con circa 20 riviste, ricevute in abbonamento. E' liberamente consultabile,
rivolgendosi all'addetto. Cfr. anche “Regolamento biblioteca”.
4. Ufficio tecnico (Lu-Ve ore 8.30-13):
strutture, strumenti e materiali per
interventi di manutenzione ordinaria
realizzazione degli stessi. Coordina le
tecnico-organizzativo.
si occupa dell'acquisto, collaudo e manutenzione di
la scuola. Richiede all'Amministrazione Provinciale
e straordinaria dell'edificio e collabora durante la
attività delle officine e dei laboratori sotto l'aspetto
25
5. Bar Per tutto il personale della scuola funziona in orario scolastico il servizio Bar. Si fa
obbligo al gestore di:
a. Esporre il listino prezzi in precedenza approvato dal Consiglio di Istituto.
b. Fornire tutte le garanzie igieniche.
c. Mantenere la pulizia dei locali del Bar.
d. Non fornire agli alunni alcun tipo di bevanda alcolica.
e. Attenersi al contratto stipulato e consultare il Preside per ogni attività di vendita
diversa dalla routine.
Aule per la didattica
Dall’anno scolastico in corso la quasi totalità delle aule è dotata di Lavagna Interattiva
Multimediale o Computer con videoproiettore o Televisore cui è possibile connettere il computer
dell’insegnante.
Laboratori, officine, aule specializzate
L'elenco dei responsabili dei laboratori, officine ed aule specializzate per l'anno scolastico in corso
è affisso in apposito spazio all'interno dell'istituto.
L'istituto è dotato dei seguenti laboratori, officine ed aule specializzate utilizzati dai docenti per le
attività didattiche:
Aula audiovisivi - Dotata di videoregistratori, di lettore DVD di decoder digitale terrestre e di
computer tutti collegati tramite centralina ad un videoproiettore. Vi sono disponibili videocassette
e DVD didattici di argomento tecnico, scientifico, storico, letterario e linguistico; l'aula è attrezzata
inoltre per la proiezione di diapositive e per l'uso di una lavagna luminosa.
Aula di informatica Biennio - Dotata di 16 computer collegati in rete, di un computer per
l'insegnante, di un server, di un server CD ROM e di una stampante; tutti i computer sono
collegati ad internet e vi sono installati i sistemi operativi Windows e Linux. Si esegue la
programmazione in C e CH e col pacchetto DERIVE. Sono in uso programmi di videoscrittura, fogli
elettronici, CAD per il disegno tecnico ed altri applicativi.
Aula di disegno - Dotata di: 6 grandi tavoli con 14 PC per gli allievi; sulla cattedra 1 PC Docente
collegato ad un videoproiettore; 4 tavoli per schizzi dal vero per rilievi di pezzi meccanici dal vero;
strumenti di misura; manuali tecnici con norme U.N.I..
Laboratorio di chimica biennio - Attrezzato con banchi di lavoro, cappe di aspirazione e stufa di
essiccazione, strumentazione e vetreria completa per misure ed analisi; è dotato di reagenti
analitici e solventi, apparecchi per distillazione; spettroscopio con lampade di diversi elementi;
pH-metri; 1 bilancia analitica; bilance tecniche; termometri e densimetri; burette; agitatori
magnetici su piastra riscaldante; 1 computer.
Laboratorio di chimica organica e analitica – Attrezzato con banchi di lavoro e con cappe
aspiranti di nuova generazione (installazione 2013), strumentazione e vetreria completa per
misure ed analisi, apparecchi per distillazione frazionata e in corrente di vapore, armadi aspiranti
per infiammabili, acidi e basi; bilance analitiche e bilance tecniche, viscosimetro ed ebulliometro,
agitatori magnetici su piastra riscaldante, isomantelli riscaldanti, pH-metri, conduttimetri,
apparecchi per punto di fusione, elettrodi, centrifuga e frigorifero.
Laboratorio di analisi strumentale – attrezzato per misure strumentali, dotato di polarimetri,
rifrattometro e uno spettrofotometro UV-VIS con PC dedicato.
Laboratorio di fisica - Consta di tre ambienti comunicanti: l'aula per le esperienze degli allievi
con banchi di lavoro dotati di 15 computer per elaborazione di tabelle e grafici, banco per le
26
esperienze a pressioni variabili, cattedra dell'insegnante con computer, video proiettore, lavagna
luminosa e rotaia a cuscino d'aria per esperienze di cinematica e dinamica; l'aula per le esperienze
dimostrative eseguite dall'insegnante di teoria e dall'insegnante di laboratorio, attrezzata anche
con un televisore e videoregistratore; la stanza degli strumenti utilizzati per le esperienze.
Officina macchine utensili – E’ una vera e propria officina industriale dotata delle macchine
utensili più diffuse: trapani, torni paralleli, fresatrici, limatrici, rettificatrici, dentatrici, brocciatrice,
ecc.. Qui gli allievi possono prendere dimestichezza con i principali parametri di lavorazione
Laboratorio CAM – CNC - Si effettuano esperienze di programmazione (manuale, da bordo
macchina e da computer mediante software adatto), di macchine a controllo numerico. Si passa
dal disegno preparato al computer al pezzo finito. Le macchine in dotazione sono: tornio a dodici
utensili Gildemeister GD 130 – 2 assi; centro di lavoro Fanuc MC 34 a 16 utensili – 3 assi e 1/2 –
ed elettroerosione a filo Fanuc XO-B – 4 assi. Da gennaio 2010 il laboratorio si è arricchito del un
nuovo “centro di lavoro” MAXIMART MOD 105 con controllo numerico Mitsubishi 645 M e cambio
utensili a 20 posti a cestello.
Laboratorio di tecnologia meccanica - consente di affrontare le problematiche relative al
controllo dimensionale di manufatti meccanici con strumentazioni a funzionamento meccanico,
ottico od elettronico e con banco di misura elettronica tridimensionale; di determinare
caratteristiche meccaniche e tecnologiche di materiali metallici mediante prove distruttive e non
distruttive, quali trazione, compressione, flessione, durezza, fatica, resilienza; di controllare la
struttura dei materiali metallici mediante microscopi metallografici; di fare indagini per la
valutazione della qualità e dell'integrità di un prodotto mediante esami magnetoscopici, con raggi
X, con ultrasuoni, ecc..
Laboratorio di trattamenti termici - consente di verificare gli effetti delle trasformazioni
strutturali che avvengono in un metallo quando è sottoposto ad un determinato ciclo termico. E'
attrezzato di forni a muffola e di bagni di raffreddamento, che permettono di eseguire i principali
trattamenti termici di ricottura, tempra e rinvenimento.
Laboratorio di macchine a fluido - Dotato di; 1) Banco di prova idraulico (perdita di carico nelle
tubazioni, verifica del teorema di Bernoulli e Venturi; 2) Banco prova motore endotermico (curve
caratteristiche, consumo specifico, rendimento); 3) Impianto idraulico di sollevamento e caduta
idrica (curve caratteristiche delle pompe e delle turbine, rendimento, misure di portata, velocità
nei canali, perdita di carico); 4) Banco prova ventilatori; 5) Viscosimetro; 6) Calorimetro; 7)
Componenti di un motore a combustione interna. Consente di effettuare prove e rilievo di curve
caratteristiche di pompe centrifughe, ventilatori centrifughi, motori endotermici, compressori,
frigoriferi, ecc..
Laboratorio di sistemi automatici per meccanici - Il laboratorio è dotato di 20 PC (personal
computer) interfacciati a PLC (Controllore Logico Programmabile) di due marche SAIA e OMRON
corredati di I/O (Ingressi/uscite) per la simulazione e supervisione dei processi; software grafico
di programmazione Labview e acquisizione National Instruments per simulazione di processi e
acquisizione dati; attuatori e manipolatori elettrici e meccanici; schede di acquisizione dati per PC
in particolare per il controllo-elaborazione immagini mediante telecamera. Si utilizza il software di
progettazione e modellazione 3D Rhinoceros per realizzare progetti completi in cui confluiscono le
varie conoscenze acquisite dagli studenti.
Inoltre dispone di una stampante tridimensionale che permette di elaborare modelli solidi in scala
da files CAD 3D. Il prototipizzatore (stampate 3D a polvere di gesso infiltrato della ZCorporation
modello ZPrinter 310 Plus) consente di realizzare componenti di dimensioni 250(x) 200 (y) 200
(z) mm poi assemblabili e realizzati con un accuratezza di altezza layer variabile tra 0,075 a 0,25
mm ed una risoluzione di 300x450 dpi.
I modelli 3D ottenuti permettono allo studente di migliorare la progettazione e di valutare più
efficacemente il design del prodotto, riducendo il tempo fra la progettazione e la produzione.
Laboratorio di pneumatica e oleodinamica - Consente lo studio dei componenti oleodinamici e
lo studio delle caratteristiche avanzate dell'impiego della tecnologia oleodinamica proporzionale;
27
consente inoltre lo studio di componenti ad aria, della simbologia internazionale, delle stesure dei
cicli e la realizzazione di circuiti a comando manuale, pneumatico ed elettropneumatico, idraulico,
elettroidraulico; dispone di programmi di simulazione.
Aula CAD-CAM - Per il CAD, disegno assistito dal calcolatore; dotata di PC con software
RHINOCEROS, SOLIDWORK, THINK 3-CAD variazionale per il disegno e la progettazione
meccanica; per il CAM è in dotazione il pacchetto SURFCAM dotato di un'espansione VERIFY per la
simulazione delle lavorazioni. In particolare si utilizza il software di progettazione e modellazione
3D Rhinoceros per realizzare progetti completi in cui confluiscono le varie conoscenze acquisite
dagli studenti. E’ collegato col Laboratorio di Sistemi automatici per la realizzazione di prototipi.
Aula CAD-CAE - Laboratorio di disegno assistito dal calcolatore. Dotata di software BTicino
(TiPlan e TiSystem) per il disegno di planimetrie e la progettazione di quadri elettrici. ORCAD
disegno di schemi elettrici - elettronici e industriali. Software per la progettazione di sistemi
realizzati con PLC OMRON programmazione e simulazione. Implementazione di programmi in
linguaggio C , grafico LabView della National e del sistema di sviluppo Arduino.
L'attività degli allievi è supportata dalle comuni suite di Windows e motori di ricerca.
Laboratorio di misure elettriche – Dotato di macchine elettriche e di strumenti digitali di ultima
generazione per misure dedicate, consente di eseguire le prove previste dalle norme per il
collaudo e la verifica delle macchine e degli impianti. E' fornito di calcolatori e programmi che
consentono anche l'automazione delle prove di laboratorio con l'elaborazione immediata dei dati
raccolti.
Laboratorio di elettronica - Dotato di attrezzatura di base - generatori di funzioni, oscilloscopi,
multimetri, alimentatori, contatori, computer con software per simulazione circuiti e misure
automatiche - consente la realizzazione ed il collaudo di schede elettroniche sia digitali che
analogiche. Vi si usa anche un Robot LEGO Mind Storms NXT per studio e robotica di base,
programmazione in linguaggio” e sistema di sviluppo con microcontrollori Arduino.
Laboratorio di sistemi automatici per elettrotecnici – Dotato di vari PC per lo studio dei
linguaggi di programmazione e la simulazione di processi; per le attività pratiche è dotato di PLC,
di trasduttori e attuatori di vario tipo, azionamenti per motori in corrente continua e alternata,
regolatori di tensione, schede a microprocessore e sistemi per lo sviluppo e il collaudo di software
a microprocessore.
Laboratorio di tecnologie elettriche ed impianti – E’ dotato di vari software e linguaggi quali
“Assembler”, “C”, “Grafcet” per la programmazione di controllori diversi interfacciabili ai più diversi
trasduttori ed attuatori, presenti in laboratorio. Consente la realizzazione di impianti elettrici civili
ed industriali, compresi impianti di videosorveglianza, antintrusione.
Laboratorio di Informatica – Consta di 24 postazioni-alunno dotate ciascuna di Personal
Computer con sistemi operativi Windows e Debian Linux; 1 computer server dotato di sistema
operativo Windows Server; 1 computer server dotato di sistema operativo Linux; 1 videoproiettore
con schermo di grandi dimensioni.
Vi si svolgono attività di programmazione per sistemi Windows e Linux, attività di laboratorio di
informatica e gestione di progetto, corsi ed esami ECDL.
collegati in rete; è usato prevalentemente dalle classi di indirizzo informatico e meccanica.
L’utilizzo di GNU/Linux e di una infrastruttura gigabit permette lo sviluppo di progetti avanzati di
gruppo.
Laboratorio di sistemi e reti – Dotato di 34 workstation, stampante laser a colori e
videoproiettore. L’attrezzatura è integrata con componenti ed apparati per lo studio delle
architetture di Personal Computer e delle reti locali. L’ambiente di lavoro, basato su sistema a
macchine virtuali in grado di fornire più sistemi operativi, sia liberi che proprietari, anche
contemporaneamente, consentono allo studente di Informatica una preparazione completa su tutti
gli ambienti disponibili sul mercato.
28
Vi si svolgono attività di programmazione per sistemi e reti e tecnologie di progettazione
informatica e di telecomunicazioni.
L’utilizzo di GNU/Linux e di una infrastruttura gigabit permette lo sviluppo di progetti avanzati di
gruppo.
Palestre, campi sportivi, pista di atletica
L'istituto è dotato di due palestre, due campi da pallacanestro all'aperto ed una pista di atletica.
REGOLAMENTI
Regolamento della vita scolastica
Modalità di accesso/uscita dall’Istituto.
Gli allievi potranno accedere all’Istituto a partire da 15 minuti prima dell’inizio delle lezioni. Tutti
gli allievi devono entrare dai 2 cancelli sud di via S. Croce e da quello sud-ovest di via Travettore.
Vietato invece l’accesso dall’entrata uffici.
Vietato pure scavalcare i cancelli o la recinzione dell’istituto per entrare od uscire dalla scuola.
L’accesso degli allievi all’Istituto è registrato da 2 appositi lettori “Totem” collocati uno nell’atrio
est piano-terra e uno al primo piano della palazzina Ovest.
Ogni mattina a partire dalle 7:30 tutti gli studenti passeranno davanti ad uno dei Totem e
registreranno il proprio accesso avvicinando il badge, o il codice a barre del libretto, alla finestrella
del totem stesso.
Ai Totem saranno registrati:
1)
entrata regolare, dalle ore 7:30 alle ore 7:39.
2)
ritardo di primo livello, dalle ore 7:40 alle ore 7:44, per motivi di trasporto.
Il totem non rilascerà alcun tagliando all’allievo che sarà ammesso immediatamente in
classe.
Tale ritardo non richiede giustificazione, ma viene conteggiato dal programma e se frequente
influisce sul voto di condotta.
3)
ritardo di secondo livello, dalle ore 7.45 alle 7.49.
Il totem rilascerà il tagliando di registrazione all’allievo, che sarà ammesso immediatamente
in classe. Il ritardo dovrà essere giustificato il giorno successivo all’insegnante della prima
ora con richiesta retroattiva di ingresso fuori orario (o il giorno stesso all’insegnante di classe
qualora l’allievo già disponga della richiesta firmata da un genitore).
4)
ritardo di terzo livello, dopo le ore 7.50.
Il Totem rilascerà all’allievo il tagliando di registrazione con cui sarà ammesso in classe
all’inizio dell’ora seguente; nell’attesa sosterà in biblioteca.
Il ritardo potrà essere giustificato all’insegnante presente in classe il giorno stesso se l’allievo
già dispone della richiesta di ingresso fuori orario o il giorno successivo con richiesta
retroattiva di ingresso fuori.
Al totem devono essere registrate anche le uscite anticipate.
I libretti con le richieste di uscita anticipata saranno depositati al centralino entro le ore 7.40
29
perché le richieste siano valutate e controfirmate dal Dirigente; saranno poi ritirati durante la
ricreazione. Si precisa che all'Amministrazione scolastica non è imputabile alcuna responsabilità in
eventuali incidenti occorsi all’allievo al di fuori dell'edificio scolastico nei tempi riferibili ai permessi
di uscita anticipata. L’istituzione scolastica inoltre non prescrive la presenza del genitore per
l’uscita anticipata richiesta dallo stesso.
In caso di sopraggiunta indisposizione di un alunno ne sarà avvisata la famiglia; l’alunno potrà
lasciare anticipatamente la scuola solo se accompagnato da un genitore o da altro adulto delegato
per iscritto dal genitore, previa compilazione e firma del modulo di uscita fuori orario
controfirmata dal Dirigente.
Ove necessario, si metterà in atto la procedura prevista per il primo soccorso.
Si rammenta che ogni genitore tramite il proprio codice identificativo potrà accedere al registro
elettronico per controllare in tempo reale giustificazioni, entrate e uscite fuori orario e l’effettiva
presenza a scuola del figlio.
Libretto Personale
Il primo giorno di scuola viene consegnato il libretto personale a ciascun alunno; questi,
minorenne o maggiorenne che sia, provvederà a farlo firmare da almeno un genitore o da chi
eserciti la patria potestà.
Se si prevede che le giustificazioni possano essere firmate anche da familiari diversi, pure costoro
dovranno apporre la propria firma negli spazi previsti del libretto.
I genitori degli alunni maggiorenni potranno a propria discrezione delegare il figlio a firmare
giustificazioni e richieste varie compilando nel libretto il modulo predisposto.
Per le giustificazioni delle assenze e per le richieste di entrata in ritardo e di uscita anticipata il
genitore o chi eserciti la patria potestà dovrà compilare e sottoscrivere una delle pagine a doppio
modulo dei settori corrispondenti del libretto. L’insegnante in classe controfirmerà matrice e copia,
staccherà quest’ultima dal libretto e la riporrà nella apposita busta conservata in un cassetto della
cattedra.
In caso di rottura o smarrimento del badge o del libretto, lo studente ritirerà tempestivamente in
segreteria didattica il bollettino per il versamento sul conto corrente della scuola di 10 € e
l’apposito modulo di richiesta.
La segreteria rilascerà una nuova carta magnetica o un nuovo libretto personale.
Giustificazioni delle assenze
I docenti della prima ora sono delegati a giustificare (controfirmandole nel libretto personale
dell’alunno) le assenze di uno o più giorni e le richieste retroattive di ingresso fuori orario,
“giustificandole” anche nel registro elettronico di classe. I docenti della seconda/terza ora sono
delegati alla “giustificazione” di eventuali entrate in ritardo.
L’ allievo che venga a scuola privo di badge e di libretto personale non potrà registrarsi al totem.
L’insegnante in classe ne registrerà la presenza nel registro elettronico, ma segnalerà l’irregolarità
con una nota disciplinare.
Qualora la mancata registrazione sia dovuta a malfunzionamento del totem lo si segnali
tempestivamente al centralino.
Costituirà rilievo disciplinare grave l'assenza materiale di uno studente a fronte di una sua
registrazione al totem.
In presenza di frequenti ritardi o assenze (dopo cinque ritardi di secondo/terzo livello e dopo
cinque assenze) il coordinatore contatterà la famiglia.
30
Nel caso le assenze si prolungassero, o si ripetessero in giorni o periodi fissi, oppure si avessero
dubbi sulle motivazioni o sulla autenticità delle giustificazioni e dei permessi, gli insegnanti, e in
particolar modo i coordinatori, provvederanno ad assumere informazioni dalle famiglie; di
eventuali casi gravi daranno comunicazione anche al Dirigente Scolastico.
L’alunno eventualmente privo di giustificazione sarà ammesso con riserva alle lezioni e dovrà
presentare regolare giustificazione il giorno successivo. Il coordinatore di classe è tenuto
mensilmente a controllare l’avvenuta giustificazione di assenze e ritardi: in caso di inadempienza
saranno avvertiti la famiglia e il Dirigente Scolastico.
La richiesta di giustificazione di un’assenza per malattia superiore a cinque giorni scolastici dovrà
essere corredata da certificato medico di avvenuta guarigione.
Permessi di entrata in ritardo o di uscita anticipata
Le autorizzazioni permanenti ad entrare od uscire fuori orario saranno di esclusiva competenza del
Dirigente Scolastico.
Chi fosse interessato ad ottenere un permesso permanente di entrata o uscita fuori orario, dovrà
farne richiesta in Segreteria, tramite il modulo predisposto. I permessi permanenti di entrata in
ritardo o di uscita anticipata saranno concessi solo nei casi di effettiva necessità (quando tra
l’uscita/entrata da scuola e l’orario del primo mezzo di trasporto utile ci sia un tempo di attesa
superiore all’ora).
Permessi per le classi: per far fronte a situazioni eccezionali ed impreviste, oppure quando non
fosse possibile sostituire un insegnante assente, le classi potranno avere delle modifiche d'orario o
essere autorizzate ad entrare in ritardo o ad uscire in anticipo. Di ciò le famiglie saranno avvertite
preventivamente per mezzo del registro elettronico: il docente che legge la comunicazione agli
allievi ne trascrive poi il contenuto nell’agenda di classe.
Parcheggio dei mezzi di trasporto
Biciclette e motocicli devono essere parcheggiati ordinatamente sotto i portici est/ovest o ai bordi
del viale e devono essere disposti in modo tale da non ostacolare il regolare movimento dei mezzi
e delle persone. Il portico del piazzale con la ex fontana deve essere lasciato libero, per questioni
di sicurezza, poiché vi si aprono diverse uscite di emergenza.
I cancelli, compreso il cancelletto che mette in comunicazione il portico del biennio e il piazzale ex
fontana, verranno chiusi al suono della seconda campana e verranno riaperti alla fine delle lezioni.
Gli allievi che giungano a scuola in ritardo, potranno entrare usando esclusivamente l’ingresso
riservato al personale.
L’afflusso agli spazi di parcheggio interni e il deflusso da essi con biciclette e motocicli devono
avvenire a passo d’uomo per salvaguardare l’incolumità delle persone e delle cose.
Comportamento durante le attività
L'inizio dell'attività didattica sarà segnalato con un primo suono di campanella; al secondo suono
di campanella gli allievi dovranno trovarsi nelle aule con il proprio insegnante. In occasione del
cambio di insegnante fra un’ora e l’altra gli allievi rimarranno in aula; ogni richiesta di uscita
dall’aula sarà presentata all'insegnante che entra e non a quello che esce a meno che tale docente
non possa aspettare il collega dell’ora successiva. Durante l'attività didattica le uscite dalle aule,
dai laboratori e dalle palestre saranno il più possibile limitate e interesseranno non più di due
studenti alla volta. Non saranno concessi permessi di uscita dall'aula durante la prima e la quarta
ora di lezione.
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In occasione del cambio di insegnante e nei trasferimenti, gli alunni sono tenuti ad un
comportamento corretto e rispettoso dell'attività didattica delle altre classi.
I trasferimenti dall’aula di classe alla palestra ed ai laboratori devono avvenire in modo ordinato,
in tempi brevi e sotto la sorveglianza dell'insegnante.
L'accesso ai laboratori avverrà soltanto con la presenza dell'insegnante.
Per permettere il ricambio dell'aria nei locali, durante gli intervalli gli studenti devono
tassativamente uscire dalle aule e dai laboratori, trasferendosi in cortile o negli atri.
In caso di assenza degli insegnanti i collaboratori scolastici ne informeranno il Dirigente Scolastico
o i suoi collaboratori, assicurando nel frattempo la vigilanza sugli studenti.
Al termine delle lezioni della giornata gli allievi potranno uscire dalle aule, dalle palestre e dai
laboratori solo dopo il suono della campanella.
Provvedimenti disciplinari
Le note disciplinari individuali e/o di classe sono visibili a tutti i docenti nel Registro elettronico.
Qualora si verificassero comportamenti scorretti ripetuti o gravi, il Consiglio di Classe, potrà
comminare una delle seguenti sanzioni disciplinari elencate in ordine di gravità: richiamo verbale,
richiamo scritto con comunicazione alla famiglia, sospensione.
Esonero da Educazione Fisica
Per le richieste di esonero dall'attività pratica di Educazione Fisica deve essere utilizzato l'apposito
modulo fornito dalla Segreteria, cui va allegata la regolare certificazione medica. La frequenza alle
lezioni di Educazione Fisica è obbligatoria per tutti gli studenti, anche per gli esonerati dall'attività
pratica.
Rapporti scuola - famiglia
Il calendario delle lezioni, degli incontri generali dei genitori con gli insegnanti, delle convocazioni
dei Consigli di Classe e delle principali scadenze dell'attività didattica insieme all’orario di
ricevimento settimanale dei singoli docenti è pubblicato nel sito della scuola: www.fermibassano.it
Le date dei colloqui con i genitori saranno deliberate dal collegio dei docenti. Con l’introduzione del
Registro elettronico ciascun insegnante vi precisa la propria ora settimanale di ricevimento ed il
numero di genitori che prevede di poter ricevere. I genitori utilizzando le proprie credenziali di
accesso provvederanno a prenotarsi per i colloqui fino al numero fissato dal docente.
Colloqui dei genitori con il Dirigente Scolastico:
È opportuno che i genitori concordino in anticipo data ed ora dell’eventuale incontro.
La vigilanza degli alunni è compito dei docenti, ma sono necessari anche autocontrollo e senso
di responsabilità da parte degli studenti.
I rapporti tra alunni, docenti, e personale non docente debbono essere improntati a correttezza e
reciproco rispetto.
Ogni turno di sorveglianza degli alunni durante gli intervalli sarà effettuato da uno o due
insegnanti per volta, a seconda delle disponibilità, indicati dalla Presidenza nell'apposita tabella
"Turni di sorveglianza", che saranno evidentemente provvisori all'inizio dell'anno scolastico,
definitivi con l'entrata in vigore dell'orario completo.
L'istituto sarà suddiviso in "zone di sorveglianza". In ognuna di queste zone sarà esposta
l'apposita tabella dei "turni di sorveglianza".
La sorveglianza degli alunni deve essere svolta secondo l'attuale normativa dal personale
insegnante; solo eccezionalmente può essere svolta dal personale non docente.
32
Per quanto riguarda la vigilanza degli studenti all'inizio e alla fine delle lezioni vale quanto
disposto dalla C.M. del 26 marzo 1976 n.82 che dice "gli insegnanti hanno l'obbligo di essere a
scuola 5 minuti prima dell'inizio delle lezioni per vigilare sugli alunni durante l'ingresso. Hanno
inoltre l'obbligo di vigilare sugli stessi all'uscita dalla scuola". Pertanto gli insegnanti al suono della
prima campanella si recheranno nelle rispettive aule.
Verrà chiesta all'inizio dell'anno scolastico ai genitori o a chi ne fa le veci, l'autorizzazione per
l'uscita anticipata degli allievi nel caso che la scuola non fosse in grado, per particolari ed
eccezionali motivi, di garantire un regolare svolgimento delle lezioni. Tale autorizzazione verrà
posta in calce nell'apposito libretto personale, eccezion fatta per gli studenti maggiorenni. Gli
studenti i cui genitori non concedessero tale autorizzazione saranno trattenuti a scuola fino al
termine regolare dell'orario delle lezioni. Questa norma non è valida nel caso di scioperi del
personale docente preventivamente annunciati dai mezzi di informazione, oppure per motivi
gravissimi attinenti l'ordine pubblico o la sicurezza.
Nel caso di improvvisa assenza di qualche docente per quanto possibile le classi scoperte saranno
affidate ad altri docenti.
In caso di particolare necessità verrà impiegato anche personale non docente.
Divieto di fumare: Come previsto dalla legge, è proibito a chiunque di fumare in tutti i locali e le
pertinenze della scuola.
Fotocopie La fotocopiatrice dell'istituto deve essere utilizzata solo dall'addetto/a. Studenti e
docenti devono compilare con sufficiente anticipo un apposito modulo per ottenere le fotocopie,
che passeranno successivamente a ritirare. Il prezzo delle fotocopie è deciso all'inizio dell'anno ed
esposto nel locale dove si trova la fotocopiatrice. Sono gratuite solo le fotocopie richieste dai
docenti e destinate alle verifiche del profitto degli studenti o altre fotocopie necessarie all'attività
dell'istituto e su autorizzazione del Preside. L'addetto alla fotocopiatrice tiene nota delle fotocopie
effettuate su apposito registro.
E’ a disposizione degli alunni all’ingresso della Sala Insegnanti una fotocopiatrice a scheda.
Provvedimenti disciplinari
Le note disciplinari individuali e/o di classe sono inserite nel Registro elettronico dove sono visibili
ai genitori degli allievi coinvolti, ai docenti della classe ed alla Dirigente. Qualora si verificassero
comportamenti scorretti particolari e/o ripetuti, la Dirigente, in accordo con il Consiglio di Classe,
potrà comminare una delle seguenti sanzioni disciplinari elencate in ordine di gravità: richiamo
verbale, richiamo scritto con comunicazione alla famiglia, sospensione. Al termine dell’eventuale
sospensione l'allievo sarà riammesso alle lezioni solo se accompagnato dai genitori (v.
Regolamento studentesse e studenti).
Esonero da Educazione Fisica
Per le richieste di esonero dall'attività pratica di Educazione Fisica deve essere utilizzato l'apposito
modulo fornito dalla Segreteria, cui va allegata la regolare certificazione medica. La frequenza alle
lezioni di Educazione Fisica è obbligatoria per tutti gli studenti, anche per gli esonerati dall'attività
pratica.
Assemblee
Assemblea d'Istituto
È consentito lo svolgimento di una assemblea per la presentazione delle liste dei candidati
rappresentanti nel Consiglio di Istituto, fino ad altre 4 all’interno dell’orario scolastico e 2 altre al
di fuori dell’orario scolastico. Nessuna assemblea può aver luogo nei 30 giorni che precedono la
fine delle lezioni. Ciascuna assemblea può interessare al massimo una intera mattinata di scuola.
L'assemblea può essere sostituita con manifestazioni sportive e/o culturali. Qualora si preveda
l’intervento di esterni (relatori, esperti,…) occorre, con congruo anticipo (almeno 20 giorni), farne
richiesta alla Dirigente Scolastica, che valuterà se autorizzarlo.
33
Assemblea di classe
È consentito lo svolgimento di una assemblea al mese, tranne che nell'ultimo mese di scuola. La
durata di ciascuna assemblea non potrà essere superiore a due ore di lezione. L'assemblea di
classe non può essere tenuta sempre lo stesso giorno della settimana, né si possono utilizzare
sempre le ore di uno stesso insegnante. Le richieste, formulate dai rappresentanti di classe,
utilizzando l'apposito modulo da ritirare in segreteria, dovranno indicare chiaramente l'ordine del
giorno, l'ora di inizio, la durata, il giorno in cui l'assemblea avrà luogo e la firma degli insegnanti
coinvolti. La richiesta dovrà pervenire in Segreteria didattica almeno tre giorni prima della data
fissata per lo svolgimento.
L'autorizzazione allo svolgimento dell'assemblea verrà annotata nel registro elettronico. Gli
insegnanti in servizio nella classe assistono l'assemblea (in classe o al piano) quali delegati del
Preside e ne controllano l'ordinato svolgimento.
I rappresentanti di classe avranno cura di stendere, su apposito modulo prelevabile in segreteria
didattica, il verbale dell'assemblea che sarà riconsegnato entro tre giorni al coordinatore di classe
e in segreteria didattica.
Si discutono spesso, nelle assemblee di classe, problemi di rapporto tra
questioni vanno trattate serenamente, parlandone prima con l'insegnante
problemi permanessero si coinvolgerà il coordinatore ed eventualmente
sempre con modi garbati e al fine di agevolare la reciproca comprensione
lavoro scolastico.
docenti e allievi. Tali
interessato; qualora i
anche la presidenza,
e favorire un proficuo
Cfr. anche Regolamento di disciplina (nelle pagine seguenti)
Regolamento dei laboratori, officine ed aule specializzate
Obblighi degli allievi:
–
Gli studenti possono accedere ai reparti solo in presenza di un responsabile.
–
L'uso delle macchine e degli strumenti può avvenire solo su autorizzazione di un responsabile.
–
All'inizio di ogni esercitazione lo studente è tenuto ad accertare che quanto consegnatogli sia
atto all'uso, secondo le indicazioni preventivamente ricevute dall'insegnante.
–
E' fatto obbligo di segnalare subito al responsabile del laboratorio guasti, difetti, loro possibili
nature e cause, sottrazioni di strumenti o attrezzi ai fini di accertare la responsabilità e
salvaguardare l’incolumità e prevenire eventuali maggiori danni.
–
Alla fine di ogni esercitazione gli studenti sono tenuti a riconsegnare il materiale usato e
possono richiedere che sia controllato prima di essere sistemato.
–
Non è consentito agli studenti girare senza motivo per il reparto, toccare o usare macchine,
attrezzi, strumenti senza la debita autorizzazione.
–
In caso di danni provocati dalla non osservanza di cui all'articolo precedente l'allievo è tenuto
alla totale rifusione del danno, può essere allontanato dal reparto e subire sanzioni disciplinari.
–
In caso di danni dovuti ad incuria o negligenza palesi o all'inosservanza delle disposizioni
ricevute, l'allievo è tenuto a risarcire il danno secondo una valutazione da stabilire caso per
caso dal Preside.
–
L'allievo è tenuto, a norma dell'art. 6 del DPR 27.4.55 a rispettare scrupolosamente tutte le
disposizioni scritte, orali, grafiche impartite ai fini della sicurezza individuale e collettiva e a
non compiere di propria iniziativa operazioni che non siano di propria competenza o che
possono compromettere la sicurezza. In caso di inosservanza lo studente potrà essere
immediatamente allontanato dal reparto o deferito al Consiglio di classe.
–
E' fatto divieto agli allievi spostare di propria iniziativa attrezzi, strumenti e oggetti di
esercitazione e portarli fuori dal reparto o dall'istituto.
34
–
Tutti gli allievi che hanno avuto in dotazione d'uso attrezzi, strumenti o altro, alla fine
dell'anno scolastico sono tenuti a restituirli in buono stato.
–
E' vietato nell'Istituto l'utilizzo e l'installazione di programmi per calcolatore che non siano
strati regolarmente acquistati dall'istituto stesso. E' inoltre vietato modificare i parametri
impostati nei programmi per gli elaboratori se non su indicazione di un responsabile. E'
possibile utilizzare dischetti personali per computer solo su esplicita autorizzazione di un
responsabile.
–
E’ vietato utilizzare floppy disk e CD ROM di proprietà degli alunni se non preventivamente
testati dal responsabile del laboratorio.
Obblighi dei responsabili
I coordinatori di laboratorio sono nominati dal Preside all'inizio dell'anno scolastico, sentito il
parere di tutti gli insegnanti che usufruiscono del laboratorio. Del medesimo laboratorio sono poi
responsabili tutti gli insegnanti e assistenti che vi hanno accesso.
–
Per trasferire in modo definitivo strumenti, macchine o attrezzi da un reparto all'altro occorre
l'accordo dei coordinatori, l'autorizzazione del Preside e la regolarizzazione degli inventari.
–
Per i prestiti temporanei da un reparto all'altro è richiesta una ricevuta che attesti il prestante,
il richiedente, la destinazione, la data e le condizioni dell'apparecchio, che alla fine dell'uso, e
comunque di ogni anno scolastico, deve essere restituito al reparto di appartenenza. Quanto
esposto viene regolamentato utilizzando l’apposito modello di ricevute compilato e depositato
in Ufficio Tecnico.
–
La richiesta di prestito va rivolta al coordinatore del laboratorio. Per eventuale, eccezionale uso
degli strumenti fuori dall'Istituto occorre sempre un'autorizzazione scritta del Preside e un
buono di uscita e di restituzione del magazziniere.
–
E' fatto obbligo agli insegnanti preposti a norma dell'art.5 del DPR 27.4.55 di mettere in atto
tutti gli accorgimenti del buon esperto e di rendere edotti gli allievi dei rischi insiti
nell'espletamento delle varie operazioni, onde prevenire il verificarsi di infortuni. A tal fine è
istituita una commissione che organizza dei corsi di aggiornamento periodici sulle normative
legate alla sicurezza nei posti di lavoro e sovrintende all'applicazione delle norme.
–
I responsabili, a termini di legge, sono tenuti a disporre ed esigere che dal comportamento
degli allievi non venga danno al patrimonio della scuola, sono altresì tenuti alla buona cura dei
reparti, alla loro conservazione e riparazione entro il limiti previsti dalle norme.
–
Tutti gli I.T.P e gli A.T.P. devono trovarsi nei laboratori o reparti durante l'orario loro assegnato
dalla Presidenza. Compatibilmente con le esigenze del reparto assegnato, l'Ufficio Tecnico,
dietro richiesta dei responsabili del reparto, può incaricare l'A.T.P. per manutenzioni in altri
reparti.
o
L'inosservanza delle norme di cui ai tre articoli precedenti può comportare sanzioni a
norma delle leggi in vigore.
–
Non è ammesso introdurre o tollerare persone estranee alla scuola all'interno dei reparti, se
non debitamente autorizzate dal Preside.
–
Gli insegnanti tecnico-pratici sono tenuti a prelevare gli allievi dagli spogliatoi e ivi riportarli 5
minuti prima della fine dell'ora di lezione.
–
I responsabili sono tenuti a: segnalare al Preside (nei casi più gravi per iscritto) tutte le
disfunzioni o manchevolezze che possono pregiudicare il buon andamento del reparto o la
conservazione dei beni della scuola, - aver cura o controllare periodicamente gli inventari, - a
fare in modo che possano avere luogo le esercitazioni programmate con richieste tempestive,
accordi, rapporti all'Ufficio Tecnico, ecc.
35
–
La verifica inventariale di ogni singolo laboratorio o reparto deve essere eseguita
materialmente all'inizio e alla fine dell'anno scolastico. Può essere eseguita (secondo accordi)
dal coordinatore, o da un corresponsabile; in ogni caso però la verbalizzazione firmata
sull'apposito modulo va eseguita dal coordinatore nominato dalla Presidenza.
–
Il coordinatore propone al Consiglio di Istituto l'acquisto di materiali per il laboratorio, per
iscritto, evidenziando la motivazione dell'acquisto ed indicando la spesa approssimativa. Tale
proposta deve essere concordata con i colleghi dello stesso laboratorio e di laboratori affini.
Lavori per terzi e diversi
Non è consentito all'interno dell'Istituto produrre oggetti a fini commerciali.
Al personale è concesso l'uso di strumenti o macchine all'interno dell'istituto dietro autorizzazione
scritta del Preside e alle seguenti condizioni:
–
l'uso avvenga fuori dell'orario di lezione o di servizio del richiedente e fuori dell'orario di
eventuale uso scolastico del laboratorio;
–
l'uso non pregiudichi in alcun modo il normale svolgersi delle esercitazioni;
–
l'uso abbia chiaramente carattere di eccezionalità e non di continuità;
–
eventuale uso di materiale di consumo o altro di proprietà dell'Istituto deve avere una
adeguata regolarizzazione contabile.
–
sia corrisposta la cifra quantificata dal Preside, quando si richieda un rimborso spese o un
noleggio.
L'articolo precedente non si applica per l’uso delle macchine ai fini di ricerche o studi eseguiti
nell'ambito dell'Istituto, autorizzate dal Collegio dei Docenti e/o dal Consiglio di Istituto, eseguite
sia dai gruppi operanti nell'Istituto sia dal singolo insegnante operante ai fini di un aggiornamento
professionale personale.
L'Istituto non può accettare richieste di studi, ricerche o prove fatte da terzi se non dopo avere
interpellato il personale eventualmente da incaricare.
Regolamento della Biblioteca
1. La biblioteca è un servizio sociale. Come biblioteca di consultazione è aperta a tutti i cittadini
del Distretto, con le norme e i criteri del presente regolamento.
2. Il Consiglio d'Istituto, all'inizio di ogni anno scolastico, nomina una commissione e uno o più
incaricati dei servizi inerenti la biblioteca. La commissione è composta da tre docenti e due
allievi.
3. La biblioteca è aperta alla consultazione conformemente al calendario scolastico. I volumi
della biblioteca sono consultabili dai maturandi nel periodo 15 giugno-30 luglio previo
accordo con i commissari interni. Durante il periodo estivo i libri della biblioteca saranno dati
solo in prestito, nei giorni e nelle ore stabiliti da apposita circolare. In assenza del Preside e
dell'incaricato della biblioteca, la registrazione sarà effettuata dalla segreteria.
4. La commissione propone l'orario di utilizzo della biblioteca e le modalità del servizio. Tali
proposte vengono ratificate dal Consiglio di Istituto.
5. Gli utenti della biblioteca possono suggerire l'acquisto di volumi o riviste su appositi moduli;
tali proposte dovranno essere prese in considerazione dalla Commissione all'atto dei nuovi
acquisti.
6. I libri di consultazione possono essere letti solo in sede. Alcuni testi sono consultabili con la
guida di un insegnante se i richiedenti sono minorenni.
36
7. I volumi presenti in biblioteca sono registrati in un software che consente di gestire i prestiti.
8. Al prestito possono accedere tutti gli studenti e tutto il personale dell’istituto.
9. I volumi concessi in prestito dovranno essere restituiti entro 30 giorni dalla data in cui ha
ottenuto il prestito; il prestito stesso è rinnovabile a richiesta dell'interessato per altri 30
giorni, a meno che l'opera non sia stata richiesta da un'altra persona.
10. Sono esclusi dal prestito i volumi di pregio opportunamente contrassegnati e quelli
appartenenti a enciclopedie o a collezioni. Eventuali eccezioni dovranno essere
preventivamente autorizzate dal responsabile della biblioteca o dalla D.S..
11. Chi smarrisce o deteriora gravemente un libro dovrà riacquistarlo personalmente. Qualora
fosse impossibile riacquistarne l'originale, il responsabile è tenuto a versare una congrua
somma che verrà stabilita dal responsabile della biblioteca o dal Preside.
12. Almeno 15 giorni prima del termine delle lezioni i libri concessi in prestito dovranno essere
restituiti per il controllo inventariale annuale.
Regolamento delle Aule Audiovisivi
1. L’aula audiovisivi è utilizzabile dai docenti con la propria classe in orario scolastico per la
visione di film o di documentari a solo scopo didattico.
2. La chiave per accedere all’aula è in possesso del personale ausiliario del 1° piano-est.
3. Nell’aula è collocato il materiale audiovisivo, di cui è consultabile in loco il catalogo
cartaceo (per argomento e per ordine alfabetico. Copia è a disposizione in sala insegnanti.
4. Le apparecchiature debbono essere manovrate solo dai docenti che le utilizzano. Gli stessi
risponderanno di eventuali danni causati da inadempienze delle norme.
5. Il prelievo e la collocazione della videocassetta o del DVD è compito del docente che ne fa
uso.
6. Per poter svolgere attività didattica con l’uso di audiovisivi e per poter fruire dell’aula, il
docente deve prenotarsi su apposito registro, presso il personale ausiliario del 1° piano-est,
indicando il giorno, le ore di proiezione (max. 2), la classe partecipante, il titolo della
videocassetta (o l’argomento trattato), la firma.
7. E' fatto assoluto divieto di far accedere gli alunni e gli estranei al laboratorio senza la
presenza di un insegnante autorizzato.
8. I singoli insegnanti potranno utilizzare l’aula per non più di un’ora settimanale per ciascuna
classe (max 2 ore per la proiezione straordinaria di un film).
9. L’utilizzo per la proiezione di film deve avere una ricaduta didattica, che di norma è
compatibile con le discipline umanistiche, meno con le altre.
Regolamento delle palestre e degli impianti sportivi
1. Data l'indubbia validità formativa dell'educazione fisica e dell'esercizio motorio per lo
sviluppo armonico della persona, è diritto-dovere di tutti gli allievi partecipare attivamente
alle lezioni e all'avviamento alla pratica sportiva.
2. Riconoscendo la funzione sociale degli impianti sportivi, le palestre sono al servizio delle
componenti dell'Istituto; è inoltre aperta a tutti i cittadini della Comunità secondo le
modalità di seguito indicate.
3. Per potere usufruire degli impianti sportivi, i gruppi e le associazioni interessate sono tenuti
a presentare una domanda scritta al Consiglio di Istituto, che decide in merito e comunica il
37
suo parere all'Amministrazione Provinciale, alla quale spetta la decisione definitiva e la
regolamentazione delle eventuali spese.
4. Gli allievi possono entrare e restare in palestra solo alla presenza dell'insegnante di
educazione fisica o con una autorizzazione della Presidenza.
5. Gli allievi possono accedere all'ufficio dell'insegnante di educazione fisica e al deposito delle
attrezzature solo se autorizzati dal docente.
6. E' consentito l'accesso in palestra solo a chi è munito di scarpe da ginnastica che non
deteriorino o imbrattino gli impianti.
7. L'insegnante di educazione fisica è tenuto a vigilare sugli spostamenti degli allievi dall'aula
alla palestra e viceversa, anche per permettere un regolare svolgimento delle ore di lezione
antecedente e successiva.
8. Gli allievi sono tenuti a cambiarsi nell'apposito spogliatoio.
9. Sono vietati attività e giochi che possano compromettere l'integrità delle attrezzature o
recare danni all'edificio scolastico.
10. Gli studenti per i quali sia riconosciuto l’esonero dall'attività pratica di Educazione Fisica
devono comunque frequentare le lezioni sotto la stretta sorveglianza dell'insegnante.
Regolamento delle Attività di Recupero
Ogni docente garantisce, con una o più fra le modalità che seguono, l’attività di recupero in accordo
con la normativa vigente. Le modalità, stabilite nel Piano delle Attività approvato in sede di Collegio
dei Docenti, vengono esplicitate dal singolo docente e verbalizzate in sede di programmazione del
c.d.c.
Esse sono:
1.
Recupero curricolare
Il Recupero in Itinere (curriculare) è effettuato durante l’intero a.s. e ne è coinvolta
tutta la classe o una parte della stessa: si svolge durante le regolari ore di lezione.
2.
Attività di sportello per classi parallele o per gruppo classe
(previo accordo tra docenti della stessa disciplina).
L’attività di Sportello sarà gestita secondo le indicazioni che seguono.
Materie, docenti coinvolti e tempi:
a.
b.
c.
d.
e.
f.
g.
h.
per un gruppo di alunni della stessa classe o di classi parallele dal docente titolare o da un
docente dell'istituto;
nei periodi: 20-10-14<>20-12-14 e 20-01-15<>20-05-15;
nei giorni : lunedì e giovedì per le classi 1e,2 e,3 e,4 e,5 e ;
anche mercoledì per le classi 2 e,3 e,4 e,5 e
nelle seguenti fasce orarie:12.50-13.50 e 13.50-14.50
per un numero minimo di 5 alunni (3, se con profitto gravemente insufficiente) e
massimo di 10 alunni;
per le seguenti discipline:
1^ quadrimestre :
classi 1e,2e: matematica, inglese, italiano, fisica, chimica, informatica, diritto;
classi 3e,4e,5e : matematica, inglese, italiano, meccanica
2^ quadrimestre :
classi 1e , 2e: matematica, inglese, italiano, fisica, chimica, informatica, diritto, tecnologia
e tecnica di rappresentazione grafica;
classi 3e,4e,5e: matematica, inglese, italiano, materie di indirizzo.
38
Modalità di accesso per gli alunni:
i.
j.
Pagamento della quota di 2,00 € per lezione (versamento minimo di € 10,00) che potrà
essere effettuato dal singolo alunno o dalla classe con le seguenti due modalità e
comunque indicando nella causale la dicitura ”SPORTELLI DIDATTICI”:

con versamento tramite bollettino sul conto corrente postale

tramite bonifico on-line utilizzando il codice IBAN: IT26V0760111800000018586362
Ritiro dei ticket in blocchetti da 5/10 biglietti o multipli a pagamento effettuato,
presentando la ricevuta in segreteria didattica;
Iscrizione che avverrà compilando di volta in volta il modulo reperibile presso la
postazione del personale ATA del piano o al centralino. Dovrà essere compilato e
consegnato al proprio docente o al docente incaricato almeno tre giorni prima della
data prevista; al modulo saranno allegati tanti ticket quanti gli alunni che si sono
prenotati;
Assenze/uscite anticipate.
La giustificazione dell’assenza, se non coincide con quella del mattino, dovrà essere
presentata al docente che ha tenuto lo sportello, utilizzando nel libretto lo spazio
“comunicazioni scuola-famiglia”; nel caso di assenza giustificata il docente restituirà
all’alunno il ticket; dopo due assenze ingiustificate l'alunno non avrà più accesso
allo sportello;
eventuali uscite anticipate devono essere richieste dal genitore nello spazio del libretto
“comunicazioni scuola-famiglia”; gli alunni verranno avvisati di eventuali assenze del
docente.
N.B. Il docente può decidere di non accogliere l'adesione dell'alunno che nelle ore
curricolari abbia dimostrato scarsi impegno e motivazione.
3. Sportello autogestito
1. Lo sportello autogestito dagli alunni è gratuito ed autorizzato solo dalla D.S. e solo per le
classi del triennio. L’attività di Sportello autogestito avverrà nel rispetto delle indicazioni
che seguono.
a. Materie e tempi precisati sopra.
b. Modalità di accesso per gli alunni:
2. Iscrizione: compilazione del modulo d’iscrizione (reperibile presso la postazione del
personale ATA del piano o al centralino) in tutti i campi, di volta in volta, indicando l'alunno
referente del gruppo; allegare , inoltre, i moduli di autorizzazione dei genitori (in caso di
alunni non maggiorenni), reperibili presso la postazione del personale ATA del piano o al
centralino;
3. Autorizzazione: l’alunno referente consegnerà alla Dirigente Scolastica i moduli di cui al
punto a) almeno tre giorni prima della data richiesta. Sarà quindi sua cura autorizzare o
meno l’attività; ricevuta l’autorizzazione la mattina stessa l’alunno referente compilerà,
presso il centralino, anche il modulo di registrazione della presenza, indicando “sportello
autogestito”.
4. Uscite anticipate : eventuali uscite anticipate devono essere richieste dal genitore nello
spazio “comunicazioni scuola-famiglia” e convalidate dalla Dirigente Scolastica.
4:
Sportello d’incontro
Il Dipartimento di Religione propone a tutti gli alunni dell’istituto uno “sportello d’incontro”
gratuito al fine di creare momenti di confronto e scambio tra alunni su tematiche relative al
loro vissuto e/o legate all’attualità.
Coordinamento. Gli incontri si terranno solo in presenza del docente di Religione che
provvederà anche a registrare la presenza degli alunni nel registro elettronico.
Tempi e modalità: Sono gli stessi precisati per lo sportello autogestito.
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Regolamento di disciplina.
Il presente Regolamento si propone di attuare le disposizioni contenute nel Decreto del Presidente
della Repubblica 24 giugno 1998, n.249, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.175 del 29/07/1998,
contenente lo “Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria”, assieme ad
integrazioni e specificazioni intese a favorire una positiva formazione culturale, morale, sociale e
umana degli alunni e una serena e ordinata convivenza civile nell’ambiente scolastico.
Sommario:
1.
Premessa
2.
Regolamento delle assemblee degli studenti
3.
Frequenza
4.
Impegno nello studio
5.
Rispetto dei compagni e del personale della scuola
6.
Regolamenti vari
7.
Responsabilità
8.
Disciplina - sanzioni
9.
Ricorsi
10.
Note Conclusive
1. Premessa
Sono qui ripresi in forma sintetica i contenuti fondamentali del Decreto in oggetto.
L’articolo 1 tratta della vita della comunità scolastica, affermando che la scuola è luogo di
formazione e di educazione, e pertanto va intesa come comunità di dialogo, di ricerca e di
esperienza sociale, orientata alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni e basata sul
criterio della pari dignità nella diversità dei ruoli. Occorre pertanto che sia garantita la libertà di
espressione, di pensiero, di coscienza e di religione, col massimo rispetto reciproco.
L’articolo 2 riassume i diritti dello studente, che si possono così elencare:
–
diritto soggettivo ad una prestazione didattico-educativa di qualità e ad una formazione
culturale e professionale qualificata, che rispetti i tempi e gli stili di apprendimento e tenga
conto sia dei tempi evolutivi della classe, sia delle esigenze legate agli obiettivi specifici della
figura professionale;
–
diritto di essere informato sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita della scuola;
–
diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola;
–
diritto di scelta tra le attività curricolari integrative e tra queste a scegliere le più idonee;
–
diritto di riunione e di assemblea opportunamente regolamentate;
–
diritto di associazione e di svolgimento di iniziative all’interno della scuola, secondo modalità e
criteri disciplinati dalle singole istituzioni scolastiche.
–
Diritto ad avere, nella scuola, servizi di informazione, ascolto e consulenza;
–
Diritto di conoscere il suo curriculum, i criteri di valutazione di ogni docente; ha altresì il diritto
di una valutazione immediata e motivata dopo ogni prova orale;
40
–
Diritto di spiegazione, discussione e correzione sia dei compiti per casa che delle verifiche
svolte in classe;
–
Diritto di conoscere il risultato ed il giudizio articolato sulle prove scritte, non oltre il tempo
massimo di 15 giorni dal’effettuazione delle stesse, salvo gravi motivi da comunicare allo
studente;
–
Diritto di accesso a tutti i documenti relativi al percorso scolastico, previsti dalla legge;
–
Diritto ad essere trattato con equità e a non subire costrizioni e/o intimidazioni;
–
Diritto alla riservatezza.
L’articolo 3 elenca i doveri degli studenti nel modo seguente:
–
Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente agli
impegni di studio.
–
Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del capo d’istituto, dei docenti, del personale
tutto della scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono per se
stessi.
–
Nell’esercizio dei loro diritti e nell’adempimento dei loro doveri gli studenti sono tenuti a
mantenere un comportamento corretto e coerente con i principi di cui all’articolo 1.
–
Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dai
regolamenti dei singoli istituti.
–
Gli studenti sono tenuti ad utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi
didattici e a comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio della
scuola.
–
Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l’ambiente scolastico e di
averne cura come importante fattore di qualità della vita della scuola.
–
Gli studenti devono conoscere il curriculum intrapreso e le sue fasi, gli obiettivi didattici,
educativi e il percorso per raggiungerli.
–
Gli studenti devono essere leali, non mentire, ed assumersi le proprie responsabilità; devono
rispettare le regole e riconoscere i propri errori.
L’articolo 4, alla luce di quanto contenuto nei tre articoli di cui sopra, detta i principi e le norme cui
devono
ispirarsi i regolamenti di disciplina delle istituzioni scolastiche, stabilendo che:
1. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educative e tendono al rafforzamento del senso di
responsabilità.
2. La responsabilità disciplinare è personale.
3. La libera espressione di opinione correttamente manifestata non può mai essere sanzionata.
4. Le sanzioni sono sempre temporanee e ispirate al principio della riparazione del danno.
5. Le sanzioni e i provvedimenti che comportano allontanamento dalla comunità scolastica sono
sempre adottati da un organo collegiale.
6. Il temporaneo allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto
solo in caso di gravi o reiterate infrazioni disciplinari per periodi non superiori ai quindici
giorni.
41
7. L’allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto anche quando
siano stati commessi reati o vi sia pericolo per l’incolumità delle persone.
L’articolo 5 reca le disposizioni generali in materia di ricorsi contro le sanzioni disciplinari e di
reclami degli studenti contro le violazioni del regolamento di disciplina, prevedendo l’istituzione di
due organi di garanzia: uno interno alla scuola, deputato all’esame dei ricorsi degli studenti contro
le sanzioni disciplinari, l’altro di ordine provinciale, avente la funzione di giudicare su eventuali
reclami contro le violazioni del regolamento di disciplina.
2. Regolamento delle assemblee degli studenti
Le Assemblee sono una occasione di partecipazione democratica degli studenti per
l'approfondimento e la soluzione di particolari problemi dell'Istituto e della scuola in generale.
Le Assemblee possono essere svolte a livello di Classe, di Corso o Indirizzo e di Istituto
Tutte le richieste di assemblea vanno presentate per iscritto al Preside corredate di un chiaro e
circostanziato ordine del giorno.
Nei trenta giorni precedenti la fine dell’anno scolastico sono sospese le assemblee di Classe, di
Corso e di Istituto.
I rappresentanti di classe e d’istituto hanno il diritto-dovere di frequentare attività formative,
fornite dalla scuola, finalizzate al loro ruolo ed alle azioni di coordinamento delle attività
scolastiche
Assemblee di classe.
1. Le Assemblee di Classe sono consentite per un massimo di due ore mensili. Sia le classi del
biennio che quelle del triennio potranno richiedere anche assemblee della durata di un’ora
fino al tetto delle due ore per ogni mese. Tale scansione potrebbe essere privilegiata
specialmente in occasione dei Consigli di Classe, quando sarebbe utile tenerne una prima
per individuare problemi e argomenti da portare entro il consiglio stesso, l’altra dopo, per
illustrare quanto emerso in sede di consiglio dal confronto con le altre componenti (genitori
e docenti).
2. Le Assemblee di Classe devono svolgersi in giorni e ore di volta in volta diversi dai
precedenti.
3. Le richieste di Assemblea di Classe devono essere presentate al Preside con almeno tre
giorni di preavviso, escluso quello previsto per l’assemblea stessa.
4. Le richieste di Assemblea di Classe devono essere firmate dai rappresentanti di classe e
presuppongono il consenso della maggioranza degli alunni della classe interessata; le
richieste di assemblea presentate al Preside devono recare in calce anche la firma dei
docenti, nelle cui ore è previsto lo svolgimento delle medesime.
5. L’autorizzazione allo svolgimento dell’assemblea, firmata dal Preside, deve essere ritirata
dai rappresentanti di classe e inserita nel registro di classe.
6. Delle Assemblee di Classe va redatto apposito verbale dai rappresentanti, copia del quale
verrà consegnata al coordinatore.
7. Gli insegnanti nelle cui ore si svolge l’Assemblea di Classe potranno parteciparvi o rimanere
a disposizione al piano in cui si tiene la medesima; vigileranno comunque affinché le
assemblee si svolgano nel massimo rispetto reciproco, tenendo conto del diritto delle altre
classi dell’istituto al regolare espletamento dell’attività didattica.
8. I rappresentanti di classe saranno ritenuti responsabili del buon andamento del’assemblea,
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9. Qualora gli alunni si comportassero in modo scorretto, disturbando il normale andamento
delle lezioni nelle classi vicine, l’assemblea verrà interrotta e riprenderanno regolarmente le
lezioni curricolari.
Assemblee d’Istituto.
1. La scuola riconosce agli studenti il diritto di gestire in modo autonomo (mediante
assemblee d’Istituto, conferenze-dibattito, gruppi di studio, o altre attività autogestite
anche con eventuale collaborazione di docenti) fino a 30 ore curricolari nel corso dell’anno
scolastico, per affrontare problematiche inerenti il mondo della scuola, dei giovani o della
società in generale. Da questo monte-ore vanno detratte quelle relative ad assenze
collettive giudicate pretestuose o comunque non giustificate dal Preside e/o dal Consiglio
d’Istituto.
2. Le Assemblee di Istituto e le altre attività a livello di istituto vanno tenute di volta in volta
in giorni della settimana diversi da quelli delle precedenti.
3. Le richieste di Assemblea di Istituto vanno presentate al Preside dai rappresentanti
d’Istituto degli alunni, previo assenso scritto della maggioranza dei rappresentanti di
classe.
4. Le Assemblee di Istituto devono essere autorizzate dal Preside almeno sette giorni prima
della data prevista per il loro svolgimento.
5. Le richieste di altre attività a livello di Istituto, che rivestano carattere di autogestione,
devono essere presentate almeno venti giorni prima della data prevista per il loro
svolgimento e dovranno essere vagliate ed autorizzate dal Consiglio di Istituto.
6. Per meglio gestire alcune delle attività autonome gli studenti possono prevedere
l’intervento di persone esterne esperte nelle tematiche di interesse degli studenti stessi.
7. Sia le richieste di Assemblee di Istituto che di altre attività a livello di Istituto devono
essere corredate di dettagliato ordine del giorno, delle modalità di svolgimento e, qualora
previsto, dei nomi e delle competenze delle persone esterne chiamate a partecipare.
8. Il Preside può negare l’autorizzazione allo svolgimento delle Assemblee d’Istituto sia in
caso di assenza di alcune classi (impegnate per esempio nel viaggio di istruzione), sia per
inadeguatezza dell’ordine del giorno, sia per non sufficienti garanzie di ordinato
svolgimento delle medesime.
9. Il permesso allo svolgimento dell’assemblea, firmato dal Preside, dovrà essere affisso
all’albo degli insegnanti e a quello degli studenti con almeno una settimana di preavviso.
10. Da un punto di vista organizzativo le attività autogestite possono essere tenute sia in
riunione plenaria di tutti gli studenti della scuola, sia in lavori di gruppo, di seminario, di
ricerca.
11. Queste attività possono essere organizzate in un unico momento (più giorni consecutivi)
dell’anno scolastico o essere distribuite in modo diverso nel corso dello stesso. La somma
dei tempi impegnati in queste attività non dovrà comunque eccedere il monte ore garantito
dalla scuola per le medesime.
12. All'Assemblea di Istituto possono partecipare anche gli Insegnanti dell'Istituto.
13. Gli alunni sono tenuti a partecipare in modo responsabile alle assemblee o alle attività
autogestite.
14. I richiedenti l’Assemblea d’Istituto sono responsabili dell’organizzazione e della conduzione
dell’assemblea stessa; devono quindi garantire il massimo ordine durante lo svolgimento
della medesima.
15. Qualora alcuni alunni si comportassero in modo scorretto, pregiudicando il regolare
svolgimento dell’attività in essere, o si allontanassero dai locali dove si tiene l’attività senza
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giustificato motivo, l’assemblea verrà interrotta e riprenderanno regolarmente le lezioni
curricolari. La decisione di sospendere l’assemblea o l’attività autogestita potrà essere
presa dagli organizzatori della medesima o dal Preside, cui siano stati segnalati irregolarità
o comportamenti inadeguati.
16. Al termine dell’Assemblea di Istituto o di altra attività a livello di istituto, a cura dei
richiedenti, verrà redatto dettagliato verbale, copia del quale sarà esposta in sala
insegnanti. Detto verbale dovrà indicare i dati significativi della seduta, le modalità di
svolgimento della stessa e le eventuali deliberazioni adottate in merito all’O.d.G..
Assemblee di Corso o di Indirizzo.
1. Per le classi del triennio di specializzazione la scuola mette a disposizione fino a cinque ore
annue per svolgere Assemblee di Corso o di Indirizzo, da effettuarsi in non più di due giorni
all’anno per una durata di almeno due ore.
2. La richiesta di una assemblea di questo tipo, ben motivata e corredata di un dettagliato
ordine del giorno, dovrà essere presentata al Preside, che, valutatane l’opportunità, potrà
concedere l’autorizzazione. Tale autorizzazione dovrà essere notificata ai docenti e agli
allievi interessati, mediante comunicazione scritta, almeno cinque giorni prima della data
proposta per lo svolgimento dell’assemblea.
3. Assemblee di questo tipo saranno organizzate e dirette dai rappresentanti di classe, con
l’eventuale collaborazione di alcuni docenti. Vi potranno partecipare anche esperti del
settore ed ex allievi, previa autorizzazione del Preside riportata nella comunicazione scritta.
4. A nessun allievo delle classi interessate sarà consentito di allontanarsi durante l’assemblea,
se non per validi motivi. Gli allievi che contravvenissero a questa norma subiranno
un’ammonizione che sarà annotata nel registro di classe.
5. Al termine dell’assemblea verrà redatto, a cura dei promotori, apposito verbale, di cui una
copia verrà inserita nel registro di classe.
3. Frequenza (Art. 3 comma 1)
Sono sanzionabili disciplinarmente i seguenti comportamenti:
1. Ritardo non giustificato. (Sanzione 1 o 3)
2. Assenza individuale o collettiva non giustificata. (Sanzione 2 o 3)
3. Uscita non autorizzata dalla scuola. (Sanzioni 3 e 5)
Si prevede inoltre che:
1. In caso di assenze frequenti, specie se ripetute nello stesso giorno della settimana, il
coordinatore di classe si premurerà di contattare la famiglia per verificarne la legittimità.
2. Anche in caso di entrate ricorrenti alla seconda ora o di uscite anticipate frequenti il
coordinatore di classe potrà comunicarlo alla famiglia.
Nei vari casi il contatto con la famiglia sarà stabilito per iscritto sul libretto personale dell’alunno o,
tramite la segreteria, al domicilio dello stesso.
Tenuto conto del disturbo che entrate ed uscite fuori orario arrecano all’attività didattica, si
stabilisce che:
1. Le entrate ritardate possono avvenire al cambio fra la prima e la seconda ora e solo
eccezionalmente nei cambi successivi.
2. Le uscite anticipate possono avvenire a partire dal cambio fra la terza e la quarta ora e solo
eccezionalmente nei cambi delle altre ore.
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3. Le entrate e le uscite fuori orario possono essere autorizzate solo dal Preside o da un suo
sostituto.
Il Preside, per comunicare agli insegnanti interessati il permesso concesso, utilizzerà i moduli a tal
fine predisposti nel libretto personale dell’allievo.
Qualora l’alunno si presentasse a scuola in ritardo privo del libretto personale, il Preside lo potrà
ammettere in classe, ma il giorno successivo lo studente interessato dovrà presentare
all’insegnante della prima ora comunicazione scritta nel libretto personale in cui i genitori
dichiarino di essere a conoscenza dell’arrivo a scuola in ritardo del proprio figlio nel giorno
precedente.
Va decisamente combattuta la pratica dell’astensione collettiva dalle lezioni per motivi banali,
pretestuosi o comunque non sufficientemente meditati e condivisi. Anche in caso di gravi
disservizi, quale il mancato funzionamento dell’impianto di riscaldamento in parte dell’istituto,
l’eventuale decisione di sospendere le lezioni deve venire adottata classe per classe valutando i
dati della situazione e non sull’onda emotiva di parole d’ordine lanciate da qualcuno.
Se si dovessero comunque verificare assenze collettive non giustificate o non adeguatamente
motivate, ponendosi queste in contrasto anche con il fondamentale diritto allo studio sancito dalla
Costituzione e con la legge che stabilisce in 200 giorni la durata minima dell’anno scolastico, si
prevede la possibilità da parte dei Consigli di Classe di adottare provvedimenti atti a scoraggiare la
pratica in questione (riduzione dei giorni eventualmente previsti per i viaggi di istruzione,
riduzione del monte-ore previsto per le Assemblee d’Istituto in numero corrispondente ai mancati
giorni di lezione). Qualora ciò non bastasse sarà il Consiglio di Istituto a deliberare su eventuali
sanzioni da comminare direttamente o da proporre ai Consigli di Classe.
Il D.P.R. n. 122 del 22 giugno 2009, all’Art. 14. Prevede che “A decorrere dal 2010/2011, anno
scolastico di entrata in vigore della riforma della scuola secondaria di secondo grado, la validità
dell'anno scolastico, è vincolata alla condizione che ciascuno studente abbia frequentato almeno
tre quarti dell'orario annuale personalizzato. Le istituzioni scolastiche possono stabilire, per casi
eccezionali, motivate e straordinarie deroghe al suddetto limite. Il mancato conseguimento del
limite minimo di frequenza, comprensivo delle deroghe riconosciute, comporta l'esclusione dallo
scrutinio finale e la non ammissione alla classe successiva o all'esame finale di ciclo.
La Nota. Prot. n.7736 del 27/10/10 chiarisce e precisa la motivata deroga legata ad assenze per
malattia con degenza sia in ospedale che a casa(con certificato medico); altre motivate deroghe
proposte dal Dirigente e approvate all’unanimità dal Collegio dei Docenti del 10/11/2010 sono:
trasferimento della famiglia, assenza per lutto (fino al 3° grado di parentela), ritardi o uscite
anticipate per motivi di trasporto entro un’ora dai normali orari di entrata e di uscita.
Altra deroga riguarda le assenze per adesione a confessioni religiose per le quali esistono
specifiche intese che considerano il sabato come giorno di riposo (cfr. Legge n. 516/1988 che
recepisce l’intesa con la Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno; Legge n. 101/1989 sulla
regolazione dei rapporti tra lo Stato e l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, sulla base
dell’intesa stipulata il 27 febbraio 1987). Il Dirigente e il C.d.C. concorderanno con la famiglia
dell’alunno le modalità del recupero delle ore perse di lezione
4. Impegno nello studio (Art. 3 Comma 1).
Ciascun docente, in relazione alla propria disciplina, prenderà nota di tutte le inadempienze da
parte degli studenti a questo loro fondamentale dovere, in particolare delle occasioni in cui:

Gli studenti risultino impreparati.

I compiti scritti non siano stati eseguiti o siano stati eseguiti male.

Gli studenti manchino del materiale previsto per la materia.
In caso di ripetute inosservanze l’insegnante ne darà comunicazione per iscritto alla famiglia.
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5. Rispetto dei compagni e del personale della scuola (Art. 3 Comma 2).
Sono considerate contravvenzioni al “dovere” in oggetto:
1. L’uso di materiali non richiesti dalla materia.
2. L’uso recidivo del turpiloquio.
3. Le offese verbali ai compagni.
4. Le risa e le battute ironiche su errori dei compagni.
5. La violenza fisica su compagni.
6. La violenza psicologica e/o le prevaricazione sui compagni.
7. La turbativa grave alle lezioni (leso il diritto allo studio dei compagni).
8. L’intolleranza
nei
confronti
delle
diversità
(fisiche,
comportamentali,...) di compagni, docenti ed ausiliari.
psicologiche,
etniche,
9. I comportamenti fraudolenti nell’esecuzione delle verifiche.
10. Il danneggiamento o la sottrazione di materiali o strumenti di proprietà dei compagni.
Le sanzioni (dalla n. 1 alla n. 7, di cui sotto) saranno commisurate alla gravità del cattivo
comportamento e anche alla frequenza del medesimo.
6. Regolamenti vari (Art. 3, commi 4, 5, 6).
In relazione all’Art. 3, comma 4 (rispetto delle norme organizzative e di sicurezza previste nei
Regolamenti di Istituto), comma 5 (corretto utilizzo di strutture, macchinari e sussidi didattici,
comportamento che non danneggi il patrimonio della scuola), comma 6 (responsabilità nei
confronti della qualità e della accoglienza dell’ambiente scolastico), visti i “Regolamenti dei
laboratori, delle officine e delle aule specializzate”, il “Regolamento della biblioteca”, il
“Regolamento delle aule audiovisivi”, il “Regolamento delle palestre e degli impianti sportivi”
contenuti nel “Piano dell’Offerta Formativa” in vigore in questo istituto, si rimanda alle norme
previste negli stessi.
Sono sanzionabili disciplinarmente i seguenti comportamenti:
1. Infrazioni alle norme dei vari Regolamenti.
2. Mancata osservanza delle norme di sicurezza previste per l’utilizzo di strumentazioni,
macchinari, sostanze chimiche.
3. Danni di natura colposa o dolosa al patrimonio della scuola.
4. Sottrazione di strumenti o altro materiale di proprietà della scuola.
Le sanzioni (dalla n. 1 alla n. 7, di cui sotto) saranno commisurate alla gravità del cattivo
comportamento e alla frequenza del medesimo.
7. Responsabilità (Art. 4, comma 2).
Aule di classe
All’inizio dell’anno scolastico il coordinatore di classe farà l’inventario delle suppellettili dell’aula
(banchi, sedie, tapparelle, lavagne, carte geografiche o d’altro genere,...), specificando le
condizioni in cui si trovano e gli eventuali difetti rilevabili.
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Chiunque rilevi qualche danno ad una delle suppellettili dell’aula, deve farlo presente
immediatamente all’insegnante della prima ora, che lo annoterà nel registro di classe e lo riferirà
al coordinatore.
Coloro che saranno riconosciuti responsabili di danni di natura colposa o dolosa alle suppellettili
dell’aula di classe dovranno rifondere la scuola delle spese sostenute per la riparazione degli
stessi.
Danni non riconducibili alla responsabilità di un singolo saranno imputati all’intera classe anche
dal punto di vista economico.
Per evitare contestazioni relativamente a danni riscontrati nelle aule di classe è necessario che le
stesse siano usate esclusivamente dalla classe titolare. Le eventuali attività di recupero o d’altro
genere in orario extracurricolare dovranno quindi essere svolte nell’aula della classe cui gli alunni
appartengono.
Per evitare che si possano attuare danneggiamenti durante i momenti di assenza della classe, il
personale ausiliario, opportunamente avvisato, dovrà chiudere a chiave l’aula stessa e riaprirla al
ritorno degli allievi.
Uso dei bagni
Per quanto riguarda l’uso dei bagni gli alunni ne cureranno la pulizia, il decoro e il buono stato di
conservazione degli impianti e degli arredi e segnaleranno al personale ausiliario
malfunzionamenti o danneggiamenti che abbiano notato.
Riscontrati inconvenienti o danni degni di nota, il personale ne riferirà tempestivamente ai
coordinatori delle classi del piano in oggetto. Se verrà accertata l’identità dei responsabili, questi
saranno sottoposti a giudizio del consiglio di classe, che potrà irrogare sanzioni disciplinari e/o
pecuniarie.
8. Disciplina - sanzioni (Art. 4, comma 1).
Si prevede il seguente elenco di sanzioni:
1_ Ammonizione verbale dell’alunno
2_ Comunicazione scritta alla famiglia solo nel libretto personale per segnalare:
a. Mancanza del materiale e/o dei compiti per casa
b. Mancanza della firma su comunicazioni e/o valutazioni
c. N.B. Il docente potrà annotare tali comunicazioni nel proprio registro personale
3_ Annotazione nel registro di classe per segnalare:
a. Mancanza del libretto personale
b. Mancanza di giustificazioni
c. Comportamenti individuali scorretti: in tal caso il docente riporterà anche sul libretto
personale la nota
d. Comportamenti scorretti imputabili all’intera classe: in tal caso il docente farà annotare a
tutti gli alunni, sul libretto personale, la nota
e. Annotazione aggiuntiva alla quarta nota per mancanza di libretto o giustificazioni: sarà
equiparata a comportamento scorretto con le conseguenze di cui al Punto 4.a e 4.b
4_ Provvedimenti disciplinari:
a. Dopo 3 annotazioni nel registro di classe (che riguardino il comportamento scorretto), il
coordinatore tramite la segreteria ne informerà la famiglia con lettera protocollata; di ciò
farà menzione anche nel registro di classe.
b. Dopo 4 annotazioni nel registro di classe (che riguardino il comportamento scorretto), il
coordinatore convocherà in seduta straordinaria il C.d.c., limitato alla sola componente
47
docenti, che, avvisati i rappresentanti dei genitori e degli alunni (Art.4,comma 6), valuterà il
tipo di sanzione da comminare e la modalità di espletamento individuata fra le seguenti:
1.
Con lavori socialmente utili da eseguire fuori dall’orario scolastico e alla presenza di un
docente;
2.
Con allontanamento dalla scuola fino a 15 giorni: tale sanzione dovrà diventare
esecutiva entro 8 giorni dalla sua irrogazione. I contatti con gli alunni temporaneamente
sospesi dalla scuola e con le rispettive famiglie saranno tenuti dal coordinatore di classe.
3.
Tale sanzione ed i momenti di assolvimento della stessa verranno annotati dal
coordinatore nel registro di classe.
5_ Riparazione economica dei danni
a. causati a terzi
se il danno, materiale o morale, registrato con la nota nel registro di classe, è stato causato
a terzi all’interno o dall’interno dell’istituzione (compagni, personale scolastico,…), una volta
accertata la responsabilità, il risarcimento deve essere fatto direttamente dal responsabile; il
danno procurato avrà ripercussioni sul voto di condotta.
b. causati all’istituzione
i danni causati all’istituzione possono essere di due tipologie:
1. personali
Se viene individuato il responsabile, costui deve, previo accertamento dell’entità del danno a
cura dell’ufficio tecnico, versare il dovuto sul c.c.p. predisposto entro 3 giorni dalla notifica.
2. di classe
Se non si riesce ad individuare il colpevole, il risarcimento viene effettuato in modo
proporzionale dall’intera classe 8anche da più classi), previo accertamento dell’entità del
danno a cura dell’ufficio tecnico, con notifica dell’importo e successivo versamento in unica
soluzione, entro 8 giorni dalla comunicazione.
N.B. Qualora non venga versato il dovuto, l’importo verrà recuperato alla prima attività che
comporti un pagamento: nel caso degli alunni di 2 a l’importo verrà diviso per il numero degli
allievi e la quota individuale sarà addebitata nella classe 3 a in cui i singoli alunni risultino
iscritti; nel caso di allievi della classe 5a l’importo dovuto dovrà essere versato all’atto del
versamento per il diploma.
6_ Denuncia all’autorità competente
In tutti i casi la scelta delle sanzioni, fra quelle elencate, sarà rapportata alla gravità del
cattivo comportamento e anche alla frequenza del medesimo.
Le sanzioni previste nei primi quattro punti dell’elenco precedente potranno essere inflitte
dal singolo docente o all’occorrenza dal coordinatore di classe o dal Preside.
La sanzione prevista al punto 4_b potrà esser irrogata solo da un organo collegiale,
individuato nel Consiglio di Classe limitato ai soli docenti, sentiti i rappresentanti dei genitori
e degli alunni(Art. 4, comma 6). Tale sanzione dovrà diventare esecutiva entro 8 giorni dalla
sua irrogazione. L’allontanamento dalla scuola della durata di 15 giorni potrà essere irrogato
solo dal C.d.C. completo.
I contatti con gli alunni temporaneamente sospesi dalla scuola e con le rispettive famiglie
(telefonate, incontri a scuola su appuntamento) saranno tenuti dal coordinatore o da altro
insegnante dell’Istituto di cui sia stata accertata la disponibilità.
9. Ricorsi (Art. 5, comma 2).
Contro le sanzioni disciplinari, gli studenti possono ricorrere, entro 15 giorni dalla comunicazione
della loro irrogazione, ad un apposito organo di garanzia, individuato per l’anno scolastico
2010/2011 nella Giunta Esecutiva del Consiglio d’Istituto.
48
10. Note Conclusive
I viaggi di istruzione sono considerati attività didattica a tutti gli effetti.
Le prescrizioni contenute in questo regolamento integrano quelle contenute nei vari regolamenti
inseriti nel P.O.F.
Qualora si configuri il reato penale, il procedimento disciplinare verrà sospeso.
Le infrazioni alle disposizioni contenute nel presente regolamento che si configurino come
“infrazioni al codice civile o penale” porteranno alle conseguenze di natura civilistica
(responsabilità da fatto illecito) o penale (se il fatto si configura come reato) con la denuncia alla
competente Autorità di Pubblica Sicurezza.
Normativa per l’Accoglienza degli alunni stranieri
Il presente documento rappresenta un modello di accoglienza con il quale affrontare e facilitare
l’inserimento scolastico degli alunni stranieri, in particolare di quelli che si iscrivono in corso
d’anno. Costituisce uno strumento di lavoro flessibile, finalizzato a delineare le azioni dell’Istituto
in tale ambito e, pertanto, soggetto ad integrazioni e modifiche sulla base delle esigenze della
scuola, delle sue risorse nonché delle esperienze maturate.
Premessa
Inserimento dell’alunno in classe
Finalità
Proposta di assegnazione alla classe
Il progetto “Crescere insieme”
Scelta della sezione
La Commissione Accoglienza alunni stranieri
Indicazioni per i C.d.C.
Prima fase dell’accoglienza
Prima accoglienza nella classe
Domanda d’iscrizione
Compiti del Consigli di Classe
Colloquio con alunno e genitori
Criteri e modalità di valutazione
Somministrazione dei test di livello
Premessa
Finalità
Attraverso le indicazioni contenute nel presente documento, il Collegio dei Docenti si propone di:
Definire azioni da condividere all’interno dell’Istituto in tema di accoglienza di alunni stranieri,
attraverso l’adesione alla rete del Progetto “ Crescere Insieme a scuola”;
Facilitare l’ingresso a scuola dei ragazzi stranieri, sostenerli nella fase di adattamento ed ,
eventualmente, riorientarli.
Favorire l’apprendimento della lingua italiana attraverso laboratori linguistici della lingua italiana
come L2;
Favorire un clima di accoglienza nella scuola nelle modalità più consone alle caratteristiche
dell’Istituto;
Promuovere la comunicazione e la collaborazione tra scuole e tra scuola e territorio sui temi
dell’accoglienza e dell’educazione interculturale.
Il progetto “CRESCERE INSIEME A SCUOLA”
49
L’Istituto “E. Fermi”, in rete con altre sei scuole superiori di Bassano del Grappa, è inserito nel
progetto “Crescere insieme a scuola”, finalizzato a favorire l’inserimento di alunni stranieri con un
vissuto recente di immigrazione.
Il progetto si sviluppa verticalmente (coinvolge scuole elementari, medie e superiori) e prevede
tre azioni: accoglienza, corsi di italiano L2 e intercultura.
In tal modo l’I.T.I.S si impegna, con le altre scuole, ed collaborazione con le famiglie, gli Enti e le
Associazioni locali, a facilitare l’inserimento scolastico e sociale degli alunni stranieri, per limitare
abbandoni e insuccessi. Il progetto usufruisce di finanziamento regionale per il numero di ore e di
attività che vengono effettivamente realizzate e documentate dagli insegnanti della rete e dalle
singole scuole
Le azioni del progetto
Fase 1 :
istituzione di una commissione accoglienza alunni stranieri;
acquisizione dei dati anagrafici,
rilevazione delle competenze linguistiche;
incontro con le famiglie per la presentazione del P.O.F.;
attivazione di uno sportello di orientamento per alunni e famiglie.
Fase 2 :
utilizzazione, per l’anno in corso dei laboratori linguistici dell’EDA;
istituzione di corsi di italiano L2.
Fase 3 :
realizzazione di un corso di formazione interculturale rivolto agli insegnanti.
La commissione “Accoglienza Alunni Stranieri”
Si istituisce la Commissione accoglienza alunni stranieri composta come segue:
Dirigente Scolastico, docente referente per gli alunni stranieri( responsabile d’Istituto del progetto
“Crescere insieme a scuola”), docente di lingua inglese, docente di area scientifico – matematica,
docente di diritto (?), docente dell’area professionalizzante del triennio, impiegato della segreteria.
Compiti:
Seguire le prime fasi dell’inserimento degli alunni stranieri di recente immigrazione, attraverso il
docente referente, a partire dal momento della richiesta di iscrizione a scuola; (raccogliere dati
disponibili in segreteria, presentare la struttura e l’organizzazione scolastica, proporre
l’assegnazione alla classe e informare il rispettivo C.d.C.);
Rilevare, attraverso i test di .livello, le competenze linguistico – espressive e logico-scientificomatematiche;
Favorire la partecipazione ai laboratori linguistici di italiano L2 attivati nell’ambito del progetto in
rete ;
Orientare l’alunno qualora egli dimostri interessi diversi da quelli che la scuola è in grado di
soddisfare;
Valutare la funzionalità e l’adeguatezza del progetto esistente;
Raccogliere e aggiornare i dati relativi alla presenza di alunni stranieri nell’Istituto;
Richiedere l’intervento di un mediatore culturale se ritenuto necessario.
50
La suddetta Commissione
si riunisce all’inizio dell’anno scolastico per valutare le situazioni degli alunni stranieri con vissuto
recente di immigrazione ( in Italia da non più di un anno) segnalati dalla Segreteria distinguendo,
in particolare, le seguenti situazioni:
alunni stranieri con licenza della scuola media italiana
alunni stranieri provenienti direttamente dal paese d’origine;
opera nel rispetto dell’assunzione collegiale di responsabilità e nella completa condivisione del
progetto accoglienza classi prime d’Istituto;
concorda le modalità dei test d’ingresso con il responsabile dell’accoglienza classi prime con il
quale programmerà momenti d’incontro nella fase iniziale dell’anno scolastico;
è convocata dal Dirigente Scolastico nei casi di inserimento di alunni neoarrivati in corso d’anno,
entro e non oltre il 31 Dicembre dell’anno scolastico in corso.
Prima fase dell’accoglienza
alunni stranieri con licenza della scuola media italiana
La Commissione Accoglienza valuterà la situazione dei singolo alunni e si esprimerà in merito alla
necessità di un percorso adattato ( vedansi compiti del Consiglio di Classe);
alunni stranieri provenienti direttamente dal paese d’origine
In questo caso è opportuno seguire l’iter specificato nei punti seguenti, come indicato dalla
normativa vigente:
Domanda di iscrizione:
Nella prima fase, la persona designata dalla segreteria a ricevere la documentazione, consegnerà
alla famiglia il modulo d’iscrizione e richiederà la documentazione relativa alla precedente
scolarità, inviterà ad indicare l’opzione se avvalersi o non avvalersi dell’insegnamento della
religione cattolica ed infine avviserà il docente referente, incaricato dell’accoglienza, affinché
venga fissato un primo incontro.
Colloquio con alunno e genitori
In accordo con il Dirigente scolastico, la Segreteria fissa un appuntamento per un colloquio
condotto dal docente referente per gli alunni stranieri, con alunno e genitori; in tale occasione
sarà possibile raccogliere informazioni sulla storia personale e scolastica del ragazzo , sui suoi
interessi, abilità e competenze.
Le schede di rilevazione dovrebbero essere fornite dal docente referente, nell’ambito del progetto
in rete.
Rilevazione delle competenze
Dopo il colloquio preliminare, viene fissato il giorno in cui l’alunno si presenterà a scuola per la
somministrazione dei test di livello per la valutazione delle competenze linguistico espressive,
logico –matematico –scientifiche e , ove necessario, di quelle attinenti all’area più strettamente
professionalizzante ( inserimento di alunni nel triennio di specializzazione).
Queste attività verranno condotte dai docenti della Commissione accoglienza all’inizio dell’anno
scolastico per gli iscritti regolari, e possibilmente nel corso della prima settimana dall’ingresso a
scuola per tutti gli altri.
Le prove di livello saranno definite sulla base delle indicazioni espresse dai dipartimenti disciplinari
interessati, nonché degli obiettivi minimi stabiliti dagli stessi, nell’ambito delle programmazioni
annuali.
51
Inserimento degli alunni nella classe
Proposta di assegnazione alla classe
La Commissione Accoglienza, tenuto conto della L.40/98 e del DPR394/99, delle informazioni
raccolte, dei test di livello e delle informazioni sui sistemi scolastici dei paesi di provenienza,
propone la classe di inserimento.
In generale è opportuno sottolineare che la normativa vigente invita a privilegiare l’inserimento
del neoarrivato in una classe di coetanei al fine di:

instaurare rapporti più significativi , “alla pari” con i nuovi compagni;

evitare pesanti ritardi scolastici;

ridurre il rischio di dispersione scolastica
Scelta della sezione
La Commissione Accoglienza, in particolare il Dirigente Scolastico, valuta le informazioni utili
relative alle classi dello stesso livello, in un’ottica che supera il criterio numerico.
Si considereranno anche altri fattori al fine di individuare non solo in quale sezione l’alunno starà
meglio ma anche quale classe potrà trarre beneficio da tale inserimento, specialmente quando
questo avviene in corso d’anno.
In particolare si porrà attenzione :

alla presenza nelle classi di altri alunni stranieri provenienti dallo stesso paese;

alla complessità della classe ( forme di disagio ,handicap, grado di dispersione);

alla ripartizione degli alunni nelle classi, evitando la costituzione di sezioni con
predominanza di alunni stranieri, specialmente se provenienti dallo stesso paese ( non più
di 4 o 5 per classe; art 45 D.P.R. 394/99).
Indicazioni ai Consigli di Classe
Prima accoglienza nella classe
Si sottolinea l’importanza della prima accoglienza di un alunno straniero nella classe, soprattutto
se arriva in corso d’anno, allo scopo di creare rapporti di collaborazione da parte dei compagni.
Nel caso di classi prime si seguiranno le attività proposte nell’ambito del progetto accoglienza
classi prime, con opportune variazioni concordate precedentemente con il responsabile del
progetto stesso, considerando, inoltre, la diversa tipologia di alunni stranieri (situazioni A e B già
menzionate).
In corso d’anno il Coordinatore di classe, adeguatamente informato dalla Commissione
Accoglienza, provvede ad informare il Consiglio di Classe del nuovo inserimento, ad accogliere e a
presentare alla classe il nuovo studente.
La disponibilità di alunni e docenti della classe, nei confronti del nuovo alunno, saranno
fondamentali per favorirne e facilitarne l’inserimento. In tal senso possono essere individuate
forme di collaborazione, come l’assegnazione di un tutor italiano o immigrato di vecchia data ad
ogni nuovo alunno straniero.
Compiti del Consiglio di Classe
Nella Scuola Superiore l’apprendimento risulta ben più complesso che nella Scuola dell’obbligo ed
è realisticamente impensabile che le competenze della lingua di studio si raggiungano in tempi
brevi.
Perciò gli insegnanti, al fine dell’integrazione dell’alunno straniero, individueranno, sulla base di
risorse interne d esterne disponibili , percorsi di facilitazione.
52
Il percorso di facilitazione didattica può essere concretizzato in diverse azioni:
rilevazione dei bisogni specifici di apprendimento e relativa sistematizzazione,
utilizzazione di materiali didattici di tipo grafico, iconografico e simbolico;
semplificazione linguistica con modalità specifiche per ogni disciplina;
adattamento dei programmi curricolari delle singole discipline, con particolare attenzione
all’individuazione degli obiettivi minimi disciplinari imprescindibili per anno di corso ( sono
particolarmente coinvolti i Dipartimenti disciplinari);
istituzione di laboratori di italianoL2 ( vedasi progetto “Crescere insieme a scuola”) con possibilità
di uscita dal gruppo classe anche in orario curricolare;
individuazione di uno studente tutor all’interno della classe;
programmazione di attività interculturali rivolte a tutti gli alunni.
E’ consigliabile la somministrazione di verifiche frequenti per valutare, oltre agli obiettivi minimi
raggiunti, anche i tempi e i modi dello studio nelle varie discipline. Si presterà particolare
attenzione al clima di classe al fine di facilitare la collaborazione tra pari.
Il Consiglio di Classe valuterà la necessità di proseguire anche nel secondo anno di inserimento
una programmazione adattata (eventualmente solo per alcune discipline), considerando tempi di
apprendimento e competenze linguistiche acquisite.
Criteri e modalità di valutazione
La valutazione degli alunni stranieri dovrà tenere in considerazione la situazione di partenza e le
potenzialità manifestate; l’eventuale perdurare di gravi carenze nell’apprendimento potrà essere
valutato ai fini di una NON ammissione alla classe successiva nel pieno rispetto della funzione
formativa e professionalizzante dell’Istituto.
Criteri di valutazione:
Partecipazione, interesse ed impegno;
Frequenza;
Capacità di organizzazione del lavoro scolastico;
Risultati e frequenza dei corsi di alfabetizzazione di italiano;
Acquisizione delle competenze minime disciplinari imprescindibili per affrontare la classe
successiva.
Regolamento per ALUNNI CON DIAGNOSI DI D.S.A.
Questo documento, nel rispetto del quadro normativo di riferimento sotto indicato, è parte
integrante del POF e si propone di:

Definire pratiche comuni all'interno dell'Istituto;

Facilitare l'accoglienza, l'inserimento e un proficuo percorso formativo degli studenti con
D.S.A.;

Accompagnare gli studenti con D.S.A. agli Esami di Stato.
QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO
Legge n. 170/10, Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito
scolastico
53
D.M. n. 5669 del 12 luglio 2011 e Linee Guida allegate; in particolare si fa riferimento all'art.3.1
"Documentazione dei percorsi didattici"
Regione Veneto: recepimento dell'Accordo Stato -Regioni dicembre 2012
Normativa di riferimento generale
Legge 517/77 art.2 e 7: integrazione scolastica, individualizzazione degli interventi
Legge 59/97 autonomia scolastica
DPR 275/99 art.4: autonomia didattica
Legge 53/03: personalizzazione del percorso scolastico
ORDINANZA MINISTERIALE n. 41 dell'11 maggio 2012 Regolamento delle norme vigenti per la
valutazione degli alunni
FASI DEL PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA

ISCRIZIONE; ACQUISIZIONE DELLA SEGNALAZIONE SPECIALISTICA CON RELATIVA FASE
DI PROTOCOLLO; COMUNICAZIONI.

STESURA E SOTTOSCRIZIONE DEL P.D.P.

DIDATTICA PER GLI ALUNNI CON DSA

VALUTAZIONE INTERMEDIA E FINALE - ESAME DI STATO

PROCEDURA DA SEGUIRE IN CASO DI SOSPETTO DI DIFFICOLTA' RIFERIBILE A DSA

TEMPI
1. ISCRIZIONE, ACQUISIZIONE DELLA SEGNALAZIONE SPECIALISTICA CON RELATIVA FASE DI
PROTOCOLLO; COMUNICAZIONI
Soggetti coinvolti: Dirigente Scolastico. Coordinatore di Classe, Referente D.S.A., alunno, famiglia,
segreteria didattica.
a
ISCRIZIONE E PROTOCOLLO
Le pratiche d'iscrizione devono essere seguite da un assistente amministrativo che si occupi
dell'iscrizione degli studenti con D.S.A. in modo continuativo.
La famiglia o l'alunno stesso, se maggiorenne, unitamente al normale modulo d'iscrizione,
consegnerà la diagnosi del medico specialista, che verrà protocollata e allegata al fascicolo
dell'alunno: questa azione costituisce la richiesta formale al Consiglio di Classe per la messa in
atto delle misure dispensative e dell'utilizzo degli strumenti compensativi.
b
ACQUISIZIONE DELLA SEGNALAZIONE SPECIALISTICA
L'acquisizione della diagnosi, da parte dell'istituzione scolastica, è atto fondamentale per lo
sviluppo del P.D.P.
Nel rispetto dei tempi tecnici per la stesura di tale documento, è necessario che la famiglia o
l'alunno stesso, se maggiorenne, presenti tale documentazione al momento dell'iscrizione o
comunque entro i tempi utili affinché "...la scuola predisponga, nelle forme ritenute idonee e in
tempi che non superino il primo trimestre scolastico un documento....", utile a poter integrare la
programmazione del Consiglio di Classe e del singolo docente. Pertanto, le diagnosi presentate
oltre tali tempi, verranno regolarmente protocollate e ne verrà informato, tramite il coordinatore, il
Consiglio di Classe, ma la formulazione del P.D.P. sarà effettuata nell'anno scolastico successivo,
pur garantendo, per quanto possibile l'uso di misure dispensative e di strumenti compensativi
54
c
COMUNICAZIONI
L'assistente amministrativo, acquisite le diagnosi di D.S.A. al momento della normale iscrizione o
in corso d'anno, ne darà comunicazione al Dirigente Scolastico, al coordinatore di classe e al
referente D.S.A. Il referente D.S.A. avrà cura di controllare che esse rispettino quanto sancito
dalla legge 08/10/2010, art.3, dal Decreto n.5669 e dalle circolari MIUR (03/02/11, 04/04/11,
26/05/11). In caso contrario contatterà la famiglia e l'alunno, se maggiorenne, per chiarimenti e/o
integrazioni. Si ricorda che la trasmissione della diagnosi può essere fatta solo dalla famiglia e non
dalla scuola di provenienza dell'alunno.
2. STESURA E SOTTOSCRIZIONE DEL P.D.P.
Soggetti coinvolti: coordinatore di classe, referente D.S.A., componenti Consiglio di Classe,
famiglia, alunno.
a
COMPITI E RUOLI
Quando in una classe viene inserito uno studente con D.S.A., il coordinatore di classe ed il
referente DSA, informano il Consiglio di classe sull'argomento:

fornendo informazioni sui Disturbi Specifici di Apprendimento e/o la patologia specifica;

fornendo riferimenti per reperire materiale didattico formativo adeguato;

presentando le eventuali strategie didattiche alternative (tra cui le tecnologie informatiche)
e compensative.
b
TEMPI E FASI DI STESURA
Il Coordinatore, in occasione del primo Consiglio di Classe (settembre-ottobre), mette a
conoscenza l'intero C.d.C. del caso, raccoglie osservazioni di tutti i componenti al fine di stilare
(eventualmente con l'aiuto del referente D.S.A.) il PERCORSO DIDATTICO PERSONALIZZATO
(P.D.P.). Se ritenuto necessario, si può prevedere un incontro preliminare con la famiglia e gli
specialisti che possono fornire utili informazioni per la conoscenza approfondita della situazione.
Esso verrà approvato nella seduta successiva (entro il primo trimestre): costituirà un allegato
riservato della programmazione e del fascicolo personale dell'alunno.
Il P.D.P. una volta redatto, va presentato dal coordinatore di classe alla famiglia (e all'alunno, se
maggiorenne) per la condivisione e accettazione. In tale sede potranno essere apportate eventuali
ultime modifiche e dopo sarà sottoscritto dalla famiglia (e dall'alunno, se maggiorenne). Il
Coordinatore di classe lo farà poi controfirmare da tutti i componenti il C.d.C. e dal Dirigente
Scolastico, rendendolo così esecutivo.
c
DIAGNOSI CONSEGNATE IN CORSO D'ANNO
Nel caso di acquisizione della diagnosi ad anno scolastico avviato, il coordinatore convocherà un
Consiglio di Classe straordinario e seguirà la procedura sopra illustrata. Per altre informazioni si
veda il Punto 1 del presente Regolamento.
d
CARATTERISTICHE DEI PDP
I P.D.P. verranno stilati seguendo i modelli predisposti e reperibili sul sito della scuola; in
particolare il P.D.P. del Consiglio di Classe deve contenere e sviluppare i seguenti punti:

dati relativi all'alunno;

descrizione del funzionamento delle abilità strumentali;

caratteristiche comportamentali;

modalità del processo di apprendimento;

attività personalizzate ed individualizzate;
55

misure dispensative;

strumenti compensativi;

modalità di verifica e criteri di valutazione;

accordi con la famiglia/studente;

firme delle parti interessate (Dirigente Scolastico, coordinatore di classe, docenti, genitori,
alunno (se maggiorenne).
e
PROGRAMMAZIONI PERSONALI DEL SINGOLO DOCENTE
In relazione al P.D.P. ogni singolo docente potrà indicare relativamente alla propria disciplina,
eventuali approfondimenti e/o integrazioni in merito a obiettivi, misure dispensative e strumenti
compensativi e lo allegherà al proprio piano di lavoro presentato per l'intera classe. E' importante
registrare quali misure vengono applicate per le verifiche e le valutazioni nella propria disciplina e
se la programmazione personalizzata ha subito variazioni consistenti; per i livelli si fa riferimento
ai Contenuti Minimi di ogni Dipartimento.
3. DIDATTICA PER GLI ALUNNI CON DSA
Soggetti coinvolti: Consiglio di Classe, referente DSA
a
DIDATTICA COME PROMOZIONE DEL SUCCESSO SCOLASTICO
Il docente deve garantire una didattica individualizzata e personalizzata, l'uso di strumenti
compensativi e di misure dispensative, già formalizzati nel P.D.P. del Consiglio di Classe e del
singolo docente (D.M. 5669 art.4, comma 4 e 5); questo rappresenta la primaria azione educativa
della scuola.
I suggerimenti maggiormente adatti agli studenti di scuola secondaria superiore di II grado sono i
seguenti:
b

Scomporre i macro-obiettivi in micro obiettivi;

Valorizzare l'utilizzo di una pluralità di linguaggi;

Anticipare l'argomento da trattare e collegare le nuove conoscenze con quelle già acquisite;

Inferenze;

Metodo di studio meta cognitivo;

Correzione dell'errore;

Apprendimento cooperativo;

Buon clima in classe;

Utilizzo di strumenti compensativi e misure dispensative.
STRUMENTI COMPENSATIVI
Gli strumenti compensativi sono strumenti didattici e tecnologici che sostituiscono o facilitano la
prestazione richiesta nell'abilità deficitaria; fra i più diffusi: la sintesi vocale, il registratore, i
programmi di videoscrittura con correttore ortografico, la calcolatrice, il dizionario digitale, tabelle,
formulari e mappe concettuali.
c
MISURE DISPENSATIVE
Art 4, Comma 4 e 5: L'adozione di misure dispensative è finalizzata ad evitare situazioni di
affaticamento e disagio in compiti direttamente coinvolti dal disturbo, senza peraltro ridurre il
livello degli obiettivi di apprendimento previsti nei percorsi didattici o facilitare il compito dal
punto di vista cognitivo.
56
4. VALUTAZIONE INTERMEDIA E FINALE - ESAME DI STATO
Soggetti coinvolti: coordinatore, componenti del Consiglio di Classe, referente DSA.
a
DAL D.M. 5669 , ART.6:" LINEE GUIDA"
"La valutazione scolastica periodica e finale degli alunni con DSA deve essere coerente con gli
interventi pedagogici-didattici indicati nel PDP.
b
ESONERO o DISPENSA DALLA LINGUA STRANIERA
Le Commissioni degli esami di Stato, al termine del primo e del secondo ciclo di istruzione,
tengono in debita considerazione le specifiche situazioni soggettive, le modalità didattiche e le
forme di valutazione individuate nell'ambito dei percorsi didattici individualizzati e personalizzati.
Sulla base del disturbo specifico, anche in sede di esami di Stato, possono riservare ai candidati
tempi più lunghi di quelli ordinari. Le medesime Commissioni assicurano, altresì, l'utilizzazione di
idonei strumenti compensativi e adottano criteri valutativi attenti soprattutto ai contenuti piuttosto
che alla forma, sia nelle prove scritte, anche con riferimento alle prove nazionali INVALSI previste
per gli esami di Stato, sia in fase di colloquio.
Le Istituzioni scolastiche attuano ogni strategia didattica per consentire ad alunni e studenti con
DSA l'apprendimento delle lingue straniere. A tal fine valorizzano le modalità attraverso cui il
discente meglio può esprimere le sue competenze, privilegiando l'espressione orale, nonché
ricorrendo agli strumenti compensativi e alle misure dispensative più opportune. Le prove scritte
di lingua straniera sono progettate, presentate e valutate secondo modalità compatibili con le
difficoltà connesse ai DSA [……] Si possono dispensare alunni e studenti dalle prestazioni scritte in
lingua straniera in corso d'anno scolastico e in sede di esami di Stato, nel caso in cui ricorrano
tutte le condizioni di seguito elencate:
c

certificazione di DSA attestante la gravità del disturbo e recante esplicita richiesta di
dispensa dalle prove scritte;

richiesta di dispensa dalle prove scritte di lingua straniera presentata dalla famiglia o
dall'allievo se maggiorenne;

approvazione da parte del consiglio di classe che confermi la dispensa in forma temporanea
o permanente, tenendo conto delle valutazioni diagnostiche e sulla base delle risultanze
degli interventi di natura pedagogico-didattica, con particolare attenzione ai percorsi di
studio in cui l'insegnamento della lingua straniera risulti caratterizzante (liceo linguistico,
istituto tecnico per il turismo, ecc.). Nel caso di dispensa totale il titolo di stato non sarà
valido ma sostituito da un attestato di frequenza scolastica.
VERIFICHE IN ITINERE E COMUNICAZIONI ALLA FAMIGLIA
Nel corso dell'attuazione del protocollo il P.D.P. sarà oggetto di verifiche intermedie e finali come
prevede la legge, art. 3 comma 2: " per gli studenti che, nonostante adeguate attività di recupero
didattico mirato, presentano persistenti difficoltà, la scuola trasmette apposita comunicazione alla
famiglia".
In particolare alla pagella del primo quadrimestre, alla pagellina infraquadrimestrale del secondo
quadrimestre, alla pagella del secondo quadrimestre verranno allegate comunicazioni che
evidenzino le eventuali "difficoltà persistenti".
d
C.M. n.41 dell'11 maggio 2012: VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI-ESAMI DI STATO
"Art. 17 bis - Esame dei candidati in situazione di DSA
1. La Commissione d'esame - sulla base di quanto previsto dall'articolo 10 del D.P.R. 22/6/2009,
n. 122 e dal relativo DM n. 5669 12 luglio 2011 di attuazione della Legge 8 ottobre 2010, n. 170,
recante Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico -
57
nonché dalle Linee Guida allegate al citato DM n. 5669/2011, - considerati eventuali elementi
forniti dal Consiglio di classe, terrà in debita considerazione le specifiche situazioni soggettive,
adeguatamente certificate, relative ai candidati affetti da disturbi specifici di apprendimento
(DSA), in particolare, le modalità didattiche e le forme di valutazione individuate nell'ambito dei
percorsi didattici individualizzati e personalizzati. A tal fine il Consiglio di classe inserisce nel
documento del 15 maggio di cui al DPR n. 323/1998 il Piano Didattico Personalizzato o altra
documentazione predisposta ai sensi dell'art.5 del DM n. 5669 del 12 luglio 2011. Sulla base di
tale documentazione e di tutti gli elementi forniti dal Consiglio di classe, le Commissioni
predispongono adeguate modalità di svolgimento delle prove scritte e orali. Nello svolgimento
delle prove scritte, i candidati possono utilizzare gli strumenti compensativi previsti dal Piano
Didattico Personalizzato o da altra documentazione redatta ai sensi dell'art.5 del D.M. 12 luglio
2011. Sarà possibile prevedere alcune particolari attenzioni finalizzate a rendere sereno per tali
candidati lo svolgimento dell'esame sia al momento delle prove scritte, sia in fase di colloquio. I
candidati possono usufruire di dispositivi per l'ascolto dei testi della prova registrati in formati
"mp3". Per la piena comprensione del testo delle prove scritte, la Commissione può prevedere, in
conformità con quanto indicato dal capitolo 4.3.1 delle Linee guida citate, di individuare un proprio
componente che possa leggere i testi delle prove scritte. Per i candidati che utilizzano la sintesi
vocale, la Commissione può provvedere alla trascrizione del testo su supporto informatico. In
particolare, si segnala l'opportunità di prevedere tempi più lunghi di quelli ordinari per lo
svolgimento della prove scritte, di curare con speciale attenzione la predisposizione della terza
prova scritta, con particolare riferimento all'accertamento delle competenze nella lingua straniera,
di adottare criteri valutativi attenti soprattutto al contenuto piuttosto che alla forma. Al candidato
potrà essere consentita la utilizzazione di apparecchiature e strumenti informatici nel caso in cui
siano stati impiegati per le verifiche in corso d'anno o comunque siano ritenuti giovevoli nello
svolgimento dell'esame, senza che venga pregiudicata la validità delle prove.
I candidati con diagnosi di Disturbo Specifico di Apprendimento (DSA), che, ai sensi dell'art.6,
comma 6, del DM n. 5669 del 12 luglio 2011, hanno seguito un percorso didattico differenziato,
con esonero dall'insegnamento della/e lingua/e straniera/e, e che sono stati valutati dal consiglio
di classe con l'attribuzione di voti e di un credito scolastico relativi unicamente allo svolgimento di
tale piano possono sostenere prove differenziate, coerenti con il percorso svolto finalizzate solo al
rilascio dell'attestazione di cui all'art. 13 del D.P.R. n. 323/1998. Per detti candidati, il riferimento
all'effettuazione delle prove differenziate va indicato solo nella attestazione e non nei tabelloni
affissi all'albo dell'istituto.
Per quanto riguarda i candidati con diagnosi di Disturbo Specifico di Apprendimento (DSA), che, ai
sensi dell'art.6, comma 5, del DM n. 5669 del 12 luglio 2011, hanno seguito un percorso didattico
ordinario, con la sola dispensa dalle prove scritte ordinarie di lingua/e straniera/e, la
Commissione, nel caso in cui la lingua straniera sia oggetto di seconda prova scritta, dovrà
sottoporre i candidati medesimi a prova orale sostitutiva della prova scritta. La Commissione, sulla
base della documentazione fornita dal Consiglio di classe, stabilisce modalità e contenuti della
prova orale, che avrà luogo nel giorno destinato allo svolgimento della seconda prova scritta, al
termine della stessa, o in un giorno successivo, purché compatibile con la pubblicazione del
punteggio complessivo delle prove scritte e delle prove orali sostitutive delle prove scritte nelle
forme e nei tempi previsti nell'art. 15, comma 8. Il punteggio, in quindicesimi, viene attribuito
dall'intera commissione a maggioranza, compreso il presidente, secondo i criteri di conduzione e
valutazione previamente stabiliti in apposita o apposite riunioni e con l'osservanza della procedura
di cui all'art. 15, comma 7.
Qualora la lingua o le lingue straniere siano coinvolte nella terza prova scritta, gli accertamenti
relativi alla lingua o alle lingue straniere sono effettuati dalla commissione per mezzo di prova
orale sostitutiva nel giorno destinato allo svolgimento della terza prova scritta, al termine della
stessa, o in un giorno successivo, purché compatibile con la pubblicazione del punteggio
complessivo delle prove scritte e delle prove orali sostitutive delle prove scritte nelle forme e nei
tempi previsti nell'art. 15, comma 8. I risultati della prova orale relativa alla lingua o alle lingue
58
straniere coinvolte nella terza prova scritta sono utilizzati per la definizione del punteggio da
attribuire alla terza prova scritta."
e
Nel documento del Consiglio di Classe del 15 maggio il Coordinatore si farà carico di
controllare che ogni singolo docente abbia specificato:

tutte le informazioni sugli strumenti compensativi e dispensativi, con riferimento alle
verifiche, ai tempi e al sistema valutativo utilizzati in corso d'anno;

le modalità, i tempi e i sistemi valutativi per le prove d'esame;

le simulazioni delle prove d'esame.
La Commissione d'Esame per la predisposizione della terza prova scritta e per le altre due prove
prenderà in considerazione le misure comunemente adottate ed indicate nel PDP dell'alunno:
tempi più lunghi, utilizzo di strumenti informatici, se utilizzati in corso d'anno; la possibilità di
avvalersi di un insegnante membro della commissione per la lettura dei testi delle prove scritte e
la loro trasposizione in file audio mp3.
Tutte le indicazioni riguardanti il percorso formativo dell'alunno e le misure previste dal suo PDP
verranno indicate in un allegato al Documento del 15 maggio da presentare al Presidente e alla
Commissione d'Esame. Per la lingua straniera si fa riferimento nel presente Regolamento.
L'Allegato va redatto in duplice copia: una da inserire nel fascicolo personale dell'alunno, l'altra da
consegnare al Presidente della Commissione d'Esame.
5. PROCEDURA DA SEGUIRE IN CASO DI SOSPETTO DI DIFFICOLTA' RIFERIBILE A DSA
Soggetti coinvolti: componenti del Consiglio di Classe, coordinatore di classe, referente DSA,
famiglia, alunno
a
Nel caso in cui un docente abbia il dubbio che un suo alunno possa essere affetto da DSA,
segnala il caso al coordinatore di classe (che potrà avvalersi della consulenza del Referente
D.S.A.), il quale, con discrezione, sentirà lo studente e successivamente ne convocherà i genitori,
invitandoli a recarsi presso gli Enti preposti (art. 3, comma 1 della legge 170 ) per una eventuale
diagnosi del disturbo rilevato.
6. TEMPI
Soggetti coinvolti: Coordinatore di Classe, Referente D.S.A., alunno, famiglia, segreteria
didattica.
a
PRESA VISIONE DELLA DOCUMENTAZIONE
All'avvio dell'anno scolastico viene segnalato al Coordinatore di classe la presenza dell'alunno con
diagnosi DSA in classe; il coordinatore prende visione della diagnosi depositata, può fare una
copia della documentazione pregressa ad uso strettamente riservato per la stesura del PDP. Per
chiarimenti sulle indicazioni date dalla diagnosi si fa riferimento inizialmente al Referente.
b
COMUNICAZIONI CON LA FAMIGLIA E GLI ESPERTI
Nella fase iniziale di stesura il Coordinatore prende contatto con la famiglia ed organizza, anche in
orario di ricevimento, un incontro per un primo confronto sui punti salienti del PDP. Per le nuove
diagnosi oppure per gli alunni provenienti da altre scuole è necessario un confronto, anche
telefonico con gli specialisti che seguono gli alunni segnalati. Inoltre sono predisposti dei moduli di
osservazione che il Coordinatore fornirà ai singoli docenti al fine di raccogliere dati utili e
significativi già nel periodo iniziale delle lezioni.
c
STESURA DEFINITIVA
Il Coordinatore, sulla base della diagnosi, dei colloqui con le famiglie, delle osservazioni dei
colleghi stende il PDP, entro i primi tre mesi dall'avvio delle lezioni. Si vuole sottolineare che
59
l'organizzazione della valutazione con il "quadrimestre corto" rende necessaria la stesura del PDP
in tempi utili per la valutazione del primo quadrimestre.
Il PDP va sottoscritto dal Consiglio di Classe, dalla famiglia e dall'alunno, se maggiorenne ed infine
dal Dirigente Scolastico.
Il PDP completato deve essere conservato ed inserito ai Verbali dei Consigli di Classe per tutta la
durata dell'anno scolastico, ma non incollato. Alla fine dell'anno va inserito nel fascicolo personale
dell'alunno.
d
VALUTAZIONE del primo quadrimestre - VALIDAZIONE DEL PDP
Nel caso in cui l'alunno con DSA abbia debiti in qualche disciplina si raccomanda particolare cura
nella predisposizione, redazione del materiale, strutturazione del compito di recupero secondo le
misure compensative e dispensative previste dal PDP; è consigliabile per gli insegnanti conservare
e verbalizzare le attività svolte per il recupero e le prove di verifica (conservando una copia della
prova di verifica nella quale siano evidenti le applicazioni compensative previste o indicando nella
correzione le misure applicate).
Nei casi in cui l'alunno con DSA abbia in generale un rendimento scolastico negativo, verbalizzare
durante la seduta di scrutinio le osservazioni dei singoli docenti. Nelle materie in cui i risultati
sono gravemente insufficienti i singoli docenti devono fare riferimento ai contenuti minimi delle
discipline previste dai dipartimenti; tale informazione va inserita nella programmazione personale
del docente. Gli esiti particolarmente negativi vanno segnalati con lettera protocollata a seguito
dello scrutinio; per i singoli docenti si ricorda che il colloquio con i genitori va segnato nel registro
personale.
Se il quadro è molto negativo, procedere laddove sia possibile al ri-orientamento dell'alunno.
Sarà presente nel sito della scuola l'allegato per la validazione del PDP; questo andrà incollato sul
Verbale del Consiglio di Classe e sarà controfirmato dal Coordinatore a nome di tutto il Consiglio
ed anche dalla famiglia. Si consiglia di inviarlo in contemporanea con la consegna delle valutazioni
del primo quadrimestre.
e
VALUTAZIONE INTERMEDIA DEL SECONDO QUADRIMESTRE
Nel caso in cui l'alunno con DSA abbia difficoltà in qualche disciplina si raccomanda particolare
cura nella predisposizione, redazione del materiale, strutturazione del compito di recupero
secondo le misure compensative e dispensative previste dal PDP; è consigliabile per gli insegnanti
conservare e verbalizzare le attività svolte per il recupero e le prove di verifica ( conservando una
copia della prova di verifica nella quale siano evidenti le applicazioni compensative previste o
indicando nella correzione le misure applicate).
Nei casi in cui l'alunno con DSA abbia in generale un rendimento scolastico negativo, verbalizzare
durante la seduta di scrutinio le osservazioni dei singoli docenti. Nelle materie in cui i risultati
sono gravemente insufficienti i singoli docenti devono fare riferimento ai contenuti minimi delle
discipline previste dai dipartimenti; tale informazione va inserita nella programmazione personale
del docente. Gli esiti particolarmente negativi vanno segnalati con lettera protocollata a seguito
dello scrutinio; per i singoli docenti si ricorda che il colloquio con i genitori va segnato nel registro
personale.
In questa fase NON c'è la validazione del PDP.
f
VALUTAZIONE FINALE
Nel caso in cui l'alunno con DSA abbia debiti in qualche disciplina si raccomanda particolare cura
nella predisposizione, redazione del materiale, strutturazione del compito di recupero secondo le
misure compensative e dispensative previste dal PDP; è consigliabile per gli insegnanti conservare
e verbalizzare le attività svolte per il recupero e le prove di verifica (conservando una copia della
prova di verifica nella quale siano evidenti le applicazioni compensative previste o indicando nella
correzione le misure applicate).
60
Si ricorda quanto indicato ai punti 3c e 4b:
" L'adozione di misure dispensative è finalizzata ad evitare situazioni di affaticamento e disagio in
compiti direttamente coinvolti dal disturbo, senza peraltro ridurre il livello degli obiettivi di
apprendimento previsti nei percorsi didattici o facilitare il compito dal punto di vista cognitivo."
"La valutazione scolastica periodica e finale degli alunni con DSA deve essere coerente con gli
interventi pedagogici-didattici indicati nel PDP".
Si procede alla validazione del PDP con le stesse modalità del primo quadrimestre.
AGGIORNAMENTI RELATIVI ALLE INDICAZIONI CONTENUTE NEL DOCUMENTO DI RECEPIMENTO
DELLA REGIONE VENETO DELL'ACCORDO STATO - REGIONI DEL 24 DICEMBRE 2012
Consegna della diagnosi e prassi per l'avvio dell'iter diagnostico
La diagnosi di DSA deve essere tempestiva e prodotta in tempo utile per l'attivazione delle misure
didattiche e delle modalità di valutazione previste, quindi, dì norma, non oltre il 15 febbraio per gli
alunni che frequentano gli anni terminali di ciascun ciclo scolastico, in ragione del passaggio da un
ciclo scolastico all’altro nonché degli adempimenti connessi agli esami di Stato con l'eccezione
della prima certificazione diagnostica, che è prodotta al momento della sua formulazione,
indipendentemente dal periodo dell’anno in cui ciò avviene. Il completamento dell'iter diagnostico
richiede al massimo 6 mesi,
Rivalutazione della diagnosi
La diagnosi è aggiornata al passaggio da un ciclo scolastico all’altro, nonché ogni qualvolta sia
necessario modificare l’applicazione degli strumenti didattici e valutativi necessari, su
segnalazione della scuola alla famiglia o su iniziativa della famiglia.
Regolamento d’uso dei telefoni cellulari e di altri dispositivi elettronici a scuola.
Il Consiglio di Istituto dell’ITIS “E. Fermi”
VISTI:
Il DPR n. 249 del 24/06/1998 “ Regolamento recante lo Statuto delle studentesse e degli
studenti”;
Il DM n. 30 del 15/03/2007 “ Linee di indirizzo ed indicazioni in materia di utilizzo di telefoni
cellulari e di altri dispositivi elettronici durante l’attività didattica, irrogazione di sanzioni
disciplinari, dovere di vigilanza e di corresponsabilità dei genitori e dei docenti”;
il DM n.104 del 30/11/2007 “ linee di indirizzo e chiarimenti sulla normativa vigente sull’uso di
telefoni cellulari e di altri dispositivi elettronici nelle comunità scolastiche”;
VIETA
l’utilizzo del telefono cellulare e/o di altri dispositivi elettronici durante le attività scolastiche del
mattino e del pomeriggio.
Il divieto risponde ad una generale norma di correttezza, in quanto l’utilizzo del telefono cellulare
e/o di altri dispositivi elettronici rappresenta un elemento di distrazione sia per chi lo usa sia per i
compagni, oltre che una grave mancanza di rispetto nei confronti del docente. L’utilizzo del
telefono cellulare e/o di altri dispositivi elettronici si configura come un’infrazione disciplinare
sanzionabile attraverso provvedimenti finalizzati sì a scoraggiare tali comportamenti, ma
soprattutto a promuovere il rispetto delle regole, delle persone e dell’istituzione scolastica.
Il divieto è così regolamentato:
61
È vietato utilizzare il telefono cellulare e altri dispositivi elettronici e di intrattenimento (walkman,
mp3, ipod, tablet, notebook, fotocamera, videocamera, ecc.) durante le attività didattiche e in
tutti i locali della scuola, nel rispetto di quanto sancito dal DPR n. 249/1998.
•
La violazione di tale divieto configura un’infrazione disciplinare rispetto alla quale la scuola
è tenuta ad applicare apposite sanzioni ispirate al criterio di gradualità e alle finalità educative
della scuola, come da tabella allegata parte integrante del presente regolamento.
•
Gli studenti che hanno con sé i predetti dispositivi devono tenerli spenti e opportunamente
custoditi e depositati nei propri borsoni, zaini, giacconi, mai sul banco né tra le mani.
•
Il divieto di utilizzare il cellulare è da intendersi rivolto anche al personale della scuola
(docenti e personale ATA). Per i docenti il divieto è limitato alle ore di lezione e/o di laboratorio a
diretto contatto con gli studenti e ne viene comunque consentito l’uso solo nella Palazzina uffici o
nel cortile ad essa antistante, mai alla presenza degli alunni.
•
Al personale che non osserva la disposizione verrà inviata comunicazione di richiamo scritta
dal Dirigente Scolastico.
•
Per gli studenti è consentito l’uso del cellulare e degli altri dispositivi sopra menzionati
unicamente durante la ricreazione negli ambienti previsti per la ricreazione stessa sempre nel
rispetto della tutela dei dati personali e del decoro proprio ed altrui.
•
Durante le ore di lezione eventuali gravi ed urgenti esigenze di comunicazione tra gli
studenti e le famiglie potranno essere soddisfatte, come è sempre avvenuto, mediante gli uffici di
presidenza e di segreteria; in alternativa, previa richiesta formale da parte dello studente, il
docente potrà concedere l'autorizzazione all'uso del cellulare,
•
Durante le verifiche scritte qualora lo studente sia sorpreso ad utilizzare il cellulare o un
qualsiasi altro dispositivo, la verifica stessa sarà ritirata e le sarà attribuito il punteggio minimo
previsto per quella prova e non dovranno essere previste prove di recupero.
•
All’interno di tutti i locali della scuola, nelle sedi utilizzate per l’attività didattica come
palestre, aule e laboratori sono vietate riprese audio-video di ambienti e persone, salvo esplicita
autorizzazione del docente responsabile.
•
Il docente responsabile della lezione o di altra attività può autorizzare l’uso dei dispositivi
esclusivamente a scopo didattico (fotografie di uno schema, di un compito, accesso ad internet) e
all’interno del proprio orario.
•
Eventuali fotografie o riprese audio-video, realizzate senza il consenso scritto della/e
persona/e si configurano come violazione della privacy perseguibile per legge.
•
I genitori rispondono direttamente dell’operato dei propri figli nel caso in cui gli stessi
arrechino danni ad altre persone o alle strutture scolastiche o, più in generale, violino i doveri
sanciti dal regolamento di istituto e subiscano, di conseguenza, l’applicazione di una sanzione
anche di carattere pecuniario come risarcimento dei danni in base alla violazione dell’art. 10 del
codice civile (abuso dell’immagine altrui), dell’art. 96 Legge 633/1941 (diritto d’autore), del D.L.
196/2003 (tutela della privacy)
•
I docenti e il personale ATA hanno il dovere di vigilanza sui comportamenti degli alunni in
tutti gli spazi scolastici. Eventuali infrazioni devono essere segnalate tempestivamente alla
dirigenza, in particolare quando si tratta di episodi di violazione reiterata delle disposizioni
suddette, dovere la cui inosservanza è materia di valutazione disciplinare.
•
Il Consiglio d’Istituto fa appello alla collaborazione delle famiglie, affinché gli studenti si
rendano conto che l’uso dei cellulari e di altri dispositivi durante le ore di lezione, oltre che
arrecare disturbo allo svolgimento delle attività didattiche, può indurli alla distrazione e alla
deconcentrazione.
•
SANZIONI DISCIPLINARI
62
•
Per coloro che dovessero utilizzare, durante l’attività didattica, cellulari e/o dispositivi
elettronici si erogano le seguenti sanzioni ispirate al criterio di gradualità e alle finalità educative
della scuola:
1.
ritiro immediato del cellulare e/o dispositivo da parte del docente
2.
la trasgressione sarà segnalata con una nota disciplinare nel registro di classe
3.
per l’alunno recidivo o che si rifiuti di consegnare il cellulare al docente sarà comminata
una sospensione da uno a cinque giorni, con gradualità.
•
Il Dirigente scolastico e/o il Consiglio di classe ha la possibilità di sostituire le sanzioni
disciplinari più severe con altri provvedimenti, comprendenti la collaborazione ai servizi interni
della scuola o altre attività a scopo sociale che possono utilmente costituire una riparazione ed un
ammonimento, quali:
1.
operazioni di pulizia e ripristino degli arredi dei locali scolastici;
2.
collaborazione con il personale ausiliario;
3.
riordino della biblioteca e/ o dei laboratori;
4.
ricerche e/o attività di studio ed approfondimento coerenti con l’infrazione commessa;
•
Il Consiglio di Classe deciderà, nei vari casi, ulteriori provvedimenti sia per la valutazione
della condotta che per eventuali sospensioni.
•
Nel caso di riprese, fotografie o registrazioni non autorizzate e diffuse su qualsiasi mezzo di
comunicazione si potrà procedere all’adozione di specifici provvedimenti disciplinari e alla
denuncia agli organi di Polizia.
•
Le sanzioni disciplinari sono insindacabili.
TABELLA SANZIONI DISCIPLINARI
Mancanza disciplinare
Frequenza
Sanzione disciplinare
Organo
competente
Lo studente ha il cellulare
e/o il dispositivo in mano o
sul banco
1° volta
Richiamo verbale e nota sul
registro elettronico, ritiro cellulare,
restituzione alla fine dell’ora.
Docente
2° volta
Nota sul registro elettronico, ritiro
del cellulare e/o dispositivo,
restituzione alla fine delle attività
didattiche tramite D.S. o
Segreteria didattica
Docente
Dirigente
Scolastico
Segreteria
Uso reiterato
(3 note
disciplinari )
Nota sul registro elettronico.
Ritiro del cellulare e/o dispositivo
e consegna in Presidenza e
restituzione solo ad un genitore
Consiglio di classe
Dirigente
Scolastico
Adozione di altri provvedimenti
disciplinari.
(cfr: Regolamento di disciplina)
Consiglio di classe
Dirigente
Scolastico
Nota sul registro elettronico.
Ritiro del cellulare e/o dispositivo
e consegna in Presidenza e
restituzione solo ad un genitore
Consiglio di Classe
Lo studente usa il cellulare
e/o il dispositivo all’interno
dell’aula
63
Lo studente usa il cellulare
e/ dispositivo durante una
verifica scritta
Ritiro della verifica e attribuzione
del punteggio minimo previsto per
quella prova; escluse prove di
recupero
Nota sul registro elettronico
Consiglio di classe
Consiglio di Istituto
Lo studente usa il cellulare o
altri dispositivi elettronici
allo scopo di acquisire dati
personali (immagini, suoni,
filmati) lesivi di privacy o
dignità di persone o
istituzioni
Nota sul registro elettronico
condivisa dal Dirigente Scolastico.
Adozione di provvedimenti
disciplinari (cfr: Regolamento di
disciplina) ed eventuale denuncia
agli organi di Polizia.
Consiglio di classe
Consiglio di Istituto
Patto Formativo di Istituto
Premessa
Il patto formativo è l'insieme delle norme che le componenti scolastiche concordano per il corretto
e proficuo svolgimento della vita scolastica.
Il patto formativo dell’ITIS “Fermi” fa riferimento ai seguenti documenti normativi già in vigore:
Disposizioni riguardanti la vita scolastica
Regolamento di disciplina
Piano dell’Offerta Formativa
Il patto formativo regola l’attività educativa e didattica ed i processi di insegnamento /
apprendimento; esso riguarda tutte le attività dell' istituto, che vengono proposte, selezionate e
realizzate per il raggiungimento delle finalità specifiche della scuola, che pongono l'alunno al
centro del processo formativo.
Il principio fondamentale a cui si ispira il patto formativo è l'assunzione di responsabilità,
sia individuale che collettiva, che deve contraddistinguere la vita della scuola come comunità
formativa. Pertanto saranno fermamente ripresi e sanzionati i comportamenti negativi dei singoli
alunni e/o di intere classi, secondo le modalità previste dal Regolamento di Disciplina, ed anche
con l’eventuale esclusione da visite d'istruzione e attività integrative.
L'Istituto
Si impegna a:
–
Fornire indicazioni chiare e complete sul progetto dell'offerta formativa dell’istituto (P.O.F.).
–
Comunicare alle famiglie la situazione dei singoli alunni in merito agli apprendimenti ed ai
comportamenti.
–
Rilevare aspettative e esigenze particolari degli studenti e delle famiglie e a fornire, per quanto
possibile, un servizio rispondente alle richieste.
–
Mettere in atto attività di recupero per la soluzione di eventuali problemi di apprendimento di
gruppi di studenti o di singoli allievi in situazione di svantaggio o di disagio.
–
Promuovere attività di potenziamento e sviluppo delle capacità degli alunni anche al di fuori
della programmazione curricolare (Aree di Progetto. Partecipazione a Concorsi e Gare di tipo
disciplinare, …)
–
Intervenire, in caso di comportamenti non accettabili, con provvedimenti disciplinari di
carattere formativo / educativo.
64
–
Fornire agli studenti assenti per lunghi periodi per motivi di salute l’insegnamento domiciliare
od ospedaliero, nelle discipline decise dal Consiglio di Classe. Il servizio potrà essere attivato a
seguito di richiesta scritta e motivata della famiglia (o dello studente se maggiorenne); gli
interessati concorderanno con il Dirigente Scolastico modalità, orari e durata del servizio.
Gli Insegnanti
si impegnano a:
–
Far rispettare dagli alunni le norme previste dai regolamenti già in vigore nell’Istituto
–
Chiarire con l'alunno interessato/gli alunni interessati i motivi di un eventuale provvedimento
disciplinare.
–
Creare un positivo clima di classe, stimolando gli alunni a mantenere comportamenti coerenti
con gli obiettivi formativi fissati dal Consiglio di classe.
–
Illustrare ai propri studenti gli obiettivi didattici ed educativi dell'istituto e della propria
disciplina.
–
Rendere noti agli studenti gli obiettivi ed i criteri di valutazione delle prove dì verifica.
–
Organizzare i percorsi didattici e formativi degli studenti, scegliendo modalità di lavoro e
metodologie di insegnamento commisurate alla situazione della classe.
–
Dosare i carichi di lavoro curricolari e domestici, tenendo presenti gli impegni scolastici degli
allievi nelle altre discipline.
–
Programmare di norma non più di una prova scritta (delle discipline che prevedono la verifica
scritta) nello stesso giorno; ne potrà essere somministrata anche una seconda, della durata
massima di un’ora di lezione, in sostituzione di verifica orale.
–
Comunicare alla classe e ad annotare nel Registro di Classe con almeno tre giorni di anticipo la
data delle verifiche scritte e pratiche anche se sostitutive dell’orale (eventualmente la data
sarà concordata con la classe, compatibilmente con l'orario e le esigenze didattiche).
–
Somministrare ogni quadrimestre almeno due prove di verifica per alunno per le discipline che
prevedono un solo tipo di valutazione(scritto o orale o pratico o grafico), tre prove per le altre
discipline.
–
Correggere le verifiche ed a riconsegnarle entro 15 giorni, discutendone gli esiti con la classe e
con i singoli allievi. [Il termine dei 15 giorni potrà ovviamente essere superato in caso di
malattia dell’insegnante o di altra causa di forza maggiore]
–
Applicare nella valutazione del profitto e della disciplina i criteri approvati dal C.d.D.
–
Far trascrivere ed a siglare gli esiti delle varie prove nelle apposite pagine del Libretto
Personale dell’alunno.
–
Informare i genitori delle difficoltà o del disagio che gli alunni eventualmente dimostrino nella
vita scolastica, sia negli aspetti comportamentali che di apprendimento.
Gli Studenti
–
Utilizzano il libretto presenze per:
–
Far firmare puntualmente le comunicazioni scuola - famiglia.
–
Giustificare le assenze e/o i ritardi in ingresso o le uscite anticipate.
–
Registrare e far controfirmare da un genitore gli esiti delle verifiche.
–
Si impegnano
–
A conoscere il P.O.F., il Regolamento di Disciplina, il Calendario Scolastico e le Disposizioni
riguardanti la vita scolastica, condividendone le finalità ed adeguandovi i comportamenti.
65
–
A conoscere ed a perseguire gli obiettivi educativi e cognitivi concordati nel Consiglio di Classe,
in armonia con il P.O.F.
–
A prestare attenzione durante le lezioni in aula e nei laboratori ed a partecipare correttamente
e costruttivamente al buono svolgimento delle stesse.
–
A lavorare regolarmente a scuola e a casa, tenendo conto delle indicazioni degli insegnanti.
–
A disporre a scuola dei compiti svolti, dei materiali e degli strumenti di lavoro richiesti nelle
varie discipline.
–
Ad adottare un abbigliamento appropriato ai locali frequentati (in particolare i laboratori) e
rispettoso del decoro dell’istituzione scolastica.
–
A mantenere un comportamento corretto all'entrata e all'uscita, al cambio dei docenti, negli
spostamenti nell'edificio, durante l'intervallo e durante le uscite didattiche e i viaggi
d'istruzione.
–
A rispettare tutti gli operatori della scuola ed i compagni di classe e di istituto.
–
Ad accettare consapevolmente gli altri e a tollerare e rispettare opinioni e modi di essere
diversi dai propri.
–
Ad inserirsi costruttivamente nel contesto sociale della classe e dell'istituto, nel rispetto dei
regolamenti.
Si impegnano altresì a:
–
Rispettare gli orari.
–
Rispettare ed usare correttamente le attrezzature ed il materiale della scuola (in particolare
della propria aula, degli spazi e servizi comuni al piano, dei laboratori frequentati),
assumendosi la piena responsabilità (anche economica) individuale e/o collettiva di eventuali
danni arrecati.
–
Rispettare le norme di sicurezza ed antinfortunistiche previste nei vari ambienti.
–
Mantenere l'ordine e la pulizia della propria aula e dei laboratori frequentati.
–
Rispettare il "Patto formativo".
I genitori
Si impegnano a:
–
Conoscere l'offerta formativa della scuola.
–
Partecipare al progetto formativo, con proposte e critiche migliorative e ad intervenire
costruttivamente nelle riunioni, nelle assemblee, nei consigli e nei colloqui.
–
Contribuire ad instaurare un clima di comprensione, rispetto e fiducia tra scuola e famiglia,
anche in presenza di situazioni problematiche a carico dei figli.
–
Controllare ed eventualmente documentare le assenze dei figli.
–
Seguire il processo formativo e l’andamento scolastico dei figli.
–
Rivolgersi con fiducia, in presenza di problemi, a docenti e DS.
–
Dare informazioni utili a migliorare la conoscenza comportamentale e psicologica dei figli,
segnalando in particolare eventuali patologie (ad esempio allergie), che prevedano
l’attivazione di adeguate precauzioni nella frequentazione dei laboratori e nel contatto con le
sostanze ivi usate.
Il personale non docente
Si impegna a:
66
–
Conoscere l'offerta formativa della scuola e a collaborare a realizzarla, per quanto di
competenza.
–
Garantire il necessario supporto alle attività didattiche, con puntualità e diligenza.
–
Segnalare a docenti e DS eventuali problemi o anomalie.
–
Favorire un clima di collaborazione e rispetto tra tutte le componenti presenti e operanti nella
scuola (A.T.A., studenti, genitori e docenti).
–
Fornire interventi di Primo Soccorso (a cui molti sono stati formati).
Il Dirigente Scolastico
Si impegna a:
–
Garantire e favorire l'attuazione dell'offerta formativa, ponendo studenti, genitori, docenti e
non docenti nella condizione di esprimere al meglio il loro ruolo, valorizzando le competenze di
ciascuno.
–
Garantire e favorire il dialogo, la collaborazione e il rispetto tra le diverse componenti della
comunità scolastica.
–
Cogliere le esigenze formative degli studenti e della comunità in cui la scuola opera, e ad
avanzare in risposta alle medesime proposte ed iniziative adeguate.
Il coordinatore di classe
Si impegna
–
Ad illustrare il presente Patto Formativo al Consiglio di Classe, che lo condivide e lo adotta.
–
A condividere con il C.d.C. al completo, e successivamente con la classe di cui è coordinatore,
le “Disposizioni riguardanti la vita scolastica” e “L’Organizzazione del Calendario Scolastico”.
–
Ad illustrare a genitori ed alunni compiti e funzioni connessi ai rispettivi ruoli.
Gli alunni rappresentanti di classe
si impegnano
–
Ad illustrare (nell'ambito dell'assemblea di classe) il presente Patto Formativo alla classe,
affinché sia condiviso e adottato.
Sospensione del Patto Formativo,
Il Patto Formativo può essere sospeso solo per gravi motivi disciplinari o didattici (inosservanza da
parte degli studenti degli impegni, che il patto formativo prevede) nel rispetto delle seguenti
modalità:
–
Il Consiglio di classe può autorizzare i singoli insegnanti a sospendere il Patto Formativo con
uno o più alunni o addirittura con l'intera classe. Tale decisione, opportunamente verbalizzata
con la precisazione dei gravi motivi che l’hanno resa necessaria, sarà comunicata al Dirigente
Scolastico e alle famiglie degli alunni interessati.
–
La sospensione del patto formativo con l'intera classe da parte di tutti i docenti della medesima
può essere decisa dal Consiglio di Classe, come provvedimento disciplinare.
–
La sospensione del Patto Formativo è un provvedimento straordinario e temporaneo e sarà
revocata dal Consiglio di Classe, quando vengano a cessare i gravi motivi che l'hanno
determinata.