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I quaderni di A cura di Alberto Mucci I satelliti nella società multimediale Q uali tecnologie per comunicare s’imporranno nel prossimo futuro? Prevarrà la fibra con il collegamento “via cavo”, o s’imporranno il wireless e il satellite? Gli interrogativi non hanno risposte univoche, anche alla luce delle tendenze che si sono alternativamente manifestate, nel più recente periodo. Da satellite riceviamo già migliaia di programmi televisivi, il cui audio viene diffuso in numerose lingue: una vera e propria finestra sul mondo intero. Ma anche per accedere ad internet il satellite ha buone possibilità di offrire servizi, in segmenti importanti ancorché limitati: dalle località scarsamente abitate o isolate, alle navi. Abbiamo avuto (e abbiamo tuttora per molti aspetti) una forte competizione tra utilizzo della fibra (con la necessaria cablatura di strade e case) e la tecnologia “senza fili” (wireless). Questo antagonismo ha oscurato per un certo periodo gli utilizzi del satellite e della radio. Nuove applicazioni stanno ora mutando le prospettive. Ci riferiamo all’utilizzo diffuso oltre ogni aspettativa dei telefonini “cellulari” delle varie “generazioni”. Ci riferiamo alla conquistata maggiore flessibilità della banda di trasmissione, che non arriva all’ampiezza della fibra, ma che permette comunque di far passare molteplici dati e buone immagini. Queste applicazioni stanno rilanciando gli utilizzi della radio e del satellite, sia perché radio e satellite permettono di scambiare informazioni, di dialogare in aree prive, oggi e domani, di collegamenti con fibra; sia perché il costo dell’investimento, con queste applicazioni, si dimostra più equilibrato nel confronto con il risultato. La tecnologia avanza, all’insegna della continuità. Non ci sono traguardi da tagliare. Ci sono, invece, applicazioni da sperimentare e valutazioni dei costi-benefici delle singole applicazioni da sviluppare. Con questo fascicolo intendiamo fornire indicazioni sul rinnovato ruolo del satellite nella società dei servizi multimediali Supplemento al numero di Dicembre/Gennaio n. 202 di Media Duemila Indice Dallo spazio la multimedialità di Guido Salerno Le telecomunicazioni via satellite La banda larga via satellite Il regional BGAN: la nuova sfida di Inmarsat Servizi Sociali: Telemedicina e Teleformazione Galileo - Il programma europeo per i servizi globali di comunicazione Sicurezza e telecomunicazioni: il sistema SICRAL Il telerilevamento delle risorse terrestri Il satellite amico del ‘Pianeta Blu’ Atlantic Bird 1: il contributo italiano alle telecomunicazioni commerciali satellitari 81 82 87 89 91 96 99 100 104 106 Il “Quaderno” è stato coordinato dall’ing. Francesco Barbaliscia della Fondazione Ugo Bordoni con i contributi di: Paolo Bellofiore, Paolo Binelli, Marcello Maranesi, Guido Morelli, Aldo Novelli, Francesco Rispoli, Il satellite dissemina l’informazione come una moderna cometa I satelliti nella società multimediale L’integrazione delle reti uesto “Quaderno” è dedicato ai satelliti e al loro rinnovato ruolo nella società dei servizi multimediali. I satelliti, come ben sappiamo, sono da tempo strumenti indispensabili in molti servizi, dall’osservazione della terra alla meteorologia, al monitoraggio delle risorse e di fenomeni, naturali o antropogenici, come certi tipi di inquinamento, per non parlare delle applicazioni militari. I satelliti hanno da tempo un ruolo consolidato nelle telecomunicazioni, basta pensare alla trasmissione transoceanica ed alla diffusione televisiva. Soltanto nella capacità di traffico il satellite cede il passo al cavo, specie realizzato con fibra ottica. Le reti satellitari si stanno sempre più integrando, anche dal punto di vista del consumatore finale, con tutte le altre reti, fisse e mobili. Osserva il Ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri: “l’accesso a Internet a banda larga è ora possibile direttamente via satellite, con una organica integrazione con le altre reti”. In altri termini con i satelliti si fornisce un’offerta complementare, necessaria per le aree meno servite dal cavo. Della storia, della realtà, delle prospettive dei satelliti e della loro integrazione con le altri reti, questo “Quaderno”, realizzato con la collaborazione della Fondazione Bordoni, fornisce un articolato ventaglio di testimonianze. Q Dallo spazio la multimedialità di Guido Salerno Direttore Generale Fondazione Bordoni uando, quasi mezzo secolo fa furono lanciati i primi satelliti, la loro valenza era quasi esclusivamente politica e militare, ma già allora l’irresistibile atout del satellite era la capacità di coprire e servire regioni immense contemporaneamente e con continuità, invisibile e intoccabile, senza i vincoli del territorio, di infrastrutture e attività umane. Con tre satelliti opportunamente spaziati si vedeva a colpo d’occhio l’intero pianeta. L’adozione del satellite come Q - 81 - I quaderni di Telèma strumento di comunicazione nacque spontaneamente da questa peculiarità, subito dopo, negli anni 60, e fu simbolo di rivoluzione tecnologica e di sovranazionalità. In realtà allora e per molto tempo l’ingegneria di telecomunicazioni a bordo era quella di terra: il ‘miracolo’ era piuttosto quello meccanico di tenere quell’oggetto apparentemente fermo a galleggiare nello spazio. Il satellite era soltanto un trasponder passivo, uno specchio che funzionava da cavo virtuale nel cielo. Il suo punto debole rispetto ai sistemi terrestri era, ed è tuttora, quello di non poter modulare la capacità di traffico, che andava installata totalmente fin dal lancio, anche senza la relativa copertura commerciale. Una difficile scommessa, quindi, che recenti ambiziosi programmi a livello planetario hanno clamorosamente giocato e perso. Col progredire della tecnologia, comunque, il ruolo del satellite come potente strumento di comunicazione si è irreversibilmente consolidato in virtù della sua capacità di copertura, di elevata elasticità di riconfigurazione e di allocazione dinamica di risorse e servizi. Soltanto nella portata di traffico il satellite cede il passo al cavo, specie all’ineguagliabile capacità della fibra ottica, nelle aree ad elevata urbanizzazione e informatizzazione. Nelle telecomunicazioni tradizionali, voce e successivamente dati, quindi, il satellite ha convissuto con il cavo, in rame e fibra, in un regime di rivalità sinergica, nella quale la rete ricorreva all’uno o all’altro dei mezzi in base a criteri di efficienza e economicità, mutevoli nel tempo e nello spazio e, naturalmente, con la natura del servizio, uno per tutti la diffusione televisiva. Prevalente comunque il ruolo del satellite nei collegamenti cosiddetti tattici, nelle emergenze, e nel servizio di ricerca e posizionamento. Molte altre applicazioni di interesse primario sono state sviluppate e basate sul satellite come strumento senza rivali: l’osservazione della terra, la meteoclimatologia, il monitoraggio di risorse e di fenomeni, naturali o antropogenici, come certi tipi di inquinamento, per non parlare delle applicazioni militari. L’avvento vorticoso di nuovi servizi e della multimedialità come tessuto connettivo della società e soluzioni di ingegneria sempre più raffinate in termini di componentistica, tecniche di trasmissione e informatica, hanno rivoluzionato in tempi brevi e recentissimi l’intero settore delle telecomunicazioni, stimolando la tecnologia satellitare a una continua evoluzione, sia in termini di capacità di banda sia di codifiche di riduzione del segnale, che hanno consentito di raddoppiare o triplicare i canali trasmessi. L’adozione della larga banda, in particolare, ha consentito al satellite un salto di qualità rendendolo accessibile a molti altri servizi e supplendo in parte ai suoi limiti naturali di traffico. Di qui la moltiplicazione dell’offerta di servizi: telefonia mobile, immagini, servizi ad alto valore aggiunto come telemedicina e formazione, fino all’integrazione sinergica con la rete Web, con tutti i problemi di gestione traffico, interattività e sicurezza che questa comporta. Cambiano anche le applicazioni tradizionali, con il sistema di posizionamento europeo Galileo, servizio perfezionato, globale e interattivo che si pone come alternativa europea all’americano GPS. Le Telecomunicazioni via satellite e telecomunicazioni spaziali hanno una data di nascita ufficiale: nel 1965 quando, per conto di INTELSAT, fu messo in orbita Ear1y Bird, il primo satellite artificiale a scopi commerciali, con un ripetitore attivo di capacità equivalente a 240 L circuiti telefonici e una massa di 38 kg. Negli anni precedenti erano stati lanciati alcuni satelliti (Telstar, Relay e Syncom) sperimentali che avevano permesso di affinare le tecniche di posizionamento in orbita geostazionaria, tale cioè far apparire il satellite ad una - 82 - I satelliti nella società multimediale stazione di terra come un punto fisso nello spazio. Dopo Early Bird, le telecomunicazioni spaziali subirono un notevole impulso anche grazie al supporto dei Governi che facilitarono la costituzione di Consorzi Internazionali per lo sviluppo e l'utilizzazione di queste nuove tecnologie trasmissive. Il primo di tali consorzi fu INTELSAT creato nel 1964 da parte di 11 Paesi Occidentali. Anche l'Unione Sovietica aveva attivamente partecipato alla corsa verso lo spazio con il lancio dei satelliti della serie MOLNYA, caratterizzati da orbite eccentriche fortemente inclinate (circa 63° rispetto all'Equatore) che avevano il vantaggio di avere una buona visibilità del satellite per varie ore al giorno su regioni ad elevata latitudine. Successivamente, con il lancio dei satelliti geostazionari della classe GORIZONT, l'URSS creò nel 1971 l'organizzazione INTERSPUTNIK che divenne il riferimento per i Paesi del blocco sovietico. Le comunicazioni spaziali e comunicazioni spaziali, inizialmente concepite per effettuare la connessione tra punti fissi, si indirizzarono successivamente anche al collegamento tra mezzi mobili. Nei primi anni '70 furono infatti lanciati tre satelliti denominati MARISAT, posizionati rispettivamente sull'Oceano Atlantico, Pacifico ed Indiano ad uso della US Navy. I risultati positivi di questa sperimentazione portarono nel 1979 alla creazione di INMARSAT che iniziò ad operare sui satelliti MARISAT già esistenti e, successivamente sui MARECS sviluppati dall'ESA (European Space Agency ) nel 1981. Nel 1977, in ambito Europeo, fu costituita EUTELSAT che solo successivamente, nel 1985, assunse la caratterizzazione di Organizzazione Intergovemativa. Anche EUTELSAT utilizzò all’inizio satelliti dell'ESA (OTS e poi ECS). La nascita di EUTELSAT coincise con la decisione, maturata in ambito CEPT, di operare nella banda Ku (11\14 GHz) riservata in parte alle telecomunicazioni spaziali. Altri consorzi a carattere globale (PANAMSAT) o a carattere regionale (ad esempio ARABSAT, PALAPA, NAHUEL, ASTRA) e domestico (tra cui ITALSAT, KOPERNIKUS, TELECOM) sono nati successivamente nel contesto di programmi spaziali mirati. La presenza di società private e la spinta americana verso l'incentivazione della concorrenza ha potato poi, alla fine dello scorso decennio, i Consorzi Internazionali Governativi INTELSAT, EUTELSAT ed INMARSAT alla privatizzazione e alla L quotazione in borsa. L'interesse per il mezzo trasmissivo satellitare, dopo una prima fase di rapido sviluppo, ebbe un periodo di regresso nella prima metà degli anni '80 a causa del rapido affermarsi di tecnologie competitive (fibre ottiche) e del crescente numero di cavi transoceanici. Tuttavia, proprio in quegli anni, giunsero a termine alcuni progetti che si proponevano di utilizzare il mezzo satellite per la diffusione di programmi televisivi, dapprima verso operatori TV per la redistribuzione su mezzi terrestri e, successivamente, direttamente verso l'utente finale. I satelliti DBS (Direct Broadcast Satellite) furono concepiti per funzionare in banda Ku (12 GHz) e con una potenza in trasmissione tale da permettere la ricezione con antenne paraboliche del diametro massimo di 90 cm. e ricevitori dal basso costo, accessibili pertanto al mercato consumer. Le principali iniziative in Europa si concretizzarono nel lancio dei seguenti satelliti: TDF 1 (1988) - Francia\Germania TELE - X (1989) - Svezia OLYMPUS (1989) - ESA\ltalia\UK TDF 2 (1990) - Francia\Germania Particolarmente innovativo fu il satellite Olympus, che disponeva, oltre al DBS, di un sistema di telecomunicazioni in banda Ka ( 20/30 GHz). In parallelo era partito in Italia lo sviluppo del sistema ITALSAT, con due satelliti lanciati attorno al 1990 e rimasti operativi fino all'estate del 2002. ITALSAT operante in banda Ka con antenne multifascio, faceva uso di sistemi di rigenerazione e commutazione a bordo - 83 - I quaderni di Telèma che rendevano il satellite simile ad una centrale di commutazione, laddove nel passato il satellite era sempre stato concepito come uno specchio equivalente ad un cavo virtuale nel cielo. L'esempio di ITALSAT é poi stato seguito da HOT BIRD Skyplex (Eutelsat) nei primi anni 2000, mentre sarà pienamente sfruttato e superato solo dal sistema Spaceway (Hughes) il cui lancio é atteso nel 2003. Il risultato di questi progetti può essere solo ora valutato in tutta la sua portata se si considera che la maggior parte della capacità spaziale disponibile a livello mondiale è oggi devoluta ad applicazioni di tipo televisivo. Gli enormi progressi nel campo delle tecniche trasmissive (codifica e compressione di segnali digitali) e nel campo dei componenti a semiconduttore hanno permesso di ridurre drasticamente la complessità, le dimensioni ed i costi dei sistemi di telecomunicazioni spaziali. Le stazioni di terra, possono ora essere installate direttamente presso la sede dell’utilizzatore finale e sono comunemente indicate con l'acronimo VSAT (Very Small Aperture Terminal). Tali soluzioni hanno incontrato un notevole interesse nell'ambito delle grandi aziende con crescente necessità di sistemi trasmissivi proprietari, omogenei ed a carattere internazionale. Il panorama della tecnologia satelliti artificiali rivestono una grande importanza nello sviluppo delle telecomunicazioni per le caratteristiche peculiari che li differenziano da qualsiasi altro sistema disponibile, prima fra tutte la vasta area di copertura, sia a livello nazionale che continentale, in base alla quale è possibile realizzare reti di TLC con grande rapidità e con spese relativamente contenute. La maggior parte dei circa 230 satelliti per telecomunicazioni commerciali è posta in un'orbita geostazionaria, vale a dire che osservano la Terra con un angolo tale da permettere le comunicazioni tra ogni coppia di punti visibili dal satellite su di un'area pari a circa 4/10 dell'intera superficie terrestre. Per avere la copertura globale sono pertanto sufficienti tre satelliti opportunamente spaziati. La posizione finale sull'orbita, le coperture e le frequenze utilizzate sono coordinate dall'ITU (International Telecommunication Union). La posizione nominale é mantenuta tramite l'utilizzo di propulsori a jet chimici od elettronici comandati da terra dai centri di TT&C (Tracking, Telemetry & Command ). La vita utile del satellite è determinata dalla quantità di propellente caricato a bordo. Solitamente i satelliti sono spaziati di 3° quindi la risorsa orbitale é una risorsa limitata. In situazioni particolari, tipico il caso di sistemi concepiti per la diffusione di programmi televisivi, un singolo I Operatore può decidere di posizionare più satelliti nella stessa posizione orbitale ricorrendo ad una trasmissione diversificata in frequenza. EUTELSAT, ad esempio, ha pianificato il posizionamento di 5 satelliti per diffusione televisiva nella posizione a 13° Est per permettere agli utenti la ricezione di più di mille canali TV con una sola antenna. Alcuni sistemi satellitari, noti come costellazioni di satelliti hanno adottato soluzioni di tipo non-GEO. Tale scelta permette di minimizzare il ritardo trasmissivo insito nella tecnologia geostazionaria (circa 270 ms) ed i requisiti di potenza necessari per un radiocollegamento bidirezionale. In questo caso i satelliti vengono solitamente posizionati su orbite subpolari ad alcune centinaia di km. di altezza ed hanno un periodo di rivoluzione di poche ore. Questa soluzione viene frequentemente utilizzata nel campo militare a scopi di intelligence ma anche nel campo del “remote sensing” per usi commerciali. L'adozione di costellazioni costituite da decine di tali satelliti permette di realizzare trasmissioni in “real time” richieste per servizi di telefonia mobile personale. Fino ad alcuni anni fa le caratteristiche dei satelliti erano limitate in peso e dimensioni dalla scarsa potenza dei razzi vettori; l'attuale disponibilità di lanciatori evoluti (ad esempio ARIANE 5) permette il lancio di satelliti con grandi sistemi di - 84 - I satelliti nella società multimediale energia ( pannelli solari e batterie) sufficienti ad aumentare di uno-due ordini di grandezza la potenza degli amplificatori. Satelliti GEO,MEO,LEO el corso degli anni le telecomunicazioni spaziali si sono progressivamente differenziate in termini di orbite dei satelliti, frequenze di esercizio. e classe di servizi, come schematizzato nella Figura. Nella terminologia corrente si distinguono, infatti, oltre ai satelliti GEO, posti in orbita geostazionaria: N ● satelliti MEO ( Medium Earth Orbit ) posizionati ad altitudini tra i 10.000 ed i 20.000 Km. Ne é un esempio la costellazione di satelliti GPS (Global Positioning System) utilizzati, inizialmente, per scopi militari USA e successivamente anche a scopi civili. ● satelliti LEO (Low Earth Orbit) che orbitano circolarmente attorno alla terra ad altezze comprese tra i 700 ed i 1500 Km. Appartengono a tale classe sistemi satellitari complessi composti da decine di satelliti di medie dimensioni (Big LEOs) quali ad esempi IRIDIUM e GLOBALSTAR ( telefonia mobile ), o di dimensioni dell'ordine di poche decine di Kg. quali ad esempio ORBCOMM ( trasmissione dati a bassa velocità). Classificazione delle orbite per i vari tipi di satelliti e servizi Nella scelta dell'orbita si tiene anche conto della presenza delle cosiddette fasce di Van Allen, zone altamente ionizzate posizionate fra i 1200 e i 10.000 Km ed intorno ai 20.000 Km, che comportano notevoli disturbi alle apparecchiature elettroniche di bordo. Per quanto riguarda i servizi una prima classificazione di massima è la seguente: ● Fixed Satellite Services (FSS) che comprendono le radiocomunicazioni tra punti fissi ● Mobile Satellite Services (MSS) relativi a comunicazioni tra mobile ed una stazione fissa di terra o tra mobili ● Broadcasting Services (BSS) che si riferiscono a servizi di tipo diffusivo. - 85 - I quaderni di Telèma Metodi di accesso olitamente in una rete per telecomunicazioni via satellite la condivisione della capacità spaziale si consegue adottando una tra le seguenti tecniche di accesso multiplo ai ripetitori (transponder) di bordo. A.FDMA (Frequency Division Multiple Access) B.TDMA (Time Division Multiple Access) C.CDMA (Code Division Multiple Access) S Tecnica di accesso FDMA (Frequency Division Multiple Access) Con la tecnica di accesso FDMA la banda di frequenza, disponibile su un transponder, è divisa in canali di ampiezza opportuna, ciascuno dei quali è assegnato ad una portante a Radio Frequenza (RF). L’FDMA è stata la prima tecnica di accesso multiplo utilizzata per i sistemi di telecomunicazione via satellite e trova ancora oggi largo utilizzo. Tecnica di accesso TDMA (Time Division Multiple Access) Il TDMA opera nel dominio del tempo ed è applicabile a sistemi che adottano una modulazione di tipo numerico. Con tale tecnica l'utilizzo del transponder avviene a suddivisione di tempo: per ogni istante solo una determinata stazione di terra accede a tutta la banda allocata. L'accesso delle stazioni di terra al transponder è solitamente di tipo sequenziale. Tecnica di accesso CDMA (Code Division Multiple Access) Nella tecnica di accesso CDMA il segnale emesso dalla stazione viene distribuito su una parte o tutta la banda disponibile sul transponder utilizzando codici costituito da un rumore pseudo-random. cioè una sequenza “casuale”, emessa da un particolare generatore, che modifica il segnale utile prima della trasmissione. Il ricevitore, conoscendo esattamente la sequenza di impulsi costituenti il codice pseudo-random, può effettuare l'operazione inversa (decodifica) ed estrarre il messaggio. Con tale tecnica, numerose stazioni possono operare nella stessa banda di frequenze senza essere soggette a mutue interferenze purché siano stati adottati opportuni codici (cosiddetti ortogonali). Un collegamento satellite dedicato (SCPC - Single Channel Per Carrier) mette a disposizione di una coppia di stazioni terrene una capacità "full time", l'utilizzo della quale può risultare non ottimizzato durante il periodo in cui la trasmissione non avvenga alla massima velocità possibile, poiché la capacità assegnata è fissa e non varia in funzione delle inevitabili fluttuazioni del traffico. Al contrario, in una rete, pur seguendo criteri di accesso alla risorsa satellite differenti, si riesce a condividere le risorse satellitari e i canali di comunicazione da parte di una molteplicità di utenti solo nel caso di effettiva trasmissione e nella misura richiesta dal volume di traffico. Un altro elemento qualificante della soluzione sistemistica di rete è la possibilità di ripartire l'investimento, normalmente cospicuo, di una stazione master tra un numero elevato di piccole stazioni a basso costo, o addirittura utilizzare la stessa infrastruttura di stazione master per reti distinte appartenenti a clienti differenti. In ogni caso, la filosofia di base nella scelta della tecnologia più adeguata è quella di utilizzare soluzioni SCPC per grandi direttrici di traffico con comportamento stazionario mentre, per il caso di un elevato numero di stazioni con basso traffico di tipo discontinuo, si preferisce l'uso di reti TDM/TDMA e SCPC/DAMA (Demand Assignment Multiple Access). Enrico Saggese (Telespazio) - 86 - I satelliti nella società multimediale La Banda Larga via Satellite N egli ultimi anni si è consolidato, da un lato, lo sviluppo della TV digitale e, dall’altro, sono stati avviati i primi servizi Internet via satellite. Parallelamente, c’è stata una crescente diffusione della tecnologia ADSL che, di fatto, costituisce l’offerta principale degli operatori TLC ed ISP. Nel prossimo futuro le nuove opportunità di sviluppo delle reti sono legate principalmente all’erogazione di servizi a banda larga, applicazioni in grado di fornire sia l’accesso veloce ad Internet che i contenuti video. Un ulteriore elemento di sviluppo è costituito dalla TV, con la progressiva trasformazione da mezzo puramente passivo a un vero e proprio terminale di comunicazione dotato di interattività. In questo scenario di sviluppo tecnologico trova un posto di rilievo la TV digitale terrestre il cui piano di implementazione è in corso. La figura mostra una possibile evoluzione delle piattaforme di comunicazione a livello europeo ed evidenzia il ruolo centrale del satellite con i suoi 40 milioni di Set Top Box previsti nel 2005. Con un parco utenti così importante nasce spontanea l’esigenza di permettere la fruizione di programmi interattivi tramite il Set Top Box e l’antenna parabolica. La sfida non e’ semplice e priva di rischi ma dovrà essere affrontata da tutti gli operatori del settore e accompagnata da una regolamentazione agile nell’interesse della collettività. Infatti, la diffusione capillare dei nuovi servizi, anche di tipo sociale, può essere favorita dalla Televisione stessa che, al contrario del PC, è il mezzo di comunicazione più diffuso e facile da adoperare. Il satellite, quindi, non si pone come alternativa alle reti terrestri, bensì come elemento di integrazione per uno sviluppo armonico e omogeneo dei servizi a banda larga. Sopra, “Le reti a larga banda”. Evoluzione prevista delle piattaforme di comunicazione in Europa. A sinistra, “Terminale utente”. Applicazioni e collegamenti del terminale utente - 87 - I quaderni di Telèma La Piattaforma satellitare a Larga Banda n linea generale non esistono soluzioni tecnologiche univoche, benché ci siano sforzi sia da parte dei costruttori sia degli operatori per concordare standard comuni che consentano di realizzare prodotti e servizi in maniera economica e su larga scala. Alenia Spazio ha scelto un percorso incentrato prevalentemente sull’innovazione tecnologica nella continuità con i piani messi a punto in passato dall’Agenzia Spaziale Italiana e che hanno permesso all’azienda di diventare leader nei satelliti in banda Ka con il programma Italsat. La banda Ka (20/30 Ghz) diventa essenziale per incrementare la banda effettiva sul satellite e per far fronte alle esigenze dei nuovi servizi. Con le piattaforme satellitari oggi disponibili o in corso di realizzazione si può arrivare a installare in orbita capacità complessive fino a circa 10 Gbit/sec, ovvero 10 volte quelle disponibili oggi sui satelliti in banda Ku. L’altra innovazione tecnologica di grande rilievo è quella relativa all’On Board Processing (OBP), determinante nel permettere l’accesso diretto al satellite con terminali di piccole dimensioni e, quindi, la realizzazione di reti magliate a costi molto contenuti. A corollario delle innovazioni tecnologiche, sul satellite trova un posto di rilievo il terminale d’utente, elemento strategico per consentire la fruizione dei servizi a larga banda e quindi lo sfruttamento efficiente della capacità satellitare. Le due condizioni da rispettare per il successo del programma sono l’utilizzo di tecnologie a basso costo per il mercato consumer e l’adattabilità a diversi standard per aumentare i volumi di produzione. In questo contesto è risultato naturale e determinante un accordo fra Alenia Spazio e ST Microelectronics, leader mondiale nei chipset per decoder della TV. Sulla base di queste premesse è stato messo a punto un programma di sviluppo e di validazione per favorire la realizzazione di reti satellitari a larga banda e dei servizi. La prima tappa, SkyplexNet-HB5, ha permesso di validare, con una soluzione ibrida in cui il canale di ritorno avviene tramite linea telefonica, sia la stessa I tecnologia Skyplex, sia la risposta del mercato rivolto agli operatori corporate ed ISP. Questo, però, è solo il punto di partenza per gli sviluppi futuri i cui benefici dovranno essere tangibili in termini di prestazioni aggiuntive e riduzione dei costi. La seconda tappa, SkyplexNet-HB6, incentrata sullo sfruttamento simultaneo della banda Ka e dello Skyplex evoluto, provvisto di turbo-codifica, introdurrà la piena interattività satellitare avviando le prime sperimentazioni dei servizi rivolti al mercato professionale e business. Il salto di qualità verso il mercato residenziale richiederà un pieno sfruttamento delle suddette tecnologie e, quindi, la necessità di disporre di una piattaforma satellitare dedicata che rappresenti la terza ed ultima tappa del piano di sviluppo prima dell’avvio commerciale dei nuovi servizi. Alle competenze tecnologiche di Alenia Spazio e di STM si affiancheranno, a questo punto, quelle legate ai servizi di aziende quali Telespazio e Eutelsat, con cui, in particolare, è tuttora in corso lo studio della missione Ka Sat. Giova sottolineare come il Piano di sviluppo della componente satellitare sia armonizzato con quello del terminale, la cui evoluzione naturale sarà verso il mercato residenziale e l’integrazione delle tecnologie ADSL, wireless e della TV digitale terrestre, con l’obiettivo di permettere un’ampia integrazione fra tutte le tecnologie di rete. Anche nel campo della mobilità il satellite rivestirà un ruolo importante, soprattutto per i mezzi di trasporto ad uso collettivo. Fra le possibili applicazioni la più promettente e anche stimolante sul piano tecnologico è quella legata ai treni ad alta velocità, dove l’obiettivo è quello di consentire sia la distribuzione di programmi TV che l’accesso Internet ai passeggeri. L’alta velocità dei convogli, unitamente all’alta velocità del segnale e alla presenza di ostacoli naturali e di gallerie, rende indispensabile l’uso del satellite e di altre tecnologie di rete wireless. Il programma FIFTH (Fast Internet on Fast Trains Hosts) della Commissione Europea, assegnato ad Alenia Spazio e ad altri partners, fra cui Trenitalia, mira a validare le nuove soluzioni tecnologiche - 88 - I satelliti nella società multimediale attraverso una ampia sperimentazione con alcuni convogli già a partire dai primi mesi del prossimo anno. Anche l’operatore francese SNCF è interessato alla sperimentazione per i suoi TGV ed ha già predisposto una carrozza “tecnologica”, denominata Melusine, sulla quale installare il terminale satellitare. Dalle suddette esperienze sul campo si potranno, successivamente, mettere a punto le piattaforme di comunicazione a larga banda per i treni ed avviare i nuovi servizi a partire già dal 2004, sfruttando il satellite Atlantic Bird realizzato da Alenia Spazio per Eutelsat e lanciato nell’agosto di quest’anno. Francesco Rispoli (Alenia Spazio) Il Regional BGAN: la nuova sfida di Inmarsat nmarsat, azienda leader mondiale nella comunicazione mobile satellitare, produce soluzioni innovative di comunicazione da oltre 20 anni e i suoi servizi sono largamente utilizzati da imprese ed agenzie governative di tutto il mondo. Ad oggi Inmarsat possiede 9 satelliti (4 di seconda generazione e 5 di terza) il cui mantenimento in orbita e monitoraggio del traffico vengono effettuati dai propri Centri di Controllo a Londra, dove la società ha anche la sua sede principale. Inmarsat dispone inoltre di circa 260 service providers operanti in 80 nazioni in tutto il mondo. L’ultima innovazione in casa Inmarsat è il Regional BGAN (Regional Broadband Global Area Network): il servizio, attivo dal 18 Novembre 2002, è fornito da Inmarsat attraverso il leasing del satellite arabo Thuraya e la realizzazione di un’unica gateway terrestre con sede in Italia, presso il Centro Spaziale Telespazio del Fucino (AQ). Il Regional BGAN permette, attraverso I un piccolo modem IP Satellitare di dimensioni paragonabili a quelle di un note-book, la connessione via satellite ad Internet. Leggero e compatto (le sue dimensioni sono di 300mm x 240mm x 40mm, il suo peso è di 1.6 kg) il modem IP Satellitare permette così una connessione ad alta velocità del PC o del PDA (Personal Digital Assistant) dell’utente finale con la rete di satelliti. Il processo di configurazione è automatico e l’utilizzatore non necessita di conoscenze particolari riguardanti il funzionamento del satellite o del modem. La connettività IP è così fornita in 99 nazioni diverse, su canali condivisi a 144 kbit/s, ad una velocità più che raddoppiata rispetto ai sistemi GPRS. Nel prossimo futuro Inmarsat intende migliorare ulteriormente tali prestazioni con il lancio del servizio BGAN, che prevede la messa in orbita di due satelliti di quarta generazione Inmarsat, attualmente in costruzione a Tolosa ad opera del consorzio Astrium. La velocità di connessione raggiungerà così i 432 kbit/s e utilizzerà tecnologie UMTS. Una soluzione affidabile l Regional BGAN è dunque una soluzione affidabile per il trasferimento di dati ad alta velocità che coniuga la necessità di libertà e flessibilità all’accesso alle informazioni di lavoro, come e quando richiesto. La sua portata innovativa va inquadrata in un mondo in cui la comunicazione di dati è ancora spesso carente a causa di infrastrutture locali di I telecomunicazioni limitate o assenti. L’utente deve semplicemente connettere il modem al suo PC o PDA (per mezzo di interfacce Ethernet, USB o Bluetooth), puntare l’antenna in direzione del satellite e procedere come d’abitudine, indipendentemente da dove si trovi all’interno della zona di copertura del segnale, in Europa o in una zona remota del Nord-Africa.0 - 89 - I quaderni di Telèma In alto, mappa di copertura del segnale. A sinistra, il terminale di utente del Regional BGAN Come mostrato in figura (Mappa illustrativa di copertura del segnale), Regional BGAN copre l’Europa, il Medio Oriente, il sub-continente indiano e l’Africa settentrionale, centrale ed occidentale. Detta copertura e’ ottenuta attraverso la suddivisione del territorio in spotbeams. Il sistema è in grado di rivelare la posizione dell’utente in quanto il modem satellitare è provvisto di ricevitore GPS; questo dato è essenziale per effettuare la procedura di attachment al network terrestre. Inmarsat fornisce il servizio tramite dei Distribution Partners (dieci finora), tra i quali figura anche Telecom Italia. Accordi commerciali di roaming permettono inoltre l’utilizzo del sistema con differenti carte SIM GPRS. Il servizio permette così di accedere e scambiare informazioni in tempo reale ad un costo contenuto perché basato sul traffico effettivo dei dati trasmessi e ricevuti e non sulla durata della connessione. L’accesso alle informazioni è di alta qualità e senza il rischio di interruzioni; l’utilizzo è semplice e con funzioni rapide ‘plug and play’ per PC. Si può quindi affermare che Regional BGAN fornisce continuità alle attività operative oltre i confini delle infrastrutture terrestri di comunicazione fissa e mobile. La gamma di applicazioni supportate include: ● accesso remoto istantaneo alla LAN aziendale, mantenendo la produttività in qualunque area coperta dal segnale; ● connettività VPN, ovvero connessione ad una varietà di Reti Private Virtuali che permette un accesso alle informazioni sicuro e - 90 - I satelliti nella società multimediale una comunicazione portatile via satellite, semplice ed economicamente efficiente, in grado di rendere disponibile la connettività di fatto in ogni luogo. Tutto ciò ad una velocità di connessione più che raddoppiata rispetto ai sistemi GPRS per LAN, WAN, Intranet e Internet, senza dipendere dalla disponibilità e affidibilità delle locali reti terrestri. veloce da punto a punto. accesso affidabile (per via di un sistema di cifratura personalizzata) e ad alta velocità, in ogni momento, della connessione ad Internet. ● funzionalità del servizio e-mail, per rimanere in contatto, spedire e ricevere informazioni. ● trasferimento di files, per condividere e collaborare con colleghi, soci e clienti. ● trasferimento di immagini digitali, per spedire immagini scannerizzate di documenti e fotografie di alta qualità e permetterne così una pubblicazione immediata. ● convenienza, immediatezza e sicurezza del commercio elettronico on-line. ● query di database, con accesso immediato a record dei clienti e ad informazioni importanti. ● immagazzinamento e inoltro di filmati, ideale per la spedizione di videoclip. ● supporto IP remoto, comprensivo di upgrade del software e di diagnostica. In sintesi, Regional BGAN fornisce ● Michael Butler, Direttore Commerciale di Inmarsat, ha recentemente dichiarato che “il lancio del Regional BGAN è una importante pietra miliare nella fornitura di servizi mobili per il trasferimento di dati ad alta velocità” e che esso è un vero e proprio “‘quantum leap’ (salto in avanti) nella fornitura di servizi wireless, che permette alle aziende di operare senza le costrizioni del network terrestre, ove possibile”. “Con il lancio del Regional BGAN di Inmarsat - prosegue - l’idea dell’ufficio mobile è diventato realtà, fornendo libertà e flessibilità per le aziende di tutto il mondo.” Aldo Novelli (Inmarsat) Servizi sociali: Telemedicina e Teleformazione a rete dell’emergenza sanitaria nazionale, predisposta a seguito del DPR 27 marzo 1992 e delle normative nazionali e regionali successive, è stata realizzata con un’organizzazione assolutamente innovativa che vede l’emergenza suddivisa in due fasi: 1. La fase dell’allarme (assegnata al sistema di emergenza sanitaria 118) in cui la segnalazione di un evento, effettuata tramite il numero telefonico unico e gratuito 118, perviene ad una centrale operativa di valenza regionale e/o provinciale (funzionante 24 ore su 24), che allerta le postazioni disseminate sul territorio ove sono presenti personale operativo (Medici, Infermieri Professionali, Autisti e Barellieri) e mezzi di soccorso di varia tipologia, fino all’elicottero. 2. La fase di risposta (di competenza ospedaliera) è costituita da una rete di L presidi Sanitari di vario livello di complessità, a seconda della risposta da fornire ovvero a seconda del livello di gravità della situazione rappresentata, è differenziata da: ● Punti di Primo Soccorso; ● Pronto Soccorso; ● Dipartimento di Emergenza ed Accettazione di I° livello; ● Dipartimento di Emergenza ed Accettazione di II° livello ove sono rappresentate tutte le specialità e, pertanto, in grado di affrontare qualsiasi situazione. La possibilità di un coordinamento unico ed il riferimento a strutture in grado di mettere in comunicazione il territorio e l’Ospedale ha permesso di abbreviare i tempi di intervento e di indirizzare i pazienti presso le strutture più idonee ad affrontare la patologia riscontrata. La Telemedicina rappresenta un - 91 - I quaderni di Telèma ulteriore passo avanti nell’ottimizzazione sia dell’intervento di soccorso sia nell’assistenza al paziente. La trasmissione, in tempo reale, della posizione del mezzo, dei parametri riguardanti lo stato clinico del paziente ovvero la trasmissione di immagini radiologiche e/o di tracciati elettrocardiografici ecc. dai centri minori ai centri maggiori, con la possibilità di consultare specialisti, non solo aumentano le possibilità di successo dell’intervento, ma permettono di non trasferire il paziente se non quando assolutamente necessario. La realizzazione di quanto esposto favorirà non solo un risparmio di tempo e di risorse economiche, ma permetterà un migliore utilizzo dei letti dedicati alle alte specialità quali la neurochirurgia, la cardiochirurgia, i servizi di rianimazione ecc. Molti anni sono passati dalla realizzazione dei primi programmi di Telemedicina avvenuti negli anni ’50 negli Stati Uniti per la psichiatria; in Italia, la cultura dell’emergenza inizia negli anni ’80 e prende piede negli anni ’90. Il sistema 118, in pochi anni, rappresenta una realtà di valenza nazionale. Sicuramente la possibilità di fornire la migliore assistenza, nel modo migliore possibile ed in modo equanime a tutti, tramite i servizi di Telemedicina, ne sta favorendo e ne favorirà, a breve, lo sviluppo. La Telemedicina è uno strumento al servizio della Sanità, in cui sono applicate e sviluppate le conoscenze e le tecnologie relative alle telecomunicazioni, all’informatica e, più in generale, alla multimedialità. Obiettivo della Telemedicina è fornire al paziente un servizio sanitario sempre più efficiente, e quindi: migliorare le prestazioni sanitarie, razionalizzare i servizi, ridurre i costi, favorire l’educazione medica permanente (ECM), avviare nuove campagne sanitarie nazionali. Tra i vantaggi immediatamente riscontrabili dall’utilizzo della Telemedicina, uno dei più rilevanti consiste nella eliminazione della distanza fra medico specialista e malato, ottenuta spostando (attraverso reti TLC multimediali e interattive) le informazioni relative al paziente sotto osservazione piuttosto che il paziente stesso. Così facendo si ottengono evidenti vantaggi sul piano umano, logistico e, di conseguenza, economico: il paziente può ricevere assistenza qualificata rimanendo nel suo ambito familiare, ed è possibile stabilire, con crescente accuratezza e confidenza, se e quando trasferirlo ai centri ospedalieri (e a quale livello di competenza specialistica), riducendo il ricorso ai centri di alta specialità ai soli casi di effettiva necessità. Una risposta all’emergenza a Telemedicina offre ancora una risposta alla gestione dell’emergenza sanitaria, è quella relativa al trattamento di un paziente già in cura presso una struttura Ospedaliera che, in situazioni di emergenza, richieda l’intervento di specialisti di altri reparti (emergenza intraospedaliera relativa alle alte specialità quali: Cardiochirurgia, Neurochirurgia, Rianimazione, Unità di Terapia Intensiva Cardiologica, Terapia Intensiva Neonatale) Infine, la Telemedicina diventa un supporto insostituibile nella gestione di situazioni di grande emergenza (terremoti, alluvioni, eventi bellici ecc.) allorquando, attraverso il coordinamento della Protezione Civile, vengono istituiti ospedali di primo soccorso nei pressi dell’evento che possono connettersi in L Tele-video-consulto con Centri di alta specializzazione dislocati anche molto distante dal luogo di emergenza. Un ulteriore campo di utilizzo della Telemedicina è, già da alcuni anni, l’esame a distanza di referti (second opinion). In particolare si fa un largo uso di sistemi che permettono la consulenza a distanza di radiografie, ecografie, TAC e risonanze magnetiche. I sistemi fino ad oggi utilizzati si basavano sull’invio fisico dei referti e solo nell’ultimo periodo, con la diffusione di Internet e della posta elettronica, si stanno cominciando ad utilizzare le reti di telecomunicazione. La Telemedicina permette il monitoraggio a distanza, soprattutto nelle cardiopatie. L’utilizzo di semplici apparecchiature permette ad un vasto numero di ammalati di essere sottoposti a - 92 - I satelliti nella società multimediale controlli a distanza dei parametri cardiaci vitali da parte di personale specializzato. Inoltre, grazie alle vaste possibilità di assistenza remota e domiciliare, è possibile anticipare la dimissione dagli ospedali di quei pazienti che, superata la fase critica, necessitano soltanto di essere monitorati. Un esempio è fornito dai casi in cui il paziente, il quale ha subito una operazione chirurgica, può lasciare l’Ospedale appena è in grado di spostarsi, rimanendo però in una fase di “dimissione protetta”, cioè sotto monitoraggio remoto. Gli anziani e i lungo-degenti, quindi, possono vivere la loro vita tranquillamente potendo contare sulla presenza di una rete di controllo. La Telemedicina si configura come una rete di interconnessione fra centri medici, dove le informazioni circolano rapidamente assicurando una rapida condivisione di informazioni quali : i risultati di ricerche scientifiche, la disponibilità di nuovi farmaci, le nuove procedure ed i nuovi protocolli per l’assistenza, ecc. Per quanto riguarda la formazione, lo strumento della Telemedicina offre la possibilità di favorire un’educazione medica permanente. I requisiti fondamentali della Telemedicina possono riassumersi in tempestività, qualità e riservatezza. Tempestività nel trasferimento delle informazioni. Disporre di una rete di comunicazioni veloce e flessibile è indispensabile per definire, in tempo utile, il miglior trattamento a cui sottoporre il paziente. Qualità delle informazioni scambiate. Per permettere la refertazione di immagini diagnostiche, quali ad esempio le radiografie, queste devono avere un livello di dettaglio più che soddisfacente e quindi contenere un’enorme quantità di informazioni. Le tecniche di compressione che vengono utilizzate per ridurre il volume di dati da trasferire rischiano, a volte, di cancellare dettagli essenziali. È per questo che lo standard DICOM è in via di affermazione, definendo requisiti minimi di qualità e di dettaglio che garantiscono l’analisi di referti in maniera sicura (anche a scapito dei costi di memorizzazione e trasmissione). È necessario associare al trasferimento dei referti anche la flessibilità di analisi (zoom, spostamento immagini fisse, ecc.). La qualità delle informazioni permette una maggiore predisposizione alla certificazione delle consulenze fornite. In pratica uno degli argomenti, al momento, in discussione è la modalità con la quale i medici possano assumersi la responsabilità di una refertazione. In questo caso, il rispetto delle problematiche sulla sicurezza dei dati (Integrità, Autenticazione, Non ripudio) contribuisce al successo della Telemedicina. Salvaguardia della riservatezza dei pazienti. Anche in osservazione alle attuali leggi sulla privacy (legge 675/96) dovrà essere assicurato l’anonimato per l’ utilizzo dei dati al di fuori dello specifico rapporto tra medico e paziente. La telemedicina satellitare lla base della Telemedicina sta l’utilizzo dei diversi sistemi di telecomunicazioni. Le tecnologie satellitari rivestono un ruolo preponderante in un cospicuo numero situazioni. ● Quando si devono trasportare grandi quantitativi di informazione in tempi rapidi, ad esempio nel caso si voglia refertare una TAC o una RMN a distanza ed in tempo reale, oppure per permettere ad uno specialista di assistere a distanza ad un intervento chirurgico ecc. ● Quando un’informazione deve raggiungere diversi siti. Ad esempio A nella formazione a distanza, nella Video-Chirurgia, nell’informazione sanitaria (per ragguagliare tempestivamente i medici di base su nuove campagne di prevenzione, nuovi protocolli, nuovi vaccini influenzali, procedure di risk management, nuove terapie ecc.) ● Quando le sedi da collegare siano distanti fra loro o si trovino in zone dove l’infrastruttura terrestre è carente. ● Infine, per la velocità in cui un sistema satellitare può essere impiantato in prossimità di zone in cui si sia verificata un’emergenza. D’altro canto la soluzione satellitare ha - 93 - I quaderni di Telèma nel passato presentato come punto di debolezza il fattore costo che comunque sta evolvendo positivamente. Infatti l’introduzione della tariffazione di tipo “Pay-per-Use”1 , rappresenta un’evoluzione che porta la soluzione satellitare ad essere competitiva rispetto alle altre. 1 “Pay per Use” indica la possibilità di superare l’attuale metodologia di tariffazione del segmento spaziale. In pratica non è necessario determinare a priori il tempo di utilizzo del satellite e la banda richiesta (con il pagamento della stessa indipendentemente dal suo effettivo utilizzo), ma, questi parametri sono automaticamente determinati sulla base delle effettive ed istantanee necessità del collegamento. Al termine di un periodo di utilizzo, l’utente riceverà una bolletta che è l’esatta indicazione di quanto ha realmente consumato. L’offerta Telespazio ulla scorta di quanto sopra, Telespazio ha avviato da alcuni anni un’attività di sviluppo e di promozione dei servizi innovativi quali la Telemedicina e l’e-learning con utilizzo della piattaforma satellitare. Obiettivo è quello di proporsi sul mercato non solo nel ruolo istituzionale di fornitore ed operatore della Rete di Telecomunicazioni ma, grazie ad accordi intrapresi con software-house e operatori del settore, come fornitore di Servizi a valore aggiunto per le Strutture Sanitarie e per il mondo della Formazione a Distanza. Sono stati sviluppati sistemi in grado di venire incontro alle diverse richieste di sistemi innovativi. In particolare è stata migliorata l’offerta di reti satellitari magliate ed è stata realizzato un sistema multimediale satellitare asimmetrico EVOLV-e (ad una o a due vie satellitari). Nelle reti satellitari magliate, ogni punto può essere connesso con altri in maniera diretta, senza il transito in un centro stella, necessitando, quindi di parabole VSAT di dimensioni di circa 2 metri di diametro per velocità fino a 2 Mbit/s. Gli attuali sistemi che utilizzano questa tipologia di rete consentono il pieno accesso ai servizi fin qui descritti con utilizzo di banda ad alta interattività con valori anche superiori ai 2 Mbit/s (fino a 34 Mbit/s). Questi sistemi consentono quindi la fruizione di servizi di VideoChirurgia integrata che richiedono bande a velocità variabile fra 1.5 e 8 Mbit/s. È possibile dotare alcuni S mezzi mobili con apparati satellitari di questo tipo al fine di servire le PAM (Postazioni Avanzate Mediche) per affrontare casi di emergenza, connettendo tali postazioni con centri sanitari di eccellenza. Il sistema satellitare asimmetrico EVOLV-e è stato realizzato per offrire una connettività via satellite con velocità dal Centro Servizi ai siti remoti fino a 4 Mbps. Il sistema, utilizzando i vantaggi dello standard della televisione digitale commerciale “DVB”, consente all’utente di ricevere le informazioni attraverso la stessa antenna parabolica installata per la ricezione dei programmi televisivi connessa di un PC con installata una scheda DVB. Nel caso di connessione di rete LAN, lato utente, al posto della scheda viene installato un router satellitare che garantisce a tutti i Personal Computer della rete LAN, se autorizzati, ad accedere al servizio. La modalità di trasmissione del sistema è asimmetrica: le richieste vengono inoltrate via modem con connessione terrestre (linea telefonica) o con connessione satellitare a medio bitrate (400 Kbps). EVOLV-e risulta efficace per servizi quali Tele-Formazione (e-learning) Consultazione e gestione dei dati della Cartella Clinica Multimediale ● Accesso in Tele-consultazione a banche dati e immagini diagnostiche (radiografie, ecografie, modelli umani tridimensionali, ecc.) ● Gestione amministrativa remotizzata ● Assistenza domiciliare ● ● - 94 - I satelliti nella società multimediale Piattaforma multimediale satellitare EVOLV-e e-Learning ia in ambito sanitario che nel mondo accademico e aziendale è estremamente importante la diffusione di corsi di aggiornamento e/o formazione. La piattaforma Advanced Satellite Distance Learning (ASDL) realizzata da Telespazio (mediante l’utilizzo della piattaforma satellitare multimediale EVOLV-e), in collaborazione con Information Technology Services (ITS) partner che ha sviluppato l’ applicazione Netstream di Formazione on line, consente di realizzare (figura 2): ● trasmissioni con streaming audio/video ad alta qualità (live o S registrati) arricchito da materiali multimediali ed ipermediali di supporto (documenti office, pagine web, immagini, fotografie…) ● attivazione di canali chat audio o testuali dai siti connessi per interazioni e lavoro collaborativo. con la creazione di aule virtuali dove i docenti ed i discenti, distribuiti geograficamente, interagiscono fra di loro simulando in tutto un evento di formazione in presenza. Tale tipo di evento formativo, abbinato a momenti di apprendimento asincrono, accresce notevolmente il livello di memorizzazione e quindi di apprendimento dell’elemento formativo. Il servizio di e-Learning - 95 - I quaderni di Telèma Il servizio offre un ambiente integrato che va dalla gestione della lezione al controllo della trasmissione verso il canale spaziale sino alla gestione amministrativa dei corsi. L’applicazione lavora in un ambiente multipunto così da permettere a più utenti contemporaneamente di condividere dati ed azioni. La rappresentazione dei dati e la collaborazione di gruppi di lavoro in locale o su rete geografica sono resi possibili mediante l’utilizzo di tools quali la lavagna virtuale. Un server processa le risorse per i partecipanti alla sessione ottimizzando il flusso dati per un utilizzo dell’applicazione anche nell’ambito della rete a banda asimmetrica. Altro elemento importante è l’autenticazione del partecipante ad una sessione, necessario per assicurare la riservatezza e la sicurezza dei dati del paziente. Per i servizi di e-learning, il Centro Servizi Telespazio offre la possibilità di memorizzare grandi quantitativi di materiale multimediale (corsi, immagini, presentazioni ecc.) permettendo la fruizione al momento della richiesta. La lezione può essere trasmessa: ● in modalità tempo reale: il docente, mediante telecamera, viene ripreso mentre svolge la sua lezione; il video viene codificato e trasmesso in tempo reale via satellite, corredato con i supporti didattici visualizzati nella lavagna dati; ● in modalità asincrona: i contenuti audio/video/dati sono memorizzati ed inviati sulla base di una programmazione decisa dal fornitore di contenuti. Per tutti i servizi innovativi multimediali sopra descritti ed i servizi corporate che eroga ormai da anni, Telespazio ha attivo un Centro Servizi che offre assistenza ai propri Clienti 24 ore su 24 per 365 giorni/anno. Paolo Binelli, Paolo Bellofiore (Telespazio) GALILEO. Il Programma europeo per i servizi globali di navigazione I l Programma Galileo è una iniziativa congiunta dell’Agenzia Spaziale Europea – ESA e della Commissione europea. Si tratta del primo programma finanziato e gestito insieme dai due organismi finalizzato alla realizzazione, per la prima volta, di una infrastruttura realmente europea. La posta in gioco ha un alto contenuto tecnico, economico e politico e le ricadute del programma saranno considerevoli a tutti i livelli. I servizi satellitari di navigazione, di posizionamento e di sincronizzazione sono un elemento indispensabile per un grande numero di attività. La gestione ed il controllo dei diversi mezzi di trasporto, come anche gli aspetti legati al soccorso, alle reti di comunicazione e a molti altri sistemi utilitari, dovranno fortemente basarsi sulla navigazione satellitare. Le applicazioni di massa, compresi i sistemi combinati di navigazione e telefonia mobile, si svilupperanno rapidamente secondo le proprie esigenze. Galileo è concepito per rispondere alle esigenze di tutte queste applicazioni. Galileo fornirà il primo sistema satellitare di posizionamento e navigazione concepito specificamente per usi civili. Le sue applicazioni economicamente remunerative copriranno gran parte della nostra vita cominciando con il rendere i trasporti sicuri ed efficaci. Utilizzando semplicemente dei piccoli ricevitori, saremo in grado di determinare la nostra posizione con una precisione dell’ordine di un metro. Galileo è vitale per il futuro dell’industria europea dell’alta tecnologia. Esso, infatti, genererà nuovi grandi mercati e assicurerà a l’Europa il vantaggio tecnologico critico permettendole di essere competitiva su un piano mondiale. - 96 - I satelliti nella società multimediale Galileo è composto da una costellazione di 30 satelliti ripartiti su tre orbite circolari ad una altitudine di circa 24.000 km per coprire l’intera superficie terrestre. I satelliti si appoggeranno su una rete mondiale di stazioni terrestri. Attualmente esistono due reti di satelliti di radionavigazione: il sistema americano GPS ed il sistema russo Glonass, ambedue concepiti durante la guerra fredda per scopi militari. Tenuto conto che Glonass non ha generato alcuna applicazione civile, Galileo offre una reale alternativa al monopolio del GPS e dell’industria americana. Per l’Europa e per il mondo intero è cruciale disporre di un’alternativa indipendente al monopolio detenuto dagli Stati Uniti d’America con il GPS, meno avanzato, meno efficiente e meno sicuro. Inoltre, il livello delle future esigenze in materia di navigazione ed il bisogno di una copertura mondiale non possono essere soddisfatte da un unico sistema. Galileo permetterà all’Europa di conquistare la sua indipendenza tecnologica come è già avvenuto con Ariane e Airbus nei rispettivi settori. È assolutamente vitale che l’Europa si posizioni in uno dei settori industriali trainanti del 21esimo secolo come già largamente riconosciuto negli Stati Uniti d’America. Senza Galileo non solo lo sviluppo ma anche l’esistenza dei settori industriali europei delle nuove tecnologie sarebbero seriamente minacciati. Il progresso tecnologico di Galileo darà all’industria europea un considerevole vantaggio concorrenziale in questo campo e nelle numerose applicazioni che ne deriveranno. Secondo diversi studi, il risultante mercato degli apparecchi e dei servizi è stimato a circa 10 miliardi di Euro all’anno con la creazione in Europa di più di 1000.000 posti di lavoro altamente qualificati. In alternativa, se l’Europa non partecipa attivamente a questi nuovi sviluppi, numerosi posti di lavoro nell’elettronica e nell’aerospaziale finiranno per perdersi. Le applicazioni di Galileo si appoggiano su dei servizi integrati: i dati sulla navigazione saranno combinati con informazioni complementari. I numerosi campi d’applicazione spaziano dai trasporti (aereo, ferroviario, marittimo, stradale, pedonale) alla sincronizzazione, all’ingegneria, alle scienze, all’ambiente, alla ricerca, al salvataggio e anche alla ricreazione. Questi campi di applicazione hanno a loro volta una incidenza diretta su settori di mercato come il petrolio ed il gas, il bancario, l’assicurativo, le telecomunicazioni e l’agricoltura. Alcune applicazioni esigono dal sistema delle funzioni specifiche. Queste funzioni non esistono nei sistemi di posizionamento attuali (GPS e Glonass) e costituiranno una valore aggiunto per Galileo come sistema civile. Queste funzioni includono una garanzia di servizio, la responsabilità dell’operatore, la tracciabilità del servizio, la trasparenza delle operazioni, la certificazione ed un servizio competitivo in termini di precisione e disponibilità. Nuove applicazioni appaiono ogni giorno su questo vasto mercato che dovrebbe raggiungere almeno 1,75 miliardi di utilizzatori nel 2010 e 3,6 miliardi nel 2020. Le applicazioni nel settore trasporti costituiscono la principale categoria di utilizzatori di Galileo. I servizi del sistema saranno utilizzati in tutti i settori di trasporto con le loro specificità e Galileo è stato concepito per soddisfarle tutte. La precisa sincronizzazione ottenibile da Galileo aiuterà l’ottimizzazione del trasporto di energia elettrica sulle linee elettriche. Il settore petrolifero e del gas potranno approfittare dell’utilizzazione di Galileo in numerosi campi; per esempio nell’esplorazione sismica marina. Tenuto conto della crescente importanza quotidiana delle transazioni finanziarie in linea, l’integrità, l’autenticità e la sicurezza delle informazioni trasmesse appaiono come elementi essenziali nello scambio elettronico di documenti. Un segnale orario protetto, basato sul sistema Galileo, potrà essere utilizzato in un sistema di criptaggio affidabile che offra anche la tracciabilità e la garanzia della misurazione del tempo. Anche il settore della pesca potrà beneficiare di Galileo. Oltre che per la posizione e la navigazione delle imbarcazioni, Galileo può aiutare a controllare le risorse ittiche grazie alle informazioni provenienti dal mare e dalle zone limitrofe. I servizi certificati di Galileo permetteranno alle autorità di - 97 - I quaderni di Telèma controllo che le imbarcazioni operino esclusivamente nelle zone previste. Galileo apre la strada alla diffusione di numerosi servizi locali integrando il posizionamento con le comunicazioni nel ricevitore portatile. Il ricevitore determinerà la posizione del servizio locale sia basandosi unicamente su Galileo, sia in combinazione con altri sistemi. Attualmente, la maggioranza dei segnalatori di soccorso utilizzano la rete di satelliti COSPA-SARSAT. Purtroppo la precisione è molto scarsa (generalmente qualche chilometro) e l’allarme non viene emesso sempre in tempo reale. L’avvento di Galileo migliorerà notevolmente le operazioni di ricerca e di salvataggio. Galileo avrà un ruolo importante per la comunità scientifica; il sistema contribuirà alla cartografia degli oceani e della criosfera, inclusa la determinazione delle dimensioni delle zone inquinate (e la localizzazione delle perdite di petrolio fino alla loro origine), agli studi delle maree, correnti e livello del mare e alla tracciabilità degli icebergs. Il mercato ricreativo conoscerà uno sviluppo oggi inimmaginabile. I servizi GPS sono già disponibili per l’aviazione e la marina da diporto ma Galileo li renderà considerevolmente più estesi. Il vantaggio chiave di Galileo è focalizzato sulla interoperabilità che permetterà una facile integrazione, sia a livello di sistema, sia dell’ utilizzatore, con i sistemi esistenti e futuri come GSM e UMTS. Nello stesso modo per cui oggi nessuno può ignorare la dimensione temporale (l’ora), tutti, in un prossimo futuro, dovranno conoscere la propria posizione precisa nello spazio e questa semplice constatazione ben rappresenta l’importanza del programma e le sue ricadute a livello europeo e mondiale. L’Agenzia Spaziale Europea e la Commissione europea hanno impegnato le loro rispettive migliori capacità nella realizzazione del programma e l’industria aerospaziale europea è già impegnata nello sviluppo del sistema che sarà completamente operativo nel 2008 ma già a partire dal 2005 un segnale Galileo sarà disponibile per sviluppare le applicazioni e preparare il mercato al nuovo prodotto. Antonio Rodotà (European Space Agency) - 98 - I satelliti nella società multimediale Sicurezza e telecomunicazioni: il sistema SICRAL. mezzo (TRANSEC); Sicurezza delle comunicazioni (COMSEC); ● Sicurezza Software/Hardware (SW/HW) (COMPUSEC). Se un sistema spaziale è realizzato e quindi gestito operativamente come un insieme integrato (concetto del sistema d’arma), ciascuna delle categorie di sicurezza suddette deve essere considerata e devono essere quindi applicate le soluzioni tecniche e le procedure relative. Sarà comunque compito dell’utente finale definire il tipo di minaccia che deve essere considerato nello sviluppo del disegno di sistema, tenendo conto che gli elementi che compongono un sistema integrato satellitare sono il satellite, con piattaforma e carico utile (segmento spaziale), e il centro di gestione e controllo ed i terminali di utente (segmento di terra). A tal proposito le minacce peculiari ad un sistema satellitare sono rivolte a ● Il controllo del satellite ● Le comunicazioni d’utente e di servizio. a condotta delle operazioni per la sicurezza e la difesa della nazione, la gestione delle forze e la raccolta di informazioni, utilizzano intensamente le nuove tecnologie, in particolare quelle spaziali, che sono da considerarsi un vero e proprio moltiplicatore di forze. Le tecnologie spaziali rappresentano un insieme di soluzioni essenziali per la modernizzazione dei sistemi informativi degli apparati di difesa, costituendo un nesso tecnologico fondamentale per la gestione dei dati a tutti livelli, dal singolo individuo ai board decisionali. La sicurezza dei sistemi di gestione di questa massa di informazioni e quindi anche dei sistemi satellitari che li supportano, è divenuta una componente essenziale nella definizione dell’architettura dei sistemi stessi; in particolare si considerano le seguenti categorie, con riferimento a procedure e mezzi di protezione relativi: ● Sicurezza del personale; ● Sicurezza fisica; ● Sicurezza della trasmissione / del L ● Il sistema SICRAL metà degli anni ’90 il Ministero della Difesa Italiana avviò un programma di realizzazione di un sistema militare di telecomunicazioni via satellite, denominato SICRAL (Satellite Italiano per Comunicazioni Riservate ed Allarmi), per dotare le Forze Armate Italiane di un sistema sicuro ed affidabile, gestito sotto il controllo diretto dall’Amministrazione della Difesa. Il sistema, operante nelle tre bande di frequenza, UHF, SHF, EHF/Ka, è in servizio operativo dal maggio 2001 ed è composto da: ● un satellite, lanciato dalla base di Kourou, Guyana Francese, con un vettore Ariane 4, nel febbraio del 2001, ● un centro di gestione e controllo ubicato a Vigna di Valle a Nord di Roma, operativo dal gennaio 2001, ● terminali di utente di varie tipologie (fissi, trasportabili, man-pack, integrati a A bordo di piattaforme terrestri, navali e aeree, nelle tre bande di frequenza del sistema). Esso fornisce le capacità necessarie per la effettiva realizzazione di comunicazioni sia in Italia, sia su ampie aree geografiche entro l’emisfero visibile dal satellite. Il sistema ha la capacità di adattarsi rapidamente all’evolversi delle condizioni operative e di operare in condizioni di emergenza. Le caratteristiche operative più rilevanti sono: alta flessibilità, elevata capacità, alta sopravvivenza e protezione per operazioni terrestri, navali ed aeree. Per la molteplicità degli utenti a cui è destinato, il SICRAL utilizza, come già detto, più bande di frequenze (sistema multi-payload e multi-transmission). In particolare, sono effettuati nella banda UHF i collegamenti in voce/dati tra mezzi con elevata mobilità nell’area EuropaMediterraneo-Nordatlantico, nelle bande - 99 - I quaderni di Telèma SHF e EHF i collegamenti in video, telefonici e dati tra enti infrastrutturali e mobili con copertura Italia-Europa-Medio Oriente, nonché per mezzo di un fascio mobile, nell’intera area di visibilità da satellite. Per quel che riguarda più direttamente gli aspetti di sicurezza del sistema, con riferimento alle due specifiche minacce su menzionate, si nota che: Controllo del satellite. Il sistema di controllo satellite (TT&C), opera nella banda di frequenza EHF, che: ● sfrutta una tecnologia che la rende inaccessibile ad utenti non autorizzati, ●utilizza apparati TRANSEC/COMSEC che consentono la protezione delle operazioni di comando e controllo del satellite stesso, ● opera entro una copertura strettamente sagomata sull’Italia tale da proteggere il sistema dai disturbi intenzionali. Comunicazioni d’utente e di servizio. La sicurezza delle telecomunicazioni si attua attraverso: ● utilizzo di antenne adattabili in dipendenza dell’esigenza operativa, del tipo di trasmissione e dell’eventuale presenza di disturbi in radiofrequenza, ● possibilità di interconnessione su bande di frequenza diversa, controllata da terra, dei canali in salita (up-link) con quelli in discesa (down-link), ● protezione dei canali di trasmissione con gestione appropriata delle frequenze utilizzate e/o delle potenze coinvolte (EIRP), ● trasparenza del sistema all’utilizzo di apparati di cifratura di fascio e/o di utente. Il SICRAL, in conclusione, fornisce alle Forze Armate Italiane un sistema di telecomunicazioni satellitari ad alta tecnologia che si avvale della esperienza fatta dall’industria nazionale per programmi similari e che garantisce elevati livelli di affidabilità e di prestazioni; l’adozione di tecnologie digitali aggiornate assicurano inoltre la protezione del segnale operativo e delle informazioni di comando e controllo del satellite. Il sistema SICRAL, integrato con un secondo satellite con caratteristiche di sicurezza fisica e di comunicazioni ulteriormente evolute, che sarà messo in servizio a gennaio 2006, è stato offerto alla NATO per la fornitura, assieme ai sistemi francese (Syracuse) e britannico (Skynet), di capacità trasmissiva all’Alleanza per gli anni fino al 2019. Questo secondo satellite permetterà anche di offrire capacità di servizio ad Enti istituzionali dello Stato, come Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza, Capitanerie di Porto, Protezione Civile e Vigili del Fuoco, etc., garantendo oltreché alte prestazioni operative, anche le caratteristiche di garanzia della più completa sicurezza per l’utente. Giuseppe Viriglio (Alenia Spazio) Il telerilevamento delle risorse terrestri a disponibilità di satelliti per telerilevamento sempre più complessi e efficaci sta trasformando il settore, consentendo progressivamente analisi quantitative e sistematiche. La terra può essere osservata dallo spazio utilizzando onde elettromagnetiche a frequenze che vanno dalle microonde alle frequenze ottiche ed oltre. I tipi di immagini ottenibili commercialmente sono: ● Ottiche pancromatiche, ad alta risoluzione spaziale (al di sotto del metro nel caso dei satelliti Orbview ed Ikonos). ● Ottiche multibanda o multispettrali, a risoluzione inferiore (metrica o decametrica) ma in un grande numero L di bande spettrali (diecine o addirittura centinaia) che vanno dall’infrarosso all’ultravioletto. ● A microonde (immagini radar), con risoluzione circa decametrica, ma che permettono misure di fase (e quindi di distanze) oltre che di ampiezze (e quindi di riflettività). Le applicazioni sono diverse; il caso più facilmente descrivibile è quello delle immagini ad alta risoluzione, vere e proprie fotografie di alta qualità dallo spazio. Esse permettono di rilevare lo stato del terreno, in assenza di nuvole, con una ripetitività anche più che settimanale, vista la facile riorientabilità del satellite per effettuare riprese della stessa zona del terreno, sia pure da angoli - 100 - I satelliti nella società multimediale La costa occidentale dell’Africa ripresa da MERIS-ENVISAT Il collasso di un ghiacciaio antartico ripreso dal radar ASAR di ENVISAT diversi, in funzione delle esigenze operative. Le immagini ottenibili permettono il rilevamento dell’edificato e quindi possono contribuire a catasti urbani, ma sono anche utilizzabili per studi di uso del terreno, sorveglianza dell’agricoltura e dello stato delle colture ecc. Le immagini multispettrali, un esempio nella foto 1, sono un’innovazione recente, almeno per le risoluzioni spaziali dell’ordine del decametro quali quelle disponibili oggi. Le immagini “multicolore” ottenute sono ben diverse da quelle visibili ad occhio umano e l’uso degli “pseudocolori” permette lo studio delle colture e delle loro eventuali malattie, l’identificazione di numerosissime specie vegetali e del loro stato di maturazione o disseccamento e consente inoltre lo studio della chimica della superficie, identificando materiali affioranti. A semplice vista, infatti, non è possibile distinguere gli affioramenti di un minerale, mentre lo è con le tecniche multispettrali. Con l’uso di immagini multispettrali, si è potuto addirittura individuare il tipo e la provenienza degli inquinanti, identificandone le sorgenti sulla base dell’osservazione della loro firma chimica. Le immagini radar sono di natura ancora diversa giacché misurano la riflettività del terreno a microonde: sono perciò immagini ogni tempo, poiché la sorgente di illuminazione è a bordo e le microonde penetrano le nuvole. Per avere un’analogia comune, le immagini radar sono simili alle ‘immagini’ che potrebbe vedere un telefonino cellulare: in esse non si distinguono Non si vedono bene in esse né le pareti degli edifici o le foglie degli alberi, abbastanza trasparenti alle radiazioni, come per chi parla all’interno di un edificio o in un bosco. Sono invece molto sensibili agli elementi metallici che possono fungere da specchi distorcenti o generatori di riflessioni multiple. Nel caso di superfici marine, sono sensibili soprattutto alle onde capillari, quelle che increspano la superficie dell’acqua a lunghezza d’onda centimetrica (come quelle che si formano davanti al nostro volto mentre nuotiamo). Le immagini radar sono anche di grande utilità nelle zone artiche (foto 2) e equatoriali dove la copertura nuvolosa e’ molto frequente. Nelle osservazioni radar, misurando la fase dei ritorni, si ottengono i tempi di tragitto delle radiazioni e, quindi, misure molto precise delle distanze fino a frazioni di lunghezza d’onda (millimetri), pur con molti effetti disturbanti come l’incertezza delle orbite (centimetri) e la propagazione atmosferica, che a sua volta comporta ritardi variabili dell’ordine della frazione di nanosecondo (centimetri). Tuttavia, utilizzando dei punti di riferimento sul terreno per eliminare o ridurre gli errori sistematici, e’ possibile utilizzare queste immagini di fase (interferometria radar) per ottenere dei - 101 - I quaderni di Telèma modelli numerici del terreno con precisione e risoluzione spaziale ancora decametriche. Recentemente, una missione della NASA sullo shuttle (Shuttle Radar Topography Mission: SRTM) ha permesso il rilievo numerico di tutta la topografia terrestre al di sotto della latitudine di circa 64o. Un’altra applicazione delle immagini radar è l’osservazione dei movimenti della superficie del terreno, purché lenti (centimetri/anno) ed usando serie ripetute di passaggi del satellite. E’ questo il caso delle tre missioni successive dell’Agenzia Spaziale Europea con i satelliti ERS 1-2 ed ENVISAT; quasi tutta la terra e’ stata ripresa a ritmo mensile dal 1991. Queste immagini permettono di determinare il moto del terreno con precisione millimetrica ovunque vi siano dei bersagli a firma radar stabile quali edifici o rocce. Queste misure permettono lo studio di moti tettonici, di frane e subsidenze e persino dei prodromi di collassi di singoli edifici con una precisione finora mai ottenuta (figura 3). Le piattaforme satellitari disponibili per queste indagini ottiche e radar sono numerose, statunitensi ed europee, ma anche brasiliane, canadesi, cinesi, indiane, ed israeliane. In particolare, va citata la grande piattaforma europea ENVISAT, messa in orbita nel marzo 2002. Del peso di circa 8 tonnellate, ospita tra altri numerosi strumenti uno spettrometro ad immagini a media risoluzione (MERIS: MEdium Resolution Imaging Spectrometer) ed un radar ad alte prestazioni (ASAR: Advanced Synthetic Aperture Radar). Esempi dei prodotti dei due strumenti sono presentati nelle foto 1 e 2. MERIS fornisce ogni 3 giorni una copertura globale della terra con una risoluzione di 300 metri in quindici bande (programmabili in posizione e larghezza). La sua missione primaria e’ determinare il colore del mare, da convertire poi in concentrazione di clorofilla, sedimenti sospesi, aerosol. Le applicazioni principali sono la sorveglianza del ciclo del carbonio, la gestione della pesca oceanica e delle zone costiere. Sempre riferendosi a missioni multispettrali, sul satellite americano EOS è montato lo spettrometro ad immagini Hyperion, capace di misurare ben 220 bande con circa 30 metri di risoluzione spaziale, distinguendo i letti dei fiumi dalle strade, molti tipi di foresta, e identificando numerose specie di colture e il loro stato di sviluppo e salute. I satelliti radar disponibili attualmente per usi civili sono 3: ERS2 ed ENVISAT dell’Agenzia Spaziale Europea ed Radarsat canadese. Operano tutti in banda C ( 5.7 cm di lunghezza d’onda), in orbita bassa (500–800 km), con la missione iniziale di sorvegliare la superficie dei mari deducendone poi le condizioni dei venti, possibili riversamenti di petrolio, e anche la situazione dei ghiacci dei mari artici. L’angolo di incidenza delle radiazioni va dai 23 ai 50 gradi, e la striscia illuminata ha una larghezza che va dai 100 km per ERS2 ai 400 km circa per gli altri due satelliti. Tra breve sarà disponibile un satellite giapponese (ALOS) che opera alla lunghezza d’onda di circa 20 cm. Questi satelliti radar di nuova generazione hanno l’ulteriore vantaggio di irradiare e di ricevere dal terreno onde di polarizzazione a scelta tra le quattro combinazioni possibili orizzontale – verticale. Questo permette di separare le riflessioni su bersagli inclinati e/o orizzontali/verticali contribuendo così ad una migliore segmentazione delle immagini ricevute. Anche le osservazioni delle risorse agricole e forestali sono significative: in genere, viene misurata l’ampiezza e la ripetitività della firma radar di ogni elemento di immagine. Se questa firma e’ solo moderatamente variabile nel tempo, se ne evince la presenza di vegetazione. In particolare, dalla stabilità di questa firma e’ possibile dedurre la quantità di bio - massa in tonnellate per ettaro e quindi anche l’età degli alberi di una foresta. Queste immagini si prestano anche all’analisi della resa delle culture risicole, di effetti stagionali e dell’umidità del terreno. I satelliti radar contribuiscono allo studio delle risorse geologiche sia in terra sia in mare, dove riversamenti di petrolio di origine naturale permettono di posizionare quei giacimenti sottomarini, che appunto rilascino tracce di idrocarburi. Questi satelliti permettono poi lo studio accurato delle subsidenza del terreno e quindi, in molti casi, il monitoraggio dell’emunzione di fluidi dal sottosuolo. Nei giacimenti di idrocarburi (sia di olio, sia di gas) si cerca di determinare la struttura del serbatoio utilizzando la subsidenza del terreno - 102 - I satelliti nella società multimediale conseguente allo sfruttamento. Anche nel caso di acquiferi si può determinarne l’emunzione dalla subsidenza che ne consegue (foto 3), fino a individuare dallo spazio anche i pozzi abusivi, così come per le miniere di carbone è possibile determinare gli effetti di subsidenza dovuti allo sfruttamento attuale o trascorso. Ulteriori applicazioni di questi satelliti sono gli studi di movimenti del terreno di natura tettonica o vulcanica e di frane: le velocità misurate, fino a qualche centimetro l’anno, sono limitate dalla frequenza di rivisitazione dello stesso sito sotto lo stesso angolo di incidenza, condizione necessaria per garantirsi la stessa esatta firma radar. Per evitare equivoci, il bersaglio si deve muovere tra un passaggio e l’altro di meno di un quarto di lunghezza d’onda (il doppio tragitto varia di meno di una lunghezza d’onda). Questo fatto limita la velocità di movimento: moti veloci di frane, ghiacciai e rapidi collassi di manufatti non possono essere osservati con i satelliti veloci ad orbita bassa. La situazione cambierebbe con un sistema in orbita geo-sincrona, alla quota quindi di 36000 km, distanza che implica, rispetto ai tipici 500 – 800 km, l’uso di antenne più grandi (fino a qualche metro di diametro). D’altro canto, la lunghezza ben maggiore del tempo di osservazione, circa 12 ore, il tempo in cui il satellite descrive nel cielo un’apparente arco di cerchio e descrive l’antenna equivalente che fornisce poi la desiderata risoluzione a terra, permetterebbe energie illuminanti ben superiori, a parità di potenza di picco utilizzata e lo studio continuo di intere regioni e ulteriori vantaggi. Se posizionato a fianco di un satellite di diffusione televisivo, potrebbe usare come specchi le antenne puntate verso quest’ultimo, inventariarle, e misurarne il moto millimetrico ogni 20 – 30 minuti. La cosa potrebbe essere di interesse anche per applicazioni meteorologiche, in cui la misura sarebbe diretta non al moto del bersaglio, ma alla colonna di vapore d’acqua nell’atmosfera. Si potrebbe, inoltre, individuare in tempo reale edifici vicini al collasso salvando vite e risparmiando risorse, con modesti investimenti, considerando le tecnologie di sistemi di questo tipo sarebbero un esatto duplicato di quelle utilizzate per satelliti di telecomunicazioni. Addirittura si potrebbe realizzare un ‘riciclo’ del segnale usato per illuminare il terreno, che potrebbe infatti veicolare informazione per collegamenti internet e/o per diffusione audio o televisiva. In futuro, questi sistemi di osservazione della terra avranno risoluzioni sempre migliori (sub-metriche) e tempi di rivisita sempre più brevi (meno di un giorno). Le bande utilizzate si moltiplicheranno e si farà anche uso di frequenze più basse per avere una maggiore penetrazione nella vegetazione e distinguere il suolo sottostante. Le difficoltà che emergono sono soprattutto dovute alle interferenze radio, da cancellare con tecniche Abbassamento della regione di Pomona (California) dovuto all’emunzione d’acqua - 103 - I quaderni di Telèma sofisticate. I sistemi di osservazione radar sono comunque quelli di maggiore interesse per via della capacità di penetrazione nelle nuvole, nella vegetazione e in eventuali mascheramenti, nonché per l’operatività anche notturna. Lo sviluppo della costellazione ottica e radar Cosmo Skymed, in programma da parte dell’Agenzia Spaziale Italiana, darà un grande contributo all’osservazione della terra con tecniche innovative. Fabio Rocca (Politecnico di Milano) Il satellite amico del “Pianeta Blu” ell’osservare la terra e tutto quello che succede su di essa il satellite non ha rivali. Vede ciò che vedono i nostri occhi, vede il suo calore, vede di notte e attraverso le nuvole approfittando delle radiazioni naturali di tutti gli oggetti, e quando non vede bene la illumina con le radiazioni elettromagnetiche di un radar e ne legge la risposta. Osserva continenti interi, così come rileva i particolari di piccolissime aree con incredibile dettaglio. Sorveglia con continuità o scandaglia più volte al giorno aree diverse volando basso e veloce. Riesce a penetrare discrete profondità, specie nel mare, e ad analizzare, i mutamenti, i movimenti e le caratteristiche fisiche e chimiche della materia interpretandone i segnali riflessi. Legge anche la storia (geologica) oltre alla geografia. Fa tutto questo a comando, cambiando compito secondo le istruzioni, registrando e inviando immediatamente a terra l’informazione raccolta, in tempo reale. È il caso dell’attività vulcanica, in questi giorni di nuovo alla ribalta nella regione etnea. Nella Foto 1 scattata dal satellite Landsat, oltre al magma infuocato che esce alla sommità del vulcano, si possono distinguere, in base al diverso colore, tutte le diverse colate laviche negli ultimi duemila anni. Si vede anche quella del 396 A.C. che è arrivata fino al mare e diverse eruzioni nel Medio Evo vicino a Catania. Altre prospettive e ingrandimenti consentono di seguire lo spostamento dei fumi e la ricaduta delle ceneri a vari livelli, di monitorare gli incendi e gli avanzamenti della lava e, a posteriori, la mappatura accurata di tutta la zona per la valutazione dei danni. Una applicazione classica del satellite è la meteorologia, che si avvale di satelliti, in orbita geo-stazionaria a 36.000 Km di distanza dalla Terra, che osservano tutto il globo (Foto 2) e tengono sotto controllo i movimenti Analisi multispettrale delle colate dell’Etna (LANDSAT) La Terra vista da 36.000 Km. (METEOSAT) N - 104 - I satelliti nella società multimediale delle nuvole e altri importanti parametri dell’atmosfera. E’ proprio grazie a questi dati e al fatto che essi coprono l’intera superficie terrestre, che la meteorologia ha fatto negli ultimi anni degli enormi passi in avanti sulla comprensione dei fenomeni atmosferici e nell’affidabilità delle previsioni a breve-medio termine. La complessità delle previsioni risiede nel fatto che terra, mare e atmosfera interagiscono tutte insieme per determinare le condizioni meteorologiche e che una specifica variazione in un punto del Globo ha effetti e ripercussioni a cascata che possono avere effetti amplificati anche in zone a grandissima distanza da tale punto. Proprio in questi giorni Eumetsat ha lanciato un Meteosat di seconda generazione, che osserverà un numero maggiore di parametri atmosferici, con più precisione, risoluzione e frequenza di campionamento (15 minuti), consentendo l’affinamento dei modelli di simulazione e una maggiore affidabilità delle previsioni a medio termine. Sarà anche possibile vedere singole aree con miglior dettaglio e rilevare componenti atmosferici specifici, come la sabbia africana trasportata sull’Italia dallo scirocco (Foto 3). L’osservazione satellitare è molto usata nel controllo del territorio in occasione di eventi calamitosi, tipicamente incendi, antropici e naturali, e alluvioni, sia per verificare la situazione e ottimizzare gli interventi, sia per valutare le conseguenze su piccola e grande scala. Nella Foto 4 un’immagine degli allagamenti della scorsa estate a Praga. I satelliti sono inoltre l’unico strumento per osservare zone remote e impraticabili come le zone polari, controllare lo scioglimento dei ghiacci conseguente all’innalzamento della temperatura terrestre e tenere sotto controllo le variazioni del buco dell’ozono. L’osservazione del mare è particolarmente efficace e permette il monitoraggio del suo stato di salute e del suo livello di inquinamento. Il satellite vede anche cosa c’è sotto l’acqua, almeno nei bassi fondali, come lo spostamento dei banchi di sabbia in vicinanza dei porti e dell’estuario dei fiumi o lo sviluppo di alghe e mucillaggini in prossimità delle coste. Ma è nell’inquinamento da idrocarburi che il satellite viene davvero in soccorso dell’ambiente marino. Le navi che trasportano il greggio arrecano ogni anno ingenti danni all’ecosistema marino e costiero non solo in occasione di incidenti, ma anche per gli scarichi illegali volontari, tipicamente il lavaggio notturno degli scafi, il cui effetto si accumula causando un inquinamento quasi comparabile a quello causato dagli incidenti. Ciò è particolarmente grave in un mare chiuso e trafficato Sabbia mista a nubi in movimento dall’Africa verso l’Italia (MODIS) Allagamenti di Praga (Quick Bird) - 105 - I quaderni di Telèma come il Mediterraneo, al crocevia delle rotte da Gibilterra, il Mar Nero e il canale di Suez. I satelliti equipaggiati con sensori radar sono in grado di “vedere” anche di notte e attraverso le nubi e consentono di effettuare rilevamenti particolarmente efficaci. Purtroppo ancora non esiste un servizio di monitoraggio operativo davvero efficiente, perché i satelliti oggi esistenti non coprono un’area grande come il Mediterraneo con sufficiente frequenza e il “Sistema Informativo del Mare” pur se in avanzata fase di realizzazione, anche con progetti finanziati dall’ ASI, ESA e dalla Comunità Europea, va ancora migliorato. La futura costellazione di satelliti Cosmo-Skymed, su programma dell’ASI sviluppato da Alenia Spazio per la parte satellite e da Telespazio per il segmento di terra, sarà operativa dal 2004 e darà una risposta definitiva a questo problema garantendo osservazioni a livello giornaliero su tutto il Mediterraneo. In tale sistema informativo saranno inserite e gestite tutte le informazioni di base, quali la batimetria e la statistica delle correnti, le informazioni dinamiche come quelle sul traffico delle navi e, ancora una volta, le informazioni meteorologiche, di fondamentale importanza per determinare le forze, venti, onde, correnti, che determineranno lo spostamento delle macchie di greggio o per prevedere l’arrivo di una provvidenziale tempesta, in cui l’azione meccanica di mescolamento generata dalle onde emulsiona il greggio in bollicine molto piccole che saranno poi assorbite e smaltite dall’ecosistema marino con meccanismi naturali. Un commento prima di concludere: da sole le immagini non bastano. Per rispondere ai bisogni del nostro ambiente e per assicurare un adeguato futuro ai vari ecosistemi in cui viviamo ora e che lasceremo poi alle nuove generazioni, bisogna realizzare dei “Sistemi Informativi Completi”, che integrino informazioni e dati provenienti da fonte diversa, capaci di risposte in tempo reale e pienamente inseriti nei meccanismi decisionali sia a livello politico, sia a livello operativo. Il satellite porterà un contributo importante alla costruzione della società basata sulla conoscenza che la Comunità Europea intende realizzare entro la fine del decennio. Grazie anche agli sviluppi delle tecnologie informatiche e delle telecomunicazioni, nonché alla convergenza delle tecnologie digitali nel campo delle informazioni e della TV, il satellite potrà essere uno strumento di condivisione di problemi e soluzioni anche con il coinvolgimento diretto dei cittadini e contribuire a realizzare quella che viene chiamata “e-participation”. Marcello Maranesi (Euroimage) Atlantic Bird 1:il contributo italiano alle telecomunicazioni commerciali satellitari. l satellite Atlantic Bird 1 per telecomunicazioni commerciali, è stato lanciato la notte del 28 agosto 2002 dalla base spaziale di Kourou, Guyana Francese, da un razzo Ariane 5 che portava a bordo un altro satellite destinato alla meteorologia, MSG (Meteosat Second Generation). Entrambi i satelliti hanno un elevato contenuto industriale italiano: Atlantic Bird 1 è il primo satellite per telecomunicazioni commerciali interamente realizzato in I Italia e il carico utile di comunicazione di MSG è realizzato da Alenia Spazio. Atlantic Bird 1 è stato posizionato in orbita geostazionaria a 12.5° ovest, sopra l’oceano Atlantico, circa 10 giorni dopo il lancio e l’accettazione in orbita del satellite con la relativa entrata in servizio è avvenuta entro la prima decade di ottobre 2002, a poco più di un mese dal lancio. Atlantic Bird 1 ha significato un ulteriore passo in avanti nel settore delle - 106 - I satelliti nella società multimediale telecomunicazioni sia per il servizio da esso offerto, sia per la innovativa iniziativa commerciale ideata da Alenia Spazio. La novità assoluta di questa iniziativa consiste nel fatto che il finanziamento è stato erogato da Cofiri, primario gruppo finanziario italiano, che ha commissionato la realizzazione industriale del satellite ad Alenia Spazio e ne ha concesso l’utilizzo ad Eutelsat tramite un contratto di leasing. Il satellite e i servizi tlantic Bird 1 è un satellite di media grandezza e capacità progettato interamente in Italia e dotato di tecnologie allo stato dell’arte sia per quanto riguarda il carico utile di comunicazione sia per la piattaforma del satellite, ideata e sviluppata alla fine degli anni ’90 e migliorata attraverso programmi nazionali e internazionali negli anni successivi. Il carico utile utilizza 24 trasponditori in banda Ku e quattro antenne: due ricetrasmittenti destinate rispettivamente alla copertura dell’America del Nord e di quella del Sud e due, una trasmittente e una ricevente, che forniscono la copertura dell’Europa, dell’Africa del nord, del medio oriente e dell’Asia occidentale. Il satellite è stato progettato, infatti, principalmente per fornire servizi di comunicazione tra l’Europa e l’America ed è quindi un nuovo potente mezzo per collegare i due continenti e per permettere a Eutelsat di aumentare la sua capacità satellitare e la sua penetrazione nel mercato del continente americano. Atlantic Bird 1 è stato progettato dall’Alenia Spazio per fornire una diversificata gamma di servizi di telecomunicazione che includono connessioni Internet, satellite news gathering (SNG), trasmissione dati, video conferenze ecc. Benché il progetto sia stato particolarmente ottimizzato per tali connessioni atlantiche (Europa-America), esso è anche in grado di fornire in A Europa una capacità analoga ivi inclusa quella di broadcast radio/televisivo. Atlantic Bird 1 offre un’elevata flessibilità di servizio. Infatti un segnale ricevuto da un’area di copertura, per esempio Sud America, può essere simultaneamente trasmesso in un’altra area (Nord America o Europa) o su entrambe. I segnali possono anche essere ricevuti da entrambe le coperture e trasmessi in una sola area. Questa capacità è particolarmente attraente per il servizio di satellite news gathering utilizzato dai network televisivi. Infatti centinaia di stazioni mobili attrezzate con una antenna di 2.4 m, sono disponibili in tutta l’area servita (Europa e America) per riprendere in diretta manifestazioni sportive, avvenimenti politici o di cronaca in aree di crisi, e trasmetterli, via Atlantic Bird1, a una stazione di terra che può ritrasmetterli in diretta, o registrarli per una trasmissione differita, sia via satellite (Direct-to-Home), sia via cavo o fibra ottica. Per quanto riguarda il servizio Internet, Atlantic Bird 1 può esser utilizzato come mezzo primario o di “back-up” della struttura terrestre e permette, nel collegamento transatlantico, una connessione ad alta velocità con il “backbone” degli Stati Uniti d’America. Atlantic Bird 1 è complementato, in orbita, da altri due satelliti della flotta Eutelsat per fornire agli utenti un collegamento transatlantico sicuro e continuo con elevata capacità di ridondanza. La realizzazione e il finanziamento ella realizzazione del satellite, Alenia Spazio ha avuto la responsabilità di: N ● gestione del team industriale formato da numerose aziende nazionali e estere progettazione, realizzazione e integrazione del satellite ● approvvigionamento del lanciatore e delle operazioni e relativo sistema di stazioni di terra necessarie per la ● - 107 - I quaderni di Telèma messa in orbita geostazionaria del satellite ● gestione di un’assicurazione necessaria per coprire i rischi dell’iniziativa manufatturiera, incluso il lancio, e del funzionamento corretto del satellite durante la sua vita orbitale L’iniziativa è stata finanziata da Cofiri che, in qualità di proprietario del satellite, ha stipulato, prima dell’inizio delle attività costruttive, un contratto di leasing con Eutelsat per l’affitto di tutta la capacità satellitare per un periodo di tempo pari a circa il 75% della vita operativa prevista del satellite (oltre 15 anni). Alenia Spazio ha ricevuto il contratto per la realizzazione e la consegna in orbita del satellite da Cofiri che, durante questa fase realizzativa, si è avvalsa dalla consulenza tecnica di Eutelsat per la supervisione delle attività manifatturiere industriali. Il satellite, una volta posizionato nel punto di stazione geostazionario, è passato sotto il controllo di Eutelsat sia per quanto riguarda la verifica continua del suo stato di salute sia per la gestione del servizio di comunicazione. Alenia Spazio rimane responsabile dell’intero progetto del satellite, al fine di risolvere qualunque anomalia dovesse verificarsi e, inoltre, mantiene la responsabilità della gestione dei rapporti con l’assicurazione, in qualità di beneficiario della polizza assicurativa che copre la funzionalità e le prestazioni del satellite durante il periodo di vita. Con Atlantic Bird 1 si è aperta una nuovo approccio operativo, dove: ● l’impegno dell’operatore è nell’utilizzare la capacità satellitare solo quando essa è disponibile in orbita e funzionante, quindi con un investimento iniziale nullo; ● la banca d’investimenti anticipa il danaro necessario alla realizzazione del satellite a fronte di un impegno dell’operatore e di una assicurazione stipulata dal costruttore che copre il valore del satellite qualora questo non entri in orbita o presenti dei malfunzionamenti che ne pregiudichino l’utilizzazione; ● l’assicurazione assicura il satellite non solo per la fase di lancio ma anche per tutta la sua vita orbitale; ● l’azienda manifatturiera riceve un contratto analogo ai precedenti, ma deve impegnarsi maggiormente nelle attività post-consegna non solo per gli aspetti puramente tecnico-progettuali ma anche per tutti quelli relativi alla problematica assicurativa. La conclusione di questa illustrazione è così sintetizzabile: a tre anni di distanza dall’avvio, si può constatare la bontà della formula adottata essendo completamente soddisfatti tutti gli attori che hanno partecipato al progetto. Atlantic Bird 1, pertanto, può considerarsi un valido contributo italiano per il miglioramento delle comunicazioni satellitari commerciali. - 108 - Guido Morelli (Alenia Spazio)