scuola dell`infanzia - Ancelle Della Carita

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scuola dell`infanzia - Ancelle Della Carita
SCUOLA DELL’INFANZIA
“ANCELLE DELLA CARITA’”
Via SS. Trinità, 9 25036 Palazzolo s/O BS
tel. 030/7401012 – fax 030/7401038
e-mail: [email protected]
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Cos’è un Piano dell’Offerta Formativa?
Il P.O.F. della scuola dell’infanzia “Ancelle della Carità” elaborato dal Collegio dei Docenti con
riferimento alle “Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di
istruzione” rappresenta la Carta d’Identità della scuola e costituisce il quadro di riferimento per la
programmazione curricolare e l’organizzazione di contesti di relazione, cura e apprendimento ricchi e
significativi. È un documento attraverso il quale potrete conoscere il servizio educativo e formativo
che la nostra scuola offre a chi inizia con noi questa delicata, impegnativa e meravigliosa esperienza.
Quattro sono le funzioni fondamentali del P.O.F.:
- è un documento pubblico per dare trasparenza alle proprie azioni educative
- è uno strumento di lavoro per i soggetti interessati alla vita della scuola
- è un documento che garantisce una proficua collaborazione educativa fra scuola e territorio
- è la testimonianza dell’orientamento pedagogico dell’Istituto “Ancelle della Carità”.
Esplicitazione dell’identità culturale e formativa dell’Istituto
La nostra scuola si qualifica come scuola cattolica, come scuola della società civile e come soggetto
sociale al servizio di tutti gli alunni e delle famiglie, attraverso l’offerta di un valido progetto formativo,
specifico nel suo riferimento al Vangelo, aperto nei contenuti e negli obiettivi educativi e culturali.
La congregazione delle suore Ancelle della Carità che ne garantisce l’ispirazione, viene costituita a
Brescia nel 1840 da Paola Di Rosa che, divenuta religiosa con il primo gruppo di compagne, prenderà il
nome di suor Maria Crocifissa.
“Coltivare i cuori” dei giovani ed accoglierli, nella disponibilità ad impegnarsi continuamente per la
loro formazione, secondo l’insegnamento e l’esempio di Paola Di Rosa, è la fiaccola del carisma che le
Ancelle della Carità mantengono accesa in collaborazione con tutte le componenti laiche, impegnate a
diverso titolo nella scuola.
L’Istituto comprende:
- Scuola dell’Infanzia
- Scuola Primaria
- Scuola Secondaria di Primo Grado
I vari ordini di scuola hanno ottenuto il riconoscimento della Parità (Legge 62/2000) nell’anno 2000.
L’espresso riconoscimento del servizio pubblico della scuola paritaria, contenente l’affermazione della
piena libertà culturale e pedagogica, colloca la nostra scuola in una posizione nuova, come parte
integrante del sistema nazionale di istruzione e formazione, e le conferisce nuovi diritti e nuove
responsabilità.
“In quanto scuola della società civile, la scuola cattolica non è riservata ai soli cattolici, ma si apre a
tutti gli alunni la cui famiglia o loro stessi intendono usufruire della sua proposta formativa, con la
massima apertura e rispetto della loro realtà culturale, religiosa e sociale”. (cfr. Carta di impegni
programmatici della scuola cattolica, art. 32).
L’Istituto rivolge la sua azione educativa a bambini, fanciulli, adolescenti e giovani e si riconosce nei
seguenti principi:




il consenso sui valori autenticamente umani
la chiarezza degli intenti formativi nella prospettiva di una visione cristiana della vita
un’intelligente apertura al confronto per un efficace dinamismo educativo
la ricerca, l’individuazione e l’adozione di metodi e strumenti funzionali al raggiungimento delle
mete
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

la promozione di una sintesi tra vita, cultura e fede
una costante verifica dei risultati.
Cenni storici
L’Istituto scolastico Ancelle della Carità opera a Palazzolo sull’Oglio sin dal 1886, quando le prime suore
assunsero la conduzione dell’orfanotrofio femminile, voluto dal Canonico della parrocchiale don
Giuseppe Bettinelli e inizialmente affidato a Caterina Gorini. Nel corso di un intero secolo l’istituzione
si è evoluta costantemente, adeguando il carattere della propria offerta formativa alle esigenze della
società in continua evoluzione. Per questo, dopo l’apertura della Scuola Materna (1902) e della
Scuola Elementare (1908), si è giunti nel 1953 all’attivazione di un corso di Avviamento Commerciale,
che ottiene l’autorizzazione del Provveditorato agli studi di Brescia nel 1957 e che si trasforma in
Scuola Media Legalmente Riconosciuta nel 1963. Lo stesso anno viene legalmente riconosciuto
l’Istituto Professionale per il Commercio attraverso il quale si radica, nel tessuto sociale palazzolese, la
presenza della scuola.
Caratteristiche della scuola
La scuola dell’infanzia concorre, nell’ambito del sistema scolastico, a promuovere la formazione
integrale dei bambini dai tre ai sei anni di età nella prospettiva della formazione di soggetti liberi,
responsabili ed attivamente partecipi alla vita della comunità locale, nazionale ed internazionale. Essa
persegue sia l’acquisizione di capacità e di competenze di tipo comunicativo, espressivo, logico ed
operativo, sia un’equilibrata maturazione ed organizzazione delle componenti cognitive, affettive,
sociali e morali della personalità, apportando con questo il suo specifico contributo alla realizzazione
dell’uguaglianza delle opportunità educative.
La scuola dell’Infanzia “Ancelle della Carità, autonoma e libera, è sorta come risposta ai bisogni della
comunità e del territorio in cui opera. Essa svolge il suo servizio pubblico senza finalità di lucro, a
vantaggio delle famiglie e dei bambini che ne condividono il progetto educativo.
Finalità
La scuola dell’infanzia, affiancando l’opera educativa dei genitori e, tenendo conto dell’esperienza del
bambino predispone un ambiente adeguatamente stimolante per la crescita e l’apprendimento.
La scuola dell’infanzia ha come finalità principali:
- la maturazione dell’identità personale del bambino
- la conquista dell’autonomia
- lo sviluppo delle competenze
- avvio del senso di cittadinanza
Inoltre assicura al bambino la massima promozione possibile di tutte le capacità personali nel rispetto
dei suoi ritmi.
Maturazione dell’identità significa imparare a stare bene e a sentirsi sicuri nell’affrontare nuove
esperienze in un ambiente sociale allargato. Vuol dire imparare a conoscersi e a sentirsi riconosciuti
come persona unica e irripetibile, ma vuol dire anche sperimentare diversi ruoli e diverse forme
d’identità: figlio, alunno, compagno, maschio o femmina, abitante di un territorio, appartenente ad
una comunità.
Conquista dell’autonomia comporta l’acquisizione della capacità di interpretare e governare il proprio
corpo, partecipare alle attività nei diversi contesti, avere fiducia in sé e fidarsi degli altri, realizzare le
proprie attività senza scoraggiarsi, provare piacere nel fare da sé, saper chiedere aiuto, esprimere con
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diversi linguaggi i sentimenti e le emozioni, esplorare la realtà e comprendere le regole della vita
quotidiana, partecipare alle decisioni motivando le proprie opinioni, le proprie scelte e i propri
comportamenti, assumere atteggiamenti sempre più responsabili.
Sviluppo delle competenze significa imparare a riflettere sull’esperienza attraverso l’esplorazione,
l’osservazione e l’esercizio al confronto, descrivere la propria esperienza e tradurla in tracce personali,
rievocando, narrando e rappresentando fatti significativi, sviluppare l’attitudine a fare domande e
riflettere.
Avvio del senso di cittadinanza significa scoprire gli altri, i loro bisogni e la necessità di gestirei
contrasti attraverso regole condivise, che si definiscono attraverso le relazioni, il dialogo, l’espressione
del proprio pensiero, l’attenzione al punto di vista dell’altro, il primo riconoscimento dei diritti e dei
doveri.
I campi di esperienza
Gli elementi essenziali della programmazione educativo-didattica fanno riferimento ai diversi ambiti
del fare e dell’agire del bambino nel concreto di un’esperienza che si svolge entro confini definiti e con
il costante suo attivo coinvolgimento. Tale programmazione si esplicita nei “campi di esperienza”.
L’organizzazione delle attività si fonda su una continua e responsabile flessibilità e creativa operatività
e didattica in relazione alla variabilità individuale dei ritmi, dei tempi e degli stili di apprendimento oltre
che delle motivazioni e interessi dei bambini.
I campi di esperienza riguardano:
IL SÉ E L’ALTRO
Questo campo definisce e struttura le regole che riguardano l’appartenenza alla comunità e la
condivisione dei valori. Su questa base si promuovono e si orientano strategie per la costruzione di
positivi rapporti interpersonali che tengono conto del senso dell’autonomia e del senso della
responsabilità, dell’accoglienza e dell’appartenenza. Nella vita della scuola dell’infanzia, i bambini
sono coinvolti nelle attività e nelle decisioni, sollecitati a riflettere sui comportamenti, a trovare
soluzioni attraverso la scoperta dell’altro e l’adattamento alla sua presenza, il riconoscimento dei suoi
modi e delle sue esigenze, fino ad acquisire capacità di collaborazione in un quadro di ideali condivisi.
Educazione affettiva, morale e sociale si intrecciano e si amalgamano l’una nell’altra. Al suo ingresso
nella scuola dell’infanzia il bambino ha già una sua storia personale che lo porta ad avere un
complesso patrimonio di atteggiamenti e capacità. E’ un soggetto in divenire, curioso e attivo,
interessato a conoscere e capire, capace di interagire con gli altri, di apprendere comportamenti
sociali e morali. Nella relazione con i coetanei, oltre che a quella con gli adulti, il bambino sperimenta
l’esistenza delle regole e norme specifiche, e coglie le ragioni delle loro necessità. Le norme etiche,
progressivamente interiorizzate, si collocano in rapporto all’intera esperienza del bambino e ne
configurano la graduale maturazione dell’identità e dell’appartenenza alla comunità.
IL CORPO E IL MOVIMENTO
Il campo di esperienza della corporeità e della motricità contribuisce alla crescita e alla maturazione
complessiva del bambino. Esso promuove la presa di coscienza del valore del corpo, inteso come una
delle espressioni della personalità e come condizione funzionale, relazionale, cognitiva, comunicativa
e pratica da sviluppare in ordine a tutti i piani di attenzione formativa. I traguardi di sviluppo da
perseguire consistono, da una parte, nello sviluppo delle capacità senso-percettive e degli schemi
didattici e posturali di base (camminare, correre, saltare, lanciare) per adattarli ai parametri spazio
temporali dei diversi ambienti; dall’altra, nella progressiva acquisizione della coordinazione dei
movimenti e della padronanza del proprio comportamento motorio nell’interazione con l’ambiente.
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IMMAGINI, SUONI, COLORI
Questo campo di esperienza considera tutte le attività inerenti alla comunicazione ed espressione
manipolativo-visiva, sonoro musicale, drammatico teatrale, audiovisuale e massmediale e il loro
continuo intreccio. Esso comprende contenuti ed attività verso i quali i bambini dimostrano una
particolare propensione, hanno da sempre caratterizzato i progetti educativi della scuola dell’infanzia
e sono venuti ad assumere una particolare rilevanza in relazione alle caratteristiche proprie delle
civiltà dell’informazione.
I DISCORSI E LE PAROLE
E’ il campo di esercizio delle capacità comunicative riferite al linguaggio orale e al primo contatto con
la lingua scritta. Questa impostazione, sul piano culturale e scientifico, muove dal principio che la
lingua si apprende all’interno di una varietà di contesti comunicativi e che essa, nella complessità dei
suoi aspetti, è un sistema governato da regole implicite, che si applicano anche se non si sanno
descrivere.
LA CONOSCENZA DEL MONDO
E’ il campo di esperienza relativo all’esplorazione, scoperta e prima sistematizzazione delle
conoscenze sul mondo e della realtà naturale e artificiale. Il bambino è portato ad acquisire come
sistemi simbolici e di riferimento tutti i domini della conoscenza scientifica nei quali entrano
particolarmente in gioco l’intelligenza spaziale, quella logico-linguistica e i collegamenti con il pensiero
matematico. Le abilità da sviluppare riguardano: l’esplorazione, la manipolazione, l’osservazione con
l’impiego di tutti i sensi, l’esercizio di semplici attività manuali e costruttive; la messa in relazione, in
ordine, in corrispondenza; la costruzione e l’uso di simboli e di elementi strumenti di registrazione;
l’uso di misure non convenzionali sui dati dell’esperienza. Tutti quei ragionamenti per argomentare e
spiegare gli eventi.
Metodologia
Le attività vengono svolte partendo sempre dall’esperienza dei bambini che attraverso il fare, lo
sperimentare, il contatto con le cose reali e alla loro portata, hanno la possibilità di raggiungere le
competenze della loro età con tempi e modalità individuali
La metodologia della nostra scuola riconosce come suoi connotati essenziali:
- la valorizzazione del gioco guidato e libero
- l’esplorazione e la ricerca
- l’osservazione, la progettazione e la verifica
Orario di funzionamento delle attività didattiche
La scuola funziona normalmente da settembre a giugno per cinque giorni la settimana con il seguente
orario giornaliero:
Entrata: dalle 8:30 alle 9:15
Uscita: dalle 15:40 alle 16:00
La scuola offre alle famiglie che lo richiedono la possibilità di anticipare l’orario di entrata alle ore 7:30.
È previsto inoltre, il tempo prolungato fino alle ore 17:30.
La nostra scuola è disposta su tre piani.
Al piano interrato :
- una palestra attrezzata per l’attività psicomotoria
- uno spogliatoio del personale dotato di armadietti
Al piano terra:
- ingresso
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- un’aula adibita a laboratorio di inglese e doposcuola
- servizi per bambini dotati di zona lavandini e water
- un grande salone attrezzato di giochi e adibito a sala di riposo nel pomeriggio
- una sala da pranzo
- una piccola cucina per il riordino delle stoviglie
- un’aula adibita a sezione (sez. rondinelle)
Al primo piano:
- quattro sezioni (farfalle – paperini – pesciolini – coccinelle) dove i bambini svolgono le attività
didattiche e pranzano
- servizi per bambini dotati di zona lavandini e water
- un servizio per il personale docente
- un’aula per le riunioni collegiali
All’esterno vi è un cortile utilizzato per il gioco all’aperto.
Questi spazi vengono utilizzati durante la giornata in base alle attività e ai bisogni dei bambini.
La scuola dell’infanzia “Ancelle della Carità” è composta da cinque sezioni miste:
Sez. farfalle
Sez. paperini
Sez. pesciolini
Sez. coccinelle
Sez. rondinelle
Le sezioni della scuola dell’infanzia hanno un massimo di 28 bambini. Ogni sezione è guidata da
un’educatrice a tempo pieno.
Organico
L’organico della scuola dell’infanzia è composto da:
- una coordinatrice didattica
- 5 educatrici
- 1 insegnante di psicomotricità
- 1 insegnante di inglese
organico
Ruolo
Sezione
Ivana Lanzanova
Bianca Carioni
Giuseppina Nembrini
Silvia Tonelli
Sara Cancelli
Raffaella Foschetti
Elisa Vizzardi
Maria Luisa Giusteri
Maffi Angela
Coordinatrice didattica
Educatrice
Educatrice
Educatrice
Educatrice
Educatrice
Ins. di psicomotricità
Ins. di Inglese
Assistente
Responsabile del plesso scolastico
Farfalle
Paperini
Pesciolini
Coccinelle
Rondinelle
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Progetti educativi e laboratori in orario curricolare
PROGETTO ACCOGLIENZA
PERIODO: da settembre a ottobre
Obiettivi educativi:
 scoprire e conoscere il nuovo ambiente scolastico
 scoprire, riconoscere e rispettare le regole generali di comportamento, indispensabili per una
convivenza umanamente valida
 promuovere la fiducia di base, l’autonomia, lo sviluppo dell’identità, la partecipazione attiva e
consapevole alla vita sociale
 vivere con gli altri rispondendo al proprio e altrui bisogno di socialità
 superare il distacco e la lontananza dai genitori
È la prima volta che il bambino si allontana da casa, in particolare dalla mamma, per molte ore al
giorno. Questo distacco è un poco doloroso per tutti e due. Bisogna aiutare il bambino ad affrontare il
primo passo di un cammino lungo e difficile verso la piena maturità della persona. Crescere significa
anche staccarsi gradualmente dai genitori. Per la prima volta entra in un gruppo di bambini della sua
età, diversi per carattere ed abitudini, ma con le sue stesse esigenze, pronti come lui ad impegnarsi, a
fare capricci, a litigare, a volere le stesse cose che vuole lui. I genitori dovranno aiutarlo molto in
questo primo inserimento nella “società” facendogli capire che la sua libertà e i suoi diritti devono
incontrarsi con la libertà e i diritti degli altri.
I primi giorni di frequenza costituiscono un momento molto delicato per i bambini che si trovano a
contatto con un ambiente nuovo, caratterizzato da spazi e arredi diversi da quelli di casa o del nido,
nel quale devono entrare in relazione con nuovi adulti e con numerosi bambini.
Per aiutarli in questa nuova esperienza, presentiamo un ambiente gradevole dal punto di vista
estetico, funzionale nella disposizione dei giochi e del materiale didattico, colorato e allegro che
incuriosisca e stimoli ognuno alla scoperta dei diversi ambienti e dei giochi presenti.
La curiosità e l’interesse, uniti ad un clima sereno e giocoso, rendono al bambino meno pesante il
momento del distacco dai genitori e lo aiutano a strutturare il rapporto di fiducia con le educatrici. La
scuola dà il benvenuto accogliendo con gioia e impegno i bambini. L’inserimento è graduale e rispetta i
tempi di adattamento di ogni bambino.
PROGETTO ANNUALE
“UN GIROTONDO INTORNO AL MONDO”
“I bambini esplorano continuamente la realtà”, a volte in modo superficiale e non appagando
completamente la loro curiosità.
Il nostro progetto vuole stimolarli a scoprire la realtà che li circonda, partendo dagli habitat che
caratterizzano il pianeta terra e arrivando alla conoscenza delle diverse culture.
“Un girotondo intorno al mondo” si propone di sviluppare il senso d’appartenenza di ogni bambino
alla propria cultura, rendendolo partecipe di una realtà sociale che include altre identità, ma
arricchenti e stimolanti.
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Attraverso il viaggio immaginario di due amici esploratori, Karim e Giulia, si accompagneranno i
bambini alla scoperta dei continenti: di essi conosceranno la cultura sociale, le tradizioni, la natura, il
paesaggio e apprezzeranno la ricchezza delle diversità.
OBIETTIVI:
- aiutare il bambino a sviluppare l’appartenenza alla propria cultura;
- stimolare la curiosità del bambino alla conoscenza del mondo, educandolo alla comunicazione con
l’altro;
- favorire la maturazione all’accoglienza, alla collaborazione ed alla solidarietà;
- promuovere il rispetto dell’altro e la valorizzazione della diversità;
- guidare il bambino all’unità fraterna data dall’essere figli dello stesso Padre;
- conoscere le caratteristiche tipiche di alcuni paesi (lingua, costumi, danze, giochi, …);
- scoprire la natura (flora e fauna) dei diversi continenti;
- progettare una festa multiculturale: cibi, canti, danze, ….
METODOLOGIA:
Attraverso l’utilizzo del filo conduttore “Karim e Giulia”, i bambini verranno accompagnati in un lungo
viaggio su una mongolfiera alla scoperta del mondo. Per raggiungere gli obiettivi preposti si
utilizzeranno diverse tecniche metodologiche come il gioco, il brainstorming, il circle time, il lavoro di
gruppo, i travestimenti e le drammatizzazioni.
1. PROGETTO CONTINUITÁ
Il bambino, che tra i cinque e i sei anni si prepara al PASSAGGIO DALLA SCUOLA DELL’INFANZIA ALLA
SCUOLA PRIMARIA, è pieno di aspettative e, a volte, di qualche preoccupazione. La costruzione di un
percorso di continuità tra i due ordini di scuola permette al personale docente di accompagnarlo
perché possa affrontare positivamente la nuova avventura, in un processo in cui la memoria personale
riveste un ruolo fondamentale. Memoria significa infatti sapere chi siamo, che cosa pensiamo, quali
esperienze abbiamo fatto; significa conoscere noi stessi per poterci aprire agli altri e costruire nuove
relazioni, che sono condizioni essenziali dell’apprendimento.
L’intenzione di fondo di questo progetto è, quindi, di facilitare il passaggio tra i due ordini di scuola,
promuovendo occasioni di accoglienza, incontro e crescita.
LABORATORI DIDATTICI
Le attività di laboratorio consentono ai bambini di rapportarsi con i gruppi coetanei (gruppi di età
omogenee) ma di sezioni diverse e di avere come interlocutori insegnanti specialisti della materia
trattata e agli insegnanti di predisporre percorsi specifici per le età coinvolte.
Queste attività didattiche prevedono che, in alcuni momenti della giornata e, in specifici giorni durante
la settimana, i gruppi omogenei per età si spostino in ambienti diversi dalla sezione
LABORATORIO DI LINGUA INLGESE
(solo per i bambini grandi)
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PERIODO: da ottobre ad aprile
Gli incontri si tengono settimanalmente e hanno una durata di 40 minuti circa.
Testo adottato: The Goonies, Primo incontro con la lingua inglese
Di Veronica Bloomfield – Linda Edwards
Il laboratorio propone un percorso ludico operativo per un approccio piacevole alla lingua inglese.
Il libro propone attività che privilegiano lo sviluppo delle abilità comunicative della comprensione e
della produzione orale: i bambini imparano la lingua attraverso l’esecuzione di giochi, canzoni,
filastrocche e attività che stimolano contemporaneamente il canale uditivo e visivo consentendo un
apprendimento duraturo.
Per la valenza pedagogica, il gioco è uno strumento che permette al bambino di interagire con il
mondo reale.
Le attività proposte prevedono il lavoro a coppie nel piccolo gruppo contribuendo allo sviluppo
relazionale del bambino stesso.
Le varie unità didattiche sono raccordate ad esperienze realmente vissute dai bambini ( l’identità
personale, la famiglia, gli eventi festivi significativi).
Oltre al libro di testo verrà utilizzata una audiocassetta con registrazioni realizzate da bambini e adulti
madrelingua che presentano le varie attività del corso in modo vivace e stimolante.
LABORATORIO DI PSICOMOTRICITÀ
PERIODO: da novembre ad aprile
I bambini vengono divisi in gruppi omogenei per età.
Gli incontri hanno cadenza settimanale e hanno una durata di 45 minuti per i piccoli e i medi e di
un’ora per i grandi.
La psicomotricità è un’esperienza di natura prevalentemente emotiva ed affettiva, vissuta attraverso il
corpo e il movimento grazie alla quale i bambini costruiscono la propria identità. Le attività
favoriscono il gioco libero con poche consegne, con oggetti semplici, poco strutturati per far sì che i
bambini esprimano gli aspetti più profondi della loro personalità, attraverso l’uso simbolico di oggetti,
spazi e situazioni. Tali attività vengono programmate cercando di coinvolgere i campi evolutivi più
significativi del bambino: motorio, intellettivo e relazionale.
L’obiettivo è quello di aiutare il bambino a superare le prime esperienze conflittuali legate allo
sviluppo e alla crescita, accompagnandolo nel percorso che và dalla dipendenza all’autonomia.
Ci si propone, quindi, di favorire:
- lo sviluppo della percezione senso-motoria del bambino;
- l’apprendimento di abilità motorie generali e specifiche;
- la socializzazione attraverso corretti comportamenti relazionali;
- lo sviluppo delle potenzialità creative.
Linee guida del patto educativo scuola-famiglia
EDUCATRICI
Le educatrici concorrono a delineare la fisionomia della scuola. La loro competenza professionale e la
loro passione educativa sono fattori educativi prioritari.
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Ad esse vengono richiesti:






un impegno di:
aggiornamento nelle metodologie didattiche e pedagogiche
collegialità
colloqui individuali con i genitori
Disponibilità alla collaborazione e al confronto con le varie realtà educative
Stesura di programmazioni didattiche ed educative individuali e collegiali secondo le Indicazioni
ministeriali
Libertà di scelta, da parte dei docenti di contenuti, metodologie didattiche e strumenti
GENITORI
I genitori, quali primi protagonisti dell’educazione dei loro figli, possano trovare nella scuola l’aiuto e
l’integrazione al loro primato educativo.
Ad essi è richiesto di:
 Partecipare agli incontri di spiritualità
 Condividere i valori educativi cui la scuola si ispira
 Partecipare a riunioni di sezione generali perché questo permette la continua informazione
sulle attività didattiche svolte durante l’anno e sull’andamento generale della sezione
 Partecipare ai colloqui individuali
 Partecipare ad incontri formativi per una crescita personale a vantaggio del loro compito
educativo
 Prendere coscienza della corresponsabilità educativa attraverso una corretta informazione
 Offrire il proprio contributo attivo per la realizzazione di iniziative di vario genere,
concordate dai diversi ambiti collegiali
SCUOLA
La scuola si impegna per:
 Un’informazione puntuale e trasparente
 Disponibilità degli insegnanti al dialogo e al confronto
Inoltre favorisce la partecipazione e il coinvolgimento delle famiglie attraverso:
 Comunicazioni scritte personali o affisse in bacheca
 Colloqui individuali dopo l’orario scolastico
 Momenti formativi specifici per i genitori con l’aiuto di validi esperti nei vari campi educativi.
Rapporto scuola-territorio
I rapporti con il Comune sono regolati da apposita convenzione.
La scuola collabora con le associazioni del territorio per momenti ricreativi, formativi e culturali.
Assemblee
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All’inizio dell’anno scolastico è prevista un’assemblea generale nel corso della quale viene illustrata la
programmazione didattica, vengono eletti i rappresentanti di classe e le famiglie vengono messe al
corrente delle varie iniziative.
Colloqui individuali
Sono previsti momenti calendarizzati di incontro con i genitori dei bambini per fasce d’età. Le
insegnanti comunque si rendono disponibili per colloqui individuali con le famiglie durante l’intero
anno in caso di bisogno.
Uscite didattiche
Nel corso di ogni anno scolastico vengono effettuate delle uscite didattiche inerenti la
programmazione. Al termine di ogni anno, nel mese di giugno, è prevista la gita per i bambini grandi e
medi.
Feste e ricorrenze
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-
-festa dell’accoglienza per i bambini nuovi
scambio di auguri natalizi
festa della scuola
Regolamento
ENTRATA
Ore 8:30 - 9:15 (7:30 per i bambini che usufruiscono del servizio di orario anticipato).
I genitori sono pregati di accompagnare i bambini all’interno della scuola ed affidarli all’insegnate. Essi
possono fermarsi all’interno solo il tempo indispensabile alla consegna dei bambini. Si prega di
rispettare l’orario di entrata per non interrompere le attività avviate.
USCITA
Ore 15:40 –16:00
Chi avesse la necessità di ritirare il proprio figlio prima di questo orario è pregato di avvisare le
insegnanti in precedenza e di compilare l’apposito modulo. Il bambino verrà affidato solo al genitore ,
in caso di necessità, alle persone delegate.
La frequenza regolare e continua è premessa necessaria per una proficua ed ottimale esperienza
educativa oltre che per un corretto funzionamento della scuola.
Le assenze del bambino devono essere sempre motivate all’insegnante. In caso di malattie infettive il
genitore deve sempre avvisare il proprio medico curante, il quale, a sua volta, provvederà a
denunciare il caso all’ A.S.L. di competenza territoriale. Se l’assenza si protrae per più di cinque giorni è
necessario portare l’autocertificazione.
È necessario vestire il bambino in modo pratico affinché sia stimolato all’autosufficienza (evitare
quindi: salopette, cinture, ecc….).
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È necessario che ogni bambino di tre anni abbia gli indumenti di ricambio. (si prega di riconsegnare
puliti alla scuola gli indumenti prestati al più presto).
Per festeggiare i compleanni accordarsi con l’educatrice e non portare torte o dolcetti fatti in casa.
Fare presente alla propria educatrice quando il bambino ha bisogno di una dieta particolare o di
qualche accorgimento. Non è consentito al bambino consumare vivande portate da casa.
Il corredino personale per l’igiene e la vita pratica è fornito dalla scuola e il suo riordino è affidato alla
famiglia.
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