L`epcidina può essere utilizzata come strumento

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L`epcidina può essere utilizzata come strumento
L’epcidina può essere utilizzata come strumento terapeutico per la talassemia e l’emocromatosi.
Un ormone prodotto dal corpo può essere un potenziale strumento terapeutico per il trattamento di due malattie - betatalassemia ed emocromatosi. La nuova ricerca è stata condotta da scienziati del Weill Cornell Medical College e
pubblicato sul Journal of Clinical Investigation (J Clin Invest. 2010 Dec 1;120(12):4466-77) e la rivista Blood (Blood.
2011 Jan 27;117(4):1379-89).
ß-talassemia
Conosciuta anche come anemia di Cooley, la ß-talassemia è associata con un eccessivo assorbimento di ferro che può
portare a diabete, osteoporosi e con severe conseguenze per il fegato e il cuore. Epcidina, un ormone che si trova
naturalmente nel sangue e agisce nel tratto digestivo limitando l’assorbimento di ferro, si trova a bassi livelli nei pazienti
con ß-talassemia. I ricercatori hanno dimostrato che aumentare i livelli di epcidina può effettivamente avere un effetto
positivo per eliminare il sovraccarico di ferro e alleviare i danni associati a questo elemento.
In condizioni normali, quando non ci sono abbastanza globuli rossi, la sintesi di epcidina viene ridotta per aumentare la
quantità di ferro assorbita. Questo ferro a sua volta, viene utilizzato per produrre nuovi globuli rossi. Quando il numero di
globuli rossi ritorna a livello normale, la produzione di epcidina aumenta nuovamente per ridurre l’assorbimento di ferro.
Nei pazienti affetti da ß-talassemia intermedia, questo meccanismo non funziona - è come se la materia prima - il ferro venga inviato in una fabbrica, ma dal momento che le cellule del sangue non vengono prodotte, più e più ferro viene
inviato accumulandosi nei vari organi.
Una delle conseguenze principali associate al sovraccarico da ferro è che i globuli rossi si deformano. Per questo motivo
la vita di un globulo rosso si riduce alla metà di quello normale. Inoltre, i globuli rossi talassemici non sono sani come
quelli normali, e, pertanto, non possono funzionare correttamente. Sul Journal of Clinical Investigation, il dottor Rivella e
i suoi colleghi riportano di aver generato dei topi talassemici che producono dei livelli elevati di epcidina. Questo ha fatto
sì che i topi avessero i livelli di ferro e globuli rossi quasi come quelli normali. Questi esperimenti indicano che, nella
beta-talassemia, è importante non assorbire troppo ferro al fine di migliorare la produzione di cellule del sangue normali.
Emocromatosi
Un secondo studio pubblicato in un recente numero della rivista Blood sempre presentato dal gruppo del dottor Rivella,
suggerisce un nuovo trattamento dietetico per i pazienti affetti da emocromatosi. Questa malattia è causata da una
mutazione del gene HFE, che porta a una bassa produzione di epcidina. La malattia colpisce circa 1,5 milioni di individui
solo negli Stati Uniti.
L’emocromatosi interferisce con la capacità del corpo di ridurre l’assorbimento di ferro nel tratto gastrointestinale. Come
in ß-talassemia, i pazienti hanno spesso accumulano il ferro nel fegato, che può portare ad insufficienza epatica e a volte
sviluppare tumori.
Per il trattamento, i pazienti spesso vengono trattati con prelievi di sangue. In questo si elimina parte del ferro, riducendo
il sovraccarico di ferro nei vari organi. Tuttavia la procedura non è così efficace e potrebbe essere migliorata. Nello studio
del Dr. Rivella si dimostra che nell'emocromatosi, dopo il prelievo di sangue, l'organismo aumenta l’assorbimento di ferro
nel tratto gastrointestinale invece di usare quello in eccesso presente nel fegato. Pertanto, una dieta a basso contenuto di
ferro successivamente al prelievo di sangue può aiutare il corpo a utilizzare principalmente il ferro nel fegato per produrre
i nuovi globuli rossi. Alternativamente, si potrebbe usare l’epcidna per limitare l’assorbimento di ferro.