Il Giornale - Collettivo Soleluna Blog

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Da Il Giornale – 11 maggio 2006
Esce il dvd Buon sangue live. Il nuovo Lorenzo
Cherubini limita gli slogan e da’ piu’ spazio alla
musica.
“Era una scommessa: ho smesso di fare discorsi.
Per farsi capire bastano i testi dei brani”.
“Il mio anno d’oro. Sono cambiato basta con i
comizi”
di Paolo Giordano
Jovanotti, lo sa che esattamente un anno fa il suo successo era
molto in bilico ?
Me lo ricordo bene, eccome, ero atteso al varco e intorno a me
c’era una tensione pazzesca.
Poi proprio all’inizio di maggio sono arrivati un cd Buon sangue,
il successo del singolo Tanto3, i tutto esaurito
Diciamo che sono ritornato nel mio ruolo principale: quello di
intrattenitore, di entertainer. Ha mai sentito che bel suono ha la
parola pop ? Quando la pronunci, c’e’ persino una piccola
esplosione in bocca. È la piu’ bella parola del secolo.
Questa non l’avrebbe mai detta: allora lei e’ un altro Jovanotti
È come la differenza tra un saggio e un romanzo. Io ho sempre
letto molti saggi, perche’ sono convinto che mi possano insegnare
molto. Ma mi sbaglio: la poesia e’ essenziale, comunica di piu’.
Percio’ ?
Meno parole e piu’ musica.
Pero’ quando parla Jovanotti sembra il Gange in piena,
trascinante, talvolta limaccioso, e il suo volto smagrito
s’illumina come quello di un putto. Ma la differenza rispetto al
solito sono le pause, i silenzi: stavolta parla anche con questi,
li sfrutta, li aiuta e li trasforma in pensieri, allusioni,
persino battute. Se volete, la prova e’ in Buon sangue live, il
dvd che esce in questi giorni e riporta pari pari il concerto di
Milano del 2005, di cui non si ricordano slogan o comizi ma solo
musica, e che musica. Ormai sul palco Jovanotti, oppure Lorenzo
Cherubini, e’ cosi’ impegnato a sfogliare il dizionario della sua
musica, dal rap al pop al funk al rock, da non aver piu’ tempo (e
forse neppure la voglia) per regalare quei facili bignamini di
vita e politica che andavano allegramente da Che Guevara a Madre
Teresa. È una svolta, e ci voleva.
Sara’ che tra poco compie quarant’anni.
Forse anche per questo: e li festeggero’ con un libro fotografico
che uscira’ a settembre per Rizzoli. Ma piu’ che altro ora mi
rendo conto che, come si dice, il mio parto non ha avuto
gestazione. Ho iniziato ad avere successo a 19 anni, troppo
giovane. Sono 18 anni che incido dischi e, soprattutto all’inizio,
raccontavo una vita che non vivevo: in realta’ passavo il tempo a
lavorare come un matti.
Ecco, ha quarant’anni.
Tutto e’ stato troppo in fretta e io, come Pinocchio, diventero’
bambino solo da grande. In fondo, tutto viene di conseguenza:
pero’ bisogna trasformare il pensiero in segno.
Oppure in suono.
Infatti in tutto questo dvd, come del resto nei miei concerti, non
c’e’ ideologia, niente discorsi. C’e’ poco parlato perche’ in
fondo bastano i miei testi.
Pero’ e’ arrivato per ultimo: ormai tutti pubblicano un dvd, per
lei e’ il primo.
Ho sempre avuto la libidine di fare le cose per prime. Io avevo un
blog gia’ nel 1995. Si chiamava “Mumble Mumble” e passavo il
giorno a scriverci sopra. Ora che l’hanno tutti e quindi basta.
Diciamo che adesso mi e’ venuta la libidine di fare le cose per
ultimo.
Magari ha pure smesso di giocare ai videogame
Io gioco poco con i videogame, al massimo un quarto d’ora, non di
piu’. Ma mi piace che esistano. E infatti per i primi tre mesi
Buon sangue live sara’ in una versione speciale con una
playstation portatile.
Potenza del marketing
Ma non si dice che i rockettari sono un po’ commercialisti ?
Scherzi a parte, nel dvd non ho neanche voluto l’effetto
Festivalbar, con il pubblico sempre illuminato e festante. Ci sono
fasi e momenti particolari, insomma e’ uno spettacolo molto
pensato.
Pero’ non esageriamo.
Ma no, all’inizio di giugno uscira’ anche il cd Electro Jova Buon
sangue dopato, che e’ il remix dei mie pezzi fatto da fenomeni
come Planet Funk, Casino Royale e Coccoluto. E poi a luglio
ritorno in tour.
Disco nuovo ?
Sono in castita’ compositiva. Ci pensero’ il prossimo anno.
D’altronde bisogna pur stare in silenzio per trovare le parole da
cantare.
David Byrne dei Talking Heads dice che oggi i ragazzi non hanno il
tempo nemmeno per costruire il buio. Credo che essere adulti
significhi anche poter scegliere di star fermi.