la cura delle malattie carmiche
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la cura delle malattie carmiche
Scritti di Nichiren Daishonin volume 5 LA CURA DELLE MALATTIE CARMICHE Ho saputo dalla tua lettera che sei stato colpito da una dolorosa malattia. Sapere che tu soffri mi addolora ma, d'altra parte, è anche motivo di gioia. Nel sutra Vimalakirti si legge: «Una volta il ricco Vimalakirti1 si ammalò di sua volontà. A quel tempo il Budda disse al bodhisattva Monju di andare a visitarlo e di informarsi sulla sua malattia». Il sutra del Nirvana dice: «A quel tempo il Tathagata mostrò di avere una malattia e giacque disteso sul fianco destro come un uomo malato». Nel sutra del Loto si legge: «Il Tathagata è a suo agio con alcuni malanni e alcune preoccupazioni»2. L'ottavo volume del Maka shikan afferma: «Vimalakirti giacendo a letto a Vaishali3 si servì della malattia per esporre la dottrina ... il Tathagata si servì della propria morte per spiegare l'eternità della vita e mostrò il potere del Buddismo per mezzo della malattia». Dice inoltre: «Ci sono sei cause di malattia: 1) disarmonia dei quattro elementi4, 2) smoderatezza nel mangiare e nel bere, === 1. Vimalakirti: ricco mercante, abbracciò il Buddismo mahayana. 2. Sutra del Loto, cap. 15. 3. Vaishali: provincia dell'antica India. Vi risiedeva la tribù a cui apparteneva Vimalakirti. Shakyamuni vi predicò spesso e vi si tenne il primo concilio per la compilazione degli insegnamenti del Budda. 4. Quattro elementi: terra, acqua, fuoco e vento. Per gli antichi indiani tutta la realtà era composta di tali elementi. 85 3) vita sregolata, 4) attacco di spiriti maligni, 5) azione di demoni interni e 6) effetti del karma». Nel sutra del Nirvana si legge: «Le malattie di tre tipi di persone sono estremamente difficili da curare: 1) le malattie di coloro che insultano il Buddismo mahayana, 2) di coloro che commettono i cinque peccati cardinali e 3) le malattie degli icchantika. Queste sono le tre peggiori malattie che si conoscano». Un altro passo del sutra del Nirvana dice: «Chi crea cattivo karma in questa vita ... sperimenterà sicuramente i tormenti dell'inferno. Tuttavia, se egli serve i tre Tesori, invece di cadere nel mondo d'inferno [nella prossima vita], soffrirà in questa esistenza di disturbi alla testa, agli occhi o alla schiena». Il Maka shikan afferma: «Anche le colpe gravi ... saranno espiate in modo alleggerito in questa esistenza. Allora la malattia apparirà quando il karma negativo sta per esaurirsi». Nel Daichido ron il bodhisattva Nagarjuna scrive: «Domanda: se le cose stanno così, allora gli altri sutra, dal Kegon fino ai sutra Hannya, non sono insegnamenti segreti, solo il sutra del Loto è segreto. ... Il sutra del Loto è come un bravo medico in grado di trasformare il veleno in medicina». T'ien- t'ai commenta cosi questo brano: Come un bravo medico trasforma il veleno in medicina ... questo sutra, permettendo ai due veicoli di raggiungere l'illuminazione, trasforma il veleno in medicina». Perciò il Daichido ron afferma che gli altri sutra non sono insegnamenti segreti, solo il sutra del Loto lo è. Nel Maka shikan si legge: «Poiché il sutra del Loto è in grado di curare le malattie, è detto myo (mistico)». Miao-lo spiega: «Poiché è in grado di curare anche ciò che è ritenuto incurabile, è detto myo». Il sutra del Nirvana riporta la seguente storia: «A quel tempo era re di Rajagriha Ajatashatru, uomo dalla natura malvagia ... Egli uccise suo padre, ma in seguito fu tormentato dal === 5. Guketsu, vol. 6. 86 rimorso e fu colpito da piaghe estese su tutto il corpo. Queste erano così maleodoranti che nessuno poteva stargli accanto. Allora sua madre, di nome Vaidehi, cercò di curarlo applicando vari medicamenti, ma non ottenne alcun miglioramento, anzi le piaghe si estesero ancora di più. Il re spiegò allora alla madre che quelle piaghe derivavano da una causa spirituale e non da una disarmonia dei quattro elementi e che perciò un comune medico non poteva curarle. Allora l'Onorato dal mondo, il Maestro compassionevole, entrò nella specifica meditazione "amore della luna"6, per la salvezza del re. Quando egli ebbe raggiunto il più profondo samadhi, un fascio di luce scaturì dal Budda, illuminò il corpo del re e istantaneamente le piaghe scomparvero». Il settimo volume del sutra del Loto, il sutra della saggezza universale, dice: «Questo sutra è la benefica medicina per le malattie di tutta l'umanità. Se una persona è ammalata e può udire questo sutra, la malattia svanirà immediatamente e non ci sarà né vecchiaia né morte». Alla luce di quanto detto sopra, la tua malattia non può che originare dalle sei cause di malattia. Mettiamo da parte per il momento le prime cinque. Le malattie che derivano dalla sesta causa, quelle tarmiche, sono le più difficili da curare. Possono essere più o meno gravi, non è possibile pronunciarsi con sicurezza, ma le malattie karmiche più gravi sono quelle che derivano dalle offese al sutra del Loto. Anche Shen Nung, Huang Ti7, Hua T'o8 e Pien Ch'ueh9 incrociarono le === 6. Meditazione "amore della luna": l'infinita compassione del Budda è paragonata alla luce della luna che libera dall'agitazione e porta pace alla mente. 7. Shen Nung e Huang Ti: due dei tre leggendari governanti dell'antica Cina, esperti in medicina. 8. Hua To: chirurgo della tarda era Han. Quando l'agopuntura e le medicine non erano efficaci, interveniva chirurgicamente sotto anestesia. Ideò anche un eccellente sistema di esercizi fisici. 9. Pien Ch'ueh: famoso medico cinese del periodo Annali di Primavera e d'Autunno (722-481 a.C.). Aveva fama di curare tutte le malattie. 87 braccia e pure Jisui e Risui10, Jivaka" e Vimalakirti rimasero in silenzio. Questa malattia può essere curata solo dalla benefica medicina del sutra del Loto del Budda Shakyamuni. Il sutra del Nirvana, riferendosi al sutra del Loto, afferma: «Anche l'offesa alla vera Legge sarà sradicata se uno prende fede nella vera Legge ... poiché niente all'infuori della vera Legge può salvarlo e proteggerlo, deve convertirsi alla vera Legge». Il Gran Maestro Miao-lo dice: «Nel sutra del Nirvana il Budda stesso dice che il sutra del Loto è il più alto dei suoi insegnamenti»12, e aggiunge: «Se uno cade al suolo deve rialzarsi appoggiandosi al suolo. Allo stesso modo, un uomo che cade nell'inferno per aver offeso la vera Legge, [può essere salvato solo dalla vera Legge]»13. Il bodhisattva Vasubandhu era un filosofo hinayana che aveva scritto cinquecento trattati sul Buddismo hinayana per impedire che il Mahayana si propagasse in tutta l'India. Parlando con il bodhisattva Asanga14, cambiò immediatamente le proprie idee errate e disse che si sarebbe tagliata la lingua per cancellare subito la sua colpa. Ma Asanga lo dissuase dicendo: «Piuttosto, usa la tua lingua per lodare il Buddismo mahayana». Allora Vasubandhu iniziò subito a scrivere cinquecento trattati sul Buddismo mahayana refutando il Buddismo === 10. Jisui e Risui: padre e figlio, entrambi eccellenti medici vissuti numerosi eoni addietro. Secondo il sutra Konkomyo, quando esplose un'epidemia in tutto il paese, Jisui era troppo anziano per curare i malati, ma Risui imparò l'arte medica del padre e salvò la popolazione. 11. Jivaka: medico indiano contemporaneo di Shakyamuni. Si dice che appena nato afferrasse l'ago per l'agopuntura e la borsa medica. Aveva una profonda fede nel Buddismo e fu anche ministro del re Ajatashatru. 12. Hokke mongu ki. 13. Ibidem 14. Asanga: fratello maggiore di Vasubandhu. Secondo la tradizione, Vasubandhu, saputo che il fratello era ammalato, andò a visitarlo. Asanga spiegò che si era ammalato a causa della preoccupazione per le sofferenze in cui il fratello minore sarebbe incorso offendendo il Mahayana e lo persuase cosi ad abbandonare la fede nello Hinayana. 88 hinayana. Giurò inoltre che non avrebbe pronunciato una sola parola delle dottrine hinayana per il resto della sua vita. In questo modo cancellò le sue colpe e rinacque più tardi nel cielo del bodhisattva Miroku15. Il bodhisattva Ashvagosha, originario dell'India orientale, fu il tredicesimo successore di Shakyamuni. Egli era un capo brahmano, ma dibattendo con il monaco buddista Punyayasha16 sulla validità dei rispettivi insegnamenti, la sua mente si illuminò all'istante. Ashvagosha si disse pronto a decapitarsi in modo da espiare la sua grave colpa: «Io sono stato il peggior nemico di me stesso e mi sono condannato all'inferno». Ma Punyayasha lo fermò ammonendolo: «Non decapitarti! Usa invece la tua mente e la tua bocca per lodare il Buddismo mahayana». Ashvagosha subito dopo scrisse il Daijo kishin ron (Il risveglio alla fede nel Mahayana) nel quale refuta tutti gli insegnamenti brahmani e hinayana. Questo segnò l'inizio della diffusione del Mahayana in India. Il Gran Maestro Chi-tsang17 del tempio Chia-hsiang era uno dei più dotti monaci cinesi. Fondò la setta Sanron e visse a Hui presso Wu. Convinto che nessuno potesse eguagliarlo in sapienza, era molto arrogante e sfidò il Gran Maestro T'ien-t'ai a discutere sulla frase: «Fra tutti i sutra predicati in passato, nel presente e in futuro [il sutra del Loto è il più difficile da credere e da capire]». Clamorosamente battuto nel dibattito, Chi-tsang abbandonò le credenze errate e, per estirpare la grave colpa di aver offeso la vera Legge e coloro che la praticavano, radunò più di cento uomini virtuosi e pregò T'ien-t'ai di tenere loro delle conferenze. Egli servì T'ien-t'ai per sette === 15. Cielo del bodhisattva Miroku: il cielo Tushita, quarto dei sei cieli del mondo dei desideri. Si dice che Miroku sia salito in questo cielo dopo la morte. 16. Punyayasha: uno dei ventiquattro successori di Shakyamuni. 17. Noto anche come Chia-hsiang, fondò la setta Sanron nel VI secolo, ma poi divenne seguace di T'ien-t'ai. 89 anni, facendo del suo corpo un ponte per far salire il Maestro18, facendogli posare i piedi sulla sua testa, raccogliendo legna per il fuoco e attingendo l'acqua. Smise di tenere lezioni, sciolse il gruppo dei suoi seguaci e, per purificarsi dalla sua arroganza, si astenne dal recitare il sutra del Loto19. Dopo la morte di T'ien-t'ai, Chi-tsang si recò a rendere omaggio all'imperatore della dinastia Sui e, al momento di congedarsi, abbracciò le ginocchia dell'imperatore e gli disse addio piangendo. Una volta insultò la propria immagine guardandosi in un vecchio specchio. Tutti questi atti di penitenza furono fatti per annullare le malattie karmiche. Il sutra del Loto, il supremo veicolo, è l'aureo insegnamento dei tre santi20; esso è paragonabile a una gemma senza eguali, è il più alto degli insegnamenti passati, presenti e futuri. Un brano del sutra del Loto dice: «Questo sutra è superiore a tutti gli altri» e «Il sutra del Loto è il più importante». Il Gran Maestro Miao-Io disse: «La Hokke è la setta fondata dal Budda Shakyamuni»21. Ho fatto uno studio approfondito dei sutra Dainichi, Kongocho, Soshitsuji e altri su cui si basa la setta Shingon, ma nei testi non ho trovato neanche una parola che giustifichi le asserzioni di Shan-wu-wei, Chin-kang-chih, Pu-k'ung, Kobo, Jikaku e Chisho, le quali si rivelano nient'altro che loro interpretazioni errate. Anzi, si capisce che la vera intenzione dei Budda Shakyamuni e Dainichi era di porre il sutra del Loto al === 18. Quando T'ien-t'ai doveva salire su una sedia molto alta per predicare, Chi Tsang lo faceva montare sulla propria schiena. 19. Significa che Chi Tsang non si riteneva all'altezza di recitare il sutra del Loto. Un passo del Gosho Ripagare i debiti di gratitudine riporta le parole di Chi Tsang: «Se continuo a stare davanti ai miei discepoli e a insegnare il sutra del Loto, essi possono pensare che io sono in grado di comprenderlo correttamente mentre in realtà non è così». Benché fosse più anziano e più eminente di Tien-t'ai, in presenza degli altri si caricava il maestro sul dorso per fargli attraversare il fiume. 20. Tre santi: Shakyamuni, Taho e tutti i Budda delle dieci direzioni. 21. Hokke shuku. 90 di sopra di tutti gli altri. Quando i tre Grandi Maestri, Kobo, il fondatore della setta Shingon in Giappone, Jikaku e Chisho, andarono in Cina durante la dinastia T'ang, ereditarono da Hui-kuo22 e Fa-ch'uan23 le dottrine distorte introdotte da Shan-wu-wei, Chin-kang-Chih e Pu-k'ung. Tornati in Giappone, essi propagarono il sutra del Loto e le dottrine shingon, in modo tale da far sembrare che la debole luce della lucciola dei due mandala offuscasse la brillante luna del sutra del Loto, il veicolo supremo che supera tutti gli altri sutra del passato, presente e futuro. Per di più denigrarono il sutra del Loto dicendo che era un cumulo di vuote teorie e che [il Budda del sutra del Loto] era ancora nella regione dell'oscurità. Comunque, le loro accuse si ritorcono su di loro: il sutra Dainichi è pieno di vuote teorie e il Budda Dainichi si trova nella regione dell'oscurità. Se le radici della setta, i suoi fondatori, erano già distorte, come potevano i suoi rami essere diritti? Se si contamina la sorgente, l'acqua del fiume non può essere pura. Per questa ragione, il Giappone è un albero rimasto a lungo nella buia notte e che ora sta per essere rovinato dal gelo di un paese straniero. Benché tu non sia stato in passato seguace di quella setta, sei tuttavia al servizio del suo patrono, sei vissuto per molti anni in una casa eretica e, mese dopo mese, la tua mente è stata contaminata da maestri eretici. Alte montagne possono crollare e grandi mari prosciugarsi, ma questa colpa non si cancella facilmente. Comunque, grazie alla relazione karmica del passato e alla benevolenza del Budda in questa vita, inaspettatamente hai incontrato me e hai determinato di fare === 22. Hui-kuo: (746-805) discepolo di Pu K'ung, divenne il settimo maestro del Buddismo esoterico. Quando Kobo si recò in Cina, Hui-kuo gli trasmise le dottrine del "mandala del mondo della matrice" del sutra Dainichi e del "mandala del mondo di diamante" del sutra Kongocho. 23. Fa-ch'uan: prete cinese, scrisse molti trattati sulle dottrine esoteriche e le trasmise a Jikaku e Chisho quando questi soggiornarono in Cina, rispettivamente nell'838 e nell'853. 91 ammenda. Per questa ragione, ti saranno risparmiate sofferenze in futuro, ma nel presente la tua colpa si è manifestata, in modo leggero, in queste piaghe. Il re Ajatashatru soffrì di piaghe maligne perché aveva commesso i cinque peccati cardinali e offeso il sutra del Loto. Ma le sue piaghe sparirono nello stesso istante in cui la luce della meditazione "amore della luna" del Budda illuminò il suo corpo e, benché al re rimanessero solamente ventuno giorni di vita, la sua vita si prolungò di quarant’anni. Quindi, egli convocò mille arhat per raccogliere tutto l'aureo insegnamento del Budda24, permettendo in tal modo la diffusione del Buddismo nel Primo, nel Medio e nell'Ultimo giorno della Legge. Le piaghe di questo prete laico sono il risultato di una sola offesa, quella al sutra del Loto. La Legge mistica che adesso abbracci è superiore alla meditazione "amore della luna". Non c'è ragione perché le tue piaghe non possano guarire e la tua vita non possa essere prolungata. Se queste parole non dovessero risultare vere, alza la voce e grida: «L'Occhio del mondo ò un gran bugiardo e il supremo veicolo del sutra del Loto è pieno di falsità. L'Onorato dal mondo mi dia una prova se tiene al suo buon nome! Tutti i santi e i saggi accorrano a proteggermi se non vogliono venir meno alle loro promesse!» Una lettera non può contenere tutto quello che si vorrebbe dire e le parole non possono esprimere ciò che è nel cuore. Per il resto dovremo attendere il nostro prossimo incontro. Rispettosamente, Nichiren Il 3 novembre === 24. Riferimento al primo concilio per la compilazione degli insegnamenti del Budda. Poco dopo la morte di Shakyamuni, fu convocato con il patrocinio del re Ajatashatru nella grotta di Pippala presso Rajagriha nel regno di Magadha. 92 Ota Nyudo Dono Gohenji (Gobyo Noji no Koto) Gosho Zenshu, pag. 1009 Scritto il3 novembre 1275, a 54 anni, da Minobu. Destinato a Ota Jomyo CENNI STORICI - Questa lettera, scritta il 3 novembre 1275, è la risposta alla notizia che Ota Jomyo era ammalato. Nichiren Daishonin ricevette questa comunicazione a Minobu dove risiedeva già da un anno. Ota Jomyo era un devoto credente che viveva nella provincia di Shimosa, nel Giappone centrale. A lui, a riprova della serietà della sua pratica, furono indirizzati molti scritti del Daishonin, fra i quali Le tre grandi leggi segrete. Era un funzionario del governo e si pensa che sia stato convertito al vero Buddismo dal suo collega Toki Jonin. Entrambi si adoperarono nella loro regione per proteggere il Daishonin e propagare il suo insegnamento. Ota divenne un monaco laico e il Daishonin gli dette il nome religioso di Myonichi (sole mistico). 93