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MISURE DI ERATOSTENE E
PROVE DEL MOTO DI
ROTAZIONE TERRESTRE
Presentazione di Emma Donisi, Elena Perego,
Camilla Antonietti, Alessandro D'Archi
INDICE
Mappa
Analogia con gli altri pianeti
Eratostene
Esperienza di Guglielmini
Prima di lui
Variazione
dell’accelerazione di
gravità
Teoria
Pratica
Dopo di lui
Introduzione al moto di
rotazione
Spostamento della direzione
dei corpi in moto sulla
superficie terrestre
Esperienza di Focault
Apparente spostamento Bibliografia e sitografia
diurno dei corpi celesti
INDICE
MAPPA
INDICE
ERATOSTENE
Eratostene di Cirene è
stato un matematico,
astronomo, geografo
e poeta greco antico,
vissuto nel 2-3 secolo
a. C., oggi è ricordato
soprattutto per aver
misurato con ottima
approssimazione
le
dimensioni della Terra.
INDICE
PRIMA DI LUI
Il problema delle misure della Terra era già stato
risolto teoricamente osservando che bastava
misurare la lunghezza di un qualsiasi arco di
meridiano e determinare l'ampiezza dell'angolo
corrispondente per calcolare con una
proporzione la lunghezza della circonferenza.
INDICE
TEORIA
Eratostene fu il primo
a
misurare
la
circonferenza
del
globo terrestre. Egli
riteneva che la città
di Alessandria D'Egitto
e Siene fossero sullo
stesso meridiano.
Sapeva inoltre che erano situate a 5.000 stadi di
distanza e che il 21 giugno, a Siene il sole illuminava
il fondo dei pozzi.
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PRATICA
Egli misurò con una
scafe l'angolo che i
raggi
del
solo
formavano con la
verticale: esso risultò
7,2°, cioè 1/50 di
angolo giro.
Dedusse che la circonferenza della terra dovesse
essere 50 volte la distanza tra Alessandria e Siene,
cioè 250.000 stadi. Egli ottenne una misura
inferiore solo di 634 km circa.
INDICE
DOPO DI LUI
Le misure sempre più precise hanno consentito
di stabilire che l'arco di meridiano non
presenta una lunghezza costante ma che il suo
valore aumenta dall'Equatore verso i poli, e ciò
conferma la forma schiacciata della Terra.
INDICE
INTRODUZIONE AL
MOTO DI ROTAZIONE
Al movimento di rotazione
terrestre si era già pensato
nell'antichità. Si potrebbe però credere che la
rotazione
della
Terra
possa
portarci
alternativamente a testa in su e a testa in giù...
È evidente però che i concetti di alto e basso
nel cosmo non hanno alcun senso, perché
qualunque sia il movimento che la Terra compie
la nostra posizione rispetto ad essa non cambia.
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APPARENTE SPOSTAMENTO DIURNO
DEI CORPI CELESTI
Lo spostamento dei corpi celesti da est verso
ovest si potrebbe spiegare sia come un loro
movimento intorno alla Terra, sia come un
movimento di quest'ultima su se stessa in senso
opposto. I corpi celesti si trovano a distanze molto
diverse da noi e per ammettere che siano essi a
girare intorno alla Terra, dovrebbero avere
velocità proporzionali alle loro distanze da essa,
altrimenti non li vedremo muoversi insieme.
INDICE
ANALOGIA CON GLI ALTRI PIANETI
Un'altra prova può essere ricavata dall'analisi a
con gli altri pianeti: tutti infatti hanno un moto di
rotazione assiale e non abbiamo motivo per
ritenere che il nostro pianeta ne sia privo.
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ESPERIENZA DI GUGLIELMINI
Essa si basa sul l'osservazione della caduta libera
dei corpi: un peso che viene lascito cadere da un
punto elevato sulla superficie terrestre devia dalla
verticale e giunge al suolo verso est.
Fu verificato per la prima volta da
Guglielmini che eseguì numerose
prove dalla Torre degli Asinelli, (di
Bologna)
osservando
uno
spostamento di 17 mm per
un'altezza di caduta di circa 100
m.
INDICE
VARIAZIONE DELL’ACCELERZIONE
DI GRAVITÀ
La forza centrifuga, alla quale sono sottoposti tutti
i corpi sulla superficie terrestre, è perpendicolare
all'asse di rotazione terrestre ed è diretta verso
l'esterno. Con bilance di alta precisione si può
notare che sulla superficie terrestre il peso di un
corpo aumenta dall'Equatore verso i poli.
INDICE
SPOSTAMENTO DELLA DIREZIONE
DEI CORPI IN MOTO SULLA TERRA
Ciò si spiega con il fatto che ogni corpo in moto
tende a mantenere costante la velocità che
aveva in partenza. Se esso si sposta verso i poli,
andrà verso punti che hanno velocità di
rotazione sempre minori rispetto a quella del
punto di partenza e sarà in anticipo su di essi; se
invece esso si muove verso l'Equatore, andrà
verso punti che hanno velocità sempre maggiore
perciò si troverà in ritardo rispetto ad essi.
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ESPERIENZA DI FOCAULT
Consiste
nell'osservare
lo
spostamento del piano di
oscillazione di un pendolo
rispetto agli oggetti terrestri. Dai
segni che l'asticina collegata al
pendolo lasciava si poté
osservare che il piano girava in
senso orario: si dedusse quindi
che l'apparente rotazione del
piano era dovuta ad un
movimento in senso contrario
della Terra.
INDICE
BIBLIOGRAFIA E SITOGRAFIA
Wikipedia
ebook.scuola.zanichelli.it
Libro