Presentazione fasi del Progetto Tessere un filo di economia solidale
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Presentazione fasi del Progetto Tessere un filo di economia solidale
Progetto Tessere un filo di economia solidale tra Italia e Uruguay Sintesi del Progetto L’obiettivo centrale del progetto è strutturare una nuova filiera di economia solidale in Uruguay, nel Mercosur e tra Uruguay e Italia attraverso il recupero e la conservazione di un sapere e di una cultura materiale locale tradizionale, quella della produzione, filatura e tessitura della lana, per sostenere la ripresa economica e sociale del Paese avviata dopo la crisi del 2002 proprio grazie al moltiplicarsi di esperienze di economia sociale e solidale. Le aree geografiche coinvolte nel progetto sono il Dipartimento della Florida, Dipartimento di Rocha, Area metropolitana di Montevideo -Dipartimenti di Canelones e di Montevideo Obiettivi specifici su cui si muove il progetto : sostenere la formazione nella produzione di manufatti tessili di lana di piccoli gruppi di donne produttrici e tessitrici in aree depresse dell’Uruguay; sostenere la produzione di reddito attraverso la costruzione di una filiera artigianale della lana; includere gruppi di piccoli produttori e di donne artigiane in una rete di economia solidale nazionale,regionale e internazionale; sostenere ideazione, realizzazione, marketing e commercializzazione di una prima linea di prodotti di lana; sostenere l’avvio di percorsi di certificazione comunitaria e/o biologica e/o equosolidale. Connettere questa filiera produttiva alla rete dei consumatori solidali in Italia per favorire una parte della commercializzazione dei prodotti realizzati 1 Cosa si è fatto Le principali attività svolte dal progetto nel primo anno sono state : 1.1. Stesura di un rapporto di analisi sulle capacità produttive e tecniche dei gruppi di produttrici coinvolti, delle caratteristiche territoriali e delle potenzialità economiche e logistiche della filiera, sia in ambito nazionale sia internazionale; 1.2. Missione sul campo per la costruzione di una filiera integrata della lana tra produttori , gruppi di tessitrici, di artigiane e realtà dell’economia solidale nazionale e regionale; 1.3. Primo corso di formazione delle capacità tecniche, di design e di confezionamento delle tessitrici e delle artigiane uruguayane grazie all’affiancamento con gruppi di artigiani e artigiane italiane, secondo i principi della cooperazione solidale tra territori; 1.4. Secondo corso di formazione delle competenze commerciali, di marketing e di gestione del prodotto delle tessitrici e delle artigiane uruguayane; 1.5. Produzione e fornitura di materia prima e/o semi-lavorato a realtà artigianali nazionali, regionali e/o internazionali, nell’ambito dei principi e delle reti di economia solidale, per avviare la sostenibilità del progetto; 1.6. Produzione di materiali informativi sulle esperienze dei protagonisti e sulle azioni previste dal progetto; 1.7. Organizzazione e realizzazione di un evento nazionale/regionale di scambio di esperienze tra gruppi di produttori e realtà delle economie solidali nazionali - regionali e/o internazionali, per dare visibilità ai risultati raggiunti dal progetto e alle sue potenzialità future. Nel secondo anno si sta lavorato su: Produzione di materia prima di alta qualità secondo le tecniche più all’avanguardia; Ideazione e design di una linea-test di prodotti finiti per il mercato locale-regionaleinternazionale; Ideazione e produzione di materiali di promozione della linea di prodotto; Partecipazione di uno o più leader dei gruppi di produttrici e artigiane dell’Uruguay ad un ciclo di eventi in Italia di formazione e di informazione per la verifica della domanda 2 di prodotti, con almeno cinque gruppi di acquisto e/o botteghe del commercio equo in appoggio al progetto. Evento di lancio della linea In Italia e in Uruguay; Partecipazione ad almeno una fiera nazionale/regionale delle economie solidali o del commercio equo per la presentazione della linea e la costruzione di ordinativi. I fattori di criticità individuati per la realizzazione del progetto sono: Aggravamento delle condizioni generali socio-economiche dell’Uruguay, che impediscano alle donne la partecipazione al progetto; Progressivo calo nel Paese della produzione laniera, a causa della sua bassa redditività a confronto con le colture intensive agricole; Insufficiente articolazione sul territorio delle necessarie capacità tecnico-produttive; Scarsità di infrastrutture logistiche e di trasporto locale indispensabili all’articolazione della filiera produttiva e commerciale; Scarsa strutturazione del mercato locale e regionale e levitazione dei costi di trasporto che incidono sul prezzo finale; Calo della domanda di prodotti ad alto valore aggiunto legato alla crisi economica sia nell’area del Mercosur sia in Italia. I beneficiari diretti del progetto sono: - Diverse Cooperative di produttori di lana consorziati nella Central Laniera de Uruguay -Circa Novanta donne organizzate in quattordici piccole cooperative impegnate nel processo di produzione artigianale nei Dipartimenti di Florida,Rocha, Cannelones Montevideo ; - I produttori/artigiani locali e alcuni produttori italiani, che potranno accrescere le proprie competenze nella produzione e nel design dei semilavorati e dei prodotti in lana, grazie all’incontro e allo scambio con i produttori dell’Uruguay. I beneficiari indiretti del progetto sono: - Più di un centinaio di famiglie delle operatrici coinvolte nella costruzione della filiera della lana tra il Dipartimento di Rocha (località Lascano) Florida e l’area metropolitana (tra i 3 Dipartimenti di Rocha e di Montevideo); del Dipartimento di Florida tra le aree rurali di 25 de Agosto, 25 de Mayo, Polanco, Sarandí Grande, Cardal, La Macana e Fray Marcos; - I punti di coomercializzaione dell’economia solidale in Uruguay (Tienda Ecosol ) e in America Latina. - le reti delle economie solidali del Lazio e italiane, che potranno allargare il proprio network; - i consumatori critici e solidali in Uruguay e in Italia, fornendo strumenti di scambio culturale per sensibilizzare sulle tematiche dell’inclusione sociale e della costruzione di rapporti diretti tra consumatori e produttori, e creando le condizioni per un sostegno da parte dei consumatori critici alla crescita ed allo sviluppo di filiere sostenibili ed attente ai diritti; - I soggetti delle economie solidali della Regione Lazio ed italiani, come possibile canale di sbocco per le produzioni commerciali delle realtà produttive uruguayane e come soggetti attivi sul territorio nazionale per la diffusione delle buone pratiche di economia sostenibile e locale sviluppate in Uruguay e nell’area del Mercosur. I nostri Partner in questo progetto sono Retos al Sur in Uruguay e Fair in Italia. Il progetto e finanziato con i Fondi della Cooperazione Decentrata della Regione Lazio. 4