Plurali difficili delle parole uscenti in

Transcript

Plurali difficili delle parole uscenti in
Plurali difficili delle parole uscenti in -cia e gia
Per visualizzare i link di condivisione occorre accettare i cookie
Quesito:
Plurali difficili. Con questa scheda, tratta dal volume Il salvaitaliano di Valeria Della Valle e
Giuseppe Patota, speriamo di risolvere i molti dubbi riguardo alle forme plurali di alcune
parole italiane, espressi da Gina Pirantoni, Maria Teresa Greco, Matteo Iavarone...
Plurali difficili
Un belga, anzi due
In una scenetta di qualche anno fa Cochi e Renato, nel momento in cui dovevano formare il
plurale di belga rimanevano incerti, e si toglievano dall'impaccio evitando di usare il plurale
della parola e dicendo un belga... anzi due. La difficoltà nel formulare il plurale di belga nasce
dal fatto che i nomi in -ca e -ga (per esempio, monarca, collega) formano tutti il plurale in -chi
e -ghi (monarchi e colleghi) se sono maschili, in -che e -ghe se sono femminili (per esempio,
basilica/basiliche, bottega/botteghe). Belga rappresenta l'unica eccezione a questa regola, e
ha come plurale belgi, probabilmente per influenza del nome della nazione, Belgio, e del
nome francese degli abitanti, Belges. Per quanto riguarda il femminile, il plurale è
regolarmente belghe.
Non sono solo i poveri belgi, comunque, a metterci in difficoltà. Anche altre parole sembrano
fatte apposta per procurarci dei guai quando dobbiamo farne il plurale. [n.d.r. Tra parentesi
quadre vengono inserite eventuali aggiunte all'elenco rispetto al testo originario.]
Singolare
Plurale
l'acacia
le acacie
l'audacia
le audacie
la camicia
le camicie
la ciliegia
le ciliegie
la fiducia
le fiducie
grigia
grigie
malvagia
malvagie
la socia
le socie
sudicia
sudicie
la valigia
le valigie
Nomi e aggettivi in -cia e -gia che perdono la i al plurale:
Singolare
Plurale
l'arancia
le arance
la bertuccia
le bertucce
la bilancia
le bilance
la bisaccia
le bisacce
la boccia
le bocce
la buccia
le bucce
la caccia
le cacce
[la cartuccia
le cartucce]
la chioccia
le chiocce
la cuccia
le cucce
la doccia
le docce
la faccia
le facce
la fettuccia
le fettucce
la focaccia
le focacce
la foggia
le fogge
la frangia
le frange
la freccia
le frecce
la goccia
le gocce
la guancia
le guance
la lancia
le lance
la loggia
le logge
malconcia
malconce
la mancia
le mance
massiccia
massicce
la minaccia
le minacce
l'oncia
le once
l'orgia
le orge
la pancia
le pance
la pelliccia
le pellicce
la pioggia
le piogge
la pronuncia
le pronunce
la provincia
le province
la puleggia
le pulegge
la quercia
le querce
la rinuncia
le rinunce
la roccia
le rocce
la saccoccia
le saccocce
la salsiccia
le salsicce
la scaramuccia
le scaramucce
la scheggia
le schegge
sconcia
sconce
selvaggia
selvagge
la spiaggia
le spiagge
la torcia
le torce
la traccia
le tracce
la treccia
le trecce
Perdono la -i- anche i nomi e gli aggettivi che finiscono in -accia, -iccia, -occia, -uccia:
Singolare
Plurale
cosuccia
cosucce
grassoccia
grassocce
mangereccia
mangerecce
parolaccia
parolacce
rossiccia
rossicce
Per ricordare in quali casi la i si mantiene e in quali si perde, basta fare attenzione a un
particolare: se la c e la g sono precedute da una vocale (ciliegia, camicia, fiducia), allora la i si
mantiene nel plurale; se invece la c e la g sono precedute da una consonante (pioggia, pan
cia), allora la i si elimina. La cosa migliore da fare è controllare i plurali difficili sul vocabolario.
Oltre a indicarvi la forma giusta, esso avverte che, accanto ai plurali considerati corretti,
anche forme come ciliege, valige, e provincie sono ormai usate e largamente accettate.»
30 settembre 2002
URL di origine: http://www.accademiadellacrusca.it/it/lingua-italiana/consulenza-linguistica/domanderisposte/plurali-difficili-parole-uscenti-cia-gia