Con "Sguardo e destino"

Transcript

Con "Sguardo e destino"
ilità: Portale tematico del Comune di Pesaro dedicato alla mobilità cittadina : Con "Sguardo e destino" in mostra i tesori dell
Pesaro Mobilità
Siete qui: Home
* * * *
pubblicata da 6 anni, il 9 giugno 2011 (giovedì) alle 12:30
Con "Sguardo e destino" in mostra i tesori della collezione
Mosca
Gambini: "Proseguendo nella direzione avviata con l esposizione
dedicata alle nature morte, si continua ad indagare le collezioni
-restaurandole quando necessario, con l obiettivo di far emergere dai
depositi il numero più alto possibile di opere, che sono numerose e
capaci di emozionare i visitatori".
Uno scorcio della mostra
PESARO - Con l arrivo dell estate i Musei Civici offrono al pubblico un nuovo motivo per essere visitati
ancora, per ammirare e imparare a conoscere porzioni inedite del loro ricchissimo patrimonio. Da sabato 11
giugno il primo piano di palazzo Toschi Mosca ospita un evento espositivo dal titolo Sguardo e destino.
Viaggio tra i tesori della marchesa Vittoria: dipinti, intagli e arredi dalle collezioni Mosca .
In questo caso, l attenzione si focalizza su un nucleo ben preciso delle raccolte, in realtà quello più
consistente, e cioè quello appartenente alla marchesa Vittoria Mosca, personaggio che segna la storia della
1
ilità: Portale tematico del Comune di Pesaro dedicato alla mobilità cittadina : Con "Sguardo e destino" in mostra i tesori dell
città cui dona per testamento (il 1885 è l anno della sua morte) palazzo Mazzolari Mosca con tutte le sue
raccolte d arte dopo averle costruite per l intera vita con ammirevole pazienza. Ma Vittoria non è una
collezionista comune ; Vittoria, che appartiene a una famiglia di ricchi mercanti giunta a Pesaro da
Bergamo alla fine del Cinquecento, è una donna amantissima delle arti belle (così recita la lapide ancora
visibile sulle scale del Mazzolari) che in pieno ottocento, in sintonia con quanto accade nel resto d Europa,
coltiva con passione l idea che anche le espressioni di fine artigianato, non solo i capolavori d arte
riconosciuti, possano animare istruzione e formazione dei più giovani - ha in mente in particolare i meno
abbienti - stimolando in loro la propensione al lavoro di qualità. Se così è, il museo può rivestire il ruolo
importantissimo di luogo della cultura che fornisce i modelli cui ispirarsi.
Niente, meglio delle parole della stessa marchesa, può dare l idea della filosofia che guidava la nobildonna:
Io non presumo di avere oggetti di merito distinto, né quadri di prima classe nella mia collezione, ma lascio
tutto ciò che di artistico mi appartiene a profitto dei Giovanetti che amano le scienze e lo studio, perché serva
loro di scuola pratica e di eccitamento al ben fare, ritenendo che l istruzione oculare che si riceve
dall osservare le industriose produzioni dell umano ingegno giovi a preferenza dei teorici precetti al
risveglio di quel potente spirito di emulazione che infiamma nelle giovani menti la scintilla del genio
artistico .. .
In Vittoria si incontrano dunque senso civico e alto senso estetico: lo sguardo cui allude il titolo è quello
lungimirante di una donna che viveva il suo tempo cercando di lanciare semi buoni soprattutto in coloro
che sono il futuro di una società. Il destino è invece quello delle sue collezioni, ancora in grado di parlarci
perché portatrici di significati universali: le opere raccolte dalla marchesa hanno in comune il fatto di
appartenere ad un artigianato eccellente, dove la manualità è essenziale e i materiali utilizzati sono
manipolati con maestrìa e competenza. Facendo un ulteriore passo in avanti, sono valori che rimandano al
made in Italy, o ancora all idea di design e ad una produzione contemporanea dagli standard elevati che,
anche in tempi di crisi, connota il territorio pesarese in modo molto forte.
La mostra - a cura della storica dell arte Grazia Calegari - è promossa e organizzata dai Musei Civici con
l assessorato alla Cultura del Comune di Pesaro in collaborazione con Sistema Museo. La progettazione
grafica degli strumenti di comunicazione è stata affidata al liceo artistico Mengaroni: seguendo gli ideali di
Vittoria, sono stati coinvolti proprio quei giovani studenti cui la marchesa aveva destinato il suo progetto di
conoscenza. La campagna fotografica degli oggetti pubblicati nel catalogo porta la firma di Paolo Semprucci.
Sostengono questo evento la Banca di Pesaro Credito Cooperativo, sponsor istituzionale dei Musei Civici, e
l Hotel Excelsior.
I contenuti. La lunga e incredibile storia delle collezioni di Vittoria Mosca, lasciate nel 1877 per testamento
in eredità alla città di Pesaro, è stata già molte volte oggetto di analisi e occasione per belle iniziative di studio
ed esposizioni: merletti, stampe, servizio napoleonico, stipi, disegni. Sempre in modo forzatamente parziale,
data l enorme vastità dell eredità consistente in circa 4.500 oggetti tra sculture, porcellane, maioliche,
mobili, stampe, disegni, cristalli e tessuti, e data la loro inevitabile dispersione e deterioramento. Per questo
evento sono stati scelti 33 oggetti restaurati: un numero esiguo, ma che dovrebbe essere rappresentativo delle
volontà di Vittoria, o meglio potrebbe costruire un immagine a specchio di lei e del suo mondo, uno sguardo
riflesso in un destino ormai segnato, a circa 140 anni dal suo lascito alla città. Ci si pone un traguardo non
solo scientifico - di rassegna di manufatti artistici in senso lato - ma anche emotivo, per riaccostarsi alla
marchesa attraverso mobili dorati e dipinti, specchi, quadri e piccole sculture, cornici, oggetti in madreperla,
che si offriranno allo sguardo dei visitatori nel palazzo Toschi Mosca, ora sede dei Musei Civici, edificio dove
lei ha vissuto qualche anno prima di trasferirsi nel vicino Mazzolari. I pezzi selezionati - dal XVII al XIX
secolo - ripercorrono i desideri e le scelte di Vittoria ma fanno anche comprendere il senso ormai lontano nel
tempo di oggetti intarsiati, intagliati e dipinti che facevano parte di un artigianato di livello altissimo; i valori
dell estro e delle mani, riproposti nell epoca della tecnologia assoluta, diventano così il filo conduttore della
mostra. Perché per Vittoria Mosca l artigianato e l arte, non distinguibili in gerarchie, sono esempi da capire
2
ilità: Portale tematico del Comune di Pesaro dedicato alla mobilità cittadina : Con "Sguardo e destino" in mostra i tesori dell
e seguire, come opportunità di educazione al bello. Esperienze analoghe si avevano a Firenze, Napoli, Fermo,
per ricordare qualche esempio italiano nato sulla scia del South Kensington Museum (poi Victoria and Albert)
di Londra, dell Union Centrale des Arts Dècoratifs di Parigi, del Kunstgewerbe-museum di Berlino, del
Museum fur Angewandte Kunst di Vienna. Sulla scia dell Arts and Crafts Movement dell inglese William
Morris, l illuminata marchesa collezionava oggetti di arte e artigianato per filantropia e amore per la città: un
caso singolare, col quale bisogna ancora una volta confrontarsi, tentando di capire quanto di attuale rimane del
suo messaggio.
Informazioni: 0721.387541-474, infoline 199 151 123
www.pesarocultura.it, www.museicivicipesaro.it
SGUARDO E DESTINO
Viaggio tra i tesori della marchesa Vittoria: dipinti, intagli e arredi dalle collezioni Mosca
11 giugno 2011 - 15 gennaio 2012
orario
giugno-settembre martedì, giovedì, venerdì, sabato, domenica 10-13, 16-19.30; mercoledì 10-13
da ottobre martedì, mercoledì, giovedì 10-13; venerdì, sabato, domenica 10-13, 15.30-19
lunedì chiuso
L ingresso alla mostra è incluso nel biglietto dei Musei Civici (intero 4 euro, gratuito fino a 14 anni, riduzioni
per gruppi e in base all età).
Fonte: Ufficio Stampa del Comune di Pesaro
News collegate:
La mostra per i 400 anni del Cantarini unisce l'arte di Pesaro e Fano - 19-06-12 12:20
Verso un "Sistema Musei Pesaro": programmi e progetti operativi - 28-07-11 11:29
La "filosofia della cultura espositiva" del Comune di Pesaro - 15-07-11 10:45
Autunno ai Musei civici con "Incanto e delizia" - 02-09-10 17:45
Al lavoro per valorizzare la "città d'arte" - 13-08-10 15:33
Dall'Europa nuovi fondi per i Musei civici - 28-06-10 12:56
Torna a Home
* * * *
* * * *
3