Pannelli sandwich componibili per la casa anti-catastrofi
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Pannelli sandwich componibili per la casa anti-catastrofi
tec n ologia e am bie nt e Giovedì 9 Novembre 2006 pagina 13 COSTRUZIONI ATIKA, IL PROTOTIPO DELLA VELUX Bassi consumi prefabbricati G ià oggi la tecnologia e le tecniche costruttive a nostra disposizione consentono di progettare prefabbricati abassoconsumoenergetico ("low energy"),senza imporci di rinunciare ai piaceridell’estetica eaun’alta qualitàabitativa. È il messaggio lanciato da Velux con la presentazione di «Atika», il prototipo di un prefabbricato pensato per i climi mediterranei, diretta evoluzione di«Soltag», la demo-housestudiata per i climi nordici. «In questo caso, l’abitazione si sviluppa intorno a un patio, di tipica ispirazione latina, intorno al qualesidispongono levariestanze, conspecifiche destinazioni d’uso a seconda del loro orientamento cardinale», dice Javier Aja Cantalejo, l’architetto dello studio spagnolo Acxt/Idom che ha realizzato concettualmente il progetto: «Si tratta di una casa di 100 mq, composta da una camera da letto con bagno adiacente, sala con cucina e atrio d’ingresso. Le stanze affacciate sul patio possono "aprirsi" durante le stagioni temperate, ampliando così lo spazio disponibile, ed essere invece chiuse eschermate durante la notte, nei mesi freddi o per esigenze di privacy». L’edificio è stato progettato con lo scopo di raggiungere — e mantenere — un buon "clima" interno (grazie al controllo integrato di temperatura, luce, umidità) durante tutto l’anno sfruttando la pendenza del tetto, la forma della casa, l’orientamento e il dislocamento delle finestre. Tutti elementi che contribuiscono ad assicurare la migliore ventilazione naturale possibile e ridurre la necessità di ricorrere all’aria condizionata. Il cuore pulsante di Atika è costituito dall’impianto solare termico Velux che alimenta i sistemi sia di riscaldamento che di raffreddamento grazie a Studiata appositamente per le zone mediterranee ottiene un clima interno ideale lungo l’intero anno una pompa di calore fornita da Rotartica. Il vantaggio? Minimizzare l’utilizzo di sistemi tradizionali di condizionamento che consumano molta energia elettrica. Il cervello di Atika risiede invece in «io-homecontrol», il nuovo sistema di gestione integrata che consente di controllare elettronicamente l’apertura-chiusura delle finestre, delle tende, delle persiane avvolgibili e delle schermature solari esterne in base a parametri pre-settati (temperatura interna ed esterna, tasso di umidità, ora del giorno, periodo dell’anno). Cosa che assicura, oltre che un comfort abitativo ottimale, un’alta efficienza energetica. «Per esempio, io-homecontrolconsente diprogrammare l’apertura-chiusura delle tende a seconda del livello di irraggiamento solare, spegnere automaticamente il riscaldamento durante l’aerazione mattutina delle camere (anch’essa programmata) e chiudere le persiane durante le ore calde del giorno anziché alzare l’aria condizionata (programmata per attivarsi solo quando si raggiungono nell’abitazione i 26 gradi centigradi)», racconta Massimo Buccilli, amministratore delegato di Velux Italia. Il sistema, nato dalla partnership di alcune aziende specializzate in domotica (tra cui Ho- neywell, Somfy e Hörmann), si basa su un protocollo di comunicazione senza fili volutamente "open source" e gratuito che abilita l’interazione fra prodotti di fornitori diversi. In quanto ad Atika, non ha prezzo perché non sarà in vendita: «La nostra intenzione non era quella di iniziare la produzione su larga scala di questo tipo di prefabbricati ma quella di mostrare come si potessero trovare soluzioni abitative a basso consumo energetico usando tecnologie standard, sia come unità indipendenti, sia come attici, da installare sui tetti piatti tipici degli edifici cittadini, recuperando così ulteriore spazio abitabile e andando incontro alle esigenze di una maggiore densità abitativa metropoli- { Pannelli sandwich componibili per la casa anti-catastrofi R esistonoall’acqua,allefiamme,aiterremoti e alle frane. Vengono innalzati a tempo di record. Possono anche vantare un’eleganza architettonica. Serviranno, tra l’altro, a ricostruire New Orleans. Con questi edifici si affrontano le catastrofi, prima, duranteedopo.LotsunamidelSud-Estasiatico,l’uragano Katrina,iterremoti inAmerica Latina e Medio Oriente, le distruzioni per causebellichespingonolatecnologiaatrovare soluzioni adeguate per prevenire o fronteggiare le grandi emergenze. Una formula tuttaitalianarispondeoraaquestadomanda ed è già convalidata da prove dimostrative e da contratti internazionali. Il nuovo tipo di edificio è fatto di pannellisandwich (polistirene fra due lastre di calcestruzzo armato) sofisticati ma pratici ed economici. Vengono montati come i pezzi del Lego, con criteri di edilizia industriale e un procedimento semplice che non richiede manodoperaspecializzata.Ilcostocomplessivoèinferioredel30%,inmedia,all’edilizia convenzionale. Il pannello sandwich è stato ideato e realizzato dalla Emmedue di Fano, che ha costruito e venduto in tutto il mondo oltre 40 impianti per la produzione dei pannelli. E staavviando una campagna di sperimentazioni e analisi insieme con l’Enea, sottolinea il professor Alessandro Martelli, responsabile della sezione Prevenzione rischi naturali del Dipartimento Ambiente. Un grande gruppo d’oltreoceano ha già acquistatolinee di produzione che sforneranno pannelli per la rinascita di New Orleans e per mitigare gli effetti di calamità naturali negli Usa. Ogni impianto è in grado di produrre quattromila metri quadrati di pannelli al giorno, quanti ne bastano per realizzarequotidianamente dieci unitàabi- Prontaall’uso Anti-corrosione Modelloglobale Soliditàeduratasonole caratteristicheprincipalidelpannello sandwich.Ilnemicodafronteggiare, nellecostruzioni,èlacorrosione delle armaturemetalliche.Ingenerelo spritzbetonledifendeasufficienza; mal’anidridecarbonicapresente nell’atmosferapuòalterare l’alcalinitàdelcalcestruzzo.Alloralo stratosuperficialedell’acciaio aumentadivolume(finoa30volte)e ilrivestimentodicalcestruzzo (copriferro)sidistacca.Questo pericoloèevitato,nelpannello sandwich,grazieallazincaturache mettel’acciaioalriparodall’azione dell’anidridecarbonica. Ipannellisandwichsono stati sperimentatiintuttiicontinenti. Coni33 impiantiinstallatidalla Emmeduesidiffondono dall’AmericaLatinaall’Australia, dagliUsaall’Europa(inItalia,gli stabilimentisonodue,unoaFanoe unoaLameziaTerme).Laprovapiù evidentedellavaliditàdi questa tecnologiasièavutainCile:in alcunivillagginellaprovinciadi Coquimbo,unsismadimagnitudo 6,8dellascalaRichterhafatto crollareohadanneggiato gravementetutteleabitazioni, trannequellecostruiteconi pannellisandwich. tative di cento metri quadrati ciascuna. Ognuno deipannelli da assemblare ècostituitoda un’"anima" di polistirene espanso, chiuso fra due reti di acciaio zincate ed elettrosaldate, e protetto da una corazza esternadi spritzbeton (calcestruzzo proiettato). Abitazioni costruite con questa tecnica hanno resistito a terremoti devastanti, spiega Omero Bassotti, che ha insegnato all’Universitàdi Camerinoed èil responsabile tecnico della Emmedue. Gli edifici sono leggeri, per poter fronteggiare i terremoti, e resistenti, per reggere a qualsiasi urto. Ogni pannello pesa meno di15 chili. «Con questa struttura riusciamo a creare una forte resistenza distribuita. Le pareti, tutte portanti, hanno uno spessore di soli 16 centimetri ma assicurano — in fatto di isolamento termico — prestazioni notevolmente superiori a quelle di una normale muratura di 40 centimetri», dice Bassotti. E spiega che il pannello, sottoposto a prove meccaniche, si è rotto soltanto sotto carichi di 150 tonnellate. Incasodiincendio,il latodellaparete che Leggerezzaantisismica Quandolaleggerezzasignificaforza. Unedificioleggeroresistealterremoto moltomegliodiunastrutturapesante.Le forzesismichesonoproporzionalialla massadeglielementimoltiplicataper l’accelerazioneeaumentanodallabase allasommità.Perciòselastrutturaeil tettosono pesanti,sihaunagrande massaeunafortissimaaccelerazione, osservailprofessorAlessandroMartelli, dell’Enea.Perilsuoknowhow, EmmedueèentratanelGruppodilavoro isolamentosismicoenell’Anti-seismic systemsinternationalsociety,entrambi direttidaMartelli. guarda dalla parte opposta a quella del fuocoimpieganonmenodi120minutiperraggiungere i 150 gradi. Così per due ore impediscechesipropaghinocalore,fiammeefumi. Il pannello è impermeabile al vapore e non assorbe acqua. «Si può dire che è la tec- La catena di montaggio degli edifici n prefabbricato può essere "a basso consumo"anchenelmodoincuiècostruito.LodimostralaToyota,cheperridurre e ottimizzare i costi di produzione non ha fatto altro che utilizzare gli stessi metodi produttivi del "just-in-time", vanto del suo reparto automobilistico, per produrre case prefabbricate in serie (seppur altamente personalizzabili). Forse non seguiranno i dettami estetici imposti dagli architetti più in voga del momento ma i loro acquirenti (ventimila nei primi quattro anni di produ- zione) ne apprezzano il prezzo (competitivo rispetto a quello di case tradizionali in muratura), l’assoluta aderenza agli standard antisismici e gli accorgimenti tecnologici traslati dalla divisione automobilistica. Tanto per cominciare, la porta d’ingresso si apre, senza nemmeno sfilare la mano di tasca, con una "smart key" come quelle inusonelleautovetture;iltipodiverniciaturadelleparetimessoadisposizioneconsente di avere addirittura soluzioni "anti-graffio"; mentre i meccanismi normalmente utilizzati per ridurre il brusio e i tremolii causati dal motore nell’abitacolo vengono installati nel pavimento per attutire scosse, tremitie rumoriprovenientidai piani superiori. Dotati di uno scheletro d’acciaio, i prefabbricati vengono già assemblati in fabbrica per un buon 85%; così in mezza giornata ivarimoduli(lorolechiamano "unità")possonovenirerapidamentemontatiinlococome grandi blocchetti di Lego tramite una gru. Ci sono soluzioni di vario tipo, da quelle stile cottage del New Hampshire a quelle IL GENIO DEI GENI CRONACHE BIOLOGICHE DI LARA RICCI L’INTELLIGENZA SI È EVOLUTA CON I RICORDI «A Liberacreatività Montaggiorapido Conipannellisandwich,lacreatività dell’architettononvienepenalizzata. Lanuovatecnologiapermetteal progettistadiseguirelapropria ispirazioneomodellarel’edificio secondolostilevoluto.Quandola strutturaportanteèallestita, l’architettopuòrealizzarepareticurve egeometrieparticolari.Leparetisono cosìsottilicheilsistemapermette qualsiasitipodirivestimento:mattoni, intonaco,pietraepittura. ComeVillaVinci,aLondra(nellafoto), doveilpannelloècompetitivoanche perilcomfortofferto. Nelcantieredicostruzione,ipannelli vengonoallineatieassemblatiin verticaleoppuredispostiaterrafinoa comporrel’intera paretedell’edificio.I pannellidelpianterrenosonocollegati allefondazionipermezzodei"ferridi attesa"oppureconancoraggichimiciper mezzodiresineepossidiche.Sirealizza cosìloscheletrodell’edificio.Ipannelli sonolarghiun metroedodicicentimetri, ehannoun’altezzavariabile,disolito ugualeaquelladell’interpiano.La tecnologianonrichiedemateriali speciali:calcestruzzoeacciaio sitrovanodovunque. nologia delle costruzioni del futuro», rileva ValeriaCandiracci,consiglieredellaEmmedue, figlia del presidente, Angelo, l’ideatore del pannello sandwich, mettendo a frutto, fin dai primi anni 80, l’esperienza di imprenditore e la passione per la meccanica. Il pannello Emmedue rovescia totalmente il concetto convenzionale di prefabbricato. È maneggevole e facilmente trasportabile. Per costruire alloggi su un atollo di fronte a Caracas, si è dovuto far ricorso ai pannelli sandwich: erano il solo materiale edile in grado, per la sua leggerezza, di superare la barriera corallina. Inoltre non è per nulla incompatibile con l’estetica della costruzione e con il comfort. «L’architetto può esprimere la propria creatività, come dimostra Villa Vinci, nei pressi di Londra, che coniuga lo stile inglese con uno sfarzo orientaleggiante», osserva Bassotti. Infine, prefabbricato non è più sinonimo di provvisorio o precario. L’emergenza può essere governata più efficacemente. Oggi, dopo un terremoto o un’alluvione, i senzatetto vengono alloggiati prima nei container, poi in prefabbricati di legno. Quindi si procede alla ricostruzione "pesante", con l’edilizia tradizionale. «Con i pannelli sandwich, i tempi si possono ridurre del 50%», conclude Bassotti. È quasi completatoilprogettodiunimpiantomobile, per produrre ipannelli proprio nel paese o nella regione in cui è urgente applicarli. dalle linee più essenziali in versione postmoderna. Il prezzo di un’abitazione media giapponese, comprendente 12 moduli, si aggira sui 225mila dollari. Peroraladivisione"housing"rappresenta solo un modesto 1% dei 183 miliardi di dollari di vendite annuali di Toyota ed è ancora nella sua infanzia rispetto al leader giapponese dei prefabbricati a uso residenziale, Sekisui, che ha venduto 10mila unità abitative ogni anno negli ultimi 30 anni. «Ma la tecnologia che abbiamo acquisito nelle linee di montaggio automobilistiche si sta rivelando essenziale anche nel settore dei prefabbricati», sostiene Teiji Tachibana, presidente della divisione Toyota Hou- sing,«eciconsentiràdiarrivareagilmentea produrre7milacaseall’annoentroil2010». Prodotti seguendo lo standard Iso 14001 per il rispetto ambientale, i prefabbricati Toyota (per ora disponibili solo sul mercato giapponese) sono studiati per rispettare i più avanzati standard relativi al consumo energetico e alla riduzione delle emissioni diCO2 non solonella fase produttiva ma ancheinquellaabitativa.Sono dunqueprovvisti di pannelli fotovoltaici installati sui tetti, di sistemi per la riduzione del consumo dell’acqua e di riciclaggio delle acque piovane, di doppi vetri ad alto potere isolante e di materiali costruttivi riciclati o comunque privi di asbesto. (a.da.) LUIGI DELL’AGLIO JUST IN TIME TOYOTA AL DEBUTTO NEL SETTORE U ARIANNA DAGNINO Designlowenergy.IlprototipodelprefabbricatoAtikadellaVelux(a sinistra)saràpresentatoinanteprimamondialeaBilbaoefaràpoiil girodeiPaesimediterraneineiprossimimesi.Ilcuorepulsanteè costituitodall’impiantosolaretermico,mentreilcervellorisiedenel sistema"io-homecontrol" chegestisceelettronicamentefinestre, tende,persianeeschermaturesolari(sopra). EMERGENZE IL MODELLO DELLA EMMEDUE DI FANO Pareti leggere e resistenti, rapide da montare. E gradevoli esteticamente tana», ha spiegato Jørgen Tang-Jensen, presidente di Velux A/S. Perquesto la "demo-house", presentata in anteprima mondiale a Bilbao, in Spagna, nei prossimi mesi verrà portata in giro per i Paesi del Sud Europa (sarà in Italia a fine 2007). «In modo che tutti possano rendersi conto — conclude Massimo Buccilli — che non è necessario ridurre le vetrate nelle case a basso consumo energetico ma che anzi èpossibile aumentarne il numero incrementando al contempo la qualità della luce naturale, il comfort abitativo eclimatico el’ottimizzazione dell’energia, utilizzando strategicamente tutti questi fattori all’interno di un disegno progettuale complessivo». ltro che cervello di gallina, i piccioni hanno una memoria da elefante». «E i babbuini allora? A confronto sono dei Proust a quattro zampe». A stuzzicare questerivendicazioninel mondo degli animalipiù bistrattati è un insolito articolo pubblicato sull’ultimo «Pnas», rivista dell’accademia Usa per il progresso della scienza. Spiega come l’intelligenza si è probabilmente evoluta con i ricordi. E suggerisce un po’ di riguardo verso le scimmie piùdispettose o i fastidiosi pennuti: hanno capacità cognitive insospettate e lunga memoria, quantomeno visiva. Lo psicologo Joël Fagot, del Cnrs di Marsiglia, ha scoperto che i babbuini riescono a ricordare 3.500-5mila immagini — paesaggi, volti, oggetti — per tre anni (e probabilmente anche di più). Robert Cook, della Tufts University di Boston ha invece passato cinque anni a fare indovinelli ai piccioni, mostrando che memorizzano 800-1.200 fotografie, ma poi ne hanno abbastanza. I due, non paghi, ora si domandano se il migliaio di immagini satura i neuroni dei volatili per le informazioni pittoriche, o se diventa difficile ricordare perché le foto "interferiscono" con le altre. «Scimmiee uccelli hanno anche sviluppatecapacitàcognitive, per esempio sanno fare rudimentali astrazioni, riescono a suddividere in categorie. Si può chiedere a un piccione di becchettare lo schermo se vede un uomo, e a una scimmia si può addirittura domandare di fare similitudini» continua Fagot. Altri animali ricordano con incredibile precisione dove nascondono il cibo. E gli elefanti? Potrebbero anche essere degli impostori. «Si dice che abbiano buona memoria, ma non ho mai visto esperimenti specifici», esclama Fagot. (Quantomeno questi plantigradi hanno una certa autoconsapevolezza: uno studio pubblicato sul penultimo Pnas mostra che sanno riconoscersi allo specchio, come solo le grandi scimmie antropomorfe e i delfini). Inutile chiedere quante immagini può memorizzare l’uomo: «Quale volontario si sarebbe sottoposto a oltre trecentomila test?». Stime teoriche suggeriscono però una capacità di "archiviazione" enorme. I due psicologi volevano capire se all’origine dell’evoluzione dell’intelligenza dell’uomo e degli altri animali cervelloni, vi potessero essere anche i ricordi; se l’aumento della capacità mnemonica fosse andata a braccetto con quella cognitiva. «Se abbiamo un computer scarso, la prima cosa che facciamo per renderlo più efficiente è espandere il suo hard disk» spiega il ricercatore. Le altre ipotesi sulle forze che hanno guidato l’evoluzione dell’intelligenza sono il consentire un migliore adattamento a varie condizioni ecologiche (come quelle climatiche o alimentari), sociali, (aumento degli animali nei branchi e interazioni più complesse) e cognitive avanzate (uso di strumenti, intelligenza sociale, linguaggio). A questo proposito, un modello matematico sempre descritto sul penultimo Pnas, ha mostrato che l’ipotesi dell’intelligenza sociale (o macchiavelliana) è verosimile: traffici e macchinazioni possono aver reso grande il cervello dell’uomo. Segey Gavrilets ha calcolato che il rigonfiamento del nostro encefalo iniziato 300mila anni fa, è compatibile con la selezione di individui abili nel sviluppare le migliori strategie per il successo sociale e riproduttivo, per esempio alleanze e inganni (sic). www.ilgeniodeigeni.blogs.it