Accademia dei Lincei

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Accademia dei Lincei
superiore trionfa con la prospettiva e il trompe l’oeil.
Negli affreschi delle pareti si simulano colonne di un
loggiato. Attraverso di esse scorci di Roma con le alture
del Gianicolo e Porta Settimiana. Ci sono anche i segni
della storia, graffiti, bravata dei Lanzichenecchi che nel
1527 durante il Sacco di Roma bivaccarono nelle stanze
di Agostino. “C’è ben da ridere perchè abbiamo fatto
scappare il Papa” dice una scritta tracciata in tedesco
accanto alla data 1528. Appena nove anni prima, il 28
agosto 1519, il ricco banchiere aveva allestito nei saloni
della Villa qui il suo banchetto di nozze. Si racconta che
le suppellettili d’oro e d’argento venivano gettate durante i sontuosi banchetti del “Magnifico Agostino” nel
Tevere in segno di opulenza, ma poi recuperate con reti
celate abilmente nel fiume.
Il progetto di valorizzazione e apertura del complesso al
pubblico fa parte del costante impegno dell’Accademia
Nazionale dei Lincei di promozione e divulgazione della
cultura. Un impegno corrisposto dalla affluenza di
visitatori, circa 80 mila l’anno.
La Villa Farnesina è aperta al pubblico tutti i giorni
feriali dalle 9 alle 14, con visite guidate il lunedì e il
venerdì alle 12,30, il sabato alle 10 (in lingua inglese) e
alle 12,30 (in italiano). La Villa è aperta anche la seconda domenica del mese dalle 9 alle 17, e per l’occasione
si svolgono visite guidate alle 12,30 (con musiche rinascimentali dal vivo e prenotazione obbligatoria), alle 15
e alle 16. Su richiesta possono essere effettuate aperture
straordinarie esclusive (www.villafarnesina.it).
GLI AFFRESCHI DI RAFFAELLO
IN VILLA FARNESINA
I cicli affrescati del Maestro urbinate e di altri grandi artisti del nostro Rinascimento
da ammirare sulle pareti e le volte di una delle più belle ville della Capitale
Tel. 06.68027268 - [email protected]
www.lincei.it - www.villafarnesina.it
Una delle più nobili e armoniose realizzazioni del Rinascimento italiano nel contesto affascinante del rione
romano di Trastevere è la Villa Farnesina, oggi museo e
sede di rappresentanza dell’Accademia Nazionale dei
Lincei. La storia della sua costruzione si intreccia con
quella di Agostino Chigi, l’ambizioso banchiere e mecenate senese che la volle edificare ai primi del Cinquecento e con quella dei più noti artisti dell’epoca, da Raffaello a Baldassarre Peruzzi, da Sebastiano del Piombo a
Giovanni Antonio Bazzi detto il Sodoma.
Era affacciata sul Tevere e circondata da un viridarium
che si collegava armoniosamente con le stesse forme
architettoniche della villa attraverso i due avancorpi
laterali della facciata del fabbricato e con le festose decorazioni floreali della Loggia di Amore e Psiche, opera di
Giovanni da Udine. L’artista, infatti, trasformò insieme
ad altri artefici della bottega di Raffaello la volta della
Loggia in un pergolato, come se la vegetazione esterna
prolungandosi all’interno si fosse attorta attorno ai
supporti, lasciando scoperti vele e pennacchi e al centro
due finti arazzi che raffigurano le due scene finali del
mito: il sontuoso Concilio degli dei e il banchetto di
Nozze di Amore e Psiche. Gli astri e l’oroscopo del
ricco banchiere campeggiano, invece, nella Loggia di
Galatea. La ninfa, opera di Raffaello Sanzio, è osservata nel riquadro accanto ad un muscoloso Polifemo
di Sebastiano del Piombo. In una lunetta un’enorme
testa maschile che per molto tempo si è ritenuta di
Michelangelo è opera del Peruzzi il quale al piano