Architettura Bio modelli

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Architettura Bio modelli
 MODELLI/MODELS
19 luglio 2012 – 2 aprile 2013
ALESSANDRO ANSELMI
Alessandro Anselmi (1934-) è fra i fondatori del GRAU (Gruppo Romano Architetti Urbanisti, 1962). Oltre
all'intensa attività di progettista, Anselmi si è sempre impegnato nella didattica e nella ricerca teorica. La
geometria è l'elemento fondante dei primi progetti: il concorso del nuovo Palazzo dello Sport di Firenze (1964),
l'Asilo Comunale di Guidonia (Roma, 1965) e il Cimitero di Parabita (1967). Storia, contesto e immagine
contemporanea caratterizzano la cospicua produzione più recente.
MODELLI IN MOSTRA
Alessandro Anselmi con P. Chiatante
Cimitero comunale di Parabita (LE), 1967/1977 (realizzato)
Alessandro Anselmi in collaborazione con P. D’Incecco, A. Salvioni, H.Tsubouchi
Progetto per residenze speciali sull’area degli ex frigoriferi del mattatoio al Testaccio, Roma, 1984
(progetto)
ALBERTO CAMPO BAEZA
Alberto Campo Baeza (1946-), uno degli architetti contemporanei spagnoli più radicali, ha creato un nucleo
significativo di opere divenute punto di riferimento nel mondo per l’utilizzo specifico della luce naturale e del
paesaggio. Tra le opere più conosciute e apprezzate in tutto il mondo sono le case unifamiliari Casa Turégano e
Casa de Blas, entrambe a Madrid, Casa Gaspar e Casa Guerrero a Cadice, la Casa dei collezionisti d’arte Olnick
Spanu a Garrison, New York e la Caja de Granada in Spagna.
MODELLI IN MOSTRA
Casa unifamiliare a Zahara (Spagna), 2011 (realizzato)
5+1AA
Alfonso Femia (1966-) e Gianluca Peluffo (1966-) sono tra i fondatori dello studio 5+1AA nel 1995 a Genova. La
ricerca progettuale dello studio 5+1AA è tesa a sottolineare il primato del contesto. Questo è interpretato come
un insieme unico ed irripetibile di condizioni contingenti che concorrono a identificare una risposta di volta in volta
differente. Tra le più recenti realizzazioni: il retail park D4 ad Assago, il Blend Building per Generali Properties a
Milano, il Palazzo del Ghiaccio e dei Frigoriferi Milanesi, la Fabbrica del Gioco e delle Arti a Cormano, le Officine
Grandi Riparazioni Ferroviarie a Torino e le Nuove strutture direzionali di FieraMilano.
MODELLI IN MOSTRA
Nuova sede dell’Agenzia Spaziale Italiana, Roma, 2005 (realizzato)
CONCORSO DEL CENTRO PER LE ARTI CONTEMPORANEE, MAXXI, ROMA
La realizzazione del museo MAXXI, già Centro per le Arti Contemporanee, è frutto di un concorso
internazionale di progettazione bandito dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali nel 1998, in due fasi,
nell’area dell’ex caserma tra Via Guido Reni e Via Masaccio.Quindici gruppi sono passati alla seconda fase.
MODELLI IN MOSTRA
Adam Caruso, Peter St. John
Francesco Cellini, Franco Ceschi
Michele De Lucchi, Achille Castiglioni, Italo Lupi
Vittorio Gregotti con Franco Purini
Pierluigi Nicolin, Italo Rota
Steven Holl, Guy Nordenson
Toyo Ito
Rem Koolhaas
Jean Nouvel
Christos Papoulias
Mosè Ricci, Carmen Andriani, Aldo Aymonino, Pippo Ciorra, Filippo Spaini
Eduardo Souto de Moura
Cino Zucchi, Stefano Boeri
Kazuyo Sejima, Ryue Nishizawa
ESTUDIO TEDDY CRUZ
Estudio Teddy Cruz, fondato nel 2000 a San Diego in California da Teddy Cruz (1962-), è uno dei più importanti
gruppi di sperimentazioni e ricerche urbane. Lo studio è impegnato soprattutto a sviluppare nuove forme di spazi
per l’abitare e nell’indagine sulle dinamiche dei conflitti urbani generati dai contrasti di frontiera Stati UnitiMessico, dalla ricchezza della zona a nord di San Diego alla presenza dei senza tetto e allo stato di abbandono
di Tijuana. Tutti i più importanti progetti dello studio, come Manufactured Sites e Casa Familiar, vertono sulla
questione dell’abitare marginale, collettivo, auto costruibile e sulla condizione socio-geografica del confine
californiano.
MODELLI IN MOSTRA
Cultural Traffic: from the Global Border to the Border Neighbourhood, 2010 (progetto)
GIANCARLO DE CARLO
Giancarlo De Carlo (1919-2005), ingegnere e architetto, partigiano vicino ai movimenti anarchici, è docente di
elementi di architettura, di pianificazione territoriale a Venezia, Genova e in America del Nord. Fonda e dirige la
rivista “Spazio e Società”, partecipa al dibattito architettonico dell’Italia post-bellica. Cura mostre alla Triennale, è
delegato italiano ai CIAM e membro del Team 10, redattore di “Casabella-continuità”. Tra i suoi progetti più noti i
collegi universitari, le Facoltà di Magistero, di Giurisprudenza e di Economia a Urbino, il Villaggio Matteotti a Terni
(1969/74), progettato per gli operai delle acciaierie ternane, in diretta partecipazione con i futuri residenti. Tema
portante negli ultimi anni è stato il lavoro sul costruito, con operazioni di rinnovo urbano, di riuso e recupero.
MODELLI IN MOSTRA
Edifici residenziali Wadi Abou Jmeel, Beirut 2003/2005 (in corso di realizzazione)
VITTORIO DE FEO
Vittorio De Feo (1928-2002), napoletano, laureatosi a Roma, entra nel mondo della professione con due progetti
di grande rilievo: l’ospedale psichiatrico a Frosinone (1956) e gli Uffici delle Preture a Roma, realizzati a metà
degli anni Sessanta. L’architettura è per De Feo una ricerca artistica a 360°, con frequenti trasferimenti e
incursioni in altri campi. Importanti i progetti, a cavallo fra gli anni Sessanta e Settanta, per i complessi scolastici
a Roma-Spinaceto e a Terni (1967/68), per le biblioteche a Nocera Inferiore e a Torre del Greco (1969). All’inizio
degli anni Novanta il progetto vincitore per il restauro dell’ambasciata italiana a Berlino segnala un interesse per
un lavoro di sofisticato recupero di spazi che avevano perso ogni valore funzionale e simbolico.
MODELLI IN MOSTRA
Vittorio De Feo con E. Ascione
Istituto tecnico per geometri, Terni, 1968/1971 (realizzato)
Vittorio De Feo con E. Ascione
Centro culturale e biblioteca, Nocera Inferiore (SA), 1969/1971 (realizzato)
Vittorio De Feo con E. Ascione
Centro culturale e biblioteca, Torre del Greco (NA), 1969/1971 (realizzato)
Vittorio De Feo con F. Aggarbati, C. Saggioro, A. Vigni
Concorso nazionale per il progetto di una stazione tipo per ESSO, 1970/1971 (progetto)
Vittorio De Feo con F. Aggarbati, E. Ascione, C. Saggioro
Concorso per il complesso dell’Assemblea nazionale e ufficidel TANU, Dar es Salaam (Tanzania), 1971
(progetto)
Vittorio De Feo con F. Aggarbati, E. Ascione, C. Saggioro
Concorso per il palazzo municipale di Legnago (VR), 1974 (progetto)
Vittorio De Feo con F. Aggarbati, E. Ascione, C. Saggioro
Concorso per il centro teatrale della città di Udine, 1975 (progetto)
Vittorio De Feo con F. Aggarbati, E. Ascione, C. Saggioro
Concorso per la progettazione del nuovo Teatro Comunale e delle attrezzature culturali nel complesso di
San Domenico a Forlì, 1976 (progetto)
Vittorio De Feo con E. Ascione, P. Cascella
Proposta per un monumento alla Resistenza, Milano, 1976 (progetto)
Vittorio De Feo con F. Aggarbati, G. Morabito, C. Saggioro
Scuola elementare e media in località Cattabrighe, Pesaro, 1981 (progetto)
Vittorio De Feo con F. Aggarbati, P. Belardi, C. Saggioro, P. Schneider
Progetto per un complesso residenziale e servizi sociali annessi per anziani e giovani coppie al Celio,
Roma, 1983 (progetto)
Vittorio De Feo con F. Aggarbati, P. Belardi, C. Saggioro
Concorso per la sistemazione dell'area dell'ex teatro Piermarini, Foligno, 1983 (progetto)
Vittorio De Feo con B. Albrecht, J. Skorup
Progetto di ampliamento della sede municipale e sistemazione di piazza Aldo Moro, Botticino (BS), 1985
(progetto)
Vittorio De Feo con F. Aggarbati
Restauro e ristrutturazione dell'Ambasciata d'Italia a Berlino (Germania), 1992/2003 (realizzato)
Vittorio De Feo con F. Aggarbati
Concorso per la Cancelleria dell’ambasciata italiana a Washington, 1992 (progetto)
Vittorio De Feo con M.G. D'Amelio
Cappella universitaria di Tor Vergata, Roma, 1999/2002 (realizzato)
Vittorio De Feo con F. Aggarbati, E. Ascione, C. Saggioro
Concorso per il centro teatrale della città di Udine, 1975 (progetto)
ENRICO DEL DEBBIO
Enrico Del Debbio (1891-1973) realizza opere di notevole interesse paesaggistico e architettonico sia a Roma sia
in altre città italiane. Il Foro Mussolini, ora Foro Italico, è certamente l’opera magistrale di Del Debbio, che
attraversa la sua attività per oltre quarant’anni. L’attività dell’architetto nel dopoguerra si concentra principalmente
sui temi della residenza e dello spazio sacro. Negli anni Cinquanta realizza la proposta per il primo ampliamento
della Facoltà di Architettura di Roma (1951/58) da lui progettata nel 1925/32 e porta a compimento i lavori iniziati
nel 1938 e sospesi nel 1943 per la nuova sede del Ministero degli Affari Esteri (1956/59, in coll. con A. Foschini e
V. Morpurgo).
MODELLI IN MOSTRA
Foro Italico, Roma, 1956/1960 (realizzato)
MARIO FIORENTINO
Mario Fiorentino (1918-1982), laureato in architettura a Roma, partecipa attivamente alla Resistenza e diviene
una figura cardine per la crescita urbanistica dell’Italia del secondo dopoguerra. Nel 1945 vince con N. Aprile, C.
Calcaprima, A. Cardelli e G. Perugini il concorso nazionale per la sistemazione delle Fosse Ardeatine. Seguono
numerosissimi progetti di edilizia residenziale che lo rendono uno dei massimi esperti italiani in questo campo.
L’ultimo decennio della sua vita lo dedica alla progettazione e realizzazione (con un gruppo di oltre trenta
progettisti) del complesso abitativo dell’Istituto Autonomo per le Case Popolari al Corviale a Roma, il più grande e
controverso edificio residenziale mai realizzato in Italia.
MODELLI IN MOSTRA
Complesso residenziale IACP a Corviale, Roma, 1972/1981 (realizzato)
MASSIMILIANO FUKSAS
Massimiliano Fuksas (1944-), romano di origine lituana, dopo un primo decennio di opere sperimentali realizzate
in Italia centrale tra il 1970 e i primi anni Ottanta, trova importanti occasioni di lavoro e la prima notorietà
internazionale in Francia. Dalla metà degli anni Ottanta collabora con Doriana O. Mandrelli, con cui apre dal 1989
gli studi a Parigi, Vienna, il nuovo studio di Roma e Francoforte. La nuova sede Ferrari a Maranello, la nuova
sede della Regione Piemonte, il Peace Center di Jaffa, commissionato da Shimon Peres e Yasser Arafat, il
nuovo centro Congressi di Roma, le Twin Towers di Vienna, sono solo alcune delle opere realizzate in questi
anni, a cui si va ad aggiungere la nuova Fiera di Milano, simbolo della rinascita della città.
MODELLI IN MOSTRA
Massimiliano Fuksas, A. M. Sacconi con S. Crisanti, G. Micheli, B. Zeuli
Palestra di Paliano (FR), 1979/1985 (realizzato)
Massimiliano e Doriana Fuksas
Nuovo Palazzo dei Congressi, EUR, Roma, 1998/in corso (in corso di realizzazione)
STUDIO LABIRINTO
Nel 1965 alcuni studenti del movimento studentesco nato nel 1963 entrano alla Facoltà di Architettura di Roma
come assistenti nel corso di Maurizio Sacripanti. Nel 1971 nasce un gruppo composto da Paola D'Ercole, Paolo
Martellotti, Pia Pascalino, Antonio Pernici e Giuseppe Marinelli che prende il nome di Studio Labirinto. Oltre al
“progetto” e al “disegno” la sperimentazione è affrontata con metodi originali fra i quali il più frequentato è
senz’altro quello della realizzazione di “installazioni”. La definizione tecnica sta nella riscoperta degli strumenti
usati dagli architetti e l'introduzione sistematica di mezzi in parte già sperimentati dalle avanguardie storiche ai
fini di un'indagine spaziale: film, fotografia, disegno, pittura, scultura, collages, creazione di oggetti, happening.
MODELLI IN MOSTRA
Progetto di un padiglione di esposizione, 1970 (progetto)
Progetto di residenza Intercapedine, 1977 (progetto)
SERGIO MUSMECI
Sergio Musmeci (1926-1981), romano, studia ingegneria e si laurea nel 1948, anno di avvio di esperienze per lui
seminali nei due studi più prestigiosi dell’ingegneria italiana, prima presso Morandi e poi a fianco di Nervi. La sua
è un’autentica passione per l’idea strutturale in seno alla costruzione e lo dimostra attraverso una serie di
formidabili progetti, spesso in collaborazione, in cui propone un costante rinnovo del rapporto fra scienza e
invenzione. Fra le sue realizzazioni, in cui lo affianca sovente sua moglie Zenaide Zanini, si ricordano: il Palazzo
della Regione a Trento (con Adalberto Libera, 1956/62), il Ponte sul Basento a Potenza (1967/69), l’Aviorimessa
Alitalia a Fiumicino (1970/71), la struttura del Padiglione italiano all’Expo di Osaka (con Tommaso e Gilberto
Valle, 1970).
MODELLI IN MOSTRA
Strutture spaziali modulari, 1978 (progetto)
Sergio Musmeci con G. Barbaliscia, S. Dierna, F.P. D'Orsi Villani, G. Esposito, L. Quaroni, L. Quaroni, A.
Quistelli, A. Rinaldi, Z. Zanini
Concorso internazionale di idee per il ponte sullo Stretto di Messina, 1969 (progetto)
PIER LUIGI NERVI
Pier Luigi Nervi (1891-1979), ingegnere, si dedica alla progettazione e allo studio delle strutture e fonda nel
1923 a Roma la sua prima impresa cui seguono, nel 1932, la “Società Ingg. Nervi e Bartoli” e, negli anni 1954
e 1960. Le aviorimesse progettate negli anni Trenta affermano la sua estrema competenza teorica e tecnica
nella progettazione e realizzazione di grandi coperture in cemento armato e a struttura geodetica a elementi
prefabbricati. Formula una particolare variante di calcestruzzo armato, ferro-cemento, che gli permette di
costruire, negli anni 1948/49, la vastissima copertura a campata unica del salone centrale del Complesso di
Torino Esposizioni. Negli anni Cinquanta realizza numerose opere di rilievo internazionale tra cui: la sede
UNESCO a Parigi; il Palazzetto dello Sport, lo Stadio Flaminio e il Viadotto di Corso Francia a Roma; il
Palazzo del Lavoro a Torino; la Stazione autobus presso il G. Washington Bridge a New York; il Grattacielo in
Place Victoria a Montréal; l'Aula delle Udienze Pontificie nella Città del Vaticano.
MODELLI IN MOSTRA
Barche in ferrocemento, 1930/1979 (progetto)
Pier Luigi Nervi, Annibale Vitellozzi
Palazzetto dello Sport, Roma, 1956/1957 (realizzato)
PURINI/THERMES
Lo studio di Franco Purini (1941-) e Laura Thermes (1943-), fondato nel 1966, lavora da sempre sui temi del
progetto urbano, della relazione tra architettura e paesaggio, del rapporto fecondo e ineliminabile tra
architettura e disegno. Indirizzato infatti da una fittissima sequenza di serie di disegni che caratterizzano il
lavoro di Franco Purini dall’inizio della sua attività, lo studio ha da un lato identificato un campo di ricerca
ampio e profondo, con le radici nella scuola (architettonica e artistica) romana e il campo di osservazione
esteso al mondo, e dall’altro prodotto alcuni tra i progetti più interessanti dagli anni Settanta fino ad oggi.
Nella produzione più recente vanno segnalati il progetto per una nuova Casa dello Studente e la torre
Eurosky all’EUR, a Roma.
MODELLI IN MOSTRA
Studio per La città compatta, 1966 (progetto)
Proposta di ristrutturazione del quartiere San Lorenzo, Roma, (progetto)
ALDO ROSSI
Aldo Rossi (1931-1997), architetto milanese, docente in Itaia e all’estero, dirige la sezione internazionale di
architettura alla Triennale di Milano nel 1973 e nel 1983 la Biennale di Architettura di Venezia.Tra le sue
realizzazioni: l’unità residenziale del quartiere Gallaratese di Milano (1969/70), il nuovo Cimitero di Modena
(1973/80), il “Teatro del Mondo” per la Biennale di Venezia (1979/81), l’edificio per uffici Casa Aurora a Torino
(1983/87), gli edifici residenziali nel Tiergarten a Berlino (1985), il complesso alberghiero e ristorante a
Fukuoka, Giappone (1987), l’edificio residenziale e uffici a Berlino in Schutzenstrasse (1992). Nel campo del
design si ricordano gli oggetti per Alessi e mobili per industrie di arredamento. I suoi scritti, in particolare
L’architettura della città (1966) e L’autobiografia scientifica (1990), segnano fasi importanti nello sviluppo
critico del pensiero architettonico del Novecento. Nel 1990 gli è assegnato il Pritzker Architecture Prize.
MODELLI IN MOSTRA
Piazza del Municipio e monumento alla Resistenza, Segrate (MI), 1965/1969 (progetto)
Aldo Rossi con M. Adjmi
Studio per il campus di Miami con la nuova torre, Miami (Florida), 1986/1989 (progetto)
Aldo Rossi con M. Sheurer
Progetto per il museo di Marburg (Germania), 1987 (progetto)
Aldo Rossi con M. Adjmi
Complesso alberghiero e ristorante Il Palazzo, Fukuoka (Giappone) 1987/1990 (realizzato)
Aldo Rossi in coll. con G. Da Pozzo, F.S. Fera, I. Invernizzi, D. Nava, M. Scheurer
Progetto di concorso per il Deutsches Historisches Museum, Berlino (Germania), 1988/1989 (progetto)
Aldo Rossi con G. Da Pozzo, F.S. Fera
Progetto per una nuova chiesa a Cascina Bianca, Milano, 1990 (progetto)
Aldo Rossi con M. Scheurer
Progetto per un nuovo stabile amministrativo per la UBS, Lugano (Svizzera), 1990 (progetto)
MAURIZIO SACRIPANTI
Maurizio Sacripanti (1916-1996) si laurea a Roma nel 1942 e solo qualche anno dopo vince il primo premio
nel concorso per la sistemazione di Piazza Garibaldi a Perugia. Dopo alcune realizzazioni di complessi
residenziali di chiara matrice razionalista, negli anni Sessanta Sacripanti comincia a sperimentare un
linguaggio che porta alla frantumazione del volume. È il caso del lavoro di scavo del volume cui è sottoposta
la torre del grattacielo Peugeot a Buenos Aires (1961). Nei concorsi per il teatro di Cagliari (1964/65) e per
quello di Forlì (1974/77) enfatizza la predilezione per lo spazio scenico mobile e per la macchina teatrale, una
rilettura del gropiusiano “total theater. La ricerca del significato materico dell’architettura si manifesta nella
ricerca di un segno poco aggraziato nei disegni, ma soprattutto nella passione per l’espressività plastica del
cemento armato.
MODELLI IN MOSTRA
Concorso internazionale di progetto per il Grattacielo Peugeot, Buenos Aires (Argentina), 1961
(progetto)
Progetto per il Padiglione Italiano all’Esposizione Internazionale Expo 70, Osaka (Giappone),
1968/1969 (progetto)
Maurizio Sacripanti con A. Nonis, G. Pellegrineschi, G. Perucchini, F. Purini, A. Perilli
Concorso per il nuovo teatro lirico di Cagliari, 1965 (progetto)
Maurizio Sacripanti con M. Menegotto e C. Serafini
Concorso per un complesso parrocchiale a Tor Tre Teste, Roma, 1994 (progetto)
PIERO SARTOGO
Piero Sartogo (1934-), dopo il tirocinio con Walter Gropius, nel 1971 realizza la Sede dell’Ordine dei Medici di
Roma, subito dichiarata monumento contemporaneo. Esprime la sua idea progettuale in numerose
pubblicazioni, tra cui “Immagine Reale e Virtuale”, pubblicata nel 1977 su “Casabella”. Intorno a questa
visione Sartogo organizza la sua attività di progettista e di docente, presso l’Università di Roma, la University
of Virginia, la Cornell University, la University of Pennsylvania, la Columbia University. Il 1978 è l’anno di
“Roma interrotta” e dell’abilitazione all’esercizio professionale negli Stati Uniti d’America, quale membro
dell’American Institute of Architects. Nel 1981 fonda Sartogo Architetti Associati assieme a Nathalie Grenon,
con la quale sperimenta tutti i livelli della progettazione, dall’urbanistica al design.
MODELLI IN MOSTRA
Piero Sartogo con D. Gimigliano, C. Fegiz
Sede dell’Ordine dei Medici in via Gianbattista De Rossi, Roma, 1968/1971 (realizzato)
Sartogo Architetti Associati: Piero Sartogo, Nathalie Grenon
Chiesa del Santo Volto di Gesù, Roma, 1998/2006 (realizzato)
stARTT, studio di architettura e trasformazioni territoriali
stARTT, studio di architettura e trasformazioni territoriali, nasce nel febbraio del 2008 da un’idea di Simone
Capra (1978-) e Claudio Castaldo (1978), dal 2011 Francesco Colangeli (1982-) si unisce al progetto. stARTT
si concentra sulle trasformazioni dell’ambiente antropizzato alle varie scale di intervento ed ai diversi gradi di
complessità: paesaggio, territorio, città, progetto urbano, opere pubbliche, architetture private sono il campo
di attività, ogni volta solcato ed attraversato con gli strumenti tecnici dell’attività professionale e della ricerca
teorica metadisciplinare.
MODELLI IN MOSTRA
Whatami, 2011 (realizzato)
STUDIO TERRAGNI ARCHITETTI
Elisabetta Terragni (Studio Terragni Architetti) lavora a progetti di riuso e riconversione di infrastrutture
abbandonate in luoghi di uso collettivo. Un team internazionale formato da Elisabetta Terragni (Studio
Terragni Architetti; Installazioni e Architettura), Jeffrey T. Schnapp, (Meta Lab(at) Harvard (Curatore); Daniele
Ledda xy comm (Grafica); lavora tra gli Stati Uniti e l’Italia insieme a un team di collaboratori e partner per
l’acustica, l’illuminazione e la scenografia. Terragni è Professore Associato alla City University of New York.
MODELLI IN MOSTRA
Elisabetta Terragni con J.T. Schnapp, FilmWork (Trento), Gruppe Gut (Bolzano)
Museo Storico del Trentino, Trento, 2007/2009 (realizzato)
TOYO ITO
Toyo Ito (1941-), nato a Seoul in Corea, si laurea in architettura all’Università di Tokyo nel 1965. Fin dai primi
progetti è visibile nella sua architettura la ricerca della leggerezza, cui si associa un confronto creativo con le
tecnologie e i materiali contemporanei. Nella Mediateca di Sendai (2001) le ragioni di questa ricerca sono
espresse compiutamente, coniugando forme sofisticate di high-tech sia nella struttura a traliccio, sia nel disegno
del guscio. Partecipa a grandi concorsi internazionali, fra cui quello per la sede del MAXXI, ed espone nei
maggiori musei del mondo. Leone d’Oro alla carriera in occasione della VIII Mostra di Architettura della Biennale
di Venezia (2002) e medaglia d’oro del Royal Institute of British Architects nel 2005.
MODELLI IN MOSTRA
Toyo Ito & Associates, Architects con K. Shinozaki, J. M. Torres Nadal, A. Marquerie Tamayo, J. Alvado
Bañon
Parco per il relax a Torrevieja, Alicante (Spagna), 2005 (realizzato)
Toyo Ito & Associates, Architects con T. Higashi, A. Hirata, K. Shikichi, L. Yokota, T. Aoshima, Y. Mizunuma
Edificio Tod’s a Omotesando, Tokyo (Giappone), 2004 (realizzato)
Toyo Ito & Associates, Architects con T. Higashi, T. Kobayashi, H. Shinozaki, M. Nishikori, Y. Ihara
Parco Grin Grin a Island City, Fukuoka (Giappone), 2005 (realizzato)
TOMMASO VALLE
Tommaso Valle (1934-), architetto, fonda nel 1957 lo Studio Valle. Nel 1960 crea con il fratello Gilberto
(1935-), ingegnere, un’associazione professionale che riprende l’eredità del padre Cesare. Lo studio svolge
un’intensa attività professionale, sia in Italia sia all’estero, in settori che vanno dall’architettura, all’urbanistica,
alle infrastrutture. Uno dei primi progetti è il Monumento alle vittime del Campo di Auschwitz Birkenau in
Polonia (1958/59). Il Padiglione italiano all’Expo 70 di Osaka, Giappone (1968/70) segna l’inizio di una fase di
realizzazioni di grande dimensione, fra cui: il Velodromo e Palazzo dello Sport a Milano (1969/75), l’aeroporto
internazionale di Roma (1986/2000), la nuova sede della Banca d’Italia a Frascati, Roma (1992/2001), il
complesso della nuova Fiera di Roma (2000/06).
MODELLI IN MOSTRA
Monumento alle vittime del campo di Auschwitz Birkenau (Polonia), primo grado 1958/1959 (progetto)
Tommaso e Gilberto Valle con O. Accossano, M. Cascarano, M. Mondelli, S. Brusa Pasquè, G. Giavotto
Padiglione italiano Expo 70, Osaka (Giappone), 1968/70 (realizzato)
Tommaso Valle con A. Cascella, P. Cascella, P. Fazzini, O. Hansen, Z. Hansen, J. Jarnuszkiewicz, J.
Lafuente, J. Palka, L. Rosinski, G. Simoncini, M. Vitale
Monumento alle vittime del campo di Auschwitz Birkenau (Polonia), secondo grado 1958/1959
(realizzato)
MICHELE VALORI
Michele Valori (1923-1979), architetto, laureato a Roma nel 1948, è fra i personaggi chiave delle sperimentazioni
di edilizia residenziale pubblica avviati sotto l’egida delle agenzie UNRRA-CASAS e INA-Casa negli anni che
seguono la fine del secondo conflitto mondiale. Il suo impegno si esprime, in particolare, nella progettazione di un
gruppo di residenze multipiano nel quartiere Tiburtino (1949/54) e nell’elaborazione del piano urbanistico del
villaggio La Martella a Matera (1952/54). L’attività urbanistica diventa prevalente dagli anni Sessanta, con la
consulenza per la redazione del Piano regolatore generale del Comune di Roma.
MODELLI IN MOSTRA
Michele Valori con M. Fiorentino, L. Passarelli, A. Carè, V. Delleani
Concorso per la sede dei Tribunali e sistemazione urbanistica di piazzale Clodio, Roma, 1959
(progetto)
FRANCESCO VENEZIA
Francesco Venezia (1944-), architetto napoletano, a soli due anni dalla laurea realizza nella sua città natale una
piazza, che è al contempo belvedere, sistemazione paesaggistica e recupero urbano, un’abitazione prospiciente
alla piazza e il piano regolatore (1972/76). Il rapporto con le preesistenze storiche, la capacità di plasmare i vuoti,
il sapiente uso della luce e la forte espressività materica che caratterizzeranno i suoi progetti trovano già in
queste prime opere un enunciato cosciente. Gli anni Novanta sono caratterizzati da un'intensa attività progettuale
che lo porteranno a realizzare il Polo Giuridico ed Economico e la Biblioteca Universitaria ad Amiens (1993/97) e
il Laboratorio Prove Materiali dello IUAV a Mestre (1995/2002).
MODELLI IN MOSTRA
Francesco Venezia con V. Latina
Progetto di un teatro all’aperto ai Ruderi di Gibellina (TP), 1990 (progetto)
Francesco Venezia con M. De Mattio
Museo della Stratigrafia storica, Toledo (Spagna), 2006/in corso
(progetto)
ZAHA HADID
Il lavoro di Zaha Hadid (1950-) è una rivoluzionaria indagine al confine tra l’urbanistica, l’architettura e il
design. L’innovazione nella rappresentazione del progetto stravolge il modo di esaminare lo spazio,
cogliendone potenzialità nuove; infonde agli elementi consueti della costruzione dello spazio inedite capacità
di comunicazione, imprime alle forme forza e dinamismo. Tra i progetti realizzati, oltre al MAXXI, la stazione
dei Vigili del Fuoco del museo Vitra e il padiglione LF One a Weil am Rhein, in Germania, l’ampliamento del
Museo Ordrupgaard di Copenhagen, il Contemporary Art Center di Cincinnati, il Phaeno Science Center di
Wolfsburg. Tra gli innumerevoli riconoscimenti ricevuti, ha vinto, primo architetto donna, il Pritzker
Architecture Prize nel 2004.
MODELLI IN MOSTRA
Zaha Hadid, Patrick Schumacher
Centro per le arti contemporanee, MAXXI, Roma, 1998/2003 (realizzato)
CINO ZUCCHI Architetti
Lo studio Cino Zucchi Architetti, Milano ricerca nuove soluzioni spaziali nel complesso e delicato contesto del
paesaggio europeo. Il suo impegno è quello di coniugare una dimensione sperimentale con una completezza
professionale in grado di rispondere a programmi progettuali complessi di qualsiasi scala. I progetti più noti
sono il ridisegno dell'area Ex Junghans a Venezia, il progetto per il settore 2b-2c dell'ex Alfa Romeo Portello
a Milano, la riforma dell'area mineraria di Ewald a Herten, la riforma dell'area di Keski Pasila a Helsinki, il
ridisegno del Nuovo Quartiere Cornaredo a Lugano. Il lavoro dello studio ha ricevuto numerosi premi tra cui lo
European Union Prize for Contemporary Architecture 2001, il Piranesi Award 2001, la Medaglia d'oro
all'architettura italiana 1995-2003.
MODELLI IN MOSTRA
Cino ZUCCHI
Nel corpo della città (realizzato)
IaN+
Lo studio IaN+ si costituisce nel 1997 e si struttura attorno ad un nucleo di tre persone con formazioni ed
esperienze professionali diverse: gli architetti Carmelo Baglivo (1964-) e Luca Galofaro (1965-) e l'ingegnere
Stefania Manna (1969-). Questa struttura multidisciplinare si pone l’obiettivo di costituire un punto di incontro
e di sovrapposizione tra la teoria e la pratica dell’architettura. Nel 2004 lo studio ha vinto la medaglia d’oro
all’architettura italiana per l’opera prima e, nello stesso anno, alcuni dei suoi progetti sono entrati a far parte
della collezione del FRAC Centre d’Orleans che raccoglie progetti di architettura sperimentali.
MODELLI IN MOSTRA
Housescape, Almeria, Spagna, 2000 (progetto)
Emptiness, Roma, 2005 (progetto)
Cheongna City tower, InCheon, Corea, 2008 (progetto)