qui - Ambasciata d`Italia Addis Abeba
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lettera27 in collaborazione con Addis Foto Fest e Aida Muluneh, presentano: una campagna di crowdfunding per AtWork Addis Abeba DOSSIER INFORMATIVO [Immagini: in allegato qui] Clicca qui per vedere la campagna su Kickstarter Per info: Elena Korzhenevich, mail: [email protected]; tel: 3351600193 Chi siamo lettera27 è una fondazione non profit, nata nel luglio 2006. La sua missione è sostenere il diritto all'alfabetizzazione, all'istruzione e, più in generale, favorire l'accesso alla conoscenza e all'informazione. lettera27 è la ventisettesima lettera, la lettera che manca, la lettera che non è ancora stata scritta, la lettera ibrida, lo spazio da riempire, il collegamento tra scrittura e oralità, la connessione con il futuro, l'intersezione tra analogico e digitale. Simon Njami è un curatore indipendente, docente, critico d’arte e scrittore. E’ stato il co-fondatore e capo redattore della “Revue Noire“, direttore artistico della Biennale di fotografia di Bamako fotografia per dieci anni. Ha co-curato il primo padiglione Africano alla 52 ° Biennale di Venezia, nel 2007, e numerose mostre di arte e fotografia contemporanea, comprese Africa Remix (2004/2007) e la prima fiera d’arte africana, a Johannesburg nel 2008. La mostra The Divine Commedy, da lui ideata e curata ha iniziato un tour mondiale al MMK (Museum fur Moderne Kunst ) di Francoforte nel 2014, proseguendo allo SCAD Museum of Art di Savannah e lo Smithsonian Museum of African Art in Washington, DC. E’ direttore del master PanAfricano in fotografia, un progetto che nasce con il Goethe Institute. E’ direttore artistico della Fondazione Donwahi, di Abidjan, in Costa d’Avorio, consigliere del Sindika Dokolo Collection, segretario della giuria speciale del World Press Photography Awards. E’ direttore artistico della prima edizione della Biennale Off del Cairo (2015) e dell’edizione 2016 di Dak’Art, la biennale d’arte di Dakar, Senegal, la prima e più importante del continente africano. Cos’è AtWork? AtWork è un format educativo concepito da lettera27 e Simon Njami che utilizza il processo creativo per stimolare il pensiero critico e il dibattito tra i partecipanti. Perché AtWork? C’è un problema molto diffuso nella maggior parte dei sistemi educativi istituzionali nel continente Africano e oltre. Troppo spesso, le istituzioni educative insegnano ai giovani solo a esercitare dei ruoli o a memorizzare dei fatti, intrappolando gli studenti tra confini gerarchici e conformisti. Con AtWork vogliamo fornire a queste giovani menti, attraverso una nuova modalità di apprendimento, un'altra forma di conoscenza attraverso la quale sviluppare un modo alternativo di pensare e facilitando la stimolazione di un pensiero differente, affinché possano liberarsi della loro “comfort zone”, e si sentano così liberi di interrogare la società che li circonda. L’elemento chiave di AtWork è un workshop condotto da un artista o un curatore di fama internazionale, che stimola e provoca discussioni collettive e auto-riflessioni critiche su temi quali l’identità, la collettività, la cultura, lo spazio condiviso. Come fase finale del workshop, ogni studente produce un taccuino personalizzato sul quale “fissa” il percorso dell’auto-riflessione e della messa in pratica del pensiero critico, stimolati nel corso del workshop stesso. I taccuini realizzati, vengono successivamente messi in mostra all’interno di esposizioni artistiche, co-curate dagli stessi studenti e diventano parte di una collezione d’arte che lettera27 raccoglie e di cui promuove l’esibizione sia all’interno di appuntamenti internazionali sia attraverso una piattaforma online at-work.org. Con AtWork - stimoliamo il pensiero critico e il dibattito tra studenti e giovani talenti creativi del continente Africano - diamo loro gli strumenti per interrogare la società che li circonda e per renderli autori del cambiamento - li mettiamo in relazione gli uni con gli altri creando uno spazio dove, attraverso il confronto, possano crescere e fiorire Il nostro impegno è quello di diffondere l’esperienza di AtWork per raggiungere ancora più studenti e giovani talenti creativi, ancora più organizzazioni culturali, artisti e istituzioni educative per creare un network panafricano di influencer culturali e di giovani. Questa comunità di pensatori creativi, così rara nei suoi connotati, può avere un impatto che va oltre l’esperienza del singolo workshop, e può aiutare a ri-scrivere la complessa narrazione del continente africano. Perché l’Africa? “Africa è una metafora del mondo. Tutto quello che succede lì succede dovunque. Africa è giovane, il che vuol dire che rappresenta un laboratorio meraviglioso dove non solo riflettere sul passato, ma anche pensare del futuro diverso e un modo diverso per relazionarsi. Come uno “strumento utile per tutti”, Africa deve funzionare e settare i nuovi standard” Ref. AtWork Toolbox by Simon Njami Le nostre attività e la campagna di crowdfunding Abbiamo realizzato 4 capitoli AtWork nel continente africano: AtWork Dakar (2012), AtWork Abidjan (2013-14), AtWork Kampala (2015), and AtWork Cairo (2015), raccogliendo più di 200 studenti e costruendo una comunità di più di 400 giovani creativi, artisti e influencer culturali. Il nostro prossimo obbiettivo è quello di realizzare AtWork Addis Abeba nel corso di Addis Foto Festival a dicembre 2016, in partnership con Aida Muluneh e la sua organizzazione DESTA (Developing and Educating Society Through Art). Aida è una rinomata artista etiope, attivista culturale e fondatrice dell’Addis Foto Festival. Il workshop di 5 giorni, condotto da Simon Njami, offrirà ai giovani fotografi etiopi con background eterogenei, gli strumenti per pensare criticamente il proprio mezzo espressivo (la fotografia) – un’abilità che molto spesso manca nel percorso educativo e che finisce per limitare la creatività dei fotografi stessi e le loro capacità di sviluppare la loro capacità innovatrice. Tutti i taccuini prodotti dagli AtWorker verranno esposti durante l’Addis Foto Festival in un’esibizione co-curata da loro.