Daniele Costantini
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Daniele Costantini
Istituto Luce GoodTime presentano FATTI DELLA BANDA DELLA MAGLIANA un film di Daniele Costantini uscita 27 maggio 2005 una distribuzione Istituto Luce CAST ARTISTICO Francesco Pannofino Roberto Brunetti Francesco Dominedò Fabio Grossi Tommaso Capogreco Mario Contu Lucio Sinisi Gianfranco Zuncheddu e con l’amichevole partecipazione di Fanny Cadeo con la partecipazione di Leo Gullotta CAST TECNICO Diretto da Daniele Costantini Produttori Massimo Martino, Gabriella Buontempo, Silvana Spina Soggetto Daniele Costantini Sceneggiatura di Daniele Costantini Scenografia Luca Servino Fotografia Paolo Ferrari Montaggio Roberto Martucci Costumi Agata Cannizzaro Musica Cristiano Grillo Prodotto da Goodtime Enterprise e Istituto Luce Durata 95’ Distribuzione Italiana Istituto Luce Comunicazione e Marketing Maria Carolina Terzi Tel. 06/72992242 [email protected] Ufficio Stampa Maria Antonietta Curione Tel. 06/72992274 348.5811510 [email protected] SINOSSI Il soggetto è liberamente basato sulle vicende “criminali” relative alla “Banda della Magliana”. Racconta fatti realmente accaduti nell’arco di circa quindici anni (1975-1991), ricostruiti per mezzo degli atti istruttori della Procura di Roma. Attraverso la confessione di un boss “pentito”- Luciano Amodio, detto “Riccetto” (personaggio ispirato al vero “pentito” Maurizio Abbatino, detto “Crispino”)- raccontiamo la formazione criminale dei protagonisti, la costituzione della Banda (1977), gli anni del massimo potere (1980-86), e quelli della definitiva decadenza (1987-1991). La confessione del “pentito” avviene in un aula-bunker di fronte ad un immaginario magistrato. Via via che i “fatti” vengono rievocati, “Riccetto” chiama come testimoni, ma anche come correi, i principali esponenti della Banda, sia vivi che morti: “Sandrone” Colangeli (Marcello Colafigli), “Ubaldino” Jacobis (Renatino De Pedis), Claudio Terenzi detto “er Diavolo” (Franco Giuseppucci, “er Negro”), Ugo Torrisi detto “Operaietto” (Edoardo Toscano), Stefano Celletti detto “er Palletta” (Raffaele Pernasetti), Fortunato Marras (Nicolino Selis), Paolo Urbinati (Danilo Abbruciati). Tutti insieme – contraddicendosi, litigando, accusandosi delle rispettive morti – ricostruiscono le principali fasi della comune attività criminale. Ognuno dei personaggi ha una sua “verità” da raccontare, da ristabilire, con l’unico scopo di scagionarsi, o comunque di ridimensionare il proprio ruolo, scaricando nel contempo le responsabilità sugli altri. Alle sequenze della confessione del “pentito” e degli scontri tra ex amici (“gli amici che non erano più amici”), si alternano scene d’azione in cui vengono rappresentati alcuni dei principali “fatti di sangue”: l’omicidio del boss di Tordivalle, detto “Peppe er Terribile” (Franco Nicolini, “Franchino er Criminale”), quello di Nando Menicucci detto “er Pescetto” (Maurizio Proietti, della famiglia dei “Pesciaroli”), quello dell’usuraio e riciclatore Domenico Balducci, detto “Memmo”, ecc. Il principale intento della nostra storia è quello di rappresentare, anche se in negativo, l’epopea di una banda unica nel suo genere. Unica, oltre che per la sua notevole rilevanza criminale, per il suo carattere estremamente “romano”: una strana mescolanza di indolenza e ferocia, di ironia e spietatezza, di fantasia e rozzezza, di approssimazione e determinazione; caratteristiche, queste, che la differenziano totalmente dalle altre associazioni criminali. Una banda costituita da giovani “borgatari” (i “Testaccini” e “Quelli della Magliana”, in perenne contrasto) che possono essere considerati i figli degeneri dell’ “Accattone” di Pier Paolo Pasolini. NOTE DI REGIA Nel corso degli anni - a causa di un istintivo, fortissimo interesse (di cui non ho ancora compreso la natura) per le vite, le biografie, le storie dei gangster, grandi e piccoli - ho formato una vasta biblioteca sull'argomento. Leggendo e rileggendo i libri accumulati (ma anche incontrando occasionalmente qualche "bandito" in carne e ossa), mi sono convinto che la vita dei gangster è esemplare, anche se in negativo. In pochi anni, raramente più di quindici, i gangster vivono tante esperienze ed emozioni quante ne basterebbero per riempire due o tre vite di uomini comuni. Le vite dei gangster sono sempre molto brevi ma di una bruciante intensità: un rapido, frenetico apprendistato; una rapidissima quanto violenta ascesa al potere; un altrettanto rapidissimo declino, sempre catastrofico. A loro modo, e sempre in negativo, sono uomini fuori del comune, eccezionali. Noi, uomini comuni, veniamo al mondo un certo giorno, facciamo la nostra strada, e, alla fine del percorso, un altro certo giorno, moriamo. I gangster, invece, nascono e muoiono più volte, prima di lasciare questo mondo per sempre. Vivono a strettissimo contatto con la morte, ogni giorno: la frequentano, la vedono in faccia. In questo senso li trovo "esemplari". E sempre in questo senso, mi sembra interessante sforzarsi di capire, provando ad entrare nella loro testa, nel loro cuore, nella loro pancia. Da romano (e per me e per moltri altri la "romanità" è un sentimento fortissimo) e da appassionato lettore di storie di gangster, non potevo non sentire la necessità di raccontare la storia della famosa, e famigerata, "Banda della Magliana". Ho iniziato a lavorare su questa materia nel 1992. Ho letto migliaia di pagine di atti istruttori, ho incontrato persone informate sui fatti. Ho scritto un trattamento cinematografico, rifiutato da diversi produttori, ma acquistato, nel 1996, dalla Rai che lo ha subito dopo, purtroppo, dimenticato. Nel 2000 ho scritto un copione teatrale, "Chiacchiere e Sangue", che racconta gli stessi fatti, andato in scena, a Roma, nell'ottobre 2003. Dallo spettacolo è rinato il film. Il film - prodotto dalla Good Time e dall'Istituto Luce - è stato girato con un piccolo budget, che per quanto piccolo è pur sempre un budget. Lo abbiamo girato all'interno del carcere romano di Rebibbia in tre settimane. Lo hanno interpretato quattro attori professionisti - Francesco Pannofino, Roberto Brunetti, Fabio Grossi, Francesco Dominedò - e venti detenuti, tra i quali Tommaso Capogreco, Mario Contu, Lucio Sinisi, Gianfranco Zuncheddu. Dirigere e filmare dei detenuti (tutti condannati per reati gravissimi: dal traffico internazionale di stupefacenti all'omicidio a scopo di rapina o per regolamento di conti) che interpretavano alcuni dei più importanti gangster romani della generazione precedente, è stato per me e per i miei collaboratori un'esperienza straordinaria, interessantissima. Girato in alta definifizione (HD Panasonic con alcuni inserti in Dv-cam), "Fatti della Banda della Magliana" è un tentativo, ripeto: tentativo, di abbattere le barriere tra cinema, teatro e video. Ho infatti usato (spero bene), alternandoli, i tre linguaggi. L'ho fatto per convinzione ma anche per necessità. Mentre lavoravo a Rebibbia mi tornavano spesso in mente alcuni film di gangster che, come molti, ho molto amato: "Scarface" di Howard Hawks, "Furia Umana" di Raoul Walsh, "Goodfellas" di Martin Scorsese ed altri che, per brevità, non cito. Ma più di tutti mi tornava in mente "Sonatine" di Takeshi Kitano. Il protagonista, interpretato dallo stesso Kitano, è una figura di gangster tragica, a tratti comica, malinconica, profonda. Avrei voluto farlo vedere ai detenuti con cui lavoravo. Mi sarebbe piaciuto, mi sarebbe stato utile ascoltare i loro commenti, le loro impressioni. Ma in quei giorni non è stato possibile. NOTE DI PRODUZIONE L’idea di realizzare questo film è maturata dopo aver visto l’omonimo spettacolo teatrale di Daniele Costantini. Con Costantini abbiamo cercato di non snaturare completamente l’impianto vincente che lui aveva ideato per lo spettacolo teatrale. Cercavamo un’idea per la trasposizione cinematografica… un’intuizione ha reso questo lavoro molto costruttivo.. l’idea di Costantini era di cercare alcune location dal vero nell’Istituto penitenziario di Rebibbia… Ma appena arrivati ci siamo resi conto che poteva esserci molto di più… e difatti man mano che i giorni della preparazione andavamo avanti sempre di più Costantini si rafforzava in un sua intenzione che era anche una sfida: ambientare tutto a Rebibbia… per poi decidere di fare anche una parte di casting a Rebibbia… ed infine utilizzare anche i reparti Falegnameria di Rebibbia… ovviamente questa sfida è stata supportata dall’entusiasmo e dalla cooperazione che abbiamo trovato nella Direzione dell’Istituto penitenziario di Rebibbia. Tutto ciò ha reso la realizzazione di questo film più motivante ed esaltante… ed ha scatenato l’entusiasmo dei vari reparti di fotografia, scenografia e costumi che hanno lavorato creando e cercando soluzioni per rendere tutto questo possibile sfruttando al massimo le potenzialità di Rebibbia. DANIELE COSTANTINI Nel 1968/69 ha frequentato i corsi di recitazione dell'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica "Silvio D'Amico". TEATRO Nel 1969 ha partecipato come attore all' "Orlando Furioso" per la regia di Luca Ronconi. Ha curato la regia dei seguenti spettacoli: 1972 -"Il pazzo e la monaca" di Stanislaw Witkievicz, Teatro Tordinona, Roma. 1973 -"Balagancik" di Aleksandr Blok, Teatro Flaiano, Roma. 1974 -"I tre grassoni" di Jurij Olesa, Palazzo Grassi, Venezia. -"L'armata a cavallo" dagli omonimi racconti di Isaak Babel, Teatro Abaco, Roma. 1977 -"Una proposta di matrimonio" di Anton Cechov, Teatro Alberico, Roma. -"Io e Majakovskji" di Donato Sannini e Daniele Costantini, Teatro Alberico, Roma. 1979 -"Il capriccio dell'innamorato" di Wolfgang Goethe, Teatro Alberico, Roma. 1980 -"Interno" di Maurice Maeterlinck, con Laura Morante e Carlo Monni, Teatro Tordinona, Roma. 1984 -"Zona torrida" di Carlo Monni, Donato Sannini, Daniele Costantini, Teatro dell'Orologio, Roma. 1985 -"Addio mia bella addio" di Italo Moscati da "Merope IV" di Vittorio Imbriani, Teatro dell'Orologio. -"Tantalo" di Viaceslav Ivanov, con Giulio Scarpati, Giancarlo Palermo, Teatro dell'Uccelliera, Roma. 1995 -"Che tempo fa" di Michele Serra, con Antonello Fassari, Centro Multimediale Montemartini, Roma. 1998 - "Nemici Pubblici" di Daniele Costantini, con Giorgio Tirabassi, Riccardo Garrone, Corinna Lo Castro, Emanuele Cerquiglini, Palazzo delle Esposizioni, Roma, Prod. "Il Piccoletto di Roma" diretto da Ettore Scola. 2000 - "I tre compari" di Daniele Costantini, Teatro Colosseo, Roma. Prod. "Il Piccoletto di Roma" diretto da Ettore Scola. 2001 - "Ti aspetto in sala d'aspetto" di Silvia Scola, Teatro Colosseo, Roma, Prod. "Il Piccoletto di Roma" diretto da Ettore Scola. 2003 - "Via del Governo Vecchio" di Gigliola Fantoni, con Eleonora Danco e Anna Maria Chio. Teatro Colosseo, Roma. Prod. "Il Piccoletto di Roma" diretto da Ettore Scola. - "Chiacchiere e Sangue-Fatti della Banda della Magliana" di Daniele Costantini, con Antonello Fassari, Emanuele Cerman, Francesco Dominedò, Fabio Grossi, Roberto Brunetti, Paolo Bonanni, Roberto Gammino, Bruno Conti. Teatro Colosseo, Roma. Prod, "Il Piccoletto di Roma" diretto da Ettore Scola. Nel 1997 ha costituito la società di produzione teatrale "Il Piccoletto di Roma" con Ettore Scola e Silvia Scola. CINEMA REGIA - Dal 1968 al 1972 è stato assistente alla regia di Citto Maselli, Eriprando Visconti, Pasquale Festa Campanile e altri. - Nel 1978 ha diretto il lungometraggio "Una settimana come un'altra", presentato ai festival di Taormina e di San Sebastian e vincitore del "David di Donatello" per l'opera Prima. - Nel 1987 ha diretto il film televisivo "O Samba", scritto con Chiara Tozzi ed Elena Dreoni, della serie "Piazza Navona" prodotta da Ettore Scola per Rai2. - Nel 1990 ha diretto il film "Mezzaestate" con Alessandro Haber, Ennio Fantastichini, Remo Girone, presentato in concorso, nel 1991, al Festival di Taormina diretto da Enrico Ghezzi. - Nel 1997 ha diretto il cortometraggio "Stress", all'interno del film "Dieci piccoli italiani" composto da cortometraggi di Ettore Scola, Gillo Pontecorvo, Mario Monicelli, Ricky Tognazzi, Simona Izzo e altri, presentato alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia dello stesso anno. - Nel 2004 ha diretto il film "Fatti della banda della Magliana", interpretato da Francesco Pannofino, Roberto Brunetti, Francesco Dominedò, Fabio Grossi e un gruppo di detenuti del carcere di Rebibbia. Il film, prodotto dalla Good Time e dall'Istituto Luce, è stao girato per buona parte all'interno del carcere romano. SCENEGGIATURE Dal 1982 al 1984 ha lavorato come sceneggiatore alla Mass Film (Maccari, Age, Scarpelli, Scola) alla stesura di vari progetti non tradotti in film. Nel 1997 ha scritto: - "Sposi tra le nuvole" con Fulvio Ottaviano e Francesco Martinotti, per la regia di Francesco Martinotti, Prod. Mito Film per la Rai. - "Peones", da un soggetto di Enrico Vanzina, per la regia di Fabrizio Giordani, Prod. Artisti Associati. "Che farà senza di noi", con Stefano Consiglio e Angela Scarparo, per la regia di Stefano Consiglio, Prod. Lantia di Beppe Attene e Paola Ermini. - "L'educatore" con Chiara Tozzi,Prod. Mastrofilm per la Rai. Nel 1998/'99: - "Commesso viaggiatore", per la regia di Francesco Dal Bosco, prod. Monti Pallidi Film, realizzato nell'ottobre '99. - "Famiglia Italiana", trattamenti per quattro puntate televisive, scritti con Carlo ed Enrico Vanzina, per la regia di Carlo Vanzina, Prod. Video 80 per Mediaset. - "Anni '60", sceneggiature per quattro puntate, scritte con Carlo ed Enrico Vanzina, e Giorgio Basile, Prod. Video 80 per Mediaset, andate in onda su Canale 5 nell'ottobre '99. PRODUZIONE Nel 1999 ha costituito, con Francesco Dal Bosco, la società di produzione cinematografica "Monti Pallidi Film". Per la Monti Pallidi ha prodotto nello stesso anno "Commesso Viaggiatore", per la regia di Francesco Dal Bosco. Nel 2001 "Commesso Viaggiatore" è stato selezionato per il Festival Internazionale di Berlino, sezione Forum, per il Festival Internazionale di Edimburgo e per il Festival Internazionale di Brisbane. VIDEO 1982: "Lo Spione", con Laura Morante, prodotto da Marco Melani per il Festival di Salsomaggiore, diretto da Adriana Aprà. 1983: Video-ritratto di Cesare Zavattini per Palazzoo Braschi, museo comunale, Roma. Video-ritratto di Lou Reed, nell'ambito delle manifestazioni dell'estate romana. 1984: "La luna vista dalla terra", con Carlo Monni e Donato sannini, prodotto da Marco Melani per il Festival di Salsomaggiore. 1987: Video-ritratto di Gregory Corso per Rai 3. 1988: "Edie", co-regia con Francresco Dal Bosco, con Valentina Emeri, prodotto da Marcoo Melani per il Festival di Salsomaggiore. °°°°°°°°°°°°°°° Altre attività: - Nel 1974 pubblica il volume di poesie "1905", Magma Ed. di Roma , con una prefazione di Angelo Maria Ripellino. - Nel 1982 ha curato e organizzato, con la Coop. Missione Impossibile, la manifestazione "LADRI DI CINEMA", promossa dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Roma e svoltasi nel teatro di posa n.1 della Safa Palatino (attualmente sede degli studi televisi della Fininvest). Alle serate di "Ladri di cinema" parteciparono: Wim Venders, Otar Ioseliani, Bernardo Bertolucci, Michael Cimino, Elia Kazan, Marco Bellocchio, Andrzey Wajda, Ermanno Olmi, Werner Schroeter, Mario Monicelli, Luigi Comencini, Andrej Tarkovskij, Georgij Danelija, Hans Jurgen Syberberg. - Nel 1983, sempre con la Coop. Missione Impossibile, ha curato e organizzato la manifestazione talk-show "E' LA STAMPA, BELLEZZA!", promossa dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Roma e svoltasi nel teatro Ambra Jovinelli. Alla manifestazione parteciparono : Sterling Johnson, Pino Arlacchi, Aroun Tazieff, Edward Luttwack, Jean Loup Chretien, Paulo Roberto Falcao, Gianfranco Piazzesi, Valentino Parlato, Vittorio Emiliani, Gore Vidal. - Dal 1997 AL 2000 è stato docente di sceneggiatura alla Scuola Nazionale di Cinema (ex Centro Sperimentale di Cinematografia). - Sempre nel 1997 ha pubblicato, con Francesco Dal Bosco, per la Pratiche Ed. di Milano "Nuovo Cinema Inferno", libro-intervista con Dario Argento.