crans ambassador - Fondation Pierre Arnaud

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crans ambassador - Fondation Pierre Arnaud
(54 mq) e la Top Suite (70 mq) - tutte con balcone o terrazza - si affacciano sulla vallata e godono di una vista “dall’alba al tramonto”.
Elemento fondamentale è la luce che entra
dalle grandi vetrate a tutta altezza che circondano la struttura a tre piani, costruita ex-novo.
Qui, al settimo piano, si trova il bar, con ampi
divani di pelle scamosciata, tavoli di legno e un
grande camino circolare di pietra e ferro.
Una scala a chiocciola porta al ristorante del
sesto piano. “Portate gli occhiali da sole anche
quando venite a mangiare”, ci consigliano, e infatti la sala è letteralmente inondata dalla luce.
Entrambi possono essere privatizzati per
eventi speciali: 200 persone per una reception
al bar e 210 per una cena seduta al ristorante,
che è collegato con una sala meeting di 80 mq
di Roberta Bernasconi de Luca
per il momento del lavoro. La sala, che ha una
terrazza, può anche essere utilizzata per cene private, disponendo di una cucina dedicata.
L’albergo è infatti molto apprezzato da case farmaceutiche, banche, aziende che vogliono offrire
ai loro delegati una “meeting venue with a view”.
Naturalmente per eventi di maggiori dimensioni, fino a 700 persone, ci sono le sale del
centro congressi Le Regent, con cui l’albergo
collabora attivamente.
Il quinto piano accoglie la 360° Holistic Spa &
Sport, con la grande piscina a vetrate affacciata
sulla valle e la sala Gym di 120mq.
È il regno di Olivier Vancassel, Spa Manager e
personal trainer allo stesso tempo, che confida
nella filosofia del benessere attraverso lo sport,
di cui è attivo praticante. Il suo credo? “Faccio
quello che sono per non diventare quello che
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CRANS AMBASSADOR
L’ARCHITETTO È IL PAESAGGIO!
Sei immagini del
Crans Ambassador,
hotel 5 stelle utilizzato
anche per eventi e seminari
Foto Hotel di Olivier Maire
e Roberta Nicosia
Entrando nella hall del Crans Ambassador è
difficile soffermarsi alla reception: lo sguardo è
attirato subito dalla terrazza di legno dietro alle
grandi vetrate, affacciata su una corona di montagne da lasciare senza fiato, che ci attrae come
un magnete.
E così si rischia di non apprezzare subito l’interior design di questo hotel 5 stelle, totalmente
rinnovato nel 2013, che sa coniugare alla perfezione le esigenze della clientela moderna abituata a linee pulite, con i materiali della zona
- pietra naturale, pelli e legno - per creare un’atmosfera calda, accogliente e senza tempo.
LUXURY SPORT RESORT
Lo spiega bene Jean-Mehdi Azueolos, il giovane e visionario proprietario che è l’artefice
della rinascita di questo albergo storico, acquistato nel 2007 e aperto a giugno del 2013 dopo
sei anni di lavori che ne hanno trasfigurato l’identità, ponendolo come nuova icona dell’ospitalità di alto livello per una clientela in cerca di
esperienze autentiche e uno stile di vita sano.
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«Chi è l’architetto di questo progetto?»,
gli chiedo.
«È Pierre Gervais, un professionista locale, con
cui abbiamo studiato le linee guida dell’interior
design, ma il vero architetto è il paesaggio,
la vista spettacolare a 180° che si gode da questo hotel, grazie alla sua posizione nella parte
alta di Crans-Montana, con tutta la valle del Rodano e le più belle cime delle Alpi davanti agli
occhi. Perché l’esperienza che offriamo vuole
essere basata su semplicità e autenticità, e il design non deve prendere il sopravvento sul contatto con la natura e lo stile di vita sano e attivo
che voglio promuovere. Per questo l’abbiamo
soprannominato Luxury Sport Resort».
Gervais ha saputo interpretare al meglio questa
esigenza e creare una forte identità con una
geometria semplice, costituita da linee pure e
materiali nobili, sia negli spazi comuni che nelle
60 stanze e suite del resort, divise in 8 categorie. Le prime tre, Single, Forest e Forest Suite,
hanno la vista sulla pineta mentre le 22 Deluxe,
le 12 Premium, le 6 Suite, la camera Romantique
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faccio”. 15 minuti al giorno di allenamento bastano per ottenere ottimi risultati.
La Spa, inaugurata a dicembre 2014 e aperta
anche a soci esterni, si sviluppa su 1.300 mq ed
è la più grande di Crans-Montana. Per i rituali,
i massaggi e i trattamenti, utilizza i prestigiosi
prodotti Valmont e Biologique Recherche,
due brand che coniugano rigore ed efficacia.
Provate un trattamento viso e il massaggio olistico, sotto le sapienti mani di Mèlanie, che riesce a infondere calore e relax mentre massaggia
con tonicità i muscoli affaticati da una giornata
di sci a tremila metri. Perché con la cabinovia a 100
metri dall’hotel - e una giornata di sole sfolgorante - impossibile non andare a provare le piste!
UNA NUOVA DIMENSIONE DELL’OUTDOOR
Lo sport è la parola d’ordine di Crans-Montana, due stazioni gemelle ormai unite in un solo
comprensorio, che godono del privilegio raro
di una posizione spettacolare su un altipiano posto a 1.500 metri di altitudine.
Una vera e propria terrazza benedetta dal sole
ed esposta a sud, con un clima dolce e soleggiato, 300 giorni di sole all’anno, un panorama stupendo che comprende tutte le più belle
cime delle Alpi e una corona di montagne alle
spalle che le proteggono dai venti del nord.
Per i cultori degli sport invernali ci sono 140
km di piste da discesa e una ventina di impianti di risalita che portano fino ai 3.000 metri
del ghiacciaio della Pleine Morte, dal quale si
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possono ammirare 30 vette oltre i 4.000 metri,
compreso il mitico Cervino e il maestoso Monte
Bianco. Sede della prima competizione in sci del
mondo nel 1911 e dei Campionati Mondiali nel
1987, Crans-Montana accoglie ancora oggi
una gara di Coppa del Mondo femminile,
una discesa libera sulla pista Nationale che nel
2016 si svolge il 13 e 14 febbraio.
I fondisti trovano 20 chilometri di piste per la
tecnica classica e skating, la maggior parte sul
campo da golf che in inverno si trasforma in
una grande “Snow Island”.
L’estate richiama soprattutto gli appassionati di
golf che possono contare su un campo a 18
buche disegnato da Severiano Ballestreros,
giudicato dai professionisti svizzeri come il più
bello del loro Paese. La buca numero 7, che
sembra sospesa sull’orlo dell’altipiano da cui
spuntano montagne dalle cime innevate, rientra fra le 40 più belle del mondo. Ogni anno,
ai primi di settembre, si tiene su questo campo
l’Omega European Master, cui partecipano
tutti i più importanti giocatori professionisti del
mondo. Ci sono anche tre campi a nove buche
di cui il più famoso è quello disegnato da Jack
Niklaus. Con un’offerta simile, si può certamente affermare che Crans-Montana sia “la” destinazione golf per antonomasia delle Alpi
svizzere.
Per questo il Crans Ambassador propone ai suoi
ospiti la Golf Academy che permette loro di al-
lenarsi con Steve Rey, allenatore della Nazionale
Junior Svizzera e più volte campione svizzero juniores. Il check up si fa direttamente in albergo,
nel centro fitness.
Ma non crediate che ci sia posto solo per gli
amanti di mazze e palline.
Crans-Montana ha un ventaglio incredibile di
proposte. Qualche esempio? 280 chilometri di
sentieri segnalati nel bosco e in alta montagna
per gli appassionati di trekking e di passeggiate, un muro artificiale di arrampicata libera, 120
chilometri di percorsi per le mountain bike, sci
nautico sul lago, sei laghi per la pesca e uno
per il nuoto e per finire canyoning nelle cascate
e rafting sul fiume. Senza dimenticare attività
come la mongolfiera e il parapendio, il tennis e
lo squash, l’equitazione e il go kart sul ghiaccio.
Diversi operatori sono specializzati in team
building, come ad esempio Events4Teams
(www.events4teams.ch) che propone anche
attività come la simulazione di salvataggio
sotto le valanghe e altre più tradizionali,
come racchette da neve su percorsi fuori dai
sentieri battuti, la costruzione di un igloo,
le Olympiades Paysanne o il Rally Photo.
Altre proposte includono gare di slittino e sui
pneumatici, snowbike e discesa con le fiaccole, curling e gare di slalom tradizionale,
corse con le slitte trainate dai cani e concorsi
di sculture di neve…
Le correnti d’alta quota sono favorevoli al parapendio, e molti sorvolano le nostre teste
mentre pranziamo al sole sulla terrazza del ristorante d’altitudine più chic del comprensorio,
Chetzeron, (www.chetzeron.ch) frutto della
riconversione di un’antica funivia da parte degli
architetti Ambroise & Bonvin, che propone anche 16 camere con vista spettacolare.
Qui sopra la hall
del Chezteron, l’hotel sulle
piste al tramonto e la buca
sette del campo da Golf
Severiano Ballestreros.
A fianco,
vista dall’impianto
La Violette,
David Chocolatier
e gli spaetzli al formaggio,
specialità locale
TRA ARTE E BUON GUSTO
Per i piaceri della gola, non dimenticate assolutamente una sosta da David Pasquiet, il
migliore cioccolataio di Svizzera nel 2013
(www.instant-chocolat.ch) e decimo al mondo
al World Chocolat Master: praline ai pinoli e
fiore di sale, ganache al Mojito, tavolette allo
zenzero e tre dimensioni di scatole per comporre da soli una scelta di tutte le migliori specialità
nascoste in un cassetto delle meraviglie!
Per la cena, imperdibile la specialità del Vallese, la raclette al formaggio, che noi abbiamo
gustato al ristorante Le Mayen. Il menù è accompagnato da una cartina che mostra le diverse provenienze dei formaggi artigianali serviti
nella degustazione. Anche se qui il formaggio è
il Re, anche sotto forma di fonduta, l’entrecôte
scottata in cucina con burro alle erbe, portata
in tavola sul fornello per continuare la cottura a
vostro piacimento, è fantastica!
La cena al 180° Texture, il ristorante dell’hotel Crans Ambassador, è ancora più indimenticabile: crema di patate con uovo cotto a
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Il Centre d’Art della Fondation
Pierre Arnoud e il ristorante
180° Texture
del Crans Ambassador
bassa temperatura accompagnato da un bianco Petite Arvine, branzino con risotto di legumi
con un bicchiere di rosso Dôle Le Liaudisaz, suprema di cappone di Bresse con tartufi accompagnato dal rosso Cornalin, e infine il soufflé di
nocciole con sorbetto al Kalamansi (una sorta di
lime orientale dal gusto particolarmente acidulo) con vino bianco dolce Amigne Confidentiel.
Una vera esperienza sensoriale proposta dallo
chef Olivier Androuin.
E quanto a mangiar bene, non è da meno
l’Indigo, il ristorante della Fondation Pierre
Arnaud di Lens (www.fondationpierrearnaud.
ch), dove ci servono un’ottima vellutata di zucca, capesante saltate in padella con emulsione
di carote e arancio e un dolce al cioccolato con
fave di Tonka e frutto della passione.
www.cransambassador.ch
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Anche se la ragione per cui siamo qui è tutt’altra, e cioè il Centre d’Art stesso, un edificio
moderno che si deve all’architetto Jean-Pierre
Emery. Il centro è stato aperto nel 2013 dalla
figlia e dal genero in memoria di Pierre Arnoud,
un imprenditore francese trapiantato nel Vallese
che si è appassionato d’arte e di pittura.
Qui ci accompagnano nella visita dell’esposizione Romantisme, Mélancolie des Pierres che si
propone di esplorare il rapporto fra l’uomo e
la natura della montagna. Esposizione temporanea che chiuderà i battenti il 17 aprile, seguita a
giugno dalla mostra “Il Corpo Dipinto” e dal 21
ottobre al 22 gennaio dall’esposizione sulla Pittura Olandese e fiamminga del Museo dell’Arte
e della storia di Ginevra.
La Fondazione si pone come luogo di promozione delle belle arti, con particolare accento sulla
pittura Svizzera presentata in un contesto europeo, con lo scopo di arricchire l’offerta culturale
dell’altipiano di Crans-Montana, che già conta
sull’Eco Museo, una biblioteca con 35.000 opere, un cinema 3D aperto 365 giorni l’anno, una
fondazione svizzera di treni in miniatura.
Una ragione in più per visitare questa località,
che tra l’altro è facilmente raggiungibile dall’Italia in poco più di tre ore di treno e funicolare
grazie al Swiss Travel System.
Una destinazione che offre così tanto sia agli
sportivi che a chi è in cerca di relax e lifestyle.
Il Crans Ambassador (che in Italia è rappresentato da Martinengo, www.martinengocommunication.com) è sicuramente una delle scelte
migliori per incentive di alto livello dedicati a chi
sappia apprezzare al meglio l’atmosfera di lusso
conviviale di questo albergo.