Foglio sala
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Associazione di Promozione Sociale SELALUNA incontra Paola Commissati Bellotti, autrice del romanzo KENIA Edizioni Del Leone Giovedì 23 /10/2014 alle ore 17.00 presso la Sala Verde di Palazzo Rinaldi Piazza Rinaldi -Treviso SeLALUNA, in questo primo appuntamento mensile con scrittori e autori all’interno del progetto culturale “Incontri con il libro e dintorni”, presenta al suo pubblico un’autrice particolarmente interessante: Paola Commissati Bellotti , dal ricco profilo letterario. Ha scritto innumerevoli libri per adulti e bambini. In questo pomeriggio si alterneranno momenti di musica e immagini in video e lettura espressiva dei testi. Le letture, tratte dal romanzo, saranno eseguite da Daniela Barzan e Liliana Gioffrè. Il video con immagini fornite dalla stessa autrice è di Rossano Vettori a cui va il nostro grazie. Nota biografica Paola Commissati Bellotti vive a Treviso dove è nata nel 1942. Ha curato l’edizione del volume di racconti e poesie “Signorina Ottocento” di Wanda Casellato. È autrice di romanzi: Il Principe della Contea (1998), Il Mondo di Arthur Reiner (1999), La Mappa della Felicità (2001), Romans d’Amour (2002), L’isola di Amudir (2003), La freccia di fuoco (2004), A Théresant Hill (2012); di racconti: Boccaccio 2000 (2000); di storie per bambini: Fiondino (2005), Geppina (2005). L’opera Strano e misterioso, sacro e inspiegabile questo libro, che deve essere costato non poca fatica, ma porta la bellezza di una nave che salpa, esce dal porto, prende il largo, e via per il terracqueo senza rotte visibili. Il viaggio è immaginario, pura finzione, ma non per questo meno vero.“Non nego di aver visto io stessa queste cose. Ma tutto ciò che si vede è forse vero?”Si chiede Anna Maria Ortese. Domanda che riguarda tutta la letteratura. Quando hai finito di leggere, la sorpresa. I luoghi menzionati, visitati, abitati,in realtà non li ha mai visti. Dunque parla di luoghi mai visti ma ne parla come se li avesse abitati da sempre. Nel mezzo, il percorso narrativo e poetico. In tutta la storia narrata i fatti sono minimi, le riflessioni, sono tante. Una ragazza si avventura nella savana e subisce l’agguato mortale di un leone. Ci sono i soccorsi di medici e stregoni. Non c è niente da fare, deve morire. A questo verdetto la madre si oppone. E’ l’inizio di un percorso dialogico con la figlia che è un atto d’amore smisurato, convinta che il coma non impedisca all’anima la percezione del sentire. Dunque parla, (sono le parole a tenere in vita la figlia morente). Parla,domanda, interroga, mentre è a sua volta fatta oggetto d’indagine, di analisi, di interrogazione continua, con uno scambio e sdoppiamento della voce narrante degna di una narrazione epica, dove la realtà, la favola, la leggenda 1 (il sentore di vita lontana) sono misteri che accompagnano l’esistenza, la vita, provando a svelare qualcosa, toccando qua e là, con incursioni nella storia, nella teologia, nella mitologia, nella filosofia, il pensiero umano, un pensiero non da addetti ai lavori, in discipline del sapere, ma dalla quotidiana fatica del vivere e del morire. Mai si registra un cedimento del ritmo, della tensione narrativa, sempre una continua interrogazione; la mente sublimata, non una ricostruzione del reale; una successione di parole salde e tranquille; un fraseggio musicale; una sinfonia; una bella lingua, che la voce narrante abita felice/infelice, da superstite dell’umano, tanto da farle dire: “il cuore è ciò che ci metti.” Il tema di fondo è l’amore, (bilanciamento di tutte le virtù). L’amore smisurato di chi vuol tenere in vita chi sta per andarsene. L’amore di una madre per la figlia morente. Un fatto tragico e innaturale, secondo le aspettative di vita. Kenia mette in luce qualcosa di nuovo che sta nella lingua, nella sua articolazione, nelle sue abbondanti sospensioni.. L’immagine finale è la madre che legge fogli sparsi dove comprende che a quei segni la figlia è stata guidata dai graffi della vita, per la sua passione di vivere. Piangendo non sapeva se stesse vivendo. Interrogandosi si risponde: i vivi si alzano, si alzò. Se è vero come sostiene che l’amore può tutto, allora l’amore è più grande della vita stessa. Leonardo Di Venere Recensioni “Una scrittura particolarissima questa di Paola Commissati Bellotti, quasi al limite della sensitività e medianità nella bellezza del suo sentire, del suo creare, del suo dire e presagire. Pagine che incanteranno coloro che vorranno avventurarsi in questo viaggio dell’anima laddove “sboccia come un fiore carnoso il profumo del Kenya… E tutto ha il sentore della terra che s’innamora.”. Nicla Morletti ”Una madre che insegue la comunicazione con una figlia che sembra ormai irraggiungibile, già precipitata nel cieco corridoio della morte, eppure raggiunta fin là, al confine estremo. È un lirico taglio in profondità, questo intensissimo romanzo, una discesa frutto dell’amore nel vivo della propria interiorità, fino alla sua più riposta essenza.” Marzio Leone “Leggo l’ultimo libro di Paola Commissati Bellotti, Kenya, pubblicato dalle Edizioni del Leone, così avventuroso, colmo di situazioni, di immagini, di visioni, di stupori. La sua scrittura è originale, davvero unica per i nostri tempi. Ammiro molto questa prova fuori da ogni uso convenzionale.” Giorgio Bárberi Squarotti L’originalissimo romanzo Kenya di Paola Commissati Bellotti, pubblicato dalle Edizioni del Leone di Venezia, è un'opera da inserire a pieno titolo nel filone 'sperimentale' - quello più innovativo e valido della letteratura italiana contemporanea. Nel suo intrepido slancio di rinnovamento linguistico e formale, il romanzo rimane saggiamente ancorato agli insegnamenti concettuali e contenutistici dei classici: " Come l'immagine vivente di Medea contro i suoi figli,per un Fato già scritto, come una terra che divora i suoi figli, (...)". E' questa la vera letteratura. Francesco De Napoli Associazione di Promozione Sociale Selaluna Via San Zeno, 28 - 31100 Treviso Cell. 3464788082 www.selaluna.it [email protected] 2