[edizio-rm - 49] giorn/roma/pag05 23/06/07

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[edizio-rm - 49] giorn/roma/pag05 23/06/07
Sabato
23 giugno 2007
ROMA eventi
GALLERIA MARIA GRAZIA DEL PRETE DI VIA MONSERRATO
AL CHIOSTRO DEL BRAMANTE
Esordio con nuovo spazio espositivo
per il progetto «Nel formare»
Unaluna di cartapestablu oltremare, scultoreanei crateri e nelle prospicienze anche vertiginose, tenuta stretta
da un cerchio d’acciaio graffito nel quale si concentra
tutta la qualità luminosa; una composizione di ferro, sacco e macchia che ricorda gli esordi a suon di smalto nero
su lenzuola nel 1960 e la vicinanza a Burri; alcuni fogli di
carta attraversati da lame di rame e pittura. Sono tre gli
artisti internazionali e tre le opere di questo primo appuntamento con il progetto «Nel formare», elaborato dal criticoMauroPanzera: Bizhan Bassiri,JannisKounellis, Hidetoshi Nagasawa tengono a battesimo un nuovo spazio
espositivo (evento non raro in questi ultimi tempi romani), la galleria Maria Grazia Del Prete di via Monserrato. Il
progettonasce come dialogo trasei artisti-in dueappuntamenti, il secondo in autunno - e il critico, il quale si
interrogae liinterrogasullapossibilitàdiun comune«orizzonte di senso» del fare arte. Di un’arte intesa come for-
ma che si forma, nel tempo e con l’ausilio della storia che
intende divenire storia a sua volta e indicare cosa oggi
viene negato.Ciascuno risponde a suo modo agli interrogativi e ai propositi di Panzera, ma tutti e tre sono saldamente legati alla pratica artistica, al mestiere che fabbrica la forma, alla presa di posizione, all’azione. L’incontroconfronto tra le forme dei tre artefici è un’occasione di
scoprirne o riscoprirne le personalità, forse, per dirlo con
le parole di Panzera, «capace di intrecciare generazioni e
storia interna. Capace soprattutto di riconoscere la comunità degli artisti, una lingua comune». Nel formare 1.
Mauro Panzera invita Bizhan Bassiri, Jannis Kounellis,
Hidetoshi Nagasawa. Fino al 30 settembre, Galleria Maria Grazia del Prete, Via di Monserrato 21. Orari: da l martedì al sabato dalle 13,30 alle 19,30. Telefono.: 06
68892480
Fedora Franzè
Barboncini giganti e coccodrilli rosa:
la natura secondo i belgi «Crackers»
Una squadra di coccodrilli rosa e un gigantesco barboncino
invadono gioiosamente lo spazio cinquecentesco del Chiostro del Bramante. È l’ultima trovata - è solo l’inizio del percorso espositivo allestito nelle sale contigue - del gruppo
italo-belga dei «Crackers» (il cracking catalitico è il processo di scissione molecolare che trasforma l’inorganico in organico), sublimatori di materia plastica. Il Cracking Art
Group, composto da Omar Ronda, William Sweetlove, Renzo Nucara, Marco Veronese, Carlo Rizzetti, Kicco, Alex Angi, si è formato nei primi anni novanta sull’idea di Ronda di
utilizzare artisticamente la plastica riciclata, di riscattare il
petrolio ei suoiderivati dall’immagine «cattiva» legataall’inquinamento ambientale e svelarne le possibilità creative.
Daalloraad oggimolte sonostatele installazioniambientali
ideate dai sette in Italia, Francia, Svizzera, Olanda, Belgio,
Lituania. Tra gli interventi più riusciti il «White plastic flight»
di gabbiani sospesi nel chiostro di Santa Maria degli Angeli
Un villaggio particolare:
la provocazione è di casa
Francesca Scapinelli
쎲 Le provocazioni ci sono tutte, fin
troppe. A cominciare dalla pubblicità
che ritrae due orsetti dalla coccarda
in bella vista con la scritta «pornostar». Una campagna etichettata come «vergognosa» dal capodelegazione di An al Parlamento europeo Roberta Angelilli, e dal consigliere comunale di An a Roma, Luca Malcotti che
ieri hanno coperto parte dei cartelloni sparsi in città.
«Gli organizzatori avevano promesso un’immediata rimozione delle pubblicità del Gay village con tanto di scuse - hanno dichiarato i due esponenti
di An -. Peccato che oggi, a distanza di
una settimana, i manifesti siano ancora ovunque. In particolare sono ben
visibili nelle strade d’accesso a villa
Borghese e intorno al Bioparco, luoghi per eccellenza frequentati dai più
piccoli, alla faccia dei diritti dei minori. Infine, vale la pena ricordare che
questi stessi manifesti sono sponsorizzati anche dal Comune di Roma. Inoltreremo una diffida al sindaco Veltroni per ordinare l’immediata rimozione dei manifesti e presenteremo alle
Autorità competenti una denunciaquerela agli organizzatori responsabili per il contenuto palesemente offensivo rispetto ai diritti dei minori».
La manifestazione ha il sostegno del
Comune di Roma, anche se Imma Battaglia, presidente dell’associazione e
madrina del festival, tiene a precisare
che il finanziamento è di «50mila euro netti, a fronte di un milione 400mila euro di spese per l’intero evento».
«E chi volesse polemizzare con la du-
Giovedì prossimo apre i battenti
la nuova stagione del «Gay Village»,
intanto An oscura la pubblicità
Il cabarettista Alessandro Fullin sarà tra gli animatori del «Gay Village 2007»
rata del Gay village sappia che il luogo che occupiamo è privato, e paghiamo un affitto caro, dando peraltro lavoro a 350 persone a stagione, in regola e con contributi».
Sovvenzioni a parte, il cartellone si
annuncia articolato tra teatro, cinema, concerti, animazione, musica
house e disco di livello internazionale,
incontri con i protagonisti del cinema
Glbt (Gay, lesbo, bisex, trans), iniziative di solidarietà, area fitness, il tutto
accompagnato da servizi di ristorazione di ogni tipo (cucina italiana, indiana, sushi, salutista).
Novità di quest’anno, l’ingresso gratuito per l’happy hour dalle 20 alle
21.30 e, per chi vuole mantenersi in
forma pedalando a ritmo di musica, il
«discospinning» anticipato alle 20.
Il grande schermo del Gay village
proietterà il meglio dei film presentati
ai festival italiani di cinematografia
omosessuale (Bologna, Torino, Milano). Il 1˚ luglio interverrà il regista André Schäfer all’anteprima del documentario «Here’s looking at you,
boy», tra le rivelazioni del festival di
Berlino; altrettanta attesa, poi, è anche per chi chiuderà la rassegna, il 26
agosto: Ferzan Ozpetek con la sua ultima fatica «Saturno contro». Si potranno inoltre vedere film quali l’opera prima Soap del danese Pernille Christensen e XXY di Lucia Puenzo, miglior
film nella sezione Settimana della critica e del Prix Jeunesse a Cannes.
Per il teatro, spiccano i nomi di Alessandro Fullin, che partecipa alla Biennale teatro, e Clelia Sedda («Gengis
Kahn ovvero il problema del tartaro»,
29 giugno) e di Vladimir Luxuria nella
doppia veste di parlamentare e artista («La musica è il mio genere», 4
agosto).
«Gay Village», Parco delle Cascate,
via Cristoforo Colombo. Dal 28 giugno
al 2 settembre dal giovedì alla domenica. Ore 20-21.30 ingresso gratuito;
dalle 21.30 giovedì e domenica biglietto 6 euro, venerdì e sabato 12 euro.
Argentina: nuovi allestimenti, stessa qualità
a nomi sicuri come Massimo
Castri, artefice di un allestimento delle «Tre sorelle» di
Cechov previsto in apertura,
o come Federico Tiezzi, impegnato su una rilettura de «I
Giganti della Montagna» di
Pirandello. Pari curiosità suscitano sia il «Moby Dick» di
Melville che vede Antonio Latella, partecipe come attore
alla trasposizione fatta da Vittorio Gassman nel ’92, dirigere lo stesso Albertazzi/Achab
che la messinscena che Andrea De Rosa costruirà per
Anna Bonaiuto e Frédérique
Loliée sulla «Maria Stuarda»
di Schiller (a gennaio). Da
non perdere poi l’adattamento che Nekrošius appronterà
dall’Anna Karenina» di
Tolstoj, lavorando con attori
italiani e con Mascia Musy
nel ruolo del titolo (dal 4 marzo). Già varate invece le 2 regie di Luca Ronconi, «Il Ventaglio» di Goldoni con Giulia
Lazzarini e Massimo De Francovich e «Fahrenheit 451»
dove recitano Elisabetta Pozzi, Fausto Russo Alesi e Alessandro Benvenuti.
Il cartellone eredita inoltre, sempre dal panorama
delle produzioni battezzate
nel 2006/2007, «Il mercante
di Venezia» messo a segno
da Luca De Fusco (protagonista Eros Pagni), «Danza di
morte» di Strindberg e, in
chiusura di stagione, il
«Chantecler» di Rostand nel
quale Armando Pugliese orchestra ben 30 attori.
[LNo]
[FFra]
MUSICA
PRESENTATA LA STAGIONE 2007-2008
쎲 Sei produzioni e coproduzioni. Dodici titoli che mettono in gioco autori, registi e
interpreti di rilievo.
Proposte per lo più classiche, attraversate dalla necessità di piegare la tradizione a
scelte espressive originali e
coraggiose. Una sola ma significativa presenza internazionale, rappresentata dal lituano Eimuntas Nekrošius.
Per definire la stagione
2007-2008 dell’Argentina,
Giorgio Albertazzi ha coniato
lo slogan «Al meglio, il teatro
che si fa». Come a voler dire
cioè che - ferme restando le
preoccupazioni che attraversano il settore - il teatro sopravvive se sa essere appetibile per il pubblico. Niente di
meglio, dunque, che affidarsi
a Firenze, i mille delfini dell’Arengario di Milano, le tartarughedorate dell’opera «S.O.S. World»disseminate ai Giardini
di Castello alla Biennale di Venezia del 2001. Nella mostra,
in corso al Chiostro del Bramante fino al 29 luglio prossimo,
ciascuno degli artisti presenta la propria ricerca personale,
assiemealleopererealizzatecollettivamente. Iltema comune è la natura, vegetale e animale, liberamente interpretata, resa sempre vistosamente artificiale per via di colori e
misure improbabili, per accanimento iperrealista o perchè
semplificata come un giocattolo. Ma non mancano certo i
riferimentia capolavoridell’artedel passato, sigillatiin vario
modo.
Animal Cracking Art. fino al 29 luglio. Chiostro del Bramante, Via della Pace. Orari: dal martedì alla domenica con orario 10-20 (la biglietteria chiude un’ora prima). Ingresso sei
euro. Numero di telefono: 06-68809035
wCocktail al Canottieri
Tevere Blu
Carlo Giovanelli
쎲 Al Circolo Canottieri presentazione del libro di Laura Toscano La madre indegna, edito da Mondadori. Sono intervenuti il brillante Arnaldo Colasanti, Iaia Fiastri, la bella Nancy Brilli che ha letto alcuni passi del
libro. Così, ad ascoltare la storia di questo romanzo e a
fare i conti con ciò che più ci interessa nella vita erano
tanti gli intervenuti. Tra i presenti, allietati dal cocktail
finale, si riconoscevano: il presidente emerito Gianni
Battistoni con la consorte, il fascinoso Remo Girone con
la consorte Victoria Zinni, la bella Livia Azzariti, il neosposo Fausto Cionni - colonna portante del circolo - con
la bella consorte Paola, lo stilista Bruno Piattelli, e tantissime signore e soci del prestigioso sodalizio.
Un momento della rappresentazione
Bruschino?
Guarda troppa
televisione
spazzatura
nico fra i primi spettatori veneziani, perché Rossini pre쎲 Lo spettacolo comin- scriveva ai violini secondi di
ciava già nel foyer dell’Audi- battere con l’archetto il legtorium, nel tratto che mena- gìo - le ragazze del foyer, anva alla Sala Petrassi, dove cor più discinte, invadeval’accademia ceciliana e di no i letti, agitandosi sotto le
Musica per Roma propone- lenzuola e poi circolavano
vano fino a ieri la farsa gio- per il palcoscenico per incosa «Il signor Bruschino», graziarsi l’uno o l’altro dei
del ventenne Gioachino Ros- protagonisti, con i metodi
sini. Una pedana, musica a inequivocabili. Ma cosa
palla e quattro cubiste che c’entra tutto ciò con l’esilasi dimenavano. Dopo la pri- rante farsa rossiniana che
ma rampa di scale, altre ra- parla di due signori, Brugazze consegnavano un schino padre e Gaudenzio, i
questionario da parte di quali si accordano perché il
Bruschino, il quale gradiva figlio dell’uno (Bruschino ficonoscere l’opinione degli
glio) sposi la pupilla
dell’altro
(Sofia, un’algida
Jessica Pratt), la
Discutibile la regia
qual cosa non avviene solo perché
di Daniele Abbado
il cuore della ragazza batte per
nella divertente
un altro, il giovane Florville (Dafarsa giocosa di Rossini
vid Sotgiu, tenore); e il cui lieto fine è comunque
spettatori sui seguenti argo- assicurato?
menti: qual è la dote più imPer fortuna la musica era
portante che deve avere un davvero straordinaria, anfiglio o anche come dovreb- che nei suoi risvolti patetici;
be essere la di lui sposa per- il direttore Rizzari, al debutfetta oppure se poteva crea- to nell’opera, s’è fatto apre problemi qualora avesse prezzare per autorevolezza
una qualche relazione con e stile; e soprattutto i tre prouna prostituta. Ma le trova- tagonisti, cantanti e attori
te del regista Daniele Abba- di primordine: Bruno De Sido, figlio di Claudio, conti- mone (Bruschino padre),
nuavano anche in sala. Sul Giovanna Donadini (Marianpalcoscenico letti su letti; al- na, cameriera) e Lorenzo
cuni mobili, altri fissi, bassi Regazzo (Gaudenzio) da soo alti, alcove o gabbie. In- li valevano la serata. Ottime
somma nello spettacolo pen- le prime parti dell’orchesato dal regista c’era molta stra, clarinetto e flauto più
brutta televisione. Prima di tutti; applausi a scena
che l’ouverture comincias- aperta alla giovane Maria Irse - quella che seminò il pa- sara (corno inglese).
Pietro Acquafredda