Strategia di Lisbona e modelli sociali. C`è convergenza in Europa
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Strategia di Lisbona e modelli sociali. C`è convergenza in Europa
Strategia di Lisbona e modelli sociali. C’è convergenza in Europa? Pier Carlo Padoan, Università di Roma, “La Sapienza”, Fondazione Italianieuropei Lisa Rodano, Banca d’Italia Motivazioni Il dibattito su Strategia di Lisbona e Modello Sociale Europeo (MSE) solleva le seguenti domande Se, di fronte alle pressioni della competizione globale e alla necessità di innalzare il tasso di crescita europeo si renda necessario modificare il MSE Se esista un trade off tra crescita e protezione sociale Se ci siano modelli di “best practice” tra i paesi membri dell’Unione Europea definibili sia in termini di efficenza che di protezione sociale Se si possa immaginare un fenomeno di convergenza tra questi modelli Questo lavoro presenta… • Una analisi dei modelli economici e sociali EU15 • Basata sulla lista degli indicatori definita per monitorare l’evoluzione della Agenda di Lisbona • E che considera aspetti economici e di protezione sociale ...e conclude che si osserva • Una complementarietà e non una alternativa tra crescita basata sulla conoscenza e protezione sociale Metodologia • tre set di indicatori: economici, sociali, i due set. • La analisi per componenti principali. permette di decomporre la variabilità totale di un fenomeno descritto da una serie di indicatori e analizzare le relazioni tra indicatori, oltre che individuare quali, tra gli indicatori, sono più rilevanti • La analisi di Cluster identifica, tra tutti i paesi considerati, quelli che condividono caratteristiche comuni in base ai valori degli indicatori. • La analisi di convergenza. Dopo aver identificato i cluster stimiamo la probabilità di transizione tra diversi cluster in base a un processo markoviano Indicatori economici Le variabili che colgono la maggior parte della informazione sono: produttività (prod), variazione dell’occupazione (dL), Life long learning nelle diverse definizioni (LLL, LLLm, etc.), tasso di disoccupazione (u), debito pubblico (d). …inoltre la crescita del reddito è correlata con la crescita dell’occupazione, la accumulazione di capitale umano, la attività di innovazione, .....risultati coerenti con l’approccio della Agenda di Lisbona (crescita trainata dalla conoscenza) Figure 1 Principal component analysis. Official data base 1995 2005 0,8 dL dLm prod gerdi Htexp 0,6 dLf lrdf g Y Yedu Yedum Yeduf def vcear pata tpat vcexp um u uf lrdm prod1 0,4 0,2 -0,8 lrd dp -0,6 -0,4 -0,2 0 gerda 0 -0,2 d SscL 0,2 0,4 drlc Raf Bbpen Ram 0,6 -0,6 gerdg -0,8 0,8 HR LLLm LLLf LLL L Lf Lm Ra -0,4 gerd Loldm Lold Loldf 1 Figure 3 Principal component analysis Non official data base Euro area 1995 2005 1 gpc g 0.8 tfp dprod 0.6 def 0.4 dlr ginv fdii 0.2 0 dginv -0.8 -0.6 -0.4 -0.2 0 -0.2 u dtpat xm drlc 0.2 dgerd dxm tpat dlrd lr gerd 0.4 dssc -0.4 d ssc du -0.6 y 0.6 lrd 0.8 1 Indicatori Sociali Le variabili che colgono la gran parte dell’informazione : la quota di persone 18-59 che vivono in famiglie senza lavoro (jobless), il numero dei bambini che vivono in famiglie senza occupazione (child017), la quota di persone a rischio di povertà dopo i trasferimenti sociali (rskps), il tasso di disuguaglianza nella distribuzione del reddito (inq), il tasso di abbandono della scuola (esl), il tasso di disoccupazione di lunga durata (ul). la lotta all’esclusione sociale, associata alla disoccupazione di lunga durata e alla inadeguatezza del sistema educativo, emerge come il principale fattore caratterizzante del modello sociale europeo i sussidi possono rappresentare uno strumento inefficace per la lotta alla povertà. Figure 8 Principal component analysis Official data base Social indicators 1995-2005 0.6 0.4 ESL 0.2 INQ LONGRSK 0 -0.2 0 0.2 -0.2 RSKPRE -0.6 -1 JOBLESS -1.2 0.6 DISPOCC -0.4 -0.8 0.4 CHILD017 UL 0.8 RSKPS 1 Indicatori economici e sociali Caratteristiche di un “modello europeo”: l’importanza della conoscenza e dell’istruzione nel sostenere la produttività, la importanza della istruzione permanente (life long learning) nel sostenere l’occupazione, anche degli anziani, la relazione inversa tra, da una parte, l’esclusione sociale e la carenza di protezione sociale e dall’altro la crescita basata sulla conoscenza. Questi risultati confermano la assenza di un trade-off tra efficenza economica e esclusione sociale e suggeriscono, invece, la relazione opposta. Efficienza e inclusione sociale si sostengono a vicenda Figure 13 Principal component analysis Official data base Economic and social indicators 1995-2005 1 joblessf ul 0.6 ulm uf u ulf 0.8 jobless joblessm SscL um d dispocm prod 0.4 dispocc child017 dispocf lrd dLm dLf dL -0.8 -0.6 rskps Inq ESLm rskpsf rskpsm -0.4 -0.2 dp longrsk longrskf longrskm g 0 drlc -0.2 rskprem -0.4 ESL ESLf gerdg lrdf gerda rskpre -0.6 -0.8 Yedu prod1 tpat gerd lrdm Bbpen 0 Yedum Yeduf pata 0.2 -1 gerdi 0.2 Htexp vcear HR 0.6 def 0.4 Y vcexp LLLf rskpref Raf Ra Ram Loldm 0.8 LLL LLLm Lf Loldf L Lold Lm 1 Analisi di Cluster identifica tre gruppi di paesi : modello “continentale”, modello “mediterraneo”, modello “nordico anglo sassone”. Rsultati in parte diversi dalla visione consolidata Visione consolidata ... Bassa Compet. Alta Compet. Bassa Protezione Mediterraneo Anglo sassone Alta Protezione Continentale Nordico Analisi di cluster Il gruppo “continentale” Austria, Belgio, Francia, Germania e Lussemburgo. I paesi di questo gruppo sono caratterizzati da valori sopra la media della produttività (prod1), brevetti (tpat, pata) livelli di istruzione maschile (Yedum), donne in famiglie senza lavoro (joblessf), spesa in R&S (gerdi, gerd) e valori sotto la media del tasso di occupazione degli anziani (loldm), della popolazione femminile a rischio permanente di povertà (longrskf), della età di uscita dall’occupazione (ram) e dagli abbandoni scolastici (ESL). prod1 Y prod tpat pata SscL Yedum gerd Yedu gerdi Yeduf Htexp joblessf jobless joblessm vcear drlc dL gerda dLm Bbpen HR dLf vcexp def dispocm lrdm g Lf ulf ul d L ulm child017 dispocc uf u Lm dp lrd um LLLm dispocf gerdg ESLf LLL LLLf ESL lrdf ESLm Raf rskpre rskpref Ram rskprem Ra longrsk Loldf Inq longrskf longrskm rskps rskpsf rskpsm Lold Loldm Figure 14 First cluster Economic and social indicators Austria, Belgium, France, Germany, Luxembourg 8 6 4 2 0 -2 -4 -6 -8 -10 -12 Analisi di cluster Il gruppo “nordico anglo sassone”Danimarca, Irlanda, Svezia e Regno Unito. I paesi in questo gruppo sono caratterizzati da valori sopra la media del Life Long Learning (LLL), anziani occupati (Lold), rischio di povertà prima dei trasferimenti (rskpref, rskprem), livelli di occupazione (l), laureati in materie scientifiche (lrd). valori sotto la media di tassi di disoccupazione di lungo termine (ul), abbandoni scolastici (ESL), debito pubblico (d) e spesa pubblica in R&S (gerdg). questo gruppo non corrisponde al modello nordico della visione consolidata ma è un mix tra modello nordico e modello anglo sassone. Lold LLLf Loldf LLL Loldm rskpref LLLm rskprem Lf L rskpre child017 lrdf lrd lrdm Htexp Lm HR def Ra Yedu Yedum Yeduf Ram Raf gerd gerdi vcear joblessm vcexp jobless Bbpen joblessf longrskf tpat rskpsf g Y longrskm rskpsm prod1 pata longrsk dLf drlc um prod rskps dL dispocm gerda dLm dp dispocc Inq ulm dispocf SscL u gerdg d ESLm ESL ul uf ESLf ulf Figure 15. Second cluster Economic and social indicators Denmark Ireland Sweden UK 12 10 8 6 4 2 0 -2 -4 -6 -8 Analisi di cluster Il gruppo “mediterraneo” Grecia, Italia, Portogallo e Spagna. E’ un gruppo caratterizzato da valori sopra la media: degli abbandoni scolastici (ESL), disuguaglianza nella distribuzione del reddito (inq) disoccupazione femminile di lungo termine, rischio di povertà dopo i trasferimenti (rskps), spesa pubblica in R&S, da valori sotto la media di: livelli di educazione, produttività, spesa complessiva (gerd) e privata (gerdi) in R&S, tassi di occupazione, ESLm Inq ESL ESLf ulf rskps rskpsm uf gerdg rskpsf ul longrskm longrsk u d dispocf longrskf dp ulm dispocc um dLm Loldm dispocm gerda Ra dL Raf Ram dLf g drlc SscL Lold rskprem lrdf rskpre vcexp joblessf Bbpen jobless rskpref Loldf joblessm Lm child017 vcear lrd lrdm prod HR def pata LLLf LLL Yeduf LLLm Htexp Y gerdi L tpat Lf Yedu gerd prod1 Yedum Figure 16 Third cluster Economic and social indicators Greece Italy Portugal Spain 15 10 5 0 -5 -10 Convergenza Il processo di convergenza è basato su una analisi statistica che definisce la probabilità di transizione di un paese da un gruppo a un altro in base alla storia passata delle variabili che definiscono i gruppi. Il significato di convergenza va quindi considerato come una semplice indicazione di prima approssimazione. La piena valutazione di un processo di convergenza richiederebbe la identificazione dei meccanismi economici e sociali che la determinano. Ciò nonostante i nostri risultati sono coerenti con una analisi teorica del processo di convergenza, anche se occorre distinguere tra convergenza dei modelli economici e convergenza dei modelli sociali. Convergenza Modello economico La convergenza dei modelli economici è piena alla fine del periodo di convergenza tutti i paesi appartengono al gruppo nordico anglo sassone. “catching up” nei confronti di paesi con livelli di reddito più elevati a seguito della più intensa accumulazione di fattori produttivi incentivata dalla scarsità relativa e dal rendimento più elevato. il catching up avviene nei confronti di paesi ad alta intensità di conoscenza, tramite la accumulazione di capitale umano, il miglioramento del sistema educativo compreso l’addestramento permanente e l’investimento privato in R&S, oltre che tramite politiche che favoriscono l’occupazione, compresa quella dei lavoratori anziani. un meccanismo in linea con gli obiettivi della Strategia di Lisbona. Figure 7 Convegence analysis Economic indicators 1.2 1 nordico a-s 0.8 0.6 continentale 0.4 mediterraneo 0.2 0 1 7 13 19 25 31 37 43 49 55 61 67 73 79 85 91 97 103 109 115 121 127 133 139 145 151 157 163 169 175 181 187 193 199 205 211 217 223 229 235 241 247 253 Cluster 1 Cluster 2 Cluster 3 Convergenza Modello sociale La convergenza dei modelli sociali è incompleta. Alla fine del processo di convergenza i tre modelli (gruppi di paesi) coesistono anche se con pesi relativi diversi. una convergenza parziale verso il modello nordico anglo sassone che vede la partecipazione dei paesi passare dal 50 al 66 per cento. non disponiamo di una teoria consolidata per spiegare la convergenza verso un particolare modello sociale. i modelli sociali sono caratterizzati da un elevato grado di inerzia istituzionale. Al contrario della convergenza economica, che è un meccanismo “guidato dal mercato”, la convergenza dei modelli sociali è in gran parte “guidata dalla politica”. Un aspetto rilevante è lo spillover tra casi nazionali, la diffusione di “buone pratiche” . Un canale di diffusione di buone pratiche è la implementazione del “metodo di coordinamento aperto” che è parte integrante della Strategia di Lisbona. Figure 12 Converge analysis Social indicators 0.7 0.6 nordico anglo sassone 0.5 0.4 continentale 0.3 mediterraneo 0.2 0.1 Cluster 1 Cluster 2 Cluster 3 250 245 240 235 230 225 220 215 210 205 200 195 190 185 180 175 170 165 160 155 150 145 140 135 130 125 120 115 110 105 95 100 90 85 80 75 70 65 60 55 50 45 40 35 30 25 20 15 5 10 0 0 Convergenza Modello completo La convergenza del modello completo è parziale il gruppo mediterraneo scompare. Non si assiste però a una convergenza piena. La quota del modello continentale scende dal 50 al 33 per cento, mentre la quota del modello nordico anglo sassone sale dal 27 al 67 per cento. Questo gruppo “ibrido” funge cioè da attrattore della convergenza economica e sociale. interazione tra convergenza economica e modifica delle istituzioni sociali. conta la appartenenza dei paesi all’area dell’euro? negli anni 90 il processo di riforma nei paesi UE non si è arrestato. Un rallentamento si osserva invece negli anni 2000 soprattutto nei grandi paesi dell’area euro. un fenomeno coerente con il risultato che la convergenza del modello economico e sociale rimane meno che completa e, alla fine del processo, una parte dei paesi rimane collocata nel gruppo “continentale”. Figure 17. Convergence analysis Economic and social indicators 0.8 0.7 nordico a-s 0.6 0.5 continentale 0.4 0.3 0.2 mediterraneo 0.1 0 1 7 13 19 25 31 37 43 49 55 61 67 73 79 85 91 97 103 109 115 121 127 133 139 145 151 157 163 169 175 181 187 193 199 205 211 217 223 229 235 241 247 253 Cluster 1 Cluster 2 Cluster 3 Convergenza Riepilogo Risultati principali della analisi di convergenza a) non c’è una corsa verso il basso nel grado di protezione sociale. Al contrario una corsa verso l’alto b) il modello nordico anglo sassone conferma il ruolo di “attrattore” c) il catching up della crescita guidato dalla diffusione della conoscenza e la diffusione di buone pratiche sociali si rafforzano a vicenda Implicazioni di Policy • Implicazione 1. Una strategia di accrescimento della produttività dovrebbe concentrarsi sull’investimento in istruzione, specialmente nei settori della scienza e della tecnologia, e negli incentivi alla spesa privata in R&S. Minore enfasi sull’accrescimento della spesa pubblica in R&S. • Implicazione II. L’investimento in istruzione, sopratutti nei primi anni, è essenziale per la riduzione delle disuguaglianza e per il sostegno della crescita basata sulla conoscenza . • Implicazione III. I trasferimenti sono strumenti in gran parte inefficaci per combattere la povertà e vanno ripensati e rimodulati • Implicazione IV. La lotta alla disoccupazione richiede concentrarsi sulle componenti a lungo termine, compresa la dispersione regionale della disoccupazione. • Implicazione V. L’investimento nella istruzione permanente (Life Long Learning) e gli incentivi alla occupazione degli anziani sono strumenti efficaci per sostenere l’occupazione e la crescita.