del Tatuaggio

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del Tatuaggio
vivere il nord, milano e dintorni
...del Tatuaggio
Facezie e pinzillacchere. OT&Daverio e il tatuaggio
La presentazione mascherata da processo, di un calendario che ritrae 12 corpi tatuati, con foto scattate a Livorno
THAT IS THE QUESTION
L'accusa, rappresentata da Philippe Daverio, critico d'arte, sostiene: “Per l’architetto Adolf Loos la
decorazione è un crimine. Il padre dell’architettura razionalista prendeva come esempio di primitivismo decorativo
i tatuaggi degli indigeni di Papuasia. Oggi, 100 anni dopo, in piena crisi del razionalismo torna la domanda fondamentale:
“Tattoo or not tattoo? That is the question.”
L'avvocato difensore Oliviero Toscani ribatte: “In tempo di crisi l’unico posto conveniente su cui investire è
il proprio corpo. Per esprimere la propria personalità ed il proprio carattere ci si tatua sempre di più perché il tatuaggio è
maschera dalla propria misera identità fisica non accettata.”
La risposta di Enrico Ristori, tatuatore e tatuato, tra gli animatori della Livorno Tattoo Convention, dove sono state scattate
le foto del calendario
Le provocazioni di Toscani ormai le conosciamo, di certo non smuovono i nostri animi. Ci ricordano però che anche il
mondo dell'arte è pieno di parassiti, di finti artisti che, non avendo un mondo interiore da raccontare, cannibalizzano, si
fanno vampiri succhiando l'energie altrui con arrogante sicurezza, senza porsi problemi di ordine etico-morale. Ha usato
il mondo del tatuaggio per produrre l'ennesimo prodotto scadente e banale. Dopo il calendario con le tope (bada alla
provocazione!!!) e il calendario con le fave( pensa che originale!?), ecco il calendario dei mostri da Circo, i tatuati..Con
questo "progetto" ha confermato ancora una volta la totale mancanza di originalità (i tatuati lavorano nei circhi già da
almeno due secoli...).
Dodici scatti anonimi, nei quali l'unico barlume d'arte è rappresentato dai nostri tatuaggi.
Dodici scatti che poteva fare mio figlio di sei anni, lontani anni luce dai densi racconti di un'umanità dolente di Salgado o
dalla capacità descrittiva di Uliano Lucas. Non sento il bisogno di tentare una difesa della categoria dai beceri e
superficiali attacchi di un venditore di anime altrui. Anche perché non esiste una categoria da difendere. Sono tatuato è
vero, così come e vero che sono tatuatore, ma sono anche un padre, un marito, un amico, un individuo. Le motivazioni
che mi hanno spinto a tatuarmi sono affare mio. Non mi sento più stupido o più intelligente di chi non ha inchiostro sotto
pelle. Mi sento invece migliore di chi giudica, in base a parametri insignificanti, le altre persone.
Credo che sia stupido e insicuro chi necessita di catalogare e dividere in scomparti la gente. Tatuati e non tatuati,
eterosessuali e omosessuali, bianchi e neri. Dopo tanti anni di lavoro con i tatuaggi penso di poter affermare che non
esiste una tipologia precisa di tatuati, mentre esiste una precisa tipologia tra i non tatuati, che immaginandosi molto
sagaci ripropongono sempre le solite domande pruriginose a chi ha tatuaggi. Domande atte a soddisfare le proprie
morbose curiosità, dense di volgare e arrogante disinteresse per la persona "intervistata". Non so quale sia il loro
problema e sinceramente non provo interesse a scoprirlo(io non ho da vendere un calendario). Sicuramente i miei
tatuaggi (grazie a questi personaggi) continuano ad avere la stessa valenza di protezione che avevano agli albori della
civiltà, mi aiutano cioè ad individuare gli idioti( i demoni) e a tenerli lontani, chi mi giudica in quanto tatuato è bene che non
entri troppo in contatto con il mio spirito.
In fine consiglio ai tatuati e ai non tatuati di non comprare il suddetto calendario, visto che non solo non rappresenta il
nostro mondo ma neanche fornisce risposte alle sagaci domande sopra descritte. E' solo l'ennesimo insulso prodotto
pubblicizzato da false provocazioni, così come può essere provocatoria la foto di un cazzo moscio o di una topa pelosa...
Enrico Ristori.
CONSIDERAZIONI
OT e il tatuaggio
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Generata: 15 March, 2017, 17:38
vivere il nord, milano e dintorni
Prendi un calendario dalla grafica banale, con la numerazione dei mesi posta in maniera difforme, prendi un attempato
fotografo che un pò bolso, passa dalla ribalta internazionale alla cronaca locale ed il prodotto (mediocre) è fatto.
Parliamo dell'ultima fatica di OT, per i meno informati, Oliviero Toscani.
Un bel giorno si presenta in quel di Livorno a una Convention di tatuatori e senza dare molte spiegazioni, fa firmare una
liberatoria a tatuati e tatuatori PER POTERLI FOTOGRAFARE.
I nostri, ingenuamente la concedono, et voilà il gioco è fatto.
Dopo qualche mese compare un calendario illustrato con 12 scatti di tatuaggi.
Nessuna citazione degli autori, nessun riferimento alla manifestazione...manco un copia omaggio a tatuati e tatuatori,
cioè i protagonisti del calendario.
Il committente è un consorzio di pellettieri toscani.
Per pudicizia e per non fare il gioco di questo consorzio non ne citeremo espressamente il nome.
Ma non finisce qua.
A Firenze, viene messo in scena uno pseudo processo al Tatuaggio.
L'accusa la sostiene Philippe Daverio, la difesa si avvale dell'iconoclastia datata di OT.
Gli imputati (che sempre da cojoni si prestano al gioco), sono messi in un gabbio, novelli mostri da esibire e da additare
al pubblico ludibrio.
L'accusa, fatta propria una vecchia tesi Gesuitica (quante non ne hanno fatte i Gesuiti, vero Daverio?) vorrebbe mandare
al rogo tatuati e tatuatori, dimenticando che al Santuario di Loreto, per secoli si sono fatti tatuaggi di simboli religiosi. Ma
anche in quasi tutte le religioni un segno sul corpo, seppur con contesti e valenze diverse è presente
Anche la Chiesa e le altre Religioni hanno le loro contraddizioni.
OT, come difensore vale poco, a lui non interessano gli imputati, ma gli interessa che i Media, parlino del suo prodotto.
Per fortuna, allo pseudo processo il pubblico è poco e spesso parteggia per gli imputati, i media assenti o quasi.
I calendari sono in vendita, ma raccolgono pochi consensi
Il verdetto? A tarallucci e vino, come si conviene ad un'iniziativa sbolinata.
Il titolo del Calendario? Lo abbiano gia dimenticato, non vale la pena memorizzarlo
...ma lor signori sono ancora all'épater les bourgeois?
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