Scarica il Giornalino di ottobre 2011

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Istituto Adorazione Cadorna
ANNO SCOLASTICO 2011/2012
IL GIORNALINO DELLA
SCUOLA ELEMENTARE!
A cura dei bambini della scuola primaria.
IL PRIMO GIORNO DI SCUOLA
Sta suonando la sveglia ma non ho voglia di aprire gli occhi.
Allora schiaccio il pulsante e infilo la testa sotto il cuscino.
Passano pochi minuti e arriva la mamma,mi toglie il cuscino e dice: - Svegliati amore…E’ il
primo giorno di scuola.Apro gli occhi, ma un pochino soltanto.
- La quarta non è una classe importante - dico.
- Torna a svegliarmi tra un anno e ti dirò cosa penso della quinta.
Ma non c’è niente da fare, così mi alzo dal letto e inciampo sul quaderno nuovo.
Lo raccolgo e lo sistemo vicino al mio astuccio pieno di adesivi e poi, via sotto la doccia.
E penso a tante cose…
Come sarà il mio nuovo maestro? Che banco mi toccherà quest’anno? Hannah Buroton
sarà sempre così antipatico con me? Ci sarà qualche bambino nuovo? Qualcuno che
vorrà farsi dei nuovi amici? Come farò senza Mattia,il mio migliore amico, che si è
trasferito in un'altra città?
Devo cercare di non pensarci, ma sento un grande vuoto nella pancia.
Maurizio classe quarta
.
Contro l’azzurro agita i suoi azzurri
Il mare, e contro il cielo,
s’agitano
alcuni fiori gialli.
Ottobre arriva.
Esplode sopra la sabbia l’oro
d’una sola
pianta gialla.
E sopra di loro si posano
I tuoi occhi.
Serena classe quinta
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UN PICCOLO LEONE
Il gatto è un felino. E’ parente del leone, della tigre, della pantera e della lince. E’ un
animale carnivoro e predatore. Gli occhi del gatto sono fatti in modo da permettergli di
vedere con pochissima luce; se questa manca, i sensibilissimi baffi (vibrisse) gli segnalano
la presenza di ostacoli nel buio. Il gatto riconosce i suoni meglio degli uomini: può
individuare il rumore dei passi o dell’ auto del padrone molto prima che il padrone o
l’auto siano visibili. Il senso dell’ equilibrio del gatto è famoso: se non è spaventato un
gatto riesce a camminare sui cornicioni o sui davanzali.
L’ odorato permette al gatto di scegliersi angoli tranquilli. Come tutti gli animali notturni,
ama dormire di giorno.
Elisabetta, classe seconda.
Sulle ali della fantasia
Molto tempo fa, in una casa di campagna, un ragazzo sogna di vedere atterrare un UFO
nel suo giardino.
Lui dice ai genitori che gli alieni esistono, ma loro non gli credono. Il ragazzo chiede al
nonno, uno studioso di astronavi aliene, il quale gli dice di girare per il mondo in cerca di
UFO.
Egli gira per il mondo ma non ne vede nemmeno uno. Tornato a casa, nel suo giardino
vide atterrare una navicella spaziale: c’è un alieno che lo saluta.
Lui corre dai genitori e dal nonno e gli chiede di uscire. Loro osservano l’UFO decollare.
I genitori stupiti da quello che hanno visto, dicono al ragazzo che era tutto vero.
Il nonno dice a tutti gli altri studiosi di UFO di averne visto uno vero.
Il ragazzo felice che il suo sogno si sia realizzato, diventa pure lui come il nonno, uno
studioso di navicelle spaziale.
LORENZO G. CLASSE QUINTA
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OGGI STUDIAMO!
Buongiorno, bambini! Prendete il quaderno. Oggi studieremo i piccoli esseri che vivono
sulla Terra.
Vi dirò subito che i piccoli Terrestri possono avere la pelle rosa, marrone, gialla, nera; ma
mai verde. Una cosa ancora più strana Il corpo: hanno due occhi e una sola testa. Il corpo
è provvisto di quattro tentacoli, due corti in alto in alto e due più lunghi in basso. Ogni
tentacolo ha in cima cinque piccole antenne. Le antenne dei tentacoli superiori possono
piegarsi e si usano per torturare certi animali chiamati Fido e Micio.
Quando vengono al mondo, i piccoli Terrestri, per un certo periodo di tempo, possono
nutrirsi solo di latte, che assorbono attraverso un buco che si trova nella parte bassa della
faccia.
I Terrestri vengono spesso infilati in un recipiente pieno d’ acqua calda. Dopo che sono
ben inzuppati, i piccoli Terrestri vengono asciugati e cosparsi da una polvere bianca.
Quando vanno a scuola i piccoli Terrestri spesso costruiscono, con dei riquadri leggeri di
materiale leggero su cui scrivono, uno stormo di aerei che fanno volare, ma sempre
quando la maestra non li può valutare! Sempre piegando lo stesso materiale ottengono
flotte di barchette che dispongono nel recipiente dove loro stessi vengono inzuppati!
FABIO
QUARTA
è novembre . . . giro giro e guardo intorno!
Stamattina il papà e la mamma di Luna hanno deciso di portarla all’acquario. Appena
arrivata, Luna corre emozionata alla vasca dei pescicani e rimane proprio a bocca
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aperta! Poi per la prima volta, vede squali, delfini e tartarughe di tutte le dimensioni e
di tutti i colori. Ci sono perfino i cavallucci marini, le mante, i polipi . . .
Dopo riesce a
vedere
anche
un
tricheco!
Che
fortuna!
Alla
fine della
visita
all’acquario, Luna ha il cuore pieno di felicità. Grazie - dice Luna - abbracciando
mamma e papà. E’ stata una giornata indimenticabile!
Federico classe seconda
LA MAESTRA POLLASTRI
Oggi la maestra pollastri è assente: evviva! Nel cortile gli alunni ballano e saltano:
aspettando con gioia l’ arrivo della supplente. La maestra Pollastri tiene sempre il becco
all’ insù e porta una mantella troppo lunga per lei, che è bassina e robusta. E’
così
severa che guarda tutti dall’ alto al basso. Con lei non si può parlare né muoversi. E’
vietato alzarsi e ridere. Anche l’aula è triste, non ci sono disegni alle pareti, non ci sono
fiori, niente musica. Sembra quasi una classe addormentata da uno strano incantesimo.
LA SIGNORINA CIGNO
Ma ecco che arriva la signorina Cigno. La classe si scioglie a guardarla: tutti stanno
attenti mentre la signorina Cigno racconta una bella storia. Tutti si divertono mentre li fa
dipingere. In classe c’è aria di festa. La signorina Cigno è proprio una fata buona!
Elisabetta classe seconda
LA VOLPE E L’ORSO
Una volta l’orso incontrò la volpe che veniva avanti quatta quatta, con un mazzetto di
pesci che aveva rubato.
- Dove li hai presi? - chiese l’orso.
- Sono stata a pescare, signor orso - rispose la volpe.
Allora venne voglia anche a lui di andare a pescare e quindi pregò la volpe di spiegargli
come doveva fare.
- per te è semplicissimo – rispose la volpe. – si fa presto a imparare, basta che tu tagli un
piccolo buco rotondo e che ci metti dentro la coda. Dovrai poi restare così parecchio
tempo. Anche se ti brucerà un po’ non ci badare, vuol dire che i pesci abboccano: più ci
resterai più pesci riuscirai a prendere; tirati poi su con un colpo netto.
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L’orso fece allora come gli aveva detto la volpe e tenne la coda dentro per un bel pezzo
fino a che gli si congelò lì dentro.
Allora si tirò su di un colpo, e … ancora oggi se ne va in giro con la coda mozza.
Antonio classe quarta
KUNG FU PANDA
Nell’ antica Cina, Po è un pigro e imbranato panda che lavora come cameriere presso il
chiosco di spaghetti dal padre. Il padre vorrebbe che Po prendesse il suo posto
continuando la tradizione di famiglia di esperti spaghettinari, ma Po sognava di diventare
un esperto di kung fu. Per una serie di coincidenze il saggio Oogway nomina Po come il
“Prescelto” destinato a diventare il Guerriero Dragone, colui che secondo una profezia
salverà la Valle della Pace, minacciata dal perfido Tai Lung, appena evaso di prigione.
Nonostante la sua fisicità lo ostacoli, Po dovrà imparare il kung fu, trovando un enorme
ostacolo nello scetticismo del maestro Shifu e dei suoi allievi. Po saprà con caparbietà
conquistarsi la fiducia del suo maestro che lo trasformerà in un perfetto allievo shaolin.
La leggenda narra di un leggendario la cui abilità nel Kung Fu era materiale di
leggenda…
Po si sveglia dopo aver fatto un sogno sul Kung Fu, attività che vorrebbe praticare e che
adora. E’ un ammiratore dei Cinque Cicloni: una tigre, una vipera, una gru, una mantide,
una scimmia, allenati dal maestro Shifu e residenti al Palazzo di Giada, situato su un’ altra
montagna. Appena scende, cerca di raccontarlo al padre, un cuoco, ma non intende
deluderlo (il negozio è stato ereditato dal padre, che l’ha ereditato dal suo padre che lo ha
vinto giocando a Mahjong). Così mente, rivelando di avere sognato spaghetti e il padre
crede che sia un sogno rivelatore.
Proprio quel giorno, il maestro Shifu viene chiamato dalla vecchia tartaruga Oogway, il suo
anziano e saggio maestro: questi rivela che Tay Lung, il terribile leopardo delle nevi
nonchè apprendista rinnegato di Shifu, fuggirà dalla prigione in cui è stato rinchiuso per
vent’anni. Shifu allora ordina che le misure di sicurezza della prigione dove è custodito Tai
Lung vengano raddoppiate, ma secondo la tartaruga a volte si va incontro al proprio
destino proprio quando si cerca di evitarlo e così accadrà con loro. L’unico modo per
salvarsi è trovare il Guerriero Dragone a cui affidare un immenso potere per sconfiggere
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Tai Lung. Viene così organizzato un torneo tra i Cnque Cicloni per vedere quale di loro è
adatto a scoprire questa carica. Il vincitore potrà inoltre leggere il contenuto della Sacra
Pergamena del Drago, che si dice che contenga un segreto illimitato. Non per caso, è
proprio quella pergamena l’obiettivo di Tai Lung.
Po decide di andare a vedere il torneo per scoprire chi sarà il Guerriero Dragone, ma non
arriva in tempo. Usa dei fuochi di artificio per lanciarsi in aria ma cade proprio nel mezzo
del torneo. Oogway lo sceglie credendo che sia il Guerriero Dragone mandato dall’
universo, Shifu è deluso credendo che sia un caso, ma Oogway gli risponde “il caso non
esiste”
Dopo i primi tentativi di allenamento,ovviamente finiti male, Shifu va nuovamente a
lamentarsi da Oogway, il quale però gli risponde ancora una volta che deve liberarsi dai
suoi dubbi e che, se ben coltivato un seme piantato nella terra porta buoni frutti. Dopo
questo discorso, e dopo aver piantato un seme di pesco, Oogway annuncia che la sua ora
è arrivata e scompare lasciando tutto nelle mani di Shifu.
Tigre racconta a Po come Shifu ha trovato Tai Lung, di come l’ abbia cresciuto e di come l’
abbia allenato. Ma non gli fu concesso il potere illimitato perché Oogway vedeva le
tenebre nel suo cuore. Furioso devastò tutto, ma Oogway lo fermò. Nel frattempo il
messaggero è arrivato alla prigione dove avverte le guardie della prigione di Chor Gom,
che gli mostrano la sofisticatissima prigione. Ma una piuma del messaggero cade vicino a
Tai Lung immobilizzato che con la coda cerca di liberarsi.
Shifu, piuttosto scoraggiato, la mattina dopo si rende conto che Po è capace di superare i
propri limiti se incitato con il cibo: così, inizia un duro allenamento basato sul presentargli
da mangiare obbligandolo a lottare per averlo. Al termine della battaglia, Po non mangia,
soddisfatto di essere diventato bravo. Ma quando a Po viene consegnato il potere
supremo, la pergamena è vuota. Preoccupato Po pensa di scappare ma il padre decide di
rivelargli l’ ingrediente segreto della sua “zuppa dall’ ingrediente segreto”, cioè niente; Po
capisce che il vero potere è dentro se stessi (la pergamena infatti non è proprio vuota: ha
una superficie che riflette il volto di chi la guarda) e sconfigge Tai Lung lottando e
mettendo in pratica i suoi insegnamenti.
FABIO classe quarta
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La povertà
Una volta, mia madre mi ha fatto vedere un film che si intitolava La povertà.
Dopo aver visto il film, mi sono resa conto che la mia famiglia ed io siamo molto fortunati
perché abbiamo molti soldini e ci possiamo permettere una casa e del cibo.
Allora tutti i mesi preparo due scatoloni grandi, dove metto tutti gli abiti che sono diventati
piccoli, alcuni giochi e delle coperte calde.
Il contenuto di questi scatoloni viene distribuito ai poveri, che vivono per strada.
Ogni sera, prima di andare a dormire, recito sempre una preghiera per tutte le persone
che non hanno abbastanza soldini per avere una casa..
Io ho un sogno: accanto a casa mia c’è una fabbrica di asciugamani abbandonata.
Da grande vorrei ricostruirla e per farne una casa per i poveri: in essa ci sarà del cibo, dei
letti e la scuola per i bambini.
Questo lo desidero da molto tempo e io ne vado fiera.
Greta classe Quinta
Impressioni d’autunno
Sono più miti le mattine
e più scure diventano le noci
e le bacche hanno un viso più rotondo,
la rosa non più nella città.
L’acero indossa una sciarpa più gaia,
e la campagna una gonna scarlatta.
Giuseppe
Gita a Disneyland Paris
Quest’estate sono andato a Disneyland Paris.
Mi sono divertito un mondo perché ho visitato un castello stregato, sono andato sulle
montagne russe, ho mangiato le crepes, e sono andato al MC Donald, e quando stavo
tornando a Torino, ho visto anche un arcobaleno.
Fabio quarta
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Dei visitatori imprevisti
In una notte tempestosa, uno scienziato di nome Anchen Steren, scoprì che in un pianeta,
mai visto dalla Terra, c’era una città aliena.
Anchen Stereo chiamò subito la stazione lunare, la televisione e anche la radio, ma
nessuno gli credeva.
Scoprì anche, che ogni 151 anni arrivavano sulla Terra e distruggevano tutto per cercare
cibo.
Poiché la data del loro arrivo era imminente, preso dal panico, si avviò verso il negozio di
attrezzatura per lo spazio, dove comprò alcuni nuovi strumenti appena messi sul mercato
che pensava potessero servirgli.
Mentre era fuori, Riccardo uno studente molto curioso, entrò nel suo laboratorio.
Trovò fogli e disegni del Pianeta…
Fù attirato dal telescopio, guardò cosa indicava;scoprì anche lui il segreto.
Ad un tratto si girò e vide che lo scienziato era tornato.
Al posto di mandarlo via, Anchen Steren gli chiese il nome, l’età, la scuola e infine gli
propose di lavorare con lui.
Riccardo accettò perché il suo sogno era quello di scoprire qualcosa di nuovo.
Quando calò la notte, cominciarono a lavorare.
Riccardo era molto amico di Macy, una giornalista; la chiamò subito e lei corse al
laboratorio.
Mentre Mancy riprendeva con la videocamera, Anchen e Riccardo cercavano di costruire
pistole laser per distruggere gli alieni.
Lavoravano tutta la notte.
Avevano costruito 50 pistole e lì si fermarono.
Al telegiornale del mattino, Macy si collegò con la stazione lunare per trasmettere la
notizia.
SCOPPIO’ IL CAOS!
Le persone cominciarono a correre di qua e di là, alcune persone cercavano di suicidarsi.
Annunciare la notizia in diretta nazionale non era una delle migliori idee, ma erano costretti
perché il pericolo era grave e imminente.
Ad un tratto Anchen Steren distribuì le armi.
Chiamò gli eserciti di tutto il mondo e così la Terra fu pronta per la guerra!
Trascorso un po’ di tempo, ma successe nulla.
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Quando ormai si stava per annunciare il passato pericolo, avvistarono più di cinquemila
navicelle aliene.
Cominciarono a sparare con i cannoni, con le pistole e con ogni sorta di armi.
La battaglia durò parecchio.
La terra stava per essere invasa.
A quel punto lo scienziato insieme a Riccardo salirono su una navicella di loro costruzione
e si diressero verso il Pianeta nemico.
Con un’ arma segreta, distrussero il centro di controllo.
Sulla Terra c’era un completo silenzio.
Dopo qualche minuto, gli alieni caddero per Terra e le navicelle si spensero.
LA TERRA AVEVA VINTO!
Edoardo QUINTA ( FORZA JUVE! )
UNA PORTA SPALANCATA
- La zia sarà pronta tra poco, signor Nuttel” gli disse
- Conosce molte persone da queste parti?- chiese poi la ragazza.
- Proprio nessuno, ma mia sorella, che ha vissuto qui per quattro anni mi ha
fatto il nome di alcune persone, fra cui sua zia.
- Allora voi di mia zia ignorate “tutto”?
- B’é , sì, tranne il nome e l’ indirizzo.
- a spaventosa tragedia – cominciò la ragazzina a bassa voce – si verificò
proprio tre anni fa, un anno dopo la partenza di vostra sorella.
- Che tragedia? – chiese Nutel.
- Vi sarete certamente chiesto perché quella porta-finestra sia spalancata a
metà ottobre?.
Nutel fissò la porta a venti metri aperta sul prato.
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- C’ è qualche connessione con la tragedia?
- Da quella porta, tre anni fa, mio zio e i sue due fratelli sono usciti per
andare a caccia. Non sono più tornati: annegarono tutti e tre nella palude,
mentre puntavano i beccaccini. Il terreno cedette all’ improvviso, per la
grande umidità di quella estate, e i loro corpi non furono più ritrovati. È
soprattutto questo che l’ ha resa pazza: la zia è convinta che torneranno
prima o poi, che li vedrà rientrare col cagnolino scomparso con loro e per
questo che lascia la porta spalancata fino a sera. Dice che vedrà entrare lo
zio con l’ impermeabile sul braccio e Ronny, il fratello più giovane,
fischiettare allegramente. E sapete – abbassò ancora la voce – a volte, in
una sera serena come questa, anch’ io provo la sconvolgente tristezza che
i tre morti stiano veramente per entrare in quella porta…
Qui tacque, con un brivido di terrore. In quel momento sopraggiunse la zia,
scusandosi del ritardo:
Spero che quella porta spalancata non le dia noia, ma mio marito e i suoi
fratelli stanno per tornare da caccia: oggi è la volta dei beccaccini delle
paludi, e chissà quanto fango mi porteranno in casa. Si sa come sono gli
uomini, vero? E continuò a chiacchierare sulla caccia, mentre il povero Nuttel cercava
disperatamente di cambiare discorso:
- Sì, i dottori mi hanno consigliato una vita tranquilla, senza eccitazioni né
sforzi fisici violenti. Non sono però d’accordo sulla dieta da seguire…
- Ah, davvero? – fece vagamente la signora. Ma improvvisamente si
illuminò. – Eccoli di ritorno finalmente! Puntuali per il tè.
Nutel rabbrividì e cercò gli occhi della ragazza, che vide colmi di terrore.
Con un brivido gelido per la schiena, Nuttel seguì la direzione del suo
sguardo. Nella luce incerta del crepuscolo, avanzavano sul prato tre
esseri, uno dei quali con un impermeabile bianco sul braccio. Li seguiva
un cagnolino, mentre si sentiva un allegro fischiare. Sconvolto Nuttel
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afferrò cappello e bastone, si precipitò fuori con un tale impeto che una
ciclista finì in un cespuglio per non investirlo.
- Eccomi qui, mia cara – disse l’ uomo con l’ impermeabile bianco – Ma chi
è quel pazzo che è scappato via al nostro arrivo?
- Un certo Nuttel, certamente un po’ malato di nervi. Povero ragazzo, è
scappato via come se avesse visto uno spettro.
- Dev’ essere stato per il cane: mi ha raccontato – aggiunse la ragazza che
certo non mancava di fantasia – che una volta è stato braccato in un
cimitero da una muta di cani inferociti e ha dovuto passare la notte in una
tomba appena scavata. Così, appena ha visto il nostro cagnolino …
FABIO CLASSE QUARTA
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