regolamento tressette

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regolamento tressette
REGOLAMENTO PER TORNEO DI TRESSETTE SENZA BUONGIOCO
Il torneo si gioca a 31 senza buongioco e senza chiamata fuori.
Il confronto tra le squadre inserite nello stesso girone si svolge al meglio delle tre partite e per ciascuna
partita vinta viene assegnato un punto alla squadra vincitrice.
Il gioco si svolge in passate, propedeutiche allo svolgimento di ogni passata sono le seguenti
operazioni: la mischiata, l’alzata e la distribuzione.
Preliminarmente un giocatore di ogni squadra gira una carta, spetterà al giocatore che ha girato la carta
più alta iniziare a dare carte per aprire la prima partita.
Le carte vanno mischiate prima della distribuzione; la mischiata spetta al cartaro.
Dopo che le carte sono state mischiate, il giocatore che si trova alla sinistra del distributore ha la facoltà
di alzare, dividendo il mazzo in due parti casuali, qualora decidesse di non alzare, il cartaro procederà
direttamente alla distribuzione della carte.
Il distributore, dopo l’alzata, deve riunire di nuovo i due monti in uno solo, mettendo poi di sopra
quello che prima era di sotto; poi deve distribuire le carte, per giro a destra.
Le carte vanno rimischiate e la distribuzione ripetuta:
- qualora durante la distribuzione si scoprano una o più carte;
- qualora ne cada qualcuna sul pavimento;
- qualora uno dei giocatori riceva un numero di carte diverso da quello previsto o, pur nel numero
esatto, le riceva con modalità diverse da quelle previste.
Ogni passata consta di dieci giocate quante sono le carte distribuite a ciascun giocatore.
Per giocata s’intende il complesso della carta giocata inizialmente da un giocatore e delle carte (di
risposta) giocate singolarmente da ciascuno degli altri giocatori.
La giocata inizia ufficialmente quando il giocatore di mano deposita la carta sul tavolo e termina con il
deposito della pigliata.
Una volta che la carta giocata ha toccato il tavolo o se, anche senza averlo toccato, è stata vista da uno
o più giocatori, la stessa non può più essere ritirata.
La prima giocata spetta al giocatore di mano che può giocare qualsiasi carta; a ciascuno degli altri
giocatori compete la giocata di risposta che obbliga sempre il giocatore a rispondere con una carta dello
stesso palo, se ne possiede; le giocate di risposte devono essere eseguite ordinatamente in senso
antiorario.
Ad ogni giocata è di mano il giocatore che ha conquistato la giocata precedente.
Prima di dare inizio a ciascuna giocata successiva a quella iniziale il giocatore di mano deve attendere
che la giocata precedente sia stata interamente raccolta e depositata.
Non è consentito, prima che sia stata iniziata la giocata successiva, di rivedere la pigliata conclusasi, e
non altre da chiunque conseguita.
La giocata deve essere raccolta dal giocatore che la conquista e dallo stesso ordinatamente depositata
innanzi a sé.
La giocata è conquistata dal giocatore che ha giocato la carta di grado maggiore tra quelle giocate al
palo della giocata.
La passata si esaurisce con la giocata di tutte le carte ma si considera conclusa a tutti gli effetti solo
dopo che sia stato accertato ed annotato il punteggio.
Se un giocatore mischia le carte prima che la passata sia ufficialmente conclusa, è obbligatorio tentare
di sanare l’errore cercando di ricostruire in maniera sufficiente l’attribuzione dei punti ed anche,
quando abbia importanza, la esatta successione temporale degli stessi; se la ricostruzione non è
possibile, l’errore non è sanabile ed il responsabile dello stesso, o la parte cui appartiene, risponde
dell’errore, anche se commesso in buona fede, riconoscendo all’avversario oltre ai punti accertati anche
quelli controversi.
Se l’errore non è sanabile ed è commesso da giocatori di entrambe le parti, la passata è annullata.
Il giocatore di mano ha la facoltà di eseguire una o più dichiarazioni espresse consentite di cui meglio
infra, non può però eseguire alcuna dichiarazione se l'avversario ha già risposto depositando la carta sul
tavolo, tantomeno può effettuare la dichiarazione su richiesta del compagno di squadra.
Durante la partita avendo da rispondere al seme di giocata non è consentito titubare o far
passare troppi secondi prima di tirare la carta, ovvero si deve rispondere immediatamente. Si
può esitare solo qualora si sia piombi a quel seme.
Le dichiarazioni facoltative consentite sono le seguenti:
1) busso ovvero ho il 3 almeno terzo
3) ribusso ovvero ho il 2 almeno terzo
5) liscio e busso (asso terzo )
6) voglio il 25 quando di possiede asso almeno quarto
7) migliore (quando si possiede il 2 e l'asso oppure il tre e l'asso accompagnati almeno da un'altra carta
dello stesso palo), questa dichiarazione può essere effettuata chiedendo anche esplicitamente la carta
mancante: esempio: voglio il 3, il 2, dando per scontato che si possiedono le altre due carte (asso e tre
oppure due e asso) in mano con almeno un'altra carta dello stesso palo;
Questa chiamata è consentita anche quando si vuole che esca la carta di grado maggiore che impedisce
altrimenti di poter conseguire altre giocate.
9) mi piombo un pezzo (quando si ha solo il 3 e il 2 dello stesso palo)
10) volo, sola carta, piombo (per indicare che si ha solo una carta di quel palo)
11) asso, voglio asso (quando si hanno in mano il 2 e il 3 con almeno un'altra carta dello stesso palo)
Sono consentite, altresì, tutte le chiamate esplicite riconosciute, quali ad esempio:
- secondo liscio, terzo liscio, ecc. (quando si hanno carte di un palo che non siano il re, l'asso, il 2 ed il
tre)
- re terzo, re quarto, ecc.
- due quinto, tre sesto, ecc.
E' inoltre facoltativo per il giocatore di mano, solo per la prima giocata, dichiarare di avere uno o più
piombi (cioè di non possedere carte di uno o più pali).
Sono vietati, qualsiasi segno, dichiarazione verbale o mimica che possano costituire un aiuto per il
compagno in modo da indirizzarlo nelle giocate.
Per tutte le dichiarazioni e comportamenti vietati innanzi descritti è prevista una penalizzazione di tre
punti da detrarre al punteggio acquisito dalla squadra di cui fa parte il giocatore che le pone in essere e
la ripetizione della passata in corso.
E’ vietato per correttezza di gioco fare commenti durante la partita sulle carte in proprio possesso:
-
che cartacce, non ho nulla, che carte misere, ecc ecc
E’ vietato dileggiare o offendere soci ed avversari durante la partita pena la squalifica dal torneo, siamo
qui per divertirci e non per litigare.
N.B. Gli Organizzatori si riservano il diritto di modificare la formula del torneo in base al numero di
squadre iscritte.