MANNINO_programma CU 2013-14.Italiano

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MANNINO_programma CU 2013-14.Italiano
“Sapienza” Università degli Studi di Roma - Facoltà di Architettura sede di “Valle Giulia”
Laurea quinquennale C.U. - 2° anno
Storia dell’Architettura Antica e Medievale
a.a. 2013-2014
corso “B” - prof.ssa Natalina Mannino
Obiettivo del corso è quello di fornire gli strumenti critici necessari alla lettura e alla comprensione di opere
architettoniche attraverso l’esame di esempi o di personalità artistiche significativi.
Verranno prese in considerazione architetture appartenenti ad un arco temporale compreso tra la fine del
cosiddetto ”Medioevo ellenico” (fine VIII-VII secolo a.C.) e l’inizio del XV secolo.
La prova d’esame consisterà in un colloquio sugli argomenti trattati durante le lezioni e appresso elencati.
In sede d’esame lo studente dovrà dimostrare di conoscere gli argomenti elencati nel programma tracciando
schizzi e disegni esplicativi utili ad illustrare quanto sarà invitato a descrivere criticamente.
I
ARCHITETTURA ANTICA
I.1 ARCHITETTURA GRECA DAL PERIODO ARCAICO ALL’ELLENISMO
Premesse statico-costruttive: il sistema trilitico; il sistema spingente, ad arco.
Il tempio greco e il “Megaron”. Sua origine ed evoluzione, nomenclatura delle parti componenti. Tipologie del
tempio greco in rapporto al numero e alla disposizione delle colonne.
Ordini architettonici origine, morfologia e sintassi. Elementi costitutivi. Origine e formazioni degli ordini
dorico e ionico. Distinzione tra ordini ionici asiatico, attico ed “ellenistico”, Il metodo “delle nove linee
teoriche” per la rappresentazione grafica degli ordini architettonici. Tipi principali di modanature, morfologia e
loro logica compositiva.
Il ruolo del colore nelle architetture templari greche.
Correzioni ottiche (curvature di superfici, inclinazioni rispetto ad assi verticali, variazioni dimensionali di
elementi dell’ordine, tra cui il “conflitto angolare”)
Architettura della Grecia arcaica (fine VIII-inizi V sec. a.C.). Templi dorici arcaici: “Megaron” e tempio di
Apollo a Thermos. Tempio e santuario: l’Altis e il tempio di Era (Heraion) a Olimpia.
Templi ionici arcaici. Heraion di Samo: gli hekatompeda, le ricostruzioni di Rhoikos e di Policrate. Artemision
(tempio di Artemide) di Efeso, dalla fase arcaica al rifacimento ellenistico (IV-III sec. A.C.)
Templi d’età arcaica e tardo-arcaica in Sicilia e Magna Grecia. Siracusa, tempio di Apollo. Selinunte, templi
“C” e “G” di Apollo. Paestum, Heraion I (c.d. “Basilica”), tempio. di Atena (c.d. “tempio di Cerere”).
Il periodo classico. Templi dorici. La definizione del “canone”. La Grecia continentale: Olimpia, il tempio di
Zeus. La Magna Grecia: Paestum, Heraion II (c.d. “tempio di Poseidone”)
L’architettura attica. L’Acropoli di Atene. Composizione delle masse architettoniche nei complessi
monumentali. Pericle e la ricostruzione dell’Acropoli ateniese. La figura e l’opera di Ictino. Il Partenone
pericleo e i suoi precedenti. Il tempio di Apollo a Basse. Cenni sull’ordine corinzio.
I Propilei ateniesi di Mnesicle e i rapporti con le preesistenze.
L’architettura ionico-attica: il tempio di Atena Nike e l’Eretteo sull’Acropoli di Atene.
Il periodo tardo-classico. Epidauro, il santuario di Asclepio, la Tholos, il teatro. Il teatro greco, caratteristiche
e nomenclatura
La “rinascenza” ionica in Asia Minore in età tardo-classica. Priene: la città e riferimenti alla pianta
ippodamea; Piteo e il tempio di Atena Polias, il Bouleuterion. Cenni sugli edifici greci diversi dai templi:
bouleuteria, ekklesiasteria, pritaneia, stoai. Gli spazi urbani delle agorai.
L’età ellenistica. Architettura e nuove ricerche compositive. tempio di Apollo a Didime. Ermogene e il tempio
di Artemide Leucofriene a Magnesia sul Meandro. Pergamo, la città, santuario di Demetra, tempio e recinto
di Atena Polias Nikephoros, altare di Zeus.
Altri santuari ellenistici: santuari di Asclepio a Coo, di Atena a Lindos.
I.2 ARCHITETTURA ROMANA, TARDOANTICA, PALEOCRISTIANA, BIZANTINA
Origini dell’architettura romana. L’eredità ellenistica, l’influenza italica. Innovazioni nelle tecniche costruttive
e nell’uso dei materiali da costruzione; opus caementicium e altri principali tipi di opera poligonale, quadrata,
incerta, reticolata, testacea, vittata, mista.
Uso dell’arco e della volta. Nuova concezione degli ordini architettonici: affermazione della loro funzione
decorativa, sintagma dell'ordine che inquadra l'arco:
Architettura romana repubblicana. Santuari ellenistici del Lazio: santuario della Fortuna Primigenia a
Palestrina, di Giove Anxur a Terracina, di Ercole Vincitore a Tivoli..
Templi etrusco-italici. Caratteristiche del nuovo tipo e innovazioni introdotte negli edifici templari (tempio
pseudoperiptero, tholos orientata) Tempio di Giove Capitolino a Roma, Capitolium di Cosa, Tempio doricocorinzio (della Pace o di Mens Bona) a Paestum, templi dell’area sacra di largo Argentina e tempio c.d. della
Fortuna Virile a Roma, tholos di Vesta a Tivoli.
Il Foro della città romana. Cosa, Pompei. Edifici pubblici e utilitari: basiliche, curie, comitia (Cosa, Pompei), il
Tabularium e la Porticus Aemilia a Roma.
Archi, volte e cupole, nomenclatura, configurazioni geometriche, comportamento statico. Volte a botte, a
vela, a padiglione, a crociera, a “ombrello”, mista a padiglione e ombrello. La cupola. Principali sistemi di
raccordo: pennacchi sferici, trombe coniche.
La città romana. Cenni sulla castrametazione. Aosta, Verona, Lucca, Firenze
Il Foro Romano e i suoi monumenti principali.
Il teatro romano: Roma, Teatro di Pompeo e cenni sul teatro di Marcello
Fori imperiali: Foro di Cesare (per gli altri Fori vedere qui di seguito).
Architettura augustea, “neoatticismo”. Roma, Foro di Augusto e Ara Pacis, Arco di Augusto a Susa. la
tipologia degli archi trionfali.
Edilizia domestica: domus e insulae, schemi distributivi., casa di Augusto sul Palatino, casa del Fauno a
Pompei, caseggiato di Diana e Horrea Epagathiana a Ostia Antica.
Età giulio-claudia. Architetture di Claudio: Roma, Porta Maggiore e tempio di Claudio sul Celio, porta dei
Borsari a Verona. architettura di Nerone. Domus Aurea. Decorazione parietale romana, gli stili pompeiani..
Architettura dei Flavi. Roma, Domus Flavia e Domus Augustana sul Palatino Templum Pacis (Foro di
Vespasiano), Foro Transitorio o di Nerva, Anfiteatro Flavio (Colosseo), cenni sugli anfiteatri.
Architettura di Traiano e Apollodoro di Damasco. Foro di Traiano e complesso dei Mercati.
l’architettura di Adriano. Pantheon, tempio di Venere e Roma, Villa Adriana
I complessi termali romani: terme di Agrippa (cenni). Caratteristiche ed evoluzione delle terme imperiali:
terme di Nerone, Traiano, Diocleziano, Caracalla.
L’architettura tardo-romana e la fine dell’arte classica. Fattori che determinano il cambiamento. L’età di
Diocleziano. palazzo di Diocleziano e Porta Aurea a Spalato.
Le nuove capitali europee. Treviri, la città, le terme imperiali, “Basilica” (“Aula Regia”) di Costantino, Porta
Nigra. Salonicco, cenni sull’assetto urbanistico e sui principali monumenti (strada colonnata, “Tetrapilo”,
mausoleo di Galerio o “Rotonda”).
Villa imperiale a Piazza Armerina, la visione per scorci, la disposizione planimetrica affrancata dalle rigide
assialità.
Basilica di Massenzio a Roma.
Arco di Costantino e uso dei materiali di recupero (spolia).
Evoluzione degli edifici centrici. ninfeo degli Orti Liciniani (“tempio di Minerva Medica”)
Costantino e l’architettura religiosa cristiana dopo il 313 d.C. Gli edifici centrici “a doppio guscio o involucro”:
mausoleo di Costantina (“S. Costanza”) a Roma
Le prime basiliche costantiniane. Caratteristiche della basilica paleocristiana: impianto planimetrico, alzati,
nomenclatura ecc. Basiliche paleocristiane a Roma: San Pietro e la tomba dell’Apostolo, Basilica del
Salvatore (S.Giovanni in Laterano)
Gli edifici religiosi tra la fine del IV e il V secolo. S. Paolo e S.Maria Maggiore a Roma.
Tipo della basilica con facciata aperta con colonnati: S. Clemente a Roma.
Basiliche cimiteriali circiformi: cenni su S. Sebastiano e S. Agnese a Roma.
I battisteri: Battistero Lateranense a Roma.
Modelli occidentali fuori Roma: Basilica Apostolorum (S. Nazaro), S. Tecla, S. Lorenzo maggiore a Milano.
Architettura paleocristiana nel vicino Oriente: Basilica del Golgota a Gerusalemme, chiesa della Natività a
Betlemme, chiesa dell’Acheiropoietos a Salonicco.
La definizione del tipo basilicale: S. Sabina a Roma.
L’architettura bizantina.del VI secolo (Giustiniano) in Oriente e in Occidente. chiese dei SS. Sergio e Bacco,
di S. Irene e di S. Sofia a Costantinopoli. S. Vitale, basiliche di S. Apollinare Nuovo e di S. Apollinare in
Classe a Ravenna.
II
ARCHITETTURA MEDIEVALE
L’alto Medioevo. Chiesa di S. Salvatore a Brescia e continuità del tipo della basilica di V secolo.
Mutamenti sullo scorcio dell’VIII secolo L’architettura carolingia. La concezione imperiale classicista di Carlo
Magno, il tema delle grandi abbazie. Le innovazioni tipologiche, spaziali, liturgiche. Gli edifici chiesastici e i
Westwerke: abbaziali di Corvey, Centula (St. Riquier), Cappella Palatina di Aquisgrana; chiese a cori
contrapposti, transetti doppi: abbazie di San Gallo e di Fulda (S. Bonifacio); cripte esterne o sotterranee:
cripte di Corvey (cenni) e di Saint-Germain ad Auxerre. Rivisitazioni classiciste: portico d’ingresso (Torhalle)
dell’abbazia di Lorsch; costruzioni centrali a volta: cappella di Germigny-des-Prés
L’architettura ottoniana nell’area settentrionale europea nell’XI secolo. Carattere aulico e di grande dignità
sacrale degli edifici ecclesiastici. Riferimenti alla tradizione paleocristiana. Il tema dei transetti e del Westbau
in facciata. abbaziale di Hersfeld, chiese monastiche di S. Gertrude a Nivelles, S. Michele a Hildesheim, S.
Ciriaco a Gernrode. Diffusa imitazione del modello della Cappella Palatina di Aquisgrana: cenni su S. Maria
a Ottmarsheim e sulla collegiata della Trinità a Essen. Le chiese di Colonia: S. Pantaleone, S. Maria in
Campidoglio e il tema della terminazione a triconco. Cattedrali di Treviri e di Spira (la fabbrica ottoniana).
L’età romanica. Caratteri dell’architettura del periodo: poetica, tipologie planimetriche e degli alzati,
mutamenti del sistema statico-costruttivo
Il primo romanico. L’area meridionale europea sotto la Loira e in Borgogna nell’XI secolo. Abbaziale di SaintMartin-du-Canigou, chiesa di S. Vincenzo di Cardona. chiese di S. Benigno a Digione, S. Filiberto a Tournus,
Sant’Ilario a Poitiers, Saint-Benoît-sur-Loire. Abbaziale di Cluny II.
Caratteri delle chiese di pellegrinaggio: Santiago di Compostella, Saint-Sernin a Tolosa, Sainte-Foy a
Conques.
Architettura romanica in Francia nell’XI e XII secolo. Abbaziale di Cluny III. Le scuole regionali francesi. La
Borgogna: priorati cluniacensi di Paray-le-Monial e la-Charité-sur-Loire; cattedrale di Saint-Lazare ad Autun,
chiese della Maddalena a Vezelay e di Saint-Etienne a Nevers. L’Alvernia: chiesa di Notre-Dame-du-Port a
Clermont-Ferrand, cenni sulle chiese di Orcival, Issoire e sulla parrocchiale di Saint-Nectaire. L’area del
Velay: cattedrale di Le Puy. L’Aquitania e le zone adiacenti: cattedrale di S. Pietro ad Angoulême, chiesa di
Saint-Etienne-de-la-Cité e cattedrale di Saint-Front a Perigueux. Il Poitou: chiese di Saint-Savin-surGartempe, di Notre-Dame-la-Grande a Poitiers.. La Provenza: chiese di Saint-Gilles-du-Gard, di SaintTrophime ad Arles, cenni sulle chiese di Saint-Paul-Trois-Chateaux, di Saint-Restitut (facciata), di SaintGuilhelm-le-Desert. L’area settentrionale e la persistenza di influenze imperiali: Saint-Etienne a Vignory. La
Normandia: abbaziali di Bernay, di Mont-Saint-Michel, di Jumieges, di Saint-Etienne e della Trinite a Caen.
Il romanico in Inghilterra e l’influenza dell’architettura normanna.Caratteri originali dell’architettura romanica
inglese. Le cattedrali di Durham, Norwich, Gloucester.
L’architettura romanica tedesca: continuità della cultura ottoniana. La trasformazione del duomo di Spira. Le
grandi cattedrali renane, Magonza, Worms.
Il romanico in Spagna. Santiago di Compostela e la diffusione del romanico francese nella penisola iberica.
L’architettura romanica italiana. L’Italia luogo d’incontro di culture e tradizioni di diverse provenienze
(settentrionali, bizantine, arabe); persistenze locali della tradizione classica. La Lombardia e la regione
padano-veneta. Rapporti con l’area romanica europea e con la cultura architettonica imperiale. L’area
comasca: chiese di S. Carpoforo, di S. Abbondio e di S.Fedele a Como; S. Maria del Tiglio a Gravedona; la
chiesa di S. Maria Maggiore a Lomello e l’uso degli archi-diaframma. L’area pavese-milanese: S. Ambrogio a
Milano; S. Michele a Pavia; cattedrali di Parma, Modena, Ferrara. Chiese di S. Zeno e di S. Lorenzo a
Verona.
Battisteri a volume semplice e a doppio involucro. Battisteri di Lenno e di Cremona Chiese a impianto
centrico: cenni su S. Tommaso in Limine ad Almenno, sul S. Lorenzo a Mantova e sul Santo Sepolcro nel
complesso di S. Stefano a Bologna.
L’area veneziana e lagunare, sopravvivenze tardo-romane e bizantine: S. Marco a Venezia, duomo di S.
Donato a Murano; duomo dell‘Assunta e chiesa di S. Fosca a Torcello.
La Toscana. Autonomia culturale e originalità di sviluppi delle aree fiorentina e pisano-lucchese.Permanenze
classiciste, influenze orientali. Chiesa di S. Miniato al Monte e battistero di Firenze, cenni sulla Collegiata di
Empoli. Campo dei Miracoli con Duomo, Battistero, Torre campanaria a Pisa; chiese di S. Frediano (cenni) e
S. Paolo a Ripa d’Arno a Pisa; chiesa di S. Michele e duomo di S. Martino a Lucca; chiesa di S. Giovanni
Forcivitas a Pistoia; Pieve o Badia di Arezzo; abbaziale di S. Antimo presso Castelnuovo dell’Abate; chiesa
di S. Pietro a Grado presso Pisa.
Le Marche: chiese di S. Claudio al Chienti; Ancona: duomo di S. Ciriaco e chiesa di S. Maria di Portonovo.
L’Umbria: chiesa di S. Eufemia a Spoleto, duomo di S. Rufino ad Assisi.
Il Lazio e Roma: Persistenza delle tradizioni classica e paleocristiana: chiese di S. Pietro e di S. Maria
Maggiore a Tuscania, di S. Maria in Castello a Tarquinia. Roma: chiese di S. Maria in Cosmedin, di S.
Clemente, di S. Maria in Trastevere. Abbazia di Montecassino.
L’Italia meridionale: compresenza di influssi orientali e mediterranei e di caratteri architettonici continentali
normanni. Traduzione in forme romaniche della tipologia basilicale su colonne. La Campania: cattedrale di
Salerno, cenni sulle cattedrali di Caserta Vecchia e di Aversa. La Basilicata: abbazia della Trinità di Venosa,
cenni sul duomo di Acerenza. La Puglia: chiesa di S. Nicola a Bari, cattedrali di Trani, Bitonto, Molfetta,
Valenzano. La Calabria: “Cattolica” di Stilo. La Sicilia: cattedrali di Cefalù e di Monreale; Palermo: Cappella
Palatina, Duomo, chiesa di S. Cataldo.
Caratteri dell’architettura cistercense in Francia e in Italia: monasteri di Citeaux, Fontenay. Fossanova e
Casamari nel Lazio.
Architettura delle chiese gotiche. Mutamenti politici, sociali e culturali. Evoluzione dell’organismo costruttivo
romanico: nell’organismo “a scheletro”; archi acuti, volte a crociera, costoloni, archi rampanti. Strutturazione
della parete: verticalismo e linearismo; diagonalità e unitarietà degli spazi interni; smaterializzazione del
muro e parete diafana. La luce gotica.
Primo gotico e Gotico maturo in Francia. L’Ile-de-France e le prime cattedrali. Il programma edilizio e
artistico dell’abate Sugerio nella facciata e nel coro di Saint-Denis. Cattedrali di Sens, di Noyon, di Laon, di
Notre-Dame a Parigi.
Cattedrali di Chartres, Bourges, facciate dei transetti della cattedrale di Chartres, facciata della cattedrale di
Notre-Dame a Parigi, cattedrali di Reims e di Amiens;; cori delle cattedrali di Coutances e di Le Mans;
cattedrale di Beauvais.
Diffusione dell’architettura gotica in Spagna: cattedrali di Toledo e di Burgos.
Caratteri dell’architettura gotica inglese. Cattedrali di Canterbury, Lincoln, Wells, coro degli Angeli nella
cattedrale di Lincoln.
Il gotico rayonnant in Francia: facciate della chiesa di Saint-Nicaise e della cattedrale a Reims, navata e
transetti di Saint-Denis, cenni sulla cappella di Saint-Germain-en-Laye; la Sainte-Chapelle a Parigi, transetti
di Notre Dame a Parigi, chiesa di Saint-Urbain a Troyes, cattedrale di Narbona e di Saint-Nazaire a
Carcassonne, chiese dei Giacobini a Tolosa, cattedrale di Albi.
Architettura del Duecento e Trecento in Italia. Limitata penetrazione del gotico d’Oltralpe: chiesa di S.
Andrea a Vercelli (cenni). Influenze degli ordini mendicanti nella definizione del Gotico italiano e del tipo
delle chiese “fienili”: chiese di S. Francesco a Pisa, di S. Domenico a Siena (cenni), di S. Francesco a
Bologna; di S. Croce e di S. Maria Novella a Firenze. Basilica papale di S. Francesco ad Assisi. Cattedrali di
Siena , Orvieto e di S. Maria del Fiore a Firenze.
Il passaggio all’architettura del Quattrocento. Cenni su Filippo Brunelleschi. Cupola di S. Maria del Fiore.
BIBLIOGRAFIA SINTETICA DI BASE
ROCCO G., Introduzione agli ordini architettonici antichi, Roma 1995
BOZZONI C., FRANCHETTI PARDO V, ORTOLANI G., VISCOGLIOSI A., L’architettura del mondo antico, Bari 2006
BERVE H.- GRUBEN G., I templi greci, Firenze 1961
BONELLI R., BOZZONI C., FRANCHETTI PARDO V., Storia dell’architettura medievale, Bari 2009
Per approfondimenti:
ROCCO G., Guida alla lettura degli ordini architettonici antichi. I. Il dorico, Napoli 1994
ROCCO G., Guida alla lettura degli ordini architettonici antichi. II. Lo ionico, Napoli 2003
MARTIN R. Architettura greca, Milano 2003
MERTENS D., Città e monumenti dei Greci d’Occidente, Roma 2006
LAUTER H., L’architettura dell’Ellenismo, Milano 1999
CHARBONNEAUX I., MARTIN R., VILLARD F., La Grecia ellenistica, Milano 1971
WARD-PERKINS J. B., Architettura romana, Milano 1998
GROS P., Architettura e società nell’Italia romana, Roma 1987
GROS P., L’architettura romana dagli inizi del III secolo a.C. alla fine dell’alto impero, Milano 2001
MENEGHINI R., SANTANGELI VALENZANI R., I Fori Imperiali.Gli scavi del Comune di Roma (1991-2007), Roma 2007.
COARELLI F., guide archeologiche di Roma e del Lazio (ed. Laterza)
GIULIANI C. F., L’edilizia nell’antichità, Roma 2007
ADAM J. P. , L’arte di costruire presso i Romani: materiali e tecniche, Milano 2008
KRAUTHEIMER R., Architettura paleocristiana e bizantina, Torino 1986
BETTINI S., Lo spazio architettonico da Roma a Bisanzio, Bari 1978
MANGO C., Architettura bizantina, Milano 1989
CONANT K. J., Carolingian and Romanesque architecture 800 to 1200, Edimburgh 1959, rist. New Haven- London
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GRODECKI L., Architettura gotica, Milano 1996 (serie Electa)
BONELLI R., Il duomo di Orvieto e l’architettura italiana del Duecento e Trecento, Roma 1972 (nuova ediz. Città di
Castello 2003)
BONELLI R., “Specialis Ecclesia”: ipotesi sulle fasi costruttive della basilica di Assisi, in: «Architettura. Storia e
documenti», 2, 1985, pp. 5-33
BOZZONI C., CARBONARA G., La basilica di S. Francesco ad Assisi: alcune nuove acquisizioni, in Architettura:
processualità e trasformazione, atti del convegno internazionale di studi, Roma, Castel S. Angelo 24-27 novembre 1999,
Roma 2000, pp. 117-134
DI PASQUALE S., Brunelleschi. La costruzione della cupola di Santa Maria del Fiore, Venezia 2002
ZANDER G., Nozioni elementari sugli archi e le volte. Loro forma geometrica. Rappresentazione grafica. Criteri intuitivi di
stabilità. Nomenclatura, estratto da Appunti del corso di Storia dell’Architettura I dell’a.a. 1985-86.
Contributi utili per un’introduzione allo studio della storia dell’architettura:
BRUSCHI A., Introduzione alla storia dell’architettura. Considerazioni sul metodo e sulla storia degli studi, Milano 2009.
BRUSCHI A., MIARELLI MARIANI G., Introduzione, pp. 3-10 e BRUSCHI A., Premessa. Indicazioni metodologiche per
lo studio storico dell’architettura, pp. 13-29 in Lineamenti di Storia dell’architettura, Roma.
DE ANGELIS d’OSSAT G., Studio dei monumenti dal punto di vista storico, artistico e tecnico, pp. 59-66, in «Strumenti»
n. 13, quaderno della Scuola di specializzazione per lo studio ed il restauro dei monumenti dell’Università degli Studi di
Roma “La Sapienza” Sul restauro dei monumenti architettonici, Concetti, operatività, didattica, Roma 1995.
BENEDETTI S., L’officina architettonica, pp. 113-119, e Il processo di lettura storico-critico, pp. 120-124, in «Strumenti»
n. 3, quaderno della Scuola di specializzazione per lo studio ed il restauro dei monumenti dell’Università degli Studi di
Roma “La Sapienza”, Letture di architettura. Saggi sul Cinquecento romano, Roma 1987.
In generale si consiglia, per la nomenclatura, ma anche per chiarimenti sulle varie correnti architettoniche (es.:
architettura carolingia, ottoniana, romanica, gotica ecc.) o sulle personalità artistiche considerate, la consultazione di
dizionari ed enciclopedie specifiche, quali:
Enciclopedia Universale dell’Arte (E.U.A.)
Dizionario di Architettura e Urbanistica (D.A.U.)
Enciclopedia dell’Arte Antica
Enciclopedia dell’Arte medievale
PEVSNER N., FLEMING J., HONOUR H., Dizionario di Architettura
Per i singoli monumenti si possono consultare anche monografie ad essi dedicate.
Materiale illustrativo concernente i monumenti romanici italiani meno conosciuti si può reperire anche nei volumi della
serie Italia romanica della casa editrice Jaca Book.
I testi segnalati possono essere reperiti anche presso le biblioteche di Facoltà o del Dipartimento di Storia, Disegno e
Restauro dell’Architettura a piazza Borghese 9.