Radiofarmaci e ADR - Farmacovigilanza Calabria
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Radiofarmaci e ADR - Farmacovigilanza Calabria
Reazioni avverse con radiofarmaci I radiofarmaci , secondo il tipo di radionuclide, possono essere da uso: Diagnostico ( gamma, beta+ emittenti) Terapeutico ( beta-, alfa) - vedi tabella 1.1 Molte ADRs e reazioni false-positive da radio farmaci, tutt’oggi, avvengono negli ospedali, ma altrettante non vengono riportate. Attualmente le informazioni riguardanti queste reazioni da radiofarmaci sono poche. Occorre, tuttavia, effettuare una prima distinzione tra reazione avversa e falso-positivo. Per reazioni avverse da farmaco o radiofarmaco si intende una qualsiasi reazione non desiderata a seguito della somministrazione del farmaco a dosaggio terapeutico. Le reazioni false-positive, invece, possono essere definite come una qualsiasi manifestazione causata da un eccessivo accumulo ( fisiologico o patologico) di un radiofarmaco. USO DIAGNOSTICO O TERAPEUTICO RADIOFARMACO Scintigrafia Cerebrale Tc-HMPAO I-123 amfetamina o IMP Scintigrafia Tiroidea Tc-99m pertecnetate I-123 NaI Scintigrafia Tumori Neuroendocrini I-131-MIBG I-123-MIBG Emazie Marcate Tc-RBC denaturate Scintigrafia con leucociti Tc-HMPAO leucociti In-111 leucociti Studio del volume ematico Studio del volume plasmatico Tc-99m RBC I-125/131 albumina Scintigrafia miocardica Tc-99m sestaMIBI Tc-99m albumina Angioscintigrafia Tc-99m DTPA Fleboscintigrafia Tc 99m-MAA Scintigrafia Ossea Tc-99mMDP o HDP Scintigrafia polmonare perfusionale Tc-99m MAA Studio reflusso gastrico Tc-Sn-colloidale Test di Schilling Co-57 Vit. B12 Studio mucosa ectopica Tc-99m pertecnetato Scintigrafia fegato e milza Tc99mSn/S/albumina colloide Scintigrafia epatobiliare Tc-99mHIDA 40 150 Scintigrafia renale Tc-99m DTPA Tc-99m MAG3 I-123-Hippuran Tc-99m DMSA Scintigrafia minzionale Tc-99mn pertecnetato Scintigrafia recettori somatostatina 111 In Pentetreotide Scintigrafia midollare Tc-99m micro colloide Radioterapia metabolica delle metastasi ossee Patologie ossee Stronzio- Sr 89 cloruro Samario –Sm 153 _EDTMP Fosforo-P 32 (generalmente fosfato) Renio – Re 186 – HEDP (non ancora registrato) Stagno -Sn117m-DTPA (in fase III) Difosfonati marcati con 99mTc Le indicazione principali sono: neoplasie (primitive o secondarie) dell’osso fratture occulte osteomielite necrosi avascolare patologia flogistico-degenerativa stato della protesi articolari malattie metaboliche dell’osso sia focali (es. m. di Paget) che diffuse (ad es. iperparatiroidismo) RSD ( reflex sympathetic distrophy) infarto osseo vitalità degli innesti ossei dolore osseo non spiegato dalle altre metodiche valutazione della attività osteoblastica, prima di terapia radiometabolica con 89Sr, 153 SmEDTMP, 186 Re HEDP Tab.1. Usi principali dei radiofarmaci E’ stata effettuata una review da letteratura dal 1957 al 2006, dimostrata dalla Cochrane Collaboration, un’organizzazione internazionale no-profit che provvede alla raccolta di studi di ricerche mediche. La ricerca ha permesso di evidenziare 6 casi di ADRs da radiofarmaco, di cui 2 da 18F-FDG e 4 da 99m Tc. Tra i 4 casi di ADR da 99mTc, un paziente mostrò reazione anafilattica. Furono poi trovati un totale di 8 casi di reazioni false-positive con 99mTc. Si riportano schematicamente nel grafico successivo le numerosità delle segnalazioni alla EANM (European Association of Nuclear Medicine) nel periodo che va dal 1980 al 2004. Fig. 1.1. Segnalazioni ADRs riportate dall’EANM nel periodo 1980-2004 Lazarou (1998) sottolineava come vi era già anni addietro una sottosegnalazione di ADRs, condizione che causò negli USA oltre 100.000 morti tra 1994-1998 attribuibili a reazioni tossiche da mezzi di contrasto. Tali studi vennero molto criticati, in primis perché i dati epidemiologici sulle ADRs erano scarsi e datati. Jones (1982) si rese conto di come questi casi di ADRs sebbene isolati avevano lanciato avvisaglie e raramente erano silenti. Il quadro clinico si contraddistingueva da un aumento delle transaminasi epatiche, uremia ad una azospermia. Con i radio farmaci la situazione non era differente, essendo essi stessi farmaci. Le reazioni false-positive ricoprono oggi un grande interesse in medicina nucleare e negli studi di farmacovigilanza. Molti stati di malattia possono infatti alterare la biodistribuzione del radiofarmaco. Vediamo di schematizzare, sia pur per sommi capi, la distribuzione dei radio farmaci nei diversi organi, i tempi di accumulo e di eliminazione, laddove per Tacc intendiamo il T½ dell’accumulo e per Tel, invece, il T½ dell’eliminazione ( dati estrapolati da www.ainm.it) Radiofarmaco Caratteristiche farmacocinetiche 18F-FDG La massima parte si allontana dal plasma in tempo assai breve (T < 1 cm). Il cervello ne capta il 6% (con Tacc: 8’) e il cuore il 4% (Tacc: 4m) con ritenzione permanente. Il 30% viene eliminato per via renale (20% nelle prime due ore), con T1 12 m (0.25) e T2 1.5 h (0.75). La ritenzione in tutto il corpo (esclusa la vescica) ha T1 12m (0.075), T2 1.5h (0.225) e T3 infinito (0.70). Organo critico: parete vescicale. Gallio (66Ga, 67Ga, 68Ga, 72Ga) - citrato. Si distribuisce per il 13% alle ossa, il 5% al fegato, il 5.4% al midollo osseo. Viene eliminato per il 91% tramite le urine e per il 9% attraverso l’intestino tenue 99mTc-DMSA Il 50% si accumula nella corticale renale con permanente ritenzione (Tacc: 1h); il 10% nel fegato e l’1% nella milza, con lo stesso Tacc. Allontanamento da fegato e milza con T1 2h (0.50) e T2 1.8g (0.50). Eliminazione urinaria: 50%. Ritenzione corporea con T1 2h (0.25), T2 1.8 g (0.25) e T3 infinito (0.50 99mTc-DTPA 99mTc-gluconato (e glucoeptonato) 99mTc-difosfonato Si distribuisce nello spazio exstracellulare di tutto il corpo e viene eliminato totalmente dal rene con funzione biesponenziale T1 1.67 h (0.99) e T2 7g (0.01); tempo di transito renale 5’. In caso si alterata funzione renale si assume a fini dosimetrici un T1 di 16.7 h e un tempo di transito renale di 20 Si distribuisce nello spazio extracellulare da cui viene eliminato per filtrazione glomerulare. Ma una parte (15%) viene captata dal parenchima tubulare renale (Tacc: 45 m) e dismessa da questo lentamente con Tel 0 24h. La ritenzione globale corporea (escluso contenuto vescicale) ha T1 20 m (0.35), T2 2.4 h (0.30) e T3 3.7 g (0.35). La captazione ossea è del 50% (Tacc 15m) con allontanamento avente T1 2h (0.30) e T2 3h (0.70). La ritenzione ossea a 24 ore, normalmente del 30% diviene 40% nell’osteomalacia, 50% nell’iperparatiroidismo primario, 60% nel Paget, 90% nella osteodistrofia renale. Il rene ne assume il 2% che elimina con tempi e frazioni uguali alla eliminazione (per via urinaria) dal resto del corpo: T1 0.5h (0.30), T2 2h (0.30) e T3 3g (0.40). Organi critici (a pari equivalente di dose) sono l’osso e la parete vescicale. 131I e 123I-ioduro Cinetiche variabili a seconda delle frazioni assunte dalla tiroide, dallo stato metabolico, dall’entità del ricircolo dello iodio organificato, dalle condizioni funzionali renali Tab 2. Farmacocinetica dei principali radio farmaci (www. aimn.it) Inoltre, alcuni farmaci possono comportarsi come gli analoghi della somatostatina usati nelle sindrome carcinoide; ad esempio nella scintigrafia SPECT con [111In] Pentetreotide nei tumori neuroendocrini si ha una immagine falso-negativo, dovuto alla competizione con i siti recettoriali. Il 111In pentetreotide si lega specificamente ai recettori per la somatostatina., trova indicazione come coadiuvante nella diagnosi e nel trattamento dei tumori neuroendocrini gastro- enteropancreatici (GEP) e nei carcinoidi che possiedono recettori, in quanto ne facilita la localizzazione. I tumori privi di recettori non vengono visualizzati. Il concetto falso negativo in questo caso si riferisce ad un meccanismo di tipo farmacodinamico e confonde il falso positivo riferito alle adr. A differenza degli altri farmaci presi per scopi terapeutici, i radio farmaci raramente danno ADRs. Ciò può essere spiegato col fatto che generalmente tale categoria terapeutica viene somministrata un numero limitato di volte nello stesso paziente e che viene effettuata in ambiente protetto e strettamente monitorato. Nonostante questo, però, la possibilità di ADRs alla somministrazione esiste. Nonostante il numero sia basso, anche in tale campo vi è sottosegnalazione; si è dimostrato come solo il 10% delle possibili reazioni avverse viene attualmente riportato. Fortunatamente si tratta di reazioni avverse lievi, e nella maggioranza non richiede trattamento. Sampson nel 1993 classificò le ADRs da radio farmaci in quattro classi: Tipo I- anafilattiche, tipo II -citotossiche, Tipo III- da immunocomplessi e Tipo IV - cellulo-mediate. Oggi sappiamo però che questa classificazione, ben adatta per reazioni allergiche, non è interamente applicabile per i radiofarmaci. Per correggere tali criteri di catalogazione delle reazioni avverse da radiofarmaco, Silberstein e Ryan nel 1996 elaborarono un algoritmo specifico. In esso le probabilità di causalità di una ADR sono distinte in: Non connesse condizionate, possibili, probabili. Recentemente, Santos-Oliveira et al (2008) hanno sottolineato come la biodistribuzione di un radiofarmaco possa essere influenzata da molteplici fattori quali, malattia e interazioni con altri farmaci. ADRs da Tecnezio Il primo a parlare di reazioni avverse da 99mTc fu lo studioso Spicer nel 1982. Il paziente analizzato era una donna di 60 anni affetta da carcinoma alla mammella e sottoposta a indagini ossee per valutare eventuali metastasi. Venne somministrato il MDP, metilen difosfonato associato a 99m Tc. Circa 48h dopo la somministrazione la paziente mostrò prurito, eritema e rash cutanei che durarono per 3-4 giorni. In seguito ad una successiva somministrazione, la paziente mostrò segni di congiuntivite ed iperemia alla faringe che portarono alla diagnosi di eritema multiforme. Oltre a questo, l’uso di MDP portava a nausea, malessere generale e vertigini. Altro caso analizzato fu quello di una donna, 42 anni, affetta da tumore alla mammella alla quale furono iniettati 555MBq di MDP. Dopo circa 24h mostrò arrossamento e gonfiore agli occhi, eritema cutaneo e alterazioni di alcuni parametri ematici e alterazioni della funzionalità epatica e renale. Indagini specifiche su tali organi non mostrarono alterazioni tissutali. La paziente rispose ad un trattamento a base di corticosteroidi, che riportò alla normalità la funzionalità renale nel giro di 15 gg e di quella epatica in 6 gg. Mentre le manifestazioni dermatologiche migliorarono in meno di una settimana. Le possibili reazioni anafilattiche con 99mTc-sestamibi furono descritte da Mujtaba et al nel 2007. Si tratta di una sostanza captata attivamente sia dalle cellule tiroidee che dalle cellule paratiroidee, utilizzata nella scintigrafia paratiroidea nel sospetto clinico di iperfunzione delle ghiandole Paratiroidi e si propone di localizzarne la sede. E’ possibile identificare ghiandole paratiroidee patologiche, caratterizzate da elettiva concentrazione del 99mTc Sestamibi. Il caso clinico analizzato era riferito ad una donna bianca di 63 anni. Dopo la somministrazione del radiofarmaco si mostrò subito respiro affannoso , tachipnea, prurito sparso, macroglossia e rash maculo papulare. Tali sintomi fecero sospettare ad una reazione anafilattica. La somministrazione di adrenalina e difenidramina intravena portò ad una cessazione dei sintomi. ADR da 18F-FDG Negli ultimi anni la scansione PET con 18F-FDG (fluorodeossiglucosio) ha giocato un ruolo importante nella valutazione della risposta ad un trattamento chemioterapico , come anche alla diagnosi di un tumore e/o metastasi. Altro caso analizzato era quello di un uomo di 66 anni a cui era stato diagnosticato un carcinoma di cellule squamose del polmone, classificato come fase clinica IIIA (T2N2M0) trattato con paclitaxel. Un'esplorazione di FDG-PET prima della chemioterapia dimostrò inizialmente l'accumulo del chemioterapico soltanto nel tumore e a seguire anche nei linfonodi sopraclavicolari, che indicarono la metastasi di linfonodo. Il paziente subi’una biopsia sui linfonodi sopraclavicolari e, dopo di che tutti mostrarono reazioni tipo sarcoidosi e nessuna cellula tumorale venne rintracciata. Si concluse cosi che quando si valutava l'effetto della chemioterapia di induzione, una “reazionesarcoidosi” potrebbe condurre all'accumulazione del positivo falso di FDG. Radiofarmaco Sintomi Classificazione Gallio-citrato Gastralgia e melena 24 ore 2 post e.v. 131Iodio Prurito ed eritema 12 ore dopo 1.85 MBq 3 Mal di gola e dolorabilità 4 della regione anteriore del collo 48 ore dopo 406 MBq 123 I - MIBG Nausea ed alterazione del 4 sapore durante l’e.v. 99Tc - nanocollidi Severo gonfiore alle mani ed 4 ai piedi 90 min. dopo l’iniezione locale 99Tc - MIBI Sapore metallico durante l’e.v. Rash al tronco ed all’estremità 2 giorni dopo l’e.v 99Tc - oxidronato Temporanea perdita della coscienza e sudorazione profusa Emicrania il giorno dopo l’e.v. seguito da rash cutanei. Successivamente si é scoperto essere meningite 99Tc - DPD Dolore alle mani, affette da patologia ossea conosciuta, di breve durata dopo l’e.v 4 2 2 1 2 Tab 3.Reazioni avverse rilevate dopo la somministrazione di radiofarmaci . La gravità degli eventi si basa sulla classificazione di Silberstein e coll. ove 1) non in relazione con la somministrazione, 2) improbabile e non correlata, 3) possibile e 4) probabile ( www.aimn.it) Come comportarsi in caso di reazione avversa? In seguito ad ADRs da radiofarmaco,come quelli appena analizzati, i trattamenti seguiti variano a seconda della reazione. Nei casi di reazione allergica persistente usati antistaminici come. Nel caso di vomito e/o nausea,invece, antagonisti dopaminergici (anticolinergici (ioscina),ma anche antistaminici. Nel caso di ADRs severe,invece, vengono impiegati corticosteroidi . Se si associa broncospasmo il trattamento di elezione prevede ossigeno , adrenalina e idrocortisone e.v. Sintomo Approccio terapeutico Nausea Vomito antagonisti dopaminergici- metoclopramide anticolinergici- ioscina antistaminici- cinnarizina e prometazina Rash orticariodi antistaminici Reazioni anafilattiche Broncospasmo ossigeno adrenalina e.v. corticosteriodi aminofillina Collasso cardiovascolare Ossigeno Idrocortisone e.v. adrenalina e.v. plasma expanders Tab.4 Approcci terapeutici in caso di ADRs Bibliografia Maeda J, Ohta M, Hirabayashi H, Matsuda H; False positive accumulation in 18F fluorodeoxyglucose positron emission tomography scan due to sarcoid reaction following induction chemotherapy for lung cancer; J Thorac Cardiovasc Surg, 2005 Apr;53(4):196-8. R.Oliveira; Undesiderable events with radiopharmaceuticals; J.Exp.Med, 2009; 217, 251-257. Hesselwood, S.R. & Keeling, D.H. Frequency of adverse reactions to radiopharmaceuticals in europe. Eur. J. Nucl. Med., (1997) ; 24, 1179-1182. Silberstein, E.B. Prevalence of adverse reactions to positron emitting radiopharmaceuticals in nuclear medicine. Pharma-copeia Committee of the Society of Nuclear Medicine. J. Nucl. Med. (1998); 39, 2190-2192. Mine SİLİNDİR, A. Yekta ÖZER; Adverse Reactions to Radiopharmaceuticals (ARRP):Particularly To Technetium Radiopharmaceuticals; J. Pharm. Sci.; 2008, 33, 109–117. www.EANM.org www aimn.it