pvCasa di prima accoglienza “Mamma Emilia”

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pvCasa di prima accoglienza “Mamma Emilia”
pvCasa di prima accoglienza “Mamma Emilia”
Destinatari del servizio
Il servizio è rivolto a gestanti e madri con bambini che hanno bisogno di temporanea ospitalità,
indipendentemente dalla loro nazionalità, etnia, lingua, cultura e religione.
L’equipe della Casa famiglia “Mamma Emilia” ed il Servizio Sociale del Comune inviante
valuteranno l’eventuale ingresso di madri che non vogliono più subire violenze, che devono
gestire separazioni segnate da gravi problematiche socio-economiche e da conflitti familiari, che
vivono la difficile condizione di migranti. Il tutto tenendo presente che “Mamma Emilia” non è
una struttura protetta ma di prima accoglienza, monitorata e controllata 24 ore su 24.
Non possono, assolutamente, accedere donne che presentino una problematicità tale da
richiedere interventi di servizi specifici, esistenti sul territorio ed ai quali saranno indirizzate
(donne con problematiche psichiatriche, donne sieropositive o con dipendenza da stupefacenti
e/o alcool).
Descrizione del servizio
La casa di prima accoglienza “Mamma Emilia” è una piccola struttura residenziale dove, per un
breve periodo e nell’attesa di soluzioni più adeguate, è garantito il soddisfacimento di bisogni
fondamentali.
“Mamma Emilia” è una struttura parzialmente autogestita dalle ospiti; il personale è presente con
turni lavorativi consecutivi di 8 ore.
Il tempo di permanenza previsto è di 60 giorni durante i quali l’èquipe della casa d’accoglienza ed
il Servizio Sociale del Comune inviante si attivano per realizzare interventi personalizzati.
L’eventuale proroga viene concordata nell’ambito del progetto individuale e viene valutata
dall’equipe del C.A.V. in accordo con il Servizio Sociale del Comune inviante (2 mesi più ulteriori
6, per un massimo di 8 mesi).
Le ospiti sono registrate in modo da offrire alle autorità competenti il monitoraggio della
situazione.
Ogni ospite è stimolata ad organizzare i propri spazi e il proprio tempo, ad interiorizzare regole e
orari (regolamento interno), a svolgere attività culturali (linguistiche, creative, culinarie) ed a darsi
responsabilità nei confronti dei figli.
Un comportamento irregolare o contrastante il regolamento della struttura sarà discusso con il
Servizio Sociale del Comune inviante e potrà dar luogo all’allontanamento dalla struttura.
Obiettivi
• Accoglienza
• Integrazione/inserimento
• Supporto e sostegno
Accesso
Le richieste d’accoglienza provengono dal Servizio Sociale del Comune inviante.
I Fase: PROCEDURE INGRESSO OSPITI
• Primo colloquio con i Servizi Sociali del Comune inviante.
• L’assistente sociale del comune segnala la situazione al C.A.V. (all’assistente sociale o
all’operatrice di segreteria), nei giorni e negli orari definiti, sia telefonicamente sia inviando
principali notizie sulla probabile ospite, attraverso l’utilizzo di un’apposita scheda di
segnalazione, concordata con il servizio medesimo, che fornisce oltre ai dati anagrafici,
informazioni sulle seguenti aree:
1. socio – relazionale
2. sanitaria
3. lavorativa.
• L’ingresso deve essere avallato dalla coordinatrice del C.A.V. ed effettuato nei giorni ed
orari concordati, alla presenza dell’assistente sociale della casa d’accoglienza e di un
educatore/ trice.
• L’ospite viene accompagnata dal servizio segnalante presso la casa di accoglienza, dove
viene effettuato un primo colloquio con l’assistente sociale del C.A.V.
• Al momento dell’ingresso viene fornita all’ospite una copia dell’accordo d’ospitalità e del
regolamento della casa d’accoglienza. L’ospite è invitata a prenderne visione e a firmare
entrambi i documenti per accettazione. Viene quindi accompagnata in Casa d’accoglienza
e presentata alle altre ospiti, che compatibilmente con le procedure d’ingresso saranno
avvisate del suo arrivo. Le viene quindi assegnata la stanza ed il kit d’ingresso (biancheria e
prodotti per l’igiene personale).
• L’ingresso in struttura è segnalato alla Questura di Pescara e Tribunale dei Minori in modo
da offrire alle autorità competenti il monitoraggio della situazione.
• Prima della presa in carico da parte del C.A.V. vengono definiti i campi d’intervento
specifici della casa d’accoglienza e del servizio sociale.
• Durante la prima settimana dall’ingresso l’ospite effettua dei colloqui conoscitivi con le
seguenti figure professionali: assistente sociale, psicologa ed educatori professionali.
Documentazione:
All’ingresso in casa d’accoglienza la situazione dell’ ospite verrà regolamentata dall’espletamento
dei seguenti documenti:
a. permesso di soggiorno e passaporto (in caso di extracomunitari)
b. codice fiscale
c. tesserino sanitario
d. carta d’identità
II Fase: PERMANENZA
La casa d’accoglienza “Mamma Emilia” garantisce, alle donne e ai minori ospitati: vitto, alloggio,
spese sanitarie, materiale scolastico, biancheria, vestiario, attrezzatura per neonati.
Durante la permanenza dell’ospite, l’equipe psico-socio-educativa attiva i seguenti interventi:
• LAVORO DI RETE: raccordo con gli altri servizi implicati nella gestione dei casi al fine
di ottimizzare gli interventi e di evitare una sovrapposizione degli stessi. Presa di contatti
con altri servizi al fine di garantire all’ospite una rete di sostegno e di protezione sociale in
previsione dell’uscita dalla casa d’accoglienza.
• LAVORO CON LE SCUOLE: attivazione delle prassi d’inserimento dei minori nelle
scuole di ogni ordine e grado; rapporti con il personale scolastico.
• ATTIVITA’ SVOLTE NELLA STRUTTURA: presa in carico della persona e gestione
del caso durante la permanenza presso la casa d’accoglienza; predisposizione di relazioni
psico-socio-educative periodiche di aggiornamento; attività di supporto alle mamme
finalizzate all’acquisizione delle pratiche di maternage; attività di supporto
nell’apprendimento delle corrette prassi di igiene alimentare e di cura domestica;
realizzazione di incontri di gruppo- alla presenza dell’educatore e della psicologa-, al fine di
risolvere problematiche legate alla condivisione degli spazi e di valutare l’andamento della
gestione domestica; coordinamento delle attività svolte dai volontari del C.A.V. e del
servizio civile.
III Fase: USCITA DALLA CASA D’ACCOGLIENZA
Si individuano le seguenti modalità:
• uscita programmata e condivisa. Prassi attivate: 1) verifica e programmazione dei tempi e
delle modalità del percorso di dimissione con il Servizio Sociale. 2) Avvicinamento
graduale alla dimissione (inserimento in un altro servizio, rientro in famiglia, possibile
percorso di autonomia). 3) Comunicazione dell’uscita dell’ospite alla Questura, ai Servizi
Sociali del Comune e a tutti i servizi coinvolti.
• uscita disposta dall’associazione con provvedimento motivato (ripetute inadempienze al
regolamento interno).
• uscita decisa in modo autonomo, quindi non autorizzata né dall’associazione, né dall’ente
inviante.
• Disposta dal servizio sociale.
DIRITTI E DOVERI DELLE OSPITI
L’ospite ha diritto:
• ad essere accolto in struttura da tutti gli operatori e tutte le altre ospiti conviventi nel
pieno rispetto della sua cultura e religione;
• di esporre agli operatori le sue difficoltà ed eventuali lamentele, che verranno riportate
negli incontri a cadenza settimanale;
• ad avere i suoi spazi e alla tutela della privacy;
• a richiedere tutto il supporto necessario e ad usufruire di tutte le risorse umane
(psicologo, assistente sociale, educatori, volontari….).
• L’ospite ha il dovere:
• di rispettare gli orari del pranzo e della cena (previsti nel regolamento) e di avvisare
eventuali ritardi o non rientri nei suddetti orari;
• di comunicare agli operatori le varie uscite per permettere una funzionale organizzazione;
• di rispettare l’orario di rientro nella casa (previsto nel regolamento);
• di collaborare con le altre ospiti per garantire il normale andamento della vita comunitaria
(turni di pulizia, di cucina, ecc.).
OPERATORI
Nella casa di prima accoglienza “Mamma Emilia” sono presenti le seguenti figure professionali:
• un dirigente di comunità con funzione di coordinatrice. È la referente per tutto il lavoro in
struttura, segue l’evolversi di tutte le situazioni relative alle ospiti presenti affiancando gli
operatori, collabora alla definizione di un progetto per le ospiti.
• un’ assistente sociale con funzioni di:
- segretariato sociale;
- presa in carico della persona e gestione del caso durante tutta la permanenza presso la
casa di accoglienza;
- predisposizione di relazioni sociali periodiche di aggiornamento;
- orientamento alla fruizione di servizi territoriali pubblici e privati, al fine di agevolarne
l’accesso e l’uso;
- informazioni sulla legislazione lavorativa regionale e nazionale, orientamento al lavoro;
- lavoro di rete con i servizi coinvolti.
• un educatore professionale.
Competenze generali:
- osservazione;
- costruzione di una relazione empatica ed educativa con le persone accolte;
- facilitazione della comunicazione e delle relazioni tra le ospiti;
- sostegno alla madre nello sviluppo e mantenimento delle sue capacità genitoriali sia
educative che di cura dei figli;
- sostegno alle ospiti nella gestione della casa;
- aiuto alle ospiti nell’assunzione di responsabilità ed impegni;
- sostegno all’integrazione delle ospiti accolte di diverse etnie;
- accompagnamento delle ospiti ai servizi (ambulatori, scuola, visite specialistiche ecc.);
- organizzazione e svolgimento di attività ludico-ricreative e di sostegno scolastico per i
minori;
- funzione di referenza singola per ogni ospite/madre;
- attività di tutoraggio rivolto a studenti del Corso di Laurea in Scienze delle Professioni
Educative.
• 4 operatori sociali, con mansioni di: gestione abbigliamento, biancheria della casa,
attrezzature cucina e giocattoli, ordini generi alimentari e prodotti per l’igiene della casa e
della persona, compilazione del registro di autocontrollo (HACCP) per l’applicazione di
una corretta prassi igienica dei prodotti alimentari e degli ambienti; compilazione turni
pulizia e cucina delle ospiti.
• una psicologa con funzioni di sostegno psicologico per le ospiti.
Finalità dell’intervento psicologico in casa famiglia
- sostegno allo sviluppo e al mantenimento delle capacità genitoriali
- sostegno nella relazione con le ospiti
- sostegno nel consolidamento di abilità e competenze in un progressivo percorso di
graduale dimissione dai servizi
- sostegno nell’affrontare il post partum
- individuazione di elementi di disagio psicologico riconducibili a situazioni traumatiche
Compiti
- partecipare agli incontri di equipe per programmare e verificare gli elementi psicosocioeducativi
- partecipare agli incontri con i servizi sociali ed educativi del territorio
- partecipare all’incontro tra equipe e il servizio sociale inviante per la formulazione del
progetto individualizzato
- condurre il gruppo ospiti a cadenza settimanale
- effettuare colloqui individuali con ciascuna ospite almeno nel primo periodo di
inserimento e quando necessario durante la permanenza.
- redigere una relazione trimestrale per i servizi invianti
- sostenere con colloqui individuali l’avvicinamento graduale alla dimissione
• un’operatrice addetta all’accoglienza e segreteria:
Area amministrativa
- gestione corrispondenza: protocollo, ricezione/spedizione lettere;
- gestione dei rapporti con i fornitori e con i consulenti esterni (commercialista, consulente
lavoro, ecc.);
- aggiornamento dell’indirizzario;
- lavoro di sistemazione e archiviazione: documenti operatori (ricevute assegni, buste
paga, fogli presenze, turni, attestati, curriculum vitae, comunicazioni di servizio, ecc.);
cartelle ospiti; riviste; schede convegni; documenti contabili;
Area contabile:
- gestione della cassa ad uso del personale educativo per le spese settimanali;
- sistemazione mensile delle fatture e degli altri documenti contabili e aggiornamento
della prima nota;
- effettuazione pagamenti vari (bollette, F24, ecc.);
- incontri periodici con la coordinatrice per verifiche contabili;
Area sociale:
- accoglienza;
- informazioni;
- registrazione delle segnalazioni;
- gestione del Progetto Gemma: colloqui informativi; colloqui con le persone richiedenti;
gestione rapporti con la sede operativa del progetto (Fondazione Vita Nova di Milano);
invio documentazione necessaria per la presentazione della richiesta; aggiornamento
periodico per la verifica della disponibilità numerica degli adottanti;
- gestione rapporti con gli adottanti (comunicazioni periodiche relative al nascituro con
invio di: foto, lettere di ringraziamento, documenti necessari per gli adottanti che
intendono fruire della deducibilità fiscale).
GLI SPAZI:
La casa d’accoglienza dispone di:
- Ampio giardino
- N.6 camere da letto con relativi n, 2 posti letto adulti e N, 1 culla con relativo servizio in
camera.
- Cucina
- Ampia sala da pranzo.
- Sala colloqui
- N. 2 uffici.