Informazioni sulla Casa Famiglia Primavera
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Informazioni sulla Casa Famiglia Primavera
Organizzazione La Casa Famiglia accoglie un massimo di 6 minori, più 2 in semiconvitto, di età compresa tra i 0 e 11 anni di sesso maschile, e tra 0 e 14 anni di sesso femminile. Gli ambienti destinati alla Casa Famiglia consistono in un appartamento costituito da: - soggiorno con angolo cottura, - due camere a tre letti con bagno per i minori; - una camera da letto con bagno per l’educatore; - una sala per gli incontri con i familiari o i colloqui individuali; - una sala studio; - una sala polivalente e di socializzazione; - un bagno per i portatori di handicap; - un piccolo locale ad uso ripostiglio. Tutti i locali sono ubicati al terzo piano della struttura, conformi alle normative vigenti in materia di eliminazione delle barriere architettoniche. Gli spazi riservati alla Casa Famiglia assicurano un’ospitalità di tipo familiare con tutela della privacy, possibilità per il singolo minore di vivere spazi e momenti da solo o con gli altri, di sperimentare le proprie risorse personali con l’accompagnamento delle figure educative. Durante la giornata gli ospiti svolgono le consuete attività che caratterizzano la vita a casa: vanno a scuola, partecipano ad attività sportive e ricreative, sempre accompagnati e sostenuti dagli educatori. Le proposte educative nell’ambito della Casa Famiglia vengono progettate dall’equipe educativa. Ai minori accolti la Casa Famiglia assicura inoltre l’assistenza igienico-sanitaria, l’educazione alla salute e il sostegno psicologico; a tal fine si avvale dei Servizi Sanitari Locali. La frequenza scolastica è garantita dall’inserimento dei minori nelle strutture scolastiche della zona. Gli ospiti della comunità usufruiscono infine dei servizi sociali, sanitari, educativi, ricreativoculturali e di culto offerti dal territorio. Ammissioni La domanda di ammissione per l’ingresso viene inoltrata da parte di un Servizio Sociale, accompagnata dalla documentazione specifica richiesta: - relazione psico-sociale; - eventuale copia del decreto del Tribunale dei Minorenni; - stato di famiglia; - certificato di nascita; - certificato di vaccinazione; - tessera sanitaria; - nulla osta Direzione Didattica; - una foto tessera. Si stabilisce un primo incontro di presentazione della situazione del minore alla responsabile della Casa di Accoglienza, al coordinatore e ad un educatore. In questo contesto vengono portate la storia del minore, le motivazioni che hanno causato l’inserimento in comunità, l’ipotesi del progetto e i tempi di permanenza previsti. In seguito a questo primo incontro la responsabile della Casa di Accoglienza e l’equipe pedagogica valutano la possibilità di ammissione, in base: - alla compatibilità con i minori già presenti in comunità; - alle risorse della comunità. All’accettazione del minore viene attuato un secondo incontro in cui la situazione viene presentata a tutta l’equipe della comunità, e in cui si chiede agli operatori dl Servizio referente (assistente sociale e psicologo) di dare alcune indicazioni sui bisogni del minore e definire le linee di intervento. Per un inserimento graduale, a seconda della situazione può essere concordata una prima visita del minore alla struttura, e la partecipazione ad alcuni momenti della giornata insieme alle ospiti già presenti. Valutazione L’équipe della Casa Famiglia, in collaborazione con i servizi sociali invianti e gli altri soggetti attivi per il singolo caso, predispone: entro 30 giorni dall’ingresso in comunità, il progetto quadro con una prima definizione degli obiettivi generali della permanenza, dei tempi e dei modi per il reinserimento e per la verifica. entro 90 giorni dall’accoglienza, il progetto educativo individualizzato (PEI). Tempi di permanenza Sono definiti nei singoli progetti, mantenendo la caratteristica della temporaneità. Dimissioni Sono concordate con l’equipe e con i soggetti attivi nel progetto individuale in base alle verifiche fatte sullo stesso e ai seguenti criteri: . Raggiungimento degli obiettivi; . Necessità di inserimento in altre strutture; . Interruzione del percorso; . Incompatibilità con la struttura. Gli operatori Il ruolo educativo svolto quotidianamente dal singolo operatore e dal gruppo educatori è connotato da un forte impegno e coinvolgimento personale e motivazionale; agli operatori in servizio sono quindi richieste sensibilità, disponibilità alla rielaborazione e rivalutazione dei propri interventi, ed adeguate conoscenze pedagogiche, psicologiche, normative ed organizzative. Il Centro assicura agli educatori un supporto formativo in grado di consolidare tali competenze attraverso: La supervisione del servizio Le riunioni di equipe La partecipazione ad attività di formazione specifiche proposte dal Centro La partecipazione ad iniziative di aggiornamento esterne Attività Partendo dal presupposto che il vissuto quotidiano è particolarmente significativo e può divenire occasione di interventi e proposte più specifiche, ogni momento della giornata fa parte delle attività e delle proposte educative. - La collaborazione nella preparazione dei pasti e nelle pulizie della casa, secondo le proprie possibilità, sono momenti importanti di socializzazione, collaborazione, confronto. - La condivisione dei pasti rappresenta, oltre ad un momento di intensa comunicazione e convivialità, un’occasione informale di organizzazione della vita quotidiana e di dialogo su argomenti di interesse comune. - Vengono proposti momenti di incontro con tutti gli ospiti, per sollecitare il senso di partecipazione e responsabilità. - Gli educatori svolgono, a seconda dei bisogni dei minori presenti, attività di sostegno e recupero scolastico, avvalendosi della collaborazione di volontari. - Si prevedono altre attività individuali e comunitarie, formative e ricreative, da programmare sulla base delle necessità delle singole e delle caratteristiche del gruppo momentaneamente presente. - È compito degli educatori incoraggiare i contatti tra il minore e la famiglia di origine, in linea con quanto previsto da eventuali provvedimenti giudiziari e dagli accordi iniziali definiti col Servizio Sociale inviante. - Le attività extrascolastiche di ciascun minore vengono programmate caso per caso, usufruendo delle strutture offerte dal territorio. Privacy Presso la Casa Famiglia ogni ospite ha una propria cartella nella quale sono registrati gli interventi e definiti il percorso e gli obiettivi concordati. Nella raccolta, nella conservazione e nell’impegno dei dati contenuti nella cartella gli operatori della Comunità si attengono alle disposizioni di legge in materia di riservatezza, nonché a quanto prescritto dalla Legge 675 del 31 dicembre 1996, “Tutela delle persone e di altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali”, e successive modifiche e integrazioni. Per accedere La Casa Famiglia è ubicata a Viterbo, in via Lago di Garda, 6. Le richieste di inserimento da parte dei servizi territoriali vanno inoltrate via fax al n° 0761 346562. Per informazioni: tel. 0761 346578 e-mail: [email protected]