DottNet - 22 gennaio 2015

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23/1/2015
DottNet ­ Federanziani, no allo zapping dei farmaci. I pareri di Fimmg e Snami
Cosa è cambiato Autore: Redazione DottNet
Data: 22/01/2015 14:58:40 Categoria: Farmaci
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Federanziani, no allo zapping dei farmaci. I pareri
di Fimmg e Snami
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Email No allo zapping dei farmaci e alla distribuzione diretta. "Gli over 65,
che rappresentano il 66% dei consumatori di farmaci, sono anche i
più esposti allo zapping farmaceutico con pesanti ricadute in
termini di salute e aggravio di costi per i cittadini e il SSN". E'
quanto afferma FederAnziani in una nota che suggerisce anche
come uscire da questo "ginepraio". Resta collegato
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"Occorre modificare la legge ­ afferma la federazione delle associazioni della terza età ­ e far tornare il
medico ad indicare il nome del farmaco "branded" o del generico, il nome del principio attivo seguito dal
nome dell'azienda che lo produce. Solo così è possibile evitare i cambi di farmaco restituendo al tempo
stesso al medico il suo ruolo come unico responsabile della continuità del percorso terapeutico". Dai
dati dei Registri della Salute di FederAnziani, emerge infatti che ad un paziente su 3, nel corso dell'ultimo
anno, è stato sostituito il farmaco abituale e la metà di questi ha subìto ulteriori sostituzioni. Lo
"zapping" ha prodotto problemi ad un intervistato su 5. Basta anche alla distribuzione diretta, perchè
"costringe i pazienti più fragili a un grande dispendio di tempo e denaro per ritirare i farmaci nelle farmacie
ospedaliere".
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Il 67% degli intervistati considera un disagio recarsi in ospedale a ritirare i farmaci, a causa della
distanza; il 51% è costretto ogni volta a chiedere a qualcuno di accompagnarlo all'ospedale o alla Asl; il 36%
dichiara di non riuscire a seguire correttamente la terapia perché non trova il tempo di recarsi in ospedale o
alla Asl. Il 97%, infine, dichiara che preferirebbe avere la possibilità di ritirare il farmaco direttamente
in farmacia. Di qui l'appello alla valorizzare del ruolo delle farmacie nella dispensazione dei farmaci,
compresi quelli innovativi, perché possono dare capillarità alla distribuzione. Infine Federanziani chiede
che le aziende produttrici di farmaci equivalenti si impegnino nell'attività di formazione e potenziamento
di reti di informatori scientifici presso i medici di base
Scrivici per: Chiedere assistenza Inviare un commento Si' della Federazione dei Medici di Famiglia (Fimmg) alla proposta di Federanziani, che chiede la
modifica della disposizione di legge che prevede la prescrizione anche per semplice principio attivo. Commentando i dati diffusi oggi dalla federazione delle associazioni della terza età, la Fimmg propone
che il medico, in fase di prescrizione indichi il nome del farmaco "di marca", nel caso dell'originatore, e del
principio attivo seguito dall'azienda che lo produce, nel caso del generico. "Ciò eviterebbe ­ si legge in
una nota ­ che un paziente cronico si veda sostituire continuamente in farmacia il medicinale che assume
abitualmente da anni".
Continua la “girandola amara”, secondo lo SNAMI, della sostituzione dei farmaci con il risultato
che confezioni con differenti scritte, colori e dimensioni creano confusione e disagi ai pazienti,
http://www.dottnet.it/art/15709/federanziani­no­allo­zapping­dei­farmaci­i­pareri­di­fimmg­e­snami/
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DottNet ­ Federanziani, no allo zapping dei farmaci. I pareri di Fimmg e Snami
soprattutto anziani. Angelo Testa, leader del sindacato autonomo non ha dubbi: “Sfido qualsiasi
Medico a smentire l’amarezza che viviamo nel prendere atto quotidianamente che molti
pazienti, oggettivamente, “non possono non sbagliare” nella assunzione della terapia
farmacologica quotidiana. Il nostro sindacato chiede alla politica che il Medico torni ad essere il
solo prescrittore dei farmaci ai propri pazienti e che sia disdicevole che altri intervengano
interferendo nella sua scelta terapeutica conseguenza della profonda conoscenza dell’assistito
che lo ha liberamente scelto.” “Di fatto ‐ continua Gianfranco Breccia, segretario nazionale dello
SNAMI ‐ un illogico percorso porta il farmacista a poter consegnare al nostro paziente ogni
settimana una confezione di un farmaco a volte completamente differente da quella consegnata
la settimana precedente. Lo scegliere per il paziente non è semplicissimo, anzi è concretamente
complicato, e il risultato è la confusione nello scambiare la propria terapia con quella di un
familiare o la scorretta assunzione doppia di farmaci che si ritengono diversi perché differenti
sono la grandezza i colori e le scritte della confezione o delle pastiglie.” “Per approfondire ancora
meglio le problematiche inerenti le attuali norme che attualmente governano le prescrizioni dei
farmaci ‐ conclude il presidente Testa ‐ che di fatto interrompono la continuità del corretto
percorso terapeutico, lo SNAMI ripropone in tutta Italia per il 2015 il progetto AUDITA: aderenza
e persistenza alla terapia, il problema della sostituibilità del farmaco, il disease management del
paziente geriatrico polipatologico e la confusione delle “scatolette”. In sintesi approfondimento
sulle problematiche legate alla prescrizione per principio attivo e le implicazioni per il medico,
per il farmacista e per il cittadino.”
fonte: federanziani, fimmg, snami
Merqurio Editore s.r.l. ­ Partita Iva: 05877761212 ­ Data Ultimo Aggiornamento : 23/01/2015
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