George Smith Patton, generale statunitense

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George Smith Patton, generale statunitense
George Smith Patton, generale statunitense
Scritto da Massimiliano Bucchi
Mercoledì 01 Luglio 2009 21:46 - Ultimo aggiornamento Venerdì 03 Luglio 2009 08:36
George Smith Patton (11 novembre 1885 – 21 Dicembre 1945) è stato un generale
statunitense, che grazie al suo temperamento fu soprannominato “Il generale d'acciaio” e
amava interpretare il ruolo del generale guerriero e questo era dimostrato anche dallo
stravagante abbigliamento che indossava, ossia un cinturone da cowboy.
La Biografia e la Carriera Militare
Nasce da famiglia di alta borghesia, con una tradizione militare alle spalle e infatti all'età di 14
anni entra in un'accademia militare, da cui esce come ufficiale di cavalleria.
Partecipa alla campagna del Messico (1916-1917) dove viene promosso al grado di capitano
per aver ucciso il braccio destro di Pancho Villa.
Viene mandato in Europa per combattere la Grande Guerra e qui inizia ad acquisire
conoscenza ed esperienza nell'uso dei mezzi corazzati.
Nel 1939 viene promosso al grado di tenente colonnello e quando scoppia la guerra viene
promosso a Maggiore Generale e posto al comando di unità corazzate, grazie alle sue
specializzazioni nell'uso di questi mezzi.
Nel 1942 guida lo sbarco in Marocco e, nonostante la cocente sconfitta nel Passo di Kasserine,
viene nominato Tenente Generale e gli viene affidato il compito di ricongiungere l'armata
statunitense con le truppe guidate da Montgomery.
Nel 1943 ha il comando della divisione corazzati statunitense impiegata nello sbarco in Sicilia,
dove, a sbarco avvenuto, avvengono diversi eccidi contro i soldati italiani, il più famoso è il
massacro di Biscari dove vengono uccisi 63 soldati italiani e 13 tedeschi fatti prigionieri.
Fonti recenti dicono che Patton, nonostante la testimonianza del capitano incaricato di fucilare i
prigionieri, non avesse dato alcun ordine in merito a quanto accaduto. Probabilmente però
questa tesi è stata creata dagli Americani stessi per evitare di guadagnarsi una brutta fama,
soprattutto nei confronti degli Italiani con cui hanno firmato da poco un armistizio.
Finite le operazioni in Sicilia viene assegnato ad una divisione corazzata impegnata nello
sbarco in Normandia, durante questa operazione si distingue per diverse vittorie, ma soprattutto
per aver respinto i tedeschi nella controffensiva delle Ardenne.
Sconfitti i tedeschi avanza inesorabile fino al confine Slovacco, dove gli viene ordinato dal
comandante supremo Eisenhower di fermare l'avanzata e ricongiungersi con le truppe
sovietiche.
A causa della sua politica anti-sovietica gli viene tolto il comando di truppe operative, per evitare
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Scritto da Massimiliano Bucchi
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attriti con gli alleati. Patton, infatti, ritiene la minaccia rossa molto più pericolosa della minaccia
nazista e quindi sostiene il bisogno di un'alleanza con i tedeschi per sconfiggere l'Unione
Sovietica.
Il 9 dicembre 1945 ha un incidente stradale che gli provoca la rottura dell'osso del collo e pochi
giorni dopo muore con grandi sofferenza a causa di un edema polmonare.
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