Rassegna Stampa: NORD - IlGiornaledellaProtezionecivile.it

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Rassegna Stampa: NORD - IlGiornaledellaProtezionecivile.it
24/04/2015
Rassegna Stampa: NORD
NORD
Alto Adige: Incendio boschivo nella notte sopra la chiesetta Peterköfele..........................................................
Alto Adige: Siccità, alto il rischio incendi in provincia......................................................................................
BergamoNews: La tv del 23 aprile RaiTre celebra il libro con Francesco Favino ............................................
BresciaToday: Donna dispersa sul Monte Tesio: trovata e portata in ospedale ................................................
BresciaToday: "Viviamo in una discarica, dove si spaccia alla luce del sole" ..................................................
Bresciaoggi: In fumo i boschi della Val di Fà Sull'incendio l'ombra del dolo ...................................................
Bresciaoggi: Ponte provvisorio e guerra di ricorsi: la spunta la Giunta .............................................................
CN24TV: L'Anioc Crotone organizza la "Giornata dei Cavalieri".....................................................................
Città della Spezia.com: Procura, due documenti per accusare Lella Paita........................................................
Città della Spezia.com: "Ecco i bollettini meteo del 9 ottobre, il voto ligure chiuderà la carriera di ..............
Città della Spezia.com: Paita va veloce: "Ho attraversato giorni difficili, ma ce la metterò tutta"...................
Corriere Alto Adige: Siccità in provincia Rischio di incendi............................................................................
Corriere del Veneto (Ed. Padova e Rovigo): Ucciso, lapidato e bruciato nel bosco Mistero tra i sentieri ....
Corriere della Sera.it (ed. Brescia): Maxi incendio a Niardo: le fiamme ........................................................
Corriere della Sera.it (ed. Milano): Cade dalla moto, una cinghia ..................................................................
Corriere delle Alpi: Frana di Piei chiusa la prima fase di indagini ...................................................................
Corriere delle Alpi: Abbiamo già fatto parecchio considerate le condizioni ....................................................
Gazzetta d'Asti.it: La caserma dell'Arma nel nome di Scapaccino ...................................................................
Gazzetta di Mantova.it: Ok della giunta alla fusione dei due Comuni .............................................................
Giornale di Brescia.it: Niardo: in fumo tra i 10 e i 20 ettari di bosco...............................................................
Il Cittadino: No Gas, divide l'ipotesi referendum ..............................................................................................
Il Cittadino: Con le ultime due missioni del 12 e 13 aprile sganciate sulla città 25 tonnellate di ordigni ........
Il Friuli.it: Rescue Days al Bearzi ......................................................................................................................
Il Gazzettino (ed. Belluno): Elicottero del soccorso alpino: via libera ai lavori sulla piazzola ........................
Il Gazzettino (ed. Belluno): Nel 2014 approvati tutti i progetti preliminari .....................................................
Il Gazzettino (ed. Padova): Dall'Arco di Giano al restauro delle Mura............................................................
Il Gazzettino (ed. Treviso): Pericolo terremoti: troppe aziende a rischio .........................................................
Il Gazzettino (ed. Udine): Friuli, oasi dopo l'inferno ........................................................................................
Il Gazzettino.it (ed. Bassano-Vicenza): Aperta la caccia alle nutrie: Vanno sotterrate . Meglio mangiarle....
Il Gazzettino.it (ed. Nazionale): Alpinista disperso trovato morto nel pomeriggio in Val Passiria .................
Il Giornale della Protezione Civile.it: Montegrino (VA): dal 26 aprile un corso per unitÀ cinofile...............
Il Giornale della Protezione Civile.it: Buon esito per due interventi di soccorso del CNSAS Lombardo ......
Il Giornale della Protezione Civile.it: Insegnante e Volontario: a Sesto S.Giovanni 120 ragazzi si ..............
Il Giornale della Protezione Civile.it: Alto Adige: elevato rischio incendi a causa della siccitÀ ...................
Il Giornale della Protezione Civile.it: "Prevenzione" la parola d'ordine agli Stati generali sul dissesto ........
Il Giorno (ed. Brianza): Cercasi volontari per il servizio civilealle ambulanze di Seregno soccorso ..............
Il Giorno (ed. Milano): di NICOLA PALMA MILANO PRIMA LE TENDE. Poi i container. Cento ..........
Il Giorno (ed. Milano): Soccorso gommone in avariaA bordo c'erano 84 profughi .........................................
Il Giorno (ed. Sondrio): Il clima elettorale è caldo, confermate due liste«Il sindaco Parravicini ha detto......
Il Giorno (ed. Varese): Piste nel verde da Saronno a Caronno .........................................................................
Il Giorno.it (ed. Lecco): Casargo, precipita parapendio all'Alpe Giumello.......................................................
Il Mattino di Padova: Ricostruita la strage di nove civili a Pra'........................................................................
Il Mattino di Padova: Cimeli della Guerra con mostra e un film......................................................................
Il Piccolo (ed. Gorizia): Il Soccorso alpino croato a pagamento per i turisti.....................................................
Il Piccolo (ed. Gorizia): Il parco al posto dell'Amadio pronto a giugno............................................................
L'Arena.it: Morto disperso in montagna in Alto Adige.....................................................................................
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Rassegna Stampa: NORD
L'Eco di Bergamo: Migranti, triplicati i fondi per Triton.................................................................................. 56
L'Eco di Bergamo: Migliaia in coda fino a mezzanotte per entrare «Dopo tanti anni rivediamo il nostro...... 57
L'Huffington Post.it: Renzi teme per la Liguria. Tutto lo stato maggiore al fianco della Paita........................ 58
La Nuova di Venezia e Mestre: Vela: è partito il trofeo Interforze sedici team in lizza per il successo .......... 60
La Nuova di Venezia e Mestre: PREVALGONO GLI EGOISMI NAZIONALI ............................................ 61
La Provincia Pavese: Scomparso da casa la mattina del 7 marzo Era stato segnalato due volte a Pavia ......... 62
La Provincia Pavese: L'assessore blocca il ladro della bici rubata alla volontaria............................................ 63
La Provincia Pavese (ed. Vigevano): Bersaglieri e Anpi per la Liberazione ................................................... 64
La Provincia di Como: Giornata del verde pulito Ripulita la Provinciale ........................................................ 65
La Provincia di Lecco: Alberi pericolanti Ordinanze del sindaco .................................................................... 66
La Provincia di Lecco.it: I grillini adottano il verde «Non solo parole, puliamo» ........................................... 67
La Provincia di Sondrio: Incendio di sterpaglie ............................................................................................... 68
La Provincia di Sondrio: Giornata ecologica: pulita la strada dei Campelli .................................................... 69
La Provincia di Varese: A scuola corrono pompieri e ambulanze Ma l'allerta è finta: solo............................ 70
La Provincia di Varese.it: Induno Olona comune verde Appuntamento sull'ambiente.................................... 71
La Repubblica (ed. Milano): Emergenza profughi il prefetto decide l'ampliamento di via Corelli ................. 72
La Repubblica.it (ed. Genova): Bisagno, l'ultimo allarme: "Rimane il tappo, a valle servono lavori ............ 73
La Repubblica.it (ed. Genova): Alluvione 2014, il procuratore capo: "Anche i politici hanno ...................... 75
La Repubblica.it (ed. Milano): Milano, scabbia tra i profughi della Centrale: scoppia la polemica. Scola:... 76
La Sentinella del Canavese: Le barriere del treno sono guaste Cerone isolata per più di un'ora ..................... 77
La Sentinella del Canavese: A San Ponso pazzi per le rane ............................................................................. 78
La Stampa (ed. Aosta): Ex Ferriera, al via gli interventi .................................................................................. 79
La Stampa (ed. Imperia): Vallata del San Lorenzo patto fra cinque centri...................................................... 80
La Stampa (ed. Savona): Rischio idrogeologico la mappa savonese di frane e smottamenti........................... 81
La Stampa.it (ed. Savona): Pericolo di frana, Aurelia chiusa nella zona di lungomare Matteotti.................... 82
Liguria Notizie.it: ALLUVIONE. A TURSI LA CONSEGNA DEI FONDI DEL MONDO DEL ................ 83
Padova news: Ombrelli aperti nel weekend, da sabato in arrivo grandine e temporali ..................................... 84
QuiBrescia.it: La nuova Legge regionaleprevede la creazione di quattro Nuclei operativi, un minimo di...... 85
QuiBrescia.it: Polizia locale, "serve riforma nazionale".................................................................................... 86
Rete Civica dell'Alto Adige: Siccità in Alto Adige, pericolo incendi elevato .................................................. 87
Rovigo Oggi.it: Lezioni di guida con prova finale, fatto.................................................................................... 88
Sanremo news.it: Spiagge a Bordighera: Bozzarelli replica a Fonti “La pulizia èstata fatta e.................... 89
Savona news.it: Albenga, in corso i lavori di risistemazione e messa in sicurezza delle strade........................ 90
Savona news.it: La Paita e l’alluvione di Genova: Panorama dedica copertina e servizio partendo da..... 91
TRCgiornale.it: Il Manzoni di Lecco vince le Olimpiadi della Cultura ............................................................ 92
Trentino: IN BREVE.......................................................................................................................................... 93
Trentino: Pozza, festa alla nuova caserma ......................................................................................................... 94
Trentino: Stasera in assemblea i soci della coop Vigo Rendena........................................................................ 95
Udine20.it: Udine: Festa dei fiori a Primulacco - 24 apr /3 maggi..................................................................... 96
Verbania Notizie.it: Ambulanza del Vergante: 97 operatori defibrillatori........................................................ 98
Verbania Notizie.it: 25 aprile a Cannero ........................................................................................................... 100
VicenzaToday: Isola Vicentina, caccia aperta alle nutrie con armi da fuoco .................................................... 101
VicenzaToday: Vicenza, il 28 aprile arriva il mini bomba day.......................................................................... 102
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Alto Adige
Incendio boschivo nella notte sopra la chiesetta Peterköfele
Data:
24/04/15
Incendio boschivo nella notte sopra la chiesetta Peterköfele
Alto Adige
sezione: PROVINCIA data: 24/4/2015 - pag: 33
Incendio boschivo nella notte
sopra la chiesetta Peterköfele
l'intervento dei pompieri
LAIVES Incendio boschivo, l'altra notte verso le una, poco sopra la chiesetta del Peterkoefele a Laives. Un
contadino del luogo, notato il bagliore fra le piante ha dato l'allarme. Subito sono intervenuti i vigili del fuoco
di Laives e già le fiamme si vedevano anche dalla città. L'arrivo dei vigili del fuoco - una trentina - con vari
mezzi, è stato proverbiale per evitare che il fuoco si estendesse. L'intervento non è stato semplice data la zona
molto impervia ma i volontari sono riusciti a circoscriverlo entro un centinaio di metri quadrati e quindi a
spegnerlo velocemente utilizzando l'acqua di un maso vicino. Il lavoro poi ha richiesto anche un capillare
controllo per evitare che rimanessero braci e focolai pericolosi e infine, verso le 04.30 del mattino è stato
possibile fare rientro in città. Ieri quindi si è anche svolto un sopralluogo da parte dell'ufficio provinciale
competente, per verificare il motivo dell'incendio. In sostegno dei vigili del fuoco volontari di Laives sul posto
sono arrivati anche i carabinieri e i responsabili dell'ufficio forestale della Provincia. Ignote le cause per ora,
ma va sottolineato che con il clima molto secco di questi giorni e il forte vento, basta il mozzicone di un
sigaretta per accendere le fiamme.(b.c.) ©RIPRODUZIONE RISERVATA
Argomento:NORD
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Alto Adige
Siccità, alto il rischio incendi in provincia
Data:
24/04/15
Siccità, alto il rischio incendi in provincia
Alto Adige
sezione: CRONACA data: 24/4/2015 - pag: 16
Siccità, alto
il rischio incendi
in provincia
La siccità di quest'ultimo periodo ha innalzato il rischio di incendi nelle zone boschive dell'Alto Adige. Lo
rendono noto le ripartizioni provinciali foreste e protezione civile, che invitano tutti alla massima
prudenza. Il direttore dell'ufficio amministrazione forestale, Florian Blaas, invita a rispettare il divieto
generalizzato di accendere fuochi ad una distanza inferiore ai 20 metri dal bosco, e consiglia inoltre di evitare
qualsiasi altra causa di innesco delle fiamme: dai fiammiferi ai mozziconi di sigaretta.
Argomento:NORD
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BergamoNews
La tv del 23 aprile RaiTre celebra il libro con Francesco Favino
Data:
23/04/15
La tv del 23 aprile RaiTre celebra il libro con Francesco Favino
Argomento:
I programmi
Per la prima serata in tv, su RaiTre va in onda "Io leggo perchè", serata-evento promossa in occasione della
Giornata mondiale del libro e del diritto d'autore. A condurla Pierfrancesco Favino. Ecco tutti i programmi.
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Su RaiTre, per la prima serata in tv, va in onda "Io leggo perchè", serata-evento promossa in occasione della
Giornata mondiale del libro e del diritto d'autore. A condurla Pierfrancesco Favino.
Nel palinsesto degli altri canali spiccano il varietà "Senza parole" su RaiUno (che questa settimana
eccezionalmente va in onda stasera), la soap "Il segreto" su Canale5 e la partita di calcio tra Fiorentina e
Dinamo Kiev per il ritorno dei quarti di finale di Europa League su Rete4.
Da segnalare, inoltre, il varietà "Le Iene show" su Italia1, il telefilm "Grey's anatomy" su La7D e il film
commedia "27 volte in bianco" su La5 (canale 30). Non mancherà, infine, la sfida dei talk-show, con "Virus - Il
contagio delle idee" su RaiDue e "Servizio pubblico" su La7.
Ecco tutti i programmi nel dettaglio, canale per canale, con le relative anticipazioni.
- Su RaiUno, alle 21.15 il varietà "Senza parole", condotto da Antonella Clerici. Eccezionalmente il
programma va in onda due volte: oltre a sabato 18 aprile, viene trasmesso anche questa sera. È infatti
anticipata a oggi la puntata prevista per sabato 25 aprile, che lascia il posto a uno speciale di RaiUno dedicato
al settantesimo anniversario della Liberazione condotto da Fabio Fazio. La trasmissione racconta le storie di
chi vuole comunicare qualcosa di importante a una persona cara, ma che non ha mai trovato il coraggio, le
parole o il modo giusto per farlo. Protagoniste sono quindi le persone comuni e i loro messaggi che verranno
recapitati da Antonella Clerici anche grazie all'aiuto di personaggi famosi. Gli ospiti annunciati per questa
sera sono Lorella Cuccarini, impegnata in questi giorni sulle reti Rai con la Maratona di Trenta ore per la
Vita, e l’attrice Ornella Muti.
- Su RaiDue, alle 21.10 il talk-show "Virus - Il contagio delle idee", condotto da Nicola Porro. La puntata di
questa sera sarà incentrata su rischi, polemiche e ipocrisie sulla tragedia dell’immigrazione nella giornata del
Consiglio europeo straordinario a Bruxelles. Spazio anche alla politica interna con le accuse della minoranza
del Partito Democratico ai metodi definiti dagli stessi membri della minoranza Pd “autoritari” di Matteo
Renzi. Per discuterne, gli ospiti annunciati in studio sono: il nuovo capogruppo di Area popolare Maurizio
Lupi, il vicedirettore del quotidiano “Il Giornale”, Salvatore Tramontano, i giornalisti Luigi Bisignani e
Giampiero Mughini. In programma anche un’intervista all’ex capo della Protezione Civile Guido
Bertolaso. Poi i consueti appuntamenti con la Social room di Greta Mauro a caccia di tweet e big data e il
Fact-checking di Pagella Politica. Vittorio Sgarbi concentra la sua lezione d’arte sull’architettura fascista
soffermandosi sull’Obelisco di Mussolini. Si chiude con l'intervista finale di Porro a Massimo Candela,
Amministratore Delegato di Fila SpA, il produttore di matite.
- Su RaiTre, alle 21.05 il programma di attualità "Io leggo perchè", condotto da Pierfrancesco Favino. In
occasione della Giornata mondiale del libro e del diritto d'autore, l'attore Pierfrancesco Favino si trova alla
fondazione HangarBicocca di Milano, in una "libreria a cielo aperto", dove scrittori, musicisti, attori e
semplici lettori celebrano il piacere di leggere e parlano dei vari motivi che possono spingerci a leggere un
libro. Tra gli ospiti ci sono musicisti Vinicio Capossela, Carmen Consoli, Emis Killa, Malika Ayane, gli attori e
conduttori tv Geppi Cucciari e Neri Marcorè, gli scrittori Luis Sepulveda e Umberto Eco. Samuele Bersani e
Pacifico hanno scritto per l'evento la canzone "Le storie che non conosci".
- Su Rete4, alle 21 la partita di calcio tra Fiorentina e Dinamo Kiev, match valido per il ritorno dei quarti di
finale di Europa League. All'andata la sfida tra le due squadre era terminata 1 a 1, con la Fiorentina che era
riuscita ad acciuffare il pareggio contro la Dinamo Kiev grazie a Babacar. Secondo le ultime informazioni, la
Fiorentina dovrebbe giocare con un 4-3-3, schierando: Neto; Tomovic, Rodriguez, Savic, Alonso; Fernandez,
Pizarro, Badelj; Joaquin, Gomez e Salah. A disposizione, in panchina ci sono: Tatarusanu, Basanta, Kurtic,
Aquilani, Vargas, Pasqual e Ilicic. Non ci sono squalificati, mentre risultano indisponibili Giuseppe Rossi e
Babacar. La Dynamo Kiev, invece, dovrebbe scendere in campo con un 4-2-3-1, optando per: Shovkoskiy;
Danilo Silva, Khacheridi, Vida, Antunes; Rybalka, Belhanda; Sydorchuk, Yarmolenko, Lens; e Kravets. A
disposizione, in panchina ci sono: Rybka, Chumak, Gusev, Buyalski, eTeodorczyk. Risultano indisponibili
Argomento:NORD
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Makarenko e Veloso, mentre è squalificato: Dragovic.
- Su Canale5, alle 21.10 la soap "Il segreto", con Alex Gadea e Ramon Ibarra. In questa puntata, donna
Francisca con la sua astuzia e furbizia riuscirà a fare in modo che le condizioni di salute di Leon peggiorino
velocemente: di questa situazione se ne accorgerà Raimundo, il quale si pente amaramente di aver consigliato
a Leon di sposarsi con la signora di Puente Viejo. Nel frattempo Anibal spia Rita e scopre che la donna sta
facendo l'amore con Isidro. La falsa Aurora, invece, aggredisce Carmen (la vera Aurora, nonchè figlia di
Pepa) e poi fa credere a Tristan di essere stata aggredita dalla donna, che non sta facendo altro che
perseguitarla da quando è arrivata a Puente Viejo. A questo punto Tristan decide di cacciare Carmen dal
Jaral, ma lei gli rivela di essere la sua vera figlia...
- Su Italia1, alle 21.10 il varietà "Le Iene show", condotto da Ilary Blasi, Teo Mammucari e il trio della
Gialappa’s Band (composto da Marco Taranto, Giorgio Gherarducci e Marco Santin). Le anticipazioni
informano che tra i servizi che verranno mandati in onda questa sera ci sarà un'inchiesta della Iena Luigi
Pelazza sullo sfruttamento di immigrati durante la raccolta di frutta e verdura in alcuni campi e piantagioni in
Sicilia. Ultimamente, inoltre, a causa della crisi economica, non solo immigrati, ma anche uomini di nazionalità
italiana si stanno proponendo sempre più spesso per questo tipo di lavoro a queste condizioni. Voltando
pagina, il programma mostrerà un'intervista a un ragazzo di 26 anni, unico italiano che ha deciso di andare a
combattere contro l'Isis durante l'assedio di Kobane, la cittadina siriana al confine con la Turchia. Nel corso
della serata, poi, la Iena Cizco mostra un video girato in Cina che, una volta caricato sul web, in poche ore, ha
raccolto più di 100 milioni di visualizzazioni solo in terra cinese. In questo filmato si parla di omosessualità. Il
protagonista è un ragazzo che trova il coraggio di confessare alla sua famiglia di essere gay. I genitori
interrompono i rapporti con il figlio, ma dopo un anno di silenzi e sofferenza, sono pronti a riabbracciarlo. La
Iena intervista un ragazzo cinese che abita in Italia, il quale racconta le reazioni della sua famiglia quando ha
deciso di rivelare loro di essere omosessuale e tutte le difficoltà incontrate da quel momento. Infine, Matteo
Viviani racconta la storia di Federico, un bambino di otto anni che sei anni fa è stato ucciso dal padre durante
un incontro protetto disposto dai servizi sociali. Dopo l'omicidio, l'uomo si è tolto la vita. La Iena intervista la
madre Antonella, che ripercorre la terribile vicenda. Come più volte da lei denunciato, l'uomo era violento e
aggressivo e minacciava ripetutamente di morte sia lei che il bambino. Federico viene ad un certo punto
affidato ai servizi sociali e viene disposto che il padre può vederlo solamente durante degli incontri protetti
sotto la tutela degli assistenti sociali. Poche settimane fa la cassazione assolve definitivamente i responsabili dei
servizi sociali che avevano il compito di vigilare su Federico e regolare gli incontri fra lui e suo padre. La Iena
intervista un rappresentante dei servizi sociali per capire a chi possa essere attribuita la responsabilità di
quanto accaduto.
- Su La7, alle 21.10 il talk-show "Servizio pubblico", condotto da Michele Santoro. La puntata di questa sera,
intitolata "Bombardamenti", è incentrata sulla stretta attualità e, in particolar modo, sulla drammatica
tragedia del naufragio dei migranti nel canale di Sicilia avvenuto nella notte tra sabato e domenica scorsa.
Dopo l'avvenimento, il ministro dell'interno Angelino Alfano ha detto che "bisogna bombardare i barconi
degli scafisti prima che partano". Nel frattempo, il presidente del consiglio e segretario del Partito
Democratico ha parlato di "sciacallaggio" mentre il segretario federale della Lega Nord, Matteo Salvini, ha
replicato, definendo il premier "un becchino". Chi dovrebbe bombardare i barconi in Libia? Chi dovrebbe
pattugliare le acque del Mediterraneo? E gli uomini che fuggono da paesi attraversati da guerre e
persecuzioni, dove dovrebbero stare? Nel Nord Africa, dove c'è l'Isis? Per discuterne, gli ospiti annunciati in
studio sono il giornalista Gad Lerner, l'eurodeputata del Partito Democratico Simona Bonafè, il politologo
Edward Luttwak ed il giornalista Gianluigi Paragone. Non mancheranno gli interventi di Marco Travaglio,
Gianni Dragoni e Vauro.
- Su La7D, alle 21.10 il telefilm "Grey's anatomy", con Patrick Dempsey, Ellen Pompeo e Jesse Williams.
Andranno in onda quattro episodi, intitolati "L'amore per un figlio", "La forza del silenzio", "Coach fammi
giocare" e "Il cuore in scatola". Nel primo, la madre di Jackson deve effettuare un'eccezionale trapianto e
sceglie suo figlio e Meredith come assistenti. Nel secondo, Bailey scopre che la ricerca sul diabete è fallita, ma
non vuole dirlo a Webber. Nel terzo, ci si prepara per una partita di baseball tra i medici del Seattle Grace
Merky West e quelli del Seattle Presbyterian. Nel quarto, Meredith è in ansia per l'imminente udienza per
l'affidamento di Zola.
- Su Mtv, alle 21.10 il film commedia "Terapia d'urto", con Adam Sandler, Jack Nicholson e Marisa Tomei. Il
giudice Daniels reputando, a causa di un equivoco, il mite Dave un soggetto irascibile e rissoso, gli impone di
sottoporsi alle sessioni di gestione della rabbia tenute dal dottor Rydell. L'approccio decisamente poco
Argomento: Cultura
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ortodosso alla terapia spaventa non poco Dave che per uno scherzo del destino è costretto a intensificare le
sedute per evitare di finire in prigione. Lo strano medico decide di trasferirsi a casa sua per aiutarlo ma Dave è
sull'orlo di una crisi di nervi.
- Su Rai4, alle 21.10 il telefilm “Teen wolf”, con Tyler Posey. La vita di Scott McCall, un adolescente normale
come tanti altri, cambia imprevedibilmente in seguito a un morso. Scott scopre in fretta di essere un lupo
mannaro, ma teme per ciò che potrebbe diventare ora che i suoi poteri possono fargli perdere il controllo.
Mentre cerca di “gestire” le sue nuove pulsioni, Scott prova anche a capire che cosa possa significare tutto
questo per il suo rapporto con Allison, la bella compagna di scuola che prima di questo cambiamento faceva
parte delle cose che non poteva avere.
- Su Rai5, alle 21.20 "Bizet: les pecheurs de perles ", opera in tre atti. Dirige Ryan McAdams, tenore Paolo
Fanale; baritono Simone Piazzola; soprano Rosa Feola.
- Su Cielo, canale in chiaro di Sky, alle 21.10 il film d'azione "Taxxi 3", con Samy Naceri, Frederic Diefenthal
e Bai Ling. Una pugno di banditi travestiti da Babbo Natale impazza da Marsiglia alla stazione sciistica di
Tignes: per venire a capo della faccenda, l'imbranato poliziotto Émilien dovrà nuovamente ricorrere all'aiuto
dell'intrepido "taxi driver" Daniel Morales...
- Su La5, alle 21.10 il film commedia "27 volte in bianco", con Katherine Heigl. La protagonista, Jane Nichols
è stata damigella per 27 volte ai matrimoni di amici e conoscenti e adesso sta per rivestire di nuovo questo
ruolo per la sorella minore che è in procinto di sposarsi con George, il suo capo. George però non sa che la sua
giovane assistente è segretamente innamorata di lui. A complicare la situazione c'è anche Kevin, cinico
giornalista che vorrebbe scrivere un articolo ispirato alla storia di Jane.
- Su RaiMovie, alle 21.15 il film drammatico "L'uomo che verrà", con Maya Sansa. Inverno 1943. Martina ha
8 anni, vive alle pendici di Monte Sole, non lontano da Bologna, è l'unica figlia di una famiglia di contadini che,
come tante, fatica a sopravvivere. Anni prima ha perso un fratellino di pochi giorni e da allora ha smesso di
parlare. Nel dicembre la mamma rimane nuovamente incinta. I mesi passano, il bambino cresce nella pancia
della madre e Martina vive nell'attesa del bimbo che nascerà, mentre la guerra man mano si avvicina e la vita
diventa sempre più difficile. Nella notte tra il 28 e il 29 settembre 1944 il piccolo viene finalmente alla luce.
Quasi contemporaneamente le SS scatenano nella zona un rastrellamento senza precedenti, che passerà alla
storia come la strage di Marzabotto.
- Su Rai Premium, alle 21.20 la replica della fiction "Il commissario Manara". La prima stagione della serie
inizia con l'arrivo in Toscana, in un paese della Maremma Grossetana, del nuovo commissario, Luca Manara,
un tipo anticonformista che, grazie al suo fascino, conquista ogni donna del paese. Qui si trova a lavorare con
dei sottoposti un po' imbranati ma volenterosi, e grazie anche al loro aiuto riesce a risolvere i casi di omicidio
che si presentano in ogni episodio. In commissariato si trova a lavorare a stretto contatto con l'ispettore Lara
Rubino, interpretata da Roberta Giarrusso, che già aveva conosciuto durante la scuola per ispettori, e, tra alti
e bassi, i due iniziano una relazione che li porterà a fidanzarsi. La seconda stagione inizia con il matrimonio
tra i due protagonisti, Luca Manara e Lara Rubino, che viene interrotto da un omicidio. A causa di questo
Lara se ne va a Milano per un corso di aggiornamento ed è sostituita temporaneamente in commissariato da
Marta, interpretata da Anna Safroncik, una collega dal passato oscuro che si innamorerà del protagonista. In
realtà Manara ama ancora Lara e al termine della serie si ricongiungerà con lei, mentre Marta tornerà alla
squadra anti-camorra insieme al collega (e inizialmente nemico di Manara) che dirige l'antiterrorismo.
- Su RaiSport1, dalle 19.45 "Pentathlon: World Cup 3".
- Su RaiSport2, dalle 20 "Hockey Ghiaccio: Qualificazioni campionati mondiali 3a giornata: Italia Ungheria".
- Su Iris, alle 21 il film drammatico "Il generale Della Rovere", di Roberto Rossellini, con Vittorio De Sica. Il
protagonista, Giovanni Bertone è un piccolo truffatore che, fingendosi generale dell'esercito, truffa i familiari
dei prigionieri dei tedeschi. Un giorno è scoperto dalla Gestapo e arrestato. In cambio della libertà le autorità
gli chiedono di collaborare raccogliendo informazioni sui partigiani in carcere.
- Su Mediaset Extra, alle 21.15 la replica del talk-show "Maurizio Costanzo show", condotto da Maurizio
Costanzo. Nella puntata di questa sera si torna ad affrontare le tematiche familiari (rapporto tra padre e figlio,
marito e moglie, figli e genitori…). Gli ospiti annunciati per questa sera sono: Carlo Conti, reduce dall’ultima
edizione del Festival di Sanremo, Loredana Bertè, Belen Rodriguez e il marito Stefano De Martino, Platinette
(divenuta celebre proprio sul palco del Costanzo Show), il critico e storico d’arte Vittorio Sgarbi con suo figlio
Carlo Brenner, la conduttrice Benedetta Parodi e suo marito il giornalista co-direttore di Sky sport Fabio
Caressa, Enzo Iacchetti, l'ex deputata del Partito Democratico Paola Concia e la moglie Ricarda Trautmann, il
Argomento: Cultura
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comico emergente Pietro Sparacino e il direttore del settimanale "Chi" Alfonso Signorini, mentre in
collegamento poi ci sarà Fiorello.
- Su Top Crime, alle 21.10 il telefilm "Human target", con Mark Valley. Andranno in onda due episodi,
intitolati "Gli annali di Nicea" e "In fuga". Nel primo, Chance deve trovare un ex ladro che si è nascosto in un
monastero arroccato in montagna, ma il detective non è l'unico a dargli la caccia e sicuramente non i più
cattivo. Nel secondo, Chance deve proteggere un procuratore distrettuale che si trova in pericolo a causa delle
sue indagini su una importante famiglia del crimine organizzato.
- Su Real Time, alle 21.10 il reality “24 ore in sala parto”. La serie documenta pensieri ed emozioni dei
neo-genitori e dell’équipe medica che li segue: dal bancone dell'accettazione al reparto maternità, dalla sala
parto tradizionale alla vasca per il parto in acqua, le telecamere cattureranno emozioni, gioie, dolori e
momenti esilaranti che spesso accompagnano l'arrivo di una nuova vita.
- Su RaiStoria, alle 21.25 "Anniversari - L'Italia liberata". In occasione del 70 esimo anniversario della
liberazione,uno speciale che racconta l'insurrezione in Italia attraverso 6 città: Napoli, Roma, Firenze,
Genova, Milano e Torino.
- Su Italia2, alle 21.10 il film d'azione "Icarus", con Dolph Lundgren e Stefanie Von Pfetten. Il protagonista,
Edward Genn lavora per una società di investimento immobiliare di Vancouver, è divorziato e ha una figlia,
Taylor. Quello che nessuno sa è che Edward ha un lato oscuro: si fa chiamare Icarus, è un assassino su
commissione e ha diversi segreti da nascondere. Durante un passato incarico a Hong Kong l'identità segreta di
Edward è stata infatti compromessa e ora Icarus è costretto a difendersi da un nemico sconosciuto e senza
scrupoli che lo vuole morto e minaccia la sicurezza della sua famiglia.
- Su Dmax alle 21.10 il docu-reality "Top gear". I presentatori, Jeremy Clarkson (soprannominato Jezza),
Richard Hammond (Hamster) e James May (Captain Slow), guidano un viaggio alla scoperta del mondo delle
quattro ruote più adrenaliniche. Alla trasmissione partecipa anche The Stig, un pilota che effettua i test in
pista, sul quale Jeremy narra innumerevoli leggende.
- Su Agon Channel (canale 33), alle 21.15 il docu-talent “Leyton Orient”, condotto da Simona Ventura. La
trasmissione racconta la sfida del Leyton Orient nel campionato di calcio inglese, e le avventure di un gruppo
di giovani talenti italiani che tenteranno di entrare nella rosa ufficiale della prima squadra. Le passioni, le
ansie, i segreti, i trionfi e le sconfitte dei nostri aspiranti calciatori, tutto senza censure. Le avventure dei
protagonisti potranno essere seguite dai telespettatori per 5 giorni, dal lunedì al venerdì, durante il daytime e
ogni giovedì in prima serata. Tra prove, eliminazioni, nomination e colpi a sorpresa scopriremo chi, settimana
dopo settimana, tra i talenti in prova, riuscirà a dimostrare di essere meritevole della maglia del Leyton
Orient, conquistando l’importante contratto con la prima squadra e la conferma per il prossimo campionato
2015/2016.
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Giovedì, 23 Aprile, 2015
Autore: Redazione Bergamonews
Argomento: Cultura
pag.8
BresciaToday
Donna dispersa sul Monte Tesio: trovata e portata in ospedale
Data:
23/04/15
Donna dispersa sul Monte Tesio: trovata e portata in ospedale
Casina del Comune sul Monte Tesio
Intervento di ricerca a Gavardo nella notte tra martedì e mercoledì, per una decina di tecnici della V
Delegazione bresciana del Soccorso alpino, stazione Val Sabbia.
La richiesta d’intervento alla Centrale operativa è giunta nella serata di martedì. L’allarme riguardava una
donna dispersa, che aveva parcheggiato l'auto lungo la strada che sale verso il Monte Tesio.
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Impegnati nelle ricerche anche i Carabinieri, i Vigili del fuoco e la Protezione civile. Il ritrovamento è
avvenuto alcune ore dopo; il medico del CNSAS ha potuto valutare tempestivamente le condizioni di salute
della donna, disponendo il trasferimento in ambulanza all'ospedale di Gavardo.
Argomento:NORD
p.9
BresciaToday
"Viviamo in una discarica, dove si spaccia alla luce del sole"
Data:
23/04/15
"Viviamo in una discarica, dove si spaccia alla luce del sole"
Tintoretto, una discarica a cielo aperto - Copyright © Bresciatoday.it
BRESCIA. La due “torri gemelle” di San Polo si guardano e si osservano da vicino, a dividerle c'è una fila di
villette a schiera, ad unirle il degrado e l'incuria.
La Tintoretto, quella più a Sud, è ancora in piedi, ma non è stata venduta e dei progetti di riqualificazione
annunciati dalla Loggia non c'è, per ora, alcuna traccia materiale. Il gigante colorato è sempre al suo posto.
Blindatissimo, ma pericolante.
Qualcuno ha anche aggirato le recinzioni (arrugginite) ed è riuscito ad entrarci per passare la notte, come
racconta una signora che risiede in una villetta a schiera, a pochi passi dalla torre: “Alcuni mesi fa la sera si
vedevano delle luci accese in alcuni appartamenti, poi sono venuti i tecnici del Comune e hanno messo altre
barriere per impedire l'ingresso.”
Più che gli occupanti abusivi, a preoccupare i residenti della zona sono le condizioni della torre, che si affaccia
su un parco pubblico: “Bisogna stare attenti, quando si passeggia, a non camminare sotto la torre, perché
piovono i calcinacci e i vetri di molte finestre rotte”.
Torri di San Polo: degrado infinito © Bresciatoday.it
Sporcizia, piccioni e topi sono, invece, i nuovi inquilini dell'edificio abbandonato a sé stesso, come il parchetto
adiacente. L'erba è alta fino alle ginocchia, i pochi giochi rimasti sono arrugginiti e alcuni alberi si sono piegati
su stessi: “Ci sentiamo abbandonati”, è il sentimento comune di chi fa i conti tutti i giorni con il degrado.
Neanche 500 metri più a Nord c'è la Cimabue. Ancora abitata, ma non meno segnata dall'incuria. È più alta e
snella rispetto alla Tintoretto. I 16 piani ospitano ben 195 unità abitative e un centro diurno per anziani gestito
dal Comune di Brescia. La capienza massima è di 550 persone, ma la stima delle presenze fatta da chi ci abita è
diversa: “Saremo più di 600. Ci sono molte persone non autorizzate a vivere qua, che vengono ospitate da chi
ha stipulato un regolare contratto con l'Aler e la loro presenza non viene segnalata a chi di competenza. In
alcuni appartamenti vivono anche 8/10 persone.” Il 60% dei residenti è straniero, il restante sono anziani
italiani.
Il sovraffollamento è uno dei tanti problemi della Cimabue e per i condomini è forse uno degli ultimi di una
lunga lista.
Basta solo avvicinarsi alla torre per avere un'idea di quello che s'incontrerà una volta entrati. Nell'aiuola che
circonda il viale d'ingresso al posto dei fiori “crescono” gli assorbenti, le siringhe e le bottiglie di plastica. Il
cortile interno e il parco pubblico, sui quali si affacciano le finestre e i balconi delle due facciate della torre,
sono discariche a cielo aperto.
Lo “sport” più in voga nella torre sembra essere il lancio dell'immondizia dalle finestre. Sul tema è
recentemente intervenuta l'amministrazione comunale: “Adesso c'è la metà della sporcizia di prima, perché
quelli del comune, in seguito alle lamentele del vicinato, sono appena intervenuti a pulire. Prima sembrava di
vivere in una discarica”. Il lancio della spazzatura non verrà più tollerato, come si legge su una circolare
appesa vicino alla portineria.
All'interno la situazione non migliora, anzi. Scale e pianerottoli vengono usati come cassonetti e cestini e la
maggior parte delle pompe antincendio sono rotte: “Se scoppia un incendio qui moriamo tutti, delle 50 pompe
che ci sono ne funzionano 3”.
Ma anche la sporcizia occupa una posizione marginare nella lista delle emergenze: “I veri problemi - racconta
un inquilino, che che ha chiesto di restare anonimo - sono lo spaccio di droga, che avviene all'interno e
all'esterno del palazzo, alla luce del sole; i furti e gli scippi agli anziani; le aggressioni e le violenze alle donne.
Alcuni dei garage sono dei depositi di stupefacenti. C'è anche chi è stato arrestato per spaccio, ma poi è tornato
a vivere in questi appartamenti, come se nulla fosse. L'Aler gli ha tolto la casa, ma loro sono rientrati con altre
associazioni. Denunciare queste situazioni e intervenire diventa difficile, perché si viene minacciati. La polizia
locale ogni tanto fa dei controlli, ma non bastano. Da due anni a questa parte il servizio di portineria è stato
sospeso nelle ore più a rischio: dalla una alle cinque del mattino. Passa una guardia giurata, ma chi fa attività
illegali aspetta che se vada e ricomincia a fare i propri affari.”
Ma forse non tutto è da buttare. L'immagine dei ragazzi che trascorrono il pomeriggio giocando a palla bollata
nel cortile interno, guidati dai volontari del centro d'aggregazione giovanile, è il seme della speranza.
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Argomento:NORD
p.10
Bresciaoggi
In fumo i boschi della Val di Fà Sull'incendio l'ombra del dolo
Data:
24/04/15
In fumo i boschi della Val di Fà Sull'incendio l'ombra del dolo
venerdì 24 aprile 2015 – PROVINCIA – Pagina 26
NIARDO. Un rogo di vaste proporzioni da mercoledì sta mettendo a dura prova le squadre di volontari e
Vigili del fuoco
In fumo i boschi della Val di Fà
Sull´incendio l´ombra del dolo
Luciano Ranzanici
Il vento e la siccità hanno sospinto le fiamme fino alla grande abetaia tra il Dos dei Frà e la località Pigna Da
Genova è arrivato un Canadair
Il rogo lungo il crinale e il Canadair arrivato da Genova in azione|Uno degli elicotteri impegnati a Niardo per
domare le fiamme
Potrebbe essere di origine dolosa il vasto incendio che dalla serata di mercoledì - l´allarme è stato lanciato
verso le 19.30 - sta devastando un´ampia zona di boschi e radure del territorio di Niardo.
Le fiamme hanno avuto facilissima presa nell´abetaia che si trova tra i 600 e i 700 metri di quota in Val di Fà,
tra il «Dos dei Frà» e la località Pigna. Colpa del vento e delle condizioni di estrema siccità, con le piogge
assenti ormai da troppi giorni.
NELLA TARDA SERATA di ieri il fuoco si è divorato non meno di 15 ettari di bosco e l´incendio, che si è
sviluppato su un fronte di non meno di 300 metri, era visibilissimo anche dalla sottostante superstrada.
Sul posto, impervio e quindi inaccessibile ai mezzi motorizzati antincendio, si sono portati subito i volontari
della Protezione Civile del paese seguiti a breve distanza di tempo dai Vigili del fuoco di Breno, dagli
uomini del Corpo Forestale e del Servizio antincendio boschivo della Comunità Montana. Ai quali non è
rimasto altro da fare che monitorare la zona e tenere sotto controllo i due focolai fino a notte inoltrata, con una
breve pausa a mezzanotte.
Da ieri mattina e fino al primo pomeriggio a supportare i soccorritori sono intervenuti anche i volontari dei
gruppi di Protezione Civile di Breno, Sellero, Ono San Pietro, Angolo e Braone, che hanno continuato
le operazioni di monitoraggio. Mentre sempre dal mattino sono entrati in azione tre elicotteri della Regione di
stanza a Curno, con quattro piloti che ininterrottamente hanno volato sul rogo gettando sulle fiamme l´acqua
pescata nell´Oglio con cestelli da 350 litri. Il successivo intervento del Canadair di Genova si è rivelato
determinante: facendo la spola fra il lago d´Iseo e la Val di Fà, l´aereo ogni volta ha sganciato circa 6.000 litri
d´acqua.
IL VELIVOLO ha quindi effettuato un´altra serie di lanci nel pomeriggio, riuscendo a smorzare ulteriormente
il rogo. Che verso le 18 non era comunque ancora stato debellato.
Rimaneva infatti ancora esteso il fronte delle fiamme, seppure di minore intensità, che tendevano a risalire il
crinale della montagna. Sul posto si è portato nella mattinata di ieri anche il sindaco di Niardo Carlo
Sacristani, che è anche assessore alle Foreste in Comunità Montana. Sacristani ha voluto ringraziare di
persona volontari e vigili del fuoco per il grande impegno, mentre si è molto rammaricato per il notevole
danno procurato all´ambiente e per il gravoso onere finanziario derivante dall´utilizzo dei mezzi aerei.
Ora si andrà alla ricerca del responsabile - o dei responsabili - dell´incendio. Spetterà al Corpo Forestale
accertarne o meno l´origine dolosa, mentre prima di sera, aspettando la pioggia, in Val di Fà erano ancora
attivi alcuni focolai.
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Argomento:NORD
p.11
Bresciaoggi
Ponte provvisorio e guerra di ricorsi: la spunta la Giunta
Data:
24/04/15
Ponte provvisorio e guerra di ricorsi: la spunta la Giunta
venerdì 24 aprile 2015 – PROVINCIA – Pagina 26
CETO. La sentenza del Tar di Brescia
Ponte provvisorio
e guerra di ricorsi:
la spunta la Giunta
Respinta l´istanza di un´azienda che contestava l´iter del progetto
La posa del ponte in Valpaghera
Da qualche giorno è ancora più saldo il ponte provvisorio in ferro sul torrente Palobbia in Valpaghera.
Merito della sentenza del Tar di Brescia, che ha respinto il ricorso che pendeva come una spada di Damocle
sull´operato dell´Amministrazione e sull´intervento.
LA VICENDA. Tutto è iniziato quando l´associazione Genieri Lombardia Volontari Protezione Civile
di Samarate è stata incaricata del montaggio. A quel punto la Janson Bridging Italia, che era stata contattata
dalla precedente Amministrazione del sindaco Donato Filippini, ha chiesto l´annullamento della delibera
adottata lo scorso ottobre dalla Giunta del sindaco Marina Lanzetti; delibera con la quale la stessa aveva
provveduto a dare il via libera alla convenzione con i volontari varesini.
L´organizzazione si impegnava a realizzare, come poi è stato fatto, un ponte Bailey a dodici campi e un´unica
luce in luogo del «Ponte Lungo» crollato il 2 giugno del 2013. Svariate le motivazioni addotte dalla società che
ha la propria sede italiana a Brescia per giustificare l´istanza al Tar.
La Janson Bridging sosteneva che il ponte non poteva essere utilizzato perché mancante del necessario bollo
Ce, come recita la normativa del luglio 2014, e che le tariffe proposte dai Genieri di Samarate sarebbero state
fuori mercato. Janson Bridging Italia, che aveva mosso una serie di rilievi dello stesso tenore al sindaco
Lanzetti nel dicembre dello scorso anno, anticipando in pratica i termini della propria istanza al tribunale
amministrativo regionale, nell´occasione chiedeva anche il risarcimento dei danni. Ma la sezione di Brescia del
Tar ha dato torto alla società.L.RAN.
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Argomento:NORD
p.12
CN24TV
L'Anioc Crotone organizza la "Giornata dei Cavalieri"
Data:
24/04/15
L'Anioc Crotone organizza la "Giornata dei Cavalieri"
L’Anioc Crotone organizza la "Giornata dei Cavalieri”
23 aprile 2015, 19:25
Crotone Attualità
Gli insigniti al merito della Repubblica al servizio della società per il futuro dei giovani. Questo è stato il senso
della “Giornata dei Cavalieri” organizzata a Caccuri dalla delegazione provinciale dell’ANIOC di Crotone.
L’evento si è svolto in due fasi: la prima con la celebrazione della messa nel Duomo officiata da don Vincenzo
Ambrosio Parroco della Città di Caccuri, la seconda con la cerimonia della consegna di attestati e di
bassirilievi d’argento, opere dell’orafo Michele Affidato di Crotone.
Erano presenti il sindaco di Caccuri Marianna Caligiuri, il vice sindaco di Cerenzia, Francesco Biasi, l’emerito
generale della Polizia di Stato Vincenzo Ortolano, l’emerito colonnello della Polizia di Stato Salvatore
Landolfi, il col. dei Carabinieri Angelo Carella, il comandante della Stazione dei Carabinieri di Caccuri
Salvatore Merandi, il presidente dell’Associazione dei Carabinieri di Cariati, cav. Cataldo Santoro, il
presidente dell’Associazione dei Carabinieri di Reggio Calabria Antonio Biasi, il Comandante dei Vigili
Urbani di Caccuri, Giuseppe Napoli, la Protezione Civile, numerosi Cittadini di Caccuri e una forte
presenza dell’ANIOC. Il delegato provinciale e vice delegato regionale dell’Anioc, dopo aver ringraziato don
Vincenzo per la Gioiosa Santa Messa, il Coro e tutti i presenti ha ricordato i defunti della delegazione, il
sindaco ha letto la preghiera a San Rocco, Protettore di Caccuri e la cerimoniera Filomena Mustaccio ha
concluso con la Preghiera a San Giorgio Martire.
Nel Castello, dopo avere ascoltato l’inno di Mameli, il sindaco ha ringraziato l’Anioc per aver scelto Caccuri,
come sede di questa cerimonia. Lo Storico Avv. Francesco Biasi con un breve cenno ha spiegato la nascita della
Cavalleria e i vari Ordini. Il delegato provinciale Giuseppe Crea ha concluso ringraziato tutti i partecipanti e
gli sponsor per l’ottima riuscita della manifestazione. Ha, poi, consegnato gli attesati a Salvatore Antonio
Barone, Igino Curcuglioniti, Giovanna Morabito, Odoardo Spinelli, Giuseppe Tallarico, Aurora D’Oppido,
ritirato dal nipote Francesco, Paolo Crucitti, Giuseppe Dinardo, Vincenzo Lista, Carmine Perri, Salvatore
Raimondi, Giuseppe Sitra e Antonio Tomaino. Al gen. Vincenzo Ortolano, ai col. Salvatore Landolfi, al col.
Angelo Carella e allo storico Francesco Biasi, sono stati consegnati i Crest dell’Associazione. Al sindaco
Marianna Caligiuri è stato consegnato il diploma di socio onorario, rilasciato dalla Segreteria Generale
ANIOC.
anioc
Argomento:NORD
p.13
Città della Spezia.com
Procura, due documenti per accusare Lella Paita
Data:
23/04/15
Procura, due documenti per accusare Lella Paita
Procura, due documenti per accusare Lella Paita
Per i pm si sarebbe potuta attivare direttamente dopo le previsioni meteo emanate dall’Arpal.
Liguria - La procura di Genova starebbe concentrando la sua attenzione su due documenti nell’attribuire una
responsabilità, non soltanto politica, a Raffaella Paita, candidata alle regionali per il centrosinistra e assessore
alla protezione civile, che è indagata per omicidio e disastro colposo per l’alluvione che ha colpito
Genova il 9 ottobre scorso con il Bisagno esondato e la morte di un infermiere in pensione, Antonio
Campanella.
Secondo i magistrati Gabriella Dotto e Patrizia Ciccarese, il 27 febbraio del 2004 una direttiva del Consiglio
dei Ministri delegava come massimi esponenti della protezione civile i presidenti di Regione. Questi
ruoli sono stati delegati successivamente agli assessori alla Protezione Civile in base a un decreto
regionale del 1 luglio 2014. Claudio Burlando, presidente della Regione, aveva assegnato il compito a Paita in
seguito all’addio di Renata Briano, eletta al Parlamento Europeo. Per i pm, quindi, Paita si sarebbe potuta
attivare direttamente dopo le previsioni meteo emanate dall’Arpal. L’assessore alla protezione civile,
interrogata martedì, ha sostenuto che l’emanazione dell’allerta spettava ai tecnici e non a lei.
Giovedì 23 aprile 2015 alle 08:08:08
REDAZIONE
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Argomento:NORD
p.14
Città della Spezia.com
"Ecco i bollettini meteo del 9 ottobre, il voto ligure chiuderà la carriera di Berlusconi"
Data:
24/04/15
"Ecco i bollettini meteo del 9 ottobre, il voto ligure chiuderà la carriera di Berlusconi"
"Ecco i bollettini meteo del 9 ottobre, il voto ligure chiuderà la carriera di Berlusconi"
Liguria - Una risposta per le rime, carte alla mano. Raffaella Paita affida a Facebook il contrattacco alle
ricostruzioni fatte in queste ore delle ore dell'alluvione genovese.
"La ricostruzione della mia giornata del 9 ottobre pubblicata dalle testate del gruppo Berlusconi è
volutamente parziale e ha un obiettivo chiaro: favorire Giovanni Toti alle elezioni.
Allego due documenti.
1. Il bollettino meteo delle 18.10 del 9 ottobre - cioè quattro ore prima dell’alluvione che dice che “il sistema
perturbato sta iniziando a dare segnali di graduale indebolimento” e che "Al momento, considerando anche la
prevista evoluzione meteorologica, non sono attese criticità sui corsi d'acqua nelle prossime ore". In quella
giornata sono stata costantemente in contatto con i tecnici di protezione civile. Ho ricevuto per tutto il
giorno i bollettini meteo fino a questo delle 18.10. Rassicurata dalla struttura tecnica, ho proseguito negli
impegni della giornata, seguendo con la protezione civile gli interventi sul blocco autostradale che nel
pomeriggio si era determinato tra Varazze e Genova.
2. Il bollettino meteo delle 22.20 che indica, contrariamente a quello di quattro ore prima, un forte aumento
delle perturbazioni. Alle 22.05 mi era arrivato un sms che mi avvisava di grossi problemi a Montoggio. Solo a
Montoggio. Alle 22.20 questo bollettino. A quell'ora ero già partita alla volta di Genova, dove sono poi arrivata
intorno alle 23.45 in sala operativa. Lì ho passato tutta la notte e tutto il giorno successivo,
Questi sono i fatti che chiunque può ricostruire. Lo ripeto ancora una volta: non potevo diramare l’allerta
anche se lo avessi voluto. Avrei commesso un illecito. Oggi questo non è riportato da nessuno dei giornali che
mi attacca.
L’attacco, lo ribadisco, non è giornalistico ma politico. Gli oppositori del PD e di Matteo Renzi hanno scelto la
Liguria per provare a tornare al centro della scena, e per farlo sono disposti a tutto.
Silvio Berlusconi sa che Giovanni Toti non ha programmi, idee, proposte serie per il governo di una regione di
cui non gli importa nulla. Toti non si è mai presentato a un confronto pubblico con me in Liguria perché non
saprebbe cosa dire.
Il voto in Liguria del 31 maggio, credo sia ormai chiaro a tutti da oggi, ha due significati: scegliere il prossimo
presidente della Regione e chiudere definitivamente la carriera politica di Silvio Berlusconi. La gente di
sinistra della nostra terra non la lascerà nelle mani di chi ha portato l’Italia alla rovina e di chi ha tagliato un
miliardo del fondo contro il dissesto idrogeologico nel 2011".
Giovedì 23 aprile 2015 alle 19:05:25
REDAZIONE
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© RIPRODUZIONE RISERVATA
Argomento:NORD
p.15
Città della Spezia.com
Paita va veloce: "Ho attraversato giorni difficili, ma ce la metterò tutta"
Data:
24/04/15
Paita va veloce: "Ho attraversato giorni difficili, ma ce la metterò tutta"
Paita va veloce: "Ho attraversato giorni difficili, ma ce la metterò tutta"
Il vicesegretario nazionale Guerini e il ministro Orlando elogiano il coraggio della candidata. Lei riceve
l'abbraccio della sua città, bacchetta Pastorino e afferma: "Dobbiamo superare il 36 per cento per non
consegnare la Regione all'instabilità".
La Spezia - Rispondere agli attacchi subiti dopo l'iscrizione nel registro degli indagati per i fatti legati
all'alluvione genovese dell'ottobre scorso, respingere l'ondata pastoriniana e replicare allo sgambetto dei 200
traditori capeggiati dall'ex assessore Claudio Montaldo che hanno annunciato che nel segreto dell'urna
voteranno "secondo coscienza". E tutto lascia intendere che in cuor loro non stravedano per Raffaella Paita.
Questa sera, per centrare questi target la candidata spezzina non era sola: il Centro Allende era pieno come
quando si festeggiava la vittoria alle primarie, per l'iniziativa 'Spezia Va Veloce'. Una Leopolda in salsa
spezzina che ha visto nel pomeriggio lo svolgimento dei lavori dei tavoli tematici e che nel dopo cena ha tirato
le somme di quanto fatto, con la presenza del braccio destro di Matteo Renzi, Lorenzo Guerini, e del ministro
della Giustizia, Andrea Orlando, come ciliegina sulla torta.
Il vicesegretario nazionale, giunto in Liguria il giorno dopo l'avviso di garanzia per confermare la fiducia del
Pd nazionale, ha preso la parola per primo: "Raffaella ha presente che la politica può essere vissuta
pienamente solo in dimensione collettiva, cercandola partendo dalle proprie convinzioni e dal coraggio. E a lei
il coraggio non manca. Questa è la virtù che sostiene tutte le altre". Dopo aver elogiato l'iniziativa dell'Allende,
per "aver messo persone intorno a un tavolo, perché insieme si fanno grandi cose", Guerini ha spiegato che
"un partito senza leader oggi non esiste, ma allo stesso modo un leader senza partito non può avere
prospettive. Occorrono figure importanti, che rappresentino plasticamente la proposta che facciamo, ma c'è
anche bisogno di una comunità che cerca nella partecipazione politica il modo per concorrere alla costruzione
del suo futuro. E noi siamo qua per costruire la proposta del futuro della Liguria. Non si gioca sul destino di
una regione per costruire alchimie politiche, per rivincite di discussioni interne a un partito, o trasformarla in
un campo di sperimentazione. Chi sta giocando coi liguri dovrà riflettere su quello che sta facendo, come ligure
e come esponente della sinistra. Si può dire quello che si vuole, ma bisogna rispondere sempre a una sola
domanda, da che parte stiamo". Chiarissimo, in questo passaggio, il riferimento a Luca Pastorino, uscito dal
Pd per creare l'alternativa a Paita dall'esterno.
Guerini ha sostenuto che le Regionali sono un momento importante, "perché per rilanciare il Paese è
necessaria la collaborazione di tutti i gangli istituzionali, comprese le Regioni.
Quando giro l'Italia - ha detto - vedo persone che hanno a cuore il destino delle loro comunità. Questa è
l'energia che dobbiamo utilizzare, mettendo la Liguria al centro del dibattito. Le partite sporche non ci
interessano, favoriscono il meno bravo. Non bisogna credere a chi dice di votare in un modo per fare uno
sgambetto a Renzi, bisogna votare per il bene di questo territorio".
Dal vicesegretario nazionale del Pd ad Andrea Orlando, ministro dell'Ambiente nel governo Letta e
confermato, anzi promosso, alla Giustizia da Renzi. "Le Regionali hanno assunto il significato di un test dopo
un anno di governo del Paese, con alcune riforme portate a compimento e che stanno dando risultati
importanti - ha rivendicato -, come la stabilizzazione dei contratti di lavoro. Ma anche la responsabilità civile
dei magistrati e la riforma della custodia cautelare, oltre alla chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari. La
Liguria è un campo di battaglia in cui si verifica un paradosso: nel nome dell'antiberlusconismo duro e puro si
va a dare una boccata d'ossigeno a Berlusconi, non a Forza Italia, favorendo il suo portavoce, Giovanni Toti.
Quale altro modo si può avere se non la vittoria di Raffaella Paita e del Pd, per far valere il modello di Liguria
diverso, quello che anche io ho sostenuto alle primarie? Solo noi abbiamo fatto le primarie, non il centrodestra,
non la sinistra che ci critica tanto. Come l'hanno scelto loro? Hanno fatto bim bum bam, hanno estratto a
sorte? La notizia non è che Pastorino sia uscito dal Pd, ma che c'era ancora. Come si può arrivare anche ad
ottenere solo un centesimo della piattaforma sostenuta alle primarie da fuori, se non vince il Pd? Un partito
dove c'è ancora spazio per la discussione. La Liguria non si può permettere un isolamento politico, proprio
perché ne vive già uno dovuto alla sua orografia. Non si può fermare l'opera di ricucitura che ha compiuto
Raffaella, la Liguria non può essere solamente un posto in cui si vive bene per la temperatura in inverno, ma
dobbiamo ritornare alla produzione, e le infrastrutture sono indispensabili. Non ho fatto mistero di avere
riserve su alcune scelte della Regione, ma credo che si possano rivedere solamente se non vinceranno i
Argomento:NORD
p.16
populismi".
Caparbia, abile, capace di mettere in campo l'ambizione di poter governare bene questa Regione e coraggiosa.
Ancora una volta. Così Guerini aveva definito Raffaella Paita.
"Ho attraversato qualche giorno difficile - ha esordito la candidata -, ma sono molto contenta di essere qua,
anche perché finalmente c'è un evento in cui io e Orlando andiamo d'accordo. Non ho mai sentito l'esigenza di
dissociarmi dal lavoro fatto prima di me, perché mi sento forte nelle mie convinzioni e perché credo che il
confronto con gli elettori sia il modo per affermare il mio punto di vista. Nel confronto con Cofferati ho capito
che il disegno non era quello locale, ma come dare una spallata a Renzi, e da lì ho cominciato a denunciare la
cosa, e ora l'evoluzione la conoscete. Ribadisco che dovrebbe dimettersi da europarlamentare. Lo stesso vale
per Pastorino, che addirittura è stato nominato, eletto nella lista bloccata. Anche lui, soprattutto lui, che è
anche sindaco, avrebbe dovuto dimettersi da parlamentare. Senza contare che la sua candidatura favorisce il
portaborse di chi ha rovinato l'Italia".
"La Spezia - ha proseguito Paita rivolgendosi ai suoi concittadini - non è mai stata espressione del presidente
della Regione. Non sempre abbiamo avuto un rapporto forte con la Liguria, ma oggi le cose stanno
diversamente. La Spezia ha cambiato il suo destino dal '92-'93, abbandonando l'idea di essere solamente la
città delle partecipazioni. Siamo i più infrastrutturati, abbiamo avuto il coraggio di cambiare la rete
commerciale, abbiamo messo in atto una revisione urbanistica e abbiamo quasi risolto problemi grandi come
quello di Acam.
Ora dobbiamo prima di tutto realizzare il nostro waterfront, recuperare le aree nel dialogo con la Marina
militare. Stiamo rivedendo, nel modo giusto, il progetto di Marinella, e poi ci sono le prospettive di
prosecuzione della variante".
Quindi un riferimento a Montaldo, a capo dei duecento scontenti: "Se c'è un tema sul quale bisogna svoltare, è
quello della sanità. Dobbiamo evitare che gli altri facciano le doppie liste di attesa a nostro danno, ma anche
offrire qualità. Dobbiamo fare di più di quello che è stato fatto in questi anni, non basta tenere i conti in
ordine".
"Anche sul turismo dobbiamo fare qualcosa di più, partendo dal promuovere insieme i patrimoni Unesco di
Genova e delle Cinque Terre. Dobbiamo valorizzare la nostra immensa rete sentieristica, possiamo pensare ad
una pista ciclabile che unisca tutta la regione e sviluppare le reti infrastrutturali".
"Per fare tutto questo non basta vincere, ma dobbiamo vincere bene, per non consegnare la Regione
all'instabilità, dobbiamo superare la soglia del 36 per cento. Il burlandismo - ha concluso Paita - è finito perché
non dobbiamo più guardare alle alleanze, non ce ne sono le condizioni: il Pd deve avere l'opa dell'asse del
riformismo di questo territorio. L'esempio dell'immobilismo del Comune di Genova è lampante. Mentre Toti
ragiona da due giorni sui nomi, io ho ribadito che non ci sarà alcun accordo con il centrodestra o con realtà
affini e ho aperto il listino alla società civile. Avrei potuto non prendere la delega alla Protezione
civile, ma non sarebbe stato nel mio stile, non sarei stata io. Spero di poter dimostrare tutta la verità per
quello che riguarda l'alluvione dell'ottobre scorso e di uscire da questo momento difficile. Vi chiedo di
credermi, perché, come ho dimostrato nel 2011, io non sono una che si tira indietro. Lo sapete.
E vi assicuro che ce la metterò tutta e che se avessi un solo dubbio su quello che ho fatto avrei lasciato spazio a
qualcun altro. Invece sono qua, dobbiamo vincere, vincere bene e a testa alta".
E l'applauso conclusivo, questa volta, suona più come un abbraccio che come un'acclamazione.
Giovedì 23 aprile 2015 alle 23:05:00
TH.D.L.
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Argomento: Interni / Politica
pag.17
Corriere Alto Adige
Siccità in provincia Rischio di incendi
Data:
24/04/15
Siccità in provincia Rischio di incendi
CORRIERE DELL' ALTO ADIGE - ALTO ADIGE
sezione: Alto Adige data: 24/04/2015 - pag: 5
Siccità in provincia Rischio di incendi
BOLZANO La siccità ha innalzato il rischio di incendi nelle zone boschive dell'Alto Adige. Lo rendono noto le
Ripartizioni provinciali foreste e protezione civile, che invitano alla massima prudenza rispettando il
divieto generalizzato di accendere fuochi ad una distanza inferiore ai 20 metri dal bosco.
Argomento:NORD
p.18
Corriere del Veneto (Ed. Padova e Rovigo)
Ucciso, lapidato e bruciato nel bosco Mistero tra i sentieri di Possagno
Data:
24/04/15
Ucciso, lapidato e bruciato nel bosco Mistero tra i sentieri di Possagno
CORRIERE DEL VENETO - PADOVA
sezione: Padova Rovigo data: 24/04/2015 - pag: 5
Ucciso, lapidato e bruciato nel bosco Mistero tra i sentieri di Possagno
Due boscaioli trovano il corpo, che presenta segni di coltellate. Si cerca una coppia
possagno (treviso) Una pila di sassi, di quelle che si mettono sopra un falò improvvisato in montagna per
evitare che divampi un incendio. Questo quello che Elido e Gabriele Fornasier, due taglialegna, hanno visto
ieri pomeriggio sulla mulattiera della Valle di San Rocco, la collina che si inerpica alle spalle del tempo di
Antonio Canova. Nulla di strano, se non fosse che da quell'ammasso di rocce annerite, salivano nugoli di
mosche e che sotto a quei sassi ammucchiati alla rinfusa c'era quel che resta un corpo, ucciso e poi dato alle
fiamme. Un omicidio brutale ed efferato. La vittima non è ancora stata identificata. Dovrebbe essere un uomo,
dell'apparente età di 30 anni, di media statura. Ucciso. Questa una delle prime poche certezze per i carabinieri
che indagano sul delitto, coordinati dal sostituto procuratore Mara Giovanna De Donà. A dare l'allarme
intorno alle 14, i due boscaioli. «Quando abbiamo visto le mosche, abbiamo pensato che sotto i sassi ci fosse un
animale morto e sepolto male. Ma quando abbiamo spostato la prima roccia, abbiamo capito che era qualcosa
di tremendo» racconta Gabriele Fornasier, che ha subito dato all'allarme al Suem di Crespano del Grappa.
Insieme ai sanitari, sul posto sono arrivati anche i militari del nucleo investigativo di Treviso e del reparto
scientifico. Il corpo era a terra, in uno slargo che si trova a pochi metri da una mulattiera che si inerpica nella
Valle di San Rocco, la suggestiva collina che si trova alle spalle del tempio canoviano. Fin dall'inizio è apparso
chiaro che si trattasse di un delitto. Sul corpo martoriato dalle fiamme infatti, sono state trovate anche alcune
ferite da taglio al torace e all'addome, forse provocate da un coltello da cucina, trovato accanto al corpo. Il
volto e il cranio dell'uomo, inoltre, presentano traumi e contusioni che potrebbero essere state provocate anche
dai sassi scagliati sul corpo. I rilievi della scientifica sono durati ore, mentre il medico legale effettuava una
prima analisi esterna del cadavere. Dai primi riscontri, l'uomo potrebbe essere stato ucciso tra venerdì e
sabato dato l'ormai avanzato stato di decomposizione. Sul cadavere non sono state trovate tracce di documenti,
e per identificarlo sarà necessario l'esame del Dna. Il corpo è stato trasferito all'obitorio dell'ospedale Ca'
Foncello dove già domani potrebbe essere effettuata l'autopsia. Ma restano ancora tante domande irrisolte.
Chi è l'uomo barbaramente ucciso prima di essere abbandonato come un animale? Dove è stato ucciso? E,
soprattutto, chi è il killer? Questo quello che dovranno accertare gli inquirenti, anche se la pista più
accreditata è che l'uomo sia stato ammazzato in un altro luogo, e successivamente portato sulla mulattiera,
dato alle fiamme e coperto con i sassi. «Per arrivare all'autore o gli autori del delitto sarà fondamentale
innanzitutto risalire all'identità della vittima spiega il comandante provinciale dell'Arma, colonnello Ruggiero
Capodivento -. Quando sapremo chi è potremo ricostruire le sue ultime ore di vita e i contatti che ha avuto in
quelle ore». In realtà una pista da cui partire ci sarebbe già. Perché appena ritrovato il corpo, proprio in quel
luogo, un meccanico di Possagno ha ricordato un episodio di qualche giorno fa, che alla luce di quanto
successo, gli è parso quanto meno anomalo. Domenica è stato chiamato per un intervento urgente proprio su
quella mulattiera. A chiedere soccorso era una coppia, un uomo e una donna, rimasta in panne. La loro Golf
non partiva e loro avevano fretta di allontanarsi. Lui li ha aiutati e se ne sono andati. Nulla di strano anche
perché domenica, sul sentiero che corre sopra la mulattiera, si è svolta una corsa podistica, potevano quindi
essere due corridori. Fino ad oggi però. Si tratta soltanto di una coincidenza? Oppure esiste un legame tra la
coppia che aveva fretta di allontanarsi e quel corpo che stava bruciando sotto i sassi? Il meccanico è stato
sentito fino a tarda sera dai carabinieri nella caserma di Crespano del Grappa. Le sue informazioni infatti
vengono ritenute fondamentali per ricostruire un eventuale identikit dei presunti assassini e dare una
descrizione di quell'automobile salita in quel luogo impervio. Un posto che solo in paese conoscono bene.
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Argomento:NORD
p.19
Corriere della Sera.it (ed. Brescia)
Maxi incendio a Niardo: le fiamme
Data:
24/04/15
Maxi incendio a Niardo: le fiamme
Maxi incendio a Niardo: le fiamme si mangiano 20 ettari di bosco L’incendio di origine dolosa è divampato
mercoledì sera a 1600 metri di altezza
La Protezione civile di Niardo, Breno, Ono, Braone, Angolo e Sellero, insieme ai Vigili del Fuoco e alla
Forestale stanno provando a contenere l’incendio che è divampato mercoledì sera alle 8 nei pressi del Dos dei
Frà, località montana di Niardo e che si è già «mangiato» tra i 10 e i 20 ettari di bosco e, sopratutto, parte della
Pineta di Disino. Giovedì sono stati impiegati per spegnere le fiamme, secondo i tecnici di origine dolosa, anche
tre elicotteri e un Canadair. La speranza resta la pioggia, che potrebbe cadere nel weekend aiutando i
soccorritori a spegnere le fiamme.
Redazione Online
23 aprile 2015 | 19:56
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Argomento:NORD
p.20
Corriere della Sera.it (ed. Milano)
Cade dalla moto, una cinghia
Data:
23/04/15
Cade dalla moto, una cinghia
busnago
Milano, 23 aprile 2015 - 14:47
Cade dalla moto, una cinghia
lo strangola: salvato dai passanti Il 50enne ha frenato di colpo per evitare una volpe e ha perso il controllo del
mezzo, rimanendo impigliato nel laccio del copri gambe
di Daniele Bennati
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Per evitare una volpe che gli ha attraversato la strada è finito rovinosamente a terra. E se non fosse stato per
un volontario della Protezione civile libero dal servizio e un altro passante che lo hanno liberato da
una cinghia finita attorno al collo, l’incidente avrebbe avuto conseguenze ben più gravi. L’intervento salvavita
dei due passanti è avvenuto a Busnago, sulla provinciale Monza-Trezzo. Un uomo, un 50enne di Capriate San
Gervasio alla guida di un motociclo, viaggiava in direzione Vimercate quando una volpe ha attraversato
improvvisamente la strada. Il motociclista è carambolato al suolo strisciando per alcuni metri schiacciato dalla
moto e rimanendo a terra privo di sensi. A prestare i primi soccorsi sono stati un volontario della
Protezione civile, residente a Monza, e un altro passante. La moto, su cui era stata montata una
coperta copri gambe, era finita sopra il centauro. Una delle cinghie di fissaggio, però, è finita attorno al collo
del motociclista, provocandone un soffocamento. Grazie all’intervento dei due passanti, la coperta è stata
prima allentata e poi tagliata per permettere al ferito di respirare. Nel frattempo sono giunti i soccorritori del
118 con ambulanza e automedica inviati in codice rosso. All’arrivo dei sanitari, il 50enne aveva già ripreso
conoscenza. È stato trasportato d’urgenza al Pronto soccorso dell’ospedale di Vimercate per accertamenti. Sul
posto, per i rilievi dell’accaduto, è arrivata la Polizia locale di Busnago che ha ascoltato le testimonianze dei
due primi soccorritori intervenuti.
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Motociclista rischia il soffocamento Motociclista rischia il soffocamento Motociclista rischia il soffocamento
Motociclista rischia il soffocamento Motociclista rischia il soffocamento Motociclista rischia il soffocamento
23 aprile 2015 | 14:47
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Argomento:NORD
p.21
Corriere delle Alpi
Frana di Piei chiusa la prima fase di indagini
Data:
24/04/15
Frana di Piei chiusa la prima fase di indagini
Corriere delle Alpi
sezione: CRONACA data: 24/4/2015 - pag: 33
Frana di Piei
chiusa la prima
fase di indagini
LAMON Si è conclusa la prima fase di indagini sulla frana di Piei, dove a marzo è stata avviata una campagna
di rilievi e misurazione con geologi presenti in loco e la predisposizione di carte e profilo geologico che
mostrano la complessità stratigrafica. Nel frattempo proseguono i lavori di disboscamento dell'area e la
sistemazione della pista di accesso necessaria agli interventi programmati dalla Provincia. L'aggiornamento
della situazione sul fronte del movimento franoso a Piei arriva attraverso la pagina Facebook ufficiale del
Comune guidato dal sindaco Vania Malacarne, che annuncia l'organizzazione di un incontro pubblico con
geologi e tecnici della Provincia per fare il punto. «A breve sarà fissata una data, presumibilmente la prima
settimana di maggio». Questa è infatti la previsione dell'amministrazione per l'incontro rivolto alla
popolazione. L'amministrazione comunale lamonese sta tenendo costantemente sotto controllo la porzione di
terreno tra il fronte frana e l'abitato di Piei. Si è reso necessario disboscare l'area con urgenza, per cui è
scattata l'ordinanza rivolta ai proprietari dei fondi per il taglio delle piante, così da alleggerire il terreno,
facilitare le indagini e procedere con la costruzione di opere per captare e allontanare l'acqua superficiale.
(sco)
Argomento:NORD
p.22
Corriere delle Alpi
Abbiamo già fatto parecchio considerate le condizioni
Data:
24/04/15
Abbiamo già fatto parecchio considerate le condizioni
Corriere delle Alpi
sezione: CRONACA data: 24/4/2015 - pag: 31
«Abbiamo già fatto parecchio
considerate le condizioni»
l'assessore tira le somme
FELTRE «Guardando indietro alle opere realizzate oltre al risanamento dei conti, abbiamo già fatto tanto
rispetto a quelle che erano le condizioni di contorno», dice l'assessore ai lavori pubblici Adis Zatta, che
snocciola quanto messo in campo nel 2014: percorso ciclopedonale rio Musil- Boscherai-Stella Maris,
intervento di riparazione strutturale di palazzo Gazzi, manutenzione straordinaria degli uffici della scuola
media Rocca, manutenzione straordinaria di palazzo Borgasio, pedane rialzate in via Marconi e sul ponte delle
Tezze per l'attraversamento stradale nell'ambito della nuova mobilità, manutenzione straordinaria della
strada delle Tordine a Pren, interventi di miglioramento sismico negli asili di Vellai e Tomo, adeguamento
centro operativo di protezione civile, a cui si aggiunge lo sfalcio delle aree verdi (appaltato). «Tra il
2014 e inizio 2015, visti i miglioramenti della situazione economica, siamo tornati a investire», commenta poi
l'assessore ai lavori pubblici. In più, sono stati utilizzati diversamente anche residui di vecchi mutui e facendo i
conti, «tra diversi utilizzi e accensione di nuovi mutui fanno 2 milioni 650 mila euro». (sco)
Argomento:NORD
p.23
Gazzetta d'Asti.it
La caserma dell'Arma nel nome di Scapaccino
Data:
23/04/15
La caserma dell'Arma nel nome di Scapaccino
La caserma dell'Arma nel nome di Scapaccino Pubblicato il 23 aprile 2015
Inaugurazione ufficiale della caserma provinciale dell'Arma. Il comando di via delle Corse è stato intitolato
alla memoria di Giovanni Battista Scapaccino, prima medaglia d'oro al valor militare d'Italia.
Foto di Roberto Signorini
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pag.26
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Damiano La fotogallery del raduno degli aviatori a Loreto di Costigliole Fiera regionale del Tartufo a
Montiglio Ad Asti il Mercato delle Regioni
Argomento: Prima Pagina
pag.27
Gazzetta di Mantova.it
Ok della giunta alla fusione dei due Comuni
Data:
24/04/15
Ok della giunta alla fusione dei due Comuni
Ok della giunta alla fusione dei due Comuni
IL futuro sarà una super amministrazione collinare. Il sindaco: “Ma la strada è ancora lunga” Tags comuni
fusioni
23 aprile 2015
SOLFERINO. Dopo Guidizzolo e Medole, anche Solferino mette la creazione di un super Comune collinare,
attraverso fusioni, nell’agenda politica. Lo strumento, come nei precedenti casi, è un atto di indirizzo della
giunta. In pratica un documento che indica al sindaco la linea verso la quale muoversi.
Il passo ufficiale obbliga a studiare una possibile strada per la fusione, anche se non ne individua tempi e modi,
lasciando ampia libertà a riguardo. Ma qualche passo concreto si fa. Intanto Guido Perghem, segretario
comunale di Castiglione delle Stiviere, da un paio di mesi svolge il proprio ufficio anche per il Comune di
Guidizzolo. La convenzione che è stata firmata tra i Comuni di Castiglione e Guidizzolo rimarrà in vigore fino
al 31 luglio 2016. Poi si sta valutando la possibile creazione di una Protezione civile Alto Mantovano,
partendo dal nucleo di quella comunale di Guidizzolo, fra le più attrezzate del Mantovano. Questa funzione,
che si è dimostrata essenziale ad esempio nei recenti casi di alluvioni e piogge torrenziali, potrebbe essere la
prima prova di una possibile unione allargata ai Comuni dei colli. Oggi, infatti, Guidizzolo (Comune sopra i
5mila abitanti e quindi non obbligato), condivide solo poche funzioni con i Comuni vicini. Solferino e
Castiglione delle Stiviere hanno messo in comune tutte le funzioni mentre sono nate due Unioni: Ponti e
Medole da un lato; Monzambano e Cavriana dall’altro. «Stiamo verificando la possibilità di dare mandato ad
un tecnico – spiega il sindaco solferinese Gabriella Felchilcher – perché studi progetti di eventuali fusioni e le
illustri ai sindaci in modo da valutare pro e contro per i cittadini».
Sul piatto negativo della bilancia i tempi lunghi (circa due anni) e la “lotteria” del referendum dove le
tendenze campaniliste potrebbe bocciare possibili fusioni. Sul piatto positivo, invece, la sospensione del patto di
stabilità e i vantaggi derivanti dalle economie di scala.
«Noi piccoli Comuni – conclude la Felchilcher – siamo sottoposti a tagli costanti. Solo la scorsa settimane ce ne
hanno comunicato uno da 100mila euro. È difficile andare avanti così. Poi quelli che dicono che la fusione
annullerebbe Solferino magari vanno quattro volte al giorno a Castiglione a far la spesa, negli uffici o per
qualsiasi altra esigenza. Occorre decidere con calma e ragionando per ottenere il maggior vantaggio per i
cittadini. La strada è lunga».(fr.r.)
Tags comuni fusioni
Argomento:NORD
p.28
Giornale di Brescia.it
Niardo: in fumo tra i 10 e i 20 ettari di bosco
Data:
24/04/15
Niardo: in fumo tra i 10 e i 20 ettari di bosco
INCENDIO Niardo: in fumo tra i 10 e i 20 ettari di bosco
Ore: 18:08 | giovedì, 23 aprile 2015
A Niardo le fiamme si mangiano tra i 10 e i 20 ettari di bosco. Per tutta la giornata i gruppi di Protezione
civile di Niardo, Breno, Ono, Braone, Angolo e Sellero, insieme ai Vigili del Fuoco e alla Forestale hanno
provato a contenere l’incendio che è divampato mercoledì sera al Dos dei Frà, località montana sopra l’abitato
di Niardo. Non sussistono pericoli per le persone, ma il danno ambientale è ingente. In mattinata sono stati
impiegati anche tre elicotteri. Nel pomeriggio è stato utilizzato un Canadair.
Il vento, le difficoltà a raggiungere un luogo arroccato tra i monti, il sottobosco troppo secco: tutti fattori che
non hanno consentito di arginare le fiamme, che continuano a mangiarsi il bosco.
L’incendio è destinato resistere per diverse ore. Forse solo la pioggia del fine settimana consentirà di spegnere
tutti i fronti.
Secondo i tecnici il rogo sarebbe di matrice dolosa. Sarebbe stato appiccato poco prima delle 20 in una strada
agro-silvo-pastorale. Non è la prima volta che i piromani entrano in azione a Niardo. Anche una ventina di
giorni fa si erano registrati diversi tentativi di accendere roghi.
riproduzione riservata © www.giornaledibrescia.it
Argomento:NORD
p.29
Il Cittadino
No Gas, divide l'ipotesi referendum
Data:
24/04/15
No Gas, divide l'ipotesi referendum
No Gas, divide l'ipotesi referendum
L'ipotesi consultazione popolare, le risposte attese da ministero e Regione Lombardia sulla «tenuta»
dell'autorizzazione alla luce degli studi su sismicità indotta e deformazione del suolo. Le novità, emerse
dall'esposto del Comitato, sugli indagati che siedono nel Comitato Via Vas, 9 dei quali hanno firmato anche
per il sì al sito di Cornegliano. E poi i rischi legati al posizionamento su faglie sismiche attive, i risarcimenti in
caso di incidente e la difficoltà di farvi fronte per società poco strutturate. Tanti i temi nel vertice di ieri
pomeriggio, a palazzo San Cristoforo, sul delicato tema del maxi impianto di stoccaggio gas, il deposito da 2,2
miliardi di metri cubi di gas per cui è stata autorizzata la società Ital Gas Storage. Convocati dal presidente
della Provincia Mauro Soldati, c'erano il sindaco di Cornegliano Matteo Lacchini, quello di Pieve Stefano
Guerciotti, il collega di Massalengo Domenico Papagni, accompagnato dall'assessore Vincenzo Rubino, e
ancora il consigliere delegato all'ambiente Stefano Uggeri per Lodi Vecchio e l'assessore con competenza a
urbanistica, polizia locale e Protezione civile Simone Piacentini di Lodi. Assenti rappresentanti del
Comune di Borgo, ente commissariato, di San Martino, invitato come contermine, l'invito è stato recapitato
anche al Comitato Ambiente e Salute nel Lodigiano, rappresentato da Roberto Biagini. «Abbiamo dato prova
del fatto che le istituzioni sono luoghi aperti - ha commentato Soldati - : abbiamo dimostrato è che su questi
temi, ciò di cui non abbiamo bisogno, è una battaglia territoriale». Soldati ha ribadito l'impegno a chiedere
chiarimenti a Regione Lombardia e ministero sulle eventuali conseguenze, in tema di autorizzazioni, dopo la
pubblicazione dello studio Ichese, ma anche rispetto agli indagati del Comitato Via Vas. Tra i temi, di cui si è
ampiamente discusso, anche la consultazione popolare proposta dalla Lega nord e da liste civiche coinvolte per
l'occasione in ogni Comune. «Poteva essere diverso se immaginato all'interno di un iter, per far valere il parere
del territorio - ha argomentato Soldati - : in questo modo ha solo l'effetto perverso di instillare dubbi nella
cittadinanza». Che la consultazione non possa portare effetti sostanziali sull'iter è opinione condivisa, anche da
Simone Piacentini, assessore del Comune di Lodi. «La nostra posizione è chiara da tempo, anche con le
delibera di giunta precedenti - spiega - : la consultazione dei cittadini ha sempre una sua valenza, ma in questo
caso non può modificare nulla. È da sottolineare, rispetto al passato, la novità di questo confronto istituzionale,
che negli anni precedenti è mancato». «Anche ad autorizzazione già concessa, lo Stato non è spettatore - ha
aggiunto Biagini, che ha chiesto a tutti i politici uno sforzo di sensibilizzazione presso tutti gli enti superiori - :
soprattutto quando chiede un finanziamento da 600 milioni di euro per la realizzazione dell'impianto. In
questo caso, è giocatore attivo, anzi dà il calcio d'inizio».
Argomento:NORD
p.30
Il Cittadino
Data:
Con le ultime due missioni del 12 e 13 aprile sganciate sulla città 25 tonnellate di ordigni
24/04/15
Con le ultime due missioni del 12 e 13 aprile sganciate sulla città 25 tonnellate di ordigni
Con le ultime due missioni del 12 e 13 aprile sganciate sulla città 25 tonnellate di ordigni
Nonostante i bombardamenti dei giorni precedenti il distributore di viale Milano venne ritenuto ancora
efficiente tanto da incaricare ancora il 57th Fighter Group di tentare un'altra missione di bombardamento il
12 aprile.12 aprile, ore 8,05Il tempo era variabile, con coperture nuvolose a tratti intense. Fu ancora il 65th
Flight Squadron decollato alle 6,45 con 8 velivoli tutti armati con 2 bombe da 500 libbre, a 2 velivoli vennero
aggiunte 2 bombe incendiarie. La formazione volò a quota 2700 metri sganciando le bombe da quota 750 metri
alle ore 8,05. La cabina del compressore e altre costruzioni si incendiarono. Bombe piazzate in modo
soddisfacente. Scarsi e imprecisi tiri di contraerea partirono dall'obiettivo. La missione proseguì verso
Cremona e poi Firenze. Atterraggio alle 9,00. Nessun aereo nemico avvistato. Tutti gli aerei tornarono alla
base.13 aprile 1945, ore 14.15Ennesima missione di bombardamento del 57th Fighter Group sul distributore di
viale Milano.Il tempo era variabile, poco nuvoloso. Fu incaricato il 66th Flight Squadron decollato alle 13,25
con 8 velivoli tutti armati con 2 bombe da 500 libbre. La formazione volò a quota 3500 metri sganciando le
bombe da quota 300 metri alle ore 14,15. Tutte le bombe furono sganciate sull'obiettivo. Colpiti 2 edifici.
Colpito un edificio a sud dell'obiettivo. Furono effettuati 3 passaggi di mitragliamento nell'area. Poi la
missione proseguì con mitragliamenti a Melegnano, Colturano, Casalmaiocco, Siziano ed infine Bologna.
Atterraggio alle 16,15. Nessun aereo nemico avvistato. Tutti gli aerei tornarono alla base.Il bilancio di queste
due incursioni fu di un morto a Torretta. Due bombe caddero sull'isolato della chiesa di San Gualtero
danneggiando gravemente la casa parrocchiale e le case circostanti. considerazioni finaliSpero che questa
ricerca serva a sfatare l'opinione che Lodi sia rimasta ai margini del secondo conflitto mondiale. Quando la
guerra lo ha preteso, anche Lodi ne è stata travolta. Certo non nelle dimensioni di molte cittadine che si
trovarono lungo la linea Gustav o la linea Gotica, ma un bilancio di 49 morti e 69 feriti e un totale di circa 25
tonnellate di bombe in un solo mese non danno certo la sensazione di un luogo lasciato "ai margini", ma di una
città in prima linea.
Argomento:NORD
p.31
Il Friuli.it
Rescue Days al Bearzi
Data:
23/04/15
Rescue Days al Bearzi
Home / Tendenze / Rescue Days al Bearzi
23/04/2015
Dopo il successo dei laboratori di robotica aperti al pubblico, della manifestazione UdineRobot e della First
Lego League, l’Istituto Bearzi di Udine organizza una due giorni per parlare di prevenzione dei rischi legati
alle calamità naturali. La prima edizione di ‘Rescue Days’ è in programma venerdì 8 e sabato 9 maggio. Si
tratta di un evento per la scuola primaria e secondaria di primo e secondo grado, che ha l’obiettivo di
sensibilizzare le giovani generazioni sui temi della sicurezza. Saranno a disposizione delle scuole aderenti 15
laboratori, una mostra e quattro conferenze in cui scoprire, studiare e sperimentare le tecniche di
monitoraggio e intervento utilizzate dagli esperti di pronto intervento.
Saranno presenti, con attività ed esposizioni, Protezione civile regionale, Ogs, Corpo forestale
regionale, Ari, Fesn, Sogit, Osmer, Arpa, Polizia di Stato, Aeronautica Militare, Esercito italiano, Corpo
nazionale soccorso alpino e speleologico e molti altri. Partecipare a questo progetto significa promuovere la
cultura del territorio e della prevenzione, stimolare i ragazzi a vivere in modo consapevole il loro ambiente,
per conoscerlo, custodirlo, amministrarlo.
Per altre informazioni e prenotazioni, contattare il professor Francesco Calderini allo 0432-493911 o via mail a
[email protected]; www.bearzi.it.
QUI IL PROGRAMMA COMPLETO E LA DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA' PROPOSTE.
Guarda il video
Argomento:NORD
p.32
Il Gazzettino (ed. Belluno)
Elicottero del soccorso alpino: via libera ai lavori sulla piazzola
Data:
24/04/15
Elicottero del soccorso alpino: via libera ai lavori sulla piazzola
Il Gazzettino Belluno
data: 24/4/2015 - pag: 55
PIEVE DI CADORE Elicottero del soccorso alpino: via libera ai lavori sulla piazzola
PIEVE DI CADORE - Il Soccorso alpino Dolomiti bellunesi condivide ed approva le scelte della Regione sulla
piazzola dell'elisoccorso del Suem 118 di Pieve di Cadore. Lo spiega il responsabile, Fabio Bristot: «La nostra
può essere considerata posizione di parte, ma il fatto che la piazzola sia mantenuta nell'alta provincia dove i
numeri dicono che avviene il maggior numero di interventi di soccorso primario in ambiente ostile ed
impervio, è notizia molto gradita».
La Commissione Regionale per l'Investimento in Tecnologia ed Edilizia, Crite, ha dato parere favorevole alla
base Hems del Cadore. «Fondamentale passo in avanti, ora la Giunta regionale approvi al più presto la
concessione del finanziamento all'Usl», rileva Matteo Toscani, vice presidente del Consiglio regionale. La
questione passa dunque alla Giunta; tempo una, due settimane sarà deliberato il contributo necessario per i
lavori di adeguamento, una somma compresa fra i due e i due milioni e mezzo di euro. «Il risultato a cui si è
giunti è frutto del lavoro e dell'impegno da parte di tutti coloro che non hanno mai dato per scontata la
permanenza dell'elisoccorso in Cadore», assicura Toscani. Bristot plaude al risultato, ma alza il tiro e confida
in altri obiettivi per il servizio a cominciare dalla «auspicata variazione del mezzo in dotazione, l'elicottero,
questo garantirà ulteriori servizi di pregio alla montagna; servizi che devono restare alla montagna».
(((bolzonellog)))
Giuditta Bolzonello
Argomento:NORD
p.33
Il Gazzettino (ed. Belluno)
Nel 2014 approvati tutti i progetti preliminari
Data:
24/04/15
Nel 2014 approvati tutti i progetti preliminari
Il Gazzettino Belluno
data: 24/4/2015 - pag: 46
IL BILANCIO L'attività dell'amministrazione comunale è stata propedeutica «Nel 2014 approvati tutti i
progetti preliminari»
FELTRE - (e.s.) Mentre il Comune si appresta ad affrontare il piano delle opere pubbliche per il 2015,
facciamo un bilancio su ciò che è stato realizzato nel 2014. «Nell'anno appena passato - spiega l'assessore ai
lavori pubblici Adis Zatta - abbiamo approvato una serie di progetti preliminari, di cui nessuno viene a
conoscenza fino a quando non si vedono i cantieri, ma che sono costati 6 milioni 327mila euro. Abbiamo poi
approvato una serie di progetti definitivi, che per la maggior parte sono quelli che poi verranno realizzati
quest'anno per un totale di 4 milioni e 412mila euro. Altri progetti esecutivi sono stati poi appaltati ed i lavori
sono terminati o in via di ultimazione, che sono quello dell'appalto del verde, il percorso ciclo-pedonale
Musil-Boscherai-Stella Maris, palazzo Gazzi, manutenzione straordinaria scuola media Rocca per il
trasferimento degli uffici, manutenzione straordinaria palazzo Borgasio, le pedane del centro, manutenzione
della strada delle Tordine a Pren, intervento miglioramento dal punto di vista sismico delle scuole di Tomo e
Vellai, adeguamento centro operativo di protezione civile. Infine, rendicontazioni e collaudi di vari
interventi».
Argomento:NORD
p.34
Il Gazzettino (ed. Padova)
Dall'Arco di Giano al restauro delle Mura
Data:
24/04/15
Dall'Arco di Giano al restauro delle Mura
Il Gazzettino Padova
data: 24/4/2015 - pag: 39
L'ELENCO Dall'Arco di Giano al restauro delle Mura
(M.G.) Cosa fare con 50 milioni di euro? C'è l'imbarazzo della scelta. L'opera più importante per Bitonci è
completare l'Arco di Giano, da Padova est a Padova ovest per sgravare la Stanga. Mancano 7,5 milioni. Poi
sempre nel quadrante la nuova rotatoria Stanga 750mila euro.
Ma sulle opere di grande respiro il Comune ha un piano da 25 milioni di euro per il restauro delle Mura.
Quest'anno ne impegna 2 più altri 2 dalla Fondazione Cariparo. Poi sta spendendo 2,4 milioni per
ristrutturare la fiera, 3,5 milioni per asfaltare le strade e 6,5 milioni per la sicurezza della viabilità. Vorrebbe
spendere 6 milioni per la nuova caserma della Polizia municipale all'ex foro Boario in corso Australia accanto
alla nuova sede della Protezione civile 1,5 milioni. Senza contare che la parte del Comune per il nuovo
centro congressi è di 8 milioni.
Argomento:NORD
p.35
Il Gazzettino (ed. Treviso)
Pericolo terremoti: troppe aziende a rischio
Data:
24/04/15
Pericolo terremoti: troppe aziende a rischio
Il Gazzettino Treviso
data: 24/4/2015 - pag: 50
Pericolo terremoti: troppe aziende a rischio
Terremoti, le aziende del Montebellunese sono ad altissimo rischio. Che la pedemontana sia dichiarata infatti
zona ad alta sismicità è risaputo. Che le aree industriali dell'area compresa fra Asolo e Vittorio Veneto,
montebellunese in particolare, siano state realizzate proprio in corrispondenza di una faglia «capace», cioè
attiva, «che passa "per caso" proprio vicino alle aree industriali dei Comuni attraversati da essa», forse è
meno noto.
Ma è proprio partendo da tale considerazione, che rende le aziende della zona ad alto rischio, che la
Confartigianato di Asolo e Montebelluna, di fronte alla scarsa attenzione che pongono le aziende locali, ha
incaricato l'ingegnere nervesano Ennio Casagrande di realizzare un libro sul tema, allo scopo di mettere in
quardia imprenditori e responsabili della sicurezza delle ditte locali sui rischi di determinate disattenzioni.
Ne è nato «Rischio sismico nell'ambiente di lavoro», pubblicato con il contributo di Matteo Berno responsabile
dell'area ambiente, sicurezza della Confartigianato di Asolo Montebelluna. «Di fronte ad un terremoto
distruttivo -spiega Casagrande- ci si difende con edifici a norma; per evitare i guai legati ad un terremoto di
assestamento, invece, sarebbe sufficiente che le aziende avessero un po' di attenzione. Cosa che non accade». E
così, possono diventare bombe ad orologeria le scaffalature, le tubazioni di riscaldamento e ventilazione,
macchinari interni all'azienda, vetrate, controsoffitti, pareti in cartongesso». Di qui il vademecum che punta
appunto a "sensibilizzare sul tema rischio sismico dal punto di vista del lavoratore escludendo l'involucro
edilizio, oggetto di svariati studi.(((bonl)))
Argomento:NORD
p.36
Il Gazzettino (ed. Udine)
Friuli, oasi dopo l'inferno
Data:
24/04/15
Friuli, oasi dopo l'inferno
Il Gazzettino Udine
data: 24/4/2015 - pag: 10
Camilla De Mori UDINEFriuli, oasi dopo l'inferno
Viaggio fra i profughi che vivono nel campo allestito all'ex Cavarzerani di via Cividale a Udine «Siamo
scappati dagli orrori talebani. Il viaggio costa oltre 6mila dollari. Qui c'è buona gente»
«Good Italia», «good people in Udine». Manca un quarto alle nove. Vanno di corsa i ragazzi che escono alla
spicciolata dalla caserma Cavarzerani e si incamminano per via Cividale. «Non abbiamo soldi per il biglietto
del bus», spiega Salsik, 24 anni che potrebbero essere dieci di più. E quindi bisogna fare in fretta, dopo la
sveglia, appena si apre il cancello dell'ex caserma dove è stata allestita la tendopoli per i profughi, per non
perdere il pranzo delle 12 alla Caritas, o l'appuntamento in Questura.
«Sono scappato dall'Afghanistan per non essere un obiettivo dei taliban - prosegue -, che ti sparano mentre vai
al lavoro. Sono venuto in Italia perché è un buon paese, c'è buona gente. E non ci sono i taliban», dice Salsik,
che faceva l'elettricista. Il viaggio non costa poco. «C'è chi spende 6mila, o 12mila o anche 20mila dollari»,
giura il 24enne, che mastica un po' d'inglese e fa da interprete per Sham Muhammad Ahmadzai, 27 anni, di
Baglan, e per Naeem Muhammad Maroufkhail, 31, di Jalalabad, che si portano le carte con i loro nomi infilate
sotto la maglia, come una corazza protettiva. «Ci ho messo tre mesi e dieci giorni per arrivare in Italia racconta Asim Ahmadzai, 30 anni -. A piedi, con auto e bus. Ho attraversato Bulgaria, Serbia e Ungheria».
Alla Cavarzerani, ieri mattina, erano in 88: prima che venissero allestite le 10 tende sotto la regia della
Prefettura, avevano rifugi di fortuna, al parco Moretti o altrove. Nel campo, un ventenne prega accucciato a
terra. Un ragazzo con la maglietta di Diabolik, in un crocchio intorno a un tavolo da sagra, studia la piantina
della città. Altri fanno la "toilette" del mattino nel lavatoio della Protezione civile. Ci sono i cestini dei
rifiuti con i sacchi della Net. Sui fili stesi al sole, il bucato. Scene da un'(im)possibile normalità. È stato lungo
anche il viaggio di Noorahman Ahmadzai, 20 anni, di Gardiz. Ha i piedi nudi dentro i sandali aperti. «Sono
quelli con cui sono arrivato - racconta mentre percorre via Cividale -. Sono scappato dai combattimenti. Per
andare dall'Afghanistan alla Turchia ho speso 4.200 dollari - dice, mentre annota una fila di numeri sul
taccuino del cronista -. Dalla Turchia alla Bulgaria 1.800. E altri 800 dall'Ungheria all'Italia». In Afghanistan,
faceva il giardiniere, spiega a gesti. Perché non si è fermato prima? «In Bulgaria no business», dice. In
Afghanistan ha lasciato la sua famiglia, ma quando gli si chiede se resterebbe qui, risponde subito di sì. «In
Italia no problem, in Udine good people». Friulani buona gente. Ma non è il vecchio slogan ospiti di gente
unica. È chi si rimbocca le maniche come i volontari della Protezione civile, che si alternano, cinque
per turno, durante la giornata per presidiare la "tendopoli" allestita nell'ex ricovero dei mezzi corazzati. O
come il presidente del comitato di Udine della Cri, Sergio Meinero. Che ha una sola domanda per il ragazzo
con i sandali. «Che numero hai? Il 42? Stasera ti portiamo le scarpe».
© riproduzione riservata
MIGRANTI Alcuni dei profughi che hanno trovato rifugio nella tendopoli allestita sotto la Regia della
Prefettura all'ex caserma Cavarzerani di via Cividale (PressPhoto Lancia)
Argomento:NORD
p.37
Il Gazzettino.it (ed. Bassano-Vicenza)
Aperta la caccia alle nutrie: Vanno sotterrate . Meglio mangiarle
Data:
23/04/15
Aperta la caccia alle nutrie: Vanno sotterrate . Meglio mangiarle
×
Aperta la caccia alle nutrie: «Vanno
sotterrate». «Meglio mangiarle»
PER APPROFONDIRE: nutrie, mangiare, vicenza
ISOLA VICENTINA - Caccia alla nutria a Isola Vicentina. Con il fucile o con le trappole. L’importante è
arginarne la proliferazione. Nei giorni scorsi il sindaco Francesco Gonzo ha firmato un’ordinanza di
“emergenza” con cui autorizza l’abbattimento del roditore che con le sue gallerie mina gli argini dei fiumi,
danneggia le colture agricole e mette a rischio l’habitat delle specie animali autoctone.
La nutria potrà essere cacciata da cacciatori preventivamente autorizzati dal comando di polizia locale, ed
esclusivamente nelle aree ristrette ai corsi d’acqua del Timonchio, Giara-Orolo e Posolo; dagli agricoltori in
possesso di porto d’armi nel perimetro dell’azienda agricola; da personale abilitato dalla Provincia sul
territorio comunale fatte salve le aree urbane.
Le trappole invece potranno essere piazzate da personale della protezione civile, da quello degli enti
delegati alla tutela delle acqueo o abilitato dalla Provincia, e ovviamente dagli agricoltori nei terreni di
proprietà.
Nell’ordinanza è indicata anche la modalità dello smaltimento delle carcasse degli animale abbattuti:
andranno sotterrate. L’assessore provinciale alla protezione civile, caccia e pesca Mirco Lorenzon di
Treviso invece aveva lanciato un’altra idea: «La carne del castorino è molto saporita e nutriente, non è vietata
e può essere inserita anche in ristorazione ma per ora, qui da noi, la preparano solo privati cittadini».
Giovedì 23 Aprile 2015, 09:11 - Ultimo aggiornamento: 14:28
Argomento:NORD
p.38
Il Gazzettino.it (ed. Nazionale)
Alpinista disperso trovato morto nel pomeriggio in Val Passiria
Data:
23/04/15
Alpinista disperso trovato morto nel pomeriggio in Val Passiria
×
Alpinista disperso trovato morto
nel pomeriggio in Val Passiria
PER APPROFONDIRE: morto, bolzano, elicottero
BOLZANO - Un alpinista altoatesino di 51 anni dato per disperso da ieri è stato trovato morto ai piedi di una
roccia a quota 2200 nel gruppo montuoso del Tessa in Val Passiria (Bolzano).
L'allarme era stato dato ieri sera dalla moglie dell'uomo dopo che questi non era tornato da un escursione.
Stamani all'alba gli uomini del soccorso alpino, della Guardia di Finanza e dell'elisoccorso hanno avviato le
ricerche finché il corpo dell'uomo è stato trovato esanime ai piedi di una roccia.
Giovedì 23 Aprile 2015, 15:41 - Ultimo aggiornamento: 15:55
Argomento:NORD
p.39
Il Giornale della Protezione Civile.it
Montegrino (VA): dal 26 aprile un corso per unitÀ cinofile
Data:
23/04/15
Montegrino (VA): dal 26 aprile un corso per unitÀ cinofile
MONTEGRINO (VA): DAL 26 APRILE UN CORSO PER UNITÀ CINOFILE
Inizierà il 26 aprile un corso di formazione per 15 unità cinofile della Protezione Civile della Provincia
di Varese. "Puntare alla formazione per migliorare la capacità operativa" ha dichiarato il consigliere
incaricato alla Protezione civile Fabrizio Mirabelli
Giovedi 23 Aprile 2015 - DAL TERRITORIO
15 unità cinofile, composte da un cane e da un conduttore, della Protezione Civile della Provincia di
Varese parteciperanno al primo corso di formazione nel comune di Montegrino Valtravaglia. Le lezioni
inizieranno il 26 aprile e impegneranno in tutto 3 domeniche durante le quali diversi istruttori cinofili della
Direzione Regionale dei Vigili del fuoco terranno una serie di ore in aula ed importanti momenti di
esercitazione sul campo.
Verranno affrontate nozioni generali sul carattere, l'apprendimento e l'olfatto del cane; nozioni di cartografia
e utilizzo gps; metodo di ricerca in superficie, ricerca su traccia ed elaborazione di strategie di ricerca.
L'obiettivo è raggiungere un livello standard di formazione per tutte le unità cinofile di Protezione
civile della provincia di Varese al fine di rendere sempre più efficaci e omogenei gli interventi di ricerca
persone scomparse. Al termine del corso è previsto un esame finale teorico e pratico. Le unità cinofile che lo
supereranno saranno abilitate alle operazioni di ricerca.
"L'amministrazione provinciale ha ritenuto importante organizzare questo primo corso di specializzazione.
Possiamo contare su una Protezione civile preparata e capace di gestire delicate situazioni di
emergenza - ha dichiarato il consigliere incaricato alla Protezione civile Fabrizio Mirabelli -. Nostro
dovere è quello di puntare sulla formazione per migliorare sempre più la capacità operativa, ma anche per
specializzare le varie unità. Una Protezione civile sempre aggiornata e preparata può garantire servizi
e interventi sempre più puntuali. Inoltre attività di questo tipo consentono ai funzionari di Protezione
civile della Provincia di Varese, reperibili 24 h tutto l'anno, di poter avvalersi di volontari sempre
adeguatamente formati".
Paolo Maurizi, Comandante provinciale Vigili del fuoco ha spiegato quanto sia "importante avere unità
cinofile della Protezione civile adeguatamente formate e in grado così di supportare quelle dei Vigili
del fuoco. Questo corso di formazione è fondamentale poi per riuscire a mettere in campo metodologie
operative omogenee e così più efficaci nella ricerca persona".
Redazione/sm
Argomento:NORD
p.40
Il Giornale della Protezione Civile.it
Buon esito per due interventi di soccorso del CNSAS Lombardo
Data:
23/04/15
Buon esito per due interventi di soccorso del CNSAS Lombardo
BUON ESITO PER DUE INTERVENTI DI SOCCORSO DEL CNSAS LOMBARDO
Un uomo feritosi ieri pomeriggio nel bergamasco a 1050 metri di quota, una donna scomparsa martedì a
Gavardo, nel bresciano: entrambi salvi grazie all'intervento delle squadre del Soccorso alpino e speleologico
insieme a quello delle altri componenti del soccorso
Giovedi 23 Aprile 2015 - DAL TERRITORIO
E' stato portato in ospedale dall'eliambulanza, decollata da Bergamo, l'uomo soccorso nel pomeriggio di ieri
dai tecnici del CNSAS (Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico) lombardo: A.L., 63 anni, si era
infortunato mentre stava scendendo dal sentiero che porta verso il Rifugio Curò. L'incidente è avvenuto a
quota 1050 metri sul livello del mare. Il ferito ha riportato una sospetta frattura. Sul posto quattro uomini
della VI Delegazione Orobica, che dopo averlo raggiunto, lo hanno immobilizzato e trasportato con la barella
fino al a luogo in cui era possibile caricarlo sull'eliambulanza. Quindi il tecnico di elisoccorso, sempre a bordo
dell'elicottero per questo tipo di interventi, ha potuto recuperarlo con il verricello; l'uomo è stato quindi
portato in ospedale.
Un altro intervento di ricerca ha impegnato nella notte fra martedì e mercoledì una decina di tecnici della V
Delegazione Bresciana del alpino e speleologico della Stazione di Valle Sabbia (Gavardo, BS). L'attivazione da
parte della Centrale è giunta nella serata di martedì 23 aprile 2015, per cercare una donna che aveva
parcheggiato l'auto lungo la strada che sale verso il Monte Tesio, si era allontanata e non aveva fatto rientro.
Impegnati nell'intervento anche i Carabinieri, i Vigili del fuoco e la Protezione civile. Il ritrovamento
è avvenuto alcune ore dopo; il medico del CNSAS (Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico) ha potuto
valutare tempestivamente le condizioni di salute della donna e disporre il trasferimento in ambulanza
all'ospedale di Gavardo.
red/pc
(fonte: CNSAS Lombardia)
Argomento:NORD
p.41
Il Giornale della Protezione Civile.it
Insegnante e Volontario: a Sesto S.Giovanni 120 ragazzi si appassionano alla protezione civile
Data:
23/04/15
Insegnante e Volontario: a Sesto S.Giovanni 120 ragazzi si appassionano alla protezione civile
INSEGNANTE E VOLONTARIO: A SESTO S.GIOVANNI 120 RAGAZZI SI APPASSIONANO ALLA
PROTEZIONE CIVILE
Riceviamo e volentieri pubblichiamo la notizia della determinazione di un insegnante di istituto professionale,
volontario di protezione civile, che ha pensato e favorito l'organizzazione di 150 ore di lezioni
teorico/pratiche per 120 studenti, che hanno acquisito importanti nozioni di autoprotezione, soccorso e rischi
territoriali
Giovedi 23 Aprile 2015 - PRESA DIRETTA
Metti un Istituto professionale, quello che ancora un certo pregiudizio duro a morire considera un percorso
scolastico di serie B. Aggiungi trenta ore che "avanzano" a chi non frequenta l'insegnamento della religione
cattolica, un tempo che spesso gli studenti trascorrono nella noia, o al massimo studiando per le ore successive
in un impeto di pragmatismo. E soprattutto mettici l'intuizione di un insegnante, Renato Porciello, che è anche
volontario della protezione civile con anni di onorato servizio alle spalle e il pallino di non sprecare il
tempo né le occasioni. È grazie alla combinazione fortunata (ma non fortuita) di questi tre elementi che nel
corso dell'anno scolastico che sta per concludersi gli allievi dell'Istituto Achille Grandi di Sesto San Giovanni
(MI), centro di formazione professionale gestito da Afol Nord Milano, hanno frequentato a scuola corsi di
protezione civile. Corsi che entreranno anche in fase di scrutini quando i volontari della
Protezione civile collaboreranno con gli insegnanti per valutare i ragazzi sulla materia di loro
competenza.
L'iniziativa si è svolta durante 15 incontri di 2 ore che hanno interessato cinque classi terze (2 del settore
meccanico e 3 del settore ristorazione) per un totale di 150 ore di lezione a cui hanno partecipato circa 120
ragazzi, oltre 100 volontari di 15 organizzazioni diverse. Tra le attività realizzate ci sono alcuni moduli teorici,
volti a illustrare la legislazione che coinvolge da vicino il volontario, i decreti e le informazioni più
burocratiche su cos'è la Protezione Civile e come si muove, ma anche esercitazioni pratiche. E sono
proprio queste ultime ad aver suscitato l'entusiasmo e la positività di tanti ragazzi.
A progetto concluso molti ragazzi sanno cos'è il primo soccorso, come si può tentare di gestire il panico in
condizioni di emergenza e magari anche come si monta una tenda, si allestisce un campo di rifugio o si
coordina una unità cinofila. Ma soprattutto molti ragazzi, poco più che adolescenti, hanno dialogato e
collaborato con persone, volontari spesso molto più grandi di loro, che dedicano da anni tempo e passione al
mestiere di aiutare gli altri.
Ed è questo, questa scuola di altruismo e di buon senso, che ha colpito tanti giovani, com'è emerso dai momenti
di valutazione dell'esperienza fatti dagli insegnanti insieme agli alunni che hanno partecipato al progetto.
Un'esperienza da raccontare e da ripetere.
testo ricevuto da: Laura Borselli per conto Associazione Volontari Civici di Protezione Civile Onlus
Rozzano
Ilgiornaledellaprotezionecivile.it dedica la sezione "PRESA DIRETTA" alle associazioni o singoli
volontari che desiderino far conoscere le proprie attività. I resoconti/comunicati stampa/racconti pubblicati in
questa sezione pervengono alla Redazione direttamente dalle Associazioni o dai singoli volontari e vengono
pertanto pubblicati con l'indicazione del nome di chi ha inviato lo scritto, che se ne assume la piena
responsabilità sia per quanto riguarda i testi sia per le immagini/foto inviate.
Argomento:NORD
p.42
Il Giornale della Protezione Civile.it
Alto Adige: elevato rischio incendi a causa della siccitÀ
Data:
23/04/15
Alto Adige: elevato rischio incendi a causa della siccitÀ
ALTO ADIGE: ELEVATO RISCHIO INCENDI A CAUSA DELLA SICCITÀ
La Protezione civile dell'Alto Adige ha reso noto che la mancanza di precipitazioni che ha
caratterizzato l'ultimo periodo ha reso "elevato" il pericolo di incendi nelle zone boschive e raccomanda
massima attenzione e prudenza
Giovedi 23 Aprile 2015 - DAL TERRITORIO
La siccità di quest'ultimo periodo ha innalzato di parecchio il rischio di incendi nelle zone boschive dell'Alto
Adige. Lo rendono noto le Ripartizioni provinciali foreste e protezione civile, che invitano dunque
tutti alla massima prudenza.
Il direttore dell'Ufficio amministrazione forestale, Florian Blaas, invita a rispettare il divieto generalizzato di
accendere fuochi ad una distanza inferiore ai 20 metri dal bosco, e consiglia inoltre di evitare qualsiasi altra
causa di innesco delle fiamme: dai fiammiferi ai mozziconi di sigaretta. La siccità di quest'ultimo periodo,
infatti, ha fatto crescere il pericolo di incendi nelle zone boschive, che ora viene considerato elevato.
Dalla Protezione civile ricordano, infine, che in caso di avvistamento di un principio d'incendio, i
cittadini sono invitati ad informare immediatamente tramite il numero telefonico di emergenza 115, la centrale
del Corpo Permanente dei Vigili del Fuoco di Bolzano.
A seguire alcune indicazioni riportate sul sito della Protezione Civile di Bolzano:
per evitare un incendio boschivo non accendere il fuoco nel bosco (è proibito e pericoloso!). Vedasi anche le
Disposizioni sull'accensione di fuochi nei boschi.non bruciare stoppe, paglia ecc. (è assolutamente
proibito!)non gettare mozziconi di sigaretta o fiammiferi accesiparcheggiando, accertarsi che la marmitta non
sia a contatto con erba seccanon abbandonare rifiuti nel bosco, possono rappresentare un pericoloso
combustibile quando l'incendio è in corso telefonare subito al 115 per dare l'allarmecercare una via di fuga
sicura: una strada o un corso d'acquastendersi a terra dove non c'è vegetazione incendiabile, il fumo tende a
salirel'incendio non è uno spettacolo, non sostare lungo le strade, si potrebbero intralciare le operazioni di
soccorso.
Ulteriori informazioni sui comportamenti da tenere in caso di incendio sono a disposizione sul web a i seguenti
indirizzi
www.provincia.bz.it/foreste
www.provincia.bz.it/protezione-civile/cosa-fare/incendi-boschivi.asp
red/pc
(fonte: Provincia BZ)
Argomento:NORD
p.43
Il Giornale della Protezione Civile.it
Data:
"Prevenzione" la parola d'ordine agli Stati generali sul dissesto idrogeologico in Piemonte
23/04/15
"Prevenzione" la parola d'ordine agli Stati generali sul dissesto idrogeologico in Piemonte
"PREVENZIONE" LA PAROLA D'ORDINE AGLI STATI GENERALI SUL DISSESTO
IDROGEOLOGICO IN PIEMONTE
Ieri a Torino i vertici delle amministrazioni locali e regionali hanno incontrato i rappresentati del Governo per
fare il punto sulla situazione del dissesto idrogeologico in Piemonte e delle opere necessarie per la mitigazione
del rischio
Giovedi 23 Aprile 2015 - DAL TERRITORIO
Si sono svolti ieri a Torino gli "Stati Generali sul dissesto idrogeologico in Piemonte - Fuori dal Fango": lo
scopo era quello di definire un nuovo approccio al tema del rischio idrogeologico e idraulico del territorio,
propedeutico alla stesura di un vero e proprio piano strategico con linee guida per la realizzazione delle opere
e delle azioni di prevenzione.Le azioni della Regione e degli enti locali in questo ambito saranno condivise con
Comuni, Città metropolitana, Province, Autorità di bacino del Po e, a livello statale, con il Ministero
dell'Ambiente, con l'ISPRA e con la medesima Struttura di Missione.Presenti al convegno, oltre ai
rappresentanti delle istituzioni locali, il Coordinatore della Struttura di Missione #Italiasicura Erasmo
D'Angelis con il direttore Mauro Grassi.
Il filo conduttore di tutti gli interventi è stato quello della prevenzione, l'unico modo realmente efficace per
evitare di spendere in ricostruzione e gestione dell'emergenza cifre assai più elevate di quanto non si sarebbe
speso per prevenire le catastrofi, ma soprattutto per evitare vittime e danni all'economia.
La Struttura di Missione presso Palazzo Chigi ha raccolto, insieme al ministero dell'Ambiente, le proposte
regionali per due piani: il Piano nazionale per la difesa del suolo 2014-2020 (risorse tra i 7 ed i 9 miliardi di
euro) e il Piano stralcio destinato alle aree metropolitane.
Dal '77 ad oggi in Piemonte sono stati investiti 2,2 miliardi di Euro in opere ed interventi di mitigazione del
rischio idrogeologico. A partire dal '94, in particolare, tali interventi hanno consentito, sia pure in presenza di
eventi particolarmente importanti, di ridurre significativamente le conseguenze soprattutto in termini di vite
umane.
Nel programma RENDIS WEB, (Repertorio Nazionale degli interventi per la Difesa del Suolo - ReNDiS - a
cura dell'ISPRA) che raccoglie tutte le richieste di intervento e il monitoraggio dell'andamento dei lavori a
livello nazionale, ad oggi sono inserite richieste complessive per oltre 1,24 miliardi di euro relativi a 520
interventi e che rappresentano il fabbisogno complessivo della Regione.
"La Regione Piemonte - ha dichiarato l'assessore regionale alla difesa del suolo Francesco Balocco - ha fatto
un grande lavoro di pianificazione e programmazione negli anni passati. Si tratta ora di concretizzare questo
lavoro attraverso la produzione di progetti esecutivi che soddisfino il requisito di cantierabilità richiesto per
ottenere i finanziamenti, dando priorità agli interventi nell'Area Metropolitana e degli ambiti urbani più a
rischio. Sul piano delle risorse si tratta di sbloccare i fondi dormienti e chiedere al governo di escludere dal
patto di stabilità le opere necessarie a porre in sicurezza il territorio. E' necessario inoltre un nuovo approccio
che preveda di favorire i processi di laminazione delle piene, a scapito dell'innalzamento delle golene, in uno
slogan: meno argini e più laminazioni".
"Oltre al lavoro importantissimo messo in campo dalla Protezione Civile piemontese - ha ricordato
l'assessore all'ambiente Alberto Valmaggia - che dalla scorsa estate ha avviato le esercitazioni per il prelievo di
materiale legnoso su diverse aste fluviali del territorio diminuendo di molto il rischio di esondazione, è bene
ricordare che anche gli strumenti urbanistici diventano essenziali nella mitigazione del rischio idrogeologico. A
tale riguardo, la Regione Piemonte prevede di approvare, entro il 2015, il Piano Paesaggistico regionale,
strumento di pianificazione che insieme al Piano di Gestione del Rischio Alluvioni e al Piano di Gestione del
Distretto Idrografico del Fiume Po, diventerà fondamentale e strategico per una corretta gestione del rischio
oltre che per la tutela del suolo".
"In Piemonte- ha concluso Valmaggia- esistono fondi fermi che potrebbero essere utilizzati proprio per opere
di prevenzione. Queste risorse devono essere spese velocemente e bene affinché si traducano in consistenti
risparmi per il futuro".
red/pc
(fonte: regione Piemonte)
Argomento:NORD
p.44
Il Giorno (ed. Brianza)
Cercasi volontari per il servizio civilealle ambulanze di Seregno soccorso
Data:
24/04/15
Cercasi volontari per il servizio civilealle ambulanze di Seregno soccorso
24 ORE pag. 13Cercasi volontari per il servizio civilealle ambulanze di Seregno soccorso
APPELLO Giovani fra i 18 e i 23 anni
UN APPELLO è stato lanciato dal servizio ambulanze di Seregno Soccorso che cerca nuovi volontari per il
servizio civile. L'associazione di pubblica assistenza, la cui sede di trova in via Stefano da Seregno, rivolge
l'invito a quanti sono disposti a fare servizio di volontariato che abbiano un età compresa fra i 18 e i 23 anni.
La durata è di 12 mesi con un impegno di 30 ore settimanali e una retribuzione mensile di 433 euro. Per
informazione telefonare allo 0362.221230 chiedendo di Sala o Barbaro.
Argomento:NORD
p.45
Il Giorno (ed. Milano)
di NICOLA PALMA MILANO PRIMA LE TENDE. Poi i container. Cento posti in più nell'ex Cie
Data:
24/04/15
di NICOLA PALMA MILANO PRIMA LE TENDE. Poi i container. Cento posti in più nell'ex Cie per fr...
24 ORE MILANO pag. 15di NICOLA PALMA MILANO PRIMA LE TENDE. Poi i container. Cento posti in
più nell'ex Cie per fr...
di NICOLA PALMA MILANO PRIMA LE TENDE. Poi i container. Cento posti in più nell'ex Cie per
fronteggiare il flusso continuo di profughi. Ieri l'ampliamento della struttura, auspicato nei giorni scorsi dal
Comune, è stato ratificato dal Comitato per l'ordine e la sicurezza. Nella nota diramata nel pomeriggio, il
centro di via Corelli è stato definito «hub che consente l'accoglienza dei migranti in transito provenienti in
modo spontaneo e autonomo dal Sud Italia e che intendono proseguire il viaggio verso il Nord Europa».
PARTICOLARE non da poco e da tradurre così: da oggi lì troveranno posto solo coloro che sostano a Milano
un paio di giorni prima di ripartire e non più i richiedenti asilo (un centinaio al momento) che invece devono
attendere mesi prima che la loro istanza venga valutata dalla competente commissione territoriale; questi
ultimi verranno collocati in una delle strutture che si sono aggiudicate il bando prefettizio sull'assistenza ai
richiedenti protezione internazionale. «Nel cortile dell'hub prosegue la nota congiunta del prefetto Tronca e
dell'assessore alla Sicurezza Marco Granelli verranno allestite temporaneamente dalla Protezione
civile comunale inizialmente delle tende e poi dei container, affinché la capienza passi da circa 200 a 300
posti». Un potenziamento che farà del Cie il centro di coordinamento dell'emergenza, alleggerendo la
pressione sia sul mezzanino della Centrale in vista di Expo che sugli altri quartieri indirettamente coinvolti
(Quarto Oggiaro e Porta Venezia su tutti). Intanto la situazione sta lentamente migliorando: il turnover di
presenze in via Aldini (in media 80 ospiti al giorno lasciano l'ex scuola per partire in treno o in auto) sta
aiutando Comune e Progetto Arca a collocare un maggior numero di persone. NON SI PLACA, invece, la
polemica politica. A innescarla è una risposta del ministro dell'Interno Angelino Alfano a una domanda sulla
situazione della stazione, anche alla luce dei quattro casi sospetti di scabbia scoperti mercoledì: in generale,
replica il numero uno del Viminale, la situazione «ci rende tranquilli, l'allerta è sempre elevata ma siamo certi
che stiamo facendo il meglio possibile». La reazione di Pierfrancesco Majorino non si fa attendere:
«Evidentemente non sa di cosa parla sbotta l'assessore alle Politiche sociali . Abbiamo i centri strapieni. Invece
delle chiacchiere, si metta al lavoro per un diverso piano di accoglienza e gestione dei profughi a livello
nazionale». Igor Iezzi se la prende con entrambi: «Alfano e Majorino se li portino a casa loro attacca il
segretario provinciale della Lega Nord altrimenti dovremo iniziare a presidiare la Centrale e respingere
all'arrivo i sedicenti profughi».
Argomento:NORD
p.46
Il Giorno (ed. Milano)
Soccorso gommone in avariaA bordo c'erano 84 profughi
Data:
24/04/15
Soccorso gommone in avariaA bordo c'erano 84 profughi
PRIMO PIANO pag. 3Soccorso gommone in avariaA bordo c'erano 84 profughi
Nuovo intervento di soccorso ieri mattina della Guardia Costiera. Un gommone carico di migranti a circa 35
miglia dalle coste libiche è stato tratto in salvo. Recuperati tutti e 84 gli occupanti
Argomento:NORD
p.47
Il Giorno (ed. Sondrio)
Data:
Il clima elettorale è caldo, confermate due liste«Il sindaco Parravicini ha detto no all'unione»
24/04/15
Il clima elettorale è caldo, confermate due liste«Il sindaco Parravicini ha detto no all'unione»
MORBEGNO BASSA VALLE pag. 6Il clima elettorale è caldo, confermate due liste«Il sindaco Parravicini ha
detto no all'unione»
CERCINO MARELLI: «PECCATO PERCHÈ SI POTEVA COSTRUIRE UNA SQUADRA SOLA»
Michela Parravicini avrebbe rifiutato l'offerta di fare una sola lista
di ALESSIA PACE CERCINO MANCANO POCHI giorni alla presentazione ufficiale delle liste e a Cercino si
continua a lavorare. Al momento è noto che per la prossima tornata elettorale ci saranno due liste: quella
composta dalla squadra dell'attuale sindaco Michela Parravicini e quella proposta dal responsabile della
Protezione civile Ivan Ambrosini. MA PRIMA DI DECIDERE di dare vita a due schieramenti c'era
stato un tentativo di costituire una lista unica. «La lista unica è secondo noi un'espressione di maturità politica
di un territorio - ha spiegato Roberto Marelli, candidato insieme ad Ambrosini, che era capogruppo di
maggioranza durante l'amministrazione del sindaco Renzo Barona, dal 2005 al 2010 -. In un paese piccolo
come Cercino, fare un unico schieramento avrebbe dato indubbi vantaggi. Per questo motivo, qualche tempo
fa, ho convocato il gruppo dell'attuale sindaco Michela Parravicini per valutare l'ipotesi di costituire una lista
sola per il bene di tutti». MA A QUANTO PARE l'incontro non ha avuto un grande successo. «Non abbiamo
visto dall'altra parte la disponibilità necessaria ha continuato Marelli -. Se si decide di fare una lista insieme,
bisogna costuirla insieme. Invece il gruppo dell'attuale sindaco avrebbe voluto che il nostro gruppo
convergesse nel loro. Ma cosa significa? O tutti si partiva da zero per dare vita ad uno schieramento nuovo
oppure nulla. Infatti, anche se con un po' di delusione, abbiamo deciso di andare avanti per la nostra strada e
lasciar perdere il progetto lista unica». LA CORDATA Ambrosini-Marelli, oltre ad avere nelle sue fila diversi
ex amministratori, può anche contare sull'appoggio della Lega Nord: «Abbiamo degli ottimi rapporti con gli
enti sovra comunali come la Comunità montana di Morbegno, la Provincia e la Regione - ha continuato
Marelli nel suo intervento - e posso tranquillamente dire che abbiamo la simpatia della Lega Nord. Siamo
anche in buonissimi rapporti anche con i comuni limitrofi come Traona e Cino». «ORA NON CI RESTA CHE
definire i nomi del nostro schieramento e il nome della lista - concludono i candidati - ma siamo ad un ottimo
punto. In linea di massima posso dire che abbiamo scelto persone disponibili, che hanno tempo e voglia di
lavorare per il bene del territorio, che abbiano una preparazione culturale adeguata, che conoscano bene il
paese e che rappresentino le varie fasce d'età e tutte le varie associazioni che operano sul territorio di
Cercino». «Insomma siamo certi di poter costruire una buona squadra per il futuro di Cercino».
Image: 20150424/foto/498.jpg
Argomento:NORD
p.48
Il Giorno (ed. Varese)
Piste nel verde da Saronno a Caronno
Data:
24/04/15
Piste nel verde da Saronno a Caronno
SARONNO TRADATE VALLE OLONA pag. 9Piste nel verde da Saronno a Caronno
Al lavoro per un collegamento lungo il Lura fra i due comuni
di SARA GIUDICI CARONNO PERTUSELLA SE LA GREEN WAY che collegherà Saronno a Solaro e
Ceriano Laghetto utilizzando il vecchio tracciato della Saronno-Seregno continua a restare un progetto, ruspe
e operai sono già all'opera per realizzare un collegamento verde nella parte sud del Parco Lura, un percorso
che consentirà di unire la città degli amaretti con Caronno Pertusella. Una vera manna per gli appassionati di
camminate e biciclettate che potranno fare attività fisica a poche centinaia di metri dal torrente. «Si tratta di
un intervento curato dal parco e che comporta un investimento di un milione di euro spiega Alberto Paleardi,
del consiglio d'amministrazione dell'ente sovracomunale che gestisce l'area verde - L'obiettivo principale è il
recupero e la salvaguardia delle rive del torrente, che erano letteralmente invase di piante infestanti, così
numerose da costituire anche un pericolo in caso di piene. Il rischio era che potessero fare da «tappo» e
causare allagamenti, rendendo ingestibile una eventuale emergenza». NON A CASO l'intervento degli operai
nelle prime settimane di cantiere si è concentrato sulla pulizia delle sponde anche per creare piste che
consentano a ruspe ed escavatori di arrivare sulle sponde del Lura. «Le piste resteranno fruibili per le
manutenzioni periodiche e così costituiscono anche un'occasione per i cittadini che potranno inoltrarsi da
quelle parti continua Paleardi - Sono sentieri che di fatto collegano la città alla zona sud del parco, il parco
stesso alla periferia di Caronno». I nuovi percorsi sono già ben visibili tra via Parma e via Varese al confine tra
Saronno e Caronno Pertusella fino alla zona davanti allo stadio comunale. «Non si tratta di un intervento di
poco conto chiarisce Paleardi che è anche presidente della commissione consiliare dedicata al Lura - perché
apre una prospettiva completamente nuova per la fruibilità dell'area naturalistica. Si tratta di una zona dove,
sino a poco tempo fa, di fatto era impossibile arrivare perché non c'era il sentiero e perché la sponda del
torrente era strapiena di rovi». NELL'AUTUNNO scorso la protezione civile di Saronno aveva
realizzato un'esercitazione realizzando un intervento di pulizia proprio lungo le sponde del Lura nel tratto tra
Caronno e Saronno. Quello avviato di recente è un percorso progettuale che andrà avanti anche nel prossimo
futuro:«L'idea conclude Paleardi - è quella di prendere tutti gli angolini inutilizzati o abbandonati, adiacenti il
Lura e un poco alla volta recuperarli, per creare quelle connessioni che consentano di fare nascere una rete
ciclopedonale sempre più ampia ed articolata».
Argomento:NORD
p.49
Il Giorno.it (ed. Lecco)
Casargo, precipita parapendio all'Alpe Giumello
Data:
23/04/15
Casargo, precipita parapendio all'Alpe Giumello
Casargo, precipita parapendio all’Alpe Giumello Commenti
23 aprile 2015
Allertate le squadre del Soccorso Alpino, carabinieri e vigili del fuoco di Lecco e Bellano
Un parapendio è precipitato all’Alpe Giumello nella tarda mattinata
Diventa fan di Lecco
Casargo (Lecco), 23 Aprile 2015 - Squadre del Soccorso alpino ed elisoccorso sono in questi momenti
impegnati nella ricerca di una persona precipitata con il parapendio sul monte Giumello. Ancora incerta
anche la posizione della persona che è precipitata, determinante sarà l’operazione dell’elicottero per
raggiungere la zona impervia in cui l’incidente aereo è avvenuto. Non si sa che cosa sia accaduto e nemmeno
chi sia la persona precipitata, sul posto anche i Carabinieri e sono in pre allerta anche i Vigili del fuoco
Argomento:NORD
p.50
Il Mattino di Padova
Ricostruita la strage di nove civili a Pra'
Data:
24/04/15
Ricostruita la strage di nove civili a Pra'
Mattino di Padova
sezione: PROVINCIA data: 24/4/2015 - pag: 38
Ricostruita la strage di nove civili a Pra'
un volume di storia per il settantesimo
ESTE Grande guerra e Liberazione, il Comune si prepara alle celebrazioni. Domani e domenica, in piazza
Maggiore, si terrà la mostra di cimeli della Grande guerra a cura degli alpini e della protezione civile
di Este. In una grande tenda, a evocazione dell'ambiente militare, saranno esposti documenti, fotografie e
oggettistica che fanno parte della collezione dell'Ana di Este. In entrambe le giornate, alle 16.30, in sala
Nassiriya saranno inoltre proiettate e commentate immagini inedite di quel conflitto mondiale. Oggi alle 11.30,
la cerimonia dell'alzabandiera nella scuola Sartori Borotto, con gli studenti che poi converseranno sul tema
della guerra assieme al sindaco Giancarlo Piva. Domani alle 10, nella chiesa di San Martino, la messa in
suffragio dei Caduti. Alle 10.45 l'omaggio alla lapide di piazzale IV Novembre, alle 11 cerimonia
dell'alzabandiera in piazza Maggiore e discorso commemorativo con Marco Giampieretti dell'Anpi. Seguirà il
concerto della banda di Lozzo Atestino. Alle 12 è previsto l'omaggio alle lapidi e ai cippi dell'ex Vescovile, di
Pra', di via Tognato e via Bressan. Alle 17.30, nel chiostro di San Francesco, viene presentato il volume
"Fotografie di un funerale. Pra' d'Este: foto e testimonianze inedite di un eccidio", a cura di Beatrice
Andreose ed Elisabetta Trivellato. Un lavoro di ricostruzione storica, che racconta l'uccisione di 9 cittadini
estensi. In sala San Rocco c'è invece la mostra "La vita, i giovani, degli anni '60": fotografie, documenti,
cimeli, attrezzi da lavoro che raccontano la vita nel territorio atestino dal 1955 al 1965. L'iniziativa è a cura
dell'Associazione nazionale mutilati e invalidi di guerra. L'inaugurazione è prevista per le 9.30 di domani. La
mostra è aperta fino al 3 maggio: dalle 16 alle 20 tutti i giorni e nei festivi anche dalle 9 alle 13. (n.c.)
Argomento:NORD
p.51
Il Mattino di Padova
Cimeli della Guerra con mostra e un film
Data:
24/04/15
Cimeli della Guerra con mostra e un film
Mattino di Padova
sezione: CULTURA-SPETTACOLI data: 24/4/2015 - pag: 43
Cimeli della Guerra
con mostra e un film
Nell'anniversario della Liberazione la città di Este propone due mostre sul tema. Domani e domenica, in
piazza Maggiore, il Gruppo Alpini e la Protezione civile propongono "Cimeli della Grande Guerra":
in una grande tenda che evoca l'ambiente militare saranno esposti cimeli, documenti e fotografie dedicate alla
Prima Guerra Mondiale. In entrambe le giornate, alle 16.30, nella vicina sala Nassiriya saranno proiettate
anche immagini inedite del periodo bellico. In sala San Rocco c'è invece la mostra "La vita, i giovani, degli
anni '60": fotografie, documenti, cimeli, attrezzi da lavoro che raccontano la vita nel territorio atestino dal
1955 al 1965. (n.c.)
Argomento:NORD
p.52
Il Piccolo (ed. Gorizia)
Il Soccorso alpino croato a pagamento per i turisti
Data:
24/04/15
Il Soccorso alpino croato a pagamento per i turisti
Il Piccolo ed. PROVINCIA
sezione: ISTRIA-CRONACA data: 24/4/2015 - pag: 15
Il Soccorso alpino croato
a pagamento per i turisti
L'ipotesi contenuta nel riordino del servizio in corso a Zagabria. I costi
andrebbero a carico delle assicurazioni che i visitatori stipulano per il viaggio
di Andrea Marsanich wFIUME È accaduto, e non poche volte, che turisti con passaporto straniero e in
vacanza al mare, soprattutto in Dalmazia, decidano di salire sulle alture sovrastanti la costa, con addosso
pantaloncini, infradito, maglietta e magari muniti di cellulare con batteria praticamente scarica. Acqua, un
sandwich, almeno un biscotto? Macche', tanto sarà una piacevole passeggiata. E invece dopo l'incauta
arrampicata arriva il buio e con esso il calo delle temperature, la mancanza d'orientamento, i tuoi famigliari o
amici che denunciano la scomparsa alla polizia. A quel punto scatta il Servizio croato di Soccorso alpino, i cui
appartenenti riescono a individuare e a salvare l'improvvido villeggiante, riportandolo a bassa quota e ai suoi
cari. Il tutto senza che il diretto interessato paghi un solo centesimo per il suo comportamento imprudente.
Probabilmente dalla prossima estate non sarà più così e per gli interventi di salvataggio di vacanzieri
d'oltreconfine che si sono persi, risultano infortunati o malati si dovrà pagare una certa somma, con il
tariffario non ancora definito. Lo è venuto a sapere il quotidiano Slobodna Dalmacija di Spalato, il quale
scrive che in questo momento si sta formulando la documentazione necessaria per arrivare agli interventi del
Soccorso alpino a pagamento, novità assoluta in Croazia. Il progetto è stato affidato alla Commissione per i
servizi di tutela e salvataggio per via aerea, organismo che Zagabria ha dovuto istituire in base a quelli che
erano stati i negoziati per l'adesione della Croazia all'Unione europea. Finora le azioni dei volontari del
Servizio alpino risultavano gratis per un semplice motivo: né questa importante organizzazione, né le Forze
armate della Croazia erano autorizzate a farsi pagare il lavoro effettuato. Tra qualche mese, la cosa sarà resa
possibile all'Istituto nazionale d'assicurazione sanitaria che si farà pagare l'intervento tramite l'assicurazione
di viaggio che ciascun turista versa prima di entrare in Croazia. Il piano prevede inoltre di prendere a noleggio
due elicotteri per il fabbisogno del Soccorso alpino, da sistemare rispettivamente a Fiume e a Spalato. «Siamo
ancora lontani da un piano di lavoro perfezionato nei dettagli - è quanto affermato da uno dei dirigenti storici
dell'organizzazione, Vanja Prizmi„ - ma intanto abbiamo compiuto i primi passi, necessari a realizzare
questo atteso progetto che in diversi altri Paesi è un fatto acquisito da tempo». Nel rimarcare come i turisti che
arrivano in Croazia versino annualmente circa 13 milioni di euro di assicurazione viaggio, Prizmi„ ha
aggiunto che ora deve essere definito il prodotto da offrire alle compagnie di assicurazione, che a loro volta lo
offriranno ai loro clienti. ©RIPRODUZIONE RISERVATA
Argomento:NORD
p.53
Il Piccolo (ed. Gorizia)
Il parco al posto dell'Amadio pronto a giugno
Data:
24/04/15
Il parco al posto dell'Amadio pronto a giugno
Il Piccolo ed. PROVINCIA
sezione: VARIE data: 24/4/2015 - pag: 35
cORMONS
Il parco al posto dell'Amadio pronto a giugno
L'inaugurazione in occasione del festival Ambient'Arte del quale si stanno delineando gli eventi
CORMONS Comincia a prendere forma anche l'edizione 2015 del Festival Ambient'Arti che si terrà a
Cormòns dal 4 al 7 giugno prossimi. Tra gli eventi inseriti nel fitto calendario anche l'inaugurazione del parco
ricavato dalla demolizione dell'ex caserma Amadio fissata per sabato 6 giugno. La regia della manifestazione
quest'anno è stata affidata alla Pro loco Castrum Carmonis, organizzatrice in collaborazione con
l'amministrazione comunale e l'associazione CulturaGlobale, che ha già allestito una prima bozza del
programma dalla quale spiccano alcune novità. Gli eventi saranno organizzati oltre che dalle tre realtà citate
anche dall'associazione Ungrispach, dagli Amis da Mont Quarine, dall'associazione Aria, dalla Protezione
civile comunale, da Cuormòns, dall'associazione Controtempo, dalla parrocchia di Sant'Adalberto,
dall'Unitre, dal circolo Eventualmente oltre che dalle realtà sportive cormonesi. Saranno quindi coinvolte
moltissime realtà cittadine che daranno vita a una kermesse di eventi veramente interessante. Alcuni di questi
eveti si stanno delineando così come è in fase di predisposizione un un fitto calendario di manifestazioni.
Ambient'arti sarà quest'anno occasione per inaugurare e aprire ufficialmente al pubblico il parco ricavato
dove fino a qualche mese fa sorgeva l'ex caserma Amadio, in questi giorni infatti stanno proseguendo i lavori
di sistemazione e lavorazione della terra delle aiuole in modo tale che per il 6 giugno tutto possa essere pronto
e fiorito come previsto. Oltre a questo, sempre nel parco, quest'anno sarà realizzato a scopo didattico a cura
del professor Steno Ferluga e della Pro loco Castrum Carmonis un sistema solare in miniatura, dove nel corso
delle tre giornate di festival sarà possibile seguire delle piccole lezioni di astronomia e cosmologia, oltre a poter
chiarire ogni curiosità con delle domande specifiche. Rimanendo sempre in tema cielo, stelle e pianeti, sempre
a cura della Pro loco nella notte tra sabato 6 e domenica 7 giugno tra la mezzanotte e l'una sul sagrato della
chiesa della Beata vergine del soccorso sul monte Quarin il professor Ferluga terrà, con l'ausilio di un
telescopio, una lezione di astronomia con l'osservazione di stelle e pianeti. Ma saranno ancora moltissime e
interessatissime le iniziative che saranno definite nel corso delle prossime settimane. Piercarlo Donda
Argomento:NORD
p.54
L'Arena.it
Morto disperso in montagna in Alto Adige
Data:
23/04/15
Morto disperso in montagna in Alto Adige
Morto disperso in montagna in Alto Adige
Morto disperso in montagna in Alto Adige
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BOLZANO, 23 APR - Un alpinista altoatesino di 51 anni dato per disperso da ieri è stato trovato morto ai
piedi di una roccia a quota 2200 nel gruppo montuoso del Tessa in Val Passiria. L'allarme era stato dato ieri
sera dalla moglie dell'uomo dopo che questi non era tornato da un escursione. Stamani all'alba gli uomini del
soccorso alpino, della Guardia di Finanza e dell'elisoccorso hanno avviato le ricerche finché il corpo dell'uomo
è stato trovato esanime ai piedi della roccia.
TT
Argomento:NORD
p.55
L'Eco di Bergamo
Migranti, triplicati i fondi per Triton
Data:
24/04/15
Migranti, triplicati i fondi per Triton
L'Eco di Bergamo
pagina: 4 sezione: Generali data: 24/04/2015
Migranti, triplicati i fondi per Triton
Il vertice Ue dopo il naufragio nel Canale di Sicilia: più risorse per le operazioni di soccorso Mandato alla
Mogherini per mettere a punto un'azione militare contro trafficanti e scafisti
L'operazione Triton incassa il triplo delle risorse (120 milioni) e Matteo Renzi torna dal vertice straordinario
europeo col successo in tasca. Le conclusioni del summit offrono un colpo di scena in positivo e la solidarietà
Ue prende corpo con una serie di misure, dall'applicabilità più o meno immediata, quantificabile in settimane
o mesi. «Un vertice significativo, un grande passo avanti per l'Europa», ha commentato il premier italiano, che
ritiene «assoluta l'emergenza della lotta agli schiavisti». Il decalogo di proposte presentato dal Commissario Ue
Dimitris Avramopoulos, e il pressing del presidente della Commissione Jean Claude Juncker fanno breccia,
dopo che anche la diplomazia ha lavorato fitto, approfittando della pressione politica, all'indomani di nuove,
terribili tragedie. Preceduto da un incontro a quattro tra Matteo Renzi, Angela Merkel, David Cameron e
François Hollande, il vertice dà l'ok alle misure d'emergenza contenute nel piano dell'esecutivo Ue e tradotte
in 13 punti. Il triplo delle risorse, assieme al rafforzamento dei mezzi per le operazioni coordinate da Frontex
Triton e Poseidon (Grecia) è il piatto forte e più veloce, si parla infatti di settimane. Molti i Paesi che si sono
già detti disponibili ad offrire i propri mezzi, tra questi Francia, Germania, Belgio, Croazia, Slovenia e
Norvegia. Intanto il premier britannico David Cameron offre la nave portaelicotteri «Bulwark», tre elicotteri e
due pattugliatori con la mission di fare operazioni di soccorso e salvataggio, in stretto contatto con Frontex e le
autorità italiane, ma al di fuori di Triton. Questo a patto «che le persone salvate siano portate nel Paese sicuro
più vicino, probabilmente in Italia, e che non chiedano asilo nel Regno Unito». La Spagna, come molti altri
Paesi si dice disponibile, e resta in attesa di una richiesta della Commissione Ue «dei mezzi necessari e di come
si intende impiegarli» dicono fonti diplomatiche iberiche. Tempi decisamente più lunghi - si parla di mesi - per
mettere in piedi la missione di Politica europea di sicurezza e difesa comune (Pesd). I capi di Stato e di governo
sono d'accordo sulla necessità di lottare contro i trafficanti, ma ci sono molti dubbi su quale sia il mezzo
migliore. L'Alto rappresentante Federica Mogherini si metterà al lavoro per studiare una «possibile
operazione». L'idea è quella di «montare» un'azione militare che preveda azioni chirurgiche, con obiettivi
precisi, per distruggere i barconi prima del loro utilizzo, quindi anche sulle coste libiche. Ma da più parti
piovono interrogativi e perplessità. E al di là della cornice legale, e della necessaria copertura Onu - che non è
cosa di poco conto - il governo di Tripoli (uno dei tre presenti in Libia e non riconosciuto dall'Ue) ha già
lanciato il suo altolà, facendo sapere, attraverso il suo ministro degli Esteri Muhammed El-Ghirani, che «non
accetterebbe mai che l'Ue bombardi presunte basi di trafficanti». «Siamo pronti a sostenere l'Italia, ma la
registrazione dei rifugiati deve essere fatta secondo le regole Ue», ha detto il cancelliere tedesco Angela Merkel
al termine del vertice Ue, sottolineando che «Svezia, Germania e Francia da sole accolgono il 75% dei rifugiati
nell'Ue». Intanto l'Onu chiede all'Ue un passo «immediato»: una missione «robusta» di ricerca e soccorso con
spiegamento di mezzi navali e aerei che eviti tragedie come quelle di domenica. •
Argomento:NORD
p.56
L'Eco di Bergamo
Data:
Migliaia in coda fino a mezzanotte per entrare «Dopo tanti anni rivediamo il nostro gioiello»
24/04/15
Migliaia in coda fino a mezzanotte per entrare «Dopo tanti anni rivediamo il nostro gioiello»
L'Eco di Bergamo
pagina: 15 sezione: Cronaca data: 24/04/2015
Migliaia in coda fino a mezzanotte per entrare «Dopo tanti anni rivediamo il nostro gioiello»
Appena si è concluso il momento più spettacolare della cerimonia per la riapertura della Carrara, una vera e
propria folla si è accalcata al cancello di ingresso, presidiato dalla protezione civile. Per tutelare opere
e allestimento e impedire un assalto alle sale del museo, è stato consentito l'ingresso a gruppi di 30 persone
ogni 3 minuti. Giovani, adulti e anche ragazzini hanno atteso pazientemente il proprio turno. La signora Nina
Corti è arrivata da Ponte San Pietro. «Non per lo spettacolo - dice - ma per entrare a curiosare. Deve essere
proprio bella». Dalle 20 si era messa, con il marito, in prima fila. «Sono del '31 - racconta - ho 84 anni, ma alla
Carrara non sono mai entrata. Non so quanto resisterò in piedi qui fuori, ma di sicuro, se non entro questa
sera, ritornerò nei prossimi giorni». C'è anche chi è arrivato da fuori provincia. «Arriviamo da Capriolo racconta Alessandro Zanni - abbiamo saputo della grande riapertura e abbiamo pensato di parteciparvi. Per
noi è tutta una sorpresa perché non ci siamo mai stati, ma non vediamo l'ora di entrare». «Dopo tanti anni di
chiusura - sottolinea Claudia Pagani, 40 anni, di Castelli Calepio - abbiamo sentito che questo era davvero un
evento atteso, un momento di festa, qualcosa a cui partecipare». Ovviamente, alla festa per la Carrara, non
poteva che essere protagonista delle aspettative la Pinacoteca, col nuovo allestimento. «Aspetteremo in coda continua Claudia Pagani - fino a mezzanotte pur di entrare, ce la aspettiamo bellissima». Anche per i più
giovani questa è un'opportunità attesa. «Un'occasione unica - dice Roberta Peracchi, 20 anni di Bergamo - per
chi, come me, ha la passione per l'arte. Ho fatto il liceo artistico e mi piacerebbe lavorare nel settore. Nella
Carrara ci ero entrata da piccola e non ricordo come fosse, ma sono davvero molto curiosa». Tra la folla c'è
chi non ha badato allo spettacolo, interessato solo ad entrare nel museo proprio la sera della grande
riapertura. «Lo spettacolo non l'abbiamo nemmeno visto,- racconta Cristina Maffioli, 48 anni di Nembro siamo venuti appositamente per entrare a visitare il museo. Quando i miei figli erano più piccoli e la
Pinacoteca era aperta, venivamo spesso la domenica alla Carrara. Possiamo dire di avere non una passione per
l'arte, piuttosto una passione per i posti belli di Bergamo, tra i quali non si può che annoverare anche la
Carrara. Quindi l'Accademia la conosciamo bene, e siamo curiosi di vedere il nuovo allestimento. Ce lo
aspettiamo più moderno, e un po' meno denso di quello che era 7 anni fa, quando alcune sale sembravano un
po' troppo cariche di opere». La gente in coda è davvero tanta. «Pensavamo di trovare tante persone continua - ma non credevamo così tante. Ci piacerebbe davvero entrare questa sera, ma non possiamo
aspettare fino a mezzanotte, perché i miei figli domattina devono andare a scuola. In ogni caso sicuramente
ritorneremo, e con più calma, nei prossimi giorni». Magari già in questo fine settimana, quando l'ingresso sarà
consentito gratuitamente dalle 10 alle 24. • Alice Bassanesi
Argomento:NORD
p.57
L'Huffington Post.it
Renzi teme per la Liguria. Tutto lo stato maggiore al fianco della Paita
Data:
23/04/15
Renzi teme per la Liguria. Tutto lo stato maggiore al fianco della Paita
Non solo Renzi. L’intero stato maggiore del governo e del Pd è precettato per tentare di curare la Liguria, il
malato più grave delle regionali 2015. Dopo l’indagine che ha colpito la candidata Raffaella Paita, per omicidio
colposo e disastro colposo per l’alluvione dell’ottobre scorso, l’allarme ai piani alti del Nazareno e di palazzo
Chigi è al livello massimo. E così da qui al voto del 31 maggio Renzi sarà ben tre volte in Liguria, a Sanremo,
Genova e La Spezia. Oltre a lui però caleranno i rinforzi: i ministri Andrea Orlando e Roberta e Pinotti
(entrambi liguri) e poi Graziano Delrio, e i due vicesegretari del Pd Lorenzo Guerini e Debora Serracchiani.
Parte sabato 2 maggio Maria Elena Boschi, che darà il via ufficiale alla campagna di Paita con due
appuntamenti a Genova e Sarzana.
Dopo l’avviso di garanzia, Renzi impegnato negli Usa aveva mandato a Genova il suo braccio destro Luca
Lotti per convincere Paita a non ritirarsi. Dopo quasi tre ore di colloquio, il 16 aprile, l’obiettivo è stato
centrato: troppo pericoloso cambiare cavallo a poco più di un mese dalle elezioni, troppo alto il rischio di
impazzimento di un partito già dilaniato dopo le primarie tra Paita e Sergio Cofferati. Ora però la candidata
va condotta alla vittoria, traguardo tutt’altro che semplice. Negli ultimi giorni su Paita cadono tegole una dopo
l’altra. Sul fronte politico, è naufragata l’operazione ideata da Guerini per portare Ncd e Udc nella coalizione.
Al contrario, Area popolare sta stringendo un accordo con il candidato di Forza Italia Giovanni Toti,
suggellato dall’arrivo in Liguria lunedì scorso di Gaetano Quagliariello. Per gli alfaniani, alla fine, è andata
meglio tornare all’ovile: più sicura la conferma del consigliere regionale uscente Gino Garibaldi. Al dunque,
nella migliore delle ipotesi solo qualche esponente isolato dell’Udc (ma senza simbolo) potrebbe entrare in una
delle liste civiche alleate del Pd, insieme ad altri amministratori che provengono dal centrodestra.
Ma il problema più spinoso è quello giudiziario. Paita è stata ascoltata martedì dai pm genovesi che indagano
sull’alluvione. Ma, al contrario di quanto avvenne l’autunno scorso per il candidato governatore emiliano
Stefano Bonaccini (che dopo l’incontro coi pm uscì molto rasserenato) nel caso di Paita si è aperta una
pericolosa polemica con i magistrati. Che insistono nel ritenere che anche l’assessore alla Protezione
civile Paita, oltre ai dirigenti, abbia delle responsabilità per la mancata allerta della notte dell’alluvione, il
9 ottobre 2014.
“La nostra ipotesi è basata sui compiti dei dirigenti politici e amministrativi”, ha spiegato il procuratore capo
di Genova Michele Di Lecce. “Ruoli diversi ma nelle responsabilità noi individuiamo una cooperazione tra i
due soggetti”. Secondo Paita, tutte le responsabilità vanno addossate sul dirigente della protezione
civile Gabriella Minervini. Secondo i pm, invece, le norme nazionali e regionali attribuiscono all’assessore
il ruolo di “autorità di gestione della protezione civile”. Al di là della responsabilità penale, si tratta di
polemiche con i giudici che non fanno bene ad una campagna elettorale. Anche perché quella sera
dell’alluvione Paita era impegnata in giro per la regione per la sua campagna elettorale per le primarie, ed è
arrivata a Genova dopo le 23.30, quando ormai l’alluvione era in corso. Il numero di Panorama in edicola oggi
ricostruisce le varie tappe di quella giornata di campagna elettorale a Ponente: prima nella zona di Albenga,
con una visita allo stabilimento Piaggio insieme al governatore Burlando, poi Loano e Finale Ligure.
Nulla di penalmente rilevante, ma un pessimo messaggio da comunicare in campagna elettorale. Come se non
bastasse, in queste ultime ore sul quartier generale Pd è caduto anche un manifesto firmato da 200 esponenti
del Pd guidati dall’attuale numero due della Regione Claudio Montaldo (tra loro anche dirigenti di circoli,
presidenti di municipi e il leader dell’Anpi genovese Massimo Bisca), che annunciano “voto libero secondo
coscienza” alle regionali. Un siluro diretto proprio a Paita.
“E’ un documento contro di me, perché in questi anni ho deciso senza caminetti”, interviene a difesa il
segretario Pd di Genova Alessandro Terrile. Una delle ipotesi dei dissidenti è il voto disgiunto, oppure
l’astensione. Un incubo terribile, quest’ultimo, visto l’esito delle regionali in Emilia Romagna nel novembre
scorso, con circa 700mila persone che avevano votato Pd alle europee di maggio che a novembre sono rimaste a
casa. Un fatto liquidato a suo tempo da Renzi con una alzata di spalle. In quella occasione, il
premier-segretario festeggiò il doppio successo in Emilia e Calabria.
Stavolta il premier dorme sonni meno tranquilli. E, ragionando contro i ribelli Pd, si sfoga con i suoi
collaboratori: “Non lo vedono che Berlusconi sta tornando e stavolta è con Salvini? Si sono presi Spacca nelle
Marche (ex governatore del Pd, ndr), provano a vincere in Liguria e Veneto. Se lo facessero spiegare dai
partigiani di Marzabotto chi sono davvero i nostri avversari…”. E’ un corpo a corpo tra Renzi e le altre anime
Argomento:NORD
p.58
della sinistra su chi è davvero titolare di questa parola. Domani, 24 aprile, in Liguria, a Campo ligure,
arrivano Maurizio Landini e don Luigi Ciotti per un ricordo di don Andrea Gallo e un dibattito sulla
Costituzione in occasione della festa della Liberazione. Tra i presenti anche Cofferati e il candidato
governatore del rassemblement di sinistra, il civatiano Luca Pastorino. Titolo dell’incontro: “La Costituzione
va attuata, non stravolta”. Un concetto che nella sinistra ligure può fare presa.
L’ultimo sondaggio Swg dà la Paita in vantaggio di 5 punti sul candidato di Forza Italia Toti, con una
forchetta tra il 31 e il 36% e Pastorino tra il 10 e il 14%. Numeri che, a meno di 40 giorni dal voto, alimentano
il nervosismo in casa Pd. Per questo i big del partito e del governo sono stati precettati. Bisogna curare il
“malato Liguria”. Perché una sconfitta qui, potrebbe creare molti grattacapi a Roma, e rinvigorire chi sogna
di far cadere il governo.
Argomento: Prima Pagina
pag.59
La Nuova di Venezia e Mestre
Vela: è partito il trofeo Interforze sedici team in lizza per il successo
Data:
24/04/15
Vela: è partito il trofeo Interforze sedici team in lizza per il successo
La Nuova di Venezia e Mestre
sezione: SPORT data: 24/4/2015 - pag: 53
Vela: è partito il trofeo Interforze
sedici team in lizza per il successo
VENEZIA È iniziata ieri a Venezia, alla Marina di Sant'Elena, la nona edizione del trofeo Interforze, la
manifestazione organizzata da Meteorsharing, l'associazione sportiva presieduta da Alberto Tuchtan. Sedici i
team provenienti da tutto il Nord Italia che gareggiano per aggiudicarsi il trofeo vinto lo scorso anno dai vigili
del fuoco di Venezia. Gruppi sportivi delle polizie locali di Mestre, Venezia, Modena, Trieste e Milano, i vigili
del fuoco di Venezia e Mestre, la Capitaneria di porto di Venezia, la Guardia di finanza e la polizia di Stato di
Venezia, la Polstrada di Milano e la Protezione civile di Padova, una rappresentanza dell'Actv e dei
carabinieri si affrontano a bordo di alcuni meteor, in appassionanti match race tra i pontili del Marina. Le
prove di qualificazione termineranno oggi, domani si disputeranno semifinali e finali. Testimonial dell' evento
sarà il sette volte campione del mondo Enrico Zennaro, mentre a far da cornice alle regate il Moro di Venezia.
Proprio il 24 metri disegnato da German Frers sarà grande protagonista domani, quando, poco dopo le ore 13
effettuerà un passaggio nel Bacino di San Marco issando le bandiere di Venice to Expo. (l.b.)
Argomento:NORD
p.60
La Nuova di Venezia e Mestre
PREVALGONO GLI EGOISMI NAZIONALI
Data:
24/04/15
PREVALGONO GLI EGOISMI NAZIONALI
La Nuova di Venezia e Mestre
sezione: ATTUALITA data: 24/4/2015 - pag: 04
PREVALGONO
GLI EGOISMI
NAZIONALI
l'opinione
di GIANCESARE FLESCA Quanti speravano che la mattanza di migranti nel canale di Sicilia avrebbe
convinto l'Europa a mostrare finalmente un'anima sono rimasti ancora una volta delusi. Sul vero nodo che il
Consiglio di Bruxelles era chiamato a sciogliere, è venuta fuori la solita faccia, intessuta di ipocrisia e di gretta
difesa degli interessi nazionali. Infatti sulla questione chiave, cioè quella dell'accoglienza ai diseredati che
sbarcano sulle nostre coste, nessuno si è particolarmente commosso. Fin dall'inizio dei lavori la posizione di
David Cameron, che pure nei giorni scorsi aveva fatto l'autocritica sulla propria politica mediterranea, è
apparsa chiara e condivisa da tutto il fronte del nord: va bene altre navi a pattugliare quel braccio di mare, a
condizione che l'Italia si tenga i profughi e non ne faccia arrivare «nemmeno uno» in Inghilterra. Questa scelta
miope e crudele è stata mascherata con le abituali parole incoraggianti e lusinghiere per il nostro paese,con la
futile accettazione della sua leadership, con il classico rinvio delle decisioni più importanti ad un altro vertice,
un nuovo summit destinato non si sa bene a che cosa. D'altronde sono bastate poche ore,ieri, per fare giustizia
di tante ipotesi formulate dallo sciocchezzaio continentale negli ultimi giorni. Bombardare gli scafisti con i
droni? Sono stati i Predator della Cia ad uccidere il nostro cooperante Giovanni Lo Porto e il suo compagno di
sventura americano nella prigione qaedista in Pakistan. Quegli stessi strumenti di morte che nel 2010 avevano
compiuto 150 incursioni contro i talebani, ammazzando per la loro imprecisione centinaia di innocenti e
suscitando tanta indignazione nel mondo da far ridurre quest'anno le missioni ridotte a cinque soltanto,una
delle quali fatale per gli occidentali. L'episodio tuttora poco chiaro ha provocato un terremoto politico da cui è
investito con asprezza il governo italiano,anche per i ritardi di Obama nell'informare gli alleati del disastro. E
di quegli stessi aerei senza pilota, che peraltro sarebbero disponibili con le armi non prima di un anno,
l'Europa dovrebbe servirsi per punire i "nuovi schiavisti"? Oppure si pensa a operazioni dal cielo o incursioni
di terra, già respinte con forza dal governo di Tripoli,che pretende il suo riconoscimento internazionale per
autorizzare iniziative militari? E la trattativa Onu per la riappacificazione fra le varie forze libiche, che fine
farebbe? A queste domande non c'è risposta possibile. L'unico punto di accordo fra i 28 è stata la
proclamazione di una sorta di jihad europea contro gli scafisti, spesso ultimo anello di una catena molto più
strutturata. Per sconfiggere gli organizzatori del traffico,quelli che guadagnano milioni di dollari sulla pelle
dei poveracci bisogna fare, dice la Ue, una «operazione di polizia»contro di loro. Allora servono campi di
accoglienza nei paesi africani coinvolti dall'esodo di massa, presso i quali esaminare le richieste di asilo politico
per poi trasferire chi ne ha diritto in maniera civile. Ma non risulta che la Francia abbia messo a disposizione
dei fuggiaschi dal Sahel i suoi presidi militari nella regione, l'ultimo dei quali, denominato Barkhane, coinvolge
appunto Mauritania, Mali, Burkhina Faso, Niger e Ciad. Né risulta che l'Onu,sotto la guida dell'improbabile
Ban Ki Moon, si stia attrezzando per gestire quei check point di snodo indispensabili per governare davvero i
flussi migratori. C'è poi l'operazione Triton. Si triplicano le spese ma non si delineano chiaramente nuove
regole di ingaggio: le navi europee svolgeranno anche ricerca e soccorso come faceva meritoriamente Mare
Nostrum, o si limiteranno come adesso a difendere le coste mediterranee dell'Unione? Pure su questo,
malgrado le dichiarazioni della Merkel, non è stata detta una parola chiara e definitiva. Insomma, campa
cavallo. Anche se aspettare significa assistere a tanto altro sangue nel Canale di Sicilia, teatro pure ieri di
nuovi sbarchi di migranti,che si aggiungono ai 70 mila dei quali dobbiamo prenderci cura, nell'indifferenza
colpevole di Bruxelles e del grande fratello di Washington. ©RIPRODUZIONE RISERVATA
Argomento:NORD
p.61
La Provincia Pavese
Scomparso da casa la mattina del 7 marzo Era stato segnalato due volte a Pavia
Data:
24/04/15
Scomparso da casa la mattina del 7 marzo Era stato segnalato due volte a Pavia
La Provincia Pavese ed. PAVIA
sezione: CRONACA data: 24/4/2015 - pag: 13
Scomparso da casa la mattina del 7 marzo
Era stato segnalato due volte a Pavia
L'allarme per la scomparsa di Walter Montonati, 49 anni, è scattato la mattina del 7 marzo. La sera
precedente era uscito di strada con la sua auto, una Chevrolet, sul raccordo autostradale. Un incidente senza
gravi conseguenze. Montonati era rincasato senza problemi, solo un po' scosso. Ma la mattina successiva era
uscito di buon'ora e da quel momento si sono perse le sue tracce. I familiari, la protezione civile con i
vigili del fuoco e poi anche gli abitanti di Trivolzio insieme al sindaco, hanno avviato le ricerche a tappeto.
Sono arrivate due segnalazioni su Pavia: testimoni avevano indicato alle forze dell'ordine la presenza di un
uomo che corrispondeva al 49enne di Trivolzio seduto su una panchina in un parco di via Breventano. E altri
erano convinti di averlo notato aggirarsi nel parco del castello Visconteo.
Argomento:NORD
p.62
La Provincia Pavese
L'assessore blocca il ladro della bici rubata alla volontaria
Data:
24/04/15
L'assessore blocca il ladro della bici rubata alla volontaria
La Provincia Pavese ed. PAVIA
sezione: PROVINCIA data: 24/4/2015 - pag: 21
L'assessore blocca il ladro della bici rubata alla volontaria
la storia
VOGHERA Quando l'ha vista trainata a mano da un individuo in bicicletta, l'assessore Carbone l'ha
riconosciuta subito: era proprio la vecchia bici di sua moglie, quella che poco tempo prima aveva regalato a
un'anziana volontaria della protezione civile. Arrugginita e cigolante, l'aveva donata alla signora dopo
l'ennesimo furto, nella speranza che nessuno si sarebbe preso il disturbo di rubare un mezzo all'apparenza così
malmesso. E invece domenica mattina di rientro da Casteggio Giuseppe Carbone se l'è vista sfilare davanti
all'altezza della rotonda del ponte rosso e immediatamente si è messo all'inseguimento del ladro: «Da lontano
-ha raccontato- ho notato questo individuo che pedalava trainandosi dietro un'altra bici e la cosa mi ha subito
insospettito, ma mai avrei pensato di poter riconoscere la vecchia bicicletta di mia moglie! A quel punto ho
guardato attentamente in quale portone di strada Grippina stava entrando e immediatamente ho chiamato la
mia amica per togliermi ogni dubbio. La signora, che l'aveva legata sotto casa , ancora non si era accorta della
sparizione ma mi ha confermato subito che la bicicletta non c'era più. Non rimaneva che passare a prenderla e
presentarci sul luogo: nonostante qualche rimostranza, l'ucraino che aveva sottratto la bici ha accettato di
restituirla e nè io nè la signora abbiamo ritenuto fosse il caso di sporgere denuncia». Un episodio fortuito
quindi, che se non si fosse risolto in un lieto fine avrebbe lasciato molto amareggiati tanto l'assessore quanto la
volontaria: «Non si tratta certo del valore materiale dell'oggetto rubato- ha commentato l'assessore- ma
piuttosto del fatto che a quella bicicletta c'ero personalmente affezionato: per anni mia moglie l'aveva usata
per andare a lavorare e quando alla nostra volontaria l'hanno rubata per l'ennesima volta gliel'ho regalata con
il cuore, felice che qualcun altro continuasse a utilizzarla». Serena Simula
Argomento:NORD
p.63
La Provincia Pavese (ed. Vigevano)
Bersaglieri e Anpi per la Liberazione
Data:
24/04/15
Bersaglieri e Anpi per la Liberazione
La Provincia Pavese ed. VIGEVANO
sezione: CRONACA data: 24/4/2015 - pag: 20
Bersaglieri e Anpi
per la Liberazione
cava manara
Festa della Liberazione, bandiere tricolori in omaggio agli studenti. Domani a partire dalle ore 10.15, Cava
Manara celebra la festa di Liberazione con numerose iniziative locali. Si inizia con il ritrovo in Piazza Vittorio
Emanuele II con l'Anpi, con l'associazione combattenti e reduci, con i Bersaglieri, forze dell'ordine,
protezione civile, scuole, associazioni culturali, sociali e sportive. Alle ore 10.30 verrà celebrata la
Messa nella chiesa parrocchiale per poi depositare le corone al monumento dei caduti alle ore 11.15. Infine,
alle ore 11.30, ci sarà l'intervento del sindaco Michele Pini, la lettura dei brani scritti dai ragazzi delle scuole
medie e la consegna delle bandiere italiane.
Argomento:NORD
p.64
La Provincia di Como
Giornata del verde pulito Ripulita la Provinciale
Data:
24/04/15
Giornata del verde pulito Ripulita la Provinciale
La Provincia di Como
pagina: 43 sezione: Provincia data: 24/04/2015
Buona la partecipazione per la pulizia delle aree verdi. Il mattino di sabato una decina di adulti (componenti
del gruppo di Protezione civile, cittadini e quattro profughi che sono ospitati a Bizzarone) hanno
pulito le aree a margine della Lomazzo-Bizzarone (recuperati due carrelli di rifiuti vari). Giornata del verde
pulito Ripulita la Provinciale
A seguire nel pomeriggio una trentina di partecipanti hanno pulito le aree a margine del centro commerciale e
della via Volta lungo le campagne. Poi merenda presso la sede Cai di Bizzarone con i budini dell'azienda
agricola "Ferrari" di Cagno, che gestisce il distributore di latte e latticini di fronte alla casetta dell'acqua.
L'organizzazione è stata gestita dall'Unione dei comuni Terre di Frontiera. Anche le scuole elementari sono
state sensibilizzate al tema e mi risulta che in diverse classi nel corso della settimana precedente si sono tenuti
dei corsi di "educazione ambientale". Domenica in tanti hanno preso parte al la passeggiata organizzata per la
Giornata del verde pulito. Escursione in Val Mulini (con partenza ed arrivo al centro civico ), accompagnati da
guide esperte in campo naturalistico e di storia locale (dell'associazione Pro Valmulini, delle Guardie
ecologiche volontarie del parco del Lanza, della Protezione civile). • L. Tar.
Argomento:NORD
p.65
La Provincia di Lecco
Alberi pericolanti Ordinanze del sindaco
Data:
24/04/15
Alberi pericolanti Ordinanze del sindaco
La Provincia di Lecco
pagina: 29 sezione: Provincia data: 24/04/2015
Alberi pericolanti Ordinanze del sindaco
Due ordinanze del sindaco Pier Luigi Invernizzi per l'incolumità pubblica. La prima è relativa al taglio delle
essenze arboree che sono potenzialmente pericolose lungo le sponde e scarpate della valle di Barniga. Ritenuto
necessario l'intervento, è stato incaricato il gruppo comunale della Protezione civile di eseguire
l'operazione di pulizia per eliminare la vegetazione che potrebbe creare pericolo per il deflusso delle acque.
Un'altra ordinanza è invece stata indirizzata ad un privato per il taglio di tre essenze sempreverdi che
insistono lungo via Betulle. Il sopralluogo dell'ufficio tecnico ha constatato infatti lo stato precario di due
piante di abete rosso ed una di cedro deodara, da cui sono caduti molti rami. Nel caso non fosse rispettata
l'ordinanza, il Comune si riserva l'esecuzione d'ufficio con le spese a carico della proprietà. • M. Vas.
Argomento:NORD
p.66
La Provincia di Lecco.it
I grillini adottano il verde «Non solo parole, puliamo»
Data:
24/04/15
I grillini adottano il verde «Non solo parole, puliamo»
I "Cittadini in movimento" adottano le aree verdi della città. È questa la denominazione del progetto avviato
dal gruppo calolziese del Movimento 5 stelle, i cui membri hanno deciso di mettersi in gioco in prima persona
e, indossati guanti e imbracciati sacchi, passare al setaccio determinate zone del territorio per ripulirle.
«Noi avevamo, come Movimento 5 stelle, adottato l'area del lungofiume - ha sottolineato il portavoce del
gruppo, Valentino Riva - Abbiamo fatto già alcuni interventi di pulizia. Iniziative che abbiamo chiamato
"Cittadini in movimento"».
In questi giorni, alcuni attivisti hanno visionato alcuni di questi punti per rendersi conto delle loro condizioni.
In particolare, la loro attenzione si è rivolta alla pista ciclabile che costeggia viale De Gasperi, dalla Cartiera
verso il monastero del Lavello, trovandola in condizioni assolutamente degradate.
Nel frattempo, proprio oggi si terrà la giornata del verde pulito organizzata dal Comune e dalla Protezione
civile e in grado di coinvolgere 600 ragazzi delle scuole di ogni ordine e grado della città.
Tutti i dettagli nell'ampio servizio su "La Provincia di Lecco" in edicola venerdì 24 aprile.
Argomento:NORD
p.67
La Provincia di Sondrio
Incendio di sterpaglie
Data:
24/04/15
Incendio di sterpaglie
La Provincia di Sondrio
pagina: 25 sezione: Provincia data: 24/04/2015
Talamona Incendio di sterpaglie
Prevista per i mini ponti del 25 Aprile e del 1. Maggio in Bassa Valle una buona affluenza La manifestazione
sportiva dei sassisti fa il pieno, ma anche Gerola conta sulle ultime gare di sci
Si sono alzate verso le 22 di mercoledì sera le fiamme fra Talamona e Campovico. L'incendio che ha mandato
in fumo delle sterpaglie nella zona di campagna non ha fortunatamente danneggiato persone o strutture,
sebbene nelle vicinanze ci fosse una cascina che ospita alcuni animali, messi in salvo all'arrivo dei vigili del
fuoco di Morbegno, che hanno domato i rogo in una ventina di minuti s.ghe.
Argomento:NORD
p.68
La Provincia di Sondrio
Giornata ecologica: pulita la strada dei Campelli
Data:
24/04/15
Giornata ecologica: pulita la strada dei Campelli
La Provincia di Sondrio
pagina: 28 sezione: Provincia data: 24/04/2015
Bambini e adulti protagonisti della giornata del verde pulito. Giornata ecologica: pulita la strada dei Campelli
I volontari della protezione civile e della squadra antincendio hanno pulito un tratto di strada in
direzione dei Campelli, gli alunni della scuola elementare con i genitori hanno fatto una visita in località Perla.
Qui il gruppo dei Tartufai lariani hanno partecipato a una lezione all'aperto sui tartufi, e a una dimostrazione
di ricerca di tartufi con cani. L'associazione "Ora d'aria" ha invece organizzato una caccia al tesoro nei
boschi. Una mattinata indimenticabile per i più piccoli che oltre a divertirsi hanno conosciuto il bosco e il suo
eco-sistema, ed una giornata di fatica per i volontari che si sono rimboccati le maniche e hanno ripulito l'area
boschiva. Ed anche il sindaco Cristina Bartesaghi, con l'assessore Laura Mandelli hanno fatto la loro parte,
pulendo e lavorando in prima persona. A breve verranno organizzate altre iniziative in collaborazione tra
Comune e scuola. • P. San.
Argomento:NORD
p.69
La Provincia di Varese
A scuola corrono pompieri e ambulanze Ma l'allerta è finta: solo un'esercitazione
Data:
24/04/15
A scuola corrono pompieri e ambulanze Ma l'allerta è finta: solo un'esercitazione
La Provincia di Varese
pagina: 28 sezione: Provincia data: 24/04/2015
A scuola corrono pompieri e ambulanze Ma l'allerta è finta: solo un'esercitazione
Attimi di apprensione tra i passanti ieri mattina davanti alle primarie dei Ronchi Una simulazione per la
sicurezza che i piccoli alunni hanno superato a pieni voti
Pompieri, ambulanze e Protezione civile alle scuole primarie dei Ronchi. Tutto tranquillo: si è trattato
solo di un'esercitazione. Che i piccoli studenti hanno superato a pieni voti. Molti gallaratesi, passando ieri
mattina da via Padre Lega, avranno visto i mezzi di soccorso concentrati intorno alla scuola: una camionetta
dei Vigili del Fuoco, un'ambulanza della Croce Rossa, il furgone del nucleo idrogeologico della Prociv.
Qualcuno avrà certamente pensato che si fosse verificato un incidente all'interno dell'istituto. Prova di
evacuazione riuscita Si è trattato di un incendio nel locale caldaia, ma per fortuna era tutto simulato. Quella di
ieri mattina è stata infatti una prova di evacuazione dell'edificio. Tutto ha avuto inizio poco dopo le 9 del
mattino, quando all'interno della scuola è scattato l'allarme antincendio. I responsabili del soccorso,
utilizzando del fumo artificiale, hanno simulato delle fiamme nella stanza che ospita il motore dell'impianto di
riscaldamento. Al suono dell'allarme, i bambini hanno abbandonato i banchi. E, ordinatamente, si sono
spostati nel giardino della scuola, accompagnati dagli insegnanti verso i punti di raccolta che si trovano
all'esterno dell'edificio. La simulazione non ha però riguardato soltanto i bambini. Anche gli operatori del
soccorso hanno dovuto superare una prova: a una giovane studentessa era stato dato il compito di separarsi
dai suoi compagni di classe e di nascondersi all'interno dell'edificio. E così i pompieri hanno dovuto per prima
cosa trovare la piccola dispersa, quindi procedere a spegnere il finto incendio. Promossi sia i bambini
dell'istituto diretto da Daniele Chiffi che gli operatori del soccorso, nel cortile della scuola è iniziata una vera e
propria festa. Sì, perché i piccoli studenti hanno potuto esaminare da vicino le dotazioni dei Vigili del fuoco
volontari di Gallarate, della Prociv e della Croce Rossa. Ma anche della Polizia locale e dei Carabinieri della
caserma di Gallarate. E dell'associazione radioamatori italiani, coinvolta per gestire le comunicazioni via radio
tra le diverse realtà impegnate nelle operazioni di soccorso. Sirene, elmetti e alcoltest Oltre a rivolgere
domande direttamente ai soccorritori, i bambini hanno potuto sperimentare strumenti come gli alcoltest, gli
elmetti e soprattutto le sirene. L'iniziativa di ieri mattina, che è servita a mettere alla prova il piano di
evacuazione della scuola, è arrivata al termine di un corso svolto in alcune classi da Nucleo di Protezione
civile Carabinieri in congedo. L'operazione ha coinvolto una dozzina di mezzi tra ambulanze, gazzelle,
veicoli antincendio, uffici mobili e colonna mobile per le radiocomunicazioni. Un assembramento che avrà
spaventato chi passava dai Ronchi. Ma che è servita ai bambini per imparare una lezione molto importante. •
Argomento:NORD
p.70
La Provincia di Varese.it
Induno Olona comune verde Appuntamento sull'ambiente
Data:
24/04/15
Induno Olona comune verde Appuntamento sull'ambiente
INDUNO OLONA - A Induno continuano le iniziative di sensibilizzazione sulle tematiche ambientali, di
rispetto e conoscenza del territorio. Venerdì 24 aprile si terrà una serata sulla Protezione Civile in
collaborazione con Provincia di Varese e Comunità montana del Piambello, accreditata dalla Regione come
modulo zero del corso base per diventare volontari Prociv. Tutti i cittadini interessati sono invitati a scoprire
dalla viva voce dei protagonisti le attività e i compiti del corpo volontario e potranno in quella sede segnalare il
proprio nominativo per frequentare corsi più approfonditi. La Protezione Civile di Induno Olona ha
vissuto negli ultimi anni alcuni decisivi cambiamenti. Un anno fa veniva inaugurata la nuova sede al Dardo
dotata di un moderno rimessaggio per automezzi e attrezzature; l'ingresso di oltre dieci nuovi e giovani
volontari, unito alla nomina di un nuovo responsabile nella persona di Jacopo Faccio ha poi sancito un
passaggio di consegne tra la vecchia guardia di volontari e la nuova leva. Tra le ultimissime e significative
attività del gruppo indunese figura certamente la "due giorni ecologica" di sabato 11 e domenica 12 aprile,
promossa dall'Amministrazione Comunale, che ha visto la partecipazione di molte persone. L'appuntamento a
ingresso libero sarà quindi in sala Bergamaschi e inizierà alle 20.30. Inviando una mail di preiscrizione alla
casella [email protected] si potrà ricevere l'attestato di partecipazione.
Michel Andreetti
Argomento:NORD
p.71
La Repubblica (ed. Milano)
Emergenza profughi il prefetto decide l'ampliamento di via Corelli
Data:
24/04/15
Emergenza profughi il prefetto decide l'ampliamento di via Corelli
la Repubblica ed. Milano
sezione: CRONACA data: 24/4/2015 - pag: 11
Emergenza profughi il prefetto decide l'ampliamento di via Corelli
ALESSANDRA CORICA
IPOSTI passeranno da 200 a 300, grazie a tende e container. Si amplia il centro di accoglienza temporaneo di
via Corelli: la decisione è arrivata ieri sera, al termine del comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza
pubblica che si è svolto in Prefettura. Obiettivo, accogliere i migranti in arrivo a Milano non più nel mezzanino
della Cen-trale, ma in un luogo più accogliente, dove potranno anche ricevere le prime cure sanitarie, se
necessarie.
Il tavolo è stato presieduto dal prefetto Francesco Paolo Tronca. A partecipare, il Comune, che per
trasformare via Corelli da Cie in centro di accoglienza temporaneo ha stipulato una convenzione con il
ministero dell'Interno. Il centro è gestito dalla società Gespa: l'ampliamento dei posti sarà realizzato grazie
all'allestimento prima di tende, e dopo di container, grazie alla Protezione Civile.
La notizia dell'ampliamento di via Corelli è arrivata all'indomani della bufera politica - e delle scintille tra
Comune e Regione
- scoppiata dopo la scoperta di quattro casi di scabbia tra i profughi accolti in Centrale. «L'allerta è sempre
elevata, siamo certi che si sta facendo il meglio possibile. Chiederemo a Comuni e Regioni di intervenire con
una distribuzione equa dei migranti in arrivo sul territorio », diceva nel pomeriggio il ministro Alfano. «Il
ministro non sa di cosa parla. Abbiamo i centri strapieni», ribatteva l'assessore alle Politiche sociali
Pierfrancesco Majorino.
Ieri l'Asl ha fatto controlli a tappeto nei centri di via Aldini, via Mambretti, via padre Selerio e via Corelli. Due
i nuovi casi di scabbia scoperti, entrambi tra i migranti accolti nell'ex Cie. «Ma non c'è alcun allarme assicura Giorgio Ciconali, che dirige il servizio di Igiene pubblica di corso Italia - Casi del genere sono
all'ordine del giorno». Per i contagiati, il protocollo sanitario è partito subito: tutti sono in isolamento, e nel
giro di un paio di giorni, non dovrebbero essere più contagiosi.
Secondo l'Asl, nel 2014 i casi di scabbia a Milano sono stati 330. In aumento rispetto al 2013 quando erano
stati 211, e con una media di una diagnosiogni 24 ore. Un trend che non riguarda solo i centri dove sono
ospitati i migranti. Ma tutte le comunità in cui tante persone stanno a contatto in ambienti ristretti. Come le
comunità alloggio dei disabili, e le scuole: ieri l'Asl di Monza ha segnalato quattro casi, due in una elementare
e due in una materna. I primi due, diagnosticati a febbraio, riguardano una mamma e la sua bambina. Gli altri
sono due bimbi di cinque anni, che frequentano un asilo le cui classi hanno visitato le aule dell'elementare dove
è poi scattato il primo allarme.
©RIPRODUZIONE RISERVATA SAN PAOLO L'ospedale dove sono stati visitati i nuovi pazienti individuati
in via Corelli
Argomento:NORD
p.72
La Repubblica.it (ed. Genova)
Bisagno, l'ultimo allarme: "Rimane il tappo, a valle servono lavori urgenti"
Data:
23/04/15
Bisagno, l'ultimo allarme: "Rimane il tappo, a valle servono lavori urgenti"
Bisagno, l'ultimo allarme: "Rimane il tappo, a valle servono lavori urgenti"
La situazione è ancora pericolosa lungo il letto del torrente a Borgo incrociati
23 aprile 2015
Allarme sulle condizioni del Bisagno sotto la copertura La relazione che il geologo Alfonso Bellini ha
presentato nel corso del processo per l'alluvione del 2011, inquadra bene il problema: «Il piano di
Protezione civile si deve misurare in azioni preventive di quantità e qualità superiori a quelle generate
dall'emergenza». Quindi, non solo automatismi che scattano appena suona l'allarme, ma anche azioni di
prevenzione che possono avere un ruolo determinante. Ebbene, nonostante siano trascorsi sei mesi
dall'alluvione, devono ancora partire i lavori per eliminare la "terrazza" di materiale da riporto che ingombra
il Bisagno prima delle arcate ferroviarie, diminuendo di diversi metri cubi al secondo la portata del torrente a
Borgo Incrociati. Alza di conseguenza pericolosamente il letto nel punto in cui acqua e fango sono fuoriusciti,
travolgendo e uccidendo l'ex infermiere Antonio Campanella e raso al suolo le attività commerciali. In quel
punto della sponda destra così a rischio, a monte di Ponte Sant'Agata e Castelfidardo, in tutto questo tempo è
sorta anche una baraccopoli. Povera gente, rumeni, che ora il Comune non sa come mandare via.
«È un problema serio, perché non possiamo mettere in moto le ruspe e lasciarli in mezzo a una strada», spiega
il direttore di Aster, Mauro Grasso, che però assicura. «I lavori inizieranno presto, entro l'estate, e dovranno
assolutamente terminare a ottobre, prima delle piogge». Già mesi fa, i Vigili del fuoco si erano infilati nel
tunnel per un'ispezione e avevano segnalato che era ostruito dai pezzi del pavimento strappati dalla furia del
torrente. I lavori preliminari per togliere il tappo sono stati poco più che un tapullo in piena emergenza, ora
non si può più rimandare. «A monte abbiamo già tolto 5000 metri cubi di terra – interviene l'assessore ai
Lavori pubblici Gianni Crivello –, che potranno venire riutilizzati per il ripascimento. Ora stiamo scendendo a
valle e arriveremo anche lì. Abbiamo stanziato più di tre milioni e mezzo per la messa in sicurezza di torrenti e
rivi; ammetto che c'è molto da fare, ma come ho detto recentemente in una mia visita a Borgo Incrociati,
faremo tutto».
Se la "casa madre", Tursi, si muove con una certa lentezza per le lungaggini burocratiche e la difficoltà a
reperire fondi, il Municipio Bassa Val Bisagno si affida al fai-da-te per migliorare la sicurezza. Che, in teoria,
sarebbe compito dell'ammnistrazione comunale. A Borgo Incrociati, dove il rischio alluvione è identico a
quello che corrono San Fruttuoso e Marassi, non c'è neppure un cartello che segnali emergenze
meteorologiche in corso. Allora bisogna intervenire di tasca propria. «I nostri consiglieri hanno rinunciato ai
gettoni di presenza non solo per interventi sul patrimonio immobiliare, scolastico e in ambito sociale, ma anche
per acquistare un pannello luminoso – annuncia il presidente Massimo Ferrante – perchè ci rendiamo conto
che non è possibile che cittadini e commercianti non sappiano in tempo reale cosa stia accadendo al di là dei
loro muri. Abbiamo pensato che l'emergenza in piena notte come quella del 9 ottobre scorso, potenzialnente si
potrebbe verificare ancora e i cittadini non possono trovarsi impreparati. Se ci fosse stato un cartello
luminoso, forse qualcuno avrebbe fatto in tempo a scappare, a mettere al sicuro le proprie cose. Antonio
Campanella sarebbe riuscito a mettersi in salvo». Tursi non ci fa una bella figura: l'impianto costa poco più di
5000 euro...
Verranno recuperati grazie ai 15 mila risparmiati sui gettoni devoluti dai consiglieri nel 2014, che si sommano
ai 13 dell'anno precedente. «Lo installeremo vicino all'entrata della metropolitana, in modo che si possa vedere
da tutte le angolazioni». Ferrante non vuole polemizzare, anzi sottolinea che ormai i municipi sono diventati
dei piccoli comuni e in qualche modo devono arraggiarsi, ma non può nascondere che lo sforzo è notevole.
«Anche perché la gestione ordinaria pesa sulle casse e questo è il secondo pannello luminoso a messaggistica
variabile che mettiamo dopo quello in piazza Manzoni, dalla sede del municipio, che ci è costato sui 6500 euro.
È un punto particolare, direi strategico, perché c'è un grande flusso veicolare ed è vicino alla nostra
Protezione civile».
Oltre alla sicurezza e alla prevenzione, nel municipio si pensa anche a ripristinare quello che l'alluvione ha
distrutto. Così, oltre ai pannelli per informare passanti e automobilisti, sono state realizzate due pensiline alle
fermate dei bus. «Una in via Berghini, l'altra in via Fereggiano, che il rivo si era portato via nella prima
alluvione. C'è voluto un po' di tempo, avevamo fatto diverse richieste, poi quando abbiamo capito che non
c'era nulla da fare, abbiamo attinto dai gettoni per realizzare le pensiline». Certo è
Argomento:NORD
p.73
che questi gettoni risparmiati fanno comodo. Oltre che nell'ambitoProtezione
della
civile, sono stati
destinati per spese a scopi sociali, come l'apertura del primo "social market" della città, inserito nel progetto
"Il Cerchio della Vita". «Ci consente di aiutare 128 famiglie in difficoltà economiche distribuendo prodotti
alimentari – conclude Ferrante –, vestiario, ma anche di portare avanti attività ricreative».
Argomento: Cronaca Locale
pag.74
La Repubblica.it (ed. Genova)
Alluvione 2014, il procuratore capo: "Anche i politici hanno responsabilità"
Data:
23/04/15
Alluvione 2014, il procuratore capo: "Anche i politici hanno responsabilità"
Alluvione 2014, il procuratore capo: “Anche i politici hanno responsabilità”
Michele Di Lecce fa il punto sull’inchiesta: “La Protezione civile spetta ai vertici regionali”
di GIUSEPPE FILETTO
23 aprile 2015
Raffaella Paita all'entrata in tribunale martedì (bussalino) NON contrattacca. Il capo della Procura, Michele
Di Lecce, preferisce non ribattere all’assessore alla Protezione Civile Raffaella Paita. Ma non
nasconde il disappunto. Come sa fare un procuratore capo: irrigidendosi alle domande che vorrebbero
trascinarlo nel vortice della polemica; nello stesso tempo, restando nel suo terreno di amministratore della
giustizia e, soprattutto, distante da tutto quanto può diventare “ dibattito con l’indagato”.
RaffaellaPaita è indagata per omicidio colposo e disastro colposo per l’alluvione dello scorso ottobre. I pm
Patrizia Ciccarese e Gabriella Dotto le contestano di non avere emanato l’Allerta-Due e di avere chiuso la sala
operativa della Protezione Civile in una giornata in cui gli avvisi meteo annunciavano “temporali
persistenti e diffusi su tutto il Genovesato”. Tant’è che il Comune di Genova fin dalle 11 del mattino al
Matitone aveva aperto il Centro Operativo Comunale.
Anche se la candidata del centrosinistra alla presidenza della Regione sostiene che lei non c’entra «con le
decisioni che spettano agli organi tecnici»: «La sala operativa della Protezione Civile doveva tenerla
aperta il direttore del dipartimento». Leggi Gabriella Minervini. Ed aggiunge una frase al vetriolo: «In Italia
non si è mai visto un assessore indagato perché non ha disposto lo stato di allerta».
Quelle parole sono un attacco neanche tanto velato verso la magistratura. Frasi che lasciano trapelare una
certa dietrologia su un’inchiesta poco gradita in campagna elettorale. D’altra parte, l’irruzione del cardinale
Angelo Bagnasco, del presidente della Cei che si è chiesto “come mai certe inchieste escano proprio in certi
momenti della storia”, ha tracciato un solco. Un assist a Paita, un intervento a gamba tesa, che sgomenta
l’intero Palazzo di Giustizia. Sebbene nè Di Lecce, tantomeno i suoi sostituti commentino allo scoperto.
E però, ieri, il procuratore qualche spiegazione, seppure indiretta, l’ha data, per far capire le ragioni per le
quali Paita e Minervini sono indagate: «La nostra ipotesi è basata sui compiti dei dirigenti politici e
amministrativi; ruoli diversi, ma nelle responsabilità noi individuiamo una cooperazione tra i due soggetti».
Tant’è vero che sono indagate in concorso.
E per sostenerlo, Di Lecce richiama le stesse leggi e normative utilizzate da Paita e dal suo avvocato Andrea
Corradino, per escludere le responsabilità penali dell’assessore. «Proprio la direttiva del Presidente del
Consiglio dei Ministri attribuisce al Presidente della Regione l’incarico di massima autorità di Protezione
civile in ambito regionale: lui è il vertice della struttura». Ci sono poi i decreti regionali del febbraio 2000
e del 2006 che delegano le competenze all’assessore. «Che diventa autorità di gestione della Protezione
Civile », ripete il procuratore.
Sarebbe
questa l’impostazione seguita dalla magistratura genovese, che va contro le dichiarazioni pubbliche di Paita.
L’assessore, invece, si chiama fuori da tutte le responsabilità, scaricandole a Minervini. «Ne “Ci sono altri
elementi di indagine su cui stiamo lavorando e che potrebbero emergere strada facendo”.
L'articolo completo su Repubblica in edicola e R+
Argomento:NORD
p.75
La Repubblica.it (ed. Milano)
Milano, scabbia tra i profughi della Centrale: scoppia la polemica. Scola: "Aiutiamoli"
Data:
23/04/15
Milano, scabbia tra i profughi della Centrale: scoppia la polemica. Scola: "Aiutiamoli"
Milano, scabbia tra i profughi della Centrale: scoppia la polemica. Scola: "Aiutiamoli"
Pisapia: "Sono preoccupato, da soli non ce la facciamo". I quattro casi sospetti sono stati portati dalla
Centrale in ospedale. L'arcivescovo: cercheremo di trovare altri spazi per ospitare i migranti
di ZITA DAZZI
23 aprile 2015
Profughi siriani in Centrale (fotogramma) "Quattro sospetti casi di scabbia tra i profughi in attesa di essere
trasferiti dalla Stazione Centrale di Milano al Centro di via Corelli". Bastano meno di queste quattro righe per
scatenare di nuovo l'inferno di polemiche sul tema migranti. L'assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco
Majorino spiega che i quattro siriani "sono stati portati all'ospedale Niguarda e al San Paolo per gli
accertamenti ed eventuali cure" e punta il dito contro la Regione a cui da un anno almeno il Comune chiede di
"istituire un presidio permanente nei luoghi dove spontaneamente i profughi arrivano, al fine di tutelare la
loro salute e quella dei cittadini milanesi".
La risposta che arriva dal Pirellone è chirurgica: "Oltre al rischio terrorismo, ora anche quello
igienico-sanitario per i nostri figli. È inaccettabile. Di scabbia e malattie simili in Italia non ne sentivamo più
parlare - replica l'assessore regionale Viviana Beccalossi - Ci resta solo una possibilità: bloccare, anche con la
forza, il flusso migratorio e aiutare questa povera gente a casa loro".
Di parere opposto Lucia Castellano, capogruppo regionale del Patto Civico: "Maroni ha sempre agitato a
sproposito lo spauracchio sanitario legato ai profughi. Ma non fa l'unica cosa che gli compete a tutela della
salute pubblica: un presidio permanente di assistenza in Centrale. È irresponsabilità". Così anche Sara
Valmaggi, consigliere regionale Pd che ricorda quando la giunta Maroni bocciò la richiesta sostenendo che
"l'apertura di un ambulatorio medico non appare giustificata da specifiche ragioni clinico-assistenziali".
Il capogruppo della Lega in consiglio comunale, Alessandro Morelli, chiede addirittura "un piano di
quarantena" per scongiurare il pericolo di un contagio". Sul fatto che alla Centrale sia emergenza, concorda
in effetti anche il Comune, che nelle prossime ore, d'accordo con la prefettura, farà allestire una tensostruttura
della protezione civile nel cortile dell'ex Cie di via Corelli, diventato centro d'accoglienza per
profughi, struttura ormai piena.
Il sindaco Giuliano Pisapia si dice "molto preoccupato" per la nuova ondata di arrivi a Milano e chiede di
"trovare una modalità di lavoro comune con la Ue. L'Italia, da sola, non ce la può fare, tanto meno ce la può
fare Milano". Il presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni sollecita invece "un blocco navale è la cosa
più ovvia e semplice se vogliamo salvare vite umane. Basta non fare partire i barconi, mettendo le nostre navi
militari davanti ai porti e, appena il barcone parte, lo si ferma e lo si rimanda indietro. Ricordo che, pochi anni
fa, abbiamo bombardato la Libia senza chiedere il permesso a nessuno. Le Nazioni unite facciano là i campi
profughi ".
C'è anche chi ha da dire sulla linea politica di Maroni e della Lega che da giorni insistono che "Milano e la
Lombardia hanno già fatto troppi profughi". L'arcivescovo di Milano, Angelo Scola, che ha convocato nella
chiesa di Santo Stefano fedeli e istituzioni per una preghiera in memoria delle
vittime nel canale di Sicilia, è duro: "Di fronte a una tragedia così grossa il 'troppo' non esiste. Tutti dobbiamo
fare di più: anche noi, come chiesa, cercheremo di fare di più. Trovare altre strutture non sarà facile, ma ci
proveremo. Ognuno di noi deve sentirsi ferito e deve disporsi a un certo cambiamento di fronte a questi
problemi, anche se certo, le istituzioni avrebbero potuto e dovuto prevedere che il Sahara sarebbe scoppiato".
Argomento:NORD
p.76
La Sentinella del Canavese
Le barriere del treno sono guaste Cerone isolata per più di un'ora
Data:
24/04/15
Le barriere del treno sono guaste Cerone isolata per più di un'ora
La Sentinella
sezione: PROVINCIA data: 24/4/2015 - pag: 13
Le barriere del treno sono guaste
Cerone isolata per più di un'ora
Strambino. Sabato notte i passaggi a livello sono rimasti abbassati dalle 23.40 alle 00.50
Il sindaco scrive a Rfi per un incontro urgente: «Così non si può andare avanti, troppo rischioso»
STRAMBINO Un guasto ai passaggi a livello e le quattro barriere restano abbassate per un'ora e dieci minuti
dopo mezzanotte. Bloccati tutti passaggi a livello della ferrovia di Strambino, incluso quello che porta alla
frazione Cerone sull'unica via di accesso col risultato che mille abitanti sono rimasti isolati. È successo nella
notte tra sabato e domenica. E ora il sindaco scrive a Rfi per un incontro urgente. Il problema, ormai annoso,
delle lunghe soste al passaggio a livello posto in via Verdi che collega la statale alla frazione Cerone, è tornato
di attualità. Il sindaco di Strambino Sonia Cambursano ha firmato insieme all'assessore a trasporti e viabilità
Fabio Cignetti la lettera inviata il 21 aprile a Rfi, direzione territoriale di Torino, per conoscenza all'assessore
regionale ai Trasporti Francesco Balocco e alla deputata Francesca Bonomo, per tornare ad evidenziare il
problema. A suggerire al sindaco di tornare a sollecitare un intervento risolutivo è stato appunto il caso
eclatante di sabato scorso con chiusura dei passaggi a livello dalle 23.40 alle 00.50 in tutti gli impianti, quindi
in via Don Giacomo Ciocchetto, via Verdi, via San Giovanni, Via Fiorana. Una situazione illustrata alla lettera
dal sindaco nella comunicazione inviata alla direzione territoriale Rfi. Il sindaco di Strambino ha ricordato ai
destinatari della lettera anche tutti i precedenti delle lunghe attese, dei disagi degli automobilisti e soprattutto
dei possibili pericoli provocati dai lunghi tempi di chiusura delle sbarre, a partire da quelle automatiche di via
Verdi. «Da anni - ha ricordato Sonia Cambursano - si verifica una situazione di disagio per la popolazione
dovuta ai tempi lunghi di chiusura-apertura dei passaggi a livello, circa 10/15 minuti di attesa. È accaduto un
nuovo episodio nella notte di sabato 18 aprile, che ha di fatto isolato le mille persone di Cerone, che avrebbe
potuto costituire un grave pericolo in caso di necessari interventi urgenti. Tali problematiche - ha incalzato il
sindaco - assumono carattere di gravità soprattutto a fronte dell'eventualità di accesso alla frazione Cerone da
parte dei mezzi di soccorso, quali ambulanze, vigili del fuoco, protezione civile, per non parlare dei
disagi arrecati ai singoli cittadini». La memoria va all'incendio del 18 maggio 2013, quando i pompieri
rimasero bloccati davanti ai binari per un quarto d'ora. A conclusione della lettera, è stato ricordato che
«l'amministrazione ha già più volte segnalato gli inconvenienti a Rfisollecitando interventi appropriati e
urgenti senza mai raggiungere soddisfacenti soluzioni agli inconvenienti accertati», e dichiarata la disponibilità
del Comune di Strambino «a concordare un incontro e un sopralluogo e per trovare insieme una soluzione
funzionale sia per la linea ferroviaria, che per la viabilità». Sandro Ronchetti
Argomento:NORD
p.77
La Sentinella del Canavese
A San Ponso pazzi per le rane
Data:
24/04/15
A San Ponso pazzi per le rane
La Sentinella
sezione: VARIE data: 24/4/2015 - pag: 46
A San Ponso pazzi per le rane
Inizio questa sera con la cena. Domani raduno di 500 e giochi per bambini
SAN PONSO Ai nastri di partenza nel piccolo centro rinomato di San Ponso la 15ª edizione della Sagra delle
rane organizzata dall'attiva Pro loco. Un ricco cartellone di appuntamenti per apprezzare i piaceri di desco ma
anche eventi ed intrattenimenti di vario genere per piccoli e grandi in calendario da oggi (venerdì) sino a
domani. Stasera, alle 20,30, cena con rane e non solo. Alle 22.30, spazio al latino revival con l'animazione di
Radio Gran Paradiso. Domani (sabato) alle 9, prenderanno il via il terzo raduno delle mitiche Fiat 500,
organizzato in collaborazione con il Club Fiat 500 Alto Canavese, e il sesto raduno delle auto storiche e
d'epoca. Alle 10.30, giro turistico nei paesi limitrofi che si snoderà su di un percorso di circa 20 chilometri. Alle
13, pranzo a base di rane ed altre specialità. Nel pomeriggio, dalle 14,30 alle 17,30, si potrà fruire di visite
guidate al battistero romanico in collaborazione con l'associazione Battistero. Alle 15,30, per i piccini e per i
grandicelli, in collaborazione con corpo nazionale Vigili del fuoco, Protezione civile, Croce Bianca del
Canavese e Scuola cani salvataggio al Blu, si terrà una dimostrazione con mezzi di soccorso ed esercitazioni.
Alle 20,30, cena con rane e non solo ed a seguire si balla con Franco e la band. Domenica 26, alle 10, inizierà il
terzo raduno di Vespa e moto club. Alle 12,30 pranzo e alle 15 ancora opportunità di visitare il battistero
romanico. Contestualmente, giro turistico nei paesi limitrofi per un percorso di circa 30 chilometri. Alle 20,30,
cena con rane e non solo. Alle 22,30, si balla con Marco live music. Il 25 ed il 26 aprile, inoltre, si potrà provare
l'ebbrezza di giri turistici in elicottero in collaborazione con il campo volo Pegasus di Busano. Per partecipare
agli appuntamenti conviviali è gradita la prenotazione ai seguenti recapiti telefonici: 347/3846371,
338/7469164- 347/1722273, 340/2714922. Chiara Cortese
Argomento:NORD
p.78
La Stampa (ed. Aosta)
Ex Ferriera, al via gli interventi
Data:
24/04/15
Ex Ferriera, al via gli interventi
La Stampa (Ed. Aosta)
sezione: Aosta data: 24/04/2015 - pag: 45
ripulito l'alveo del marmore dai volontari, l'obiettivo è la riqualificazione turistica
Ex Ferriera, al via gli interventi
Châtillon inaugura i lavori nell'area Ferrando. Parcheggio pronto a giugno
Gli interventi di riqualificazione dell'area Ferrando di Châtillon, sede degli stabilimenti dell'ex Ferriera
Gervasone, tra alberi frondosi, vecchie arcate e acqua sorgiva, sono iniziati. La sezione della Protezione
Civile degli Alpini, coordinata da Lorenzo Grange, su commissione del Comune, ha dedicato una giornata
alla pulizia dell'alveo del torrente Marmore. L'intervento è stato fatto nella prospettiva di rendere l'area
fruibile ai visitatori. «Essendo consapevoli che la zona, per la sua specificità, potrebbe diventare un richiamo
turistico rilevante per il paese - ha detto il sindaco Henri Calza - e non avendo cifre tali da realizzare mega
progetti, abbiamo deciso, comunque, di iniziare la sistemazione del luogo attraverso i cantieri dell'assessorato
all'Agricoltura».
Con una spesa di circa 120 mila euro, entro giugno sarà terminato il parcheggio con dieci posti auto. «Per non
rovinare lo scorcio suggestivo degli archi della strada che sale nella Valtournenche e per contenere i costi - ha
continuato il sindaco - abbiamo deciso di far realizzare un parcheggio raso. Servirà ai turisti, ma anche ai
clienti che usufruiscono delle attività commerciali della zona, priva di posti auto». I muri di contenimento sono
stati realizzati e ora si procederà alla pavimentazione in pietra. «L'opera è resa possibile grazie alla
disponibilità di privati che hanno ceduto il terreno - ha detto ancora il sindaco -. Nel piazzale sarà attiva anche
una centralina della Deval che potrà erogare energia a supporto di coloro che intendono avviare opere di
ristrutturazione. Finora non c'era energia sufficiente da distribuire per i lavori che i privati intendevano fare
in zona».
Dal parcheggio si potrà scendere al primo piano dei forni. «Anche questo tratto di sentiero sarà sistemato - ha
aggiunto il sindaco -. I forni non saranno però ancora accessibili perché occorrerà trovare i fondi per
sistemare il secondo tratto di strada e mettere in sicurezza quello che resta delle antiche strutture, che hanno
ancora all'interno i crogiuoli usati da Napoleone. In futuro, l'ideale sarebbe creare un percorso pedonale con
pannelli informativi e applicazioni scaricabili dagli smartphone».
Argomento:NORD
p.79
La Stampa (ed. Imperia)
Vallata del San Lorenzo patto fra cinque centri
Data:
24/04/15
Vallata del San Lorenzo patto fra cinque centri
La Stampa (Ed. Imperia)
sezione: Imperia data: 24/04/2015 - pag: 45
ne fanno parte anche I COMUNI DI cipressa, costarainera, pietrabruna e civezza
Vallata del San Lorenzo patto fra cinque centri
Oggi a San Lorenzo cerimonia per sancire la nuova collaborazione
Arriva l'Unione dei Comuni della Valle del San Lorenzo, e in provincia si aggiunge alle altre già esistenti, dalla
Valle Arroscia alla Val Nervia: oggi alle 19,30, nella Sala Beckett nel Comune di San Lorenzo al Mare, si terrà
la cerimonia con la quale di sindaci della vallata firmeranno la costituzione ufficiale dell'Unione, di cui fanno
parte anche Cipressa, Civezza, Costarainera e Pietrabruna.
L'atto si terrà nel teatro, che è il simbolo della rinascita di un paese duramente colpito dalla disastrosa
alluvione del 1998 e nel cui palcoscenico è emblematicamente presente un albero, un «ficus nitida retusa».
Definito «una svolta epocale» (e per questo tutti i cittadini sono invitati a intervenire), l'accordo, di fatto,
sancisce una collaborazione già avviata da tempo fra le cinque amministrazioni coinvolte.
I sindaci (Gianna Spinelli di Cipressa, Giuseppe Ricca di Civezza, Antonello Gandolfo di Costarainera, Paolo
Tornatore di San Lorenzo al Mare e Miriano Pirero di Pietrabruna) ricordano l'azione attivata insieme per
quanto riguarda «le funzioni legate al distretto sociale, alla scuola, alla protezione civile, alla polizia
comunale, e che sono già operative sul territorio».
Ma non solo: «Grazie al Progetto Best Off è in corso un importante lavoro legato al turismo, che in virtù del
contributo economico ottenuto da Costarainera, il Comune capofila, permetterà tra l'altro la promozione del
nostro territorio, la creazione di un sito internet e l'ideazione di passeggiate, oltre a proposte concrete per
pacchetti turistici e alla partecipazione ad Expo 2015».
Prevista dal Programma Alcotra 2007-2013, e finanziata dalla Regione, l'iniziativa viene realizzata in stretta
collaborazione con la Communauté d'Agglomération Var Estérel Méditerranée e il Polo turistico Esterel-Costa
Azzurra, e punta anche sulla valorizzazione del patrimonio marino: qualche settimana fa, è cominciato il
monitoraggio dei fondali «per far conoscere attraverso foto e video la bellezza della costa". In fase di
attuazione è anche "la messa in rete di tutti gli uffici comunali che potranno interfacciarsi reciprocamente».
Argomento:NORD
p.80
La Stampa (ed. Savona)
Rischio idrogeologico la mappa savonese di frane e smottamenti
Data:
24/04/15
Rischio idrogeologico la mappa savonese di frane e smottamenti
La Stampa (Ed. Savona)
sezione: Savona data: 24/04/2015 - pag: 41
pesante il bilancio dell'ispra
Rischio idrogeologico la mappa savonese di frane e smottamenti
E' pesante il bilancio che emerge dal Rapporto sul dissesto idrogeologico in Italia 2014 dell'Ispra nella parte
che riguarda il territorio regionale e la nostra provincia.
Partendo dalla frana di Andora, che ha bloccato la rete ferroviaria per settimane, l'Ispra (Istituto superiore
per la protezione e la ricerca ambientale) tramite un sistema informatico ha elaborato una mappa delle frane e
degli smottamenti avvenuti nel 2014 che non risparmia nessuna parte del territorio e riguardano sia la fascia
costiera sia entroterra. In base al rapporto dell'Ispra si tratta prevalentemente di frane, superiori al centinaio,
dovute a scarsa manutenzione del territorio, carenza che si scontra con la mancanza di risorse degli enti locali,
comuni e Provincia, ma sul quale incide anche un pensate intervento dell'uomo con politiche edilizie o
urbanistiche sbagliate, troppo invasive e pesanti per il territorio, come nel caso della frana di Andora. A
rischio parte della rete stradale, autostradale ma soprattutto ferroviaria. Nella nostra provincia i punti critici,
solo della rete ferroviaria e autostradale, sono sette.
«La situazione della provincia di Savona è comune a quella dell'intero territorio ligure - spiega il presidente
regionale dell'Ordine dei geologi Carlo Malgarotto - dovuto in parte dalle caratteristiche intrinseche del
territorio ma sul quale incide in modo pesante anche l'intervento dell'uomo, ed uno dei peggiori nelle aree
urbane è la tombinatura dei rivi, mentre i Puc non contemplano uno studio geologico. In linea generale manca
un piano di prevenzione che deve essere basato su interventi mirati».
Ma un piano di prevenzione e le relative politiche di prevenzione secondo gli amministratori locali è costoso
per gli enti sempre alle prese con tagli di bilancio. «Credo che si tratti di un falso problema - afferma
Malgarotto - se si pensa al costo che hanno a posteriori i danni idrogeologici sia in termini economici che
sociali. Ci sono fondi per i piani di prevenzione che dovrebbero essere sbloccati dal Consiglio dei ministri e
allora non ci saranno alibi». [E.R.]
Argomento:NORD
p.81
La Stampa.it (ed. Savona)
Pericolo di frana, Aurelia chiusa nella zona di lungomare Matteotti
Data:
24/04/15
Pericolo di frana, Aurelia chiusa nella zona di lungomare Matteotti
Pericolo di frana, Aurelia chiusa nella zona di lungomare Matteotti
Disagi per gli automobilisti: il blocco durerà almeno fino a domani mattina. Per i camion chiusi in uscita i
caselli di Albisola e Savona.
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23/04/2015
Aurelia chiusa questa sera nella zona di Lungomare Matteotti per il pericolo di una frana in corrispondenza
della sede della Lega Navale. I mezzi della polizia municipale e della Stradale bloccano il traffico in direzione
Albisola. Nel corso della notte saranno effettuati accertamenti. È probabile che la via Aurelia resterà chiusa
fino a domani mattina. Aperto, invece, il collegamento con Albisola attraverso il vecchio tracciato, da via
Genova verso San Benedetto. Chiusura invece dei caselli autostradali di Albisola e di Savona, in uscita per i
camion diretti a Savona.
Argomento:NORD
p.82
Liguria Notizie.it
ALLUVIONE. A TURSI LA CONSEGNA DEI FONDI DEL MONDO DEL CALCIO
Data:
23/04/15
ALLUVIONE. A TURSI LA CONSEGNA DEI FONDI DEL MONDO DEL CALCIO
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DEL MONDO DEL CALCIO
ALLUVIONE. A TURSI LA CONSEGNA DEI FONDI DEL MONDO DEL CALCIO
23 aprile 2015 10:100 commentiVisite: 5
GENOVA. 23 APR. Questa mattina a Palazzo Tursi, alle 11.45, nel Salone di Rappresentanza, il sindaco
Marco Doria, il presidente della Lega Serie A, Maurizio Beretta, e i presidenti dell’U.C. Sampdoria e del
Genoa C.F.C., Massimo Ferrero ed Enrico Preziosi, presenteranno i risultati dell’iniziativa “Conto corrente
Lega Serie A: il calcio per Genova”a favore della città di Genova colpita dagli eventi alluvionali.
All'incontro parteciperanno il presidente del Consiglio Comunale, Giorgio Guerello, l’assessore allo Sport,
Pino Boero e il direttore generale della Lega Serie A, Marco Brunelli.
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Argomento:NORD
p.83
Padova news
Ombrelli aperti nel weekend, da sabato in arrivo grandine e temporali
Data:
23/04/15
Ombrelli aperti nel weekend, da sabato in arrivo grandine e temporali
Ombrelli aperti nel weekend, da sabato in arrivo grandine e temporali
Giovedì 23 Aprile 2015 13:38 Redazione web cronaca nazionale
Domenica il peggioramento si estendera' tra il pomeriggio e la sera anche a tutto il Nord
Roma, 23 apr. (AdnKronos) - Il tempo sta per peggiorare gradualmente sulle regioni settentrionali e poi sul
resto d'Italia. In arrivo piogge e temporali. La redazione web del sito www.iLMeteo.it comunica che oggi
alcuni temporali attraverseranno le Alpi di Nordest con possibile estensione alle pianure adiacenti ai rilievi,
qualche pioggia andra' ad interessare anche la Calabria e la Sicilia dal pomeriggio.
Domani ultime piogge e temporali sulla Venezia Giulia mentre il tempo diventera' instabile sulle regioni
adriatiche con delle precipitazioni sparse. Sabato piogge e temporali interesseranno Alpi, Prealpi, alte pianure
del Nordovest, domenica il peggioramento si estendera' nel corso del pomeriggio e sera anche a tutto il resto
del Nord con tantissimi temporali in cammino da Ovest verso Est. Non si escludono fenomeni violenti, ricchi di
grandine e raffiche di vento.
Per la prossima settimana Antonio Sano', direttore e fondatore del sito www.iLMeteo.it avvisa che lunedi' 27
aprile ci sara' maltempo generale al Nord e sulle regioni tirreniche centrali con tantissimi temporali anche
molto forti. Nel prosieguo della settimana altro maltempo al Nord e' previsto per mercoledi' 29, migliorera'
decisamente al Centro e al Sud con sole. Probabile ondata di caldo dai primi di maggio.
(Adnkronos)
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Argomento:NORD
p.84
QuiBrescia.it
La nuova Legge regionaleprevede la creazione di quattro Nuclei operativi, un minimo di 18
Data:
23/04/15
La nuova Legge regionaleprevede la creazione di quattro Nuclei operativi, un minimo di 18 operatori per
Comando e un fondo per spese penali per gli agenti.
Polizia locale, "serve riforma nazionale"
Pubblicato il 23 aprile 2015
Tag:Polizia locale riforma nazionale regione Lombardia Simona Bordonali Brescia
Puoi seguire tutte le repliche attraverso il nostro RSS 2.0.
(red.) "Serve una nuova norma statale che porti davvero tutto ciò che viene richiesto dalla categoria. Il
contratto in primis. Ce ne faremo promotori partendo dal Testo recentemente approvato". Lo ha detto
l'assessore regionale alla Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione Simona Bordonali a margine
delle celebrazioni per il 142esimo anniversario di fondazione del Corpo della Polizia locale di Brescia.
"Come Regione - ha spiegato Bordonali - stiamo facendo davvero tutto il possibile. Proprio il mese scorso
abbiamo approvato la Legge che 'Disciplina il servizio di polizia locale e promuove nuove politiche integrate di
sicurezza urbana'. Un testo innovativo che tiene conto dei mutamenti della società e che, secondo noi, può
essere un utile strumento anche per impostare il nuovo testo nazionale".
Bordonali ha anche ricordato i capisaldi della nuova Legge regionale che prevede la creazione di quattro
Nuclei operativi (sicurezza urbana; polizia amministrativa; tutela ambientale e sicurezza stradale);
l'individuazione di una dimensione territoriale adeguata dei Comandi, che dovranno avere un minimo di 18
operatori (anche grazie alla promozione della gestione associata); la valorizzazione del volontariato e
dell'associazionismo e l'istituzione di un fondo per le spese di procedimenti penali relativi ad attività svolte
dagli agenti in servizio. Bordonali ha quindi rivolto un "sentito ringraziamento" a tutti gli agenti bresciani che
"quotidianamente svolgono un servizio preziosissimo al servizio della collettività".
Tweet
Argomento:NORD
p.85
QuiBrescia.it
Polizia locale, "serve riforma nazionale"
Data:
23/04/15
Polizia locale, "serve riforma nazionale"
Polizia locale, "serve riforma nazionale"
Pubblicato il 23 aprile 2015
Tag:Polizia locale riforma nazionale regione Lombardia Simona Bordonali Brescia
Puoi seguire tutte le repliche attraverso il nostro RSS 2.0.
(red.) "Serve una nuova norma statale che porti davvero tutto ciò che viene richiesto dalla categoria. Il
contratto in primis. Ce ne faremo promotori partendo dal Testo recentemente approvato". Lo ha detto
l'assessore regionale alla Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione Simona Bordonali a margine
delle celebrazioni per il 142esimo anniversario di fondazione del Corpo della Polizia locale di Brescia.
"Come Regione - ha spiegato Bordonali - stiamo facendo davvero tutto il possibile. Proprio il mese scorso
abbiamo approvato la Legge che 'Disciplina il servizio di polizia locale e promuove nuove politiche integrate di
sicurezza urbana'. Un testo innovativo che tiene conto dei mutamenti della società e che, secondo noi, può
essere un utile strumento anche per impostare il nuovo testo nazionale".
Bordonali ha anche ricordato i capisaldi della nuova Legge regionale che prevede la creazione di quattro
Nuclei operativi (sicurezza urbana; polizia amministrativa; tutela ambientale e sicurezza stradale);
l'individuazione di una dimensione territoriale adeguata dei Comandi, che dovranno avere un minimo di 18
operatori (anche grazie alla promozione della gestione associata); la valorizzazione del volontariato e
dell'associazionismo e l'istituzione di un fondo per le spese di procedimenti penali relativi ad attività svolte
dagli agenti in servizio. Bordonali ha quindi rivolto un "sentito ringraziamento" a tutti gli agenti bresciani che
"quotidianamente svolgono un servizio preziosissimo al servizio della collettività".
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Argomento:NORD
p.86
Rete Civica dell'Alto Adige
Siccità in Alto Adige, pericolo incendi elevato
Data:
23/04/15
Siccità in Alto Adige, pericolo incendi elevato
Varie | 23.04.2015 | 12:13
Siccità in Alto Adige, pericolo incendi elevato
La siccità di quest'ultimo periodo ha innalzato di parecchio il rischio di incendi nelle zone boschive dell'Alto
Adige. Lo rendono noto le Ripartizioni provinciali foreste e
Argomento:NORD
p.87
Rovigo Oggi.it
Lezioni di guida con prova finale, fatto
Data:
24/04/15
Lezioni di guida con prova finale, fatto
Lezioni di guida con prova finale, fatto SCUOLA STIENTA (ROVIGO) Prova pratica per gli alunni
dell'istituto elementare comunale a conclusione del progetto sulla sicurezza stradale
Si è concluso mercoledì 22 aprile, con una prova pratica, il ciclo di lezioni "Scuola, bici, educazione" rivolto ai
bambini della scuola primaria di Stienta e focalizzato sull'insegnamento di una sicura mobilità ciclistica e
pedonale. Realizzato dall'associazione Ciclo club estense, in collaborazione con il Comune, il progetto ha visto,
nella mattina di mercoledì, i piccoli studenti percorrere, a piedi o in bici a seconda dell'età, un percorso
segnaletico nell'ambito del quale sono stati valutati i loro comportamenti
Stienta (Ro) - Un ciclo di lezioni teoriche mirate all'insegnamento della mobilità ciclistica e podistica sicura.
Questo il focus del progetto "Scuola, bici, educazione" dedicato agli alunni della scuola primaria di Stienta.
Realizzata dall'associazione Ciclo club estese, in collaborazione con l'amministrazione comunale stientese,
l'iniziativa si è conclusa nella giornata di mercoledì 22 aprile con una prova pratica per i giovani studenti, che,
in bici o a piedi a seconda dell'età, hanno percorso un tracciato segnaletico allestito tra le vie del centro.
La mattinata soleggiata, che ha fatto da cornice all'evento, ha visto i bambini susseguirsi sul percorso
dapprima con un giro di prova in gruppo, durante il quale si sono ricordati i vari comportamenti da tenere,
poi con la prova ufficiale dove sono stati valutati i comportamenti tenuti.
Nei momenti di attesa, le classi terze, quarte e quinte, coordinate dai volontari dell’associazione Protezione
civile di Occhiobello, hanno partecipato alle tre sessione di “Security game”, un vero e proprio gioco
dell’oca realizzato a completamento del programma di sensibilizzazione sulla sicurezza.
Al termine della manifestazione, a tutti i bambini, è stato consegnato un attestato di partecipazione alla
giornata ed alcuni gadget accessori da applicare alle loro biciclette.
“Un’appuntamento ormai fisso per la primaria di Stienta - commenta Marco Franchi, assessore alla scuola arricchito quest’anno con l’attività svolta dalla Protezione civile e che si è potuto concludere,
positivamente, grazie alla collaborazione fattiva tra le insegnanti, i genitori, le associazioni e l’amministrazione
comunale".
23 aprile 2015
Argomento:NORD
p.88
Sanremo news.it
Data:
Spiagge a Bordighera: Bozzarelli replica a Fonti “La pulizia èstata fatta e proseguirà―
23/04/15
Spiagge a Bordighera: Bozzarelli replica a Fonti “La pulizia èstata fatta e proseguirà―
“Fonti dovrebbe sapere, prima di fare affermazioni di quel tenore, che ha libero accesso a tutta la
documentazione e agli uffici”.
“Tutti i giornalieri della Dock’s Lanterna relativi alla pulizia della città sono disponibili presso gli uffici
Ambiente e Polizia comunale”. E’ la replica di Mauro Bozzarelli, Presidente del consiglio di Bordighera, al
consigliere di minoranza Massimo Fonti che aveva sollevato il caso della mancanza di pulizia delle spiagge
cittadine. “Fonti dovrebbe sapere, prima di fare affermazioni di quel tenore, che ha libero accesso a tutta la
documentazione e agli uffici”.
Bozzarelli conferma comunque che “la pulizia della spiaggia è stata fatta e proseguirà”. Su questo precisa:
“Vorrei rassicurare cittadini e turisti che le spiagge saranno pulite. Abbiamo già fattoi una pulizia
straordinaria con i volontari. Questa operazione straordinaria, non rientra tra gli obblighi previsti da
capitolato con la Docks. Nonostante ciò c’era anche il responsabile della ditta che ha dato un supporto tecnico
fornendo il materiale per la raccolta”.
In programma, inoltre, rileva Bozzarelli c’è un’altra operazione straordinaria: “Mercoledì prossimo faremo
un’altra raccolta straordinaria con l’ausilio della Docks e i volontari, anche della Protezione Civile,
nel tratto di spiaggia a ponente”.
Renato Agalliu
Argomento:NORD
p.89
Savona news.it
Albenga, in corso i lavori di risistemazione e messa in sicurezza delle strade
Data:
23/04/15
Albenga, in corso i lavori di risistemazione e messa in sicurezza delle strade
Albenga, in corso i lavori di risistemazione e messa in sicurezza delle strade
Ghiglione:"Geometri effettuano rilievi topografici Rio Fasceo, per la predisposizione del progetto esecutivo
per opere messa in sicurezza"
“I soldi sono pochi, ma la volontà di essere vicino ai cittadini, di ascoltarli, di impegnarci al massimo per fare
manutenzione, riparare in una città che ha accumulato nel corso di questi ultimi anni una serie infinta di
criticità, con mancate manutenzioni, lavori mai fatti e mille problematiche è forte e il mio impegno e quello
degli Uffici è totale" afferma Tullio Ghiglione.
L’assessore ai Lavori Pubblici quotidianamente in un rapporto diretto annota sulla sua pagina facebook i
lavori, anche piccoli, ma che offrono ai cittadini quella sensazione di avere un comune che risponde alle loro
richieste e di avere un assessore che ha a cuore anche i piccoli problemi. Ed ecco che quotidianamente la
“squadra” comunale dei Lavori Pubblici esce in strada e con i suoi uomini ripara: buche nelle strade in
regione Torresi e incassa il plauso per avere mantenuto la promessa e aver sistemato una buca che creava
pericolo per i residenti e gli automobilisti, lavori di sistemazione dei marciapiedi con gli operai comunali
cantonieri e la messa in sicurezza in via Piave e via Papa Giovanni XXIII, in via Fiume e tanti altri interventi.
Scrive l’assessore Ghiglione documentando con foto : “i nostri geometri dell'UTC mentre effettuano i rilievi
topografici sul rio Fasceo. Tale rilievo e' propedeutico alla predisposizione del progetto esecutivo per la
realizzazione delle opere necessarie alla messa in sicurezza dei rii Fasceo-Carendetta di Rapalline. Opera di
protezione civile funzionale a garantire la regimazione idrogeologica della zona di levante in
attuazione del progetto hidrodata”.
c.s.
Argomento:NORD
p.90
Savona news.it
La Paita e l’alluvione di Genova: Panorama dedica copertina e servizio partendo da Savonanews
Data:
24/04/15
La Paita e l’alluvione di Genova: Panorama dedica copertina e servizio partendo da Savonanews
La Paita e l’alluvione di Genova: Panorama dedica copertina e servizio partendo da Savonanews
Il settimanale ha ricostruito il pomeriggio del 9 ottobre 2014, giorno dell'alluvione, dalla Piaggio di Villanova
d'Albenga, al Kursaal di Loano e alla sera Sala Boncardo di Finale Ligure, dove ha incontrato gli
esternalizzati della Piaggio
"Mentre si verificavano le prime esondazioni" durante l'alluvione del 9 ottobre 2014 a Genova "Raffaella
Paita, assessore regionale alle Infrastrutture e alla Protezione civile " era "impegnata in un intenso
giro di incontri nel savonese". Lo scrive il settimanale Panorama che oggi dedica la storia di copertina alla
vicenda che vede Paita indagata con il dirigente della Protezione civile Gabriella Minervini
nell'ambito dell'indagine sull'alluvione che provoco' la morte di un uomo.
Panorama ha dunque ripercorso tramite gli articoli di Savonanews l’intero pomeriggio del 9 ottobre,
indicando tutti gli appuntamenti che l’hanno vista impegnata dalle 16 alle 22,20 nel savonese. Raffaella Paita
ha visitato lo stabilimento della Piaggio di Villanova, insieme al Governatore Claudio Burlando, dove aveva
rilasciato un' intervista al nostro quotidiano sul ritiro del sindaco di Savona Federico Berruti. dalle Primarie.
L’assessore regionale alla Protezione Civile si era poi spostata a Palazzo Kursaal a Loano e poi in
serata a Finale Ligure, per un meeting presso la Sala Boncardo con amministratori locali del Pd e sostenitori.
Qui, prima, ha incontrato alcuni operai esternalizzati della Piaggio. Come si vede dalla videointervista di
Savonanews i lavoratori avevano rappresentato alla Paita tutti i dubbi sul trasferimento in Laerh.
L’assessore alle infrastrutture, secondo quanto ricostruito da Panorama, è rimasta a Finale fino alle 22,20 e
poi è partita per Genova, dove ha dichiarato di essere arrivata alle 23,45.
r.g.
Argomento:NORD
p.91
TRCgiornale.it
Il Manzoni di Lecco vince le Olimpiadi della Cultura
Data:
23/04/15
Il Manzoni di Lecco vince le Olimpiadi della Cultura
Il Manzoni di Lecco vince le Olimpiadi della Cultura
Scritto da Redazione Giovedì 23 Aprile 2015 11:10
Si è conclusa brillantemente anche l'edizione 2015 delle Olimpiadi della Cultura e del Talento – Premio Oriana
Pagliarini, il concorso nato sei anni fa, quasi per gioco, e giunto a livelli ormai internazionali: per fare un
esempio, le finali di quest'anno si sono aperte con il videomessaggio inviato per l'occasione dal Primo Ministro
di Malta, Joseph Muscat.
I Campioni d'Italia 2015 vengono dalla Lombardia e sono la squadra "Gli Azzeccagarbugli" del Liceo Classico
A. Manzoni di Lecco: dopo due anni il Trofeo della Vittoria, ovvero l'ambita coppa che i vincitori possono
esibire per un anno e poi devono restituire, passa dunque dalla Puglia alla Lombardia, (la IV e la V edizione
sono state vinte rispettivamente da una scuola di Bari e una di Lecce). Al secondo posto si sono classificati "I
Severi" del Liceo Severi di Castellammare di Stabia (Na), mentre la medaglia di bronzo è andata a "The
Goodfellas" del D'Azeglio di Torino, che hanno vinto anche il premio della critica. Il miglior CortOlimpiadi è
andato invece alla squadra "Leonida & his gym buddies" dello scientifico Volterra di Fabriano (An). Presi
d'assalto anche quest'anno per quattro giorni i ristoranti e le strutture ricettive del territorio.
"E' stata un'edizione dei record, eccezionale sotto ogni aspetto – dicono soddisfatti gli organizzatori – un
grandissimo sforzo organizzativo che ci impegna tutto l'anno ma ci ripaga con molte soddisfazioni. Siamo
felicissimi di come sono andate le finali, quest'anno rinnovate nel format visto che si sono svolte con più
squadre e in tre differenti location all'interno di Tolfa. Una scommessa vinta insieme all'amministrazione
collinare che ringraziamo nelle persone del Sindaco Luigi Landi e dell'Assessore Dionisi in rappresentanza
delle tante persone che hanno collaborato e per la perfetta e impeccabile collaborazione che ci hanno fornito.
L'intera città di Tolfa si è completamente messa a disposizione per le OCT, a partire dalla Banda comunale
per arrivare alla Protezione Civile, presente per tutta la durate dell'evento. Una sinergia perfetta tra
noi e l'amministrazione che ha permesso che tutto filasse liscio e che a Tolfa si creasse un clima piacevole, sano
e soprattutto professionale nei confronti delle scuole arrivate da ogni parte d'Italia. Ringraziamo ovviamente
anche il nostro presidente onorario Alessandro Battilocchio, presente costantemente ed operativo anche per le
finali, acclamato e applaudito da tutti gli studenti per la sua collaborazione e simpatia. Ringraziamo inoltre
tutti i componenti delle tre commissioni docenti, artistica e cinematografica presiedute rispettivamente dal
Prof. Mario Guida, dalla coreografa Emanuela Scicchitano e dalla Prof.ssa Stefania Mangia che, a titolo
volontario, hanno valutato le varie prove delle finali. Noi organizzatori siamo già a lavoro per l'organizzazione
della VI edizione, con molte novità anche per Civitavecchia: con l'Assessore d'Antò e la Presidente Riccetti
abbiamo già concordato di raddoppiare le date (17 e 19 marzo 2016) e le presenze che arriveranno a
Civitavecchia, con una previsione di circa 2500 studenti in due giorni".
Argomento:NORD
p.92
Trentino
IN BREVE
Data:
23/04/15
IN BREVE
Trentino
sezione: PROVINCIA data: 23/4/2015 - pag: 45
in breve
pelugo In lizza a Pelugo pure Mauro Chiodega Nel pezzo complessivo sui candidati sindaci delle Giudicarie
pubblicato ieri mancava Mauro Chiodega, candidato sindaco a Pelugo, sostenuto dalla lista Uniti per Pelugo.
Ce ne scusiamo con lui e con i lettori. tione Gruppo di lettura in biblioteca Gruppo di lettura alle 20 e 30 in
biblioteca a Tione. I partecipanti si confronteranno sul romanzo di Josef Roth, "La marcia di Radetzki". (f.s.)
vigo rendena In assemblea i soci della Cooperativa I soci della Famiglia Cooperativa Vigo Rendena sono
chiamati alla centodiciassettesima assemblea generale ordinaria che si terrà domani alle 20.30 nella sala
convegni del Centro Protezione civile a Vigo Rendena.
Argomento:NORD
p.93
Trentino
Pozza, festa alla nuova caserma
Data:
24/04/15
Pozza, festa alla nuova caserma
Trentino
sezione: PROVINCIA data: 24/4/2015 - pag: 46
Pozza, festa alla nuova caserma
POZZA DI FASSA Da oggi a domenica grande festa popolare per l'inaugurazione del polo di protezione
civile di Pozza di Fassa. Si parte oggi con visite guidate, una mostra fotografica, cena e musica sotto il
tendone. Si replica domani con pranzo e cena intramezzate da visite alla struttura. Domenica la grande sfilata
con ritrovo (ore 8,45) alla chiesetta dedicata a San Nicolò di Meida. Il corteo sfilerà per le vie del paese fino al
grande piazzale nelle vicinanze dell'Avisio dove sorge la nuova caserma. Quindi la messa seguita dalle
manovre. Infine pranzo sotto il tendone, consegna delle benemerenze e tanta musica. La struttura di Pozza è il
secondo centro di protezione civile realizzato in Valle di Fassa (il primo si trova a Canazei) mentre sta
per essere completato anche quello di Moena. La grande costruzione di Pozza è stata al centro dell'attenzione
per l'iter costruttivo piuttosto accidentato che ha fatto ritardare notevolmente la consegna e lievitare i costi.
(g.b.)
Argomento:NORD
p.94
Trentino
Stasera in assemblea i soci della coop Vigo Rendena
Data:
24/04/15
Stasera in assemblea i soci della coop Vigo Rendena
Trentino
sezione: PROVINCIA data: 24/4/2015 - pag: 49
Stasera in assemblea i soci
della coop Vigo Rendena
VIGO RENDENA Oggi in assemblea i soci della Famiglia Cooperativa Vigo Rendena, alle 20.30 nella sala
convegni del Centro Protezione civile. All'ordine del giorno la relazione del consiglio di
amministrazione e sua approvazione, la lettura e approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2014. Il
presidente Walter Facchinelli darà comunicazione sulle iniziative future e relazionerà sui servizi ai soci e
socialità. Si provvederà poi all'elezione delle cariche sociali, per compiuto mandato scadono e non sono
rieleggibili il vicepresidente Franco Stefani e la consigliera Cristina Formaioni in Gasperi, mentre scade per
compiuto mandato ed è rieleggibile il consigliere Alessio Stefani.
Argomento:NORD
p.95
Udine20.it
Udine: Festa dei fiori a Primulacco - 24 apr /3 maggi...
Data:
23/04/15
Udine: Festa dei fiori a Primulacco - 24 apr /3 maggi...
Tradizionale manifestazione primaverile, che anche quest’anno propone diverse iniziative.
Ricordiamo il Vespa Raduno giunto ormai alla sua 6^ edizione, il torneo interregionale di Tiro alla Fune, la
22^ edizione del Mini Volley, la 25^ Composizione Floreale, la rassegna Folkloristica,gara di Pesca alla Trota e
torneo di Calcio Pulcini.
Mostra e vendita permanente di piante di fiori da interno e da giardino.
Inoltre saranno tenute delle conferenze tematiche su Fiori e Piante.
Il tutto sarà allietato da buona musica, intrattenimenti e fornitissimi chioschi enogastronomici.
24 aprile - 3 maggio 2015
Specialità alla Brace - Fornitissimi Chioschi
I Festeggiamenti si svolgeranno al coperto
Ricchissima pesca di beneficenza, Fornitissimi chioschi, Specialita' alla brace, Serate danzanti
Ricca pesca di beneficenza
Mostra mercato Mostra e vendita permanente di fiori e di piante da interno e da giardino
Per tutta la durata della manifestazione la MOSTRA MERCATO FIORI E PIANTE rimarrà aperta tutti i
giorni dalle ore 9.00 alle 20.00
www.festadeifiori.com
Venerdì' 24 aprile 2015 INAUGURAZIONE
ORE 19.00 INAUGURAZIONE della 42a FESTA DEI FIORI con il Gruppo Folcloristico MLIS ROSÙTIS"
di Primulacco e l'Associazione Culturale Musicale EURITMIA di Povoletto
ORE 20.30 Intrattenimento musicale con il solista DIEGO BONATO (revival anni 60-70-80)
Sabato 25 aprile 2015 GIORNATA DEL FOLCLORE
ORE 10.30 S. MESSA del Folclore con la Corale BARIGLARIE di Adegliacco
ORE 15.00 Rassegna folcloristica 'TESTA DEI FIORI 2015″
ORE 16.00 Tomeo di calcio "PULCINI" organizzato da ASD OL3 presso il polisportivo di Marsure
ORE 20.30 Serata danzante con l'Orchestra GIANNI EI FRANCHI
Domenica 26 aprile 2015 TOUR AUTO D'EPOCA
ORE 09.00 22° Tomeo MINIVOLLEY organizzato da U.S.D. Rizzi Volley
ORE 09.00 Apertura iscrizioni TOUR AUTO D'EPOCA organizzato da Alfa Romeo di Maiano
ORE 10.00 Partenza TOUR AUTO D'EPOCA
ORE 14.30 CAMPIONATO ITALIANO TIRO ALLA FUNE - Cat. 680 Kg
ORE 17.00 Conferenza il PIATTO DELLA SALUTE a cura della Dottssa Loreta Visintini
ORE 17.00 4° PRIMUL-CORRIDA - Presentata da Alvio & Elena
ORE 20.30 Serata danzante con ALVIO & ELENA da RADIO SORRISO
LUNEDI' 27 - MARTEDÌ' 28 - MERCOLEDÌ' 29 - GIOVEDÌ' 30 APRILE LA MOSTRA MERCATO
FIORI E PIANTE RIMARRA' APERTA TUTTI I GIORNI DALLE
ORE 9.00 ALLE 20.00
Giovedì 30 aprile 2015
ORE 20.00 Torneo GARA DI BRISCOLA
ORE 20.30 Serata con ROMEO PATATTI "IL CJARGNEL" e MICHELE PATATTI DEEJAY
Venerdì 1 maggio 2015
ORE 09.00 Apertura iscrizioni 6° VESPARADUNO DEI FIORI in collaborazione con Vespa Club Udine
ORE 10.30 Partenza giro turistico 6° VESPA RADUNO DEI FIORI. Seguiranno premiazioni
ORE 15.00 25° Concorso dì Composizione Floreale in collaborazione con la COLDIRETTI DI UDINE
ORE 17.30 Degustazione vini a cura dell'associazione "Picolit, Savorgano del Torre" con le aziende Falcoli,
Sara e Sara, Marco Sara ed Aquila del Torre.
ORE 20.30 Serata danzante con l'Orchestra MARCO E IL CLAN
Sabato 2 maggio 2015
ORE 07.30 Ritrovo presso la sede della Protezione Civile di Primulacco - Via del Campo - per la
"GIORNATA ECOLOGICA COMUNALE"
ORE 14.00 Inizio della 22a GARA DI PESCA ALLA TROTA - organizzata da CPS La Cividina
Argomento:NORD
p.96
ORE 20.30 Concerto con il complesso TBO
Domenica 3 maggio 2015
ORE 10.00 Partenza CORSA CICLISTICA categoria Giovanissimi "4° Gran Premio Festa dei Fiori"
organizzata da Velo Club Cividale-Val Natisone - Seguiranno premiazioni.
ORE 17.00 Conferenza Soc. Taviele - Saut Cercivento con degustazione infusi dell'antica tradizione erboristica
ORE 17.00 Esibizione di ballo VITTORIA DANZE - Pradamano
ORE 21.15 Esibizione di "DANZA DEL VENTRE" Scuola di Ballo MAMMISI CHEOPE di Primulacco
ORE 22.00 Serata di balli CARAIBICI con Dj Angelo e maestra SIRI - Scuola di ballo ONDA LATINA LOCA
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Argomento: Cultura
pag.97
Verbania Notizie.it
Ambulanza del Vergante: 97 operatori defibrillatori
Data:
23/04/15
Ambulanza del Vergante: 97 operatori defibrillatori
Ambulanza del Vergante: 97 operatori defibrillatori Ambulanza del Vergante: 97 operatori abilitati per l’uso
dei Defibrillatori. Il Territorio del Vergante è più sicuro.
di Redazione 23 Aprile 2015 - 17:14 Commenta
aA+
Martedi 21 aprile 2015, ,L’Ambulanza del Vergante ha organizzato un altro corso di Formazione per
Operatori Dae, che saranno abilitati all’uso dei defibrillatori semi automatici.
Presso le Scuole Elementari di Pisano, grazie alla piena disponibilità del Sindaco Mazzola e della Sua
Amministrazione sono stati formati altri 15 Operatori per l’uso dei defibrillatori, la sezione di formazione è
organizzata dal Comitato Anpas Piemonte, Agenzia Formativa accreditata dalla Regione Piemonte, alla quale
Ambulanza del Vergante è associata.
Nelle aule hanno lavorato i nostri quattro istruttori Aed con firma regionale che Ambulanza del Vergante ha
al suo attivo. Giaime Daniele, Angelotti Luca, Catilina Laura, Sandrini Laura (foto allegata). Con il Direttore
del Corso inviato dal Comitato Regionale Anpas Piemonte, che è Agenzia Formativa accreditata presso la
Regione Piemonte per la formazione dell’uso del Defibrillatore.
Ambulanza del Vergante raggiunge l’obbiettivo con questo corso ad avere 97 operatori accreditati e formati
all’uso dei defibrillatori, ad oggi e da oltre un anno il servizio di emergenza sanitaria sul Vergante e in tutti i
comuni limitrofi è garantito 24 ore su 24 e 365 giorni all’anno con la presenza di Operatori abilitati all’uso del
defibrillatore e tutte le ambulanza (4 ad oggi) in dotazione hanno a bordo un defibrillatore.
E la Sede operativa ha una postazione salva vita con un defibrillatore sempre pronto, dove ricordiamo che il
sabato e la domenica e i pre-festivi e i festivi nell’orario diurno è presente uno dei due Medici di Guardia
Medica distaccati da Asl di Arona. Dove uno è presso di noi e un altro resta nella Struttura di Arona.
Inoltre l’Ambulanza del Vergante garantisce che ogni servizio prestato con l’Ambulanza sia con a bordo il
defibrillatore e almeno un operatore abilitato all’uso. E tutte le Assistenze ad eventi sportivi e di altro tipo,
vengano effettuate con la presenza di operatori abilitati all’uso del Defibrillatore e la dotazione di un
defibrillatore a bordo delle ambulanze.
Giaime Daniele Presidente dell’Associazione e Istruttore Dae dichiara “La possibilità di intervenire con il
defibrillatore è di primaria importanza nella gestione di pazienti colpiti da arresto cardiaco, in quanto
l’intervento nel tempo più breve possibile favorisce il completo recupero fisico del paziente.
La nostra Associazione lavora con impegno e fermezza per la capillare diffusione della presenza di operatori
abilitati all’uso del defibrillatore, cosi da tentare di salvare piu’ vite umane possibili. La Nostra Associazione
da anni è presente ogni istante dell’anno per soccorrere i cittadini, con il defibrillatore diamo un soccorso
avanzato e cerchiamo di renderli ancora piu’ sicuri.”. Lavoriamo per rendere piu’ sicuro tutto il territorio del
Vergante e le zone limitrofe, la formazione per noi è il cuore di tutto, preparazione e competenza sono i nostri
gioielli, insieme a tanto cuore e attenzione ai pazienti”.
Luca Angelotti Vice Presidente dell’Associazione e Istruttore Dae dichiara >.
Il Gruppo Volontari Ambulanza del Vergante si avvale dell'impegno di 143 volontari e quattro dipendenti. I
5.706 servizi effettuati nel 2014 (divisi fra Emergenza- Urgenza 118, trasporto infermi, trasporti
socio-assistenziali), sono la dimostrazione del grande impegno dell’associazione e dei suoi volontari.
È presente 24 ore su 24 per il servizio di Emergenza 118 nella zona del Vergante ed in quelle limitrofe, con la
dotazione di quattro DAE, uno in sede e tre sui mezzi utilizzati.
Il parco automezzi è composto, attualmente, da quattro autoambulanze, un autoveicolo attrezzato per
trasporto disabili e cinque altri mezzi per servizi socio assistenziali. Dieci mezzi in tutto.
L’Ambulanza del Vergante è associata ad Anpas (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze) il cui
Comitato Regionale Piemonte rappresenta oggi 81 associazioni di volontariato con 10 sezioni distaccate, 8.990
militi (di cui 3.074 donne) e 349 dipendenti che, con 399 autoambulanze, 121 automezzi per il trasporto
disabili, 216 automezzi per il trasporto persone e di protezione civile, 5 imbarcazioni e 17 unità
cinofile svolgono annualmente 409.473 servizi, con una percorrenza complessiva di oltre 13 milioni di
chilometri.
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Argomento:NORD
p.98
Giaime Daniele anpas vergante ambulanza dae defibrillatori
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Argomento: Cronaca Locale
pag.99
Verbania Notizie.it
25 aprile a Cannero
Data:
23/04/15
25 aprile a Cannero
25 aprile a Cannero L'ANPI Alto Verbano, organizza in occasione del 70° anniversario della Liberazione, due
eventi presso la Sala Comunale “Pietro Carmine” di Cannero Riviera.
di Redazione 23 Aprile 2015 - 15:03 Commenta
aA+
Venerdì 24 Aprile 2015, alle ore 21.00 presso la Sala Comunale “Pietro Carmine” in zona Lido, si terrà lo
spettacolo “Musica Resistente” a cura a cura dell'omonimo collettivo organizzato da ANPI Alto Verbano.
Sabato 25 Aprile 2015,
ore 10.00: Ritrovo in Piazza Municipio
ore 10.30: S.Messa
ore 11.30: Corteo verso il Parco delle Rimembranze, alla tomba del Cap. partigiano Nico Lazzaro (Cimitero) e
al Monumento ai Caduti.
Proseguimento alla Sala Comunale "P.Carmine" in loc. Lido:
- Orazioni ufficiali
- Presentazione della mostra itinerante "Alto Verbano Culla di Libertà"
Ore 13.00: Pranzo in Piazzetta degli Affreschi organizzato dall'Associazione Protezione Civile di
Cannero Riviera e Trarego Viggiona (in caso di cattivo tempo presso la Sala dell'Oratorio Parrocchiale)
Ore 14.30: Apertura Mostra "Le donne nella Resistenza" presso la Casa Parrocchiale - letture a cura delle
ragazze dell'Associazione Libera VCO
Ore 15.30: "La Repubblica dell'Utopia" spettacolo narrativo musicale di Ettore Puglisi presso la Sala
Comunale "Pietro Carmine" in loc. Lido.
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25 aprile celebrazioni anpi
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Argomento:NORD
p.100
VicenzaToday
Isola Vicentina, caccia aperta alle nutrie con armi da fuoco
Data:
23/04/15
Isola Vicentina, caccia aperta alle nutrie con armi da fuoco
Cacciatori di nutrie
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strategieBocconi avvelenati contro le nutrie, rintracciato agricoltore: "Gravi rischi"La sentenza: "Le nutrie
sono innocenti per l'alluvione"
L'Amministrazione comunale di Isola Vicentina non ha dubbi: "L'invasione di nutrie va fermata". Il sindaco
Francesco Enrico Gonzo ha dichiarato lo stato di emergenza, aprendo la caccia ai roditori con un'ordinanza,
lunedì scorso.
Gli animali vivono sempre più numerosi lungo il torrente Liveron e nelle aree vicine ai corsi d´acqua come
“Timonchio”, “Giara-Orolo”, “Posolo”.
Annuncio promozionale
Come riportato da il Giornale di Vicenza, l'utilizzo delle armi, sia ad aria compressa che da fuoco, è permesso
ai cacciatori sotto il controllo della polizia locale esclusivamente nelle are attorno ai corsi d'acqua presi
d'assalto dalle nutrie. Gli agricoltori con il porto d'armi potranno sparare nel perimetro della loro azienda.
Permessa anche la cattura dei roditori servendosi di trappole, interventi concessi, però, solo a persone
autorizzate, come i coadiutori e il personale della protezione civile. Vietato l´uso di veleni e
rodenticidi.
Argomento:NORD
p.101
VicenzaToday
Vicenza, il 28 aprile arriva il mini bomba day
Data:
23/04/15
Vicenza, il 28 aprile arriva il mini bomba day
ordigno bellico
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oltre 4mila per il "nuovo Bomba day"Vicenza: un mini Bomba day per i due ordigni al Dal Molin
Riguarderà 11 famiglie residenti in strada Sant'Antonino la mini evacuazione prevista martedì 28 aprile per il
disinnesco delle tre bombe inglesi, del peso di 250 libbre ciascuna, rinvenute nell'area dell'ex aeroporto Dal
Molin nel corso della bonifica bellica per la realizzazione del Parco della Pace.
Annuncio promozionale
In tutto si tratta di 24 persone che dovranno evacuare l'area entro le 8.30. Ieri il sindaco Achille Variati ha
firmato l'ordinanza di sgombero, che segue quella prefettizia del 16 aprile, precisando l'obbligo di
abbandonare gli edifici e il divieto di circolazione entro un raggio di 200 metri dagli ordigni. Le operazioni di
disinnesco prenderanno il via alle 9 e dureranno, presumibilmente, un paio d'ore. Dalle 9 fino al termine delle
operazioni di disinnesco scatterà anche il blocco totale della circolazione in strada Sant'Antonino, dal civico
186 al civico 164. Durante la chiusura di strada Sant'Antonino, pedoni e ciclisti potranno usare la pista
ciclabile di strada della Cresolella per il collegamento tra Vicenza e strada di Polegge. Anche una parte della
caserma Del Din è interessata dall'evacuazione che sarà gestita autonomamente dal personale della base. Per
quanto riguarda i residenti coinvolti, il personale del settore comunale della protezione civile ha già
consegnato ad ogni famiglia un volantino con le informazioni e gli obblighi previsti. In particolare, le finestre
degli edifici da sgomberare dovranno essere nastrate con pellicole adesive o, in alternativa, lasciate aperte per
ridurre gli effetti della rottura dei vetri a causata da un'eventuale esplosione. Nella zona soggetta
all'evacuazione è inoltre vietata la sosta di qualsiasi veicolo in aree aperte, pubbliche o private. Dalle 7.30 del
28 aprile i mezzi di soccorso impegnati nell'operazione ricorderanno ai cittadini l'obbligo di abbandonare
l'area; chiunque debba prelevare familiari o amici dovrà farlo prima delle 8.30.
Argomento:NORD
p.102