PTOF revisionato

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PTOF revisionato
I S T I T U T O T E C N I C O I N D U S T R I AL E “A. M O N AC O”
Vi Giulia, 9 – 87100 COSENZA Tel.: 0984/411881 Fax: 0984/411145
E-mail: [email protected] - pec [email protected]
www.itimonaco-cosenza.gov.it
C.F.:8005090784– C.M.: CSTF01000C
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA
FORMATIVA
EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015.
Elaborato dal collegio dei docenti nella seduta del 12-01-2016
sulla base dell’Atto di Indirizzo del dirigente prot. n° 5741 del 01/10/2015
Approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 12-01-2016
Revisionato e approvato dal collegio dei docenti del 3 -11-2016
Approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 3-11-2016
1
Sommario
PREMESSA
5
Scelte conseguenti ai risultati scolastici
6
Scelte conseguenti ai risultati delle prove Invalsi
7
Proposte e pareri provenienti dal territorio e dall’utenza
8
IDENTITA’ DELL’ISTITUTO
9
Storia dell’istituto
10
Il contesto
11
ITI Monaco campione del mondo
12
Miteu show (2009-2011)
15
Eurlab (2014- 2017)
15
Rete internazionale Robocup JR (2011- 2015)
16
Mission e vision dell’istituto
17
PROGETTAZIONE DIDATTICA ED EDUCATIVA
19
Le competenze
20
Primo biennio
23
Indirizzo: "Elettronica ed Elettrotecnica
24
Indirizzo: "Informatica e Telecomunicazioni
28
Indirizzo: "Meccanica, Meccatronica ed Energia"
31
Corso serale
33
Progetto educativo e didattico
38
Valutazione
41
L’autovalutazione
42
Scrutinio intermedio
43
Certificazione competenze biennio
43
Criteri generali per gli scrutini
45
Deroghe
46
Comportamento
47
Tabella di valutazione del comportamento
47
Credito scolastico e formativo
48
Esami di idoneità ed esami integrativi
49
L’esame di stato
49
2
INCLUSIONE
50
Monitoraggio e valutazione
56
Valutazione degli allievi bes (h-dsa-altri bes)
56
Valutazione degli alunni in situazione di handicap
57
Valutazione e verifica dsa
59
Gli alunni stranieri : la valutazione
60
Gli alunni con Bes non certificati
60
RECUPERO E APPROFONDIMENTO
62
Interventi didattico-educativi di recupero
63
Iniziative per valorizzare le eccellenze
65
RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA
66
ORIENTAMENTO
69
ALTERNANZA SCUOLA _LAVORO
72
Alternanza scuola lavoro (a.s. 2015-16)
73
Alternanza scuola-lavoro (a.s.2016-17)
79
AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA
FORMATIVA
82
Quadro sinottico progetti per l’ampliamento dell’offerta formativa
A.s. 2015-16
83
Quadro sinottico progetti per l’ampliamento dell’offerta formativa
A.s. 2016-17
85
VISITE GUIDATE E VIAGGI DI ISTRUZIONE
90
SEZIONE 2 –ORGANIZZAZIONE E RISORSE UMANE
91
Tempo scuola
91
Risorse amministrative
95
Scelte organizzative e gestionali
101
Piano di formazione
109
SEZIONE 3 -STRUTTURE E RISORSE MATERIALI
115
Risorse strutturali e laboratori
111
Reti
118
AZIONI COERENTI CON IL PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE
119
3
SEZIONE 4 -QUALITA’DEI SERVIZI E SICUREZZA
125
Qualita’ dei servizi
126
Organigramma della qualità
127
Attivita’ di autovalutazione
128
Gruppo di autovalutazione e gestione della qualita’
128
Banca ore
129
Servizio di prevenzione e protezione
130
SEZIONE 5-IL PIANO DI MIGLIORAMENTO
132
SEZIONE-ALLEGATI
153
Piano inclusione allievi BES
145
Piano annuale per l’inclusione
154
Patto educativo di corresponsabilita’
190
Entrata, ritardi, assenze, uscite, comportamento, assemblee
193
Comportamento
196
Assemblee
197
Regolamento d'istituto
198
Carta dei servizi
220
Griglie
230
4
PREMESSA
Il presente Piano parte dalle risultanze dell‟autovalutazione d‟istituto, così come contenuta nel
Rapporto di Autovalutazione (RAV), pubblicato all‟Albo elettronico della scuola e presente sul
portale Scuola in Chiaro del Ministero dell‟Istruzione, dell‟Università e della Ricerca, dove è
reperibile all‟indirizzo:
http://cercalatuascuola.istruzione.it/cercalatuascuola/istituti/CSTF01000C/iti-monacocosenza/valutazione/documenti.
Da un‟analisi attenta risultano le seguenti PRIORITÀ, e i relativi TRAGUARDI ED OBIETTIVI.
Le priorità dell’Istituto , per il prossimo triennio ,sono:
1)
Risultati scolastici
2)
Risultati nelle prove standardizzate nazionali
I traguardi
in relazione alle priorità sono:
1. Aumentare di un punto all'anno la percentuale di alunni ammessi alla classe successiva e
ridurre di un punto quella di alunni con giudizio sospeso
2. Ridurre il gap negativo nelle prove standardizzate rispetto a scuole con contesto socio-
economico e culturale simile.
le motivazioni:
1)
L'elevato numero di sospesi in giudizio , rappresenta una criticità per il successo formativo
degli studenti;
2)
I risultati scadenti nelle prove Invalsi di italiano e matematica indicano la necessità di un
forte impegno di rimotivazione e rivisitazione dell'approccio didattico alle prove ,da parte dei
docenti delle discipline interessate;
5
Scelte conseguenti ai risultati scolastici
L‟analisi compiuta nella sezione 2.1 del RAV (Esiti degli scrutini) ha messo in luce
i seguenti punti di forza:
Rispetto al 2013-14 i non ammessi diminuiscono dal 15,5% al 10,6% , i sospesi in giudizio diminuiscono dal
33,9% al 28% ,aumentano gli ammessi da 50,6% a 60%.I risultati dell'a.s 14/15 sono quindi, migliori del
precedente. I criteri di valutazione adottati dalla scuola sono adeguati e rispecchiano le situazioni reali degli
allievi. La distribuzione degli studenti per fascia di voto all'Esame di Stato ha la massima concentrazione
nella fascia 61-70 e 71-80 conformemente alle medie nazionali. Non ci sono studenti che abbandonano la
scuola , gli studenti trasferiti in uscita, in corso d'anno sono una percentuale inferiore a quella italiana.
ed i seguenti punti di debolezza:
Per garantire il successo scolastico degli allievi, non sempre in linea con i dati nazionali e locali ,la scuola
deve adottare strategie individualizzate e personalizzate, metodologie attive e tecnologie all'avanguardia per
vivacizzare le lezioni in un coinvolgimento attivo degli allievi. Ogni docente, nello svolgimento delle attività
curricolari, è impegnato a svolgere attività di integrazione, recupero e sostegno, al fine di agevolare le
difficoltà di quegli alunni che pur dimostrando buona volontà, denunciano ritardi di apprendimento e stentano
a sintonizzarsi con i ritmi programmati. La pausa didattica che si svolge a fine trimestre non sempre è
sufficiente per il recupero delle lacune. Insufficienza di spazi e strumenti per la realizzazione di percorsi di
valorizzazione delle eccellenze e di rimotivazione degli studenti. Insufficienza di risorse per supporti psico
pedagogici
pertanto
la scuola intende puntare sul rafforzamento delle discipline di base e di indirizzo per ottenere il miglioramento
dei risultati scolastici e avere una ricaduta positiva sull‟intero processo dell‟apprendimento, intervenendo
sulla meta- cognitività trasversale a tutte le discipline. Gli interventi di sostegno e/o di recupero utilizzati
dovranno mirare a consolidare le Competenze utilizzando modalità didattiche diverse da quelle normalmente
utilizzate nell‟attività curricolare (es. problem solving, lavori di gruppo, analisi di testo, altro) e a costruire,
ove possibile, setting alternativi alla lezione frontale (scoperta guidata, lezione-applicazione, laboratorio, altro
)anche attraverso l‟uso di strumenti innovativi (LIM,aule per Debate e Flip –Teaching , blended su piattaforma
Moodle). Ogni attività prevista, pertanto, non potrà essere limitata al semplice recupero delle carenze rilevate
in occasione delle valutazioni periodiche dei consigli di classe, ma dovrà rappresentare una costante
nell‟azione didattica di ciascun docente e una priorità dell‟Istituto collegata al resto dell‟offerta formativa.
6
Scelte conseguenti ai risultati delle prove Invalsi
L‟analisi compiuta nella sezione 2.2. del RAV (Risultati di apprendimento nelle prove standardizzate nazionali
di Italiano e Matematica) ha messo in luce
i seguenti punti di forza:
Nella scuola esiste un nucleo cospicuo di docenti sensibili e motivati ad adottare e sperimentare strategie e
metodologie innovative e coinvolgenti al fine di ridurre la dimensione del gap formativo degli studenti con
livelli di apprendimento sotto una determinata soglia. Ciò ha consentito di ridurre le disparita' a livello di
risultati tra gli alunni meno dotati e quelli piu' dotati .
ed i seguenti punti di debolezza:
Un alto tasso di pendolarismo e l'inefficienza dei trasporti condizionano la partecipazione attiva e costante ad
interventi didattici integrativi mirati al recupero delle competenze. Le condizioni socio-economiche delle
famiglie, spesso assenti, influiscono negativamente sul rendimento scolastico. pertanto
la scuola intende puntare sul rafforzamento delle discipline di base per ottenere il miglioramento degli
esiti nelle prove Invalsi, operando
per quanto concerne la competenza linguistica sui seguenti processi :
INDIVIDUARE INFORMAZIONI
RICOSTRUIRE IL SIGNIFICATO DEL TESTO
INTERPRETARE E VALUTARE
RIFLETTERE SULLA LINGUA;
per quanto concerne la competenza matematica sui seguenti processi :
CONCETTI E PROCEDURE
RAPPRESENTAZIONI
MODELLIZZAZIONE
ARGOMENTAZIONE
Lo scopo è quello di migliorare le competenze meta-cognitive degli alunni , lavorando sui processi di
apprendimento e non sui contenuti; in tal modo si pongono le basi del successo formativo, non solo in rapporto
ai risultati delle prove invalsi , ma in senso più ampio e generale.
7
Proposte e pareri provenienti dal territorio e dall’utenza
Nella fase di ricognizione preliminare alla stesura del Piano, sono stati sentiti rappresentanti del territorio e
dell‟utenza come di seguito specificati:
Rete Robocup ,USR Calabria ,Enti e associazioni culturali presenti nel territorio ,Comune e Provincia. Gli
stakeholders hanno manifestato vivo interesse per l „attività di robotica, di alternanza scuola lavoro, di
cittadinanza attiva, educazione alla legalità e alla cultura d‟impresa, di inclusione, di domotica, di innovazione
scientifica e tecnologica, di potenziamento della lingua inglese e delle discipline di base ed in generale per
tutte le attività motivanti ed accoglienti atte a creare un clima favorevole all‟apprendimento.
Dopo attenta valutazione, sentite le varie componenti dell‟Istituto, famiglie, studenti, docenti, tenuto conto
delle risorse disponibili e delle compatibilità con gli altri obiettivi cui la scuola è vincolata, è stato deciso di
incorporare nel Piano i seguenti punti :
Promozione della robotica educativa nel territorio

per le seconde classi due delle tre ore della disciplina SCIENZE E TECNOLOGIE APPLICATE e
per le prime classi una delle tre ore di TECNOLOGIE INFORMATICHE saranno dedicate alla
robotica, elemento caratterizzante dell‟istituto nonché trasversale a tutti gli indirizzi.
 far parte della rete internazionale Robocup, di Enti e Istituzioni Scolastiche la cui finalità principale è
quella di promuovere la robotica nelle scuole di ogni ordine e grado (www.robocup.org).
 organizzare prove Under14 Dance e Rescue non competitiva rivolte alle scuole dell'infanzia e del
primo ciclo dell'istruzione dell'area territoriale
 organizzare ed ospitare le qualificazioni della Rescue Line per il Sud d‟Italia.
Alternanza scuola- lavoro in modalità duale
Orientamento al lavoro: progetto FIxO (sportello di consulenza e orientamento al lavoro per gli studenti,
attivo per 20 ore settimanali)
Corsi di recupero in modalità e-learning blended e con i tutoring degli alunni
Corsi di formazione di primo soccorso per studenti
Progetti con enti e associazioni de territorio di educazione alla legalità e alla cultura d’impresa
Sportello d’ascolto e di consulenza, on line ed in presenza, per studenti, genitori e docenti per
l’inclusione. Svolge anche attività di supporto alla didattica.
Progetti d’istituto per l’innovazione tecnologica: domotica, nano scienze, energia.
Rafforzamento delle competenze di base con particolare attenzione alla lingua inglese.
Progetti per rafforzare le competenze trasversali e la motivazione allo studio.
8
IDENTITA’ DELL’ISTITUTO
9
Storia dell’istituto
Istituito negli anni Venti come “Scuola di Avviamento al Lavoro” e ubicato nei pressi dell‟attuale Palazzo di
Città, l‟Istituto Tecnico Industriale “A. Monaco” di Cosenza è oggi uno dei più grandi complessi scolastici del Meridione
d‟Italia. Prima del secondo conflitto mondiale, la vecchia Scuola di Avviamento prevedeva due indirizzi: Meccanica ed
Ebanisteria ed era dotata di un reparto per la lavorazione della plastica. Nell‟immediato dopoguerra, riorganizzato il corso
di studi, furono attivate due specializzazioni ancora ora in funzione, Meccanica ed Elettrotecnica, che impegnavano
complessivamente otto classi. Fino alla fine degli anni Sessanta la situazione delle classi rimase pressoché invariata. Fu nel
decennio successivo , trasferito presso la sede dell‟ex GIL, che si registrerà un vertiginoso aumento delle iscrizioni
nell‟Istituto. In questo periodo, si progetta e si avvia la costruzione del complesso di edifici che costituiscono l‟attuale sede
dell‟Istituto. La nuova definitiva sede di Via Giulia, oggi affacciata su Viale G. Mancini, fu inaugurata nel 1968.
L‟Istituto fu intitolato ad Antonio Monaco, capitano dei bersaglieri, caduto nel novembre del 1940, presso il fronte
greco, insignito della medaglia d’oro al valor militare. Nell‟anno 1991, all‟ingresso dell‟Istituto, è stata posta una lapide,
in suo onore. L‟Istituto usufruisce di una donazione, per volere della Famiglia Monaco, finalizzata a promuovere l‟amore
allo studio. Grazie ad essa ogni anno gli allievi più meritevoli e bisognosi sono premiati con congrue borse di
studio. Una serie di scelte, frutto delle politiche scolastiche sostenute con consapevolezza dal Collegio dei Docenti,
orientate verso nuove metodologie d‟insegnamento, la certificazione delle competenze, il costante aggiornamento e la
formazione continua del personale, in particolar modo nel settore delle TIC(Tecnologie dell‟informazione e della
comunicazione), hanno contribuito ad elevare le competenze tecnologiche del “Monaco” tanto da soddisfare gli standard
internazionali di qualità , diventando Test center AICA.L‟ITI “A. Monaco” è ora anche Istituto di Formazione Superiore
per il Settore Energia, unico nella provincia di Cosenza, gestito in collaborazione con l‟Università e con altri partner
del territorio, rivolto a diplomati di scuola secondaria superiore. Grazie alle alte competenze tecniche, la Scuola ha creato
una rete di relazioni sul territorio con l‟Università della Calabria, la Provincia, la Regione, il Comune di Cosenza, la
Confindustria, la Confartigianato, aziende, altre scuole, centri di formazione professionale , diventando polo tecnologico
di riferimento nel territorio nonché centro di Formazione Professionale, accreditato presso la regione Calabria. Nel
2014 la provincia di Cosenza assegna al “MONACO” un nuovo e moderno istituto, ubicato nella stessa area di quello
gia‟ esistente, aggiungendo alla già ricca dotazione di palestre (due coperte e una sala pesistica) impianti sportivi esterni
all‟avanguardia .A conferma del fatto che nell‟istituto l‟attività sportiva è stata da sempre strumento efficace di
educazione dei giovani capaci di trasmettere i valori più autentici legati al rispetto delle regole e all‟impegno, come
testimoniano anche i numerosi premi vinti in varie discipline sportive e il titolo Italiano ai campionati sportivi
studenteschi di corsa campestre vinto nel 1991 a Treviso dall‟allievo MAURIZIO LEONE unico calabrese a vincere
un titolo nazionale.
10
Il contesto
L‟I.T.I. è l'unico Istituto tecnico industriale nella città di Cosenza. L‟utenza si allarga, tuttavia, non solo
alla città e alla provincia di Cosenza, ma anche ad alcuni comuni delle province limitrofe. Lo sviluppo reale
del territorio non rende l'economia locale competitiva tanto da soddisfare la domanda di occupazione e
prima occupazione di giovani e adulti (è preoccupante il livello di disoccupazione
nella
provincia),nonostante i livelli di formazione siano ormai piuttosto elevati, grazie anche alla forza
dell‟Università della Calabria . Tuttavia, accanto ad un lavoro autonomo di prima generazione, con strutture
aziendali di tipo artigianale e familiare, emergono nell‟area urbana, settori di attività atipiche, piccole
imprese ad alto contenuto d‟ innovazione tecnologica o servizi avanzati ed innovativi (anche nei settori
sociali e culturali) come quello ambientale, l‟agriturismo, cooperative sociali, il settore informatico e delle
nuove tecnologie. Fino a qualche anno fa era carente qualsiasi raccordo o collegamento tra il sistema
formativo ed il mercato del lavoro, anche sotto forma di osservatorio.
Si riscontrava spesso una divergenza tra domanda e offerta, perché le figure professionali in uscita dal
sistema scolastico e formativo erano notevolmente diverse da quelle necessarie alle imprese, agli enti, alla
promozione e creazione di nuove imprese, con particolare attenzione al settore dei servizi e delle imprese
sociali nel terzo settore. La tendenza attuale, alla quale il nostro Istituto ha dato un notevole contributo, è
quella di un forte coinvolgimento del mondo del lavoro in quello della formazione. Inoltre la
consapevolezza che per accedere al mercato del lavoro è sempre più importante e strategica l‟informazione,
si traduce per il nostro istituto in azioni di orientamento che solo la scuola può offrire, al fine di evitare che
la ricerca del lavoro da parte del diplomato si indirizzi su percorsi inadeguati, cioè senza toccare i settori e
le aziende giuste per la propria professionalità, con la conseguenza che la domanda e l‟offerta non si
incontrano. L‟ITI “A. Monaco” ha fortemente incrementato i suoi interventi in queste direzioni, soprattutto
attivando una serie di contatti con grandi aziende locali per una reale alternanza scuola lavoro. Pertanto
,l‟istituto risponde completamente alle esigenze culturali e professionali di un territorio che negli anni ha
richiesto sempre più tecnici specializzati in vari settori, quali: grafici, meccanici, elettrici, informatici ed
elettronici. I diplomati del “ Monaco” sono perciò pienamente inseriti nel tessuto produttivo del territorio,
con positivi riscontri da parte delle aziende.
11
ITI Monaco campione del mondo
Le attività curriculari dell‟Istituto sono state da sempre orientate verso le tecnologie dell‟automazione,
all‟interno dei corsi storici di meccanica ed elettrotecnica. Successivamente, verso quelle
dell‟informazione e della comunicazione (informatica, elettronica). Dal 2003 il Monaco ha sviluppato
attività innovative, con particolare riferimento alla robotica. L‟Istituto ha varato una serie di iniziative
che lo hanno visto assumere, nel territorio , a livello nazionale e internazionale , un ruolo di riferimento
nell‟ambito della robotica, sia in quella cosiddetta „educativa‟ che in quella basata sull‟uso sinergico di
tecnologie varie, spesso con soluzioni avanzate .La collaborazione tra le varie specializzazioni ha
portato l‟istituto a conquistare il titolo di CAMPIONI DEL MONDO in tecnologia
12
L' ITI "Monaco" e la Robotica: dieci anni di innovazione e successi.
E' il Centro Congressi di Joao Pessoa, città a nord di Rio de Janerio, la sede delle finali internazionali
Robocup 2014. Sono le ore 16:00 del 24 luglio 2014.
Il conduttore chiama sul palco i vincitori delle varie categorie di gara ed annuncia che la squadra
Itimonaco5 è "WORLD TECHNICAL CHAMPION" per la categoria Dance-Teather Under19.
Non sembra vero: una gioia incontenibile e una commozione straordinaria coglieva docenti e studenti.
Il titolo era nostro! E questo dopo avere gareggiato con squadre che rappresentavano a loro volta tante
scuole di Germania, Stati Uniti, Giappone, Israele, Hong Kong e altre ancora.
La Robocup è una rete internazionale che ha l'obiettivo di promuovere la robotica nelle scuole di ogni
ordine e grado, oltre che nelle università, di Europa, America, Asia, Africa.
A ciascun livello di età si può scegliere di partecipare a diverse categorie di gara (Dance-Teather,
Soccer, Rescue). Ogni anno si svolgono, in ognuna delle nazioni partecipanti, le selezioni nazionali.
La squadra vincitrice nella propria categoria ha il compito di rappresentare la propria nazione nelle
finali mondiali che si svolgono a rotazione nei vari continenti.
Itimonaco5 è la squadra che nel 2014 ha rappresentato il 'Monaco' nella selezione nazionale prima e
nella trasferta brasiliana poi.
Sarebbe però limitativo motivare il risultato ottenuto in Brasile solo con le capacità, le intuizioni e il
lavoro svolto da un gruppo di studenti e docenti.
Alla base di questo successo, infatti, è stata la capacità di un intero istituto di rendere possibile un
evento oneroso sia dal punto di vista organizzativo (non è facile trasportare una grande quantità di
dispositivi tecnologici e di suppellettili a così grande distanza) che finanziario.
Se ci si sofferma, infatti, a valutare lo sforzo innovativo che l'Istituto 'Monaco' ha messo in atto in
quest‟ ultimo decennio, appare evidente quanto il successo ottenuto in Brasile sia da considerare il
coronamento di un lungo percorso costellato da eventi, risultati, collaborazioni intraprese e portate
avanti con spirito innovativo. E ciò, sia nell'ambito della ricerca, sia nella didattica attiva, con
l'obiettivo di offrire ai propri allievi continue opportunità di crescita, mettendosi in 'gioco' con le
proprie competenze, la propria creatività, le proprie attitudini.
Ripercorriamo, dunque, le tappe fondamentali di questo ormai lungo cammino, che certamente resterà
nella storia e nella memoria non solo del 'Monaco', ma di tutto il territorio cui l'Istituto appartiene,
quello della provincia di Cosenza e della Calabria.
13
(2004-2006) Avvio attività
Il "Monaco" è stato indubbiamente la prima scuola secondaria della nostra regione ad introdurre la
robotica nella propria didattica, iniziando già nel 2004-2005 le prime esperienze con la cosiddetta
'robotica educativa'.Una pratica pedagogica, questa, con la quale non solo si raccoglieva l'invito
formulato dalla rete ENIS (European Network Innovative Schools), cui il 'Monaco' appartiene fin dal
2003, ma con cui addirittura si anticipavano le linee guida del MIUR (Direttiva n°93 del Dicembre
2009) che indicavano tale innovativa metodologia didattica come prioritaria in tema di ampliamento
dell' Offerta Formativa, poiché offre agli insegnanti nuovi strumenti che permettono una didattica
attiva, in cui l‟apprendimento è stimolato e motivato.
Dal 2003 il Monaco ha assunto quindi, nel proprio territorio, un ruolo di riferimento nell'ambito della
robotica, sia in quella cosiddetta 'educativa' che nella robotica basata sull'uso sinergico di tecnologie
varie e spesso, come vedremo, con soluzioni tecnologicamente avanzate.
Una recente conferma del lavoro svolto dal nostro Istituto nel territorio è data dai brillanti
riconoscimenti ottenuti dall' IC Zumbini di Cosenza, sia nella fase nazionale della Robocup Jr Under
14, che nelle finali mondiali tenutesi nel recente mese di Luglio a Hefei, Cina. Alunni e docenti della
Zumbini hanno saputo, infatti, mettere proficuamente a frutto le attività di formazione e il continuo
supporto tecnico che i docenti del 'Monaco' hanno loro fornito con continuità e fattivo spirito di
collaborazione.
EUROV (2006-2009)
EUROV (EUropeanROVer, 2006-2009), un Comenius multilaterale, è stato svolto in partenariato tra
sei scuole di Italia, Francia, Germania, Portogallo, Polonia, Spagna. Finalità di EUROV è stata la
progettazione e realizzazione di una rete di 'rover', controllabili sia in locale che in remoto via web.
Una stretta integrazione, quindi, tra tecnologie robotiche (elettronica, meccanica, informatica) e della
comunicazione.
EUROV ha voluto creare una rete di sei rover, uno per ogni istituto partecipante, costituente un
sistema di esplorazione tra queste scuole e dando, quindi, una possibilità di collegamento e contatto
permanente tra studenti europei di diversa nazionalità.
Gli allievi che hanno lavorato per circa due anni sulle varie fasi del progetto, in una continua
collaborazione e sinergia con altri studenti europei, hanno così seguito un percorso che è sicuramente
da considerare un valido esempio di progettualità concreta.
A conferma della bontà dell‟idea progettuale, EUROV ha ottenuto l‟ E-Quality Label come miglior
14
Comenius nell‟annualità 2009 sia in Francia che in Germania che in Italia
Miteu show (2009-2011)
MITEU (Music Innovation Technology European Show, 2009-2011) è un altro Comenius
multilaterale completamente ideato e coordinato dall'Istituto 'Monaco'.
Ha avuto come obiettivo la progettazione e realizzazione di uno show musicale-multimediale eseguito
da una 'band transnazionale' formata da docenti e studenti di Italia, Francia, Germania, Grecia,
Romania, Lettonia, Rep. Cecha. Tutto l'impianto musicale, scenografico, multimediale, le tecnologie
di scena, compreso l'uso di vari robot per l'arricchimento delle stesse, è stato interamente definito e
realizzato dai partecipanti.
Largo uso è stato fatto delle TIC non solo per lo scambio di dati e informazioni di progetto, ma
soprattutto per l'apprendimento e l'arrangiamento a distanza dei brani musicali.
Alla fine delle attività, sono stati realizzati, sempre con l'uso di competenze e software comunemente
trattati nei programmi scolastici:
o
un sito web
o
un CD contenente tutti i brani musicali
o
un DVD con il completo racconto di tutte attività, in particolare dei live show.
Questi prodotti sono rimasti una testimonianza indelebile di un‟ esperienza che ha arricchito la
crescita professionale ma soprattutto umana dei protagonisti del progetto.
EURLAB (2014- 2017)
'EURLAB' (European Robotic Laboratory) è un ERASMUS+ KA2, recentemente approvato e
finanziato dalla Comunità Europea. Il progetto, di durata triennale (2014-2017), è stato presentato in
partenariato
con il Liceo 'Louis Armand' di Parigi e con l' Istituto Tecnico Heinz-Nixdorf di
Dusseldorf. Un ulteriore consolidamento della collaborazione tra questi tre Istituti che, da quasi un
decennio, produce risultati lusinghieri, coma i sopra descritti EUROV e MITEU SHOW.
Nello spirito degli Erasmus Plus, recente misura dell'EU finalizzata a promuovere la
collaborazione e la mobilità tra studenti e docenti, EURLAB sintetizza le sue finalità nell'acronimo
CCC: Connect-Collaborate-Create.
Il progetto, infatti, vuole mettere in connessione il più alto numero possibile di studenti delle tre
scuole, con l'obiettivo di sperimentare, attraverso una concreta collaborazione, metodologie didattiche
innovative, prendendo come ambito concreto quello della robotica e delle cosiddette 'fablab', i nuovi
ambienti multidisciplinari di fabbricazione.
'Flippedclassroom', 'learning by doing', sono le metodologie didattiche che si vogliono utilizzare
15
nel processo di progettazione e realizzazione di dispositivi concreti, in questo caso appartenenti al
mondo della robotica. Tali metodologie didattiche mettono realmente l'allievo al centro dell'attività
formativa, impegnato in prima persona a pensare e realizzare esperienze di progettualità concreta.
Insomma... una nuova grande opportunità per il 'Monaco'!
Rete internazionale Robocup JR (2011- 2015)
La prima partecipazione dell' Istituto 'Monaco' alla rete Robocup Junior si è svolta nell'anno scolastico
2011-2012. L' Under 19 era il livello di età. La categoria di gara è stata, quell'anno e nei successivi, la
cosiddetta 'Dance-Theater'. Probabilmente la più impegnativa. La 'sfida',infatti, di chi compete in tale
modalità è quella di costruire delle strutture robotiche che, in modo creativo, eseguano delle
'performance' in sincronia con degli umani.
Riva del Garda (Trento) la sede delle selezioni nazionali Robocup Junior nel 2012. Itimonaco1 il
nome della prima squadra del Monaco.
Un grosso lavoro di preparazione unito ad una lettura attenta dei regolamenti e alla grande creatività
dei componenti la squadra, ha fatto sì che si arrivasse a Riva del Garda con una bellissima esibizione
dal titolo 'No more walls', 'mai più muri'. Tutta la movimentazione di scena si basava su un sofisticato
sistema di sincronizzazione wireless tra i vari dispositivi robotici. Anche le musiche, le immagini, i
video sono stati completamente realizzati dai ragazzi della squadra.
Risultato? PRIMO POSTO! Si! Incredibile! Successo pieno al primo tentativo!
Nell'edizione dell'anno successivo, tenutasi a Pescara, la nuova squadra, Itimonaco3, consolidava la
reputazione del nostro Istituto conquistando un brillante secondo posto.
Nell'edizione del 2014 a Pontedera-Pisa, Itimonaco5 preparava, conquistando nuovamente il primo
posto, le premesse per un‟ affermazione di livello internazionale.
Le finali mondiali di Joao Pessoa - Brasile, Luglio 2014, mostravano le stesse difficoltà di due anni
prima. Diversa, questa volta, l'esperienza maturata dai ragazzi e dai docenti del 'Monaco': maggiore
cura per la scenografia, i costumi, l'estetica di tutta l'esibizione. Senza diminuirne, anzi aumentandola,
la complessità tecnica che, a parere apertamente dichiarato da parte dei giudici, è stata di fatto
"INARRIVABILE" per le altre squadre. E le altre squadre provenivano da Stati Uniti, Giappone,
Germania, Hong Kong ecc.'Il girasoli felici' il titolo della nostra prova: quattro girasoli robotizzati ed
uno 'umano', uno alla volta irrigati da un 'giardiniere' robotico, assumevano la posizione eretta.
Dopodiché i cinque girasoli, insieme ad un intero campo fiorito proiettato in un video alle spalle
dell'area di scena, seguivano in perfetta sincronia tra loro il movimento 'alba-mezzogiorno-tramonto'
di un sole, anch'esso robotico, che autonomamente si muoveva ergendosi sulla scena .Complessa la
movimentazione di tutti i protagonisti in scena, e complessa la sincronizzazione tra loro, ottenuta
16
dopo mesi di tentativi e ricerca di soluzioni affidabili, utilizzando con una grande originalità
tecnologie ormai di uso comune (Arduino, Bluetooth, sensori vari)
Le competenze, la passione, la creatività di studenti e docenti, le capacità organizzative della
Dirigenza e di tutto il personale del 'Monaco' avevano dimostrato a tutti quello che per molti è noto da
anni: che per chi ha passione, disponibilità all' impegno, voglia di investire il proprio tempo per
migliorarsi in esperienze costruttive, l'ITIS 'A. Monaco' è la scuola delle opportunità.
Un epilogo "Presidenziale"!
Non si era ancora esaurito il piacere di assaporare la vittoria di Joao Pessoa, che un'altra soddisfazione
il nostro lavoro ancora ci regalava, come se la nostra gioia e la consapevolezza di ciò che avevamo
fatto si dovesse prolungare e confermare nel migliore dei modi!
E quale migliore epilogo, infatti, poteva essere più desiderabile che avere l'onore di essere invitati
dalla Rai, su segnalazione del Ministero della Pubblica Istruzione, ad aprire con la nostra performance
l'anno scolastico 2014-2015 dai giardini del Quirinale, presentati da Fabrizio Frizzi, alla presenza del
Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
Non è facile dire, senza cadere nella retorica, quale grande gratificazione sia stata per la squadra,
accompagnata e preparata dal prof. Remo Scavello e completata dal suo Dirigente, Prof. Ennio
Guzzo, ricevere la stretta di mano dallo stesso Presidente Napolitano, dopo averci citato nel suo
discorso di apertura dell'anno scolastico come un esempio da seguire in quanto scuola di eccellenza.
Il futuro?
Varie le direzioni che l'ITI 'Monaco', intende perseguire nel futuro:
- continuare a proporsi come punto di riferimento per la robotica nella nostra Regione e nel
Meridione. Proprio in questi giorni, infatti, si stanno varando una serie di iniziative per formare una
rete 'meridionale' della Robocup Jr, che coinvolga tutte le scuole meridionali interessate alla robotica.
Di tale rete, ovviamente, all'ITI 'Monaco' spetterà il ruolo di capofila.
- allargare il numero di classi dell'Istituto che vedranno l'introduzione della robotica nella didattica
curriculare. E' stato infatti approvato dal Collegio dei Docenti l'introduzione della robotica in TUTTE
le classi prime e seconde dell'Istituto. E questo, rappresenterà una valida risposta a tutti quegli allievi
che si sono iscritti nel nostro Istituto cercando innovazione didattica e nuove opportunità.
- continuare la partecipazione alle competizioni della Robocup, sicuri in futuri ulteriori successi.
17
Mission e vision dell’istituto
Il Piano dell‟Offerta Formativa è il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e
progettuale dell'istituto. Esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed
organizzativa che la scuola adotta nell'ambito dell'autonomia, coerentemente con gli obiettivi generali
ed educativi degli orientamenti e dei programmi ministeriali. Richiama tutte le componenti (dirigente,
docenti ,studenti ,non docenti, genitori) a porre in atto le condizioni idonee affinché la scuola sia
luogo di condivisione responsabile dei progetti educativi, didattici ed organizzativi.
Nel proporre il Piano dell‟offerta formativa l‟Istituto “A. MONACO”, facendo propri i principi
fondamentali del Dettato Costituzionale (con particolare attenzione all‟art.3 della Costituzione) e
dello Statuto delle studentesse e dello studente (art.2 DPR n.249/98 e successive modifiche del DPR
235/07), e considerando che la Scuola è chiamata a collocarsi al centro del processo educativo,
formativo ed informativo, propone, attraverso la sua Offerta Formativa, la seguente mission:
“Assicurare ai nostri giovani una solida cultura di base e l’acquisizione di competenze
spendibili sul mercato del lavoro”.
Le proposte culturali, le scelte e i comportamenti didattici, le occasioni formative, le disponibilità
finanziarie e professionali sono coerenti alla seguente vision:
■ Vivere l’esperienza scolastica da cittadini, educando gli studenti alla partecipazione
consapevole e democratica
■ Fare dell’ambiente dell’Istituto una comunità educante in cui interagiscono più soggetti
■ Caratterizzare l’esperienza scolastica per l’apertura europea e multiculturale,
valorizzando le occasioni di incontri interculturali attraverso scambi, stage all’estero e
soprattutto lo studio delle lingue e delle nuove tecnologie
Pertanto il Piano dell‟Offerta Formativa dell‟I.T.I.S”A .Monaco” intende proporsi come mezzo di
costruzione di un‟interazione produttiva con il contesto sociale e le altre istituzioni del territorio e
come raccordo con la cultura, la realtà universitaria e il mondo del lavoro.
18
PROGETTAZIONE DIDATTICA ED EDUCATIVA
19
Le competenze
Al termine del primo biennio si completa l‟obbligo scolastico. L‟adempimento dell‟obbligo
d‟istruzione deve consentire l‟acquisizione dei saperi e delle competenze previsti dai curriculi relativi
ai primi due anni degli istituti di istruzione secondaria superiore.
Le competenze sono articolate in :

competenze degli assi culturali

competenze-chiave di cittadinanza per l‟apprendimento permanente, in coerenza con gli
obiettivi della Strategia di Lisbona.
Lo studente pertanto dovrà dimostrare di sapere:
Asse dei linguaggi
-
Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l‟interazione
comunicativa verbale in vari contesti.
-
Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo.
-
Produrre testi di vario tipo riguardo ai differenti scopi comunicativi.
-
Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed operativi.
-
Utilizzare e produrre testi multimediali
-
Utilizzare gli strumenti informatici per trattare testi e dati e fare ricorso alla rete come strumento
di ricerca e di comunicazione.
Asse matematico
-
Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo algebrico, rappresentandole anche sotto forma
grafica.
-
Confrontare e analizzare figure geometriche, eventualmente individuando variabili e relazioni e
sapendone dimostrare le proprietà.
-
Individuare strategie e modelli rappresentativi appropriati per la risoluzione di problemi.
-
Analizzare dati, figure e rappresentazioni grafiche, interpretarli sviluppando deduzioni e
ragionamenti, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da
applicazioni specifiche di tipo informatico.
-
Enunciare, giustificare teoricamente, integrare e collegare i concetti acquisiti nell‟ambito dei
20
diversi modelli, utilizzando in modo preciso e rigoroso il linguaggio matematico.
Asse scientifico-tecnologico
-
Osservare, descrivere e analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e
riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità. Analizzare
qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire
dall‟esperienza.
-
Riconoscere le potenzialità e i limiti delle tecno-scienze di base nel contesto culturale e sociale in
cui vengono applicate.
Asse storico-sociale
-
Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica
attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree
geografiche e culturali.
-
Collocare l‟esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei
diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell‟ambiente.
-
Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio-economico per orientarsi nel tessuto
produttivo del proprio territorio.
-
Riconoscere nei testi e nei documenti gli elementi caratterizzanti il contesto storico- culturale di
riferimento.
Nell‟ambito invece delle competenze-chiave di cittadinanza, lo studente dovrà dimostrare di saper:
-
Apprendere :organizzando le proprie conoscenze, individuando, scegliendo ed utilizzando
varie fonti e varie modalità di informazione e di formazione.
-
Progettare: elaborando e attuando progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di
studio e di lavoro, definendo strategie di azione e verificando i risultati raggiunti.
-
Comunicare: comprendendo messaggi di disuguale genere e complessità, trasmessi
utilizzando linguaggi diversi rappresentando eventi, fenomeni, principi, concetti, norme,
procedure, atteggiamenti, stati d‟animo, emozioni, ecc. utilizzando linguaggi diversi e
diverse conoscenze.
-
Collaborare e partecipare: interagendo in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista,
valorizzando le proprie e le altrui capacità, gestendo la conflittualità, contribuendo
21
all‟apprendimento comune ed alla realizzazione delle attività collettive, nel riconoscimento
dei diritti fondamentali degli altri.
-
Agire in modo autonomo e responsabile sapendosi inserire in modo attivo e consapevole
nella vita sociale e far valere al suo interno i propri diritti e bisogni riconoscendo al
contempo quelli altrui, le opportunità comuni, i limiti, le regole, le responsabilità.
-
Risolvere problemi: affrontando situazioni problematiche costruendo e verificando ipotesi,
individuando le fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e valutando i dati, proponendo
soluzioni con l‟utilizzo, secondo il tipo di problema, di contenuti delle diverse discipline.
-
Individuare collegamenti e relazioni: rappresentando ed elaborando argomentazioni
coerenti, collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi, anche
appartenenti a diversi ambiti disciplinari e lontani nello spazio e nel tempo, cogliendone la
natura sistemica, individuando analogie e differenze, coerenze ed incoerenze, cause ed
effetti e la loro natura probabilistica.
-
Il Secondo Biennio e il Quinto anno (TRIENNIO)
Nel secondo biennio i risultati di apprendimento sono focalizzati sullo sviluppo delle conoscenze e
delle abilità tecnico-professionali di indirizzo. Viene pertanto approfondita la dimensione politecnica
delle discipline, adottando metodologie condivise e linguaggi specifici; il laboratorio rimane lo spazio
elettivo di promozione di questo sapere unitario.
Il quinto anno fornisce allo studente, attraverso l'affinamento della preparazione culturale, tecnica e
professionale, strumenti idonei ad affrontare le scelte del proprio futuro di lavoro o di studio.
Elementi caratterizzanti il secondo e terzo periodo di studi sono:
-
l'attività di alternanza scuola-lavoro, stage e tirocini;
-
il CLIL e lo sviluppo del plurilinguismo.
Il primo si configura come una metodologia didattica alternativa basata su un progetto educativo di
"saper fare" e sullo sviluppo di organici collegamenti tra scuola, mondo del lavoro e delle professioni.
In questo modo i diversi ambiti diventano permeabili e si attua uno scambio reciproco di esperienze
che concorrono alla formazione della persona (legge 52/2003 e decreto legislativo 77/2005).
Il secondo elemento, ovvero il CLIL, è previsto dalle norme inserite nei Regolamenti di riordino
(DPR 89/2010) in cui è fatto obbligo, nel quinto anno, d‟ insegnare una disciplina non linguistica in
lingua straniera secondo la metodologia CLIL. Per gli istituti tecnici la disciplina non linguistica deve
essere compresa nell'area di indirizzo del quinto anno e deve essere insegnata obbligatoriamente in
lingua inglese (per un monte ore non superiore al 50% di quelle dedicate alla disciplina).
22
Primo biennio (Comune a tutti gli indirizzi)
PRIMO BIENNIO
Classi
1^
2^
Discipline
1° biennio
Lingua e letteratura italiana
4
4
Storia,cittadinanza e costituzione
2
2
Lingua inglese
3
3
Matematica
4
4
Diritto ed economia
2
2
Scienze integrate(scienze della terra e biologia)
2
2
Scienze integrate(fisica)
3
3
di cui di laboratorio
1
1
Scienze integrate(chimica)
3
3
di cui di laboratorio
1
1
Tecnologia e tecniche di rappresentazione grafica
3
3
di cui di laboratorio
1
1
Tecnologie informatiche
3
----------
2
----------
Scienze e tecnologie applicate
---------
3
Geografia
---------- 1
Scienze motorie e sportive
2
2
Religione cattolica o attività alternative
1
1
Totale
32
33
di cui di laboratorio
Il primo biennio degli istituti tecnici è propedeutico agli insegnamenti delle discipline degli indirizzi
di specializzazione. Si evidenziano quindi, in questo biennio, alcune materie caratterizzanti:
TECNOLOGIE INFORMATICHE: insegnamento rivolto alla conoscenza della struttura del computer
e del sistema operativo, all'utilizzo dei programmi di elaborazione testi, calcolo e presentazione
multimediale, all'acquisizione dei concetti fondamentali della programmazione.
Gli argomenti studiati in questa disciplina preparano alcuni moduli della certificazione ECDL
Per questo insegnamento il collegio ha deliberato che una delle tre ore venga dedicata alla
robotica.
SCIENZE E TECNOLOGIE APPLICATE: questa disciplina prevede lo studio e la conoscenza di
23
tecnologie tipiche dei vari indirizzi svolgendo anche una funzione di orientamento nella scelta della
specializzazione per il secondo biennio e quinto anno.
Sulla base dell’autonomia scolastica ,il collegio dei docenti ha deliberato che per le seconde classi
due delle tre ore di tale disciplina siano dedicate alla robotica, elemento caratterizzante dell’istituto
nonché trasversale a tutti gli indirizzi.
Indirizzo: "Elettronica ed Elettrotecnica"
ELETTRONICA – ELETTROTECNICA
Discipline
III
IV V
Lingua e letteratura italiana
4
4
4
Storia, cittadinanza e costituzione
2
2
2
Lingua inglese
3
3
3
Matematica
3
3
3
Complementi di Matematica
1
1
----
Tecnologie e progettazione di sistemi elettrici ed elettronici
5
5
6
Scienze motorie e sportive
2
2
2
Religione
1
1
1
Tecnologie e progettazione di sistemi elettrici ed elettronici
5
5
6
Elettrotecnica ed Elettronica
7
6
6
Sistemi automatici
4
5
5
Tecnologie e progettazione di sistemi elettrici ed elettronici
5
5
6
Elettrotecnica ed Elettronica
7
6
6
Sistemi automatici
4
5
5
Tecnologie e progettazione di sistemi elettrici ed elettronici
5
5
6
Elettrotecnica ed Elettronica
7
5
5
Sistemi automatici
4
6
6
Totale ore settimanali
32
32 32
Totale ore di laboratorio
8
9
Articolazione Elettrotecnica
Articolazione Elettronica
Articolazione Automazione
10
24
Il Diplomato in Elettronica ed Elettrotecnica:
■ Ha competenze specifiche nel campo dei materiali e delle tecnologie costruttive dei sistemi
elettrici, elettronici e delle macchine elettriche, della generazione, elaborazione e trasmissione
dei segnali elettrici ed elettronici, dei sistemi per la generazione, conversione e trasporto
dell‟energia elettrica e dei relativi impianti di distribuzione;
■ Nei contesti produttivi d‟interesse, collabora nella progettazione, costruzione e collaudo di
sistemi elettrici ed elettronici, di impianti elettrici e sistemi di automazione;
■ E‟in grado di programmare controllori e microprocessori;
■ Opera nell‟organizzazione dei servizi e nell‟esercizio di sistemi elettrici ed elettronici
complessi;
■ È in grado di sviluppare e utilizzare sistemi di acquisizione dati, dispositivi, circuiti,
apparecchi e apparati elettronici;
■ Conosce le tecniche di controllo e interfaccia mediante software dedicato;
■ Integra conoscenze di elettrotecnica, di elettronica e di informatica per intervenire
nell‟automazione industriale e nel controllo dei processi produttivi, rispetto ai quali è in grado
di contribuire all‟innovazione e all‟adeguamento tecnologico delle imprese, relativamente alle
tipologie di produzione;
■ È in grado di esprimere le proprie competenze, nell‟ambito delle normative vigenti, nel
mantenimento della sicurezza sul lavoro e nella tutela ambientale, nonché di intervenire nel
miglioramento della qualità dei prodotti e nell‟organizzazione produttiva delle aziende;
In particolare :
■ Nell‟articolazione ELETTRONICA è approfondita la progettazione, la realizzazione e gestione
di sistemi e circuiti elettronici;
■ Nell‟articolazione ELETTROTECNICA è approfondita la progettazione, la realizzazione e
gestione d‟ impianti elettrici civili e industriali.
25
■ Nell‟articolazione AUTOMAZIONE è approfondita la progettazione, la realizzazione e la gestione
di sistemi di controllo.
LE COMPETENZE RIFERITE ALLE ARTICOLAZIONI SONO DIFFERENTEMENTE
SVILUPPATE
E
OPPORTUNAMENTE
INTEGRATE
IN
COERENZA
CON
LA
PECULIARITÀ DEL PERCORSO DI RIFERIMENTO.
Sbocchi lavorativi :
Perito elettrotecnico

libera professione

assistenza tecnica ad installatori

installatore di impianti automatizzati

enti pubblici nel settore della sicurezza

imprese industriali con mansione di progettazione

manutentori di impianti

uffici tecnici delle Pubbliche Amministrazioni

insegnamento negli Istituti Tecnici Industriali come insegnante tecnico-pratico

accesso a tutte le Facoltà Universitarie.
.Perito elettronico

inserimento in aziende del settore dell'elettronica

inserimento in aziende del settore delle telecomunicazioni

libera professione.

inserimento nel campo delle trasmissioni e ricezione dati a breve e a grandi distanze;

nel settore dell'installazione e dell'assistenza tecnica delle apparecchiature informatiche;

nel settore dei servizi;

accesso a tutte le Facoltà Universitarie
26
Perito in automazione

in tutti i settori che prevedono interventi di automatizzazione, movimentazione controllata,
robotica, domotica, monitoraggio remoto, teleassistenza, risparmio energetico accesso a tutte
le Facoltà Universitarie

libera professione.

progettazione, realizzazione e collaudo di impianti industriali automatizzati

progettazione, realizzazione e collaudo di impianti di produzione di energia utilizzando fonti
rinnovabili alternative in funzione del risparmio energetico.
27
Indirizzo: "Informatica e Telecomunicazioni
“INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI” ARTICOLAZIONE “INFORMATICA”
3^
classi
4^
Discipline
Lingua e letteratura italiana
4
Storia
2
2
2
Lingua inglese
3
3
3
Matematica
3
3
3
Complementi di Matematica
1
1
--------
Sistemi e reti
4
2
4
2
4
2
3
2
3
2
4
2
----------
-----------
3
2
6
2
3
2
2
1
32
6
3
3
2
2
1
32
6
4
-------2
1
32
di cui di laboratorio
Tecnologie e progettazione di sistemi informatici e di telecomunicazioni
di cui di laboratorio
Gestione progetto e organizzazione d‟impresa
di cui di laboratorio
Informatica
di cui di laboratorio
Telecomunicazioni
di cui di laboratorio
Scienze motorie e sportive
Religione cattolica o attività alternative
TOTALE
2^biennio
4
5^
5°anno
4
“INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI” ARTICOLAZIONE “TELECOMUNICAZIONI”
classi
3^
4^
2^biennio
4
5^
5°anno
4
Discipline
Lingua e letteratura italiana
4
Storia
2
2
2
Lingua inglese
3
3
3
Matematica
3
3
3
Complementi di Matematica
1
1
--------
4
2
3
1
4
2
3
2
4
2
4
2
----------
-----------
3
2
Scienze motorie e sportive
3
2
6
3
2
3
2
6
3
2
---------6
4
2
Religione cattolica o attività alternative
1
1
1
TOTALE
32
32
32
Sistemi e reti
di cui di laboratorio
Tecnologie e progettazione di sistemi informatici e di telecomunicazioni
di cui di laboratorio
Gestione progetto e organizzazione d’impresa
di cui di laboratorio
Informatica
di cui di laboratorio
Telecomunicazioni
di cui di laboratorio
28
Il Diplomato in Informatica e Telecomunicazioni:
■ ha
competenze
specifiche
nel
campo
dei
sistemi
informatici,
dell‟elaborazione
dell‟informazione, delle applicazioni e tecnologie Web, delle reti e degli apparati di
comunicazione;
■ ha competenze e conoscenze che si rivolgono all‟analisi, progettazione, installazione e
gestione di sistemi informatici, basi di dati, reti di sistemi di elaborazione, sistemi
multimediali e apparati di trasmissione dei segnali;
■ ha competenze orientate alla gestione del ciclo di vita delle applicazioni che, sempre a
seconda della declinazione che le singole scuole vorranno approfondire, possono rivolgersi al
software: gestionale – orientato ai servizi – per i sistemi dedicati “incorporati”;
■ esprime le proprie competenze nella gestione di progetti, operando nel quadro di normative
nazionali e internazionali, concernenti la sicurezza in tutte le sue accezioni e la protezione
delle informazioni (“privacy”);
■ è in grado di esprimere le proprie competenze, nell‟ambito delle normative vigenti, ai fini
della sicurezza sul lavoro e della tutela ambientale e di intervenire nel miglioramento della
qualità dei prodotti e nell‟organizzazione produttiva delle imprese;
■ esprime le proprie competenze nella pianificazione delle attività di produzione dei sistemi,
dove applica capacità di comunicare e interagire efficacemente, sia nella forma scritta che
orale;
■ nell‟analisi e realizzazione delle soluzioni ha un approccio razionale, concettuale e analitico,
orientato al raggiungimento dell‟obiettivo, che esercita in contesti di lavoro caratterizzati
prevalentemente da una gestione in team;
■
possiede un‟elevata conoscenza dell‟inglese tecnico specifico del settore per interloquire in un
ambito professionale caratterizzato da forte internazionalizzazione; utilizza e redige manuali
d‟uso.
In particolare:
nell‟articolazione “INFORMATICA” viene approfondita l‟analisi, la comparazione e la progettazione
di dispositivi e strumenti informatici e lo sviluppo delle applicazioni informatiche;
Nell‟articolazione “TELECOMUNICAZIONI” è approfondita l‟analisi, la comparazione, la
progettazione, installazione e gestione di dispositivi e strumenti elettronici e sistemi di
telecomunicazione, lo sviluppo di applicazioni informatiche per reti locali e servizi a distanza.
29
LE COMPETENZE RIFERITE ALLE ARTICOLAZIONI SONO DIFFERENTEMENTE
SVILUPPATE E OPPORTUNAMENTE INTEGRATE IN COERENZA CON LA PECULIARITÀ
DEL PERCORSO DI RIFERIMENTO
Sbocchi professionali:
Perito informatico:
■ progettare e gestire sistemi per l‟elaborazione, la trasmissione e l‟acquisizione delle
informazioni.
■ nei settori industriali e dei servizi, ovunque vi sia esigenza di sviluppo del software,
acquisizione ed elaborazione dati, creazione di banche dati e sistemi gestionali.
■ programmatore e sistemista informatico
■ libera professione
■ accesso a tutte le Facoltà Universitarie
■ insegnamento negli Istituti Tecnici Industriali come insegnante tecnico-pratico
Perito in Telecomunicazioni :
■ libera professione
■ accesso a tutte le Facoltà Universitarie
■ insegnamento negli Istituti Tecnici Industriali come insegnante tecnico-pratico
■ trovare impiego in aziende che operano nell‟ambito delle tecnologie elettroniche e delle
telecomunicazioni
■ trovare impiego in aziende di Telefonia mobile.
30
Indirizzo: "Meccanica, Meccatronica ed Energia"
Il Diplomato in Meccanica, Meccatronica ed Energia:
■ ha competenze specifiche nel campo dei materiali, nella loro scelta, nei loro trattamenti e
lavorazioni; inoltre, ha competenze sulle macchine e sui dispositivi utilizzati nelle industrie
manifatturiere, agrarie, dei trasporti e dei servizi nei diversi contesti economici;
■ nelle attività produttive d‟interesse, esprime le proprie competenze nella progettazione,
costruzione e collaudo dei dispositivi e dei prodotti e nella realizzazione dei processi
produttivi;
■ opera nella manutenzione preventiva e ordinaria e nell‟esercizio di sistemi meccanici ed
elettromeccanici complessi;
■ è in grado di dimensionare, installare e gestire semplici impianti industriali;
■ nel campo dei trasporti, può approfondire e specializzare le sue competenze in ordine alla
costruzione e manutenzione, ordinaria e straordinaria, dei mezzi terrestri, navali e aerei;
■ integra le conoscenze di meccanica, di elettrotecnica, elettronica e dei sistemi informatici
dedicati con le nozioni di base di fisica e chimica, economia e organizzazione;
■ interviene nell‟automazione industriale e nel controllo e conduzione dei processi, rispetto ai
quali è in grado di contribuire all‟innovazione, all‟adeguamento tecnologico e organizzativo
31
delle imprese, per il miglioramento della qualità ed economicità dei prodotti; elabora cicli di
lavorazione, analizzandone e valutandone i costi;
■ relativamente alle tipologie di produzione, interviene nei processi di conversione, gestione ed
utilizzo dell‟energia e del loro controllo, per ottimizzare il consumo energetico nel rispetto
delle normative sulla tutela dell‟ambiente;
■ è in grado di operare autonomamente, nell‟ambito delle normative vigenti, ai fini della
sicurezza sul lavoro e della tutela ambientale;
■ è in grado di pianificare la produzione e la certificazione dei sistemi progettati, descrivendo e
documentando il lavoro svolto, valutando i risultati conseguiti, redigendo istruzioni tecniche e
manuali d‟uso;
Sbocchi lavorativi
■ Nell‟ industria, con mansioni di progettazione, amministrazione, manutenzione degli impianti,
produzione, acquisti e vendite
■ Uffici tecnici delle pubbliche amministrazioni
■ Insegnamento negli istituti tecnici industriali come insegnante tecnico-pratico
■ Libera professione dopo esperienza maturata nel settore
■ Accesso a tutte le facoltà universitarie
■ Infortunistica stradale
32
Corso serale
I corsi che si svolgono presso l‟Istituto Tecnico Industriale “A. Monaco” di Cosenza sono rivolti in
generale agli adulti, lavoratori, casalinghe, disoccupati ed anche ai giovani studenti che hanno un
curriculum di studi non regolare o una esperienza non positiva con la scuola.
I corsi si collocano all‟interno di un sistema formativo che non ha una struttura rigida, come quella
precedente all‟autonomia scolastica, ma ha una struttura più decentrata e flessibile; i corsi rispondono
ai bisogni di chi intende rientrare nel sistema scolastico, bisogni che non troverebbero una adeguata
risposta in corsi serali con modelli e metodologie identici a quelli previsti per gli studenti dei corsi
diurni.
La stessa Unione Europea ha emanato direttive che tendono a focalizzare l‟attenzione sulla necessità
di organizzare forme di intervento per il recupero delle carenze nella formazione di base, la
riconversione professionale e l‟educazione permanente; i corsi serali hanno inoltre lo scopo di
stimolare la ripresa degli studi e di favorire l‟inserimento nel mondo del lavoro.
Gli studi si concludono con il conseguimento del Diploma di Perito Tecnico Industriale che si ottiene
sostenendo un normale esame di stato.
Oggi il Diploma Tecnico è più che mai necessario, sia per l‟inserimento nel mondo del lavoro, che
per riconvertirsi professionalmente e stare al passo con le nuove tecnologie. I corsi serali sono pensati
e strutturati espressamente per valorizzare l'esperienza e il vissuto degli studenti adulti attraverso un
percorso flessibile che ha lo scopo di:
• qualificare giovani ed adulti privi di professionalità aggiornata per i quali la licenza media non
costituisce più una garanzia dall'emarginazione culturale e/o lavorativa;
• consentire la riconversione professionale di adulti già inseriti nel mondo del lavoro che vogliono
ripensare o devono ricomporre la propria identità professionale.
Per favorire l'inserimento nel mondo del lavoro l‟Istituto Tecnico Industriale "A. Monaco" organizza
i seguenti corsi scolastici:
■ Corsi triennali per il conseguimento dei diplomi dell'indirizzo Meccanica, Meccatronica ed
Energia
Il Perito Meccanico/Meccatronico:

Ha competenze specifiche nel campo dei materiali, nella loro scelta, nei loro
trattamenti e lavorazioni;
33

Ha competenze sulle macchine e sui dispositivi utilizzati nelle industrie manifatturiere,
agrarie, dei trasporti e dei servizi;

Ha competenze nella progettazione, costruzione e collaudo dei dispositivi e dei prodotti
e nella realizzazione dei processi produttivi;

Opera nella manutenzione e nell‟esercizio di sistemi meccanici ed elettromeccanici
complessi, è in grado di dimensionare, installare e gestire semplici impianti industriali;

Interviene nei processi di conversione, gestione ed utilizzo dell'energia e del loro
controllo, per ottimizzare il consumo energetico nel rispetto delle normative sulla tutela
dell‟ambiente.
■ Corsi triennali per il conseguimento dei diplomi dell'indirizzo Elettronica ed Elettrotecnica
Il Perito Elettrico/Elettronico:

Ha competenze nel campo dei materiali, nella loro scelta, nei loro trattamenti e
lavorazioni; sulle macchine e sui dispositivi utilizzati nelle industrie manifatturiere,
agrarie dei trasporti e dei servizi; nella progettazione, costruzione e collaudo dei
dispositivi e dei prodotti e nella realizzazione dei processi produttivi;

Opera nella manutenzione e nell‟esercizio di sistemi meccanici ed elettromeccanici
complessi, è in grado di dimensionare installare e gestire semplici impianti industriali;

Interviene nei processi di conversione, gestione ed utilizzo dell‟energia e del loro
controllo, per ottimizzare il consumo energetico nel rispetto delle normative sulla tutela
dell'ambiente.
■ Corsi triennali per il conseguimento dei diplomi dell'indirizzo Informatica e Telecomunicazioni
Il Perito Informatico/Telecomunicazione:

Ha competenze nel campo dei sistemi informatici, dell‟elaborazione,
dell‟informazione, delle applicazioni e tecnologie web, delle reti e degli apparati di
comunicazione;

Ha conoscenze di analisi, progettazione, installazione e gestione di sistemi informatici,
basi di dati, reti di sistemi di elaborazione, sistemi multimediali e apparati di
trasmissione dei segnali;

Ha competenze nella gestione di progetti concernenti la sicurezza e la protezione delle
informazioni (“privacy").
Il perito meccanico potrà:
34

Progettare elementi e gruppi meccanici;

Programmare e controllare lo stato di avanzamento della produzione analizzandone e
valutandone i costi;

Fabbricare e montare componenti meccanici elaborandone i cicli di lavorazione;

Dimensionare, installare e gestire semplici impianti industriali;

Controllare e collaudare materiali semilavorati, prodotti finiti ed impianti;

Utilizzare impianti e sistemi automatizzati di movimentazione e produzione.
QUADRO ORARIO SETTIMANALE
DISCIPLINE
Religione/attività alternative
Italiano
Storia
Lingua straniera
Matematica
Sistemi e automazione
Meccanica macchine ed energia
Tecnologie meccaniche di processo e prodotto
Disegno, progettazione ed organizzazione industriale
Sistemi ed automazione industriale
ANNO
3° 4°
1
1
3
3
2
2
2
2
3
3
3
3
3
3
3
4
3
3
4
4
5°
1
3
2
2
3
2
3
4
3
4
Il perito elettronico potrà:

Analizzare e dimensionare reti elettriche lineari e non lineari;

Analizzare le caratteristiche funzionali dei sistemi, anche complessi, di generazione,
elaborazione e trasmissione di suoni, immagini e dati;

Partecipare al collaudo e alla gestione di sistemi di vario tipo (di controllo, di comunicazione,
di elaborazione delle informazioni) anche complessi, sovrintendendo alla manutenzione degli
stessi;

Progettare, realizzare e collaudare sistemi semplici, ma completi, di automazione e di
telecomunicazioni, valutando, anche sotto il profilo economico, la componentistica presente
sul mercato;

Descrivere il lavoro svolto, redigere documenti per la produzione dei sistemi progettati e
scriverne il manuale d‟uso;

Comprendere manuali d‟uso, documenti tecnici vari e redigere brevi relazioni.
35
QUADRO ORARIO SETTIMANALE
DISCIPLINE
Religione/attività alternative
Italiano
Storia
Lingua straniera
Matematica
Elettronica ed Elettrotecnica
Sistemi automatici
Tecnologie e progettazione di sistemi elettrici e elettronici
ANNO
3° 4°
1
1
4
4
2
2
2
2
3
3
4
5
4
4
4
4
5°
1
4
2
2
3
5
3
4
Il perito informatico potrà:

Collaborare all'analisi di sistemi di vario genere ed alla progettazione di programmi
applicativi;

Collaborare, per quanto riguarda lo sviluppo del software, alla progettazione di sistemi
industriali e di telecomunicazioni;

Sviluppare piccoli pacchetti software nell'ambito di applicazioni di vario genere quali: sistemi
di automazione e di acquisizione dati, banche dati, calcolo tecnico-scientifico, sistemi
gestionali, ecc.

Progettare e dimensionare sistemi di elaborazione dati in rete locale, con scelta e
dimensionamento di interfacce verso apparati esterni;

Pianificare lo sviluppo delle risorse informatiche in piccole realtà produttive;

Curare l'esercizio di sistema di elaborazione dati;

Assistere gli utenti dei sistemi di elaborazione dati fornendo loro CONSULENZA e
FORMAZIONE sia su software che su hardware.
QUADRO ORARIO SETTIMANALE
DISCIPLINE
Religione/attività alternative
Italiano
Storia
Lingua straniera
Matematica
Informatica
Gestione Progetto
Telecomunicazioni
Tpsit
Sistemi e reti
ANNO
3° 4°
1
1
3
3
2
2
2
2
3
3
5
6
2
2
2
2
3
3
5°
1
3
2
2
3
4
2
3
3
36
CARATTERISTICHE ORGANIZZATIVE
L‟orario settimanale va dal Lunedì al Venerdì con orario dalle 17:00 alle 21:10.
Riconoscimento agli adulti di crediti, scolastici e non scolastici, tramite la verifica preliminare
effettuata dai docenti del Consiglio di Classe di appartenenza.
Individuazione di un percorso di studio personalizzato degli studenti che tenga conto dei crediti
definiti al punto b), che comporta una riduzione dell‟orario settimanale.
CREDITI FORMATIVI FORMALI E NON FORMALI
I crediti costituiscono il riconoscimento di competenze già possedute dagli studenti ed acquisite in
seguito a:
1)Studi compiuti e certificati da titoli conseguiti in istituti statali o legalmente riconosciuti (crediti
formali);
2)Esperienze maturate in ambito lavorativo o studi personali coerenti con l‟indirizzo di studi (crediti
non formali).
Il loro riconoscimento è automatico nel primo caso, mentre nel secondo occorre una valutazione caso
per caso sulla base di specifici accertamenti. I crediti nei casi in cui comportino una promozione
anticipata in una o più discipline, determinano anche l‟esonero dalla frequenza delle materie per le
quali sono stati riconosciuti. Essi, pertanto, consentono accessi differenziati al percorso scolastico e
possono essere accompagnati da un sistema complementare di debiti.
Il Consiglio di Classe è l‟organo collegiale che delibera il riconoscimento dei crediti e dei debiti.
37
Progetto educativo e didattico
Le componenti fondamentali attorno alle quali si sviluppa il processo educativo sono le seguenti:
■ Lo sviluppo della personalità (dimensione psicologica)
■ Il rapporto con gli altri (dimensione sociologica)
■ Il confronto con la realtà esterna (dimensione storico-umanistico-giuridica)
■ Il confronto con la realtà del settore (dimensione tecnico-scientifico-economica)
L‟attività didattica è strutturata tenendo presenti la capacità, i tempi di concentrazione e di attenzione
degli studenti, alternando la lezione frontale con altre metodologie d‟ insegnamento quali le didattiche
interattive, cooperative e collaborative.La didattica laboratoriale è stata assunta come modalità
privilegiata e distintiva del nostro Istituto, non solo negli ambiti tecnico-scientifici, ma più in generale
nel processo di insegnamento-apprendimento. Oltre ai quelli tecnico-scientifici, l'Istituto dispone del
laboratorio linguistico , multimediale e musicale. Inoltre i laboratori sono stati attrezzati con la LIM
(Lavagna Interattiva Multimediale) .Accogliendo le indicazioni del Ministero relative al riordino
degli Istituti Tecnici, l‟Istituto è impegnato nel promuovere una didattica per competenze. Le
competenze infatti contraddistinguono lo studente in quanto persona, ne mobilitano le potenzialità di
fronte ai compiti e alle opportunità della vita scolastica, sociale e poi professionale. Nel contesto
propriamente scolastico risulta perciò essenziale la messa a punto di competenze durature e flessibili
che prendono avvio e, gradualmente, si consolidino intorno a quattro assi culturali, a fronte di saperi
che hanno una loro specificità e un loro repertorio informativo disciplinare. La progettazione
curriculare, alla luce di quanto emerso nei vari ambiti di lavoro, si realizza evidenziando obiettivi,
contenuti, metodi, modalità di misurazione e valutazione, prima in modo verticale (all'interno dei
dipartimenti disciplinari) e poi in modo orizzontale, sulle esigenze della singola classe (la
programmazione individuale del docente della disciplina).Il Consiglio di Classe si occupa della
programmazione annuale per la singola classe attraverso un documento in cui formalizza le scelte
didattiche e le modalità di intervento comuni al fine di :
■ rendere note le linee generali lungo le quali intende operare;
■ coordinare gli obiettivi, le metodologie, i contenuti, le modalità di verifica nelle diverse
materie, nella consapevolezza che tutte le discipline devono collaborare alla formazione
della persona;
■
uniformare le modalità di approccio organizzativo e di intervento sulla classe, sia sul piano
educativo, sia sul piano didattico.
Di seguito vengono riportati gli obiettivi trasversali educativi e cognitivi su cui operano i Consigli di
classe.
38
Obiettivi educativi
Per raggiungere le finalità sopra descritte ogni consiglio di classe promuoverà nel corso dei cinque
anni i seguenti obiettivi formativo-educativi:
RISPETTO
 Rispettare le strutture e l‟ambiente in cui si opera e si vive
 Rispettare le norme disciplinari d‟Istituto
 Assumere comportamenti corretti in relazione al linguaggio e agli atteggiamenti
 Ascoltare con attenzione gli altri
 Accettare le opinioni altrui
 Rispettare e cogliere il valore di culture diverse
 Saper esprimere in modo adeguato un dissenso critico
 Diventare cittadini consapevoli
IMPEGNO
 Predisporre, portare e avere cura del materiale scolastico
 Svolgere in modo serio e regolare le consegne scolastiche
 Rispettare scadenze e impegno concordati
 Aderire alle attività e ai progetti della scuola (stage, approfondimenti, gruppi di studio)
PARTECIPAZIONE
 Intervenire in modo preciso e pertinente
 Intervenire in modo attivo e propositivo
 Partecipare ai momenti di democrazia scolastica
 Partecipare al dialogo formativo
 Dare il proprio contributo alla vita scolastica in generale
COLLABORAZIONE
 Collaborare con i compagni
 Collaborare con gli insegnanti e il personale della scuola
 Condividere conoscenze e abilità
 Lavorare in gruppo
 Manifestare solidarietà verso coloro che si trovano in difficoltà
AUTONOMIA
 Assumere atteggiamenti positivi di fronte alle nuove proposte
 Diventare autonomi e aperti nell‟acquisizione del sapere (metodo di studio)
 Diventare autonomi nel saper fare (metodo di lavoro; organizzazione; …)
 Sapersi auto valutare in relazione al raggiungimento degli obiettivi prefissati
Obiettivi cognitivi
Di seguito vengono elencati gli obiettivi cognitivi e professionalizzanti individuati per il primo
biennio e per il triennio (secondo biennio e quinto anno)
Primo Biennio
■ Saper individuare, conoscere ed esprimere i contenuti principali delle singole discipline.
■ Saper comprendere il linguaggio specifico delle singole discipline e farlo proprio.
■ Distinguere all‟interno dei testi il nucleo centrale dalle informazioni secondarie.
■ Saper esprimere in modo ordinato e corretto il proprio pensiero.
39
■ Saper comunicare in modo efficace.
■ Essere in grado di comprendere e di analizzare le situazioni/argomenti.
■ Saper individuare le relazioni.
■ Individuare le basi del metodo sperimentale e i processi che portano alla formulazione di
una teoria scientifica.
■ Utilizzare modelli matematici e fisici per risolvere problemi di diversa natura.
■ Sviluppare la capacità operativa dimostrando un ruolo attivo in laboratorio.
Secondo Biennio e Quinto anno
■
■
■
■
■
■
■
■
■
■
■
■
Sviluppare la capacità di decisione e di scelta.
Sviluppare il senso di responsabilità nei confronti del proprio operato.
Maturare la capacità di partecipazione attiva alla vita sociale.
Sviluppare una coscienza democratica anche in rapporto alle diversità individuali ed etniche.
Stabilire un rapporto cosciente con la natura e l‟ambiente.
Potenziare le capacità di comunicazione, logico-analitiche e di pensiero critico.
Acquisire la capacità di trasferire e utilizzare le conoscenze acquisite ad ambiti,
situazioni, problemi concreti diversi.
Acquisire l‟attitudine ad affrontare i problemi in termini sistemici.
Acquisire un‟organica preparazione scientifica nell'ambito tecnologico.
Acquisire capacità valutative delle strutture produttive, con particolare riferimento alle
realtà aziendali.
Potenziare l‟orientamento nelle scelte future, acquisendo informazioni sul mondo del
lavoro e della formazione post-secondaria
Saper utilizzare le tecnologie multimediali.
40
Valutazione
Valutazione periodica degli apprendimenti.
La valutazione, strettamente correlata alla programmazione, consente all‟insegnante di acquisire gli
elementi utili ad impostare, nel modo più adeguato ed efficace possibile, la sua azione educativa,
verificando il raggiungimento degli obiettivi prefissati ed attivando di volta in volta i necessari
correttivi.
Valutazione Iniziale: analisi prerequisiti
Il percorso
Valutazione In itinere: formativa
Valutazione Finale: sommativa
La valutazione iniziale terrà conto dei seguenti criteri:

analisi dei prerequisiti.

attenzione alle situazioni personali (bisogni, interessi, background socio-culturale
provenienza, disabilità , ecc)

Individuazione degli obiettivi didattici minimi richiesti
La valutazione formativa terrà conto dei seguenti criteri :

dell‟impegno profuso nel seguire le lezioni

della frequenza ai corsi o lezioni di recupero in itinere

dell‟apprendimento: raggiungimento degli obiettivi cognitivi e metacognitivi, con
particolare attenzione al processo e non solo al prodotto

del miglioramento rispetto alla situazione di partenza

delle conoscenze e competenze maturate nell‟area disciplinare di
riferimento

dei risultati conseguiti nelle diverse tipologie di prove

dello stile di lavoro, se autonomo o guidato
41
La valutazione sommativa terrà conto dei seguenti criteri :

Partecipazione scolastica e impegno

Comportamento in classe e rapporto con compagni e docenti

Metodo di studio

Evoluzione del rendimento nel corso dell'anno, costatando, a partire dalla
situazione iniziale, se lo studente risulta, nel complesso delle materie, in progresso,
stazionario o in regresso;

Progressi ottenuti nel percorso formativo effettuato anche rispetto alle iniziative di sostegno e
recupero;

Livello di conseguimento degli obiettivi minimi e trasversali stabiliti nella
programmazione d'inizio anno, considerando il senso di responsabilità dimostrato verso le
attività didattiche

Conoscenza dei contenuti, le abilità linguistico–espressive, logico–matematico, scientificotecnologiche e professionali-pratiche

Produzione dei lavori svolti
L’autovalutazione
L‟alunno


Perviene gradualmente alla coscienza di sé

Ricostruisce i propri processi culturali e cognitivi, i propri stili di apprendimento
Valuta la validità dei mezzi scelti per il raggiungimento degli obiettivi
Secondo quanto deciso nei dipartimenti, i singoli docenti programmano le attività didattiche
secondo parametri omogenei, somministrano prove comuni di verifica per classi parallele, da
valutare in conformità ai parametri oggettivi condivisi e adottano modalità e forme di verifica
adeguate e funzionali all’accertamento degli obiettivi e dei risultati di apprendimento (griglie)
Definire in modo concorde uno standard qualitativo di base, in funzione dei diversi momenti del
percorso di apprendimento e gli strumenti per individuarne il possesso, rende misurabili, certificabili
e, quindi spendibili, conoscenze e competenze acquisite.
Nell‟ottica della misurazione, trovano ragion d‟essere le prove oggettive (test a
risposta chiusa o multipla, quesiti a risposta breve, questionari, ecc.), che affiancano quelle
tradizionali. I test oggettivi, che vanno usati in tutte le discipline, devono essere attendibili e validi,
prevedere con esattezza le abilità e i contenuti che devono essere misurati. La verifica, nell‟ambito di
ogni disciplina, si basa su criteri di accertamento che consentono di individuare, da parte del docente e
dello studente, lo stato di avanzamento del processo culturale previsto dalla programmazione.
42
Scrutinio intermedio
Per quanto attiene gli scrutini intermedi, la formulazione della valutazione dei risultati raggiunti in
ciascuna disciplina sarà mediante un voto unico come nello scrutinio finale. Il voto dovrà comunque
essere espressione di sintesi valutativa e pertanto dovrà fondarsi su una pluralità di prove di verifica
riconducibili a diverse tipologie, coerenti con le strategie metodologico-didattiche adottate dai
rispettivi dipartimenti. Ai fini della congruità del numero di verifiche, si suggerisce che vengano
effettuate, almeno tre verifiche per trimestre.
Per gli studenti che presentano insufficienze in una o più discipline, il consiglio di classe predispone
interventi di recupero delle carenze rilevate
Certificazione competenze biennio
La certificazione delle competenze acquisite dagli studenti nell‟assolvimento dell‟obbligo di
istruzione è uno strumento utile per sostenere e orientare gli studenti nel loro percorso di
apprendimento sino al conseguimento di un titolo di studio. In virtù del D.M. n.9 del 27/1/2010, i
Consigli delle seconde classi, al termine delle operazioni di scrutinio finale, compilano per ogni
studente una scheda, su un modello ministeriale, che sarà conservata agli atti dell‟istituzione
scolastica, attestante i livelli di competenza raggiunti nei vari ambiti disciplinari. Nel caso in cui il
livello base non sia stato raggiunto, va indicata nella scheda la dicitura “livello di base non
raggiunto”. La motivazione sarà riportata nel verbale del Consiglio di classe, nel quale saranno
indicate le proposte per sostenere lo studente nel successivo percorso di apprendimento
43
di abilità
1/
Possiede conoscenze nulle
Disattende le consegne
2
relativamente agli argomenti
Indicatori di competenze
Non sa orientarsi nell‟analisi di
Livello di certificazione delle
competenze di base(DM 9 del
27 gennaio 2010)
EQF
conoscenze
quindicesimi
Indicatori
voto
Indicatori di
1/2
problemi semplici
disciplinari
3
4
Possiede scarse conoscenze
Risponde alle consegne con
Non sa orientarsi nell‟analisi di
relativamente a
assoluta incongruenza di
problemi semplici
nozioni,concetti,regole
linguaggio e di
fondamentali della disciplina.
argomentazione
Possiede conoscenze carenti e
Evidenzia imprecisioni e
Si orienta a fatica nell‟analisi di
frammentarie relativamente a
carenze anche gravi
problemi .
nozioni, concetti, regole
nell „elaborazione delle
fondamentali della disciplina.
consegne che svolge con
4
6
Non ha raggiunto il livello
base delle competenze
linguaggio disordinato e
scorretto
5
6
Possiede conoscenze superficiali e
Sviluppa le consegne in modo
Sa analizzare problemi semplici in
non complete relativamente a
sommario o incompleto.
un numero limitato di contesti
8
nozioni, concetti, regole
Utilizza un linguaggio confuso
fondamentali della disciplina
e non appropriato
Conosce nozioni, concetti, regole
Comprende le consegne e
Sa analizzare problemi semplici e
Livello Base:
B
fondamentali della disciplina
risponde in modo semplice ma
orientarsi nelle scelte e
Lo studente svolge semplici
a
appropriato Utilizza il
nell‟applicazione delle strategie
compiti in situazioni note,
linguaggio proprio della
risolutive
mostrando di possedere
10
disciplina
7
conoscenze ed abilità
l
Comprende e contestualizza le
Sa impostare problemi di media
li colloca correttamente nei diversi
consegne e le sviluppa
complessità e formulare in modo
regole e procedure
a
attraverso percorsi di
appropriato le relative ipotesi di
fondamentali-
r
rielaborazione
risoluzione .
e
complessivamente coerenti.
8
essenziali e di saper applicare
i
Conosce nozioni, concetti, regole e
ambiti disciplinari
12
s
E‟ in possesso di una conoscenza
Comprende e sviluppa le
Sa impostare in modo appropriato
completa e approfondita di tutte le
consegne rispondendo in
problemi, operando scelte coerenti
nozioni ,i concetti e le regole della
modo appropriato e sicuro
ed efficaci
disciplina.
,operando collegamenti.
13
Livello Intermedio:
A
Lo studente svolge compiti e
d
risolve problemi complessiin
situazioni note,compie scelte
consapevoli mostrando di
sapere utilizzare le conoscenze
e le abilità acquisite
e
g
u
a
t
o
Livello Avanzato:
9
E‟ in possesso di una
Comprende e sviluppa le
Sa impostare in modo
conoscenza completa e
consegne con rigore logico
appropriato problemi anche
approfondita e precisa di tutte
,operando collegamenti
complessi ,operando scelte
le nozioni ,i concetti e le regole
con appropriata scelta di
coerenti ed efficaci.
della disciplina.
argomentazioni
14
Lo studente svolge compiti e
problemi complessi in
situazioni anche poco note,
E
mostrando padronanza
c
nell‟uso delle conoscenze e
c
delle abilità. Sa proporre e
e
sostenere le proprie opinioni e
10
Mostra piena padronanza degli
E‟ in grado di sviluppare
Sa impostare percorsi di studio
ambiti disciplinari
analisi autonome a partire
autonomi e analizzarli in modo
dalle consegne e di esporre
completo e approfondito.
i risultati con pertinenza ed
Sa risolvere problemi
efficacia. Effettua
complessi mostrando capacità
collegamenti e confronti
di orientarsi con sicurezza. Sa
tra i diversi ambiti di
sostenere criticamente le
studio
proprie tesi.
15
assumere autonomamente
decisioni consapevoli.
l
l
e
n
t
e
44
Criteri generali per gli scrutini
Il Collegio dei docenti, al fine di assicurare omogeneità di comportamento nelle decisioni di competenza dei
singoli Consigli di classe, ha deliberato i seguenti criteri generali, che guideranno gli scrutini finali per l'anno in
corso:
a) in sede di scrutinio, per tutti gli alunni, parallelamente al profitto, in senso strettamente tecnico, e agli
obiettivi di contenuto e formativi conseguiti, sono valutati con adeguata attenzione le capacità, le attitudini,
nonché gli altri elementi utili ad evidenziare la personalità dell'allievo, quali il comportamento, inteso come
interesse e partecipazione al dialogo educativo, la frequenza, la volontà e la costanza nella applicazione.
b) il voto di profitto per ciascun alunno, deve scaturire dal maggior numero possibile di classificazioni.
c) la proposta di voto tiene conto anche delle valutazioni espresse in sede di scrutinio intermedio nonché
dell‟esito delle verifiche relative ad eventuali iniziative di sostegno e ad interventi di recupero
precedentemente effettuati.
d) è tenuto nel debito conto, rispetto agli obiettivi, il miglioramento progressivo realizzato dall'allievo durante
l'anno scolastico attraverso buona volontà e costanza di impegno.
e) il Consiglio di classe delibera l‟ammissione alla classe successiva degli studenti che presentano un quadro
di sufficienze o più; delibera l‟ammissione alla classe successiva anche di quegli studenti che ritiene
possano recuperare con autonoma organizzazione di studio qualche lieve ritardo in qualche disciplina;
f) per gli studenti che presentino insufficienze in una o più discipline, di norma non più di tre discipline il
Consiglio di classe valuta se l‟alunno è in grado di raggiungere gli obiettivi formativi e di contenuto propri
delle discipline interessate entro il termine dell‟anno scolastico, attraverso la frequenza di corsi di recupero
estivi o studio individuale. In tale caso sospende il giudizio per riprenderlo entro la fine dell‟anno
scolastico di riferimento ;
g) il Consiglio di classe delibera la non ammissione alla classe successiva alla presenza di insufficienze tali da
non consentire, a suo giudizio, il raggiungimento degli obiettivi formativi e di contenuto delle discipline
interessate sia con interventi di recupero che con autonoma organizzazione di studio;
h) ) il Consiglio delle classi quinte delibera l‟ammissione all‟Esame di Stato, secondo l‟ Art. 6, D.P.R. 122/09,
per gli studenti che hanno conseguito la sufficienza in tutte le discipline e nel comportamento,
i)
l Consiglio di classe delibera la non ammissione alla classe successiva in presenza di un‟insufficienza nella
valutazione del comportamento.
45
Deroghe
Ai sensi dell‟art.14, comma 7 del DPR 22/06/09 n.122, per la validazione giuridica
dell‟anno scolastico, è necessaria la frequenza di almeno i ¾ dell‟orario annuale. Si può derogare
rispetto a tale limite in presenza di assenze documentate e continuate , se
queste, a giudizio del Consiglio di classe, non pregiudichino la possibilità di procedere alla
valutazione e non abbiano impedito il raggiungimento degli obiettivi educativi e didattici
previsti, anche in forza dell‟impegno a recuperare dimostrato dall‟allievo.
I seguenti criteri generali, deliberati dal Collegio dei Docenti legittimano la deroga al limite minimo
di presenza, per assicurare omogeneità, equità e trasparenza per l‟anno scolastico 2015-2016:

gravi motivi di salute adeguatamente documentati per un minimo di 3 gg ;
( i certificati medici
saranno accettati solo se presentati al rientro dalla malattia e non a posteriori)

gravi motivi familiari documentati;

terapie e/o cure programmate;

partecipazione ad attività sportive e agonistiche organizzate da federazioni riconosciute dal
C.O.N.I. o comunque accreditate o di volontariato;

temporanei trasferimenti nel paese di origine per gli studenti stranieri.
Sarà compito del consiglio di classe verificare, nel rispetto dei criteri definiti dal collegio dei docenti e
delle indicazioni della presente nota, se il singolo allievo abbia superato il limite massimo consentito
di assenze e se , pur rientrando nelle deroghe previste dal collegio dei docenti, tali assenze
impediscano , comunque, di procedere alla fase valutativa, considerata la non sufficiente permanenza
del rapporto educativo.
Per i frequentanti il corso serale oltre alle precedenti deroghe saranno tenuti in considerazione :

impegni lavorativi opportunamente documentati;

trasferimenti di sede per motivi di lavoro e familiari;

periodi di ricerca di lavoro e conseguente disoccupazione.
46
Comportamento
La valutazione del comportamento è espressa collegialmente dal Consiglio di
classe ai sensi della normativa vigente (DM 5/09) e concorre alla valutazione complessiva
dello studente .Se tale valutazione è inferiore a 6/10, in sede di scrutinio finale, comporta la non
ammissione automatica al successivo anno di corso o all‟Esame di Stato.
L‟attribuzione di un voto inferiore a 6/10 “presuppone che il Consiglio di classe abbia
accertato che lo studente nel corso dell’anno, sia destinatario di almeno una delle sanzioni
disciplinari” previste dal DPR n. 249/98 che comportino, anche alla luce del Regolamento interno, “
l’allontanamento temporaneo dalla comunità scolastica per periodi superiori a quindici giorni” e la
mancanza di “apprezzabili e concreti cambiamenti” nel periodo successivo alla sanzione.
Tabella di valutazione del comportamento
VOTO
INDICATORI

10
(devono essere
presenti tutti i
parametri)






9

8

7

(devono essere 
presenti tutti i 

parametri)



(devono essere 
presenti tutti i 

parametri)

(deve essere
presente
almeno un
parametro)
6





presente
almeno un
parametro)





5

(deve essere
(deve essere
presente
almeno un
parametro)



Comportamento responsabile e propositivo nei confronti di tutte le componenti scolastiche.
Partecipazione attiva, costruttiva e critica alle attività didattiche curriculari ed extracurriculari.
Senso di responsabilità e spirito di collaborazione.
Ritardi e uscite anticipate complessivamente inferiori a 5 per trimestre
Attiva partecipazione al dialogo educativo.
Frequenza assidua (assenze inferiori a 5 per trimestre).
Nessuna nota disciplinare.
Comportamento corretto ed equilibrato nei confronti di tutte le componenti scolastiche .
Partecipazione attiva e responsabile alle attività didattiche curriculari ed extracurriculari.
Capacità di autocontrollo.
Buona partecipazione al dialogo educativo.
Ritardi e uscite anticipate complessivamente inferiori a 7 per trimestre
Frequenza regolare (assenze inferiori a 7 per trimestre).
Nessuna nota disciplinare.
Comportamento, nel complesso, corretto nei confronti di tutte le componenti scolastiche .
Attenzione e frequenza non sempre continue ,anche in presenza di un atteggiamento diligente.
Ritardi e uscite anticipate complessivamente inferiori a 10 per trimestre
Frequenza: assenze inferiori a 10 per trimestre
Nessuna nota disciplinare.
Comportamento non del tutto corretto nei confronti di tutte le componenti scolastiche
Partecipazione non sempre produttiva.
Ritardi e uscite anticipate fino ad un max di 15 a trimestre
Frequenza: (assenze superiori a 10 per trimestre)
Note disciplinari da 1 a 3
Comportamento non adeguato al regolamento d’istituto.
Partecipazione incostante.
Ritardi e uscite anticipate superiori a 15 per trimestre
Frequenza :assenze superiori a 10 per trimestre
Note disciplinari superiori a 3.
Sospensione dalle lezioni fino a 5 giorni.
Comportamento gravemente irrispettoso nei confronti di tutte le componenti scolastiche.
Partecipazione disinteressata. Negligente.
Assenze molto numerose e/o ritardi o uscite molto frequenti e/o non giustificate.
Allontanamento dalle lezioni superiore a 15 giorni
47
Credito scolastico e formativo
CRITERI DI ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO
Per tutte le fasce di livello e per tutte le classi del triennio l‟attribuzione del punteggio più alto,
compreso nella banda di oscillazione corrispondente alla media dei voti di tutte le discipline ,tranne
per gli alunni con giudizio sospeso, avverrà in presenza di almeno due dei seguenti parametri:

Frequenza: sarà attribuito il punteggio aggiuntivo a quanti avranno frequentato
regolarmente le lezioni senza superare i 20 giorni di assenza nell‟arco dell‟anno scolastico.

Partecipazione
propositiva ad attività integrative interne ed esterne con almeno 20
presenze registrate (credito formativo)

Media dei voti :la parte decimale della media dovrà essere superiore a 0,5
Per gli alunni che hanno conseguito una valutazione superiore a “buono” (otto/10) in
religione o attività alternative ,la parte decimale della media dovrà essere superiore o
uguale a 0,5.
Sarà attribuito il punteggio minimo :

nel caso in cui allo scrutinio finale di giugno lo studente sia promosso per voto consiglio;

nel caso in cui lo studente sia ammesso alla classe successiva a seguito di “sospensione del
giudizio”.
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Esami di idoneità ed esami integrativi
Gli studenti provenienti da un'altra Scuola Secondaria Superiore, che intendono frequentare il nostro
istituto sono tenuti per legge a sostenere esami integrativi o di idoneità sui programmi non presenti nel
piano di studi della scuola frequentata.
Gli esami di idoneità si sostengono per accedere ad una classe successiva a quella per cui si possiede
il titolo di ammissione; riguardano i programmi integrali delle classi precedenti quella a cui il
candidato aspira .Gli esami integrativi, invece, permettono ad uno studente già iscritto ad una scuola
secondaria di II grado il passaggio a scuole di diverso ordine, tipo o indirizzo. Essi riguardano le
materie, non comprese nel corso di studio di provenienza relative a tutti gli anni già frequentati.
Sia gli esami integrativi che quelli di idoneità sono superati se il candidato consegue la sufficienza in
tutte le discipline oggetto d‟esame
L’esame di stato
Per preparare adeguatamente gli studenti al nuovo esame, i docenti programmano fin
dall‟inizio dell‟anno prove e simulazioni per affrontare la terza prova scritta ed esercitazioni
specifiche per le modalità della prima prova alternative al tema. Inoltre avranno cura di preparare gli
studenti alla prova professionale secondo le direttive del ministero e al colloquio orale, abituandoli al
discorso pluridisciplinare.
Entro il 15 maggio il consiglio di classe elabora un documento sull‟azione didattica ed educativa
realizzata nell‟ultimo anno di corso. Tale documento, elaborato dai docenti del consiglio di classe,
certifica tutto quello che è stato fatto nel corso dell‟anno:
• I contenuti disciplinari e pluridisciplinari
• Le attività curriculari ed extracurriculari
• Le attività di scuola-lavoro, stage e tirocinio
• Gli spazi, i mezzi, le attrezzature, i laboratori, i materiali didattici, i testi utilizzati
• I tempi dei singoli moduli, delle discipline, delle attività
• I criteri e gli strumenti della misurazione e della valutazione, la tipologia delle prove utilizzate
• Ogni altro elemento significativo del lavoro svolto e della preparazione degli allievi
49
INCLUSIONE
50
L‟ Istituto, da sempre è impegnato nei settori d‟avanguardia dell‟apprendimento e crede con forza che
accogliere, sostenere lo svantaggio scolastico sia una grande sfida ed un‟ opportunità per tutta la
comunità scolastica, per crescere, mettersi in discussione ,rileggersi e ri-orientarsi. I docenti sono
consapevoli che sperimentare le tecnologie multimediali, multimodali, multisensoriali e
l‟esplorazione della “transcodificazione” a diversi livelli di astrazione in relazione all‟espressione dei
diversi gradi di ritardo o di disturbo di apprendimento, insieme alla cura della relazione docenti allievi
e all‟ascolto, non possono che migliorare l‟efficacia degli interventi della ricerca-azione, facilitare
l‟inclusione, garantire a tutti gli studenti pari opportunità e successo formativo.
Più volte si è potuto constatare che alunni con svantaggio scolastico, (alunni disabili «certificati»
legge 104/92, allievi con disturbi evolutivi specifici di apprendimento DSA legge n. 170/2010,
difficoltà psicologiche, comportamentali e relazionali svantaggio socioculturale per differenze
linguistiche, etniche e culturali) opportunamente supportati, superano difficoltà e aumentano
l‟autostima, raggiungendo obiettivi inimmaginabili.
L‟ITIS Monaco è consapevole che l'inclusione alla luce della recente Direttiva 27 Dicembre e 6
Marzo, non può essere lasciata al caso, frutto d‟improvvisazione legata all‟emergenza, ma deve
scaturire da una “ritrovata” consapevolezza psicopedagogica del docente e da una sinergia di
interventi, un lavoro di rete ben coordinato, di compartecipazione di tutte le risorse che appartengono
alla scuola e al territorio.
Un lavoro intenso di squadra, di risorse umane e strumentali, di passione ci ha fatto entrare in gioco,
passo dopo passo e passare dalla sensibilizzazione, alla RETE sul territorio, far nascere un centro
d‟incontro e consulenza sul territorio, un punto di riferimento per accogliere e indirizzare tutti coloro
(allievi, genitori, docenti) che vivono quotidianamente il disagio scolastico o che sono interessati a
questa problematica. Una scuola attenta ai BES, ha il dovere di “attrezzarsi” , essere pronta a cogliere
in tempo, differenze di modalità di apprendere e investire nella ricerca-azione, in ambienti di
apprendimento “nuovi” inclusivi, efficaci, a misura degli stili di apprendimento e dei punti di forza e
debolezza dei suoi allievi per “riorientarli” all‟occorrenza in virtù delle attitudini personali e non in
base alle difficoltà ! L‟istituto, perciò, si è dotato di un protocollo di accoglienza BES (vedi allegati)
che è entrato
a
far parte del modello organizzativo denominato "Sistema di Gestione per la
Qualità" UNI EN ISO 9001:2008 ,presente sin dal 2003.
51
La “speciale normalità”, chiama in campo: il dirigente, il vicario, vari docenti con
formazione mirata in didattica e psicopedagogia dei bisogni educativi speciali che hanno frequentato
master sui DSA e corsi di perfezionamento sui BES e maturato esperienza sulle nuove tecnologie e
disabilità, figure di responsabilità per l‟inclusione (funzione strumentale sul disagio/Cic, Referente
DSA, Referente H, Funzione strumentale di accoglienza agli alunni e alle famiglie), la comunità
scolastica, le famiglie e il territorio; ognuno con specifiche funzioni, entra in gioco per costruire
significativi cambiamenti per la vita dei nostri allievi.
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo
Risorse ITIS
Flessibilità del tempo: La flessibilità dell‟orario degli allievi e dei docenti per sfruttare al
meglio “il tempo scuola”; numero delle ore e distribuzione studiata in relazione al rilevamento
e all‟inclusione dei casi BES per evitare prestazioni rigide e poco funzionali a favore del pieno
sviluppo delle potenzialità dello studente anche in orario extrascolastico: (Tutoring ed e-tutor
a distanza ,piattaforma e-learning e il blog ITISMONACODISLESSIA, "MonacOnline);
Spazi e ambienti della scuola garantiscono a tutti gli alunni la massima accessibilità sia
52
interna che esterna. Aule, laboratori multimediali e d‟ indirizzo, biblioteca, palestra sono
attrezzati in maniera ottimale e facilitante per l‟apprendimento;
Risorse extrascolastiche educative e formative: famiglia, realtà culturali ,economiche,
sociali, sportive e associative presenti nel territorio sono raccordate con le attività scolastiche
per diventare degli efficacissimi mediatori, “nodi” della “rete” di relazioni di aiuto formativo
per tutti gli alunni e in particolare per quelli in difficoltà;
Interventi di assistenza e di aiuto personale sono richiesti riguardo alla condizione
specifica dell‟alunno (richiesta alla Provincia e/o alla Regione di personale specifico su
suggerimento dell‟ASL, assistenza specialistica per l‟autonomia e la comunicazione a favore
degli alunni con handicap secondo legge Regionale 2785 “ Norme per il diritto allo studio”
assistenti alla comunicazione ,educatori o ausiliari oppure collaboratori scolastici, all‟interno
delle funzioni aggiuntive previste dal loro contratto collettivo di lavoro);”
Didattica di ricerca e attenta ai diversi stili cognitivi e di apprendimento degli alunni.
Occorre tenere presenti i diversi stili di apprendimento di tutti i nostri allievi e in particolar
modo adoperarsi nella scelta dei metodi correlati a questi, al fine di favorire il più largamente
possibile la “transcodificazione” dei saperi a vari livelli di difficoltà. Il modello cooperativo
con ruoli adeguati, il tutoring, la didattica per problemi reali diventa efficace nella stretta
collaborazione tra insegnanti curricolari che conoscono meglio un campo di sapere, la sua
epistemologia e docenti di sostegno, che conoscono meglio l‟alunno, con le sue
caratteristiche, i suoi bisogni; la continua ricerca di punti di contatto tra obiettivi curricolari
dei vari saperi disciplinari i e i livelli di performance degli allievi suffragata da strumenti
innovativi non può che tradurre una didattica inclusiva.
Sperimentazione della flessibilità e configurabilità delle soluzioni informatiche per
molteplici applicazioni e personalizzazioni;
Documentazione delle varie esperienze e delle buone prassi in modo da renderle
facilmente disponibili, consultabili ed eventualmente replicabili
Il bisogno di formazione specifico degli insegnanti è volto alla realizzazione di buone prassi
inclusive. L‟aggiornamento continuo e permanente, non può che rendere sempre più speciale
53
la normalità, arricchendo la didattica e le relazioni educative.
Elementi innovativi del Piano Inclusivo
Ecco di seguito illustrata la scelta degli attrezzi di lavoro di prassi usate nelle nostre aule e laboratori:
ausili, software, hardware, strumenti, “facilitatori”, finalizzati a intervenire sul disagio psicofisico,
svantaggio, DSA, ma interessanti per tutti gli allievi
Obiettivi trasversali correlati all’uso delle nuove tecnologie:
·
Capacità di apprendere per “costruttivismo interazionista” e performance di tutorship,
avvalendosi di una varietà di strumenti e risorse informatiche;
·
Capacità di relazionarsi in attività di apprendimento guidato o problem solving attraverso le
nuove tecnologie
·
Capacità di argomentare in modo reticolare e non lineare (nel gruppo classe-classi-docenti
Istituto-rete) in attività didattiche con insegnanti e allievi dello stesso e di altri Istituti.
·
Obiettivi educative formativi:
·
Potenziare i prerequisiti cognitivi di base: leggere, scrivere, ascoltare
·
Potenziare la memoria, la concentrazione e la riflessione;
·
Acquisizione del metodo sperimentale;
·
Sviluppare la capacità di codificare in un linguaggio tecnico e scientifico;
·
Educare ad un sapere unitario e multidisciplinare;
·
Acquisizione di un metodo di studio efficace, che migliori il rendimento (che economizzi il
tempo e che eviti il nozionismo);
·
Sapersi relazionare in modo adeguato con i coetanei e con gli adulti nell‟apprendimento
cooperativo;
·
Saper rispettare le regole all‟interno del gruppo;
54
·
Essere personalmente responsabili nel portare a termine gli impegni assunti;
Strategie
Le strategie metodologiche, per raggiungere gli obiettivi educativi e didattici, sono dai nostri
docenti, selezionate in relazione ai bisogni reali degli allievi e alle opportunità richieste dagli
argomenti di studio. L‟innovazione tecnologica, diffusa nella didattica quotidiana, mirerà a
migliorare e a ottimizzare le modalità dell‟apprendere .
Il passaggio da una didattica trasmissiva a una laboratoriale, interattiva per l‟intera classe, dà luogo
ad un apprendimento condiviso, dove alunni e insegnanti insieme costruiscono il processo che porta
alla conoscenza, avvalendosi di linguaggi multimediali condividono, manipolano contenuti anche a
distanza e in tempo reale.
I mezzi e gli strumenti
Registri, Diari di bordo, Computer, scanner, scanner a penna, cuffie, microfono, webcam, schede
operative organizzate su “quadernoni personalizzati”, e-book, progettati per avviare ad un ordine
metodologico, e mirate al potenziamento dei prerequisiti, dell‟apprendimento (attenzione,
concentrazione, discriminazione, classificazione, organizzazione spazio-tempo, comprensione e
analisi del testo, di ortografia); libri di testo, libri digitali, testi alternativi, schemi riassuntivi,
immagini, disegni.
Metodologie:
■ Da preferire la lezione interattiva, partecipata, con attività di gruppo e “individualizzati” al
bisogno;
■ Metodo sperimentale per stimolare la curiosità, l‟intuizione, la creatività e l‟operatività, in
modo che la scoperta dei fenomeni diventi, non solo specifico apprendimento della
disciplina, ma sviluppo di abilità;
■ Ricerca della transcodificazione, degli obiettivi, performances filmabili, a volte non visibili,
ma preziose soprattutto con allievi diversamente abili che possono consentire delle
microanalisi, “ingrandimenti” sui singoli micro obiettivi;
55
Monitoraggio e valutazione
Il monitoraggio sull‟andamento dell‟Inclusione sarà garantito da un “gruppo di pilotaggio” composto
da alcuni docenti dell‟Istituto esperti nel campo delle tecnologie, da rappresentanti del CTS,
dell‟A.I.D. e dell‟Unical.
Sarà cura del gruppo di pilotaggio raccogliere gli elementi di valutazione forniti dalle diverse
componenti (docenti, alunni, genitori, esperti, partecipanti alle azioni di formazione) ed elaborare una
sintesi valutativa sull'intero progetto.
Valutazione degli allievi bes (h-dsa-altri bes)
L‟apprendimento, sarà valutato nelle sue diverse dimensioni: metacognitive, cognitive e
motivazionali.
Tra gli indicatori generali di valutazione: votazioni trimestrali, debiti formativi, progressi rispetto alla
situazione di partenza, analisi delle frequenze.
La valutazione dei percorsi personalizzati,(PDP/PEI) basate sui punti di forza e punti di criticità,
per tutte le categorie di BES, deve garantire, nei consigli di classe, scelte coerenti, trasparenti, nei
confronti degli allievi e assunzioni di responsabilità collegiali equilibrate, mirate alla crescita
dell‟allievo come “persona”, non dettate dal buonismo/pietismo, nel concedere aiuti non
indispensabili o peggio nel pretendere risposte impossibili.
Valutazione degli effetti di ricaduta sul curricolo. La valutazione sarà effettuata attraverso
strumenti che mettano in luce non solo le competenze acquisite ma anche e soprattutto le potenzialità
e i punti di forza dell‟allievo, in modo da poter elaborare interventi didattici e strategie
d‟apprendimento efficaci.
Le informazioni saranno raccolte attraverso appositi registri che andranno a tradurre oltre alle
conoscenza, competenze, abilità, l‟osservazione diretta degli atteggiamenti affettivi e cognitivi dello
studente, test, questionari a risposta aperta e chiusa, schede di osservazione e check list.
Le verifiche correlate agli obiettivi specifici attivate dai software, hardware, strumenti facilitatori
saranno iniziali, intermedie e finali per accertare le competenze acquisite.
Tra gli indicatori generali di valutazione: votazioni trimestrali/, debiti formativi, progressi rispetto alla
situazione di partenza, analisi delle frequenze.
Prove di verifiche oggettive correlate agli obiettivi specifici degli elementi innovativi; e osservazioni
in itinere, per quanto riguarda:
56

L‟uso degli strumenti multimediali;

Il livello di autonomia raggiunto nello studio;

Il livello delle conoscenze e competenze acquisite nelle varie discipline;
Valutazione degli alunni in situazione di handicap
Legge del 5 febbraio 1992, n. 104
Gazzetta Ufficiale del 17 febbraio 1992, n. 39 S.O. n. 30
Legge quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate.
artt.12 e 13 della O.M. 90/2001.Articolo 16 - Valutazione del rendimento e prove d'esame.
Art. 15 ( O.M.90/2001)
Diverse tipologie di “percorso scolastico” (ovvero di programmazione) può seguire un allievo
diversamente abile. Può avvalersi di una programmazione:
A) uguale o equipollente a quella proposta alla classe
B) ridotta e/o semplificata rispetto a quella proposta alla classe
C) differenziata
A)Programmazione uguale o equipollente a quella della classe. Lo studente segue in tutte le
materie il programma previsto per la classe svolgendo le medesime prove di verifica (o equipollenti).
E‟ quella che, seppur impropriamente, viene comunemente definita “programmazione per obiettivi
minimi”.
B) Programmazione ridotta e/o semplificata. Allo studente vengono proposti gli stessi contenuti
disciplinari previsti per la classe (o alcuni tra tali contenuti) i quali, tenendo conto delle difficoltà
dello studente stesso, vengono più o meno ridotti e/o semplificati.
C) Programmazione differenziata. Allo studente vengono proposti contenuti disciplinari diversi da
quelli della classe.
L’allievo che ha seguito per tutto l’anno il percorso A, in sede di scrutinio, viene valutato in
base agli stessi criteri adottati nei confronti degli altri alunni della classe : è quindi promosso ,
non promosso o promosso con debito/i formativo/i. Su nessun documento (pagella, tabellone con i
voti da esporre, ecc.) si fa riferimento alla situazione di handicap. Si tratta, pertanto, di una
promozione uguale sotto tutti gli aspetti ad una promozione di uno studente senza certificazione).
Qualora detto allievo è stato promosso, dovesse riuscire a proseguire l‟iter scolastico sempre
57
usufruendo dello stesso percorso, al termine del quinto anno sosterrà l‟esame di Stato svolgendo
prove uguali o equipollenti a quelle assegnate alla classe, conseguendo, in caso di esito positivo
dell’esame, il diploma di Stato. E‟ necessario sottolineare, perciò, che la sola presenza di una
certificazione e quindi del docente di sostegno, non pregiudica in alcun modo il percorso scolastico di
un allievo né, tanto meno, il conseguimento del diploma.
Le prove equipollenti, devono permettere l‟accertamento di una preparazione globale conforme a
quella della classe e, nel caso di esame di Stato, il raggiungimento, da parte del candidato, della soglia
di competenza giudicata necessaria ai fini del rilascio del titolo di studio. La prova equipollente deve
quindi necessariamente essere elaborata tenendo presenti le difficoltà dell’allievo (conseguenti
al suo deficit) e le sue potenzialità, avendo allo stesso modo ben chiari gli obiettivi che quella
determinata prova si prefigge di verificare. La predisposizione di tali prove richiede un lavoro di
stretta collaborazione tra docente di sostegno e docente disciplinare e, in generale, un lavoro di equipe
dell‟intero consiglio di classe.
Il ragazzo che ha seguito il percorso B,C, non avendo ovviamente raggiunto gli obiettivi didattici e
formativi riconducibili ai programmi ministeriali, non può essere valutato come il resto della classe,
ma viene valutato in funzione del raggiungimento degli obiettivi per lui stabiliti nel PEI. Gli alunni
valutati in modo differenziato come sopra possono partecipare agli esami di qualifica professionale,
svolgendo prove differenziate, omogenee al percorso svolto, finalizzate all'attestazione delle
competenze e delle abilità acquisite. Tale attestazione può costituire, in particolare quando il piano
educativo personalizzato preveda esperienze di orientamento, di tirocinio, di stage, di inserimento
lavorativo, un credito formativo spendibile nella frequenza di corsi di formazione professionale
nell'ambito delle intese con le Regioni e gli Enti locali.
La scelta del consiglio di classe in merito al percorso da far seguire ad uno studente, assume
pertanto un’importanza cruciale ai fini non solo dell‟esito dell‟iter scolastico ma anche ai fini del
progetto di vita della persona stessa. E‟ una decisione che deve basarsi su dati certi, raccolti dopo un
dallo studente. Tutto ciò, naturalmente per dare al maggior numero di allievi con certificazione,
tenendo conto delle loro difficoltà ma anche delle loro potenzialità, la possibilità di seguire un
percorso che, può portare al conseguimento di un titolo di studio avente valore legale. E’ importante
ancora evidenziare il ruolo cruciale e decisivo della famiglia in tema di valutazione. Se, infatti,
un consiglio di classe intende adottare una valutazione differenziata (percorsi B/C), in base al
comma 5, deve darne tempestiva comunicazione alla famiglia dello studente, la quale è chiamata
58
ad esprimere un formale consenso entro il termine fissato dalla scuola). Qualora la famiglia si
dichiari contraria alla modalità valutativa decisa dal consiglio di classe, l’alunno dovrà essere
valutato come gli altri suoi compagni, cioè in base agli artt. 12 e 13 della medesima ordinanza
ministeriale. Sempre l‟art. 15 prevede la possibilità che un consiglio di classe, qualora ritenga che
uno studente, durante il percorso formativo, sia in grado di raggiungere gli obiettivi didattici previsti
dai programmi ministeriali, esprima la valutazione rifacendosi agli artt. 12 e 13 (passando quindi da
un percorso B/C ad un percorso A), senza necessità di prove di idoneità relative all‟anno o agli anni
precedenti, in quanto il consiglio stesso è già in possesso di tutti gli elementi di valutazione (comma
4). Naturalmente, si può verificare anche il passaggio contrario, ovvero da un percorso A ad un
percorso B o C. L‟art. 15, infine, prevede che uno studente in situazione di handicap possa ripetere la
stessa classe fino a un massimo di tre volte.
Nei confronti degli alunni con minorazioni fisiche e sensoriali non si procede, di norma, ad alcuna
valutazione differenziata; è consentito, tuttavia, l'uso di particolari strumenti didattici appositamente
individuati dai docenti, al fine di accertare il livello di apprendimento non evidenziabile attraverso un
colloquio o prove scritte tradizionali. I tempi più lunghi nell'effettuazione delle prove scritte e
grafiche, previsti dal terzo comma dell‟art.318 del D.Lvo n.297/1994, riguardano le ore destinate
normalmente alle prove ma non possono comportare di norma un maggior numero di giorni rispetto a
quello stabilito dal calendario degli esami.
Valutazione e verifica dsa
Predisposizione del Piano personalizzato(DM 5669 /2011 (decreto attuativo legge 170/2010) , C.M.
n°8 del 6/3/2013, nota 2563 del 22/11/2013) e stesura relazione finale. Le modalità di valutazione
tengono conto dei progressi, ma anche delle conquiste e delle difficoltà in tutte le discipline dove
le DSA(dislessia, disortografia ,discalculia, disgrafia) si manifestano; la valutazione è correlata al
Piano didattico personalizzato dove ogni docente per la propria disciplina concorda con l‟allievo e la
famiglia (patto formativo) , gli strumenti compensativi ,le misure dispensative , le strategie inclusive
,gli obiettivi disciplinari
personalizzati e i parametri di valutazione adottati .La valutazione
scolastica, periodica e finale, degli alunni e degli studenti con DSA deve essere coerente con gli
interventi pedagogico-didattici .
Strategie compensative tabella delle misure, tabelle delle formule, calcolatrice, registratore, cartine
geografiche e storiche, tabelle della memoria di ogni tipo computers con programmi di videoscrittura
59
con correttore ortografico e sintesi vocale, commisurati al singolo caso cassette registrate dizionari di
lingua straniera computerizzati, tabelle, traduttori richiesta alle case editrici di produrre testi anche
ridotti e contenenti audiocassette o cd-rom.
Strumenti dispensativi: lettura a voce alta, scrittura veloce sotto dettatura, lettura di consegne, uso
del vocabolario, studio mnemonico delle tabelline; dispensa dallo studio delle lingue straniere in
forma scritta a causa delle difficoltà rappresentate dalla differenza tra scrittura e pronuncia; tempi più
lunghi per prove scritte e per lo studio, mediante una adeguata organizzazione degli spazi ed un
flessibile raccordo tra gli insegnanti; organizzazione di interrogazioni programmate; assegnazione di
compiti a casa in misura ridotta; possibilità d'uso di testi ridotti non per contenuto, ma per quantità di
pagine.
Verifiche programmate e concordate con l’alunno\a; • Verifiche orali a compensazione di quelle
scritte (soprattutto per la lingua straniera); • Valutazioni più attente alle conoscenze e alle competenze
di analisi, sintesi e collegamento piuttosto che alla correttezza formale; • Strumenti e mediatori
didattici nelle prove sia scritte sia orali (mappe concettuali, mappe cognitive, calcolatrice, tavola
pitagorica…); • Prove informatizzate; • Tempi più lunghi per l‟esecuzione delle prove; •
Pianificazione prove di valutazione formativa
Gli alunni stranieri : la valutazione
Linee guida per l‟accoglienza e l‟integrazione degli alunni stranieri, MIUR 2014 Possibile
adattamento dei programmi per i singoli alunni Formalizzazione di un vero e proprio piano didattico
personalizzato solo in via eccezionale Valutazione che tenga conto, per quanto possibile, della loro
storia scolastica precedente, degli esiti raggiunti, delle caratteristiche delle scuole frequentate, delle
abilità e competenze essenziali acquisite .Non abbassare gli obiettivi ma adattare gli strumenti e le
modalità con cui attuare la valutazione
Gli alunni con Bes non certificati
(Si favorirà la personalizzazione e individualizzazione dell‟apprendimento secondo quanto stabilito
La legge 28 marzo 2003, n. 53, in coerenza con il principio di autonomia delle istituzioni scolastiche e
secondo i principi sanciti dalla Costituzione" (art. 1), nel rispetto dei ritmi dell'età evolutiva, delle
differenze e dell'identità di ciascuno e delle scelte educative della famiglia)
Per gli studenti in situazione di svantaggio, non sono previste modalità differenziate di verifica e
tuttavia i criteri di valutazione dovranno tener conto della situazione dello studente e del progetto
personalizzato (PEP) portato avanti in corso d‟anno. Per altre situazioni di alunni con difficoltà di
apprendimento di varia natura, formalmente individuati dal Consiglio di classe, devono essere fornite
60
dal medesimo organo utili e opportune indicazioni per consentire a tali alunni di sostenere
adeguatamente l‟esame di Stato
L‟istituto ogni anno scolastico predispone il Piano Annuale per l’Inclusione, relazionando proprio
sul processo di inclusività agito, sullo stato dell‟arte in merito agli interventi inclusivi attivati in
itinere e sul miglioramento globale che si intende realizzare attraverso tutte le specifiche risorse
possedute .
Si può visionare il PAI nella sezione allegati.
61
RECUPERO E APPROFONDIMENTO
62
Interventi didattico-educativi di recupero
Le attività di sostegno e recupero costituiscono parte ordinaria e permanente del Piano dell‟offerta
formativa. Al fine di favorire il raggiungimento degli obiettivi d‟ apprendimento e contrastare
l‟insuccesso scolastico nonché favorire la motivazione, l‟istituto mette in atto diverse strategie per il
recupero delle carenze evidenziate.
RECUPERO IN ITINERE
E‟ rappresentato dalle attività di recupero proposte dal docente durante le ore curricolari e può
prevedere interventi in forma di
Riallineamento: è attivato nel primo mese di scuola ed è finalizzato ad eliminare eventuali disparità
relativamente al possesso dei prerequisiti ritenuti necessari per affrontare in modo proficuo gli
argomenti del nuovo anno scolastico
Pausa didattica: è effettuata in corso d‟anno e consiste nell‟interruzione del programma per svolgere
attività di recupero rivolte all‟intero gruppo classe o differenziate in funzione dei diversi livelli
presenti nella classe. Le attività proposte sono definite in piena autonomia dal docente e sono calibrate
in funzione del tipo di difficoltà riscontrato, secondo la logica della didattica su misura. Esse possono
prevedere la proposta di esercitazioni e spiegazioni aggiuntive anche in forma laboratoriale, lavori di
gruppo, cooperative learning, utilizzo delle nuove tecnologie e di audiovisivi, realizzazione di
ricerche e prodotti multimediali.
Interventi individualizzati: l‟insegnante dedica una parte della lezione per attività di recupero
rivolte ad un piccolo gruppo di allievi a cui assegna delle attività di rinforzo specifiche e/o delle
indicazioni di lavoro personalizzate.
RECUPERO EXTRACURRICOLARE
Si svolge in orario pomeridiano e si articola in:
Corsi di recupero:
Questa forma d‟ intervento è attivata nei confronti degli alunni che in sede di valutazione periodica e
finale presentino una o più insufficienze. L‟attività è seguita sempre da una verifica per
63
l‟accertamento del recupero delle carenze. L‟ attività svolta dovrà essere debitamente documentata
utilizzando l‟apposito registro che, oltre alle eventuali verifiche scritte e/o grafiche, dovrà contenere,
per ogni alunno, l‟indicazione del tipo di prova, degli argomenti, della griglia di valutazione con
relativo voto
RECUPERO CARENZE DOPO LO SCRUTINIO FINALE
Saranno attivati corsi di recupero nelle varie materie compatibilmente con le risorse finanziarie
disponibili e con la possibilità di costituire gruppi omogenei di studenti. I corsi saranno organizzati
per le materie d‟ indirizzo e per quelle di base. Sarà di volta in volta valutata l‟opportunità di attivare
moduli di recupero per altre discipline. Dopo lo scrutinio finale i corsi di recupero saranno effettuati
dopo la data fissata per la terza prova scritta dell‟Esame di Stato secondo il calendario che sarà
esposto all‟albo e sul sito web dell‟Istituto. Nel recupero estivo in caso di gruppi costituiti da alunni di
classi diverse, il docente titolare della disciplina per raccordarsi con il docente incaricato
dell‟intervento di recupero preparerà una scheda con gli obiettivi minimi e i bisogni formativi
dell‟alunno al fine di predisporre gli strumenti idonei al recupero. Particolare cura dovrà essere
prestata nel documentare le attività svolte. Sull‟apposito registro, da ritirare in segreteria didattica,
devono essere registrate:
 le presenze al corso;
 i contenuti svolti;
 le prove effettuate.
Gli studenti, destinatari degli interventi di recupero, sono tenuti sia alla frequenza dei corsi che
all‟obbligo di sottoporsi alle verifiche. Qualora i genitori o gli esercenti la patria potestà non ritengano
di avvalersi dell‟opportunità offerta dalla scuola, debbono comunicarlo per iscritto alla scuola stessa,
pur mantenendo l‟obbligo per l‟alunno di sottoporsi alla verifica finale.
CRITERI PER L‟ASSEGNAZIONE DEI DOCENTI
Per gli interventi di recupero estivo si affida al Dirigente Scolastico la scelta dei docenti indicando le
seguenti priorità:
 docenti interni;
 docenti esterni;
64
CALENDARIO VERIFICHE PER GLI ALLIEVI CON SOSPENSIONE DEL GIUDIZIO
Il calendario delle verifiche finali di saldo dei debiti sarà affisso all‟albo dell‟istituto e pubblicato sul
sito web.
Iniziative per valorizzare le eccellenze
Al fine di promuovere e valorizzare gli studenti maggiormente dotati, motivati e impegnati, l‟ITIS
promuove e partecipa ad attività che rappresentano un significativo complemento dell‟attività ordinaria.
Le iniziative tendono ad incoraggiare l‟impegno, la partecipazione e l‟interesse di tutti e a creare un
positivo clima di emulazione.
In particolare, l‟Istituto partecipa:

Alle Olimpiadi di Matematica organizzate con gare interne alla scuola, gare provinciali, gare
nazionali;

Gare nazionali e internazionali di robotica educativa ;

Gare nazionali di elettronica;

Gare nazionali di informatica e problem solving;

Certificazione esterna di competenza nelle lingue straniere.

Certificazione esterna CISCO

Concorsi nazionali con il patrocinio del MIUR
65
RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA
66
RAPPORTI SCUOLA FAMIGLIA
Per il raggiungimento del successo formativo, la scuola ritiene necessaria una collaborazione costante
e capillare con la famiglia attraverso diversi strumenti/modalità:
Patto educativo di corresponsabilità: approvato dal Collegio docenti, intende definire in maniera
dettagliata e condivisa diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma, studenti e
famiglie (DPR 235/2007, art.3). Il Patto Educativo, sottoscritto dal Dirigente Scolastico, da un
genitore e dallo/a studente/ssa, ha validità pluriennale corrispondente agli anni di frequenza
dell‟alunno;
Registro elettronico: Si tratta di un sistema avanzato di gestione dei dati relativi alla valutazione e
alla frequenza degli alunni. I genitori possono accedere, con una password individuale, al servizio via
Internet per conoscere i voti e le note disciplinari. Per accedere al sistema ogni famiglia deve
utilizzare un proprio CODICE PERSONALE e una PASSWORD (forniti dalla segreteria scolastica).
In tale modo è salvaguardata la riservatezza dei dati personali. Il codice e la password seguiranno
l'alunno in tutto il percorso scolastico;
Libretto personale firmato dai genitori. Su tale libretto sono registrate le giustificazioni delle
assenze, dei ritardi e delle uscite anticipate firmate dai genitori (o dell‟alunno stesso, se maggiorenne)
Colloqui individuali settimanali: il ricevimento avviene in un dato giorno e in una data ora scelta
dal docente ;
Incontro scuola-famiglia: i genitori hanno la possibilità di incontrare i docenti del consiglio di classe
. La data è comunicata tramite gli alunni e consultabile sul sito internet;
Consigli di classe aperti ai genitori e agli studenti programmati nel piano delle attività.
Per discutere particolari problemi è possibile convocare un Consiglio di Classe straordinario. Il
Consiglio di Classe può essere convocato dal Dirigente Scolastico al di fuori del normale calendario,
anche su richiesta dei docenti e/o dei rappresentanti dei genitori, quando si verifichino situazioni di
eccezionalità e di urgenza che richiedono il confronto tra tutte le componenti del Consiglio di Classe.
67
Sito web dell‟istituto www.itimonaco-cosenza.gov.it/dal quale è possibile avere tutte le informazioni
di carattere organizzativo più generale delle classi e dell‟istituto, in particolare:

orario scolastico delle lezioni

libri di testo

orario di ricevimento dei genitori

albo online con tutte le circolari interne

news sulle iniziative didattiche

comunicazioni sui corsi di recupero o di sostegno rivolti agli studenti

calendario scolastico ed altro.
68
ORIENTAMENTO
69
ORIENTAMENTO
L‟orientamento non deve essere inteso esclusivamente come educazione alla
decisionalità e alla scelta, ma cultura dell‟innovazione, del cambiamento,
dell‟intraprendere , dell‟imprenditorialità personale, il tutto in un processo formativo continuo.
In conformità con le Linee Guida in materia di Orientamento (C.M.43/09), dopo
un‟attenta analisi dei bisogni, il Collegio Docenti ha discusso e programmato per l‟attuale anno
scolastico , come parte integrante del POF, ma con una sua autonomia
progettuale e metodologica, un articolato insieme di interventi e attività.
L‟istituto svolge, in collaborazione con le scuole medie, in una logica di continuità,
attività d‟ informazione ed orientamento, accogliendo alunni della scuola media e/o
inviando propri docenti nelle loro sedi, per fornire a studenti e famiglie delle classi terze delle scuole
medie , elementi utili alla scelta del possibile indirizzo di studio.
L’attività di orientamento in ingresso, si sviluppa in maniera particolarmente intensa
tra dicembre e febbraio, nella fase delle iscrizioni, con iniziative varie ed innovative, quali :

Predisposizione di una brochure che illustra le attività dell‟ Istituto e il
curricolo . Il pieghevole viene distribuito agli alunni delle Scuole Medie del bacino d i utenza durante
gli incontri di Promozione.

Realizzazione DVD di Promozione dell‟Istituto.

Predisposizione e realizzazione di visite guidate da parte degli allievi delle 3^ classi delle
Scuole Medie nell‟Istituto. I visitatori possono rendersi conto delle strutture e delle
attrezzature dei nostri laboratori anche attraverso la partecipazione ad esperimenti. L‟attività
ha la finalità di fornire agli allievi delle scuole medie elementi di giudizio per una scelta
adeguatamente motivata.

Partecipazione dei docenti del gruppo di lavoro ad incontri mattutini e/o pomeridiani
organizzati dalle Scuole Medie sia con gli allievi che con i loro genitori per illustrare il PTOF
dell‟Istituto e per attivare dei mini corsi di robotica educativa ai futuri utenti

Organizzazione e gestione della manifestazione “ Open Day” durante la quale l‟Istituto
accoglie gli studenti e le loro famiglie per illustrare concretamente il piano dell‟offerta
formativa .

Visite guidate ai laboratori dell‟indirizzo Meccanica e meccatronica, Elettronica ed
Elettrotecnica ,Informatica e Telecomunicazione, per acquisire maggiori elementi al fine di
effettuare una scelta motivata e convinta.
70
L’attività di Orientamento in uscita destinata agli alunni delle 5^ classi per il prosieguo degli studi
Universitari o l‟inserimento nel mondo del lavoro si articola nelle seguenti fasi:

Organizzazione e gestione di visite presso l‟Università della Calabria

Conferenze di Orientamento per la partecipazione a concorsi per l‟accesso alla carriera
militare .

Alternanza scuola-lavoro.

Partecipazione a fiere, manifestazioni, convegni
L’orientamento longitudinale promuove l'apprendimento in tutto l'arco della vita e
assicura a tutti pari opportunità di raggiungere elevati livelli culturali e di sviluppare le
capacità e le competenze, attraverso conoscenze e abilità, coerenti con le attitudini e le
scelte personali. La centralità della fase formativa rimane un nodo strategico che porta gli allievi a
valutare se stessi e a chiedersi “chi sono ?” e “dove vado?” , guidandoli verso una gestione
consapevole ed efficace delle scelte future .Per questo, l‟istituto offre ai propri studenti l'opportunità
di mostrare e socializzare le competenze acquisite, la crescita personale ,il raggiungimento dei
propri obiettivi , attraverso E-PORTFOLIO.
71
ALTERNANZA
SCUOLA _LAVORO
72
Alternanza scuola lavoro (a.s. 2015-16)
L‟ alternanza scuola –lavoro intende fornire ai giovani, quelle competenze necessarie a inserirsi nel
mercato del lavoro, alternando lo studio in aula e la formazione in azienda, integrando i sistemi
dell‟istruzione, della formazione e del lavoro attraverso una collaborazione produttiva tra i diversi
ambiti . Quest‟anno la scuola coinvolgerà nei percorsi di alternanza solo gli studenti meritevoli del
triennio e non ha ancora deciso come articolare le 400 ore ,perché in attesa dei decreti Ministeriali
attuativi . È stata costituita una commissione sull‟alternanza coordinata dalla funzione strumentale,
con compiti di:

Programmare l’attività di alternanza

Controllare e gestire il progetto

Coordinare le attività dei tutor scolastici

Produrre materiali

Individuare gli alunni da destinare presso le aziende
Non è stato ancora costituito un comitato tecnico-scientifico, ma si sta pensando di realizzarlo, infatti
è in fase di elaborazione un regolamento per la sua costituzione. La scelta delle aziende da
coinvolgere
è avvenuta tramite una richiesta di adesione inviata alle maggiori associazioni di
categoria che operano nel territorio. In particolare, sono stati presi contatti con la Confindustria, la
Confapi, alcuni consorzi industriali. Inoltre, è stata coinvolta la fondazione ITS e l‟UNICAL (partner
della fondazione ITS) che ha manifestato interesse ad accogliere gli studenti in alternanza presso i
propri laboratori. Le adesioni ottenute ,da parte delle aziende e dell‟Università, non sono ancora tali
da poter coinvolgere nell‟alternanza tutti gli studenti del triennio. Pertanto, è necessario continuare a
costruire rapporti di collaborazione con le realtà aziendali presenti nel territorio. Importante a tal
proposito potrebbe essere organizzare da parte dell‟istituto, dei convegni sull‟alternanza scuola
lavoro al fine di coinvolgere ,sensibilizzare le realtà presenti nel territorio. La scuola ha organizzato
nel mese di novembre 2015, un convegno con la Confapi di Cosenza che ha visto la partecipazione
di molte imprese ,di esponenti di rilievo dell‟ INAIL e di alti vertici provinciali e regionali dei
consulenti del lavoro .Si intenderà fare ricorso, anche ,alla modalità dell‟impresa formativa simulata
,visto i risultati ampiamente positivi ottenuti dal nostro istituto. Oltre a tale modalità si dovrà
certamente ricorrere agli stages formativi in Italia e all‟Estero per poter coinvolgere tutti gli alunni del
triennio. A tal proposito sarà importante considerare le opportunità previste dai progetti Erasmus+. I
73
tutor didattici sono stati eletti nell‟ambito dei consigli di classe , uno per ogni consiglio, per dare
ruolo e centralità agli aspetti valutativi e didattici degli studenti in alternanza.
L'alternanza è a tutti gli effetti attività didattica. I tutor, quindi , saranno impegnati a seguire gli
alunni in alternanza e a coordinare il percorso didattico con quello aziendale mediante incontri
periodici con il tutor aziendale. In questa prima fase ,l‟ alternanza si svolgerà una volta a settimana,
per otto ore giornaliere e per tutto il periodo scolastico. Si è pensato, inoltre, di lasciare aperti
margini di flessibilità a tale organizzazione per consentire alle aziende di richiedere, in particolari
momenti dell‟anno, la partecipazione degli allievi anche per lunghi periodi (max due settimane) al
fine di collaborare ad esperienze significative. Per il momento non sono previsti rimborsi a carico
dell‟Istituto. E‟ stato, però, presentato al MIUR un progetto di alternanza da svolgersi in stage ,in cui
sono stati previsti rimborsi per spese di trasposto allievi. La valutazione e la certificazione delle
competenze spetterà al consiglio di classe. Sarà il tutor scolastico sentito il tutor aziendale, a
formulare le proposte di valutazione e seguire l'iter di certificazione, utilizzando le indicazioni e le
linee guida della commissione alternanza, comuni a tutta la scuola . Sin da quest'anno ,la funzione
strumentale per l‟alternanza ,seguirà i suoi diplomati con diverse iniziative , nel mondo del lavoro
anche fuori dalla scuola.
Resoconto dell’attività
Nell‟anno scolastico 2015-2016 il numero di Aziende/Enti esterni che hanno ospitato studenti in
alternanza scuola lavoro sono state complessivamente 16; presso essi sono stati collocati in stage 118
studenti. A tale insieme si riferiscono le osservazioni successive, giacché si evidenzia che anche
l‟Istituto Monaco si è attivato come ente ospitante con il progetto sul Cablaggio della rete Lan,
coinvolgendo in stage interni 17 studenti di 4° e 5° anno (considerando anche il nostro istituto
scolastico abbiamo in totale 17 enti con 135 studenti in as-l).
Normalmente è stato attivato un solo percorso di alternanza per ciascun Ente, ad eccezione dei
seguenti:

Unical, con cui sono stati attivati 10 percorsi in vari dipartimenti;

Euroforms RFS, con cui sono stati attivati due progetti, di cui uno all’estero.
74
%
Studenti
Totale
%
in
studenti in
Studenti
Percorso
Enti
in Enti
Associazione Avis Comunale di Cosenza
3
3
2,54
2,54
Costruit srl
3
3
2,54
2,54
CPL ASSOCIATI
3
3
2,54
2,54
Edil Commercio srl
1
1
0,85
0,85
27
22,88
Enti Ospitanti/Percorsi
Ente di formazione Euroform rfs
Studenti
in
Percorso
Euroform Rfs
6
5,08
Marco Polo Clear
21
17,80
Euro.Pan srl
4
4
3,39
3,39
Eurora sas di Giampiero Costantini & c
2
2
1,69
1,69
Fedele Chianello
5
5
4,24
4,24
Impresit srl Unipersonale
2
2
1,69
1,69
Longo&Longo di Longo Oronzo & C. Sas
4
4
3,39
3,39
Omnia Energia Spa
2
2
1,69
1,69
Reda Francesco & Silvio Srl
6
6
5,08
5,08
S2M Elettronica di Antonio Scorzo
1
1
0,85
0,85
Solaretika Group srl
2
2
1,69
1,69
45
38,14
Unical
Unical - Biblioteca Area Tecnico scientifica
6
5,08
Unical - Dip. Biologia Ecologia Scienze della Terra (DIBEST)
4
3,39
Cartografico
3
2,54
Unical - Dip. Dimeg Pompe utilizzabili come turbine idrauliche
4
3,39
Unical - Dip. Dimes
4
3,39
Unical - Dip. Fisica
5
4,24
Unical - Dip. Mat. Inf
6
5,08
Unical - Dip. Biologia Ecologia Scienze della Terra (DIBEST) Lab
75
Unical - Dip. Mat. Inf Gestione tecnica e amministrazione di reti di
calcolatori, computer e attrezzature di lab. Inf.
3
2,54
Unical - Dip. Mat. Inf. E Hacklab
6
5,08
Unical _ Dip. Dimes
4
3,39
Valuetech Srl
8
8
6,78
6,78
Totale
118
118
100,00
100,00
L‟ente che complessivamente ha accolto il maggior numero di studenti è stata l‟Unical (38%
distribuiti in vari dipartimenti). A seguire Euroform RFS che ha gestito circa il 23% degli studenti
coinvolgendoli in 2 percorsi.
Mediamente il numero dei partecipanti in ciascun percorso è stato di circa 4,5 studenti; se dal calcolo si
esclude il progetto Marco Polo (Euroforms) - che si scosta fortemente dalla media - tale valore si riduce a 3,8
studenti.
I percorsi non terminati nell‟a.s 15-16 ed in esecuzione ad inizio a.s. 2016-17 sono:

Reda Francesco & Silvio Srl

Marco Polo Clear

Il progetto presso l‟Unical - Dip. DIBEST Lab Sismologia
Classi coinvolte in stage esterni
La distribuzione per classi di appartenenza degli studenti evidenzia che solo 23 studenti delle terze
classi (tenuti per norma a svolgere attività in asl per il 2015-16) hanno svolto stage in alternanza; di
seguito i dettagli:
5 studenti con numero di ore>=198 (obiettivo medio annuo potrebbe quantificarsi in 133 ore,
considerando che il monte ore triennale è = 400)
2 studenti con numero di ore >= 100 e <198
8 studenti con numero di ore>= 50 e < 100
8 studenti con numero di ore <50
76
Tutor Scolastici
I tutor scolastici hanno seguito gli studenti in alternanza secondo la seguente distribuzione
Tutor/Percorso
Studente
Arcuri Assunta
3
Unical - Dip. Mat. Inf Gestione tecnica e amministrazione di reti di calcolatori, computer
e attrezzature di lab. Inf.
3
De Amicis Stefania
4
Longo&Longo di Longo Oronzo & C. Sas
De Luca Carmelo
4
11
Unical - Biblioteca Area Tecnico scientifica
6
Unical - Dip. Fisica
5
De Luca Concetta
4
Euro.Pan srl
4
De Luca Luigi
4
Associazione Avis Comunale di Cosenza
3
S2M Elettronica di Antonio Scorzo
1
Falvo Claudio Antonio Battista
50
CPL ASSOCIATI
3
Ente di formazione Euroform rfs
27
Eurora sas di Giampiero Costantini & c
2
Unical - Dip. Biologia Ecologia Scienze della Terra (DIBEST) Lab Cartografico
3
Unical - Dip. Dimes
4
Unical - Dip. Mat. Inf. E Hacklab
3
Valuetech Srl
8
Gaeta Giuseppe
Istituto Tecnico Industriale A Monaco
Leta Massimo Mario
Reda Francesco & Silvio Srl
17
17
6
6
77
Marini Olimpia
Unical - Dip. Mat. Inf
Rinaldi Gianfranco
6
6
4
Edil Commercio srl
1
Unical - Dip. Mat. Inf. E Hacklab
3
Rosa Raffaele
7
Costruit srl
3
Unical - Dip. Dimeg Pompe utilizzabili come turbine idrauliche
4
Rovense Franco
9
Fedele Chianello
5
Impresit srl Unipersonale
2
Omnia Energia Spa
2
Serrago Mario
Solaretika Group srl
Stefanizzi Massimo
Unical _ Dip. Dimes
Turano Loretta
Unical - Dip. Biologia Ecologia Scinze della Terra (DIBEST)
Totale complessivo
2
2
4
4
4
4
135
AL NETTO DELL’ITI MONACO GLI STUDENTI SONO 118
Per il corso serale
Si attueranno incontri con Confindustria, Confapi, altri enti , per creare maggiori occasioni di
confronto con il territorio al fine di collocare o ricollocare i giovani adulti nel mondo del lavoro. Si ,
favoriranno delle occasioni di alternanza che renderanno ancora più flessibili i percorsi didattici
valorizzando l‟esperienza, le conoscenze professionali e il vissuto personale di cui sono portatori gli
studenti ,svolgendo così , una importante funzione pubblica a servizio dei cittadini che vogliono
imparare lungo tutto l‟arco della vita
78
Alternanza scuola-lavoro (a.s.2016-17)
Per l‟anno scolastico 2016 - 2017 la programmazione delle attività di alternanza scuola lavoro è
rivolta a tutti gli alunni delle classi terze - per 150 ore - e delle classi quarte - per 220 ore - e prevede
la formazione degli studenti in aula e presso le strutture ospitanti.
Nel primo trimestre - privilegiando un periodo tematico sull‟alternanza scuola lavoro - saranno
attivati:

Incontri di orientamento (8 ore circa)

Corsi di formazione sulla sicurezza (12 ore circa)

Attività di formazione in aula/laboratorio a cura dei docenti curricolari, corsi di potenziamento
e attività e-learning su materiale fornito dai docenti (complessivamente 80 ore circa per le
terze, e 100 ore circa per le quarte).
A partire dal secondo trimestre le esperienze di alternanza lavoro si concluderanno:

con esperienze pratiche in aziende/enti in Italia o all‟estero

con esperienze di impresa formativa simulata
Tali attività saranno organizzate tenendo conto sia delle inclinazioni degli studenti che del loro
percorso di studio. I periodi in cui saranno organizzati gli stage esterni saranno programmati
preferibilmente nei momenti di pausa didattica o nelle fasce orarie pomeridiane, sempre nei limiti
delle disponibilità espresse dagli enti ospitanti in base alle convenzioni stipulate.
La normativa stabilisce che ai fini della validità del percorso di alternanza scuola lavoro la presenza
raggiunga almeno il 75% delle ore previste dal progetto.
I riferimenti relativi ai soggetti ospitanti e al periodo di fruizione dell‟esperienza pratica saranno
comunicati in base alle convenzioni stipulate.
79
E‟ istituito un Team di docenti per l‟alternanza scuola lavoro, disponibile sia a scuola presso un
ufficio di alternanza scuola lavoro, sia mediante e mail all‟indirizzo [email protected]
Inoltre un‟area del sito web www.itimonaco-cosenza.gov.it è appositamente dedicata all‟alternanza
scuola lavoro.
Nel periodo compreso tra il 12/12/2016 e il 22/12/2016 - per le sole classi terze e quarte - è istituita la
Settimana AS-L, durante cui saranno sospese le attività curriculari per favorire modalità didattiche
formative finalizzate all‟Alternanza Scuola Lavoro oppure stage presso aziende/enti ospitanti.
Per gli studenti non impegnati in stage esterni, i docenti curricolari tratteranno secondo il loro orario
scolastico gli argomenti disciplinari in modo funzionale all‟Alternanza Scuola Lavoro; i temi
programmati saranno condivisi in sede di Consiglio di Classe secondo le direttive definite dagli organi
collegiali di ciascun Dipartimento.
Eventuali corsi di potenziamento saranno attivati presso l‟istituto in orario pomeridiano dalle ore
14,00 alle ore 17,00:
Il corso sulla sicurezza si concluderà con un test finale e una certificazione; saranno programmati
possibilmente tre incontri di 4 ore e concentrati, sia per le terze e le quarte, in tre giornate consecutive
della settimana Asl.
La proposta dei contenuti generali dei percorsi di alternanza e di possibili argomenti di formazione in
aula/e-learning/potenziamento avverrà in sede di riunione dei Consigli di classe, sentiti i Dipartimenti.
Si propone a tal scopo una Linea Guida di pianificazione che si avvale di due modelli: (“Modello
Progettazione Dipartimento Asl” e “Modello Progettazione ASL Consigli Di Classe”). Le proposte
dipartimentali saranno consegnate ai coordinatori dei Consigli di classe, affinché siano recepite in
sede collegiale. I Consigli di Classe avranno facoltà di apportate modifiche, adattamenti, integrazioni
o optare per nuove proposte. I Consigli di Classe specificheranno i contenuti dei percorsi in modo
confacente ai progetti e secondo lo schema definito nel Modello Progettazione ASL Consigli Di
Classe
I coordinatori di classe, consegneranno alla Funzione Strumentale AS-L le proposte generali sui
percorsi per candidature esterne ai soggetti interessati (2 – 3 progetti per classe)
I Corsi di Potenziamento saranno attivati nelle ore pomeridiane per le seguenti discipline:

Inglese – finalizzati al rafforzamento delle competenze (conversation, technical english) per
80
affrontare esperienze all‟estero in AS-L; creazione di un CV in inglese;

Diritto – saranno affrontate tematiche inerenti le tipologie contrattuali di lavoro, diritti e
doveri dei dipendenti, adempimenti per la creazione d‟impresa, compilazione di un atto
costitutivo e di uno statuto.

Economia – saranno proposti approfondimenti titoli di credito, forme di finanziamento,
redazione di un business plan, il bilancio, le principali imposte, uffici e realtà territoriali,
elementi di marketing
I Corsi di Potenziamento si terranno indicativamente nel pomeriggio dalle 14,00 alle 17,00 e saranno
destinati principalmente alle classi quarte. Il corso di inglese sarà proposto agli studenti che si sono
candidati per partecipare ai progetti Erasmus all‟estero. Il periodo in cui collocare i corsi di
potenziamento pomeridiani è preferibilmente compreso fra novembre 2016 e febbraio 2017.
I materiali di approfondimento e i riferimenti web prodotti a cura di tutti i docenti coinvolti,
sostanzierà la documentazione e-learning sul sito della scuola.
Il corso di potenziamento, così come quello sulla sicurezza, si concluderanno con un test finale.
Saranno inoltre organizzate eventuali uscite/visite funzionali ai percorsi formativi di AS-L.
81
AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA
FORMATIVA
L‟offerta formativa del nostro Istituto, è stata articolata in modo da soddisfare adeguatamente i
bisogni e gli interessi degli studenti, evidenziati attraverso il monitoraggio e la valutazione dell‟azione
educativa, il dialogo con gli allievi e l‟osservazione dei cambiamenti della società e del territorio.
Accogliendo, quindi, le istanze della maggioranza di alunni e genitori, e constatata la validità dei
progetti attuati negli ultimi anni, quali strumenti efficaci e validissimi per l‟innovazione didattica,
sono state programmate attività che, da un lato, tengono conto della necessità di fornire agli allievi gli
strumenti idonei ad un inserimento consapevole nella società odierna (conoscenza delle lingue,
padronanza dello strumento informatico, esperienza dei mezzi di comunicazione e di informazione
multimediali) e, dall'altro , agevolano l'apprendimento delle materie curriculari, proponendo percorsi
che rinforzino l'azione didattica tradizionale e risultino, dunque, funzionali al raggiungimento del
successo scolastico. Non è stato trascurato il potenziamento delle aree che riguardano l'educazione
civica, l'educazione alla legalità e alla salute. Saranno, però, attivati solo i percorsi che prevedono
almeno un gruppo classe di allievi frequentanti .Ogni allievo è libero di partecipare a non più di due
corsi pomeridiani, di seguito presentati, scegliendo autonomamente, in base a interessi, attitudini,
obiettivi personali.
Contenuti specifici, tempi e modi di realizzazione saranno comunicati non appena i
singoli progetti diventeranno operativi. Alla fine di ogni percorso, l‟allievo, che abbia
frequentato con assiduità ed impegno, riceverà apposita certificazione
82
Quadro sinottico progetti per l’ampliamento dell’offerta formativa
A.s. 2015-16
Progetto
Personale
Costo
Priorità
1.222,08€
P3
N°
OLIMPIADI di
MATEMATICA
2
NANOSCIENZA CHE
PASSIONE
3
ANTEAS
LOTTA ALLO SPRECO
ALIMENTARE
4
IL GIARDINO
CONTINUA A
CRESCERE
5
I PERICOLI DELLA
RETE
6
LIBRIAMOCI
7
ECOSCHOOL
8
MONACO ON LINE
9
“QUANDO IL CIRCO
DIVENTA TEATRO”
10
ORIENTAMENTO
INTERNO SCUOLA
2 docenti
Collaboratore
scolastico
Assistente
Amministrativo
4 docenti
Collaboratore
scolastico
Assistente
Amministrativo
3 docenti
Collaboratore
scolastico
Assistente
Amministrativo
3 docenti
Collaboratore
scolastico
Assistente
Amministrativo
3 docenti
Collaboratore
scolastico
Assistente
Amministrativo
Docenti di lettere
1 Ata (bibliotecaria)
5 docenti
Collaboratore
scolastico
Assistente
Amministrativo
3 docenti
Collaboratore
scolastico
Assistente
Amministrativo
5 docenti
Collaboratore
scolastico
Assistente
Amministrativo
10 docenti
Collaboratore
scolastico
Classe di
concorso
A047
30000€
P3-P5
A013A038
A060
A042
Finanziato
P2-P3
A042-A050
AD01
375€
P2-P3
A060
AD01
0€
P1
A050
A042
C310
1275€
P2-P3
A050
0€
P2-P3
A060
A047
A050
AD01
858€
P2-P3
A050
AD01
0€
P2-P3
A050
AD01 A013
A038
0€
P9
A050
A013
A038
83
11
12
SPORTELLO
INCLUSIONE ITIS
“MONACO”/AID
PROGETTO
INTEGRAZIONE –
MOCI
NOI E L’ALTRO: IL
MONDO DEL
VOLONTARIATO
13
PROGETTO:CAMERA
MINORILE COSENZA
14
PROGETTO CINEMA
15
MONACO IN
….MUSICA
16
EURLAB - EUropean
Robotic Laborator
17
PARTECIPAZIONE
ROBOCUP
18
DOTAZIONI
IMPIANTISTICHE
DELL’UNITÀ
ABITATIVA
19
ALCOOL: RISORSA E
DIPENDENZA
20
CAMPIONATI
STUDENTESCHI
Assistente
Amministrativo
3 docenti
Collaboratore
scolastico
Assistente
Amministrativo
5 docenti
Collaboratore
scolastico
Assistente
Amministrativo
2 docenti
Collaboratore
scolastico
Assistente
Amministrativo
20 docenti
Collaboratore
scolastico
Assistente
Amministrativo
1 docente
Collaboratore
scolastico
Assistente
Amministrativo
2 docenti
Collaboratore
scolastico
Assistente
Amministrativo
3 docenti
Collaboratore
scolastico
Assistente
Amministrativo
6 docenti
Collaboratore
scolastico
Assistente
Amministrativo
2 docenti di chimica
Itp chimica
Collaboratore
scolastico
Assistente
Amministrativo
4 docenti ed fisica
Collaboratore
scolastico
AD01
A346
615€
P2
A050
AD01
0€
P2-P3
A050
finanziato
P3
A019
0€
P1
A050
0€
P1
A050
finanziato
P1-P5-P3
A042
A020
A346
0€
P1-P5-P3
A042
A047
13 570€
P3
A034
A035
0€
P3
0€
P1
A013
A029
84
21
“DONATORI DI
SANGUE …DONATORI
DI TEMPO”
22
SFRUTTAMENTO
DELLE RISORSE
DALLA PREISTORIA AI
GIORNI NOSTRI.
EVOLUZIONE DALLE
RISORSE PRIMARIE A
QUELLE SECONDARIE
Assistente
Amministrativo
1 docente
Collaboratore
scolastico
Assistente
Amministrativo
3 docenti
Collaboratore
scolastico
Assistente
Amministrativo
0€
P2
A050
0€
P2-P3
A050
A060
A013
Quadro sinottico progetti per l’ampliamento dell’offerta formativa
A.s. 2016-17
Descrizione
Priorità Rav
Contenuti
Destinatari
Ampliamento
curriculare
Alternanza
scuola-lavoro
Competenze
di
cittadinanza
Collegare
sistematicamente
la formazione in
aula con
l’esperienza
pratica,
arricchendo i
percorsi con
l’acquisizione di
esperienze
spendibili nel
mondo del lavoro
Collegare
sistematicamente
la formazione in
aula con
l’esperienza
pratica
Alunni del
triennio
Obbligo
di legge
Alunni del
triennio
Ampliamento
Docenti
interni
Sicurezza sui
luoghi di lavoro
Docenti
Obbligo
di legge
RSSP
Primo soccorso
Studenti
Obbligo
di legge
RSSP
Norme sulla
sicurezza sul
lavoro, contratti
di lavoro ,ecc
Alunni di III
e IV in
alternanza
scuolalavoro
Alunni di III
e IV
Recupero e
aggiornamento
del parco
macchine:
computerplotterstampanti.
Sicurezza
Sicurezza
Diritto per
l’alternanza
Inglese per
l’alternanza
Competenze
di
cittadinanza
Competenze
di
cittadinanza
Competenze
di
cittadinanza
Competenze
di
cittadinanza
Competenze
di
Potenziamento
linguistico per gli
Risorse
interne
F.s n°5
Docenti
interni
Risorse
dell’organico
dell’autonomia
Le figure
dell’organico
dell’autonomia
Risorse
esterne
Tutor aziendali
Le figure
dell’organico di
potenziamento
Le figure
dell’organico di
85
cittadinanza
Progetto CLIL
allievi in
alternanza
all’estero
Metodologia CLIL
potenziamento
Le figure
dell’organico di
potenziamento
PROGETTI PER LA VALORIZZAZIONE , IL POTENZIAMENTO E IL RECUPERO DELLE COMPETENZE MATEMATICHE –TECNICHE E
SCIENTIFICHE
Progetto
Risultati a
Preparare gli
Allievi
Ampliamento
Docente
UNICAL
distanza
studenti alla
motivati
interno
dip.nto di fisica
Lauree
scelta
e scienze dei
scientifiche
universitaria
materiali
CNR-Arpacal
Olimpiadi di Risultati delle Preparazione alle Alunni con
Ampliamento
Docente
prove nazionali gare territoriali e
valutazione
interno
matematica
standardizzate nazionali
positiva in
matematica
Progetto Cisco Competenze Integrare i
Alunni
Ampliamento
Docente
digitali
contenuti
interessati
interno
curriculari con
quelli previsti dal
syllabus CCNA
Exploration:
Routing Protocols
and Concepts
E.C.D.L.
Competenze Moduli della
Alunni del
Ampliamento
Docenti
digitali
patente europea
biennio
interni
del computer
Certificazione Competenze European proget
Alunni V
Ampliamento
Docenti
EPMQ
digitali
managment
classi inf e
interni
qualification
tel
Competenze Erasmus plus
Studenti
Ampliamento
Referent
Collaborazioni
digitali
Robotica
motivati
e della
con gli enti
EURLAB
Competenze
robotica
esterni
linguistiche
Competenze Preparazione alle
Studenti
Ampliamento
Referent
digitali
gare territorialimotivati
e della
Robocup
nazionali e
robotica
internazionali
Risultati
Preparazione alle Alunni con
Arricchimento Docenti
Gare di
scolastici
gare territoriali e
valutazione
interni
elettronica
nazionali
positiva in
elettronica
Risultati
Realizzare un
Alunni con
arricchimento Docenti
scolastici
dispositivo
valutazione
interni
elettromedicale
positiva in
Advanced up
per il
elettronica
programming
monitoraggio dei
for health
parametri vitali di
una persona
anziana
Risultati
Preparazione alle
Alunni con
Arricchimento Docenti
Giochi della
scolastici
gare territoriali e
valutazione
interni
chimica
nazionali
positiva in
chimica
Olimpiade di
Risultati
Preparazione alle
Alunni con
Arricchimento Docenti
informatica
scolastici
gare territoriali e
valutazione
interni
86
nazionali
Gare di
neuroscienze
Gare di
problem
solving
Risultati
scolastici
Preparazione alle
gare territoriali e
nazionali
Risultati
scolastici
Preparazione alle
gare territoriali e
nazionali
Competenze
digitali
Fibra ottica
Competenze
digitali
Produzione di
software reale
Risultati
scolastici
Risorse naturali
primarie e
secondarie
Sviluppo
sostenibile.
Chimica verde
Optifiberlab
Team
sviluppatori
ITIS
Sfruttamento
delle risorse
dalla preistoria
ai giorni
nostri.
Evoluzione
dalle risorse
primarie a
quelle
secondarie
Ti spiego che
cos’è la
chimica
Dalla
fantascienza
alla realtà :un
viaggio nel
mondo delle
nano scienze
Risultati
scolastici
Legami tra la
chimica e vita
quotidiana
Risultati
scolastici
Risultati
scolastici
Dispersione
“0”: “Io non
sono solo”
Risultati
scolastici
positiva in
informatica
Alunni con
valutazione
positiva in
chimica e
scienze
Alunni con
valutazione
positiva nelle
materie
scientifiche
Alunni triennio
diurno e serale
diplomati degli
indirizzi di Inf. e
Tel personale
tecnico in
servizio
nell’istituto
Allievi del
triennio
Docenti
interni
Arricchimento
Docenti
interni
Ampliamento
Docenti
interni
Arricchimento
Docente
interno
Arricchimento
Docenti
interni
Arricchimento
Docenti
interni
Arricchimento
Docenti
interni
Collaborazioni
con soggetti
esterni
Allievi biennio
Allievi biennio
Allievi
biennio
Recupero delle
competenze di
base di
matematica –
fisica -inglese
Arricchimento
Arricchimento
Allievi con
difficoltà nelle
discipline di
base
Unical-CNR
Docenti
dell’organico di
potenziamento
Docenti
di
sostegno
presenti nelle
classi prime
Docenti
dell’organico di
potenziamento
Potenziare il
Arricchimento
Allievi con
metodo di studio difficoltà nelle
Io so studiare
discipline di
base
PROGETTI PER LA VALORIZZAZIONE E IL POTENZIAMENTO DELLE DISCIPLINE MOTORIE E PER LO SVILUPPO DI UN SANO STILE DI
VITA
Attività
Competenze Attività sportive:
Tutti gli
Ampliamento
Referente
Collaborazioni
motorie e
di
Corsa,atletica
alunni
attività
con gli enti
87
sportive
extracurriculari
cittadinanza
leggera,palla a
sportiva
esterni
canestro,palla a
volo,rafting (con
uscite
didattiche).ecc
Alcool:
Competenze Guidare gli alunni Alunni
Ampliamento
Docenti
prevenzione e
di
alle conoscenze
motivati
interni di
dipendenza
cittadinanza delle proprietà
chimica
dell’alcool ,
elemento
sfruttabile come
risorsa per
l’economia del
territorio;
riconoscere le
situazioni in cui il
consumo di alcool
diventa una
dipendenza
Telethon 2016 Competenze Gli alunni
Allievi
Ampliamento
Docenti
Collaborazione
di
parteciperanno
interessati
interni di
con enti
cittadinanza alla
chimica
esterni
manifestazione
organizzata da
Telethon con
prodotti ottenuti
in laboratorio
sfruttando le
conoscenze e le
competenze
acquisite
Sportello
inclusione
diffondere
Alunni
Referente
Collaborazione
inclusione itis
conoscenze/comp genitori
per
con enti
“monaco”/aid
etenze sulle
territorio
l’inclusione
esterni
diverse tipologie
di DSA-BES
Ecoschool
Competenze programmi
Alunni
Ampliamento
Docenti
Collaborazione
di
internazionali per
interessati
interni
con enti
cittadinanza l’educazione, la
esterni
gestione e la
certificazione
ambientale.
PROGETTI PER LA VALORIZZAZIONE E POTENZIAMENTO DELLE COMPETENZE LETTERARIE- MUSICALI ED ARTISTICHE
Progetto
“Cinema”
Risultati
scolastici
Patrocinato
dall'assessorato
alla Cultura e
Scuola del
Comune di
Cosenza, è una
manifestazione
che diffonde la
cultura
attraverso il
cinema
stimolando gli
allievi alla
Tutti gli
alunni
Ampliamento
Docenti
interni
88
M.U.S.E……
Monaco in
Risultati
scolastici
Monaco in
…..musica
Competenze
di
cittadinanza
Nel museo
diocesano
come
mentefitness
(palestra per la
mente)
Cosenza dal
Medio Evo ai
nostri giorni
Competenze
di
cittadinanza
Libriamoci
Dalla parola
alla carta
Improve your
English and
get a B1
certification
Progetto:
Camera
minorile Cosenza
Excursus
storicopoliticogiuridicoeconomicosociale sulla
costituzione
italiana
Pollicino e
Alice:
Educazione all’
affettività
riflessione e alla
rielaborazione su
temi di grande
attualità’
Diffondere la
cultura attraverso
la musica e il
teatro
Promuovere la
cultura musicale
Alunni
interessati
Ampliamento
Docenti
interni
Alunni
interessati
del biennio e
del triennio
II B el., II B
mecc.
Arricchimento
Docenti
interni
Dal patrimonio
Arricchimento Docenti
artistico della
interni
città al recupero
della memoria
storica
artistica,religiosa.
Competenze Dal patrimonio
2B e , 2Bm, Arricchimento Docenti
di
artistico e
2Ei
interni
cittadinanza urbanistico della
città al recupero
della memoria
storica e
urbanistica del
territorio
Risultati
Promuovere la
Alunni
Arricchimento Docenti
scolastici
lettura per
interessati
interni
favorire la
crescita sociale e
personale dell’
individuo.
Risultati
Promuovere la
I e II B inf
Arricchimento Docenti
scolastici
scrittura
interni
PROGETTI PER LA VALORIZZAZIONE E IL POTENZIAMENTO DELLE COMPETENZE LINGUISTICHE
Risultati
Preparare gli
Alunni
Ampliamento Docenti
scolastici
alunni alla
motivati di
interni
certificazione B1
IV e V
PROGETTI PER LA LEGALITA’
Alunni
Ampliamento
motivati
Competenze
di
cittadinanza
Competenze
di
cittadinanza
Competenze
di
cittadinanza
Educazione ai
sentimenti
Alunni
motivati del
triennio
Ampliamento
IA inf-IBinfIEinf
Ampliamento
Docenti
interni
Docente
madre lingua
Collaborazione
con enti
esterni
Docenti
interni
Docenti
interni
Collaborazione
con enti
esterni
89
VISITE GUIDATE E VIAGGI DI ISTRUZIONE
Le visite guidate (durata 1 giorno) i viaggi d'istruzione (durata più di 1 giorno) e le uscite didattiche (
orario curriculare) costituiscono un fondamentale arricchimento della formazione umana e culturale
dello studente. Le tre tipologie dovranno essere il risultato di progetto realizzato in coerenza con le
finalità della scuola. La caratteristica comune delle iniziative didattico-culturali in argomento ha come
finalità l‟integrazione della normale attività della scuola o sul piano della formazione generale della
personalità degli alunni o sul piano del complemento delle preparazioni specifiche in vista del futuro
ingresso nel mondo del lavoro. È necessario, perciò, che gli alunni siano preventivamente forniti di
tutti gli elementi conoscitivi e didattici idonei a documentarli sul contenuto delle iniziative stesse. I
viaggi devono essere funzionali agli obiettivi cognitivi, culturali e didattici peculiari della scuola
Gli obiettivi formativi che i viaggi si prefiggono consistono, per l'appunto, nell'arricchimento
culturale e professionale degli studenti che vi partecipano. I viaggi d'istruzione, così genericamente
denominati, comprendono una vasta gamma di iniziative, che si possono così sintetizzare:
 viaggi di integrazione culturale, in Italia, per promuovere negli alunni una migliore conoscenza del
loro paese nei suoi aspetti paesaggistici, monumentali, culturali; all'estero, per constatare la realtà
sociale, economica, tecnologica, artistica di un altro paese, specie dei paesi aderenti all‟Unione
Europea;
 viaggi di integrazione della preparazione di indirizzo, essenzialmente finalizzati alle acquisizioni di
esperienze tecnico-scientifiche
.  viaggi-studio finalizzati al potenziamento della lingua inglese con l‟opportunità di effettuare uno
stage linguistico con corso itinerante.
 visite guidate, presso complessi aziendali, mostre, monumenti, musei, gallerie, località d'interesse
storico-artistico, parchi naturali, ecc.
 viaggi connessi ad attività sportive, finalizzati a garantire agli allievi esperienze differenziate di vita
ed attività sportive.
Per i criteri relativi ai viaggi di istruzione consultare l’art.9 del regolamento di istituto
PROGETTI PON e POR
La scuola offre agli alunni e ai docenti numerose attività extracurriculari grazie ai fondi strutturali che
l'Unione Europea mette a disposizione dei paesi membri per perseguire la coesione e lo sviluppo
economico-sociale nelle diverse regioni; fondi che l'Italia gestisce attraverso il Quadro strategico
nazionale - QSN ed i programmi operativi Nazionali e regionali (PON e POR)
90
SEZIONE 2 –ORGANIZZAZIONE E RISORSE UMANE
91
INFORMAZIONI GENERALI: Istituto Tecnico Industriale Statale “Antonio Monaco”
SEDE: Cosenza, Via Giulia, 9 tel. e fax: 0984-411881 / 411145
SITO INTERNET: www.itimonaco-cosenza.gov.it
DIRIGENTE SCOLASTICO: Giancarlo Florio
DIRETTORE AMMINISTRATIVO: Costantino Ponti
PRIMO COLLABORATORE (VICARIO): Prof.ssa Rosa Principe
SECONDO COLLABORATORE: Prof. Giuseppe Alimena
COORDINATORE ATTIVITA’ SPORTIVA :Prof. Vincenzo Caira
COORDINATORE CORSO SERALE: Prof. Daniela Fanello
FUNZIONI STRUMENTALI
N°1 GESTIONE DEL P.O.F. :Prof.ssa Loriana Aiello
N°2 SUPPORTO INFORMATICO PER L‟INNOVAZIONE TECNOLOGICA : Prof. Massimo Stefanizzi
N°3 SOSTEGNO AL LAVORO DEI DOCENTI :Prof.ssa Rosa Amendola
N°4 INTERVENTI E SERVIZI PER GLI STUDENTI E LE FAMIGLIE :Prof. Katia Lombardo
N°5:ALTERNANZA SCUOLA- LAVORO :Prof. Stefania De Amicis
REFERENTE PER L’INCLUSIONE-DSA: Prof.ssa Anna Barbieri.
REFERENTE PER LA ROBOTICA: Prof. Remo Scavello
92
Tempo scuola
Suddivisione del periodo delle lezioni
Il Collegio dei Docenti ha deliberato di adottare il trimestre poiché più proficuo in quanto consente:
1. una più razionale organizzazione degli spazi temporali in rapporto alla programmazione
didattico-educativa;
2.
una più organica distribuzione delle verifiche per monitorare costantemente il processo di
apprendimento nelle singole discipline al fine di attivare i necessari interventi di recupero .
Inizio delle lezioni
Il Collegio dei docenti dell‟ITI “A. MONACO” conferma il calendario scolastico stabilito dalla Regione,
deliberando l‟inizio delle lezioni il 14 settembre del 2016 con termine 10 giugno 2017.
Orario delle lezioni
Ora
LUNEDI
MARTEDI
MERCOLEDI
GIOVEDI
VENERDI
SABATO
1^
8.10-9.10
8.10-9.10
8.10-9.10
8.10-9.10
8.10-9.10
8.10-9.10
2^
9.10-10.10
9.10-10.10
9.10-10.10
9.10-10.10
9.10-10.10
9.10-10.10
3^
10.10-11.10
10.10-11.10
10.10-11.10
10.10-11.10
10.10-11.10
10.10-11.10
4^
11.10-12.10
11.10-12.10
5^
12.10-13.10
12.10-13.00
6^
13.00-13.50
11.10-12.10
12.10-13.00
11.10-12.10
12.10-13.10
13.00-13.50
11.10-12.10
12.10-13.00
11.10-12.10
12.10-13.10
13.00-13.50
*le seconde classi usciranno tre giorni alla settimana alle 13.50
Orario di funzionamento dell’Istituto
Uffici di Segreteria:
Orario di ricevimento del pubblico
tutti i giorni: 10.00 – 12.00
pomeridiano: martedì e giovedì 15.00-18.00
DSGA: tutti i giorni dalle 11.00 alle 12.00
Biblioteca: tutti i giorni come da orario delle lezioni
93
Risorse umane
COORDINATORI DI CLASSE
a.s 16-17
1AI
2AI
1BI
2BI
1CI
2CI
1DI
2DI
1EI
2EI-2AG
1FI
1GI
1AE
2AE
1BE
2BE
1CE
2CE
1AM
2AM
1BM
2BM
3AI
4AI
5AI
3BI
4BI
5BI
3CI
4CI
5CI
3DI
4DI
5DI
3DT
4DT
5DT
3AE
4AE
5AE
3BE
5BE
3AM
4AM
5AM
3BM
5BM
PROF. CAMPOLONGO
PROF.GALLO
PROF. CHIODO
PROF MILETO
PROF . CITRIGNO
PROF LUCENTE F.
PROF .MARINO
PROF .COSENTINI
PROF. BARBIERI C.
PROF. CAMPANELLA
PROF.LOMBARDO
PROF.MARINO
PROF.GALLO C
PROF.-DE LUCA C.
PROF.FORTE
PROF .RIPOLI
PROF.MATONTI
PROF. LUCENTE F
PROF.MATONTII
PROF NACCARATO
PROF.DE ROSE
PROF .COZZA E
PROF.AIELLO
PROF.ARCURI
PROF.IANNONE
PROF .CICALA
PROF.CAIRA
PROF.DE LUCA L
PROF .CAIRA
PROF.DE MECO
PROF .LUCENTE N.
PROF .LEONETTI
PROF. CICALA
PROF.IAZZOLINO
PROF .ORRICO
PROF .PRESTA F.
PROF .SICILIANO
PROF .DE LUCA C
PROF .MICIELI
PROF .IMBROGNO A.
PROF .TURANO
PROF.DE LUCA CONCETTA
PROF.BARCA
PROF.PEZZI
PROF.PASTORE
PROF.PANZA
PROF.ROSA
94
COORDINATORI DI DIPARTIMENTO
Dipartimento di Elettronica – ElettrotecnicaTelecomunicazioni
Dipartimento Informatica
Dipartimento di Meccanica e Meccatronica
Dipartimento di Matematica
Dipartimento di Italiano e Storia
Dipartimento di Scienze Integrate
Dipartimento di Ed.Fisica
Dipartimento di Diritto
Dipartimento di Religione
Dipartimento di Disegno e Tecnologie
Dipartimento sostegno
Dipartimento di Lingue
a.s. 16-17
Prof. De Luca C.
Prof.ssa A.Arcuri
Prof. G.Panza
Prof. G.Scarpino
Prof.ssa K.Lombardo
Prof. P.Marino
Prof. P. Carbone
Prof. ssa R.Principe
Prof. G. Alimena
Prof. M. Costa
Prof.ssa A.Barbieri
Prof. A.De Luca
CONSIGLIO D’ISTITUTO
PRESIDENTE: FRANCESCO VALOROSO;
DIRIGENTE SCOLASTICO: GIANCARLO FLORIO; D.S.G.A: COSTANTINO PONTI;
COMPONENTI DOCENTI: PRINCIPE ROSA- PANZA GIANFRANCO- STEFANIZZI MASSIMO-
LETA MASSIMO- BENNARDO MASSIMO -FANELLO DANIELA-BARCA ERMINIASCARPINO GIANFRANCO.
COMPONENTI ATA SACCOMANNO GIOVANNI-GAROFALO DOMENICO;
COMPONENTI GENITORI: CARIATI NELLA- CHIODO ELVIO-VALOROSO FRANCESCO-
BENTIVOGLIO ALFONSO
COMPONENTI ALUNNI: ORLANDO SEBASTIANO-PALERMO ANTONIO-TRINNI DENIS-BARBERIO
FRANCESCA
95
FABBISOGNO PERSONALE
ORGANICO A.S. 2016/17
POSTI COMUNI
CLASSE DI CONCORSO
CATTEDRE
A013 CHIMICA
3 + 9 ore
A019 DISCIPLINE GIURIDICHE ED ECONOMICHE
2
A020 DISCIPLINE MECCANICHE E TECNOLOGIA
5 + 12 ore
A029 EDUCAZIONE FISICA
4 + 14 ore
A034 ELETTRONICA
8
A035 ELETTROTECNICA
2 + 11 ore
A038 FISICA
3 + 9 ore
A042 INFORMATICA
12
A047 MATEMATICA
10 + 10 ore
A046 INGLESE
7 + 9 ore
A050 ITALIANO
14 + 14 ore
A060 SCIENZE
3
A042 PROGETTAZIONE MULTIMEDIALE
4 ore
A069 TECNOLOGIE DEI PROCESSI DI PRODUZIONE.
4 ore
A069 LABORATORI TECNICI
6 ore
C 240 LAB. CHIMICA E CHIM IND.
1
C260 LAB DI ELETTRONICA
4
C270 LAB DI ELETTROTECNICA
1
C290 LAB DI FISICA E FISICA APPLICATA
1
C310 LAB DI INFORMATICA IND.
7 +12 ore
C320 LAB MECCANICO- TECNOLOGICO
4
NOTE
96
POSTI DI SOSTEGNO
DOCENTI
8
ALUNNI
10
NOTE
6 rapporto 1/1 – 1
rapporto 1/2 – 3 rapporto
1/4
Allo stato attuale , la scuola dispone dei seguenti posti
N° 16
N°10
N° 18
N°1
collaboratori scolastici
personale amministrativo
tecnici di laboratori
addetto alla biblioteca
Per il triennio 16-17, 17-18 , 18-19, la scuola prevede come organico di potenziamento:
n° 4 collaboratori scolastici per i quattro plessi dell‟istituto;
n° 2 assistenti amministrativi per inventario e gestione del magazzino;
n°6 assistenti tecnici per i nuovi laboratori di grafica e comunicazione;
n °17 docenti per come segue:
Esonero Supplenze
Corsi di
vicario
brevi
recupero /
potenziam
ento
Progetti/
Potenziamento tempo
scuola
Ore d
i
utilizz
o
x
ROBOTICA
1200
x
ENERGIA
600
Classe di
concorso
Ore da
prestare
N° 2 A042
1200
x
N° 1 A020
600
x
N° 1 A019
600
N° 1 A046
600
x
x
DOCENTE DI
MADRELINGUA
INGLESE
600
N° 1 A047
600
x
x
POTENZIAMENTO
PROVE
STANDARDIZZATE
(INVALSI)
600
N° 1 A049
600
x
x
POTENZIAMENTO
PROVE
STANDARDIZZATE
(INVALSI)
POTENZIAMENTO DI
FISICA
600
N° 1 C240
600
x
x
ATTIVITA‟ DI
LABORATORIO
PROGETTO
NANOSCIENZE
600
N° 1 A060
600
x
x
PROGETTO
x
600
600
97
NANOSCIENZE
POTENZIAMENTO
PROVE
STANDARDIZZATE
(INVALSI)
600
DOCENTE
PSICOPEDAGOGISTA
PER ATTIVITA
SPORTELLO DI
INCLUSIONE – DSABES
POTENZIAMENTO E
SUPPORTO ALUNNI
BES
1200
x
DOMOTICA
600
x
x
LABORATORIO DI
DOMOTICA
600
600
x
x
LABORATORIO DI
ROBOTICA
600
N° 1 C320
600
x
x
LABORATORIO
MECCANICAENERGIA
600
N° 1 A071
600
x
x
ATTIVITA‟
PROPEDEUTICHE
ALLE DISCIPLINE
PROFESSIONALIZZA
NTI
DELL‟INDIRIZZO DI
GRAFICA
600
TOTALE
10200
N° 1 A050
600
x
N° 2 AD01
1200
x
N° 1 A034
600
x
N° 1 C260
600
N° 1 C310
x
10200
98
N° 6 docenti corso serale per come segue:
Classe di
concorso
Ore da
prestare
Supplenze
brevi
Progetti/Potenziamento
Ore di
utilizzo
N° 1 A042
600
x
x
600
N° 1 A034
600
x
x
600
N°1 A020
600
x
x
600
N° 1 C260
600
x
x
600
N° 1 C310
600
x
x
600
N° 1 C320
600
x
x
600
TOTALE
3600
3600
99
Risorse amministrative
UFFICIO PERSONALE
Si occupa della gestione del personale
UFFICIO SEGRETERIA DIDATTICA
Si occupa della gestione degli studenti
UFFICIO PROTOCOLLO
Provvede alla registrazione degli atti d‟ ufficio e alla gestione della corrispondenza in arrivo e in partenza
UFFICIO AMMINISTRATIVO
Si occupa della gestione finanziaria e degli affari generali
SERVIZI GENERALI/AREA TECNICA
ASSISTENTE TECNICO:
Collabora nella gestione dei laboratori
Provvede al riordino e custodia delle attrezzature
Gestisce le piccole manutenzioni
COLLABORATORE SCOLASTICO
Provvedere all‟apertura e chiusura dei locali
Esegue la pulizia dei locali e degli arredi
Sorveglia l‟accesso e il movimento del pubblico
Sorveglia gli studenti in caso di momentanea assenza degli insegnanti
Provvede all‟uso delle fotocopiatrici
UFFICIO TECNICO (Prof M.Bennardo)
Analizza le caratteristiche tecniche delle strutture esistenti (aule, aule speciali e laboratori)
Valuta il fabbisogno di attrezzature e di laboratori riguardo agli indirizzi dell‟istituto
Valuta i costi per i piani di adeguamento e sviluppo delle strutture e delle tecnologie della scuola
Elabora proposte/studi per il miglioramento di laboratori e/o la realizzazione di laboratori polifunzionali
COMMISSIONI
COMMISSIONE
ELETTORALE
Prof. Gaeta
Prof. Bennardo
RESPONSABILI
COMMISSIONE
ORARIO E ESAMI
PROVE
ALTERNANZA
BOOK IN PROGRESS:
INTEGRATIVI/IDONEITÀ
INVALSI
SCUOLA-LAVORO
Prof Stefanizzi,
Prof.ssa Lombardo
Prof.ssa De Amicis
Prof.ssa Iannone
Prof.ssa Amendola
Prof.Pagliuso
COMMISSIONE
POF
Prof.ssa Aiello
COMMISSIONE
Prof.Gradilone
Prof.Scarpino
Prof.Stefanizzi
Prof.ssa De Amicis
*Le commissioni, istituite in seno al Collegio dei docenti, hanno funzioni preparatorie rispetto alle delibere dello stesso.
DOCENTI PREPOSTI AL CONTROLLO
SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE(
)
DELL’APPLICAZIONE DEL DIVIETO DI
FUMO
Prof.Campanella
Prof.Torletti
Prof.Presta G.
E‟ un gruppo di lavoro organizzato dal Dirigente Scolastico ai sensi del D. Lgs. 81/08. E‟
costituito dagli Addetti al Servizio di Prevenzione e Protezione.
Provvede alla valutazione dei rischi nell‟ambiente di lavoro e all‟individuazione
delle relative misure di sicurezza
Elabora misure preventive, protettive e le procedure di sicurezza
Propone programmi d‟ informazione e di formazione dei lavoratori in materia di
sicurezza sul lavoro
100
Scelte organizzative e gestionali
Al fine di garantire la piena attuazione delle diverse attività didattiche previste dal PTOF, sono istituite le
seguenti figure:
 primo collaboratore
 secondo collaboratore
 coordinatori di attivita’
 coordinatore corso serale
 n° 5 funzioni strumentali
 referente per l’inclusione-dsa
 referente per la robotica
 animatore digitale
 coordinatori di classe
 coordinatori di dipartimento
 responsabili di laboratorio
 commissione elettorale
 commissione book in progress
 responsabile sicurezza ,prevenzione , primo soccorso
 nucleo di autovalutazione e miglioramento
 comitato tecnico scientifico
Primo collaboratore :
- Sostituisce il Dirigente Scolastico in caso di assenza o di impedimento, esercitandone tutte le
funzioni anche negli Organi Collegiali, redigendo atti, firmando documenti interni, curando i rapporti
con l'esterno;
-Si occupa della calendarizzazione degli scrutini, dei Consigli di Classe e degli incontri con le famiglie;
-
Vigila sull’orario di servizio del personale;
-
Organizza le attività collegiali d’intesa con il Dirigente scolastico;
-
Redige il verbale delle riunioni del Collegio dei docenti;
-
Cura l’organizzazione complessiva dell’Istituto con specifico riferimento agli aspetti logistici con
l’obiettivo di favorire la continuità orizzontale;
-
Cura i rapporti con il MPI, l’USR, l’USP ed altri Enti (Regione, Provincia, Comune, ASL)
-
Coadiuva il Dirigente nella tenuta della documentazione cartacea e informatica;
-
Cura i rapporti con gli organi collegiali anche svolgendo compiti di supporto per le procedure
elettive;
101
-
E’ membro di diritto del Gruppo di lavoro per l’elaborazione dell’offerta formativa.
-
Organizza l’orario in casi di sciopero dei docenti
-
Organizza e coordina il settore dell’extracurricularità rapportandosi alle funzioni strumentali e alle
altre figure che operano per la messa a punto e in opera di progetti e altre iniziative, anche svolgendo
funzioni di ricerca e proposta e curando gli adempimenti d’ufficio;
-
Coordina e conferisce coerenza alle iniziative di continuità verticale rapportandosi alle figure di
sistema competenti;
-
Svolge compiti di supporto e consulenza nei rapporti con le altre istituzioni scolastiche e culturali del
territorio, con specifico riferimento alle reti di scuole;
-
Organizza e coordina l’area del disagio rapportandosi alle funzioni strumentali e alle altre figure che
operano nell’area medesima;
Secondo collaboratore :
-
Sostituisce il Dirigente Scolastico assente per impegni istituzionali, malattia, ferie o permessi, in caso
di assenza del Primo collaboratore.
- Collabora con il Dirigente Scolastico ed il Primo collaboratore nella sostituzione dei docenti assenti su
apposito registro con criteri di efficienza ed equità.
- Collabora alla diffusione delle comunicazioni ordinarie nonché alla circolazione delle informazioni non
previste.
- Controlla le firme dei docenti relativamente alle attività collegiali programmate.
- Gestisce e rileva i ritardi e le uscite anticipate degli alunni, anche in assenza del Primo collaboratore.
- Controlla il rispetto del Regolamento d’Istituto da parte degli alunni (disciplina, ritardi, uscite
anticipate, ecc.) e controlla i singoli reparti dell’Istituto.
- Contatta le famiglie.
- Partecipa alle riunioni periodiche promosse dal Dirigente Scolastico.
- Supporta il lavoro del Dirigente Scolastico.
Coordinatore di attività:
-
-
Effettua comunicazioni telefoniche di servizio
organizza la sostituzione dei docenti temporaneamente assenti
diffonde le circolari – comunicazioni – informazioni al personale in servizio
controlla le firme di presa visione, organizzando un sistema di comunicazione interna funzionale e
rapida
redige a maggio/giugno, in collaborazione con i collaboratori scolastici un elenco di interventi
necessari nel plesso, da inoltrare all’Amministrazione Provinciale per l’avvio regolare del
successivo anno scolastico
riferisce sistematicamente al Dirigente scolastico circa l’andamento ed i problemi del plesso
controlla le scadenze per la presentazione di relazioni, domande, etc.
gestisce la prima parte del provvedimento disciplinare ( richiamo verbale, segnalazione alla
famiglia, note sul libretto personale ecc.) e informa il Dirigente Scolastico.
sovrintende al controllo delle condizioni di pulizia del plesso e segnala eventuali anomalie al
DSGA.
102
-
raccoglie le esigenze relative a materiali, sussidi, attrezzature necessarie al plesso.
è incaricato di vigilare e contestare le infrazioni per il divieto di fumare ai sensi della L.
24/11/1981 n° 689
- raccoglie e si fa portavoce di proposte, stimoli, lamentele, etc.
- media, se necessario, i rapporti tra colleghi e altro personale della scuola
- provvede alla messa a punto dell’orario scolastico ( supplenze, orario ricevimento docenti, ore
eccedenti, recuperi, compresenze ecc.)
- organizza l’entrata e l’uscita delle classi all’inizio e al termine delle lezioni
- raccoglie, vaglia adesioni ad iniziative generali
- dispone che i genitori accedano ai locali scolastici nelle modalità e nei tempi previsti dai
regolamenti interni all’Istituto e dall’organizzazione dei docenti in caso di convocazioni
- È punto di riferimento per i rappresentanti di classe
- accoglie ed accompagna personale, delle scuole del territorio, dell’ASL, del Comune, in visita nel
plesso
- controlla che le persone esterne abbiano un regolare permesso della Direzione per poter
accedere ai locali scolastici
- presiede il consiglio di classe su delega del Dirigente Scolastico
- collabora con la segreteria per la copertura di supplenze brevi nel plesso
- controlla l’autorizzazione ad esporre cartelli o similari in bacheca o agli albi di plesso
- cura e controlla il registro delle firme del personale in servizio
E’ istituita, per ogni consiglio di classe, la figura del coordinatore che ha i seguenti compiti in relazione alle
attività previste dal PTOF e dagli ordinamenti della scuola:
-
-
Coordina il Piano delle Attività formative di classe, garantendo la sua coerenza con gli indirizzi
contenuti nel PTOF ;
Coordina e cura, in collaborazione con gli altri membri del Consiglio di Classe, la stesura, la
realizzazione e la verifica del PEI e del PDP per i casi previsti dalla normativa vigente, in coerenza con
quanto stabilito nel piano triennale;
si occupa della stesura del piano didattico della classe;
tiene regolarmente informato il DS e i colleghi sul profitto e sul comportamento, tramite
frequenti contatti con gli altri docenti del consiglio, e li informa sui fatti più significativi
della classe facendo presente eventuali problemi emersi;
-
è il punto di riferimento circa tutti i problemi specifici del consiglio di classe;
tiene, in collaborazione con gli altri docenti della classe, il contatto con la rappresentanza dei genitori
e mantiene, in particolare, la corrispondenza con i genitori di alunni in difficoltà;
- controlla regolarmente le assenze degli studenti ponendo particolare attenzione ai casi di
irregolare frequenza ed inadeguato rendimento;
- presiede le sedute del CdC, in assenza del DS.
Animatore digitale :
-
segue, per il prossimo triennio, il processo di digitalizzazione della scuola;
organizza attività e laboratori per formare la comunità scolastica sui temi del PNSD;
individua soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili (ambienti di apprendimento integrati,
biblioteche multimediali, ammodernamento di siti internet, etc.);
lavora per la diffusione di una cultura digitale all’interno della scuola;
103
- stimola la partecipazione e la creatività degli studenti.
Coordinatore di dipartimento :
-
Predispone le linee generali della programmazione didattica delle materie con riferimento agli
obiettivi formativi, agli strumenti e ai criteri di valutazione per ciascun livello di classe in coerenza con
il PTOF;
- Aggiorna e ristruttura i percorsi delle singole discipline in funzione di una maggiore organicità del
percorso complessivo e degli obiettivi trasversali dei singoli indirizzi.
- Elabora proposte, in coerenza con la programmazione didattica, per la formulazione del Piano
dell’Offerta Formativa
- Formula i criteri per le attività integrative formative e collabora alla loro organizzazione
- Formula proposte per l’aggiornamento dei Docenti del dipartimento precisando contenuti, modalità
e innovazioni didattiche.
Il Referente di progetto:
-
predispone la documentazione utile per facilitare la realizzazione di attività raccogliendo
informazioni e notizie utili;
- coordina i lavori;
- richiede ad ogni docente coinvolto nell’attività l’espletamento del compito assunto nonché la
massima collaborazione per la riuscita dell’attività stessa;
- controlla il raggiungimento degli obiettivi previsti;
- relaziona al Dirigente scolastico su tutto lo svolgimento delle attività ( obiettivi, contenuti, problemi
emersi, difficoltà, proposte per il futuro).
Funzione strumentale :
Area
1
Denominazione
dell’area
GESTIONE DEL P.O.F.
Funzioni/compiti/attività

Revisionare il POF 2015/16 ed Elaborare il P.T.O.F. per il triennio
2016/2017 -2017/2018- 2018/2019 secondo le linee di indirizzo di
gestione ed amministrazione del DS e produrre la brochure per l’utenza.

Predisporre i file da inserire nel sito della scuola e da fornire alla
tipografia per la stampa della brochure per l’utenza.

Seguire lo sviluppo organico delle attività e proposte progettuali del POF,
stimolandone la realizzazione.

Assicurare il monitoraggio delle attività curriculari ed extra-curriculari di
ampliamento dell'offerta formativa.

Coordinamento di progetti extracurricolari (Piano Integrato PON – POR –
ERASMUS- etc..)

Predisporre e Coordinare l’autoanalisi di istituto;

Organizzare e calendarizzare gli incontri delle funzioni strumentali
104
2
3
4
SUPPORTO
INFORMATICO PER
L’INNOVAZIONE
TECNOLOGICA
SOSTEGNO AL
LAVORO DEI DOCENTI
INTERVENTI E SERVIZI
PER GLI STUDENTI E
LE FAMIGLIE

Curare l’aggiornamento e la gestione del sito istituzionale della scuola

Supportare i docenti nell’uso del registro elettronico.

Coordinare le fasi di raccolta ed inserimento dei dati riguardanti gli
scrutini elettronici.

Gestire la piattaforma e-learning dell’Istituto

Supporto ai docenti nei processi di innovazione tecnologica(uso delle
L.I.M. , Classi virtuali Classi senza aule etc) Didattica interattiva, didattica
laboratoriale

Supporto ai docenti nei processi di innovazione

(didattica laboratoriale, riforma degli ordinamenti, obbligo scolastico e
certificazione delle competenze, obbligo formativo, etc)

Assicurare sostegno ai docenti nella programmazione e nella
realizzazione delle attività di compensazione, integrazione e recupero dei
ritardi culturali e dei debiti formativi.

Assicurare il coordinamento delle attività dei cdc e dei dipartimenti, di
compensazione, recupero, integrazione e approfondimento, volte a
promuovere il successo scolastico e formativo degli alunni.

Curare il piano di formazione dei docenti

Collaborare e raccordarsi con i vari consigli di classe per programmare:
visite, viaggi ed escursioni didattiche

Gestire le attività dell’INVALSI

Assicurare la puntuale informazione a tutti gli studenti circa le attività e
le iniziative del POF, promuovendone la più ampia partecipazione, nel
rispetto dei bisogni individuali, delle attitudini e degli interessi

Rapporti con le famiglie

Gestione ritardi ed assenze degli alunni

Assicurare sostegno e collaborazione nell'accoglienza degli studenti delle
prime classi

Assicurare il raccordo con l’ufficio didattica

Coordinare la commissione orientamento e assicurare la progettazione di
una serie di interventi finalizzati all'orientamento interno ed esterno
degli studenti

Assicurare il coordinamento delle iniziative di informazione per le Scuole
Medie sui piani di studio, sulle opportunità formative e didattiche offerte
dal POF dell’Istituto

Garantire l’Informazione e la Consulenza agli allievi, programmando
105
attività in collaborazione con l’equipe del CIC
5
ALTERNANZA
SCUOLA- LAVORO

Coordinare l’attività del GLI ed elaborare il PAI

Organizzare le attività di alternanza scuola-lavoro in collegamento con il
Tutor aziendale e in raccordo con il Tutor scolastico

Coordinare il gruppo di progetto nella fase ideativa, attuativa e valutativa

Coordinare le attività all’interno della scuola

Garantire il rispetto degli standard condivisi

Curare il monitoraggio delle diverse esperienze e delle diverse fasi
dell’alternanza

Sviluppare e mantenere rapporti con i diversi partner territoriali ed
istituzionali

Predisporre strumenti per il monitoraggio, controllo e valutazione delle
procedure

Controllare e revisionare la documentazione

Effettuare report sull’attività progettuale al Collegio dei Docenti

Effettuare il monitoraggio al termine dell’attività.

Curare il rilascio della certificazione degli allievi in alternanza scuolalavoro
RESPONSABILE E ADDETTI DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
Il RSPP e gli ASPP scolastici hanno il compito di:
a) mantenere aggiornato il Documento di valutazione dei rischi, individuando le necessarie misure di
prevenzione e protezione e programmando gli interventi migliorativi
b) organizzare, coordinare e realizzare (per quanto di competenza) la formazione e
l’informazione del personale (docente e non docente) e degli allievi (se equiparati a lavoratori), come previsto
dal D.Lgs. 81/2008, dal D.M. 10/3/98 e dal D.M. 388/03, individuando e rendendo disponibili, all’occorrenza,
risorse umane ad integrazione di quelle presenti all’interno del SPP e, più in generale, della scuola
c) organizzare, verificare ed aggiornare il Piano d’Emergenza e tutti i relativi sottopiani (Primo
Soccorso, Antincendio ed Evacuazione)
d) sovrintendere ai controlli periodici antincendio da parte degli addetti antincendio della scuola e delle ditte
esterne operanti per conto dell’Ente proprietario degli edifici
106
e) coadiuvare il DS nei rapporti con l’Ente proprietario degli edifici e fornitore degli arredi, e
con le ditte che, per suo conto, eseguono lavori nell’istituto, tenendo sotto controllo gli aspetti legati alla
sicurezza, all’igiene e all’ergonomia delle forniture e sovrintendendo in
particolare all’apertura e alla conduzione dei cantieri all’interno della scuola
f) coadiuvare l’Ufficio Tecnico dell’istituto nei rapporti con i fornitori
di prodotti, materiali, attrezzature, apparecchiature e macchine, verificando la conformità
degli acquisti alle norme di sicurezza (marchio CE, schede di sicurezza, ecc.) ed archiviando
la relativa documentazione
g) coordinare gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria aventi lo scopo di mantenere livelli
accettabili di sicurezza e igiene all’interno dell’istituto
h) raccogliere ed archiviare tutta la documentazione tecnica relativa alla sicurezza della scuola
(certificato di agibilità, CPI, dichiarazioni di conformità, ecc.), coadiuvando il DS
nell’eventuale richiesta all’Ente proprietario degli edifici
i) coadiuvare il DS nei rapporti con l’organo di vigilanza competente per territorio, con i Vigili del fuoco e con
gli altri enti preposti alla sorveglianza degli ambienti di lavoro
j) elaborare i dati relativi agli infortuni, e agli incidenti occorsi a scuola, anche ai fini della
rendicontazione nelle riunioni periodiche previste dal D.Lgs. 81/2008 art. 35
k) promuovere, coordinare e condurre (per quanto di competenza) attività ed interventi didattici sui temi
della sicurezza, anche attraverso il supporto alla loro realizzazione da parte di altri docenti della scuola
l) partecipare alle riunioni e alle attività di coordinamento e aggiornamento organizzate dalla
Rete di agenzie per la sicurezza a favore delle scuole aderenti
m) coadiuvare il DS nel tenere informato il Consiglio di Istituto ed il Collegio dei Docenti sulla
gestione della sicurezza a scuola e sulle azioni svolte dal SPP
n) coadiuvare il DS nell’organizzazione e conduzione delle riunioni periodiche di prevenzione e protezione,
previste ai sensi dell’art. 35 del D.Lgs. 81/2008 e per la altri momenti di consultazione dei RLS previsti dal
decreto
o) collaborare con il DS ed il DSGA per la stesura del DUVRI nei casi previsti
p) collaborare con il DS per l’adozione di un sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro conforme a
quanto previsto dall’art. 30 D.Lgs. 81/08
COMITATO TECNICO SCIENTIFICO
107
Tale comitato è in via di realizzazione .Esso, costituisce un importante punto di riferimento per orientare le
azioni relative a quello che concerne il collegamento con il mondo del lavoro.
NUCLEO DI AUTOVALUTAZIONE E MIGLIORAMENTO
Per la stesura del rapporto di autovalutazione è stato istituito un nucleo costituito dal DS, alcuni docenti e il
DSGA , con la funzione di sintetizzare punti di forza e di debolezza dell’Istituto per formulare le conseguenti
strategie di miglioramento.
RESPONSABILE DEL SISTEMA GESTIONE QUALITA’
La Gestione del Sistema della Qualità è un lavoro in continuo svolgimento, che comprende la stesura delle
procedure per tutti i processi dell’Istituto, l’implementazione di tali procedure da parte degli attori del
processo educativo ed amministrativo e la verifica dell’applicazione delle procedure. Un gruppo di lavoro a ciò
dedicato opera con il coordinamento del Responsabile del Sistema di Gestione.
108
Piano di formazione
Il Piano triennale di formazione e aggiornamento del personale docente è finalizzato
all‟acquisizione di competenze per l'attuazione di interventi di miglioramento e adeguamento alle
nuove esigenze dell‟Offerta Formativa Triennale.
Le priorità di formazione che la scuola intende adottare riflettono le Priorità, i Traguardi individuati
nel RAV, i relativi Obiettivi di processo e il Piano di Miglioramento.
I nuovi bisogni formativi emersi dal RAV evidenziano la necessità di una formazione centrata sulle
competenze: potenziamento, certificazione, valutazione autentica e suoi strumenti, e sulla
conoscenza dei processi e delle metodologie necessarie a raggiungere i risultati di potenziamento:
didattica laboratoriale e uso sistematico di pratiche innovative, anche basate sulle Nuove
Tecnologie, e idonee a promuovere apprendimenti significativi.
L‟Istituto organizza, sia singolarmente che in Rete con altre scuole, corsi di formazione che
concorrono alla formazione sulle tematiche sopra individuate.
La misura minima di formazione (in termini di ore) che ciascun docente, a partire dal prossimo
anno scolastico 2016/17, dovrà certificare a fine anno, è di almeno 20 ore di formazione annuale,
salvo diverse indicazioni fornite dal Piano Nazionale di Formazione per la realizzazione di attività
formative. Oltre alle attività d‟Istituto, è prevista la possibilità di svolgere attività individuali di
formazione scelte liberamente ma in piena aderenza al RAV, al Piano di Miglioramento e alle
necessità formative individuate per questa Istituzione Scolastica. Si riconoscerà e si incentiverà la
libera iniziativa dei docenti, da “ricondurre comunque a una dimensione professionale utile ad
arricchire le competenze degli insegnanti e quindi la qualità dell’insegnamento”- nota MIUR prot. n.
000035 del 07/01/2016
– Indicazioni e orientamenti per la definizione del piano triennale per la formazione del personale,
la quale definisce la politica formativa di Istituto e di territorio, fondata sulla dimensione di rete di
scuole, e incentrata sui seguenti temi strategici:
- competenze digitali e per l’innovazione didattica e metodologica;
-curricolo e competenze ,
-valutazione autentica,
-bisogni educativi speciali,
-tecnologie didattiche,
-robotica,
-Clil
109
Un progetto efficace di innovazione strutturale e curricolare del sistema scolastico non si realizza
senza i docenti, ovvero senza la loro partecipazione e condivisione. Valorizzare il lavoro docente e
l'ambiente scolastico come risorsa per la didattica, significa favorire la comunicazione tra docenti,
diffondere la conoscenza di significative pratiche didattiche, con scambio di esperienze e
pianificazione dei programmi di intervento per giungere, infine, alla valutazione promozionale del
progetto formativo promosso collegialmente. In sostanza, ciò significa trasformare la nostra scuola in
Laboratori di Sviluppo Professionale per tutto il personale.
Il Piano di Formazione e Aggiornamento rappresenta un supporto utile al raggiungimento di obiettivi
trasversali attinenti la qualità delle risorse umane ed è pertanto un‟azione tendente a migliorare il
clima nell‟organizzazione, per creare condizioni favorevoli al raggiungimento degli obiettivi del
PTOF oltre che al tentativo di dare corpo ad attività di confronto, di ricerca e sperimentazione previste
dall‟Autonomia;
Il Collegio dei Docenti riconosce l‟aggiornamento, sia individuale che collegiale, come un aspetto
irrinunciabile e qualificante della funzione docente, funzionale alla promozione dell‟efficacia del
sistema scolastico e della qualità dell‟offerta formativa e deve essere inteso come un processo
sistematico e progressivo di consolidamento delle competenze.
FINALITA’ E OBIETTIVI DEL PIANO
• Acquisire conoscenze utili al miglioramento del rapporto educativo e alla facilitazione degli
apprendimenti, oltre a riflettere sui vissuti e sulle pratiche didattiche;
• Favorire il rinforzo della motivazione personale e della coscienza/responsabilità professionale;
• Migliorare la comunicazione tra i docenti, aumentando contestualmente conoscenza e stima
reciproca;
• Fornire occasioni di approfondimento e aggiornamento dei contenuti delle discipline in vista della
loro utilizzazione didattica.
Il Piano di Formazione e Aggiornamento tiene conto delle linee generali indicate annualmente dal
MIUR e degli orientamenti strategici della politica di Qualità del nostro Istituto finalizzata al
miglioramento continuo e si avvarrà di corsi organizzati dall‟ USR, da altri enti territoriali o istituti,
delle iniziative progettate dall‟Istituto, autonomamente o in rete con altre scuole.
Nell‟ambito di ciascun corso proposto saranno privilegiati momenti teorici , di confronto,
pratiche laboratoriali, nonché forme di aggregazione per grandi aree di significato tematico affine.
Sono compresi nel piano di formazione annuale dell‟Istituto:
110

i corsi di formazione organizzati da MIUR, e USR per rispondere a specifiche esigenze
connesse agli insegnamenti previsti dagli ordinamenti o ad innovazioni di carattere strutturale
o metodologico decise dall‟Amministrazione;

i corsi proposti dal MIUR, Ufficio Scolastico Regionale, Enti e associazioni professionali,
accreditati presso il Ministero, coerenti con gli obiettivi sopra enunciati;

i corsi organizzati dalle Reti di scuole a cui l‟Istituto aderisce;

gli interventi formativi, autonomamente progettati e realizzati dalla scuola a supporto dei
progetti di Istituto previsti dal POF;

gli interventi formativi predisposti dal datore di lavoro e discendenti da obblighi di legge
(Decreto Legislativo 81/2008).
Per garantire l‟efficacia nei processi di crescita professionale e l‟efficienza del servizio scolastico
offerto, il Collegio favorisce iniziative che fanno ricorso alla formazione on-line e
all‟autoformazione.
Le tematiche saranno inerenti ai bisogni rilevati, in coerenza con le specifiche esigenze
dell'Istituzione scolastica e dei docenti.
CORSI DI FORMAZIONE
L‟Istituto per gli anni scolastici 2016/2017, 2017/2018, 2018/2019 , si propone di organizzare delle
seguenti attività formative:
111
PERSONALE DOCENTE
Area della Formazione specifica per discipline

percorsi di formazione ed aggiornamento in ambito disciplinare (programmazione e didattica per
competenze, approcci didattici innovativi, metodologie laboratoriali, attuazione Alternanza
Scuola/Lavoro, conseguimento competenze necessarie per l‟attuazione del CLIL, etc.);
Area della Formazione digitale (azioni coerenti con il Piano Nazionale
Scuola Digitale - acquisizione di competenze digitali spendibili nella
didattica)

didattica e nuove tecnologie;

potenziamento del Registro Elettronico;

utilizzo della LIM;

utilizzo della piattaforma Moodle e delle piattaforme per le classi virtuali;

utilizzo dei dispositivi mobili e metodologia del BYOD;

formazione sul metodo della Flipped Classroom;

Corso di formazione sull’uso del software “Labview” ,per i docenti di elettronica

Corso di formazione sull’uso di piattaforme dedicate, per i docenti di informatica e
meccanica

le competenze digitali del personale docente (Piano nazionale scuola digitale - PNSD);

Area della Formazione su metodologie e strategie per rispondere ai BES

moduli formativi relativi a BES, DSA, e sugli ausili tecnologici applicati alla disabilità;
Area della Formazione sulla cultura della valutazione

approfondimenti su valutazione d‟Istituto, piani di miglioramento, piano triennale offerta formativa;

formazione per l‟innovazione didattico-metodologica;
Area della Formazione sulla cultura della sicurezza
112

interventi formativi nell’ambito dell’aggiornamento sulla Sicurezza nelle scuole (obbligo di
aggiornamento, attuazione delle misure di prevenzione e protezione dai rischi sui luoghi di
lavoro, con modalità ed organizzazione a cura di figura preposta);
Area della Formazione connessa a specifiche tematiche contemplate
nell’offerta formativa

Robotica educativa

tutte le iniziative di FORMAZIONE promosse dal MIUR, dall'USR Calabria e tutte le iniziative
riconosciute ed autorizzate dal MIUR
PERSONALE ATA

Primo soccorso D.Lgs. 81/08;

Addetto antincendio D.Lgs. 81/08;

Formazione di base e specifica sulla sicurezza di cui all’Accordo Stato-Regioni D.Lgs. 81/08;

Segreteria digitale e dematerializzazione;

Procedimenti amministrativi;

L’innovazione digitale nell’amministrazione (Piano nazionale scuola digitale - PNSD);

I corsi potranno essere tenuti anche in modalità blended (in presenza e on line, usufruendo della
piattaforma Moodle d’istituto).
Tutte le iniziative e proposte che perverranno dal MIUR, e le iniziative provenienti da altre istituzioni
(Università, scuole e reti di scuole, Enti locali, Enti, Federazioni Sportive, Associazioni, etc.), idonee ad un
arricchimento professionale, saranno oggetto di valutazione e diffusione tra il personale della scuola.
Il piano di formazione e aggiornamento dell’Istituto prevede (previa autorizzazione) la libera adesione
dei docenti, del personale amministrativo, dei collaboratori scolastici a corsi ed iniziative di formazione
organizzati da altre istituzioni scolastiche, enti ed associazioni accreditati.
Il Dirigente d’Istituto potrà curare, altresì, incontri di sviluppo professionale in tema di innovazioni
emergenti; i docenti, individualmente o in gruppo, potranno intraprendere iniziative di
autoaggiornamento, in coerenza con la mission dell'Istituto, e previa autorizzazione.
La realizzazione di qualsiasi iniziativa di formazione ed aggiornamento docenti e personale ATA è
comunque subordinata alla disponibilit{ di risorse finanziarie dell’Istituzione scolastica.
113
MODALITA’ DI REALIZZAZIONE E VALUTAZIONE DELL’EFFICACIA DELLA
FORMAZIONE E DELLA RICADUTA NELL’ATTIVITA’ CURRICULARE
Per ciascuna attività formativa:

il direttore del corso provvederà alla documentazione delle modalità di realizzazione e
partecipazione;

i docenti partecipanti ad attività esterne all‟Istituto dovranno mettere a disposizione dei
colleghi il materiale prodotto o distribuito durante il corso.
Per le iniziative di formazione ,la verifica di efficacia è costituita dalla realizzazione di materiali
inerenti allo specifico o alla dimostrazione del possesso di competenze documentate sul campo.
Il D.S. accerta l’avvenuta formazione mediante “Attestato di partecipazione” o “Diploma di
competenze acquisite” rilasciato dall’Ente formatore.
Si ricorda che la formazione deve essere certificata, cioè erogata da un soggetto accreditato dal
MIUR. Tutte le scuole statali e le Università sono automaticamente soggetti accreditati. Tutti gli
altri devono riportare in calce agli attestati gli estremi del decreto ministeriale che conferisce
loro l’accreditamento.
Il presente Piano può essere successivamente integrato con altre iniziative di formazione di volta in
volta proposte a livello nazionale, regionale e provinciale, cui l‟Istituto aderisce.
114
SEZIONE 3 -STRUTTURE E RISORSE MATERIALI
115
Risorse strutturali e laboratori
L‟ I.T.I. “A.Monaco” è costituito da tre edifici i primi due risalenti agli anni 1968-69, il terzo
realizzato nell‟anno scolastico 2014-15. Allo stato attuale essi costituiscono un unico complesso
scolastico .Data la specificità degli indirizzi di studio, la scuola è particolarmente attenta ai due aspetti
inscindibili della didattica :teorico e pratico. Pertanto , nell‟istituto sono presenti diversi laboratori .
BIBLIOTECA
Biblioteca con oltre 10000 volumi
Laboratorio
LABORATORI
Ubicazione
FESR
INF. 4
1° Piano Centrale
Officine lato nord
INFORM. 5 (MAT.)
Officine lato nord
INF. 6
Officine lato nord
SATELLITARE
Officine lato nord
LAB. ELETTR. 3
Aula magna
L. MISURE EL. COSTA
1° piano sopra aula magna
L. SISTEMI EL. INTRIERI
1° piano sopra aula magna
LN2
Officine lato nord
TDP 1
Officine lato SUD
TDP 2
Officine lato SUD
CHIMICA
Ed. Nuovo
FISICA
Ed. Nuovo
LINGUISTICO
1° piano Central.
LAB. MECCANICA MACCHINE ED
ENERGIA
LAB. SISTEMI E AUTOMAZIONE
Officine Lato Nord
TEC. MECCANICHE
D.P.O. MECC.
OfficinaLato Nord
OfficinaLato Nord
TEC. E TECNICHE DI
RAPPRESENTAZ. GRAFICA 1
TEC. E TECNICHE DI
RAPPRESENTAZ. GRAFICA 2
Officine lato sud
Officine Lato Nord
Officine lato sud
116
AULE
2 Sale insegnanti tradizionali
RIUNIONI
2 Sale insegnanti per la progettazione
didattica
Sala conferenze multimediale ( 250 posti)
Sala conferenze “San Martino”(in Via S.
Martino trav. Via Rivocati)
PALESTRA
2 Palestre coperte con campo da basket e
pallavolo.
3 Campi da gioco multifunzionali
(calcetto, pallavolo e basket) in erba
sintetica e con spalti .
1 palestra di potenziamento
UFFICI
Ufficio Presidenza;
Ufficio DSGA;
Ufficio Vice-presidenza;
6 Uffici di Segreteria;
Ufficio tecnico
SERVIZI
Magazzino
Servizio bar aperto in orario scolastico
Ascensore
Servizi di accesso per disabili
Spazi esterni per parcheggio auto e
motocicli
117
Reti
Le Istituzioni scolastiche possono promuovere o aderire ad accordi di rete, per lo svolgimento in
collaborazione di attività didattiche, di ricerca e di formazione; di amministrazione e contabilità; di
acquisto di beni e servizi; organizzative, o di altro tipo, coerenti con le finalità delle scuole. Tali
accordi, rappresentano un vero e proprio prototipo di forma associativa tra autonomie funzionali,
previsti e disciplinati dall’art. 7, commi 1-7, del d.P.R. n. 275/1999 e dall’art. 56 del d.i. n. 44/2001,
vengono distinti sia dai consorzi (trattati al comma 10), sia dalle convenzioni (ai commi 8-9), senza,
però, che i loro contorni vengano tratteggiati chiaramente. Secondo il disposto dell’art. 7 del
Regolamento dell’autonomia delle Istituzioni scolastiche (d.P.R. n. 275/1999), queste, nell’esercizio
dell’autonomia organizzativa, possono promuovere la stipulazione di accordi di rete tra di loro, o
aderire ad essi per un più efficace svolgimento dei propri compiti istituzionali.
Rete CLIL ITIS MONACO capofila ( L.S.Gabrielli di Trebisacce-L.S.di Castrovillari-ITC Pizzini di PaolaL.S.Sorza di Cosenza- Istituto Tommasi-Mancini di Cosenza)
Rete ROBOCUP ITIS MONACO
Capofila (IIS Green Falcone e Borsellino di Corigliano -Itis “E.
Fermi” di Castrovillari .I.C. Erodoto di Corigliano - I.C. “Leonetti” di Corigliano -I.C. “Padula”
Istituto Omnicomprensivo “Bianchi” di Scigliano -Iis “E.Siciliano”di
Acri -
Bisignano .
-I.C. “L.Settino”San Pietro In Guarano -Liceo Classico “B. Telesio”Cosenza –I.C.Zumbini di Cosenza I.C. Rende-Commenda-I.C. Gullo Cosenza- Iis “L. Costanzo”Decollatura (Cz)-I.C. “Don Milani – De
Matera” Via De Rada di Cosenza-I.C. Aprigliano-I.C. “Fratelli Bandiera”
San Giovanni In Fiore -I.C.
“Rita Pisano”-Pedace -I.C. Taverna di Montalto U.-Iis Cassano Ionio-I.C. “Zanotti Bianco”Sibari-I.C.
“Torano Castello Lattarico”- I.C. “Celico-Spezzano Piccolo”-I.C. Di Rogliano
Rete V@lutare per Crescere Capofila Istituto Lucrezia della Valle
118
AZIONI COERENTI CON IL PIANO NAZIONALE SCUOLA
DIGITALE
Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD), valido fino al 2020 – adottato con Decreto Ministeriale n. 851 del 27
ottobre 2015 – è una delle linee di azione della legge 107, “Riforma del sistema nazionale di istruzione e
formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”. Il PNSD prevede tre grandi linee di
attività in merito a miglioramento dotazioni hardware, attività didattiche e formazione degli insegnanti.
Ciascuna di queste mette in campo finanziamenti, quasi tutti tramite bando di progetti che le scuole devono
presentare. Il comma 58 della Legge 107/15 definisce gli obiettivi strategici del PNSD:


realizzazione di attività volte allo sviluppo delle competenze digitali degli studenti
potenziamento degli strumenti didattici e laboratoriali necessari a migliorare la formazione e i processi di
innovazione delle istituzioni scolastiche;

adozione di strumenti organizzativi e tecnologici per favorire la governance, la trasparenza e la
condivisione di dati, nonché lo scambio di informazioni

formazione dei docenti;

formazione dei direttori dei servizi generali e amministrativi, degli assistenti amministrativi e degli
assistenti tecnici per l'innovazione digitale nell'amministrazione;

potenziamento delle infrastrutture di rete, con particolare riferimento alla connettività nelle scuole;

valorizzazione delle migliori esperienze delle istituzioni scolastiche anche attraverso la promozione di una
rete nazionale di centri di ricerca e di formazione;

definizione dei criteri e delle finalità per l'adozione di testi didattici in formato digitale e per la produzione
e la diffusione di opere e materiali per la didattica, anche prodotti autonomamente dagli istituti scolastici.
ANIMATORE DIGITALE
L’azione 28 del Piano Nazionale Scuola Digitale prevede la nomina di un docente ad “animatore digitale” ossia
un docente che deve elaborare progetti ed attività per diffondere l’innovazione nella scuola secondo le linee
guida del PNSD. Il suo profilo (cfr. azione #28 del PNSD) è rivolto a:
FORMAZIONE INTERNA: stimolare la formazione interna alla scuola negli ambiti del PNSD, attraverso
l’organizzazione di laboratori formativi (senza essere necessariamente un formatore), favorendo l’animazione
e la partecipazione di tutta la comunità scolastica alle attività formative, come ad esempio quelle organizzate
attraverso gli snodi formativi.
COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITA’ SCOLASTICA: favorire la partecipazione e stimolare il protagonismo
degli studenti nell’organizzazione di workshop e altre attività, anche strutturate, sui temi del PNSD, anche
119
attraverso momenti formativi aperti alle famiglie e ad altri attori del territorio, per la realizzazione di una
cultura digitale condivisa.
CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE: individuare soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili da
diffondere all’interno degli ambienti della scuola (es. uso di particolari strumenti per la didattica di cui la
scuola si è dotata; la pratica di una metodologia comune; informazione su innovazioni esistenti in altre scuole;
un laboratorio di coding per tutti gli studenti), coerenti con l’analisi dei fabbisogni della scuola stessa, anche in
sinergia con attività di assistenza tecnica condotta da altre figure.
PNSD 2016-19
L'Animatore Digitale è il protagonista nell'azione quattro del Piano Nazionale Scuola Digitale, è la figura che
ha il compito di accompagnare, monitorare le azioni che promuovono la digitalizzazione. È utile ricordare che
alcune delle innovazioni richieste dal PNSD sono già attive nella nostra scuola e molte sono in fase di sviluppo.
Si elencano qui di seguito le AZIONI in cui l’Animatore Digitale ha collaborato e che sono già state realizzate o
stanno per attivarsi :
ACCESSO ALLA RETE
Cablaggio interno di tutti gli spazi della scuola. Progetto “wifi nuova sede” e progetto “ampliamento rete
LAN” con dorsale in fibra ottica. Consulenza con l’ente Provincia ed il direttore dei lavori per la
predisposizione del nuovo edificio del cablaggio strutturato fiber to desk (fibra ottica su ogni postazione di
lavoro). Referente tecnico (ATM) della connessione alla rete GARR con velocità di 100 Mbps. Realizzazione e
gestione dei server hot-spot per il wifi dei due plessi (vecchia e nuova sede). Gestione della rete LAN
dell’Istituto.
SPAZI E AMBIENTI PER L'APPRENDIMENTO

Progetto “LIM in classe” – Ambienti digitali. Il progetto prevede l’uso delle LIM in tutte le classi del
biennio.

Realizzazione di due ambienti tecnologici per docenti – progetto PON FESR e1- per facilitare la
formazione e l’aggiornamento permanente dei docenti.

Officina del recupero – progetto con MONDO DIGITALE per la realizzazione di una officina per la ricerca di
guasti ed il ripristino hardware e software di computer e periferiche. Il progetto prevede l’evoluzione in
un FAB-LAB.

Da realizzare un aula-laboratorio per l’ideazione di imprese innovative smart e percorsi di
autoimprenditorialità. Il laboratorio sarà utilizzato in ambito curriculare per la disciplina “Gestione
Progetto” e per sviluppare competenze e saperi sui progetti comunitari.
IDENTITA' DIGITALE
120

Digitalizzazione amministrativa.

Registro elettronico.
FORMAZIONE DEL PERSONALE
Formazione in servizio per l'innovazione didattica e innovativa. Progetto Erasmus+.
PROGETTI IN RETE
ATTIVITÀ DIDATTICO-METODOLOGICHE INNOVATIVE
1. PALESTRA DELL’INNOVAZIONE. Accordo in rete con la fondazione MONDO DIGITALE a partire dal 2014
per la realizzazione di attività e spazi didattici per l’innovazione. In particolare saranno potenziate le
attività di:Coding, Robotica educativa quale materia curriculare in tutte le classi del biennio, progetti di
innovazioni (Nonni su internet) , ICT per l’inclusione di alunni BES, home FAB-LAB con stampa 3D.
2.
PIATTAFORMA MOODLE
Utilizzata nel progetto di “Alternanza Scuola-Lavoro” Si propone: Come luogo di apprendimento e
formazione permanente aperto, attraverso la piattaforma installata sul sito
“www.itimonacolearning.it”. Il concetto di aula virtuale aperta ai bisogni ed ai livelli di
apprendimento degli allievi, tenendo conto dei tempi e dei modi di apprendimento. Cosa si può fare:
può essere luogo di formazione ed auto formazione permanente del personale della scuola, luogo di
potenziamento delle eccellenze e di recupero delle carenze, luogo di apprendimento per livelli ,luogo
di apprendimento per assi culturali, un luogo di apprendimento disciplinare, un luogo adatto per
erogare un‟ istruzione domiciliare, un luogo dove si incontra e si forma una comunità aperta alle
nuove sfide che il mondo ci propone.
3. NETWORK SCUOLA-IMPRESA CON TELECOM ITALIA
Il progetto vede la partecipazione della scuola per il settimo anno con il CONSEL – consorzio ELIS di Roma.
Coinvolge gli studenti e docenti nell’attività di formazione da parte della TELECOM con propri formatori
sulla tematica delle reti (reti fisse, reti mobili e reti in fibra ottica) e sulla didattica innovativa. Il progetto è
stato strutturato con la partecipazione del responsabile TELECOM e docenti referenti della scuola.
4. OFFICINA DEL RECUPERO ED AGGIORNAMENTO DEI PC E STAMPANTI DELL’ISTITUTO.
Il progetto prevede la partecipazione di studenti delle terze e delle quarte classi ad attività di “Alternanza
Scuola-Lavoro” il cui obiettivo è mantenere efficienti il parco macchine (PC e stampanti) in dotazione nei
vari laboratori didattici.
121
FORMAZIONE INTERNA
Prima annualità
1.Pubblicizzazione e socializzazione delle finalità del PNSD
Interventi

Creazione di una sezione dedicata sul sito della scuola

Incontri in presenza con il corpo docenti

2.Creazione di un team di supporto alla digitalizzazione
Coinvolgimento dei docenti interessati a comporre un gruppo a supporto delle azioni PNSD
3.Partecipazione alla rete territoriale e Nazionale Animatori Digitali
Sessioni formative utilizzo spazi web Istituto per componenti commissione web
Sessioni formative per amministratori sito web
Sessioni formative utilizzo spazi web per personale della scuola
4.Formazione docenti
Formazione utilizzo Google Apps per spazi Drive condivisi e documentazione di sistema
Formazione Registro elettronico
Azione di segnalazione di eventi / opportunità formative in ambito digitale.
Coinvolgimento di tutti i docenti all’utilizzo di testi digitali, ricerca di soluzioni sostenibili.
5.Partecipazione a progetti internazionali ( etwinning, Erasmus+ )
6.Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali
Seconda annualità
Interventi
Interventi
1.Partecipazione alla rete territoriale e Nazionale Animatori Digitali
2.Azione di segnalazione di eventi / opportunità formative in ambito digitale
3.Formazione avanzata per l’uso degli strumenti tecnologici in dotazione alla scuola: sessioni
formative per i docenti:
Aule LIM
Aula Cl@sse 2.0
Formazione Moodle
Google Apps
Nuovi spazi flessibili
4.Progettazione di percorsi didattici integrati basati sulla didattica per competenze
5.Sperimentazione e diffusione di metodologie e processi di didattica attiva e collaborativa:
adozione di metodologie didattiche innovative
strumenti e metodologie per l’inclusione degli studenti con bisogni speciali
6.Formazione per la creazione da parte di ogni studente del proprio e-portfolio
atto anche alla registrazione delle attività svolte nell’ambito di alternanza scuola-lavoro (cfr.
azione #9 del PNSD)
sessioni formative per amministratori sito web
sessioni formative utilizzo spazi web per personale della scuola
7.Partecipazione a progetti internazionali ( etwinning, Erasmus+ )
8.Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali
Terza annualità
1.Monitoraggio attività e rilevazione del livello di competenze digitali acquisite
2.Partecipazione alla rete territoriale e Nazionale Animatori Digitali
3.Azione di segnalazione di eventi / opportunità formative in ambito digitale
4.Progettazione di percorsi didattici integrati basati sulla didattica per competenze
5. Progettazione di percorsi di e-learning tramite utilizzo della piattaforma Moodle e Google
Apps come strumenti integrati per potenziare e rendere interattivo il processo di
insegnamento/apprendimento
6. Sperimentazione di percorsi didattici basati sull’utilizzo di dispositivi individuali ( BYOD )
122
7.Formazione sulle tematiche della cittadinanza digitale
8. Azioni di ricerca di soluzioni tecnologiche da sperimentare e su cui formarsi per gli
anni successivi
9.Partecipazione a progetti internazionali ( etwinning, Erasmus+ )
10.Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali
COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITA‟ SCOLASTICA
Prima annualità
1.Utilizzo di un spazi cloud d’Istituto per la condivisione di attività e la diffusione delle buone
Interventi
pratiche (Google apps for Education/Moodle)
2.Coordinamento con lo staff di direzione, con le figure di sistema e con gli assistenti Tecnici
3.Creazioni di spazi web specifici di documentazione e diffusione delle azioni relative al PNSD
4. Sviluppo del nuovo sito istituzionale della scuola in collaborazione con
la commissione web
5.Eventi aperti al territorio, con particolare riferimento ai genitori e agli alunni sui temi del
PNSD ( cittadinanza digitale, sicurezza, uso dei social network, educazione ai media,
cyberbullismo )
6.Partecipazione alla comunità E-twinning e Edu Schoolnet
7.Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali anche attraverso
accordi di rete con altre istituzioni scolastiche / Enti / Associazioni / Università
Seconda annualità
Interventi
Interventi
1.Implementazione del nuovo sito internet istituzionale della scuola
2.Implementazione di nuovi spazi cloud per la didattica
3.Coordinamento con lo staff di direzione, con le figure di sistema e con gli assistenti
tecnici
4.Eventi aperti al territorio, con particolare riferimento ai genitori e agli alunni sui temi del
PNSD ( cittadinanza digitale, sicurezza, uso dei social network, educazione ai media,
cyberbullismo )
5.Partecipazione comunità E-twinning
6.Avviare progetti in crowdfunding
7.Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali anche attraverso
accordi di rete con altre istituzioni scolastiche / Enti / Associazioni / Università
Terza annualità
1.Costruire un portfolio per certificare le competenze acquisite
2.Cogliere opportunità che derivano dall’uso consapevole della Rete per affrontare il
problema del digital divide, legato alla mancanza di competenze in ambito ICT e
Web
3. Mettere a disposizione della comunità risorse didattiche gratuite in modalità telematica
(podcast, audio video, video e-book)
4. Sperimentare soluzioni digitali hardware e software sempre più innovative e
condivisione delle esperienze
5.Realizzazione di una comunità anche online con famiglie e territorio, attraverso servizi
digitali che potenzino il ruolo del sito web della scuola e favoriscano il processo di
dematerializzazione del dialogo scuola-famiglia.
6.Coordinamento con lo staff di direzione, con le figure di sistema e con gli assistenti
tecnici.
7.Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali anche attraverso accordi
di rete con altre istituzioni scolastiche / Enti / Associazioni / Università
CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE
Prima annualità
123
Interventi
1.Revisione, integrazione, estensione della rete wi-fi di Istituto mediante la partecipazione
all’azione #2 del PNSD con attuazione del progetto PON
2.Ricognizione della dotazione tecnologica di Istituto e sua eventuale integrazione
/revisione
3.Revisione e utilizzo degli ambienti di apprendimento digitali creati mediante la
partecipazione all’azione #4 del PNSD con attuazione del Progetto PON se la candidatura
verrà successivamente accettato dal MIUR
3.Attività didattica e progettuale relativa alla Cl@sse 2.0 – sperimentazione nuove
metodologie
4.Diffusione della didattica project-based
5.Educazione ai media e ai social network; utilizzo dei social nella didattica tramite adesione
a progetti specifici e peer-education
6.Presentazione di strumenti di condivisione, di repository, di documenti, forum e blog e
classi virtuali
7.Sviluppo del pensiero computazionale
8.Diffusione dell’utilizzo del coding nella didattica (linguaggio Scratch)
9.Ricerca, selezione, organizzazione di informazioni
10.Coordinamento delle iniziative digitali per l’inclusione
Seconda annualità
Interventi
1.Stimolare e diffondere la didattica project-based
2.Sviluppo e diffusione di soluzioni per rendere un ambiente digitale con metodologie
innovative
3.Sperimentazione di nuove metodologie nella didattica: BYOD, webquest, etwinning
4.Potenziamento di Google apps for Education: utilizzo di Google Classroom
5.Creazione di repository disciplinari di video per la didattica auto-prodotti e/o selezionati a
cura della comunità docenti
6.Cittadinanza digitale
7.Costruire
curricola verticali per l’acquisizione di competenze digitali, soprattutto
Trasversali
8. Costruzione di curricola digitali
9.Potenziamento dell' aula 2.0
Terza annualità
1.Stimolare e diffondere la didattica project-based
Interventi
2.Sviluppo e diffusione di soluzioni per rendere un ambiente digitale con metodologie
innovative
3.Sperimentazione di nuove metodologie nella didattica: BYOD, webquest, etwinning
4.Creazione di repository disciplinari di video per la didattica auto-prodotti e/o selezionati a
cura della comunità docenti
5.Partecipazione ad eventi / workshop / concorsi sul territorio
6.Risorse educative aperte (OER) e costruzione di contenuti digitali
7.Collaborazione e comunicazione in rete: dalle piattaforme digitali scolastiche alle
comunità virtuali di pratica e di ricerca
8. Creazione di aule 2.0 e 3.0
Il PNSD per il PTOF potrebbe subire variazioni o aggiornamenti a seguito di bisogni o modifiche non prevedibili
in fase di programmazione.
124
SEZIONE 4 -QUALITA’DEI SERVIZI
E SICUREZZA
125
Qualita’ dei servizi
Per sviluppare e diffondere a tutti i livelli dell‟organizzazione scolastica la cultura e le metodologie
della qualità, la nostra scuola ha avviato il Progetto Qualità a partire dall‟anno scolastico 2002-2003.
Ad una prima fase, che è consistita in attività essenzialmente di carattere formativo, ha fatto seguito
una seconda che ha visto la sperimentazione sul "campo" (per
opera di un gruppo di lavoro
denominato Gruppo Qualità) delle metodologie per l‟attuazione di miglioramenti relativi ad aspetti
specifici che erano stati individuati come punti critici dell‟organizzazione scolastica. Nel 2003
l‟Istituto, dopo essersi dotato di un modello gestionale adatto a favorire il perseguimento della qualità
della sua organizzazione, ha conseguito per la prima volta la certificazione di conformità secondo la
norma di riferimento UNI EN ISO 9001:2000, da parte di un Organismo di certificazione esterno, a
ciò accreditato. Tale certificazione è stata poi ri conseguita a conferma dell‟andata a regime di tale
modello organizzativo, nel 2004 ,2005, 2006, 2007, 2008 e nel 2009 un altro Organismo di
Certificazione l‟ha riconfermata secondo la nuova norma di riferimento UNI EN ISO 9001:2008.
Dal 2003, quindi, il nostro istituto ha elaborato un modello organizzativo denominato "Sistema di
Gestione per la Qualità", riportato in un documento “ Manuale della Qualità “che descrive i processi
che riassumono i servizi offerti dalla scuola, definendone i relativi responsabili. Tale modello prevede
inoltre che venga definita dalla Dirigenza una "Politica della Qualità" esplicitata attraverso
l'individuazione di obiettivi misurabili e di cui sia possibile verificare il conseguimento. Il controllo
sulla corretta e puntuale applicazione del SGQ è affidato al Gruppo Qualità che ha il compito di
monitorare i risultati conseguiti in termini di prestazione dei processi attraverso la misurazione di
alcuni indicatori (Report indicatori per il monitoraggio dei processi), di effettuare delle verifiche
(Verifiche Ispettive Interne) riguardanti tutti i processi descritti nel Manuale della Qualità.
126
Organigramma della qualità
127
Attivita’ di autovalutazione
Dall‟a .s. 2014/15 l‟istituto ha avviato una serie di iniziative di Total Quality Management,
finalizzate all‟autovalutazione ed al miglioramento continuo.
Le più significative:

Sperimentazione del modello CAF.
La scuola è stata ammessa al progetto PON H 1 – FSE – 2011 - 1 Miglioramento delle performance
scolastiche 2007- 2013 “Percorso di autovalutazione guidata CAF”, che rappresenta una delle più
importanti iniziative del Dipartimento della Funzione Pubblica, in collaborazione con il Formez ed in
partnership con il MIUR, per sostenere le istituzioni scolastiche nei processi di miglioramento. Il
progetto ha previsto un percorso, per realizzare l‟autovalutazione della performance organizzativa
con il modello europeo CAF e il relativo Piano di miglioramento .L‟ istituto ha ricevuto un feedback
report , redatto dagli esperti del Centro Risorse Nazionale CAF , in cui si evidenziano i punti di forza
e si danno suggerimenti sulle aree da migliorare .

Adesione al progetto ministeriale “Sistema Nazionale di Valutazione “
Il nuovo sistema ministeriale prevede, per il prossimo triennio, la valutazione del sistema educativo di
istruzione attraverso determinati parametri quali la riduzione della dispersione scolastica e dell'
insuccesso scolastico; la riduzione delle differenze tra scuole e aree geografiche nei livelli di
apprendimento degli studenti; il rafforzamento delle competenze di base degli studenti rispetto alla
situazione di partenza e la valorizzazione degli esiti a distanza degli studenti con attenzione
all'università e al lavoro. Il “Monaco” è una delle scuole italiane che ha partecipato a tale progetto
realizzando l‟autovalutazione d‟istituto , in una ricerca partecipata all'insegna di un'autonomia
scolastica responsabile e di qualità.
Il presente PTOF è stato redatto tenendo in debito conto il RAV(rapporto di autovalutazione) e
attivando tutte le strategie utili a raggiungere gli obiettivi di processo evidenziati nel Piano di
Miglioramento.
Gruppo di autovalutazione e gestione della qualita’
Responsabile di funzione SGQ : Rosa Principe
Gruppo di autovalutazione: L. Aiello –A. Iannone- A. Barbieri –
128
Banca ore
L‟istituito , alfine di organizzare le attività didattiche con continuità di presenza dei docenti nelle
classi e quindi di garantire le sostituzioni dei professori assenti durante il proprio orario di lavoro ,per
qualunque causa ad esclusione degli scioperi e delle assemblee sindacali , istituisce una Banca delle
ore che coinvolge tutti i docenti i quali su base volontaria danno la propria adesione ad uno scambio
tra le ore effettivamente impiegate per sostituire i colleghi assenti e le ore usufruite per permessi,
brevi o per l‟intera giornata. A ciascun docente che aderisce alla banca è intestato un conto
individuale , su cui potrà immettere o prelevare ore. Le ore che possono essere conteggiate in tal
conto sono solo quelle fatte oltre il normale orario di cattedra per la sostituzione di colleghi assenti .
L‟utilizzo delle ore accantonate può avvenire in modi differenti:

Tramite permessi brevi secondo quanto previsto dal CCNL 2006/2009, art. 16, comma
1 e comma 3,

Concessione di giornata di ferie come da CCNL 2006/2009;
Le giornate maturate con la banca delle ore non vanno ad intaccare i normali giorni di ferie maturati
durante l‟ anno scolastico . L‟andamento della banca è monitorato dai collaboratori della Dirigenza.
Tutti i conti della banca delle ore intestati a ciascun docente saranno chiusi il 15 maggio di ciascun
anno scolastico.
129
Servizio di prevenzione e protezione
L‟Istituto, per assicurare che le attività scolastiche si svolgano in condizioni di sicurezza, ha
elaborato e redatto un documento per la valutazione dei rischi nei luoghi di lavoro (DVR) in
ottemperanza a quanto prescritto dal D.Lgs. n. 81/2008 e s.m.i. .
Esso contiene:

una relazione sulla valutazione di tutti i rischi per la sicurezza e la salute durante l'attività
lavorativa, nella quale sono specificati i criteri adottati per la valutazione stessa;

l'indicazione delle misure di prevenzione e di protezione attuate e dei dispositivi di protezione
individuali adottati, a seguito della valutazione di cui all'articolo 17, comma 1, lettera a) del
D.Lgs. 81/08;

il programma delle misure ritenute opportune per garantire il miglioramento nel tempo dei
livelli di sicurezza;

l'individuazione delle procedure per l'attuazione delle misure da realizzare, e delle figure che
vi debbono provvedere, in possesso di adeguate competenze e poteri;

l'individuazione delle mansioni che espongono i lavoratori a rischi specifici che richiedono
una riconosciuta capacità professionale, specifica esperienza, adeguata formazione e
addestramento.
L‟Istituto, inoltre, ha predisposto un Piano di emergenza ed evacuazione (PEE) di cui al D.M.
10/03/1998, prevedendo l‟effettuazione di prove di evacuazione nel corso di ogni annoscolastico. In
esso sono state individuate le modalità di gestione e le procedure da attuare, nel caso in cui si
verifichino situazioni di pericolo grave, immediato ed inevitabile per gli occupanti sia l‟edificio
vecchio che quello nuovo.
Il Piano tende a perseguire i seguenti obiettivi:
 prevenire o limitare pericoli alle persone sia all‟interno che all‟esterno all‟edificio scolastico;
 coordinare gli interventi del personale a tutti i livelli, in modo che siano ben definiti tutti i
comportamenti e le azioni che ogni persona, presente nella scuola, deve mettere in atto per
salvaguardare la propria incolumità e, se possibile, per limitare i danni ai beni e alla struttura
dell‟edificio;
 intervenire, dove necessario, con un primo soccorso sanitario;
 individuare tutte le emergenze che possano coinvolgere tutte le figure operanti nella scuola;
 definire esattamente i compiti da assegnare al personale docente e non, che opera all‟interno della
130
scuola, durante la fase emergenza.
Per garantire che le attività scolastiche siano svolte in sicurezza, il DVR ed il PEE prevedono che
nell‟Istituto operi il Servizio di Prevenzione e Protezione, costituito dal Coordinatore delle emergenze
(Dirigente Scolastico), dal Responsabile del Servizio (RSPP), da Addetti al Servizio (ASPP) e da
Squadre di emergenza (antincendio, primo soccorso, evacuazione) costituite da personale docente,
non docente e studenti.
Il Servizio di Prevenzione e Protezione provvede:

all‟individuazione dei fattori di rischio, alla valutazione dei rischi e all‟individuazione delle
misure per la sicurezza e la salubrità degli ambienti di lavoro;

ad elaborare ed attuare, per quanto di competenza, misure e procedure preventive e protettive
ai fini della sicurezza;

ad affrontare eventuali emergenze fin dal primo insorgere per contenerne gli effetti sulla
popolazione scolastica;

a pianificare le azioni necessarie per proteggere le persone sia da eventi interni che esterni e
coordinare i servizi di emergenza;

fornire una base informativa didattica per la formazione del personale docente, non docente e
degli alunni per l‟acquisizione delle procedure e dei comportamenti individuati nel Piano.Il
Servizio di controllo per il rispetto del divieto di fumo.Il servizio è svolto da un Docente
/ATA /Collaboratore scolastico , il quale controlla che gli alunni ed il personale si attengano
al rispetto del divieto di fumare (Legge n°448/2001) all‟interno dell‟edificio compreso le aree
all'aperto di pertinenza(D.L. 104/2013); inoltre è vietato l'utilizzo delle sigarette elettroniche .
131
SEZIONE V- Il Piano di Miglioramento
132
Nella sezione 5 del RAV ,la scuola ha indicato alcuni obiettivi di processo che intende
perseguire per raggiungere i traguardi connessi alle priorità. Questi sono:
Risultati scolastici e Risultati delle prove INVALSI.
Da un’attenta analisi sono emersi i seguenti risultati.
133
134
135
La seguente tabella ,mostra la relazione tra gli
strategiche
Area di processo
obiettivi di processo e le
priorità
E’ connesso alle
priorità…
Obiettivi di processo
1.Diminuzione
delle percentuali
alunni con sospensione
del giudizio e non
ammissione alla classe
1successiva
Curricolo,
progettazione e
valutazione
1 Risultati
scolastici
2 Risultati delle prove standardizzate
nazionali
X
X
3
4
1 Sperimentare attività didattiche e
metodologie innovative
Ambiente di
apprendimento
X
2
3
4
1
Inclusione e
differenziazione
2
3
4
1
Continuità e
orientamento
2
3
1
Orientamento
strategico e
organizzazione
2
3
1
Sviluppo e
valorizzazione
delle eccellenze
Integrazione con il
territorio e rapporti
con le famiglie
2
3
1
2
3
4
136
Scala di rilevanza degli obiettivi di processo
Al fine di valutare la rilevanza di ciascuno degli obiettivi di processo, è importante
compiere una stima della loro fattibilità. Ad ogni obiettivo si attribuisce un valore di
fattibilità e uno di impatto, determinando una scala di rilevanza.
Calcolo della necessità dell’intervento sulla base di fattibilità ed impatto
(Al fine di calcolare la rilevanza dell’obiettivo utilizzare la tabella riportando le stime sulla fattibilità e sull’impatto e il
prodotto dei due valori numerici.)
Impatto
(da 1 a 5)
Prodotto: valore
che identifica la
rilevanza
dell’intervento
5
5
25
4
5
20
4
5
20
Obiettivo di
Fattibilità
processo elencati
(da 1 a 5)
1
Risultati scolastici
Risultati delle prove
2 standardizzate nazionali
Sperimentare attività
didattiche e
3
metodologie innovative
4
Ridefiniamo ora l’elenco degli obiettivi di processo e indichiamo i risultati
attesi, gli indicatori di monitoraggio del processo e le modalità di misurazione
dei risultati.
137
Tabella 3 - Risultati attesi e monitoraggio
Obiettivo di
processo in via
di
attuazione
Risultati
attesi
Indicatori di
Modalità di
monitoraggio rilevazione
Aumentare di un punto Valutazione
Campionamento
all'anno la percentuale di trimestrale
esiti delle
alunni ammessi alla
di tutti gli studenti verifiche trimestrali ,
classe successiva e
controllo e confronto con
1 Risultati scolastici
ridurre di un punto
Dati relativi ai corsi i dati degli anni
quella di alunni con
di recupero
precedenti
giudizio sospeso
Ridurre il gap negativo
nelle prove
standardizzate rispetto a
Risultati delle prove
scuole con contesto
2 standardizzate
socio-economico e
nazionali
culturale simile
Risultati delle
Campionamento
prove unitarie
esiti delle
nelle classi 2^
prove unitarie e confronto
ogni trimestre, con con i risultati delle prove
correzione
standardizzate nazionali
collegiale e
degli anni precedenti
campionamento dei
risultati
Potenziamento della Potenziamento della rete
dotazione
Wifi dell‟istituto
tecnologica e delle Potenziamento del
Realizzato si/no
attività didattiche e registro elettronico
metodologiche
Potenziamento della
innovative
dotazione tecnologica Tasso/indice dei
delle classi
docenti che
Potenziamento della
sperimentano
dotazione
didattiche e
tecnologica della
metodologie
didattica
innovative
3
attraverso l‟uso di
strumenti innovativi
(LIM,aule per Debate e
Flip –Teaching)
Realizzato si / no
Relazioni finali dei
docenti.
Questionario docenti
Questionario alunni
Documenti pubblicati
Partecipazioni a gare
nazionali e internazionali
138
SEZIONE 2 - Decidere le azioni per raggiungere ciascun obiettivo di processo
Ipotizzare le azioni da compiere considerandone i possibili effetti negativi e
positivi a medio e a lungo termine
Valutazione degli effetti positivi e negativi delle azioni
Azione
prevista
Effetti positivi
all’interno
della scuola a
medio termine
Effetti negativi Effetti positivi
all’interno
all’interno
della scuola a della scuola a
medio termine lungo termine
Aumento
dell‟autostima negli
alunni e conseguente
Attività di
interesse verso lo
Uno studio meno
recupero di
studio . Diminuzione intenso nelle materie
Italiano
del numero di studenti non oggetto di
,Matematica e
con debito formativo in recupero.
Inglese nel biennio
quelle discipline
oggetto del recupero.
Abituare gli
studenti ad usare
Migliorare i risultati
conoscenze, abilità
delle prove
e capacità
standardizzate sia di
personali, sociali
italiano che di
e/o
matematica .
metodologiche, in
situazioni diverse.
Potenziare la
didattica
attraverso l‟uso di
strumenti
innovativi
(LIM,aule per
Debate e Flip –
Teaching)
La didattica finirebbe
per convergere
sempre più
sull‟obiettivo di
superare i test
d‟apprendimento a
spese di creatività ed
elaborazione
personale
Effetti negativi
all’interno
della scuola a
lungo termine
L‟acquisizione da
parte degli studenti
di un efficace metodo
di studio
Perdita dell‟autonomia
Un minor numero di
nello studio
sospesi in giudizio e
un maggior numero
di ammessi alla
classe successiva
Passare
automaticamente
dall‟abilità alla
competenza, dal
sapere al saper fare e
al saper essere.
Migliorare la didattica,
l‟apprendimento e gli
esiti scolastici
Maggiore sviluppo in
classe di confronto
I tempi di lavoro si Creare esperienze
critico, di relazioni e di dilatano rispetto alla significative
collaborazioni con i
lezione frontale
replicabili
propri compagni , di
interazione tra
insegnante e studente e
tra studenti.
Eccessiva importanza
attribuita alle prove
Valutare
surrettiziamente gli
insegnanti
Precludersi ad altre
forme di innovazione
139
Rapportiamo gli effetti delle azioni a un quadro di riferimento innovativo
Le azioni pianificate avranno effetti duraturi se incideranno sul raggiungimento di
obiettivi a breve termine, ma soprattutto se rappresenteranno un’occasione per
avviare un profondo processo di innovazione e cambiamento della scuola.
Nota
●
Appendice A - obiettivi triennali descritti nella Legge 107/2015
●
Appendice B - principi ispiratori alla base delle idee delle Avanguardie Educative
su cui Indire sta lavorando per favorire la disseminazione di pratiche innovative
nelle scuole
Caratteri innovativi
Caratteri innovativi dell‟obiettivo riferimento
Attivita‟ di recupero e miglioramento Prove
Invalsi
Connessione con il quadro di cui
in Appendice
AeB
Appendice A
potenziamento delle competenze
matematico-logiche e scientifiche;
prevenzione e contrasto della dispersione
scolastica e di ogni forma di discriminazione
Appendice B
Riorganizzare il tempo del fare scuola
Didattica innovativa:
Flipped Classroom
Aule per Debate
Appendice A:
potenziamento delle competenze matematicologiche e scientifiche;
sviluppo delle competenze digitali degli studenti;
potenziamento delle metodologie laboratoriali e
delle attività di laboratorio
valorizzazione di percorsi formativi
individualizzati e coinvolgimento degli alunni;
Appendice B:
Trasformare il modello trasmissivo della scuola
Sfruttare le opportunità offerte dalle ICT e dai
linguaggi digitali per supportare nuovi modi di
insegnare, apprendere e valutare
Creare nuovi spazi per l‟apprendimento
Riconnettere i saperi della scuola e i saperi della
società della conoscenza
Promuovere l‟innovazione perché sia sostenibile e
trasferibile
140
Pianificare le azioni di ciascun obiettivo di processo individuato
Definire l’impegno delle risorse umane e strumentali
Tabella 6 - Descrivere l’impegno di risorse umane interne alla scuola
POTENZIAMENTO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE E METODOLOGICHE INNOVATIVE
Figure
professionali
Docenti interessati alla
sperimentazione
(robotica)
Vicepreside , Funzione
strumentale POF
Funzione strumentale
Multimedialità
Collaboratori scolastici
Tipologia di
attività
Ore
aggiuntive
presunte
Costo
previsto
Fonte
finanziaria
Sperimentazione delle
attività innovative nelle
classi
Fondo d‟istituto
Questionario
soddisfazione docenti
ed alunni
Monte ore FS e
Controllo relazioni
Funzioni di sistema.
finali docenti
calcolo percentuali di
soddisfazione
Fondo d‟istituto
Impiego durante lo
svolgimento
di eventuali corsi
pomeridiani
Fondo d‟istituto
Fondo d‟istituto
Assistenti tecnici
Assistenza tecnica
Operazioni
Assistenti amministrativi amministrative
Fondo d‟istituto
141
RISULTATI SCOLASTICI
Figure
Tipologia di
professionali
attività
Dirigente scolastico
Stesura nomine
Collaboratori del
Dirigente
Calcolare il tasso
complessivo di alunni che
presentano carenze ,tasso
suddiviso per indirizzo, per
disciplina; inoltre si ritiene
utile individuare per ogni
indirizzo e classi
il tasso delle carenze in
italiano ,matematica ,inglese
Tali dati dovranno essere
riportati in report con valori
assoluti, percentuali e grafici
Stesura del progetto
complessivo [fine primo
/secondo trimestre, in
itinere dopo
gli scrutini finali,],
recupero carenze con
individuazione degli
obiettivi, dei destinatari,
finalità, metodologie,
tempi, risultati attesi
Collaboratori del
Dirigente
Funzione strumentale
Ore
aggiuntive
presunte
Fonte
Costo
finanziaria
previsto
Calcolo del tasso di recupero
delle carenze dopo attività di
recupero, fine primo
e secondo trimestre, in
particolare, nelle
tre discipline individuate.
[report]
Docenti
Registrazione sul Registro
Elettronico dell’eventuale
recupero delle carenze
Funzione strumentale
Miglioramento dei risultati
circa la sospensione del
giudizio e gli ammessi alla
classe successiva
tasso/indice di scostamento
dai risultati attesi
Collaboratori scolastici
Impiego durante lo
svolgimento
dei corsi di recupero
pomeridiano
Assistenti tecnici
Per l’eventuale utilizzo dei
laboratori
Assistenti
amministrativi
Operazioni amministrative
142
RISULTATI DELLE PROVE STANDARDIZZATE NAZIONALI
Figure
Tipologia di
professionali
attività
Coordinatori di
dipartimento di
Italiano e matematica
Individuazione degli
elementi fondanti le
discipline e
predisposizione di prove
relative alla valutazione
autentica.
Docenti curriculari di
italiano e matematica
Somministrazione di tre
prove strutturate per
classi parallele una per
trimestre al fine di
preparare gli studenti
alle prove invalsi
Raccolta dei risultati
delle somministrazioni
effettuate ed analisi dei
risultati sulla base
dell’individuazione degli
elementi fondanti delle
discipline.
Somministrazione Prove
standardizzate
Analisi dei risultati ,
confronto con i risultati
degli anni precedenti
,confronto con i risultati
attesi
Docente Responsabile
INVALSI
Docenti interni
Docente Responsabile
INVALSI
Ore
aggiuntive
presunte
Fonte
Costo
finanziaria
previsto
Descrivere l’impegno finanziario per figure professionali esterne alla scuola
e/o beni e servizi
Impegni finanziari per
tipologia di spesa
Impegno presunto
Fonte
finanziaria
Formatori
Consulenti
Attrezzature
Servizi
Altro
143
Definire i tempi di attuazione delle attività
Tabella 8 - Tempistica delle attività
RISULTATI SCOLASTICI
Attività
Pianificazione delle attività
1
Sett.
Nomina dei
componenti da
parte del D.S.
Stesura del
progetto
complessivo
recupero
carenze
con
individuazione
degli obiettivi,
dei destinatari,
finalità,
metodologie,
tempi, risultati
attesi
Miglioramento
dei risultati
circa la
sospensione del
giudizio e gli
ammessi alla
classe
successiva
2
Ott
3
Nov
4
Di
5
Gen
6
Feb
7
Mar
8
Apr
10
Giu
9
Mag
x
x
x
x
x
144
POTENZIAMENTO
ATTIVITÀ DIDATTICHE E METODOLOGICHE INNOVATIVE
Attività
Pianificazione delle attività
1
2
Ott
3
Nov
Sett.
4
Di
c
5
Gen
6
Feb
7
Mar
8
Apr
10
Giu
9
Mag
Sperimentazione
delle attività
innovative nelle
classi
x
x
x
x
x
Controllo
relazioni attività
didattiche
sperimentali
Raccolta dati e
calcolo
percentuali
x
RISULTATI DELLE PROVE STANDARDIZZATE NAZIONALI
Attività
Pianificazione delle attività
1
Sett.
2
Ott
3
Nov
4
Di
c
5
Gen
6
Feb
7
Mar
8
Apr
10
Giu
9
Mag
Esiti relativi ai
risultati
scolastici
x
Esiti Prove
Invalsi
X
145
Programmare il monitoraggio periodico dello stato di avanzamento del
raggiungimento dell’obiettivo di processo
TABELLA 9 - Monitoraggio delle azioni
Data di
rilevazione
Fine gennaio
Giugno
Giugno
Indicatori di
monitoraggio
del processo
Strumenti di Criticità
misurazione rilevate
Progressi
rilevati
Modifiche/
necessità
di
aggiustamenti
Percentuale di
alunni i cui
esiti formativi
risultino
Valutazioni
migliorati nel
del recupero
confronto tra i
risultati del primo
trimestre e secondo
trimestre
Risultati prove
lnvalsi
Italiano e
Matematica classi
seconde
anno
scolastico 2015/16
Valutazioni
rispetto a:
prove invalsi
- Media regionale,
Media nazionale
sud e Isole con
uguale
background
socio-culturale
Miglioramento
dei risultati finali
nelle discipline
coinvolte nella
sperimentazione
didattica rispetto
all‟a.s.
precedente
Valutazioni
finali
146
Valutare, condividere e diffondere i risultati del piano di miglioramento
La valutazione in itinere dei traguardi legati agli ESITI
Priorità 1
Considerazioni
Esiti degli
studenti
Traguardo
Data
Indicatori
Risultati
(dalla sez.
(dalla sez.
5 del RAV)
rileva
-zione
scelti
attesi
5 del RAV)
Aumentare
di un punto
all'anno la
percentuale
di alunni
ammessi alla
Risultati
classe
giugno
scolastici
successiva e
ridurre di un
punto quella
di alunni con
giudizio
sospeso
Ridurre il
gap negativo
nelle prove
standardizzat
Risultati
e rispetto a
nelle prove
scuole con giugno
standardizzat
contesto
e nazionali
socioeconomico e
culturale
simile
Potenziamen Cablaggio giugno
to della
dell‟istituto
dotazione
nuovo,
tecnologica e attivazione
delle attività registro
didattiche e elettronico
metodologic Potenziamen
he innovative to della
dotazione
tecnologica
delle classi
Potenziamen
to della
dotazione
tecnologica
Risulta
ti
Differenza
riscont
rati
critiche e
proposte di
integrazione
e/o modifica
N° di
promossi
N° di alunni
sospesi
Percentuale
degli esercizi
esatti
Realizzato
si/no
Tasso/indice
dei docenti
che
sperimentano
didattiche e
metodologie
innovative
Aumentare
di un punto
all'anno la
percentuale
di alunni
ammessi alla
classe
successiva e
ridurre di un
punto quella
di alunni con
giudizio
sospeso
Ridurre il
gap negativo
nelle prove
standardizza
te rispetto a
scuole con
contesto
socioeconomico e
culturale
simile
Cablaggio
dell‟istituto
nuovo,
attivazione
registro
elettronico
Potenziamen
to della
dotazione
tecnologica
delle classi
Potenziamen
to della
dotazione
tecnologica
147
della
didattica
attraverso
l‟uso di
strumenti
innovativi
(LIM,aule
per Debate e
Flip –
Teaching)
della
didattica
attraverso
l‟uso di
strumenti
innovativi
(LIM,aule
per Debate e
Flip –
Teaching
Priorità 2
Esiti degli
studenti
(dalla sez.
5 del RAV)
Considerazio
Traguardo
(dalla sez.
5 del RAV)
Data
rileva
-zione
Indicator
i scelti
Risultat
i attesi
Risultati Differiscontrat renza
i
-ni critiche e
proposte di
integrazione
e/o modifica
Descrivere i processi di condivisione del piano all’interno della scuola
Il Piano di Miglioramento messo in atto è efficace se coinvolge tutta la comunità
scolastica nelle azioni pianificate. Se è vero che il Nucleo di valutazione svolge un
compito di progettazione, coordinamento e valutazione, è però necessario
programmare le modalità con cui tutta l’organizzazione prenderà parte attivamente al
suo sviluppo. E’ auspicabile anche che il processo, così attivato, incida sul
miglioramento del clima e delle relazioni interne.
148
Condivisione interna dell’andamento del Piano di Miglioramento
Strategie di condivisione del PdM all’interno della scuola
Momenti di
condivisione
interna
Persone coinvolte
Collegio docenti
Dipartimenti disciplinari Dirigente Scolastico
Riunioni dei Consigli di Docenti
classe
Personale ATA
Strumenti
Considerazioni
nate dalla
condivisione
Bacheca docenti
Sito Web della
scuola
Tabella 12 - Le azioni di diffusione dei risultati interne alla scuola
Strategie di diffusione dei risultati del PdM all’interno della scuola
Metodi/Strumenti
Destinatari
Tempi
Pubblicazione di comunicazioni
periodiche sulla Bacheca docenti
Pubblicazione di comunicazioni
periodiche sul sito web della
scuola
Docenti e ATA
Comunicazioni contestuali
Diffusione di documenti
informatici nell’ambito dei
dipartimenti disciplinari ,consigli
di classe ,collegio docenti
149
Azioni di diffusione dei risultati del PdM all’esterno
Le azioni di diffusione dei risultati esterne alla scuola
Strategie di diffusione dei risultati del PdM all’esterno della scuola
Metodi/Strumenti
Destinatari delle azioni
Tempi
Sito Web della scuola
Famiglie - alunni
Comunicazioni contestuali
Famiglie-Enti ,Aziende,territorio
Contestualmente ai risultati
ottenuti
Convegni,Manifestazioni
pubbliche,Open Day ,ecc
150
Descrivere le modalità di lavoro del Nucleo di valutazione
.
Tabella 14 - Composizione del Nucleo di valutazione
Nome
Ruolo
Giancarlo Florio
Dirigente Scolastico
Rosa Principe
Vicario
Loriana Aiello
Funzione strumentale POF
APPENDICE A - Obiettivi del Piano Triennale dell’Offerta formativa della
legge 107/2015
La legge 107/2015 individua degli obiettivi che le istituzioni scolastiche autonome
possono inserire nel Piano triennale, avvalendosi anche di un organico potenziato di
insegnanti, in base alle esigenze formative prioritarie individuate.
Infatti, in base al comma 7 dell’art. 1 della legge 107, le istituzioni possono inserire
nel loro Piano triennale dell’offerta formativa alcuni tra i seguenti obiettivi:
a. valorizzazione delle competenze linguistiche e utilizzo della metodologia CLIL;
b. potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche;
c. potenziamento delle competenze nella musica, nell’arte, nel cinema;
d. sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica
attraverso la valorizzazione dell’educazione interculturale e alla pace, il rispetto
delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno dell’assunzione di
responsabilità, l’educazione all’autoimprenditorialità;
e. rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale;
f.
alfabetizzazione all’arte, alle tecniche e ai media di produzione e diffusione
delle immagini;
g. potenziamento delle discipline motorie, sviluppo di comportamenti ispirati a
uno stile di vita sano;
h. sviluppo delle competenze digitali degli studenti;
i.
potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio;
j.
prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di
discriminazione; potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto allo studio
151
degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e
personalizzati;
k. valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio;
l.
apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero di alunni e di studenti
per classe o per articolazioni di gruppi di classi, anche con potenziamento del
tempo scolastico o rimodulazione del monte orario;
m. incremento dell’alternanza scuola-lavoro nel secondo ciclo di istruzione;
n. valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli
alunni;
o. individuazione di percorsi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del
merito degli alunni;
p. alfabetizzazione e perfezionamento dell’italiano come lingua seconda;
q. definizione di un sistema di orientamento.
APPENDICE B - L’innovazione promossa da Indire attraverso le Avanguardie
Educative
Nel Manifesto del movimento delle Avanguardie Educative, vengono individuati sette
“orizzonti” coinvolti nel processo innovativo delle scuole, che sono riassunti nei
seguenti punti:
1. Trasformare il modello trasmissivo della scuola
2. Sfruttare le opportunità offerte dalle ICT e dai linguaggi digitali per supportare
nuovi modi di insegnare, apprendere e valutare
3. Creare nuovi spazi per l’apprendimento
4. Riorganizzare il tempo del fare scuola
5. Riconnettere i saperi della scuola e i saperi della società della conoscenza
6. Investire sul “capitale umano” ripensando i rapporti (dentro/fuori,
insegnamento frontale/apprendimento tra pari, scuola/azienda, ...)
7. Promuovere l’innovazione perché sia sostenibile e trasferibile
152
SEZIONE 6-ALLEGATI
153
Protocollo di accoglienza allievi BES
Questo documento denominato Protocollo di Accoglienza è una sorta di “bussola”, che può
essere una guida nelle diverse fasi dell’anno, per l’inclusione e gestione degli allievi BES.
Tale strumento di lavoro, si spera possa tradurre pratiche condivise all’interno dell’Istituto,
garantire continuità di interventi inclusivi, nel percorso evolutivo degli allievi BES.
Comprende:
 CRONOPROGRAMMA

 CHI FA CHE COSA
Prevede l’accoglienza e la gestione durante le fasi dell’anno di allievi:
 con certificazione di Disturbo Specifico dell’Apprendimento(L 170/2010);

 con diagnosi di Disturbo aspecifico/ altri Disturbi (L 170/2010 e recente normativa
BES);

 non ancora diagnosticati ma individuati con sospetto di BES;
 con certificazione BES in corso d’anno;

 con personalizzazione/individualizzazione su ben fondate considerazioni
psicopedagogiche e didattiche “Legge 53/2003 (in assenza di certificazioni, diagnosi, iter
diagnostici);

 con svantaggio socioeconomico;

 con svantaggio linguistico e culturale:

 con certificazione di Disabilità (L104 del 1992);
Accoglienza e gestione a vari livelli:





Amministrativo;

Comunicativo e relazionale;

Ambiente di apprendimento;

Continuità verticale-continuità orizzontale;

RETE con il territorio;
Secondo la normativa
o Legge n. 517/1977: integrazione alunni disabili;
154
o Legge n. 104/1992: Legge - quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti
delle persone handicappate”;
o Legge 170/ 2010
o DIRETTIVA 27/12/2012;
o C.M. n° 8 06.03.2013;
o
Nota 27giugno 2013;
o
Nota 22 novembre 2013;
o
Nota prove INVALSI 18/02/2014
o
Linee guida alunni stranieri 19/02 2014;
o LA BUONA SCUOLA” LEGGE 13.7.2015 n.107;
o 21.01.Linee Guida Regione Calabria;
 Allievi con certificazione di Disturbo Specifico dell’Apprendimento DSA
IL DIRIGENTE SCOLASTICO:

In qualit{ di legale rappresentante dell’Istituzione scolastica e titolare del trattamento
dei dati personali, ai sensi degli art. 29 e 30 del Testo Unico in materia di trattamento
dei dati personali D. Lgs. 196/03, CHIEDE al DSGA DI NOMINARE in segreteria
didattica, il responsabile del trattamento dei dati sensibili;
 Nomina docente referente DSA:

 Designa il Referente DSA/H/BES ad incarico di Responsabile del trattamento dei dati;

 Coordina i coordinatori di classe e il referente DSA/H/BES;
 Il DSGA
 nomina RESPONSABILE DEL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI;


 FASE 1: PREACCOGLIENZA ( gennaio febbraio )

 Giornate di orientamento- open day;
 Iscrizione alla prima classe scuola superiore;
 La famiglia partecipa alle attività di accoglienza organizzate dalla scuola. Partecipa
alla visita dell’edificio scolastico nei suoi spazi (attivit{ che coinvolgeranno la comunit{
scolastica il team docenti, personale ATA, allievi);
 La famiglia attua l’iscrizione dell’alunno attraverso l’apposito modulo disponibile in
155
segreteria e on line;
 La famiglia presenta in segreteria didattica la certificazione di DSA all’atto dell’iscrizione

(certificato redatto dal SNN);

 La segreteria didattica apre un fascicolo riservato all’allievo e protocolla; informa
il Referente per l’Inclusione DSA del caso appena iscritto;
 Il Referente per i DSA/INCLUSIONE (può accedere a tutte le certificazioni) concorda con

i
genitori incontro per raccogliere informazioni sul caso e richiedere con l’avvio del
nuovo anno, la compilazione del PDP secondo normativa vigente;
FASE 2: prima dell’avvio del nuovo anno scolastico

Il Dirigente scolastico, la segreteria didattica e il Referente per i DSA, prima dell’avvio
del nuovo anno scolastico, presa visione della documentazione presentata, valuta la
determinazione della classe per l’allievo, tenendo in considerazione come
motivazioni favorevoli all’apprendimento:
 un numero di alunni ridotto;

 eventuale presenza di un insegnante di sostegno all’interno della classe
per presenza allievo H;
 docenti curriculari aggiornati nella tematica dei BES;

 presenza di un altro alunno con DSA;

 disponibilità di strumenti multimediali in aula;
FASE 3: Avvio del nuovo anno scolastico (Settembre)
 “Benvenuti!”
Docenti tutor e allievi tutor guidano all’esplorazione degli spazi (aule, laboratori,
servizi, ambienti di apprendimento) e delle loro relative funzioni; attrezzature, servizi
e di iniziative (progetti d’indirizzo, progetti inclusivi);

Per favorire l’ orientamento spaziale, logistica delle classi e dei servizi, ruoli e funzioni,
anche per contenere l’iniziale smarrimento del “cambiamento” vengono allestite
segnaletiche per piani (si spera anche in più lingue) e piantine illustrative con guida di
aule, laboratori, servizi da individuare (presidenza, segreteria, biblioteca, aule,
laboratori, uscite di sicurezza);

 Per iniziare: conoscere l’orario della settimana;

 Le norme e regole dell’Istituto/PATTO FORMATIVO di corresponsabilità con la
famiglia, consegna password per accesso registro on line (rete wireless); modulo per
156
autorizzazioni a pubblicare immagini;


Conoscersi: la RELAZIONE

Favorire la conoscenza reciproca, la comunicazione e la collaborazione tra tutti i
membri del gruppo classe, nel rispetto della privacy; (estrema cautela
nel porre domande

personali e sulla storia familiare oltre che tutela sui dati sensibili).



Il Referente per i DSA/INCLUSIONE, con l’avvio del nuovo anno, predispone il piano
didattico personalizzato; letta la certificazione, costruisce una scheda sintetica
informativa (per tutelare il fascicolo riservato) predisposta sull’apposito modulo

PDP (progettato secondo normativa) dove esplicita, dai dati della certificazione, i punti
di forza e difficoltà rilevati attraverso i test diagnostici, insieme ai suggerimenti degli
strumenti compensativi e dispensativi degli operatori sanitari;

 Costituiti i cdc, nominati i coordinatori, il Referente per i DSA inoltra on line al
coordinatore di classe (dove è incluso l’allievo DSA), la scheda sintetica informativa,
predisposta sull’apposito modulo PDP, estratta dalla certificazione (di questa, una versione


cartacea, viene depositata nel fascicolo riservato dell’allievo in segreteria didattica);
Durante il primo consiglio di classe di settembre, dove partecipano i genitori
dell’allievo e anche l’allievo (se è favorevole, disponibile a tale incontro), il Referente per i
DSA supporta il coordinatore nel presentare il caso ai docenti curriculari; tale incontro
ha la finalit{ di si avviare alla “presa in carico del caso”, predisposizione di un clima sereno e
di condivisione del PDP, di ricerca-azione per individuare insieme, strategie efficaci
correlate alle peculiarità del caso secondo normativa vigente;

Il Referente inoltre, consegna al consiglio di classe il questionario (check-list) per
il riconoscimento di ulteriori situazioni sospette di DISTURBI SPECIFICI DI
APPRENDIMENTO o altri bisogni educativi speciali (osservazioni da registrare su
apposite schede);


FASE 4: Stipula del PDP (mese di ottobre/ novembre);

 CHE STUDENTE SONO: biografia di apprendimento (test d’ingresso/ competenze in
ingresso; punti di forza e ed eventuali difficoltà);

attività che mirano ad attivare in tutti gli allievi, la consapevolezza del proprio modo
di funzionare nell’apprendimento, scoperta degli stili di apprendimento prevalenti
e del metodo di studio (determinante per i docenti, per correlare ad essi gli stili di
insegnamento);
157
 Entro il mese di Novembre, il Consiglio di classe redige il Piano Didattico
Personalizzato, (secondo riferimenti normativi: la stesura del PDP è un atto dovuto per
gli allevi con diagnosi di DSA e viene redatto all’inizio di ogni anno scolastico entro i
primi due mesi), individuando il profilo di apprendimento dell’allievo e in ogni disciplina
e gli strumenti compensativi ritenuti più consoni e le misure dispensative necessarie sulla
base delle osservazioni effettuate e delle indicazioni fornite dal referente e famiglia;

 Il Dirigente scolastico insieme al referente, coordinatore (ove possibile il cdc) convoca la

famiglia insieme all’allievo per stipulare il patto formativo previsto nel modello PDP;
Tale piano, condiviso e sottoscritto dalla famiglia, in duplice copia, sarà
protocollato; una copia sar{ consegnata alla famiglia, l’altra sar{ archiviata nel fascicolo
personale dello studente, insieme ai vari PDP che accompagneranno l’allievo fino agli

La famiglia potrà decidere di non rendere note le difficoltà del figlio alla classe o
potr{ rifiutare l’adozione del PDP, si ricorda che (la certificazione DSA rientra nei dati
sensibili secondo la normativa della privacy, senza l’autorizzazione della famiglia
questa condizione non può essere resa nota);

La famiglia se rifiuta il PDP, dovrà presentare una dichiarazione scritta, per
assumersi la responsabilità di un eventuale insuccesso formativo del figlio;


FASE 5: Monitoraggio PDP (da Dicembre a fine anno scolastico)

Il Piano viene monitorato costantemente dal CONSIGLIO DI CLASSE per verificare
l’efficacia delle misure adottate e per apportare eventuali modifiche durante l’anno nei
consigli di classe o in vista di ulteriori aggiornamenti specialistici, attraverso
convocazioni straordinarie;



VALUTAZIONE
Le modalità di valutazione tengono conto dei progressi, ma anche delle conquiste e delle
difficoltà in tutte le discipline dove le DSA (dislessia, disortografia ,discalculia, disgrafia) si
manifestano; la valutazione è correlata al Piano didattico personalizzato dove ogni
docente per la propria disciplina concorda con l’allievo e la famiglia (patto
formativo), gli strumenti compensativi, le misure dispensative, le strategie
inclusive, gli obiettivi disciplinari personalizzati e i parametri di valutazione
adottati. La valutazione scolastica, periodica e finale, degli alunni e degli studenti con DSA
158
deve essere coerente con gli interventi pedagogico-didattici .

Per gli allievi iscritti al quinto anno il Consiglio di Classe valuta tutta la normativa
relativa agli Esami di Stato conclusivi predispone l’ALLEGATO RISERVATO per la
serena partecipazione agli esami dei candidati con DSA, con le voci:
Dati anagrafici;
TIPOLOGIA DEL DISTURBO;
Presentazione dell’alunno da parte del consiglio di classe;
Sintesi del profilo funzionale dell’alunno (da certificazione);
CRITERI E MODALITA’ DI VERIFICA E VALUTAZIONE
STRATEGIE METODOLOGICHE E DIDATTICHE utilizzate per lo svolgimento
delle prove durante l’anno/anni;
INDICAZIONI PER LO SVOLGIMENTO DELLE PROVE SCRITTE ED ORALI PER
L’ESAME DI STATO a conclusione del secondo ciclo scolastico;
PROVE di simulazione;
PDP con indicazione degli strumenti compensativi e/o dispensativi utilizzati
durante l’anno/anni dall’alunno in relativi allegati firmati dai docenti del
Consiglio di classe;
RIFERIMENTI normativi;
 Alunni che presentano la certificazione in corso d’anno:
Per tali allievi si attivano comunque tutte le azioni sopra esposte seguendo la stessa scaletta
ma con fasi temporali correlate alla data della certificazione, all’attivazione della
personalizzazione e individualizzazione (La personalizzazione e l’individualizzazione
della didattica secondo DPR 8 Marzo 1999 n°275; Norme in materia di autonomia delle
Istituzioni scolastiche e Legge 53 /2003) ;

Alunni che non sono ancora diagnosticati ma individuati con sospetto di
DSA/BES

 Il Coordinatore consegna al Referente DSA/INCLUSIONE, il questionario (check-list
distribuita all’inizio dell’anno scolastico), guida al riconoscimento di situazioni
sospette di DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO e la scheda ( che si allega)
segnalazione casi sospetto DSA-BES; tale scheda è compilata dal consiglio di classe;
159

I docenti del consiglio di classe si attivano pertanto proponendo opportune attività di
potenziamento/recupero didattico, per gli allievi rilevati con sospetto di disturbo di
apprendimento;.

 Il Referente insieme al coordinatore di classe, Dirigente, incontra la famiglia,
quando si confermano persistenti difficoltà nonostante l’attuazione di interventi
mirati.

 Si invita la famiglia (con particolare attenzione alla comunicazione) a richiedere una
certificazione specialistica al Servizio sanitario nazionale.

 Il Referente ricorda alla famiglia in tale incontro, (constatata la disponibilità a



lasciarsi guidare), come si attiva l’iter diagnostico:
 La famiglia si rivolge al medico (o al pediatra) e richiede un’impegnativa per
una visita ai sensi della L.170/2010;
 I genitori con l’impegnativa, prenotano la visita presso i servizi territoriali di
competenza (equipe delle strutture pubbliche o accreditate dalla regione);
 Qualora venissero confermate le difficoltà dello studente, lo specialista rilascerà
una diagnosi che dovrà essere presentata alla segreteria della scuola con una
lettera di accompagnamento (in due copie) per il protocollo;
 Alunni con svantaggio socioeconomico

Tali tipologie di BES dovranno essere individuate sulla base di elementi oggettivi
(come ad es. una segnalazione degli operatori dei servizi sociali), ovvero di ben
fondate considerazioni psicopedagogiche e didattiche”.

 Il temine “ben fondate considerazioni psicopedagogiche e didattiche” presuppone che
un alunno (in assenza di diagnosi o certificazioni mediche), il quale mostra delle
difficoltà di apprendimento legate al fatto di provenire da un ambiente con svantaggio
socio-economico, può essere aiutato dalla scuola con l’adozione di percorsi
individualizzati e personalizzati come strumenti compensativi e/o dispensativi (pag. 3
CM MIUR n° 8-561 del 6/3/2013) ma “non” è obbligata a fare il PDP, dunque sceglie in
autonomia se fare o meno un PDP, e questi interventi dovranno permanere per il
tempo necessario all’aiuto in questione.

 Pertanto, a differenza delle situazioni di disturbo documentate da certificazioni/diagnosi,
le misure dispensative (…) avranno carattere transitorio ed attinente aspetti didattici,
privilegiando dunque le strategie educative e didattiche (…) più che strumenti
compensativi e misure dispensative” (pag. 3 CM MIUR n° 8-561 del 6/3/2013).;
160
 Allievi stranieri con svantaggio linguistico e culturale:

 Per gli studenti stranieri, in via eccezionale (vedi nota ministeriale del 22 novembre 2013),
il PDP viene adottato per il tempo ritenuto strettamente necessario. Secondo la Nota
INVALSI del 23.04.2013 non possono utilizzare nessuno strumento compensativo o altre
misure, indicate in un PDP. Quest’ultima Nota esclude per loro la previsione del PDP e li
parifica in tutto e per tutto agli alunni senza BES. La personalizzazione e
l’individualizzazione della didattica non sono concetti nuovi: si trovano nel DPR 8 Marzo
1999 n°275 (Norme in materia di autonomia delle Istituzioni scolastiche) e Legge 53

/2003 Riforma Moratti; L’art. 45, comma 4, del D.P.R. n.394 del 31 agosto 1999. Si fa
riferimento al Protocollo elaborato dal MIUR
http://hubmiur.pubblica.istruzione.it/web/ministero/focus190214http
CHI FA CHE COSA
Referente per l’INCLUSIONE











Sa leggere una diagnosi specialistica e una lettera di restituzione (Profilo funzionale);
Familiarità con la realtà clinica del territorio e sapere gestire i rapporti con questa;
Si aggiorna in materia di legislazione vigente e aspetti normativi, nazionali e regionali;
Non deve fare «diagnosi»;
Evita il meccanismo di delega o deresponsabilizzazione…;
Opera per sostenere la «presa in carico» globale dello studente DSA da parte
dei docenti di classe;
 Predispone insieme al GLI, il cronoprogramma dell’Inclusione allievi con BES;

 Componente del GLI, collabora alla stesura del PAI, autovalutazione del grado di

Inclusivit{ dell’Istituto;


CONSIGLIO DI CLASSE:

 INDIVIDUA gli studenti con Bisogni Educativi Speciali:

 Dall’osservazione dei campanelli di allarme, Screening (su richiesta e consenso della
famiglia) con prove MT fra le prove d’ingresso inizio anno, e questionari di


rilevamento del disagio;
Segnala alle famiglie le persistenti difficoltà di apprendimento nelle prestazioni
quotidiane in classe nonostante l’applicazione di adeguate attivit{ di recupero didattico
161
mirato, al fine di avviare il percorso diagnostico;

Indica in quali casi sia opportuna e necessaria l’adozione di una personalizzazione della
didattica PDP” e le misure compensative e dispensative sulla base di considerazioni
pedagogiche e didattiche o sulla base della eventuale documentazione clinica e/o

certificazione fornita dalla famiglia;


COLLEGIO DOCENTI

 Approva il Protocollo di accoglienza e ogni altro documento proposto per i DSA;


FAMIGLIA;

Consegna in segreteria la diagnosi clinica e la richiesta di percorso didattico

personalizzato;

 Sottoscrive il patto formativo scuola-famiglia, previsto nel PDP scuola-famiglia;

 Concorda il PDP con il Consiglio di classe e lo sottoscrive;

 Mantiene i contatti con gli insegnanti e il referente DSA;


Dirigente scolastico, Funzioni strumentali, referenti dei progetti dell’Istituto:

Garantiscono il raccordo di tutti i soggetti che operano nella scuola con le realtà
territoriali e le famiglie;


 Promuovono progetti inclusivi per i DSA, anche in rete1 con altre istituzioni;
 Promuovono la formazione e l’aggiornamento dei docenti;

Attuano interventi specifici per promuovere il diritto all’apprendimento e al successo
scolastico dei DSA;



Allievi con certificazione di Disabilità (L104 del 1992);
FASE 1: PREACCOGLIENZA (da Gennaio a Maggio)

 Giornate di orientamento- open day;
 Iscrizione alla prima classe scuola superiore;
Nell’Istituto è presente lo SPORTELLO DI ASCOLTO (In rete con l’AID) DSA-BES. Un giorno la settimana lo
sportello in presenza (ne esiste anche uno online) riceve i docenti-allievi dell’Istituto e del territorio per
sensibilizzare sulla tematica e far conoscere gli strumenti compensativi oltre che verificare l’acquisizione del
loro corretto utilizzo;
162
 Genitori che presentano la certificazione all’atto dell’iscrizione;

 L’alunno, visita la scuola con la classe, l’Istituto, con i genitori, per averne un
primo contatto;
 La famiglia, l’allievo H entra in relazione con il Referente H/docenti di sostegno;

 La famiglia partecipa alle attività di accoglienza organizzate dalla scuola.

 Partecipa alla visita dell’edificio scolastico: aule, laboratori; partecipa ad attivit{
significative educative e didattiche, di indirizzo, guidate da allievi dell’Istituto

(apprendimento peer to peer) ma che coinvolgono dal punto di visto organizzativo
un team docenti e personale ATA;

 Il Referente H in più incontri insieme al Dipartimento di sostegno, con i
genitori, raccoglie informazioni sul caso, per “accogliere” i bisogni dell’allievo;
 La famiglia attua l’iscrizione dell’alunno attraverso l’apposito modulo
disponibile in segreteria e on line;
 La segreteria coordinata da referente H richiede alla scuola secondaria di primo grado,
(urgenza) il fascicolo riservato (diagnosi, PDF, PEI, verbale 104 DPCM con art 3 /commi);

 La scuola acquisisce il FASCICOLO RISERVATO dalla scuola media con trasmissione
on line/cartacea o lettera riservata;
 La segreteria protocolla (protocollo riservato) quanto è stato trasmesso e apre
un fascicolo personale relativo all’alunno;

 Il Referente H (può accedere a a tutte le certificazioni) visiona il fascicolo riservato:
con raccolta dati Informazioni sull’alunno da Altre scuole, ASL, Associazioni, vari Enti;
 Il referente insieme alla segreteria redige una scheda di sintesi (vedi allegato)
insieme al prospetto (format CSA) da trasmettere al CSA, con il numero di ore richieste
per il sostegno didattico da certificazione e conferma dell’equipe Multidisciplinare ASL;

 Il Referente H con gli operatori dell’ASL, docenti di sostegno concordano un
incontro di continuità verticale (insieme alle famiglie degli allievi disabili e docenti
di sostegno della scuola media); tale incontro determina l’area di prevalente
interesse e orienta l’assegnazione dei docenti di sostegno al caso.
FASE 2: prima dell’avvio del nuovo anno scolastico (Luglio - Settembre)
 Prima dell’avvio del nuovo anno scolastico il Dirigente scolastico insieme al Referente
H presa visione della documentazione presentata insieme a un Collaboratore del dirigente
(incaricato per questa funzione) con la segreteria didattica, valutano la determinazione
della classe per l’allievo, tenendo in considerazione come motivazioni favorevoli
163
all’apprendimento:
il numero di alunni per classe;
(nota ministeriale n.6753 del 27/02/2015, art. 5 avente come oggetto “Classi con
alunni in situazione di disabilit{”, al comma 2 viene chiarito che il numero degli alunni
nelle classi iniziali delle scuole ed istituti di ogni ordine e grado che accolgono alunni
diversamente abili non può superare il limite di 20 alunni, purché sia esplicitata e
motivata la necessità di tale consistenza numerica, in rapporto alle esigenze formative
degli alunni disabili.);
docenti curriculari aggiornati nella tematica dei BES;
l’assenza di un altro alunno H;
disponibilità di strumenti multimediali in aula;
Assegnazione delle ore allievi Disabili ai docenti di sostegno secondo:
FASE 3: Avvio del nuovo anno scolastico (Settembre- OttobreNovembre) “Benvenuti!”
 Docente di sostegno e allievi tutor guidano all’esplorazione degli spazi (aule,
laboratori, servizi, ambienti di apprendimento) e delle loro relative funzioni; attrezzature,
servizi e di iniziative (Progetti d’indirizzo, Progetti Inclusivi);

 Docente di sostegno in relazione alla disabilit{, guider{ a vari livelli, l’orientamento
spaziale, logistica delle classi e dei servizi, ruoli e funzioni, anche per contenere l’
iniziale smarrimento del “cambiamento”;

 Per iniziare: conoscere l’orario della settimana e le norme e regole
dell’Istituto/PATTO FORMATIVO di corresponsabilit{ con la famiglia (consegna
password per accesso registro on line (rete wireless);

 Il docente di sostegno insieme ai docenti curriculari, guiderà e favorirà la conoscenza
reciproca dell’allievo e del gruppo classe, nel rispetto della privacy (estrema cautela nel
porre domande personali e sulla storia familiare oltre che tutela sui dati sensibili);

 Il docente di sostegno insieme ai docenti curriculari, favorire la comunicazione e
la collaborazione tra tutti i membri del gruppo classe;

 Il Referente H (nominato), con l’avvio del nuovo anno, insieme al Dirigente consultato
il gruppo Multidisciplinare assegna docenti H agli allievi e alle classi per il nuovo anno
scolastico.

 Il Referente H, con l’avvio del nuovo anno, insieme al Dirigente e operatori
ASL concordano incontro Gruppo H d’Istituto;
 Il Referente H, insieme alla segreteria prepara l’avviso per l’incontro ed effettua
164
richiesta all’ASL a partecipare;
 Gruppo H d’Istituto. A tale Incontro partecipano tutte le componenti della comunit{
scolastica; Dirigente, Referente H, Docenti di Sostegno, Referente Multidisciplinare ASL,
Docenti coordinatori classi allievi H, Genitori degli allievi H, rappresentante ATA, DSGA,
Rappresentante studenti. L’incontro ha la finalit{ di definire la programmazione generale
dell’integrazione e gli interventi atti a prevenire il disadattamento e l’emarginazione e
finalizzati alla piena realizzazione del diritto allo studio degli alunni con disabilità;
 Il Referente H concorda la disponibilit{ dell’equipe psicopedagogica per gli incontri:

GLHO;

 Il Referente H, insieme alla segreteria prepara l’avviso per l’incontro ed
effettua richiesta all’ASL a partecipare;
 Il Referente H, insieme alla segreteria prepara inviti per le famiglie, coordinatori
di classe, altri componenti;
 Il Referente H, coordina i vari GLHO; Per ogni allievo, il consiglio di classe insieme al
docente di sostegno e all’operatorio ASL, famiglia, dopo presentazione del caso, avviano il

Piano didattico personalizzato e PEI, secondo obiettivi minimi paritario o differenziato,
si valutano le strategie inclusive/strumenti compensativi e le dispense);
 Il Referente coordina la verbalizzazione dei GLHO in appositi quadernoni e in
formato online;

 Il Referente H coordina i docenti di sostegno, a raccogliere le osservazioni, sul Diario
di bordo (raccolta di Informazioni dalle/alle famiglie e operatori ASL su andamento
didattico/disciplinare/Bisogni) per una restituzione periodica all’ASL;

 Il docente di sostegno, predispone il PEI e lo condivide con il consiglio di classe,
la famiglia, gli operatori dell’ASL che hanno “preso in carico” il caso;

 Stipula del PEI che deve contenere le seguenti voci:

















Diagnosi – Profilo-
“punti di forza e difficolt{ di apprendimento”
La storia del caso
La situazione di partenza (osservazione secondo ASSI del PDF);
La classe
Rapporti famiglia-insegnanti
Rapporti dell’alunno con i docenti del consiglio di classe
Incontri con il personale dell’A. S. L.
Per ogni disciplina il docente avrà cura di redigere, supportato dal docente di sostegno,
165
su apposito allegato, con riferimento alle strategie inclusive, obiettivi minimi e
contenuti disciplinari attivate alla valutazione paritaria-equipollente o differenziata
secondo normativa);
FASE 4: Monitoraggio del PEI (da Dicembre a fine anno scolastico)
 Il Piano viene monitorato costantemente dal docente di sostegno e consiglio di
classe, per verificare l’efficacia delle misure adottate e per apportare eventuali
modifiche durante l’anno nei consigli di classe o in vista di ulteriori aggiornamenti
specialistici, attraverso convocazioni straordinarie;

 Per gli allievi iscritti al quinto anno il docente di sostegno insieme al Consiglio di Classe
valuta tutta la normativa relativa agli Esami di Stato conclusivi predispone l’ALLEGATO
RISERVATO per la serena partecipazione agli esami dei candidati con le voci:





 Dati identificativi;
 TIPOLOGIA DISABILITA’;
 Presentazione dell’alunno da parte del consiglio di classe;
 Sintesi del profilo funzionale dell’alunno (da certificazione);
 CRITERI E MODALITA’ DI VERIFICA E VALUTAZIONE
 STRATEGIE METODOLOGICHE E DIDATTICHE INCLUSIVE utilizzate per
lo svolgimento delle prove durante l’anno/anni;



 INDICAZIONI PER LO SVOLGIMENTO DELLE PROVE SCRITTE ED ORALI PER
L’ESAME DI STATO a conclusione del secondo ciclo scolastico;
 PROVE di simulazione;
 PEI con indicazione delle strategie, mezzi, strumenti (strumenti compensativi e/o
dispensativi) utilizzati durante l’anno/anni dall’alunno in relativi allegati firmati
dai docenti del Consiglio di classe;
 RIFERIMENTI normativi;
VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI IN SITUAZIONE DI HANDICAP
 Legge del 5 febbraio 1992, n. 104 Gazzetta Ufficiale del 17 febbraio 1992, n. 39 S.O. n. 30
Legge quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone con handicap.
artt.12 e 13 della O.M. 90/2001.Articolo 16 - Valutazione del rendimento e prove d'esame.
Art. 15 ( O.M.90/2001) Diverse tipologie di “percorso scolastico” (ovvero di
programmazione) può seguire un allievo diversamente abile. Può avvalersi di una
programmazione: A) uguale o equipollente a quella proposta alla classe B) ridotta e/o
semplificata rispetto a quella proposta alla classe C) differenziata;
166
CHI FA CHE COSA
 Il docente referente H/INCLUSIONE

 Coordina i docenti di sostegno;
supervisiona i FASCICOLI PERSONALi di tutti gli allievi H d’Istituto

(la certificazione medica ai sensi della legge104/92, il verbale 104 e DPCM con relativi
comma di gravità, art 3 comma 3/1, la diagnosi funzionale; il Profilo Dinamico
Funzionale; il Piano Educativo Individualizzato PEI; la relazione di fine anno scolastico;
altri documenti: relazioni, verbali, verifiche, copia della scheda di valutazione finale);

 Collabora con il Dirigente, l’ASL territoriale alla ridistribuzione del monte ore del CSA
in relazione al comma rapporto/gravità disabilità, per aree, oltre che per continuità;
 Collabora con il Dirigente all’attribuzione dell’orario docenti di sostegno;

 Collabora con il Dirigente nell’accogliere, includere i BES nelle loro peculiarità e
situazioni di abbattimento delle barriere architettoniche e facilitatori degli ambienti di
apprendimento;

 Collabora con il Dirigente nell’individuazione di un collaboratore scolastico con
funzione aggiuntiva di vigilanza e responsabilità per situazioni di gravità;

Collabora con i docenti di sostegno, e rende sistematico il monitoraggio(con opportuna
calendarizzazione), rileva le necessità e i bisogni relativi agli allievi H , in un apposito
diario di bordo da riferire ai Referenti Asl scolastici;

 Collabora insieme ai docenti di sostegno, i docenti coordinatori nel redigere gli allegati
al Piano Educativo Individualizzato PEI (predispone in formato on line e cartaceo
allegato e Modello PEI);
 Facilita l’Integrazione didattica – relazione- affettività in gruppi di allievi di altre classi

(Progetti Inclusivi/ progetti di vita), mettendo in risalto la figura dell’esperto, come
insegnante di sostegno mediatore, tra allievo H e gruppo esteso;

 Predispone insieme al DIPARTIMENTO H/ GLI, il cronoprogramma dell’Inclusione
allievi diversamente abili;

 Cura insieme alla segreteria, gli avvisi (richieste cartacee, telefoniche e on line) per gli
incontri gruppi H-d’Istituto e gruppi H Operativi;

 Cura insieme alla segreteria, le richieste ai genitori e operatori ASL per partecipare agli
incontri gruppi H-d’Istituto e gruppi H Operativi;

 Predispone insieme alla segreteria le giustifiche per la partecipazione agli incontri;

 Predispone insieme al GLI, il cronoprogramma dell’Inclusione allievi con BES;
167

Componente del GLI, collabora alla stesura del PAI, autovalutazione del grado di
inclusivit{ dell’Istituto;

 Redige insieme alla segreteria il prospetto per l’attribuzione dell’organico di sostegno
con gli organi di competenza;

 Collabora in Rete con L’ASL, Unit{ Multidisciplinare sia per pianificare gli incontri di
Istituto e gruppi operativi per caso;

 Propone al Consiglio d’Istituto dopo gruppo H d’Istituto, richiesta di acquisti di sussidi
didattici/ausili, facilitatori per la didattica speciale o Borsa di studio per allievi H
meritevoli nel profitto;

 Supporta i coordinatori e docenti di sostegno nell’elaborare per glia allievi di 5 classe
la redazione dell’allegato riservato al documento del 15 maggio

Collabora
con
il
Dirigente
nell’individuare
formazione/aggiornamento
per
l’integrazione degli alunni disabili sulle strategie supporto dei colleghi curriculari per
la gestione delle classi e dei casi;


Docente di sostegno coordinato dal referente H:

 Include ciascuno studente con disabilità certificata ai sensi della legge n° 104/92;

 ASSUME LA CONTITOLARITA’ della CLASSE (L.104/92, art.13), non è
l’insegnante angelo custode, condivide le responsabilità del SUCCESSO
formativo di TUTTI gli alunni;

 Cura la redazione del PDF avvalendosi dell’apporto dei docenti curricolari, dell’equipe
psicopedagogica, che ha in cura lo studente e la famiglia dello studente.;

 Aggiorna il PDF ogni qualvolta si verifichino circostanze che possono incidere
sui contenuti dello stesso;

 Cura inoltre la redazione, con cadenza annuale, del PEI avvalendosi dell’apporto dei
docenti curricolari, in coerenza con il PDF, Cura il passaggio agli ordini e gradi di
scuola successivi;

 Guida il Consiglio di Classe nella ricerca delle STRATEGIE METODOLOGICHE
E DIDATTICHE inclusive ed efficaci al caso;

 Guida il cdc nelle modalità, tempi e sistemi valutativi utilizzati durante le verifiche e
per le simulazioni di esami di maturità;

 Cura insieme al consiglio di classe la relazione per la Commissione d’esame ai
sensi dell’art.17 O.M. 35/2003;
168
Il consiglio di classe
 Osserva dei punti di forza e di debolezza dell’allievo diversamente abile;

 Guidato dal docente di sostegno, sulla base di considerazioni pedagogiche e didattiche,
certificazione e osservazioni della famiglia emerse durante il gruppo H d’Istituto e il 1°
Gruppo H operativo, individua le strategie efficaci ed inclusive;

 Collabora nella stesura del PEI;

 Predispone anticipatamente con il docente di sostegno in accordo di massima, tempi,
modalità, prove di verifica oltre a predisporre in un calendario condiviso e anticipato
le prove di verifica;

 Collabora con il docente di sostegno nella ricerca delle STRATEGIE METODOLOGICHE
E DIDATTICHE inclusive ed efficaci al caso;

 Nell’adozione dei libri di testo, controlla con attenzione l’accessibilit{ del testo per BES;
Referente per l’Inclusione
Prof.ssa Anna Barbieri
169
Piano annuale per l’inclusione
(in revisione )
Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità
1. Rilevazione dei BES presenti:
n°
1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3
11

minorati vista
-

minorati udito
1

Psicofisici
9
2. disturbi evolutivi specifici

DSA

ADHD/DOP

Borderline cognitivo

Altro
Per altri BES, si valutano e si “rileggono le ordinarie” difficoltà, sul modello ICF. Sono
pertanto considerate, “solo” quelle che creano funzionamento problematico in termini di
danno, ostacolo, stigma sociale. Per questi (solo per alcuni, le famiglie hanno consentito
di avviare iter diagnostico) si è attivata una didattica personalizzata e individualizzata ai
sensi della Legge n° 53 del 2003 e il DPR 275 del 99.
3. svantaggio (indicare il disagio prevalente)
14
12
1
1 disturbo del
linguaggio;
Diversi casi sono
in avvio iterdiagnostico e da
approfondire
neiC.d.c/famiglie.
100

Socio-economico
30

Linguistico-culturale
30

Disagio comportamentale/relazionale
30
170

Altro
10
Totali
% su popolazione scolastica
124
14.58
N° PEI redatti dai GLHO
8
N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione
sanitaria
14
N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione
sanitaria
Prevalentemente utilizzate in…
2. Risorse professionali specifiche
Insegnanti di sostegno
AEC
Assistenti alla comunicazione
(fine anno
scolastico)
Sì / No
Attività individualizzate e di
piccolo gruppo
si
Attività laboratoriali integrate
(classi aperte, laboratori
protetti, ecc.)
si
Attività individualizzate e di
piccolo gruppo
no
Attività laboratoriali integrate
(classi aperte, laboratori
protetti, ecc.)
no
Attività individualizzate e di
piccolo gruppo
no
Attività laboratoriali integrate
(classi aperte, laboratori
protetti, ecc.)
no
Funzioni strumentali / coordinamento
si
Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES)
si
171
Psicopedagogisti e affini esterni/interni
Attività di counseling
Docenti tutor/mentor
Altro:Docenti formati nell’ambito
psicopedagogico dei BES
si
si
Attività di sportello BES
si
Informazione, consulenza,
ascolto,orientamento.
Altro:Docenti con competenze informatiche
legate alla disabilità NTD
Attività di informazione/
formazione sulle tecnologie
didattiche inclusive
si
172
3. Coinvolgimento docenti curricolari
Coordinatori di classe e simili
Attraverso…
Sì / No
Partecipazione a GLI
si
Rapporti con famiglie
si
Tutoraggio alunni
si
Progetti didattico-educativi
a prevalente tematica
inclusiva
si
Altro:
Docenti con specifica formazione
Partecipazione a GLI
si
Rapporti con famiglie
si
Tutoraggio alunni
si
Progetti didattico-educativi
a prevalente tematica
inclusiva
si
Altro:
si
ROBOTICA
Altri docenti
Partecipazione a GLI
si
Rapporti con famiglie
si
Tutoraggio alunni
si
Progetti didattico-educativi
a prevalente tematica
inclusiva
si
Altro:
4. Coinvolgimento personale
Assistenza alunni disabili
si
173
ATA
Progetti di inclusione / laboratori
integrati
si
Altro:
5. Coinvolgimento famiglie
Informazione /formazione su
genitorialità e psicopedagogia dell’età
evolutiva
si
Coinvolgimento in progetti di
inclusione
si
Coinvolgimento in attività di
promozione della comunità educante
si
Altro:
Accordi di programma / protocolli di
intesa formalizzati sulla disabilità
6. Rapporti con servizi
sociosanitari territoriali e
istituzioni deputate alla
sicurezza. Rapporti con
CTS / CTI
Si
Accordi di programma / protocolli di
intesa formalizzati su disagio e simili
si
Procedure condivise di intervento sulla
disabilità
si
Procedure condivise di intervento su
disagio e simili
si
Progetti territoriali integrati
si
Progetti integrati a livello di singola
scuola
si
Rapporti con CTS / CTI
si
Altro:
7. Rapporti con privato
sociale e volontariato
Progetti territoriali integrati
si
Progetti integrati a livello di singola
scuola
si
Progetti a livello di reti di scuole
si
174
Strategie e metodologie educativodidattiche / gestione della classe
si
Didattica speciale e progetti
educativo-didattici a prevalente
tematica inclusiva
si
Didattica interculturale / italiano L2
si
Psicologia e psicopatologia dell’età
evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.)
si
Progetti di formazione su specifiche
disabilità (autismo, ADHD, Dis.
Intellettive, sensoriali…)
si
8. Formazione docenti
Altro:
Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*:
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo
0
1
2
3
X
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e
aggiornamento degli insegnanti
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive;
X
X
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della
scuola
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della
scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti;
4
X
X
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel
partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle
attività educative;
X
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di
percorsi formativi inclusivi;
X
Valorizzazione delle risorse esistenti
X
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la
realizzazione dei progetti di inclusione
X
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono
X
175
l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di
scuola e il successivo inserimento lavorativo.
Altro:
Altro:
* = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo
Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici
La registrazione al sito www.quadis.it ci ha consentito, insieme agli strumenti di indagine Index e
modello ICF, di iniziare a valutare il nostro operato organizzativo, didattico, culturale professionale.
Siamo consapevoli di quanto la riflessione sui punti di vista dei docenti, studenti, genitori,
collaboratori scolastici, dirigente sia preziosa per “ripartire” e …rimodulare il piano.
I nostri punti di forza:

Vari docenti con formazione mirata in didattica e psicopedagogia dei bisogni educativi
speciali;

Avere individuato varie figure di responsabilità per l’inclusione: FS sul disagio, Referente
DSA, Referente H, FS Accoglienza e Rapporti Scuola Famiglia;

Gestione sportello di ascolto per BES/DSA sul territorio;

Rete con Enti, Associazioni, CTSH;

Gestione del Blog: http://www.itimonaco.it/ RISPONDE L’ESPERTO;

SCUOLA CAPOFILA RETEdel Progetto PON F3 per la dispersione scolastica, il disagio e i
DSA;

Aver attivato varie esperienze di ricerca-azione volte a tradurre inclusione;

Work in progress all’ITIS che includono DSA e BES:;
Punti di criticità

Ridotto numero delle risorse di sostegno a favore degli allievi con disabilità (discrepanza
fra le ore richieste e assegnate);

Assenza per tagli alle politiche sociali Provincia di assistenti alla persona o educatori, da
affiancare ai docente di sostegno e curriculari per i casi di disabilità, in orario scolastico
ed extrascolastico;

Carenza nella comunicazione e condivisione delle buone prassi;

Diffusione della formazione a tutti i livelli e in particolare in ogni consiglio di classe;
176
Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di
responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.)
Dopo un’attenta una riflessione, il gruppo Inclusivo nel piano di sviluppo per l’anno prossimo,
prevede varie attività finalizzate al raggiungimento di obiettivi a breve, a medio e a lungo termine.
Fra gli obiettivi:
 Obiettivi di incremento dell’inclusività per il prossimo anno
 Padronanza delle nuove tecnologie e potenziamento del loro uso nella prassi
didattica;
 Potenziamento dello sportello di ascolto;
 Costituzione di una banca dati di buone prassi;
 Tutoring ed e-tutor a distanza, potenziando la piattaforma e-learning;
 Continuità verticale (l’accoglienza, rilevamento).
 Intese con il territorio per l’extrascuola;
 I percorsi di Alternanza Scuola Lavoro anche per allievi BES.
 Portfolio dello studente per orientare e ri-orientare scelte di studio o di vita;
Fasi/ Compiti del PIANO:
 Il Dirigente in relazione alla formazione, competenze, capacità relazionali, nomina:un
docente referente BES/DSA d’Istituto, un referente H d’Istituto;

Il Dirigente Coordina i coordinatori di classe e i referenti;

Il Dirigente predispone l’attività di Informazione, formazione a supporto dei docenti
all’inizio anno scolastico, allo scopo di diffondere la competenza per rilevare e gestire ogni
categoria di BES; tale attività è da integrare a quelle esistenti in orario disportello ITIS/AID,
programmate dal CTSe dal sito web ITISMonacoDislessia;

Il consiglio di classe, individua gli studenti con Bisogni Educativi Speciali:
 dall’osservazione dei campanelli di allarme, Screening, prove MT (disturbo di
lettoscrittura) fra le prove d’ingresso inizio anno, insieme a questionari di rilevamento del
disagio;
 Dall’istituzione scolastica di provenienza;
 Da figure professionali che seguono lo studente e la famiglia stessa;
 Consulenza di esperti che collabora con la scuola;
Consiglio di classe e Referenti. Gestione del BES attraverso:
 Potenziamento del BES;
 Redazione di un PDP per ogni BES;
177


Monitoraggio del PDP
Tutoraggio degli allievi BES (docente referente e compagni di classe) ;

Il docente referente H-DSA-BES provvede a coordinare i docenti di sostegno,
supervisiona i FASCICOLI PERSONALi di tutti gli allievi Hd’Istituto; i fascicoli, come
previsto dalla L. 104/92 comprendono:
 la certificazione medica (ai sensi della legge104/92)
 la diagnosi funzionale
 il Profilo Dinamico Funzionale
 il Piano Educativo Individualizzato
 la relazione di fine anno scolastico
 altri documenti (relazioni, verbali, verifiche, copia della scheda di valutazione finale)

ll docente di sostegno coordinato dal referente H-DSA-BES, include ciascuno studente
con disabilità certificata ai sensi della legge n° 104/92; cura la redazione del PDF
avvalendosi dell’apporto dei docenti curricolari, dell’equipe psicopedagogica, che ha in cura lo
studente e la famiglia dello studente. Aggiorna il PDF entro ogni qualvolta si verifichino
circostanze che possono incidere sui contenuti dello stesso; cura inoltre la redazione, con
cadenza annuale, del PEI avvalendosi dell’apporto dei docenti curricolari, in coerenza con
il PDF. Cura il passaggio agli ordini e gradi di scuola successivi, previo consenso della
famiglia.
 Il referente BES/DSA, cura la rilevazione (attraverso l’osservazione, questionari,
checklist, raccolte in apposite schede di rilevamento, nell’ambito del consiglio di
classe, colloqui con esperti e famiglia a conferma della natura del bisogno educativo
rilevato) e l’iter diagnostico degli allievi DSA/DSE altri BES.
 Per ciascuno studente con certificazione riconducibile alle difficoltà/disturbo di
apprendimento, guida il coordinatore alla redazione di un PDP con tutti i docenti del
consiglio di classe;
 Il piano (monitorato dal cdc) contiene le misure dispensative, gli strumenti
compensativi e gli adattamenti didattici necessari a garantire
l’apprendimento. Il referente cura inoltre il costante coinvolgimento della famiglia
dello studente e dei servizi sanitari, o di altre attività presenti sul territorio, coinvolti
nel percorso formativo; provvede a coordinare gli incontri e la gestione dello
svantaggio scolastico.
Il referente H/BES/DSA, coadiuvato dal Dipartimento di SOSTEGNO e GLI ha inoltre il
compito di:
 Informare ciascun insegnante del consiglio di classe della presenza di alunni con
178
disabilità o DSA nella classe, al primo ingresso dello studente nella classe e nei casi di
insegnanti di nuova nomina sulla classe o supplenti. Tali informazioni devono essere fornite
indipendentemente dalla convocazione del Consiglio di classe;
 Supportare i colleghi nella realizzazione di esperienze, progetti, procedure che
possano essere formalizzate come scelte educative dell’istituto;
 Curare le procedure per la raccolta della documentazione relativa agli studenti con
Bes, i contatti con gli operatori dei Servizi Sanitari e Sociali, i contatti con le
famiglie, l’accoglienza all’inizio del percorso scolastico e in corso d’anno, il passaggio di
informazioni da un ordine di scuola all’altro, i contatti con soggetti e istituzioni
extrascolastiche a supporto del percorso scolastico o per attivare percorsi integrati.
 Curare i Monitoraggi dei piani nel corso dell’annodurante l’anno scolastico con incontri
mensili (valutazione trimestrale/quadrimestrale);
Nell'ambito dell'organizzazione, si mirerà ancora a migliorare la fruizione del tempo-scuola.
Accanto agli Orari di servizio ed extra pomeridiani per attività di progetto, si prevede di valorizzare:
 Tutoring ed e-tutor a distanza, potenziando la piattaforma e-learning e il giornale
online d’Istituto (NOI insegnamento capovolto) a supporto dei ragazzi in difficoltà nello
studio pomeridiano;
 Continuità verticale attraverso l’accoglienza, il rilevamento (schede BES per ragazzi in
ingresso), informazione-formazione sui BES, tavoli di lavoro nell’ambito dello sportello DSA.
 Formazione delle classi: l’eterogeneità e la numerosità è ben studiata; in relazione al
rilevamento e all’inclusione dei casi BES;
 Spazi e ambienti. L’ Istituto ha finalmente una nuova sede!! che oltre a garantire a tutti gli
alunni la massima accessibilità sia interna che esterna; questo non potrà che promuovere il
senso di appartenenza per i tanti spazi attrezzati in maniera ottimale e facilitante per
l’apprendimento e la socializzazione. Siamo consapevoli di quanto possono favorire e
facilitare, in modo decisivo l’apprendimento, le posizioni occupate dai banchi, la
personalizzazione delle aule da parte degli allievi e docenti. Curare l’ambiente di
apprendimento, renderlo facilitante e strutturato ricco di stimoli, è un obiettivo da perseguire
attraverso gare di Murales a tema, allestimenti di pareti verticali verdi; in ogni aula ancora, si
curerà l’allestimento delle pareti per discipline con mappe, cartine, formulari compensativi,
facilitatori, non solo per i Bisogni Educativi Speciali.
 Intese con il territorio per laricerca di forme d’inclusione verso l’extrascuola:
tempo libero, (sport, associazioni, parrocchie) vita sociale;
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli
insegnanti
Le attività di Aggiornamento, auto-aggiornamento, Formazione permanente, che si attiveranno per il
prossimo anno, sono motivate dalla consapevolezza del bisogno :
 Arricchimento professionale con l’obiettivo di migliorare la qualità degli interventi
didattici ed educativi a tutti i livelli e di assicurare il successo formativo di tutti gli
alunni, in particolar modo per gli allievi BES;
179
 Aggiornamento dell’innovazione tecnologica in quanto Istituto Tecnologico Superiore
e per implementare i progetti di ricerca-azione avviati con il contesto sociale e culturale
esterno;
 Condividere e pubblicizzare iniziative di aggiornamento/formazione approvate ed
organizzate anche altri Istituti del Territorio (esperienze già attivate con successo);
 Aggiornamento continuo esteso non solo alle figure responsabili sui BES/ DSA; in
quanto queste sono insufficienti in scuole complesse e grandi;
 Attività di autoaggiornamento nell’ambito di gruppi di lavoro o dipartimenti, nell’istituto e
con docenti di altri istituti (esperienza già realizzata con docenti della scuola primaria) per
favorire il confronto e lo scambio di esperienze, strategie, utilizzando come risorsa gli
insegnanti che hanno già acquisito esperienze professionali, nell’ambito della tematica;
 Attività di formazione e di aggiornamento estesa ai genitori, per affiancare
adeguatamente i figli nello studio pomeridiano;
 Attività di formazione e di aggiornamento rivolta anche al personale amministrativo
ed ai collaboratori scolastici al fine di migliorare il servizio;
 L’attività di formazione e di accoglienza per i nuovi docenti;
 Volontà di sperimentare/verificare/correlare l’aggiornamento effettuato, ai
miglioramenti dei risultati formativi, conseguiti dagli alunni;
Ma fra tutte le voci indicate il bisogno prioritario, di realizzare l’aggiornamento, non solo alla fine
dell’anno successivo a quello della loro progettazione. Pertanto nel nostro Piano, si cercherà di
attivare, tutte le strategie di rete, per consentire la “formazione-aggiornamento” fin
dall’inizio dell’anno scolastico e nel corso dell’anno scolastico; per la gestione dei costi la
rete territoriale di scuole non potrà che consentirci di condividere le risorse e gli oneri, al fine di
assicurare l’aggiornamento in quelle tematiche emergenti, di approfondimento a quelle proposte dal
CTS Centro di Supporto Territoriale.
Attività formative:
 Iniziative informative e formative inerenti ai Disturbi specifici di apprendimento e varie
categorie di BES;
 Iniziative per promuovere attività laboratoriali per docenti a vari livelli, sulla
padronanza degli strumenti compensativi, facilitatoti di inclusione; uso di software free
correlati ai diversi stili di insegnamento-apprendimento;
 Formazione sull’attività di screening al fine di portare alla luce i DSA, attivare la loro
gestione e garantire il loro diritto allo studio;
 Iniziative per promuovere campus didattici, per genitori e allievi BES;
 Manifestazioni, conferenze, dibattiti, tavole rotonde, inerenti ai DES e DSA, BES;
 Diffusione di buone prassi in rete, pubblicazioni;
 Cineforum;
 Concorsi, Mostre;
 Potenziamento dell’aggiornamento normativo: pubblicazione di atti di convegno, dalla
prassi alla norma, risponde l’esperto (rubrica del blog “ITISMonacoDislessia”);
Lo Sportello DSA nella consapevolezza dell’importanza della formazione continuerà ad attivarsi
durante l’anno per informare e formare all’interno dell’Istituto e sul territorio.
Si potenzierà la Biblioteca (MEDIATECA) con l’acquisto di libri e abbonamenti a riviste
specializzate e siti telematici. La scuola grazie ad alcune attività di progetti nell’ambito della dislessia
180
dispone di innovativi software didattici, che insieme ai libri è disponibile a concederli in comodato
d’uso.
Ai corsi in presenza, si andranno anche ad aggiungere i corsi online, fra questi:
 implementazione dello spazio web del sito SPORTELLODISLESSIA “Risponde
l’Esperto”;
 collegamenti periodici in rete Skype fra un gruppo di esperti di fama nazionale,
nell’ambito delle problematiche del disagio legate allo svantaggio scolastico, con i
quali la scuola è in contatto da tempo;
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive
Istituito un “gruppo di pilotaggio” composto da alcuni docenti dell’Istituto esperti nel campo
della didattica dei BES e delle nuove tecnologie facilitanti la disabiltà/disturbo, da rappresentanti del
CTS, dell’A.I.D. e dell’Unical e Università a distanza. Questo allo scopo monitorare l’andamento del
PIANO e i punti di vista forniti dalle diverse componenti (docenti, alunni, genitori, esperti,
partecipanti alle azioni di formazione) al fine di elaborare una sintesi valutativa sull'intero Piano.
L’apprendimento degli allievi BES, sarà valutato nelle sue diverse dimensioni:
metacognitive, cognitive e motivazionali. Tra gli indicatori generali di valutazione: votazioni
quadrimestrali, debiti formativi, progressi rispetto alla situazione di partenza, analisi delle frequenze.
La valutazione dei percorsi personalizzati,(PDP/PEI art. 12 e art.13) basate sui punti di forza e
punti di criticità, per tutte le categorie di BES, deve garantire, nei consigli di classe, scelte
coerenti, trasparenti, nei confronti degli allievi e assunzioni di responsabilità collegiali equilibrate,
mirate alla crescita dell’allievo come “persona”, non dettate dal bonismo/pietismo, nel concedere
aiuti non indispensabili o peggio nel pretendere risposte impossibili.
Valutazione degli effetti di ricaduta sul curricolo
La valutazione sarà effettuata attraverso strumenti che mettano in luce non solo le competenze
acquisite ma anche e soprattutto le potenzialità e i punti di forza dell’allievo, in modo da poter
elaborare interventi didattici e strategie d’apprendimento efficaci.
Le informazioni saranno raccolte attraverso appositi registri che andranno a tradurre oltre alle
conoscenza, competenze, abilità, l’osservazione diretta degli atteggiamenti affettivi e cognitivi dello
studente, test, questionari a risposta aperta e chiusa, schede di osservazione e check list.
Le verifiche correlate agli obiettivi specifici attivate dai software, hardware, strumenti
facilitatori saranno iniziali, intermedie e finali per accertare le competenze acquisite.
Tra gli indicatori generali di valutazione: votazioni trimestrali/quadrimestrali, debiti formativi,
progressi rispetto alla situazione di partenza, analisi delle frequenze.
Prove di verifiche oggettive correlate agli obiettivi specifici degli elementi innovativi; e
osservazioni in itinere, per quanto riguarda:
181
 L’uso degli strumenti multimediali;
 Il livello di autonomia raggiunto nello studio;
 Il livello delle conoscenze e competenze acquisite nelle varie discipline;
Il Gruppo di lavoro del Progetto PON F3 per la dispersione scolastica, (che ci vede
impegnati come scuola capofila), ha messo in campo una sperimentazione di un
Portfolio, dinamico dell’allievo, di presentazione (scuola/ famiglia) e di profilo
“funzionale” di Apprendimento. Il portfolio sperimentato, si spera con il prossimo anno,
di adottarlo nel quotidiano scolastico per una valutazione autentica in cui l’alunno
recuperi il suo essere “persona” e non solo studente.
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola
Il docente di sostegno, in quanto figura esperta e mediatrice rappresenta una grande
risorsa, da valorizzare.
Senzarelegarsi al rapporto esclusivo con l’allievo, può farsi carico della promozione di competenze
trasversali alle singole discipline, individuando percorsi metodologici innovativi, atti a favorire lo
sviluppo delle capacità socio-relazionali non solo dell’allievo certificato, ma dell’intera classe. Attiva
e stretta è la collaborazione tra insegnanti curricolari che conoscono meglio un campo di sapere, la
sua epistemologia e i docenti di sostegno, che conoscono meglio l’alunno, con le sue
caratteristiche, i suoi bisogni.

Assume la contitolarità (legge 104/92 art. 13) della classe;
 Non è l’insegnante “angelo custode dell’allievo”;
 Favorisce l’accettazione e l’inclusione di tutti gli allievi;
 Promuove la collaborazione e la cooperazione;
 Condivide la responsabilità del successo formativo di tutti gli alunni;
 Assume una posizione determinante nel processo di inclusione;
 Assume la responsabilità di alcuni interventi didattici, in relazione alle proprie
competenze;
 Partecipa ai colloqui con i genitori (non solo degli allievi certificati)
 Progetta attività della classe (uscite sul territorio, gite didattiche, progetti sportivi)
 Costruisce delle unità di apprendimento;
 Propone e progetta metodologie didattiche inclusive;
I docenti di sostegno sono assegnati dal dirigente in relazione ai casi, all’ambito disciplinare
richiesto (Ad01, AD02, AD03, AD0), all’esperienza maturata nella specificità del bisogno educativo,
alla continuità. La ripartizione oraria e la conseguente assegnazione avviene in maniera equa fra gli
allievi aventi diritto e maggiore attribuzione oraria per le condizioni di gravità.
182
Intervengono, sulla base di una preparazione specifica nelle ore in classe, collaborano con
l'insegnante curricolare e con il Consiglio di Classe affinché l'iter formativo dell'alunno
possa continuare anche in sua assenza secondo una didattica inclusiva, che prevede, nel
PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO P.E.I. (art. 12 /art 13 dell’O.M. n° 80/95):
 Lafacilitazione (spessoutilizzate tecnologie più motivanti ad esempio software didattici e
contesti didattici fortemente interattivi e operativi);
 Lasemplificazione (modifica del lessico, riduzione della complessità concettuale);
 La scomposizione della conoscenza nei nuclei fondanti;
Strategie efficaci a dare sostegno allo svantaggio scolastico
 L’intervento individualizzato organizzato prevalentemente in classe e in piccoli
gruppi di lavoro e a distanza (e-tutor, e-learning).
 Apprendimento cooperativo per sviluppare forme di cooperazione e di rispetto reciproco
fra gli allievi e per veicolare conoscenze, abilità e competenze;
 Tutoring (apprendimento fra pari: lavori a coppie);
 Didattica laboratoriale per sperimentare in situazione (lavoro di gruppo a classi aperte,
scuola-lavoro);
 Didattica per progetti/progetti di vita, per allievi con PEI differenziati,( percorsi mirati ad
un apprendimento funzionale, volto a una conquista di maggiore autonomia);
 Esperienze di tipo pratico-operativo, alternanza scuola-lavoro per consentire il
collegamento tra la formazione in aula e l'esperienza pratica, l'acquisizione di competenze
spendibili nel mercato del lavoro;
 Sperimentazione di percorsi personalizzati, a misura dei reali bisogni e stili di
apprendimento degli allievi;
 Imparare ad imparare con nuovi attrezzi di lavoro, compensando i disturbi/difficoltà e
valorizzando le eccellenze;
 Uso delle tecnologie multimediali, multimodali, multisensoriali, nella didattica
delle singole discipline per esplorare la“transcodificazione” a diversi livelli di
astrazione in relazione all’espressione dei diversi gradi di ritardo o di disturbo di
apprendimento
 Costruzione di un portfolio di certificazioni che possa includere competenze trasversali;
Il docente di sostegno non è assegnato agli allievi DSA/DSE/altri BES, ma in quanto
docente specializzato, è una risorsa per la classe e per l’Istituto per orientare la gestione
di tutte le forme di svantaggio scolastico
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai
diversi servizi esistenti
 Rapporti con ASL (neuropsichiatria e assistenza sociale) per confronti periodici, in
occasione degli incontri PEI e per l’attivazione di percorsi di educazione all’affettività;
 Collaborazioni con aziende ospitanti (percorsi alternanza Scuola-lavoro);
 Collaborazioni con le cooperative ( assistenza specialistica)
 Rapporti con gli operatori dei centri diurni pomeridiani (associazioni varie, salute
mentale, ecc…);
183
 Collaborazioni con Enti pubblici (Comune, provincia, USP);
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni
che riguardano l’organizzazione delle attività educative
Un’educazione alla partecipazione nel quadro della vita scolastica e civica in una società libera è
fondamentale perciò al fine di operare un’integrazione reale e non fittizia è di rilevante priorità il
ruolo delle famiglie e della comunità come supporto alle attività educative.
Le famiglie ed il personale scolastico interagiscono tra di loro in modo rispettoso indipendentemente
dai loro ruoli di appartenenza, dalle varie etnie e religioni.
La famiglia è chiamata a stipulare un patto educativo e si impegna a sua volta:
 sostenere, favorire e collaborare alla realizzazione del progetto educativo d’Istituto al fine di
contribuire alla crescita ed alla formazione del proprio figlio;
 instaurare un dialogo costruttivo con i docenti, rispettandone la libertà di insegnamento e la
competenza educativa;
 rispettare l’orario di entrata e di uscita;
 essere aggiornata in tempo reale (email, sms) su impegni, scadenze, iniziative
scolastiche, controllando costantemente il libretto personale e le comunicazioni
scuola-famiglia e partecipando con regolarità alle riunioni programmate.
 intervenire con coscienza e responsabilità, rispetto ad eventuali danni provocati dal figlio a
carico di persone, arredi, materiale didattico della scuola, anche con il recupero e il
risarcimento del danno;
Inoltre a tutti i genitori verrà data l’opportunità di essere coinvolti nelle decisioni che riguardano la
scuola attraverso:
 promozione della partecipazione alle assemblee ed alle riunioni indette dalla scuola attraverso
sms e mail;
 proposta a costruire tramite i propri organismi rappresentativi, temi di discussione e di
confronto con la scuola;
 mantenere informata la famiglia tramite sms-mail, sulle iniziative della scuola;
 sostenere i propri figli nel mantenimento degli impegni scolastici;
 partecipare ai colloqui individuali;
 cooperare affinché i ragazzi ritrovino, nei loro ambienti di vita, atteggiamenti educativi positivi
e condivisi;
184
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi
inclusivi;
L’alunno BES, nel nostro Istituto trova accoglienza didattico-pedagogica anche per l’organizzazione
del GLI con articolazione di gruppi di lavoro di formazione, approfondimento e progettazione su
specifici focus attraverso l’attivazione di percorsi mirati al recupero delle difficoltà per favorire la
didattica, attraverso alcuni campi di esperienza:
Continuare a sperimentare l’inclusività…:
 Robocup: didattica inclusiva, ormai consolidata da tempo, che coinvolge più indirizzi del
nostro istituto, che ha raggiunto traguardi mondiali (vittoria 24 luglio 2014, a Joao Pessoa
(Brazil), conquista il titolo di CAMPIONE DEL MONDO DI ROBOCUP 2014; vittoria
2013 a città del Messico e a Riva del Garda,a Pescara, Comenius MITEU SHOW); tali
risultati eccellenti anche in termini di motivazione degli allievi e aggiornamento dei docenti e
di integrazione con il territorio nonché di raccordo con le scuole secondarie di primo grado,
promuovono il successo scolastico di tutta la “squadra.
 Scrittura creativa (giornale online) MONAConline http://www.monaconline.it/per
migliorare le competenze di base e le capacità comunicative, attraverso l’uso delle nuove
tecnologie. Continuare a sperimentare come la multimedialità e la multisensorialità del web
magazine rende accessibile a tutti l’esperienza creativa della scrittura se adeguatamente
"attrezzati" (cassetta degli attrezzi, strumenti compensativi) ” ; gli allievi BES, non possono
che trovare vantaggio, in una didattica “fresca” vicina alle loro peculiarità di apprendimento;
 Dal giardino “mobile” di erbe e piante officinali profumate all’orto botanicocon noi,
per avvicinare alla "scoperta" di piante aromatiche dimenticate, appartenute alla cultura
contadina, alla nostra storia civiltà mediterranea.
 Progetto Echoshool: adesione al programma Fee (Foundation for environmentaleducation),
per diffondere attraverso attività educative e formative, la sostenibilità ambientale; L’Arte
del riciclo: Laboratorio di Attività Creative e Manuali, per imparare a riciclare, a ridurre
l’estrazione delle materie prime, e a trasformare il rifiuto in arte;
 Sport tornei gare Buona pratica per l’inclusione, nonché apprendimento condiviso. Gare.
Competizioni, socializzazione. Lo Sport per agire sui punti di forza degli alunni, documentando
i progressi e valutando gli sviluppi motori, trasmettendo il rispetto delle regole e il rispetto
dell’altro, l’amicizia, che è frutto di condivisione; il rafforzamento dell’autostima;
 Laboratorio creativi: musica, teatro e cortometraggi. Corpo e mente fanno parte di
una formazione armoniosa dell’individuo. La musica non può che favorire l’inclusione
aggregando e socializzando oltre che far sentire il senso di appartenenza al proprio Istituto e
contribuire alla formazione della personalità e all’affinamento estetico. I ragazzi hanno
affrontato in passato, testi impegnativi e spartiti che appartengono alla musica “colta”
dimostrando che anche in un Istituto prevalentemente tecnologico è possibile far passare
tematiche importanti;
 Laboratori specifici, di indirizzo tecnologico tecnologico (Meccanico, Informatico, Grafico,
185
Telecomunicazioni, Elettrico); IN ELETTRONICA, si ricorda il primo premio, nella
categoria “Progettualità “, del Concorso Nazionale “Creare con L’Elettronica” Settima
Edizione 2013-2014 organizzato presso l’ITIS Galileo Ferraris di Napoli; i laboratori si
terranno in orario curricolare ed extracurricolare a rafforzarne le competenze operative nei
vari settori ;
 Stage lavorativi al fine di rendere graduale il passaggio dall’esperienza scolastica a quella
lavorativa, saranno rivolti a tutti gli allievi e in particolare per gli alunni disabili o BES delle
classi terze, quarte e quinte. Per gli alunni portatori di handicap si prevede l’ampliamento di
percorsi specifici progetto di vita dell’alunno;
Per gli alunni con BES grave, nel cui PEP sia evidenziata la necessità di frequentare un maggior
numero di ore nelle materie pratiche. Tali laboratori, per gli allievi certificati con disabilità, saranno
integrati nel PEI, Piano educativo didattico paritario o differenziato e per gli altri allievi BES nei PDP,
piano didattico personalizzato.
Valorizzazione delle risorse esistenti
Nella nostra scuola “ dell’inclusione “ hanno valorizzato risorse, lo sportello DSA CIC.
Il CIC ,situato in un’ampia aula spaziosa e luminosa, molto accogliente, ha dato, insieme ai docenti
curriculari, accoglienza agli studenti con disagio di qualunque specificità.
Le Finalità:
 Promuovere nuovi stili di vita;
 Contrastare ogni forma di disagio o abbandono scolastico con la conseguente riduzione;
In itinere vi sono state riunioni periodiche con esperti del settore.
Sportello informativo sui DSA con l’AID Associazione Italiana Dislessia.
La finalità di questo servizio, rivolto a docenti, genitori, studenti del territorio della provincia, è quella
di continuare a:
 diffondere conoscenze/competenze sulle diverse tipologie di DSA attraverso chiarimenti,
informazioni, nonché per visionare pubblicazioni specifiche, questionari di rilevamento e
prove, software di potenziamento e di aiuto compensativo;
 sperimentare sul campo modalità di rilevamento (screening) e strategie educative-didattiche
efficaci;
 costruire rete di collaborazione fra docenti di ogni ordine e grado e formatori
sull’individuazione e potenziamento dei DSA;
 Il primo giovedì di ogni mese lo sportello di ascolto continuerà ad aprirsi ad incontri, allo
scopo di condividere esperienze didattiche, informazioni, iniziative nell’ambito di una
particolare tematica DSA emergente.
 È anche uno spazio internet www.itimonaco.it/ DSA sportello Monacodove si raccolgono
risorse utili, spendibili nella progettazione degli interventi e attività di autoformazione.
Giornale Scolastico:
 MONAConline http://www.monaconline.it/percontinuare a sperimentare come la
186
multimedialità e la multisensorialità del web magazine rende accessibile a tutti l’esperienza
creativa della scrittura;
 Un orto botanico
per ritrovarsi attraverso il rapporto diretto con la natura con l’obiettivo di:
 Percorso terapeutico;

Percorso di inclusione;

Vedere – annusare – toccare;
Il giardino è diventato un luogo didattico, un luogo che ha svolto una realizzazione sociale. Tutto
questo è il giardino; dalle piante si è passato alla realizzazione dei profumi e saponi provenienti dagli
scarti degli olii, con attività di laboratorio ed il contributo delle risorse del nostro istituto.
Sport
Buona pratica per l’inclusione, nonché apprendimento condiviso. Gare. Competizioni, socializzazione.
Lo Sport ha agito sui punti di forza degli alunni, documentando i progressi e valutando gli sviluppi
motori, trasmettendo: rispetto delle regole e il rispetto dell’altro; l’amicizia, che è frutto di
condivisione; il rafforzamento dell’autostima
Laboratorio musicale
Luogo adeguatamente attrezzato da strumenti musicali: tastiera elettronica, chitarra elettrica,
tamburelli, fisarmonica, impianto audio amplificato, attrezzature informatiche.
L’attività progettuale ha avuto ed avrà come scopo: la socializzazione, l’inclusione, l’educazione dei
sensi, la conquista dell’ordine interiore. L’attività ha aumentato l’autostima ed ha valorizzato chi era
stato in precedenza valorizzato. Così facendo si sono condivise le proprie capacità e conoscenze.
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei
progetti di inclusione
La progettazione e realizzazione del PON ha migliorato l’istruzione e la formazione
promuovendo l’apprendimento degli alunni, favorendo :
 l’accoglienza di studenti stranieri e non
 l’accoglienza di alunni BES.
 la valorizzazione del le culture locali e le comunità per la comunicazione esterna
 la realizzazione delle priorità;
 le conoscenze e le competenze degli alunni
187
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema
scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento
lavorativo.
Una fase importante nella nostra scuola è l’orientamento: orientare significa fornire le competenze
necessarie per sapersi muovere nelle situazioni più diverse e in particolare nel cambiamento,
un’ottica di apprendistato continuo. Significa porre l’individuo in grado di prendere coscienza di sé e
indica la predisposizione intenzionale di una serie di condizioni, occasioni, azioni, attività volte a porre
il soggetto in formazione in condizione di definire e di realizzare un percorso di progettualità
personale.
L’orientamento non consiste solamente nella predisposizione di percorsi/azioni da attuare
parallelamente al percorso scolastico, ma di un progetto d’Istituto condiviso e possibilmente integrato
con il territorio, sfruttando le sue specificità, volto a permeare tutti gli ambiti disciplinari, che
coinvolgono in modo globale la formazione completa della persona. L’orientamento così delineato
comporta un ripensamento dell’intero percorso scolastico, nel rispetto delle pratiche formative di ogni
grado di scuola. E’ possibile ascrivere l’orientamento a tre aspetti che vanno considerati ed attuati in
modo integrato: l’informazione orientativa intesa come facile e qualificato accesso alle
informazioni mediante sistemi informativi cartacei o multimediali consultabili dalle persone da sole o
con l'assistenza di un esperto; la consulenza orientativa realizzata con interventi differenziati,
dal colloquio a percorsi più articolati, finalizzati a favorire la conoscenza di sé, la scoperta delle
proprie attitudini, interessi e motivazioni per arrivare a definire un proprio progetto professionale ed
individuare le vie per attuarlo; la formazione orientativa: tirocini e/o laboratori orientativi
destinati a gruppi di alunni. Come rilevato, tali aspetti dell’orientamento rischiano di fallire la propria
azione, ovvero di non tracciare percorsi significativi per la realizzazione della progettualità personale
dell’alunno, se non s’innestano su una visione pedagogica coerente e sulla scelta di metodologie e di
strategie di apprendimento che si fondano sulla capacità di scelta e di autorealizzazione della
persona.
I percorsi di Alternanza Scuola Lavoro e gli IFTS avviati nel nostro Istituto consentono di
rispondere efficacemente alla domanda di convergenza tra scuola e mondo del lavoro e pertanto
sono previste in questo piano dell’inclusione, varie esperienze di alternanza scuola lavoro anche per
allievi BES, per tradurre quel “pensami da adulto”, progetto di vita.
Gli studenti hanno vissuto e vivono

un’esperienza di squadra,

un’esperienza di alternanza scuola- lavoro presso le aziende del territorio,

un’esperienza inclusiva, per gli studenti dell’indirizzo informatico, meccanico ed elettrico
Si dà, quindi,” l’occasione di realizzare i corsi in alternanza scuola-lavoro, in un percorso formativo
progettato dall’istituzione scolastica in collaborazione con le imprese con le rispettive associazioni di
rappresentanza...". Lo studente accresce la formazione acquisita nei percorsi scolastici e formativi
con l’acquisizione di competenze professionali spendibili anche nel mercato del lavoro: dal sapere al
saper fare. Sapere e saper fare sono due aspetti da curare che rendono gli studenti autori e
188
protagonisti del processo di apprendimento. Nel percorso formativo entra anche il mondo del lavoro,
e gradatamente si evolve il processo di maturazione e crescita di ogni alunno. Non più un ambiente
caratterizzato dalla netta divisione tra mondo della formazione e quello della produzione, ma una
nuova collaborazione tra istituzioni che mirano allo stesso obiettivo: avere giovani preparati e
attrezzati ad affrontare una società nella quale la conoscenza è il capitale più redditizio.
Tali Stage lavorativi saranno aperti oltre ai BES agli allievi diversamente abili, al fine di
rendere graduale il passaggio dall’esperienza scolastica a quella lavorativa, dalle classi terze, quarte e
quinte, in percorsi specifici e “spendibili”. Siamo certi che allievi con diverse abilità possono
includersia vari livelli e riconoscersi in ruoli funzionali a sviluppare abilità per se e per gli altri,
acquisire competenze, che in una continuità di rete nell’ambito scolastico ed extrascolastico possano
tradurre, oltre alla maturazione come “persona” progetti di vita (con acquisizione di competenze
certificabili) e futura collocazione in un ambito di lavoro protetto, autentica inclusione, attraverso la
scoperta di un “ruolo” in un tutoraggio (docente e compagni alternati) spontaneo e per imitazione.
Progetto PON F3 per la dispersione scolastica, il disagio e i DSA in RETE verticale: gli
interventi del Piano Azione Coesione F3, finalizzati a contrastare il fallimento formativo precoce
in aree territoriali ad elevato rischio avviati nel nostro Istituto (capofila rete F3) hanno tradotto e
traducono grande successo. Il portfolio sperimentato, si spera di adottarlo nel quotidiano
scolastico per una valutazione autentica in cui l’alunno recuperi il suo essere “persona” e
non solo studente. Un portfolio che appartiene all’allievo ma anche al docente per orientarsi e per
orientare.
Approvato dal Gruppo di Lavoro per l’Inclusione
189
Patto educativo di corresponsabilita’
PREMESSA
Il Piano dell‟Offerta formativa dell‟ITIS “A. Monaco” di Cosenza si può realizzare solo attraverso
la partecipazione responsabile di tutte le componenti della comunità scolastica con l‟assunzione di
specifici impegni, di seguito riportati, da parte dei docenti, dei genitori, degli studenti e di tutto il
personale della scuola.
Per raggiungere le finalità educative e didattiche indicate nel POF, come quelle di guidare gli
studenti nel processo di crescita culturale, personale e professionale per farne cittadini capaci
corretti e consapevoli dei propri diritti e doveri, bisogna che le parti coinvolte condividano i principi
fondamentali contenuti nel presente Patto educativo di corresponsabilità. La condivisione e il
rispetto delle regole del vivere e del convivere sono fondamentali e irrinunciabili, infatti, per
costruire un rapporto di fiducia reciproca e realizzare gli obiettivi che la scuola si è posta.
La sottoscrizione del Patto implica la conoscenza e il rispetto delle carte fondamentali dell‟Istituto
(POF, Regolamento d‟Istituto, e Statuto delle Studentesse e degli Studenti, Carta dei Servizi) che
sono pubblicati sul sito, distribuiti in ogni classe e consegnati, su richiesta, alle famiglie e ai
docenti.
L‟ISTITUZIONE SCOLASTICA E I DOCENTI SI IMPEGNANO A:
• Realizzare un clima scolastico positivo fondato sul dialogo e sul rispetto, favorendo lo sviluppo
delle conoscenze e delle competenze, la maturazione dei comportamenti e dei valori, il sostegno
nelle diverse abilità, l‟accompagnamento nelle situazioni di disagio, la lotta a ogni forma di
pregiudizio e di emarginazione.
• Incoraggiare gli studenti ad apprezzare e valorizzare le differenze e promuovere le motivazioni
all‟apprendere.
Realizzare i curricoli disciplinari e le metodologie didattiche indicate nel POF.
• Rendere noti gli obiettivi delle prove di verifica e i criteri di valutazione.
• Avvertire la classe sulla data delle verifiche scritte e pratiche con congruo anticipo ascoltando
anche le eventuali proposte di variazione motivate avanzate dagli studenti e dai docenti.
• Procedere periodicamente alle attività di verifica e di valutazione motivando i risultati e
comunicando in modo trasparente e chiaro i risultati delle prove orali e scritte che devono essere
sempre riportati sul registro personale. Le prove scritte sono consegnate entro quindici giorni dalla
loro somministrazione, e comunque sempre prima della prova successiva, salvo casi particolari che
devono essere sempre motivati.
190
• Svolgere per ogni trimestre un numero adeguato di verifiche come prefissato dalle riunioni di
materia con prove di diverso tipo: scritte, orali, grafiche, pratiche, relazioni ecc .
• Fissare di norma una prova scritta assegnabile nello stesso giorno.
• Favorire il successo scolastico anche attraverso attività di recupero, sostegno e potenziamento in
tutti i momenti dell‟anno scolastico quando se ne ravvisi la necessità.
• Informare le famiglie sull‟andamento dell‟intervento educativo sul livello di apprendimento e
sugli i aspetti inerenti il comportamento e la condotta attraverso gli strumenti già previsti dal POF (
libretto dello colloqui con le famiglie, consigli di classe ).
• Rispettare la riservatezza sui problemi degli studenti e delle famiglie.
• Essere puntuale alle lezioni e nella produzione delle programmazioni.
• Non usare il cellulare in classe.
Non fumare negli ambienti interni ed esterni all‟istituto.
LE STUDENTESSE E GLI STUDENTI SI IMPEGNANO A:
• Conoscere e rispettare le regole stabilite dal regolamento d„istituto e a condividerle.
• Svolgere il lavoro richiesto a scuola e a casa con cura e impegno costante, rispettando le scadenze
fissate per le verifiche.
• Mantenere atteggiamenti corretti e rispettosi nei confronti dei compagni e di tutto il personale
dell‟Istituto sia durante le attività didattiche, sia durante gli spostamenti interni nell‟edificio sia
durante le uscite didattiche e i viaggi d‟istruzione.
• Essere sempre provvisti del libretto personale.
• Utilizzare correttamente macchinari, strutture e sussidi didattici.
• Usare un abbigliamento e un linguaggio consoni all‟ambiente scolastico.
• Informare sempre la famiglia rispetto a quanto avviene nella vita scolastica consegnando sempre
tutte le comunicazioni che l‟Istituto invia alle famiglie.
• Rispettare orari d‟ingresso sia all‟inizio delle lezioni che ai cambi di ora.
• Mantenere in ordine e pulita la propria aula e gli spazi frequentati.
• Non utilizzare cellulari, i-pod o strumenti simili durante le lezioni attenendosi al rispetto della
legge sulla privacy.
• Conoscere e seguire le norme di sicurezza e antinfortunistiche.
• Conoscere e seguire le norme riguardanti l‟uso dei laboratori.
Rispettare gli ambienti della scuola perché valore di tutta la comunità.
Non fumare negli ambienti interni ed esterni all‟istituto.
191
I GENITORI SI MPEGNANO A:
• Conoscere l‟offerta formativa dell‟Istituto, i regolamenti interni, condividerli e a farne oggetto di
riflessione con i propri figli per partecipare al dialogo educativo.
• Partecipare alle riunioni indette dall‟istituto (consiglio di classe, assemblee, elezioni degli organi
collegiali) e ai colloqui con i docenti.
• Controllare in modo sistematico il libretto personale dello studente, firmando sempre le
comunicazioni scuola famiglia
• Far rispettare l‟orario d‟ingresso e limitare le richieste di uscite anticipate.
• Giustificare ritardi e assenze nei tempi e modi previsti dal regolamento.
• Sensibilizzare i propri figli al rispetto del divieto d‟uso del cellulare in classe e del fumo in tutti gli
ambienti interni ed esterni dell‟istituto.
• Segnalare al Dirigente scolastico e ai docenti eventuali problemi didattici e personali.
• Condividere le sanzioni disciplinari previste dal regolamento.
• Educare i propri figli al rispetto di tutto il personale della scuola e dei compagni.
Essere consapevole e informare i propri figli delle conseguenze che comporta il mancato rispetto
delle strutture e degli ambienti della scuola giacché ogni eventuale danno, volontario e involontario,
comporta il relativo risarcimento e l‟eventuale sanzione come previsto dal Regolamento di Istituto.
• Instaurare un dialogo costruttivo con i docenti nel rispetto della loro libertà d‟insegnamento e della
loro competenza valutativa.
• Garantire il necessario supporto alle attività scolastiche con puntualità e senso di responsabilità
192
Entrata, ritardi, assenze, uscite, comportamento, assemblee
ENTRATA ALUNNI
Gli alunni entreranno alle ore 8,00 per essere in aula alle ore 8,10, ora di inizio delle lezioni.
Tuttavia è consentita una tolleranza massima di dieci minuti, per casi eccezionali di forza
maggiore, per cui le porte d‟ingresso saranno chiuse alle ore 8,20.
L‟entrata avverrà esclusivamente dall‟ingresso del nuovo edificio..
Il Collaboratore scolastico preposto all‟ingresso principale, sorveglierà la porta di accesso che sarà
aperta alle ore 8,00 e chiusa alle 8,20.
Dopo le 8,20, il Collaboratore scolastico preposto all‟ingresso principale potrà far entrare in ritardo
solo gli alunni con regolare permesso di entrata posticipata.
Il Docente della prima ora è tenuto ad essere in classe alle ore 8:05, anche in assenza degli alunni.
RITARDI
I docenti della prima ora dopo le ore 8,30 possono accettare in classe solo gli alunni muniti di
autorizzazione firmata dal Dirigente Scolastico
Di norma, non è consentito l‟ingresso alla seconda ora, se non accompagnati dai genitori.
ORARIO DELLE LEZONI
Come deliberato dal Consiglio di Istituto, nei giorni di. martedì , mercoledì e venerdì l‟orario delle
lezioni è il seguente:
Prima ora:
8,10 – 9,10
Seconda ora:
9,10 – 10,10
Terza ora:
10,10 – 11,10
Quarta ora:
11,10 – 12,10
Quinta ora:
12,10 – 13.00
Sesta ora:
13,00 – 13.50
193
Nei giorni : lunedi ,giovedi e sabato
Prima ora:
8,10 – 9,10
Seconda ora:
9,10 – 10,10
Terza ora:
10,10 – 11,10
Quarta ora:
11,10 – 12,10
Quinta ora:
12,10 – 13,10
ASSENZE ALUNNI
I Docenti della prima ora sono tenuti a chiedere la giustificazione e ad annotare la stessa sul registro
di classe.
Sono tenuti, inoltre, ad annotare sul registro di classe sia nello stesso giorno che nel giorno seguente
gli alunni sprovvisti di giustificazione. Qualora il giorno seguente gli alunni risultino ancora
sprovvisti di giustificazione, il docente della prima ora lo comunicherà al coordinatore di classe, il
quale ne informerà la dirigenza per i provvedimenti da adottare.
In nessun caso il Docente della prima ora potrà non accogliere in classe gli alunni sprovvisti di
giustificazione,
Si ricorda che l‟assenza di cinque giorni, o superiore, deve essere giustificata con certificato
medico, che il docente deve raccogliere e depositare, in giornata, in segreteria.
Oltre i 15 giorni di assenza il rientro in classe deve essere autorizzato solo dal Dirigente Scolastico .
Il rientro in classe dopo le assenze di massa sarà consentito solo se accompagnati dai genitori.
Si richiama l‟attenzione degli studenti sulla nuova norma che prevede la non ammissibilità alla
classe successiva degli studenti che abbiano superato un quarto delle assenza come sancito dal
DPR 122/2009 art. 14 c.7:
“A decorrere dall’anno scolastico di entrata in vigore della riforma della scuola secondaria di
secondo grado, ai fini della validità dell’anno scolastico, compreso quello relativo all’ultimo anno
di corso, per procedere alla valutazione finale di ciascuno studente, è richiesta la frequenza di
almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato. Le istituzioni scolastiche possono stabilire,
per casi eccezionali, analogamente a quanto previsto per il primo ciclo, motivate e straordinarie
deroghe al suddetto limite. Tale deroga è prevista per assenze documentate e continuative, a
condizione, comunque, che tali assenze non pregiudichino, a giudizio del consiglio di classe, la
possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati. Il mancato conseguimento del
194
limite minimo di frequenza, comprensivo delle deroghe riconosciute, comporta l’esclusione dallo
scrutinio finale e la non ammissione alla classe successiva o all’esame finale di ciclo”.
A tal proposito si rinvia al regolamento d‟istituto
USCITA ALUNNI
L‟uscita degli studenti, deve effettuarsi dal cancello principale ,dal lato palestra, dal piano
rialzato, che il personale dei rispettivi piani provvederà ad aprire. Solo in situazioni di emergenza,
dovute a pericoli, potranno essere aperte le altre uscite. Gli studenti con permessi di uscita
anticipata, usciranno dall‟atrio e dall‟uscita principale del nuovo istituto.
I signori Docenti non possono far uscire gli studenti dall‟aula prima del suono della sirena; sono
tenuti, inoltre, a vigilare sull‟uscita degli studenti, e sono responsabili in caso di incidenti per
mancata vigilanza
USCITA ANTICIPATA
Prima del termine delle lezioni possono uscire gli alunni che:

siano prelevati personalmente dai genitori o da un loro delegato e solo dalle ore 12,00 in poi.

Abbiano l‟autorizzazione per attività sportiva o per motivi di trasporto regolarmente
autorizzata.
Non saranno concessi permessi di uscita anticipata in nessun altro caso, pertanto non saranno prese
in considerazione le richieste scritte o per telefono.
Coloro che hanno bisogno di permessi per attività sportiva dovranno presentare l‟autorizzazione
scritta dei genitori, l‟iscrizione alla società con il recapito telefonico del responsabile ed il
calendario delle partite. In caso di discordanza o variazione delle date degli impegni rispetto al
calendario presentato, dovrà essere presentata una nuova documentazione.
Per motivi di trasporto saranno concessi permessi di uscita anticipata dal prof. Giovanni Presta,
dietro presentazione di domanda, fotocopia della carta di identità dei genitori ed orario dei mezzi di
trasporto.
I docenti non devono assolutamente autorizzare l‟uscita degli alunni dall‟aula per chiedere
permessi
di uscita anticipata.
In nessun caso il docente può autorizzare l‟uscita anticipata degli alunni dalla scuola .
195
Comportamento
E‟ importante che il Docente e il personale ATA abituino l‟alunno al rispetto degli altri e
dell‟ambiente-classe-scuola ove si vive insieme buona parte della giornata. A tale scopo si ricorda
agli studenti e al personale quanto segue:

E‟ assolutamente vietato fumare nei locali e nelle aree all‟aperto di pertinenza dell‟istituto
così come specificato dall‟avviso del 21/09/2013, prot. 4618. Si ribadisce che i trasgressori
alle disposizioni sono soggetti alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma
da euro 27.50 ad euro 275.00.

Gli alunni potranno uscire dall‟aula dalle ore 9.30, uno per volta; I docenti solleciteranno i
ritardatari a restare fuori dalla classe solo per il tempo strettamente necessario e
segnaleranno ai coordinatori di classe gli studenti che abitualmente si trattengono fuori della
classe per tempi prolungati.
Come stabilito dal Collegio dei Docenti:

Gli alunni del biennio potranno consumare in classe la colazione con la sorveglianza del
docente, dalle ore 10,00 alle ore 10.10

Gli alunni del triennio potranno consumare in classe la colazione con la sorveglianza del
docente dalle ore 11.00 alle ore 11.10

Gli alunni avranno cura di stilare la lista delle colazioni o all‟inizio delle lezioni o al cambio
dell‟ora, per non intralciare il regolare svolgimento delle attività didattiche
Si raccomanda ai docenti l‟osservanza dell‟orario della pausa per il consumo della colazione. Due
alunni dalle ore 9,30, biennio, e dalle ore 10,30, triennio, potranno uscire per comprare le colazioni
per la classe

Il docente subentrante al cambio dell‟ora deve verificare le presenze degli alunni in classe,
ammonendo coloro che ritardano abitualmente a rientrare in aula.
Le note sul registro di classe vanno per quanto possibile evitate, specialmente quando si tratti di
episodi di normale vivacità che il docente può risolvere direttamente. I casi gravi di comportamento
scorretto vanno annotati sul registro in sintesi e successivamente, con apposita relazione
circostanziata, comunicati alla Dirigenza, per prendere i provvedimenti necessari.
I provvedimenti disciplinari saranno comminati dal Dirigente Scolastico ,per i casi più gravi, sarà
convocato il Consiglio di Classe con la presenza dei rappresentanti dei genitori e degli alunni, prima
in sede istruttoria con l‟audizione delle parti interessate e successivamente in via deliberante.
196
Le sanzioni disciplinari influiranno sul voto di condotta che alla luce del D.L. del 28/08/2008 "farà
media “, infatti, gli studenti saranno valutati sia sulla base dei risultati conseguiti nelle singole
materie, sia in riferimento ai comportamenti tenuti da cui scaturisce il voto di condotta che, se è
insufficiente, "determina la non ammissione al successivo anno di corso o all'esame conclusivo
del ciclo".
I danni materiali alle strutture scolastiche, provocati dagli alunni saranno addebitati alle famiglie.
Ogni episodio di vandalismo dovrà essere annotato sul registro di classe, dal docente, e segnalato
subito all‟Ufficio Tecnico, che provvederà ad informare il Dirigente Scolastico. Lo stesso dovrà
fare il collaboratore scolastico responsabile della vigilanza sulla classe, segnalando all‟ufficio
Tecnico il danno, onde evitare che gli venga addebitato.
Assemblee
I rappresentanti di classe degli studenti che devono esporre problemi importanti possono essere
ricevuti dal Dirigente Scolastico in qualsiasi momento, compatibilmente con gli altri impegni.
Le assemblee di classe devono essere richieste con almeno tre giorni di anticipo, dopo aver
informato i Docenti delle ore interessate, i quali devono essere presenti in classe durante
l‟Assemblea allo scopo di garantirne l‟ordinato svolgimento.
La richiesta scritta, firmata dai due rappresentanti di classe, deve contenere l‟ordine del giorno e
deve essere presentata all‟ufficio protocollo, per essere autorizzata direttamente dal Dirigente
Scolastico, che redigerà una nota firmata sul registro di classe.
L‟Assemblea d‟Istituto deve essere richiesta per iscritto e la domanda deve contenere le firme dei
due rappresentanti di tutte le classi e l‟ordine del giorno. La richiesta va presentata almeno sei
giorni prima ed il giorno va concordato con il Dirigente Scolastico.
Deve essere specificato nella richiesta come viene garantito dagli studenti il servizio d‟ordine che
deve coadiuvare con quanto predisposto dal Dirigente Scolastico per garantire la sicurezza e
l‟ordine dello svolgimento dell‟Assemblea. Durante l‟Assemblea d‟istituto, i Docenti sono tenuti a
rimanere nella scuola per la durata del proprio orario di servizio e possono partecipare
all‟Assemblea.
197
Regolamento d'istituto
>> Regolamento interno
Titolo I - Vita della comunità scolastica
Titolo II - Organi Collegiali
Titolo III - Il Capo d'Istituto
Titolo IV - Il Personale docente
Titolo V - Il Personale non docente
Titolo VI - Diritti sindacali
Titolo VII - Norme finali e transitorie
l regolamento, di seguito riportato, vuole essere uno strumento, perfettamente integrato con lo
Statuto delle studentesse e degli studenti (promulgato con Decreto del Presidente della Repubblica
n. 249 del 24 giugno1998, pubblicato sulla G.U. il 29 luglio 1998), atto a garantire una
partecipazione reale, piena e attiva degli studenti, delle famiglie e di tutte le componenti scolastiche
alla vita della nuova scuola dell'autonomia. Esso esprime quei valori di libertà, responsabilità e
rispetto che consentono una crescita morale e civile della comunità, che hanno ispirato la nostra
Costituzione e sono alla base della identità comune della patria europea.
REGOLAMENTO INTERNO
TITOLO I - Vita della comunità scolastica
ART. 1 - Norme per l'entrata e l'uscita
ART. 2 - Assenze
ART. 3 – Comportamento
ART. 4 – Relazioni
ART. 5 - Iniziative per gli allievi più meritevoli e bisognosi
ART. 6 - Assemblee studentesche
ART. 7 - Assemblee dei genitori
ART. 8 - Provvedimenti disciplinari a carico degli alunni
ART. 9 - Viaggi e Visite d'istruzione
ART. 10 - Attrezzature scolastiche e Biblioteca
ART. 11 - Uso dei Laboratori, palestre e campi di gioco
ART. 12 - Esonero Educazione fisica e Religione
ART. 13 - Attività ed iniziative culturali
ART. 1 - Norme per l'entrata e l'uscita
198
1. Gli alunni entrano nell'istituto, dall'ingresso loro riservato, dalle ore 8.10 alle ore 8.20, ora di
inizio delle lezioni. Il personale ausiliario provvederà alla sorveglianza degli alunni fino all'arrivo
dell'insegnante. Gli alunni per nessun motivo possono uscire dal plesso scolastico prima della fine
delle lezioni. Gli alunni in ritardo, rispetto all'orario d'ingresso, sono ammessi in classe dal docente
della prima ora o con decisione del Preside o di uno dei collaboratori ,secondo le direttive fornite ad
inizio d‟anno dal dirigente scolastico. Gli insegnanti dovranno annotare il ritardo sul registri di
classe e i bidelli hanno l‟obbligo di chiudere i portoni alle ore 8.30 e di attenersi a quanto sopra
esposto. Il ritardo abituale comporta l'avviso alla famiglia.
2. Gli alunni non possono lasciare l'istituto prima del termine delle lezioni. Eccezionalmente, per
gravi e documentati motivi, gli allievi minorenni potranno uscire anticipatamente, solo se prelevati
personalmente dai genitori o esercenti la patria potestà, sollevando in tal modo la scuola da ogni
responsabilità. Gli allievi maggiorenni, invece, potranno uscire anticipatamente, utilizzando
l'apposita sezione sul libretto di giustificazione, soltanto dopo che il Preside o uno dei collaboratori
avrà vagliato la richiesta. Della autorizzazione all'uscita sarà fatta annotazione sul registro di classe.
Tali permessi non potranno essere concessi nell'ultimo mese di lezione, se non per motivi
eccezionali . Le uscite anticipate per attività sportiva saranno autorizzate (ed annotate sul registro di
classe come le altre) solo in base al calendario della società sportiva interessata sottoscritto anche
dal genitore. Si precisa che la partecipazione assidua alle lezioni incide positivamente
nell'attribuzione del credito scolastico, punteggio, relativo agli ultimi tre anni di corso,
computabile ai fini dell'assegnazione del voto finale agli Esami di Stato.
3. Al termine delle lezioni della giornata, gli alunni dovranno tenere un comportamento corretto e
responsabile, evitando urli, schiamazzi vari e spintoni. Ai contravventori saranno comminate
adeguate sanzioni disciplinari. Il personale ausiliario, ciascuno per la propria competenza, avrà cura
di facilitare l'uscita degli alunni provvedendo all'apertura di tutte le porte interne e i cancelli esterni
(presso i quali sarà necessaria la presenza, durante l'uscita, di almeno un'unità del personale
ausiliario), al fine di evitare resse e disordini, che potrebbero pregiudicare l'incolumità di tutti.
ART. 2 - Assenze
1. Gli studenti hanno l‟obbligo della assidua e fruttuosa presenza alle lezioni e a tutte le altre attività
che vengono svolte nel contesto dei lavori scolastici.
2. Gli alunni che si assentano dalle lezioni sono ammessi in classe, dal docente della prima ora di
lezione del giorno del rientro, solo se muniti della giustificazione scritta sul libretto, debitamente
compilata in ogni sua parte e con la chiara indicazione dei giorni e i motivi dell'assenza, firmata da
uno dei genitori o da altro soggetto legittimato a farne le veci o dallo studente stesso, se
maggiorenne. Il libretto scolastico deve essere ritirato e sottoscritto da uno dei genitori entro e non
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oltre il primo mese di scuola. La delega al ritiro deve avvenire per iscritto e la firma deve essere
autenticata. Non è ammesso l'utilizzo del libretto rilasciato l'anno precedente.
3. Le comunicazioni con la famiglia saranno considerate valide solo se firmate dalle persone che
hanno depositato la firma all'atto del ritiro del libretto. L'alunno è tenuto a fare firmare al genitore o
a chi ne fa le veci, "per presa visione" le comunicazioni della scuola. Il libretto, che è da
considerarsi come documento di riconoscimento, in quanto è munito anche della foto dell'allievo.
4.Le assenze per periodi superiori a cinque giorni consecutivi di calendario devono essere
giustificate allegando alla giustificazione un certificato medico, attestante la malattia sofferta. Nel
caso di assenze dovute ad ingiustificate astensioni collettive degli studenti, i genitori, per far
riammettere i propri figli alle lezioni saranno tenuti ad accompagnarli.
5. Lo studente che si presenti al rientro senza giustificazione sarà ammesso con riserva e invitato a
regolarizzare la sua posizione il giorno successivo dal docente della prima ora. Qualora questo non
avvenisse, spetterà alla famiglia, debitamente avvisata, giustificare l'allievo inadempiente.
6. Il computo e il controllo delle assenze e dei ritardi verranno effettuati con regolare periodicità
dalla segreteria didattica, che comunicherà alle famiglie eventuali situazioni di irregolarità e ne farà
menzione nel fascicolo personale dell‟alunno a tutti gli effetti di legge.
7. Le classi senza giustificato e documentato motivo, facessero registrare un numero di assenze
collettive superiore al 15% delle lezioni svolte , verranno escluse dal viaggio d'istruzione.saranno
esclusi dai viaggi d‟istruzione gli studenti con sospensioni dalle lezioni.
ART. 3 - Comportamento
1. E' dovere degli studenti, nell'ambito delle attività scolastiche e parascolastiche, dentro e fuori
l'Istituto, tenere un contegno corretto, educato, responsabile, rispettoso del personale docente e non
docente e delle norme che regolano la vita scolastica.
2. Gli alunni non possono uscire dall'aula, dai laboratori, dai reparti e dalle palestre senza il
permesso dell'insegnante.
3. Gli alunni hanno l'obbligo di non sostare inutilmente nei corridoi e rientrare prontamente in
classe
4. E' severamente vietato fumare nelle aule, nei corridoi e nei locali dell'Istituto, sia per le
disposizioni di legge sia per il rispetto dell'ambiente e della salute collettiva. E', altresì, proibito
usare telefoni cellulari nelle aule dell'Istituto. Le inadempienze saranno perseguite disciplinarmente.
Gli insegnanti sono tenuti a far rispettare tale disposizione e, in ogni caso, a non fare uscire
dall‟aula più di un alunno per volta, non consentendo una nuova uscita prima del rientro di colui che
è uscito in precedenza, se non nei casi richiesti o consentiti dalla Presidenza e per motivi di salute ;i
bidelli dovranno sorvegliare i corridoi e rinviare subito in classe gli studenti.
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5. La diversità degli indirizzi di studi presenti nell'Istituto è causa di frequenti spostamenti degli
alunni nei vari laboratori, palestre, biblioteca, ecc. Durante tali spostamenti, la classe dovrà stare
unita ed attraversare i corridoi nel massimo silenzio, onde evitare l'arrivo frazionato e causare
ritardo all'inizio dell'attività didattica .In tali spostamenti e ad ogni cambio di docente, i
rappresentanti di classe sono responsabili della conservazione del registro di classe.
6. E' rigorosamente vietato uscire dall'aula durante il cambio delle ore di lezione; gli allievi sono
tenuti ad attendere in classe l'arrivo del docente, tenendo un comportamento educato e corretto.
7. Durante il cambio di ora di lezione, qualora la classe resti momentaneamente scoperta, è
necessario che l'addetto ATA, incaricato della sorveglianza, e il collaboratore scolastico del piano
vigilino sul comportamento degli alunni, onde evitare danni a persone o cose; gli eventuali danni
saranno addebitati a coloro che li hanno provocati, con la riserva di denunziare i fatti all'autorità
giudiziaria. La vigilanza è diretta ad assicurare, nel doveroso rispetto della libertà di ciascuno,
l'ordinato svolgimento della giornata scolastica. Sono assegnati turni di vigilanza ad addetti del
personale ATA, articolati per piano, che hanno il compito di sorvegliare, insieme ai collaboratori
scolastici, il comportamento degli alunni, al fine di evitare che arrechino pregiudizio alle persone e
alle cose. Si auspica, comunque, la diretta assunzione da parte degli allievi dell'attività di vigilanza,
da intendere come consapevole presa di coscienza della tutela e del rispetto dei diritti individuali e
collettivi.
8. Le note disciplinari scritte dall'insegnante sul giornale di classe debbono essere comunicate
subito al Preside o al collaboratore delegato che, sentito l'interessato, adotterà i dovuti
provvedimenti.
9. Non è consentito portare all'interno dell'Istituto materiale estraneo all'attività scolastica o al
momento uscire dalla scuola; l'alunno non deve lasciare nulla di suo nei locali dell'Istituto. Non è
consentito agli allievi ,al personale docente e non docente conferire con persone estranee, non
autorizzate, nei locali dell'Istituto.
10. L'Istituto non è responsabile di eventuali furti che dovessero verificarsi. Tutti hanno il dovere di
segnalare, sia pure in modo riservato, il nominativo di chi si rende reo di illeciti.
11. E' proibito, senza la preventiva autorizzazione, distribuire volantini od altro materiale di
propaganda ed affiggere manifesti nell'istituto o sui muri dello stesso. I volantini ed i manifesti
regolarmente autorizzati e contenenti il relativo visto, saranno affissi a cura del personale
dell'istituto negli appositi spazi.
12. E' vietato imbrattare con scritte varie i muri interni ed esterni dell'istituto.
13. Gli alunni non possono entrare nella sala docenti, salvo quelli autorizzati.
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14. E' vietato effettuare collette o altre raccolte di denaro per qualsiasi scopo; analogo divieto
sussiste per qualsiasi operazione di tipo commerciale.
15. E' altresì vietato circolare all'interno dell'istituto con macchine, motociclette, ecc. Per venire
incontro ad eventuali esigenze del personale della scuola e degli alunni, le moto si possono
parcheggiare nell'atrio adiacente il cancello d'ingresso dal quale, però, possono essere mosse solo
quando il cancello viene aperto per tutti.
16. Per nessun motivo genitori ed estranei debbono essere ricevuti in aula.
17. Per gli spazi esterni gli studenti responsabili di atti che degradano la pulizia, provvederanno
direttamente con la guida dei docenti di educazione fisica ad effettuare la pulizia di quanto
degradato, in alternativa alla sanzione disciplinare .
18. Gli studenti che superano il 15% delle assenze o che hanno note personali non possono
partecipare ai viaggi d'istruzione
19. E' fatto obbligo a tutti di rispettare le succitate norme.
ART. 4Relazioni
1. Per eventuali richieste e comunicazioni con la Presidenza, gli allievi dovranno rivolgersi ai
collaboratori delegati.
2. Il Capo d'Istituto, attraverso i propri collaboratori e i coordinatori del Consiglio di classe,
mantiene continui e proficui contatti scritti e telefonici con le famiglie degli allievi, comunicando
ciò che attiene al loro profitto, comportamento ed eventuali fenomeni di dispersione scolastica.
Esse, inoltre, vengono informate dai docenti delle discipline, in incontri periodici (circa quattro
all'anno), sull'andamento didattico disciplinare dei propri figli.
3. I genitori possono incontrare settimanalmente i docenti, secondo un orario di ricevimento, reso
noto all'inizio dell'anno scolastico, per conoscere la situazione scolastica dei propri figli. Essi
possono, inoltre, chiedere un colloquio col Preside, telefonando e fissando un appuntamento.
4. Il docente vicario, che si occupa dei rapporti scuola-famiglia, in quanto coordinatore della
funzione obiettivo area 1b, incontra le famiglie dagli allievi nell'Aula magna tre-quattro volte
all'anno, per informarle sulle disposizioni dell'Istituto in merito ai rapporti con le famiglie e
all'andamento didattico-disciplinare degli allievi.
5. I genitori, all'inizio dell'anno, potranno su richiesta avere il P.O.F. (Piano dell'Offerta Formativa)
su supporto cartaceo e/o su Cdrom, dove sono contenuti il contratto formativo, la programmazione,
finalità, criteri di misurazione e valutazione delle varie prove, varie modalità di intervento,
strumenti e metodi usati nel rapporto insegnamento-apprendimento.
6. Nell'Istituto opera il C.I.C. (Centro di Informazione e Consulenza), che, attraverso uno sportello e
attività pomeridiane, cerca di venire incontro alle varie esigenze degli allievi, delle proprie famiglie
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e degli operatori scolastici (relazionali, medico-sanitarie e di educazione alla salute, socio-psicopedagogiche, occupazionali, di orientamento universitario, creativo-ricreative, culturali, espressive,
ecc.).
7. E' istituita, inoltre, nell'Istituto, una figura-amica, un tutor scolastico, per area disciplinare, a cui
gli allievi possono riferirsi per chiedere aiuto e superare vari problemi di natura didattica,
metodologica e relazionale. Tale tutor, sentiti gli allievi e tenuto conto delle disposizioni della
dirigenza scolastica, coordinandosi col C.I.C. ed i Coordinatori di classe, prenderà tutti quegli
accorgimenti necessari a smussare le difficoltà evidenziate.
8. Sono attivati, con modalità stabilite dal Collegio dei docenti, interventi integrativi e di sostegno
per gli studenti in situazione di handicap. Esiste all'interno dell'Istituto il Gruppo H., che in
collaborazione con l'Unità Multidisciplinare dell'ASL, segue gli studenti portatori di handicap dal
punto di vista psico-pedagogico e didattico. Il coordinatore del Gruppo H. sarà scelto dal Preside tra
gli insegnanti specializzati che abbiano maturato la necessaria esperienza.
9. Non è consentito ricevere genitori nell'ultimo mese dell'anno scolastico.
ART. 5 - Iniziative per gli allievi più meritevoli e bisognosi
1.Borse di studio .All'alunno più meritevole di ogni classe verrà assegnato un premio in denaro di L.
100.000 (centomila), sempre che la classe non sia stata particolarmente indisciplinata e che,
comunque, l'interessato abbia conseguito la promozione con la media di almeno 7/10; a quello più
meritevole di ogni corso dell'istituto verrà assegnato il premio di L. 200.000 (duecentomila); a
quello più meritevole di tutto l'Istituto verrà attribuita la borsa di studio "A. Monaco". Il merito sarà
stabilito a giudizio inappellabile dai Consigli di classe.
2.Viaggi.Ai più meritevoli e assidui alle lezioni ed ai più bisognosi saranno offerti viaggi di
istruzione e settimane bianche gratuiti, nell'ambito delle disponibilità economiche.
3.Esonero tasse e buoni-libro. Ai più meritevoli e bisognosi saranno concessi l'esonero del
pagamento delle tasse scolastiche e buoni-libro.
ART. 6 - Assemblee studentesche
1. Le assemblee studentesche possono essere di classe o di istituto e per svolgersi devono essere
autorizzate dalla Presidenza.
2. Le assemblee di classe e di istituto servono ad approfondire i problemi della scuola e della
società, in funzione della formazione culturale e civile degli alunni.
3. In relazione al numero degli alunni e fino a quando non si avranno a disposizione locali idonei,
l'assemblea d'istituto può articolarsi in assemblea di classi parallele o assemblee del comitato
studentesco, costituito dai rappresentanti degli alunni nei consigli di classe.
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4. E' consentito lo svolgimento di un'assemblea d'istituto ed una di classe al mese, nel limite: la
prima, nelle ore di lezione di una giornata; la seconda, di due ore, non può essere tenuta sempre lo
stesso giorno della settimana durante l'anno scolastico. Altra assemblea mensile può svolgersi fuori
dell'orario delle lezioni, subordinatamente alla disponibilità dei locali. L'assemblea di classe, la cui
autorizzazione deve essere annotata sul diario di classe, deve svolgersi con la presenza del docente.
Solo per discutere argomenti di carattere riservato, può essere consentito alla classe di riunirsi senza
la presenza del professore.
5. Alle assemblee d'istituto, svolte durante le ore di lezioni ed in numero non superiore a quattro,
può essere richiesta la presenza di esperti di problemi sociali, culturali, artistici e scientifici. Detta
partecipazione e gli argomenti da inserire nell'ordine del giorno, devono essere autorizzati dal
Consiglio d'istituto.
6. Le ore destinate alle assemblee possono essere utilizzate per lo svolgimento di attività di ricerca,
di seminario e per lavori di gruppo. Su richiesta degli studenti il Dirigente Scolastico può
autorizzare due assemblee d'istituto del mese in corso e di quello precedente o successivo.
7. L'assemblea d'istituto deve darsi un regolamento per il proprio funzionamento, che viene inviato
per visione al Consiglio d'Istituto. Essa è convocata su richiesta della maggioranza degli studenti o
dal comitato studentesco. La data di convocazione e l'ordine del giorno dell'assemblea devono
essere preventivamente presentati al Preside, almeno tre giorni prima.
8. Il comitato studentesco e il presidente, eletto dall'assemblea, garantiscono l'esercizio democratico
dei diritti dei partecipanti.
9. Alle assemblee possono assistere, altre al Preside o un suo delegato, gli insegnanti, i genitori e gli
studenti facenti parte del Consiglio d'Istituto, che lo desiderano.
10. Il Preside ha potere di intervenire nel caso di violazione del regolamento o in caso di constatata
impossibilità di ordinato svolgimento dell'assemblea.
11. Nell'ultimo mese di lezione non possono aver luogo dette assemblee.
ART. 7 - Assemblee dei genitori
1. Le assemblee dei genitori possono essere di classe o di istituto.
2. I rappresentanti dei genitori eletti nei consigli di classe possono costituire un comitato dei
genitori dell'istituto.
3. Le assemblee dei genitori si svolgono nei locali dell'istituto; la data e l'orario di svolgimento di
ciascuna di esse devono essere coordinate di volta in volta con il Preside.
4. Convocazione, svolgimento e partecipazione del Preside e dei docenti avviene secondo quanto
stabilisce l'art. 45 del DPR 31.5.1974, n° 416.
ART. 8 - Provvedimenti disciplinari a carico degli alunni
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I provvedimenti disciplinari a carico degli alunni possono essere adottati dai docenti, dal Consiglio
di classe e/o dal Preside, secondo le modalità stabilite nel Regolamento di disciplina.
ART. 9 - Viaggi e Visite d'istruzione
1. Si intende per viaggio di istruzione la gita scolastica di più giorni (la durata massima è di sei
giorni), con relativo pernottamento. E' richiesta la partecipazione di almeno i 2/3 degli alunni, e,
comunque, non meno della metà più uno degli allievi della classe. Al viaggio di istruzione può
essere consentita la presenza dei genitori, purché a proprie spese e con impegno a partecipare alle
relative attività, ma non sono ammessi estranei non familiari. È richiesta la presenza di un docente
accompagnatore ogni 15 alunni, appartenente alla classe e, preferibilmente di materie attinenti alle
finalità del viaggio. Nello stesso anno scolastico un docente, di norma, non può partecipare a più
viaggi. In ogni caso si farà in modo che vi sia una effettiva rotazione di quest'incarico, onde evitare
che lo stesso docente partecipi consecutivamente a più viaggi d'istruzione, come accompagnatore
ufficiale. Itinerario e obiettivi culturali del viaggio saranno decisi dal Consiglio di classe su
proposta del docente competente per materia. I viaggi d'istruzione devono essere approvati dal
Consiglio di classe, dal Collegio dei Docenti per gli aspetti didattico - culturali e dal Consiglio
d'Istituto. È richiesta l'autorizzazione scritta dei genitori; per gli alunni maggiorenni, invece, la
dichiarazione delle famiglie di essere informate,
2. Si intende per visita guidata la gita di un solo giorno senza pernottamento, per visite a mostre,
monumenti, musei, gallerie, località di interesse storico- artistico, connesse all'attività didattica. Il
docente accompagnatore (uno per Classe o per numero di alunni inferiore a 30) presenterà la
domanda almeno tre giorni prima dell‟uscita, curerà che sia controfirmata dai docenti del Consiglio
di Classe, impegnati nella giornata, e che sia corredata dalle autorizzazioni dei genitori degli alunni.
Per il resto sono regolate dalle stesse norme fissate per i viaggi d'istruzione.
3. Si intende per uscita didattica la partecipazione degli studenti a manifestazioni che impegnino la
sola mattinata per conferenze, spettacoli teatrali e cinematografici, mostre, musei, biblioteche e gare
sportive. Per effettuarla è necessaria l'autorizzazione del Preside. Procedura: Consenso dei docenti
che mettono a disposizione le proprie ore, firma dell'insegnante coordinatore, assunzione di
responsabilità dei genitori. Non si applicano i limiti di durata e quelli di accompagnamento previsti
per i viaggi e le visite d'istruzione.
4. Si intende per viaggi per attivita' sportive la partecipazione di alunni a gare ed attività sportive
legate alle diverse specialità operanti nell'Istituto. Per questa tipologia, connessa ad attività
agonistica, non vale la regola del numero minimo di partecipanti e la scelta degli accompagnatori
cadrà sui docenti di educazione fisica.
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5. Per il 1°, 2°, 3°, 4° anno di corso, l'ambito territoriale, per compiere i viaggi e le visite di
istruzione, è quello nazionale; per il 5° anno di corso, è l'Italia e l'estero. Il viaggio all'estero è
limitato alle classi dell'ultimo anno di corso ,preferibilmente con una meta unica.
6. I viaggi d'istruzione (ivi compresi i viaggi connessi ad attività sportive e le settimane bianche) e
le visite guidate e le uscite nell‟ambito del Comune per la partecipazione ad iniziative culturali o
sportive, devono essere inserite in modo organico e coerente nella programmazione dell'attività
educativa e didattica della scuola. I viaggi d'istruzione devono essere programmati fin dall'inizio
dell'anno scolastico per permettere al Consiglio d‟Istituto di provvedere alle delibere di sua
competenza. In fase di programmazione il Consiglio d'Istituto stabilirà, sulla base delle disponibilità
finanziarie, il limite massimo di spesa a carico dell'Istituto per ciascuna fascia di classi. Il periodo
nel quale concentrare i viaggi di istruzione è preferibilmente novembre primi di dicembre. Nel
realizzare tali iniziative, si dovrà tener conto che non possono essere chieste alle famiglie degli
alunni quote di partecipazione di rilevante entità o tali, comunque, da determinare situazioni
discriminatorie che vanificherebbero natura e finalità dei viaggi di istruzione.
7. docenti accompagnatori saranno scelti dal Dirigente scolastico, se disponibili e prioritariamente
delle classi interessate ameno 1 ogni 15 studenti più il capo comitiva .
8. Per i viaggi all'estero si deve curare che almeno uno degli accompagnatori conosca la lingua
inglese/francese. Ai docenti accompagnatori è fatto obbligo di vigilanza attenta e assidua, con la
relativa assunzione di responsabilità. Al termine del viaggio o della visita gli insegnanti
accompagnatori relazioneranno al Dirigente scolastico.
9. In linea generale, ogni docente non può partecipare a più di un viaggio d'istruzione. Tale
limitazione non vale per le visite guidate. E' comunque auspicabile una rotazione dei docenti
accompagnatori al fine di evitare frequenti assenze dello stesso insegnante.Tutto questo qualora vi
siano docenti disponibili.
10. Nella programmazione delle mete dei viaggi d'istruzione si tengano presenti anche località
alternative alle consuete mete storico-artistiche, quali quelle di interesse ambientale. Si privilegino
le mete interne alla Regione Calabria (finanziate dalla legge sul turismo regionale), o di regioni
vicine. Per i viaggi all'estero si preferiscano i paesi della U.E. ovvero quelli confinanti con l'Italia e
in particolare quelli di cui si studia la lingua.
11. Viaggi e visite non possono essere effettuati nell'ultimo mese di lezione. Nel programmare tali
viaggi si evitino i periodi di alta stagione turistica e le giornate prefestive. E' fatto divieto, in via
generale, di intraprendere qualsiasi tipo di viaggio nelle ore notturne. E' fatta deroga a tale divieto
per i viaggi a lunga percorrenza.
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12. I progetti per i viaggi d'istruzione e le settimane bianche devono essere indirizzati al Presidente
del Consiglio d'Istituto. All'inizio dell'anno scolastico, il Preside, con propria circolare stabilirà i
termini entro cui le domande saranno presentate in segreteria. Le deliberazioni in proposito del
Consiglio d'Istituto saranno trasmesse dal Capo d'Istituto agli Uffici Scolastici provinciali per la
prescritta autorizzazione, entro i termini stabiliti. Il Preside, ricevute le domande, pubblicherà un
calendario di massima ed i termini per i versamenti.
13. Le domande per le visite guidate devono essere presentate in Presidenza almeno 10 giorni prima
della loro effettuazione; 15 giorni prima se si dovrà provvedere al noleggio di autocorriere.
Unitamente alla domanda da presentarsi al Preside devono essere allegate le autorizzazioni
preventive dei genitori e per gli alunni maggiorenni la dichiarazione delle famiglie di essere
informate. I partecipanti al viaggio o visita devono essere in possesso di un documento di
identificazione e per i viaggi all'estero di un documento valido per l'espatrio.
14. Gli alunni, anche maggiorenni, devono rispettare il programma del viaggio per non vanificarne
gli scopi didattici, cognitivo-culturali e relazionali. Saranno esonerati dalle attività di cui sopra,
interamente o parzialmente, gli alunni che, senza giustificato e documentato motivo, facessero
registrare un numero d i assenze superiore al terzo delle lezioni svolte in ciascuna materia. Il
programma del viaggio non deve prevedere tempi morti, senza cioè la sorveglianza dell'insegnante.
15. L'organizzazione dei viaggi, delle visite, delle uscite e delle settimane bianche sarà affidata ad
una Commissione, costituita da un collaboratore del Preside, da un docente del biennio, da un
docente del triennio, dai docenti accompagnatori e dal responsabile dell'Ufficio tecnico, nominata
dal Consiglio d'Istituto, che curerà tutti quei passaggi necessari all'effettuazione pratica delle attività
succitate. La Commissione terrà i contatti con la Presidenza e la Segreteria e provvederà ai relativi
versamenti sul c.c. della scuola. L'organizzazione dei viaggi d'istruzione, che comportino almeno un
pernottamento o l'uso di mezzi di trasporto privati, verrà affidata, previa gara d'appalto, dalla
Commissione a una agenzia turistica, dopo la deliberazione del Consiglio d'Istituto, tenendo conto
oltre che della economicità, anche della qualità del servizio.
16. Immediatamente dopo che il Consiglio d‟Istituto avrà scelto l‟agenzia turistica a cui assegnare
l‟organizzazione del viaggio, gli allievi verseranno a titolo di caparra, tramite il docente
accompagnatore, la somma corrispondente al 50% della spesa prevista. Accertato che la
partecipazione degli alunni risponda ai criteri di cui al punto 1, il Preside provvederà a dare
esecuzione alla delibera del Consiglio e ad affidare l‟organizzazione del viaggio all‟agenzia turistica
prescelta. Gli alunni verseranno il saldo dopo che l‟agenzia avrà presentato il programma definitivo
del viaggio. In caso di rinuncia valgono le clausole di penale imposte dall'agenzia turistica. La
Scuola può contribuire al pagamento della quota di partecipazione degli studenti
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meno abbienti, su delibera del Consiglio d'Istituto. Gli studenti dovranno presentare domanda
motivata di contributo al Preside contestualmente alla richiesta di partecipazione al viaggio
d'istruzione. Per gli studenti minorenni la richiesta verrà controfirmata da un genitore. Tutti i fondi
concernenti l'organizzazione e l'effettuazione dei viaggi d'istruzione e delle visite guidate saranno
gestiti, a norma di legge, dall'ufficio di Segreteria.
17. La Commissione vigilerà affinché siano osservate le norme fin qui illustrate e verificherà che
l'organizzazione del viaggio, a cura dell'agenzia, compreso il trasporto, sia affidabile e corretta. Ai
lavori di detta Commissione possono essere chiamati a partecipare, quando richiesti, gli insegnanti
promotori dell'iniziativa.
18. E' ammessa, di norma l'effettuazione delle settimane bianche per un numero di alunni non
superiore a 150. Verranno privilegiate le classi che non hanno già avuto questa possibilità. Si darà
priorità a partire dalle classi quinte a scalare fino al raggiungimento delle 150 unità. In presenza di
classi parallele, si procederà, se necessario, per sorteggio. Valgono per le settimane bianche le
regole stabilite per i viaggi di istruzione. La durata massima della settimana bianca è di 6 giorni.
19. La programmazione delle attività su dette deve essere compatibile con la programmazione delle
attività scolastiche (scrutini, consigli di classe, incontri scuola-famiglia, corsi di
recupero/approfondimento).
20. In assenza di un nuovo regolamento, valga l'ultimo approvato. Per quanto non contemplato nel
presente regolamento si fa riferimento alle circolari ministeriali in vigore. Sarà cura del Preside
portare a conoscenza dei Consigli di Classe il presente regolamento, all'inizio di ciascun anno
scolastico.
ART. 10 - Attrezzature scolastiche e Biblioteca
1. Con delibera del Consiglio d'Istituto, sentito il Collegio dei Docenti, sono stabilite le concrete
modalità per l'uso delle attrezzature e dei locali della Scuola (Biblioteca, palestre e campi all'aperto,
Aula magna e laboratori vari), in modo da consentirne l'utilizzo, nei limiti del possibile, anche nelle
ore pomeridiane.
2. Ai gruppi che si formano all'interno delle componenti scolastiche e che abbiano comunicato la
loro costituzione, è consentito, a richiesta del loro coordinatore, l'uso delle aule e delle attrezzature,
in ore non coincidenti con l'orario delle lezioni. Per i gruppi formati da soli studenti deve essere
comunque assicurata la presenza di un docente responsabile. Anche a gruppi estranei, se diretti a
conseguire obiettivi coerenti con le finalità culturali e formative dell'Istituto, può essere consentito,
a richiesta dei responsabili, l'uso delle attrezzature e delle aule.
3. Qualsiasi danno, da chiunque arrecato, dovrà comunque essere risarcito. L'attrezzatura non può
uscire dall'Istituto senza il consenso del Capo d'Istituto e previa dichiarazione di responsabilità da
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parte di chi la utilizza e la necessità di utilizzarla, purché sia personale dell'Istituto e usata per
l'Istituto; se si tratta di riparazioni deve essere accompagnata da una bolla esplicativa.
4. Qualora si verifichino guasti alle attrezzature o al materiale scientifico didattico, l'insegnante
dell'ora annota il guasto sul registro dell'aula e l'Assistente Tecnico, presa visione dell'eventuale
annotazione del docente, provvede, se necessario, a chiamare il tecnico competente alla riparazione,
dandone comunicazione al Capo d'Istituto.
5. La Biblioteca d'Istituto si pone come strumento fondamentale della specifica comunità scolastica
dell'Istituto in tutte le sue componenti, per ogni tipo di attività ed iniziativa che essa richieda ed
esprima. Con deliberazione del Consiglio d'Istituto, che costituisce parte integrante del presente
regolamento, sono stabilite le seguenti modalità per il suo funzionamento; si dovrà comunque
assicurare un agevole accesso al prestito e alla consultazione, e la partecipazione degli studenti alla
scelta delle dotazioni librarie da acquistare.
6. La Biblioteca dell'Istituto rimane aperta a disposizione del personale docente, non docente e degli
alunni per consultazione dei testi in dotazione, dalle ore 9.10 alle ore 13.20 di tutti i giorni feriali, e
al pomeriggio, dalle 15.30 alle 18.30, di martedì e giovedì.
7. Un docente, scelto dal Collegio dei Docenti, sarà direttore e responsabile del funzionamento della
biblioteca. Egli potrà essere coadiuvato anche da un altro docente. Per la consegna e per il ritiro del
libri concessi in consultazione, potrà essere assegnato personale docente beneficiario dell'art. 113
del DPR 417/74. Un comitato di quattro docenti, designati dal Collegio dei docenti, collaborerà con
il Preside e con il Direttore della biblioteca, all'esame delle proposte di acquisto di nuovi testi. Le
proposte possono essere fatte dai Docenti e dagli alunni. La biblioteca sarà, inoltre, dotata di almeno
tre copie dei libri di testo in adozione nell'istituto. Tenuto conto della complessità dell'Istituto e
della dislocazione delle aule e dei reparti, saranno costituite delle piccole biblioteche di classe
dotate di vocabolari, testi in adozione ed altri libri di frequente consultazione.
8. Gli interessati sono ammessi al prestito previa compilazione dell'apposita scheda in tutte le sue
parti. I libri sono dati in prestito per la durata massima di un mese. Non si possono avere in prestito
più di tre volumi contemporaneamente.
9. Docenti e studenti sono responsabili dei libri avuti in prestito e sono tenuti a restituirli in buono
stato (senza segni, sottolineature, pagine strappate, ecc.), entro i termini stabiliti. In caso di
smarrimento di libri o di gravi danni ad essi arrecati, il direttore è tenuto a provvedere nel più breve
tempo possibile (max. due mesi) alla sostituzione o, se questa non fosse possibile, al risarcimento.
Sono esclusi dal prestito agli studenti i libri facenti parte di collezioni ed enciclopedie,
pubblicazioni rare, non comuni e dizionari.
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È possibile la consultazione in classe sotto la responsabilità dei docenti, i quali possono ottenere tali
volumi entro le ore di servizio della biblioteca. Per la consultazione valgono le procedure normali di
prestito .Nessuno e per nessuna ragione può asportare libri dalla biblioteca senza l'autorizzazione
del direttore.
ART. 11 - Uso dei Laboratori, palestre e campi di gioco
1. L'utilizzazione dei laboratori e aule speciali è demandata al responsabile, nominato dal Preside,
su delibera del Collegio docenti, all'inizio dell'anno scolastico, fermi restando i compiti degli
aiutanti tecnici, di cui al secondo comma dell'art. 6 del D.P.R. 420/1974.
2. L'orario di utilizzo dei laboratori è predisposto annualmente con l'entrata in vigore dell'orario
definitivo. È costituito un registro di laboratorio dei posti assegnati agli alunni, che devono
occupare, dall'inizio dell'anno ,sempre lo stesso posto. Sono ammesse variazioni di posto solo per
motivi didattici e previa decisione del docente che è tenuto a registrarle con il massimo scrupolo. A
ciascun alunno è assegnato il posto corrispondente al proprio numero alfabetico. All'inizio di ogni
esercitazione l'alunno controllerà il funzionamento dell'impianto e lo stato di conservazione
dell'attrezzatura e dell'arredo, segnalando ogni eventuale anomalia. Dei danni arrecati
volontariamente o per negligenza all'impianto, all'attrezzatura e l'arredo sarà ritenuto responsabile
l'ultimo alunno che ha occupato il posto.
3. I laboratori sono utilizzabili dagli studenti solo se accompagnati dai docenti dell'Istituto; da
soggetti esterni solo se autorizzati dal Preside. Gli utilizzatori (studenti, adulti, ecc.) devono
prendere visione del tavolo di lavoro e comunicare con tempestività all'insegnante o al responsabile
del laboratorio eventuali anomalie al funzionamento delle macchine e/o danni materiali alle stesse,
alle sedie, ai tavoli (scritte, macchie, incisioni,...). Alla chiusura della sessione di lavoro, gli
utilizzatori devono ripristinare la situazione iniziale, lasciare in ordine il tavolo, le sedie, rimuovere
eventuali dischetti e pulire, eventualmente, la lavagna. Tutti gli utilizzatori dei laboratori, interni ed
esterni all'Istituto, sono responsabili del software da loro utilizzato, secondo quanto stabilito dal
D.L. 518/92, relativo alla regolamentazione e alla tutela del software per elaboratori.
4. L'uso delle palestre e degli impianti sportivi è riservato, in orario scolastico, alle seguenti attività
degli alunni dell'Istituto: a. lezioni di Educazione fisica e di ginnastica correttiva; b. esercitazioni di
avviamento alla pratica sportiva; c. allenamenti per la partecipazione a tornei scolastici e
interscolastici. d. tornei interscolastici promossi dalla scuola ,dall'U.S.R. e dal CSA
Per qualsiasi attività svolta dagli alunni in palestra deve essere assicurata la presenza di un
insegnante di Educazione fisica. La palestra e gli impianti sportivi possono inoltre essere dati in
utilizzo ad enti, associazioni e società sportive che ne facciano richiesta, secondo le modalità,
condizioni e obblighi previsti dal Consiglio
210
d'Istituto. All'uso delle relative dotazioni sovrintendono gli insegnanti di Educazione fisica,
designati dal Preside in qualità di responsabili, su delibera del Collegio Docenti. All'attività sportiva
presiede un coordinatore scelto dal Preside tra i docenti di Educazione fisica, sentiti il Consiglio dei
Docenti ed il Consiglio di Istituto. Sarà coadiuvato da eventuali altri collaboratori. L'attività di
avviamento alla pratica sportiva può essere effettuata, previa autorizzazione del Consiglio d'Istituto
anche in spazi messi a disposizione dell'Istituto da enti pubblici o privati. L'insegnante di
Educazione fisica non è responsabile per smarrimento o sottrazione di oggetti e/o valori che gli
alunni portino con loro.
ART. 12 - Esonero Educazione fisica e Religione
1. Ai sensi della C.M. n. 216/87, l‟esonero parziale o totale dalle lezioni di Educazione fisica va
chiesto tramite presentazione di regolare domanda, firmata dal genitore o dall‟alunno maggiorenne,
corredata da certificato medico (nel caso di esonero prolungato occorre il certificato medico dell‟
A.S.L.). Gli alunni esonerati parteciperanno cosi alle lezioni, compatibilmente alle loro condizioni
di salute. Durante le ore di Educazione fisica, tutti gli alunni indipendentemente dalle loro
condizioni di salute, devono abbandonare lo spogliatoio, che resterà chiuso a chiave, e seguire le
indicazioni degli insegnanti.
2. Gli studenti, all‟atto dell‟iscrizione, sceglieranno se avvalersi dell‟insegnamento della Religione
cattolica. Coloro che abbiano scelto di non avvalersene, eserciteranno personalmente il diritto di
scelta, in ordine agli insegnamenti opzionali ed alle altre attività culturali e formative proposte dalla
scuola. Le attività culturali e formative, non che gli insegnamenti opzionali di cui sopra, sono
programmate dal Collegio dei docenti, tenuto conto delle proposte degli studenti, entro il primo
mese dall‟ inizio delle lezioni.
ART. 13 - Attività ed iniziative culturali
1. Il Consiglio d'Istituto promuove iniziative educative e culturali e favorisce analoghe iniziative
provenienti da altri Organi Collegiali (seminari, presentazione di novità letterarie e scientifiche,
incontri e confronti su problemi di carattere didattico e metodologico, ecc.) . Con propria delibera il
Consiglio d'Istituto può disporre che a tali iniziative partecipino persone estranee alla comunità
scolastica. Al fine di promuovere tali iniziative, l'Istituto mette a disposizione dello studente
laboratori cinematografici, dotati di un televisore, di un videoregistratore e di una videoteca da
aggiornare annualmente. Lo scopo è quello di approfondire tutte le tematiche socio-culturali legate
all'attualità, attraverso il cinema, che serve ad affinare oltre che la sensibilità estetica, anche quella
etica nonchè la capacità di riflessione. Le nuove generazioni, in tal modo, si educano
all'armonia artistica e dei linguaggi. La scuola, attraverso la cinematografia, può meglio inserirsi nel
contesto sociale che muta velocemente e continuamente, e può rapportarsi più efficacemente a
211
quanto si apprende dai libri scolastici. Il Cinema integra appieno i percorsi didattico-programmatici
che il Collegio dei docenti stabilisce all'inizio di ogni anno scolastico.
ART. 26 - Formazione delle classi
Nel rispetto della normativa in vigore, viste le indicazioni del Consiglio d'Istituto e del Collegio dei
Docenti, il Preside, al termine delle iscrizioni, procede alla formazione delle classi, tenendo
presente le seguenti indicazioni: a. capienza delle aule; b. esigenze didattiche; c. integrazione, ove
possibile, degli allievi provenienti da località o scuole diverse. Per la formazione delle classi si
devono osservare i seguenti criteri: distribuire gli alunni in modo di avere, in base al giudizio di
promozione ed al numero, classi bilanciate ed equamente distribuite; per le terze classi si terrà conto
dell'ordine di presentazione delle domande, suddividendo gli alunni promossi a giugno in modo
equo per ogni classe delle varie specializzazioni; rispettando, ove possibile, la scelta effettuata
dall'alunno. La richiesta d'iscrizione da parte di fratello o sorella nella stessa classe dovrà, in linea di
massima, essere accolta .In caso di concorrenza si userà il criterio del merito.
ART. 27 - Assegnazione delle classi ai Docenti
L'assegnazione delle classi ai Docenti è fatta dal Capo d'Istituto, tenuto conto dei criteri stabiliti dal
Consiglio d'Istituto. Ove possibile il Preside terrà conto del criterio della continuità didattica.
ART. 28 - Orario di lezione e di servizio dei Docenti
Nel rispetto della normativa in vigore, visti i criteri formulati dal Consiglio d'Istituto, sentite le
proposte formulate dal Collegio dei Docenti, ascoltate le richieste che dovessero pervenire dagli
insegnanti, dalle assemblee degli studenti, delle assemblee dei genitori, il Capo d'Istituto procede
alla formulazione dell'orario di servizio e di lezione del personale docente. L'orario di lezione e di
servizio dei Docenti va ispirato, il più largamente possibile, alle esigenze didattiche e del
funzionamento del servizio scolastico nel suo insieme. Quando se ne presenti la necessità, per
esigenze didattiche o di servizio, il Preside può apportare modifiche temporanee all'orario di lezione
e di servizio. Tali modifiche vanno portate tempestivamente a conoscenza degli interessati con
apposita circolare e annotazione sul registro di classe. L'orario delle lezioni, quindi,
compatibilmente con le disponibilità delle aule e dei laboratori, deve essere stabilito, ove possibile,
secondo i seguenti criteri: deve essere didatticamente
valido; deve evitare di collocare la stessa materia in giorni consecutivi, specie se le ore assegnate
sono due; deve evitare di collocare una disciplina sempre alla prima ora o sempre all'ultima; deve
non affollare eccessivamente i laboratori, i reparti di lavorazione e le palestre; deve essere
distribuito, a ciascun docente, in non meno di cinque giorni; deve fare in modo che a spostarsi dal
laboratorio sia preferibilmente il docente e non la classe; deve annualmente essere prevista la
rotazione delle classi che l‟anno precedente erano dislocate nel seminterrato o in altre aule
212
all‟esterno dell‟edificio centrale. per la composizione delle terze classi si dovrà, in linea di massima,
rispettare il numero vigente per le varie specializzazioni, salvo incremento.
ART. 38 - Programmazione didattica
Il docente della classe ha il dovere di rendere noti gli obiettiviintermedi e finali della sua disciplina,
i tempi e i modi di svolgimento della sua programmazione didattica; gli obiettivi trasversali,
cognitivi e comportamentali stabiliti dal C. d. C., in sede di programmazione annuale.
ART. 39 - Rapporti docente-discente
I rapporti docente-discente saranno improntati al massimo rispetto reciproco e della dignità della
persona e saranno favoriti la comunicazione aperta, lo scambio continuo di informazioni processi di
apprendimento di ogni singolo alunno. Gli studenti saranno responsabilizzati ad una partecipazione
attiva a tutte le proposte didattiche; saranno accettate l'auto correzione e l'auto valutazione. Sarà
richiesta la frequenza assidua nel rispetto degli impegni della programmazione dell'attività della
classe e tali comportamenti verranno tenuti in debito conto sia per la valutazione del profitto che
della condotta la quale, a sua volta, riguarderà anche l'interesse e la partecipazione allo studio.
ART. 40 - Disposizione e ricevimento
I docenti con orario di servizio inferiore alle ore di cattedra, subito dopo l'entrata in vigore
dell'orario definitivo, dovranno indicare le ore ed i giorni della settimana di eventuale disponibilità,
nonché l'ora ed il giorno di ricevimento dei genitori che verranno pubblicati in appositi albi,
secondo un piano annuale di rapporti da tenersi con le famiglie.
ART. 41 - Adempimenti dei docenti della prima ora di lezione
I docenti, impegnati nella prima ora di lezione, devono trovarsi in classe alle 8.15, cinque minuti
prima dell'inizio delle lezioni, per garantire un corretto e puntuale ingresso degli alunni in aula.
Spetta ai docenti della prima ora annotare sul registro le assenze del momento e giustificare gli
alunni che si sono precedentemente assentati, con controllo del libretto apposito e annotazione sul
diario di classe. Agli alunni privi di giustificazione, il docente della prima ora, consentirà l'ingresso
a scuola ed annoterà nel registro di classe che il giorno successivo l'allievo non potrà essere
ammesso in classe se non sarà munito di giustificazione.
ART. 42 - Sorveglianza durante assemblee, convegni, conferenze e proiezioni
Nelle occasioni di riunioni assembleari, nelle conferenze o proiezioni, ove si richieda un preciso
intervento a tutela dell'ordine e del corretto comportamento. tutti i docenti e non solo il docente
della classe, cui l‟alunno o gli alunni appartengono, sono chiamati a dare il loro apporto, tenendo
conto dell'effetto diseducativo che si avrebbe per un loro mancato intervento.
ART. 43 - Vigilanza sugli allievi
213
Il passaggio degli alunni dalle aule ordinarie a quelle speciali dovrà avvenire in ordine e in silenzio
e con la responsabile collaborazione dei rappresentanti di classe, a cui verrà affidato il diario di
classe. I docenti dovranno vigilare affinché l'uscita dalle classi avvenga in modo ordinato e corretto,
utilizzando la scala più prossima alla propria aula.
ART. 44 - Diario di classe e registri personali
Si raccomanda che i diari di classe ed i registri personali siano tenuti aggiornati con compilazione e
annotazioni chiare, leggibili e senza segni convenzionali o crittografici ;ciò, sia in ordine alle
annotazioni di assenze, ritardi sia ai voti assegnati e agli argomenti e attività svolte .Tutto ciò anche
in considerazione della legge sulla trasparenza e consultazione degli atti e dei documenti del
pubblico servizio.
Art. 62 - Orari di accesso agli Uffici da parte dell'utenza
L'utenza esterna ed interna può accedere agli Uffici di Segreteria per un numero di ore non meno di
dodici settimanali nei periodi di attività didattica. L'ufficio di Presidenza riceve il pubblico sia su
appuntamento telefonico, secondo l'orario opportunamente predisposto per non meno di otto ore
settimanali nei periodi di attività didattica. In casi di particolari esigenze dell'utenza la Segreteria e
la Presidenza possono derogare dagli orari sopraindicati. Nei periodi di attività didattica, per
migliorare l'efficienza del servizio e meglio soddisfare le esigenze dell'utenza, il personale degli
uffici a contatto con il pubblico è ammesso alla fruizione dell'orario flessibile. Ciò permetterà
l'apertura degli sportelli in orario antimeridiano e pomeridiano.
Art. 63 - Procedura di iscrizione
Il momento dell'iscrizione non è considerato come un mero termine amministrativo, ma è
preceduto da un'attività di informazione rivolta alle famiglie al fine di fornire loro un quadro il più
ampio possibile dell'offerta formativa dell'Istituto. La domanda di iscrizione degli studenti alla
classe prima viene presentata dallo studente entro i limiti previsti dalle Ordinanze ministeriali.
Pervenuta in Istituto la domanda, la famiglia dello studente viene informata a mezzo lettera circa le
modalità di regolarizzazione dell'iscrizione, la documentazione necessaria per la formalizzazione
dell'iscrizione stessa ai termini di scadenza. Le domande di iscrizione alle classi successive alla
prima, devono essere presentate entro i termini previsti dalla legge e corredate delle attestazioni dai
versamenti dovuti. L'Istituto garantisce la collaborazione del personale per il perfezionamento delle
domande di iscrizione, la corretta compilazione dei moduli, la completezza della certificazione
richiesta, il deposito della firma di un genitore sul libretto scolastico. Per la ricezione dei documenti
è previsto il potenziamento dell'orario di ricevimento e delpersonale addetto.
Art. 64 - Rilascio di certificazioni e documenti
214
L'Istituto garantisce il rilascio della certificazione richiesta con la massima celerità. La consegna dei
certificati è effettuata nel normale orario di apertura degli Uffici al pubblico nei termini massimi
sotto indicati: certificati di iscrizione e frequenza tre giorni lavorativi; certificati con votazioni e/o
giudizi: cinque giorni lavorativi; certificati di servizio del personale: sette giorni lavorativi.
Gli attestati e i documenti sostitutivi del diploma possono essere richiesti a partire dal terzo giorno
lavorativo successivo alla pubblicazione dei risultati finali. Le pagelle sono consegnate agli studenti
direttamente dal preside o dai docenti incaricati, entro cinque giorni dal termine delle operazioni di
scrutinio durante l'anno scolastico, o dalla Segreteria al termine dell'anno scolastico. Art. 65 Accesso ai documenti amministrativi Il diritto di accesso ai documenti amministrativi può essere
esercitato dall'utente che abbia un interesse personale e concreto per la tutela di una situazione
giuridicamente rilevante. Il diritto di accesso si esercita mediante richiesta, anche verbale, al Preside
se sua è la competenza a formare l'atto conclusivo e a detenerlo stabilmente. E' possibile esercitare
il diritto di accesso anche durante il corso del procedimento dell'atto medesimo. La richiesta,
esaminata immediatamente e senza formalità dal Preside, viene accolta mediante la modalità
ritenuta più idonea: esibizione del documento, estrazione di copia, ecc. Quando non sia
possibile l'accoglimento immediato della richiesta informale, oppure sorgono dubbi sulla
legittimazione del richiedente, sull'esistenza dell'interesse personale o sull'accessibilità del
documento, l'utente è invitato contestualmente a presentare istanza formale, di cui l'Ufficio di
Segreteria è tenuto a rilasciare ricevuta. Comunque il procedimento di accesso deve concludersi
entro trenta giorni della presentazione della richiesta al Preside. Art. 66 - Comunicazione agli
studenti e alle famiglie Le comunicazioni agli studenti e alle famiglie avvengono telefonicamente
e/o per iscritto, secondo le modalità che verranno ritenute più idonee con riferimento alla
importanza e all'urgenza. La normativa vigente prevede che le comunicazioni postali in
partenza dall'Istituto avvengano con tasse a carico del destinatario. senza dall'Istituto avvengano con
tasse a carico del destinatario.
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Regolamento di disciplina
• PREMESSA • Art 1 – DIRITTI
• Art 2 – DOVERI
• Art 3 - DISCIPLINA E MANCANZE DISCIPLINARI
• Art 4 - SANZIONI DISCIPLINARI
• Art 5 - INTEGRAZIONI APPLICATIVE
• Art.6 - RICORSI, RECLAMI ED IMPUGNAZIONI
PREMESSA Questo regolamento è stato elaborato secondo i criteri contenuti nello "Statuto delle
Studentesse e degli Studenti", D.P.R. n 249 del 24/6/98. La prevenzione dei comportamenti che il
regolamento disciplinare definirà come sanzionabili ha lo stesso rilievo dell'attività didattica. Va perseguita
attraverso la fermezza e l'equità delle decisioni, l'attenzione ai problemi, l'assolvimento delle responsabilità
di sorveglianza e di tempestiva diagnosi, sia del disagio che degli atteggiamenti che possono alterare
quell'equilibrio di reciproco rispetto, su cui si fonda la convivenza di una comunità.
Art 1 – DIRITTI
L'Istituto garantisce agli studenti i seguenti diritti: 1. una formazione culturale e professionale qualificata,
aperta alla pluralità delle idee, tesa a valorizzare l’identità di ogni studente;
2. la libertà di apprendimento e l’esercizio del diritto di scelta tra le attività curricolari integrative e tra le
attività aggiuntive facoltative offerte dalla scuola;
3. iniziative e servizi per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio e per la prevenzione e il recupero
della dispersione scolastica;
4. servizi di sostegno e promozione della salute e assistenza psicologica;
5. una valutazione trasparente e tempestiva;
6. un'adeguata informazione sulle decisioni e le norme che regolano la vita della scuola;
7. la tutela della riservatezza e lo stesso rispetto, anche formale, che la scuola richiede per tutti i suoi
operatori;
8. la partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola;
9. un dialogo costruttivo in tema di programmazione e definizione degli obiettivi didattici, di
organizzazione, di criteri di valutazione, di scelta dei libri e del materiale didattico;
10. il rispetto della libertà di manifestazione del pensiero;
11. il rispetto della vita culturale e religiosa della comunità di appartenenza degli studenti stranieri;
12. assemblee di classe, di corso e di istituto.
13. un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona;
14. la libera associazione e l'utilizzo di spazi disponibili;
216
15. salubrità e sicurezza degli ambienti, adeguati anche a situazioni di handicap;
16. strumentazioni tecnologiche avanzate;
Art 2 – DOVERI 1. Gli studenti sono tenuti a frequentare i corsi di studio con regolarità, senza effettuare
assenze strategiche e/o immotivate e rispettando gli orari di inizio e termine delle lezioni. Per la
regolamentazione delle assenze si veda l’art. 2 del Titolo I del Regolamento di Istituto.
2. Gli studenti sono tenuti ad avere, nei confronti del personale della scuola e dei loro compagni, lo stesso
rispetto, anche formale, che richiedono per se stessi e sono tenuti a mantenere un comportamento
corretto e coerente con le regole richieste dalla convivenza rispettosa della altrui personalità.
3. Gli studenti sono tenuti a condividere, con le altre componenti della scuola, la responsabilità di rendere
accogliente l'ambiente scolastico e averne cura come importante fattore di qualità della vita dell'Istituto.
Art 3 - DISCIPLINA E MANCANZE DISCIPLINARI
1. La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza
essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni. Nessuna infrazione disciplinare connessa al
comportamento può influire sulla valutazione del profitto.
2. In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera espressione di
opinioni correttamente manifestata e non lesiva della altrui personalità. Le sanzioni sono sempre
temporanee, proporzionate all'infrazione disciplinare ed ispirate, per quanto possibile, al principio della
riparazione del danno. Allo studente può essere offerta la possibilità di convertirle in attività in favore della
comunità scolastica.
3. Costituiscono mancanze ai doveri sopra descritti: - assenze ricorrenti e/o numerose anche se giustificate;
- assenze collettive, escluse quelle per manifestazioni studentesche accertabile; - ritardi abitudinari dovuti a
negligenza; - esprimersi in modo arrogante o utilizzando un linguaggio scurrile; - imbrattare l'ambiente
scolastico, danneggiare strumenti della scuola e attrezzature didattiche dei compagni; - esercitare qualsiasi
comportamento di violenza fisica o psicologica atta ad intimidire i compagni o a limitarne la libertà
personale; - mancare di rispetto alle religioni, alle culture, alle etnie e alle caratteristiche individuali del
Capo d’Istituto, dei docenti, non docenti e compagni; - assumere comportamenti che possano offendere le
altrui convinzioni morali; - assumere comportamenti che ostacolino il sereno e produttivo svolgimento
delle lezioni; - allontanarsi dall'Istituto senza autorizzazione scritta.
Art 4 - SANZIONI DISCIPLINARI
Il docente, nel caso riscontri personalmente, o gli venga segnalato dal personale A.T.A., o dagli alunni stessi,
i comportamenti descritti all'art. 3, punto 3, può, in rapporto alla gravità dei medesimi:
· ammonire lo studente verbalmente o per iscritto;
· allontanare dalla propria ora di lezione lo studente, che reiteratamente assuma un comportamento
scorretto, affidandolo al personale ausiliario ed annotando il provvedimento sul giornale di classe; ·
segnalare tale comportamento al collaboratore del Dirigente Scolastico .
217
Il Dirigente potrà sospendere dalle lezioni lo studente fino a 5 gg.,o convocare la Giunta esecutiva o il
Consiglio di classe per sospensioni superiore a 5 gg. salvo altri provvedimenti,
e avvisando contestualmente la famiglia. Il Consiglio di Classe o la Giunta Esecutiva, riunito dal Preside
possono irrogare allo studente: · lo svolgimento di attività di ricerca e di studio volta alla riflessione sulla
mancanza commessa o attività utile alla comunità scolastica;
· l'allontanamento dalla comunità scolastica per un periodo al di sopra dei 5 giorni per gravi o reiterate
infrazioni disciplinari. In tal caso saranno mantenuti i rapporti con i genitori e con lo studente per
prepararne, nel modo più adeguato, il rientro nell'Istituto. Il Consiglio di Classe o la Giunta Esecutiva, prima
di sanzionarne il comportamento scorretto, dovrà convocare lo studente, invitandolo ad esporre le proprie
ragioni . Il Preside, a seguito delle richieste dei docenti e/o del Consiglio di classe, può:
· infliggere agli allievi la sanzione della censura (dichiarazione di biasimo scritta e motivata); · sospenderli
dalle lezioni per un periodo non superiore a cinque giorni;
· prendere dei provvedimenti provvisori in attesa della sanzione disciplinare definitiva, in caso di fatto
molto grave;
· stabilire le modalità di riparazione del danno e l'eventuale risarcimento. La riparazione del danno è
applicata allorché il comportamento dello studente abbia causato un pregiudizio risarcibile in denaro,
tenuto conto della situazione personale dello studente. La riparazione del danno è convertibile in attività in
favore della comunità scolastica. A titolo esemplificativo, tali attività possono individuarsi in:
· lavori di aiuto negli Uffici di segreteria; · attività culturali e di biblioteca; · attività manuali (pulizia,
giardinaggio, tinteggiatura delle pareti degli ambienti scolastici, verniciatura di porte e/o infissi,
manutenzione varia, ecc.).
Art 5 - INTEGRAZIONI APPLICATIVE Qualora il comportamento dello studente sia configurabile come reato o
metta in pericolo l'incolumità delle persone, il Consiglio di classe lo allontana immediatamente dalla
comunità scolastica, in attesa delle decisione dell'autorità giudiziaria o dei servizi sociali, tempestivamente
avvisati del fatto. Nei casi in cui l'autorità giudiziaria, i servizi sociali o la situazione obiettiva rappresentata
dalla famiglia o dallo stesso studente sconsiglino il rientro nella comunità scolastica di appartenenza, la
scuola concede il nulla osta per l'iscrizione, anche in corso d'anno, ad altra scuola. Le sanzioni per le
mancanze disciplinari commesse durante le sessioni di esame sono inflitte dalla commissione di esame e
sono applicabili anche ai candidati esterni.
Art.6 - RICORSI, RECLAMI ED IMPUGNAZIONI Contro le sanzioni disciplinari, tranne quelle che prevedano
l'allontanamento temporaneo dalla comunità scolastica, è ammesso ricorso da parte degli studenti, entro
15 giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, ad un apposito organo di garanzia interno alla scuola.
L'Organo di garanzia decide, su richiesta degli studenti della scuola o di chiunque vi abbia interesse, anche
sui conflitti che sorgano all'interno della scuola, in merito all'applicazione del seguente Regolamento. Tale
Organo è costituito dal Preside, da due docenti, un genitore e da uno studente dell'Istituto, eletto
218
nell'ambito della Consulta provinciale degli studenti. Per ogni componente sono nominati altrettanti
membri supplenti, i quali parteciperanno alla riunione in caso di assenza del membro effettivo o quando lo
stesso abbia contribuito all'irrogazione della sanzione. L'Organo di garanzia si riunisce su convocazione del
Preside con preavviso di due giorni e comunica le sue decisioni all'interessato entro 15 giorni. Contro le
decisioni dei Consigli di classe,o della Giunta, che abbiano previsto l'allontanamento temporaneo dello
studente dalla comunità scolastica, è ammesso ricorso, entro trenta giorni dalla ricevuta comunicazione,
all'Amministrazione scolastica periferica, che decide in via definitiva, sentita la sezione del Consiglio
scolastico provinciale, avente competenza per la scuola secondaria superiore. Il dirigente
dell'Amministrazione scolastica periferica decide in via definitiva sui reclami proposti dagli studenti della
scuola secondaria superiore o da chiunque vi abbia interesse, sia contro le violazioni del regolamento,
emanato DPR 24 giugno 1998, n. 249, sia contro quelle contenute nel regolamento dell'Istituto. La
decisione è assunta previo parere vincolante di un Organo di garanzia, composto da due studenti designati
dalla Consulta provinciale, da tre docenti e da un genitore, designati dal Consiglio scolastico provinciale, e
presieduto da una persona di elevate qualità morali e civili, nominata dal dirigente dell'Amministrazione
scolastica periferica.
219
Carta dei servizi
Principi Fondamentali
�Premessa
�Pari opportunità, imparzialità e diritto allo studio
�Regolarità del servizio
�Accoglienza, "climi di classe" e integrazione
�Diritto di scelta e frequenza
�Partecipazione, efficienza e trasparenza
�Libertà di insegnamento e aggiornamento del personale
Parte Ia
• Area didattica
Parte IIa
• Servizi amministrativi
Parte IIIa
• Condizioni ambientali della Scuola
Parte IVa
• Procedure dei reclami e valutazione del servizio
Parte Va
• Indicatori di qualità del servizio
didattico-educativo e dei servizi amministrativi
Parte VIa
• Attuazione della Carta dei Servizi Scolastici
Premessa
La Carta dei Servizi ha come fonte di ispirazione fondamentale gli articoli 3, 33 e 34
della Costituzione Italiana.
Essa ribadisce la specificità del servizio dell'istruzione rispetto agli altri servizi
pubblici, perché il fruitore non è soggetto passivo, ma è
chiamato a concorrere al proprio processo educativo in modo sostanziale; l'interesse
della Comunità scolastica e dell'allievo, in tal modo,
si identificano in una finalità educativa comune.
Essa, pertanto, richiede e prevede la partecipazione e la corresponsabilità di tutte le
componenti, ai fini della formazione e della crescita
civile degli studenti.
Occorre, tuttavia, osservare che le indicazioni contenute nella presente Carta,
soprattutto per quanto concerne l'area didattica, non
sempre sono sorrette da un quadro legislativo che garantisca agli operatori le
effettive condizioni per realizzare pienamente gli intenti
220
programmati.
Gli interventi dello Stato non sono ancora sufficientemente adeguati a rispondere,
sia normativamente che finanziariamente, alle
richieste culturali e formative degli studenti.
L'applicazione della legge sull'autonomia scolastica dà
1. una maggiore efficienza e flessibilità nella nomina del personale, onde garantire la
continuità didattica e disporre, all'inizio
dell'anno scolastico, di tutti i docenti;
2. adeguate risorse per l'organizzazione delle attività di formazione integrata ed
extracurricolari.
6. Libertà di insegnamento e aggiornamento del personale
6 . 1 . Nel rispetto della libertà di insegnamento garantita dalla Costituzione (art. 33)
e sancita dai Decreti Delegati, recepiti dal D.L.
16.04.1994 n° 297, la scuola garantisce e favorisce la diversità e la pluralità degli stili
di insegnamento, perché la differenza e il
confronto sono i principi primari ed irrinunciabili della crescita civile ed intellettuale.
La programmazione collegiale dell'azione educativa
e didattica garantisce altresì all'allievo l'adeguatezza della sua formazione, in
relazione ai criteri concordemente definiti e vincolanti per il
docente. La libertà di insegnamento è, quindi, la condizione necessaria per lo
sviluppo armonico della personalità dello studente, nel
rispetto degli obiettivi nazionali e comunitari, generali e specifici.
6.2. L'aggiornamento e la formazione costituiscono un diritto-dovere per tutto il
personale scolastico e un compito per
l'Amministrazione, cui spetta il compito di assicurare interventi organici e regolari in
adempimento ai criteri delineati dalla legislazione,
dalla contrattazione sindacale e dalle deliberazioni degli organi collegiali.
6. 3. L'Istituto promuove attività di aggiornamento e di formazione del personale in
servizio, sia a livello di elaborazione di progetti su
incarico ministeriale sia a livello di diffusione distrettuale e provinciale, nell'intento
di adeguare la formazione dei docenti alle sempre
nuove esigenze degli allievi e, nel contempo, di fornire un servizio al territorio.
Parte I^
7. Area didattica
7 .1. La scuola, con l'apporto delle competenze professionali del personale e con la
collaborazione ed il concorso delle famiglie, delle
istituzioni e della società civile, è responsabile della qualità delle attività volte
all'istruzione e all'educazione e si impegna a garantirne
l'adeguatezza alle richieste culturali e formative. Nel rispetto degli obiettivi
didattico-educativi propri dei diversi indirizzi, l'Istituto elabora
221
ed attua interventi didattico-educativi-integrativi e propone attività che mirano ad
arricchire la formazione degli allievi in relazione al
contesto sociale (educazione alla salute, alla legalità, all'ambiente, alla pace e alla
solidarietà, all'interculturalità, all'europeismo, alla
mondialità... ).
7 .2. L'Istituto, al fine di assicurare la continuità educativa fra i diversi ordini e gradi
dell'istruzione, individua ed elabora idonei strumenti
quali le attività di orientamento in ingresso ed in uscita. Nell'ambito delle
competenze che gli verranno attribuite, potrà fornire il proprio
contributo nell'istituzione di corsi post-secondari.
7. 3. Nel riconoscimento delle competenze disciplinari, pedagogiche, metodologiche,
didattiche, progettuali ed organizzativo-relazionali
dei docenti, la Scuola assicura e garantisce la loro autonomia culturale e
professionale, nella dimensione individuale e collegiale, e ne
definisce gli aspetti pedagogico-didattici, nel Piano dell'Offerta Formativa.
7. 4. Nella scelta dei libri di testo e delle strumentazioni didattiche, vengono assunti
come criteri di riferimento la rispondenza ai
programmi di insegnamento, la validità culturale, la funzionalità in rapporto agli
obiettivi educativi, il costo.
7. 5. Nel rispetto degli obiettivi formativi e della programmazione didatticoeducativa, al fine di consentire e richiedere razionali tempi di
studio, i Consigli di Classe si impegnano ad adottare criteri di equa e coordinata
distribuzione dei compiti e delle verifiche. Assumono
altresì atteggiamenti atti ad educare il discente ad organizzare in modo autonomo il
proprio lavoro.
7. 6. I docenti nell'intento di creare positivi "climi di classe", indurranno i discenti a
comportamenti coerenti con regole autonomamente
fissate dalla classe e discusse con il docente coordinatore.
7. 7. Per quanto attiene alle scelte educative ed organizzative, ai criteri di
utilizzazione delle risorse, la Scuola fa riferimento al P.O.F.
(Piano dell'Offerta Formativa).
In particolare, il P.O.F. pianifica le attività di sostegno, di recupero, di
approfondimento, di orientamento, le attività integrative ed
extracurricolari e i progetti, che vengono attuati grazie alle competenze del
personale docente e non docente, secondo quanto stabilito
nell'ambito della contrattazione nazionale e decentrata.
7 .8. Nel P.O.F. sono contenuti, inoltre, i criteri relativi:
� al conseguimento degli obiettivi educativi, formativi e didattici, che l'Istituto si
propone di conseguire come agenzia
educativa.;
222
� all'area didattica, della ricerca e della sperimentazione, dell'organizzazione e a
quella delle risorse umane, di cui dispone;
� alla valutazione dell'efficacia della programmazione didattico-educativa, degli
alunni, degli IDEI, dello stesso POF e della
qualità del sistema scolastico;
� all'utilizzo delle risorse, strutture e locali, di cui è dotato, da parte di utenti non
solo interni, ma anche esterni, che ne fanno
un'agenzia di servizi;
� alla qualificante attività extracurricolare, che connota l'Istituto come centro di
formazione professionale per adulti, utenti
interni ed esterni, che può contare su un notevole potenziale di tecnologia
elettrotecnica e meccanica, informatica ed
elettronica di ultima generazione.
7. 9. Il POF sarà redatto entro il 31 ottobre e pubblicato mediante affissione all'albo
entro il 15 novembre di ciascun anno scolastico.
Una copia del documento sarà depositata presso l'ufficio di segreteria, che
provvederà alla sua duplicazione, al costo corrente delle
fotocopie. per chi ne faccia richiesta.
È possibile consultare il POF, nella sua versione integrale, sul sito Web dell'Istituto,
al seguente indirizzo:
http://www.itimonaco-cosenza.gov.it , e scaricare i file che più interessano.
Agli utenti che lo richiedano, inoltre, sarà consegnato un estratto del documento su
d rom.
7 .10 . Le norme relative alla vigilanza sugli studenti ai ritardi alle uscite, alle assenze
e alle giustificazioni, all'uso e alla conservazione di
spazi e strumentazioni, alle modalità di comunicazione con studenti e genitori, alla
convocazione e allo svolgimento dei diversi livelli di
assemblea previsti, costituiscono materia del Regolamento d'Istituto, che si ispira ai
principi fissati nella presente "Carta dei Servizi
Scolastici".
Ciò che invece attiene ai diritti e doveri, alla disciplina e alle impugnazioni, sarà
oggetto del Regolamento di disciplina, elaborato sulla
base dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti (D.P.R. n. 249 del 24/06/1998) .
7.11. La programmazione educativa elaborata dal Collegio dei Docenti nelle sue
diverse articolazioni per aree disciplinari e per
commissioni individua i percorsi formativi correlati agli obiettivi e alle finalità
delineati nei programmi. Compito del Collegio dei Docenti è
anche individuare gli strumenti per la rilevazione della situazione iniziale e finale,
per la verifica e per la valutazione dei percorsi
didattici. La programmazione educativa costituisce la parte centrale del P.O.F.
223
7 .12 . Le attività riguardanti l'orientamento, gli interventi didattici educativi
integrativi di recupero e di approfondimento e le attività
extracurricolari vengono deliberate dal Collegio dei Docenti, secondo i criteri indicati
dal Consiglio di Istituto e le risorse economiche
disponibili.
7. 13. La programmazione didattica, elaborata nelle riunioni di Indirizzo e dai
Consigli di classe,
� delinea il percorso formativo della classe in relazione alla situazione degli alunni e
decide gli adeguati interventi didattici;
� assume come proprio obiettivo l'individuazione del contributo delle varie aree
disciplinari, per il raggiungimento degli obiettivi
e delle finalità educative;
� è sottoposta sistematicamente a momenti di verifica e di valutazione dei risultati,
al fine di adeguare l'azione didattica alle
esigenze formative che emergono "in itinere".
7. 14. Nei limiti delle risorse economiche e della disponibilità dei singoli ad
impegnarsi in attività aggiuntive e di supporto al buon
funzionamento dell'Istituto, i docenti assicurano l'assunzione di compiti relativi:
� al coordinamento della progettazione, dell'attuazione, della verifica e della
valutazione del progetto educativo;
� al supporto organizzativo al capo d'Istituto;
� al coordinamento di articolazioni del Collegio dei Docenti quali gruppi di ricerca e
commissioni di lavoro;
� al coordinamento o referenza o partecipazione a progetti che possono coinvolgere
altre istituzioni scolastiche e non;
� all'assistenza tutoriale;
� alla produzione di materiali utili per la didattica, finalizzati al lavoro collegiale;
� ad ogni altra attività deliberata, quale attività formative integrative, utili ad un più
completo ed armonico sviluppo della
personalità degli alunni;
� alla partecipazione a progetti mirati al miglioramento dell'efficacia
dell'insegnamento e del servizio, e al sostegno dei processi
di innovazione.
7. 15. Il patto formativo è la dichiarazione esplicita della partecipazione consapevole
e vincolante all'attività della scuola. Esso si
stabilisce non solo tra il docente e l'allievo, ma coinvolge la classe, il Consiglio di
classe, gli organi d'Istituto, i genitori e gli Enti esterni
interessati all'educazione scolastica. Il principio fondante del patto formativo è la
trasparenza, nonché l'assunzione di responsabilità
all'interno di un progetto collettivo.
224
Sulla base del patto formativo, elaborato nell'ambito ed in coerenza con gli obiettivi
formativi definiti ai diversi livelli della collegialità e
dai diversi indirizzi:
l'allievo si impegna a:
� perseguire gli obiettivi del suo curricolo presentati dai docenti;
� dare il proprio contributo alla classe e cooperare con gli insegnanti per il
raggiungimento degli obiettivi cognitivi,
comportamentali e affettivi stabiliti dalla programmazione;
� rispettare lo stile di insegnamento del docente e di apprendimento dei compagni;
il docente si impegna a:
� esprimere agli allievi ed ai genitori la propria proposta formativa, dichiarando gli
obiettivi didattici ed educativi, il percorso per
raggiungerli e le fasi del curricolo;
� esplicitare e motivare i metodi di lavoro, gli strumenti di verifica e i criteri di
valutazione;
� rispettare gli stili cognitivi degli allievi;
il genitore si impegna a:
� conoscere la proposta formativa della scuola;
� assumere un impegno costruttivo nei confronti della scuola, esprimendo pareri e
proposte;
Parte II^
8. Servizi amministrativi
8. 1. La Scuola garantisce, entro i limiti delle sue possibilità logistiche e di personale:
- celerità delle procedure
- trasparenza nell'informazione
- riservatezza dell'informazione secondo le norme vigenti, per quanto attiene ai dati
personali
- informatizzazione dei servizi
- flessibilità degli orari di apertura al pubblico secondo le necessità che emergono
dal territorio.
Gli impegni, che esorbitino rispetto all'orario di lavoro del personale, sono
remunerati nelle forme previste dalle norme contrattuali
vigenti.
8 .2. Il rilascio dei certificati di iscrizione e di frequenza verrà effettuato, nel normale
orario di apertura al pubblico, entro tre giorni
lavorativi; mentre i certificati con votazione e giudizio non saranno rilasciati prima di
cinque giorni dall'effettuazione degli scrutini.
8. 3. E' di competenza del Capo d'Istituto o dei docenti incaricati la consegna, entro
cinque giorni, dei documenti di valutazione.
8. 4. Il Consiglio di Istituto, annualmente, delibera, sentito il parere degli utenti e
delle componenti interne, in merito all'orario di
225
apertura degli uffici di Segreteria. L'orario di apertura sarà quanto più possibile
funzionale alle esigenze dell'utenza, prevedendo
un'articolazione flessibile di mattina e di pomeriggio, nei limiti della disponibilità di
personale.
8. 5. L'ufficio di Presidenza è aperto al pubblico, sia su appuntamento sia secondo un
orario reso noto all'utenza.
8. 6. L'Istituto assicura spazi per l'informazione rivolta agli utenti per quanto
riguarda:
- orario delle lezioni;
- o rario di apertura degli uffici;
- o rganigrammi del personale e degli organi collegiali. Sono disponibili anche:
- bacheche sindacali;
- bacheche degli studenti;
- bacheche dei genitori;
- bacheche dei docenti.
8. 7. La presente Carta dei servizi, il Regolamento d'Istituto e il Regolamento di
disciplina, contenuti nel Piano dell'Offerta Formativa,
hanno un'adeguata pubblicizzazione, in quanto il POF viene consegnato alle famiglie
all'atto dell'iscrizione, e agli utenti che ne facciano
debita richiesta, su supporto cartaceo e/o su CD rom.
Parte III^
9. Condizioni ambientali della Scuola
9 .1. L'Istituto richiede agli Enti locali condizioni di sicurezza degli ambienti, che
devono essere adeguati a tutti gli studenti, anche con
handicap, e collabora, per la parte di competenza, garantendo buone condizioni di
igiene dei locali. Il personale docente si impegna ad
esigere dagli utenti rispetto degli ambienti e delle attrezzature didattiche.
9.2. Annualmente, nell'ambito del P.O.F., L'Istituto rende noto lo stato delle
disponibilità logistiche e strutturali, nonché delle dotazioni
scientifico-didattiche. In particolare esplicita i principali servizi di attività didatticoeducativa presenti nell'Istituto.
Parte IVa
10. Procedure dei reclami e valutazione del servizio.
10. 1. I reclami devono contenere generalità e indirizzo del proponente, che li
sottoscrive. Non si terrà conto di reclami anonimi.
Il Capo d'Istituto darà risposta scritta entro quindici giorni, dopo avere esperito le
indagini in merito ed avere ascoltato le persone
avverso le quali è stato prodotto il reclamo stesso, e, in caso di fondatezza, dopo
essersi attivato per rimuovere le cause che lo hanno
determinato.
226
Qualora il reclamo non sia di competenza del Capo d'Istituto, questi informa il
proponente sulla corretta destinazione di esso. Dei
reclami e dei relativi provvedimenti il Capo d'Istituto formulerà una relazione
annuale, tenendo conto della riservatezza dovuta alle
persone, da inserire nella relazione generale del Consiglio d'Istituto.
1 0.2 . La valutazione del servizio offerto, per quanto attiene agli aspetti
organizzativi didattici ed amministrativi, è finalizzata al
miglioramento del servizio stesso; essa viene attuata mediante metodi e criteri
deliberati dal Consiglio di Istituto, sentito il parere delle
varie componenti. Il Collegio Docenti, nelle sue articolazioni e tramite il Capo
d'Istituto, sottopone al Consiglio d'Istituto una relazione
annuale sull'attività formativa della Scuola.
Parte V^
11. Indicatori di qualità del servizio
didattico-educativo e dei servizi amministrativi
INDICATORI DI QUALITÀ DEI SERVIZI DIDATTICI ED EDUCATIVI
L'Istituto individua i seguenti indicatori di qualità riferibili alle attività didattiche ed
educative:
1. Numero e percentuale di studenti che conseguono la maturità in cinque anni; che
conseguono la maturità con votazione
superiore a 62/100; beneficiari di borse di studio concesse al merito.
2. Numero e percentuale di studenti promossi senza necessità di agevolazioni;
3. Numero e percentuale di studenti non promossi.
4. Numero di abbandoni.
5. Per classi: numero di note sul registro di classe, di provvedimenti disciplinari a
carico degli studenti, di segnalazioni di danni ad
arredi, locali, attrezzature.
6. Per classi e per studente: percentuali di giorni di assenza, di ore di assenza per
materia, di assenze giustificate in ritardo, numero
di ritardi e di uscite anticipate.
7. Per ogni materia: rapporto ore effettivamente effettuate/monte ore.
8. Per ogni materia: numero di valutazioni orali e scritte, percentuali di valutazioni
insufficienti.
9. Percentuale di mancata consegna elaborati.
10. Numero di interventi didattici ed educativi integrativi ( IDEI ), di corsi di
sostegno, di corsi di approfondimento attivati, numero di
studenti partecipanti e frequenza.
1 1. Numero di colloqui con i genitori.
12. Tasso di assenze dei docenti.
13. Copertura giornaliera di disponibilità di docenti per supplenze.
227
14. Attività della biblioteca (spese annue per acquisto libri, numero di prestiti libri,
ore settimanali di apertura).
1 5. Attività degli organi collegiali e commissioni (numero e durata complessiva delle
riunioni, numero delibere, ecc. ).
16. Corsi di aggiornamento organizzati dall'Istituto, attività di aggiornamento
autonoma svolta dai singoli docenti.
1 7. Attività extracurricolari svolte.
18. Numero dei viaggi e visite di istruzione, ecc..
1 9. Attività svolte dai docenti al di fuori delle loro competenze.
20. Spesa pro-capite per studente (complessiva e riferita all'acquisto di materiale di
consumo, in conto capitale, ecc.)
2 1. Ammontare delle risorse finanziarie per assicurare il diritto allo studio; numero
ed importo medio delle erogazioni.
22. Efficienza e fruibilità del servizio di fotocopie.
2 3. Numero di calcolatori a disposizione degli studenti.
2 4. Ore di utilizzazione dei laboratori.
25. Efficacia, efficienza e trasparenza delle attività della dirigenza.
INDICATORI DI QUALITÀ DEI SERVIZI AMMINISTRATIVI
L'Istituto individua i seguenti indicatori di qualità riferibili alle attività
amministrative, fra le quali spicca l'armonia nell'ambiente di lavoro:
1. Orario di apertura dell'Istituto;
2. Rispetto orario di apertura sportelli al pubblico;
3. Tempi di rilascio dei certificati;
4. Rispetto delle scadenze degli adempimenti amministrativi e contabili;
5. Puntualità liquidazione stipendi personale docente e ATA con contratto a tempo
determinato;
6. Puntualità liquidazione compensi vari dovuti al personale docente e non docente;
7. Completezza ed aggiornamento dei fascicoli del personale docente e non
docente;
8. Tempi di registrazione e liquidazione delle fatture;
9. Tempi di espletamento pratiche collaudo o controllo materiali;
1 0. Tempi di emissione buoni di ordine dopo delibera;
1 1. Rintracciabilità della documentazione;
12. Tempi di aggiornamento degli inventari e delle tabelle di carico;
13. Tempi di aggiornamento degli impegni di spesa;
14. Tempi di registrazione dei movimenti di magazzino.
15. Numero di pratiche di acquisto perfezionate.
16. Orario di apertura di magazzino;
1 7. Frequenza di pulizia dei locali;
18. Presenza di sorveglianti ai piani;
19. Tempi di erogazione contributi agli studenti per libri di testo e trasporto;
228
2 0. Completezza pratiche relative a viaggi e visite di istruzione;
2 1. Tempi di emissione delle comunicazioni di servizio.
Parte VI^
11. Attuazione della Carta dei Servizi Scolastici
11. 1. Le indicazioni, contenute nella presente Carta, si applicano, secondo i criteri
fissati dal superiore M.P.I., fino a quando non
intervengano disposizioni modificative, secondo i contratti collettivi, o per norma di
legge.
229
Griglie
230
GRIGLIA PROVA ORALE DI MATEMATICA
Criteri comuni per la corrispondenza tra voti e livelli di conoscenza, competenza e abilità
231
GRIGLIA PROVA SCRITTA MATEMATICA
INDICATORI
DESCRITTORI
Partecipazione alla prova
Conoscenza
Competenza
PUNTI
2
a)Conoscenza dei contenuti teorici
0-3
b)Interpretazione della traccia
0-1
c)Linguaggio tecnico-scientifico e
0-1
procedura di svolgimento
Capacità
d)Esattezza dei calcoli
0-1
e)Rielaborazione personale e completezza
0-1
f)Analisi e sintesi
0-1
Totale 10
232
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEGLI APPREDIMENTI(Dip. Scienze integrate )
INDICATORI
DESCRITTORI
VOTO
conoscenze acquisite
Non si organizza il lavoro e non recepisce i suggerimenti, esprime il
2/3
metodo di studio
proprio pensiero in modo confuso. Non coglie la problematicità delle
conoscenze
impegno nello studio
situazioni e non instaura relazioni corrette nel contesto scolastico
Scarse o
comunicazione
nessuna
frequenza scolastica
conoscenze acquisite
recepisce le sollecitazioni,ma non le applica, rimanendo
4
metodo di studio
costantemente in ritardo, esprime il proprio pensiero in modo
scarse
impegno nello studio
disorganizzato, spesso non coglie la problematicità delle situazioni,i
conoscenze
comunicazione
comportamenti scolastici si prestano a continui richiami
Frammentarie
frequenza scolastica
e incomplete
conoscenze acquisite
Accetta suggerimenti e sollecitazioni che consentono un lavoro
5
metodo di studio
autonomo, talvolta esprime il proprio pensiero in modo non pertinente.
insufficienti
impegno nello studio
Cerca di affrontare situazioni problematiche, sa interagire in modo
conoscenze
comunicazione
semplice e corretto con gli altri
Generiche e
frequenza scolastica
non esaurienti
conoscenze acquisite
Coglie suggerimenti per lo sviluppo di un lavoro, esprime il proprio
6
metodo di studio
pensiero in modo pertinente, Cerca di affrontare situazioni
sufficienti
impegno nello studio
problematiche, ed abbozza processi risolutivi, E‟ attento a non
conoscenze
comunicazione
infrangere le regole
Complete ma
frequenza scolastica
non
approfondite
conoscenze acquisite
Sviluppa in modo autonomo un metodo di lavoro, realizza situazioni
7
metodo di studio
comunicative caratterizzate da una certa dialettica, decide in modo
conoscenze
impegno nello studio
corretto anticipando talvolta le situazioni. Senza suggerimenti,
Complete e
comunicazione
rispetta le regole e sollecita gli altri a farlo
approfondite
conoscenze acquisite
Sviluppa in modo autonomo un metodo di lavoro efficace, sa
8
metodo di studio
proiettarsi su diverse possibilità di sviluppo del proprio percorso di
Conoscenze
impegno nello studio
apprendimento, affronta le situazioni problematiche in modo
Complete e
comunicazione
consapevole. Comunica correttamente,prestando attenzione
approfondite
frequenza scolastica
all‟interlocutore. Stabilisce attivamente corrette relazioni con aspetti
frequenza scolastica
delle regole.
conoscenze acquisite
Sviluppa originali soluzioni metodologiche, affrontando le situazioni
9/10
metodo di studio
problematiche con determinazione, sa organizzarsi, affrontare aspetti
Conoscenze
impegno nello studio
nuovi, comunica in modo in modo responsabile , rispettoso dei tempi
Approfondite
comunicazione
e dei ritmi della scuola.
e personali
frequenza scolastica
233
PROVA SCRITTA D‟ITALIANO * TIPOLOGIA A (analisi del testo)
INDICATORI
Valutazione in
decimi /
quindicesimi
Comprensione,
ASPETTI
DEL
CONTENUTO
interpretazione,
contestualizzazione
analisi
Elaborazione
critica e
Basso
Medio
Alto
0.5/1
1/2
2/3
scarsa
accettabile
completa
scarsa
accettabile
completa
poco
significativa
originale e
significativa
scarsa
personale
ASPETTI
FORMALI
Morfosintattici
scorretta
Rispetto delle
parziale
qualche errore
essenziale
consegne
corretta
Ampio ed
approfondito
Punteggio totale
Alunno
data
Firma dell'alunno per presa visione -----------------------------------------------------------------
234
ROVA SCRITTA D‟ITALIANO *TIPOLOGIA B2 (articolo di giornale)
INDICATORI
VALUTAZIONE IN
DECIMI /
QUINDICESIMI
ATTINENZA E
PERTINENZA
TRATTAZIONE DATI E
DOCUMENTI E CORRETTA
UTILIZZAZIONE
ORIGINALITÀ' DELLE
ELABORAZIONI
CAPACITA’ CREATIVE E DI
STILE
CORRETTEZZA MORFOSINTATTICA
Punteggi attribuibili
Basso
0.5/1
medio
1/2
alto
2/3
scarsa
accettabile
completa
scarsa
accettabile
completa
poco
significativa
originale e
significativa
scarsa
accettabile
adeguata
scarsa
accettabile
adeguata
scarsa
Punteggio totale
ALUNNO____________________________________ DATA_____________________________
Firma dell‟alunno per presa visione______________________________________________
235
PROVA SCRITTA DI ITALIANO*TIPOLOGIA B1 (saggio breve)
INDICATORI
Valutazione in
decimi /
quindicesimi
Punteggi attribuibili
Basso
0.5/1
medio
1/2
alto
2/3
Utilizzo dei
CONOSCENZE
documenti,
correttezza e
pertinenza dei
contenuti
Coerenza delle
CAPACITA
LOGICOCRITICHE
ED
ELABORATIVE
accettabile
completa
scarsa
accettabile
completa
inesistente
Accettabile
Argomentazioni
Elaborazione
personale
COMPETENZE
LINGUISTICHE
scarsa
originale e
significativa
Morfo-sintattiche
scorretta
accettabile
Corretta ed
appropriata
Proprietà lessicale
scarsa
accettabile
corretta
Punteggio totale:
ALUNNO________________________________ data___________________________________
Firma alunno per presa visione________________________________________
236
PROVA SCRITTA DI ITALIANO*TIPOLOGIA C (tema storico);
TIPOLOGIA D (tema di carattere generale)
Punteggi attribuibili
INDICATORI
Basso
1
medio
alto
2
3
Correttezza e
CONOSCENZE
pertinenza dei
scarsa
accettabile
scarsa
accettabile
scarsa
accettabile
completa
contenuti
CAPACITÀ
LOGICOCRITICHE
ED
ELABORATIVE
Coerenza delle
Argomentazioni ed
elaborazione
significativa
Personale
Morfo-sintattiche
COMPETENZE
Completa e
Lessicali
corretta
LINGUISTICHE
Punteggio totale in 15/esimi :
ALUNNO____________________________
DATA____________
Firma dell'alunno per presa visione_________________________
237
DI CORREZIONE
PROVE ORALI
Griglia di GRIGLIA
correzione
prove orali
VOTO
3
INDICATORI
Scarsa conoscenza degli argomenti; incapacità ad
organizzare ed analizzare criticamente i contenuti.
4
5
6
7/8
9/10
Insufficiente conoscenza dei contenuti, difficoltà ad
Organizzarli ed analizzarli; esposizione poco
scorrevole e poco corretta, limitate capacità ad
effettuare collegamenti e confronti.
Superficiale conoscenza dei contenuti, limitate
capacità ad analizzarli criticamente ;qualche difficoltà
ad operare collegamenti e confronti; esposizione
generica e frammentaria degli
argomenti.
Conoscenza dei contenuti, uso di una espressione
sufficientemente corretta
e scorrevole, analisi di
alcuni aspetti significativi dell'argomento proposto
,capacità di sintesi.
Completa conoscenza dei contenuti, esposizione fluida
e corretta, capacità di argomentare , di elaborare e
collegare.
Ampia e approfondita conoscenza dei contenuti,
esposizione fluida e organica, capacità di stabilire
efficaci collegamenti, di rielaborare criticamente i
contenuti.
238
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “A. MONACO” COSENZA
CRITERI DI VALUTAZIONE E GRIGLIA
PROVA SCRITTA TECNICO – SCIENTIFICA
Allievo: _______________________________________________ Classe Sez.
Specializzazione: Meccanica
PARAMETRI E INDICATORI
MISURAZIONE
Domande a risp multipla:
per ogni risp esatta 0,4 punti
------------------------------------------------------------
DiSCIPLINA
PUNTI
--------------------------
1a dom a risp aperta max punti 0,7
--------------------------
2adom a risp aperta max punti 0,7
--------------------------
-----------------------------------------------------------
Totale punti
VOTO Totale punti X 10/3
Valutazione quesito a risposta aperta
Indicatore
Risposta mancante o errata
Risposta non esauriente
P.S.
Punti
0
0,3
Indicatore
Punti
Risposta pertinente
0,5
Risposta pertinente ed esauriente
0,7
Il voto, se decimale, sarà arrotondato all‟unità superiore se la cifra decimale è pari o superiore a 5
Data correzione ______________________
239
I CRITERI E LE GRIGLIE DI VALUTAZIONE
DIP INFORMATICA
CONOSCENZE
CAPACITA’
Nessun elemento di valutazione
Nessuna
Nessuna
Frammentarie e gravemente Applicazione
parziale
lacunose
stentata
ed
errata,
espressioni incerte ed
improprie
Lacunosa e Superficiale
Applicazione incompleta
e
imprecisa
analisi
parziale
essenziale
Applicazioni ed analisi
adeguate
esposizione
semplice ma chiara e
corretta
Sicura anche se guidata
Analisi
complete
e
coerenti
esposizione
corretta ed appropriata
applicazione autonoma
Applicazione autonoma e
corretta Analisi completa
di
correlazioni
esposizione curata e
precisa
Esposizione fluida e
pertinente Applicazione
corretta ed autonoma
Analisi
approfondita
applicazione autonoma
ed originale
Metodo
rigoroso
e
creativo
Completa consapevole ed
esauriente
Completa ed approfondita
Completa, approfondita,
coordinata ed ampliata
COMPETENZE
Voto in
10/mi
NC
Nessuna
2
Difficoltà
nella 3 - 4
gestione di situazioni
semplici
Sintesi scorrette
Scarsa autonomia
Stentata
5
rielaborazione,
difficoltà nel gestire
situazioni
nuove
anche se semplici
Sufficiente
6
rielaborazione delle
informazioni
Gestione
di
problematiche nuove
Rielaborazione
7
autonoma e corretta
Rielaborazione
8
autonoma con buona
articolazione
concettuale
Rielaborazione
9
corretta organica e
completa
Rielaborazione
10
corretta
con
approfondimenti
critici ed autonomia
di valutazione
240
CRITERI E GRIGLIA DI VALUTAZIONE DIPARTIMENTO DI ELETTRONICA E ELETTROTECNICA
Voti
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
Descrittori dei voti delle prove di verifica
Nessun elemento significativo per poter formulare un giudizio.
Scarsissima conoscenza anche degli argomenti fondamentali.
Assenza di comprensione e incapacità di applicazione delle conoscenze acquisite.
Gravi e numerosi errori e confusione nella comunicazione scritta e orale.
Scarsissima conoscenza anche degli argomenti fondamentali.
Assenza quasi totale di comprensione o incapacità di applicazione delle conoscenze acquisite.
Gravi e numerosi errori nella comunicazione scritta e orale.
Conoscenza carente o frammentaria degli argomenti significativi, difficoltà di esposizione.
Comprensione limitata o difficoltà evidente nell‟applicazione delle conoscenze acquisite degli argomenti
fondamentali.
Numerosi errori nella comunicazione scritta e orale.
Conoscenza incompleta o superficiale, esposizione impacciata degli argomenti fondamentali.
Comprensione parziale con incertezze o limitata autonomia nell‟applicazione degli argomenti appresi.
Errori nella comunicazione scritta e orale.
Conoscenza sostanziale degli argomenti fondamentali, anche se esposti con qualche inesattezza.
Capacità di cogliere gli aspetti essenziali degli argomenti trattati.
Comprensione o applicazione corretta dei contenuti fondamentali.
Conoscenza abbastanza sicura degli argomenti ed esposizione chiara e corretta.
Capacità di cogliere le relazioni tra i contenuti trattati.
Comprensione o applicazione corretta degli argomenti richiesti.
Conoscenza approfondita degli argomenti ed esposizione chiara, corretta, appropriata e personale.
Capacità di cogliere in maniera organica le relazioni tra i contenuti trattati.
Comprensione e applicazione corretta e autonoma degli argomenti richiesti.
Conoscenza approfondita degli argomenti ed esposizione chiara, corretta, appropriata e personale.
Capacità di padroneggiare argomenti e problematiche complesse e di organizzare le conoscenze sapendo
operare gli opportuni collegamenti interdisciplinari.
Livelli e capacità del descrittore precedente con caratteristiche di eccezionalità.
241