Analisi mensile dei mercati
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Analisi mensile dei mercati
Riservato agli investitori professionali Luglio 2005 Analisi mensile dei mercati Panoramica globale dei mercati - giugno 2005 Nel corso del mese, l’aumento del prezzo del petrolio e l’intensificarsi delle voci di un possibile taglio dei tassi da parte della Banca Centrale Europea hanno destato preoccupazione in molti mercati. Nel complesso, i mercati globali hanno registrato una crescita, con alcuni dei migliori risultati ottenuti dagli indici azionari di riferimento europei. In generale, i mercati statunitensi hanno evidenziato performance ridotte, con un peggioramento degli indici Standard & Poor’s 500, Dow Jones Industrial Average e Nasdaq espressi in valuta locale. Nel corso del mese, i future petroliferi sono aumentati in modo costante su tutti i principali mercati prima di superare il valore massimo di 60 $ al barile a New York. Per dare un’idea dell’entità di questo aumento, basti pensare che il prezzo del petrolio medio tra il 2000 e il 2004 era di 31 $ al barile. Senza dubbio un risultato importante per li titoli energetici, uno dei settori più forti sia negli Stati Uniti che in Europa. Anche in giugno i rendimenti dei titoli di stato di riferimento hanno registrato un calo, sebbene la riduzione sia stata piuttosto contenuta. I Buoni del Tesoro USA decennali hanno registrato un calo di 7 punti base, attestandosi al 3,91%, a fronte del calo di 22 punti base del mese precedente. Il rendimento dei Bund tedeschi a dieci anni si è ridotto di 14 punti base, attestandosi al 3,13%, mentre anche i Gilt britannici a dieci anni sono calati di 14 punti base, attestandosi al 4,17%. L’euro ha perso ulteriormente terreno nei confronti del dollaro, sulla scia di numerose notizie negative riguardo all’unità dell’Unione Europea. L’approvazione della Costituzione europea è stata bloccata dal voto contrario di Olanda e Francia, mentre, al summit di Bruxelles, i leader dell’Unione Europea si sono arenati sul bilancio multimiliardario dell’organizzazione. Analisi dei principali mercati Stati Uniti Nel mese di giugno il mercato azionario statunitense ha registrato un’inversione di tendenza dei rendimenti a causa dell’aumento del prezzo del petrolio e dei tassi di interesse che, a fine mese, hanno inciso sulle valutazioni. L’indice Dow Jones Industrial Average ha perso l’1,84%, registrando un calo per la maggior parte dei titoli azionari che lo compongono. Si è evitato un crollo più drastico grazie al rialzo intorno all’8% delle azioni General Motors. La società ha annunciato interventi di taglio dei costi, mentre il miliardario statunitense Kirk Kerkorian continua a scommettere sulla tormentata casa automobilistica. L’indice S&P 500 ha chiuso il periodo con un calo dello 0,01% mentre il Nasdaq ha perso lo 0,54%. Tra i più rilevanti casi di flessione ricordiamo Nucor, produttore di acciaio USA, penalizzata dalla dichiarazione che gli utili per il secondo trimestre sarebbero stati prossimi al risultato minimo previsto. L’economia statunitense ha concluso il mese in segno positivo, mettendo a segno un incremento del PIL nel primo trimestre pari al 3,8% su base annua. L’ultimo giorno del mese, la Federal Reserve ha aumentato i tassi di interesse di un quarto di punto, al 3,25%, e ha ribadito l’intenzione di procedere a ulteriori aumenti a ritmo “moderato”. Regno Unito Buoni risultati sul mercato azionario britannico, con in testa i titoli azionari Shell che, oltre a essere sostenuti dal rincaro del petrolio, sono stati favoriti dall’approvazione da parte degli azionisti della fusione dei rami societari olandese e britannico. L’indice FTSE 250 ha segnato un rialzo del 3,58% mentre il FTSE SmallCap ha guadagnato il 3,30%. Gli indici FTSE 100 e FTSE All-Share hanno registrato un aumento rispettivamente del 3,01% e del 3,09%. Nel mese di giugno, nel Regno Unito sono state indette due OPV imponenti, ossia quella dell’operatore satellitare Inmarsat, che ha venduto azioni per 367,5 milioni di sterline e quella del gestore di poker online PartyGaming, che ha raccolto oltre 900 milioni di sterline. I titoli azionari di entrambe le società hanno chiuso il mese sopra la pari rispetto al prezzo di lancio. Schroder Investment Management Limited 31 Gresham Street, London EC2V 7QA Autorizzata e disciplinata dalla Financial Services Authority 1 Riservato agli investitori professionali Luglio 2005 Analisi mensile dei mercati La Banca d’Inghilterra, alquanto saggiamente, ha pubblicato i verbali relativi all’ultimo incontro di determinazione dei tassi, dai quali si evince che due membri hanno votato in favore di un taglio per i timori relativi alla crescita; è la prima volta dal 2003 che un membro si esprime in tal senso. Tra le statistiche pubblicate questo mese va ricordata la relazione della CBI secondo la quale il calo delle vendite al dettaglio nel Regno Unito registrato in giugno è il peggiore negli ultimi 22 anni. Il mese si è concluso con una seconda revisione al ribasso della crescita del primo trimestre, scesa allo 0,4%. Europa, escluso il Regno Unito Il mercato azionario norvegese risulta top performer in quest’area geografica, con un aumento del 10% dell’indice OBX attribuibile all’aumento del prezzo del petrolio. La Norvegia è un importante esportatore di petrolio e le compagnie petrolifere nazionali dominano l’indice di riferimento. Anche in altre aree l’andamento è stato positivo; in Germania, l’indice DAX ha guadagnato il 2,8%, mentre il CAC40 francese è aumentato del 2,6%. In Spagna l’IBEX ha registrato un aumento del 3,8%, mentre in Italia il MIB ha raggiunto l’1,9%. Al di fuori del settore petrolifero, la società tedesca HeidelbergCement ha registrato i risultati più evidenti, mettendo a segno una forte crescita in seguito a un’offerta di acquisizione da parte di un investitore miliardario. All’inizio del mese, la BCE ha lasciato invariati i tassi d’interesse, nonostante le crescenti pressioni ascrivibili al taglio dei tassi svedesi dal 2 all’1,5%. Anche il governo francese ha rivisto al ribasso la stima del PIL per quest’anno, limitandolo al 2%, seguito dall’Insee, l’istituto nazionale di statistica francese, secondo cui tale stima andrebbe ulteriormente ridotta all’1,5 percento. Inoltre, S&P ha declassato il rating del credito portoghese di un livello dopo la revisione al rialzo della previsione di deficit di bilancio da parte del governo. Nonostante tutto, i titoli obbligazionari sono stati influenzati solo marginalmente da queste notizie e hanno chiuso il mese con un rendimento del 2,56%, in calo di15 punti base. Tra gli aspetti più positivi di questo mese va ricordata la notizia dell’aumentata fiducia del mondo imprenditoriale tedesco e francese, dovuta al deprezzamento dell’euro nei confronti del dollaro che dovrebbe favorire le esportazioni. Area Pacifico, escluso il Giappone L’indice MSCI Asia Pacific Excluding Japan ha registrato un aumento del 3,43%. Il rialzo del dollaro ha sostenuto le valutazioni delle società esportatrici, mentre i titoli azionari di prodotti petroliferi hanno registrato un aumento, grazie al rincaro delle materie prime. In India, l’indice Sensex ha raggiunto il suo massimo. Tra le società che hanno ottenuto i migliori risultati ricordiamo Infosys Technologies, secondo maggiore esportatore di software del Paese, favorita dall’aumento delle previsioni di utili dell’azienda da parte di Citigroup. La crescita economica indiana prosegue velocemente, con un incremento del 7% rispetto al primo trimestre. Tra gli indici che hanno ottenuto i migliori risultati vanno anche ricordati l’S&P ASX 200 australiano, che ha segnato un aumento del 4,17%, l’indice coreano Kospi (+3,68%) e l’indice Hang Seng (+2,41%) di Hong Kong. Frenata dei guadagni per la borsa tailandese (+1,19%) in seguito alla pubblicazione di una relazione che evidenzia la contrazione dell’economia nazionale nel primo trimestre, colpita da scarsi raccolti in seguito a un periodo di prolungata siccità e dall’aumento del costo del combustile. Di conseguenza, al fine di contrastare le spinte inflazionistiche, la Banca Centrale Tailandese è intervenuta aumentando i tassi. Giappone I principali indici giapponesi hanno registrato un andamento positivo per il secondo mese consecutivo, grazie all’annuncio dei piani di distribuzione dei dividendi da parte di alcune società. L’indice Nikkei 225 ha segnato un aumento mensile del 2,7%, mentre il Topix ha guadagnato il 2,9%. I titoli azionari di Takefuji, la terza maggiore società finanziaria al consumo, hanno segnato un rapido incremento dopo l’annuncio che la società intende più che raddoppiare i dividendi relativi sia al primo semestre che all’intero anno. Incremento anche per NTT, la principale compagnia telefonica giapponese, in seguito all’approvazione, da parte dell’assemblea degli azionisti, di una distribuzione di dividendi nel secondo semestre. Schroder Investment Management Limited 31 Gresham Street, London EC2V 7QA Autorizzata e disciplinata dalla Financial Services Authority 2 Riservato agli investitori professionali Luglio 2005 Analisi mensile dei mercati Tra i titoli azionari più deboli del mese figura Mitsui Engineering & Shipbuilding, in calo come gli altri costruttori navali asiatici dopo la pubblicazione di una relazione secondo la quale il prezzo dei nuovi container e petroliere potrebbe ridursi a causa di una contrazione della domanda. In maniera del tutto inaspettata, il Giappone ha ridotto le stime di crescita per il primo trimestre dal 5,3% al 4,9 % a causa del calo della domanda di esportazione. Mercati emergenti L’indice libanese Blom è stato tra quelli che hanno registrato le migliori performance (+25%), raggiungendo il massimo dal 1999 sulla scia dell’ottimismo relativo alle riforme politiche ed economiche previste dal nuovo partito di maggioranza in parlamento. Aumento record (+12%) anche per i titoli azionari egiziani, dopo un’imponente OPV e la notizia di ulteriori OPV relative ai prodotti pipeline. In rialzo i titoli azionari russi (+20%) a causa del caro petrolio. Passando ad altre aree, i titoli azionari ungheresi hanno segnato un aumento dell’11% e quelli polacchi del 6%. Le azioni israeliane hanno perso il 6% a causa del conflitto palestinese che mina la fiducia del mercato. Rendimenti a un mese: Titoli azionari (MSCI) Stati Uniti Europa (escluso il Regno Unito) Regno Unito Giappone Area Pacifico (escluso il Giappone) Mercati emergenti Indice World Indice World Value Indice World Growth Indice World Smaller Companies Titoli di stato (JP Morgan) Stati Uniti Europa Regno Unito Giappone Globale Valuta Locale 0,25 3,67 3,30 2,72 4,66 3,82 1,73 2,16 1,30 3,92 $ USA 0,25 1,32 1,59 -0,10 4,89 3,45 0,91 1,34 0,49 2,97 0,65 1,22 1,43 0,53 0,88 0,65 -0,78 -0,25 -2,22 -0,76 Fonte: Thomson Datastream, dati al 30/06/2005. Rendimenti totali. Le decisioni sugli investimenti da effettuare e/o sulle strategie da adottare devono essere prese indipendentemente dalle opinioni ed informazioni esposte nel presente documento. Schroders ha riportato nel presente documento le proprie analisi ed opinioni, che sono suscettibili di cambiamenti. Nonostante le informazioni ed opinioni riportate nel presente documento provengano da fonti che riteniamo affidabili, è esclusa qualsiasi responsabilità per eventuali fatti o considerazioni erronee. Ciò non esclude o limita gli obblighi o la responsabilità di Schroder Investment Management Limited (SIM) nei confronti dei propri clienti ai sensi del “Financial Services and Markets Act 2000” ( e successive modifiche) o di qualsiasi altra disposizione regolamentare. Pubblicato da Schroder Investment Management Limited, 31 Gresham Street, London EC2V 7QA, società autorizzata e soggetta alla disciplina della “Financial Services Authority” (Autorità di vigilanza) del Regno Unito. Schroder Investment Management Limited 31 Gresham Street, London EC2V 7QA Autorizzata e disciplinata dalla Financial Services Authority 3