Botticino - Ferrovie Dismesse

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Botticino - Ferrovie Dismesse
Botticino
Botticino (Butizì in dialetto bresciano[2][3] ) è un comune L'8 novembre 2009 papa Benedetto XVI ha fatto visita
italiano di 10 888 abitanti[1] della provincia di Bre- alla parrocchia di Botticino Sera, per sostare in preghiera
scia, in Lombardia. È situato nell'area pedemontana sulla tomba di sant'Arcangelo Tadini.
immediatamente a nord-est del capoluogo.
È rinomato per il marmo botticino, un calcare sedimentario pregiato utilizzato per la decorazione del Vittoriano 3
a Roma, per il vino Botticino DOC e per i numerosi calzifici specializzati che producono per i maggiori
3.1
marchi della moda.
Monumenti e luoghi d'interesse
Teatro Centro Lucia
Il comune è stato costituito nel 1928 dall'unione dei co- Il teatro polifunzionale del Centro Lucia è stato progettato
muni di Botticino Mattina e Botticino Sera, attualmente dall'architetto Sergio Pascolo. È un'opera a pianta quadra
frazioni assieme a San Gallo.
con volume esterno prismatico, evoca la torre civica del
passato, simbolo della collettività e riferimento per la vita
pubblica e la cittadinanza.
1
Geografia fisica
È articolato su tre piani: nell'interrato ospita la sala minore riservata ai servizi per il pubblico e artisti; al piano terra si trova la sala maggiore dotata di tribuna telescopica,
richiudibile per eventi che richiedono la sala piana libera,
che è circondata da gallerie su tre lati e su tre piani. La
terrazza di copertura è concepita come una “sala a cielo
aperto”, con straordinaria vista sul paese, sulle cave e sulle montagne. Sul lato sud il fondale dello spazio scenico è
attrezzato con una parte apribile, in modo da stabilire una
seconda apertura dell'edificio all'esterno e trasformare la
sala in un palcoscenico per gli spettatori all'aperto.
Botticino si trova a nord-est della città di Brescia. Le frazioni di Botticino Sera e San Gallo si estendono sulle pendici del Monte Maddalena e del Monte Fratta; la frazione
di Botticino Mattina si estende nel contiguo ampio fondo
del rio Rino.
2
Storia
Botticino Mattina nel XVII secolo era già noto in tutta la Repubblica di Venezia per le sue pregiate pietre 3.2 Chiesa della Santissima Trinità
marmoree, che qui ha le sue cave più estese.
Durante il periodo di appartenenza all´impero Austro- Si trova sul colle di San Gallo, adiacente all'ex monastero
Ungarico all´interno del Regno Lombardo-Veneto, nono- omonimo, nato intorno al 1100 e ora sede di una scuola
stante il rispristino delle favorevoli concessioni economi- di restauro. La chiesa è da tempo immemore luogo di deche giá elargite dalla Repubblica di Venezia, e soppres- vozione della popolazione della frazione San Gallo, così
se durante il periodo Francese (1797-1814), Botticino si come la Madonna con Bambino, statua lignea risalente ai
distinse per un'intensa attività irredentista che culmine- primi del Seicento. Chiusa nel 2000 a seguito di problemi
rà nel 1849, dopo le Dieci giornate di Brescia, con una statici, è stata riaperta nel dicembre 2006 dopo lunghi inviolenta repressione da parte della polizia austriaca. Tra i terventi di consolidamento e restauro. La chiesa, annessa
personaggi che in questo periodo caratterizzarono la vita alla scuola di restauro di cui costituisce l'aula magna, non
è visitabile, se non in occasione di specifiche iniziative.
del paese vanno ricordati Luigi Cazzago e Tito Speri.
L'inizio del XX secolo segna un autentico boom della commercializzazione del marmo Botticino, grazie 3.3 Basilica minore di Santa Maria Assunall'opera del ministro bresciano Giuseppe Zanardelli,
ta
il quale per la costruzione del l'Altare della Patria,
commissionò la fornitura del marmo esclusivamente di Si trova nel centro di Botticino Sera, poco distante
Botticino.
dall'antica chiesa parrocchiale. È un edificio a pianta lonDal 2006 è presente, all'interno del Comune, un gruppo di gitudinale, con navata unica, che venne costruito a partire
Protezione Civile comprendente un reparto idrogeologico dal 1699 su iniziativa del parroco don Pietro Morari. Il
e due squadre per l'Antincendio Boschivo.
progetto è attribuibile con molta probabilità a un compo1
2
3 MONUMENTI E LUOGHI D'INTERESSE
nente della famiglia Spazzi (forse Bartolomeo). La nuova chiesa venne adornata da nuovi altari marmorei e pale d'altare nei secoli XVII, XVIII, XIX e XX, mentre la
definitiva decorazione del presbiterio e della volta che si
concluse solo nei primi decenni del Novecento. Nel maggio del 2009 alla chiesa parrocchiale è stato conferito il
titolo di basilica minore e di santuario diocesano dedicato
a San Arcangelo Tadini.
3.4
Palazzo della Canonica
Maffeo Olivieri, Crocifisso di Botticino, post 1517. Proveniente dall'antica chiesa parrocchiale, è oggi al Museo diocesano di
Brescia.
provvede a ridargli dignità e una funzione più consona
alla propria storia artistica tramite un radicale restauro.
Interno della vecchia canonica di Botticino
La decorazione è testimoniata dall'esistenza di almeno tre
cicli pittorici eseguiti nei secoli XV, XVI e XVII: la decorazione più antica si deve genericamente collocare posteriormente alla ricostruzione dell'edificio, attorno alla
fine del Quattrocento, ad opera di una o più botteghe fra
le quali probabilmente quella di Paolo da Caylina il Vecchio e quella di Pietro Paolo Zanetti. In quel che rimane
degli affreschi riconosciamo i santi Rocco e Giobbe; parte
di una bellissima Natività; una Santa martire dalle ricche
vesti; la sinopia dello Sposalizio di Santa Caterina[5] e parte di un San Giacomo recante la scritta "...s Baltechis del
Cornel et Antonia eius uxor adi 20 aprilis 1485.
Il palazzo della Canonica è stato costruito nel 1765
per iniziativa di don Girolamo Giorgi e prende forma
all'indomani della conclusione dei lavori per la fabbrica
della nuova parrocchiale; è possibile che sostituisse un
altro edificio più piccolo della prima metà del Seicento.
All'interno la Assunta con San Giuseppe e San Rocco di
Luca Mombello, databile intorno al 1560-1570, utilizzata per molti anni come pala dell'altare maggiore. A sinistra del primo arcone troviamo altri lacerti di diversi affreschi, nei quali possiamo riconoscere un San Simonino
Sul portale in bugnato, con cancello in ferro battuto, (forse di poco anteriore al 1480) e parte di un San Sebaspicca lo stemma di famiglia dei parroci don Pietro e stiano. Inoltre si ammirano alcuni stralci di un'imponente
Natività con Sant'Antonio abate, Sant'Antonio di PadoFrancesco Morari, fautori dei lavori della nuova chiesa.
va, San Sebastiano e (forse) San Cristoforo opera della bottega di Paolo da Caylina il Giovane, databile al
1517.[6]
3.5 L'antica chiesa parrocchiale
È da ritenersi l'edificio sacro di più antica fondazione di
tutta la Valverde, in quanto probabilmente fu eretto attorno all'VIII secolo.[4] Subì una radicale ricostruzione
attorno alla metà del Quattrocento in cui venne allungato
e ampliato.
Sulla parete sud, appena sotto il capitello pensile, troviamo un San Giobbe identificabile nel personaggio
ricoperto di piaghe, attribuibile a Pietro Paolo Zanetti.
Sulla parete est, dove erano collocati l'altare maggiore e
la pala di Luca Mombello, fra le due finestre con arco a
pieno centro, si intravede la parte inferiore di una CrociAttorno agli anni trenta del XX secolo l'edificio viene tra- fissione probabile opera di Paolo da Caylina il Vecchio (in
sformato in cinema e solo alla fine degli anni ottanta si seguito troncata dall'apertura di una finestra emiciclica).
3
Sulla parete nord, in basso a destra, troviamo un San
Sebastiano datato 1489, e altri dipinti coevi di difficile
lettura. Sulla parete nord venendo dall'abside, la prima
arcata è tutto ciò che resta della Cappella del Santissimo Sacramento, decorata da Paolo da Caylina il Giovane, Giampiero Zambelli e botteghe a partire dal 1517.
Di questo ciclo decorativo rimangono però solo i Profeti sull'arcone, la Natività, il tabernacolo marmoreo e
il Crocifisso di Botticino, importantw opera di Maffeo
Olivieri con policromia del Caylina ora conservato nel
Museo diocesano di Brescia.
5 Persone legate a Botticino
• Benedetto Castelli (1577-1644), benedettino, matematico e studioso di idraulica.
• Giovita Scalvini (1791-1843), scrittore e poeta.
• Giacomo Soldi (1806-1836),pittore.
• Giovanni Paolo Maggini (1580-1632) liutaio e
maestro nella costruzione di violini
• Arcangelo Tadini (1846-1912), sacerdote e santo.
• Bernardino Busi (1944), calciatore.
• Paolo Bolpagni (1979), storico dell'arte.
• 4 Axid Butchers (2004), gruppo musicale.
• Alessandro Morandi (1991), skateboarder noto a
livello internazionale.
• Daniele Mensi (1988), ciclista specializzato nella
mountain bike, membro della nazionale italiana.
6 Economia
La chiesa parrocchiale di Botticino Mattina
Il territorio fonda la propria economia sulla coltivazione e
produzione vitivinicola del Botticino DOC, sulle lavorazioni tessili delle calze e sulle attività estrattive del pregiato marmo botticino (impiegato in opere presenti in tutto il
mondo: dalla Casa Bianca di Washington alla statua della
Libertà di New York, dall'altare della Patria di Roma al
Tempio Capitolino di Brescia).
All'inizio del Novecento si sviluppò a Botticino Sera la
produzione delle calze.
3.6
Il Museo del marmo
6.1 Vino
Il Museo del marmo di Botticino è una piccola realtà sorta
nel 1996, appoggiata dal comune e dalle cooperative di
cavatori di marmo; la raccolta è nata grazie all'impegno
dei volontari del gruppo “La Pietra di Botticino” e del
Signor Forti, anziano cavatore, che insieme al figlio hanno
raccolto un grande numero di attrezzi, foto e documenti,
relativi al mondo delle cave del marmo di Botticino.[7]
4
4.1
Società
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[8]
Il Consorzio vinicolo del Botticino DOC ha sede nel
comune di Botticino e comprende i vigneti di Botticino e in parte di Rezzato e Brescia. I vini Botticino Doc e
Botticino Doc Riserva vengono prodotti con uve barbera,
marzemino, schiava gentile e sangiovese; si presentano di
colore rosso rubino carico, la gradazione alcoolica del vino varia dai 12 ai 14 gradi. Il sapore robusto si accompagna splendidamente a salumi tipici della zona, brasati, stracotti, arrosti e cacciagione, e in particolar modo
allo spiedo bresciano piatto tipico della zona. Le principali cantine produttrici di Botticino Doc[9] sono Antica Tesa di Noventa Pierangelo, Emilio Franzoni, Michelangelo Scarpari, Tognazzi, Pierino Franzoni, Goffi.
Il percorso della Strada del vino Colli dei Longobardi
promuove il Botticino Doc e il territorio con iniziative
enogastronomiche periodiche.
4
10 NOTE
6.2
Marmo
8 Amministrazione
Il marmo Botticino è un denominazione di marmo commerciale di colore beige estratto nelle cave del paese, ol- 9 Sport
tre a quelle di Nuvolento, Nuvolera, Rezzato e Serle, in
provincia di Brescia.
9.1 Calcio
Il bacino bresciano risulta essere il secondo per importanza nell'escavazione di pietre ornamentali d'Italia, do- La principale squadra di calcio della città è l'A.C. Botpo quello di Carrara: esiste da duemila anni, fu utiliz- ticino 1969 Calcio, che dalla stagione 2012/2013 milizato dalle officine locali come “materiale ad uso artisti- ta nel girone D lombardo di Seconda Categoria, dopo
co”, negli edifici pubblici della città, insieme a marmi aver militato storicamente nella stagione 2011/2012 in
d'importazione. All'inizio del XX secolo, a Botticino si Promozione. È nata nel 1969.
estraeva il blocco e a Rezzato si trasformava il marmo; Altra realtà calcistica del territorio è la Botticino’s Angels,
da qualche anno esiste un marchio registrato promosso fondata nel 2005, che milita nel campionato CSI OPEN
dal “Consorzio produttori marmo Botticino Classico”.
a 7.
6.3
Calzifici
9.2 Rugby
Il comune è sede di uno dei distretti produttivi di calze italiane, assieme a quello di Castel Goffredo, in
provincia di Mantova. Tra le aziende presenti nel distretto
si annoverano le aziende Prestige, Dè Pio e Rica.
Botticino è rappresentato dal Botticino Rugby Union,
formazione che storicamente, nella stagione 2003/2004
ha militato nella Serie A1 di rugby, classificandosi al
penultimo posto (9º)
6.4
10 Note
Scuola di Restauro ENAIP
Sul colle San Gallo, nell'ex monastero della SS. Trinità, si
trova la Scuola Regionale per la Valorizzazione dei Beni
Culturali, istituita nel 1974 da Enaip, in collaborazione
con Regione Lombardia e l’accompagnamento dell’Istituto Centrale del Restauro di Roma, per realizzare corsi
e attività volti alla formazione qualificata di esperti nell’ambito della conservazione e salvaguardia del patrimonio storico-artistico e culturale. Dalla sua fondazione ha
aggiornato numerosi professionisti del settore e qualificato più di 500 restauratori e circa 400 tecnici del restauro di beni culturali. L’approccio didattico della Scuola è incentrato sul compito reale che pone al centro dell’apprendimento l’intervento diretto sulle opere. Questo
ha permesso il restauro di oltre 1100 beni tutelati provenienti principalmente dal nord Italia. Riconosciuta come
Centro di Rilevanza Regionale e iscritta all’Albo Regionale “Lombardia Eccellente”, da febbraio 2013 è accreditata dai Ministeri competenti per l’attivazione del corso
quinquennale per Restauratore di beni culturali, che rilascia un titolo abilitante alla professione ed equiparato alla
Laurea Magistrale a ciclo unico.
7
Infrastrutture e trasporti
Botticino è servita dalle linee della rete urbana di Brescia:
• la 11, Collebeato-Botticino;
• la 8, Castello di Serle-Caionvico;
[1] Dato Istat - Popolazione residente al 31 agosto 2014.
[2] Toponimi in dialetto bresciano
[3] AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato
dei nomi geografici italiani, Milano, GARZANTI, 1996,
p. 94.
[4] È citato nel Placito imperiale del 1009.
[5] L'affresco è stato strappato e collocato su tela, e ora si trova
sulla parete nord.
[6] Il viso della Madonna, colorito e reale, e la dinamicità della scena ci lasciano solo intuire come Paolo da Caylina, nei
dipinti di Botticino, fosse riuscito a coniugare la pittura
tonale di Giorgione, le colorazioni di Tiziano con la concretezza del linguaggio del Foppa. Inoltre, l'importanza
dell'opera di Paolo da Caylina è riscontrabile grazie alle
numerose analogie fra i Profeti Abramo, Geremia, Davide, Noè e Daniele, dipinti a Botticino, con le opere giovanili del Moretto, ritenuto da molti studiosi allievo di
Paolo.
[7] Museo del Marmo Botticino Classico Sito internet
[8] Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-122012.
[9] Alcune cantine producono anche il vino ad Indicazione
Geografica Tipica (IGT) Ronchi di Brescia
[10] La legislatura 1995-1999 durò solo quattro anni, secondo
i termini fissati dalla Legge 25 marzo 1993, n. 81. Il mandato fu riportato a cinque anni in seguito alle modifiche
introdotte dal Decreto Legislativo 167/2000.
5
11
Voci correlate
• Ecomuseo del botticino
12
•
Altri progetti
Commons contiene immagini o altri file su
Botticino
6
13 FONTI PER TESTO E IMMAGINI; AUTORI; LICENZE
13
13.1
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Testo
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13.2
Immagini
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