PAESE: LITUANIA - Osservatorio Nazionale del Turismo

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PAESE: LITUANIA - Osservatorio Nazionale del Turismo
PAESE:
LITUANIA
I. Analisi del contesto sociale ed economico di riferimento
A. Quadro degli indici economici, demografici e sociali
Superficie: kmq. 67.000 - Popolazione: 3.358.200
Indicatori economici
Media della popolazione (migliaia)
Tasso di disoccupazione (%)
Tasso d’inflazione annuale rispetto al
periodo precedente (var. %)
Media reddito lordo degli ocupati (in LTL.)
Media reddito netto degli ocupati (in LTL.)
Indice del reddito reale degli occupati (%)
Media delle pensioni di vecchiaia (in LTL.)
Indice della produzione agricola lorda a
prezzi costanti (%)
Indice di produzione industriale (IVA ed
accise escluse) a prezzi costanti (%)
Indice del lavoro autonomo svolto all’interno
del Paese a prezzi correnti (%)
Indice del giro d’affari (IVA esclusa) nelle
imprese di commercio al dettaglio, vendita di
autoveicoli e motoveicoli, loro manutenzione
e riparazione, vendita al dettaglio di
carburanti (%)
Esportazioni beni e servizi (in mld. di LTL.)
Importazioni beni e servizi (in mld. di LTL.)
Saldo bilancia commerciale (in mld. di LTL.)
Flusso di investimenti diretti dall’estero (in
mln. di LTL.)
PIL a prezzi correnti (in mln. di LTL.)
Variazione del PIL (%)
PIL pro-capite a prezzi correnti (in LTL.)
2005
3403.3
8.3
2006
3384.9
5.6
2007
3366.4
4.3
2008
3349.9
5.8
2009
3338.7*
13.61
3.0
1276.2
916.7
106.8
420
4.5
1495.7
1092.9
114.9
477
8.1
1802.4
1351.9
117.0
595
8.5
2151.7
1650.9
110.1
770
2.62
2172.63
1687.13
93.63
8113
102.9
87.1
116.7
100.3
95.34
107.0
106.5
102.4
105.5
79.63**
109.4
121.6
122.7
103.7
52.33
126.6
32.8
43.2
-10.4
123.5
38.9
53.3
-14.4
125.6
43.2
61.5
-18.3
103.5
55.5
73.0
-17.5
50.13
9.53
10.73
-1.23
23895.8
72060
7.8
21173
28924.6
82793
7.8
24459
35503.9
98139°
8.9°
29152°
31484.6
111499*
3.0*
33284*
32313.24*
239993●
-20.23●
71883●
*
Dato provvisorio
Dato riveduto e corretto
°
Dato non definitivo
●
Prime stime
**
Rapporto Congiunto Ambasciata/Consolato/ENIT
1
1
Dato riferito al 31 luglio 2009
Dato riferito ad agosto 2009 rispetto ad agosto 2008
3
Dato riferito al 30 giugno 2009
4
Dato riferito al 31 marzo 2009
Fonte: Istituto Nazionale di Statistica lituano
2
A. Principali partner del commercio estero
B. I semestre 2009
(mln. di LTL.)
Fonte: Istituto Nazionale di Statistica lituano
Exports
Total
EU
CIS
EFTA
Russia
Latvia
Germany
Estonia
Poland
Netherlands
United
Kingdom
Belarus
Denmark
France
Sweden
United States
Ukraine
Norway
Belgium
ITALY
Other
LTL
million
Per cent
share against I
half-year
2008,
growth,
drop (-)
18955.0 100
-31.0
12245.4 64.6
-27.6
4221.7 22.3
-34.6
637.0 3.4
-26.4
2351.1 12.4
-43.0
1913.0 10.1
-37.1
1762.5 9.3
-14.2
1325.4 7.0
-19.2
1178.6 6.2
-29.6
915.9 4.8
-4.1
896.6
886.7
766.7
725.2
715.8
590.5
522.0
4.7
4.7
4.0
3.8
3.8
3.1
2.8
-30.7
-19.6
-44.8
-48.5
-22.4
-46.8
-34.9
511.6
380.3
2.7
2.0
-11.6
-4.2
362.0 1.9
3513.1 18.6
-20.0
-
Rapporto Congiunto Ambasciata/Consolato/ENIT
Imports
Total
EU
CIS
EFTA
Russia
Germany
Poland
Latvia
Netherlands
ITALY
Belgium
China
Sweden
Estonia
France
Denmark
Finland
United
Kingdom
Spain
Czech
Republic
Other
LTL
Per cent
million share against I
half-year
2008,
growth,
drop (-)
21224.6 100
-43.5
12362.0 58.2
-43.8
7077.9 33.3
-43.6
213.5 1.0
-26.3
6511.9 30.7
-41.6
2415.2 11.4
-45.3
2111.6 9.9
-42.6
1318.4 6.2
-32.1
928.6 4.4
-34.3
679.9 3.2
-46.6
625.8
587.3
554.5
553.1
523.5
503.4
385.5
2.9
2.8
2.6
2.6
2.5
2.4
1.8
-36.0
-30.7
-54.5
-51.3
-51.6
-40.7
-53.0
358.8
327.9
1.7
1.5
-55.2
-44.6
322.8 1.5
2839.2 13.4
-64.4
-
2
Flusso degli investimenti stranieri diretti per Paese e per anno (mln. LTL.)
Fonte: Istituto Nazionale di Statistica lituano
Foreign direct investment, mln. LTL.
Code
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
13183,8 13699,6
2016,3 2009,8
16192,4
2435,4
23854,8
2643,9
28799,5
3039,6
35504,1
4056,6
32313,1
5279,1
Total
Sweden
SE
10661,8
1720,6
Germany
Denmark
DE
DK
984,5
1982,9
1263,6
2261,9
1334,8
2374,4
1839,1
2465,8
2552,3
3791,6
2792,5
4396,4
3040,1
4491,1
3171,2
3026,7
Estonia
Netherlands
EE
NL
1071,5
194,4
1547,2
239,7
1150,7
467,7
1238,7
704,0
1776,6
704,9
1713,3
710,7
2030,0
1495,7
2411,7
2043,7
Latvia
Poland
LV
PL
132,5
229,1
196,2
283,3
212,1
278,5
180,6
290,0
301,3
392,7
412,1
6492,6
1633,2
6259,2
2020,5
1973,4
Russia
Finland
RU
FI
167,1
619,3
687,3
814,7
796,2
1172,7
1366,2
1255,6
5879,9
1526,3
1804,0
1932,8
3467,0
1810,5
1756,0
1672,9
Norway
Cyprus
NO
CY
399,2
33,2
388,5
122,6
421,1
165,9
460,6
280,3
488,5
205,0
766,0
702,1
1098,2
825,3
1299,4
975,2
United States
France
US
FR
882,6
103,4
1141,9
166,3
1162,1
154,4
1034,2
211,0
654,4
266,6
701,8
282,0
677,1
464,4
902,1
893,2
Luxembourg
Switzerland
LU
CH
269,3
342,6
155,4
373,6
200,5
391,9
141,5
427,2
231,9
413,5
789,9
496,3
633,7
537,0
815,0
703,6
GB
689,7
709,5
679,2
561,6
425,7
392,9
621,2
510,6
IE
74,5
27,7
32,2
53,6
91,7
107,4
267,3
306,0
Austria
Canada
AT
CA
46,1
52,8
42,3
85,0
49,4
95,4
506,4
127,1
517,9
135,0
130,9
118,7
194,2
127,4
238,7
157,8
Belarus
Iceland
BY
IS
3,0
26,8
1,6
15,3
6,2
16,2
17,8
23,1
20,7
40,8
26,0
125,1
128,1
233,6
145,2
132,7
Belgium
BE
113,3
63,4
67,4
56,0
43,4
55,3
80,3
124,0
ITALY
Liechtenstein
Israel
IT
LI
IL
45,5
38,3
6,1
75,9
57,3
3,3
85,9
82,2
4,8
75,2
79,8
9,0
111,3
93,2
18,9
102,4
64,2
22,9
96,3
57,8
64,3
82,6
67,7
61,5
Hungary
Spain
HU
ES
9,4
-10,2
3,5
3,8
10,0
3,1
16,1
2,5
16,3
0,6
18,1
13,5
14,7
43,6
47,4
47,2
Czech Republic
Virgin Islands,
British
CZ
12,7
14,0
15,2
23,1
46,9
46,7
56,3
46,4
VG
170,0
202,6
54,5
106,2
41,4
22,8
38,4
39,4
Slovakia
Ukraine
SK
UA
11,2
8,4
11,2
6,0
11,7
7,3
10,4
12,2
8,6
7,4
16,8
8,1
25,9
17,3
26,3
25,7
Panama
Kazakhstan
PA
KZ
16,6
1,9
16,1
2,6
11,7
10,7
12,2
12,6
11,6
15,1
12,6
15,6
19,4
17,7
22,0
16,0
China
Turkey
CN
TR
46,6
41,1
28,7
42,0
22,6
51,9
10,5
56,6
10,9
17,2
10,3
3,4
12,7
4,0
7,8
3,4
Bulgaria
Greece
BG
GR
0,2
1,9
0,2
0,1
0,2
0,5
0,6
0,5
0,7
0,6
0,5
0,1
1,2
-0,5
1,4
0,3
123,7
113,2
88,5
89,1
390,3
578,2
863,8
1259,3
United
Kingdom
Ireland
Other countries
Dati aggiornati al 30.06.2009
Rapporto Congiunto Ambasciata/Consolato/ENIT
3
Rapporti economici con l’Italia
Investimenti diretti dell’Italia in Lituania (mln. LTL.)
Fonte: Istituto Nazionale di Statistica lituano
2002
45,5
2003
75,9
2004
85,9
2005
75,2
2006
111,3
2007
102,4
2008
96,3
2009
82,6
Il dato relativo al 2009 è aggiornato al 30.06.2009.
Interscambio commerciale (mil. di Euro)
Fonte: ISTAT
Importazioni
italiane
Esportazioni
italiane
Saldo per
l’Italia
Interscambio
commerciale
2000 2001 2002 2003
102,4 113,9 116,5 139,4
2004
153,6
2005
159,3
2006
191,0
2007
271,2
2008
237,1
2009
36,8
220,5 374,3 439,9 496,7
399,0
390,1
556,7
728,5
734,7
90,1
118,1 260,4 323,4 357,3
245,4
230,8
365,7
457,3
497,6
53,3
322,9 488,2 556,4 636,1
552,6
549,4
747,7
999,7
971,8
126,9
Il dato relativo al 2009 si riferisce al 31.03.2009.
B. Previsioni per il biennio seguente
Nell’analisi di breve-medio periodo va detto che la fiducia degli investitori sarà influenzata in modo
determinante dalla velocità degli aggiustamenti degli squilibri interni ed esterni del Paese, al pari
della capacità di migliorare la competitività dei prezzi e di monitorare il peggioramento dei conti
pubblici. Sarà parimenti importante riorientare l’economia verso i settori “commerciabili” e
sviluppare i settori chiave per la crescita futura.
In questo scenario di transizione, le sfide fondamentali per la Lituania riguardano:
a)
Un ulteriore rafforzamento della stabilità del sistema finanziario, sostenendo il naturale
funzionamento dei mercati attraverso un nuovo sviluppo dell’intermediazione finanziaria,
principalmente a favore delle piccole-medie imprese tramite partecipazioni azionarie, e
migliorando il controllo finanziario, la governance societaria e le pratiche d’affari.
b) Un rafforzamento delle misure per contrastare gli effetti della crisi sull’economia reale del
Paese, attraverso ulteriori miglioramenti del business environment per conservare la fiducia
degli investitori, comprese un’applicazione più estesa e costante delle leggi ed un’accresciuta
trasparenza negli appalti pubblici.
c)
Assicurare la sicurezza delle forniture energetiche dopo l’anticipata chiusura della centrale di
Ignalina alla fine del 2009 resta una sfida chiave. Ciò richiede importanti decisioni sulle fonti
alternative di energia, compresi lo sviluppo dei nuovi collegamenti elettrici ai mercati
energetici dell’U.E., il rispetto degli obiettivi ambientali e lo sviluppo delle energie rinnovabili.
Rapporto Congiunto Ambasciata/Consolato/ENIT
4
A tale riguardo, dopo aver raggiunto un’intesa-quadro confluita in una “dichiarazione
congiunta” dei tre Primi Ministri avvenuta il 27 aprile 2009, il 9 luglio Lituania, Lettonia e
Svezia hanno siglato il Memorandum of Understanding sul “NordBalt Electricity Link”, il
ponte elettrico tra la Svezia e la regione baltica (con connessione in territorio lituano), opera
che beneficia di un consistente finanziamento europeo (176,4 milioni di euro). Con la firma del
Memorandum d’Intesa viene (finalmente) sancito l’accordo dei tre Paesi coinvolti su un
programma comune di lavori per la realizzazione di un’infrastruttura che, collegando la rete
elettrica della regione baltica con il network scandinavo, consentirà di porre fine all’
“isolamento energetico” dei Paesi baltici, realizzando così un primo importantissimo passo
verso l’integrazione dei rispettivi mercati energetici.
d) Un miglioramento del livello di competitività delle imprese nel lungo periodo. Saranno
necessarie ulteriori riforme di sostegno al mercato nell’ambito della governance e della
ristrutturazione aziendale, dell’istruzione, della politica di concorrenza e delle riforme
infrastrutturali per assicurare vantaggi in termini di competitività in grado di attirare investitori
stranieri nel Paese.
e)
La modernizzazione delle città e delle infrastrutture ambientali con l’assistenza dei fondi
comunitari strutturali e di coesione, il coinvolgimento del settore privato ed il co-finanziamento
commerciale attraverso fonti locali. Vi è ora infatti nel Paese una troppo limitata partecipazione
del settore privato nella gestione dei servizi pubblici – incluso il sistema idrico, le fognature e il
trasporto urbano – e nello sviluppo delle infrastrutture legate al trasporto pubblico.
II. Analisi del mercato turistico
A. Analisi del turismo outgoing
1. Flussi turistici e principali destinazioni
L’indagine effettuata dall’Ufficio Centrale di Statistica della Lituania ha rilevato nel 2008 un totale
di 1.757.300 viaggi all’estero effettuati dai cittadini lituani. Un dato che evidenzia un aumento del
5,8 % rispetto allo stesso periodo nel 2007 come espresso nella tabella di seguito riportata:
Rapporto Congiunto Ambasciata/Consolato/ENIT
5
Considerando il numero dei pernottamenti all’estero, una graduale e costante crescita si è riscontrata
nell’anno 2008 con un incremento pari al 10% rispetto al 2007.
Analizzando poi i primi nove mesi del 2009, essi hanno invece segnato una netta diminuzione dei
viaggi all’estero in misura pari al 28,5%, per effetto della crisi economica che ha fortemente colpito
questo Paese.
Rapporto Congiunto Ambasciata/Consolato/ENIT
6
Per l’apprezzamento del rapporto tra viaggi indipendenti e viaggi organizzati, va tenuto in debito
conto che il segmento più consistente di viaggi all’estero, per quanto in progressiva diminuzione, è
costituito da viaggi nei Paesi limitrofi e senza pernottamento (viaggi di visita o di shopping), quindi
generalmente al di fuori della categoria dei viaggi-vacanza, mente i viaggi venduti tramite la rete
delle agenzie lituane rientrano interamente in tale categoria.
Rapporto Congiunto Ambasciata/Consolato/ENIT
7
Viaggi Outbound 2008 (in migliaia)
Ireland 82,5
Belarus 217,2
Other countries
556,1
Egypt 60,5
United Kingdom
129
Germany 136,7
Latvia 202,2
Poland 132,8
Turkey 73,2
Norway 51,5
Russia 115,5
Fonte: Statistics Lithuania
Esaminando il grafico con il movimento “outbound” emerge una netta preferenza verso destinazioni
limitrofe quali Bielorussia, Germania, Polonia, Gran Bretagna e Russia. Per quanto concerne poi il
dato relativo alla spesa turistica vi è stato un lievissimo aumento nel 2008 rispetto all’anno
precedente come si può notare dal grafico sottostante:
8000
6000
Spesa TOT (mln di
LTL)
4000
Spesa media per
viaggio (LTL)
2000
Spesa giornaliera per
viaggio (LTL)
0
2007
2008
Fonte: Statistics Lithuania
Rapporto Congiunto Ambasciata/Consolato/ENIT
8
Nei primi nove mesi del 2009 si è invece riscontrata una netta tendenza al risparmio, per effetto
della crisi economica; i viaggiatori lituani hanno infatti speso all’estero 1.433 milioni di LTL, con
una flessione pari al 42% rispetto allo stesso periodo del 2009, quando la spesa totale per viaggi
all’estero era pari a 2.490 mln di LTL.
2. Posizionamento dell’Italia rispetto ai principali concorrenti
Per quanto concerne poi l’analisi delle attività svolte dalla domanda turistica organizzata lituana si
rimette di seguito tabella riepilogativa con dettaglio delle attività svolte nel 2008 e nel 2007 con le
relative percentuali di variazione. Dall’analisi dei dati del 2008 emerge un aumento complessivo del
numero dei viaggi in percentuale pari al 8,4% ed un aumento del numero dei turisti in misura pari al
7,1% .
Rapporto Congiunto Ambasciata/Consolato/ENIT
9
Number of tourist trips and tourists by quarter, 2007-2008
Ketvirtis
Kelionių skaičius, tūkst.
Ketvirtis
Turistų skaičius, tūkst.
Vieno turisto vidutinis
kelionių skaičius
Quarter
Number of trips, thous.
Quarter
Number of tourists, thous.
Average number of trips
of one tourist
2007
2008
08/07
I
239,4 16,1% 273,2 17,0% 14,1% I
II
425,9 28,7% 462,8 28,7% 8,7% II
III
521,2 35,1% 556,6 34,5% 6,8% III
IV
299,4 20,1% 318,8 19,8% 6,5% IV
metinis /
metinis /
annual
1485,9 100,0% 1611,4 100,0% 8,4% annual
Fonte: Lithuanian Tourism Statistics
2007
184,2
326,3
427,4
231,1
2008
202,9
340,6
449,2
227,6
08/07
10,2%
4,4%
5,1%
-1,5%
2007
1,30
1,31
1,22
1,30
2008
1,35
1,36
1,24
1,40
872,4
934,6
7,1%
1,70
1,72
Ferma restando la predilezione dei viaggiatori lituani ad effettuare viaggi nei paesi limitrofi, per
quanto concerne la preferenza delle destinazioni outgoing di medio raggio, in base alle vendite di
pacchetti da parte delle agenzie di viaggi e Tour operators nel 2008, la Turchia ha assorbito il 22%
dei viaggi seguita dall’Egitto con il 18%, dalla Grecia con il 9%, dalla Spagna con il 6% e infine
dall’Italia con una percentuale del 5 %.
Outbound package tourism: distribution of tourists by destination, 2008
TR Turkija
22%
Kitos / Other
24%
AT Austrija
2%
HR Kroatija
3%
CZ Čekija
3%
FR Prancûzija
4%
TN Tunisas
4%
EG Egiptas
18%
IT Italija
ES Ispanija
5%
6%
GR Graikija
9%
Fonte: Lithuanian Tourism Statistics
3. Principali destinazioni turistiche in Italia
Con particolare riferimento al prodotto turistico italiano, la limitatezza dei dati disponibili consente
solo l’analisi dell’aspetto congiunturale a breve termine, non potendosi procedere a interpretazioni
statistiche sul lungo periodo in quanti i primi dati sui flussi turistici in arrivo dalla Lituania sono
stati pubblicati per la prima volta nel 2005 e riguardano al momento il solo triennio 2005/2007,
essendo stati in precedenza aggregati sotto un’unica voce (“altri Paesi”).
Rapporto Congiunto Ambasciata/Consolato/ENIT
10
Mancano inoltre per tutti i Paesi Baltici i dati disaggregati di Bankitalia, che non li pubblica sul
proprio sito e che quindi non consente di avere dati aggiornati su andamento di arrivi, pernottamenti
e spese valutarie, sia pure con la limitazione di essere dati deduttivi, cioè frutto di una proiezione di
informazioni raccolte mediante interviste effettuate alle frontiere.
I dati ISTAT relativi all’anno 2007 indicano l’andamento dei flussi turistici del mercato lituano
verso le singole realtà regionali:
DATI ISTAT 2007
ARRIVI E PRESENZE RICETTIVITÀ CENSITA MERCATO LITUANO
2006
Var. % rispetto al
2006
2007
REGIONI
REGIONI
Arrivi
Presenze
A%
+/-
P%
+/-
Lazio
12.891
32.817
+20,5
+ 40,9
32.116
Veneto
23.244
43.661
+ 57,8
+ 35,9
7.979
17.211
Toscana
11.269
20.691
+ 41,2
+ 20,2
Lombardia
7.638
22.045
Lombardia
10.674
31.921
+ 39,7
+ 44,7
Campania
3.831
7.319
Campania
3.949
7.474
+ 3,08
+ 2,1
Sicilia
1.288
3.276
Sicilia
3.844
14.380
+ 198,4
+ 338,9
Piemonte
1.693
4.183
Piemonte
1.437
3.743
- 15,1
- 10,1
Trentino Alto
Adige
1.031
6.249
Trentino Alto
Adige
1.308
7.528
+ 26,8
+ 20,6
Emilia Romagna
6.370
18.266
Emilia Romagna
9.541
30.257
+49,7
+ 65,6
Sardegna
901
5011
Sardegna
851
2448
- 5,5
- 51,1
Liguria
1.602
3.987
Liguria
1.862
4.240
+ 16,2
+ 6,3
Valle d'Aosta
-
-
Valle d'Aosta
-
-
-
-
Umbria
546
1478
Umbria
774
2.153
+ 41,7
+ 45,6
Puglia
315
850
Puglia
584
2.520
+ 85,3
+ 196,4
Marche
-
-
Marche
923
8.517
-
-
Arrivi
Presenze
Lazio
10.691
23.275
Veneto
14.726
Toscana
Rapporto Congiunto Ambasciata/Consolato/ENIT
11
Friuli Venezia
Giulia
1.104
1.718
Friuli Venezia
Giulia
3.406
4.969
+ 208,5
+ 189,2
Abruzzo
1.185
5.155
Abruzzo
1.319
4.869
+ 11,3
- 5,5
Calabria
354
3.012
Calabria
348
1.566
- 1,6
- 48
Basilicata
62
119
Basilicata
146
306
+ 135,4
+ 157,1
Molise
88
470
Molise
107
237
+ 21,5
- 49,5
TOTALE
61.404
155.740
TOTALE
88.477
224.297
+ 44.08
+ 44,02
Le fonti italiane forniscono solo il dato di crescita degli arrivi e delle presenze nel 2006 pari
all’82% e al 70% e nel 2007 con un aumento del 44 % per entrambi i valori (arrivi e presenze).
Quanto alla distribuzione regionale dei flussi lituani, i dati ISTAT a disposizione evidenziano che la
Regione Veneto ha mantenuto la sua posizione dominante con il più alto numero di arrivi,
aumentando il numero delle presenze del 57%, seguita dalla Regione Lazio che ha evidenziato un
buon trend in crescita (+ 28 % di arrivi).
Nel 2007 un ottimo risultato ha altresì registrato la Toscana che con un aumento del 41% in termini
di arrivi e + 20 % in termini di presenze raggiungendo la terza posizione in termini di preferenza.
Si segnalano altresì le Regioni Emilia Romagna e Lombardia le quali hanno rispettivamente
registrato una crescita di arrivi pari rispettivamente pari al 49 % ed al 39 %.
Tra le Regioni in flessione il Piemonte ha pagato nel 2007 una marcata diminuzione pari
rispettivamente al 15 % e al 10% per numero di arrivi e presenze
1.
3.
5.
Veneto
Toscana
Emilia Romagna
2.
4.
6.
Lazio
Lombardia
Campania
In sostanza si tratta ancora di un quadro “tradizionale”, con apporto ancora moderato del segmento
dei viaggi auto-organizzati e semi-organizzati, debolezza dei collegamenti aerei (con particolare
penalizzazione di tutte le destinazioni meridionali e poca iniziativa da parte dei locali operatori
charter).
4. Prospettive per il breve e medio periodo
I dati relativi sopra illustrati consentono di valutare in termini positivi sia l’andamento dei flussi
turistici verso l’Italia negli ultimi anni, che le prospettive di ulteriore crescita. Ciò pero, in base ad
un’analisi interna alla struttura del mercato turistico ma non in rapporto alla congiuntura attuale
dell’economia, che ha iniziato a flettere nel corso del 2008 ed è in progressivo peggioramento.
Rapporto Congiunto Ambasciata/Consolato/ENIT
12
A decorrere dal 2008 infatti l’andamento dell’economia lituana ha subito un forte rallentamento che
può essere identificato come vera e propria recessione sulla scia della crisi che ha colpito
l’economia globale.
Pur senza entrare nei dettagli e pur tenendo conto che, rispetto ai “picchi” di crescita degli anni
precedenti, l’economia lituana è ormai caratterizzata dall’intervenuto esaurimento della spinta
prodotta dalla crescita dei consumi privati, che per tutto il 2010 saranno in marcata contrazione.
In questo quadro diventato rapidamente poco confortante, con particolare riguardo all’andamento
dei consumi privati, può ragionevolmente ritenersi che almeno fino ad inizio del 2011 la crescita
complessiva del movimento outgoing dalla Lituania (compresi i viaggi senza pernottamento)
dovrebbe continuare a flettersi con una riduzione presuntiva valutata intorno al 10%.
Anche per quanto concerne i viaggi “outbound” con almeno un pernottamento, il loro “share” di
mercato verrà indubbiamente inciso, poiché si tratta in prevalenza di viaggi che si avvalgono dei
collegamenti aerei anch’essi influenzati dall’attuale crisi.
Il potere di acquisto della popolazione residente è diminuito e la crisi economica nel 2009 ha
ulteriormente aggravato la situazione dell’occupazione in Lituania. In definitiva l’economia è
entrata fin dal primo semestre 2008 in una fase recessiva che, con ribaltamento delle prospettive di
sviluppo previste solo un anno prima, sta portando ad un progressivo prosciugamento delle capacità
di spesa e della domanda interna e con una prospettiva di ripresa reale prevista solo a partire dal
2011.
L‘andamento dell’offerta italiana dovrebbe essere caratterizzato, secondo le proiezioni possibili in
base a tutti i dati a disposizione, da una contrazione inferiore a quella che prevedibilmente
caratterizzerà l’intero movimento outbound dalla Lituania, ma per il breve periodo è ragionevole
attendersi un andamento di segno negativo, anche se solo marginalmente negativo. Non solo la
crescita degli arrivi registrata in passato non potrà essere mantenuta, ma nell’attuale congiuntura
peserà in modo anche più marcato l’inesistenza di collegamenti aerei diretti con il Mezzogiorno
d’Italia; infatti le Compagnie aeree operanti dagli aeroporti lituani tendono ad indirizzarsi verso i
principali nodi aeroportuali italiani e tendono quindi a servire le destinazioni italiane più
frequentate, aumentando il “gap” esistente con le Regioni attualmente già marginali.
Va comunque ricordato che partire dal 2007 Novaturas, il più grande operatore baltico con sede
centrale in Kaunas (Lituania), ha il collegamento charter stagionale verso la Siclia, con buon
riscontro commerciale. Si auspuca che l’iniziativa charter, che nel 2008 e nel 2009 ha visto un
intensificarsi delle frequenze con la Sicilia, possa funzionare come volano di crescita per tutta la
nostra offerta, creando un’immagine positiva per l’intero prodotto turistico meridionale.
Dal punto di vista della tipologia dell’offerta italiana sui cataloghi degli operatori locali, non sono
comunque da aspettarsi sensibili modifiche nel corso del prossimo biennio, se non interverranno
rapporti di cooperazione con i maggiori operatori lituani. La domanda non ha ancora sviluppato una
specifica strategia verso la nostra offerta e l’offerta in catalogo è limitata e standardizzata,
focalizzata sul “mix” vacanza balneare e grandi città d’arte e legata agli orientamenti degli operatori
Rapporto Congiunto Ambasciata/Consolato/ENIT
13
”charter”, ovviamenti sensibili alla facilità di presentazione e collocazione dei prodotti su ”grandi
numeri”.
Il mercato, malgrado le difficoltà in corso, dovrebbe continuare a registrare una significativa
presenza dei viaggi in pullman, tra i quali l’offerta italiana potrà avere un miglior posizionamento
con una crescita degli itinerari come “Giro d’Italia” e “Italia classica”, con visite alle città d’arte,
che del resto continuano ad essere offerti con successo da numerosi operatori specializzati.
Il turismo organizzato ed individuale verso l’Italia avrebbe grandi possibilità di espansione, ma ora
le difficoltà congiunturali si aggiungono agli ostacoli già esistenti, impedendo alla nostra offerta di
assumere una posizione “trainante” nel mercato. Tutto ciò considerato, se il livello di fiducia delle
famiglie dovesse aumentare già alla fine 2010, potrebbe revedersi per la nostra offerta una ripresa
nel biennio 2011/2012.
II.B. Analisi della domanda.
a:Segmento socio-economico di appartenenza - b:livello culturale
Il segmento socio-economico che opta più frequentemente per una vacanza all’estero appartiene alla
classe medio-alta, di buon livello culturale, di cui fanno parte imprenditori, professionisti e
commercianti. La propensione al viaggio è buona ma l’attuale recessione economica attuale non
permette alla maggioranza della popolazione di fare una vacanza all’estero.
Il reddito individuale, presenta differenze molto marcate tra le varie fasce della popolazione: ciò sta
portando alla crescita di un mercato a due velocità: un primo segmento interessato verso
destinazioni turistiche di buon livello, per la rapida evoluzione dei gusti delle fasce economiche
elevate; un altro segmento che, per effetto della pressione salariale, coinvolge progressivamente nei
consumi anche le fasce reddituali medie o medio-basse, orientate tuttavia verso prodotti di più
facile accessibilità economica.
c.: fasce di età - d: propensione al viaggio
Prevale la classe di età giovane, tra i 25 ed i 35 anni. Cresce progressivamente il turismo giovanile,
interessato ad effettuare “viaggi di scoperta” e a soluzioni di viaggio personalizzate. In significativo
incremento l’attitudine a soluzioni di viaggio auto-organizzate.
e.: principali motivazioni di vacanza all’estero
Le motivazioni di vacanza, per la generalità del mercato turistico lituano, sono state in precedenza
indicate.
Per quanto riguarda l’Italia, la rilevazione della distribuzione regionale dei flussi turistici lituani
evidenzia la presenza dei seguenti principali filoni:
a) vacanza tradizionale al mare, con soluzione ricettive di qualità media o medio-bassa;
b) visita alle grandi città d’arte, frequentemente abbinata allo “shopping”.
Rapporto Congiunto Ambasciata/Consolato/ENIT
14
Il “fattore prezzo” e’ sempre un fattore di rilievo in ogni progetto di viaggio. Naturalmente la
maggior parte dei viaggi è originata da una pluralità di motivazioni. Va al riguardo sottolineato che
la motivazione culturale non è rilevante quale matrice unica del viaggio, mentre è un co-fattore
decisionale di medio rilievo come criterio di scelta della destinazione-Italia.
f) prodotti turistici preferiti
L’attuale trend privilegia soprattutto il prodotto balneare ed il charter organizzato, ed è
immaginabile che le mosse dei principali operatori turistici si orienteranno esclusivamente su
prodotto “easy”, garantito da una consolidata fama internazionale o in grado di soddisfare, a prezzi
accessibili, la richiesta di sole e di mare.
Si ritiene che aumenterà ulteriormente la popolarità dei viaggi in pullman, soprattutto nella linea di
prodotto “Italia Classica”, che coinvolge diverse Regioni e le più note destinazioni turistiche.
g) fattori determinanti nella scelta delle destinazioni
La scelta della destinazione è innanzitutto strettamente correlata ai fattori di commercializzazione e
accessibilità.
Anche se il mercato turistico lituano va considerato ancora in via di sviluppo, non tanto per le
aspettative dell’utenza quanto per la conseguenza del basso livello del salario medio rispetto alle
importazioni turistiche da Paesi economicamente sviluppati, è indubbio che almeno per l’offerta
italiana, caratterizzata da particolare varietà e ricchezza, sarebbe strategico che una maggiore
gamma di prodotti (sia in termini di tipologia di prodotto che in termini di distribuzione geografica)
fosse presente non solo nei cataloghi degli operatori locali ma soprattutto direttamente
raggiungibile ed acquistabile dai consumatori.
Nel tema dell’accessibilità rientra pertanto sia l’ulteriore crescita dei collegamenti aerei “point-topoint” (la situazione attuale è stata in precedenza analizzata), sia l’accessibilità diretta dei prodotti
e dei servizi da parte dei potenziali acquirenti, ai quali dovrebbe essere data la maggiore facilità di
ingresso online.
Nella facilità di collocazione diretta al consumatore l’offerta italiana è senz’altro carente,
soprattutto tenendo conto che il tasso di diffusione di internet in Lituania è mediamente elevato e
comunque con valori più alti rispetto alla diffusione in Italia come evidenziato nella tabella di
seguito riportata:
Internet access
Broadband
2006
2007
2008
2006
2007
2008
EU27*
49
54
60
30
42
48
Belgium
54
60
:
48
56
:
Bulgaria
17
19
25
10
15
21
Czech Rep.
29
35
46
17
28
36
Rapporto Congiunto Ambasciata/Consolato/ENIT
15
Denmark
79
78
82
63
70
74
Germany
67
71
75
34
50
55
Estonia
46
53
58
37
48
54
Ireland
50
57
63
13
31
43
Greece
23
25
31
4
7
22
Spain
39
45
51
29
39
45
France
41
49
62
30
43
57
Italy
40
43
42
16
25
31
Cyprus
37
39
43
12
20
33
Latvia
42
51
53
23
32
40
Lithuania
35
44
51
19
34
43
Luxembourg
70
75
80
44
58
61
Hungary
32
38
48
22
33
42
:
54
59
:
44
55
Netherlands
80
83
86
66
74
74
Austria
52
60
69
33
46
54
Poland
36
41
48
22
30
38
Portugal
35
40
46
24
30
39
Romania
14
22
30
5
8
13
Slovenia
54
58
59
34
44
50
Slovakia
27
46
58
11
27
35
Finland
65
69
72
53
63
66
Sweden
77
79
84
51
67
71
Malta
United Kingdom
63
67
71
44
57
62
Iceland
83
84
:
72
76
:
Norway
69
78
84
57
67
73
Croatia
:
41
45
:
23
27
Fonte: Eurostat
Del resto l’espansione globale ed ugualitaria del web sostiene dovunque, anche in Lituania, la
crescita del segmento FIT (“free and independent travelling”).
La diffusione di internet non solo agevola l’acquisto diretto dell’utenza, ma favorisce sia la
collocazione del prodotto turistica standard ( “pacchetti”) sia le attività delle piccole e medie
agenzie che possono rispondere in modo più efficace ad esigenze di personalizzazione del viaggio,
che pur limitate già esistono in Lituania e che tenderanno a crescere in futuro.
h.: tipo di alloggio preferito
La disponibilità delle statistiche ISTAT ci permette anche di rilevare la propensione del turista
lituano verso le soluzioni di alloggio in Italia.
Rapporto Congiunto Ambasciata/Consolato/ENIT
16
La seguente tabella illustra la distribuzione dei flussi tra ricettività alberghiera e complementare
nell’anno 2007:
Arrivi e presenze negli esercizi ricettivi
Turisti Lituani anno 2007
ARRIVI
Alberghi di 5 stelle Lusso 5 e 4
stelle
20.739
Alberghi di 3 stelle e Residenze
turistico alberghiere
48.237
Alberghi di 2 e 1 stella
9.918
Campeggi e Villaggi Turistici
4.037
Alloggi in affitto
2.088
Alloggi agrituristici
562
Altri esercizi
2.896
Totale
88.477
PRESENZE
59.001
103.664
22.597
12.775
12.683
2.667
10.910
224.297
I dati sopra illustrati evidenziano sia la notevole attrattività della ricettività alberghiera di buon
confort, sia il fatto che, tra la ricettività complementare, la vacanza in agriturismo è ancora
caratterizzata da una attenzione scarsa, mentre tra gli esercizi ricettivi extra-alberghieri il maggior
numero di presenze è quello generato dagli campeggi e villaggi turistici. L’interesse verso soluzioni
di self-catering è quindi teoricamente alto, ma viene penalizzato dalla difficoltà di raggiungere la
nostra offerta.
i. Mesi preferiti per i viaggi
Il periodo che è maggiormente richiesto è quello che va da maggio a settembre, con una discreta
minoranza che estende i propri interessi anche alle località invernali. Si registra comunque una
notevole flessibilità nella scelta del periodo di vacanza, con un buon livello di scaglionamento delle
vacanze all’estero.
Sebbene il volume di viaggi nel trimestre luglio/settembre è anche in Lituania il più elevato
nell’anno, anche in relazione alle tradizionali vacanze-mare in Europa e alla distribuzione delle
vacanze scolastiche, appare evidente come la crescita del maggior numero di viaggiatori ha
riguardato il secondo trimestre (aprile/giugno).
j., k.: fonti di informazione preferiti e canali utilizzati
Le fonti di informazione preferite sono quelle tradizionali; in primo luogo i cataloghi pubblicati
dagli operatori turistici e le informazioni fornite direttamente presso le agenzie di viaggio, quindi la
stampa quotidiana o specializzata. Il web, data la forte diffusione dei collegamenti privati online
(ca. il 50% della popolazione ne è dotata) e la crescente possibilità di accedere alla “broadband”,
elemento di orientamento e di prenotazione dei viaggi che diventerà in breve tempo lo strumento
decisivo in tutte le fasi del progetto di viaggio.
Rapporto Congiunto Ambasciata/Consolato/ENIT
17
La sempre maggiore integrazione tra il web ed il mondo dei viaggi confermerà la tendenza degli
utenti lituani ad organizzare autonomamente il viaggio e a tal proposito molti operatori si sono
strutturati per vendere il prodotto online. I canali online sono soprattutto frequentati da clientela
giovane, sotto i 30 anni di età.
C – Analisi SWOT della destinazione Italia
Con le premesse in precedenza esposte si può proporre la seguente analisi SWOT (Strenghts, Weaknesses,
Opportunities, Threats) della destinazione “Italia” sul mercato lituano:
* PUNTI DI FORZA:
1.Identificazione della destinazione-Italia con uno stile di vita altamente qualitativo; 2.Attrazione climatica 3.
Ineguagliata ed ineguagliabile ricchezza storica, artistica, culturale; 4.Qualità delle produzioni del Made in
Italy , che tuttora agisce da stimolo nei viaggi shopping; 5.Valori ambientali; 6.Varietà e qualità delle
tradizioni gastronomiche ed enologiche; 7.“Fattore umano” - Atteggiamento tipicamente italiano di curiosità,
disponibilità ed apertura nei confronti del visitatore straniero; 8. Distribuzione del patrimonio artistico ed
ambientale praticamente su tutto il territorio nazionale.
* PUNTI DI DEBOLEZZA:
I punti di debolezza del nostro prodotto sono riassumibili come segue: 1.insufficienza di investimenti
promozionali per la divulgazione della “marca Italia” (cioè della presentazione organica e coordinata
dell’Italia come destinazione turistica); 2.assenza di informazione scritta in lingua locale; 3.inesistenza di un
sito web dedicato, in lingua locale; 4.insufficiente armonizzazione, per scarsezza di risorse disponibili, con i
piani dei TO locali; 5. scarsi collegamenti aerei diretti di linea.
* OPPORTUNITA’:
Le priorità strategiche da seguire per far valere la superiorità, rispetto alla concorrenza, dell’offerta turistica
italiana soprattutto come capacità attrattiva del segmento FIT, riguardano principalmente:1. realizzazione di
campagna pubblicitaria destinate all’end -consumer; 2. promozione e commercializzazione del prodotto mare
per far fronte alla concorrenza dei Paesi del Mediterraneo (Turchia, Egitto, Grecia e Spagna); 3.piani di
collaborazione con i maggiori vettori e “charter-operators” (comarketing su nuovi o futuri collegamenti
aerei point-to-point in destinazioni del Sud Italia); 4.sviluppo di soluzione ricettive self catering; 5.
realizzazione di materiale promo-pubblicitario in lingua locale.
* RISCHI / DIFFICOLTA’ POTENZIALI:
I rischi e le difficoltà potenziali risultano collegati ai seguenti aspetti: 1.mantenimento dell’attuale dinamica
dei prezzi interni in Italia; 2.ritardi o carenze nel processo di riqualificazione di parte del patrimonio ricettivo
nazionale; 3. ritardi o carenze nell’utilizzo della leva tecnologica nella promozione turistica; 4. persistenza
dell’attuale gap di investimenti finanziari nella promozione turistica rispetto ai principali “competitors”
internazionali.
Rapporto Congiunto Ambasciata/Consolato/ENIT
18
III. Obiettivi
Tipologia di prodotto
Prodotti turistici tradizionali
Situazione di mercato
La situazione attuale dell’offerta
italiana premia soprattutto prodotto
balneare, “Italia Classica”
Prodotti turistici di nicchia
Potenzialmente in crescita, ma
legati allo sviluppo dell’economia
locale
Destagionalizzazione
Distribuzione migliorata, per
effetto di diversi stili di vita e
lavoro del turista lituano
Prospettive di crescita, anche se
non di sviluppo non immediato
Promozione dell’Italia minore
Promozione
delle
dell’Italia del SUD
Regioni Prospettive di crescita,
condizionatamente alla
disponibilità di informazioni e allo
sviluppo dei collegamenti aerei
diretti
Attrazione di nuovi bacini di Sviluppo del segmento Italia
formazione dei flussi turistici
Classica attraverso lo sviluppo del
prodotto “bus tours”
Miglioramento dell’assistenza alle Attraverso la disponibilità
imprese italiane
immediata di informazioni anche di
dettaglio
Strategie e strumenti
Consolidamento e maggior
sviluppo
Azioni di immagine sui media
(soprattutto internet e riviste
specializzate) connesse alla
produzione di materiale promopubblicitario in lingua locale.
Accordi di co-marketing con
charter-operators e compagnie
aeree
Azione di sensibilizzazione per la
formazione di cataloghi online
dell’offerta italiana di nicchia, per
una selezionata clientela di qualità
Azioni mirate per il “fuori
stagione”,con possibilità di
acquisto diretto a prezzi scontati
Azioni di promozione e
commercializzazione mirate a tale
segmento di mercato.
Promozione integrata dell’offerta
SUD, in termini di conoscenza e di
prospettive commerciali
Azioni di promozione mirata ad
estendere la permanenza media del
viaggio
Disponibilità delle informazioni
accessibili tramite web:
a) mailing-list ragionate degli
operatori turistici locali;
b) mailing lists della stampa locale,
con indicazione dei canali
preferenziali in rapporto alla
tipologia turistica del prodotto
dell’operatore;
c) analisi standard di mercato;
d) predisposizione di interventi e
campagne “ad hoc” per la
promozione e commercializzazione
del prodotto/dei prodotti;
f) “flash reports” sull’andamento
del del mercato (mensili o bimestrali).
Rapporto Congiunto Ambasciata/Consolato/ENIT
19