Riflessione 17 del 06/05/12
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Riflessione 17 del 06/05/12
spunti settimanali per meditare Roppolo, 6 maggio 2012 “ spunti settimanali settimanali per meditare” meditare” Cari Fratelli, la morte di una persona cara, di un amico è sempre per chi rimane un momento tragico e di dolore, in questi giorni mi ha toccato nuovamente da vicino, ho perso un amico antico, vero, autentico al quale ero molto legato non tanto dalla presenza fisica, abitava in Grecia e quindi la nostra frequentazione non era ovviamente abituale, ma era un punto di riferimento e, in molte occasioni, esisteva tra noi la necessità del confronto e del dialogo reciproco e talvolta del conforto; mi mancherà molto. Ma proprio per la sua dipartita vorrei applicare quanto noi ci diciamo nei nostri rituali, la morte non come tale ma come l’inizio di una nuova vita, un passaggio ad una nuova esaltante esperienza, e, visto che ultimamente mi aveva anche chiesto di come poter entrare nell’Istituzione Massonica, spero che nel suo Oriente Eterno abbia trovato i Fratelli che cercava e la sua pace eterna. Caro Dimitri, καλό ταξίδι. Fratelli, una buona settimana a tutti voi. Enrico Consonni Fratello della Loggia Ankus n. 1003 all’Oriente di Caselle Torinese pagina 1 di 51 spunti settimanali per meditare Troverete”” “ In Questa Settimana Troverete Aforismi”” “ Frasi & Aforismi “Morte” del Nostro Fratello “ la Tavola d el Nostr o Fratell o G. V.” “La Massoneria come profezia” Suggeriscono”” “ i Fratelli Scrivono o Suggeriscono Fabio Neri – Cesare De Lorenzi – Salvatore Rubino Eventi”” “ Nostri Eventi Solo”” “ Manifestazioni, Convegni e non Solo - Venerdì 11 maggio 2012 a Firenze presentazione del libro “Ferdinando Martini. L’uomo, il letterato, il politico “Signor che Italia reverente onora”. - Lettura del libro libro: ”Bernardino Drovetti: dal Canavese alle Piramidi - Le logge segrete di Alessandria e del Cairo e l’onorificenza perduta”. - Mercoledì 23 Maggio 2012 ore 18:00 a Ivrea (To) l’Accademia dell'Hardware e del Software libero "Adriano Olivetti" organizza l’incontro dibattito: Navigare Sicuri Valori, opportunità e insidie nella rete. - Il taglio dei capelli capelli.. - Servizio di Mediazione. - Lo scambio scambio: lo scambio tra di noi. Letture” “Antiche e Buone Lettu re” Piccolo Mondo Antico di Antonio Fogazzaro Parte I Comunicazioni”” “ Associazioni – Riviste – Articoli & Comunicazioni Fr∴ Marinelli: visitate il sito www.testatadangolo.it dal Fr ∴ Alfredo Marinelli Fr∴ Ciapetti: Sito Ouch! dal Fr ∴ Carlo Ciapetti Fr∴ Corbetta: Asili Notturni Umberto I° ci chiedono una mano per le d al Fr ∴ Gigi Corbetta loro attività!!! Fr∴ Raffo: Aiutiamo per la sua diffusione la nostra rivista dal Fr ∴ Massimo Raffo “LL ’ Ipotenusa Ipotenusa”. Fr∴ Tozzi: È stato riaperto il network brothernet.net brothernet.net.. dal Fr ∴ Urbano Tozzi Fr∴ Luigi Consonni: è stato creato il dai Fr ∴ Lu igi Marulli, Gimmi Gaudesi ed Enrico Consonni dominio www.iosonomassone.org www.iosonomassone.org.. Fr∴ Lorenzi: È nata la Fondazione Cielo Stellato Onlus, dal Fr ∴ Cesare Marco De Lorenzi essa è operativa e fattiva. È nata l’associazione Movimento per la Cultura. “Accadimenti Accadimenti”. Accadimenti pagina 2 di 51 spunti settimanali per meditare Un po’ della vostra attenzione!!! Carissimi inviatemi i vostri aforismi o i vostri pensieri. Suggeritemi aforismi, frasi o pensieri che vi hanno colpito li inserirò nella rubrica “ii Fratelli Scrivono o Suggeriscono Suggeriscono”. Se mi inviate delle vostre tavole le pubblicherò nella rubrica “la la Tavola di Fratelli” con le sole iniziali e il nome della vostra Loggia a meno di Nostri Fratelli vostre diverse indicazioni. pagina 3 di 51 spunti settimanali per meditare Aforismi”” “ Frasi & Aforismi Morte”” “ Morte Il grande dolore che ci provoca la morte di un buon conoscente ed amico deriva dalla consapevolezza che in ogni individuo v’è qualcosa che è solo suo, e che va perduto per sempre. Arthur Schopenhauer Ascoltami: verso la morte sei spinto dal momento della nascita. Su questo e su pensieri del genere dobbiamo meditare, se vogliamo attendere serenamente quell’ultima ora che ci spaventa e ci rende inquiete tutte le altre. Lucio Anneo Seneca C’è il sacro terrore della morte morte, ma la morte è un fatto naturale, credo che la morte sia un’amica dell’uomo, perché mette fine a quel grande dolore che è la vita. Jim Morrison Che cosa è la morte per me? Un grado di più nella calma, e forse nel silenzio. Alexandre Dumas padre Chi non vuole morire si rifiuta di vivere, perché la vita ci è stata data a patto di morire. La morte è il termine certo a cui siamo diretti e temerla è da insensato, poiché si aspetta ciò che è certo e solo l’incerto può essere oggetto di timore. La morte è una necessità invincibile e uguale per tutti: chi può lamentarsi di trovarsi in una condizione a cui nessuno può sottrarsi? Ma temo che una lettera così lunga ti diventi più odiosa che la morte morte. Perciò concluderò: pensa sempre alla morte morte, se non vuoi mai temerla. Lucio Anneo Seneca È una cosa pericolosa che un uomo, per un attimo di secondo, creda di capire la morte morte. Gilbert Chesterton Fino al giorno della morte morte, nessuno può essere sicuro del proprio coraggio. Jean Anouilh In punto di morte non piangete, è l’ora della gioia. Giovanni XXIII pagina 4 di 51 spunti settimanali per meditare La presente lista di diffusione diffus ione di “ spunti settimanali per meditare” meditare ” è a carattere privato e riservato. In ogni caso e in qualsiasi momento, chi non volesse ricevere, per qualsiasi motivo, queste notizie o le ricevesse ad indirizzo non gradito, è pregato di segnalarmelo e provvederò ad escludere o modificare l’l ’ indirizzo dalla lista. Privacy: Coloro che desiderano ancora ricevere comunicazioni da questo indirizzo di posta elettronica, in ottemperanza alle disposizioni in materia di invii telematici in vigore dall’ dall ’ 1.1.2004 (T.U. sulla tutela della privacy emanato con D. Lgs. 196/2003 pubblicato sulla G.U. n. 174), devono fornire apposita autorizzazione all’ all ’ invio. L’ L ’ autorizzazione si intende approvata tramite silenzio assenso. Viceversa, se qualcuno dei destinatari, successivamente e in qualsiasi momento, desiderasse essere cancellato, può comunicarlo inviando una e‐ e ‐ mail con scritto “ cancellami dalla tua posta” posta ” . Infine, se siete a conoscenza di altri che sono interessati a ricevere la posta, dite loro di comunicarlo inviando una e‐ e ‐ mail con scritto “ iscrivimi alla tua posta” posta ” , riportando i propri dati (nome, cognome, contatto c ontatto telefonico, mail … e, importante, Grado, R∴L R L ∴ con n. identificativo, Oriente, Obbedienza e quant’ quant ’ altro utile). Enrico Consonni – Caselle Torinese R∴L∴ Ankus n. 1003 G∴O∴I∴ [email protected] exmvloggiankus1003@ank us.it cell. +39 335 7891291 Nota di riservatezza: riservatezza Il presente messaggio, corredato dei relativi allegati, contiene informazioni da considerarsi strettamente confidenziali, ed è destinato esclusivamente al destinatario sopra indicato, il quale è l’unico autorizzato ad usarlo, copiarlo e, sotto la propria responsabilità, diffonderlo. Chiunque ricevesse questo messaggio per errore o comunque lo leggesse senza esserne legittimato è avvertito che trattenerlo, copiarlo, divulgarlo, distribuirlo a persone diverse dal destinatario è severamente proibito, ed è pregato di rinviarlo immediatamente al mittente distruggendone l’originale. Grazie. Confidentiality Notice: Notice This message, together with its annexes, Contains information to be deemed strictly confidential and is destined only to the addressee(s) identified above who only may use, copy and, under his/their responsibility, further disseminate it. If anyone received this message by mistake or reads it without entitlements forewarned that keeping, copying, disseminating or distributing this message to persons other than the addressee(s) is strictly forbidden and is asked to transmit it immediately to the sender and to erase the original message received. Thank you. pagina 5 di 51 spunti settimanali per meditare avolaa di un N ostr ostro Fratello “ l a T avol o Fratell o” Fr∴ V.. della R R∴ del Fr ∴ .G. V ∴ L ∴ Signa Hominis, all’Oriente di Lugano La Massoneria c ome Profezia Il ruolo del pensiero Massonico nel mondo contemporaneo “...tutti gli uomini sono creati eguali; che essi sono dal Creatore dotati di certi inalienabili diritti, che tra questi diritti sono la Vita, la Libertà, e la Uniti”,, ricerca della Felicità...” dalla ““Dichiarazione Dichiarazione d’Indipendenza degli Stati Uniti” data il 4 luglio 1776. V∴M∴ in cattedra, dignitari all’Oriente, Fratelli tra le colonne, la frase che ho appena citato ci e stata consegnata da alcuni Fratelli d’Oltreoceano 234 anni fa, ed ancora oggi – e cosi sarà sempre – costituisce un principio fondamentale ed e vieppiù di insegnamento per noi Liberi Muratori. Dobbiamo tenerla presente – anche e soprattutto - nella nostra vita profana: ogni giorno, ogni ora, ogni minuto, ogni secondo, affinché essa abbia attuazione e compimento sempre e non divenga solo un bel passaggio di un vecchio documento. Il nostro “impegno iniziatico” - se cosi si può dire – espresso durante il giuramento d’iniziazione e rinnovato ad ogni Tenuta nei rituali, si applica e si deve applicare a tre ambiti della nostra esistenza: l’ambito interiore per ciò che riguarda il nostro perfezionamento; nella nostra famiglia e quindi verso i nostri Fratelli per quel che riguarda l’esercizio di quelle che potremmo definire “virtù massoniche” a quella che e una società in piccolo; e nella società – ovvero nel mondo profano – perché il perfezionamento interiore acquisito possa essere messo a beneficio e divenire patrimonio comune dell’intera Umanità. Troppe volte tendiamo a dimenticare i nostri giuramenti iniziatici ed il loro significato; troppe volte le alte e nobili parole dei nostri Rituali giungono alle nostre orecchie come il tamburellare della pioggia sui vetri delle finestre in una uggiosa giornata autunnale, che non si vede l’ora che finisca. Quando ciò accade il nostro fine diviene incerto e confuso, e tutto si riduce ad un gioco di società un po’ demodé. Dobbiamo inoltre porre attenzione nel separare troppo nettamente i momenti della nostra vita “massonica” ed i momenti della nostra vita “profana”, cioè il nostro percorso iniziatico dalla quotidianità: il “Talmud” Talmud” (come molte altre tradizioni) insegna che ogni atto della Vita è Sacro Sacro, e come tale deve essere compiuto in piena consapevolezza, in rettitudine e purezza d’intenti. E quindi, nella nostra “crescita iniziatica”, almeno di pari importanza ciò che facciamo fuori dal Tempio che ciò che facciamo nel Tempio durante i nostri lavori. La Vita e la prima, vera, grande iniziazione. pagina 6 di 51 spunti settimanali per meditare Il fine primo del nostro Rispettabile Ordine e sempre stato, deve tutt’ora essere e sempre dovrà essere la costruzione del Tempio dell’Umanità. La ricerca delle cause prime secondo il metodo iniziatico e la conoscenza filosofica del Mondo e dell’Uomo sono strumenti indispensabili per compiere questa, che e la vera Grande Opera. Etica e Morale devono essere guide indispensabili in questo lavoro. In questi miei pensieri che vi sto partecipando non vi e vuota retorica di circostanza: desidero solo rammentare quali sono i nostri scopi. Repetita iuvant. iuvant Circa il ruolo della Massoneria del mondo moderno, ricordo che abbiamo avuto tra le Colonne Fratelli come Benjamin Franklin, Simon Bolivar, Giuseppe Garibaldi, Giuseppe Mazzini, Mohandas Karamchand Gandhi, Martin Luther King, Salvador Allende (per non citarne che alcuni rappresentativi di vari paesi e culture) che in vari modi e secondo le loro individuali inclinazioni hanno fatto della Costruzione del Tempio dell’Umanità in tutto e per tutto il fine della loro esistenza. Abbiamo ora l’onore e l’onere di ricordare e continuare il loro lavoro. Eredita pesante, ma che ci può dare la forza di superare tutte le difficolta che nel nostro percorso dovessimo incontrare, e che riempie di significato la nostra esistenza. Abbiamo detto che gli strumenti per procedere in tale opera sono la ricerca delle cause prime e la conoscenza filosofica del Mondo: in una parola la Sapienza. Che pero a sua volta dobbiamo raggiungere o cercare di raggiungere. Cos’e la Sapienza? La Sapienza e Profezia. E le profezie erano date nei Templi; cioè in luoghi quali quelli in cui noi lavoriamo. La Massoneria e dunque Profezia? Si. In un certo senso, si. Quale e il nesso tra queste tre cose: Sapienza, Massoneria, Profezia? Parlando di Profezia, per la nostra analisi, possiamo prendere, ad esempio, il mondo ed il pensiero dell’antica Grecia. Quello che ci dice Eraclito circa il modo in cui erano date le profezie, non e esattamente un qualcosa che corrisponde alla nostra immagine di Sapienza “La La Sibilla con la bocca folle dice, attraverso il Dio, cose senza riso, nè unguento”. Ovvero il Dio, colui che apporta all’Uomo i germi ornamento, nè unguento della Sapienza, si manifesta con i modi e le forme della follia, appunto la mantica. follia mantica Il Dio che presiede alla Profezia e Apollo, dio dalla duplice natura: folle e distruttrice da un lato e patrono delle arti dall’altro. Egli ha due attributi: l’arco e la lira. Ancora Eraclito ci dice “Armonia Armonia contrastante dell’arco e della lira”, chiaro e il riferimento ad Apollo. lira pagina 7 di 51 spunti settimanali per meditare Questa duplicità di Apollo ci rappresenta, nel contempo, anche l’essenza della Vita stessa, in cui gli opposti si incontrano, si scontrano e si scambiano i ruoli di continuo. Il mondo divino quando si manifesta all’Uomo appare pertanto come incomprensibile, inquietante, pauroso, cosa questa che sottolinea il divario tra il mondo degli Dei e quello degli uomini. Voglio citare un passo del “Timeo„ di Platone: “Vi Vi è un segno sufficiente che dissennatezza il Dio ha dato con la divinazione alla dissenna tezza umana: difatti nessuno che sia padrone dei suoi pensieri raggiunge una divinazione ispirata dal Dio e veridica. Occorre piuttosto che la forza della sua intelligenza sia impedita dal sonno o dalla malattia, oppure che egli l’abbia deviata essendo posseduto seduto da un dio. Ma appartiene all’uomo assennato il ricordare le cose pos dette nel sogno o nella veglia dalla natura divinatrice ed entusiastica, il riflettere su di esse, il discernere con il ragionamento tutte le visioni allora contemplate, il vedere onde quelle cose ricevano un significato ed a chi indichino un male oppure un bene, futuro, o passato, o presente. A chi invece è esaltato, e persiste in questo stato, non spetta giudicare le apparizioni e le parole da lui stesso dette. Questa è piuttosto una buona e vecchia massima: soltanto a chi è assennato conviene fare e conoscere ciò che lo riguarda, e conoscere se stesso. Di qui deriva la legge di erigere il genere dei profeti ad interprete delle divinazioni ispirate dal Dio. Questi chiamano profeti, alcuni li ch iamano divinatori, ignorando del tutto che essi sono interpreti delle parole pronunciate mediante enigmi e di quelle immagini, ma per nulla divinatori. La cosa più giusta è di chiamarli profeti, cioè interpreti di divinato”. ciò che è stato divinato Il profeta e dunque colui che analizza, interpreta e scioglie gli enigmi rivelati dal Dio, atti per cui e necessaria la conoscenza della cose divine come delle cose umane: il profeta, dunque, e un sapiente per eccellenza. Al termine del processo di interpretazione del farneticare sconnesso della Sibilla, ne emergono precetti quali “nulla troppo” e “conosci stesso”, nulla di troppo conosci te stesso ovvero di equilibrio e misura in ogni cosa. Questo e quanto noi ci troviamo a fare nei nostri lavori rituali con i simboli che via via ci vengono proposti e che andiamo scoprendo. Quando siamo stati per la prima volta ammessi nel Tempio, ci siamo trovati davanti ad un caos di simboli, ad un rituale insolito e misterioso, a tre viaggi in cui il rumore e la confusione andavano progressivamente diminuendo. Ci siamo trovati esattamente davanti ad un insieme di parole e simboli oscuri ed inquietanti. Il lavoro su di essi diventa dunque un percorso di sapienza e di profezia. Ma cos’era, ancora, il profeta, tanto nella Bibbia che nel pensiero greco? pagina 8 di 51 spunti settimanali per meditare Il Profeta era guida del suo popolo, guida che agiva con poche, discrete, severe e misurate parole. Colui che era in grado di interpretare parole folli ed immagini misteriose diveniva riferimento per il popolo, giudice e re (presso altre culture, ruolo analogo lo ha lo sciamano). Edipo, risolvendo l’enigma della Sfinge, salva se stesso e la Citta, e ne diviene re. A re Salomone sono anche attribuiti dei libri sapienziali per eccellenza: “L’Ecclesiaste L’Ecclesiaste”, Il Cantico dei Cantici Cantici” alcuni capitoli del libro dei “Proverbi Proverbi” e L’Ecclesiaste Proverbi due dei “Salmi Salmi”; re e Profeta nel contempo, dunque. E, naturalmente, e Salmi anche colui che ha concepito e costruito il 1° Tempio. Vi sono nella storia delle epoche di crisi e di confusione, che non possono essere risolte solo dal senso comune e da una saggia amministrazione. Richiedono uno sforzo ulteriore, la capacita di prospettare idee nuove, di aprire nuove strade per il Progresso e la Liberta, di trovare modi per consolare gli afflitti e ridare forza a chi ha perdute le speranze. E questo il ruolo “sociale” della Sapienza e della Profezia. A Jibran Khalil Jibran, in occasione del suo ultimo e definitivo ritorno negli Stati Uniti – un’epoca nella quale sul mondo si stavano addensando pesanti nubi – venne chiesto: “Maestro, Maestro, secondo Lei quale leader necessita il mondo oggi?”; lui rispose: “Nel di oggi?” Nel mondo d’oggi non serve un leader, ci vuole un profeta!”. profeta! E privilegio di pochissimi giungere ai livelli di sapienza e grandezza dei personaggi che ho citato. Ma tutti noi possiamo acquistare, con un impegno costante, un po’ di sapienza, e nella nostra quotidianità portarla al nostro prossimo, cercare di fungere da guida con il nostro esempio. L’iniziazione e, per prima cosa, la rinuncia ai nostri errori passati: pregiudizi, superficialità, intolleranza, egoismo, mediocrità voluta, abitudine, perbenismo, indifferenza. E iniziare a guardare al mondo in un modo diverso. Cito il Fr∴ Gandhi: “Sii Sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo”. mondo Tanto per cominciare a divenire profeti per la nostra epoca, basta ciò. pagina 9 di 51 spunti settimanali per meditare uggeriscono”” “ i Fratelli S crivono o S uggeriscono dal Fratello Fabio Neri: La più coraggiosa decisione che prendi ogni giorno è di essere di buon umore. Voltaire I vincitori rappresentano per un attimo l'uomo o la donna insuperabili. Splendono sul podio distinguendosi per qualche minuto dal resto dell'umanità. Chi arriva secondo, invece, rappresenta l'umanità. Ambrogio Fogar Lorenzi:: dal Fratello Cesare De Lorenzi Diffida della falsa conoscenza, è molto peggiore dell'ignoranza. George Bernard Shaw Senza un avversario la virtù marcisce. Seneca dal Fratello Salvatore Rubino Carissimi fratelli tutti, come ormai sappiamo, tutti i “cammini” hanno i suoi momenti stupendi ed i suoi momenti di caduta, ma noi non ce ne curiamo molto, di questi momenti bui, ne siamo più che avvezzi e vaccinati; da secoli ne sopportiamo storicamente le ricorrenze, sempre uguali ma sempre nuove, sempre identiche perché la loro uguaglianza sta nella loro incredibile, monotona, solida e ciclica ricaduta. ∴ Salvatore Rubino pagina 10 di 51 spunti settimanali per meditare venti”” “ Nostri E venti olo”” “ Manifestazioni, C onvegni e non S olo Il Fratello Guglielmo Adilardi suggerisce: 17.30 Venerdì 11 maggio ore 17.3 0 A Palazzo Vecchio - Sala della Miniatura (III piano) Viene presentato il libro “Ferdinando Ferdinando Martini. L’uomo, il letterato, il politico” politico “Si Signor onora” scritto da Guglielmo Adilardi e Carlotta Si gnor che Italia reverente onora Lenzi Iacomelli Bari, Edizioni Giuseppe Laterza, 2011. saranno presenti: Eugenio Giani Presidente del Consiglio Comunale di Firenze Olinto Dini Presidente della Lega Internazionale per i Diritti Umani Fabio Bertini Professore di Storia contemporanea Dipartimento di Studi sullo Stato Università di Firenze Stefano Bisi Presidente del Collegio Circoscrizionale dei MM.VV. della Toscana. Introduzione al libro Ferdinando Martini (1841-1928) visse durante la sua giovinezza i primi moti del Risorgimento e dell’Unità d’Italia. Fu un letterato che compose opere teatrali, saggi e racconti diaristici, ma soprattutto un punto di riferimento culturale nazionale con “IlIl Fanfulla Fanfulla” e “IlIl deii Piccoli Piccoli”, riviste attraverso le quali le giovani generazioni si Giornalino de educarono al culto della patria. Fu lo scopritore di Gabriele D’Annunzio, quando il poeta sedicenne, allora studente del Collegio Cicognini di Prato, ebbe l’onore di vedere l’entusiasta recensione del suo Primo vere ed ebbe la preveggenza di pubblicare a puntate Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino di Carlo Lorenzini su “IlIl Giornale dei Bambini Bambini”, il primo quotidiano italiano rivolto ai fanciulli da lui fondato per accrescere il sapere assieme al divertimento. Editò pure numerose poesie di Giosuè Carducci, del quale egli fu amico per lunga data e nelle sue riviste sostenne l’arte contemporanea e la letteratura di Giovanni Verga, Luigi Capuana, Matilde Serao, Grazia Deledda… Fu ministro della Pubblica Istruzione durante il primo governo di Giovanni Giolitti; in seguito venne nominato Governatore civile dell’Eritrea per un decennio e ministro delle Colonie durante il primo conflitto mondiale, quando in gran segreto decise col primo ministro Salandra l’abbandono della Triplice e, col Patto di Londra, l’alleanza con l’Intesa. pagina 11 di 51 spunti settimanali per meditare Sino alla fine dei suoi giorni lavorò per dare all’Italia un’Enciclopedia, scrigno di cultura universale, come già da decenni alcune nazioni europee possedevano. Fu così che Giovanni Gentile poté prendersi il merito della pubblicazione della “Treccani Treccani”. Treccani Il saggio, costruito su un’accurata ricerca archivistica, contiene alcuni documenti inediti, fra i quali alcuni versi di Carducci ed è la prima biografia edita in Italia su questo personaggio, del quale è presentata un’esaustiva bibliografia della produzione letteraria e dei saggi critici e storici. Abbiamo volutamente lasciato in second’ordine l’attività politica locale e i numerosi contributi per Lucca, Monsummano, Pescia, Montecatini… la Valdinievole tutta, poiché abbiamo preferito colmare la lacuna più grande di questo personaggio di caratura nazionale ed internazionale dimenticato da tutti. Ma sarà facile ricostruire l’importanza che egli ebbe nello sviluppo di quei territori che furono per oltre quarant’anni la sua riserva di voti elettorali. Non si può rimanere al potere per sì lungo tempo soltanto promettendo e non mantenendo… Fu proprio la vicinanza alla gente comune che ne determinò il successo politico, testimoniato per esempio dall’omaggio a Ferdinando e a sua moglie Giacinta Marescotti di un libretto con 302 firme di docenti ed allievi delle scuole elementari di Monsummano, che «con gratitudine devota e profonda» per le elargizioni auguravano ai due benefattori «felicità durevole»1. felicità completa e durevole Così pure ebbe moti di riconoscenza la Società operaia di Monsummano, che a un ritorno dall’Eritrea nel dicembre 1906 volle festeggiarlo nel teatro Giusti - altra struttura da lui rivitalizzata - con un banchetto che fu descritto nella prima pagina de “La Nazione” 2. La Nazione Che il Martini non facesse politica soltanto a Roma sui grandi temi lo notiamo anche dalla sua carica di presidente della Banca di Monsummano, retta per lunghi anni, avendo contribuito alla sua fondazione e espansione. Una banca che era non soltanto utile per lo sviluppo delle industrie locali, da lui sempre sostenute, ma pure bacino clientelare in occasione delle varie campagne elettorali del Nostro, come si evince dalla seduta dell’Assemblea Generale del 5 marzo 1909 con la quale il vicepresidente, on. Paolo Cascioni, chiese a tutti gli oltre cento impiegati il sostegno alla candidatura di Martini 3. La stessa bonifica del Padule di Fucecchio fu da lui promossa e avviata con la ricerca dei finanziamenti governativi. 1 Pistoia, Biblioteca orteguerriana, Fondo Martini, cass. 25 ins, 130. Ibidem, cass. 25, ins.130. 3 Ibidem, cass. 28, ins. 152. 2 pagina 12 di 51 spunti settimanali per meditare Il tram elettrico che collegava Lucca, Pescia e Monsummano fu una realizzazione che si deve alla sua intraprendenza, così come l’impianto per la produzione di energia elettrica che andò a collocare ad Orentano, presso Pisa, «ee dal quale nuova for forza za verrà per le nostre industrie, nuovi comodi sorgeranno per la nostra vita. Voi sapete che è specialmente per il suo valido aiuto che tali vantaggiose iniziative sonosi realizzate. Guardate l’incremento grandissimo preso dal Montecatini», inimmaginabile «se nostro Montecatini se Egli in principio non avesse potentemente concorso a dargli quell’impulso iniziale che ha poi acquistato la vertiginosa rapidità che vedete, seminando il benessere non solo nella provincia…»4. Valdinievole, ma nell’intera provincia… Erano tempi non di sole promesse, ma di realizzazioni concrete per il benestare dei cittadini, cui Martini concorse non poco. Fra l’altro le sue campagne elettorali furono tutte all’insegna di una dura lotta, a iniziare dalla prima nella quale fu attaccato a livello personale. Non soltanto si mise in dubbio che un giornalista potesse presentarsi in Parlamento, ma fu anche oggetto di ingiurie e calunnie, quale quella di essere pieno di debiti e salvato dal fallimento patrimoniale solo dall’intervento del nobile suocero Marescotti. Le campagne successive spostarono gli attacchi sulla sua laicità, sulla sua presunta blasfemia e sull’appartenenza alla Massoneria, ma nessun avversario poté attaccarlo sulle promesse non mantenute. I quotidiani del tempo più volte si interessarono di Montecatini trasformata da Ferdinando Martini nella principale stazione termale d’Italia, che attirava spesso uomini politici e di cultura che facevano parlare di sé, come quando all’Hotel La Pace il 9 settembre 1910 si radunarono alla presenza di Martini direttori e redattori di prestigiosi giornali francesi 5. Chi volesse trovare segni tangibili della prodigalità per la propria gente non avrebbe che l’imbarazzo della scelta: ne è testimonianza il conferimento della cittadinanza onoraria del comune di Pescia - una delle tante6 6 conferita il 20 novembre 1918 dal sindaco, cav. ing. Oreste Angeli, per «le le speciali di lui benemerenze verso la città di Pescia, che da quarantatrè anni lo ha ininterrottamente quale suo patrocinatore fervido e costante di tutti i 4 Così si legge nel manifesto per le elezioni del 1909: Ibidem, cass. 28, ins. 152. “La Nazione”, 9 settembre 1910. Convennero a Montecatini Terme R. Canudo del "Mercure de France", A. La Riviere del "Petit Parisien", G. Dauchst del "Petit Journal", A. Danzat de "La Grande Revue". 6 Pistoia, Biblioteca Forteguerriana, cass. 26, ins.136, 137,138. Elenchiamo un numero ristrettissimo di onorificenze: Presidenza Onoraria dell’Associazione degli Insegnanti di Lucca (1884), della Società Orchestrale Boccherini di Lucca (1881), della Società di Mutuo Soccorso di Massa e Cozzile (1887), della Società Musicale Guido Monaco di Lucca (1888), della Filodrammatica degli Uniti di Pescia (1891); Diploma d’onore della Società di Mutuo Soccorso di Montecatini (1894); Socio Onorario della Società Operaia di Borgo a Buggiano (1897) e della Società di Mutuo soccorso di Pescia (1909). 5 pagina 13 di 51 spunti settimanali per meditare suoii interessi, di tutte le sue legittime aspirazioni: rammenta l’opera di lui pel suo pareggiamento e per la regificazione della R. Scuola Pratica di Agricoltura, onore e vanto di Pescia fra le più fiorenti d’Italia, preludio magnifico del risorgimento agricolo della Valdinievole, per l’aiuto validissimo e decisivo benemerito dato al be nemerito e compianto cittadino cav. Luigi Mochi per la costruzione Lucca--Pescia Pescia--Monsummano, che apporta alla regione della Tranvia elettrica Lucca valore» 7. nostra benefici di incommensurabile valore A Monsummano non resta più memoria dell’ambulatorio medico che volle istituire con le sue ultime volontà. Rimane invece il bel Monumento ai caduti della Grande Guerra, da lui fatto erigere, a imperitura riconoscenza agli eroi della “Quarta d’Indipendenzaa” che concludeva le aspettative degli Quarta Guerra d’Indipendenz uomini del Risorgimento, quale egli si sentiva ed era. Un intellettuale e uno statista di tale valore avrebbe meritato molto tempo innanzi una biografia esaustiva per aver egli dato molto ai suoi compatrioti, soprattutto per avere contribuito non poco al tentativo «di Italiani», di fare gli Italiani secondo quanto auspicato da Massimo d’Azeglio. G.A. - C.L.I. Il Fratello Enrico Consonni suggerisce: La lettura del libro “Bernardino Bernardino Drovetti: dal Canavese alle Piramidi - Le logge logge segrete di Alessandria e del Cairo e l’onorificenza perduta” perduta” scritto dal Fratello Alessandro Lampugnale Lampugnale.. Questo saggio narra una storia che incrocia esoterismo e tappe salienti della strutturazione culturale e sociale di due logge segrete, volute da Napoleone e realizzate da Drovetti, in uno dei paesi più prossimi all’occidente nell’800: l’Egitto. La sinapsi del libro: Una medaglia recante squadra e compasso, il fascino ed il mistero di una civiltà millenaria che emerge dalla più recente storia ambientata in quello stesso Egitto e raccontata dall’autore. I protagonisti sono due illustri personaggi: Mehmet Aly Missier, padre dell’Egitto moderno, e il canavesano Bernardino Maria Drovetti, fondatore del Museo Egizio di Torino. Un sapiente incontro di civiltà e una sap iente ricerca storica che confluiscono in un’onorificenza la cui origini sono state riportate alla luce con un rigore ed una passione che il lettore potrà apprezzare in questo saggio. Una storia avvincente, a tratti graffiante, nello stile dell’autore, con la presentazione a cura del Presidente dell’Università Popolare di Torino, il Fratello Eugenio Boccardo. Per decisione dell’autore i diritti saranno devoluti alle nostre Associazioni: gli “Asili Cosmo”. Asili Notturni e Piccolo Cosmo 7 Ibidem, cass. 26 ,ins. 140. pagina 14 di 51 spunti settimanali per meditare Dal mese di maggio la distribuzione del volume sarà attraverso il sito dell’editore (www. www.atenedelcanavese atenedelcanavese.it .it), nei circuiti di booking internet e nelle www. atenedelcanavese .it migliori librerie. Software Mercoledì 23 Maggio 2012 ore 18:00 l’l’Accademia Accademia dell'Hardware e del So ftware libero "Adriano Olivetti" Associazione culturale Onlus organizza: Navigare Sicuri Valori, opportunità e insidie nella rete Conduce il primo incontro il dr. Mauro Cristoforetti di Save the Children La sfida educativa dei Nuovi Media • Gli aspetti emotivi e relazionali derivanti dall’uso dei nuovi media e i rischi connessi come: cyber-bullismo, adescamento, dipendenza, truffe online, contenuti inadeguati, violazione della privacy, ecc. • Come usare gli strumenti connessi a internet come occasioni educative. • Un approfondimento sui social network. http://www.accademialiberaivrea.eu Polo formativo Universitario "Officina H" - via Montenavale - Ivrea (To) Il Fratello Angelo Zorn suggerisce: Il taglio di capelli Una mattina un fiorista andò dal barbiere per un taglio di capelli. Alla fine, chiese il conto, ma il barbiere rispose: “non posso accettare denaro da lei, questa settimana sto facendo servizio alla comunità”. Il fiorista ringraziò delle gentilezza e uscì. E il mattino successivo il barbiere trovò un biglietto di ringraziamento e una dozzina di rose alla porta del suo negozio. Più tardi un poliziotto entrò a farsi tagliare i capelli e quando chiese di pagare il barbiere disse anche a lui: “non posso accettare denaro da lei, questa settimana sto facendo servizio alla comunità”. Il poliziotto ne fu felice e il mattino successivo il barbiere trovò un biglietto di ringraziamento e una dozzina di ciambelle alla porta del suo negozio. Venne quindi un Membro del Parlamento per il taglio dei capelli e quando passò alla cassa, anche a lui il barbiere ripeté: “non posso accettare denaro da lei, questa settimana sto facendo servizio alla comunità”. Molto contento il Membro del Parlamento se ne andò. La mattina successiva, quando il barbiere andò ad aprire il negozio, trovò una dozzina di Parlamentari in fila per il taglio dei capelli. Questo, cari amici, chiarisce la differenza fondamentale tra cittadini e politici. R icordiamocelo: politici e pannolini vanno cambiati spesso e per la stessa ragione! Se non “girate” quanto sopra significa che non avete il senso dell’humor, ma niente di grave vi accadrà. Ma ora speditela a tutti coloro che conoscete. pagina 15 di 51 spunti settimanali per meditare Il Fratello Lino Battigaglia suggerisce: Facilita organizzazione indipendente per la gestione delle relazioni e dei gruppi - società cooperativa con unità locali in Bologna, Cascina, Cesena, Chieti, Faenza, Imola, Padova, Ravenna/Ferrara, Roma, Salerno, Tivoli, Torino, Treviso. Organismo iscritto di diritto al n. 21 del Registro degli organismi La mediazione La mediazione è l’attività professionale svolta da un terzo imparziale e finalizzata ad assistere due o più soggetti sia nella ricerca di un accordo amichevole per la composizione di una controversia, sia nella formulazione di una proposta per la risoluzione della stessa. La mediazione può essere: facoltativa e cioè scelta dalle parti, demandata, quando il giudice cui le parti si siano già rivolte, invita le stesse a tentare la mediazione; obbligatoria, quando per poter procedere davanti al giudice, le parti debbono aver tentato senza successo la mediazione. Obbligo alla mediazione Il tentativo di mediazione è obbligatorio per controversie in materia di:: Condominio; Diritti reali; Divisione; Successioni ereditarie; Patti di famiglia; Locazione; Comodato, Affitto d’aziende; Risarcimento del danno derivante da: Circolazione veicoli e natanti, Responsabilità medica, Diffamazione a mezzo stampa, Diffamazione con altro mezzo di pubblicità; Contratti assicurativi; Contratti bancari; Contratti finanziari. Se vuoi saperne di più vai sul sito: http://www.facilita.info Il Fratello Luciano Guidotti suggerisce: Lo scambio. L’idea mi è venuta parlando con i vari Fratelli sparsi nelle varie località e che si lamentavano di avere poca frequentazione con gli altri Fratelli; volutamente non ho fatto alcun richiamo alla nostra istituzione, perché voglio che la cosa ne stia fuori e che non ne interferisca ufficialmente. Deve essere una cosa “ad personam”. ad personam Carissimi, prendo spunto dall’idea che condividiamo gli stessi ideali, gli stessi principi e gli stessi valori e vorrei proporvi di condividere, per un certo periodo, anche gli stessi ambienti; se avete una casa che permetta di ospitare o una seconda casa, perché non la scambiamo fra di noi? Così uno di Palermo potrà scambiare la sua casa o essere ospite di uno di Milano o passare una vacanza a Cortina e mettere a disposizione il suo dammuso a Pantelleria? Naturalmente tutto questo a costo zero. E che bello sarebbe se nel periodo prescelto per avere l’ospite, voi lo invitaste anche a conoscere altre realtà locali ed altre persone che condividono con noi gli stessi principi ed ideali. pagina 16 di 51 spunti settimanali per meditare Naturalmente, il tutto, per non alimentare speculazioni di alcun genere né per un uso improprio né per approfittarne, dovrà avere delle regole precise: a) avere almeno due garanti che rispondano per l’ospite; b) essere iscritti da almeno 5 anni alla nostra associazione; c) essere disponibili ad ospitare. Per informazioni e/o adesioni: Luciano Guidotti e-mail: quasar.guidotti@libero. [email protected] it uff.: 011 8991415 cell.: 335 6784454 Abbiamo avuto già adesioni da: Pila (Val d’Aosta), Cagliari, Roma, Marina di Ragusa, Capo Rizzato, Liscia di Vacca(Porto Cervo) Da perfezionare: Agriturismo in Calabria in antica villa, Albenga, Agrigento, Lecce, Tortolì/Arbatax. Se siete interessati prego contattarmi e verrete messi in contatto direttamente con il Fratello disponibile. ps.: prego fare il passaparola, più siamo e più alternative abbiamo pagina 17 di 51 spunti settimanali per meditare “Antiche e Buone Letture” Fogazzaro, Antonio Antonio Fogazzaro nacque a Vicenza nel 1842, da una agiata e colta famiglia che lo avviò agli studi di giurisprudenza. Laureatosi a Torino nel 1864, si stabilì a Milano per alcuni anni, frequentando Arrigo Boito e gli ambienti della scapigliatura. Nel 1869 tornò definitivamente a Vicenza e intraprese la carriera di avvocato, abbandonandola però dopo poco tempo per dedicarsi alla letteratura. I temi della poetica di Antonio Fogazzaro, senza dubbio una delle figure più interessanti del secondo Ottocento italiano, evidenziano il contrasto, particolarmente sentito all'interno della cultura cattolica predominante allora in Italia, tra le passioni e il senso del dovere. Già nel poemetto in versi sciolti Miranda (1874) e nella successiva raccolta di liriche Valsolda (1876) è possibile notare alcune peculiarità dello stile di Fogazzaro: sensualità nelle immagini alternata a slanci mistici e inquietudini interiori. I romanzi Malombra (1881), Daniele Cortis (1885), Il mistero del poeta (1888) insieme alla raccolta di racconti Fedele (1887), preludono a quello che è il suo testo più noto, Piccolo mondo antico (1895), in cui la storia dei protagonisti si intreccia con le vicende dell'Italia risorgimentale. In questi anni Fogazzaro si accostò alle correnti moderniste e alle teorie positiviste ed evoluzioniste, contribuendo alla loro diffusione tramite un'intensa attività di pubblicista e conferenziere, ben presto contestata dalla Chiesa; nel 1905 le sue opere furono messe all'indice. Nel resto della produzione dell'autore ricordiamo per la saggistica: Scienza e dolore (1898), Discorsi (1898), Il dolore nell'arte (1901); per la narrativa: Piccolo mondo moderno (1901), Il santo (1905), Leila (1910). Fogazzaro morì a Vicenza nel 1911. Piccolo Mondo Antico di Antonio Fogazzaro Pubblicato a Milano nel 1895, Piccolo mondo antico si svolge a ridosso di alcune vicende del Risorgimento italiano, dal 1849 (anno della bruciante sconfitta di Novara) al 1859, in prossimità della nuova guerra contro l'Austria. Da alcuni appunti dell'autore sappiamo che la stesura del romanzo gli portò via circa 10 anni (Fogazzaro iniziò a scriverlo nell'agosto del 1884 e lo concluse il 31 dicembre 1894, "alle 6 del pomeriggio") e, appena uscito, il pagina 18 di 51 spunti settimanali per meditare romanzo fu immediatamente tradotto in inglese ed in francese, divenendo in breve tempo un successo internazionale, capace perfino di surclassare Le vergini delle rocce di D'Annunzio. Proprio grazie all'enorme fortuna dell'opera, Antonio Fogazzaro ottenne la nomina a senatore. Piccolo mondo antico di Antonio Fogazzaro A Luisa Venini Campioni A Lei carissima Luisa, che tante persone e cose del piccolo mondo valsoldese ebbe familiari; a Lei, devota e fedele amica di due care anime che ci aspettano nell'eternità, offro nel nome loro e nel nome di un altro morto a Lei diletto il libro che queste sacre memorie e non queste sole, segretamente richiama. Antonio Fogazzaro Parte Prima 1. Risotto e tartufi Soffiava sul lago una breva fredda, infuriata di voler cacciar le nubi grigie, pesanti sui cocuzzoli scuri delle montagne. Infatti, quando i Pasotti, scendendo da Albogasio Superiore, arrivarono a Casarico, non pioveva ancora. Le onde stramazzavano tuonando sulla riva, sconquassavan le barche incatenate, mostravano qua e là, sino all'opposta sponda austera del Doi, un lingueggiar di spume bianche. Ma giù a ponente, in fondo al lago, si vedeva un chiaro, un principio di calma, una stanchezza della breva breva; e dietro al cupo monte di Caprino usciva il primo fumo di pioggia. Pasotti, in soprabito nero di cerimonia, col cappello a staio in testa e la grossa mazza di bambù in mano, camminava nervoso per la riva, guardava di qua, guardava di là, si fermava a picchiar forte la mazza a terra, chiamando quell'asino di barcaiuolo che non compariva. Il piccolo battello nero con i cuscini rossi, la tenda bianca e rossa, il sedile posticcio di parata piantato a traverso, i remi pronti e incrociati a poppa, si dibatteva, percosso dalle onde, fra due barconi carichi di carbone che oscillavano appena. «Pin!», gridava Pasotti sempre più arrabbiato. «Pin!» Non rispondeva che l'eguale, assiduo tuonar delle onde sulla riva, il cozzar delle barche fra loro. Non c'era, si sarebbe detto, un cane vivo in tutto Casarico. Solo una vecchia voce flebile, una voce velata da ventriloquo, gemeva dalle tenebre del portico: «Andiamo a piedi! Andiamo a piedi!». Finalmente il Pin comparve dalla parte di San Mamette. «Oh là!», gli fece Pasotti alzando le braccia. Quegli si mise a correre. «Animale!», urlò Pasotti. «T'han posto un nome di cane per qualche cosa!» «Andiamo a piedi, Pasotti», gemeva la voce flebile. «Andiamo a piedi!» pagina 19 di 51 spunti settimanali per meditare Pasotti tempestò ancora col barcaiuolo che staccava in fretta la catena del suo battello da un anello infisso nella riva. Poi si voltò con una faccia imperiosa verso il portico e accennò a qualcuno, piegando il mento, di venire. «Andiamo a piedi, Pasotti!», gemette ancora la voce. Egli si strinse nelle spalle, fece con la mano un brusco atto di comando, e discese verso il battello. Allora comparve ad un'arcata del portico una vecchia signora, stretta la magra persona in uno scialle d'India, sotto al quale usciva la gonna di seta nera, chiusa la testa in un cappellino di città, sperticatamente alto, guernito di rosette gialle e di pizzi neri. Due ricci neri le incorniciavano il viso rugoso dove s'aprivano due grandi occhi dolci, annebbiati, una gran bocca ombreggiata di leggeri baffi. «Oh, Pin», diss'ella giungendo i guanti canarini e fermandosi sulla riva a guardar pietosamente il barcaiuolo. «Dobbiamo proprio andare con un lago di questa sorte?» Suo marito le fece un altro gesto più imperioso, un'altra faccia più brusca della prima. La povera donna sdrucciolò giù in silenzio al battello e vi fu fatta salire, tutta tremante. «Mi raccomando alla Madonna della Caravina, caro il mio Pin», diss'ella. «Un lago così brutto!» Il barcaiuolo negò del capo, sorridendo. «A proposito», esclamò Pasotti «hai la vela?» «Ce l'ho su in casa», rispose Pin. «Debbo andare a prenderla? La signora qui avrà paura, forse. E poi, ecco là che vien l'acqua!» «Va'!», fece Pasotti. La signora, sorda come un battaglio di campana, non udì verbo di questo colloquio, si meravigliò molto di veder Pin correr via e chiese a suo marito dove andasse. «La vela!», le gridò Pasotti sul viso. Colei stava lì tutta china, a bocca spalancata, per raccogliere un po' di voce, ma inutilmente. «La vela!», ripeté l'altro, più forte, con le mani accostate al viso. Ella sospettò d'aver capito, trasalì di spavento, fece in aria col dito un geroglifico interrogativo. Pasotti rispose tracciando pure in aria un arco immaginario e soffiandovi dentro; poi affermò del capo, in silenzio. Sua moglie, convulsa, si alzò per uscire. «Vado fuori!», diss'ella angosciosamente. «Vado fuori! Vado a piedi!». Suo marito l'afferrò per un braccio, la trasse a sedere, le piantò addosso due occhi di fuoco. pagina 20 di 51 spunti settimanali per meditare Intanto il barcaiuolo ritornò con la vela. La povera signora si contorceva, sospirava, aveva le lagrime agli occhi, gittava alla riva delle occhiate pietose, ma taceva. L'albero fu rizzato, i due capi inferiori della vela furono legati, e la barca stava per prender il largo, quando un vocione mugghiò dal portico: «To', to', il signor Controllore!», e ne sbucò un pretone rubicondo, con una pancia gloriosa, un gran cappello di paglia nera, il sigaro in bocca e l'ombrello sotto il braccio. «Oh, curatone!», esclamò Pasotti. «Bravo! È di pranzo? Viene a Cressogno con noi?» «Se mi toglie!», rispose il curato di Puria, scendendo verso il battello. «To' to' che c'è anche la signora Barborin!» Il faccione diventò amabile amabile, il vocione dolce dolce. «Ha in corpo una paura d'inferno, povera diavola», ghignò Pasotti, mentre il curato faceva degli inchinetti e dei sorrisetti alla signora, cui quel minacciato soprappiù di peso metteva un nuovo terrore. Ella si mise a gesticolare in silenzio come se gli altri fossero stati sordi peggio di lei. Additava il lago, la vela, la mole del curato enorme, alzava gli occhi al cielo, si metteva le mani sul cuore, se ne copriva il viso. «Peso mica tanto», disse il curato, ridendo. «Tâs giò, ti», soggiunse rivolto a Pin, che aveva sussurrato irriverentemente: «Ona bella tenca». «Sapete», esclamò Pasotti, «cosa faremo perché le passi la paura? Pin, hai un tavolino e un mazzo di tarocchi?» «Magari un po' unti», rispose Pin, «ma li ho.» Ci volle del buono per far capire alla signora Barbara, detta comunemente Barborin, di che si trattasse adesso. Non lo voleva intendere, neanche quando suo marito le cacciò in mano, per forza, un mazzo di carte schifose. Ma per ora non era possibile, giuocare. La barca avanzava faticosamente, a forza di remi, verso la foce del fiume di S. Mamette, dove si sarebbe potuto alzar la vela, e i cavalloni sbattuti indietro dalle rive si arruffavano con i sopravvegnenti, facevano ballare il battello fra un bollimento di creste spumose. La signora piangeva. Pasotti imprecava a Pin che non s'era tenuto bastantemente al largo. Allora il curatone, afferrati due remi, ben piantata la gran persona in mezzo al battello, si mise a lavorar di schiena, tanto che in quattro colpi si uscì dal cattivo passo. La vela fu alzata, e il battello scivolò via liscio, a seconda, con un sommesso gorgoglio sotto la chiglia, con ondular lento e blando. Il prete sedette allora sorridente accanto alla signora Barborin che chiudeva gli occhi e mormorava giaculatorie. Ma Pasotti batteva impaziente il mazzo dei tarocchi sul tavolino e bisognò giuocare. Intanto la pioggia grigia veniva avanti adagio adagio, velando le montagne, soffocando la breva breva. pagina 21 di 51 spunti settimanali per meditare La signora andava ripigliando fiato a misura che ne perdeva il vento, giuocava rassegnata, pigliandosi in pace gli spropositi propri e le sfuriate di suo marito. Quando la pioggia incominciò a mormorar sulla tenda del battello e sull'onda morta che andava tutt'ora, quasi senz'aria, agli scogli del Tentiòn; quando il barcaiuolo pensò bene di calar la vela e di riprendere i remi, la signora Barborin respirò del tutto. «Caro il mio Pin!», diss'ella teneramente; e si mise a giuocar a tarocchi con uno zelo, con un brio, con una beatitudine in viso, che non si turbavano né di spropositi né di strapazzate. Molti giorni di breva e di pioggia, di sole e di tempeste sorsero e tramontarono sul lago di Lugano, sui monti della Valsolda, dopo quella partita a tarocchi giuocata dalla signora Pasotti, da suo marito, controllore delle dogane a riposo, e dal curatone di Puria, nel battello che costeggiava lento, in mezzo ad una nebbiolina di pioggia, le scogliere di S. Mamette e Cressogno. Quando rivedo nella memoria qualche casupola nera che ora specchia nel lago le sue gale di zotica arricchita, qualche gaia palazzina elegante che ora decade in un silenzioso disordine; il vecchio gelso di Oria, il vecchio faggio della Madonnina, caduti con le generazioni che li veneravano; tante figure umane piene di rancori che si credevano eterni, di arguzie che parevano inesauribili, fedeli ad abitudini di cui si sarebbe detto che solo un cataclisma universale potesse interromperle, figure non meno familiari di quegli alberi alle generazioni passate, e scomparse con essi, quel tempo mi pare lontano da noi molto più del vero, come al barcaiuolo Pin, se si voltava a guardar il ponente, parevano lontani più del vero, dietro la pioggia, il San Salvatore e i monti di Carona. Era un tempo bigio e sonnolento, proprio come l'aspetto del cielo e del lago, caduta la breva che aveva fatto tanta paura alla signora Pasotti. La gran breva del 1848, dopo aver dato poche ore di sole e lottato un pezzo con le nuvole pesanti, spenta da tre anni, lasciava piovere e piovere i giorni quieti, foschi, silenziosi dove cammina questa mia umile storia. I re e le regine di tarocchi, il Mondo, il Matto e il Bagatto erano in quel tempo e in quel paese personaggi d'importanza, minute potenze tollerate benevolmente nel seno del grande tacito impero d'Austria, dove le loro inimicizie, le loro alleanze, le loro guerre erano il solo argomento politico di cui si potesse liberamente discutere. Anche Pin, remando, ficcava avidamente sopra le carte della signora Barborin il suo adunco naso curioso, e lo ritraeva a malincuore. Una volta restò dal remare per tenervelo su e vedere come la povera donna se la sarebbe cavata da un passo difficile, cosa avrebbe fatto di una certa carta pericolosa a giuocare e pericolosa a tenere. Suo marito picchiava impaziente sul tavolino, il curatone palpava con un sorriso beato le proprie carte, e lei si stringeva le sue al petto, ridendo e gemendo, sbirciando ora l'uno ora l'altro de' suoi compagni. pagina 22 di 51 spunti settimanali per meditare «Ha il Matto in mano», sussurrò il curato. «Fa sempre così, lei, quando ha il Matto», disse Pasotti e gridò picchiando: «Giù questo Matto!». «Io lo butto nel lago», diss'ella. Gittò un'occhiata a prora e trovò lo scampo di osservare che si toccava Cressogno, ch'era tempo di smettere. Suo marito sbuffò alquanto, ma poi si rassegnò a infilare i guanti. «Trota, oggi, curato», diss'egli mentre l'umile sposa glieli abbottonava. «Tartufi bianchi, francolini e vin di Ghemme.» «Lo sa, lo sa, lo sa?», esclamò il curato. «Lo so anch'io. Me l'ha detto il cuoco, ieri, a Lugano. Che miracoli, eh, la signora marchesa!» «Ma, miracoli? Pranzo di Sant'Orsola, intanto; e poi invito di signore: le Carabelli madre e figlia; quelle Carabelli di Loveno, sa?» «Ah sì?», fece il curato. «E ci sarebbe qualche progetto...? Ecco là don Franco in barca. Ehi, che bandiera, il giovinotto! Non gliel'ho mai vista.» Pasotti alzò la tenda del battello, per vedere. Poco discosto una barca dalla bandiera bianca e azzurra si cullava in un comune moto di saliscendi, in una comune stanchezza con l'onda. A poppa, sotto la bandiera, v'era seduto don Franco Maironi, l'abiatico della vecchia marchesa Orsola che dava il pranzo. Pasotti lo vide alzarsi, dar di piglio ai remi e allontanarsi remando adagio, verso l'alto lago, verso il golfo selvaggio del Dòi; la bandiera bianca e azzurra si spiegava tutta, sventolava sulla scia. «Dove va, quell'originale?», diss'egli. E brontolò fra i denti, con una forzata raucedine da barabba milanese: «Antipatico!» «Dicono ch'è così di talento!», osservò il prete. «Testa pessima», sentenziò l'altro. «Molta boria, poco sapere, nessuna civiltà.» «È mezzo marcio», soggiunse. «Se fossi io quella signorina...» «Quale?», chiese il curato. «La Carabelli.» «Tenga a mente, signor Controllore. Se i francolini e i tartufi bianchi sono per la popòla Carabelli, son buttati via.» «Sa qualche cosa, Lei?», disse piano Pasotti con una vampa di curiosità negli occhi. Il prete non rispose perché in quel punto la prora strisciò sulla rena, toccò all'approdo. Egli uscì il primo; quindi Pasotti diede a sua moglie, con una rapida mimica imperiosa, non so quali istruzioni, e uscì anche lui. La povera donna venne fuori per l'ultima, tutta rinfagottata nel suo scialle d'India, tutta curva sotto il cappellone nero dalle rosette gialle, barcollando, mettendo avanti le grosse mani dai guanti canarini. I due ricci pendenti a lato della sua mansueta bruttezza avevano un particolare accento di rassegnazione sotto l'ombrello del marito, proprietario, ispettore e geloso custode di tante eleganze. pagina 23 di 51 spunti settimanali per meditare I tre salirono al portico col quale la villetta Maironi cavalca, da ponente, la via dell'approdo alla chiesa parrocchiale di Cressogno. Il curato e Pasotti fiutavano, tra un sospiro di dolcezza e l'altro, certo indistinto odore caldo che vaporava dal vestibolo aperto della villa. «Ehi, risotto, risotto», sussurrò il prete con un lume di cupidigia in faccia. Pasotti, naso fine, scosse il capo aggrottando le ciglia, con manifesto disprezzo di quell'altro naso. «Risotto no», diss'egli. «Come, risotto no?», esclamò il prete, piccato. «Risotto sì. Risotto ai tartufi; non sente?» Si fermarono ambedue a mezzo il vestibolo, fiutando l'aria come bracchi, rumorosamente. «Lei, caro il mio curato, mi faccia il piacere di parlare di posciandra posciandra», disse Pasotti dopo una lunga pausa, alludendo a certa rozza pietanza paesana di cavoli e salsicce. «Tartufi si, risotto no.» «Posciandra, posciandra», borbottò l'altro, un poco offeso. «Quanto a Posciandra, posciandra quello...». La povera mansueta signora capì che litigavano, si spaventò e si mise a cacciar puntate al soffitto coll'indice destro, per significare che lassù potevano udire. Suo marito le afferrò la mano in aria, le accennò di fiutare e poi le soffiò nella bocca spalancata: «Risotto!» Lei esitava, non avendo udito bene. Pasotti si strinse nelle spalle. «Non capisce un accidente», diss'egli: «il tempo cambia»; e salì la scala seguito da sua moglie. Il grosso curato volle dare un'altra occhiata alla barca di don Franco. «Altro che Carabelli!», pensò; e fu richiamato subito dalla signora Barborin che gli raccomandò di metterlesi vicino a tavola. Aveva tanta soggezione, povera creatura! I fumi delle casseruole empivano anche la scala di tepide fragranze. «Risotto no», disse piano l'avanguardia. «Risotto sì», rispose sullo stesso tono la retroguardia. E così continuarono, sempre più piano, «risotto sì», «risotto no» fino a che Pasotti spinse l'uscio della sala rossa, abituale soggiorno della padrona di casa. Un brutto cagnolino smilzo trottò abbaiando incontro alla signora Barborin che cercava di sorridere mentre Pasotti metteva la sua faccia più ossequiosa e il curato, entrando ultimo con un faccione dolce dolce, mandava in cuor suo all'inferno la maledetta bestia. «Friend! Qua! Friend!», disse placidamente la vecchia marchesa. «Cara signora, caro Controllore, curato.» La grossa voce nasale parlava con la stessa flemma, con lo stesso tono agli ospiti e al cane. S'era alzata per la signora Barborin ma senza fare un passo dal canapè, e stava lì in piedi, una tozza figura dagli occhi spenti e tardi sotto la fronte marmorea e la parrucca nera che le si arrotondava in due pagina 24 di 51 spunti settimanali per meditare grossi lumaconi sulle tempie. Il viso doveva essere stato bello un tempo e serbava, nel suo pallore giallastro di marmo antico, certa maestà fredda che non mutava mai, come lo sguardo come la voce, per qualsiasi moto dell'animo. Il curatone le fece due o tre inchini a scatto, stando alla larga, ma Pasotti le baciò la mano, e la signora Barborin, sentendosi gelare sotto quello sguardo morto, non sapeva come muoversi né che dire. Un'altra signora si era alzata dal canapè all'alzarsi della marchesa e stava guardando con sussiego la Pasotti, quel povero mucchietto di roba vecchia rinfagottato di roba nuova. «La signora Pasotti e suo marito», disse la marchesa. «Donna Eugenia Carabelli.» Donna Eugenia piegò appena il capo. Sua figlia, donna Carolina, stava in piedi presso la finestra discorrendo con una favorita della marchesa, nipote del suo fattore. La marchesa non stimò necessario d'incomodarla per presentarle i nuovi venuti e, fattili sedere, riprese una pacata conversazione con donna Eugenia sulle loro comuni conoscenze milanesi, mentre Friend faceva, fiutando e starnutendo, il giro dello scialle canforato della Pasotti, si strofinava sui polpacci del curato e guardava Pasotti con i suoi occhietti umidi e afflitti, senza toccarlo, come se intendesse che il padrone dello scialle indiano, malgrado la sua faccia amabile, gli avrebbe torto il collo volentieri. La marchesa Orsola teneva in moto la sua solita grossa voce sonnolenta e la Carabelli si studiava, rispondendo, di rendere amabile la sua grossa voce imperiosa, ma non sfuggì agli occhi penetranti e al maligno ingegno di Pasotti che le due vecchie dame dissimulavano, la Maironi più e la Carabelli meno, un comune malcontento. Ciascuna volta che l'uscio si apriva, gli occhi spenti dell'uno e gli occhi foschi dell'altra si volgevano là. Una volta entrò il prefetto del Santuario della Caravina col piccolo signor Paolo Sala detto «el Paolin» e col grosso signor Paolo Pozzi detto «el Paolon», compagni indivisibili. Un'altra volta entrò il marchese Bianchi, di Oria, antico ufficiale del regno d'Italia, con la sua figliuola, una nobile figura di vecchio cavalleresco soldato accanto a una seducente figura di fanciulla briosa. Sì la prima che la seconda volta un'ombra di corruccio passò sul viso della Carabelli. Anche la figlia di costei girava pronta gli occhi all'uscio, quando si apriva, ma poi chiacchierava e rideva più di prima. «E don Franco, marchesa? Come sta don Franco?», disse il maligno Pasotti, con voce melliflua, porgendo alla marchesa la tabacchiera aperta. «Grazie tante», rispose la marchesa piegandosi un poco e ficcando due grosse dita nel tabacco: «Franco? a dirle la verità sono un poco in angustia. Stamattina non si sentiva bene e adesso non lo vedo. Non vorrei...». «Don Franco?», disse il marchese. «È in barca. L'abbiamo visto un momento fa che remava come un barcaiuolo.» pagina 25 di 51 spunti settimanali per meditare Donna Eugenia spiegò il ventaglio. «Bravo!», diss'ella facendosi vento in fretta e in furia. «È un bellissimo divertimento.» Chiuse il ventaglio d'un colpo e si mise a mordicchiarlo con le labbra. «Avrà avuto bisogno di prender aria», osservò la marchesa nel suo naso imperturbabile. «Avrà avuto bisogno di prender acqua», mormorò il prefetto della Caravina con gli occhi scintillanti di malizia. «Piove!» «Don Franco viene adesso, signora marchesa», disse la nipote del fattore dopo aver dato un'occhiata al lago. «Va bene», rispose il naso sonnacchioso. «Spero che stia meglio, altrimenti non dirà due parole. Un ragazzo sanissimo ma apprensivo. Senta, Controllore; e il signor Giacomo? Perché non si vede?» «El sior Zacomo», incominciò Pasotti canzonando il signor Giacomo Puttini, un vecchio celibatario veneto che dimorava da trent'anni in Albogasio Superiore, presso la villa Pasotti. «El sior Zacomo...» «Adagio», lo interruppe la dama. «Non le permetto di burlarsi dei veneti, e poi non è vero che nel Veneto si dica Zacomo Zacomo.» Ella era nata a Padova, e benché abitasse a Brescia da quasi mezzo secolo, il suo dire lombardo era ancora infetto da certe croniche patavinità. Mentre Pasotti protestava, con cerimonioso orrore, di aver solamente inteso imitar la voce dell'ottimo suo vicino ed amico, l'uscio si aperse una terza volta. Donna Eugenia, sapendo bene chi entrava, non degnò voltarsi a guardare, ma gli occhi spenti della marchesa si posarono con tutta flemma su don Franco. Don Franco, unico erede del nome Maironi, era figlio di un figlio della marchesa, morto a ventott'anni. Aveva perduto la madre nascendo ed era sempre vissuto nella potestà della nonna Maironi. Alto e smilzo, portava una zazzera di capelli fulvi, irti, che l'aveva fatto soprannominare el scovin d'i nivol nivol, lo scopanuvoli. Aveva occhi parlanti, d'un ceruleo chiarissimo, una scarna faccia simpatica, mobile, pronta a colorarsi e a scolorarsi. Quella faccia accigliata diceva ora molto chiaramente: «Son qui, ma mi seccate assai». «Come stai, Franco?», gli chiese la nonna, e soggiunse tosto senz'aspettare risposta: «Guarda che donna Carolina desidera udire quel pezzo di Kalkbrenner.» «Oh no, sa», disse la signorina volgendosi al giovine con aria svogliata. «L'ho detto, sì, ma poi non mi piace, Kalkbrenner. Preferisco chiacchierare con le signorine.» pagina 26 di 51 spunti settimanali per meditare Franco parve soddisfatto dell'accoglienza ricevuta e andò senza aspettar altro a discorrere col curatone d'un buon quadro antico che dovevano vedere insieme nella chiesa di Dasio. Donna Eugenia Carabelli fremeva. Ell'era venuta con la figliuola da Loveno dopo un'arcana azione diplomatica cui avevano preso parte altre potenze. Se questa visita si dovesse fare o no, se il decoro della famiglia Carabelli lo permettesse, se vi fosse quella probabilità di successo che donna Eugenia richiedeva, erano state le ultime questioni definite dalla diplomazia; perché malgrado la vecchia relazione della mamma Carabelli e della nonna Maironi i giovani non s'erano veduti che un paio di volte alla sfuggita ed erano i loro involucri di ricchezza e di nobiltà, di parentele e di amicizie, che si attraevano come si attraggono una goccia d'acqua marina e una goccia d'acqua dolce, benché le creature minuscole che vivono nell'una e nell'altra sieno condannate, se le due gocce si uniscono, a morirne. La marchesa aveva vinto il suo punto, apparentemente in grazia dell'età, sostanzialmente in grazia dei denari, era stato accettato che l'intervista seguisse a Cressogno, perché se Franco non aveva di proprio che la magra dote della madre, diciotto o ventimila lire austriache, la nonna sedeva, con quella sua flemmatica dignità, su qualche milione. Ora donna Eugenia, vedendo il contegno del giovine, fremeva contro la marchesa, contro chi aveva esposto lei e la sua ragazza a una umiliazione simile. Se avesse potuto soffiar via d'un colpo la vecchia, suo nipote, la casa tetra e la compagnia uggiosa, lo avrebbe fatto con gioia; ma conveniva dissimulare, parer indifferente, inghiottir lo smacco e il pranzo. La marchesa serbava la sua esterna placidità marmorea benché avesse il cuore pieno di dispetto e di maltalento contro suo nipote. Egli aveva osato chiederle, due anni prima, il permesso di sposare una signorina della Valsolda, civile, ma non ricca né nobile. Il reciso rifiuto della nonna aveva reso impossibile il matrimonio e persuasa la madre della ragazza a non più ricevere in casa don Franco; ma la marchesa tenne per fermo che quella gente non avesse levato l'occhio da' suoi milioni. Era quindi venuta nel proposito di dar moglie a Franco assai presto per toglierlo dal pericolo; e aveva cercato una ragazza ricca ma non troppo, nobile ma non troppo, intelligente ma non troppo. Trovatane una di questo stampo, la propose a Franco che si sdegnò fieramente e protestò di non voler prender moglie. La risposta era ben sospetta ed ella vigilò allora più che mai sui passi del nipote e di quella «madama Trappola», poiché chiamava graziosamente così la signorina Luisa Rigey. La famiglia Rigey, composta di due sole signore, Luisa e sua madre, abitava in Valsolda, a Castello: non era difficile sorvegliarla. Pure la marchesa non poté venir a capo di nulla. Ma Pasotti le riferì una sera con molta ipocrisia d'esitazioni e d'inorriditi commenti che il prefetto della Caravina, stando a crocchio nella farmacia di S. Mamette con lui Pasotti, col signor Giacomo pagina 27 di 51 spunti settimanali per meditare Puttini, col Paolin e col Paolon, aveva tenuto questo bel discorso: «Don Franco fa il morto da burla fino a che la vecchia lo farà sul serio». Udita questa fine arguzia, la marchesa rispose nel suo pacifico naso «grazie tante» e cambiò discorso. Seppe quindi che la signora Rigey, sempre infermiccia, si trovava a mal partito per una ipertrofia di cuore e le parve che l'umore di Franco se ne risentisse. Proprio allora le fu proposta la Carabelli. La Carabelli non era forse interamente di suo gusto, ma di fronte all'altro pericolo non c'era da esitare. Parlò a Franco. Stavolta Franco non si sdegnò, ascoltò distratto e disse che ci avrebbe pensato. Fu la sola ipocrisia, forse, della sua vita. La marchesa giuocò audacemente una carta grossa, fece venire la Carabelli. Ora lo vedeva bene, il giuoco era perduto. Don Franco non s'era trovato all'arrivo delle signore e aveva poi fatto una sola apparizione di pochi minuti. I suoi modi, durante quei pochi minuti, erano stati cortesi, ma la sua faccia no; la sua faccia aveva parlato, secondo il solito, talmente chiaro, che la marchesa, affibbiandogli, come subito fece, una indisposizione, non poté ingannar nessuno. Però la vecchia dama non si persuase d'aver giuocato male. Già dall'età dei primi giudizi in poi, ella si era messa al punto di non riconoscersi mai un solo difetto né un solo torto, di non ferirsi mai, volontariamente, nel suo nobile e prediletto sé. Ora le piacque si supporre che dopo il suo sermone matrimoniale al nipote, gli fosse pervenuta nel mistero una parolina di miele, di vischio e di veleno. Se il suo disinganno aveva qualche lieve conforto era nel contegno della signorina Carabelli che mal celava la vivacità del proprio risentimento. ciò non piaceva alla marchesa. Il prefetto della Caravina non aveva torto se non forse un poco nella forma quando diceva sottovoce di lei: «L'è on' Aüstria p...». Come la vecchia Austria di quel tempo, la vecchia marchesa non amava nel suo impero gli spiriti vivaci. La sua volontà di ferro non ne tollerava altre vicino a sé. Le era già di troppo un indocile Lombardo-Veneto come il signor Franco, e la ragazza Carabelli, che aveva l'aria di sentire e volere per conto proprio, sarebbe probabilmente riuscita in casa Maironi una suddita incomoda, una torbida Ungheria. Si annunciò il pranzo. Nella faccia rasa e nell'abito grigio, mal tagliato, del domestico si riflettevano le idee aristocratiche della marchesa, temperate di abitudini econome. «E questo signor Giacomo, Controllore?», disse ella, senza muoversi. «Temo, marchesa», rispose Pasotti. «L'ho incontrato stamattina e gli ho detto: "Dunque, signor Giacomo, ci vediamo a pranzo?". È parso che gli mettessi una biscia in corpo. Ha cominciato a contorcersi e a soffiare: "Sì, credo, no so, forse, no digo, apff, ecco, propramente, Controllore gentilissimo, no so, insomma, e apff!". Non ne ho cavato altro.» pagina 28 di 51 spunti settimanali per meditare La marchesa chiamò a sé il domestico e gli disse qualche cosa sottovoce. Quegli fece un inchino e si ritirò. Il curato di Puria si dondolava in su e in giù accarezzandosi le ginocchia nel desiderio del risotto; ma la marchesa pareva petrificata sul canapè e perciò si petrificò anche lui. Gli altri si guardavano, muti. La povera signora Barborin, avendo visto il domestico, meravigliata di quella immobilità, di quelle facce sbalordite, inarcò le sopracciglia, interrogò con gli occhi ora suo marito, ora il Puria, ora il prefetto, sino a che una fulminea occhiata di Pasotti petrificò lei pure. "Se fosse bruciato il pranzo!", pensava componendosi un viso indifferente. "Se ci mandassero a casa! Che fortuna!". Dopo due minuti il domestico ritornò e fece un inchino. «Andiamo», disse la marchesa, alzandosi. La comitiva trovò in sala da pranzo un personaggio nuovo, un vecchietto piccolo, curvo, con due occhietti buoni e un lungo naso spiovente sul mento. «Veramente, signora marchesa», disse costui tutto timido e umile, «io avrei già pranzato.» «Si accomodi, signor Viscontini», rispose la marchesa che sapeva praticare l'arte insolente della sordità come tutti coloro che assolutamente vogliono un mondo secondo il proprio comodo e il proprio gusto. L'ometto non osò replicare, ma neanche osava sedere. «Coraggio, signor Viscontini!», gli disse il Paolin che gli era vicino. «Cosa fa?» «Fa il quattordici di coppe», mormorò il prefetto. Infatti l'ottimo signor Viscontini, accordatore di pianoforti, venuto la mattina da Lugano per accordare il piano dei signori Zelbi di Cima e quello di don Franco, aveva pranzato al tocco a casa Zelbi, era quindi venuto a casa Maironi, e ora gli toccava di sostituire il signor Giacomo perché altrimenti i commensali sarebbero stati tredici. Un liquido bruno fumava nella zuppiera d'argento. «Risotto no», sussurrò Pasotti al Puria passandogli dietro. Il faccione dolce non diede segno di avere udito. I pranzi di casa Maironi erano sempre lugubri e questo accennava ad esserlo anche più del solito. Per compenso era pure molto più fino. Pasotti e il Puria si guardavano spesso, mangiando, per esprimere ammirazione e quasi per congratularsi a vicenda del godimento squisito, e se mai qualche occhiata di Pasotti sfuggiva al Puria, la signora Barborin, vicina di quest'ultimo, lo avvertiva con un timido tocco del gomito. Le voci che più si udivano erano quelle del marchese e di donna Eugenia. Il grande naso aristocratico del Bianchi, il suo fine sorriso di galante cavaliere si volgevano spesso alla bellezza, languente ma non ancora spenta, della dama. Milanesi ambedue del miglior sangue, si sentivano uniti in una certa superiorità non solamente rispetto ai piccoli borghesi della mensa, ma pagina 29 di 51 spunti settimanali per meditare rispetto altresì ai padroni di casa, nobili provinciali. Il marchese era l'affabilità stessa e avrebbe conversato amabilmente anche col commensale più modesto; ma donna Eugenia, nell'amarezza dell'animo suo, nel suo disgusto del luogo e delle persone, s'attaccò a lui come al solo degno, marcatamente anche per far dispetto agli altri. Ella lo imbarazzò dicendogli forte che non capiva com'egli potesse essersi innamorato dell'orrida Valsolda. Il marchese, che vi si era ritirato da molti anni a vita quieta e vi aveva veduto nascere la sua unica figliuola, donna Ester, rimase sulle prime un poco sconcertato da quel discorso insolente verso parecchi dei convitati, ma poi fece una briosa difesa del paese. La marchesa non mostrò turbarsi; il Paolin, il Paolon e il prefetto, valsoldesi, tacevano con tanto di muso. Pasotti recitò solennemente un ampolloso elogio del «Niscioree», la villa Bianchi, presso Oria. Il Bianchi, leale uomo, che in passato non aveva avuto troppo a lodarsi del Pasotti, non parve gradir l'elogio. Egli invitò la Carabelli al Niscioree. «A piedi no, tu, Eugenia», disse la marchesa, sapendo che l'amica sua era tribolata dallo spavento d'ingrassare. «Bisogna vedere com'è stretta la strada, dalla Ricevitoria al Niscioree! Tu non ci passi di sicuro.» Donna Eugenia protestò con sdegno. «L'è minga el Cors de Porta Renza», disse il marchese, «ma l'è poeu nanca, disgraziatamente, le chemin du Paradis!» Paradis! «Quell no! Propi no! Ghe l'assicuri mi!», esclamò il Viscontini riscaldato, per disgrazia, da troppi bicchieri di Ghemme. Tutti gli occhi si volsero a lui e il Paolin gli disse qualche cosa sottovoce. «Se son matto?», rispose l'ometto acceso in faccia. «Nient del tütt! Le dico che ona bolgira compagna non la mi è mai più toccata in vita mia.» E qui raccontò che la mattina, venendo da Lugano e avendo preso un po' di freddo in barca, era disceso al Niscioree per proseguire il viaggio a piedi; che tra quei due muri, dove non si potrebbe voltare un asino, aveva incontrato le guardie di finanza, le quali lo avevano insultato perché non era disceso allo sbarco della Ricevitoria; che l'avevano condotto alla maledetta Ricevitoria; che portava in mano un rotolo di musica manoscritta e che l'animale del Ricevitore, pigliando le crome e le biscrome per corrispondenze politiche segrete, gliel'aveva trattenuto. Silenzio profondo. Dopo qualche momento la marchesa sentenziò che il signor Viscontini aveva torto marcio. Non doveva sbarcare al Niscioree, ciò era proibito. Quanto al signor Ricevitore egli era una persona rispettabilissima. Pasotti confermò, con una faccia severa. «Ottimo funzionario», diss'egli. «Ottima canaglia», mormorò il prefetto fra i denti. Franco, che sulle prime pareva pensare a tutt'altro, si scosse e lanciò a Pasotti un'occhiata sprezzante. «Dopo tutto», soggiunse la marchesa, «trovo che col pretesto della musica manoscritta si potrebbe benissimo...» pagina 30 di 51 spunti settimanali per meditare «Certo!», disse il Paolin, austriacante per paura, mentre la padrona di casa lo era per convinzione. Il marchese, che nel 1815 aveva spezzata la spada per non servire gli Austriaci, sorrise e disse solo: «Là! fort! rt!». Là! C'est un peu fo rt! «Ma se tutti sanno ch'è una bestia, quel Ricevitore!», esclamò Franco. «Scusi, don Franco...», fece Pasotti. «Ma che scusi!», interruppe l'altro. «È un bestione!» «È un uomo coscienzioso», disse la marchesa, «un impiegato che fa il proprio dovere.» «Allora le bestie saranno i suoi padroni!», ribatté Franco. «Caro Franco», replicò la voce flemmatica, «questi discorsi in casa mia non si fanno. Grazie a Dio non siamo mica in Piemonte, qui.» Pasotti fece una sghignazzata d'approvazione. Allora Franco, preso furiosamente il proprio piatto a due mani lo spezzò d'un colpo sulla tavola. «Jesüsmaria!», esclamò il Viscontini, e il Paolon, interrotto nelle sue laboriose operazioni di mangiatore sdentato: «Euh!». «Sì, sì», disse Franco alzandosi con la faccia stravolta, «è meglio che me ne vada!» E uscì dal salotto. Subito donna Eugenia si sentì male, bisognò accompagnarla fuori. Tutte le signore, meno la Pasotti, le andaron dietro da una parte mentre il domestico entrava dall'altra portando un pasticcio di risotto. Il Puria guardò Pasotti con un riso trionfante, ma Pasotti finse di non avvedersene. Tutti erano in piedi. Il Viscontini, reo apparente, continuava a dire: «Mi capissi nagott, mi capissi nagott», e il Paolin, seccatissimo del pranzo guastato, gli brontolò: «Cossa l'ha mai de capì Lü?». Il marchese, molto scuro, taceva. Finalmente il Pasotti, reo di fatto, presa un'aria d'affettuosa tristezza, disse come tra sé: «Peccato! Povero don Franco! Un cuor d'oro, una buona testa, e un temperamento così! Proprio peccato!». «Ma!», fece il Paolin. E il Puria, tutto contrito: «Sono gran dispiaceri!». Aspetta e aspetta, le signore non ritornavano. Allora qualcuno cominciò a muoversi. Il Paolin e il Puria si accostarono lentamente, con le mani dietro la schiena, alla credenza, contemplarono il pasticcio di risotto. Il Puria chiamò dolcemente Pasotti, ma Pasotti non si mosse. «Volevo solo dirle», fece il curatone, coprendo il suo trionfo in modo da lasciarlo e non lasciarlo vedere, «che ci sono i tartufi bianchi.» «Direi che qui non mancano neppure i tartufi neri», osservò il marchese pigiando un poco sulle due ultime parole. pagina 31 di 51 spunti settimanali per meditare Comunicazioni”” “ Associazioni – Riviste – Articoli & Comunicazioni Fr∴ dal Fr ∴ Alfredo Marinelli www.testatadangolo.it Visitate il sito ww w.testatadangolo.it Ironia, Narrazione ed AsSaggistica negli scritti di Alfredo Marinelli, che potrete leggere cercandoli direttamente o scrivendo sul motore interno di ricerca del sito scrivendo: marinelli marinelli. Fr∴ dal Fr ∴ Carlo Ciapetti: Sito Ouch! Chi volesse ricevere la mia newsletter “Ouch! Ouch!” basta che mi mandi una mail Ouch! con nome, cognome e Loggia al mio indirizzo personale e cioè [email protected] Un abbraccione a tutti! Carlo Fr∴ dal Fr ∴ Gigi Corbetta: Asili Notturni Umberto I° ci chiedono una mano per le loro attività!!! Nel tentativo di migliorare sempre la nostra disponibilità, istituzionale e personale, nell’aiutare, ove possibile coloro che ne hanno necessità, e per continuare il pregevole lavoro già svolto dai Fratelli nello sviluppare l’ambulatorio odontoiatrico degli Asili Notturni di via Ormea; si è pensato, in parallelo, di potenziare l’attività già esistente dell’ambulatorio di medicina generale, sito nella stessa sede di via Ormea, offrendo un più ampio ed articolato orario di apertura e numero di specializzazioni, e nel contempo cercando di allargare l’offerta alle persone bisognose che si rivolgono alla struttura, anche in termini di fornitura di farmaci e presidi, necessari a compimento delle visite mediche di Medicina Generale e Specialistiche e di tutte le diagnosi che i Fratelli sanitari riterranno opportune. Per tale motivo chiedo a tutte le Logge dell’nostro Ordine un concreto aiuto nel reperire farmaci e presidi sanitari (campioni di farmaci e materiale sanitario ai Fratelli medici, farmaci non scaduti presenti nelle abitazioni e non più utilizzati, ecc), da poter utilizzare nell’ambulatorio. Tali prodotti saranno controllati e catalogati da un Farmacista che ne verificherà periodicamente anche tutte le scadenze, garantendone quindi puntualmente e costantemente il loro corretto uso. Inoltre, se nelle vostre Logge ci sono Fratelli medici, disponibili ad offrire qualche ora del loro tempo e della loro professionalità al servizio degli “ultimi”, li pregherei di contattarmi per poter iniziare ad ampliare l’offerta di attività ed gli orari di apertura. pagina 32 di 51 spunti settimanali per meditare Contatti: Gigi: cell. 338 8803128, lunedì, martedì, giovedì dalle 9 alle 12; Corbetta Gigi mercoledì e venerdì dalle 15 alle 19 al numero fisso 011 9492877. Notturni: 011 5660804. [email protected] Segreteria degli Asili Notturni Fr∴ Raffo:: dal Fr ∴ Massimo Raffo Carissimi Fratelli, Con il 2012 la nostra rivista compie i 10 anni della nuova serie ed è ormai diffusa in tutte le regioni d’Italia. Questo traguardo rappresenta per noi motivo d’orgoglio e di soddisfazione ed è uno stimolo in più per lavorare sempre meglio e cercare di incrementare i nostri sostenitori acquisendo nuovi abbonati. L’Ipotenusa è una rivista di cultura tradizionale che tratta argomenti e tematiche di natura filosofica, storica, esoterica e simbolica ma non è un’opera accademica, al contrario è una pubblicazione di facile lettura, ricca di contenuti e approfondimenti e non per questo meno elevata nella qualità degli articoli e nel rigore della linea editoriale. Più delle parole contano gli esempi, pertanto Vi invito a conoscere la nostra Rivista andando a vedere alcuni esempi sul nostro sito all’indirizzo: http://ipotenusa.goipiemonte-aosta.it La rivista ha una cadenza trimestrale, e l’importo annuo dell’abbonamento è di € 20,00.= che si può versare sul C/C postale n. 36784296, intestato al Centro di Documentazione Ipotenusa, oppure effettuando un bonifico bancario sul codice IBAN: 000036784296 IT 35 Y 07601 01000 000036 784296 (Banco Posta). Ricordo anche l’offerta promozionale di sottoscrivere, in un’unica soluzione, l’abbonamento per i 3 anni 2012-2013-2014 al prezzo speciale di 45,00 €. Mi auguro quindi che vogliate sostenere il nostro impegno con il Vostro apprezzamento e il Vostro sostegno. Con il più cordiale TFA. Massimo Raffo. Fr∴ dal Fr ∴ Urbano Tozzi: È stato riaperto il network b rothernet.net Dopo alcuni miglioramenti anche grazie ai molti suggerimenti, eccoci nuovamente online per accogliere tutti i Fratelli che volessero far parte di questo network. Nella sua pagine iniziale, sono riportati quali sono in le nostre intenzioni e le idee nell’aver voluto costruire questo network, certi che il Libero Pensiero deve e dovrà fare la parte da Leone, nello spirito di rilanciare i nostri Alti Condivisi. Valori Condivisi pagina 33 di 51 spunti settimanali per meditare Crediamo che i Valori delle nostra Istituzione siano, se percorsi da tutti, un saldo ed illuminante esempio per la Società moderna. Vi rammento che in questo network saranno accettate tutte le Obbedienze regolari. Il Social Network BrotherNet.net è stato costruito da un gruppo di Fratelli nell’idea, per chi vi aderisce, di scambiare pensieri, convincimenti, tesi, di ordine massonico e non solo. 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Rimaniamo quindi in attesa delle vostre richieste complete dei dati richiesti, dopo una verifica (qualche giorno) riceverete il codice d’accesso alla vostra mail di riferimento (vi consigliamo la vostra mail personale e non di lavoro ove possibile). dai Fratelli Luigi Marulli, Gimmi Gaudesi ed Enrico Consonni: È stato creato il dominio www.iosonomassone.org www.iosonomassone.org,, è ovviamente, almeno per il momento un dominio non operativo. Lo scopo principale è stato quello di creare il dominio per ottenere degli account di posta elettronica per i Fratelli affinché ci si possa riconoscere immediatamente tra di noi. È quindi possibile acquistare un account di posta elettronica [email protected] al costo di 7 euro (2 euro per ogni account verrà devoluto ad associazioni para-massoniche impegnate nel sociale). 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Fr∴ Soldano:: dal Fr ∴ Francesco Soldano Il Fratello Soldano ha prodotto il Cd con tutte le foto della Gran Loggia 2012; è possibile richiederlo inviando una mail a [email protected] o telefonando a numero +39 0332 282000. pagina 35 di 51 spunti settimanali per meditare Fr∴ dal Fr ∴ Cesare Marco De Lorenzi: fattiva.. È nata la Fondazione Cielo Stellato Onlus, essa è operativa e fattiva 25 anni fa, il 10 febbraio 1986, veniva ucciso dalle Brigate Rosse Lando Conti, ex Sindaco di Firenze. Dopo anni di battaglie per l’affermazione dei diritti delle vittime del terrorismo e della mafia, in sua memoria memoria, il figlio, Lorenzo Conti ha deciso di fondare una Fondazione per aiutare le famiglie delle vittime del dovere e quelle che hanno dei bambini che necessitano di cure costosissime. Visitate il sito www.fondazionecs.org e donate! Conto corrente con le seguenti coordinate: Intestato IBAN: IT48D0103002841000000995587 Intest ato a Fondazione Cielo Stellato Onlus; Si spera nell’adesione a questo progetto. Si aderisce mediante un versamento (bonifico) annuale di € 10,00. Cultura. Movimento per la Cultura è È nata ll’’associazione Movimento per la Cultura una associazione nazionale costituitasi recentemente al fine di unire tutti i vari settori della Cultura in questo drammatico momento in cui l’Arte nella sua totalità, è messa in seria crisi a causa dei tagli operati al FUS. A breve sarà aperto un sito web nel quale potrete avere notizie più dettagliate, attualmente esiste su FB un gruppo aperto “Movimento Cultura”. Movimento per la Cultura Chi volesse partecipare può iscriversi all’associazione: Soci fondatori euro 100,00 dei quali euro 30 come iscrizione e euro 70 annuali, Soci ordinari euro 30 dei quali 5 come iscrizione e 25 annuali. I Sostenitori con un minimo di euro 100. Per versare le quote: IBAN: IT26 K 02008 02228 000101343845 IBAN Unicredit Banca corso Italia 15, 34100 Trieste Il C.F. dell’associazione è 90130350326 Accadimenti”” “ Accadimenti Fr∴ Cesare ( redatti d a l Fr ∴ Ce sare Marco De Lorenzi - e a voi riproposti) da questa settimana vi giungono da [email protected] il mio nuovo indirizzo di diffusione specificatamente dedicato. Vi prego di riaccreditarvi a questo indirizzo specificando i Vs dati e particolarmente Nome, Cognome, Obbedienza, R∴ Loggia, Grado, Vs indirizzo mail preferito ed eventuale numero telefonico, professione … Se non ottempererete all'accreditamento, presto, verrete cancellati dalla lista di diffusione. [email protected] Amicizia è ascoltare gli altri come vorresti che gli altri ascoltassero te. pagina 36 di 51 spunti settimanali per meditare Il Fr∴ Fabio Neri, in occasione della Gran Loggia di Rimini, ha preparato una compilation musicale (Cd 2012) per accompagnarne i Cd della Gran Loggia 2012 lavori. Se non lo avete trovato a Rimini contatta telo e fategli sapere se siete interessati ad avere una copia del CD. Quest’anno ha deciso di dedicare la raccolta alle composizioni di Johann Sebastian Bach “musicista, matematico” + una sorpresa !!!! Fabio musicista, poeta e ... matematico Neri 338 8173398 [email protected] [email protected]. Piccola nota locale, segnalo tre posti dove poter andare a nutrire il corpo e, magari anche, trovare un Fratello con cui scaricare l’animo dai metalli. A pranzo o cena a Milano da la: "La MaMè" in via Vigevano 34 (in La ricetta di MaMè zona Porta Genova), prenotando, con riservatezza, direttamente al Fr. Capone 339 4470373; ad Alessandria Risto Winw Bar 41 41, via F. Cavallotti 41. cell. 393 9176936 email even [email protected] www.quarantuno.org, per [email protected] - www.quarantuno.org un aperitivo allungato o una cena particolare; oppure, per un momento più lungo, magari un fine settimana, a Roppolo (Bi) Agriturismo Tra Serra e Lago Lago, via Morzano, 31 tel. 0161 987335 - 335 7891294 [email protected] www.traserraelago.it. www.traserraelago.it Riassunto mostre ed di alcune notizie interessanti, successivamente più illustrate, illustrate, avvenimenti d’arte di interesse: - Ogni giorno, generalmente alla sera, in tutti gli Orienti una o più R∴ R∴L∴ lavorano per il bene dell’Umanità ed alla gloria del G.A.D.U. - Pinerolo Mo Mostra stra: "L'Universo d'America”. La mostra sarà stra L'Universo degli Indiani d'America aperta al pubblico dal 03 dicembre 2011 al 30 settembre 2012, presso tutte e tre le sedi. - Segnalo l’interessantissima newsletter Palladium, sperando possa interessare qualche Brother, ti preghiamo volerci segnalare il tuo indirizzo di posta elettronica (previa “luce verde” del vostro Maestro Venerabile) scrivendo a [email protected] [email protected].. - Torino 12 maggio Fiera del Libro, via Nizza 280 Il Lingotto ore 17,00 17,00. Presentazione del libro di Morris L. Ghezzi: “Federalismo Federalismo laico e democratico”. Stand N109 M110 della casa editrice Mimesis. democratico - 11, 12 e 13 maggio Vienna 5° Simposio delle Logge Europa Europa, riunione delle Logge Europa delle varie Gran Logge a Vienna. Il simposio verterà sul tema: “Le Europa”. Le Logge Europa e le sfide attuali in Europa - Follonica 20 maggio Premiazione del 14° Concorso “Musica Musica èè” della R∴L∴ Guerrazzi in collaborazione con il Collegio Circoscrizionale. pagina 37 di 51 spunti settimanali per meditare - 26 - 27 Maggio 2012 a Cagliari IV Emulation Day Riunione delle “Emulation Lodge” italiane a Cagliari presso Il Centro d’arte e cultura Emulation Lodge Exma. La manifestazione ha il patrocinio del Comune di Cagliari, la Provincia e la Regione Sardegna. Organizzato dalla Loggia Heredom 1224 è rivolto alle 26 Officine del Grande Oriente d’Italia di rituale Emulation. - Giovedì 31 maggio ore 16,00 a Bologna Bologna. È in organizzazione il 3°° Bikers. Raduno Italiano Masonic Bikers - visita a San Galgano per sabato 9 e domenica 10 Giugno 2012 organizzato da Simmetria. [email protected] [email protected]. - 26, 27 e 28 ottobre 2012 Il Centro Studi Erich Fromm, in partenariato con il Polo Psicodinamiche di Prato e la International Foundation Erich Fromm di Firenze, hanno dato vita, in collaborazione con l’ Associazione Mondiale di Psichiatria Dinamica WADP e l’Accademia Tedesca di Psicoanalisi DAP, alla prima Conference Internazionale di Psicologia e Psichiatria Dinamica. La Conference si terrà il 26, 27 e 28 ottobre 2012 a Firenze, presso il Cenacolo di Sant’Apollonia in Via San Gallo 25 a, e sarà finalizzata all’approccio Biopsicosociale nella Psichiatria e nella Psicologia, la Conference vorrà aprire fra le varie professioni della salute un proficuo sviluppo della conoscenza nell’ambito delle dimensioni multi professionali. 26--28 28-link: http//www.polopsicodinamiche.com/conference/conferencehttp//www.polopsicodinamiche.com/conference/conference - 26 oct--2012/ 2012/.. oct Onlus: purtroppo ieri è venuto a mancare Fondazione Cielo Stellato Onlus Gianmaria C., figlio di un amico e Fratello di Genova. Nel corso del 2011, grazie alla generosità di tanti, abbiamo sostenuto economicamente la famiglia di Gianmaria (malato di Atassia di Friedreich Friedreich) che si trovava in forte difficoltà economiche. Oggi sono a chiederti un piccolo dono da devolvere alla famiglia di Gianmaria in suo ricordo. Un forte abbraccio Fondazione Cielo Stellato Onlus Lorenzo Conti Casella Postale 10 50014 Fiesole (Fi) [email protected] www.fondazionecs.org. www.fondazionecs.org Bonifico: Banca: Monte dei Paschi di Siena, Ag. 42 – Firenze Intestato a: Fondazione Cielo Stellato Onlus Iban: IT 48 D 01030 02841 000000995587. costo Se vogliamo fare del bene ad un cost o reale zero, utilizziamo il nostro 5 per mille devolvendolo per chi si impegna in una causa giusta, segnalo solo tutti, alcuni esempi, non sono tu tti, solo quelli a me più noti. pagina 38 di 51 spunti settimanali per meditare Sulla dichiarazione dei redditi, alla voce 5 per mille, segnalate il codice fiscale dell’associazione per Voi più interessante. Lista più completa la trovate, tra l’altro, nel sito del G∴O∴I∴: Codice Fiscale 80144330158 Pane Quotidiano. Codice Fiscale 01076300159 Società Umanitaria. Codice Fiscale 07278491001 Fondazione di Ricerca Biomedica “Futura” onlus. Codice Fiscale 97370530152 Ass. gli Amici del N.I.S.O. Northern Italy Shrine Oasis – onlus. Codice Fiscale 97019060587 LIDU Lega Italiana dei Diritti dell’Uomo Codice Fiscale 80095950012 Società per gli Asili Notturni Umberto I. Codice Fiscale 94118620486 Hopital Assistance Italia onlus. Codice Fiscale 93123210879 Associazione Mani Amiche onlus. Codice Fiscale 97581370018 Associazione Piccolo Cosmo onlus. Codice Fiscale 97181590155 Exodus di Don Antonio Mazzi. Codice fiscale 93046610502 Associazione Pisana Amici del Neonato onlus. Codice Fiscale 97549690580 Fratelli Ospedalieri. Codice fiscale 94032030481 Fratellanza Fiorentina onlus. Codice fiscale 95134420108 A. Francesco De Finis. Codice Fiscale 97671250013 Dimore San Giovanni onlus. Codice Fiscale 91017190470 Casa Famiglia Piccoli Passi onlus. Codice Fiscale 02182340907 Casa della Fraterna Solidarietà. Codice Fiscale 94051500489 AFAD - Associazione Famiglie Assistenza Disabili onlus. O anche agire direttamente dando donazioni dirette alle summenzionate o all’Associazione Sergio Mammini che da oltre un decennio sostiene i figli dei fratelli scomparsi durante tutto il loro percorso di studio sino a portarli alla Laurea. Banca Sanpaolointesa Ag. 24 c.so Turati, Torino. cod. IBAN: IT83A 03069 01024 10000 0017831. La lista potrebbe continuare, molte sono le Opere in cui molti Fratelli si impegnano. È nato, o meglio è stato aggiornato e migliorato il sito www.letcombatpain.com il sito è in Inglese perché è internazionale e con membri americani, inglesi … ecc.. C’è una sezione di Forum per discutere nuove terapie, chiedere aiuto e collaborazione sia come medici che come pazienti. www.letcombatpain.com.. I s crivetevi e particolarmente i Colleghi si iscrivano. www.letcombatpain.com Appello a tutti i Fratelli. medici o pazienti: iscrivetevi a “let’s pain” let’s combat pain http://www.letcombatpain.com/. pagina 39 di 51 spunti settimanali per meditare È attivo il sito www.movimentoperlacultura.it movimentoperlacultura.it per coagulare tutti gli interessati e gli artefici della cultura ed all’arte. Non dimenticatevi i siti e le associazioni o i fratelli che lavorano per noi: gli Asili Notturni di Torino www. www.asilinotturni asilinotturni.org .org;; asilinotturni .org il Pane Quotidiano di Milano www.panequotidiano.eu www.panequotidiano.eu;; la Società Umanitaria di Milano, Napoli e Carbonia www. www.umanitaria umanitaria.it umanitaria .it Cielo Stellato Onlus www.fondazioneecs.org www.fondazioneecs.org; Movimento per la Cultura www.movimentoperlacultura.it www.movimentoperlacultura.it; Associazione Internazionale per la Medicina www.letcombatpain.com www.letcombatpain.com; Ipotenusa, rivista letteraria http://ipotenusa.goipiemonte http://ipotenusa.goipiemonte-- aosta aosta.it .it; .it Ouch di Carlo Ciapetti [email protected] [email protected];; Spunti Settimanali di Enrico Consonni ht http://www.base.it/riflessioni/ tp://www.base.it/riflessioni/ Quant'è bella giovinezza; che si fugge tuttavia!; chi vuol esser lieto, sia; di certezza. doman non c'è certezza Lunedì 7 maggio 2012 (Vaa) ore 19,30 Castello Visconti di S an Vito. Tornata Somma Lombardo (V Rituale della R∴L∴ La Fenice n. 1280 all’Or∴ di Somma Lombardo (Va). L’agenda dei Lavori prevede tracciamento, da parte del Fr∴ G. G., di una tavola su: “IlIl significato esoterico dei numeri numeri”. Dopo i Lavori, circa ore 21,30, i Fratelli si intratterranno in agape conviviale, per informazioni o preannunciare la presenza [email protected] [email protected]. dell’Arco ell’Arco,, 1. Tornata Rituale della Mantova ore 20,45 Casa Massonica, via d ell’Arco R∴L∴ Martiri di Belfiore n. 61 all’Or∴ di Mantova. Tempio Milano ore 20,00 Tempi o Grande, via Alzaia Naviglio Grande 158. Tornata Rituale della R∴L∴ Missori Risorgimento n. 640 all’Or∴ di Milano. Milano, ore 19,30 Casa Massonica, via Rucellai 23. Tornata Rituale della R∴L∴ Dante Alighieri n.1120 all’Or∴ di Milano. 20,30 Marone (Bs) ore 20 ,30 Casa Massonica di via Piazze 30 . Tornata Rituale della R∴L∴ Minerva 1354 all’Or∴ di Marone. Durante i Lavori il Fr∴ B. traccerà una tavola su: ”IlIl filo a piombo piombo”. Chatillon (Ao) ore 20,30 Casa Massonica in Loc. Soleil 16. Tornata di istruzione della R∴L∴ Montblanc n. 1197 all’Or∴ di Saint Vincent. I Lavori prevedono istruzione in Gr. di Apprendista e in II° Gr∴ tavola tracciata dal Fr∴ R.R. sulla tematica: “Dal Dal silenzio dell’Apprendista alla parola del Compagno”. Compagno pagina 40 di 51 spunti settimanali per meditare Martedì 8 maggio 2012 Veneto,, 19 19. Torino ore 20,30 Casa Massonica T orinese, piazza Vittorio Veneto Tornata Rituale della R∴L∴ Osiride n. 1271 all’Or∴ di Rivoli. L’agenda dei Lavori prevede tavola del Fr∴ M. M. su: ”Fatti bruti..." Fatti non foste a viver come bruti... Francavilla al Mare (Ch) ore 20,30 Casa Massonica di Francavilla al Mare, Simone,, 44. Tornata Rituale della R∴L∴ Ariel n. 1252 all’Or∴ di viale De Simone Francavilla (Ch). Massonicaa, via di Porta C alcinara alcinara,, 41. Tornata rituale Pavia ore 20,30 Casa Massonic della R∴L∴ Giunio Bruto Crippa n. 979 all’Or∴ di Pavia. Mercoledì 9 maggio 2012 Castiglione,, 6. Tornata Rituale della Bologna ore 20,30 Casa Massonica, via Castiglione R∴L∴ Ça Ira n. 1130 all’Or∴ di Bologna. I Lavori prevedono lettura della tavola preparata del Fr∴ A. R. T.. Sanremo (Im) ore 21,00 Casa Masonica, via Vesco 36. Tornata Rituale della R∴L∴ I Persistenti n. 1172 all’Or∴ di Dolceacqua (Im). Spezia,, 7. Tornata Genova ore 20,30 Casa Massonica G enovese, via La Spezia Rituale della R∴L∴ Trionfo Ligure n. 90 all’Or∴ di Genova. Durante i Lavori il Fr∴ P. traccerà una tavola su: “IlIl pavimento a scacchi scacchi”. Volpiano (To) ore 20,30 Casa Massonica, via Giuseppe Raimondo, 18. Tornata Rituale della R∴L∴ Ankus n. 1003 all’Or∴ di Caselle Torinese (To). Rucellai,, 23. Tornata Rituale della Milano ore 20,00 Casa Massonica, via Rucellai R∴L∴ J. Anderson n. 928 all’Or∴ di Milano. I Lavori in Camera di Compagno per l'aumento di salario del Fr∴ L. V. che ha ben lavorato. Giovedì 10 maggio 2012 Grande,, 158. Tornata Milano ore 20,00 Tempio Grande, via Alzaia Naviglio Grande Rituale della R∴L∴ Giuseppe Zanardelli n. 1228 all’Or∴ di Milano. Vigevano (Pv) ore 20,00 Casa Massonica, via Cairoli 26. Tornata Rituale della R∴L∴ Obbedienza e Libertà n. 1170 all’Or∴ Vigevano (Pv). Venerdì 11, Sabato 12 e Domenica 13 maggio 2012 Europa.. Vienna Riunione delle Logge Vienna 5° Simposio delle Logge Europa d’Europa delle varie Gran Logge a Vienna. Il simposio verterà sul tema: “Le Le Europa”. Logge Europa e le sfide attuali in Europa pagina 41 di 51 spunti settimanali per meditare La Loggia Europa n. 92, all’Or∴ di Firenze, parteciperà all’evento che la vide alcuni anni addietro promotrice dell’iniziativa. Venerdì 11 maggio 2012 Pavese, Calcinara,, 41. Tornata Pavia ore 20,00 Casa Massonica P avese, via Porta Calcinara Rituale, ritualità Emulation, della R∴L∴ Akh-en-Aton n. 1132 all’Or∴ di Pavia. I Lavori procederanno, come da rituale Emulation, in tutti i Gradi. Per preannunciare e confermare la presenza contattare cell. 331-4125138 [email protected]. [email protected] Massonica, Gioia Tauro (Rc) ore 19.30 Casa Mas sonica, vvia ia Regina Margherita, Tornata Rituale della R∴L∴ Mazzini Mori n. 1329 all'Or∴. di Gioia Tauro (Rc). I Lavori prevedono il tracciamento da parte del Fr∴ C. di una Tavola su: “La La Tolleranza”. Tolleranza Firenze ore 17,30 Palazzo Vecchio - Sala della Miniatura (III piano) Presentazione del libro: Ferdinando Martini. L’uomo, il letterato, il politico “Signor onora” di Guglielmo Adilardi e Carlotta Lenzi Signor che Italia reverente onora Iacomelli Bari, Edizioni Giuseppe Laterza, 2011. Sabato 12 maggio 2012 Tempio Piombino Tempi o di Piombino, via Garibaldi. Tornata Rituale di Lavori congiunti tra le due RR∴ Logge gemellate, la Nuova Luce dell'Elba n. 152 all’Or∴ di Portoferraio (Li) e la Salomone n. 758 all’Or∴ di Siena. Lingotto. Torino ore 17,00 Fiera del Libro, via Nizza 280 - Il Lingo tto. Presentazione del libro di Morris L. Ghezzi: “Federalismo democratico”. Stand N109 Federalismo laico e democratico M110 della casa editrice Mimesis. Lunedì 14 maggio 2012 Vigevano (Pv) ore 20,00 Casa Massonica, via Cairoli 26. Tornata Rituale della R∴L∴ Giannitti Viglebanum n. 1375 all’Or∴ di Vigevano. L'agenda dei Lavori prevede tracciamento di una tavola su: “Lo zodiaco”. Lo zodiaco Milano ore 20,30 Casa Massonica, via Rucellai 23. Tornata Rituale della R∴L∴ Umanità e Progresso, n. 608 all’Or∴ di Milano. Masssonica, via Vesco 36. Tornata Rituale, Sanremo (Im) ore 21,00 Casa Mas ritualità Emulation, della R∴L∴ Lando Conti n. 1058 all’Or∴ di Sanremo (Im). pagina 42 di 51 spunti settimanali per meditare (Ao) ocalità Soleil,, 16. Tornata Rituale Chatillon (A o) ore 20,30 Casa Massonica in lloc oc alità Soleil della R∴L∴ Montblanc n. 1197 all’Or∴ di Saint Vincent. I Lavori in II° Gr∴ prevedono cerimonia di Passaggio al Gr∴ di Compagno di Mestiere di un Fr∴ che ha ben Lavorato e merita l’aumento di salario. Pesaro ore 20,30 Casa Massonica, v ia Almerico da Ventura. Tornata Rituale della R∴L∴ Antonio Jorio n. 1042 all’Or∴ Pesaro. Durante i Lavori il Fr∴ G.B. G. della R∴L∴ Alessandro Procacci n 988 all’Or∴ di Fano, traccerà una tavola dal titolo "ÈÈ successo due giorni prima di domani domani" Libertà,, 16. Biella ore 19,45 Circolo Sociale Biellese, p iazza Martiri della Libertà Serata del Rotary di Biella con conferenza: “Segreti Segreti e misteri della Massoneria” del Prof. Morris Ghezzi, Grande Oratore del Grande Oriente Massoneria d’Italia. Roma ore 19,00 Teatro il Vascello, via Giacomo Carini 78. Il Servizio Biblioteca del Grande Oriente d’Italia invita al prossimo appuntamento: “La La Rosacroce”. Illustrazione della Porta Magica Porta Magica di Roma e i Rosacroce secondo Francesco Cancellieri (Roma, presso Antonio Fulgoni, 1806) Conferenza di Mino Gabriele con un intervento del Gran Maestro del G∴O∴I∴ Fr∴ Gustavo Raffi. Martedì 15 maggio 2012 ellini,, 1. Tornata Rituale, ritualità Como ore 19,15 Società del Casino, via B ellini Emulation, della R∴L∴ Rosa Commacina n. 1201 all’Or∴ di Cernobbio. Per informazioni e preavviso di partecipazione [email protected] [email protected]. Si raccomanda di arrivare puntuali entro le ore 19,00 in quanto i Lavori inizieranno inderogabilmente alle ore 19,15. Rucellai,, 23. Tornata Rituale della Milano ore 20,00 Casa Massonica, via Rucellai R∴L∴ Avalon n. 1173 all’Or∴ di Milano. I Lavori prevedono tracciamento di una tavola. Risorgimento, Milano ore 18,00 Museo del Risorgi mento, Palazzo Moriggia via Borgonuovo, 23. Ciclo di incontri "IlIl segreto. Spionaggio, Intelligence e culturali" Tavola rotonda conclusiva, Il segreto in cielo e in terra modelli culturali coordina Massimo Rizzardini, introduce Marina Messina relatori Claudio Bonvecchio, Mons. Franco Buzzi, Elio Jucci. Ciclo di incontri a cura di Massimo Rizzardini e Andrea Vento, Comitato scientifico Claudio Bonvecchio, Mauro Canali, Morris Ghezzi, Marina Messina, Massimo Rizzardini, Enrico Tiozzo, Andrea Vento con il patrocinio del Dipartimento di Scienze e Alta tecnologia dell’Università degli Studi dell’Insubria, Centro Speciale di Scienze e Simbolica per i Beni Culturali dell’Università degli Studi dell’Insubria, pagina 43 di 51 spunti settimanali per meditare Cattedra di Sociologia del Diritto, Università degli Studi di Milano. Entrata libera. www.museodelrisorgimento.mi.it mail: [email protected] [email protected]. Mercoledì 16 maggio 2012 oree 220,3 0,30 Masssonica, via Giuseppe Raimondo, 18 18.. Volpiano (To) or 0,3 0 Casa Mas Tornata dell’Area Ankus, riunione mensile (3° Area Apprendisti della Loggia Ankus mercoledì di ogni mese) dedicata agli Apprendisti della Loggia e non solo. Giovedì 17 maggio 2012 oree 20,00 Tempio Grande, via Alzaia Naviglio Grande 158. Tornata Milano or Rituale, ritualità Emulation, della R∴L∴ San Giovanni n. 1246 all’Or∴ di Milano. I Lavori procederanno in tutti e tre i Gradi come previsto nella ritualità Emulation. Casa Cairoli airoli,, 26. Tornata Rituale della Vigevano (Pv) ore 20,30 C asa Massonica, via C airoli R∴L∴ Il Dovere n. 1084 all’Or∴ di Vigevano (Pv). Poggibonsi via Trento, Trento, 92. 92. Conversazione a tre voci all’Associazione Culturale Arnolfo di Cambio tema: “Umanità oggi”, Umanità e massoneria, oggi conversazione a cura di Alessandro Bertirotti, Carlo Ciapetti, Daniele Panizza. Venerdì 18 maggio2012 Novara ore 20,30 Casa Massonica, via Archivio 5. Tornata Rituale della R∴L∴ Alessandro Antonelli n. 857 all’Or∴ di Novara. I Lavori prevedono tracciamento di una tavola da parte del Fr∴ F.R.. Albizi,, 18. Tornata Rituale, ritualità Firenze ore 20,00 Casa Massonica, Borgo Albizi Emulation, della R∴L∴ Quatuor Coronati n. 931 all’Or∴ di Firenze. L'agenda dei Lavori, in ritualità Emuletion, prevede cerimonia di Passaggio al Gr. di Compagno d'Arte del Fr∴ F. P. Apprendista che ha ben Lavorato e merita l'Aumento di Paga. Albizi,, 18. Tornata Rituale a Lavori Firenze ore 20,00 Casa Massonica, Borgo Albizi congiunti della R∴L∴ B. Ricasoli n. 119 all’Or∴ di Arezzo e la R∴L∴ Avvenire n. 666 all’Or∴ di Firenze. Sabato 19 maggio2012 Trento ore 09,30 Sala Marangoneria Castello del Buonconsiglio. Per incontri del Grande Oriente d'Italia “Laicità Oggi: Una Proposta e Una Sfida” pagina 44 di 51 spunti settimanali per meditare conferenza pubblica. Programma 09,30 benvenuto di Roberto Cirimbelli, Presidente del Collegio Circoscrizionale del Trentino-Alto Adige; ore 09,45 apertura dei Lavori, modera e coordina dr. Giuseppe De Cesare, giornalista; intervengono: prof. Morris L. Ghezzi, Ordinario di Sociologia del Diritto Università degli Studi di Milano; dr. Stefano Bisi, giornalista Siena; prof. Dino Cofrancesco, Ordinario di Storia e Filosofia Politica Università di Genova; dr. Don Paolo Renner, Teologo Direttore Istituto Scienze religiose Bolzano; prof. Claudio Bonvecchio, Ordinario di Filosofia delle Scienze Sociali Università degli Studi dell'Insubria; ore 12,00 conclude: avv. Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia Palazzo Giustiniani. Trento ore 15,00 Sala Marangoneria Castello del Buonconsiglio. Seminario di Grado Studio del Primo Gra do riservato ai Fratelli del G∴O∴I∴ Programma dei Lavori: ore 15,00 registrazione dei partecipanti; ore 15,45 benvenuto di Roberto Cirimbelli, Presidente del Collegio Circoscrizionale del Trentino-Alto Adige; 15,40 Bernardino Fioravanti, Roma, “La La storia del del Grado di Apprendista”; Apprendista ore 16,00 Stefano Bisi, Siena, “La La tegolatura: come avveniva e come avviene”; avviene ore 16,20 Claudio Bonvecchio, Pavia, “IlIl Grado di Apprendista: un percorso simbolico”; simbolico ore 16,40 pausa caffè; ore 17,00 Giuseppe Abramo, Roma, “IlIl silenzio silen zio dell'Apprendista”; dell'Apprendista ore 17,20 Morris Ghezzi, Milano, “II Lavori in Grado di Apprendista Apprendista”; ore 17,40 Peter Litturi, Bolzano, “Longissima dell'Apprendista”; ore 18,00 conclusioni Longissima via: i viaggi dell'Apprendista Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia. Organizzazione e prenotazione alberghiera: Roberto Cirimbelli cell. 348 3659473 e-mail: [email protected] È necessaria la prenotazione ai fini dell’accreditamento Domenica 20 maggio 2012 Follonica (Gr) ore 10,00 Aula Magna dell’Istituto Tecnico Commerciale di Maggio.. Cerimonia di Premiazione della 14° edizione del Follonica, piazza 1° Maggio concorso “Musica è”. Concorso che la R∴ L∴ Guerrazzi all’Or∴ di Follonica (Gr), in collaborazione con il Collegio Circoscrizionale, con costante impegno indice ogni anno per gli studenti delle scuole superiori della provincia di Grosseto. Anche quest'anno la cerimonia di premiazione degli elaborati scritti o grafici avverrà nell’aula magna dell’Istituto Tecnico Commerciale di Follonica, piazza 1° Maggio. Lunedì 21 maggio2012 Milano ore 20,00 Tempio Grande, via Alzaia Naviglio Grande, Grande , 158. Tornata Rituale della R∴L∴ Missori Risorgimento n. 640 all’Or∴ di Milano. pagina 45 di 51 spunti settimanali per meditare dell’Arco ell’Arco,, 1. Tornata Rituale della Mantova ore 20,45 Casa Massonica, via d ell’Arco R∴L∴ Martiri di Belfiore n. 61 all’Or∴ di Mantova. Piazze,, 30. Tornata Rituale della Marone (Bs) ore 20,30 Casa Massonica di via Piazze R∴L∴ Minerva 1354 all’Or∴ di Marone. Durante i lavori, che si svolgeranno in tutti e tre i Gradi, il Fr∴ B. traccerà una tavola su: “II Catari Catari”. Milano, ore 19,30 Agape Rituale della R∴L∴ Dante Alighieri n. 1120 all’Or∴ di Milano. Martedì 22 maggio 2012 (Czz) ore 20,00 Casa Massonica. Tornata Rituale della R∴L∴ Lamezia Terme (C Federico II° n. 1207 all’Or∴ di Lamezia Terme (Cz). Questa è la seconda di tre Tornate dedicate alla seconda edizione del percorso “Geometrica Geometrica Progresso”, approfondimento di tematiche proprie dei tre Gradi Simbolici. Progresso Prima dei Lavori Rituali, nella Sala dei Passi Perduti, esecuzione di brani musicali con al pianoforte il Fr∴ G. P. ed al flauto il Fr∴ S. L.. I Lavori, in Grado di Compagno d'Arte prevedono tracciamento, da parte del Fr∴ G. P. di una tavola su “Musica Massoneria”. Musica e Massoneria Torino ore 20,30 Casa Massonica Torinese, Torinese, piazza piazza Vittorio Veneto, Veneto, 19. Tornata Rituale della R∴L∴ Osiride n. 1271 all’Or∴ di Rivoli. L’agenda dei Lavori prevede cerimonia di Iniziazione di un bussante che chiede la Luce. Pavia ore 20,30 Casa Massonico, via di Porta calcinara 41. Tornata rituale della R∴L∴ Giunio Bruto Crippa n. 979 all’Or∴ di Pavia. Francavilla al Mare (Ch) ore 20,30 Casa Massonica di Francavilla al Mare, Simone,, 44. Tornata Rituale della R∴L∴ Ariel n. 1252 all’Or∴ di viale De Simone Francavilla (Ch). Mercoledì 23 maggio 2012 Castiglione,, 6. Tornata Rituale della Bologna ore 20,30 Casa Massonica, via Castiglione R∴L∴ Ça Ira n. 1130 all’Or∴ di Bologna. I Lavori prevedono tracciamento di una tavola da parte del Fr∴ Compagno D.B.. Sanremo (Im) ore 21,00 Casa Massonica, via Vesco 36. Tornata Rituale della R∴L∴ I Persistenti n. 1172 all’Or∴ di Dolceacqua (Im). Spezia,, 7. Tornata Genova ore 20,30 Casa Massonica G enovese, via La Spezia Rituale della R∴L∴ Trionfo Ligure n. 90 all’Or∴ di Genova. Durante i Lavori il Fr∴ N. traccerà una tavola su: “L’Esoterismo Dante”. L’Esoterismo di Dante pagina 46 di 51 spunti settimanali per meditare oree 220,3 0,30 Masssonica, via Giuseppe Raimondo, 18 18.. Volpiano (To) or 0,3 0 Casa Mas Tornata Rituale della R∴L∴ Ankus n. 1003 all’Or∴ di Caselle Torinese (To). Giovedì 24 maggio 2012 Milano ore 20,00 Tempio Grande, via Alzaia Naviglio Grande, Grande , 158. Tornata Rituale della R∴L∴ Giuseppe Zanardelli n. 1228 all’Or∴ di Milano. Vigevano (Pv) ore 20,00 Casa Massonica, via Cairoli 26. Tornata Rituale della R∴L∴ Obbedienza e Libertà n. 1170 all’Or∴ Vigevano (Pv). Venerdì 25 maggio 2012 Calcinara,, 41. Tornata Pavia ore 20,00 Casa Massonica P avese, via Porta Calcinara Rituale, ritualità Emulation, della R∴L∴ Akh-en-Aton n. 1132 all’Or∴ di Pavia. I Lavori procederanno, come da rituale Emulation, in tutti i Gradi. Per preannunciare e confermare la presenza contattare cell 331-4125138 [email protected].. [email protected] Gioia Tauro (Rc) ore 19.30 Casa Massonica v ia Regina Margherita, Tornata Rituale della R∴L∴ Mazzini Mori n. 1329 all'Or∴ di Gioia Tauro (Rc). I Lavori prevedono il tracciamento, da parte del Fr∴ D.N.A., di una Tavola su: “L’Amicizia ’Amicizia”. ’Amicizia Milano ore 20,00 Circolo della Stampa, corso Venezia , 48. Friday Club cena con conferenza “La cosmetologia come Scienza Dermatologica” relatore il prof. Giuseppe Ghislanzoni, Docente all’Università degli Studi di Milano, appartenente al Consiglio Superiore della Sanità. Ore 20 per l’aperitivo e alle 20.30 per la cena (€ 45). Prenotatzioni: Segreteria: Rosa Spano 3392236679 Sito: www.fridayclub.it www.fridayclub.it, e-mail: [email protected] [email protected]. Sabato 26 Domenica 27 maggio 2012 Cagliari Centro Comunale d’Arte e Cultura Exma, via san Lucifero 71. IV Emulation Day, Riunione delle Emulation Lodge Italiane organizzata dalla R∴L∴ Emulation Heredon n. 1224 all’Or∴ di Cagliari, con il patrocinio, richiesto, della provincia di Cagliari, del comune di Cagliari, del Collegio Circoscrizionale dei MM∴VV∴ della Sardegna. Programma: Sabato 26 ore 10,00: welcome coffee, ore 10,30 tavola rotonda; ore 13,00 light lunch; ore 15,30 Tornata Rituale, ore 21,00 Gala Dinner. Domenica 27: ore 10,00 welcome coffee; ore 10,30 conferenza pubblica; ore 13,00 light lunch. Per gli accompagnatori: sabato 26 ore 15,30 – 18,30 visita guidata alla città di Cagliari e al suo centro storico. pagina 47 di 51 spunti settimanali per meditare Segreteria organizzativa L∴ Heredom n. 1224 all’Or∴ di Cagliari, via Roma 93 09124 Cagliari 331 6892730 e-mail: [email protected] - www.heredom1224.it Sabato 26 maggio 2012 Cosenza ore 17,00 Holiday Inn di Cosenza. Convegno sul tema: “Scienza Scienza – Libertà” promosso dal Grande Oriente d’Italia, la R∴L∴ Francesco Ragione – Libertà Saverio Salfi n. 271 all’Or∴ di Cosenza. II° Giornata di Solidarietà del “Fiume Fiume Pensante” Concorso per n. 4 Borse di Studio per la migliore Ricerca in Pensante scienze Oncologiche, coordina: prof. Sergio Tursi Prato, Consigliere dell’Ordine del G.O.I., direttore responsabile Telitalia; saluti: on. Mario Oliverio, Presidente Provincia di Cosenza; on. Gianpaolo Chiappetta, Consigliere Regionale e Membro del Consiglio d’Europa; dr. Antonio Seminario, Presidente del Collegio dei MM∴VV∴. della Calabria. Introduce l’avv. Antonio Giancarlo Perfetti, Gran Maestro Aggiunto del G∴.O∴I∴. Intervengono: prof. Sebastiano Andò, Preside Facoltà di Farmacia e Scienze della Nutrizione e della Salute Università degli Studi della Calabria; prof. Vincenzo Ferrari, Ordinario di Diritto Privato, Università degli Studi della Calabria; avv. Ernesto d’Ippolito, Presidente dell’Accademia Cosentina; ing. Domenico Cavaliere, M∴V∴ della R∴L∴ Francesco Saverio Salfi; dr. Angelo Badolati, giornalista Scrittore; dr. Marco Cimino, Garante d’Amicizia del G∴O∴I∴; prof. Mario Caligiuri, Assessore Culturale Regione Calabria. Conclusioni: avv. Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia. Seguirà agape bianca presso il ristorante del Holiday Inn. Per informazioni e prenotazioni: Salvatore Picchierri 328 8228767 Francesco Greco 335 1023254. Lunedì 28 maggio 2012 ell’Arco rco,, 1. Tornata Rituale in Mantova ore 20,45 Casa Massonica, via d ell’A rco Camera di Mezzo della R∴L∴ Martiri di Belfiore n. 61 all’Or∴ di Mantova. Vigevano ore 20,00 Casa Massonica, via Cairoli , 26. Tornata Rituale della R∴L∴ Giannitti Viglebanum n. 1375 all’Or∴ Vigevano. L'agenda dei Lavori prevede tracciamento di una tavola su: “Le statue”. Le tre statue (Ao) ocalità Soleil,, 16. Tornata Rituale Chatillon (A o) ore 20,30 Casa Massonica in lloc oc alità Soleil della R∴L∴ Montblanc n. 1197 all’Or∴ di Saint Vincent (Ao). Sanremo Sanre mo (Im) ore 21,00 Casa Massonica, via Vesco , 36. Tornata Rituale, ritualità Emulation, della R∴L∴ Lando Conti n. 1058 Or∴ di Sanremo (Im). Rucellai,, 23. Tornata Rituale della Milano ore 20,30 Casa Massonica, via Rucellai R∴L∴ Umanità e Progresso n. 608 Or∴ di Milano. pagina 48 di 51 spunti settimanali per meditare Somma Lombardo (Va) ore 18,30 Castello Visconti di S an Vito. Tornata Rituale, ritualità Emulation, della R∴L∴ Porta d’Europa n. 1390 all’Or∴ di Ispra. L’agenda dei Lavori prevede cerimonia di Iniziazione di profani. Dopo i Lavori i Fratelli si intratterranno in agape conviviale, per informazioni o preannunciare la presenza [email protected] [email protected]. Martedì 29 maggio 2012 Rucellai,, 23. Tornata Rituale della Milano ore 20,00 Casa Massonica, via Rucellai R∴L∴ Avalon n. 1173 Or∴ di Milano. I Lavori prevedono tracciamento di una tavola. Giovedì 31 maggio, Venerdì 1 e sabato 2 giugno 2012 Porto,, 6 . 3° Raduno Italiano Masonic Bologna Nuovo Hotel del Porto, via del Porto Bikers, organizzato dal Masonic Motorcycle International Club - Chapter 45 Italy. Programma del raduno: venerdì 1° giugno 2012 Ore 8,00 - Pieno carburante moto a cura dei partecipanti. Ore 8,15 - Partenza per Sant’Agata Bolognese sede della Lamborghini S.p.A. Ore 9,30 - Visita guidata della Factory e del Museo Lamborghini Lamborghini. Ore 11,30 - Trasferimento a Pontecchio Marconi e sosta al Mausoleo di Guglielmo Marconi. Ore 13,00 - Pausa lunch. Ore 13,30 - Spostamento a Borgo Panigale sede della Ducati S.p.A. Ore 14,30 - Visita guidata della Factory e del Museo Ducati Ducati. Ore 18,30 - Arrivo in albergo (Nuovo Hotel del Porto - via del Porto, 6 Bologna. Ore 20,30 - Cena a due passi dalla scenografica piazza Maggiore, presso il Pizzas Ristorante Italiano (via dei Musei, 2/4 – Bologna). Sabato 2 giugno 2012 Ore 8,30 - Pieno carburante moto a cura dei partecipanti. Ore 9,00 Partenza per il giro turistico alla scoperta del paesaggio appenninico toscoemiliano e delle storiche curve dei mitici Passi della Raticosa e della Futa Futa. Ore 9,30 - Trasferimento a Rastignano e percorrenza della Strada di Fondovalle Savena. Ore 10,00 - Sosta a Livergnano per ammirare le Case roccia.. Ore 10,30 - Percorrenza della storica Strada della Mille scavate nella roccia Miglia S.S. n. 65 Bologna-Firenze. Ore 11,00 - Terrazza panoramica di Loiano: sosta veloce per foto. Ore 11,30 - Pausa caffè al Passo della Raticosa, classico punto di ritrovo dei motociclisti. Ore 12,00 - Passo della Futa: visita del Cimitero Militare Germanico Germanico. Ore 12,30 - Lago Brasimone. Pausa pranzo a buffet presso un locale Ristorante Italia. Ore 15,00 Spostamento verso Vergato e percorrenza delle famose Curve di Cereglio Cereglio. Ore 17,00 - Sosta caffè in piazza a Savigno. Ore 18,00 circa - Arrivo in albergo, Nuovo Hotel del Porto - via del Porto, 6 Bologna. Ore 20,30 - Cena di gala all’ all’Antica Cacciatore, via Caduti di Casteldebole, 25 – Antica Trattoria del Cacciatore Bologna. pagina 49 di 51 spunti settimanali per meditare Domenica 3 giugno 2012: Ore 8,30 - Pieno carburante moto a cura dei partecipanti. Ore 9,00 - Partenza del giro panoramico per il Santuario della dell’Osservanza. Ore 10,30 – Rientro a Madonna di San Luca e del Monte dell’Osservanza Bologna città con sosta nel centro storico per foto ricordo. Ore 12,00 Ritorno al Nuovo Hotel del Porto e scioglimento della manifestazione. Rientro libero per le varie destinazioni dei partecipanti. I Fratelli organizzatori dell’evento sono a disposizione per qualsiasi necessità Fr∴ Antonio Biancofiore +39 338 6738479, Fr∴ Sergio Sarri +39 339 4032888. www.mmci.it. www.mmci.it Giovedì 31 maggio 2012 Alberti,, 36 Tornata Sansepolcro (Ar) ore 20,00 tempio in v ia Cherubino Alberti Rituale della R∴L∴ Giulio Mazzon n. 1358 Or∴ di Civitella in Val di Chiana (Ar). Capitolo Selene” n. 14 all’Or all’Or∴ Genova – il 23 giugno 30° anniversario del Ca pitolo “Selene Selene ∴ di Genova. Prenotazioni entro il 31 maggio alla segreteria dell’Ordine Genova [email protected] 339 8936458. Venerdì 1 giugno Novara ore 20,30 Casa Massonica, via Archivio 5. Tornata Rituale della R∴L∴ Alessandro Antonelli n. 857 all’Or∴ di Novara. I Lavori prevedono cerimonia di Passaggio al Gr∴ di Compagno di Mestiere di un Fr∴ Apprendista che ha ben Lavorato e merita l’aumento di paga. Sabato 2 e Domenica 3 giugno 2012 d'Elba-- Portoferraio “Acacia 2012” 2012”.. il tradizionale appuntamento Isola d'Elba organizzato dai fratelli dell’isola d’Elba. pagina 50 di 51 spunti settimanali per meditare La presente lista di diffusione di Accadimenti è a carattere privato e riservato. In ogni caso e in qualsiasi momento, chi non volesse ricevere, per qualsiasi motivo, queste notizie o le ricevesse ad indirizzo non gradito, è pregato di segnalarmelo e provvederò ad escludere o modificare l’indirizzo dalla lista. Privacy: Coloro che desiderano ancora ricevere comunicazioni da questo Privacy indirizzo di posta elettronica, in ottemperanza alle disposizioni in materia di dall’’1.1.2004 (T.U. sulla tutela della privacy emanato invii telematici in vigore dall con D. Lgs. 196/2003 pubblicato sulla G.U. n. 174), devono fornire apposita all’’invio. LL’’autorizzazione si intende approvata tramite autorizzazione all silenzio assenso. Viceversa, se qualcuno dei destinatari, successivamente e in qualsiasi momento, mento, desiderasse essere cancellato, può comunicarlo inviando una emo ePOSTA””. mail con scritto “ CANCELLAMI DALLA TUA POSTA Infine, se siete a conoscenza di altri che sono interessati a ricevere la posta, dite loro di comunicarlo inviando una ee--mail con scritto “ I SCRIVIMI ALLA POSTA””, riportando i propri dati (nome, cognome, contatto telefonico, TUA POSTA R∴ mail … e, importante, Grado, R ∴ Loggia con n., Oriente, Obbedienza e quant’’altro utile). quant T∴F∴A∴ Cesare. Lorenzi∴ Cesare Marco De Lorenzi ∴ (Medico Chirurgo Dentista) R∴L∴ Missori – Risorgimento n. 640 all’Or∴di Milano G∴O∴I∴ e-mail: [email protected] ----- [email protected] cell. 335.6060744 - fax 02.700411810 / 02.700502723 riservatezza: Il presente messaggio, corredato dei relativi allegati, Nota di riservatezza contiene informazioni da considerarsi strettamente confidenziali, ed è destinato esclusivamente al destinatario sopra indicato, il quale è l’unico autorizzato ad usarlo, copiarlo e, sotto la propria responsabilità, diffonderlo. Chiunque ricevesse questo messaggio per errore o comunque lo leggesse senza esserne legittimato è avvertito che trattenerlo, copiarlo, divulgarlo, distribuirlo a persone diverse dal destinatario è severamente proibito, ed è pregato di rinviarlo immediatamente al mittente distruggendone l’originale. Grazie. 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