Avviso Pubblico Giovani per il Sociale

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Avviso Pubblico Giovani per il Sociale
CITTA’ DI LAMEZIA TERME
Provincia di Catanzaro
AVVISI PUBBLICI
“GIOVANI PER IL SOCIALE”
E “GIOVANI PER LA VALORIZZAZIONE DEI BENI PUBBLICI”
DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
DIPARTIMENTO DELLA GIOVENTÙ E DEL SERVIZIO CIVILE
NAZIONALE
AVVISO PUBBLICO DEL COMUNE DI LAMEZIA
PER I SOGGETTI INTERESSATI A PRESENTARE PROGETTI
DI INTERESSE DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE
DA REALIZZARE UTILIZZANDO
IMMOBILI E LOCALI DI PROPRIETÀ COMUNALI.
1
CAPO I
AVVISI PUBBLICI GIOVANI PER IL SOCIALE
E GIOVANI PER LA VALORIZZAZIONE DEI BENI PUBBLICI
ARTICOLO 1
Piano di Azione di Coesione
1. Il Piano di Azione di Coesione (aggiornamento dell’11 maggio 2012 e, in particolare la Scheda
Intervento n. 2.2 “Azione prevede specifiche azioni mirate alla promozione e alla realizzazione di
progetti promossi da giovani e da soggetti delle categorie svantaggiate per l’infrastrutturazione
sociale e la valorizzazione dei beni pubblici nel Mezzogiorno.
2. Il Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale della Presidenza del Consiglio dei
Ministri, con Decreto del Capo Dipartimento n. 7/2012del 30 ottobre 2012, ha approvato l’Avviso
Pubblico Giovani per il Sociale per la promozione ed il sostegno di azioni volte al rafforzamento
della coesione sociale ed economica dei territori delle Regioni Obiettivo Convergenza, tese al
potenziamento degli interventi diretti ai giovani e finalizzate all’inclusione sociale e alla crescita
personale, per un importo pari a € 23.709.000,00.
3. Il Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale della Presidenza del Consiglio dei
Ministri, con Decreto del Capo Dipartimento n. 8/2012del 30 ottobre 2012 ha approvato l’Avviso
Pubblico Giovani per la Valorizzazione dei Beni Pubblici per la presentazione di progetti per la
promozione ed il sostegno di interventi tesi alla valorizzazione di beni demaniali ovvero
patrimoniali, disponibili o non disponibili, di proprietà di una Pubblica Amministrazione, al fine di
facilitare l’accessibilità e la fruizione da parte della collettività e favorire la promozione di
imprenditoria e occupazione sociale giovanile nelle Regioni Obiettivo Convergenza, per un
importo pari a € 12.763.000,00.
ARTICOLO 2
Avviso Pubblico Giovani per il Sociale
1. L’Avviso Pubblico Giovani per il Sociale prevede la promozione ed il sostegno di azioni volte al
rafforzamento della coesione sociale ed economica dei territori delle Regioni Obiettivo
Convergenza, tese al potenziamento degli interventi diretti ai giovani e finalizzate all’inclusione
sociale e alla crescita personale.
2. L’Avviso Pubblico Giovani per il Sociale intende favorire la diffusione della cultura della
legalità, dell’inclusione sociale, del rispetto dell’obbligo scolastico, dell’orientamento al mercato
del lavoro ai fini del rafforzamento della coesione sociale nelle Regioni dell’Obiettivo
Convergenza (Calabria, Campania, Puglia, Sicilia).
3. L’Avviso Pubblico Giovani per il Sociale prevede la selezione e il finanziamento di Progetti,
presentati da Enti e Organizzazioni del Privato Sociale, per l’infrastrutturazione e l’inclusione
sociale nelle Regioni dell’Obiettivo Convergenza, anche in forma di servizi collettivi, finalizzati a
proporre:
2
a) interventi tesi alla diffusione della legalità tra i giovani, attraverso l’impegno civico e la
partecipazione attiva nelle problematiche sociali, la cooperazione in attività di sostegno alle
fasce deboli, la promozione di attività che avvicinano i giovani alle istituzioni;
b) attività di sostegno alla formazione educativa e didattica, finalizzate al rispetto dell’obbligo
scolastico anche nell’ottica del rafforzamento dei legami generazionali, dell’inclusione
sociale, della capacità di apprendimento e delle pari opportunità;
c) interventi innovativi tesi alla valorizzazione delle culture e delle tradizioni, del dialogo tra
identità culturali e religiose, alla diffusione delle nuove tecnologie in ambiti occupazionali,
sociali, culturali, alla promozione della cittadinanza Europea ed alla conoscenza di opportunità
e strumenti della Comunità stessa;
d) attività tese alla valorizzazione del capitale umano di eccellenza in ambito tecnico, scientifico,
creativo, che offrano le opportunità di accrescere le conoscenze dei giovani con spiccate
attitudini, affinare le loro potenzialità ed impiegarli anche nella trasmissione delle stesse.
ARTICOLO 3
Avviso Pubblico Giovani per la Valorizzazione dei Beni Pubblici
1. L’Avviso Pubblico Giovani per la Valorizzazione dei Beni Pubblici prevede la presentazione di
progetti per la promozione ed il sostegno di interventi tesi alla valorizzazione di beni demaniali
ovvero patrimoniali, disponibili o non disponibili, di proprietà di una Pubblica Amministrazione,
al fine di facilitare l’accessibilità e la fruizione da parte della collettività e favorire la promozione
di imprenditoria e occupazione sociale giovanile nelle Regioni Obiettivo Convergenza.
2. L’Avviso Pubblico Giovani per la Valorizzazione dei Beni Pubblici intende favorire la
promozione di imprenditoria e occupazione sociale giovanile e in particolare le Azioni Progettuali
volte allo sviluppo delle risorse e dei beni del territorio.
3. L’Avviso Pubblico Giovani per la Valorizzazione dei Beni Pubblici prevede la selezione e il
finanziamento di Progetti, presentati da Enti e Organizzazioni del Privato Sociale, per
l’infrastrutturazione e l’inclusione sociale nelle Regioni dell’Obiettivo Convergenza, anche in
forma di servizi collettivi, finalizzati ad incentivare:
a) la promozione di imprenditoria/occupazione sociale giovanile;
b) la gestione auto-sostenibile ai fini della valorizzazione e della piena fruizione dei beni
demaniali ovvero patrimoniali disponibili e non disponibili di proprietà di una Pubblica
Amministrazione (ad esempio beni ambientali, storici artistici, confiscati alla criminalità
organizzata, etc.).
ARTICOLO 4
Soggetti Proponenti Ammissibili per la Presentazione dei Progetti
1. Gli Avvisi Pubblici Giovani per il Sociale e Giovani per la Valorizzazione dei Beni Pubblici
sono finalizzati a promuovere e sostenere progetti del Privato Sociale nei territori delle Regioni
dell’Obiettivo Convergenza.
2. Il Privato Sociale, rappresentato da associazioni, cooperative sociali, organizzazioni di
volontariato, enti senza scopo di lucro, può dare, con un ruolo non sostitutivo ma complementare a
quello pubblico, un contributo significativo, utile alla strutturazione di risposte coerenti con i
fabbisogni di coesione sociale.
3
3. Le Azioni Progettuali previste dagli Avvisi Pubblici Giovani per il Sociale e Giovani per la
Valorizzazione dei Beni Pubblici devono essere realizzate attraverso il coinvolgimento attivo dei
giovani fino a 35 anni, prevedendone una presenza prevalente secondo le modalità specificate
negli Avvisi Pubblici medesimi.
4. Gli Avvisi Pubblici Giovani per il Sociale e Giovani per la Valorizzazione dei Beni Pubblici
prevedono che le Azioni Progettuali devono avere come beneficiari diretti giovani di età compresi
tra i 14 ed i 35 anni.
5. Gli Avvisi Pubblici Giovani per il Sociale e Giovani per la Valorizzazione dei Beni Pubblici
prevedono che i Soggetti Proponenti le Azioni Progettuali possono essere enti e organizzazioni del
privato sociale singoli o associati in ATS (Associazione Temporanea di Scopo) che rientrano nelle
seguenti categorie:
a)
associazioni di promozione sociale, di cui alla legge 7 dicembre 2000 n. 383:
b) cooperative sociali, di cui alla legge 8 novembre 1991 n. 381;
c) organizzazioni di volontariato, di cui alla legge 11 agosto 1991 n. 266;
d) organizzazioni non lucrative di utilità sociale iscritte all’Anagrafe Unica delle Organizzazioni
Non Lucrative di Utilità Sociale, di cui al Decreto Ministeriale n. 266 del 18 luglio 2003;
e) fondazioni, enti morali, enti ecclesiastici e associazioni la cui ordinaria attività e le cui finalità
istituzionali non siano incompatibili con le finalità del suddetto Avviso Pubblico;
f) organizzazioni non governative (ONG), costituite ai sensi della legge n. 49/87.
6. Gli Avvisi Pubblici Giovani per il Sociale e Giovani per la Valorizzazione dei Beni Pubblici
prevedono che il Soggetto Capofila dell’ATS o il singolo Soggetto proponente deve:
a)
essere stato costituito prima del 31 dicembre 2011 in forma di atto pubblico oppure di
scrittura privata registrata;
b) avere sede legale e/o operativa in una delle Regioni dell’Obiettivo Convergenza (Calabria,
Campania, Puglia, Sicilia);
c) avere la maggioranza degli organi direttivi costituita da giovani tra i 18 e i 35 anni e che
impieghino nelle attività progettuali almeno il 70% di figure professionali con un’età
compresa nella stessa fascia, ovvero
d) avere la rappresentanza negli organi direttivi di giovani tra i 18 e i 35 anni e che impieghino
nelle attività progettuali almeno il 90% di figure professionali con un’età compresa nella
stessa fascia;

la scadenza per la presentazione delle Azioni Progettuali a valere sul suddetto Avviso Pubblico
Giovani per il Sociale è fissata al 31 gennaio 2013.
ARTICOLO 5
Termini di Scadenza per la Presentazione dei Progetti
1. La scadenza per la presentazione delle Azioni Progettuali a valere sul suddetto Avviso Pubblico
Giovani per il Sociale è fissata al 31 gennaio 2013.
2. La scadenza per la presentazione delle Azioni Progettuali a valere sul suddetto Avviso Pubblico
Giovani per la Valorizzazione dei Beni Pubblici è fissata al 5 febbraio 2013.
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CAPO II
AVVISIO PUBBLICO DEL COMUNE DI LAMEZIA TERME
ARTICOLO 6
Finalità dell’Avviso Pubblico
1. L’Amministrazione Comunale di Lamezia Terme condivide le finalità degli Avvisi Pubblici
Giovani per il Sociale e Giovani per la Valorizzazione dei Beni Pubblici, pubblicati dal
Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale della Presidenza del Consiglio dei
Ministri relativo alla promozione ed al sostegno di azioni volte al rafforzamento della coesione
sociale ed economica dei territori delle Regioni Obiettivo Convergenza, tese al potenziamento
degli interventi diretti ai giovani e finalizzate all’inclusione sociale e alla crescita personale.
2. L’Amministrazione Comunale di Lamezia Terme intende sostenere, in coerenza con le proprie
politiche sociali, la presentazione di Proposte Progettuali proposte da Enti e Organizzazioni del
Privato Sociale che operano nel territorio comunale e finalizzate a migliorare l’infrastrutturazione
sociale e i processi di inclusione sociale nella Città di Lamezia Terme e più in generale nel
comprensorio lametino.
3. L’Amministrazione Comunale di Lamezia Terme ha predisposto il presente Avviso Pubblico,
collegato con gli Avvisi Pubblici Giovani per il Sociale e Giovani per la Valorizzazione dei
Beni Pubblici pubblicato dal Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale della
Presidenza del Consiglio dei Ministri, finalizzato a :

promuovere la presentazione di Proposte Progettuali sugli Avvisi Pubblici Giovani per il
Sociale e Giovani per la Valorizzazione dei Beni Pubblici proposte da Enti e
Organizzazioni del Privato Sociale che operano nel territorio comunale e finalizzate a
migliorare l’infrastrutturazione sociale e i processi di inclusione sociale nella Città di Lamezia
Terme e più in generale nel comprensorio lametino;

dare evidenza pubblica ai Progetti e ai Servizi Collettivi di interesse del Comune di Lamezia
Terme che possono essere proposti da Enti e da Organizzazioni del Privato Sociale per la
realizzazione, a valere sugli Avvisi Pubblici Giovani per il Sociale e Giovani per la
Valorizzazione dei Beni Pubblici, utilizzando gli immobili e i locali di proprietà
dell’Amministrazione Comunale.
ARTICOLO 7
Progetti e Servizi Collettivi Ammissibili all’Avviso Pubblico
1. L’Amministrazione Comunale di Lamezia Terme ha individuato i seguenti Progetti e Servizi
Collettivi che possono essere proposti da Enti e da Organizzazioni del Privato Sociale per la
realizzazione, a valere sugli Avvisi Pubblici Giovani per il Sociale e Giovani per la
Valorizzazione dei Beni Pubblici, utilizzando gli immobili e i locali di proprietà
dell’Amministrazione Comunale di seguito indicati:
A. Progetto “Last Minute Market”, da realizzare nel Mercato Coperto di Piazza Botticelli
utilizzando la Galleria del Piano Terra e uno dei Box e/o nel Mercato Coperto di Nicastro.
B. Progetto “Cittadella del Baratto”, da realizzare nel Mercato Coperto di Piazza Botticelli
utilizzando la Galleria del Piano Terra e uno dei Box e/o nel Mercato Coperto di Nicastro.
C. Progetto “Bottega della Legalità e della Solidarietà”, da realizzare in uno dei Box del Mercato
Coperto di Piazza Botticelli e/o in uno dei Box del Mercato Coperto di Nicastro.
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D. Progetto “Agenzia Sociale per la Casa”, da localizzare in alcuni Locali della Cittadella
dell’Altra Economia localizzati al 1° Piano del Mercato Coperto di Piazza Botticelli.
E. Progetto “Laboratori di Innovazione Sociale”, da localizzare in alcuni Locali della Cittadella
dell’Altra Economia localizzati al 1° Piano del Mercato Coperto di Piazza Botticelli.
F. Progetto “CoWorking a Lamezia Terme”, da localizzare in alcuni Locali della Cittadella
dell’Altra Economia localizzati al 1° Piano del Mercato Coperto di Piazza Botticelli.
G. Progetto “Laboratorio Artigianale Multifunzionale per l’Integrazione Sociale e Lavorativa di
Giovani ROM, Immigrati e Ex Detenuti, da realizzare nell’Area e nel Capannone localizzato
in Via Dei Marracini del Comune di Lamezia Terme (recuperato e attrezzato con il Progetto
Chance).
H. Progetto “Centro Sociale Intergenerazionale”, da realizzare nell’immobile e nell’area di
pertinenza localizzato in Via degli Oleandri.
I. Progetto “Caffè Letterario”, da realizzare in alcuni dei Locali del Piano Terra del Complesso
Monumentale del San Domenico anche a servizio della Biblioteca Comunale di Lamezia
Terme.
J. Progetto “Itinerari Culturali della Città di Lamezia Terme”, da realizzare utilizzando i seguenti
Locali: Punto Informativo del Castello Normanno - Svevo di Nicastro; Punto Informativo nel
Museo Archeologico di Lamezia Terme; Punto Informativo dell’Abbazia Benedettina e
dell’Area Archeologica di Terina (in corso di realizzazione).
K. Progetto “Spazi Aperti Giovani”, da localizzare nei Locali di Via Aldo Moro e nei Locali
dell’Ex Macello di Nicastro in Via Indipendenza.
2. L’Amministrazione Comunale di Lamezia Terme ha predisposto per ciascuno dei Progetti e dei
Servizi Collettivi definiti nel comma precedente, delle Schede Sintetiche, riportate in allegato al
presente Avviso Pubblico, con l’indicazione:

degli obiettivi da conseguire e delle attività da realizzare;

degli spazi utilizzabili per le attività progettuali.

delle modalità di assegnazione ai Soggetti Proponenti e delle relative modalità di utilizzazione.
ARTICOLO 8
Modalita’ di Presentazione delle Proposte Progettuali al Comune di Lamezia Terme
1. Gli Enti e le Organizzazioni del Privato Sociale che presentano, a valere sugli Avvisi Pubblici
Giovani per il Sociale e Giovani per la Valorizzazione dei Beni Pubblici, una o più Proposte di
Progetti e di Servizi Collettivi tra quelle elencate al precedente Articolo 7 e richiedono, per la
realizzazione, l’utilizzazione dei relativi immobili e locali di proprietà dell’Amministrazione
Comunale devono:
a) trasmettere al Comune di Lamezia Terme una copia cartacea della Documentazione del
Progetto trasmessa al Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale della
Presidenza del Consiglio dei Ministri. La medesima documentazione deve essere trasmessa
anche in formato digitale;
b) la Documentazione di cui al precedente Punto a) deve essere trasmessa al Comune di Lamezia
Terme contestualmente alla trasmissione al Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile
Nazionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri;
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c) la Documentazione di cui al precedente Punto a) deve essere trasmessa al Comune di Lamezia
in Busta Chiusa con la dicitura all’esterno “Avvisi Pubblici “Giovani per il Sociale” e
“Giovani per la Valorizzazione dei Beni Pubblici.
2. Gli Enti e le Organizzazioni del Privato Sociale che presentano, a valere sugli Avvisi Pubblici
Giovani per il Sociale e Giovani per la Valorizzazione dei Beni Pubblici, una o più Proposte di
Progetti e di Servizi Collettivi tra quelle elencate al precedente Articolo 7 possono dichiarare
esplicitamente di aver partecipato all’Avviso Pubblico del Comune di Lamezia Terme per
l’utilizzazione dei relativi immobili e locali di proprietà dell’Amministrazione Comunale
ARTICOLO 9
Valutazione delle Proposte Progettuali da parte del Comune di Lamezia Terme
1. L’Amministrazione Comunale di Lamezia Terme non effettuerà alcuna valutazione di merito sulle
Proposte Progettuali presentate a valere sugli Avvisi Pubblici Giovani per il Sociale e Giovani
per la Valorizzazione dei Beni Pubblici, in quanto recepirà i risultati delle valutazioni effettuate
dal Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale della Presidenza del Consiglio
dei Ministri.
2. L’Amministrazione Comunale di Lamezia Terme valuterà, per le Proposte Progettuali che saranno
approvate e finanziate dal Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale della
Presidenza del Consiglio dei Ministri, la compatibilità degli interventi e delle attività da realizzare
con le caratteristiche dei relativi immobili e locali di proprietà comunale.
ARTICOLO 10
Assegnazione dei Locali e degli Immobili ai Soggetti Vincitori degli Avvisi Pubblici
Giovani per il Sociale e Giovani per la Valorizzazione dei Beni Pubblici
3. L’Amministrazione Comunale di Lamezia Terme assegnerà, sulla base dei risultati della
valutazione di cui al precedente Comma 2, agli Enti e alle Organizzazioni del Privato Sociale che
risulteranno vincitori degli Avvisi Pubblici Giovani per il Sociale e Giovani per la
Valorizzazione dei Beni Pubblici gli immobili e i locali di proprietà dell’Amministrazione
Comunale per la realizzazione dei Progetti e dei Servizi Collettivi di cui al precedente Articolo 7.
4. Il periodo di assegnazione degli immobili e dei locali di proprietà dell’Amministrazione Comunale
per la realizzazione dei Progetti e dei Servizi Collettivi di cui al precedente Articolo 7 dipenderà
dalle specificità dei Progetti e comunque non sarà inferiore a tre anni.
5. I Soggetti, di cui al precedente Comma 1, che risulteranno assegnatari degli immobili e dei locali
di proprietà dell’Amministrazione Comunale per la realizzazione dei Progetti e dei Servizi
Collettivi di cui al precedente Articolo 7, dovranno:
a) garantire la pulizia, la manutenzione ordinaria e la sorveglianza degli immobili e dei locali;
b) il pagamento delle utenze connesse all’utilizzo degli immobili e dei locali (acqua, energia
elettrica, etc.);
c) trasmettere all’Amministrazione Comunale, prima dell’assegnazione degli immobili e dei
locali un Piano di Gestione dal quale dovrà emergere la non finalità di lucro dell’attività
proposta. In particolare eventuali tariffe per accedere ai servizi a carico degli utenti dei servizi
d dovranno essere determinate nella misura necessaria alla esclusiva copertura dei costi di
gestione dei servizi stessi.
ARTICOLO 10
7
Trattamento dei Dati Personali
1. I dati dei quali l’Amministrazione Comunale entrerà in possesso nell’ambito del presente Avviso
Pubblico saranno trattati nel rispetto del D. Lgs. 30 giugno 2003, n. 196 e successive modifiche ed
integrazioni.
2. Il titolare del trattamento dei dati personali è il Comune di Lamezia Terme. I dati personali forniti
dai soggetti partecipanti saranno trattati esclusivamente per finalità connesse all’espletamento
dell’Avviso Pubblico.
ARTICOLO 11
Informazioni
1. Il Responsabile del Procedimento per il Bando Pubblico è l’Ing. Albina Farace – Settore Sviluppo
Economico del Comune di Lamezia Terme.
2. I Soggetti proponenti potranno richiedere informazioni in merito alle finalità, ai contenuti e alle
modalità di partecipazione al presente Avviso Pubblico presso:
Comune di Lamezia Terme
Via Senatore A. Perugini – Lamezia Terme.
E.Mail: [email protected]
Tel. 0968 – 207240
3. Il presente Avviso Pubblico può essere scaricato presso il seguente indirizzo internet:
www.comune.lamezia-terme.cz.it.
ALLEGATI

Allegato A – Schede Sintetiche dei Progetti e dei Servizi Collettivi Ammissibili all’Avviso
Pubblico.
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ALLEGATO A
SCHEDE SINTETICHE
DEI PROGETTI E DEI SERVIZI COLLETTIVI
AMMISSIBILI ALL’AVVISO PUBBLICO
A. PROGETTO “LAST MINUTE MARKET”, DA REALIZZARE NEL MERCATO COPERTO DI
PIAZZA BOTTICELLI UTILIZZANDO LA GALLERIA DEL PIANO TERRA E UNO DEI BOX E/O
NEL MERCATO COPERTO DI NICASTRO.
Dal 1974 ad oggi lo spreco alimentare nel mondo è aumentato del 50%. II 40% del cibo prodotto
negli Stati Uniti viene gettato. In Gran Bretagna si buttano tra i rifiuti 6,7 milioni di tonnellate di
cibo ancora perfettamente consumabile, per un costo annuale di 10 miliardi di sterline. In Svezia
in media ogni famiglia getta via il 25% del cibo acquistato. In Italia, ogni anno, se ne perde una
quantità che potrebbe soddisfare i fabbisogni alimentari per l’intero anno di tre quarti della
popolazione italiana, vale a dire di 44.472.914 abitanti.
Lo spreco alimentare è stato per troppo tempo sottostimato, poco indagato e poco documentato.
Solo negli ultimi anni, complici la persistente crisi economica globale e il crescente allarme per il
cambiamento climatico, si è acuita l’attenzione per questo problema.
L’Associazione “Last Minute Market”, promossa da un professore universitario e da un gruppo di
laureati, analizzando lo spreco nei suoi aspetti economici, sociali e ambientali, è riuscita ad
attivare un sistema virtuoso che recupera gli "scarti" facendoli arrivare direttamente sulla tavola
dei più bisognosi. Nasce il "cibo della solidarietà", un progetto innovativo sia per l'Italia che per
l'estero. Nel recupero, anche i prodotti non alimentari. Il Sito Internet dell’Associazione è
http://www.lastminutemarket.it/.
Di seguito si riportano alcuni esempi di Progetti Last Minute Market ealizzati grazie all'intervento
delle Istituzioni locali.
Ospedali.
Da uno degli ospedali di Bologna si recuperano ogni giorno 30 pasti pronti presso la mensa, per un
valore complessivo di oltre 35.000 euro all'anno.
Farmacie.
A Ferrara si recuperano, presso le farmacie comunali, parafarmaci e farmaci da banco per un
valore complessivo di circa 11.300 euro all'anno.
Scuole.
A Verona otto mense scolastiche recuperano circa 8 tonnellate all'anno di prodotto cotto che
corrispondono a circa 15.000 pasti.
Tassa sui Rifiuti.
In alcune città, grazie a un accordo tra istituzioni e aziende multiutility, si è riusciti a ottenere uno
sconto sulla Tariffa di Igiene Ambientale (TIA) includendo anche lo smaltimento di parafarmaci e
farmaci da banco.
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L’Amministrazione Comunale di Lamezia intende promuovere nell’ambito dell’Avviso Pubblico
“Giovani per il Sociale” la sperimentazione del Last Minute Market (LMM) in Città mettendo a
disposizione del Soggetto Proponente e Gestore e dei Giovani che saranno chiamati a realizzare il
Progetto la Galleria ed uno dei Box del Mercato Coperto di Piazza Botticelli e/o il Mercato
Coperto di Nicastro.
L’obiettivo è creare una rete locale in grado di avvicinare le imprese del territorio alle
Organizzazioni del Terzo Settore. In questo modo si prevengono e si riducono i rifiuti e si
recuperano i beni non utilizzati a scopo sociale. Il coinvolgimento attivo dell’Amministrazione
Comunale permetterà di strutturare il progetto in maniera più efficiente ed efficace. Infatti la
collaborazione con l’Amministrazione Comunale darà maggiore garanzia alla realizzazione del
Progetto e permetterà di offrire alle aziende partecipanti benefici in termini di comunicazione
sociale e/o sconti sulla tassa/tariffa dei rifiuti. Il Progetto “Last Minute Market della Città di
Lamezia Terme” potrà garantire alla Comunità lametina i seguenti vantaggi:

Prevenzione e riduzione della produzione dei rifiuti.

Ottimizzazione delle risorse disponibili.

Realizzazione di una Rete Locale tra Imprese e Terzo Settore.

Miglioramento dell’assistenza alle fasce più deboli della popolazione.

Sensibilizzazione della Comunità sulla riduzione degli sprechi.

Sperimentazione di un Progetto di rilevanza nazionale.
Il Progetto “Last Minute Market della Città di Lamezia Terme” dovrà essere definito ed attuato
individuando la miglior soluzione progettuale in funzione delle caratteristiche territoriali.
In particolare, nella fase di progettazione del Servizio Last Minute Market, dovranno essere
individuate le modalità e gli strumenti più efficaci per:

costituire e coordinare la Rete Locale;

incrociare al meglio la domanda e l’offerta;

monitorare il sistema di recupero;

attivare procedure in conformità con le normative vigenti;

realizzare percorsi comunicativi e informativi;

valutare gli impatti positivi sul territorio.
B. PROGETTO “CITTADELLA DEL BARATTO”, DA REALIZZARE NEL MERCATO COPERTO DI
PIAZZA BOTTICELLI UTILIZZANDO LA GALLERIA DEL PIANO TERRA E UNO DEI BOX E/O
NEL MERCATO COPERTO DI NICASTRO.
Il sistema economico attuale è indirizzato verso il consumismo, molto spesso si comprano oggetti
che non servono e si buttano via quelli vecchi. Non ce ne rendiamo ancora conto ma è un sistema
che non si può più sostenere.
L’Amministrazione Comunale di Lamezia Terme intende promuovere e realizzare, nell’ambito
dell’Avviso Pubblico “Giovani per il Sociale”, il Progetto “Cittadella del Baratto” finalizzato a
diffondere nuovi modelli di consumo orientati al benessere sociale e ambientale.
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Il fine del Progetto è educare ad un consumo critico e rilanciare una forma di scambio, il baratto,
che può essere concretamente applicata alla vita quotidiana. Per di più, il baratto, prestito e dono
sono azioni ad alto valore educativo. Ogni oggetto ha un proprio valore, a prescindere da quello
attribuito dal mercato.
Il Progetto “Cittadella del Baratto” intende rilanciare in tempi di crisi una delle pratiche più
antiche: il Baratto. In economia, il baratto è un’operazione di scambio bilaterale o multilaterale di
beni o servizi fra due o più soggetti economici (individui, imprese, enti, governi, ecc.) senza uso di
moneta. Bisogna ricominciare dalle piccole cose, ovvero dal riutilizzo degli oggetti che altrimenti
verrebbero buttati, in questa maniera oltre a cambiare metodo di vita si riesce anche ad arginare
l'inquinamento e la creazione smodata di spazzatura.
Gli oggetti usati da tempo vengono rivenduti a prezzi ribassati. Il Progetto “Cittadella del Baratto”
vuole tornare all'origine, a prima dell'utilizzo della moneta, allo scambio e al baratto, le prime
forme di commercio create dall'uomo.
Il Progetto “Cittadella del Baratto” vuole sostenere nella Città di Lamezia Terme gli scambi di
oggetti a costo zero, vuole aiutare e promuovere il baratto, vuole promuovere il riutilizzo degli
oggetti a prescindere che non servano più nella quotidianità, a prescindere dai momenti di crisi
economica. Il baratto è la forma di commercio più antica, forse anche la più funzionale perchè ci
mette alla ricerca di oggetti che realmente ci servono .
Tu possiedi l'oggetto X che a me serve, in cambio ti do l'oggetto Y che serve a te. Siamo entrambi
soddisfatti e per questa operazione non abbiamo dovuto sborsare un centesimo. L'economia non
avrà dei giovamenti ma per lo meno le nostre tasche e i nostri portafogli tireranno un sospiro di
sollievo, non dovremo comprare prodotti nuovi con prezzi che continuano ad aumentare e, in
alcuni casi riusciremo a svuotare cassetti delle nostre case pieni di oggetti inutilizzati non creando
spazzatura ed inquinamento.
Riutilizzare oggetti è un principio contrario al consumismo, ma se noi non sappiamo che fare per
esempio di una televisione guasta, potrebbe esistere chi la può riutilizzare riparandola o
utilizzando separatamente i suoi componenti non si può continuare all'infinito a comperare nuovi
oggetti perchè ce lo chiede il sistema, i nostri soldi non sono infiniti.
Le esperienze di baratto fino ad oggi promosse e realizzate nelle città consigliano di effettuare i
baratti all’interno di comunità locali e di ambiti territoriali delimitati per poter effettuare lo
scambio a mano.
Il Progetto “La Cittadella del Baratto” dovrà prevedere la realizzazione periodica del Mercatino
del Baratto” da realizzare nell’Atrio del Mercato Coperto di Piazza Botticelli e/o nel Mercato
Coperto di Nicastro e la realizzazione / gestione, in parallelo del Portale Web “La Cittadella del
Baratto”.
Il Mercatino del Baratto (abiti, libri, dischi, giocattoli, oggettistica, etc.) sarà un mercato in cui si
scambieranno oggetti di modico valore, usati o di propria produzione, che non abbiano valore
storico o artistico. Gli oggetti da barattare potranno avere qualsiasi provenienza. Nel Mercatino del
Baratto sarà vietato esporre e/o vendere animali vivi, oggetti di particolare valore
antiquario, metalli e pietre preziose, cicli o altri veicoli, prodotti alimentari, armi, materiali
esplodenti e combustibili, oggetti ingombranti, materiali pornografici.
I Soggetti che potranno partecipare al Mercatino del Baratto sono esclusivamente privati cittadini
e/o associazioni senza scopo di lucro che non svolgano attività commerciale in modo
professionale. L’attività di baratto deve essere effettuata in forma non imprenditoriale e deve avere
carattere del tutto occasionale.
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Il Portale Web “La Cittadella del Baratto” dovrà permettere lo scambio e il baratto circolare degli
oggetti nelle specifiche categorie previste. Il Portale sarà una community che non farà guadagnare
nulla ai barter, se non l’oggetto di scambio. Il Portale dovrà sostenere e supportare la
realizzazione di semplici azioni (baratto, prestito e dono) di consumo intelligente e promuove stili
di vita che tengano conto dell’impatto ambientale e sociale delle scelte quotidiane.
Il meccanismo di funzionamento del Portale dovrà essere semplice. L’utente dovrà registrarsi sul
sito con un proprio nickname e password e inserire nella sezione dedicata un’offerta di baratto
con la descrizione, l’immagine e le condizioni di scambio. Lo scambio potrà avvenire a mano (ad
es. presso il Mercatino), invio postale o corriere convenzionato. Inoltre dovrà essere possibile
interagire con i barter chiedendo maggiori informazioni, chiarimenti e notizie sull’oggetto senza
rilasciare dati personali e in uno spazio visibile a tutti coloro che accedono alla piattaforma web.
C. PROGETTO “BOTTEGA DELLA LEGALITÀ E DELLA SOLIDARIETÀ”, DA REALIZZARE IN
UNO DEI BOX DEL MERCATO COPERTO DI PIAZZA BOTTICELLI E/O IN UNO DEI BOX DEL
MERCATO COPERTO DI NICASTRO.
"Nelle Botteghe è possibile orientare azioni concrete e coraggiose per fini comuni, sviluppare
linguaggi e pensieri nuovi, per comunicare e per dimostrare che i valori dominanti non sempre
sono universalmente condivisi. Nelle Botteghe, laboratori di pace e di auto-sviluppo, di sobrietà
dei consumi e di condivisione, si impara ad essere cittadini del mondo, democratici e solidali, e a
contribuire al cambiamento concreto delle relazioni" (Carta dei Criteri del Commercio Equo e
Solidale 16 aprile 2005) 1
L’Amministrazione Comunale di Lamezia Terme, nell’ambito dell’Avviso Pubblico “Giovani per
il Sociale”, intende promuovere la realizzazione di una Bottega della Legalità e della Solidarietà
da realizzare in uno dei Box del Mercato Coperto di Piazza Botticelli e/o nel Mercato Coperto di
Nicastro.
La Bottega dei Prodotti della Solidarietà e della Legalità, del Consumo Etico e Sostenibile opererà
per la promozione e la vendita di prodotti realizzati nei Paesi in via di sviluppo, nei terreni e nei
beni confiscati alla criminalità organizzata e per il recupero e il riutilizzo, a fini sociali, di beni e
prodotti usati. Sono definiti prodotti della Solidarietà e della Legalità quelli provenienti da una
diversa relazione produttore - acquirente/consumatore proprio perché alla loro base vi è la
definizione di rapporti corretti e il più possibile diretti fra produttore e distributore. Di fatto,
concordando una linea di condotta delle parti che ne condividono i rischi, le responsabilità e gli
impegni, si riconosce ai produttori dei Paesi in via di sviluppo, e quelli operanti nei terreni e nei
beni confiscati alla criminalità organizzata un prezzo giusto, una remunerazione adeguata e
contratti lunghi, mentre ai distributori si garantisce il rispetto di regole precise di sicurezza e
l’eliminazione di alcuni passaggi intermedi nella catena dalla produzione al consumo.
I prodotti quindi (alimentari, tessile, abbigliamento, oggettistica per la casa e la persona, etc.)
sono rigorosamente artigianali, certificati dagli enti predisposti ad hoc presso ogni Paese.
1
Carta firmata dalle Approvata dall'Assemblea dei Soci AGICES di Chioggia (VE). REGISTRO AGICES e sistema di
controllo. Il sistema di controllo AGICES è certificato da ICEA - istituto per la certificazione etica e ambientale. Il
Registro AGICES qualifica le Organizzazioni italiane di Commercio Equo e Solidale verificando gli standard e gli
indicatori, che traducono in pratica i principi contenuti nella Carta Italiana dei Criteri del Commercio Equo e Solidale
, in maniera oggettiva e trasparente. Il sistema AGICES prevede un meccanismo a tre livelli: autovalutazione, verifica
interna e verifica esterna delle organizzazioni equosolidali. Con l'autovalutazione l’organizzazione italiana che vuole
iscriversi al Registro AGICES compila un modulo dove dichiara di rispettare i requisiti della Carta e dei Regolamenti
attuativi, fornendo tutti i documenti e le informazioni richieste a supporto.
12
Le materia prime sono rigorosamente naturali e i processi di trasformazione non prevedono l’uso
di materiali vietati dalle normative UE e nazionali in vigore. Ciascun prodotto recherà le
indicazioni (con riferimenti telefonici e varie) affinché i consumatori possano essere informati
sulla provenienza e processi di lavorazione e sui prezzi applicati dai produttori.
Il Soggetto Proponente e le Organizzazioni promotrici associate dovranno:

Promuovere iniziative di economia solidale al meglio delle proprie possibilità.

Sostenere le campagne di sensibilizzazione e pressione, condotte a livello nazionale ed
internazionale, volte a realizzare gli obiettivi del Commercio della Legalità e della Solidarietà

Essere senza fini di lucro.

Inserire, appena possibile, personale stipendiato all'interno della struttura, garantendo
un'adeguata formazione.

Valorizzare e formare i volontari e garantire loro la partecipazione ai processi decisionali.

Rendere disponibile alle Organizzazioni di Categoria rispetto ad attività di Commercio della
Legalità e della Solidarietà, impegnandosi alla trasparenza, l'accesso alle informazioni
riguardanti le proprie attività (commerciali e culturali).

Avviare e mantenere contatti diretti con esperienze marginali di auto-sviluppo locali, nazionali
ed internazionali al fine di stabilire una sorta di gemellaggio equosolidale, con ogni mezzo
idoneo a permettere la conoscenza di luoghi, persone, modalità di vita e di produzione che
possano associarsi ai concetti con cui si definisce il Commercio della Legalità e della
Solidarietà.
D. PROGETTO “AGENZIA SOCIALE PER LA CASA”, DA LOCALIZZARE IN ALCUNI LOCALI
DELLA CITTADELLA DELL’ALTRA ECONOMIA
LOCALIZZATI AL 1° PIANO DEL
MERCATO COPERTO DI PIAZZA BOTTICELLI.
Il Comune di Lamezia intende promuovere la costituzione di una Agenzia Sociale per la Casa sul
modello di esperienze già realizzate in Italia e all’estero. All’Agenzia il Comune trasferirà, sulla
base di un Programma di Edilizia Sociale condiviso, il proprio patrimonio immobiliare costituito
da immobili confiscati, terreni confiscati edificabili, immobili comunali con destinazione d’uso di
civile abitazione, etc.).
L’Agenzia Sociale per la Casa potrà realizzare direttamente nuove abitazioni accedendo alle
agevolazioni previste dalla normativa vigente e sperimentare modelli e tecniche di
autocostruzione.
L’Agenzia Sociale per la Casa progetterà e realizzerà servizi di housing sociale (mediazione
all’inserimento abitativo, gestione immobiliare integrata, microcredito, progetti volti a
promuovere le soluzioni abitative alternative come autocostruzione e autorecupero), destinati a
soggetti che non trovano nel mercato immobiliare pubblico e privato soluzioni ad un’adeguata
integrazione abitativa. I beneficiari dei servizi sono cittadini italiani e stranieri che non riescono
autonomamente accedere ad un alloggio in locazione.
I servizi di mediazione all’inserimento abitativo e microcredito includono l’orientamento al
mercato e nella normativa vigente nella materia delle locazioni, il supporto nella ricerca di un
alloggio in locazione, l’assistenza nella stesura delle pratiche contrattuali e l’erogazione dei
microprestiti non onerosi volti a coprire una parte delle spese derivanti dal contratto di locazione.
13
L’Agenzia Sociale per la Casa potrà gestire un fondo di rotazione e garanzia per erogazione dei
microprestiti non onerosi volti a coprire le prime spese di locazione. I servizi per la gestione
immobiliare integrata prevedono un insieme di azioni volte a favorire l’ingresso in alloggi a
titolarità dell’Agenzia o degli Enti Pubblici (Comune di Lamezia Terme, ATERP di Catanzaro)
per supportare le persone nella corretta conduzione di un alloggio e nell’uso consapevole dei
consumi energetici.
L’Amministrazione Comunale, nell’ambito dell’Avviso Pubblico “Giovani per il Sociale”,
intende, in collaborazione con il Soggetto Proponente, realizzare le attività propedeutiche alla
costituzione dell’Agenzia Sociale per la Casa e avviarne sperimentalmente le attività.
Nello specifico l’Amministrazione Comunale di Lamezia Terme intende realizzare, con la
collaborazione del Soggetto Proponente ed impegnando direttamente nelle attività i Giovani che
parteciperanno al Progetto, le seguenti attività:

confronto con tutte le Associazioni e gli Operatori Sociali della Città per pervenire alla
definizione dello Statuto e del Regolamento dell’Agenzia;

predisposizione di uno Studio di Fattibilità per individuare, anche sulla base di altre esperienze
realizzate in Italia ed in Europa, i modelli di gestione e di finanziamento delle attività e dei
servizi dell’Agenzia;

realizzazione di un Bando Pubblico per la selezione dei Soci dell’Agenzia Sociale per la Casa;

costituzione dell’Agenzia Sociale per la Casa;

avvio sperimentale delle attività dell’Agenzia Sociale per la Casa (24/36 mesi) con la
partecipazione diretta dei Giovani coinvolti nel Progetto.
L’Amministrazione Comunale di Lamezia Terme metterà a disposizione del Soggetto Proponente
e dei Giovani che parteciperanno al Progetto alcuni Locali del 1° Piano del Mercato Coperto di
Piazza Botticelli adeguatamente arredati.
La sperimentazione delle attività dell’Agenzia Sociale per la Casa potrà riguardare, nei 24/36 mesi
di avvio, le seguenti attività:

la partecipazione attiva al Progetto della Rete di Accoglienza Abitativa per i Lavoratori
Immigrati nei Centri Storici di Sambiase e Nicastro e al Progetto del Centro Servizi per
Immigrati. Questa attività è finalizzata alla successiva attività di gestione della Rete di
Accoglienza Abitativa e del Centro Servizi;

la partecipazione attiva al Progetto della Rete di Accoglienza Abitativa per i Nuclei Familiari
ROM residenti in Località Scordovillo (Moduli Prefabbricati, Alloggi di Edilizia Popolare,
Alloggi in Immobili di Proprietà Comunale). Questa attività è finalizzata alla successiva
attività di gestione della Rete di Accoglienza Abitativa;

la partecipazione attiva al Progetto di Rigenerazione Ambientale e Sociale del Quartiere
Savutano di Lamezia Terme finanziato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
nell’ambito del Piano Nazionale delle Città. Questa attività è finalizzata alla successiva attività
di gestione dei Servizi di Social Housing previsti dal Progetto.
14
E. PROGETTO “LABORATORI DI INNOVAZIONE SOCIALE”, DA LOCALIZZARE IN ALCUNI
LOCALI DELLA CITTADELLA DELL’ALTRA ECONOMIA LOCALIZZATI AL 1° PIANO DEL
MERCATO COPERTO DI PIAZZA BOTTICELLI.
L’aumento della capacità di agire di una collettività è interpretabile come un elemento di
facilitazione dello sviluppo di idee innovative di successo all’interno delle comunità e,
coinvolgendo partecipativamente i cittadini su progetti specifici, i progetti di innovazione sociale
così costruiti saranno più efficaci di alternative top-down nel rispondere a bisogni effettivi della
comunità stessa2.
L’innovazione sociale può essere definita come un insieme di nuove idee (prodotti, modelli e
servizi) che riescono simultaneamente a soddisfare i bisogni sociali più efficacemente rispetto alle
alternative e, al contempo, a creare nuove relazioni sociali o collaborazioni solide. E’ pertanto una
forma di innovazione che riesce a rispondere immediatamente a problemi sociali e che,
contemporaneamente, aumenta la capacità di agire collettivo della società stessa.
“Innovazione” si riferisce alla capacità di creare e implementare nuove idee al fine di scoprire
valori. “Sociale” si riferisce al tipo di valore che l’innovazione si aspetta di scoprire: un valore che
è meno legato al profitto e di più a tematiche quali la solidarietà, il benessere e la qualità della
vita. Il significato di “Sociale” ha portato ai tre seguenti differenti approcci, tra di loro fortemente
interrelati, quando si parla di innovazione sociale:

il primo approccio definisce come beneficiari dei processi di innovazione sociale le persone
svantaggiate, i cui bisogni non sono soddisfatti dal mercato o dalle istituzioni pubbliche;

il secondo approccio è più ampio e prende in esame l’intera società, assegnando ai processi di
innovazione sociale il compito di contribuire a costruire una società più equa, con diffuso
benessere sociale, in definitiva migliore dell’attuale;

il terzo approccio è ancora più ampio e punta ad un cambiamento di prospettiva, assegnando ai
processi di innovazione sociale il compito di contribuire a modificare il modo in cui le persone
partecipano alla vita democratica attraverso la maggiore conoscenza dei problemi e la piena
condivisione delle scelte.
Un’innovazione sociale, oltre ad un dichiarato intento sociale, ha quindi anche tipicamente un
effetto di empowerment nei confronti delle persone che ne beneficiano. I processi di Innovazione
Sociale sono quindi processi in divenire, parte di un percorso più grande verso la società della
conoscenza e i nuovi modelli di weconomy. Basti pensare infatti, che fino all’anno scorso non
esisteva neanche una definizione su wikipedia.
Il termine “Innovazione Sociale” nasce a partire dagli anni ’60, sulla base degli scritti del
sociologo britannico Michael Young, per definire una tipologia d’innovazione molto specifica:
innovazione con un dichiarato obiettivo di carattere sociale, volta a risolvere i problemi di quelle
comunità di persone o di quegli ecosistemi che tipicamente sono vittime dei processi di
modernizzazione.
2
http://ec.europa.eu/bepa/pdf/publications_pdf/social_innovation.pdf.
15
Il 2010 rappresenta l’anno della “svolta”, l’innovazione sociale arriva al cuore dell’Europa, che
per la prima volta abbina al concetto di “innovazione” l’aggettivo “sociale”. Parliamo di svolta
perchè con l’iniziativa della Commissione Europea “Innovation Union”, l’innovazione sociale
diventa la “bandiera” delle Strategia Europea 2020 per la crescita nel prossimo decennio.
Nel 2011 viene annunciata a Bruxelles la SIE - Social Innovation Europe
(http://socialinnovationeurope.eu/). Si tratta di una piattaforma web, finanziata dalla Commissione
Europea, volta a creare un Europa dinamica, imprenditoriale e innovativa. Un network, un luogo
di incontro, virtuale e reale, per innovatori sociali, imprenditori, organizzazioni no-profit, politici e
chiunque altro si ispiri ai principi dell’innovazione sociale in Europa. La SIE è una piattaforma
online che permette di mettere in contatto i progetti, di condividere le esperienze, di accedere alla
banca dati delle informazioni sulle attuali policy in materia, di sviluppare modelli di
finanziamento e investimento di iniziative locali di innovazione sociale.
Anche in Italia l’Innovazione Sociale sta muovendo passi significativi. Nel 2011 si è svolta a
Roma la
“Social Innovation Week” durante la quale è stato discusso il Manifesto
dell’Innovazione Sociale che recita testualmente “… l’innovazione non può definirsi in modo
univoco, se non rispetto agli obiettivi e ai risultati che produce per il territorio, la società e le
persone. Le innovazioni sociali sono le nuove idee per risolvere le pressanti sfide sociali ed
ambientali che ci circondano. Impossibile ingabbiarle in un codice, in una formula, in una
equazione, in una definizione ….. l’innovazione sociale è intesa come la capacità, l’abilità, la
forza di una società di comprendere, analizzare, affrontare e risolvere i suoi problemi socioambientali …. l’innovazione sociale può essere un prodotto, un processo, una tecnologia, ma
anche un principio, un idea, un atto normativo, un movimento, un’azione o combinazioni di
queste.”
Gli innovatori sociali sono persone che guardano ai problemi e alle loro soluzioni con metodo
scientifico. Per gli innovatori sociali gli incentivi economici, che dominano un libero sistema di
mercato, devono innanzitutto sposare un “sistema valoriale”: un set di principi etici e sostenibili
che devono permeare l’iter generativo e l’implementazione di qualunque processo di innovazione
sociale. I tratti distintivi di un innovatore sociale sono: un forte sistema valoriale, una passione per
i temi trattati, una visione di lungo termine, una tendenza a fuoriuscire dagli schemi prescritti, un
atteggiamento criticamente propositivo.
L’Amministrazione Comunale di Lamezia Terme intende promuovere e realizzare, nell’ambito
dell’Avviso Pubblico “Giovani per il Sociale”, il Progetto “Laboratori di Innovazione Sociale”, da
realizzare in alcuni locali della Cittadella dell’Altra Economia localizzati al 1° Piano del Mercato
Coperto di Piazza Botticelli.
In particolare, i Laboratori di Innovazione Sociale ritenuti prioritari sono i seguenti:

Laboratorio di Cittadinanza Attiva e di Democrazia Partecipata.

Laboratorio di Weconomy.
Laboratorio di Cittadinanza Attiva e di Democrazia Partecipata.
L’era digitale ha portato sul web una nuova forma di democrazia che nel mondo chiamano Open
Government. È una democrazia potenziata dagli strumenti collaborativi della rete (i wiki) e dalla
intelligenza collettiva che ha creato fenomeni come Wikipedia. A livello accademico il fenomeno
è molto studiato anche se in fondo è bastato aggiungere una "w" e passare dall'e-gov, il governo
che si mette in rete per dare servizi; al we-gov, i cittadini che diventano cocreatori delle politiche
pubbliche.
16
Un metodo che promuove il consenso su proposizioni ragionevoli, assicura il controllo reciproco
che è requisito fondante dei processi di democrazia deliberativa, e mina continuamente le rendite
di posizione. Secondo un recente report della Elon University e del Pew Research Center sul
futuro di Internet, entro il 2020 le forme di cooperazione online miglioreranno l'efficacia delle
istituzioni democratiche nel rispondere alle esigenze dei cittadini. Se questa cosa non si chiama
rivoluzione, poco ci manca. Alberto Cottica ha definito questo fenomeno Wikicrazia, cioè “ [il
rafforzamento] delle burocrazie pubbliche attraverso una cooperazione di maglia stretta con
comunità interessate ai problemi che quelle burocrazie sono chiamate a gestire.”
Negli ultimi tempi si parla sempre più spesso di come le nuove tecnologie e il web 2.0 possano
migliorare la trasparenza, l'efficienza e la democraticità del "governo pubblico" degli interessi
generali.
Sussidiarietà e web 2.0 hanno numerosi punti di contatto. Entrambi presentano la stessa
morfologia: vivono se esiste una rete di soggetti che non si limita a mettere in connessione nodi
passivi, ma fornisce agli stessi gli strumenti per dare vita a una interazione costante, produttiva e
attiva. Entrambi fanno leva sull'intelligenza collettiva, cioè su quel patrimonio di conoscenze,
saperi, competenze, abilità che sono diffusi nella società come nel web e che sono disponibili ad
aggregarsi senza un tornaconto strettamente individuale. La sussidiarietà, infatti si basa sulla
libertà solidale e responsabile di cittadini attivi che decidono di mettere a disposizione il proprio
tempo e le proprie capacità per prendersi cura dell'interesse generale, di condividere con i poteri
pubblici la responsabilità di governare, cioè di dare risposte ai problemi della collettività con
piccoli gesti quotidiani, così come con vere e proprie azioni sistematiche di cura civica dei beni
comuni.
Ma il tratto fondamentale che sussidiarietà e web 2.0 condividono consiste nel fatto che nel loro
DNA è incorporata la cooperazione fra i vari nodi della rete. Tanto l'una, quanto l'altra vivono se
la rete coopera, condivide, mette in comune, collabora, dialoga, si confronta, agisce insieme. Si
stabilisce attraverso un confronto costruttivo e moderato un obiettivo comune, si mettono in
condivisione le risorse necessarie e si ripartiscono le responsabilità in vista dell'azione comune. E
specularmente il successo, come il fallimento nella risoluzione dei problemi della comunità viene
condiviso.
La cooperazione dal basso è sempre più necessaria per risolvere problemi e governare processi che
le amministrazioni pubbliche non riescono più ad affrontare e risolvere, perchè si tratta di
problemi così complessi, ramificati e in rapida evoluzione da non consentire più alla pubblica
amministrazione tradizionale di avere le capacità, le risorse, le conoscenza, la velocità per
rappresentare una risposta adeguata alle esigenze di una società in continuo cambiamento.
Oggi però è possibile aiutare lo Stato e le altre Autorità pubbliche a prendere buone decisioni e
attuarle bene. È possibile, anche se difficile, i cittadini, tutti insieme, hanno un patrimonio
incredibile di sapere e di saper fare, e Internet permette di mobilitarlo e trasformarlo in azione. Il
decisore pubblico può coinvolgere, capitalizzandola, l’intelligenza collettiva custodita
dall’insieme dei suoi amministrati. La burocrazia diventa wikicrazia.
“Wikicrazia è una visione entusiasmante di quello che le politiche pubbliche potrebbero diventare
nell'era di Internet: la mobilitazione di una intelligenza collettiva, attraverso la collaborazione
creativa tra gli amministratori, le organizzazioni no profit, e soprattutto migliaia e migliaia di
cittadini motivati a inventare, attuare e sorvegliare gli effetti dei nuovi schemi di interazione –
abilitati dalla tecnologia – che possono rendere le nostre vite più produttive, importanti e
socialmente responsabili; e la nostra società più aperta e coesa”. David Lane
La politica Wiki si fonda sui seguenti sei principi:
17

Accettare il cambiamento – Molte amministrazioni sono diffidenti nei confronti delle logiche
2.0 perché temono di perdere il controllo di ciò che fanno.

Community – Da quando esistono le reti informatiche esistono le communities online: sembra
che la community sia lo stato naturale degli esseri umani in rete. Questo è un punto di partenza
importante per progettare politiche pubbliche collaborative, perché implica che l’interlocutore
delle autorità pubbliche sia una comunità e non una moltitudine di individui isolati.

Trasparenza – Su Internet, la disponibilità di dati disaggregati, e quindi disponibili per la
riaggregazione, incoraggia cittadini, giornalisti a rielaborarli per estrarne conoscenza. A volte
questa conoscenza consente anche la ricostruzione di un quadro di insieme. Il problema è che
in rete la trasparenza genera richieste di trasparenza sempre maggiore, e molte autorità
pubbliche le vivono come eccessive; alcune finiscono per opporvi resistenza..

Rispetto – Le politiche wiki, come ogni produzione collaborativa, presuppongono un profondo
rispetto per le persone chiamate a collaborare, in questo caso i cittadini. Nel contesto
dell’azione di governo wiki, la parola rispetto significa soprattutto tre cose: fare e mantenere
promesse credibili; stabilire e fare rispettare delle regole di interazione; costruire opportunità
di agire.

Parlare con voce umana – C’è incompatibilità di fondo tra i linguaggi in uso nelle pubbliche
amministrazioni (politichese e burocratese) e la collaborazione in Internet. Si può collaborare
solo con le persone, e amministrazioni e uffici non sono persone. Nelle esperienze di successo,
questo problema è stato affrontato in due modi: la creazione di un’interfaccia, dotata di
un’identità separata dall’amministrazione, e l’abilitazione di persone (in genere funzionari
pubblici capaci e illuminati) che facciano da ponte tra questa e i cittadini.

Merito – L’uguaglianza è profondamente impressa nel DNA delle pubbliche amministrazioni.
La collaborazione in rete, però, è profondamente meritocratica, e il merito va riconosciuto.
L’Amministrazione Comunale di Lamezia Terme sostiene specifici Progetti di Cittadinanza Attiva
e di Democrazia Partecipata da realizzare all’interno del Laboratorio. Nello specifico
l’Amministrazione darà in utilizzazione gratuita i Locali necessari per la realizzazione dei Progetti
localizzati al 1° Piano del Mercato Coperto di Piazza Botticelli. Gli ambiti Tematici di maggiore
interesse sono la Sostenibilità Ambientale, il Welfare Urbano, la Cultura, il Disegno e la Visione
della Città Futura.
Laboratorio di Weconomy.
Accanto all’amore per se stessi ognuno di noi coltiva un amore per gli altri, una generosità, uno
spirito pubblico – dice Adam Smith – almeno tanto importanti quanto il primo. Il fatto che siano
l’una o l’altra delle dimensioni umane a prevalere non dipende dal DNA, ma dai contesti storici,
istituzionali, nei quali ognuno di noi si viene a trovare. Questi tre sentimenti, che spingono a
produrre beni collettivi di cui in larga misura altri si avvarranno, dipendono da tre fattori: dal
convincimento che il proprio contributo non sarà manipolato; dalla possibilità di osservare le
conseguenze della propria azione, per convincersi che essa non è inutile; dal fatto che il costo di
contribuire non sia eccessivamente alto e non confligga con il tempo dedicato a se stessi.
Internet e i Social Network e, più in generale le applicazioni 2.0, influenzano nella stessa direzione
tutti questi tre fattori: sottraggono, grazie alla trasparenza, il contributo di ciascuno alla
manipolazione per altri fini; consentono di osservare l’utilità del proprio agire; abbattono in
maniera straordinaria il costo di aggiungere a quello che gli altri hanno già fatto un proprio
contributo.
18
E’ questo il salto che sta permettendo l’affermazione della weconomy. La weconomy rappresenta
la rinascita dell’intelligenza collettiva che crea senso, legami e valori. La vecchia modernità è in
crisi, non per le intemperanze finanziarie, ma per la forza dissipativa con cui ha riempito la nostra
vita di merci, svuotandola di senso.
Oggi l’economia si sta ripensando tornando rapidamente verso modelli dove contano sempre di
più, anche sul mercato, i rapporti interpersonali, i “contenuti” delle merci, le motivazioni non
solamente monetarie del lavorare e del vivere. L’economia della produzione di valore è ricca di
persone e di relazioni. Si produce valore generando senso, ossia legando il proprio destino a una
particolare visione del mondo possibile, e al tempo stesso costruendo quei legami che rendano
condiviso questa visione con una rete sociale ampia, capace di accoglierla, apprezzandola, e
moltiplicarne le possibilità di implementazione. Senso e legami si trasformano in questo modo in
valore economico.
Innovazione sociale e weconomy trovano impulso nella possibilità degli individui di coordinarsi
sulla base di un sapere e di una capacità di ragionare comune. Gli strumenti per condividere la
conoscenza non sono mai mancati e sono migliorati nel tempo, ma il Web, con la straordinaria
quantità e qualità delle informazioni che contiene e la velocità di innovazione che lo caratterizza,
ha aggiunto potenzialità e opportunità che restano ancora in buona parte da comprendere. Le
attuali piattaforme disponibili su web consentano a gruppi di persone connesse a computer di agire
più intelligentemente dei gruppi privi di computer. Già oggi queste piattaforme influiscono sul
modo in cui il sapere è distribuito e sui comportamenti di ogni individuo che partecipa alla
produzione del sapere. Se la velocità e la complessità del Web costituiscono una grande sfida per
chi voglia comprenderne le conseguenze, ancora più difficile è valutare appieno il modo in cui le
opportunità creative e culturali del Web influiscono sui modi di pensare e agire. Alcuni giudicano
questa influenza tanto rilevante da ipotizzare un salto evolutivo nella specie umana, che porterà
allo sviluppo di nuove facoltà cerebrali.
L’Amministrazione Comunale di Lamezia Terme sostiene specifici Progetti di Weconomy da
realizzare all’interno del Laboratorio. Nello specifico l’Amministrazione darà in utilizzazione
gratuita i Locali necessari per la realizzazione dei Progetti localizzati al 1° Piano del Mercato
Coperto di Piazza Botticelli. L’ambito tematico di interesse del Laboratorio è lo Start-Up di nuove
iniziative (imprenditoriali, sociali, etc.) che affondano le loro radici nei principi e nei contenuti
della weconomy e della social innovation.
F. PROGETTO “COWORKING A LAMEZIA TERME”,
DELLA CITTADELLA DELL’ALTRA ECONOMIA
MERCATO COPERTO DI PIAZZA BOTTICELLI.
DA LOCALIZZARE IN ALCUNI LOCALI
LOCALIZZATI AL 1° PIANO DEL
Il testo seguente, ripreso integralmente da Wikipedia, definisce il Coworking.
“Il coworking è uno stile lavorativo che coinvolge la condivisione di un ambiente di lavoro,
spesso un ufficio, mantenendo un'attività indipendente. A differenza del tipico ambiente d'ufficio,
coloro che fanno coworking non sono in genere impiegati nella stessa organizzazione. Attrae
tipicamente professionisti che lavorano a casa, liberi professionisti o persone che viaggiano
frequentemente e finiscono per lavorare in relativo isolamento. L'attività del coworking è il raduno
sociale di un gruppo di persone che stanno ancora lavorando in modo indipendente, ma che
condividono dei valori e sono interessati alla sinergia che può avvenire lavorando a contatto con
persone di talento.
19
Alcuni spazi di coworking sono stati sviluppati da imprenditori di Internet nomadi alla ricerca di
un'alternativa al lavorare nei bar e nei caffé, o all'isolamento in un ufficio proprio o a casa. Un
sondaggio del 2007 mostrava che molti dipendenti si preoccupano della sensazione di essere
isolati e di perdere l'interazione umana se dovessero telelavorare. Circa un terzo di lavoratori
pubblici e privati del settore riferiva inoltre di non volere rimanere a casa durante il lavoro. Il
coworking offre una soluzione al problema dell'isolamento, che tanti freelance sperimentavano
lavorando in casa, mentre al stesso tempo permette loro di sfuggire alle distrazioni dell'ambiente
domestico.
Il coworking è spesso confuso con altre modalità di lavoro, come gli acceleratori di affari, gli
incubatori di impresa e le suite per dirigenti, degli spazi che non sembrano adattarsi al modello di
coworking perché spesso manca loro l'aspetto del processo sociale, collaborativo e informale con
pratiche di gestione più vicine a quella di una cooperativa, tra cui la focalizzazione sulla comunità
piuttosto che sul profitto. Molti di coloro che partecipano al coworking sono anche partecipanti dei
BarCamp e di altre attività connesse alle tecnologie open source.
Il coworking non riguarda solo lo spazio fisico, ma inizialmente e soprattutto l'istituzione della
comunità di coworking. I vantaggi del coworking possono ormai essere vissuti al di fuori degli
spazi di coworking e viene raccomandato in genere di iniziare con la costruzione di una comunità
di coworking prima di considerare l'apertura di uno spazio coworking. Tuttavia, alcuni spazi di
coworking non costruiscono una comunità, ma costituiscono piuttosto una parte di una comunità
già esistente, combinando la loro apertura con un evento che attiri il loro gruppo di riferimento.
Numerose comunità di coworking si formano attraverso l'organizzazione di eventi di coworking
casuale (ad esempio dei Jelly) che può avvenire nel soggiorno delle persone o in luoghi pubblici
come bar adatti, gallerie o spazi multifunzionali. Durante questi avvenimenti i collaboratori
possono sperimentare i vantaggi del coworking e conoscersi l'un l'altro, il che abbassa le barriere
per entrare in un spazio di coworking in seguito.
Spesso i principali promotori del coworking sono le nuove imprese startup, poiché grazie ai suoi
bassi costi è accessibile e alla portata di tutte le tasche.”.
La rivista specialistica Deskmag definisce coworking quegli spazi che offrono a singoli
professionisti, ma anche a piccoli gruppi, aree di lavoro aperte e che trovano in questo servizio la
loro principale fonte di reddito. Ne ha contati 1.779 in tutto il mondo, una crescita formidabile da
agosto del 2005, ma ancora più sorprendente se si pensa che questo numero è quasi raddoppiato
nell'ultimo anno (+93%). Ce ne sono 684 negli Stati Uniti, e 729 in the Europa. Nel vecchio
continente la Germania è la nazione che ne conta di più (167), seguita da Spagna (114), Gran
Bretagna (98) e Italia con 72. Questi spazi si concentrano soprattutto nelle grandi città come
Berlino che da sola conta 48 spazi o Londra (39) ma anche nelle città italiane c'è un grande
fermento. Una crescita continua che si deve soprattutto a un mercato del lavoro in profonda
trasformazione dovuto, fra l'altro, all'aumento costante e continuo del numero dei freelance (negli
Stati Uniti ma anche in Europa), ma anche all'emergere di una certa cultura imprenditoriale
sociale, e non solo, che trova spesso negli spazi condivisi i suoi principali luoghi di espressione.
Esistono diversi modelli di coworking. Ci sono spazi più "tematici" dove c'è una barriera di
ingresso, come, per esempio Talent Garden, un network italiano che ospita solamente
professionisti del marketing e della comunicazione digitale, o Multiverso di Firenze che seleziona
giovani professionisti della comunicazione, dell'architettura, dello spettacolo o anche The Hub, a
metà tra un incubatore e uno spazio di coworking, che raccoglie solamente freelance o
imprenditori che lavorano nel campo dell'innovazione sociale.
20
Di contro Cowo360 di Roma, Toolbox di Torino, Lab121 di Alessandria e anche i grandi esempi
internazionali come la Cantine e la Mutinerie di Parigi, il Betahaus di Berlino, piuttosto che
Utopic_US in Spagna, invece, lasciano libera l'entrata, in quanto poi la selezione è naturale.
Non è facile lavorare insieme agli altri in quanto ciò presuppone una certa apertura verso l'altro, il
desiderio di comunicare e di mettere a confronto e in condivisione idee e competenze, e non tutti
sono disposti a mettersi in gioco. Chi opera negli spazi dei coworking sono quasi sempre giovani
con un'età media fra i 28 e i 38 anni, con un buon titolo di studio e una certa propensione a
collaborare e lo stesso modo di approcciare il lavoro.
In un ufficio tradizionale tutti lavorano per la stessa azienda, competenze simili che operano per
raggiungere un fine comune, in uno spazio condiviso, invece, ognuno lavora per sé stesso, ha una
propria professionalità e delle specifiche competenze che in maniera naturale entrano in contatto
con gli altri e da questo vicinanza nascono scambi ma anche idee, progetti, collaborazioni.
Secondo la rivista Deskmag il 93% dei coworker ha allargato la sua cerchia di contatti sociali da
quando ha iniziato a frequentare il suo spazio condiviso, l'86% ha aumentato il suo giro di affari, il
76% che è cresciuta la sua produttività in generale.
In un coworking niente può essere lasciato al caso. La comunità, va facilitata, coltivata, e fatta
crescere e per questo la disposizione dello spazio è fondamentale. In tutti gli spazi di coworking
quei locali che solitamente in un ufficio tradizionale vengono sacrificati o addirittura mancano, in
questi ambienti, invece, vengono valorizzati (es. la cucina, l’angolo caffè, etc.).
Non bastano tuttavia, una cucina ben organizzata, o uffici e sale riunioni senza porte o separé per
fare uno spazio collaborativo. Infatti i coworking sono delle community di professionisti che
bisogna sempre mischiare e ravvivare altrimenti diventano dei centri servizi. Esistono figure
professionali dedicate a gestire un ambiente condiviso di coworking e che hanno il compito di
stare in ascolto delle diverse esigenze dei membri ma anche di agevolare l'incontro e gli scambi,
cosa che avviene spesso in piccoli eventi interni come colazioni o pranzi comuni. Questi
facilitatori organizzano anche workshop fra i membri, momenti di formazione e giornate di
apertura dello spazio verso l'esterno, piuttosto che veri e propri eventi. Molti coworking ospitano
incontri sui temi più interessanti dell’innovazione sociale, delle ICT spesso accogliendo ospiti
provenienti da altri coworking europei.
In questo modo lo spazio collaborativo del coworking si apre verso l'esterno fungendo da impulso
e da ricettore di opportunità e trasformandosi in un vero e proprio laboratorio di innovazione.
L’Amministrazione Comunale di Lamezia Terme intende promuovere, nell’ambito dell’Avviso
Pubblico “Giovani per la Valorizzazione dei Beni Pubblici” la costituzione e l’avvio di un
Coworking nella Città da realizzare nei Locali del 1° Piano del Mercato Coperto di Piazza
Botticelli all’interno del più ampio Progetto della Cittadella dell’Altra Economia. Il Coworking
dovrà essere centrato sulle attività connesse alle tematiche dell’innovazione sociale.
L’Amministrazione Comunale, nell’ambito dell’Avviso Pubblico “Giovani per la Valorizzazione
dei Beni Pubblici”, intende, in collaborazione con il Soggetto Proponente, realizzare le attività
propedeutiche alla costituzione del Soggetto Gestore del Coworking e avviarne sperimentalmente
le attività.
Nello specifico l’Amministrazione Comunale di Lamezia Terme intende realizzare, con la
collaborazione del Soggetto Proponente ed impegnando direttamente nelle attività i Giovani che
parteciperanno al Progetto, le seguenti attività:

confronto con tutte le Associazioni e gli Operatori della Città interessati per pervenire alla
definizione dello Statuto e del Regolamento del Soggetto Gestore del Coworking;
21

predisposizione di uno Studio di Fattibilità per individuare, anche sulla base di altre esperienze
realizzate in Italia e a livello internazionale, il Modello di Coworking da realizzare;

realizzazione di un Bando Pubblico per la selezione del Soggetto Gestore del Coworking;

avvio sperimentale delle attività del Coworking della Città di Lamezia Terme (24/36 mesi)
con la partecipazione diretta dei Giovani coinvolti nel Progetto.
L’Amministrazione Comunale di Lamezia Terme metterà a disposizione del Soggetto Proponente
e dei Giovani che parteciperanno al Progetto alcuni Locali del 1° Piano del Mercato Coperto di
Piazza Botticelli adeguatamente arredati.
G. PROGETTO “LABORATORIO ARTIGIANALE MULTIFUNZIONALE PER L’INTEGRAZIONE
SOCIALE E LAVORATIVA DI GIOVANI ROM, IMMIGRATI E EX DETENUTI, DA
REALIZZARE NELL’AREA E NEL CAPANNONE LOCALIZZATO IN VIA DEI MARRACINI DEL
COMUNE DI LAMEZIA TERME (RECUPERATO E ATTREZZATO CON IL PROGETTO
CHANCE).
L’obiettivo del Progetto è realizzare un percorso virtuoso di inclusione socio-lavorativo attraverso
la creazione di una cooperativa, costituita in maggioranza da giovani svantaggiati (ROM,
Immigrati, Ex Detenuti), che possa operare sul mercato perché in grado di offrire servizi e prodotti
diversificati, grazie alle competenze e alle abilità dei propri soci-lavoratori (ceramisti,
falegnami/restauratori, meccanici, fabbri).
Il Progetto che l’Amministrazione Comunale intende promuovere e sostenere, nell’ambito
dell’Avviso Pubblico “Giovani per il Sociale”, prevede la realizzazione di un Laboratorio
Artigianale Multifunzione in grado di offrire prodotti e servizi diversi e nello stesso tempo capaci
di interfacciarsi tra di loro. I servizi e/o prodotti offerti dal Laboratorio saranno originati dalle
varie “Botteghe” che compongono il Laboratorio stesso e cioè: bottega di fabbro, bottega di
falegnameria, bottega di meccanica, bottega di ceramica.
La struttura, le attrezzature ed i mezzi previsti per la realizzazione del Progetto sono quelli forniti
dall’Amministrazione Comunale e già utilizzati per la realizzazione del Progetto “Chance” e cioè
un Fabbricato con area di pertinenza sito in via dei Marricini del Comune di Lamezia Terme
contraddistinto in catasto al foglio di mappa n. 47 part. 67, sub 1 della superficie complessiva di
mq 3.262,16. Detto fabbricato e costituito da due corpi di fabbrica di cui un capannone con una
superficie di mq 292.16 ed adiacente allo stesso un Prefabbricato costituito da tre più servizi della
superficie di mq 168.21. Il Fabbricato è inserito in un’area di circa 1821.97 mq con
pavimentazione industriale, mentre sul retro vi è un’area di mq 1.440,19 allo stato terreno
agricolo. Nel capannone sono state posizionate le attrezzature per la realizzazione delle botteghe di
fabbro, meccanica e falegnameria, mentre le attrezzature per la bottega di ceramica sono collocate
nel vano maggiore del Prefabbricato adiacente il capannone. Un altro vano del Prefabbricato è
adibito ad Ufficio mentre il vano entrata potrà essere utilizzato quale piccolo show room dei
prodotti realizzati. I macchinari e le attrezzature presenti nel Capannone sono state acquisite
nell’ambito della realizzazione del Progetto Chance e sono tutte certificate e messe a norma.
Il Soggetto Promotore e Gestore del Progetto dovrà garantire che la compagine sociale della
Cooperativa sarà costituita in maggioranza dai Giovani ROM che hanno frequentato il Progetto
“Chance” ed in particolare i Laboratori di Avvio al Lavoro.
22
Alla Cooperativa potranno partecipare, nelle diverse forme previste dalla normativa vigente, i
Soggetti interessati alla creazione della Cooperativa ed all’attivazione del Laboratorio Artigianale
Multifunzionale. L’organico previsto per il funzionamento del Laboratorio e delle relative
Botteghe annesse sarà costituito da n. 14 persone.
H. PROGETTO “CENTRO SOCIALE INTERGENERAZIONALE”, DA REALIZZARE
NELL’IMMOBILE E NELL’AREA DI PERTINENZA LOCALIZZATO IN VIA DEGLI OLEANDRI.
L’idea alla base del Progetto per la realizzazione del “Centro Sociale Intergenerazionale” rientra
nel percorso di ricerca e sperimentazione dell’Amministrazione Comunale di Lamezia Terme
volto alla definizione di modelli sperimentali di welfare di comunità.
Il Progetto prevede, nell’ambito dell’Avviso Pubblico “Giovani per il Sociale”, l’affidamento ad
una Organizzazione del Terzo Settore, o meglio ad una Rete di Soggetti ed Organizzazioni del
Terzo Settore e del Volontariato, delle attività da realizzare per il Centro Sociale
Intergenerazionale che il Comune di Lamezia intende realizzare nell’immobile e nell’area
di pertinenza localizzato in Via degli Oleandri. Le attività del Progetto dovranno essere
realizzate da Giovani impegnati nel sociale e con competenze specifiche in materia di
servizi sociali.
Il modello fa riferimento alla promozione di attività, servizi, iniziative per la longevità attiva e
creativa (active e creative ageing) e ad una gestione fondata sulla partecipazione della comunità
territoriale.
Il Centro Sociale Intergenerazionale dovrà essere una struttura socio-assistenziale destinata a
fornire un servizio di accoglienza temporanea a persone anziane (da 65 anni in su) in condizioni
di autosufficienza, diretta quindi al sostegno per la tutela, la socializzazione, riattivazione e
mantenimento delle residue capacità. Ulteriore finalità, è il sostegno alle famiglie in difficoltà
organizzative e relazionali.
Il Centro Sociale Intergenerazionale dovrà divenire una sede sperimentale e pilota di riferimento
di creazione di un:

polo di servizio e protezione territoriale per la promozione del benessere degli anziani,
garantendo la valorizzazione di un ruolo sociale attivo ed offrendo opportunità di
socializzazione e stimolo attraverso un approccio olistico e culturale. L'ipotesi di fondo è che
ciascun individuo costituisce un sistema corpo-mente-spirito (approccio olistico) e su di esso
la cultura, la creatività e l'arte giocano un ruolo estremamente benefico;

centro di incontro intergenerazionale ed antenna civica di memoria e sostenibilità locale,
aperto all’intera popolazione, per gli adulti e i giovani coinvolti nelle aree di offerta. Quindi,
in esso, si fonderanno Polifunzionalità, Multigenerazionalità, Collaborazione e Rete fra
cittadine e cittadini, organizzazioni e istituzioni della sfera sociale, culturale e civile.
Nel seguito si riportano a titolo esemplificativo alcune delle Attività che potrebbero essere
realizzate nel Centro Sociale Intergenerazionale.
Attività Ricreativo - Culturali, Occupazionali e di Mobilizzazione.
Le principali attività individuate sono le seguenti:

attività occupazionali quali: attività manuali, lavori di giardinaggio, lavori ai ferri e
all’uncinetto, piccoli lavori con il legno, pittura ed altre attività artistiche, etc.;

terapia di orientamento di gruppo, lettura di quotidiani e riviste in gruppo, etc.;
23

gioco della tombola, giochi con le carte, etc.;

attività di ginnastica di mantenimento, ginnastica dolce, attività all’aperto;

attività di tipo ludico-ricreativo: ascolto musica, proiezione film, organizzazione di feste e di
compleanni degli ospiti, gite, incontri con parenti ed amici, etc.;

cicli di trattamenti Shiatsu, di Musicoterapica e Pet therapy rivolti ad ospiti in grado di trarne
beneficio;

laboratori intergenerazionali: video e teatro della memoria.
Alfabetizzazione Digitale.
Il Progetto risponde alla sfida dell’invecchiamento attivo e promuove l’inclusione sociale e
digitale con il metodo di apprendimento intergenerazionale e con la formazione alla pari di vario
tipo. Il Progetto ha come obiettivo la creazione di una rete di volontari della conoscenza di tutte le
età. Alla metodologia dell’apprendimento intergenerazionale, infatti, si accompagna la formazione
tra pari che permette uno scambio di conoscenza in più direzioni.
I giovani tutor insegnano agli over 60, ma allo stesso tempo apprendono dai nonni con
competenze specifiche di vario tipo. Anche gli anziani hanno la possibilità di aiutarsi tra loro, gli
internauti più bravi diventano tutor volontari di altri che sono a un livello base.
Attivazione Cognitiva.
Laboratori di Arte Terapia: laboratorio teatrale (tecniche espressive - internazionali); laboratori
artistici; laboratori di musica.
Uscite (Gruppi di Cammino, Escursioni Naturalistiche).

Week-end esperienziali per la salute, con trattamenti di benessere e passeggiate erboristiche.
Uno spazio dedicato alla salute del sistema corpo-mente-spirito, a stretto contatto con la forza
rigenerante della natura, per ricreare insieme la gioia di vivere.

Cure ed idroestetica presso i centri termali.

Escursioni culturali, partecipazione, con accompagnamento tramite pullman, a eventi
organizzati da terzi (teatri, cinema, musei, ecc.).
Nutrizione.

Corsi di cucina e di preparazione di prodotti tipici locali, partecipazione alla fase di
preparazione nelle occasioni di festività collettive, itineranti nel Centro e nelle case degli
anziani e tenuti dagli anziani.

Incontri con nutrizionista.
Programmazione e Realizzazione di Attività a favore della Comunità.

Attività di sostegno alla tutela ambientale; Supporto nella organizzazione e preparazione di
eventi di comunità; redistribuzione beni a favore delle famiglie bisognose.

Partecipazione consapevole e volontaria alla vita civile e sociale nella comunità da parte di
due differenti generazioni (terza/quarta età e giovani), attraverso un percorso articolato.

Istituzione della “Banca del Tempo” attraverso la quale favorire lo scambio intergenerazionale
con il trasferimento del “sapere, delle arti e dei mestieri” tra le generazioni.
24

Ricostruzione ed innovazione partecipata dell'identità culturale.
Per rendere sostenibile nel tempo gli effetti del Progetto del Centro Sociale Intergenerazionale
sarà necessario definire accordi di collaborazione con Enti, Associazioni e Organizzazioni del
territorio. Il Partenariato che dovrà essere realizzato dovrà essere variegato ed amplio per
consentire sia la pluralità di attività - di natura culturale, artistica, benessere psicofisico - secondo
l’approccio di creative ageing proposto, sia una partecipazione allargata e di comunità alla
gestione del Centro. A titolo esemplificativo potranno fare parte del Partenariato: a) Medici
Volontari; b) Associazioni di Volontariato; c) Associazioni Culturali; d) Associazioni Giovanili; e)
Scuole; f) Aziende Agrituristiche.
I. PROGETTO “CAFFÈ LETTERARIO”, DA REALIZZARE IN ALCUNI DEI LOCALI DEL PIANO
TERRA DEL COMPLESSO MONUMENTALE DEL SAN DOMENICO ANCHE A SERVIZIO
DELLA BIBLIOTECA COMUNALE DI LAMEZIA TERME.
L’Amministrazione Comunale intende promuovere la realizzazione del Caffè Letterario della Città
di Lamezia Terme nei Locali del Piano Terra del Complesso Monumentale del San Domenico,
edificio nelle immediate vicinanze della Biblioteca Comunale e della Casa del Libro Antico.
Il Caffè Letterario della Città di Lamezia Terme sarà uno spazio interculturale creato per
coniugare l’idea di una libreria a tematiche specifiche con un caffè, pensato non solo come spazio
di ritrovo, ma anche come spazio culturale, di confronto e di creatività. Uno spazio ibrido che
consenta di integrare al proprio interno un servizio commerciale con attività culturali in cui chi
produce arte e cultura possa essere a contatto diretto con chi la fruisce. Il Caffè Letterario della
Città di Lamezia Terme - attraverso la collaborazione tra l’Amministrazione Comunale, il
Soggetto Gestore e gli Operatori Culturali - potrà offrire prodotti e contenuti che avranno l’arte e
la comunicazione come unico denominatore comune. Il Caffè Letterario della Città di Lamezia
Terme sarà progettato attraverso un Concorso di Design promosso dall’Amministrazione
Comunale e dal Soggetto Gestore.
Specifiche aree espositive, anche esterne all’area del Caffè Letterario saranno preposte per
l’esposizione di opere di artisti e di oggetti e arredamenti di design contemporaneo che potranno
essere acquistati. A servizio del Caffè Letterario saranno messi a disposizione alcune delle sale
presenti al piano terra del Complesso Monumentale del San Domenico, destinate a mutare a
seconda delle funzioni che dovranno assolvere. Nelle sale saranno realizzati gli eventi prodotti dal
Caffè che saranno divisi in settori per forma ma non per contenuti, quindi tratteranno di letteratura,
arte visiva, design, cinema, moda e musica.
All’interno del Caffè Letterario saranno realizzati eventi (dibattiti, presentazioni di libri, lancio di
iniziative culturali, etc.) che potranno essere oggetto di produzioni audiovisive per i media
(televisioni, radio, etc.). Pertanto la presenza dei media all’interno del Caffè Letterario è una
condizione irrinunciabile per poter proporre contenuti diversificati nell’ambito dell’informazione e
della cultura.
Il Bookshop del Caffè Letterario della Città di Lamezia Terme.
Le attività del Caffè Letterario si snodano e si integrano attraverso la Libreria. Il progetto del
Caffè Letterario nasce da una concezione diversa di offrire, conoscere ed acquistare un libro. In
controtendenza con i bookstores che, come ipermercati del libro, seguono metodologie e logiche
codificate dei grandi distributori, la Libreria del Caffè Letterario proporrà i libri soprattutto
attraverso le attività culturali.
25
Sarà promossa all’interno del Caffè Letterario la presentazioni dei libri, soprattutto delle case
editrici che non trovano spazi di distribuzione nelle classiche librerie e che trattano soprattutto di
arte, design e media.
Il BiblioCaffè del Caffè Letterario della Città di Lamezia Terme.
Il Servizio BiblioCaffè che sarà realizzato all’interno del Caffè Letterario sarà parte integrante dei
Servizi della Biblioteca Comunale della Città di Lamezia Terme. Con l’attivazione del Servizio la
Biblioteca Comunale esce dai luoghi istituzionali per accedere ad un pubblico diverso, integrando
funzioni ed orari. Il BiblioCaffè offrirà, in collaborazione con la Biblioteca Comunale, i seguenti
servizi:

BiblioEmeroteca, servizio emeroteca per la consultazione di quotidiani, periodici settimanali
di attualità, riviste di cinema, musica, design e varia cultura;

BiblioInLinea, servizio di consultazione del catalogo dei libri della biblioteca e di
prenotazione;

BiblioInPrestito, servizio per ottenere in prestito i libri richiesti;

BiblioInternet, servizio di collegamento attraverso wi-fi zone e di consultazione attraverso
internet di risorse multimediali, con la possibilità di accedere alle Banche Dati delle più
importanti biblioteche (es. biblioteca dell’Università della Calabria, etc.), con la possibilità,
ove prevista, di scaricare testi e documenti;

BiblioEventi, servizio di promozione e realizzazione di attività culturali e di promozione della
lettura;
Per accedere ai servizi del BiblioCaffè sarà prevista la tessera di iscrizione BiblioCard che sarà
gratuita per i giovani e i disoccupati e di 5 euro l'anno per gli altri utenti.
Il Caffè
I luoghi di ristoro hanno da sempre accompagnato la creatività degli artisti. In questo senso il
Caffè propriamente detto dovrà costituire uno spazio cerniera tra tutte le attività commerciali e
culturali che verranno realizzate all’interno del Caffè Letterario. Il Caffè dovrà essere progettato
tenendo conto che in questo spazio sarà presente una libreria in cui i libri si consulteranno seduti
in un divano, saranno presenti elementi di design che saranno utilizzati, promossi e venduti,
saranno realizzati incontri e dibattiti, anche con la presenza di televisioni e altri media. Il Caffè
dovrà essere anche un luogo in cui si potrà bere o mangiare in assoluta tranquillità incontrando
amici.
Tutti gli spazi del Caffè Letterario potranno essere arredati, in collaborazione con Designer e
Operatori commerciali, con elementi di design che potranno essere fruiti, giudicati ed
eventualmente acquistati. Gli spazi del Caffè Letterario saranno quindi in continua mutazione.
Gli eventi che si svolgeranno all’interno del Caffè Letterario e relativi ai temi del design,
approfondiranno di volta in volta temi, tecnologie e novità mettendo in comunicazione diretta
designer, produttori e fruitori.
L’Amministrazione Comunale, nell’ambito dell’Avviso Pubblico “Giovani per la Valorizzazione
dei Beni Pubblici”, intende, in collaborazione con il Soggetto Proponente, realizzare le attività di
progettazione del Caffè Letterario e avviarne sperimentalmente le attività.
Nello specifico l’Amministrazione Comunale di Lamezia Terme intende realizzare, con la
collaborazione del Soggetto Proponente ed impegnando direttamente nelle attività i Giovani che
parteciperanno al Progetto, le seguenti attività:
26

realizzazione di una ricerca finalizzata ad individuare, anche sulla base di altre esperienze
realizzate in Italia ed in Europa, i modelli più innovativi di Caffè Letterari;

confronto con tutte le Associazioni e gli Operatori Culturali della Città per pervenire ad una
visione condivisa del Progetto del Caffè Letterario della Città di Lamezia Terme;

realizzazione del Caffè Letterario della Città di Lamezia Terme;

avvio sperimentale delle attività del Caffè Letterario della Città di Lamezia Terme (24/36
mesi)..
L’Amministrazione Comunale di Lamezia Terme metterà a disposizione del Soggetto Proponente
e dei Giovani che parteciperanno al Progetto i Locali necessari per la realizzazione del Caffè
Letterario nei Locali del Piano Terra del Complesso Monumentale del San Domenico.
J. PROGETTO “ITINERARI CULTURALI
DELLA CITTÀ DI LAMEZIA TERME”, DA
REALIZZARE UTILIZZANDO I SEGUENTI LOCALI: PUNTO INFORMATIVO DEL CASTELLO
NORMANNO-SVEVO DI NICASTRO; PUNTO INFORMATIVO NEL MUSEO ARCHEOLOGICO
DI LAMEZIA TERME; PUNTO INFORMATIVO DELL’ABBAZIA BENEDETTINA E DELL’AREA
ARCHEOLOGICA DI TERINA (IN CORSO DI REALIZZAZIONE).
Il Comune di Lamezia Terme ha elaborato, nell’ambito del Piano Strategico della Città di Lamezia
Terme, una strategia specifica per la cultura con l’obiettivo di mettere in rete e a sistema il proprio
patrimonio culturale e sostenere la promozione dei servizi e delle produzioni culturali nella Città.
Con queste finalità è stata prevista, nel Patto per lo Sviluppo della Città di Lamezia Terme, la
progettazione e l’avvio del Distretto Culturale Lametino. In questo contesto è necessario definire e
realizzare il Piano di Gestione del Patrimonio Culturale Lametino sulla base delle seguenti
condizioni:

il Piano di Gestione è unico per i seguenti beni culturali della Città di Lamezia Terme:
Abbazia Benedettina di Sant’Eufemia, Area Archeologica di Terina, Museo Archeologico
Lametino, Castello Normanno – Svevo di Nicastro, Bastione di Malta;

l’Amministrazione Comunale provvederà direttamente, anche attraverso l’acquisizione di
specifici servizi esterni, alla attività di gestione,fruizione e promozione dei suddetti beni
culturali.
Il Piano di Gestione prevede una organizzazione della struttura di gestione a rete con un Nodo di
Coordinamento localizzato presso il Museo Archeologico Lametino costituito dal Direttore del
Museo, da 2 Funzionari comunali dell’Ufficio Cultura, dai Volontari dell’Associazione
Archeologica Lametina e dai seguenti Nodi Territoriali:

Nodo Territoriale dell’Area Archeologica di Terina, dell’Abbazia Benedettina di
Sant’Eufemia e del Bastione di Malta.

Nodo Territoriale del Castello Normanno – Svevo di Nicastro.
Presso il Nodo di Coordinamento, nel Museo Archeologico Lametino, sarà organizzato un Centro
di Accoglienza dei Visitatori con funzioni di:
-
servizio di biglietteria;
-
servizio di accoglienza e guida;
-
servizio di book shop con testi a carattere divulgativo e specialistico;
27
-
servizio di vendita di oggettistica e gadget;
-
servizio di raccolta delle prenotazioni per le visite all’Area Archeologica di Terina,
all’Abbazia Benedettina di Sant’Eufemia, al Bastione di Malta e al Castello Normanno –
Svevo.
La Reception e l’Area Accoglienza del Museo Archeologico Lametino sarà collocata al 1° Piano
dell’immobile. Per la piena funzionalità della Reception e dell’Accoglienza è prevista
l’acquisizione di:

n. 1 bancone per reception con 2 sedie;

n. 2 personal computer con stampante;

n. 10 espositori per la vendita di libri, gadget, foto, etc.

n. 2 armadi chiusi per ufficio;

n. 1 guardaroba per i visitatori.
L’Amministrazione Comunale intende affidare, nell’ambito dell’Avviso Pubblico “Giovani per la
Valorizzazione dei Beni Pubblici”, la gestione del Centro di Accoglienza dei Visitatori del Museo
Archeologico Lametino ad un Soggetto Gestore senza alcun onere di locazione per i locali. Il
Soggetto Gestore dovrà realizzare le attività utilizzando Giovani con competenze specifiche
adeguate ai compiti previsti. Allo stesso Soggetto Gestore verrà affidata la gestione:
-
del Centro di Accoglienza dei Visitatori presso il Nodo Territoriale dell’Area Archeologica di
Terina e dell’Abbazia Benedettina di Sant’Eufemia;
-
del Centro di Accoglienza dei Visitatori presso il Castello Normanno – Svevo.
Presso i Nodi Territoriali saranno organizzati due specifici Centri di Accoglienza dei Visitatori
con funzioni di:
-
servizio di biglietteria;
-
servizio di accoglienza e guida;
-
servizio di book shop con testi a carattere divulgativo e specialistico;
-
servizio di vendita di oggettistica e gadget;
-
eventuale servizio ristoro;
-
servizio di vigilanza negli orari di visita.
I locali per il Centro di Accoglienza dei Visitatori presso il Nodo Territoriale del Castello
Normanno – Svevo di Nicastro sono stati ultimati e collaudati.
I locali per il Centro di Accoglienza dei Visitatori presso il Nodo Territoriale dell’Area
Archeologica di Terina, dell’Abbazia Benedettina di Sant’Eufemia saranno predisposti
nell’ambito degli interventi proposti utilizzando una struttura prefabbricata in legno.
Successivamente sarà possibile utilizzare i locali ristrutturati di un edificio rurale presente
nell’area che il Comune di Lamezia Terme potrà acquisire al proprio patrimonio.
L’Amministrazione Comunale affiderà la gestione dei Centri di Accoglienza dei Visitatori presso i
Nodi Territoriali al Soggetto Gestore senza alcun onere di locazione per i locali. Il Soggetto
Gestore dovrà provvedere ai costi di funzionamento dei Centri di Accoglienza dei Visitatori presso
i Nodi Territoriali, alla pulizia ordinaria dei beni culturali e alla sorveglianza nei periodi e negli
orari di apertura ai visitatori.
28
Inoltre al Soggetto Gestore dei Centri di Accoglienza dei Visitatori presso i Nodi Territoriali
verranno affidati i seguenti servizi:
-
servizio di biglietteria;
-
servizio di accoglienza e guida;
-
servizio di book shop con testi a carattere divulgativo e specialistico;
-
servizio di vendita di oggettistica e gadget;
-
eventuale servizio ristoro.
L’Amministrazione Comunale fisserà il costo dei biglietti per le varie categorie di visitatori e i
costi dei servizi di guida che il Soggetto Gestore dovrà rispettare. Tutti gli incassi per i servizi
sopra elencati, nei limiti dei massimali che saranno determinati dall’Amministrazione Comunale,
saranno trattenuti dal Soggetto Gestore come corrispettivo dei servizi erogati o dei beni venduti.
L’Amministrazione Comunale provvederà a proprie spese alla pulizia straordinaria dei siti e dei
beni culturali con periodicità mensile-bimestrale.
Inoltre l’Amministrazione Comunale installerà nei siti culturali appositi sistemi di
videosorveglianza per garantire la sicurezza dei beni culturali nei periodi e negli orari in cui non
sono presenti gli Addetti del Soggetto Gestore. I sistemi di videosorveglianza saranno collegati
direttamente con le centrali operative delle Forze dell’Ordine competenti in materia di tutela del
patrimonio culturale. La gestione dei sistemi di videosorveglianza sarà a totale carico
dell’Amministrazione Comunale.
La visita ai beni culturali sarà organizzata secondo le seguenti modalità:

Museo Archeologico Lametino. Le visite al Museo Archeologico potranno essere effettuate
secondo l’orario di apertura del Museo, in occasione di specifici eventi o su esplicita richieste
di Gruppi di Visitatori.

Area Archeologica di Terina, Abbazia Benedettina di Sant’Eufemia, Bastione di Malta. Le
visite potranno essere effettuate secondo l’orario concordato tra l’Amministrazione Comunale
e il Soggetto Gestore (minimo 5 giorni al mese), in occasione di specifici eventi o su esplicita
richieste di Gruppi di Visitatori.

Castello Normanno - Svevo di Nicastro. Le visite potranno essere effettuate secondo l’orario
concordato tra l’Amministrazione Comunale e il Soggetto Gestore (minimo 5 giorni al mese),
in occasione di specifici eventi o su esplicita richieste di Gruppi di Visitatori.
La promozione delle attività, degli eventi e delle visite ai Beni Culturali sarà di esclusiva
competenza dell’Amministrazione Comunale che si avvarrà delle competenze della Direzione del
Museo Archeologico, dell’Associazione Archeologica Lametina e dei Dirigenti e Funzionari
dell’Ufficio Cultura del Comune di Lamezia Terme.
Il Soggetto Gestore potrà predisporre e realizzare iniziative e attività di promozione per la visita e
la realizzazione di eventi nei Beni Culturali previa autorizzazione dell’Amministrazione
Comunale e della Direzione del Museo Archeologico.
29
Il Soggetto Gestore dovrà realizzare anche il Portale Web del Museo Archeologico Lametino che
sarà sviluppato sulla base degli indirizzi della Sovrintendenza per i Beni Archeologici della
Calabria e delle linee guida disponibili in materia. Nel Portale saranno inseriti anche il Parco
Archeologico di Terina, l’Abbazia Benedettina di Sant’Eufemia, il Castello Normanno Svevo di
Nicastro e il Bastione di Malta. L’obiettivo è di realizzare un Portale Web che sia inseribile nella
Rete dei Portali Web dei Musei. Il Portale Web sarà progettato e realizzato per garantire le
seguenti funzionalità:

visita virtuale del Museo Archeologico Lametino;

possibilità di visitare attraverso una rete di webcam collegate al Portale il Parco Archeologico
di Terina, l’Abbazia Benedettina di Sant’Eufemia, il Castello Normanno Svevo di Nicastro e il
Bastione di Malta;

promozione e gestione delle iniziative e degli eventi promossi e realizzati nel Museo
Archeologico Lametino.
La domanda potenziale di visitatori del Museo Archeologico Lametino, dell’Area Archeologica di
Terina, dell’Abbazia Benedettina, del Castello Normanno-Svevo e del Bastione di Malta (una
volta restaurato) può essere significativamente incrementata attraverso un’adeguata campagna di
comunicazione e promozione e la predisposizione di nuovi servizi integrati per i visitatori.
Infatti, fino ad oggi, non è stata attivata una campagna organica di comunicazione e promozione
diretta presso i target interessati (Cittadini, Scuole, Operatori Turistici, Associazioni Culturali,
Istituzioni, etc.) finalizzata alla fruizione del patrimonio culturale in oggetto.
L’Amministrazione Comunale, nell’ambito delle attività previste dal Distretto Culturale Lametino,
intende progettare e realizzare, con il supporto del Soggetto Gestore, le azioni di seguito riportate
per promuovere, in maniera unitaria ed integrata, la fruizione e la valorizzazione del Museo
Archeologico Lametino, dell’Area Archeologica di Terina, dell’Abbazia Benedettina, del Castello
Normanno-Svevo e del Bastione di Malta (una volta restaurato):

Progetti e Servizi per i Cittadini. L’Amministrazione Comunale organizzerà, nel corso
dell’anno, i “Weekend dell’Archeologia” durante i quali si svolgeranno nei locali del Museo
Archeologico dei seminari sul patrimonio archeologico del Lametino . I seminari saranno
integrati da visite guidate al Museo, all’Area Archeologica di Terina e all’Abbazia
Benedettina.

Progetti e Servizi per le Scuole. L’Amministrazione Comunale organizzerà un Progetto
Didattico denominato “A Scuola di Archeologia” che prevede il coinvolgimento delle Scuole
della Città di Lamezia Terme (60 classi). Nell’ambito del Progetto sono previste, in funzione
del livello scolare, lezioni in aula per illustrare la storia della Città e i principali beni
archeologici e culturali presenti. Alle lezioni in aula seguiranno le visite guidate ai Siti
Culturali e Archeologici durante le quali gli studenti potranno visitare anche le aree di scavo e
i laboratori di restauro. Il Progetto potrà essere replicato ed esteso alle Scuole dei Comuni del
Lametino.

Progetti e Servizi per gli Operatori Turistici. L’Amministrazione Comunale organizzerà un
Servizio Organizzato per la Realizzazione di Visite Guidate per i Turisti. Il Servizio potrà
essere richiesto dagli Operatori Turistici (albergatori, ristoratori, etc.) per i loro clienti per
Gruppi di Persone (da un minimo di 2 persone ad un massimo di 30 persone).
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Il Servizio prevede il trasferimento al Museo Archeologico Lametino, la presentazione e la
visita guidata al Museo Archeologico, il trasferimento all’Area Archeologica di Terina e
all’Abbazia Benedettina e la relativa visita guidata. Il Servizio potrà essere esteso agli
Operatori Turistici del Lametino e di tutta la Calabria.

Progetti e Servizi per le Associazioni Culturali. L’Amministrazione Comunale organizzerà, in
collaborazione con le Associazioni Culturali della Città di Lamezia Terme e del Lametino, un
Progetto per l’utilizzazione e la valorizzazione Museo Archeologico Lametino, dell’Area
Archeologica di Terina, dell’Abbazia Benedettina e del Bastione di Malta (una volta
restaurato) per la realizzazione di eventi culturali. Il Progetto prevede l’allestimento degli
spazi per la realizzazione delle attività culturali (es. scenografie per le rappresentazioni teatrali
all’Abbazia Benedettina) e la promozione congiunta delle iniziative all’interno di una unico
Programma.
L’Amministrazione Comunale intende promuovere inoltre la realizzazione di “Itinerari Culturali
della Città di Lamezia Terme” utilizzando l’Infopoint Turistico - Vecchio Mulino San Teodoro, il
Punto Informativo nel Museo Archeologico di Lamezia Terme, il Punto Informativo dell’Abbazia
Benedettina e dell’Area Archeologica di Terina (in corso di realizzazione). In questi luoghi si
possono proporre itinerari tematici, tour guidati tra i monumenti più significativi della città quali:
Area Archeologica di Terina, Abbazia Benedettina - Sant’Eufemia Vetere, Bastione di Malta,
Castello Normanno – Svevo, Museo Archeologico Lametino, Museo della Memoria, Complesso
Monumentale San Domenico, Palazzo Nicotera – Severisio, Palazzo Panariti, Palazzo Blasco,
Teatro Umberto
Le visite guidate dovranno essere progettate sia per una divulgazione di primo livello, sia a livello
specialistico per ogni argomento relativo alla storia e all’arte e agli aspetti naturalistici della Città
e del suo territorio.
L’Amministrazione Comunale, nell’ambito dell’Avviso Pubblico “Giovani per la Valorizzazione
dei Beni Pubblici”, intende, in collaborazione con il Soggetto Proponente, realizzare le attività di
progettazione “Itinerari Culturali della Città di Lamezia Terme” e avviarne sperimentalmente le
attività. Nello specifico l’Amministrazione Comunale di Lamezia Terme intende realizzare, con la
collaborazione del Soggetto Proponente ed impegnando direttamente nelle attività i Giovani che
parteciperanno al Progetto, le seguenti attività:

elaborazione degli itinerari culturali attraverso una ricerca finalizzata ad individuare, sulla
base di altre esperienze realizzate in Italia ed in Europa, itinerari specifici per ogni esigenza;

confronto con tutte le Associazioni e gli Operatori Culturali della Città per pervenire ad una
visione condivisa del Progetto “Itinerari Culturali della Città di Lamezia Terme”;

avvio sperimentale delle attività “Itinerari Culturali della Città di Lamezia Terme” (24/36
mesi).
K. PROGETTO “SPAZI APERTI GIOVANI”, DA LOCALIZZARE NEI LOCALI DI VIA ALDO
MORO E/O NEI LOCALI DELL’EX MACELLO DI NICASTRO IN VIA INDIPENDENZA.
Lo Spazio Aperto Giovani nasce a Lamezia Terme nel dicembre del 2008 a conclusione di un iter
complesso quale quello dell'assegnazione dei beni confiscati alla mafia. Ad ospitarlo, infatti, a via
Aldo Moro al civico 57, è un locale confiscato anni addietro a una cosca lametina.
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Uno dei tanti esercizi commerciali nelle mani della 'ndrangheta, una delle tante fonti di riciclo di
denaro sporco, è stato trasformato, grazie alla volontà dell'Amministrazione comunale, in uno
spazio vergine destinato ai ragazzi della Città.
A gestirlo sono stati per un anno gli Operatori regionali della Mediateca Regionale di Lamezia
Terme, persone giovani e dinamiche, già abituate da tempo a trattare con fasce giovani, a cogliere
le loro potenzialità e i loro desideri. Lo spazio è stato aperto dal lunedì al venerdì dalle 16 alle 20
per non sovrapporsi in alcun modo con gli orari delle attività scolastiche. Il locale è attrezzato con
computer e postazioni multimediali, per permettere l'ascolto di file musicali, e di collegamento
internet. Un maxi schermo permette di vedere film e video.
Sin dall'inizio lo Spazio Aperto Giovani si è posto come punto di incontro per i ragazzi e per
iniziative a loro dedicate e da loro proposte. E questo intento è diventato subito concreto. Già a
partire dal mese di gennaio, in occasione della giornata della memoria, per quattro giorni sono stati
proiettati film sul tema, portandolo ai giorni nostri, a tutti quei lager odierni, costruiti, se non con i
mattoni, con l'intolleranza e il razzismo. E' stata anche l'occasione per vedere il filmato dei
ragazzi lametini che hanno visitato, grazie al supporto dell'Amministrazione Comunale, il campo
di concentramento di Dachau. In quei giorni lo spazio si è trasformato in un luogo di incontro,
riflessione e dibattito.
Lo Spazio Aperto Giovani ha ospitato permanentemente anche l'iniziativa Libera Libri Lamezia,
ovvero il book crossing, scambio libero di libri di esperienze e cultura. In sintesi, ognuno può
lasciare un testo e prenderne in prestito un altro. Le regole sono poche e semplici: non perdere il
libro, non rovinarlo e restituirlo entro massimo due mesi.
La struttura ha poi ospitato una mostra di Giuseppe Carchedi, il giovane vincitore della
manifestazione di sensibilizzazione contro la criminalità Music Against 'Ndrangheta'. La mostra
ha dato la possibilità ad un giovane di mostrare il proprio talento ed ha raccolto i consensi della
critica e della stampa, oltre a decine e decine di visitatori. Un successo tale da far germogliare il
desiderio di imparare l'arte di fotografare in molti ragazzi. Dalle numerose richieste in merito, la
decisione di ospitare proprio in Spazio Aperto Giovani corsi gratuiti di fotografia compatta e
reflex. Corsi molto seguiti, con lunghe liste di iscritti e di cui si è già chiesta una replica.
Ma è a giugno, dopo sei mesi intensi di lavoro da parte degli Operatori e grazie ad una forte
partecipazione dei ragazzi che frequentano lo spazio, che è arrivato il momento più seguito e di
appeal. Si è trattato del Lamezia Comics & co, quattro giorni dedicati al mondo dei fumetti.
L'evento, di portata nazionale, è stato organizzato dallo Spazio Aperto Giovani, dalla Mediateca
Regionale di Lamezia Terme, con il supporto del Comune di Lamezia Terme, del Comitato
Giovanile Lametino dell'Accademia dei Fumetti “Reggio Comix”, in più a tale evento hanno
aderito tante realtà più o meno conosciute dell’intero territorio regionale. Si è trattato del primo
evento del genere organizzato in Calabria, in quanto sviluppato su più direttrici. Durante Lamezia
Comics & co. sono state tenute lezioni di fumetto, allestite mostre e stand commerciali, tenuti
seminari, proiettati film e allestiti tavoli per i giochi di ruolo e tanto altro. Proprio questi ultimi, in
particolare il gioco di carte Magic sono stati poi riproposti in una giornata a loro dedicata nel
mese di agosto, l’8 Agosto 2009 il Magic event.
In neanche un anno di attività lo Spazio Aperto Giovani ha organizzato iniziative a pieno ritmo.
Iniziative partecipate, messe su ascoltando in primis i desideri e i bisogni dei ragazzi più giovani
che lo frequentano. In breve tempo si è radicato sul territorio, diventando un punto di riferimento
per frequentatori più e meno assidui. E' diventato sia un luogo di ritrovo alternativo alla strada,
controllato e orientato allo scambio di idee, sia un propulsore di input in una città difficile in cui è
difficoltoso emergere, ritagliarsi un proprio spazio e trovare stimoli.
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Ed è proprio in questa direzione che lo Spazio Aperto Giovani dovrà continuare a lavorare,
sviluppando il feedback ottenuto dalle iniziative realizzate nel 2010.
Nello specifico l’Amministrazione Comunale, nell’ambito dell’Avviso Pubblico “Giovani per il
Sociale” intende, in collaborazione con il Soggetto Proponente, ed impegnando direttamente nelle
attività i Giovani che parteciperanno al Progetto, realizzare le seguenti attività:
 confronto con tutte le Associazioni e gli Operatori Culturali della Città per pervenire
ad una visione condivisa del Progetto “Spazio Giovani”;
 avvio sperimentale delle attività “Spazio Giovani della Città di Lamezia Terme” (24
mesi);
 creazione di un Internet Point per la navigazione in internet gratuita per le fasce deboli
della popolazione giovanile (migranti, rom);
 creazione di una mediateca interculturale con la possibilità di utilizzare una raccolta
ampia di dvd, di cd e di libri, con la possibilità di visione di film e di eventi sportivi e
culturali attraverso la visione di tv satellitare;
 creazione di spazi di ascolto ed orientamento per i giovani con uno sguardo attento al
mondo del volontariato (servizio civile, servizio civile europeo), a quello
dell’istruzione (università, formazione continua), a quello del lavoro e dell’impresa
sviluppando opportunità di creare e fare impresa giovanile in forma autonoma e
cooperativa (Europass, Punto InformaGiovani) e realizzando workshop ed incontri su
temi specifici;
 avvio sperimentale di iniziative formative e servizi interdisciplinari di formazione,
tutoraggio e consulenza finalizzati al perfezionamento di idee imprenditoriali per
acquisire conoscenze in materia di business plan, marketing, e altre tematiche
gestionali di grande interesse socio-culturale;
 avvio sperimentale di iniziative formative per la realizzazione di corsi di e-inclusion,
fotografia, fumetto, lettura, dizione, etc.;
 avvio sperimentale di uno spazio di orientamento e consulenza sulle leggi regionali e
nazionali, programmi regionali - nazionali e comunitari a favore della creazione di
impresa e dello sviluppo delle imprese esistenti in tema di cultura, qualità,
innovazione, internazionalizzazione, responsabilità sociale.
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