real madrid - juventus 1 – 0

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real madrid - juventus 1 – 0
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REPORT
N.17 FEBBRAIO 2005
RIVISTA ELETTRONICA DELLA CASA EDITRICE WWW.ALLENATORE.NET
REG. TRIBUNALE DI LUCCA N° 785 DEL 15/07/03
DIRETTORE RESPONSABILE: FERRARI FABRIZIO
COORDINATORE TECNICO: ROBERTO BONACINI
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STUDIOS
REAL MADRID - JUVENTUS 1 – 0
A cura di Massimo Lucchesi
REAL MADRID
1
CHAMPIONS LEAGUE – OTTAVI andata
CASILLAS
2
SALGADO
6
HELGUERA
REAL
REALMADRID
MADRID
MODULO:
MODULO:4-2-2-2
4-2-2-2
ALL.LUXEMBURGO
ALL.LUXEMBURGO
JUVENTUS
1
BUFFON
27
ZEBINA
21
THURAM
1
19
SAMUEL
28
CANNAVARO
3
R.CARLOS
19
ZAMBROTTA
16
GRAVESEN
16
CAMORANESI
23
BECKHAM
8
EMERSON
5
ZIDANE
20
BLASI
11
NEDVED
9
IBRAHIMOVIC
10
DEL PIERO
12
CHIMENTI
7
PESSOTTO
2
FERRARA
3
TACCHINARDI
24
OLIVERA
10
RAUL
9
RONALDO
25
CESAR
22
PAVON
15
BRAVO
9
2
10
3
16
23
FIGO
7
19
6
16
11
20
10
8
5
7
19
9
27
28
JUVENTUS
JUVENTUS
MODULO:
MODULO:4-4-2
4-4-2
ALL.CAPELLO
ALL.CAPELLO
21
24
MEJIA
21
SOLARI
14
GUTI
15
BIRINDELLI
11
OWEN
25
ZALAYETA
1
STADIO: SANTIAGO BERNABEU – MADRID
ARBITRO: MICHEL (SLOVACCHIA)
MARCATORI: Helguera al 31’ pt
SOSTITUZIONI: Raul Bravo x Salgado (9’ pt) – Olivera x
Nedved (34’ pt) – Tacchinardi x Blasi (24’ st) – Owen x Ronaldo
(31’ st) – Zalayeta x Del Piero (36’ st)
PRESENTAZIONE
Real Madrid – Juventus è una vera e propria fnale
anticipata, come del resto lo sono Chelsea –
Barcellona e Manchester United – Milan, si
confrontano infatti le compagini più blasonate di
Spagna ed Italia. L’incontro odierno, che si svolge
in terra spagnola mentre il ritorno è programmato
a Torino tra due settimane, vede di fronte due
squadra non proprio al top della condizione
psicofisica. La Juventus, reduce dal deludente 0-0
di Messina è stata infatti appena agganciata dal
Milan, sul quale vantava 8 punti di vantaggio
appena alcune settimane fa, in testa alla classifica.
Il Real Madrid viene invece dalla sconfitta
casalinga patita contro l’Atletico Bilbao. E se è
vero che Luxemburgo aveva lasciato a riposo
molti titolari è altrettanto vero che agganciare il
Barcellona al vertice della Liga appare a questo
punto assai improbabile.
MODULI E FORMAZIONI
Luxemburgo recupera Salgado e schiera i suoi
con il 4-2-2-2. Casillas in porta; Salgado,
Helguera, Samuel e R.Carlos in retroguardia;
Gravesen a filtrare davanti la difesa con Beckham
sul centrodestra; Zidane e Figo interni d’attacco;
Raul e Ronaldo in avanti. Capello, che recupera
Pavel Nedved dopo un mese di stop, deve però
rinunciare al francese Trezeguet. In avanti spazio
quindi al tandem formato da Del Piero ed
Ibrahimovic con la Juve schierata con il classico
4-4-2. Davanti a Buffon, la difesa è quella titolare,
con Zebina a destra. Thuram-Cannavaro coppia
centrale e Zambrotta a sinistra che completa il
reparto. A centrocampo Blasi gioca a fianco di
Emerson, mentre Nedved e Camoranesi giocano
ai lati. Arbitra lo slovacco Michel, insegnante di
37 anni, un match che si annuncia equilibrato e
molto atteso per la presenza di numerosi
fuoriclasse tra cui gli ex “pallone d’oro” Zidane,
Ronaldo, Figo e Nedved.
LA TATTICA
Capello ha due problemi fondamentali da
risolvere: 1) evitare che i centrocampisti d’attacco
del Real Madrid ricevano fra le linee per giocare
la rifinitura 2) parare le incursioni di Salgado e
Roberto Carolos sugli esterni.
L’ampia libertà di azione di cui godono Figo e
Zidane impedisce al tecnico juventino di
organizzare dei duelli prevalenti e quindi la scelta
per limitare l’imprevedibilità tattica e le abilità
tecniche degli avanti madrileni ricade sul
tradizionale 4-4-2 (vedi foto 1).
Foto 1
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Le due linee di difesa e centrocampo juntine
hanno il compito di rimanere piuttosto
ravvicinate in modo da limitare gli interspazi per
gli inserimenti dei centrocampisti d’attacco di
Luxemburgo.
Sugli esterni il compito di limitare le incursioni
dei laterali del Real spetta, a destra, all’accoppiata
Camoranesi-Zebina, mentre sull’out di sinistra
giocano Nedved e Zambrotta.
Il Real dal canto suo si schiera con un atipico 44-2-2. Luxemburgo non può far affidamento su
una ferrea organizzazione offensiva e decide di
puntare tutto sulla fantasia e sulla abilità tecniche
dei molti solisti a disposizione.
Per rinchiudere la Juve nella propria metà campo
il tecnico delle merengues accentra Figo e Zidane
nella posizione di interni d’attacco ed avanza
Salgado e Roberto Carlos sugli esterni. La mossa
ha il compito di destabilizzare gli equilibri tattici
ed il sistema di scalate di una squadra schierata
2
con il 4-4-2 ed al contempo avvicinare i propri
fuoriclasse alla porta avversaria.
Nelle foto a seguire è rappresentato un tipico
flusso di gioco adoperato dalle merengues per
mettere in difficoltà i bianconeri.
Foto 2
Foto 4
Inoltre, per mettere in difficoltà la Juve in zona
laterale Luxemburgo ha chiesto a Ronaldo e Raul
di aprirsi frequentemente in modo da creare
superiorità numerica in tale zona di campo e
rendere difficoltosi i movimenti a chiusura
juventini sui terzini d’attacco del Real.
Foto 5
Foto 3
L’infortunio di Salgado avvenuto ad inizio gara
complica leggermente i piani del tecnico
brasiliano che è costretto ad inserire Raul Bravo,
terzino mancino più bravo a difendere che non
ad attaccare, sulla fascia destra.
Foto 6
Se il Real a destra qualche difficoltà le ha
incontrate meglio è sembrata l’organizzazione a
sinistra.
Roberto Carlos in più di una occasione è riuscito
a sfruttare la corsia mancina grazie al lavoro di
Zidane o di una punta che a turno si portavano
nella “mezzaposizione” per portar fuori zona
Zebina.
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Foto 7
3
F
VALUTAZIONI DELLE SQUADRE E DELL’ANDAMENTO DELLA GARA
La vittoria del Real Madrid è meritata. Gli
spagnoli pur non avendo giocato un calcio
scintillante hanno gestito per larghi tratti
dell’incontro la gara ed avuto qualche occasione
da goal in più rispetto agli ospiti. La Juve ha
pagato l’infortunio di Nedved ed è mancate nelle
ripartente. Il risultato di 1-0 rende comunque
incerto il passaggio del turno che verrà deciso nel
match di ritorno, in programma a Torino tra due
settimane.
LA PAGELLA DELLE SQUADRE
F.OFF: POST-CONQUISTA
F.OFF: COSTRUZIONE
F.OFF: RIFINITURA
F.OFF: CONCLUSIONE
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REAL MADRID
JUVENTUS
Il Real Madrid, grazie alla
La Juve fatica a ripartire negli
qualità tecnica di cui dispone, è spazi anche a causa
pericoloso quando recupera
dell’infortunio di Nedved.
palla e riparte. Malgrado la
squadra si adoperi per
sviluppare il pressing
ultraoffensivo le palle rubate
sono poche.
La particolare disposizione dei
centrocampisti permette alla
squadra di muover palla con
semplicità ed efficacia.
La Juventus non sempre riesce
ad aggredire il Real ed in
conseguenza di ciò i bianconeri
faticano a costruire gioco
quando recuperano palla in
zona arretrata.
La mancanza di movimenti
coordinati e di giocate di catena
impedisce al Real di superare
centralmente l’attenta
retroguardia juventina.
La squadra manca di schemi
consolidati e si affida quasi
esclusivamente alle intuizioni
dei solisti.
L’incapacità di contrattaccare
disponendo di più giocatori
sopra la linea della palla
penalizza l’efficacia delle azioni
ospiti.
Il goal e le occasioni più
Pur non attaccando con
pericolose nascono da palla
continuità la Juve qualche
inattiva malgrado il Real abbia buona occasione l’ha mancata..
un buon controllo della gara.
L’insufficiente abilità in fase di
rifinitura penalizza in maniera
determinante l’efficacia delle
merengues.
4
F.DIF: POST-PERDITA
F.DIF: FILTRO CENTRALE
Il Real con buon impegno
I problemi a centrocampo
cercava di pervenire subito alla hanno costretto spesso la Juve
riconquista pressando, con poco ad indietreggiare.
successo, il portatore di palla..
L’incapacità della Juve di
contrattaccare con più giocatori
ha permesso a Gravesen di far
filtro da solo.
La squadra bianconera è
sembrata sufficientemente
attenta ed abbastanza duttile.
Alcune sbavature sull’out di
destra hanno lasciato campo
libero a Roberto Carlos.
Samuel ed Helguera hanno
controllato con sufficiente
disinvoltura Del Piero ed
Ibrahimovic.
Thuram e Cannavaro, molto
attenti e reattivi, hanno giocato
una gara di buon spessore.
Spesso senza avversari di
riferimento sono stati bravi a
mantenere la squadra corta ed a
scalare sia in avanti che
lateralmente.
Bene. Il Real ha vinto grazie
anche e soprattutto alla
pericolosità sui calci d’angolo.
Non troppo convincente né in
fase offensiva né, soprattutto, in
quella difensiva.
Grave l’errore di Cannavaro sul
goal di Helguera.
F.DIF: FILTRO DIFENSIVO
GESTIONE PALLE INATTIVE
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