Il canto rubato agli uccelli della foresta

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Il canto rubato agli uccelli della foresta
Piume
Il canto rubato agli uccelli della
foresta
Teatro dei Fauni
www.teatro-fauni.chj
Spettacolo di narrazione, teatro d’oggetti e musica
idea e testo di Santuzza Oberholzer
musiche di Vicky De Stefanis
con Santuzza Oberholzer e Vicky De Stefanis
regia Walter Broggini
Brevissimo
Un essere malvagio ha rubato il canto degli uccelli. Questi, dopo ingegnosi tentativi falliti di
riprendersi le loro voci, chiedono aiuto ad un ragazzo che vive in armonia con la natura, nella
foresta più grande del mondo: l’Amazzonia. Narrazione, musica dal vivo e teatro d’oggetti che
rappresenta gli uccelli con strumenti musicali. Per pubblico da 5 anni.
Comunicato stampa
I pappagalli, gli aironi, i colibrì, i cuculi, e il capo di tutti gli uccelli: il gufo, sono molto preoccupati perché
un essere malvagio, Avatisu li perseguita, ha anche rubato la loro voce. Dopo vari tentativi di ritrovare i
loro canto gli uccelli si affidano ad un ragazzo che vive sulle rive del lago Ipavu, nella foresta più grande
del mondo: l’Amazzonia.
Nello spettacolo si alternano momenti di narrazione, musica dal vivo e i suoni meravigliosi degli uccelli
che sono costruiti e rappresentati con strumenti musicali tradizionali della foresta sud americana.
Lo spettacolo, tratto da una leggenda Guaranì, narra di una popolazione che vive in armonia con la
natura, della sua sensibilità per valori fondamentali come l’amicizia e la giustizia.
La voce, il canto di cui gli uccelli sono stati privati rappresenta la loro identità, il loro diritto di essere se
stessi in modo integro e completo, di esprimersi, ognuno con le proprie caratteristiche e inclinazioni. La
comunità dei pennuti diventa una parodia dell’umanità, anche tra di loro c’è il sognatore, il pettegolo,
l’opportunista e l’inventore.
Il mondo degli uccelli ha sempre affascinato e fatto sognare l’essere umano, la loro vita misteriosa, il loro
apparire e sparire, il volo stesso, hanno stimolato la fantasia e portato questi animali a diventare simboli
importanti e protagonisti di racconti mitici già nell’antico Egitto, Persia e Grecia.
Nella nostra leggenda gli uccelli rappresentano molto bene la situazione di molti popoli autoctoni, tra cui
molte comunità dell’Amazzonia, ai quali è stato tolto e ancora si sta rubando il diritto di cantare il proprio
canto.
“La gente del villaggio si vestì con le piume variopinte
che avevano donato gli uccelli. Si fece una gran festa,
tutti gli uccelli appollaiati sugli alberi attorno alla piazza
cantavano, il ragazzo suonava il flauto e la gente
ballava. Più tardi gli uccelli guardarono in direzione del
sole che stava tramontando. Quando poco a poco il
cielo si scurì smisero di cantare. La gente ne fu
rattristata. Ma appena il sole annunciava un nuovo
giorno, gli uccelli ricominciarono a cantare e ancora
adesso fanno così, cantano di giorno e tacciono di
notte.”
Santuzza Oberholzer
Nasce a Locarno, impara l'arte a bottega presso vari burattinai poi alla Scuola di teatro dell’università di
Quito dove poi insegna. Dal 1976 al 1983 è attiva in Messico ed Ecuador. Dal 1986 dirige il Teatro dei
Fauni per cui scrive i testi, progetta le figure cura regie e recita. Riceve tra gli altri il premio Festival
internazionale di Tehran Iran, “Les Jeux répubblicains CH, “Ospite illustre della città di La Habana” nel
2005 e il premio TASI “Donna della scena 2009”.
Vicky De Stefanis
Nasce a Locarno, lavora con il Teatro dei Fauni
dal 1997, è burattinaia e cantante. Si forma a
Ginevra, Milano, Brasile e nella stessa
compagnia Teatro dei Fauni. Dal 2003 al 2006
ha presentato spettacoli in Brasile dove ha
diretto un gruppo di teatro infantile e condotto un
programma radiofonico per bambini. Nel
T.d.Fauni inventa spettacoli costruisce figure,
recita e tiene i laboratori.
Il Teatro dei Fauni nasce nel 1986 ed è
composto da persone provenienti dal mondo del
teatro, dei burattini e della musica, arti che
compongono le produzioni della Compagnia. Il
teatro di figura, si presta particolarmente alla
rappresentazione dei personaggi di antichi miti e
fiabe: in questa direzione si è orientata la
ricerca. Le figure archetipe che popolano questi
racconti sono cariche di poesia e di simboli di forte attualità; la ricchezza di elementi magici trova nel
teatro di oggetti il suo spazio espressivo ideale. Dal 2002 produce spettacoli di narrazione sia per bambini
che per adulti. Particolare attenzione è rivolta ai personaggi femminili, spesso trascurati nel teatro
tradizionale come nella storia degli ultimi due millenni.
Gli spettacoli in italiano sono spesso tradotti in altre lingue e sono stati presentati in: Austria, Belgio,
Brasile, Canada, Repubblica Ceca, Cile, Cuba, Ecuador, Francia, Germania, Italia, Iran, Madagascar,
Messico, Slovacchia, Spagna, Svizzera, Turchia.
L’attività comprende rappresentazione di spettacoli teatrali itineranti in teatri e scuole, animazioni teatrali di
piazza e in biblioteche, laboratori per adulti e bambini di tecniche ed espressione del teatro e teatro di
figura. Dal 1998 il Teatro dei Fauni organizza a Locarno il festival internazionale "Il castello incantato".
Spazio scenico: m 7 x 5 adattabile a spazi più grandi e anche un pochino più piccoli
Teatro dei Fauni
via alla Scuola 10
CH-6605 Locarno Monti
www.teatro-fauni.ch
tel. 0041 91 751 11 51
MOB. 0041 79 331 35 56
[email protected]