i fiori di bach - Farmacia Assarotti
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I FIORI DI BACH I Fiori di Bach sono fiori spontanei individuati negli anni „30, dopo molta osservazione, dal dott. Edward Bach. Edward Bach nacque nel 1886 vicino a Birmingham. Studiò medicina e nel 1913 venne abilitato alla professione. Assistente nel reparto di batteriologia dell'University College Hospital., scoprì una correlazione tra i ceppi batterici presenti nell'intestino e le malattie croniche. Iniziò così a sperimentare dei nuovi vaccini e una diversa posologia, ossia le inoculazioni venivano ripetute solo nel caso di una ricomparsa dei sintomi. Con questa modalità ottenne degli ottimi risultati, rispettando l'evoluzione di ogni singolo paziente piuttosto che un protocollo predeterminato. Nel 1919 iniziò a lavorare come patologo e batteriologo presso il London Homeopathic Hospital, venendo in contatto con le idee di Samuel Hahnemann, il fondatore dell'omeopatia, con le cui teorie spesso concordava: il considerare al centro il paziente e non la malattia, la sua considerazione dello squilibrio intestinale, l'uso di piante ed erbe per curare le diverse patologie, l'uso di preparati biologici ricavati dal paziente (cosa che Bach già stava facendo). Iniziò a preparare i propri vaccini in maniera omeopatica e a somministrarli per via orale: nacquero così i cosiddetti "nosodi di Bach", divisi in sette gruppi in base alla loro azione di fermentazione dello zucchero. In ogni paziente veniva controllato il tipo di battere intestinale predominante e gli veniva prescritto il nosode corrispondente. Visti gli ottimi risultati, l'uso dei nosodi di Bach si diffuse in Inghilterra, in Germania ed in America. Bach iniziò a cercare similitudini tra persone con lo stesso tipo di batteri intestinali, riuscendo a individuare il nosode giusto in base agli stati d'animo del paziente. Collaborò con diversi omeopati ad alcune pubblicazioni scientifiche. Nel 1924 presentò ad un congresso di omeopatia uno studio sugli effetti della combinazione tra dieta e nosodi, affermando che è il miglioramento globale dell'individuo a determinare il miglioramento nel decorso della malattia. Bach sostituì poi i nosodi con le piante, iniziando una serie di esperimenti. Nel 1928 egli ebbe l'intuizione di raggruppare i pazienti in diverse categorie in base al loro comportamento, ossia stabilì un collegamento tra le malattie ed i gruppi di personalità basato sulla loro reazione alla malattia e non sul tipo di patologia. Iniziò quindi a prescrivere i rimedi in base alle caratteristiche comportamentali del paziente, individuando una lista di 12 stati d'animo: Terrore paura inquietudine,ansia o tortura mentale indecisione indifferenza o noia estrema dubbio o scoraggiamento preoccupazione estrema debolezza sfiducia in sé impazienza entusiasmo estremo orgoglio o tendenza a tenersi in disparte. Nel 1928 iniziò a preparare i fiori in maniera omeopatica e a somministrarli secondo la personalità del paziente, ottenendo un grande successo. Dal 1931 fino alla sua morte avvenuta nel 1936 completò lo studio dei 38 rimedi più il 39° il primo composto d'emergenza, il Rescue Remedy. SUDDIVISIONE DEI FIORI SECONDO BACH Bach suddivise inizialmente i suoi fiori in 12 guaritori (i primi ad essere stati scoperti), 7 aiuti e 19 assistenti. 12 GUARITORI: Agrimony ( Agrimony eupatoria ) · Centaury ( Centaurium umbrellatum ) · Cerato ( Ceratostigma willmottiana ) · Chicory ( Cichorum intybus )· Clematis ( Clematis vitalba ) · Gentian ( Gentiana amarella ) · Impatiens ( Impatiens glandulifera ) - Mimulus ( Mimulus guttatus ) · Rock Rose · ( Helianthemum nummularium ) - Scleranthus ( Sclerantus annuus ) · Vervain ( Verbena officinalis ) · Water Violet ( Hottonia palustris ) 7 AIUTI: Heather ( Calluna vulgaris ) · Oak ( Quercus robur ) · Olive ( Olea europea ) · Rock Water ( Acqua di fonti curative ) · Gorse ( Ulex europoeus ) · Vine ( Vitis vinifera ) · Wild Oat ( Bromus ramosus ) 19 ASSISTENTI: Aspen ( Populus tremula ) · Beech ( Fagus silvatica ) · Cherry Plum ( Prunus cerasifera ) · Chestnut Bud ( Aesculus hippocastanus ) · Crab Apple ( Malus sylvestris ) · Elm ( Ulmus procera) · Holly ( Ilex aquifolium ) - Honeysuckle ( Lonicera caprifolium ) · Hornbeam ( Carpinus betulus ) · Larch ( Larix deciduas ) · Mustard ( Sinapis arvensia ) · Pine ( Pinus sylvestris ) · Red Chestnut ( Aesculus carnea ) · Star of Bethlehem ( Ornithogalum umbrellatum ) - Sweet Chestnut ( Castanea sativa ) · Walnut ( Junglans regia ) · Wild Rose ( Rosa canina ) · White Chestnut ( Aesculus hippocastanus ) · Willow ( Salix vitellina ) · Ma egli propose anche una diversa classificazione, individuando 7 gruppi di fiori per curare 7 stati disarmonici: PAURA ASPEN: Paure vaghe di cose ignote; angoscia e panico di quello che di terribile può accadere CHERRY PLUM: Paura di perdere il controllo, di fare azioni sconsiderate che non si vorrebbero fare MIMULUS: Paura per cose conosciute; paura del mondo, della vita quotidiana, delle malattie; timidezza RED CHESTNUT: Paura eccessiva per le persone care; apprensione esagerata fino a cessare di preoccuparsi di sé stessi ROCK ROSE: Terrore; panico causato da una situazione precisa quando sembra che non vi sia più speranza; rimedio di pronto soccorso INCERTEZZA CERATO: Sfiducia in sé stessi, nel proprio giudizio; insicurezza; si chiede sempre consiglio ad altri GENTIAN: Scoraggiamento per cause note ; scetticismo; demotivazione a seguito di insuccessi o contrattempi GORSE: Disperazione cronica e profonda, anche se consolati e convinti pensano sempre che per loro non c‟è nulla da fare HORNBEAM: Stanchezza mentale che si ripercuote sul fisico; difficoltà a superare le avversità quotidiane SCLERANTHUS: Indecisione tra due cose; instabilità; riservatezza WILD OAT: Incertezza su cosa fare nella vita, su quale strada da seguire; la difficoltà sta nel decidere quale strada seguire; insoddisfazione e dispiacere SOLITUDINE HEATHER: Egocentrismo; narcisismo; bisogno degli altri; infelicità quando stanno da soli IMPATIENS: Fretta nel fare le cose; impazienza; tensione; difficoltà di relazione con le persone che non viaggiano alla stessa velocità; tendenza alla solitudine WATER VIOLET: Spesso sono intelligenti e dotati, senso di superiorità; orgoglio; solitudine cercata SCARSO INTERESSE PER IL PRESENTE CLEMATIS: Distrazione; fuga nelle fantasie del futuro; svagatezza; CHESTNUT BUD: Ripetizione dei medesimi errori; superficialità; ritardo nell‟acquisire le lezioni della vita HONEYSUCKLE: Ancoraggio nel passato; difficoltà nel vivere i cambiamenti e pessimismo di trovare nel futuro situazioni simili a quelle vissute nel passato MUSTARD: Depressioni per cause sconosciute; tristezza profonda senza motivo; impossibilità a darsi una spiegazione ed a farsi una ragione OLIVE: Esaurimento fisico e mentale; la quotidianità è un fardello pesante e privo di piacere WHITE CHESTNUT: Pensieri circolari ed ossessivi che tolgono la pace ed impediscono di concentrarsi sulle proprie attività e di godere la vita. WILD ROSE: Rassegnazione totale; apatia; stanchezza della vita e rinuncia totale alla lotta per la vita SCORAGGIAMENTO E DISPERAZIONE CRAB APPLE: E‟ il rimedio della depurazione; impressione di avere in sé qualche cosa di poco pulito; la soddisfazione si trova quando qualsiasi veleno sia stato espulso ELM: Sensazione di non essere all'altezza del compito; depressione perché ci si rende conto che l‟obbiettivo prefissato è troppo difficile da raggiungere LARCH: Sfiducia nelle proprie capacità; senso di inferiorità; non potendo raggiungere il successo, non si rischia mai e non si fanno mai sforzi per arrivare all‟obbiettivo OAK: Coraggioso; senso del dovere eccessivo, instancabile, senza lamentele anche se la situazione può sembrare senza speranza, continua a battersi PINE: Senso di colpa; sottovalutazione di sé; autocritica anche se si ha successo; fa suo l‟insuccesso di altri STAR OF BETHLEHEM: Traumi psichici e fisici dati dalla perdita di un caro, di un incidente; blocchi psicologici; conforto per chi rifiuta di essere consolato SWEET CHESTNUT: Disperazione totale; angoscia; abbattimento; la mente o il corpo sembrano raggiungere il limite estremo della sopportazione WILLOW: Risentimento nei confronti del destino in quanto considerano la vita soprattutto in funzione del successo; autocommiserazione; amarezza IPERSENSIBILITÀ VERSO GLI ALTRI AGRIMONY: Amanti della pace e dell‟armonia; conflitto interno; paura della solitudine; intolleranza ai conflitti; ottimi amici da frequentare CENTAURY: Buoni, tranquilli, gentili; senso esagerato di sacrificio; sottomissione anche a discapito della propria missione di vita; HOLLY: Gelosia; invidia; senso di vendetta; sospetto WALNUT: Difficoltà a staccarsi; ipersensibiltà alle influenze esterne CURA ECCESSIVA DEGLI ALTRI BEECH: Esagerato senso critico; intransigenza; mancanza di tolleranza e di comprensione verso gli altri CHICORY: Attenti ai bisogni degli altri, correggono di continuo ciò che a loro avviso non va e sono contenti di farlo; possessività; invadenza; oppressività ROCK WATER: Autodisciplina ferrea; intransigenza verso sé rifiutando gioie e piaceri che potrebbero interferire nel loro lavoro; rigidità per migliorare chi gli sta vicino VERVAIN: Entusiasmo portato all'eccesso; fanatismo negli ideali di vita; molto forti e coraggiosi nel perseguire quello in cui si è convinti VINE: Molto sicuri di sé e certi di riuscire; sete di potere e dominio, cercano di imporre le proprie idee IL RIMEDIO D'EMERGENZA Il Rescue Remedy o Rimedio d'emergenza è una combinazione di fiori già pronta per l'uso, che può essere utilizzata come prima misura di soccorso sia per le difficoltà interiori (terrore improvviso, notizie cattive, ecc.), sia per le ferite fisiche, le bruciature, gli incidenti. Il Rescue Remedy è indicato quando una situazione minaccia la persona o la sua stessa vita. La combinazione è composta dai seguenti fiori: Star of Bethlehem: per lo stato di shock Rock Rose: contro la paura improvvisa e il panico Impatiens: contro la tensione interiore e lo stress Cherry Plum: contro la paura di impazzire dalla disperazione Clematis: contro la sensazione di non essere completamente presente LA FILOSOFIA DEL METODO BACH Il dottor Edward Bach, verificò che all'origine di quella che comunemente chiamiamo “malattia” molto spesso vi è uno stato d'animo negativo, il quale, lavorando nel tempo, porta gradualmente alla manifestazione corporea, al disturbo conclamato. Secondo Bach la malattia "è la naturale conseguenza di disarmonia fra il nostro corpo e la nostra anima". Ancora: "La malattia è solamente e puramente correttiva: non è né vendicativa né crudele, ma è lo strumento adottato dalla nostra anima per indicarci i nostri difetti: per prevenirci dal commettere errori più grandi, per impedirci dal fare ancora male e per riportarci su quel sentiero di verità e luce da cui non dovremmo mai aver deviato." Il senso dell'infermità consiste quindi nella "lezione occorsa al paziente". Bach studiò quindi 38 rimedi floreali, ciascuno capace di curare una particolare disarmonia emotivo-animica. Il fiore è la parte più vitale di una pianta, quella che esprime al massimo grado il suo impulso allo sviluppo. Per tale ragione è anche capace di restituire alla persona che soffre quella spinta vitale che gli manca per guarire. Secondo la visione di Bach, una vera terapia deve sciogliere quei nodi e barriere mentali che ingabbiano lo spirito in errati (e dolorosi) atteggiamenti, per quindi espandere la sua capacità di vedere e comprendere la realtà delle cose, i reali bisogni e i reali scopi del suo esistere. Deve tendere a liberare l'uomo dall'errore di valutazione in cui si era impantanato, dall'illusione di sentirsi solo in un mondo ostile. Non c'è vera guarigione senza una modificazione profonda dell'animo del sofferente, senza una sua crescita interiore, senza un rinnovamento del modo di vedere e di sentire: allora i sintomi diventano inutili e la malattia scompare. Medicina incentrata sulla persona e non sulla malattia, la Floriterapia di Bach non prende in considerazione i sintomi fisici, se non di sfuggita, ma punta direttamente al nucleo psicoemotivo del paziente, al suo conflitto interiore: lo identifica e propone per esso il rimedio appropriato, quello capace di riportare alla luce della coscienza la controparte positiva finora nascosta. E' la consapevolezza infatti che guarisce, è la vera medicina. E' bene chiarire che il metodo di Bach non è omeopatia e che, rispetto ad essa presenta differenze tali da suggerire di non confondere i due sistemi terapeutici. PREPARAZIONE DELLE ESSENZE Il metodo del sole Bach inizialmente per produrre le sue essenze utilizzò questo metodo secondo il quale ci si deve recare ove il fiore cresce spontaneamente, scegliendo una giornata serena, senza nuvole e senza vento. Dopo aver riempito un contenitore di vetro, con mezzo litro di acqua di sorgente, lo si pone vicino alla pianta i cui fiori verranno raccolti molto delicatamente. I fiori vengono posati sul pelo dell'acqua lasciandoli esposti al sole per tre o quatto ore e togliendoli poi con un rametto della stessa pianta. All'acqua viene poi aggiunta una pari quantità di brandy e si ottiene così quella che viene definita "tintura madre". Si aggiungono a questa soluzione altri 240 litri di brandy per poi procedere all'imbottigliamento nelle "stock bottles", bottigliette nel formato da 10, 20 o 30 ml. Il loro contenuto viene solitamente diluito prima di essere usato. Il metodo del fuoco Secondo questo metodo, usato quando i fiori fioriscono troppo presto in primavera e la forza del sole è troppo debole per liberare energia, i fiori, insieme a qualche foglia e allo stelo, vengono bolliti per mezzora in un contenitore smaltato. Si procede poi alla filtrazione e alle stesse diluizioni previste dal metodo del sole. ISTRUZIONI D’USO I fiori di Bach sono disponibili in flaconcini contagocce da 10 o 20 ml, in soluzione idroalcolica. Possono essere assunti tal quali o, più frequentemente, miscelati tra di loro in un rapporto preciso tra la soluzione, composta da acqua minerale naturale e brandy, e la soluzione base. Di solito il rapporto è, per un flacone di soluzione da 30 ml, 22 ml di acqua, 8 ml di brandy e 2 gocce per ognuno dei fiori prescelti. La posologia è variabile a seconda dell‟emergenza o dei casi più o meno acuti. Normalmente si somministrano quattro gocce, quattro volte al giorno direttamente sotto la lingua attendendo un paio di minuti prima di deglutire. Nel caso di pazienti molto piccoli, le gocce dei fiori si diluiscono direttamente in acqua minerale naturale in recipienti da 10 ml e conservati in frigorifero. Il modo di assunzione è identico a quello degli adulti. Il fiore di emergenza, il Rescue Remedy, va assunto direttamente dal flaconcino base senza ulteriori diluizioni. In commercio si trovano anche altre confezioni del Rescue Remedy: spray e crema.