4. Curricula Commissione

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4. Curricula Commissione
Francesco Saverio Colamarino
Francesco Saverio Colamarino ha compiuto studi classici e musicali laureandosi in Lettere a pieni
voti all’Università “La Sapienza” di Roma con N. Sapegno e L. Ronga (Tesi in Storia della Musica)
e perfezionandosi in Organo dal 1961 all’Accademia di Haarlem in Olanda con A. Heiller, M. C.
Alain, L. F. Tagliavini; ha seguito corsi con G. Leonhardt, M. Chapuis e F. Chapelet.
Ha iniziato la sua carriera di insegnante ottenendo nel 1976 l’incarico alla cattedra di Organo e
Composizione organistica al Conservatorio di Campobasso.
Ha tenuto concerti in Europa ed ha effettuato registrazioni anche su organi storici restaurati; ha
suonato nel 1982 in S. Petronio a Bologna (Lorenzo da Prato, 1475 e Baldassarre Malamini, 1596)
insieme a L. F. Tagliavini e G. Leonhardt. Il concerto a due organi con Stefano Innocenti è stato
trasmesso da Westdeutsche Rundfunk. Ha partecipato ai Festival di Parigi, de Wallonie (Belgio), a
quelli di Biel (Svizzera), Stuttgart (Germania), Mouzon (Francia) e alle“Jornadas Internacionales de
Organo” (Spagna).
Ha tenuto corsi di perfezionamento presso l’“Academia de Organo Iberico” in Castiglia (Spagna) e
ha tenuto un corso su G. Frescobaldi presso il Conservatorio di Bordeaux (Francia) nella classe di
Francis Chapelet.
Ha presieduto nel 1992 la Commissione ministeriale per il Concorso a cattedre di Storia della
Musica ed ha fatto parte della giuria in vari concorsi internazionali di interpretazione organistica.
Nel 2000 è stato insignito della “Medaglia d’oro” per meriti culturali dal Foyer des Artistes.
Ha diretto dal 2000 al 2003 il Corso per Organista e Maestro di Cappella del Conservatorio de
L’Aquila, dove è stato titolare della cattedra di Storia della Musica per 20 anni.
Ha fondato la “Commissione per la tutela degli organi antichi del Lazio” presso la Soprintendenza
di Roma ed ha collaborato come docente ed esperto con l’Istituto Centrale del Restauro del
Ministero dei Beni Culturali; è stato Conservatore degli organi storici del Quirinale (organo
idraulico Luca Blasi, 1601) e della Basilica di Santa Maria in Trastevere (Filippo Testa, 1701).
Ha diretto i lavori di restauro dell’organo Testa-Alari (1673) della Basilica di San Giovanni Battista
dei Fiorentini, di cui è stato organista titolare, e dell’organo settecentesco Woerle della chiesa dei
SS. Vincenzo e Anastasia a Roma.
Socio fondatore degli “Amici dell’Organo” e collaboratore dell’Associazione Musicale Romana, ha
seguito per conto dell’A. M. R. e del Comune di Roma tutte fasi del progetto, della realizzazione e
dell’intonazione del monumentale “Organo del Giubileo 2000”, donato dal Comune al Papa
Giovanni Paolo II e collocato nella Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri in Roma.
Corona i 45 anni di amicizia con Bartolomeo Formentelli mettendo la sua esperienza al servizio di
un’altra grandiosa opera, il Dom Bédos-Roubo della chiesa di San Domenico a Rieti; ne segue le
fasi di costruzione, collabora al montaggio, all’intonazione e all’accordatura; viene nominato dal
Comitato San Domenico “Organista Supervisore” del prestigioso strumento nel 2009.
Attualmente collabora come organista a Rieti, ove ha registrato un CD in occasione del I Festival
internazionale d’Organo; ha al suo attivo anche un DVD promo sull'organo del Giubileo in S. M.
degli Angeli.
Direttore dal 2011 della “Ismus” (Istituto Superiore di Musica Sacra) di Rieti, dove insegna
perfezionamento sui repertori del periodo barocco francese, tedesco e italiano. Nel 2012 diviene
membro della Commissione Artistica della “Accademia di Musica Italiana per Organo” di Pistoia. È
anche organista della cappella del Policlinico dell’Università “Campus Bio-Medico” di Roma.
Stefano Innocenti
Stefano Innocenti, fiorentino, si è diplomato in Pianoforte (con Pietro Scarpini), Organo e
Clavicembalo ed ha seguito a Haarlem (Olanda) i corsi tenuti da Anton Heiller, Luigi Ferdinando
Tagliavini, Kenneth Gilbert e Marie-Claire Alain.
Dal 1985 è titolare del settecentesco organo Serassi (1792-96) della Cappella Ducale di San Liborio
nella Reggia di Colorno (Parma).
Ha dato concerti, anche come clavicembalista, in tutta Europa, negli Stati Uniti, in Canada, in
Brasile e in Giappone. Ha suonato per l’inaugurazione di molti organi storici restaurati, tra cui
quelli bolognesi di San Petronio e il Gabler di Weingarten (Germania).
Ha inciso vari dischi, alcuni dei quali dedicati ad Andrea Gabrieli, al Seicento italiano, a Georg
Friedrich Haendel, ai concerti solistici di Franz Joseph Haydn (per organo e per clavicembalo), ai
concerti per organo e orchestra di Ferdinando Paër e di Antonio Salieri, all’Ottocento italiano, alla
musica tastieristica a Napoli, a recenti composizioni di Riccardo Castagnetti e, al clavicembalo, alle
Toccate di Johann Sebastian Bach e a tutte le Sonate di Giovanni Benedetto Platti.
Ha insegnato Organo e Composizione organistica nei Conservatori di Bologna e di Parma, ha tenuto
corsi d’interpretazione presso le Accademie di Pistoia, di Romainmôtier (Svizzera) e di Toulouse
(Francia) ed è stato membro di giuria in concorsi internazionali di esecuzione, di composizione e di
improvvisazione. Vive tra Parma ed Arcola (La Spezia).
Sergio Vartolo
Sergio Vartolo ha studiato Organo e Clavicembalo presso il Conservatorio di Bologna, laureandosi
contemporaneamente in Lettere presso l’Università della stessa città.
Svolge attività concertistica in Italia e in vari paesi Europei come clavicembalista, organista e
direttore di gruppi vocali e strumentali nel campo della musica rinascimentale e barocca. Ha diretto
per 14 anni la Cappella Musicale di S. Petronio portandola, attraverso incisioni e tournées, ad essere
conosciuta in tutto il mondo.
Ha inciso una sessantina di dischi fra cui, come solista, le Variazioni Goldberg e l’Arte della Fuga di
J. S. Bach, Lamenti e Toccate di J. J. Froberger e l’integrale per tastiera dei seguenti autori: G.
Frescobaldi (Premio della Critica Tedesca e Choc della Critica Francese), D. Zipoli, M. Rossi, G.
Cavazzoni e G. M. Trabaci. In qualità di direttore della Cappella Musicale di S. Petronio ha inciso
l’integrale dei Madrigali per 1, 2 e 3 soprani di Luzzasco Luzzaschi (Diapason d’oro della Critica
Francese), l’integrale delle Messe Mantovane di G. P. da Palestrina, gli Scherzi Musicali, le
Canzonette, il Ballo delle Ingrate, il Combattimento di Tancredi e Clorinda e tutti i melodrammi di
C. Monteverdi (L’Orfeo, L’incoronazione di Poppea e Il ritorno di Ulisse in patria), la
Rappresentazione di Anima e Corpo di E. de’ Cavalieri, l’integrale delle Sonate e dei Concerti per
1, 2, 3 e 4 trombe e orchestra di G. Torelli, numerosi Vespri concertati della Scuola Bolognese di S.
Petronio e una raccolta di Lamenti Barocchi (fra cui, con la partecipazione di Anna Caterina
Antonacci: la Pazza di Girami, il Lamento di Arianna di Monteverdi e il Lamento della Madre
Ebrea di M. Cesti).
Ha pubblicato uno studio sulle fonti e la prassi dell’opera per tastiera di G. Frescobaldi (Girolamo
Frescobaldi: annotazioni sulla musica per strumento a tastiera, Nuova Rivista Musicale Italiana
4/1994), uno studio ed il facsimile (libretti e partitura) de Il Ritorno di Ulisse in patria di C.
Monteverdi (SPES, Firenze 2006) ed uno studio e il facsimile de l’Arte della Fuga di J. S. Bach
(SPES, Firenze 2009)
Ha insegnato Teoria e Solfeggio, Storia della Musica e Clavicembalo presso i Conservatori di
Foggia, Bologna, Verona, Padova, Ferrara, Mantova e Venezia. È stato Borsista-Ricercatore presso
il DAMS dell’Università di Bologna ed è inoltre Accademico Filarmonico Bolognese.
il DAMS dell’Università