ATTO DI INDIRIZZO FORMAZIONE

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ATTO DI INDIRIZZO FORMAZIONE
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE
“AMEDEO MAIURI”
Via S. Abbondio – 80045 Pompei (Na)
Tel/Fax 081.859.9148 – Sede Succursale 081.850.2446 – Scuola dell’Infanzia 081.l850.5816
e mail: [email protected][email protected]
sito web: www.scuolamaiuripompei.it
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Prot. n. 330/C - 12
Pompei, 31/01/2017
All’albo
Al sito www.scuolamaiuripompei.it
Linee di indirizzo del dirigente per il piano di formazione del personale scolastico
per il triennio 2016/2019
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
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VISTA la legge 107/2015
VISTO il R.A.V. 2016/2019
VISTO il P.T.O.F. 2016-2019
VISTA la nota MIUR 2915 del 15/09/2016
CONSIDERATO il P.d.M.
VISTO il Piano Nazionale di formazione adottato con D.M. n. 797 del 19.10.2016
EMANA
Le seguenti linee di indirizzo per l’elaborazione, la realizzazione e la verifica del Piano della
formazione del personale scolastico per il triennio 2016 – 2019 da inserire nel PTOF.
Premessa
Il Piano di Miglioramento, allegato al PTOF, ha evidenziato, attraverso il rapporto di
autovalutazione (RAV) le seguenti priorità ed obiettivi di processo:
 Priorità: CURRICOLO, PROGETTAZIONE, VALUTAZIONE per migliorare i risultati
delle prove standardizzate, ridurre la percentuale degli studenti collocati nei livelli di
apprendimento 1 – 2 e per affinare il set valutativo.
 Priorità: AMBIENTE DI APPRENDIMENTO per migliorare l’organizzazione di spazi e
tempi, favorire e sollecitare la fruizione di ambienti di apprendimento innovati, rendere
pervasivo l’impiego di didattiche innovative, potenziare la pratica attuazione della didattica
per competenze e compiti autentici.
Dalla lettura complessiva del RAV, del PTOF e del PDM emerge la necessità di una formazione
centrata sulla didattica per competenze e sulla valutazione (certificazione, valutazione autentica e
suoi strumenti quali prove di verifica periodiche trasversali per aree disciplinari e prove strutturate
comuni intermedie e finali, conoscenza di processi e di metodologie mirate alla promozione di
apprendimenti significativi, didattica laboratoriale, uso sistematico di pratiche innovative) ed
evidenzia, altresì, la necessità di accrescere le competenze digitali e di promuovere l’inclusività.
Conseguentemente, il Piano di Formazione nel triennio 2016 – 2019 dovrà tener conto dei bisogni
emersi e prevedere azioni di formazione mirate alla crescita professionale dell’intero personale
scolastico.
Il nuovo quadro normativo
(Comma 124, Art. 1, L. 107/2015)
“Nell'ambito degli adempimenti connessi alla funzione docente, la formazione in servizio dei
docenti di ruolo è obbligatoria, permanente e strutturale. Le attività di formazione sono definite
dalle singole istituzioni scolastiche in coerenza con il piano triennale dell'offerta formativa e con i
risultati emersi dai piani di miglioramento delle istituzioni scolastiche previsti dal regolamento di
cui al decreto del Presidente della Repubblica 28 marzo 2013, n. 80, sulla base delle priorità
nazionali indicate nel Piano nazionale di formazione, adottato ogni tre anni con decreto del
Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, sentite le organizzazioni sindacali
rappresentative di categoria”.
La L. 107/2015 propone un quadro di riferimento per la formazione in servizio del personale
docente di ruolo, qualificandola come "obbligatoria, permanente e strutturale" secondo alcuni
parametri innovativi:
a) il principio della obbligatorietà della formazione m servizio, intesa come impegno e
responsabilità professionale di ogni docente;
b) la formazione come "ambiente di apprendimento continuo", insita in una logica strategica e
funzionale al miglioramento:
c) la definizione e il finanziamento di un piano nazionale triennale per la formazione;
d) l'inserimento, nel piano triennale dell'offerta formativa di ogni scuola, della ricognizione dei
bisogni formativi del personale in servizio e delle conseguenti azioni da realizzare.
e) l'assegnazione ai docenti di una carta elettronica personale per la formazione e i consumi
culturali.
f) il riconoscimento della partecipazione alla formazione, alla ricerca didattica e alla
documentazione di buone pratiche, come criteri per valorizzare e incentivare la professionalità
docente.
Le azioni formative per gli insegnanti di ogni istituto sono inserite nel PTOF e non si traducono in
un numero di ore da svolgere obbligatoriamente ogni anno, ma nel rispetto del contenuto del piano
che può prevedere percorsi anche su temi differenziati e trasversali, rivolti a tutti i docenti della
stessa scuola, a dipartimenti disciplinari, a gruppi di docenti di scuole in rete, a singoli docenti che
seguono attività per aspetti specifici della propria disciplina. Le attività saranno organizzate in
Unità Formative che indicheranno la struttura di massima di ogni percorso formativo (attività in
presenza, ricerca in classe, lavoro collaborativo o in rete, studio, documentazione ecc).
(Nota MIUR 2915 del 15/09/2016).
Il "Piano Nazionale per la Formazione", di cui al D.M. 797 del 19.10.2016 definisce le 9 priorità
e le risorse finanziarie per il triennio 2016-2019 e delinea, a partire dall'anno scolastico 2016-2017,
un quadro strategico e operativo, per sostenere in maniera trasparente, innovativa ed efficace una
politica concreta per lo sviluppo professionale del personale della scuola.
Le 9 aree prioritarie di formazione sono individuate nelle seguenti:
 Autonomia organizzativa e didattica
 Didattica per competenze, innovazione metodologica e competenze di base
 Competenze digitali e nuovi ambienti per l’apprendimento
 Competenze di lingua straniera
 Inclusione e disabilità
 Coesione sociale e prevenzione del disagio giovanile globale
 Integrazione, competenze di cittadinanza e cittadinanza globale
 Scuola e Lavoro
 Valutazione e miglioramento
e prevedono il coinvolgimento di tutta la comunità scolastica. Ogni docente avrà un portfolio
digitale utile alla definizione del curriculum che raccoglierà esperienze professionali, qualifiche,
certificazioni, attività di ricerca e pubblicazioni, storia formativa.
Indicazioni Operative
Un progetto efficace di formazione potrà realizzarsi solo attraverso l’apporto di tutto il personale
scolastico favorendo la comunicazione tra docenti e diffondendo la conoscenza di “buone prassi”. Il
Piano di formazione può rappresentare un utile supporto per il raggiungimento di obiettivi
trasversali quali il benessere organizzativo e la qualità del servizio scolastico offerto.
Il Piano triennale di Formazione del Personale Scolastico, da aggiornare e rivedere annualmente in
funzione dei nuovi bisogni emersi e delle modifiche e adeguamenti previsti nel PDM, dovrà tendere
all’incremento delle competenze e abilità sottoelencate, coerentemente con gli obiettivi di processo
e i traguardi definiti nel RAV ed evidenziati nel PTOF di Istituto:
PRIORITA’ FORMATIVE
Didattica per competenze e
innovazione metodologica
Valutazione e Miglioramento
Competenze digitali e nuovi
ambienti per l’apprendimento
Inclusione e Disabilità
Coesione sociale e prevenzione
del disagio giovanile
UNITA’ FORMATIVE
OBIETTIVI DI P ROCESSO
CORRELATI (RAV – PdM)
1. Progettare per competenze.
Sperimentare le UdA sviluppate
2. Didattica laboratoriale.
all’interno delle classi e
3. Metodologie didattiche
monitoraggio in termini di
innovative.
efficacia.
4. Utilizzo delle nuove
Incrementare l’utilizzo dei
tecnologie informatiche nella laboratori e della didattica
didattica.
laboratoriale.
Sperimentare moduli orari
flessibili.
Il processo di formazione:
Sviluppare rubriche di
dall’analisi dei bisogni alla
valutazione.
valutazione dei risultati.
Incrementare la formazione dei
Didattica e valutazione
docenti sul tema della
nell’era delle TIC.
valutazione.
Valutazione degli
apprendimenti: progettazione
e monitoraggio.
Valutazione di sistema e
Piano di Miglioramento.
Metodologie e strumenti di
valutazione.
Impiego di software e
Innalzamento/Potenziamento
hardware per la gestione
delle competenze digitali
informatizzata dell’attività
didattica e delle attività
funzionali all'insegnamento.
Il passaggio dal cartaceo al
digitale.
L’offerta digitale dei Servizi
Amministrativi.
Pedagogia speciale e
Progettare percorsi educativi
legislazione per l’integrazione
attenti al singolo e alle diversità
delle diversità.
partendo dalle necessità di ciascun
Didattica inclusiva per un
alunno.
progetto di vita.
Progettare azioni per il contrasto
Interculturalità.
alla dispersione scolastica e
l’attuazione di efficaci strategie di
orientamento.
Coesione Scuola/Famiglia.
Favorire una maggiore
Uso consapevole dei media e
Condivisione di intenti con le
lotta al cyber-bullismo.
Famiglie del territorio che
Pari opportunità e rispetto
degli altri.
Considerano il patto di
Corresponsabilità un documento
Formale.
Il Piano di Formazione della Scuola dovrà tendere al miglioramento continuo avvalendosi di corsi di
formazione organizzati e/o proposti:
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Dal MIUR
Dall’USR
Da Enti e Associazioni professionali accreditati presso il Ministero e coerenti con gli obiettivi sopra
enunciati
Dalle Reti di scuole alle quali la Scuola aderisce
Autonomamente progettati e realizzati dalla scuola a supporto dei progetti di istituto previsti dal
PTOF
Dal datore di lavoro e discendenti da obblighi di legge (D. Lgs. 81/08)
Il coordinamento e il monitoraggio delle attività del Piano è affidato alle Funzioni Strumentali come
team, ma specificamente alle Funzioni Strumentali dell’area “Sostegno al lavoro dei docenti” che
avranno cura di collaborare con i relatori/formatori e/o direttori dei corsi affinché vengano definite
e organizzate le attività formative (relazioni, lavori di gruppo, laboratorio, data dell’incontro e
articolazione oraria) e siano pubblicizzati i programmi predisposti (completi di tutte le indicazioni
utili e dei criteri di selezione dei partecipanti) al personale interno. Anche i singoli docenti potranno
collaborare con le funzioni strumentali nell’individuare attività coerenti con le priorità formative
suddette.
Il presente Atto, rivolto al Collegio dei Docenti, è acquisito agli atti della scuola e pubblicato sul
sito web della scuola.
Il Dirigente Scolastico
Prof.ssa Maria Rosaria Marulo
(firma autografa sostituita a mezzo stampa ai sensi
dell'art. 3 comma 2 del d.lgs. n.39 del 1993)