Allegato 4_Sintesi non Tecnica

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Allegato 4_Sintesi non Tecnica
Comune di Tortolì
Provincia dell’Ogliastra
PIANO URBANISTICO COMUNALE
IN ADEGUAMENTO AL PIANO PAESAGGISTICO REGIONALE
E AL PIANO DI ASSETTO IDROGEOLOGICO
Sindaco
Domenico Lerede
Assessore al Urbanistica, Gestione del Patrimonio,
Beni Demaniali e Archeologici, Parchi e Informatizzazione
Gianpaolo Massimo Cannas
COORDINAMENTO SCIENTIFICO
Ing. Matteo Simbula
COORDINAMENTO OPERATIVO DELL'UFFICIO DEL PIANO
Area Governo del Territorio e Urbanistica
Ing. Mauro Cerina
COMPONENTI UFFICIO DEL PIANO
Area Governo del Territorio - Lavori Pubblici
Area Edilizia Privata e S.U.A.P.
Ing. Giovanni Piroddi
Ing. Bonaria Mura
Assetto Ambientale
Assetto Geoambientale
For. Giam Battista Mulas
Geol. Roberto Catignani
For. Luciano Murgia
Geol. Marco Marcato
Assetto Insediativo
Assetto storico culturale Architettonico
Ing. Simone Corda
Arch. Miriam Loi
Analisi della struttura insediativa e GIS
Assetto storico culturale Archeologico
Ing. Yuri Iannuzzi
Archeol. M. Giuseppina Cabras
Ing. Matteo Simbula
Rilievi: Geom. Benedetto Cantelmi
Normativa e ambito costiero
Collaboratore interno Ufficio del Piano
Ing. Fulvio Pisu
Geom. Patrizia Pistis
Studio di Compatibilità Idraulico
Ing. Italo Frau
Geol. Roberto Catignani
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA
VALUTAZIONE DI INCIDENZA
Università degli studi di Cagliari
Dipartimento di Ingegneria civile, ambientale e architettura
Coordinamento scientifico
Responsabile per la VAS
Prof. Ing. Paolo Giuseppe Mura
Ing. Alessia Figus
ALLEGATO 4 del RAPPORTO AMBIENTALE
Ottobre
2012
Sintesi non tecnica
Fase 2
Comune di Tortolì – VAS del PUC
Sintesi non Tecnica
INDICE
PREMESSA............................................................................................................................. 4
1
LA VALUTAZIONE AMBIENTALE E I PROCESSI DI PIANIFICAZIONE DEL TERRITORIO
4
2
ASPETTI GIURIDICO – NORMATIVI.............................................................................. 4
3
4
2.1
LA VAS E LA NORMATIVA COMUNITARIA.................................................................. 5
2.2
LA VAS E LA NORMATIVA NAZIONALE ...................................................................... 5
2.3
LA VAS E LA NORMATIVA REGIONALE ...................................................................... 6
LA VAS: TEORIA E PRATICA .......................................................................................... 7
3.1
VIA E VAS: ASPETTI DI INTERFACCIA METODOLOGICA ............................................ 8
3.2
LA VAS: ASPETTI SALIENTI ..................................................................................... 9
3.2.1
IL RAPPORTO AMBIENTALE
3.2.2
LA PARTECIPAZIONE PUBBLICA ALLE DECISIONI
11
3.2.3
IL MONITORAGGIO
11
IL PIANO URBANISTICO E LA VAS: APPROCCIO METODOLOGICO.............................12
4.1
5
9
PARTECIPAZIONE E CONSULTAZIONE NELLA VAS DEL PUC DI TORTOLÌ.................... 13
4.1.1
IL DOCUMENTO DI PRESCOPING
14
4.1.2
IL DOCUMENTO DI SCOPING
15
4.1.3
OSSERVAZIONI DELLE AUTORITÀ AMBIENTALI
16
IL RAPPORTO AMBIENTALE PER LA VAS DEL PUC DI TORTOLÌ .................................16
5.1
ILLUSTRAZIONE DEI CONTENUTI, DEGLI OBIETTIVI PRINCIPALI DEL PUC ................ 16
5.2
CRITERI DI SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE............................................................... 23
5.3
CONFORMITÀ CON I VIGENTI PIANI E PROGRAMMI TERRITORIALI ED AMBIENTALI
SOVRAORDINATI ................................................................................................. 28
5.3.1
COERENZA CON IL PIANO PAESAGGISTICO REGIONALE
30
5.3.2
COERENZA CON IL PIANO DI ASSETTO IDROGEOLOGICO (PAI)
32
5.3.3
COERENZA CON IL PIANO FORESTALE AMBIENTALE REGIONALE
33
5.3.4
COERENZA CON IL PIANO ENERGETICO AMBIENTALE REGIONALE
33
5.3.5
COERENZA CON IL PIANO REGIONALE DI SVILUPPO TURISTICO SOSTENIBILE
(PRSTS)
33
5.3.6
COERENZA CON IL PIANO REGIONALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI
35
5.3.7
COERENZA CON IL PIANO DI GESTIONE DELL’AREA SIC “LIDO DI ORRÌ”
35
5.3.8
COERENZA CON IL PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE
35
5.4
CONFORMITÀ CON I VIGENTI PIANI E PROGRAMMI TERRITORIALI ED AMBIENTALI
SOTTORDINATI ................................................................................................... 36
5.4.1
COERENZA CON IL PIANO DI ZONIZZAZIONE ACUSTICA
36
5.4.2
COERENZA CON IL PIANO PARTICOLAREGGIATO DEL CENTRO STORICO
36
5.4.3
COERENZA CON IL PIANO URBANISTICO DEL TRAFFICO
37
5.4.4
COERENZA CON IL PIANO DEI LITORALI
37
5.4.5
COERENZA CON IL PIANO DEL COMMERCIO
37
2
Comune di Tortolì – VAS del PUC
5.5
STATO ATTUALE DELL’AMBIENTE E SUA PROBABILE EVOLUZIONE SENZA
ATTUAZIONE DI PIANO ........................................................................................ 38
5.5.1
CARATTERIZZAZZIONE TERRITORIALE
38
5.5.2
ASSETTO AMBIENTALE
39
5.5.3
ASSETTO STORICO CULTURALE
48
5.5.4
ASSETTO INSEDIATIVO
55
5.6
VINCA DEL SIC “LIDO DI ORRI’” ............................................................................ 69
5.7
POSSIBILI IMPATTI .............................................................................................. 71
5.7.1
LA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE APPLICATA
72
5.7.2
LA MATRICE DI VALUTAZIONE DEL PUC DI TORTOLÌ
73
5.7.3
CONCLUSIONI DELLA VALUTAZIONE
78
5.8
MISURE PER IMPEDIRE, RIDURRE O MITIGARE IMPATTI ......................................... 90
5.9
MONITORAGGIO .................................................................................................. 92
5.9.1
6
Sintesi non Tecnica
1. INDIVIDUAZIONE DEL MODELLO DI RIFERIMENTO
93
5.9.1.1
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO DELL’ASSETTO AMBIENTALE .................................................... 95
5.9.1.2
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO DELL’ASSETTO STORICO-CULTURALE ..................................... 98
5.9.1.3
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO DELL’ASSETTO INSEDIATIVO ................................................... 98
5.9.1.4
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO DELL’ASSETTO SOCIOECONOMICO ........................................ 101
5.9.2
RACCOLTA DEI DATI
102
5.9.3
ELABORAZIONE PERIODICA REPORT DI MONITORAGGIO.
102
ALLEGATI AL RAPPORTO AMBIENTALE.....................................................................104
ALLEGATO 1 - RELAZIONE PRELIMINARE DI SCOPING.....................................................104
ALLEGATO2 – RELAZIONE DI SCOPING..........................................................................104
ALLEGATO 3 – STUDIO DI INCIDENZA ...........................................................................104
ALLEGATO 4 - SINTESI NON TECNICA ...........................................................................104
3
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Sintesi non Tecnica
PREMESSA
La Sintesi non Tecnica del Rapporto Ambientale è un documento integrante della
Valutazione Ambientale Strategica, che deve essere\
elaborato per garantire
che le informazioni di carattere ambientale relative al Piano cui sono riferite,
siano diffuse anche verso un pubblico non prettamente tecnico.
Le parti del Rapporto Ambientale non necessari all’integrità del discorso verranno
tagliate rispetto al Rapporto Ambientale e sostituite da […].
1 LA
VALUTAZIONE
AMBIENTALE
E
I
PROCESSI
DI
PIANIFICAZIONE DEL TERRITORIO
[…] Il concetto cardine sul quale si focalizza l’evoluzione della valutazione
ambientale è rappresentato dall’interazione tra le politiche di tutela ambientale e
decisioni di piano con l’obbiettivo di prevenire effetti negativi attraverso il
riconoscimento della sensibilità dei valori depositati nello specifico contesto in
base alla conoscenza dei quali si rendono possibili gli interventi di uso e
trasformazione del territorio. Questo approccio rappresenta l’obbiettivo della
maggior parte delle politiche europee in campo ambientale ed in particolare delle
procedure di valutazione di impatto ambientale (VIA) e di valutazione ambientale
strategica (VAS) che la Comunità Europea ha studiato proprio allo scopo di
indirizzare le pratiche della pianificazione verso uno sviluppo sostenibile e
compatibile con il territorio.
2 ASPETTI GIURIDICO – NORMATIVI
[…] La comunità Europea nel 2001 ha provveduto a tal proposito, ad emanare la
Direttiva 2001/42/CE che fornisce gli indirizzi per la valutazione dei piani e dei
programmi. In Italia, pur con un certo ritardo, si è provveduto al recepimento
delle due direttive ed attualmente, da un punto di vista normativo, si è in
sincronia con le indicazioni europee.
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Comune di Tortolì – VAS del PUC
Sintesi non Tecnica
2.1 LA VAS E LA NORMATIVA COMUNITARIA
La Direttiva 2001/42/CE che introduce la valutazione ambientale strategica
(V.A.S.) in Europa si propone di valutare la coerenza degli obbiettivi connessi con
le scelte di piano, con quelli più generali che hanno una finalità più ampia di
garantire la sostenibilità dello sviluppo.
[…] L’articolo 3 della direttiva indica quali piani e programmi devono essere
sottoposti a valutazione preventiva obbligatoria, e quali, invece, hanno necessità
di una preliminare fase di screening, da parte degli stati membri, per decidere
circa l’opportunità di sottoporre tali piani e programmi alla valutazione
ambientale strategica. La valutazione
deve essere effettuata durante la fase preparatoria del piano o del programma ed anteriormente
alla sua adozione (Direttiva 2001/42/CE, art.4, comma1).
e necessita dell’elaborazione di un rapporto ambientale che ha la finalità di
individuare, descrivere e valutare
gli effetti significativi che l’attuazione del piano o del programma potrebbe avere sull’ambiente,
nonché le ragionevoli alternative alla luce degli obbiettivi e dell’ambito territoriale del piano o del
programma (Direttiva 2001/42/CE, art.5, comma 1).
La Direttiva, nell’art. 6 comma 1, prevede che la proposta di piano o di
programma ed il rapporto ambientale siano messe a disposizione delle autorità e
del pubblico, rendendo la VAS un processo di pianificazione – valutazione
partecipativo. La Direttiva (art. 10, comma1) indica nelle azioni di monitoraggio il
mezzo affinché
gli Stati Membri controllino gli effetti ambientali significativi dell’attuazione di piani e programmi
al fine, tra l’altro, di individuare gli effetti negativi imprevisti ed essere in grado di adottare le
misure correttive che ritengono opportune. (art.10, comma1).
2.2 LA VAS E LA NORMATIVA NAZIONALE
[…] Il 18 novembre 2005 il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto
legislativo di attuazione della legge delega 308/2004 in materia di ambiente con
le nuove disposizioni su VIA e VAS, IPPC previste precedentemente nella bozza
di schema di decreto legislativo del 4 ottobre del 2005. Tali disposizioni sono
riportate nel Titolo II dello Schema legislativo, nel quale viene precisato, tra
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Comune di Tortolì – VAS del PUC
Sintesi non Tecnica
l’altro, l’ambito di applicazione della VAS e le disposizioni specifiche per la VAS in
sede statale, regionale e provinciale. Come già previsto dalla Direttiva
2001/42/CE, nell’articolo 7 il Testo Unico indica la tipologia di piani e i programmi
che devono essere sottoposti a valutazione ambientale strategica: si tratta, cioè
di quei piani o programmi
concernenti i settori agricolo, forestale, della pesca, energetico, industriale, dei trasporti, della
gestione dei rifiuti e delle acque, delle telecomunicazioni, turistico, della pianificazione territoriale
o della destinazione dei suoli. […] e quei piani che contengano la definizione del quadro di
riferimento per l’approvazione, l’autorizzazione, la localizzazione o comunque la realizzazione di
opere ed interventi i cui progetti sono sottoposti a valutazione di impatto ambientale in base alla
normativa vigente (art.7, Testo Unico Ambiente)
[…] Lo stesso articolo 7 dello Schema legislativo, inoltre, prevede la VAS anche
per quei piani che interessano aree di tutela ai sensi della Direttiva 92/43/CE per
la protezione di habitat naturali e della flora e fauna selvatica, e della Direttiva
79/409/CEE per la conservazione degli uccelli selvatici.
[…] Il 3 aprile del 2006, è stato approvato dal Consiglio dei Ministri il D.lgs
n.152, Norme in materia ambientale, che detta le regole per la VIA e per la VAS
a livello nazionale, regionale, provinciale e comunale. […]
E’ dal 1° agosto del 2007, infatti, che le norme sulla valutazione di impatto
ambientale e sulla valutazione ambientale strategica recate nella “parte seconda”
del D.lgs 152/2006 sono entrate in vigore. In particolare, è ribadita la
imprescindibilità della VAS nel procedimento ordinario di approvazione e
adozione del piano affermando che
i provvedimenti di approvazione adottati senza la previa valutazione ambientale strategica, ove
prescritta, sono nulli (art. 4, comma 3).
2.3 LA VAS E LA NORMATIVA REGIONALE
[…] La Deliberazione della Giunta Regionale n. 24/23 del 23/4/2008 recante
“Direttive per lo svolgimento delle procedure di valutazione di impatto
ambientale e di valutazione ambientale strategica” ha di fatto sostituito la
deliberazione 5/11 del 15 febbraio 2005 al fine di coordinare le procedure di VIA
e di VAS regionali con le indicazioni a livello nazionale. A tal fine gli allegati A e B
della deliberazione n. 5/11 del 15 febbraio 2005 sono sostituiti interamente dagli
allegati A e B della deliberazione 24/23 del 23 aprile 2008. Inoltre, nell’allegato
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Comune di Tortolì – VAS del PUC
Sintesi non Tecnica
C, si introducono precise disposizioni per l’attivazione delle procedure di
valutazione ambientale strategica di competenza regionale.
3 LA VAS: TEORIA E PRATICA
[…] Con il processo di VAS, infatti, gli obietti e le finalità si vuole raggiungere
sono di tre tipi:
 strumentali, per l’identificazione degli effetti ambientali significativi delle
iniziative politiche, in supporto del processo decisionale, per l’integrazione
nelle politiche, delle considerazioni ambientali riguardo tutti i settori rilevanti;
 trasformativi, per migliorare la qualità e il processo normativo e decisionale,
per facilitare il processo decisionale che deve equilibrare le questioni
ambientali, economiche e gli obbiettivi sociali;
 sostanziali, per minimizzare i potenziali effetti ambientali avversi delle
proposte della politica, per provvedere ad un alto livello della protezione
dell’ambiente, per conservare le risorse potenziali e quelle di supporto alla
vita quali aria, acqua, suoli ed ecosistemi
[…] La VAS prevede, quindi, che il processo di valutazione accompagni l’iter della
programmazione e della pianificazione verificandone la coerenza degli obbiettivi,
i criteri e le azioni definite dalle strategie di sostenibilità ambientale a tutti i
livelli; tutto ciò per garantire che i risultati e le informazioni ottenuti vadano a
vantaggio dei livelli di pianificazione successivi, riducendo così i continui conflitti
tra obiettivi economici e quelli di ordine ambientale.
[…] Poiché la valutazione ambientale di piani e programmi adotta il "principio
della prevenzione", che ha come obiettivo la predizione degli effetti di qualsiasi
decisione di uso e trasformazione del territorio, si rende necessario redigere
rapporti ambientali che analizzino tutte le possibili ricadute conseguenti alle
azioni pianificate che inducono trasformazioni sulle componenti ambientali,
naturali, socio – culturali ed economiche. In questo nuovo approccio un ruolo
rilevante viene assegnato alle azioni di monitoraggio di ciascuna fase del
processo decisionale. Il monitoraggio si configura pertanto nel piano come una
procedura strumentale di continua verifica delle condizioni dello stato
dell'ambiente che si confrontano con le trasformazioni pianificate per i differenti
7
Comune di Tortolì – VAS del PUC
Sintesi non Tecnica
scenari di assetto. Il processo valutativo diviene in tal modo una costante che
prosegue successivamente all'adozione del piano con un'intensa e continua
azione di monitoraggio in merito ai fattori di successo di tutte le azioni
strategiche previste e messe in essere attraverso la normativa.
In questo contesto risulta essere fondamentale la partecipazione pubblica alla
decisione. La comunità locale, con i propri saperi e le proprie aspettative di
sviluppo del territorio rappresenta, infatti, l’elemento di forza che può dare
sostanza al processo decisionale.
3.1 VIA E VAS: ASPETTI DI INTERFACCIA METODOLOGICA
[…] Nel tentativo di integrare maggiormente le questioni ambientali nel processo
di pianificazione delle trasformazioni territoriali, si è cercato di estendere anche
ai piani ed ai programmi i criteri della sostenibilità ambientale tramite
l’applicazione delle metodologie della VAS.
[…] Il processo di VAS, invece prevede la valutazione di piani o programmi,
quindi di “azioni strategiche” attraverso analisi riguardanti problemi su ampia
scala geografica che richiedono che le questioni ambientali e quelle legate allo
sviluppo sostenibile siano vagliate fin dal primo stadio della programmazione.
[…] La VAS, sicuramente, presenta un grado di incertezza maggiore rispetto alla
VIA per la minore definizione delle azioni di progetto, per i tempi lunghi delle
previsioni, per la possibilità che la realizzazione delle azioni o delle politiche non
avvenga oppure avvenga in un tempo differente da quello previsto. La VIA,
invece, da questo punto di vista risulta essere un processo “più sicuro” perché la
valutazione si limita al contesto in un preciso momento e ad azioni di progetto
ben specifiche. La difficoltà consiste solo nel tradurre queste analisi in giudizi di
compatibilità tramite la comparazione fra azioni di progetto e componenti
ambientali. Il procedimento di stima degli impatti per questo risulta molto
tecnico, l’emissione del decreto di compatibilità spetta all’autorità politica
preposta a questo, ciò significa terzietà del valutatore, ma il giudizio avviene
sempre sulla base di un’istruttoria tecnica.
La VAS, invece, a causa della natura dell’oggetto delle analisi risulta essere un
processo politico. Il Piano o il programma rappresentano proprio la sede delle
8
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Sintesi non Tecnica
scelte politiche e la valutazione della sostenibilità rappresenta proprio
responsabilità politica del soggetto pianificatore.
[…] Il processo di partecipazione, la sua strutturazione e il suo svolgimento
rappresentano elemento sostantivo per la VAS ed elemento di differenza rispetto
alla VIA che prevede la partecipazione pubblica solo nella fase delle osservazioni
finali con tutti i problemi che nascono sia per il poco tempo a disposizione per le
osservazioni, sia per le difficili modalità di informazione e di accesso alle
documentazioni progettuali.
Ulteriore differenza fra le due pratiche è rappresentata dal ruolo del
monitoraggio nella VIA e nella VAS. Se per la VIA il monitoraggio assume un
ruolo passivo di solo controllo, nella VAS il monitoraggio assume un ruolo
strategico da cui trarre indicazione per il riorientamento delle politiche e dei
contenuti di piano verso quegli obiettivi di sostenibilità stabiliti con la
partecipazione e la condivisione della collettività interessata.
3.2 LA VAS: ASPETTI SALIENTI
3.2.1 IL RAPPORTO AMBIENTALE
La Direttiva 2001/42/CE, nell’articolo 2, prevede che la valutazione dei piani e dei
programmi venga effettuata tramite la redazione del rapporto ambientale che
costituisce uno strumento di fondamentale importanza per l’integrazione delle
questioni ambientali nell’elaborazione e nell’adozione del piano o del programma.
[…] Nell’Allegato I della Direttiva sono riportate ulteriori disposizioni circa le
informazioni che devono essere descritte in relazione ai possibili effetti del piano
sull’ambiente. L’elaborazione del rapporto ambientale deve iniziare nel momento
stesso in cui inizia l’iter di formazione del piano e si conclude quando il rapporto
è messo a disposizione del pubblico (art. 6, comma 1).
[…] L’articolo 5, inoltre, prevede che per evitare possibili duplicazioni nelle
valutazioni, nel rapporto ambientale possano essere riportati dati e analisi già
esistenti, evitando così oneri per i progettisti che altrimenti avrebbero dovuto
replicare analisi già fatte anche se per fini differenti rispetto la redazione del
rapporto ambientale. Per decidere circa la portata e il dettaglio delle informazioni
da riportare nel documento devono essere consultate le autorità ambientali, così
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Comune di Tortolì – VAS del PUC
Sintesi non Tecnica
come previsto nell’art. 6, paragrafo 3, e così come previsto nella fase di scoping
della valutazione ambientale.
L’allegato I della Direttiva descrive, in dieci paragrafi, la tipologia di informazioni
che devono essere analizzate. Poiché un piano o un programma possono essere
molto ampi e trattare di questioni molto diverse e particolari è necessario che nel
rapporto ambientale siano trattate solo quelle questioni significanti per la
determinazione degli effetti significativi che si potrebbero avere sull’ambiente a
seguito della loro attuazione.
Il rapporto ambientale, rappresenta, quindi la parte centrale e sostanziale della
valutazione ambientale strategica del piano o programma perché deve riportare
l’illustrazione degli obiettivi principali del piano e del suo rapporto con altri piani
vigenti o in via di attuazione.
[…] Infatti, l’ambiente ante operam deve essere analizzato in tutte le sue forme
e l’analisi deve portare sia a definire l’immagine delle sua evoluzione in assenza
di attuazione del piano o programma previsto nell’analisi, sia a individuare le
caratteristiche delle aree che potrebbero essere interessate significativamente
dall’attuazione del piano.
[…] Per una valutazione degli effetti che l’attuazione del piano potrebbe
determinare sul territorio risulta importante la previsione di quali potrebbero
essere le condizioni dell’ambiente in assenza del piano, perché questa situazione
costituirebbe quadro di riferimento per le valutazioni.
I possibili effetti, diretti ed indiretti, cumulativi, a breve, medio e lungo termine,
permanenti e temporanei, positivi e negativi, potrebbero interessare aspetti quali
la biodiversità, la popolazione, la salute umana, la flora, la fauna, il suolo,
l’acqua, l’aria, i fattori climatici, i beni materiali, il patrimonio culturale,
architettonico e archeologico, il paesaggio e le interrelazioni fra i suddetti fattori.
[…] Naturalmente potrebbe sussistere il problema legato agli effetti delle misure
di mitigazione sull’ambiente. Tali effetti potrebbero essere essi stessi negativi,
per cui è necessario che gli effetti significativi sull’ambiente siano continuamente
monitorati e il rapporto ambientale deve contenere una descrizione di come si è
previsto implementare il monitoraggio. […]
10
Comune di Tortolì – VAS del PUC
Sintesi non Tecnica
3.2.2 LA PARTECIPAZIONE PUBBLICA ALLE DECISIONI
La partecipazione obbligatoria del pubblico alle decisioni, rappresenta uno degli
elementi di innovazione del procedimento di valutazione ambientale strategica, in
coerenza anche con le nuove disposizioni europee sull’accesso all’informazione,
la partecipazione pubblica nei processi decisionali e l’accesso alla giustizia sulle
questioni ambientali (Convenzione di Århus, 25 giugno 1998).
[…] Le modalità specifiche per la partecipazione del pubblico alle decisioni e i
tempi a loro disposizione non sono indicate. La Convenzione di Århus, e la
successiva Direttiva sulla VAS lasciano agli Stati Membri discrezionalità
nell’impostazione delle azioni specifiche che dovranno essere necessariamente
indicate nelle legislazioni nazionali. Non sono quindi indicate sia le modalità di
partecipazione del pubblico alle decisioni, sia i luoghi in cui tali consultazioni
devono avvenire, sia i tempi a disposizione per tali operazioni.
[…] Il Dlgs 152/2006, in materia di partecipazione pubblica alle decisioni, segue
gli orientamenti della direttiva europea sulla VAS.
La parte centrale della valutazione ambientale del piano o programma consiste
nella elaborazione della proposta di piano e nella redazione del rapporto
ambientale che devono essere messi subito a disposizione del pubblico e delle
autorità competenti. Certamente, la libertà di azione lasciata agli Stati Membri,
circa l’approccio da seguire per l’organizzazione delle consultazioni presenta sia
elementi di criticità, sia elementi di forte interesse disciplinare. La criticità di
questo passaggio è dovuta alla mancata strutturazione del processo di
partecipazione che determina incertezza di comportamenti sia nei pianificatori sia
nel pubblico che interpreta queste difficoltà come un modo per non vedere
riconosciuto in modo efficace il proprio contributo.
3.2.3 IL MONITORAGGIO
La Direttiva 2001/42/CE, nell’articolo 10 prevede l’obbligo per gli Stati membri di
controllare gli effetti significativi sull’ambiente dell’attuazione dei piani e
programmi.
[…] Il monitoraggio, a tal fine deve essere accuratamente progettato e i suoi
risultati devono essere elaborati in modo da fornire un quadro completo delle
relazioni causa effetto che stanno alla base dell’evoluzione del territorio. Si
11
Comune di Tortolì – VAS del PUC
Sintesi non Tecnica
dovrà, in tal senso, verificare il grado di raggiungimento degli obiettivi prefissati,
e del peso delle singole azioni. In pratica si tratterà di applicare metodologie che
possono essere replicabili per affrontare problemi analoghi in altri contesti
urbani. L’articolo 10 della direttiva non contiene nessuna disposizione in merito
alle tecniche ed agli strumenti da utilizzare per il monitoraggio.
[…] Il monitoraggio, risulta utile per il controllo della qualità delle valutazioni,
infatti, se si rivela che un determinato effetto viene sistematicamente trascurato
o sottovalutato, il monitoraggio può contribuire a migliorare la qualità dei
rapporti ambientali futuri (art. 12, comma 2).
4 IL
PIANO
URBANISTICO
E
LA
VAS:
APPROCCIO
METODOLOGICO
La definizione della forma e dei contenuti della documentazione prodotta per la
procedura di VAS del PUC di Tortolì deriva da un lavoro di ricerca che ha
permesso di acquisire conoscenze più dettagliate relativamente alle metodologie
di attuazione delle disposizioni, in materia di VAS, della Direttiva 2001/42/CE.
L’approccio seguito ha permesso di la strutturare un processo decisionale
dinamico secondo la sequenza “conoscenza - valutazioni - decisioni”.
La valutazione dello stato di fatto della realtà territoriale analizzata, ha portato
alla definizione del quadro di conoscenza che si pone quale base per la
definizione degli indicatori che saranno analizzati, monitorati e gestiti, durante le
ulteriori fasi del processo di pianificazione - valutazione. I punti importanti, in
definitiva, risultano essere il dettaglio e la tipologia dell’informazione raccolta che
risultano necessari per una conoscenza precisa del territorio nella sua totalità e
complessità. Questo ha rappresentato la base per la definizione delle regole e
degli indicatori utilizzati nelle valutazioni successive.
La costruzione della conoscenza e l’implementazione delle informazioni raccolte è
stata resa possibile grazie alla stretta cooperazione fra tutti gli attori del processo
pianificatorio che hanno partecipato attivamente all’analisi del contesto
territoriale di riferimento e alla formulazione degli obiettivi del piano.
Infatti, si è partecipato ai tavoli di concertazione, ciascuno con le proprie
competenze, i propri interessi e il bagaglio di conoscenze ed esperienze di chi in
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Comune di Tortolì – VAS del PUC
Sintesi non Tecnica
prima persona vive il territorio e subisce le azioni che derivano dalle scelte
effettuate in sede di piano.
La metodologia seguita, perciò, basata sulla collaborazione e la cooperazione fra
gli attori del processo di piano, ha fissato l’obiettivo, attraverso un percorso
progettuale coerente, di definire scelte di piano compatibili con il territorio di
riferimento e con il modello di sviluppo locale. Questo è stato un incentivo che
ha stimolato un processo decisionale guidato da scelte di coerenza territoriale
con l’ambiente, operate sulla base di approfonditi quadri conoscitivi.
La costruzione del quadro conoscitivo e la successiva valutazione della
sostenibilità delle azioni di piano si è realizzata attraverso l’ausilio delle liste di
controllo prodotte che hanno avuto la doppia funzione di descrizione e di
supporto alla verifica delle informazioni richieste.
[…] Con una metodologia così strutturata, infatti, il giudizio di compatibilità
ambientale, esito della valutazione ambientale strategica, è la logica conclusione
del processo di pianificazione - valutazione in cui le scelte di piano sono state
vagliate, analizzate, valutate e infine assentite da tutti gli attori del processo, il
planner, gli amministratori, le comunità locali e le stesse autorità ambientali.
4.1 PARTECIPAZIONE E CONSULTAZIONE NELLA VAS DEL PUC
DI TORTOLÌ
L’attività di consultazione è stata avviata in data 26 settembre 2008 con
l’organizzazione della prima riunione di scoping. In seguito, in data 24/10/2008 è
stato fissato un secondo incontro di scoping nel quale si è deciso di concludere
questa fase del procedimento e andare avanti con la redazione del rapporto
ambientale.
Dopo l’adozione del PUC, in data 23 aprile 2010 con deliberazione di CC n. 24, si è
proceduto al deposito, presso la segreteria del comune, presso la provincia di
competenza e presso l’Autorità Competente del PUC unitamente al rapporto
ambientale e alla sintesi non tecnica.
Dell’avvenuto deposito è stata data notizia mediante pubblicazione sull’Albo del
comune e sul sito web del comune e mediante pubblicazione sul BURAS e sui due
maggiori quotidiani a diffusione regionale (Unione Sarda e Nuova Sardegna).
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Comune di Tortolì – VAS del PUC
Sintesi non Tecnica
E’ stata, quindi, avviata una campagna di comunicazione verso la cittadinanza locale.
In particolare sono stati organizzati degli incontri tenuti sia nel teatro San Francesco,
sia in varie zone del centro abitato di Tortolì e di Arbatax durante i quali sono stati
distribuiti dei “giornaletti” di illustrazione del PUC.
Le azioni per la comunicazione del PUC comprendono:
− Composizione e affissione di locandine a colori con il calendario degli 8 incontri
organizzati;
− convegno di presentazione al teatro san Francesco in data 22/03/2010 alle ore
18.00) con proiezione di slides sul PUC
− elaborazione e distribuzione del giornalino: “Tortolì porta dell’Ogliastra – le
linee del Piano urbanistico comunale”
− spikeraggio per le vie cittadine;
− manifesti di dimensioni 70x100 cm, che illustravano il PUC, affissi per le vie
cittadine;
Queste attività hanno riscosso molto interesse da parte della cittadinanza e ciò è
dimostrato dalla grande partecipazione agli eventi e dall’elevato numero di
osservazioni al PUC (170) pervenute all’Ufficio tecnico nei tempi e nei modi previsti
dalla normativa urbanistica.
Tutte le osservazioni sono state analizzate e valutate nel dettaglio e buona parte di
esse sono state accettate con relativa modifica nel piano.
A partire dal mese di ottobre dell’anno 2011 si è attivata una stretta collaborazione
con l’autorità competente per la VAS della Provincia dell’Ogliastra che ha portato alla
modifica in itinere del rapporto ambientale fino alla stesura attuale che riporta le
modifiche e le integrazioni così come richieste nell’incontro tenutosi in data
31/07/2012.
4.1.1 IL DOCUMENTO DI PRESCOPING
In data 26 settembre 2008 è stata convocata, con nota prot. N. 18668 del
09.09.2008, presso la sede del Comune di Tortolì la I^ riunione di scoping
14
Comune di Tortolì – VAS del PUC
Sintesi non Tecnica
relativa alla procedura di valutazione ambientale strategica del Piano Urbanistico
Comunale di Tortolì.
Tale riunione è stata verbalizzata (Prot. n. 24284 del 11.11.2008).
[…] In tale sede è stato proposto e consegnato in formato digitale il documento
“Relazione preliminare di scoping” in cui si illustrano gli studi effettuati in
relazione al quadro di riferimento programmatico vigente, l’ analisi sociodemografica del territorio di Tortolì e una prima bozza di dimensionamento del
nuovo piano urbanistico in fase di redazione, alla luce della definizione di specifici
ambiti di paesaggio locale conseguente gli studi approfonditi del quadro
ambientale di riferimento.
Tale documento è riportato come Allegato 1 del Rapporto Ambientale.
4.1.2 IL DOCUMENTO DI SCOPING
In data 24 ottobre 2008 è stata convocata con nota prot. N. 21091 del
08.10.2008 presso la sede del Comune di Tortolì la II^ riunione di scoping
relativa alla procedura di valutazione ambientale strategica del Piano Urbanistico
Comunale di Tortolì.
Tale riunione è stata verbalizzata (Prot. n. 24323 del 11.11.2008).
[…] Come indicato nel verbale della II^ riunione di scoping, in tale sede è stato
proposto e consegnato in formato digitale il documento “Relazione di scoping” in
cui si illustra il quadro di riferimento territoriale, la coerenza del piano con la
normativa urbanistica vigente, le analisi del sistema ambientale, storico-culturale
e insediativo, e una prima bozza di analisi swot.
Nella relazione di scoping, inoltre, è stata presentata la metodologia con la quale
si è voluta portare avanti la procedura di valutazione del PUC. Si è proposto
l’utilizzo di una serie di liste di controllo che indirizzano nell’analisi di coerenza
delle azioni di piano con la normativa urbanistica, ambientale e paesaggistica di
riferimento, allo stato dell’ambiente ante operam, alla elaborazione di un profilo
del territorio attraverso l’analisi di dati relativi a popolazione, attività e luoghi, e
infine, alla valutazione delle relazioni fra scelte di piano e il contesto, e
l’individuazione degli eventuali impatti.
Tale documento è riportato come Allegato 2 del Rapporto Ambientale.
15
Comune di Tortolì – VAS del PUC
Sintesi non Tecnica
4.1.3 OSSERVAZIONI DELLE AUTORITÀ AMBIENTALI
Il Servizio di Sostenibilità Ambientale e Valutazione Impatti (SAVI), in data 05
novembre 2008,
ha inviato al Comune di Tortolì (prot. 24059), le proprie
osservazioni in merito alle questioni emerse durante i due incontri di scoping.
Il Servizio di Sostenibilità Ambientale e Valutazione Impatti (SAVI), in data 08
luglio 2010, ha inviato al Comune di Tortolì (prot. 15191) le proprie osservazioni
in merito alle questioni emerse dall’analisi del PUC e del rapporto ambientale.
I 2 documenti sono riportati fedelmente all’interno del Rapporto ambientale nel
paragrafo 4.1.3.
5 IL RAPPORTO AMBIENTALE PER LA VAS DEL PUC DI
TORTOLÌ
5.1 ILLUSTRAZIONE
DEI
CONTENUTI,
DEGLI
OBIETTIVI
PRINCIPALI DEL PUC
Questo Gruppo Scientifico, chiamato a definire le linee strategiche del
PUC, consapevoli del grado di dettaglio richiesto nell’ambito della
procedura di Valutazione Ambientale Strategica, si è impegnato ad
esplicitare le linee strategiche e gli obiettivi del Piano, in coerenza con
quanto espresso nella Relazione Generale.
Di seguito si riporta la schematizzazione degli obiettivi generali e specifici del
Piano e le relative azioni di intervento:
LINEE STRATEGICHE GENERALI
–
Crescita economica e sociale del territorio in coerenza con gli obiettivi
strategici previsti per lo sviluppo locale:
–
Consolidamento di un ruolo innovativo di “Porta del territorio”
nell’ambito della Provincia di Ogliastra e della Sardegna centro-orientale,
particolarmente orientato allo sviluppo delle infrastrutture aeroportuale,
portuale e intermodale (ferro-gomma) che costituiscono elementi
particolarmente significativi per l’affermazione dei processi di sviluppo
economico locali orientati al turismo.
16
Comune di Tortolì – VAS del PUC
–
Sintesi non Tecnica
Affermazione di un assetto territoriale organizzato in una visione
collaborativa con l’area vasta che giustifichi la presenza di servizi
generali
ASSETTO INSEDIATIVO
OBIETTIVO
Recupero e valorizzazione della forma urbana.
GENERALE 1
OBIETTIVI SPECIFICI
[ a ] Riqualificazione
architettonica
e
urbanistica
dell'aggregato finalizzato ad ottenere un sistema
compatto ed omogeneo;
[ b ] Contenimento del consumo di suolo
Azioni
Rinnovo del tessuto urbano intermedio e periferico,
tramite operazioni di completamento e/o recupero
urbanistico
ai
caratteristiche
fini
di
dell'eliminazione
delle
sfrangiamento
relativo
all'aggregato urbano diffuso e case sparse;
Riqualificazione urbanistica delle aree degradate;
Realizzazione
di
aree
dedicate
ai
servizi
in
previsione dello sviluppo economico derivante dal
potenziamento del centro urbano quale polo di
scambio intermodale;
Riduzione della pressione edilizia
in
aree di
interesse ambientale.
OBIETTIVO
Qualità della vita: assicurare un elevato livello di
GENERALE 2
qualità della vita attraverso la dotazione di adeguati
servizi
rispetto
alle
mutate
esigenze
della
popolazione, e rispetto agli standard di qualità
ambientale.
OBIETTIVI SPECIFICI
[ c ] Servizi.
Assicurare
un’adeguata
dotazione
e
accessibilità ai servizi e alle infrastrutture, con
riferimento sia al contesto locale, che al ruolo di
centralità
di
Tortolì
nell’ambito
comunale
provinciale;
17
e
Comune di Tortolì – VAS del PUC
Sintesi non Tecnica
[ d ] Funzionalità Urbanistica. Riclassificazione delle
aree in disuso attraverso l'attribuzione di destinazioni
d'uso, pertinenti al contesto territoriale in cui sono
collocate.
[ e ] Aree pedonali e ciclabili. Maggiore dotazione di
aree pedonali e ciclabili.
Azioni
Attività culturali e spettacoli: riclassificazione della
sughereta e riconversione dell’area di Piazza Frà
Locci e creazione del centro culturale-teatro;
Ottimizzazione del patrimonio di aree e opere
pubbliche;
Connessione a rete dei servizi attraverso il sistema
della mobilità;
Accessibilità
dei
servizi
anche
a
scala
ciclo-
pedonale;
Potenziamento della disponibilità di aree pedonali e
percorsi ciclabili;
Incremento dei Servizi generali pubblici e privati e
del tessuto connettivo verde;
Consolidamento insediativo dei servizi generali e
commerciali.
OBIETTIVO
Sviluppo Socio-Economico. Incentivare lo sviluppo
GENERALE 3
socio-economico
attraverso
implementazione
caratteristiche
e
la
corretta
naturali
e
valorizzazione,
gestione
delle
delle
dotazioni
infrastrutturali specifiche del territorio.
OBIETTIVI SPECIFICI
[ f ] Tortolì
centro
di
scambio
intermodale.
Valorizzazione di Tortolì quale centro di scambio
intermodale a scala provinciale e regionale (porto,
aeroporto, intermodale ferro-gomma);
[ g ] Mobilità. Riorganizzazione e riqualificazione della
viabilità in ambito urbano ed extraurbano;
18
Comune di Tortolì – VAS del PUC
Sintesi non Tecnica
[ h ] Turismo. Potenziamento della risorsa turistica
diversificata.
Azioni
Localizzazione
di
un
organizzazione
della
centro
tratta
Intermodale
Arbatax-Tortolì
e
da
trasformare in un servizio di tipo metropolitana
leggera a supporto dell’asse attrezzato servizi –
commercio – parco urbano lungo il Viale Arbatax
Nuove iniziative produttive artigianali e industriali
(riconversione zona ex Cartiera);
Nuove iniziative turistico-residenziali;
Potenziamento della rete di collegamenti che metta
in stretta relazione le principali infrastrutture
presenti
nel
territorio;
con
la
creazione
di
collegamenti alternativi per il decongestionamento
del traffico urbano.
Riqualificazione delle principali vie di accesso alla
città;
Creare
aree
di
parcheggio
strategicamente
posizionate in modo da favorire e incentivare l'uso
dei mezzi pubblici e sistemi di mobilità alternativi al
veicolo privato;
Riorganizzazione della viabilità urbana in risposta ad
una attenta valutazione dei flussi, in modo da
garantire un controllo efficiente del traffico, con
conseguente
miglioramento
della
circolazione
del
veicolare
stradale;
Diminuzione
attraverso
azioni
traffico
mirate
privato,
all'incentivazione
dell'utilizzo del servizio di trasporto pubblico.
19
Comune di Tortolì – VAS del PUC
Sintesi non Tecnica
Sviluppo
di
un'offerta
turistica
diversificata
valorizzando le azioni volte a implementare il
turismo naturalistico ed ecologico, di studio e
scambio
culturale,
sportivo,
congressuale,
nautico..., legato alle valenze ambientali, storiche e
culturali del territorio.
ASSETTO AMBIENTALE
OBIETTIVO
Sistema mare-terra. Valorizzazione di tutte le
GENERALE 1
valenze territoriali attraverso la realizzazione di un
sistema
unico
mare-terra
concepito
come
patrimonio culturale e risorsa di sviluppo locale.
OBIETTIVI SPECIFICI
[ i ] Aree protette. Valorizzazione e tutela delle aree
protette;
[ j ] Ambiente Costiero. Valorizzazione e tutela delle
aree costiere.
[ k ] Zone Umide. Valorizzazione e tutela delle zone
umide;
Azioni
Salvaguardia della natura e della biodiversità
mediante le azioni previste dal Piano di Gestione
dell’area SIC.
Riqualificazione ambientale delle aree umide;
Integrazione dei Piani di Gestione (SIC) delle aree
protette nella gestione delle aree adiacenti;
Garantire la tutela delle aree protette con interventi
di pianificazione che non interferiscano con la
naturalità di tali luoghi, o che comunque non
provochino conseguenze ambientali rilevanti;
Creazione di un ambiente costiero unitario tramite
azioni di tutela e riqualificazione ambientale.
Valorizzazione dei sistemi naturali in ambiente
costiero;
20
Comune di Tortolì – VAS del PUC
Sintesi non Tecnica
Attuare interventi di pianificazione che garantiscano
la
conservazione
delle
specificità
legate
all'ecosistema delle zone umide, sia in termini di
naturalità che di utilizzo dell'uso del suolo.
OBIETTIVO
Suolo. Garantire la tutela e la conservazione della
GENERALE 2
risorsa secondo i principi di sostenibilità.
OBIETTIVI SPECIFICI
[ l ] Qualità del suolo. Conservare e migliorare la
qualità dei suoli, al fine di garantire la sicurezza
pubblica, una migliore gestione finalizzata allo
sviluppo socio economico .
Azioni
Valorizzare le aree su cui insistono vincoli atti a
garantire la sicurezza della popolazione e la
conservazione della risorsa suolo;
Creare delle concrete condizioni favorevoli al fruire
effettivo e sostenibile dei luoghi oggetto di tutela,
attraverso una progettazione attenta in grado di
interpretare le esigenze e gli stili di vita delle
popolazioni locali, così da evitare la realizzazione di
ambienti completamente staccati dai contesti in cui
si inseriscono.
OBIETTIVO
Valorizzazione Paesaggio.
GENERALE 3
Valorizzazione
delle
specificità
proprie
del
paesaggio comunale.
OBIETTIVI SPECIFICI
[ m ] Valorizzazione e riqualificazione del fronte mare;
[ n ] Sistema Agricolo.
Sviluppo, valorizzazione
e
tutela del sistema agricolo
Azioni
Riqualificazione del fronte mare di Arbatax (Centro
Storico) e di Orrì-Cea (SIC, PUL)
21
Comune di Tortolì – VAS del PUC
Sintesi non Tecnica
Riqualificazione delle aree agricole, garantendone la
salvaguardia, individuando ambiti di completamento
edilizio, esclusivamente al fine di localizzare funzioni
di interesse pubblico, seguendo il principio della
non addizionalità.
ASSETTO STORICO-CULTURALE
OBIETTIVO
Raggiungere un elevato livello di consapevolezza
GENERALE 1
del
patrimonio
storico-culturale
del
territorio
comunale, seguito da un attento sistema di
monitoraggio
che
ne
assicuri
nel
tempo
la
conservazione e la tutela, a beneficio di uno
sviluppo socio-economico e culturale.
OBIETTIVI SPECIFICI
[ o ] Tutela e valorizzazione dei beni storico-culturali;
[ p ] Valorizzazione dei siti archeologici, architettonici
ed identitari
Azioni
Conservazione, restauro e riqualificazione dei beni
storico-culturali e del loro contesto, prevedendo il
riuso del bene con destinazioni compatibili con la
costituzione intrinseca dello stesso, non distruttive
dell'identità culturale del bene;
Riqualificazione centro storico della città;
Recupero degli insediamenti storici;
Individuazione delle azioni volte al recupero di
materiale informativo e dove possibile, materiale
fisico, a documentazione dei siti archeologici e/o
storici andati perduti e individuati secondo le NTA
del PPR.
22
Comune di Tortolì – VAS del PUC
Sintesi non Tecnica
5.2 CRITERI DI SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE
La sostenibilità ambientale rappresenta quella particolare condizione che
permette agli esseri viventi di soddisfare i propri bisogni senza compromettere,
però, le possibilità delle generazioni future.
Il PUC nella definizione delle linee strategiche di sviluppo territoriale, e
conseguentemente nell’individuazione sia degli obiettivi generali sia di quelli
specifici, contestualizza i criteri di sostenibilità alla realtà territoriale tortoliese.
In particolare nello schema successivo si indica come i criteri di sostenibilità sono
stati integrati nelle scelte effettuate.
OBIETTIVI SPECIFICI DEL PUC
AZIONI
Rif, Criterio di
sostenibilità
(Art. 3, comma 2
delle NTA del PPR)
Rinnovo del tessuto urbano intermedio e periferico, tramite
operazioni di completamento e/o recupero urbanistico ai fini
dell'eliminazione delle caratteristiche di sfrangiamento
relativo all'aggregato urbano diffuso e case sparse;
[a] Riqualificazione architettonica e
urbanistica dell'aggregato finalizzato ad
ottenere un sistema compatto ed omogeneo
Riqualificazione urbanistica delle aree degradate;
Realizzazione di aree dedicate ai servizi in previsione dello
sviluppo economico derivante dal potenziamento del centro
urbano quale polo di scambio intermodale
[B] CONTENIMENTO DEL CONSUMO DI SUOLO
Riduzione della pressione edilizia in aree di interesse
ambientale.
Attività culturali e spettacoli: riclassificazione della sughereta
e riconversione dell’area di Piazza Frà Locci e creazione del
centro culturale-teatro;
[D] FUNZIONALITÀ URBANISTICA.
RICLASSIFICAZIONE DELLE AREE IN DISUSO
ATTRAVERSO L' ATTRIBUZIONE DI DESTINAZIONI
D'USO PERTINENTI AL CONTESTO TERRITORIALE IN
CUI SONO COLLOCATE.
1
Ottimizzazione del patrimonio di aree e opere pubbliche;
Incremento dei Servizi generali pubblici e privati e del
tessuto connettivo verde;
Consolidamento insediativo dei servizi generali e
commerciali.
Nuove iniziative turistico-residenziali
[H] TURISMO. POTENZIAMENTO DELLA RISORSA
TURISTICA DIVERSIFICATA.
[l] Qualità del suolo. Conservare e
migliorare la qualità dei suoli, al fine di
garantire la sicurezza pubblica, una migliore
gestione finalizzata allo sviluppo socio
Sviluppo di un'offerta turistica diversificata valorizzando le
azioni volte a implementare il turismo naturalistico ed
ecologico, di studio e scambio culturale, sportivo,
congressuale, nautico..., legato alle valenze ambientali,
storiche e culturali del territorio.
Valorizzare le aree su cui insistono vincoli atti a garantire la
sicurezza della popolazione e la conservazione della risorsa
suolo;
2
23
Comune di Tortolì – VAS del PUC
Sintesi non Tecnica
economico .
Creare delle concrete condizioni favorevoli al fruire effettivo
e sostenibile dei luoghi oggetto di tutela, attraverso una
progettazione attenta in grado di interpretare le esigenze e
gli stili di vita delle popolazioni locali, così da evitare la
realizzazione di ambienti completamente staccati dai contesti
in cui si inseriscono.
Salvaguardia della natura e della biodiversità mediante le
azioni previste dal Piano di Gestione dell’area SIC.
[i] Aree protette. Valorizzazione e tutela
delle aree protette;
Integrazione dei Piani di Gestione (SIC) delle aree protette
nella gestione delle aree adiacenti;
Garantire la tutela delle aree protette con interventi di
pianificazione che non interferiscano con la naturalità di tali
luoghi, o che comunque non provochino conseguenze
ambientali rilevanti
[j] Ambiente Costiero. Valorizzazione e
tutela delle aree costiere.
Creazione di un ambiente costiero unitario tramite azioni di
tutela e riqualificazione ambientale.
Valorizzazione dei sistemi naturali in ambiente costiero;
[m] Valorizzazione e riqualificazione del
fronte mare;
Riqualificazione del fronte mare di Arbatax (Centro Storico) e
di Orrì-Cea (SIC, PUL)
[n] Sistema Agricolo. Sviluppo,
valorizzazione e tutela del sistema agricolo
Riqualificazione delle aree agricole, garantendone la
salvaguardia, individuando ambiti di completamento edilizio,
esclusivamente al fine di localizzare funzioni di interesse
pubblico, seguendo il principio della non addizionalità.
[o] Tutela e valorizzazione dei beni storicoculturali;
3
Conservazione, restauro e riqualificazione dei beni storicoculturali e del loro contesto, prevedendo il riuso del bene con
destinazioni compatibili con la costituzione intrinseca dello
stesso, non distruttive dell'identità culturale del bene;
Riqualificazione centro storico della città;
Recupero degli insediamenti storici;
[p] Valorizzazione dei siti archeologici,
architettonici ed identitari
[B] CONTENIMENTO DEL CONSUMO DI SUOLO
Individuazione delle azioni volte al recupero di materiale
informativo e dove possibile, materiale fisico, a
documentazione dei siti archeologici e/o storici andati
perduti e individuati secondo le NTA del PPR.
Rinnovo del tessuto urbano intermedio e periferico, tramite
operazioni di completamento e/o recupero urbanistico ai fini
dell'eliminazione delle caratteristiche di sfrangiamento
relativo all'aggregato urbano diffuso e case sparse;
4
24
Comune di Tortolì – VAS del PUC
Sintesi non Tecnica
Riduzione della pressione edilizia in aree di interesse
ambientale
[j] Ambiente Costiero. Valorizzazione e
tutela delle aree costiere.
Creazione di un ambiente costiero unitario tramite azioni di
tutela e riqualificazione ambientale.
[m] Valorizzazione e riqualificazione del
fronte mare;
Riqualificazione del fronte mare di Arbatax (Centro Storico) e
di Orrì-Cea (SIC, PUL)
[n] Sistema Agricolo. Sviluppo,
valorizzazione e tutela del sistema agricolo
Riqualificazione delle aree agricole, garantendone la
salvaguardia, individuando ambiti di completamento edilizio,
esclusivamente al fine di localizzare funzioni di interesse
pubblico, seguendo il principio della non addizionalità
Salvaguardia della natura e della biodiversità mediante le
azioni previste dal Piano di Gestione dell’area SIC.
[i] Aree protette. Valorizzazione e tutela
delle aree protette;
Integrazione dei Piani di Gestione (SIC) delle aree protette
nella gestione delle aree adiacenti;
Garantire la tutela delle aree protette con interventi di
pianificazione che non interferiscano con la naturalità di tali
luoghi, o che comunque non provochino conseguenze
ambientali rilevanti
5
Riqualificazione ambientale delle aree umide;
[k] Zone Umide. Valorizzazione e tutela delle
Attuare interventi di pianificazione che garantiscano la
zone umide;
conservazione delle specificità legate all'ecosistema delle
zone umide, sia in termini di naturalità che di utilizzo dell'uso
del suolo.
Salvaguardia della natura e della biodiversità mediante le
azioni previste dal Piano di Gestione dell’area SIC.
[i] Aree protette. Valorizzazione e tutela
delle aree protette;
6
Integrazione dei Piani di Gestione (SIC) delle aree protette
nella gestione delle aree adiacenti;
Garantire la tutela delle aree protette con interventi di
pianificazione che non interferiscano con la naturalità di tali
luoghi, o che comunque non provochino conseguenze
ambientali rilevanti
[j] Ambiente Costiero. Valorizzazione e
tutela delle aree costiere.
Creazione di un ambiente costiero unitario tramite azioni di
tutela e riqualificazione ambientale.
Valorizzazione dei sistemi naturali in ambiente costiero;
[k] Zone Umide. Valorizzazione e tutela delle
Riqualificazione ambientale delle aree umide;
zone umide;
25
Comune di Tortolì – VAS del PUC
Sintesi non Tecnica
Attuare interventi di pianificazione che garantiscano la
conservazione delle specificità legate all'ecosistema delle
zone umide, sia in termini di naturalità che di utilizzo dell'uso
del suolo.
Valorizzare le aree su cui insistono vincoli atti a garantire la
sicurezza della popolazione e la conservazione della risorsa
suolo;
[l] Qualità del suolo. Conservare e
migliorare la qualità dei suoli, al fine di
garantire la sicurezza pubblica, una migliore
gestione finalizzata allo sviluppo socio
economico .
Creare delle concrete condizioni favorevoli al fruire effettivo
e sostenibile dei luoghi oggetto di tutela, attraverso una
progettazione attenta in grado di interpretare le esigenze e
gli stili di vita delle popolazioni locali, così da evitare la
realizzazione di ambienti completamente staccati dai contesti
in cui si inseriscono.
[n] Sistema Agricolo. Sviluppo,
valorizzazione e tutela del sistema agricolo
Riqualificazione delle aree agricole, garantendone la
salvaguardia, individuando ambiti di completamento edilizio,
esclusivamente al fine di localizzare funzioni di interesse
pubblico, seguendo il principio della non addizionalità
[B] CONTENIMENTO DEL CONSUMO DI SUOLO
Riduzione della pressione edilizia in aree di interesse
ambientale.
Salvaguardia della natura e della biodiversità mediante le
azioni previste dal Piano di Gestione dell’area SIC.
[i] Aree protette. Valorizzazione e tutela
delle aree protette;
Integrazione dei Piani di Gestione (SIC) delle aree protette
nella gestione delle aree adiacenti;
Garantire la tutela delle aree protette con interventi di
pianificazione che non interferiscano con la naturalità di tali
luoghi, o che comunque non provochino conseguenze
ambientali rilevanti
[j] Ambiente Costiero. Valorizzazione e
tutela delle aree costiere.
Creazione di un ambiente costiero unitario tramite azioni di
tutela e riqualificazione ambientale.
Valorizzazione dei sistemi naturali in ambiente costiero;
[k] Zone Umide. Valorizzazione e tutela delle
Riqualificazione ambientale delle aree umide;
zone umide
[l] Qualità del suolo. Conservare e
migliorare la qualità dei suoli, al fine di
garantire la sicurezza pubblica, una migliore
gestione finalizzata allo sviluppo socio
economico .
[n] Sistema Agricolo. Sviluppo,
valorizzazione e tutela del sistema agricolo
7
Valorizzare le aree su cui insistono vincoli atti a garantire la
sicurezza della popolazione e la conservazione della risorsa
suolo;
Creare delle concrete condizioni favorevoli al fruire effettivo
e sostenibile dei luoghi oggetto di tutela, attraverso una
progettazione attenta in grado di interpretare le esigenze e
gli stili di vita delle popolazioni locali, così da evitare la
realizzazione di ambienti completamente staccati dai contesti
in cui si inseriscono.
Riqualificazione delle aree agricole, garantendone la
salvaguardia, individuando ambiti di completamento edilizio,
esclusivamente al fine di localizzare funzioni di interesse
pubblico, seguendo il principio della non addizionalità
[k] Zone Umide. Valorizzazione e tutela delle
Riqualificazione ambientale delle aree umide;
zone umide
8
26
Comune di Tortolì – VAS del PUC
Sintesi non Tecnica
Attuare interventi di pianificazione che garantiscano la
conservazione delle specificità legate all'ecosistema delle
zone umide, sia in termini di naturalità che di utilizzo dell'uso
del suolo.
Nella stesura del PUC , inoltre, si è fatto riferimento anche ai 10 criteri di
sostenibilità proposti dal “Manuale per la valutazione ambientale dei Piani di
Sviluppo Regionale dei Fondi strutturli dell’Unione Europea.
Gli obiettivi specifici del PUC, infatti, contestualizzano alla realtà territoriale parte
dei criteri su citati. Di seguito, nella tabella si evidenzia quali criteri di
sostenibilità sono stati contestualizzati e da quali obiettivi specifici.
CRITERI MANUALE UNIONE EUROPEA
OBIETTIVI
SPECIFICI DEL
PUC DI TORTOLI'
Ridurre al minimo
l’impiego delle
risorse energetiche
non rinnovabili
L’impiego di risorse non rinnovabili, quali combustibili fossili, giacimenti di minerali
e conglomerati riduce le riserve disponibili per le generazioni future. Un principio
chiave dello sviluppo sostenibile afferma che tali risorse non rinnovabili debbono
essere utilizzate con saggezza e con parsimonia, ad un ritmo che non limiti le
opportunità delle generazioni future. Ciò vale anche per fattori insostituibili geologici, ecologici o del paesaggio - che contribuiscono alla produttività, alla
biodiversità alle conoscenze scientifiche e alla cultura (cfr. criteri nn. 4, 5 e 6).
2
Impiego delle
risorse rinnovabili
nei limiti della
capacità di
rigenerazione
Per quanto riguarda l’impiego di risorse rinnovabili nelle attività di produzione
primarie, quali la silvicoltura, la pesca e l’agricoltura, ciascun sistema è in grado di
sostenere un carico massimo oltre il quale la risorsa si inizia a degradare. Quando
si utilizza l’atmosfera, i fiumi e gli estuari come “depositi” di rifiuti, li si tratta
anch’essi alla stregua di risorse rinnovabili, in quanto ci si affida alla loro capacità
spontanea di autorigenerazione. Se si approfitta eccessivamente di tale capacità,
si ha un degrado a lungo termine della risorsa. L’obiettivo deve pertanto
consistere nell’impiego delle risorse rinnovabili allo stesso ritmo (o possibilmente
ad un ritmo inferiore) a quello della loro capacità di rigenerazione spontanea, in
modo da conservare o anche aumentare le riserve di tali risorse per le generazioni
future.
3
Uso e gestione
corretta, dal punto
di vista ambientale,
delle sostanze e dei
rifiuti
pericolosi/inquinanti
Uso e gestione corretta, dal punto di vista ambientale, delle sostanze e dei rifiuti
pericolosi/inquinanti In molte situazioni, è possibile utilizzare sostanze meno
pericolose dal punto di vista ambientale, ed evitare o ridurre produzione di rifiuti,
e in particolare dei rifiuti pericolosi. Un approccio sostenibile consisterà
nell’impiegare i fattori produttivi meno pericolosi dal punto di vista ambientale e
nel ridurre al minimo la produzione di rifiuti adottando sistemi efficaci di
progettazione di processi, gestione dei rifiuti e controllo dell’inquinamento.
4
Conservare e
migliorare la stato
della fauna e della
flora selvatiche,
degli habitat e dei
paesaggi
In questo caso, il principio fondamentale consiste nel conservare e migliorare le
riserve e le qualità delle risorse del patrimonio naturale, a vantaggio delle
generazioni presenti e future. Queste risorse naturali comprendono la flora e la
fauna, le caratteristiche geologiche e geomorfologiche, le bellezze e le opportunità
ricreative naturali. Il patrimonio naturale pertanto comprende la configurazione
geografica, gli habitat, la fauna e la flora e il paesaggio, la combinazione e le
interrelazioni tra tali fattori e la fruibilità di tale risorse. Vi sono anche stretti
legami con il patrimonio culturale (cfr. criterio n. 6).
i, j, k, m, n
5
Conservare e
migliorare la qualità
dei suoli e delle
risorse idriche
Il suolo e le acque sono risorse naturali rinnovabili essenziali per la salute e la
ricchezza dell’umanità, e che possono essere seriamente minacciate a causa di
attività estrattive,dell’erosione o dell’inquinamento. Il principio chiave consiste
pertanto nel proteggere la quantità e qualità delle risorse esistenti e nel migliorare
quelle che sono già degradate.
b,l,
1
27
Comune di Tortolì – VAS del PUC
6
7
8
9
10
Sintesi non Tecnica
Conservare e
migliorare la qualità
delle risorse
storiche e culturali
Le risorse storiche e culturali sono risorse limitate che, una volta distrutte o
danneggiate, non possono essere sostituite. In quanto risorse non rinnovabili, i
principi dello sviluppo sostenibile richiedono che siano conservati gli elementi, i siti
o le zone rare rappresentativi di un particolare periodo o tipologia, o che
contribuiscono in modo particolare alle tradizioni e alla cultura di una data area. Si
può trattare, tra l’altro, di edifici di valore storico e culturale, di altre strutture o
monumenti di ogni epoca, di reperti archeologici nel sottosuolo, di architettura di
esterni (paesaggi, parchi e giardini) e di strutture che contribuiscono alla vita
culturale di una comunità (teatri, ecc.). Gli stili di vita, i costumi e le lingue
tradizionali costituiscono anch’essi una risorsa storica e culturale che è opportuno
o,p
Conservare e
migliorare la qualità
dell’ambiente locale
La qualità di un ambiente locale può essere definita dalla qualità dell’aria, dal
rumore ambiente, dalla gradevolezza visiva e generale. La qualità dell’ambiente
locale è importantissima per le aree residenziali e per i luoghi destinati ad attività
ricreative o di lavoro. Essa può cambiare rapidamente a seguito di cambiamenti
del traffico, delle attività industriali, di attività edilizie o estrattive, della
costruzione di nuovi edifici e infrastrutture e da aumenti generali del livello di
attività, ad esempio da parte di visitatori. È inoltre possibile migliorare
sostanzialmente un ambiente locale degradato con l’introduzione di nuovi sviluppi.
(Cfr. criterio n. 3 relativo alla riduzione dell’impiego e del rilascio di sostanze
inquinanti.)
a, b, c, d, e, f, g, h,
l,
Protezione
dell’atmosfera
Una delle principali forze trainanti dell’emergere di uno sviluppo sostenibile è
consistita nei dati che dimostrano l’esistenza di problemi globali e regionali causati
dalle emissioni nell’atmosfera. Le connessioni tra emissioni derivanti dalla
combustione, piogge acide e acidificazione dei suoli e delle acque, come pure tra
clorofluocarburi (CFC), distruzione dello strato di ozono ed effetti sulla salute
umana sono stati individuati negli anni Settanta e nei primi anni Ottanta.
Successivamente è stato individuato il nesso tra anidride carbonica e altri gas di
serra e cambiamenti climatici. Si tratta di impatti a lungo termine e pervasivi, che
costituiscono una grave minaccia per le generazioni future.
l, f, g,
Sensibilizzare verso
le problematiche
ambientali,
sviluppare
l’istruzione e la
formazione in
campo ambientale
Il coinvolgimento di tutte le istanze economiche ai fini di conseguire uno sviluppo
sostenibile è un elemento fondamentale dei principi istituiti a Rio (Conferenza
delle Nazioni Unite sull’ambiente e lo sviluppo, 1992). La consapevolezza dei
problemi e delle opzioni disponibili è d’importanza decisiva: l’informazione,
l’istruzione e la formazione in materia di gestione ambientale costituiscono
elementi fondamentali ai fini di uno sviluppo sostenibile. Li si può realizzare con la
diffusione dei risultati della ricerca, l’integrazione dei programmi ambientali nella
formazione professionale, nelle scuole, nell’istruzione superiore e per gli adulti, e
tramite lo sviluppo di reti nell’ambito di settori e raggruppamenti economici. È
importante anche l’accesso alle informazioni sull’ambiente a partire dalle abitazioni
e nei luoghi ricreativi.
Promuovere la
partecipazione del
pubblico alle
decisioni che
comportano uno
sviluppo sostenibile
Promuovere la partecipazione del pubblico alle decisioni che comportano uno
sviluppo sostenibile La dichiarazione di Rio (Conferenza delle Nazioni Unite
sull’ambiente e lo sviluppo, 1992) afferma che il coinvolgimento del pubblico e
delle parti interessate nelle decisioni relative agli interessi comuni è un cardine
dello sviluppo sostenibile. Il principale meccanismo a tal fine è la pubblica
consultazione in fase di controllo dello sviluppo, e in particolare il coinvolgimento
di terzi nella valutazione ambientale. Oltre a ciò, lo sviluppo sostenibile prevede un
più ampio coinvolgimento del pubblico nella formulazione e messa in opera delle
proposte di sviluppo di modo che possa emergere un maggiore senso di
appartenenza e di condivisione delle responsabilità.
5.3 CONFORMITÀ
CON
I
VIGENTI
PIANI
E
PROGRAMMI
TERRITORIALI ED AMBIENTALI SOVRAORDINATI
Documentazione
Si
No
 il PPR?
28
Comune di Tortolì – VAS del PUC
Sintesi non Tecnica
Documentazione
Si
No
 Il Piano Straordinario di cui all’articolo 1 bis del D.L n°180/1998 (Perimetrazione e misure di
salvaguardia delle aree a rischio idrogeologico) – Decreto Interassessoriale Assessorato dei
Lavori Pubblici/Assessorato della Difesa dell’Ambiente 11.08.2000, n°548;
 Il P.A.I. ? ;
 Il Piano forestale ambientale regionale
 Il Piano energetico ambientale regionale
 Il Piano Regionale di sviluppo turistico sostenibile
 Il Piano di gestione dei rifiuti
 Il Piano di tutela delle acque
 Direttive zone agricole
 Il Piano Strategico Area Vasta di Tortolì
Analisi della normativa ambientale vigente
Il territorio o una sua parte ricade all’interno di:
 parchi ?;
 riserve?;
 monumenti naturali?;
 aree di particolare rilevanza naturalistica e ambientale di cui alla L.R 06/07/1989 n°31? ;
 aree naturali protette, di cui alla L. 06/12/1991 n°394 ?;
 siti di importanza comunitaria proposti ai sensi del D.P.R. 08/09/1997 n° 357 ?;
 zone umide di importanza internazionale ai sensi della Convenzione di Ramsar di cui al
D.P.R.13/03/1976 n°448 ?
Fasce di rispetto dai corsi d’acqua, dai laghi e dalla costa marina, ai sensi della L. 431/85, ora
D.Lgs.29/10/199 n°490?;
Boschi tutelati ai sensi della L. 431/85, ora D.Lgs.29/10/199 n°490?;
Zone con presenza di specie di interesse prioritario ai sensi della Direttiva 43/92/CEE e del D.P.R.
08/09/1997 n°357 ?;
Zone marine di tutela biologica ai sensi della L. 14/07/1965 n° 963?
29
Comune di Tortolì – VAS del PUC
Sintesi non Tecnica
Documentazione
Si
No
Zone marine di ripopolamento ai sensi della L. 41/82 ?;
Zone di vincolo idrogeologico ai sensi del R.D. n°3267/23?
Fasce di rispetto di sorgenti o captazioni idriche ?;
Zone vincolate ai sensi della L. 26/06/1939 n°1497, ora D.Lgs.29/10/199 n°490 ed aree prossime a
tali zone ?;
Zone vincolate ai sensi della L. 01/06/1939 n°1089, ora D.Lgs.29/10/199 n°490 ed aree prossime a
tali zone ?;
Zone vincolate agli usi militari?
Zone di rispetto di infrastrutture:
Strade (D.M. 140/68, L. 717/65);
Ferrovie (D.P.R. 753/80);
Aeroporti (R.D.L.327/42);
aree cimiteriali
(R.D. 1265/34);
Zone incendiate (L. 1 marzo 1975 n. 47, D.L. 30 agosto 1993 n. 332, legge di conversione 29
ottobre 1993 n. 428).
5.3.1 COERENZA CON IL PIANO PAESAGGISTICO REGIONALE
La Regione Sardegna, ha adottato in via definitiva nel mese di settembre del
2006 il Piano Paesaggistico Regionale, reso vigente con la sua pubblicazione nel
Bollettino Ufficiale della Regione Sardegna del 8 settembre 2006.
[…] Il PUC, in quanto redatto in adeguamento al Piano Paesaggistico Regionale
(PPR) è conforme e coerente.
Gli indirizzi previsti per l’ambito 23 sono elencati nella tabella seguente che
riporta, inoltre, la correlazione esistente fra gli obiettivi suddetti e quelli specifici
del PUC.
30
Comune di Tortolì – VAS del PUC
INDIRIZZI PPR AMBITO 23
1
2
3
4
5
Sintesi non Tecnica
OBIETTIVI SPECIFICI DEL PUC
DI TORTOLI'
Qualificare la corona insedia tiva dei centri di versante di La nusei, Ilbono, Elini,
Arzana, Villa grande Strisaili, Talana, Urzulei, Triei e Baunei, rafforzando la rete dei
se rvizi per l’ospita lità e la ricettività in un’ottica di contenime nto delle e spansioni
dei centri, con politiche di re cupero dello spazio urba no e dell’e dificato storico.
Riqualificare la direttrice viaria di connessione della corona insediativa che orla i
versanti orientali del Gennargentu, come luogo eminente pe r la percezione del
siste ma di relazioni che strutturano l’Ambito di paesaggio;
Qualificare il sistema a mbientale e insedia tivo del Rio Pardu, rafforzando la
connessione e la complementarietà dei centri montani di Gairo, Osini, U la ssai,
Jerzu e con la bassa valle del Rio, attraverso la rete dei servizi pe r l’ospitalità e la
ricettività in un ottica di recupero dello spazio urbano e dell’edifica to storico che
preveda, quando possibile , anche la messa in sicurezza de i nuclei storici
abbandonati ai fini di uno sviluppo turistico integrato con le attività e d i caratte ri
tradizionali dell’area (quali la produzione vitivinicola ed olivicola).
Riqualificare il siste ma delle connessioni ambientali e viarie tra i nucle i inse diativi
montani dell’interno e de lla piana costie ra, anche in riferimento alla conservazione
dei rapporti percettivi e funzionali tra sistema orografico montano e sistema
marino litoraneo.
Qualificare il siste ma insediativo di Tortolì, Arba tax, Lotzorai-Donigala, Girasole,
attraverso interventi integrati intercomunali di rigenerazione a mbientale e urbana,
in rela zione alla presenza delle zone umide dello stagno di Tortolì e dei suoi
immissari, riqualificando i servizi urbani e turistici e le attività connesse ai servizi
portua li dello scalo di Arbatax ed alle produzioni manifatturie re ed industriali.
f, h, i, j, k, m, n
6
Conservare la funziona lità idrologica ed ecologica delle zone umide di Tortolì e
degli immissari fluvia li (Riu Girasole, Riu Primaéra), unitamente a i sistemi di
spia ggia e alle a re e di pia nura circostanti. Attiva re una gestione integra ta de i
sistemi ambie ntali complessi, volta al riequilibrio tra la fruizione turistico ricre ativa
e produttiva, il contenimento dell’occupazione insediativa e il controllo de lla risorsa
idrica.
a, b, i, j, k, m, n
7
Qualificare la struttura insedia tiva costiera lungo la direttrice dell’Orientale Sarda,
in vista di un suo prossimo declassamento, in un’ottica di potenziamento e di
integrazione dei se rvizi di valenza lo ca le, attraverso interventi di progettazione
integrata intercomunale per la riqualifica zione del corridoio viario di connessione
tra le piane costiere de ll’Ambito
f, g, h
8
Riqualificare i nucle i turistici e re sidenzia li costieri attraverso il rafforzamento dello
spazio pubblico e dei servizi, con particolare riferimento a quelli connessi al porto
turistico di Santa Ma ria Navarre se.
9
Integrare la gestione del pa esaggio e delle a ttività rura li (agricole e zootecniche)
connesse all’uso dei suoli montani, va llivi e costieri in una prospe ttiva di presidio
unitario e coordinato dell’a ssetto idrogeologic o dell’Ambito, in relazione alla
particola re conformazione orografica e ge omorfologica dell’Ambito, riequilibrando il
rapporto fra esigenze legate a l ’allevamento e all’utilizzo e la rigenerazione delle
risorse.
10
Conservare il sistema de lle coltiva zioni della vite e degli olivi, con le trasformazioni
morfologiche dei suoli rappresentate dai terrazzamenti dei versanti del Rio Pa rduRio Pelau, quali importanti elementi per la salvaguardia della risorsa suolo,
attraverso il recupero e l’innovazione delle tecniche colturali, mantene ndo la
connessione funzionale tra i versanti acclivi, le pendici bosca te ed i terrazzi
alluvionali de i fondovalle.
11
Conservare l’ordina me nto colturale variegato dei versanti e delle piane che
rappre senta un elemento centrale nella definizione della qualità ambienta le del
te rritorio, pe rmettendo condizioni tali da consentire anche il mante nimento di un
habitat favorevole alla sopravvivenza della fauna selvatica.
l
a, b, i, j, k, l, m, n
31
Comune di Tortolì – VAS del PUC
Sintesi non Tecnica
5.3.2 COERENZA CON IL PIANO DI ASSETTO IDROGEOLOGICO (PAI)
[…] Il PUC redatto in adeguamento al PAI, è coerente con le limitazioni d’uso
prescritte negli ambiti soggetti a rischio idrogeologico.
Con Determinazione del Responsabile dell’Area Governo del Territorio e
Urbanistica n 50019 del 30/05/2011 l’Amministrazione del Comune di Tortoli ha
dato incarico per la redazione dello studio di compatibilità idraulica e geologico geotecnica finalizzata alla predisposizione del Piano Urbanistico Comunale così
come previsto dall’articolo 8 comma 2 e dall’articolo 26 delle Norme di Attuazione
del PAI.
Lo studio di compatibilità idrulica e geologica-tecnica è stato adottato con
delibera del consiglio comunale del 25 agosto 2011 e approvato dall’Autorità di
Bacino regionale con deliberazione n. 5 del 13 dicembre 2011.
Lo studio è stato riferito a tutto il territorio comunale e condotto alla scala di
dettaglio della rappresentazione cartografica del PUC (1:2000 per l’urbano e
1:10000 per le aree restanti).
Le attività poste in essere hanno individuato
o le perimetrazioni delle aree già censite dal PAI, che sono state riportate
alla scala grafica del PUC (art. 4, comma 5 delle NTA del PAI);
o le perimetrazioni ex novo di ulteriori aree a significativa pericolosità non
presenti nel PAI ma riscontrate dalle analisi effetuate (art. 26, NTA del
PAI)
La zonizzazione del PUC è stata adeguata a questa nuova “fotografia” del grado
di pericolosità (sia idraulico che geomorfologico) attraverso la modifica dei
perimetri delle zone omogenee interessate e il recepimento delle prescrizioni
delle NTA del PAI nella normativa del PUC che regolamenta ciascuna zona
omogenea.
In questo modo, infatti, la zonizzazione prevista nel PUC non potrà determinare
variazioni e/o incrementi di pericolosità o trasferimenti della stessa a monte o
valle rimanendo quindi compatibile sia dal punto di vista idraulico che geologico geotecnico.
32
Comune di Tortolì – VAS del PUC
Sintesi non Tecnica
5.3.3 COERENZA CON IL PIANO FORESTALE AMBIENTALE REGIONALE
La gestione delle Foreste Demaniali in Sardegna è affidata, mediante la L.R. n.
24/99, all’Ente Foreste Regionale, che opera sulla base delle “Direttive per la
gestione e l’amministrazione del patrimonio affidato all’Ente Forestale della
Sardegna”.
[…] Le direttive del PUC non risultano essere in conflitto con gli obiettivi e le
azioni prioritarie previste dal Piano Forestale Ambientale Regionale.
5.3.4 COERENZA CON IL PIANO ENERGETICO AMBIENTALE REGIONALE
Il Piano Energetico Ambientale Regionale (PEARS) è stato adottato dalla Giunta
Regionale con Delibera n. 34/13 del 02/08/2006.
[…] Il PUC, si propone di collaborare per il perseguimento di tali obiettivi, in
modo coerente con le indicazioni e le direttive previste dal PEARS.
In particolare Il PUC si attua in coerenza con la nuova normativa energetica
recante indicazioni circa la certificazione energetica degli edifici.
Fino ad una eventuale predisposizione di un Piano Energetico Comunale si fa
riferimento alla Normativa Energetica Nazionale, così dome descritto e
specificato nell’art.13 delle NTA del PUC.
5.3.5 COERENZA CON IL PIANO REGIONALE DI SVILUPPO TURISTICO
SOSTENIBILE (PRSTS)
La Giunta Regionale, con la deliberazione n. 39/15 del 5 agosto 2005, ha
disposto la stesura del “Piano Regionale di Sviluppo Turistico sostenibile”
(PRSTS) quale strumento teorico e operativo imprescindibile per la tutela e
valorizzazione del patrimonio naturale e culturale dell’isola, di sviluppo sostenibile
del territorio e di relativa coesione, finalizzato all’incremento della competitività di
lungo periodo del sistema turistico sardo, con la realizzazione e l’individuazione,
anche a regime, di una serie di strumenti di valutazione dei fenomeni in grado di
supportare il decisore pubblico nelle scelte di governo.
Il PRSTS recepisce le indicazioni del Piano Paesaggistico Regionale sulla
necessità di tutela e valorizzazione del patrimonio ambientale, storico e culturale
nonché il principio di riequilibrio e sussidiarietà territoriale, individua una serie di
33
Comune di Tortolì – VAS del PUC
Sintesi non Tecnica
dispositivi di valutazione e alcune modalità operative che possono supportare le
scelte di governo.
Di seguito si riporta la tabella degli obiettivi del PRSTS e la loro correlazione con
gli obiettivi specifici del PUC.
PRSTS
PUC
obiettivo generale: incrementare la quota diretta e indiretta di prodotto delle attività turistiche rispetto al complesso delle
attività economiche, attraverso scelte di governo volte alla soluzione dei problemi che limitano le possibilità di sviluppo turistico
della Regione e al rafforzamento della competitività di medio-lungo periodo del sistema turistico sardo, nel rispetto della
sostenibilità ambientale.
Obiettivi specifici del PRSTS
OBIETTIVI GENERALI E
SPECIFICI
DEL PUC DI TORTOLI'
a ) d efinire le procedure di raccolta e di elaborazione dei d ati e far co nfluire le conoscenze acquisite da strutture
g ià a ttive (Osservato rio Economico, Ufficio Regionale di Statistica, Osservatorio del paesaggio, Ufficio del Piano
Costruire un
P aesaggistico, strutture ricettive, ecc) in un’unica struttura tecnica regionale, su base co munale o sub-comunale;
sistema
b ) elaborare e diffondere informazioni sulle potenzialità del sistema turistico in ambito locale ed esterno (report
informativo
congiunturali pe riodici e report strutturali su specifici aspetti del mercato);
integrato
c) incentiva re gli operatori ad adottare sistemi informatici per la raccolta e la trasmissione dei dati.
a ) costruire un mod ello di stima della Capacità di Accoglienza Turistica anche ai fini della realizzazione di Piani
Locali per il Turismo Sostenibile;
b) costruire
Definire gli mo delli per la valutazione delle preferenze (valutazione contingente, esperimenti di scelta) e dei comportamenti
strumenti d i d ei turisti effettivi e potenziali circa le principali caratteristiche dell’offerta turistica;
valutazione c) definire modelli per la stima degli impatti macro-economici coerenti con le metodo logie contabili indicate
d all’EUROSTAT
a ) attraverso azioni incentivanti (finanziarie, fiscali e urbanistiche) si stimolano le diverse tipologie ricettive per:
?adattare le caratteristiche strutturali, migliorando la loro utilizzabilità per l’intero arco dell’anno;
?riconvertire le strutture con basso impatto economico e occupazionale e con uso estensivo del territorio per
limitati p eriodi dell’anno in strutture di alta qualità e sostenibilità ambientale;
?riqualifica re in forma imprenditoriale il patrimo nio immobiliare abbandonato o adibito ad usi non turistici;
?riqualifica re e integrare le seconde case nel sistema della ricettività ufficiale; p rolungare il pe riodo di apertura
As setto Insediativo:
p revedendo forme di premialità
b) azioni di sistema finalizzate
Ridurre la
Ob iettivo generale 3, obiettivi
a:
concentrazion
specifici: a, b f, g, h
?coordinare i sistemi turistici locali, per una magg iore integrazione fra imprese turistiche e differenziazione dei
e temporale
Ass etto Ambientale:
p rodotti turistici; riclassificare le strutture ricettive nel rispetto delle specificità locali garantendo elevati standard di
e territoriale
Obiettivo gene ra le 3, obiettivi
q ualità;
specifici: m, n
?incrementare la concorrenza nei trasporti con l’esterno per favorire la riduzione dei prezzi per i turisti non residenti e potenziare quelli interni;
?promuovere la certificazione ambientale di imprese e territori secondo gli standard internazionali in tema di turismo sostenib ile;
?sperimentare migliori pratiche di applicazione dei principi della perequazione urbanistica e fiscale in tema di svilupp o turistico sostenibile.
34
Comune di Tortolì – VAS del PUC
Sintesi non Tecnica
5.3.6 COERENZA CON IL PIANO REGIONALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI
La normativa statale in materia di gestione dei rifiuti è incentrata sulla parte IV del
Testo Unico ambientale (D. Lgs. 3 aprile 2006, n. 152), il quale ha abrogato la
precedente norma-quadro di settore, ovvero il decreto legislativo n. 22 del 5 febbraio
1997 (Decreto Ronchi). Il Testo Unico è stato recentemente sottoposto ad una
revisione consistente con il decreto legislativo n. 4 del 16 gennaio 2008.
[…] Le azioni previste dal PUC non risultano in contrasto con questa pratica, e
risultano coerenti con le indicazioni previste dal Piano Regionale dei rifiuti.
5.3.7 COERENZA CON IL PIANO DI GESTIONE DELL’AREA SIC “LIDO DI ORRÌ”
La Rete Natura 2000 costituisce l’obiettivo strategico dell’Unione Europea per
salvaguardare e tutelare la biodiversità in tutti i suoi stati membri. Tale rete include
l’insieme delle aree identificate e proposte perché contenenti habitat e specie animali
e vegetali elencate nella Direttiva Habitat 92/43/CEE e specie ornitiche elencate nella
Direttiva Uccelli 79/409/CEE denominate Siti d’Importanza Comunitaria proposti (SIC)
e Zone di Protezione Speciale (ZPS).
[…] L’Amministrazione del Comune di Tortolì ha adottato, a partire dalla fine dell’anno
2007, il Piano di gestione del SIC “Lido di Orrì”,
In sede di redazione del piano urbanistico comunale, si è considerata la presenza del
Sito di Interesse Comunitario. A tal proposito si è assunta come vincolante la tutela
degli habitat prioritari e si è considerato il Piano di gestione del SIC come strumento
di pianificazione sovraordinato per l’area interessata.
Il piano urbanistico comunale si è conformato alle azioni di tutela previste nel piano di
gestione dell'area protetta anche in virtù di utilizzare le potenzialità inespresse legata
alla ricchezza di risorse naturali che possono garantire un adeguato e armonico
sviluppo del territorio.
5.3.8 COERENZA CON IL PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE
Il Piano di Tutela delle Acque è redatto ai sensi dell’art. 44 del D.Lgs. 152/99 e s.m.i.
e in ottemperanza recepisce la Direttiva 2000/60/CE sulla disciplina della redazione dei
piani di gestione dei bacini idrografici. Il PTA costituisce piano stralcio di settore del
Piano di Bacino Regionale della Sardegna ai sensi dell’art. 12 della L. 493/93
35
Comune di Tortolì – VAS del PUC
Sintesi non Tecnica
(integrazione all’art. 17 della 183/89). Approvato dalla Giunta Regionale con delibera
n. 14/16 del 4/04/2006.
[…] Le direttive del PUC non risultano essere in conflitto con gli obiettivi previsti dal
PTA.
5.4 CONFORMITÀ
CON
I
VIGENTI
PIANI
E
PROGRAMMI
TERRITORIALI ED AMBIENTALI SOTTORDINATI
5.4.1 COERENZA CON IL PIANO DI ZONIZZAZIONE ACUSTICA
La classificazione acustica del territorio comunale, introdotta dall’art.2 del D.P.C.M.
1/3/91, è ripresa e meglio definita dall’art.6 della Legge Quadro 447/95 come
adempimento fondamentale da parte dei comuni, obbligati a dotarsi di uno strumento
di governo del proprio territorio che tiene conto delle esigenze di tutela dal rumore
della popolazione esposta. A tal proposito il Comune di Tortolì ha predisposto il Piano
di Classificazione Acustica del territorio Comunale che ha stabilito unità acustiche
omogenee in funzione della popolazione residente e della tipologia di attività presenti
in ciascuna localizzazione.
[…] Il PUC recepisce il Piano di Zonizzazione acustica. A tal proposito l’art. 14 delle
NTA del PUC rimandano alle NTA del Piano acustico, in cui sono riportate modalità di
assegnazione della classe di sensibilità acustica e la normativa specifica di ciascuna
classe. Si rimanda inoltre alla cartografia a corredo del Piano Acustico che individua la
localizzazione delle classi omogenee di sensibilità acustica.
Attualmente, è comunque in corso l’aggiornamento del Piano di Classificazione
acustica del territorio secondo la nuova normativa. Conseguentemente, si provvederà
ad aggiornare il PUC e a renderlo compatibile con le nuove disposizioni.
5.4.2 COERENZA CON IL PIANO PARTICOLAREGGIATO DEL CENTRO STORICO
Il P.U.C. riconosce il Centro Storico e l’area interessata è nominata Zona A.
[…] La Zona omogenea A, urbanisticamente, è normata dal Piano Particolareggiato del
Centro Storico, adottato dal Consiglio Comunale in data 22 dicembre 2008.
Il PUC recepisce e fa propria la struttura e la normativa specifica prevista dal Piano
Particolareggiato per la zona omogenea A.
I due strumenti risultano essere coerenti.
36
Comune di Tortolì – VAS del PUC
Sintesi non Tecnica
5.4.3 COERENZA CON IL PIANO URBANISTICO DEL TRAFFICO
L’elaborazione del Piano Urbanistico del Traffico (PUT) è stata portata avanti in stretta
relazione con gli indirizzi di sviluppo del centro urbano di Tortolì portate avanti nel
PUC.
[…] I due strumenti, quindi, risultano essere coerenti.
5.4.4 COERENZA CON IL PIANO DEI LITORALI
[…] Il PUL è stato redatto in stretta relazione con le indicazioni previste dal PUC per le
aree interessate, in particolare relativamente alla necessità di rendere coerenti e
compatibili con le sensibilità del territorio e con gli indirizzi di sviluppo futuro del
territorio del Comune di Tortolì le azioni, le indicazioni e le prescrizioni poste in essere
dal PUL.
Attualmente si è in corso di aggiornamento e modifica del PUL secondo le prescrizioni
della nuova normativa. Si provvederà, successivamente, ad integrare le modifiche al
PUL nel PUC.
Coerenza con il piano del commercio
[…] La programmazione commerciale, in raccordo con la programmazione urbanistica,
è stata articolata per zone urbanistiche omogenee. Le Norme Tecniche di Attuazione
del PUC, richiamano le NTA del Piano del Commercio in materia di esercizi commerciali
e stabiliscono i parametri specifici per la localizzazione di tali strutture all'interno del
perimetro delle diverse zone omogenee così come definite nel PUC.
I due strumenti di governo del territorio risultano perfettamente coerenti.
5.4.5 COERENZA CON IL PIANO DEL COMMERCIO
La programmazione commerciale, in raccordo con la programmazione urbanistica, è
stata articolata per zone urbanistiche omogenee. Le Norme Tecniche di Attuazione del
PUC, richiamano le NTA del Piano del Commercio in materia di esercizi commerciali e
stabiliscono i parametri specifici per la localizzazione di tali strutture all'interno del
perimetro delle diverse zone omogenee così come definite nel PUC.
I due strumenti di governo del territorio risultano perfettamente coerenti.
37
Comune di Tortolì – VAS del PUC
5.5 STATO
ATTUALE
Sintesi non Tecnica
DELL’AMBIENTE
E
SUA
PROBABILE
EVOLUZIONE SENZA ATTUAZIONE DI PIANO
La fase iniziale del percorso valutativo è consistita nel costruire il quadro delle
conoscenze territoriali che rappresenta la base su cui ragionare per la verifica di
sostenibilità degli obiettivi di piano.
5.5.1 CARATTERIZZAZZIONE TERRITORIALE
Il territorio del Comune di Tortolì è inquadrato cartograficamente sulla Tavoletta
I.G.M. 532 SEZ IV – ARBATAX. È ubicato nell’area Centro Orientale della Sardegna e
dell’Ogliastra. Ad est si affaccia sul Mediterraneo con una linea di costa di circa 17 km
e Confina a nord con Girasole e Lotzorai, a Sud con Bari Sardo, a Sud-Ovest con
Lanusei, a Ovest con Arzana ed Elini e a Nord-Ovest con Villagrande Strisaili. La
viabilità principale è rappresentata anzitutto dalla SS 125 Orientale Sarda che
attraversa la cittadina longitudinalmente e si incrocia con la SS 189.
[…] Il territorio di Tortolì presenta grandi potenzialità di sviluppo grazie alla sua
posizione geografica baricentrica, alla varietà di paesaggi naturalistici ed ambientali
che consentono la proposizione d’azioni strategiche per uno sviluppo orientato sul
turismo che partendo dalla costa coinvolga anche le zone interne.
La particolare varietà dei paesaggi renderà possibile la creazione di una rete di
percorsi turistico-culturali in grado di interconnettere mare e montagna. Il recupero,
con funzioni anche di carattere di trasporto “metropolitano”, dell’antico percorso
ferroviario, favorirà lo sviluppo di un turismo non solo stagionale. Tortolì con il porto e
l’aeroporto rappresenta il centro dello sviluppo della Provincia dell’Ogliastra. L’analisi
dei principali indicatori socioeconomici conferma il ruolo strategico e la funzione di
polo attrattore e di sviluppo economico per l’intera area vasta. Tortolì rappresenta la
“porta” d’acceso del territorio e come tale luogo d’aggregazione sociale e culturale per
tutta l’Ogliastra e punto di partenza e d’arrivo di merci e di viaggiatori verso l’intero
sistema insediativo coinvolgendo inoltre, per alcuni promettenti aspetti l’intera isola.
Le infrastrutture cinematiche territoriali evidenziano difficili condizioni nei collegamenti
territoriali.
Il territorio comunale è caratterizzato dalla presenza delle due centralità insediative di
Tortolì e di Arbatax il cui collegamento presenta, però, una situazione di forte criticità.
38
Comune di Tortolì – VAS del PUC
Sintesi non Tecnica
Il territorio di Tortolì si estende per una superficie di circa 4.000 ettari, presentando la
morfologia tipica dei paesaggi sub-collinari con una pianura che si sviluppa lungo le
sponde del Rio Foddeddu per estendersi poi lungo la SS 125 che porta verso
Barisardo. Le altitudini maggiori sono raggiunte dai Monti Frau Locci a Nord-Ovest,
che si eleva per circa 240 m.s.l.m. e ad Ovest, dal Monte Perdemira, anch’esso con
un’altezza di circa 240 m.s.l.m. più vicini alla costa troviamo invece il M.te Graitta che
dai suoi 112 m.s.l.m. si abbassa con una leggera pendenza ed esposizione a est verso
alcune tra le spiagge più importanti dell’intero territorio ogliastrino: la spiaggia di Orrì,
la spiaggia di Foxi Lioni, e la spiaggia del Basaura. Il centro abitato situato a Nord del
territorio nella parte pianeggiante e si estende quasi ininterrottamente sino al mare
con la frazione di Arbatax.
La pianura si estende lungo il fiume Cea, in direzione SUD fino alla spiaggia omonima,
ed è circondata da piccoli rilievi con i 170 m.s.l.m. di Serra Interrazzas e i 119 m.s.l.m.
del Monte Edinis. Notevole importanza ha lo sviluppo costiero di Tortolì. La costa si
estende per circa 17 km con circa 6,7 Km di spiagge perlopiù sabbiose mentre la
restante parte è rappresentata da scogliere non a picco, spesso con presenza di filoni
di porfido rosso che si prolungano fino al mare (Faraglioni di Cea), andando a formare
dei geositi di notevole bellezza.
5.5.2 ASSETTO AMBIENTALE
Di seguito si riportano i dati rilevati relativamente alle componenti ambientali
analizzate, raccolte in schede di analisi, secondo le indicazioni previste dalle “Linee
guida per la valutazione ambientale strategica dei Piani Urbanistici comunali, redatte a
cura del SAVI.
SCHEDA N. 1 – QUALITA’ DELL’ARIA
STATO DELLA QUALITA’ DELL’ARIA
ASPETTO
Inquinamento da ossidi di zolfo (SO2)
INDICATORE
U.M.
FONTI
3
Concentrazione SO2
………………µg/m
Emissioni di SO2
…………………t/a
Concentrazione NOx
………………µg/m3
Emissioni NOx
………………….t/a
Concentrazione PM10
………………µg/m3
Emissioni PM10
…………………..t/a
Inquinamento da monossido di carbonio
Concentrazione CO
………………µg/m3
(CO)
Emissioni CO
…………………..t/a
Inquinamento da ozono (O3)
Concentrazione O3
………………µg/m3
Inquinamento da ossidi di azoto (NOx)
Inquinamento da particolato (PM10)
39
Comune di Tortolì – VAS del PUC
Inquinamento da benzene (C6H6)
Superamento dei limiti di legge dei
Sintesi non Tecnica
Concentrazione C6H6
………………µg/m3
Emissioni C6H6
…………………..t/a
Superamenti
…………………….n.
parametri di qualità dell’aria asi sensi
della normativa vigente
SISTEMA DI RILEVAMENTODELLA QUALITA’ DELL’ARIA
ASPETTO
INDICATORE
Efficienza del sistema di rilevamento
Stazioni di rilevamento
Localizzazione
delle
U.M.
FONTI
n. 1
Ufficio
Porto Frailis
Tortolì
Tecnico
Comune
di
centraline
Dotazione di rilevatori per
Non pervenuto
ciascuna centralina
ASPETTI CLIMATICI
Condizioni anenometriche
Direzione del vento
Nord-est
/Nord-
ovest
Stazione
eliometrica
Capo
Bellavista
Intensità del vento
Non pervenuto
Frequenza
Non pervenuto
I dati richiesti, relativamente lo stato della qualità dell’aria, non sono disponibili causa
disservizi della stazione di rilevamento sita in località Porto Frailis in Tortolì.
SCHEDA N. 2 – ACQUA
TUTELA0 DELLA RISORSA IDRICA
ASPETTO
INDICATORE
Consumo idrico
Fabbisogno
U.M.
idrico
per
uso
civile
FONTI
1.894.752 m3 (anno 2008)
1.360.800 m
3
Abbanoa
(primi 3 trimestri del
2009).
1.958.414,92 (anno 2010)
1.961.390,02 (anno 2011)
Fabbisogno
idrico
per
uso
irriguo
3,2 Mmc (anno 2009)
Consorzio
3,9 Mmc (anno 2010)
bonifica
di
4,3 Mmc (anno 2011)
Fabbisogno
industriale
idrico
per
uso
0,2 Mmc (anno 2009)
0,3 Mmc (anno 2010)
0,3 Mmc (anno 2011)
40
Comune di Tortolì – VAS del PUC
Sintesi non Tecnica
Fabbisogni idrici
Volumi [mc]
5.000.000,00
4.000.000,00
uso civile
3.000.000,00
uso irriguo
2.000.000,00
uso industriale
1.000.000,00
0,00
2009
2010
2011
QUALITA’ DELLE ACQUE
ASPETTO
Qualità
INDICATORE
delle
balneazione
acque
di
Concentrazione
di
Ec
di
EI
(Escherichia coli)
Concentrazione
U.M.
FONTI
Le spiagge di Tortolì monitorate sono
Allegato
state:
acque
LA CAPANNINA
di
balneazione
CALAMORISCA
(Enterococchi Intestinali)
B Report
SPIAGGIA
VILLAGGIO TELIS
(Allegato F D.M 30
marzo 2010)
PORTO FRAILIS
ORRI 1^ (SPIAGGIA)
ORRI 2^ (SPIAGGIA) SPIAGGIA
GEA
200m
A
SUD
CANALE
SAN
NORD CANALE
SAN
GEMILIANO
150m
A
GEMILIANO
200m
A
NORD
FOCE
RIO
SUD
FOCE
RIO
FODDEDDU
200m
A
FODDEDDU
In
funzione
della
valutazione
dei
parametri monitorati e in particolare
delle concentrazioni di EI ed EC , è
stato assegnato un giudizio di qualità
eccellente delle acque di balneazione
per ciascuna di queste spiagge.
Tratto
di
costa
interdetto
temporaneamente
alla
0
Km2
Ufficio
Tecnico
Comune di Tortolì
balneazione
%
di
costa
temporaneamente
interdetta
0,00
%
alla
balneazione
Tratto
di
costa
interdetto
permanentemente
alla
0
Km2
balneazione
%
di
costa
permanentemente
interdetto
0,00
%
alla
41
Comune di Tortolì – VAS del PUC
Sintesi non Tecnica
balneazione
INQUINAMENTO DELLE ACQUE
ASPETTO
INDICATORE
U.M. (t/a)
FONTI
Carico inquinante potenziale
Carichi potenziali di BOD
Non pervenuto
da attività civili
Carichi potenziali di BOD
Non pervenuto
da attività industriali
Carichi potenziali di COD
Non pervenuto
da attività civili
Carichi potenziali di COD
Non pervenuto
da attività industriali
Carichi potenziali di azoto
Non pervenuto
da attività civili
Carichi potenziali di azoto
Non pervenuto
da attività industriali
Carichi
potenziali
di
Non pervenuto
di
Non pervenuto
fosforo da attività civili
Carichi
potenziali
fosforo
da
attività
industriali
SISTEMA DI TRATTAMENTO DELLE ACQUE
Trattamento
delle
acque
reflue
Tipologie di
trattamenti
previsti dagli impianti di
Chimico-fisico
Ufficio
Tecnico
Biologico D8 e D9 attivo e non attivo
Comune di Tortolì
depurazione
Efficienza
del
sistema
gestione delle acque reflue
di
Popolazione
servita
dall’impianto
di
Abitanti di Tortolì, Girasole, Lotzorai,
Santa Maria Navarrese
depurazione
15.000 – 16.000 persone
Popolazione servita dalla
13.000 – 14.000 persone
rete fognaria
Capacità di trattamento
Attualmente la linea biologica 1 è in
Ufficio
dell’impianto
grado di gestire 8000 mc/giorno.
Comune di Tortolì
di
depurazione: potenzialità
Sono
dell’impianto rispetto alla
potenziamento dell’impianto con una
in
programma
lavori
popolazione servita della
nuova linea biologica (linea biologica 2).
zona servita, compresa la
In questo modo l’impianto sarà in grado
popolazione fluttuante
di gestire 17.000 mc distribuiti nelle 24
Tecnico
di
ore (708,33 mc/h)
Le caratteristiche dell’attuale impianto di
depurazione sono:
- carico idraulico massimo: 417 mc/h
- carico organico massimo: 1800 Kg
BOD5/giorno
- capacità massima in termini di abitanti
equivalenti:

Residenti: 11.000

Fluttuanti:17.000
Per un Totale di 28.000
42
Comune di Tortolì – VAS del PUC
Sintesi non Tecnica
Di seguito si riportano i valori dei volumi di acqua immessa in rete nel Comune di Tortolì,
al fine di valutare l’incremento di risorsa necessario per soddisfare le necessità del periodo
estivo, in cui la popolazione aumenta in maniera importante.
L’analisi dei dati dai volumi immessi in rete ci fa notare che nel 2008 e nel 2009 per
soddisfare le richieste, nel III° trimestre sono necessari circa 100.000 mc in più di acqua
rispetto ai trimestri precedenti. Negli anni 2010 e 2011 si evince che le richieste maggiori
riguardano il periodo estivo con un picco nel 2010 di volumi immessi in rete nel 4°
bimestre, mentre nel 2011 nel 3°bimestre.
Si sono analizzati, inoltre, i dati inerenti la depurazione a partire dal 1994, fino al mese di
giugno del 2012. La portata max è stata registrata nel mese di agosto del 1998.
Considerando che la capacità max di depurazione attualmente è di 8000mc/giorno, si può
pensare che la capacità max mensile sia di 248000 mc, superata solo nel mese di agosto
del 1998 e del 2006. Attualmente si sono registrati valori di portata più bassi rispetto alla
capacità max prevista. Con i lavori già programmati, di una nuova linea biologica, la
capacità massima mensile aumenterebbe fino ai valori di 527.000 mc.
La nuova linea biologica prevede una capacità massima di depurazione pari a 17.000 mc al
giorno, più che doppi rispetto alla sola linea biologica 1. Questo, in termini di abitanti
equivalenti sta a significare che la linea biologica 1 + la linea biologica 2 andrebbero a
soddisfare le esigenze di un numero di abitanti equivalenti pari a circa 59.500.
Le previsioni del PUC di Tortolì al 2021, in termini di abitanti equivalenti, suddivisi per
tipologia, prevedono i numeri indicati nello schema seguente:
TIPOLOGIA
ABITANTI EQUIVALENTI
Residenti
14.901
Fluttuanti turistici
5.700
Fluttuanti “pendolari”
4.000
Jana
1.700
TOTALE
26.301
I dati relativi agli abitanti equivalenti residenti e fluttuanti turistici sono stati considerati
decurtando i numeri previsti per il progetto JANA che, come richiesto, sono stati
considerati separatamente.
43
Comune di Tortolì – VAS del PUC
Sintesi non Tecnica
SCHEDA N. 3 – RIFIUTI
GESTIONE DEI RIFIUTI
ASPETTO
INDICATORE
U.M.
FONTI
Produzione
Produzione rifuti urbani
I dati riguardano gli anni a partire dal 2007 fino al 2011.
di rifiuti
(su base mensile)
L’analisi dei dati ha messo in evidenza che la produzione massima di qualsiasi
categoria di rifiuto avviene nei mesi estivi, in particolare a luglio e ad agosto.
(Di seguito si riportano le tabelle con i dati in nostro possesso e i grafici di sintesi
delle categorie principali di rifiuti comparati per gli anni di riferimento)
Raccolta dei
Sistema di raccolta
Differenziata con sistema porta a porta.
rifiuti
E’ stato creato centro servizi, in località Baccasara – Zona Industriale, con orari
stabiliti, nel quale i cittadini residenti a Tortolì possono conferire qualsiasi tipo di
rifiuto: inerti, oli esausti, abiti vecchi, ingombranti, cartone, batterie….
Presenza
di
isole
ecologiche
Nel periodo estivo, per rispondere alle necessità dell’utenza balneare, lungo le
principali spiagge del litorale sono posizionate 3 isole ecologiche:
1)
Orrì,
2)
Foxilioni
3)
Capannina
costituite da un cassone scarrabile suddiviso per comparti, ciascuno per le diverse
tipologie di rifiuto: carta, vetro, plastica, indifferenziato e umido.
E’ in corso di realizzazione un ecocentro comunale all’interno dell’area PIP
organizzato in una serie di piazzole con diversi scarrabili per ciascuna tipologia di
rifiuto.
Rifiuti differenziati per
I dati riguardano gli anni a partire dal 2007 fino al 2011. (di seguito si riportano le
frazione merceologica
tabelle con i dati in nostro possesso e i grafici di sintesi)
Ufficio
L’analisi dei dati ha messo in evidenza che la percentuale dei rifiuti, di qualsiasi
Tecnico
categoria, raccolti con il sistema porta a porta della raccolta differenziata è massima
Comune
di
nei mesi estivi, in particolare a luglio e ad agosto.
Tortolì
(Di seguito si riportano le tabelle con i dati in nostro possesso e i grafici di sintesi i
grafici di sintesi delle categorie principali di rifiuti comparati per gli anni di
riferimento))
Raccolta differenziata
RD
R D umido
2007
2008
2009
2010
2011
48,63%
33,24%
59,15%
41,13%
59,07%
42,78%
59,48%
41,80%
59,30%
41,17%
Raccolta differenziata
70%
Valori percentuali
60%
50%
40%
RD
RD umido
30%
20%
10%
0%
2007
2008
2009
2010
2011
La Raccolta differenziata nel acomune di Tortolì si assesta intorno al 60% del totale
della raccolta dei rifiuti. La RD umido ne rappresenta la parte più consistente e si
assesta intorno al 40%.
Trattamento
Rifiuti
destinati
dei rifiuti
impianti di recupero
a
Carta, vetro e plastica
44
Comune di Tortolì – VAS del PUC
Rifiuti
destinati
a
Sintesi non Tecnica
Il secco indifferenziato va all'impianto di smaltimento – incerenitore di Tossilo;
impianti di smaltimento
l’umido va all'impianto di smaltimento di Quirra;
Impianti
I rifiuti sono portati in discariche non localizzate nel territorio del Comune di Tortolì
di
trattamento/smaltimento
dei rifiuti
USO DEL SUOLO
ASPETTO
INDICATORE
Capacità d’uso dei
Rapporto fra la superficie appartenente alla
suoli
classe
0°
U.M.
(urbanizzata)
e
la
FONTI
superficie
25,90%
comunale
Rapporto fra la superficie appartenente alla
13,91%
classe I° e la superficie comunale
Rapporto fra la superficie appartenente alla
16,47%
classe II° e la superficie comunale
Rapporto fra la superficie appartenente alla
8,67%
classe III° e la superficie comunale
Rapporto fra la superficie appartenente alla
12,24%
classe IV° e la superficie comunale
Rapporto fra la superficie appartenente alla
2,41%
classe V° e la superficie comunale
Rapporto fra la superficie appartenente alla
6,96%
classe VI° e la superficie comunale
Rapporto fra la superficie appartenente alla
8,12%
classe VII° e la superficie comunale
Rapporto fra la superficie appartenente alla
5,38%
classe VIII° e la superficie comunale
Uso del Suolo
Superficie
urbanizzata:
rapporto
tra
la
7,3 %
superficie appartenente alla classe delle aree
artificiali e la superficie comunale.
Superficie agricola: rapporto tra la superficie
45,7%
appartenente alla classe delle aree agricole e
la superficie comunale.
Superficie
occupata
seminaturali:
da
rapporto
boschi
tra
la
e
aree
31,2%
superficie
appartenente alla classe delle aree boschive e
seminaturali e la superficie comunale.
Superficie destinata a verde urbano: rapporto
5,44 m2/ab
tra la superficie destinata a verde urbano e la
popolazione residente
EROSIONE E DESERTIFICAZIONE
Rischio di erosione
Km2
Lunghezza dei litorali a rischio di erosione
costiera
Pericolosità
frana
da
Aree a pericolosità da frana ricadenti in classe
Hg 1
0 Km 2
RAS
Piano di Assetto
45
Comune di Tortolì – VAS del PUC
Aree a pericolosità da frana ricadenti in classe
Sintesi non Tecnica
7,62 Km2
Idrogeologico della
Hg 2
Aree a pericolosità da frana ricadenti in classe
Sardegna
1,04 Km
2
Hg 3
Aree a pericolosità da frana ricadenti in classe
0,27 Km2
Hg 4
Pericolosità
Aree a pericolosità idraulica ricadenti in classe
idraulica
Hi 1
Aree a pericolosità idraulica ricadenti in classe
0,52 Km2
0,7 Km 2
Hi 2
Aree a pericolosità idraulica ricadenti in classe
0,37 Km2
Hi 3
Aree a pericolosità idraulica ricadenti in classe
1,82 Km2
Hi 4
Pericolosità
da
frana
Aree a pericolosità da frana ricadenti in classe
31.53 Km2
Variante al Piano di
Hg 1
Aree a pericolosità da frana ricadenti in classe
assetto idrogeologico
7.63 Km
2
(Adottata
definitivamente con
Hg 2
Aree a pericolosità da frana ricadenti in classe
1.08 Km2
delibera del comitato
istituzionale n° 2 del
Hg 3
Aree a pericolosità da frana ricadenti in classe
25/02/2010 per la
0.28 Km2
parte frane e con
Hg 4
Pericolosità
Aree a pericolosità idraulica ricadenti in classe
idraulica
Hi 1
Aree a pericolosità idraulica ricadenti in classe
0,33 Km
2
3,79 Km
2
delibera n° 4 del
19/05/2011 per la
parte idraulica .
BURAS n° 17 del 6
Hi 2
Aree a pericolosità idraulica ricadenti in classe
Giugno 2011)
0,32 Km2
Hi 3
Aree a pericolosità idraulica ricadenti in classe
2,94 Km2
Hi 4
CONTAMINAZIONE DEL SUOLO
Siti contaminati
Siti contaminati da discariche non controllate
Siti contaminati da attività industriali
Siti contaminati da aminato
Bonifica
dei
siti
Progetti di bonifica
contaminati
1 sito
Ufficio Tecnico Comune
Circa 6 ha
di Tortolì
Aree della ex Cartiera
Nessuno
1 progetto per la ex
discarica in località
Interventi di bonifica avviati
Nessuno
Interventi di messa in sicurezza di emergenza
Nessuno
Siti bonificati
Nessuno
CARTOGRAFIA
Le tavole interessate sono le seguenti allegate al PUC:
Tav. 2.1, 2.2 Carta Geologica
Tav. 3a.1, 3a.2 Carta Geomorfologia
Tav. 3b.1, 3b.2 Carta Geomorfologia
Tav. 4.1, 4.2 Carta Geomorfologico-tecnica
Tav. 5a.1, 5°.2 Carta Idrogeologica
46
Comune di Tortolì – VAS del PUC
Sintesi non Tecnica
Tav. 5b.1, 5b.2 Carta Idrogeologica
Tav. 6.1, 6.2 Carta dell’ Uso del Suolo
Tav.8 .1, 8.2 Carta delle acclività
Tav.9.1, 9.2 Carta pedologica
Tav. 15a.1, 15a.2, 15b.1, 15b.2 Piano di Assetto Idrogeologico
Tav. 18.1, 18.2 Carta della Capacità d’Uso dei Suoli
Tav. 19.1, 19.2 Carta della Suscettività Agricola
Tav. 20.1, 20.2 Carta della Suscettività al Pascolo
Tav. 21.1, 21.2 Carta delle Naturalità
SCHEDA N. 5 – FLORA, FAUNA E BIODIVERSITA’
ASPETTO
INDICATORE
U.M.
Aree sottoposte a
Aree protette nazionali
NO
tutela
Aree protette regionali
NO
Aree SIC
1 (Numero) e 4,8 Km 2
Aree ZPS
Zone
Umide
FONTI
NO
di
importanza
internazionale
NO
(Ramsar)
Aree di Interesse Faunistico
2 (Numero) e 2,66 Km2
Misure di gestione
Interventi previsti nei Piani di Gestione del SIC
-Piano di Gestione del
per
di
-Obiettivi di sostenibilità ecologica
SIC
e
-Obiettivi di sostenibilità socio-economica
-Valutazione di
la
flora,
tutela
fauna
habitat
Incidenza
Presenza di specie
Analisi della composizione floro-faunistica e di habitat presenti nel territorio
-Piano di Gestione del
floro-faunistiche
Comunale
SIC
FAUNA
-Valutazione di
- Uccelli elencati nell’Allegato I della Direttiva 79/409/CEE: Tarabusino,
Incidenza
Cormorano, Germano Reale, Folaga, Gallinella d’acqua, Porciglione
- Aggiornamenti del formulario dell’Area SIC: Astore Sardo, Falco
Pellegrino, Magnanina
- Uccelli avvistati non elencati nell’Allegato I della Direttiva 79/409/CEE:
Merlo, Tordo Sassello
- Anfibi e rettili elencati nell’Allegato II della Direttiva 92/43/CEE: Colubro
ferro di cavallo, Lucertola Campestre, Lucertola Tiliguerta
FLORA
Firrastrina Bianca
HABITAT
2250* Dune Costiere Con Juniperus Spp.
1120* Praterie Di Posidonie (Posidonion Oceanicae)
1210* Vegetazione Annua Delle Linee Di Deposito Marine
2210* Dune Fisse Del Litorale Del Crucianellion Maritimae
92D0* Gallerie E Forteti Ripari Meridionali (Neriotamaricetea E Securinegion
Tinctoriae)
5330* Arbusteti Termomediterranei E Pre-Desertici
47
Comune di Tortolì – VAS del PUC
Sintesi non Tecnica
5320 Formazioni Basse Di Euforbie Vicino Alle Scogliere
2240 Dune Con Prati Dei Brachypodietalia E Vegetazione Annua
2230 Dune Con Prati Dei Malcolmietalia
1420 Praterie E Fruticeti Alofili Mediterranei E Termo-Atlantici
(Sarcocornetea Fruticosi)
1410 Pascoli Inondati Mediterranei (Juncetalia Maritimi)
1150* Lagune Costiere
Minaccia
specie
delle
animali
e
vegetali
Specie di fauna minacciata (Nel nostro contesto
Uccelli migratori elencati
-Piano di Gestione del
territoriale, esistono delle potenziali minacce
nell’Allegato I della
SIC
dovute ad una mancata gestione del SIC)
Direttiva 79/409/CEE:
-Valutazione
Tarabusino, Cormorano,
Incidenza
di
Germano Reale, Folaga,
Gallinella d’acqua,
Porcoglione
Specie di flora minacciata (Nel nostro contesto
Piante elencate
territoriale, esistono delle potenziali minacce
nell’Allegato II della
dovute ad una mancata gestione del SIC)
Direttiva 92/43/CEE:
Firrastrina Bianca
Presenza di habitat particolarmente sensibili
2250*
1120*
1210*
2210*
92D0*
5330*
1150*
Accessibilità
Indice di frammentazione da strade (Km di
relativa alla zone
strade che attraversano le superfici sottoposte
protette
a tutela
Livello di impermeabilizzazione (% di strade
Km/ha
%
impermeabilizzate rispetto al totale)
CARTOGRAFIA
Le tavole interessate sono le seguenti allegate al PUC:
Tav. 7.1, 7.2 Carta della copertura vegetale
Tav. 10.1, 10.2 Beni paesaggistici e altri beni ambientali
Tav. 6A e 6B del Piano di Gestione del SIC (e schede flora, fauna e habitat)
5.5.3 ASSETTO STORICO CULTURALE
SCHEDA N. 6 – PAESAGGIO E ASSETTO STORICO CULTURALE
ASSETTO ARCHEOLOGICO
L'attività svolta nel comune di Tortolì per la redazione dell'assetto archeologico, finalizzato alla elaborazione del P.U.C e al
rispettivo adeguamento dello stesso al P.P.R, ha avuto luogo in tutta l'area facente parte al comune di Tortolì, dal mese
di Settembre 2007 al Gennaio 2008 comportando le seguenti fasi lavorative:
•
Fase A:
Raccolta di dati editi ( pubblicazioni specifiche sull'archeologia del territorio, più generiche sull'Ogliastra).
Analisi cartografiche, fotoaereogrammetriche, carta base, ortofoto del comune di Tortolì, cartografia IGM 1:25000,
cartografia tecnica 1:10000.
48
Comune di Tortolì – VAS del PUC
Sintesi non Tecnica
Raccolta di informazioni orali da abitanti del luogo
•
Fase B:
Ricognizione sul terreno puntuale per la verifica dei beni noti, e per l’analisi sulla conservazione degli stessi rispetto alle
informazioni desunte dal precedente censimento
Acquisizione di beni inediti
Rilevamento di ogni singolo bene culturale , mediante l'utilizzo del GPS
Documentazione fotografica puntuale del bene e in genere del contesto ambientale e paesaggistico mediante apparecchio
digitale.
•
Fase C:
Individuazione di aree con probabili assetti insediativi, dalla Preistoria all'Età Romana , ma anche, in alcuni casi, in epoca
moderna e contemporanea.
Riscontri, valutazioni e verifiche tra l'insediatività e gli aspetti geormofologici su basi sincroniche e diacroniche.
Ipotizzazione di logiche insediative in rapporto a precisi areali; fasce costiere, entroterra collinare,corsi fluviali, creste
rocciose, tipologie dei suoli.
•
Fase D:
Le perimetrazioni delle aree archeologiche sono in genere (per quanto lo consenta un'analisi di superficie con i suoi limiti
intrinseci), coincidenti con l'estensione e le identità delle aree insediative, o, di sistemi insediativi individuati o ipotizzati,
vengono, in ogni realtà, rivelati beni riconducibili a varie tipologie monumentali, con valenze funzionali specifiche e
contornate da aspetti di paesaggio che non sembra dover essere considerato un valore aggiunto di carattere estetico
semplicemente, ma con connotazioni più profonde e intrinseche sul significato e funzione del bene stesso. In questa sede
se “IL FINE E' TUTELARE”, ciò non toglie che ci si confronti con tematiche e problematiche di ricerca futura.
•
Fase E
Descrizione perimetri aree archeologiche
Viene considerato Bene Radice tutta l'area inclusa nel perimetro e, Beni Componenti e tutti i singoli beni che fanno parte
di una o più unità insediativa, queste però più difficilmente individuabili.
(Es. Domus de Janas Necropoli; Capanne Insediamento; Nuraghe, Villaggio Insediamento; Menhir Allineamenti cultuali
Aree sacro cultuali Megalitico; Menhirs; Mura Megalitiche Area di culto; Nuraghi in stretto collegamento topografico su
particolare realtà morfologiche Sistema di controllo e difesa Nuraghe; Villaggio, Tombe di giganti Insediamento o sistema
insediativo.
La perimetrazione dell'area è stata effettuata sulla base di :
•
Ricognizione diretta sul terreno
•
Analisi cartografia georeferenziata ( di base del comune di Tortolì)
•
Analisi cartografia IGM 1:25000
•
Analisi carte tecniche 1:10000
•
Analisi ortofoto del Comune di Tortolì
Sono state individuate le zone di dispersione di materiali mobili (frammenti ceramici, litici, materiale edilizio relativo a
crolli dispersi e alterati, o accumulati dopo lavori di sterro e arature del terreno) dove lo stesso è più brullo o si
intersecano viottoli, sentieri e zone particolarmente dilavate.
Il perimetro dell'area in oggetto è stato tracciato sulla base cartografica , con l'utilizzo del software Arcgis. I punti scelti
per la perimetrazione sono, (secondo un nostro studio di compatibilità cartografica) i più idonei tenendo presente di tutti
gli appoggi riscontrabili in carta (tralicci, fronti di cava, sentieri, abitazioni, curve di livello specie per quelle zone
impraticabili per estensione di fitta macchia ).
I beni perimetrali sono:
 Monte Terli – San Salvatore
L'aera di Monte Terli – San Salvatore si configura come un anfiteatro naturale, formato da quattro rilievi granitici; Monte
Terli a est, S'Ortali e su monti al centro, distinto da una insenatura in due emergenze collinari, San Salvatore a sud.
Alle spalle di S'Ortali e su monti e San Salvatore si erge il rilievo di Genna Graitta coperto da fitta macchia, dai fianchi
precipiti verso est, nord, nord-ovest , sulla cui sommità appaiono sporadici frammenti ceramici e di argilla in punti brulli
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Sintesi non Tecnica
dove si arresta il sentiero che porta al serbatoio dell'acqua. Si evince la possibile presenza di resti struttivi, e risulta essere
un punto di eccezionale valore panoramico, in quanto si coglie quasi tutto il litorale più prossimo al centro abitato di
Tortolì esattamente da Orrì a Capo Bellavista, fino a Capo M. Santo. L'identificazione dei beni ha rilevato le seguenti
tipologie: Menhir, Domus de Janas, Massi con coppelle, Muri megalitici, Circoli megalitici, Nuraghi, Villaggi nuragici,Tombe
di giganti, Cippi. La realizzazione e l'utilizzo dei beni con cambi di valenza funzionale fino a pervenire a utilizzi impropri e
di grave degrado, segnano un percorso cronologico dal Neolitico recente , all'età del rame, all’età del bronzo e del ferro ,a
quelle storiche fino all’epoca moderna e contemporanea. Il sito di S’Ortali e Su Monte è in corso di scavo e in corso di
scavo e dal 2004 è stata avviata un’attività di gestione. L'area nel corso degli anni è stata oggetto di degrado ambientale,
materiale, statico, formale e strutturale, che ovviamente interessa tutto il contesto naturale e i beni a livello insediativo e
funzionale, ad esempio; le varie Domus de Janas individuate dovevano far parte , di un ampia necropoli che poteva
estendersi da Monte Terli a S’Ortali e su Monte e San Salvatore, pur con scarti crono-cultuali passando dal Neolitico
recente al Bronzo antico, associate ai menhir e ai massi con coppelle, e forse a sistemazioni megalitiche. Il perimetro del
colle di Monte Terli, altro non è che un fronte di cava. La strada litoranea smembra l'area di necropoli Monte Terli –
S'Ortali e su monte, dove una Domus de Janas è ubicata a 30 metri dal muro di cinta del nuraghe. Alcuni massi con
coppelle sono stati rimossi dalla posizione originaria, fratturati e ubicati in bella mostra in cortili e terreni privati. Si evince
una ricchezza straordinaria della quale restano tratti residui disarticolati, uno scavo clandestino recente, è stato
riscontrato in una delle Domus de Janas di San Salvatore. Se una trasformazione avveniva in passato: ne è sicuramente
una testimonianza il Menhir reimpiegato come architrave nel nuraghe di S'Ortali e su monte, risulta che erano propri al
processo di evoluzione storico - culturale, i rinnovi di valenze funzionali, ma di portata più ampia e profonda. Al giorno
d'oggi si assiste ad un degrado che smembra, demolisce, occulta per timore dei vincoli, quando si mostra da parte del
privato un intento di riguardo per il bene che “ingombra”, che nel tentativo di proteggerlo, lo recinta con reti filettate e
incastrate nelle fessure artificiali delle domus. Queste sono iniziative spontanee ed incontrollabili. Un'importante cava è
aperta a ridosso del settore ovest del nuraghe di S'Ortali e su monte, risalente intorno agli anni ‘60. quando fu realizzata
la banchina del molo di Arbatax. Nell'area perimetrata, continuano i lavori con mezzi meccanici che sbancano, sterrano,
asportano lembi di roccia, per poi ergere grossi muri di contenimento. Sembra quasi un rifiorire del megalitismo del III°
millennio, fatto di bizzarrie grottesche. Il circolo megalitico di S'Ortali e su monte, così come la tomba di giganti, hanno
particolare risalto grazie alla loro sede d'impianto quasi che il paesaggio esaltasse non solo gli aspetti architettonici ma
anche più profondi come quello ideologico sacrale e cultuale. Le aeree pianeggianti attorno a Monte Terli - S'Ortali e Su
Monti e San Salvatore, versa il rio Foddeddu a est, verso la litoranea per Orrì e quelle attraversate della consorziale
Funtanaidda - Cortis Accas,potrebbero essere state destinate ad aree d’insediamento prenuragico, già dal neolitico le cui
tracce si riscontrano difficilmente in superficie. Gli insediamenti del neolitico ad esempio contestuali alla evidente
necropoli di Domus de Janas, giacciono in profondità e vengono evidenziati dai lavori di sbancamento, profonde arature
etc. A differenza dei villaggi nuragici che hanno una diversa composizione strutturale e sono evidenziati in superficie
solitamente anche per un ovvio fatto di giacitura stratigrafica. Una destinazione d'uso di queste aree circostanti, potrebbe
essere stata invece quella della pratica agricola. Gli scavi del villaggio di S'Ortali e Su Monti , evidenziano una importante
aerea contenente vari silos interpretabile come granaio. Furono rinvenuti abbondanti resti di cereali, ziri e strumenti litici
per la lavorazione degli stessi. Questo assetto edilizio caratterizzato dal granaio, si colloca tra l'età del bronzo finale e l'età
del ferro, induce a supporre la produzione cerealicola in ampia scala, da destinare forse ai traffici commerciali, mentre
forse gli altri nuraghi prossimi avevano anch'essi mutato valenza funzionale, o certi insediamenti erano stati abbandonati.
Un aspetto rilevabile è la presenza a breve distanza, sulle tre emergenze collinari di tre nuraghi. E' pensabile che il più
importante (quasi un centro di potere col contesto insediativo circostante), cronologico sotto l’aspetto architettonico,
cronologico culturale e funzionale sia quello di S'Ortali e Su Monte, e che gli altri due, uno a sud e uno a est, peraltro
senza un intervento d’indagine , analizzabili molto sommariamente a causa del grave degrado, possano essere sorti quasi
in contemporaneità, ma o furono abbandonati precedentemente, o ancora, si differenziarono tra loro per valenza
funzionale. Altro aspetto importante: Le due Tombe di giganti , una a est e l'altra a sud del nuraghe e del villaggio
S'Ortali e su monte. Hanno fatto parte da sempre di un’unità insediativa che fa capo al Nuraghe principale e al circostante
villaggio, vi erano più unità, il sistema era unico e complesso per l'età del bronzo che comprendeva: i tre Nuraghi, le due
Tombe di giganti, il Villaggio di S'Ortali e Su Monte, e forse un secondo villaggio, degradato di cui rimangono solo dei
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reperti mobili visibili nel fianco sudovest di Monte Terli. Un'altro momento che sembra attestato in modo significativo è
l'Eneolitico di cui resta come probabile segno il circolo megalitico, un muro presso i due menhir forse il probabile corridoio
tombale di S'Ortali e su monte e dei muri di cinta e terrazzamento o nascosti attualmente dalla vegetazione presso il
circolo. La complessità della storia del territorio specie in aree come questa , che ebbe forte tratto d’insediatività non può
che tradursi in complessità d’indagine e nel caso di questo lavoro complessità e problematicità di tutela.
Perda Longa

L'area si trova nell'entroterra. Le tipologie monumentali attestate sono : Menhirs, una Tomba megalitica, Massi con
coppelle. In superficie si riscontrano frammenti di ceramica d'impasto rari e fluitati elementi di ossidiana. Una importante
antropizzazione recente ha sicuramente alterato la situazione topografica dei manufatti che dovevano essere più
numerosi rispetto al numero attuale e diversamente , in parte collocati. La tomba megalitica occultata da un fitto
macchione, ha visibile la camera rettangolare funeraria. Un lastrone ora rimosso faceva presumibilmente parte della
copertura e risulta essere un menhir riutilizzato, mentre altri menhir sono stati riciclati nella realizzazione della muratura
della tomba. E' probabile che il monumento risalga al Bronzo antico o addirittura all' Eneolitico e che si sia evoluto in
tomba di giganti nell'età del bronzo. Diversi i massi con coppelle , menhirs trasformati, quello che residua della copertura
della tomba è costellato da numerose coppelline. I menhirs dovevano far parte di un importante allineamento, infatti si
trovano tutti nella stessa direzione di quelli di Sa serra e sa Pira (perimetrazione). Si collegano a valori ideologici sacro
cultuali. Tracce di una seconda Tomba a camera rettilinea, permangono in un cumulo di spietra mento presso la
recinzione e il sentiero a nord dell'area, a pochi metri di distanza da quella conservata in discreto stato. Non è visibile una
zona di insediamento prenuragico, mentre la Tomba potrebbe essere collegabile all'area di insediamento attestata da
rinvenimenti ceramici, litici prossimi all'area del nuraghe Nuraxeddu e far parte di una stessa unità insediativa. L'area è
caratterizzata da ondulazioni tondeggianti sulle quali, svettano i Menhir residui, che degradano a est lievemente verso il
solco torrentizio di Bacca Sa Mandaza e uno più esiguo a sud di Piscina Cadrangiu. L'area è parte di un fondovalle tra le
creste di porfido a est e i rilievi a ovest, attraversato dalla SS.125. La perimetrazione è stata eseguita rilevando tramite
GPS i punti attorno all'area, come prova tecnica dell'attendibilità del metodo.

Costa Arangius
L'area è parte di un rilievo separato a ovest da una insellatura dal colle di Monte attu, dove passa una strada vicinale ora
asfaltata, che conduce alla sommità del colle. Il rilievo è caratterizzato da una cresta di porfido rosso, che è visibile dalla
insellatura suddetta fino alla sommità. Il bene presente è un Nuraghe non chiaramente visibile per la fitta macchia
presente che si integra alla cresta che la ingloba con tratti di muratura. Domina il fondovalle in prossimità del rio
Foddeddu. Nell’area vi sono resti struttivi e lembi di deposito archeologici, considerato che venne effettuato uno scavo
per la posa in opera di un traliccio dell'Enel presso il ciglio della strada, dove allo stato attuale l'incuria segna una forte
dequalificazione ambientale , con varie discariche abusive. Il perimetro è stato tracciato sulla base della visibile
estensione del bene e dei caratteri morfologici che possono essere idonei a una estensione dello stesso o di strutture
collegate, es. (capanne, muri di terrazzamento, area di rinvenimento di materiali archeologici etc.) La macchia di arbusti
fitta e la forte pendenza del versante Sud-ovest, nonché la presenza di recinzioni a rete e filo spinato, rendono difficile se
non impossibile una ricognizione dal bene per un raggio più esteso.

Cuccuru Santa Giusta
L'area si estende degradando ripidamente verso est è più lievemente a nord. E' caratterizzata da una suggestiva cresta di
porfido ricoperta da fitti macchioni di fichidindia, ginestre. L’impianto del bene archeologico, si snoda lungo la dorsale e si
articola in vari corpi struttivi: muri di terrazzamento , fortificazioni della cresta a una struttura di pianta presumibilmente
curvilinea (rilevata direttamente con il GPS), e probabilmente ambienti d'uso fruibili come abitazioni. Sono presenti
numerosi blocchi di grandi dimensioni, ma purtroppo non rilevabili in una visione unitaria a causa della vegetazione,
parrebbero interpretabili come elementi,riferibili ad un percorso cronologico, dall’Eneolitico all’età del bronzo., ma in
particolare a nord-ovest, il terreno è più dilavato e si riscontra in superficie una grande percentuale di reperti ceramici e
litici, riferibili ad un epoca prenuragica e nuragica. A nord - ovest in un area recentemente arata , sono visibili reperti
ceramici e pietre di piccola e media pezzatura, che fanno ipotizzare ad un degrado di abitazioni preistoriche e
protostoriche. Numerosi muretti a secco appaiono realizzati con materiale di spoglio. La zona in oggetto risulta avere un
importante campo panoramico verso nord ed est. Una insellatura separa il rilievo da una formazione granitica chiamata
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Cuccuru Donna Maria,dove si riscontrano cumuli di spietramento e grossi massi. Si osservano varie alterazioni delle
emergenze litoidi superficiali, operate con mezzi meccanici,per lo sfruttamento agricolo. Queste alterazioni sono presenti
su tutto il versante di Cuccuru Donna Maria . Il perimetro dell'area è stato tracciato effettuando preventivamente due
ricognizioni, e valutando l'estensione di una ipotetica realtà insediativa articolatasi dai tempi preistorici a quelli
protostorici. Le caratteristiche morfologiche che sono state indicative in quanto l'area di rinvenimenti di superficie appare
più estesa dove minore è l'acclività. Il perimetro stato definito sulla carta base , mentre alcuni punti di supporto sono stati
rilevati puntualmente con il GPS, come ad esempio tra la II e la III curva di livello, e con la visualizzazione delle ortofoto
che hanno garantito la realtà puntuale del rilievo . Si è poi effettuata una terza ricognizione lungo il perimetro dell'area a
scopo di verifica con il supporto cartografico.
Serras interrazzas – Serras e ladamini

E' un'area di grande pregio paesaggistico , il colore e la conformazione delle creste i valichi tra le stesse , ricoperte da
una macchia fitta di ginestre e fichidindia e arbusti tipici della macchia mediterranea. Le varie aree di rimboschimento a
eucaliptus hanno degradato il manto arboreo tipico e tavolta il suolo. Nell'area in oggetto vengono attestate le seguenti
tipologie:
•
N.7 Nuraghi
•
N.1 probabile Tomba di giganti
•
N.1 area di rinvenimenti di superficie
•
N.3 Domus de Janas.
I nuraghi sono caratterizzati da posizioni rilevanti, da planimetrie irregolari. Nella maggior parte di essi sono presenti una
torre a tholos di modeste dimensioni, ma sviluppano corpi con cortili e corridoi, muri di terrazzamento e fortificazioni delle
creste. A causa della scabrosità del terreno e della presenza di macchia fitta e intricata, è risultato molto difficile
procedere una lettura icnografica, volumetrica e strutturale che sia di confronto con quella effettuata a seguito della
documentazione fotografica del 1987/88, nel corso del censimento dell'Ogliastra che prevedeva il taglio della vegetazione
per agevolare l'individuazione. Tuttavia non pare aggravato lo stato di degrado. Ancora più difficile individuare aree di
rinvenimenti di superficie tranne dove il suolo è più brullo e dilavato, come verso il fronte ovest ai piedi della cresta di
Serras in Terrazzas o a est della strada vicinale, dove sono state effettuate delle ricognizioni a campione anche in suoli
arati, dove non hanno evidenziato rinvenimenti di superficie. Fa eccezione l'area di frammenti mobili che si estende per
circa 200 Mq. A est , nord, e ovest del nuraghe Nuraxeddu. Gli scassi con mezzi meccanici, praticati circa dieci anni fa per
un rimboschimento ad Eucaliptus alle appendici si Serra in Terrazzas, misero in evidenza una struttura interamente
formata da blocchi ben lavorati presumibilmente in posizione ortostatica interpretabile stando alle parti messe in luce
come una tomba. Non si esclude pertanto che realtà istruttive o aree di insediamento nuragico ma anche prenuragico ,
possano esserci preservate da fenomeni di accumulo di materiale per una interpretazione di fattori naturali e antropici. La
Domus de Janas individuate sono tre, una ben definita , con atrio e portello monocellulare, sulla parete della cresta di
Serras e Ladamini, presso il probabile nuraghe Cea, l'altra in un masso isolato.Si tratta di cavità dalle superfici scabre e
manca la parte anteriore con portello di accesso alla eventuale cella degradata. Mentre lo spianamento della roccia
dinnanzi alla cavità, fa pensare al piano dell'atrio. La terza Domus de Janas, risulta essere nascosta da una fitta
vegetazione ed è prevalentemente interrata, il crollo di parte della sommità anteriore permette di osservare l'interno che
appare ampio e forse diviso in più celle. Anche in questo caso come a Monte attu è possibile che si tratti di una Necropoli
e che il numero effettivo sia di gran lunga superiore. Nella strada che dalla litorale perviene a delle abitazioni private e al
mare, nei canali scavati dall'acqua si osservano lembi di terreno ricchi di frustoli ceramici e ciottolami marini, che
potrebbero essere indice di un 'area insediativa o della estensione della Necropoli e del trascinamento e dilavamento dei
depositi archeologici. La disposizione dei nuraghi sulle creste sembra indicativo di un sistema di difesa a controllo della
fascia costiera, vere e proprie linee di difesa. Tale ipotesi non esclude che singoli nuraghi in determinate fasi abbiano
avuto delle valenze funzionali differenti. In ogni caso si potrebbe dire che l'elemento naturale, ossia la morfologia sia
strettamente compenetrato con quello architettonico. A riprova ad esempio; lungo i fianchi delle creste di Cortis Accas e
Serras e Ladamini, si notano muri di fortificazione e terrazzamenti estesi ed articolati. Il fatto di aver ipotizzato una logica
insediativa unitaria che ha determinato un sistema , ha indotto a includere l'area delle creste porfiriche in una unica
perimetrazione. Se in alcuni casi il sito naturale appare un contesto o contenitore, in questo caso il sito e il manufatto
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sommano valenze si rafforzano. Un aspetto notevole è il grande pregio paesaggistico, evidenziata dalla corona di rocce
rosse che incornicia il mare a partire dai faraglioni di Cea, dove le creste salendo progressivamente creano paesaggi di
invidiabile veduta, con altezze che variano dal 10mt a 200 mt. Sopra il livello del mare.

Nuraxeddu
E' una zona al quanto antropizzata per usi agricoli, sita nella vallata attraversata dalla statale 125 ed oggetto di arature,
spietramenti e coltivazioni. Nell'area è individuato un nuraghe, che sorge su una leggera ondulazione collinare, avente
pianta ellissoidale e costruito con blocchi di granito. La copertura probabilmente a tholos è crollata e il vano camera
risulta essere ingombro dal crollo, che risulta sparso attorno alla struttura e molto alterato. La vegetazione impedisce una
lettura del monumento e di eventuali parti istruttive aggiunte. Si presume che sia stato oggetto di spoglio assieme alle
giaciture di crollo per riutilizzi in murature recenti. Nella zona più soggetta ad arature e rimaneggiate del terreno, verso
ovest, in particolare si osservano abbondanti rinvenimenti di superficie, vedi frammenti ceramici, frammenti d'argilla,
elementi rari di ossidiana. Il perimetro è stato tracciato previo sopralluogo su carta base , seguendo le indicazioni
fotografiche e le varie verifiche fatte sul posto.

Nurta
Sorge su un rilievo granitico interessato da affioramenti di roccia sulla linea di confine tra il territorio comunale di Tortolì e
Ilbono. L'area è ricoperta da fitta macchia di arbusti, tranne a metri 200 circa di distanza dal nuraghe dove sono presenti
appezzamenti di terreni agricoli coltivati ad oliveto. L'intervento umano non ha un impatto sgradevole, rispetto ad un gran
numero di casi riscontrati nel territorio. Il nuraghe appare di tipo Atholos semplice , dove svetta una torre in discreto stato
di conservazione, privo della parte sommitale dell' Atholos. Il crollo si presume in parte rimaneggiato ma è quasi
interamente così come il bene, occultato dalla vegetazione, inoltre sono individuabili alcune zone di rinvenimenti
superficiali ceramici e litici. Solo sporadici frammenti di ceramica d'impasto, si riscontrano nel versante est e nord, nei
viottoli dilavati. La perimetrazione è stata effettuata durante i vari sopralluoghi, con l'utilizzo di supporti cartacei (carta
base) e documentazione fotografica.

Cugumeri
E' un area di versante ad ovest della statale 125 , a pochi chilometri dal centro abitato di Tortolì. Il terreno ha utilizzo
prevalentemente ad uso agro-pastorale. Si riscontrano lavori di sterro, spietramento effettuati con mezzi meccanici. In
vari punti si può constatare il degrado di resti struttivi e l'asportazione e scasso di elementi litoidi naturali. Ne risultano in
vari punti , accumuli di materiale edilizio lapideo, frammenti di elementi in basalto scoriaceo e reperti ceramici in quantità
elevata. Si potrebbe ipotizzare la presenza di un nucleo abitativo o di un edificio rurale. A seguito del dilavamento, si è
individuato in una strada , forse in uso, una sistemazione di pietre che realizza il piano stradale, in associazione lembi in
sezione di terreno di colore scuro, contrastante con quello superficiale più arenizzato e chiaro, e frammenti ceramici
fluitati. Non è stata riscontrata la muratura residua della chiesa di Santa Barbara, ricognita durante il censimento degli
anni 1987/88. La perimetrazione potrebbe essere suscettibile ad estensione, stando alle attestazioni orali e bibliografiche.
E' stata delimitata sulla base della cartografia di base e documentazioni fotografiche e naturalmente dei numerosi
sopraluoghi effettuati. La conformazione morfologica caratterizzata da ondulazioni collinari che si snodano verso est,
contro i rilievi di Cuccuru santa Giusta , Cuccuru Donna Maria, Cuccuru Tanca Noa. L'area in oggetto è di grande valore
panoramico in quanto la visione raggruppa sia il centro abitato che l'entroterra collinare e la piana costiera. Il rilievo di
Santu Stevene e Santa Barbara a nord, la toponomastica che fa menzione di nomi di santi, potrebbe attestare presenze di
chiese campestri e di realtà insediative già dall'epoca medioevale.

Turuddis
L'area archeologica di nuraghe Turuddis, comprende il rilievo granitico sul quale è impiantato il nuraghe. L'area di
dispersione del crollo si distribuisce verso l'esterno, mentre il sentiero d'accesso da sud-ovest è in forte pendenza e
scarsamente agibile per l'assenza di manutenzione . Nei disseti idrogeologi, dove fluitati si riscontrano diversi frammenti
ceramici di epoca nuragica e romana. La strada fu realizzata senza criterio idoneo per l'occasione del rimboschimento a
Eucaliptus. Oltre il sito del nuraghe di tipo Atholos complesso nascosti da vegetazione, include a sud-est in zona di
versante e nel fondo valle, sottostante un'area di rinvenimenti di superficie: materiale lapideo, probabile materiale edilizio
di risulta dal degrado di un'area di insediamento piuttosto estesa, materiale ceramico e frammenti di utensili litici, al
centro dell'area a ridosso del costone che la delimita a nord e est con un'abitazione o fattoria costruita in diversi momenti
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edilizi, lo attesta una parete in mattoni di fango, una finestra obliterata con davanzale in granito semicircolare. L a fattoria
presenta una pianta rettangolare con un cortile centrale, la copertura è crollata e ciò che rimane è in forte dissesto. Sono
stati inclusi nell'area dei muri a secco di delimitazione e terrazzamento di buona esecuzione realizzati non più tardi degli
anni sessanta. Sono annesse dei piccoli ricoveri per il bestiame presente, L'area per quanto frequentata e utilizzata risulta
essere nell'incuria totale, visto e considerato la presenza di rottami di automobili e materiale vario. La perimetrazione è
stata effettuata su basi cartacee e dalle numerose ricognizioni sul posto. Inoltre sono stati presi due punti con il Gps nella
estrema e meno leggibile zona di massima estensione dei rinvenimenti di superficie.

Corrus de trubutzu
L'area include il rilievo granitico su cui sorge il nuraghe del tipo Atholos complesso,le aree di dispersione dei crolli, una
roccia tafonata usata al pari di altre, sicuramente presenti. I dati morfologici dell'area portano a supporre l'esistenza dei
beni già nell'epoca prenuragica. La vegetazione non consente la lettura del monumento in modo consono per un 'analisi
di superficie e una discreta agibilità. Lo stato di conservazione e nel complesso buono. Non si riscontrano aree di
rinvenimento tranne lungo la ripida stradina sterrata dove si osservano frustoli ceramici,e qualche elemento di ossidiana.
Il paesaggio nel complesso è pregevole, il nuraghe sorge in una conca riparata da costoni e si affaccia sul vicino corso
fluviale del rio Foddeddu. Il perimetro è stato effettuato seguendo con acutezza le curve di livello , la documentazione
cartacea e fotografica.

Is Murdegus
La perimetrazione si appoggia alle strade circostanti che sezionano la zona e la smembrano, e dai limiti di proprietà
privata dove è situato il bene. Non ricognito in precedenza ma individuato in questa fase di lavori sulla base di
segnalazioni orali. L'area pianeggiante , non distante dallo stagno di Tortolì e dal colle di Monte Attu, è in parte incolta e
in parte abitata a coltivazioni agricole. La tomba è coperta da un macchione fitto, dove si intravede una lunga camera
funeraria orientata verso Est, priva della copertura, probabilmente costituita da lastroni oggetto di spoglio e riutilizzo. Lo
stato di interramento non consente di evidenziare l'esatta conformità della tomba.

Stagno di Tortolì
Coincide con geosito e concerne tutta la superficie d'acqua , il relativo fondale, e amministrativamente appartiene al
comune di Tortolì. Le testimonianze storiche orali, e i relativi lavori con la draga del 1984, hanno portato alla luce
rinvenimenti superficiali, lungo le sponde o su cumuli di terra e sabbia di discariche relative a lavori effettuati all'interno
della laguna, caratterizzati dalla presenza di ceramica storica. Vi sono tracce della presenza di un nuraghe sulla sponda
ma presumibilmente parzialmente sommerso; chiamato nuraghe Corinas, appartenente al comune di Girasole. Molto
importante l'antropizzazione antica espressa sulla sponda del Rio Girasole, dal castello di Medusa e da probabili
preesistenze punico romane. Queste numerose presenze inducono ad ipotizzare una importanza anche logica, dalla
preistoria all’epoca romana, sopratutto per presenza di una realtà portuale. La perimetrazione è stata delimitata
direttamente su base cartacea , seguendo in contorno dell'acqua.

Monte Attu
Il rilievo granitico di Monte Attu domina a ovest l'abitato di Tortolì, la sua struttura variamente modellata rappresenta una
visuale di pregio paesaggistico. Nella sommità della collina è possibile avere una veduta panoramica del litorale partendo,
dada capo Monte Santo, passando per lo stagno, gli scogli rossi etc. Le caratteristiche morfologiche e litologiche sono
caratterizzate dalla presenza i archeologica di ; tre Domus de Janas, e una quarta ipotizzata, ma il degrado non ne
consente una identificazione certa. La quarta domo de Janas fu riacquisita nel censimento del 1987/88, ma all'attuale
sopraluogo non è stata rinvenuta, per la fitta presenza di macchia mediterranea, però si ipotizza la presenza di più domus
de Janas. Non sono presenti aree di rinvenimenti ceramici e litici.
La perimetrazione è stata effettuata sulla base della morfologia dell'area utilizzando le basi cartacee e varie e puntuali
ricognizioni sul luogo, che hanno permesso di definire una giusta delimitazione dell'area.
PAESAGGIO
ASPETTO
INDICATORE
U.M.
Caratteristiche del
% di aree antropizzate rispetto all’estensione
8422318 mq
paesaggio
totale del territorio comunale
20,8%
FONTI
54
Comune di Tortolì – VAS del PUC
Sintesi non Tecnica
% di aree naturali e subnaturali rispetto
5801088 mq
Analisi effettuate
all’estensione totale del territorio comunale
14,3%
per la redazione
% di aree seminaturali rispetto all’estensione
8898862 mq
del PUC
totale del territorio comunale
22%
% di aree ad uso agroforestale rispetto
17391073 mq
all’estensione totale del territorio comunale
42,9%
Caratteristiche del paesaggio
(valori % rispetto all'estensione totale del territorio comunale)
Aree antropizzate rispetto
Aree naturali e subnaturali
20,80%
42,90%
Aree seminaturali
14,30%
22,00%
Aree ad uso agroforestale
BENI DI INTERESSE STORICO-CULTURALE
Beni Paesaggistici
Tav. 11 a Beni Paesaggistici storico-culturali Archeologici
ed Identitari
Tav. 11 b Beni Paesaggistici storico-culturali Archittettonici
Norme dei beni archeologici
Centri di antica e
Nell’ambito dell’adeguamento del PUC al PPR si è provveduto alla perimetrazione del centro di prima
prima formazione
e antica formazione di Tortolì. Il perimetro comprende due parti separate, Tortolì e Arbatax , e
coincide con la definizione della zona omogenea A, per la quale è stato redatto un Piano
Particolareggiato, adottato dal C.C. in data 22 dicembre 2008.
CARTOGRAFIA
Le tavole interessate sono le seguenti allegate al PUC:
Tav. 11a.1, 11a.2 Beni Paesaggistici storico-culturali Archeologici
Tav. 11 b Beni Paesaggistici storico-culturali Architettonici
Tav. 12 .1, 12.2 : Assetto Insediativ0 Lettura PPR.
Altra documentazione :
Analisi e Studi effettuati per la definizione del Centro di Prima e Antica Formazione del Territorio di Tortolì e cartografia
allegata
Tav. del Piano Particolareggiato del Centro Storico
5.5.4 ASSETTO INSEDIATIVO
SCHEDA N. 7 – ASSETTO INSEDIATIVO
ASSETTO INSEDIATIVO
L’assetto insediativo (art. 60 commi 1 e 2 delle NTA del PPR) rappresenta l’insieme degli elementi risultanti dai processi di
organizzazione del territorio funzionali all’insediamento degli uomini e delle attività. L’analisi dell’assetto insediativo ha seguito
un approccio metodologico mirato alla lettura del territorio del Comune di Tortolì in relazione ai tematismi individuati dal Piano
Paesaggistico Regionale e ad una trasposizione dei dati ad una scala consona al grado di dettaglio necessario per la redazione
del Piano Urbanistico Comunale.
ASPETTO
INDICATORE
U.M.
FONTI
Edificato urbano
Sono stati individuati i centri di antica e prima formazione, le aree edificate relative all’espansione fino
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Comune di Tortolì – VAS del PUC
Sintesi non Tecnica
agli anni ’50, le aree edificate relative a espansioni recenti
Nella verifica del limite del Centro di Antica e Prima Formazione si è svolta una verifica sulle
permanenze e sullo stato di integrità degli edifici “storici” all'interno dell'area.
Si deve premettere che il Comune di Tortolì disponeva di un Piano Regolatore Generale approvato nel
1985 dove non veniva riconosciuta in termini espliciti la zona omogenea relativa al centro storico.
L'ambito che corrisponde al centro matrice pertanto è composto principalmente da zone B1 nelle quali
la normativa chiedeva, nella realizzazione di nuove tipologie edilizie, di mantenere il disegno
dell’impianto preesistente. Il piano urbanistico del 1975 favorì un processo di sviluppo insediativo,
giustificato dallo sviluppo demografico indotto da rilevanti attività industriali e dalla conseguente offerta
del territori. La costa e le lagune, che furono progressivamente coinvolti nello sviluppo della forma
insediativa, finirono per rappresentare lo sfondo dei nuovi paesaggi urbani residenziali e produttivi. La
scarsa attenzione rivolta all’impianto storico dell’insediamento è testimoniata dal carattere “sostitutivo”
degli interventi edilizi effettuati in presenza di diffusi casi di abbandono e fatiscenza del patrimonio
edilizio. Il dispositivo normativo non imponeva la conservazione e il restauro degli edifici “storici” e di
conseguenza i comportamenti edilizi nel nucleo urbano centrale di Tortolì non risultano allo stato
attuale propizi alla permanenza degli edifici “storici”. Al suo interno sono presenti tessuti riconoscibili
per l’impianto di antica e prima formazione e alcune permanenze che si ritiene debbano essere
conservati per mantenere una memoria del primo nucleo insediativo urbano. Per quanto riguarda il
centro di Arbatax nell’area prospiciente il porto è stato individuato il centro matrice che comprende la
stazione ferroviaria, la torre di San Michele, la Caletta dei Genovesi ed il villaggio dei pescatori.
Nell’individuazione del centro matrice di Arbatax si è tenuto conto di quest’area perché in essa sono
presenti ancora gli edifici dell’impianto portuale peschereccio che testimoniano l’origine degli interessi
all’urbanizzazione del contesto diventato in seguito funzionale al porto. All’interno di questo ambito di
prima formazione si segnalano per i loro forti caratteri identitari la Torre di San Michele, la stazione
ferroviaria delle Ferrovie della Sardegna e la chiesa di Nostra Signora di Adamo ancora oggi punti focali
dell’interesse della comunità insediata.
Il Piano Paesaggistico Regionale ha indotto nuove riflessioni che consentono di portare attenzione alla
proposizione di interventi di riqualificazione propizi a restituire qualità al paesaggio urbano. Si ritiene
pertanto che possa confermarsi come limite del centro storico quello individuato dal PPR. Sulla base
della conoscenza del contesto insediativo relativo a Tortolì ed Arbatax, potranno individuarsi “ambiti
sensibili” sui quali attivare azioni di riqualificazione del tessuto insediativo che favorirebbe un
significativo miglioramento della qualità di vita complessiva per il centro Ogliastrino.
Le espansioni fino agli anni cinquanta sono costituite dall’ampliamento del tessuto edilizio
contiguo con il centro di antica e prima formazione. Il risultato delle analisi ha permesso di individuare
come ambito relativo alle espansioni fino agli anni Sessanta, un’area limitrofa e continua con il centro
di antica e prima formazione, di dimensioni abbastanza paragonabili, testimonianza, questo, di un
raddoppiamento dell’edificato tra il 1900 e il 1960. I segni più riconoscibili sono i tracciati stradali,
pressoché inalterati, e pochissimi edifici rimasti inalterati (le Scuole Elementari Centrali, il quartiere di
Zunturinu Becciu). Le restanti costruzioni sono state ampiamente modificate e alterate rispetto ai
caratteri dell’insediamento iniziale. Tali alterazioni, inoltre, non trovano riscontro tra le pratiche in
archivio dell’Ufficio Tecnico.
La sovrapposizione delle tavole del Piano Regolatore Generale previgente con la perimetrazione delle
espansioni fino al 1960 hanno messo in evidenza la coincidenza fra questi ambiti e parte della zona
omogenea B del PRG.
Si considera come espansione recente l’edificato successivo al 1960, facente parte del tessuto
propriamente urbano, ovvero ricadente nella zona omogenea C del P.R.G. vigente, con esclusione delle
zone agricola, turistica, industriale e artigianale.
L’area perimetrata si può schematicamente suddividere in tre macroaree:
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Sintesi non Tecnica
•
area comprensiva del tessuto urbano di Tortolì fino al quartiere di Is Cogottis
•
tessuto urbano di Arbatax
•
l’area attorno a Porto Frailis.
L’area di Porto Frailis, nonostante sia individuata dal Piano Paesaggistico Regionale come insediamento
turistico, è stata inserita fra le espansioni recenti, sia perché la destinazione urbanistica di queste aree
è “zona di espansione”, sia perché dalle analisi risulta che le opere di urbanizzazione primarie e
secondarie siano completate, sia perché l’analisi dei dati relativi alle abitazioni occupate da residenti
stabili ha confermato che esse sono superiori al 50%,
Edificato diffuso
Sono state individuate le aree relative all’edificato urbano diffuso
L’edificato urbano diffuso comprende le parti del territorio su cui insiste una diffusione insediativa
discontinua, prevalentemente del tipo residenziale monofamiliare, localizzate negli ambiti agricoli
limitrofi alle espansioni recenti dei centri maggiori (art. 76, NTA del PPR).
Nel territorio di Tortolì sono presenti aree a destinazione d’uso agricola, che evidenziano, però, un uso
esclusivamente residenziale. Tali aree sono caratterizzate da un frazionamento evidente in lotti di
ridotte dimensioni, appoggiati ad una rete viaria consolidata. Si rileva la scomparsa della vocazione
agricola dei terreni a favore di una considerevole consistenza edilizia, anche spontanea con assenza di
servizi opportuni.
I sopralluoghi, in situ, hanno evidenziato una situazione di attesa per la trasformazione della
destinazione d’uso dei lotti. Tutte le costruzioni a conduzione del fondo riportano i caratteri distributivi
ed architettonici delle residenze, i fondi sono ridotti a giardini domestici, e le strade bianche rimangono
quale unica testimonianza dell’originario utilizzo agricolo.
Non è riscontrabile un filo conduttore o uno schema preciso per l’individuazione della localizzazione di
queste aree, che si estendono in maniera sparsa e senza soluzione di continuità con le Espansioni
Recenti sul territorio.
Edificato
in
extraurbana
zona
Sono state individuate le aree relative all’edificato in zona agricola. costituito dagli (art. 79, NTA del
PPR) insediamenti storici: centri rurali ed elementi sparsi, dai nuclei e case sparse in agro e dagli
insediamenti specializzati.
Le linee guida per l’assetto insediativo individuano gli insediamenti storici quali centri rurali ed elementi
sparsi come
“costituiti da aree su cui insistono tracce degli insediamenti storici e dagli elementi
dell’insediamento rurale sparso: stazzi, medaus, furriadroxius, boddeus, bacili, cuiles” (art. 81, NTA del
PPR)
Sul territorio comunale di Tortolì non si trovano aree di questo tipo, gli unici episodi di valore storico
riguardano i reperti nuragici e le domus de Janas, ma esulano da questo contesto e sono stati
ampiamente trattati nello studio dell’Assetto Storico Culturale.
I Nuclei di case sparse, rappresentano un fenomeno molto diffuso nell’intero ambito agricolo comunale,
spesso con evidente carattere di residenza senza alcun legame con il fondo di ubicazione, altre volte
con spiccata vocazione agricola.
Tale fenomeno è facilmente immaginabile visto l’unità fondiaria minima necessaria e sufficiente per
poter costruire in ambito agricolo, che, fino all’entrata in vigore del della L.R. 8/2004 era fissata in
5.000 mq. Come conseguenza di ciò, si è assistito ad un evidente frazionamento degli originari
possedimenti in aziende agricole fittizie. La diffusione delle costruzioni edilizie in agro si accompagna
alla graduale scomparsa dei fondi agricoli.
Oltre agli edifici sorti in zona agricola sono stati catalogati nella stessa categoria di “Edificato Sparso”,
anche le costruzioni sorte in ambito Ex Zona F di Orrì, le quali non avendo alcuna vocazione turistica
ed essendo sorte su lotti privi di destinazione d’uso, hanno finito per originare fenomeni pseudoagricoli
fatiscenti, per lo più orti, di dimensioni ridottissime, in linea con la mediocrità delle scelte pianificatorie.
La perimetrazione riguarda esclusivamente le costruzioni, e non si spinge anche ai lotti di pertinenza, in
quanto sono frutto di successive perimetrazioni, che spesso non trovano riscontro preciso sulla carta.
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Sintesi non Tecnica
Inoltre si ritiene più affidabile la catalogazione ottenuta attraverso lo studio dell’uso dei suoli.
Gli Insediamenti Specializzati sono costituiti essenzialmente da strutture ed edifici sorti in territori
agricoli caratterizzati da una varietà attività produttive specializzate, specifiche del settore
agropastorale o della pesca, e connessi alla valorizzazione dei prodotti del fondo (art. 85, NTA del
PPR). Tra le attività più diffuse si evidenziano le serre e i maneggi, per il resto in realtà poca
promozione dei prodotti locali, qualche agriturismo assolutamente privo di senso dal momento che non
producono ciò che vendono, e qualche punto di ristoro o comunque aree destinate più ad una fruizione
turistica che alla valorizzazione agricola. In realtà il fenomeno è facilmente comprensibile se si tiene
conto che a Tortolì non esiste attività agricola produttiva.
Insediamenti
Gli insediamenti turistici sono costituiti dagli insediamenti prevalentemente costieri, realizzati a partire
turistici
dagli anni ’60, per utilizzazioni esclusivamente turistiche e in gran parte caratterizzati da seconde case
o campeggi. Detti insediamenti risultano scarsamente dotati di servizi e spesso sono privi di identità
urbana e sono caratterizzati da incompletezza e scarsa qualità architettonica (art. 88, NTA del PPR).
La lettura dell’insediamento turistico è stata portata avanti attraverso un costante e continuo
sopralluogo dei siti.
La perimetrazione pertanto scaturisce dalla sovrapposizione dell’aerofotogrammetria con le ortofoto
attuali, e dal riscontro dei dati incerti direttamente sul posto.
Oltre alle categorie ovvie, quali villaggi turistici, campeggi e sosta camper, sono da annoverare,
secondo quanto indicato nelle linee guida, anche “tutte quelle zone urbanizzate che risultano avere una
percentuale di abitazioni occupate da residenti stabili inferiore al 50% rispetto al totale” sorte anche in
assenza di pianificazione attuativa.
La perimetrazione degli insediamenti turistici ha inglobato non solo i lotti costruiti, ma anche le aree
che, pur non presentando volumetrie in tutti i lotti, sono di dimensioni di circa 500 mq, completamente
recintati, servite da reticolo viario sorto secondo logiche insediative, dall’aspetto naturalistico stravolto
per espianto della macchia mediterranea, con presenza di baracche fatiscenti, nei quali in molti casi è
avvenuto il rilascio del certificato di residenza, e il pagamento dell’ICI.
Tale fenomeno è estremamente diffuso nella zona di Orrì, e si caratterizza per la gran parte come
edificato spontaneo. Si tratta di un fenomeno complesso e assai problematico localizzato soprattutto
nella ex zona F prevista dal PRG vigente e mai però dotata di pianificazione attuativa come previsto
dalle Norme tecniche di attuazione dello stesso PRG.
L’approccio seguito per l’analisi delle volumetrie impegnate per la residenza turistica ha portato in
evidenza il problema, storico per la città di Tortolì, ma anche per tutto il territorio ogliastrino,
dell’edilizia spontanea in area agricola e costiera, problema questo che si sta tenendo in forte
considerazione nella redazione del Piano Urbanistico Comunale.
Lo zoning del PRG previgente, prevedeva in località Orrì-Cea, nel territorio meridionale del Comune di
Tortolì, una grande zona F che a tutt’oggi non è mai stata pianificata e non ha risposto positivamente
alle ambizioni della popolazione locale.
Quest’area, infatti, ad eccezione di piccoli frammenti in cui è stata autorizzata l’installazione di un
campeggio (zona Fc1), è interessata da importanti fenomeni di edilizia spontanea.
La lettura strumentale effettuata per l’analisi della volumetria esistente nel territorio del Comune di
Tortolì ha permesso di stimare in termini numerici l’attività di edilizia spontanea presente.
La maggior parte delle volumetrie realizzate sono localizzate all’interno della fascia dei 300 m con una
certa quantità di costruzioni presenti anche entro i 150 m. Si tratta di un numero considerevole di
edifici e, quindi di un problema che assume risvolti negativi sia in campo ambientale ma anche in
campo sociale con evidenti rischi di ordine pubblico, soprattutto nel caso in cui si decida intraprendere
drastiche vie di soluzione del problema.
Insediamenti
Il territorio di Tortolì presenta essenzialmente due grossi insediamenti produttivi che sono l’area
produttivi
Industriale e l’area Artigianale, oltre a qualche insediamento minore in posizione limitrofa al centro
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Comune di Tortolì – VAS del PUC
Sintesi non Tecnica
urbano, e le cave di prestito localizzate in posizione defilata. E’ stata catalogata come cava dismessa
anche il Piazzale degli Scogli Rossi, perché tale è la sua natura, nonostante sia stato annoverato dallo
studio dell’Assetto Ambientale tra i beni ambientali.
Territorio
pianificato
Superficie destinata ad uso agricolo
dal
21.619.857 mq
PRG vigente
53,4%
BURAS
previgente PRG
(Opzione 0)
N°
6
del
6
del
6
del
6
del
6
del
6
del
6
del
17
del
6
del
6
del
6
del
6
del
28/02/2009
Superficie tutelata
5.605.763 mq
PRG vigente
13,8%
BURAS
N°
28/02/2009
Superficie urbanizzata (A +B +C+D+F)
8.288.497 mq
PRG vigente
20,5%
BURAS
N°
28/02/2009
Superficie destinata ai servizi sociali
388.364 mq
PRG vigente
1%;
BURAS
N°
28/02/2009
Superficie destinata ai servizi generali
(1.070.467 mq
PRG vigente
2,6 %
BURAS
N°
28/02/2009
Superficie occupata da vuoti urbani
0 mq
PRG vigente
0%
BURAS
N°
28/02/2009
Superficie occupata da ciascuna “zona omogenea”
B=
esistente, in relazione ad eventuali strumenti
C= 1.499.262 mq
769.092 mq
PRG vigente
BURAS
urbanistici locali vigenti
D= 2.977.905 mq
28/02/2009
N°
E= 21.619.857 mq
F= 3.042.236 mq
G= 1.083.466 mq
H= 5.605.763 mq
S=
Superficie destinata alle attività Industriali
445.691 mq
2.977.905 mq
PRGI vigente
7,4%
BURAS
N°
18/05/2009
Standards
164.007 mq
PRG vigente
urbanistici
Superficie destinata a zone S1
15,62 mq/ab
BURAS
(PRG
(riferimento
28/02/2009
previgente,
opzione 0)
N°
normativo 4.5 mq/ab)
Superficie destinata a zone S2
45.738 mq
PRG vigente
4,36 mq/ab
BURAS
(riferimento
28/02/2009
N°
normativo 2 mq/ab)
Superficie destinata a zone S3
168.026 mq
PRG vigente
16,00 mq/ab
BURAS
(riferimento
28/02/2009
N°
normativo 9,00
mq/ab)
Superficie destinata a zone S4
10.893 mq
PRG vigente
BURAS
N°
59
Comune di Tortolì – VAS del PUC
Sintesi non Tecnica
1,04 mq/ab
28/02/2009
(riferimento
normativo 2,50
mq/ab)
Territorio
Superficie destinata ad uso agricolo
22.189.814 mq
Ufficio di Piano
pianificato dal PUC
(54,8 % superficie
Comune di Tortolì
adottato
totale)
e dalle
modifiche
intercorse
seguito
procedura
osservazioni
E1 = 5.104.059 mq
in
E2= 7.501.455 mq
alla
E3= 716.197 mq
delle
E5= 8868103
Superficie tutelata
(Opzione 1)
9.974.201 mq
Ufficio di Piano
(25 % superficie
Comune di Tortolì
totale)
H1= 800.212 mq
H2= 9.173..989 mq
(25% della superficie
totale del territorio)
Superficie urbanizzata (A +B +C+D+F)
7.574.089 mq
Ufficio di Piano
(18,7 % superficie
Comune di Tortolì
totale)
Superficie destinata ai servizi sociali
501.684
Ufficio di Piano
(1,24 % superficie
Comune di Tortolì
totale)
32,83 mq/ab (al
2021)
Superficie destinata ai servizi generali
2.472.880 mq
Ufficio di Piano
(6,1 % superficie
Comune di Tortolì
totale)
G1_1= 140.623 mq
G1_2= 463.074 mq
G1_3= 111.004 mq
G2= 973.435 mq
G4= 760.636 mq
G Jana= 9.157 mq
Superficie occupata da vuoti urbani
0,00 mq
Ufficio di Piano
(0% della superficie
Comune di Tortolì
totale del territorio)
Superficie occupata da ciascuna “zona omogenea”
A=
145.410 mq
Ufficio di Piano
esistente, in relazione ad eventuali strumenti
B=
541.352 mq
Comune di Tortolì
urbanistici locali vigenti
C= 2.446.261 mq
D= 2.439.194 mq
E= 22.189.814 mq
F= 2.001.872 mq
G= 2.472.880 mq
H= 5.605.763 mq
S=
501.684 mq
60
Comune di Tortolì – VAS del PUC
Standards
Superficie destinata a zone S1
urbanistici
(PUC
adottato
+
90.660 mq
Ufficio di Piano
5,93 mq/ab al 2021.
Comune di Tortolì
(riferimento
osservazioni,
Opzione 1))
Sintesi non Tecnica
normativo 4.5 mq/ab)
Superficie destinata a zone S2
60.779 mq
Ufficio di Piano
3,98 mq/ab (al 2021)
Comune di Tortolì
(riferimento
normativo 2 mq/ab)
Superficie destinata a zone S3
229.411 mq
Ufficio di Piano
15,01 mq/ab (al
Comune di Tortolì
2021)
(riferimento
normativo 9,00
mq/ab)
Superficie destinata a zone S4
78.191 mq
Ufficio di Piano
5,12 mq/ab (al 2021)
Comune di Tortolì
(riferimento
normativo 2,50
mq/ab)
Superficie destinata a zone S0 (Servizi sociali
42.643 mq
Ufficio di Piano
misti” con utilità polifunzionale
2,79 mq/ab (al 2021)
Comune di Tortolì
DEMOGRAFIA
Superficie des
Il Comune di Tortolì fa parte della Provincia di Ogliastra.
La popolazione dell’intera provincia, secondo i dati Istat al 31 dicembre 2008 è di 58097 abitanti , con una conseguente
densità media di 31.236 abitanti per Kmq, dato inferiore alla media regionale che si assesta su 68,9 abitanti per Kmq. Se si
prendono in considerazione i dati del censimento del 21 ottobre 2001 si nota che la popolazione ha subito un piccolo
decremento. Nel 2001 la Provincia di Ogliastra ha registrato 58.389 unità, con una densità abitativa di 31,5 persone per kmq,
dato,comunque, sempre al di sotto della media regionale che si assesta 67,8 unità per kmq. Se si analizzano i valori della
densità abitativa dei singoli comuni della Provincia di Ogliastra emerge il dato relativo al Comune di Tortolì con 246,2 e 254,5
abitanti per Kmq rispettivamente negli anni 2001 e 2007, seguito da Lotzorai, Lanusei, Jerzu e Barisardo. Tale dato evidenzia
la forte spinta verso le zone costiere come centri di aggregazione più forti oltre alla bassissima antropizzazione della zona
interna. I dati relativi alla popolazione residente mettono in evidenza la piccola dimensione di molti dei comuni facenti parte
dell’Ogliastra, ad eccezione di Tortolì e Lanusei che si caratterizzano quali poli di attrazione rispettivamente della zona interna
e della zona costiera. Per ciò che attiene la composizione della popolazione, i dati evidenziano una sostanziale equi ripartizione
fra uomini e donne, con una lieve prevalenza di queste ultime pari al 50,77% della popolazione della Provincia nel 2001 e al
50,57% nel 2007. In termini assoluti il dato appare assolutamente in linea con quelli regionali (51.04% nel 2001 e 50,9% nel
2007). L’analisi dell’indicatore relativo alla vecchiaia della popolazione residente dell’area, pari a circa 117, evidenzia un
discreto peso delle classi di età più avanzate rispetto al totale della popolazione, con ovvie conseguenze sia in termini di
spopolamento, sia per ciò che riguarda le ipotesi di sviluppo imprenditoriale dell’area. Il dato aggregato per l’area risulta
essere superiore di quasi un punto percentuale rispetto alla media regionale, nel 2002, mentre nel 2007 i punti percentuali
raggiungono quasi le tre unità. Se si analizzano i dati disaggregati a livello comunale, l’indicatore mostra valori decisamente
più alti nelle aree interne rispetto a quelle costiere, caratterizzate da una forte attrattività del settore turistico e, quindi, da
opportunità lavorative e di crescita decisamente differenti. I Comuni costieri fanno registrare valori molto inferiori al dato
regionale, in particolare Girasole e Tortolì che, nelle due annate in analisi, annoverano l’indice di vecchiaia più basso per
l’intera Provincia di Ogliastra e sicuramente in controtendenza rispetto al dato regionale. L’indice di dipendenza per il territorio
provinciale è pari circa a 47, dato da cui si evince che il peso delle classi improduttive dell’area è di circa sette punti
percentuali in più rispetto al dato regionale nel 2002. Questo divario si riduce nel 2007, in cui i punti percentuali di differenza
61
Comune di Tortolì – VAS del PUC
Sintesi non Tecnica
fra la Provincia di Ogliastra e il dato generale della Regione Sardegna è di circa 3.5. Anche in questo caso alcuni comuni, quali
Ulassai, Ussassai ed Osini fanno registrare valori più alti a dimostrazione sia dell’anzianità dei residenti che delle difficoltà di
impostare politiche di sviluppo capaci di incidere positivamente sul mercato del lavoro. Se si effettua, ora un incrocio fra gli
indici di dipendenza e l’ indice di vecchiaia si evince come esiste una certa correlazione fra i due indicatori, a dimostrazione del
progressivo invecchiamento della popolazione dei comuni interni. Relativamente a Tortolì si denotano indici di dipendenza
totali inferiori sia al dato provinciale che regionale, con indici di dipendenza giovanili in linea con la tendenza provinciale nel
2002 e regionale nel 2007. Tortolì, inoltre presenta indici di dipendenza senile in controtendenza rispetto sia ai valori
provinciali che a quelli regionali, a dimostrazione del fatto che la popolazione residente è una popolazione tendenzialmente
giovane e appartenente alla classe attiva. Considerando l’indice di struttura della popolazione attiva, come precedentemente
riportato, si nota si hanno valori più bassi rispetto alla tendenza regionale, a dimostrazione del fatto che la popolazione in età
lavorativa è più giovane rispetto alla media regionale. I valori peggiori dell’indice di struttura per la popolazione attiva si
registrano, sia nel 2002, sia nel 2007 nei Comuni di Osini e di Ulassai. Il Comune di Tortolì si pone in tendenza sia con il dato
provinciale che con quello Regionale. Relativamente all’indice di ricambio della Popolazione attiva si nota che il Comune di
Tortolì, pur avendo valori che si dimostrano inferiori alla tendenza regionale, assume un indice tipico delle società mature in
cui il numero delle persone che si sta avviando a concludere il percorso lavorativo è, seppur di poco, maggiore rispetto a
quelle che invece si stanno preparando ad entrare nel mondo del lavoro. Confrontando gli indicatori fino qua analizzati, indice
di vecchiaia, indice di dipendenza, indice di struttura e di ricambio della popolazione attiva, si può affermare che il Comune di
Tortolì rappresenta per l’area ogliastrina la realtà più florida ed economicamente più interessante. L’andamento demografico
dei comuni dell’area è stato analizzato, anche attraverso l’ausilio delle serie storiche relative all’ultimo ventennio, suddividendo
l’analisi nei seguenti periodi: 1980-1990, 1990-2000, 1990- 2001,1980-2000 e 1980-2001. Di seguito si riportano i risultati
presentati nel documento “Rapporto d’area”, redatto dal Laboratorio di progettazione integrata della Provincia d’Ogliastra,
quale documento di supporto alla discussione del Tavolo di Partenariato Provinciale dell’ottobre del 2005.
L’analisi dei dati consente di affermare che la popolazione dell’area ha subito una lieve diminuzione lungo il periodo di
osservazione; considerazione resa ancor più evidente dal fatto che l’attuale numero dei residenti era già stato raggiunto
intorno alla metà degli anni ‘60 e che pertanto negli ultimi 30 anni esso è rimasto sostanzialmente invariato, salvo lievissime
oscillazioni in aumento o in diminuzione. In evidenza, sicuramente, è il dato relativo al valore, costantemente in crescita, che
assume la popolazione del Comune di Tortolì che nei decenni in esame fa registrare una crescita di circa 100 unità all’anno. Il
dato aggregato 1980- 2001 relativo all’area fa riscontrare una lieve flessione della popolazione pari al 4,16%, mentre la
flessione complessiva per l’intera regione non arriva all’1%. Il mancato sviluppo demografico costituisce senz’altro un fattore
negativo, al quale se ne contrappone però uno positivo, in termini di capacità di resistenza, che consente alla popolazione, pur
non crescendo, di non regredire. Occorre dire subito che la popolazione dell’Ogliastra ha rappresentato una quota costante
(3,6%) della popolazione della Sardegna nel corso degli ultimi 20 anni. In esito al primo decennio, 1980-1990, mentre la
Sardegna è soggetta ad una crescita demografica del 3,35%, l’Ogliastra si limita ad un flebile 0,13%, dovuti ad uno
spopolamento delle campagne a vantaggio dei comuni costieri, dove si comincia ad investire in strutture ricettive turistiche. Si
registrano infatti significativi incrementi nel comune di Girasole (60,78%), Lotzorai (18,21%) e Tortolì (13,66%) mentre tra i
comuni interni il più colpito dallo spopolamento appare Gairo (-36,39%) dovuto in parte al fatto che nel 1984 si costituisce
comune indipendente Cardedu. Lo seguono Osini (- 19,51%), Seui (-19,12%) e Ussassai (-18,11%). Nel suo complesso, il
successivo decennio, 1990-2000, manifesta in Ogliastra un decremento demografico del 2,68%, superiore a quello regionale,
pari allo 0,98%. Continua comunque la crescita dei comuni costieri seppure in misura inferiore al decennio precedente,
Girasole scende ad un 22,99% e Cardedu con 13,86%. Perdasdefogu arriva ad un -11,22%, quasi quadruplicando il numero
di residenti persi, ma anche Tertenia registra una perdita della popolazione del -2,46%, in controtendenza con il decennio
precedente. Anche il terzo decennio, 1990-2001, presenta una forte somiglianza fra il movimento demografico dell’Ogliastra,
con una perdita del -4,28%, e quello regionale, anch’esso in flessione per uno 3,90%. Come nel precedente periodo, i comuni
in crescita sono prevalentemente i costieri con tassi variabili: si va da una crescita del 20,82% di Girasole, al 10,72% di
Tortolì, al 9,31% di Cardedu, passando per un 6,02% di Lotzorai fino ad un 0,74% di Elini (uno dei comuni più piccoli della
zona ma con un’alta densità abitativa). Appaiono in flessione tutti gli altri comuni interni, con tassi che, a meno di qualche
irregolarità dovuta ad altri fattori, quali distanza e perifericità, procedono di pari passo con l’aumentare della quota. Per avere
un quadro completo occorre poi esaminare il ventennio 1980- 2000, dove a fronte di una crescita regionale del 2,34%, l’area
62
Comune di Tortolì – VAS del PUC
Sintesi non Tecnica
della Provincia Ogliastra registra un decremento del -2,56%. Ovviamente analizzando i dati disaggregati a livello comunale si
nota un elemento stocastico: la crescita di Girasole, che si rileva analizzando anche il ventennio 1980-2001 (97,74% e poi
94,25%). In quest’ultimo periodo la variazione percentuale dell’area è di -4,16%, mentre a livello regionale solo del -0,67%.
La palma in negativo spetta ai comuni di Osini e Seui che nell’arco temporale in esame hanno subito una fuga pari a -32,82%
che diventa addirittura -34,01% se si prende in esame anche il 2001 mentre Seui si attesta su un decremento del -31,40% e
31,36%. Migliorando l’analisi sulla popolazione residente con il bilancio demografico del 2001, si nota che il saldo migratorio è
decisamente elevato, -237, con un piccolissimo saldo naturale positivo (28). Da ciò si deduce che, forse anche a causa
dell’aggiornamento degli archivi comunali nel 2000, la popolazione è in diminuzione anche nelle zone costiere, seppure il tasso
di crescita è più alto che nell’entroterra, dove a causa della crisi dei settori legati alle tradizioni, il peso dello spopolamento è
pesante. Confrontando questi dati con quelli aggiornati al 31dicembre 2006, si denota come lo spopolamento nella provincia
di Ogliastra stia diminuendo, fattore questo dovuto ad una crescita della popolazione in particolare nei Comuni costieri in cui si
registrano valori del saldo migratorio positivi in aumento. Questi dati analizzati in modo incrociato con le elaborazioni relative
al calcolo dei tassi di natalità e mortalità relativi ai due periodi temporali in analisi, dimostrano ancora la maggior vivacità dei
comuni costieri rispetto quelli interni. In particolare si evince come il Comune di Girasole abbia, nel 2001 un tasso di natalità
molto alto rispetto il dato provinciale e rispetto il dato di ciascun Comune della Provincia. Il Comune di Tortolì fa registrare un
dato positivo, come tutti i Comuni costieri, sia per i risultati ottenuti circa il tasso di natalità, sia per quelli ottenuti circa il tasso
di mortalità che risulta fra i più bassi dell’area I dati relativi al bilancio demografico e ai tassi di natalità e mortalità, analizzati
insieme ai dati relativi alla popolazione straniera residente al 31 dicembre 2006, evidenziano una forte presenza di stranieri in
tutta l’area ogliastrina, e in particolare nel Comune di Tortolì. Al fine di completare l’analisi demografica, si ritiene opportuno
esaminare anche i dati relativi alle famiglie. Il territorio è abitato da 21,684, pari al 3,80% delle famiglie sarde. Il numero
medio di componenti per famiglia (2,63), peraltro, risulta essere in linea con i dati regionali (2,79). I dati disaggregati
evidenziano un dato superiore alla media regionale in 7 comuni: Urzulei (3,1), Elini (3,0), Arzana, Girasole, Lanusei, Lotzorai e
Villagrande Strisaili (2,9). Inoltre, i dati relativi ai componenti delle convivenze evidenziano come su 318 totali, ben 104
risiedano a Lanusei, dove hanno sede il convitto nazionale, il vescovado e il carcere. In tutta la ex provincia di Nuoro il
numero è pari a 1618, quindi il 20% dell’intera ex provincia risiede per motivi legati al lavoro, al servizio militare parte a
Lanusei, 50 a Perdasdefogu e 49 a Tortolì, i centri più grossi in termini di servizi offerti al pubblico. A complemento dell’analisi
demografica occorre effettuare un approfondimento in relazione alle abitazioni. La tavola seguente evidenzia il gran numero di
alloggi non occupati dai residenti presente nel territorio della provincia: quasi un terzo delle abitazioni totali dell’area non sono
utilizzate dai residenti, una buona parte di esse sono le seconde case sulla costa dei residenti delle zone interne oppure si
tratta di alloggi ceduti in affitto ai turisti nel corso dei mesi estivi. I dati disaggregati per comune, ancora una volta, offrono
una lettura della composizione delle abitazioni della zona maggiormente analitica. In particolare, in alcuni comuni costieri quali
Tertenia, Cardedu e Baunei la percentuale delle abitazioni non occupate dai residenti sul totale, superiore al 40%. Tale
fenomeno è particolarmente evidente anche in alcuni comuni interni, quali Seui (37,14%), Osini (41,77%) e Jerzu (35,7%);
tale dato può essere interpretato alla luce di alcune considerazioni di carattere sociologico ovvero molti ogliastrini hanno
trovato lavoro nel capoluogo della ex provincia e/o di regione ma continuano a mantenere forti legami con il proprio territorio
di origine. La dimostrazione di tale affermazione risiede proprio nel possesso di un alloggio nel rispettivo paese di provenienza
che costituisce non solo un legame di natura sociale ma anche il desiderio di farvi ritorno.
I dati relativi alle analisi socio-demografiche sono riportati, in dettaglio, nella “Relazione Generale” del PUC, nel capitolo 8.
63
Comune di Tortolì – VAS del PUC
Analisi
N°
Abitanti
diacronica del
residenti/anno
trend relativo
alla
popolazione
residente
N°
Sintesi non Tecnica
Anno
1975
1976
1977
1978
1979
1980
1981
1982
1983
1984
1985
1986
1987
1988
1989
1990
1991
1992
1993
1994
1995
1996
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
Popolazione residente al 1° gennaio
Maschi
Femmine
Totale
3485
3455
6940
3554
3532
7086
3637
3613
7250
3753
3730
7483
3871
3815
7686
3918
3853
7771
4004
3907
7911
3913
3845
7758
4124
4039
6163
4190
4112
8302
4260
4189
8448
4329
4248
8577
4354
4337
8691
4395
4350
8745
4442
4376
8818
4491
4430
8921
4524
4468
8992
4526
4610
9136
4574
4670
9244
4510
4722
9332
4586
4760
9445
4762
4809
9571
4779
4878
9657
4804
4889
9693
4834
4839
9673
4854
4874
9728
4858
4902
9760
4957
5021
9978
5031
5077
10108
5058
5072
10130
5088
5119
10207
5121
5132
10253
5150
5159
10309
5192
5202
10394
5279
5330
10609
5340
5409
10749
Popolazione residente al 31 dicembre
Maschi
Femmine
Totale
3554
3532
7086
3637
3613
7250
3753
3730
7483
3871
3815
7686
3918
3853
7771
4004
3907
7911
3913
3845
7758
3986
3911
7897
4190
4112
8302
4260
4188
8448
4329
4248
8577
4354
4337
8691
4395
4350
8745
4442
4376
8818
4491
4430
8921
4524
4468
9992
4526
4610
9136
4574
4670
9244
4610
4722
9332
4686
4760
9446
4762
4809
9571
4779
4878
9657
4804
4889
9693
4834
4839
9673
4854
4874
9728
4858
4902
9760
4957
5021
9978
5031
5077
10108
5058
5072
10130
5088
5119
10207
5121
5132
10253
5150
5159
10309
5192
5202
10394
5279
5330
10609
5340
5409
10749
5379
5459
10838
nuclei
familiari/anno
Anno
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
Popolazione (Istat)
10130
10207
10253
10309
10394
10609
10749
10838
Nuclei familiari istituzionali
3821
3917
3989
4075
4178
4357
4473
4579
Convivenze
9
7
6
8
8
8
7
6
Tot Nuclei
3830
3924
3995
4083
4186
4365
4480
4585
Comp/Fam
2,60
2,60
2,60
2,50
2,50
2,40
2,40
2,36
Anagrafe Comune di Tortolì e Dati ISTAT
Proiezioni
N° abitanti/anno
demografiche
[Fig. 1]
N°
nuclei
familiari/anno
[Fig. 2]
64
Comune di Tortolì – VAS del PUC
Sintesi non Tecnica
Dati ISTAT
La previsione dell’evoluzione della popolazione del Comune di Tortolì è stata determinata mediante l’utilizzo
del metodo di regressione lineare, applicato sia ai dati relativi sia alla popolazione residente, sia al numero
dei nuclei familiari residenti che compongono la popolazione del Comune di Tortolì. Il metodo matematico
applicato fornisce l’equazione della curva che meglio interpola i dati analizzati in un prefissato orizzonte
temporale. Il set di dati presi in questa prima analisi rappresenta la variazione del numero della popolazione
residente nel Comune di Tortolì in un intervallo temporale di 35 anni cha va dal 31 dicembre 1975 al 31
dicembre 2010. Attraverso il metodo della regressione lineare si ha una interpolazione di dati che produce la
linea di tendenza rappresentata in Fig. 1.
La curva individuata è una retta rappresentata da una funzione del tipo:
y= ax – b
con:
•
y= popolazione residente a fine anno.
•
x= anno
•
a= pendenza
•
b= intercetta
In particolare le analisi effettuate hanno individuato la retta di equazione: y = 99,26 x -188624,47
Nell’applicare la suddetta equazione si considera un orizzonte temporale di 10 anni, per cui la proiezione
futura della popolazione del Comune di Tortolì, considerata al 31 dicembre 2021, determina un valore di
circa 11980 abitanti residenti. La bontà della proiezione è descritta dal coefficiente di correlazione della
regressione lineare che può assumere un valore compreso fra -1 e +1. Tanto più il valore del coefficiente si
avvicina a + 1 tanto maggiore è la bontà della misura effettuata. Nel caso della regressione lineare applicata
per la previsione della popolazione futura del Comune di Tortolì, basata sui dati relativi alla popolazione
residente, si è ottenuto un valore del coefficiente di correlazione pari a circa 0,98, per cui il valore stimato
ha un valore che si avvicina molto a quello reale. Il dato ottenuto appare evidente anche dall’analisi
semplice dei dati anagrafici del Comune di Tortolì, utilizzati per la proiezione della popolazione. I dati a
disposizione partono dall’anno 1975 e arrivano al 31 dicembre del 2010. La popolazione del Comune di
Tortolì ha un andamento crescente di circa cento unità all’anno. Se si escludono le due annate negative del
1982 e del 1983, in cui si ha avuto una riduzione della popolazione residente, si evince che il Comune di
Tortolì ha sempre registrato un trend positivo di crescita della popolazione. In particolare tra il 31 dicembre
2007 e il 31 dicembre 2008 si è avuto un picco nella crescita della popolazione e si è registrato un
incremento di 215 unità.
L’analisi della crescita della popolazione di Tortolì è stata perfezionata attraverso la comparazione con la
curva di crescita dei nuclei familiari. I dati ISTAT utilizzati per l’analisi, considerano un periodo di 8 anni, dal
65
Comune di Tortolì – VAS del PUC
Sintesi non Tecnica
31 dicembre 2003 al 31 dicembre 2010, e mostrano una tendenza di crescita costante dei nuclei familiari in
linea con la tendenza di crescita della popolazione residente. Questo fenomeno risulta essere un elemento
importante da cui non si può prescindere per il dimensionamento futuro della residenzialità nel Comune di
Tortolì. La formazione dei nuovi nuclei familiari, infatti, influisce sulla richiesta di residenza e quindi sulla
previsione di nuove volumetrie residenziali da includere nelle ipotesi di piano. Dall’analisi dei dati si evince
una crescita nel numero dei nuclei familiari di 755 unità, si passa cioè da un valore di 3830 unità del 2003
ad un valore di 4585 del 2010.
L’applicazione della regressione lineare ai dati relativi al numero dei nuclei familiari negli ultimi 8 anni (Fig.
5), per l’orizzonte temporale di 10 anni, individua una retta la cui funzione è del tipo
•
y= popolazione residente a fine anno.
•
x= anno
•
a= pendenza
•
b= intercetta
y= ax +b con:
In particolare le analisi effettuate hanno individuato la retta di equazione: y = 110,45 x -217441,70 che al
31 dicembre 2021, per l’orizzonte temporale di 10 anni considerato, prevede un valore di 5778 nuclei
familiari residenti nel Comune di Tortolì.
Anche in questo caso, come per la regressione lineare applicata ai dati sulla popolazione residente, si è
ottenuto un valore del coefficiente di correlazione pari a circa 0,98. Essendo un valore molto prossimo
all’unità, si può concludere che i risultati della funzione trovata si avvicinano molto ai valori reali.
Ai fini della nostra analisi, risulta importante ora valutare il valore del numero di componenti medio a
famiglia: i dati in nostro possesso (Fonte ISTAT) ci presentano valori variabili da un minimo di 2,36,
registrato il 31 dicembre 2010, ad un massimo di 2,60 registrato il 31 dicembre 2003, 2004 e 2005.
A partire da questi valori noti si è provveduto a calcolare il valore medio del numero di componenti dei
nuclei familiari per il periodo considerato. Tale valore, pari a 2.50, si ipotizza costante per i prossimi 10 anni,
così da poter calcolare il numero della popolazione residente a partire dal calcolo del numero dei nuclei
familiari residenti al 31 dicembre 2021. Moltiplicando il numero dei nuclei familiari al 31 dicembre 2021 per il
numero di componenti familiari medio si ottiene un numero di abitanti residenti pari a circa 14444 ab.
Valutando i due valori ottenuti tramite la regressione lineare dei dati sulla popolazione residente e la
regressione dei dati sul numerosi nuclei familiari residenti abbiamo che al numero di 11.980 abitanti
residenti ottenuti con la prima regressione lineare dobbiamo aggiungere circa altri 2464 abitanti che
rappresentano l‘incremento rispetto al primo valore dovuto alla formazione dei nuovi nuclei familiari.
Attraverso questa analisi il dato ottenuto dall’analisi dei soli dati relativi alla popolazione residente, 11.980
unità, deve essere incrementato di un ulteriore 17 % che deriva dall’analisi dei nuclei familiari e si arriva ad
un valore della popolazione residente di 14.444, stimato per il 31 dicembre 2021.
Il dimensionamento della popolazione residente futura del Comune di Tortolì, a partire dal dato stimato
grazie alle analisi demografiche, deve considerare anche altri fattori esogeni dipendenti dal forte ruolo di
attrattore di popolazione, servizi e attività, dovuto principalmente alla sua posizione geografica, al suo
essere capoluogo di provincia e sede delle infrastrutture di trasporto più importanti dell’Ogliastra (porto e
aeroporto). E’ importante ricordare al tal fine che Tortolì risulta essere al centro di tutte le strategie di
sviluppo previste dal Piano Strategico dell’area vasta di Tortolì, dagli indirizzi di sviluppo dell’ambito 23
dell’Ogliastra previste dal Piano Paesaggistico Regionale, dal Programma operativo regionale Sardegna FESR
2007-2013, dal Piano regionale dei Trasporti, dal Piano Regionale di sviluppo turistico sostenibile e di
marketing turistico 2008-2009. In particolare il Piano Urbanistico Comunale in modo coerente con i piani di
natura sovraordinata, propone le sue strategie di sviluppo sociale, economico e culturale che fanno
presupporre un ulteriore incremento nel numero della popolazione residente da qui a 10 anni pari a circa il
7% del valore ottenuto con la semplice analisi demografica. Si ipotizza, quindi che al 31 dicembre 2021 il
66
Comune di Tortolì – VAS del PUC
Sintesi non Tecnica
Comune di Tortolì ospiterà una popolazione residente di circa 15.282 unità che rappresenteranno circa il
24,31% dell’intera popolazione residente della Provincia dell’Ogliastra, secondo le stime previste dall’ISTAT
(la popolazione residente stimata per l’anno 2021 è di 62.382 unità).
Densità
della
254,5N° abitanti/ Kmq
ISTAT
popolazione
Struttura della
Composizione della
49,96 % uomini
popolazione
popolazione
50,04 % donne
Indice di vecchiaia
101,98
(Pop>64anni/Pop<
15anni)
Indice
di
38,32
di
18,97
di
19,35
dipendenza totale
Indice
dipendenza senile
Indice
dipendenza
giovanile
Indice di attività
86,93
Indice di ricambio
100,34
SISTEMA ECONOMICO PRODUTTIVO
Di seguito si riportano, in sintesi, le attività di sviluppo economico, sociale e culturale che avvalorano l’ipotesi della crescita
della popolazione residente nel Comune di Tortolì e che rendono necessaria una pianificazione lungimirante delle possibilità
residenziali nel territorio comunale.:

Mobilità nella pubblica Amministrazione
La città di Tortolì, in quanto capoluogo di Provincia, è la sede principale dei servizi e uffici della Pubblica Amministrazione per
l’ambito dell’Ogliastra. Questo comporta un’elevata mobilità e successiva richiesta di nuova residenzialità.
La letteratura scientifica stima che circa il 5% del personale operativo nella Pubblica Amministrazione produce una richiesta di
insediamento stabile, e anche in caso di eventuale trasferimento, non risulta statisticamente disponibile sia alla vendita, sia
alla cessione in affitto.

Sviluppo area industriale, porto industriale, commerciale e turistico
Il Piano Urbanistico, in accordo sia con il Piano operativo regionale FESR 2007-2013, sia con il Piano regionale dei trasporti
ha previsto una riorganizzazione dell’area industriale di Tortolì ed Arbatax.
In particolare sono in programma interventi per lo sviluppo del porto industriale e commerciale. Nell’ambito del
Piano
operativo regionale Fesr 2007-2013 è stata finanziata con dieci milioni di euro la realizzazione di una nuova darsena
commerciale e di un secondo scalo merci a ridosso della Capannina.
Il rilancio del polo industriale di Arbatax, con interventi inerenti lo sviluppo del polo nautico e il rilancio delle attività industriali,
è stato istituzionalizzato nell’ottobre del 2007, nell’Intesa fra la Regione Sardegna, la Provincia dell’Ogliastra e i Comuni di
Tortolì e Lanusei per
la riconversione produttiva delle aree della ex Cartiera e del sostegno al polo della nautica. In
particolare la Regione Sardegna, con una prima delibera della Giunta Regionale, la n. 32/16 del 04/06/2008, ha finanziato un
importo di 12.350.000 euro per il programma di infrastrutturazione delle aree suddette finalizzato alla realizzazione di un polo
industriale della nautica. Tale importo è stato successivamente integrato di altri 6.535.373 euro con delibera ella Giunta
Regionale n. 75/10 del 30/12/2008.
Riguardo il porto è da annotare il completamento della Stazione Marittima. La Regione Sardegna .sta organizzando la gara di
applato per l’affidamento in gestione.
E’ stato inoltre completato e collaudato il nuovo dente di attracco nella banchina di levante, che consente l’attracco delle navi
passeggeri, classe Bithia con un finanziamento Regionale di circa 4.500.000 di euro.

Sviluppo area aeroportuale
Si prevede lo sviluppo del sistema aeroportuale. In particolare, nel collegato alla finanziaria è stato previsto un finanziamento
67
Comune di Tortolì – VAS del PUC
Sintesi non Tecnica
di circa 500.000 euro per la creazione di una società di gestione interamente pubblica, il cui obiettivo è quello di occuparsi di
tutte le questioni di marketing territoriale per migliorare il mercato aeroportuale e aprire nei confronti del mercato europeo.
E’ in fase di definizione il passaggio della proprietà della pista dalla Aliarbatax (società che fa capo al Consorzio Industriale)
alla Regione. Questo è un passaggio essenziale affinché l’aeroporto diventi a tutti gli effetti di proprietà pubblica e possa
essere beneficiari di finanziamenti pubblici. E’ in fase di definizione anche la costituzione della nuova società di gestione ( al
momento è una soc. privata: la GE.AR.TO.) che dovrebbe divenire interamente o prevalentemente pubblica).
Da un punto di vista più interno, invece, la strategia è quella di incrementare i vettori low-cost nazionali e internazionali a
supporto del sistema imprenditoriale industriale e turistico, e di aprire una linea settimanale verso Roma e Milano.

Sviluppo polo intermodale
L’intervento, proposto tra le strategie del PUC, è coerente con quanto previsto Piano Regionale di Sviluppo 2007-2009 e dal
Piano Regionale dei Trasporti.
Il comune di Tortolì ha già pubblicato il bando per la realizzazione della Stazione Intermodale che dovrà essere conclusa nel
2010, e che consentirà di riorganizzare il sistema della mobilità sia nella città costiera che in tutta la provincia.
La città di Tortolì sarà così il centro di smistamento del traffico su ferro e gomma sia urbano che extraurbano di tutta l’area
centro orientale della Sardegna .
Sono stati stanziati due milioni di euro per dare vita alla stazione intermodale di Tortolì che sorgerà nella ex stazione
ferroviaria del trenino verde.
A partire dall’antica fermata, il progetto, suddiviso in due lotti, prevede inizialmente una ristrutturazione dell’attuale stazione
per creare gli spazi dedicati all’accoglienza dei passeggeri, ai servizi ed alla ristorazione.
Accanto al centro intermodale, nelle fasi successive la realizzazione del progetto, sorgerà il Museo della ferrovia in cui saranno
anche conservati tutti gli oggetti presenti ora nella vecchia stazione (dagli orologi alla bilancia) simbolo dell’identità storica e
culturale della città di Tortolì. E’ inoltre prevista una zona di accesso ai parcheggi per gli autobus e le autovetture, una sala
d'attesa e i servizi.

Jana
Il progetto Jana, di prossima realizzazione, ha una funzione strategica per l’area vasta del Comune di Tortolì. L’obbiettivo è
quello di realizzare una offerta turistico-residenziale, comprendente attività artigianali e ricettività turistica diversificate, che
dovrebbero aiutare nella destagionalizzazione dell’offerta turistica.

Ambiente e cultura nel territorio
L’ambiente con le sue peculiarità e le sue differenti connotazioni paesaggistiche rappresenta un elemento di forza dl territorio
di Tortolì, utile al fine della destagionalizzazione dell’offerta turistica. La presenza di siti ambientali e culturali importanti e vari
in numero e in caratteristiche assicura la proposizione di percorsi di tipo culturale e ambientale che potrebbero far aumentare
l’attrattività della città di Tortolì nei confronti sia del turismo interno sia di quello esterno, italiano ed europeo.
Le peculiarità dell’ambiente e dei beni paesaggistici storici, architettonici e archeologici presenti nel territorio rappresentano
elementi che rafforzano il ruolo forte i attrattore di attività, servizi e popolazione per Tortolì.
CARTOGRAFIA
Tav. 12.1, 12.2 : Carta Assetto Insediativi - Lettura PPR.
Tav. 14.1, 14.2: Piano Regolatore Generale - BURAS N° 6 del 28/02/2009
Tav. 16: Piano Regolatore Generale Industriale – BURAS N° 17 del 18/05/2009
Altra documentazione :
Analisi e Studi effettuati per la definizione del Centro di Prima e Antica Formazione del Territorio di Tortolì e cartografia
allegata..
68
Comune di Tortolì – VAS del PUC
Sintesi non Tecnica
5.6 VINCA DEL SIC “LIDO DI ORRI’”
Nell’allegato 3 si riporta lo studio di incidenza ambientale redatto al fine di valutare la
sostenibilità ambientale delle strategie previste dal PUC in relazione alla presenza degli
habitat prioritari tutelati dall’istituito SIC “Lido di Orrì”.
Nell’allegato 3 bis le integrazioni allo studio di incidenza richieste dalla RAS in sede di
valutazione.
Con DETERMINAZIONE N. 13585 / 567 del 6 giugno 2012, la Regione Autonoma
della Sardegna, Assessorato della Difesa dell’Ambiente, Direzione generale
dell’Ambiente, Servizio sostenibilità ambientale, valutazione impatti e sistemi
informativi ambientali (SAVI), ha espresso il suo giudizio in merito alla Valutazione di
incidenza ambientale del PUC e del PUL del Comune di Tortolì ai sensi dell’art.5 DPR
357/97 e s.m. e i.
In sintesi, si determina:
Art. 1)
di esprimere, ai sensi dell’art.5 DPR 357/97 e s.m. e i. , giudizio positivo di
valutazione di incidenza all’attuazione del Piano Urbanistico Comunale del Comune di Tortolì,
con le seguenti prescrizioni:
1) Il perimetro della zona H2 interna al SIC dovrà essere modificato in maniera tale che
comprenda al suo interno anche la superficie dell’habitat 5330 Arbusteti Termomediterranei
e Pre-desertici. come individuata nei dati del “Sistema di monitoraggio dello stato di
conservazione degli habitat e delle specie di interesse comunitario della Regione Autonoma
della Sardegna” disponibili presso il Servizio SAVI.
2) Al fine di evitare ulteriore perdita di naturalità e degrado del sito a causa dell’attività
edilizia diffusa pregressa, nelle zone E5 interne al SIC deve essere prevista una superficie
minima di intervento pari a 3-5 Ha, analogamente a quanto contenuto all’art.83 comma 1),
lett a); comma 3) nelle norme di attuazione del vigente Piano Paesaggistico Regionale
(pubblicate nel BURAS N.30 del 8/9/2006).
3) Nella zona H2 interna al SIC devono essere consentiti unicamente interventi di gestione
della vegetazione naturale esistente eventualmente individuati nel Piano di Gestione del SIC
(approvato dall’Assessorato della difesa dell’ambiente).
4) Nelle zone E interne al SIC i progetti di coltivazioni agrarie dei terreni non coltivati, le
variazioni culturali, il miglioramento fondiario e qualsiasi intervento che comporti modifiche
del suolo o dell’orografia del terreno dovranno essere sottoposti a specifica procedura di
valutazione di incidenza ambientale. Dovrà comunque essere prevista la conservazione della
vegetazione naturale presente nel fondo, compresi siepi, muri a secco, macchia e alberature
anche isolate.
5) In relazione alla Sottozona F4 - Ambiti di riqualificazione ambientale e paesaggistica (Orrì
- Cea), si specifica che il piano attuativo di riqualificazione urbanistica (al quale sono
subordinati gli interventi) deve essere sottoposto a valutazione di incidenza ex art.5 DPR
357/97 e s.m.i. alla quale si rimanda per la valutazione specifica dei contenuti. Si prescrive in
ogni caso che il piano dovrà prevedere il massimo recupero naturalistico delle aree, anche
degradate, interne e al margine del SIC “Lido di Orrì” ed escludere di conseguenza la
realizzazione di nuove volumetrie in questo settore.
69
Comune di Tortolì – VAS del PUC
Sintesi non Tecnica
Art. 2)
di esprimere, ai sensi dell’art.5 DPR 357/97 e s.m. e i. , giudizio positivo di
valutazione di incidenza all’attuazione del Piano di Utilizzo dei Litorali del Comune di Tortolì,
con le seguenti prescrizioni:
1) Le aree individuate con la destinazione di Parcheggi Pubblici denominate PP17, PP18,
PP19 risultano localizzate in zone retrodunali. Queste aree dovranno essere opportunamente
delimitate, in maniera tale da evitare impatti sul vicino ginepreto e sul sistema dunale e
consentirne contemporaneamente l’avvio del recupero naturalistico.
A tale scopo:
- le aree occupate dai parcheggi dovranno occupare solamente lo spazio limitrofo alla strada
provinciale, nella fascia di 15 m da questa, ed essere delimitate mediante staccionate in
legno per impedire il transito nelle aree da rinaturalizzare;
- lo spazio, attualmente degradato, compreso tra il parcheggio così circoscritto e la
vegetazione naturale esistente dovrà essere avviato al recupero naturalistico. Dovrà essere
elaborato uno specifico progetto da sottoporre all’attenzione del Servizio SAVI e da recepire
all’interno del PUL;
- dovrà essere prodotta una planimetria di dettaglio (almeno in scala 1:2000) su base foto
aerea che riporti i limiti delle aree parcheggio e delle aree da rinaturare, da sottoporre
all’attenzione del Servizio SAVI e da recepire all’interno del PUL.
2) L’area denominata TP2 con la destinazione di Aree per Manifestazioni a carattere
temporaneo (feste, spettacoli sportivi e culturali.) dovrà essere individuata e localizzata
all’esterno delle zone nelle quali viene segnalata la presenza di specie e habitat di interesse
comunitario (come indicato nella Tavola 7 allegata allo studio di incidenza).
Dovrà essere prodotta una planimetria di dettaglio (almeno in scala 1:2000) su base foto
aerea con rilievo fotografico, che riporti l’esatta localizzazione dell’area ed evidenzi il rispetto
della prescrizione sopra riportata,
La planimetria dovrà essere sottoposta all’attenzione del Servizio SAVI e recepita all’interno
del PUL. Dovrà inoltre essere precisato nelle norme tecniche del PUL che la destinazione
dell’area è limitata alle sole attività sportive di scarso impatto (che non prevedono
l’installazione strutture, palchi, tribune), come dichiarato dagli stessi rappresentanti
dell’Amministrazione in occasione degli incontri avvenuti presso gli uffici del SAVI.
3) Le aree denominate C27, C16, C13 (stabilimenti balneari minimali), C19 (Sola Posa di
Ombrelloni e Noleggio Natanti), C14 (Concessioni ad uso esclusivo di attività ricettive) con la
destinazione di Stabilimenti Balneari dovranno essere localizzate all’esterno delle zone nella
quali viene segnalata la presenza di specie e habitat di interesse comunitario (come indicato
nella Tavola 7 allegata allo studio di incidenza).
Dovrà essere prodotta una planimetria di dettaglio (almeno in scala 1:2000) su base foto
aerea con rilievo fotografico, che riporti l’esatta localizzazione delle strutture e delle
concessioni ed evidenzi il rispetto della prescrizione sopra riportata. La planimetria dovrà
essere sottoposta all’attenzione del Servizio SAVI e recepita all’interno del PUL.
4) Relativamente all’area indicata con il codice 05 con la destinazione di Attività Estese su
altre Aree Demaniali (Demanio Fluviale, Portuale, etc.) si rimanda alla specifica valutazione
di incidenza dell’attività da svolgersi al suo interno non definita negli elaborati del piano.
Art. 3)
L’Amministrazione comunale di Tortolì dovrà comunicare a questo Servizio
l’accoglimento delle prescrizioni sopra impartite, trasmettendo su supporto digitale il Piano
Urbanistico Comunale definitivamente approvato, unitamente alla relativa cartografia.
70
Comune di Tortolì – VAS del PUC
Sintesi non Tecnica
Art. 4)
L’inosservanza delle prescrizioni di cui al precedente art.1, accertata dal Corpo
Forestale e di Vigilanza Ambientale, da questo Servizio e da altre Autorità competenti
comporta la sospensione immediata del presente provvedimento, la cui validità decorrerà
conseguentemente all’effettiva ottemperanza delle stesse.
Art. 5)
La presente determinazione è espressa solo ai sensi e per gli effetti dell’art.5
DPR 357/97 e s.m. e i. e sono fatte salve le altre eventuali autorizzazioni, pareri, concessioni
etc. previste dalla normativa vigente.
Art. 6)
Ogni modifica del Piano Urbanistico Comunale dovrà essere assoggettata alle
procedure previste dalle norme vigenti.
5.7 POSSIBILI IMPATTI
Le normative e le linee guida europee, nazionali e regionali richiedono che venga
esplicitato nel Rapporto Ambientale, il confronto delle scelte di Piano con «l'opzione
zero», ovvero con lo scenario corrispondente alla non approvazione del Piano.
La situazione del Comune di Tortolì e del suo strumento urbanistico vigente,
corrisponde ad una situazione particolare per diversi motivi.
Il PRG del 1985, con le sue varianti, rispetto ai tempi, alle mutate esigenze del
territorio ed alle evoluzioni delle stesse, è attualmente inadeguato a fronteggiare non
solo l’attuale sviluppo socio-economico, di crescita della popolazione, e spesso di
degrado conseguente al non adeguato utilizzo e regolamentazione, di determinate
parti del territorio. Il PRG è, inoltre, antecedente al Piano Paesaggistico Regionale
(PPR), la cui approvazione ha modificato il modo di concepire il territorio, leggerlo e
pianificarlo.
I contesti di riferimento sono cambiati, lasciando spazio ad uno scenario innovativo
sperimentale per la pianificazione. Per questo motivo, il confronto di qualsiasi delle
scelte risolutive del PUC rispetto ad una situazione di non pianificazione, di rinuncia ad
operare, di mantenimento della situazione attuale, sarebbe del tutto inadeguata e
priva di significato. Appare evidente che uno strumento urbanistico di 25 anni fa, con
le proprie numerose varianti, non è più in grado di rispondere alle esigenze e alle
dinamiche territoriali attuali.
Lo sviluppo di un nuovo PUC per Tortolì non è un'opzione facoltativa ma una
necessità, e comunque da perseguire a seguito dei dettati del PPR. Per quanto appena
detto, più che procedere verso la certa dimostrazione della necessità di redazione del
Piano Urbanistico.
71
Comune di Tortolì – VAS del PUC
Sintesi non Tecnica
5.7.1 LA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE APPLICATA
La metodologia selezionata riguarda la valutazione “pesata” degli effetti ambientali
generati, che consente una rappresentazione dell’intensità con la quale quella
componente ambientale è sollecitata dalla realizzazione dell’intervento.
La valutazione “pesata” degli effetti ambientali è realizzata attraverso l’attribuzione di
punteggi commisurati alla intensità dell’impatto atteso.
I punteggi sono assegnati in base al giudizio del valutatore.
L’interpretazione dei risultati riportati in matrice è agevolata dalla predisposizione di
due indici sintetici:
[A] Indice di compatibilità ambientale (ica):
La lettura in orizzontale della matrice – per riga – indica l’intensità dell’impatto delle
attività relative all’intervento esaminato su tutte le componenti ambientali considerate.
L’indice di compatibilità ambientale, determinato dalla somma algebrica normalizzata
dei pesi riportati sulla riga, rappresenta il grado di compatibilità dell’intervento rispetto
l’insieme delle componenti ambientali.
L’indice è commisurato all’intensità degli effetti ambientali attesi generati dalla
realizzazione dell’intervento.
[B] Indice di impatto ambientale (iia)
La lettura in verticale della matrice – per colonne – indica l’intensità dell’impatto
dell’insieme delle attività che caratterizzano l’intervento analizzato su ciascuna
componente ambientale.
L’indice di impatto ambientale, determinato dalla somma algebrica normalizzata dei
pesi riportati in colonna, rappresenta l’intensità dell’impatto dell’intervento sulla
componente considerata.
Nella definizione dei due indici si è tenuto conto anche degli impatti cumulativi e
sinergici attraverso un fattore di cumulabilità degli impatti.
Si è in presenza di impatti cumulativi quando gli effetti di un’azione si aggiungono o
interagiscono con altri effetti, in tempi ed in luoghi particolari.
Un impatto cumulativo è la combinazione di questi effetti e di una qualsiasi
degradazione ambientale, oggetto di analisi degli impatti cumulativi e, in generale, di
tutti i disturbi passati e presenti ragionevolmente prevedibili.
72
Comune di Tortolì – VAS del PUC
Sintesi non Tecnica
L’impatto cumulativo può, quindi, essere inteso come l’insieme degli effetti di un
determinato progetto su una risorsa, su un ecosistema o su una comunità umana e di
tutte
quelle
altre
attività
che
influenzano
quella
o
quelle
stesse
risorse,
indipendentemente da chi intraprende l’azione.
5.7.2 LA MATRICE DI VALUTAZIONE DEL PUC DI TORTOLÌ
Una volta fissate le regole, si è proceduto alla valutazione del PUC di Tortolì.
E’ stata costruita la matrice, riportata in figura 15, nella quale si sono indicate in
colonna le 11 componenti ambientali considerate:
 Qualità dell’aria
 Cambiamenti climatici
 Rumore
 Risorse idriche
 Rifiuti
 Suolo e sottosuolo
 Flora, fauna e biodiversità
 Paesaggio e assetto storico culturale
 Popolazione e salute
 Energia
 Mobilità e trasporti
e in colonna i 46 interventi previsti dal PUC:

Interventi di tipo Residenziale:
1)
Zona A_Centro Storico
2)
Zona B1_Edificato compatto di primo impianto
3)
Zona B2_Tessuti in fase di saturazione
4)
Zona B3_Morfologia consolidata Arbatax
5)
Zone C1_ Piani attuativi vigenti o approvati
6)
Zone C2_Ambiti da sottoporre a piani di riqualificazione
7)
Zone C3_Nuove localizzazioni
8)
Zone C4_ Jana-Intesa
9)
Zone C5_ Ambiti rururbani a media densità
10) Zone C6_Ambiti rururbani a bassa densità

Interventi di tipo Turistico:
73
Comune di Tortolì – VAS del PUC
Sintesi non Tecnica
11) Zone F1_Interventi turistico-residenziali e turistico ricettivi (realizzati)
12) Zone F2_Nuovi ambiti (Integrazione con l'esistente)
13) Zone F3_Campeggi
14) Zone F4_Ambiti turistici da programmare (Riqualificazione ambientale e
paesaggistica)
15) Jana

Interventi inerenti i servizi generali
16) Zona G1 1_ Di prevalente interesse pubblico
17) Zona G1 2 _Di prevalente interesse privato
18) Zona G1 3_Zone di Integrazione funzionale
19) Zona G2_ Parchi urbani e verde attrezzato
20) Zona G3_Zone speciali(militari…)
21) Zona G4.1_ Pista Aeroporto
22) Zona G4_ Infrastrutture di interesse territoriale
23) Zona G/C_Jana - PRG - Intesa (*)

Interventi di tipo Industriale:
24) Zona D1 1_Zona Industriale - Ambito Consorzio Industriale
25) Zona D1 2_Master Plan - Polo Nautico
26) Zona D2_Piano per gli Insediamenti Produttivi – PIP
27) Zona D3_Zona Artigianale e Commerciale di interesse locale
28) Zona D4_Area Commerciale per la grande distribuzione
29) Zona D5_ Aree di riqualificazione ambientale

Interventi inerenti i servizi sociali:
30) Zona S0_Servizi sociali misti
31) Zona S1_Aree per l'istruzione primaria
32) Zona S2_Aree per attrezzature di interesse comune
33) Zona S3_Aree per spazi pubblici attrezzati a parco, per il gioco e per il tempo
libero
34) Zona S4_Aree per parcheggi

Interventi inerenti le zone agricole:
35) Zona
E1_Aree
caratterizzate
da
una
produzione
agricola
tipica
specializzata.
74
e
Comune di Tortolì – VAS del PUC
Sintesi non Tecnica
36) Zona E2_Aree di primaria importanza per la funzione agricolo – produttiva,
37) Zona E3_Aree caratterizzate da un elevato frazionamento fondiario;
38) Zona E4_Aree caratterizzate dalla presenza di preesistenze insediative,
39) Zona E5_Aree marginali per attività agricola

Interventi inerenti le zone agricole:
40) Zona H1_Aree di sedime del monumento e quelle circostanti tali da
consentire l’integrità e la tutela del bene
41) Zone H2_Aree individuate come beni paesaggistici
42) area di rispetto 1_archeologica
43) area di rispetto 2_paesaggistica
44) area di rispetto 3_paesaggistica
45) area di rispetto 5_cimiteriale
46) area di rispetto 6_stradale
Il Piano Urbanistico è stato, cioè, analizzato secondo la suddivisione del territorio nelle
specifiche destinazioni d’uso.
Ciò sta a significare che nelle righe della matrice si sono indicate le diverse “zone” che
caratterizzano lo zoning del Piano urbanistico e quindi la suddivisione del territorio
secondo le aree omogenee per caratteristiche e per destinazione d’uso proposta.
I punteggi assegnati, secondo i riferimenti riportati nella tabella in figura 11, indicano,
presi singolarmente, il valore dell’impatto di ciascun intervento rispetto ciascuna
componente ambientale.
La lettura in orizzontale della matrice ci permette di verificare il grado di compatibilità
dell’intervento rispetto l’insieme delle componenti ambientali (valori di riferimento in
fig.12).
La lettura in verticale della matrice, invece ci permette di verificare il grado
dell’impatto dell’insieme degli interventi su ciascuna componente ambientale (valori di
riferimento in fig.13).
Per meglio calcolare il grado di impatto si è applicato anche il fattore di cumulabilità
degli impatti che l’insieme degli interventi può provocare su ciascuna componente
ambientale.
75
Comune di Tortolì – VAS del PUC
Sintesi non Tecnica
La valutazione è stata, quindi, effettuata su ciascuna azione proposta dal piano
avendo come riferimento iniziale lo scenario “0”, ossia lo stato attuale in cui si trova la
pianificazione del territorio comunale.
Lo scenario “0”, insomma è rappresentato dal territorio quale esito della pianificazione
precedente, regolamentata dal PRG vigente e dalle varianti apportate fino all’adozione
del nuovo del PUC.
Di seguito si riporta la matrice esito della valutazione applicata al PUC di Tortolì.
76
Comune di Tortolì – VAS del PUC
Sintesi non Tecnica
Cambiamneti cli matici
Rumore
Risorse i dri che
Rifiuti
Suolo e sottosuolo
Flora, fauna e
Bi odiversi tà
Paesaggio e assetto
s torico culturale
Popolazione e salute
Energia
Mobili tà e tras porti
INDICE DI
COMPATIBILITA'
AMBI ENTALE
CLASSE INDICE DI
COM PA TI BILITA'
AMBIENTA LE
Zona A_Centro storico
-1
-1
-2
0
0
0
?
-2
-2
0
-1
-9
-0,82
IV
Zona B1_Ed ificato compatto di primo impian to
0
0
0
0
0
0
?
0
0
-2
0
-2
-0,18
IV
Zona B2_Tessu ti in fase di saturazio ne
Zona B3_Morfologia conso lidata Arb atax
0
0
0
0
0
0
?
-2
-1
-2
0
-5
-0,45
IV
-1
-1
-1
0
0
0
?
-2
-1
-2
-2
-10
-0,91
IV
0
3
3
0
3
0
?
0
-1
-2
-1
5
0,45
III
0
0
0
-1
-1
0
?
-1
-2
-2
-1
-8
-0,73
IV
0
3
3
3
3
3
0
0
0
-2
-1
12
1,09
0
3
3
3
3
3
-1
0
3
-2
3
18
1,64
0
0
0
0
0
0
0
0
3
3
5
7
3
3
5
7
3
3
-2
-2
-2
-2
15
1,36
19
1,73
III
III
III
III
5
0,45
III
1,18
III
0,09
III
Zone C1_ Pian i attuativi vigenti o approvati
Zone C2_Amb iti da sottop orre a piani di
riqualificazione
Zone C3_Nuove localizzazioni
Zone C4_ Jana-Intesa
Zone C5_ Ambiti rururban i a media densità
Zone C6_Amb iti rururbani a bassa d ensità
Zone F1_Interventi turistico-residenziali e turistico
ricettivi ( realizzati)
0
3
3
0
3
0
?
0
-1
-2
-1
Zone F2_Nuovi amb iti (Integr azione con l'esistente)
0
3
3
3
3
0
-1
3
-2
-2
3
13
Zone F3_Campeggi
Zone F4_Ambiti turistici da prog rammare
(Riq ualificazione amb ientale e paesagg istica)
0
0
0
3
3
-1
-1
-1
-2
0
0
1
0
3
-1
-1
-1
-1
-1
-2
-2
-2
3
Jana
0
3
3
3
3
3
3
0
0
-2
3
19
Zona G1 1_ Di prevalen te interesse pubblico
Zona G1 2 _Di prevalen te interesse privato
Zona G1 3_ Zone di Integrazione funzionale
Zona G2_ P archi urbani e verde attr ezzato
Zona G3_Zone sp eciali(militari…)
Zona G4.1_ Pi sta Aerop orto
Zona G4_ I nfrastrutture di interesse terri toriale
Zona G/C_J an a - PRG - I ntesa (*)
Zona D1 1_Zona Indu striale - Ambi to Consorzio
Industriale
Zona D1 2_Master Plan - Polo Nautico
0
3
3
3
3
3
0
0
-2
-2
-2
9
0
3
3
3
3
3
0
0
-2
-2
-2
9
Zona D2_Piano per gl i Insed iamenti Produttivi - PIP
Zona D3_Zona Arti gianale e Commerciale di interesse
local e
Zona D4_Area Commerciale per la grande
distribuzione
Zona D5_ Aree di riqu alificazione ambi entale
Zona S0_Servizi sociali misti
Zona S1_Ar ee per l' istru zione p rimaria
Zona S2_Ar ee per attrezzature di in teresse comune
Zona S3_Ar ee per spazi pubblici attrezzati a parco,
per il gioco e per il tempo libero
Zona S4_Ar ee per parcheggi
Zona E1_Ar ee caratterizzate da una produzione
ag ricola tipica e specializzata.,
Zona E2_Ar ee di primaria importanza p er la funzion e
ag ricolo – produttiva,
Zona E3_Ar ee caratterizzate da un elevato
frazionamento fondiar io;
Zona E4_Ar ee caratterizzate dalla presenza di
preesistenze insedi ati ve,
Zona E5_Ar ee margin ali per attività agricola
Zona H1_Aree di sedime del monumento e quelle
circostanti tali da co nsenti re l’integri tà e la tutela del
bene
Zona H2_
ar ea di rispetto 1_archeologica
ar ea di rispetto 2_p aesaggistica
ar ea di rispetto 3_p aesaggistica
ar ea di rispetto 5_cimiteriale
ar ea di rispetto 6_stradale
Somma
-5
0
3
3
3
3
3
0
0
-2
-2
-2
9
-2
-1
-2
-2
-2
-2
-2
-2
-2
0
0
-17
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
-1
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
-1
3
3
3
3
3
0
3
0
3
-2
3
-2
-1
-1
-2
-2
3
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
3
3
3
3
3
3
0
0
-1
-2
0
-1
-2
18
0
0
15
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
-2
0
-2
0
-1
0
-2
0
-2
0
-2
0
-1
0
-2
0
-2
0
-2
0
0
-18
0
0
0
0
0
0
?
-1
-2
-1
-2
-6
0
0
0
0
0
0
?
0
0
-1
-1
-2
0
0
0
0
0
0
?
0
0
-1
-1
-2
-1
3
-1
0
0
3
0
0
-1
0
-1
0
0
3
-1
-1
-2
-2
0
0
-1
-2
0
0
0
0
0
-1
-1
-1
0
-1
0
0
0
0
3
0
-1
-1
-1
0
-1
0
0
0
0
3
0
0
0
0
0
-1
0
0
0
0
0
0
0
3
0
0
0
3
-1
0
-2
-2
-2
-1
-1
-1
0
0
0
0
0
0
0
0
-2
-2
-2
-2
0
0
0
0
0
0
0
-2
-2
-2
-2
0
0
0
0
0
0
-2
-2
-2
-2
0
0
0
0
0
0
-2
-2
-2
-2
0
0
0
0
0
-2
-2
-2
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
-1
27
28
36
38
18
-6
0
-8
4
-4
-1
2
2
Effetto ambientale atteso sul complesso delle componenti ambientali dagli interventi del PUC
Turistico
Servizi generali
Produttivo
Servizi sociali
Zone agricole
Zone di t ut ela
DESTINAZIONI D'USO DEL TERRITORIO
R esidenziale
I NTERVENTI PREVISTI dal PUC
Somma
Qualità dell'aria
FATTORI E C OMPONENTI AMBIENTA LI
-0,45
IV
1,73
III
0,82
III
III
III
0,82
0,82
-1,55
IV
0,00
III
-0,09
IV
-0,18
IV
1,64
III
0,00
III
0,00
III
1,36
III
0,00
III
0,00
III
-1,64
IV
-0,55
IV
-0,18
IV
-0,18
IV
-0,73
IV
0,36
III
-0,36
IV
-0,09
IV
0,18
III
0,18
III
-6
-0,55
IV
-8
-0,73
IV
0
-8
-0,73
IV
0
-8
-0,73
IV
0
0
-8
-0,73
IV
-2
0
0
-8
-0,73
IV
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0,00
0
0,00
III
III
-17
-37
-46
-11
Effetto ambientale atteso dal l'attuazione degli interventi del PUC
INDICE NORMALIZZATO
-0, 02
0,59
0,61
0,78
0,83
0,39
-0,13
-0,37
-0,80
-1,00
FATTORE DI CUMU LABIL ITA' DELL'IMPATTO
1,5
1,5
1,5
2
2
1,5
1,5
2
2
2
1,5
INDICE DI IMPATTO
CLASSE DELL 'INDICE DI IMPATTO
-0,03
0,88
0,91
1,57
1,65
0,59
-0, 20
-0,74
-1,61
-2,00
-0,36
IV
IV
IV
IV
IV
IV
III
III
III
II I
III
-0, 24
77
Comune di Tortolì – VAS del PUC
Sintesi non Tecnica
5.7.3 CONCLUSIONI DELLA VALUTAZIONE
Gli esiti della valutazione effettuata, sintetizzata dalla matrice in fig. 15, portano alla
conclusione che gli interventi posti in essere nel PUC di Tortolì risultano essere
compatibili con l’insieme delle componenti ambientali considerate. In particolare su 46
interventi considerati, 22 risultano avere una compatibilità alta e i restanti 24
interventi una compatibilità media, così come indicate nella definizione delle classi di
compatibilità indicate in fig. 12. Considerando invece l’impatto dell’insieme degli
interventi proposti su ciascuna componente ambientale, l’esito della valutazione
ancora una volta risulta essere positivo: rispetto le 11 componenti ambientali
analizzate, per 6 di esse gli interventi risultano apportare degli impatti di tipo positivo,
e gli altri 6 impatti di tipo medio secondo le definizioni delle classi dell’indice di impatto
riportati in fig. 13.
Di seguito si riporta una sintesi dei ragionamenti seguiti per l’assegnazione dei
punteggi che hanno portato ai risultati di sopra enunciati.

Interventi di tipo Residenziale:
1) Zona A_Centro Storico
Il PUC ha introdotto la zona A che nel precedente PRG risultava non presente.
L’introduzione di questa area omogenea con le sue specifiche regole, ha portato il
valutatore ad assegnare un punteggio di tipo neutro (0), cioè nessuna differenza con
lo scenario “0”, relativamente alle componenti ambientali risorse idriche, rifiuti, suolo e
sottosuolo e energia. E’ stato assegnato invece un giudizio largamente positivo (-2)
alla tipologia di intervento in relazione alle componenti ambientali paesaggio e assetto
storico culturale, popolazione e salute, in quanto le norme che regolamentano questa
specifica area impongono la tutela del bene “centro storico” e migliorano la vivibilità
degli spazi pubblici, e aiutano per una maggiore fruizione del paesaggio.
Il punteggio (-2) è stato assegnato anche rispetto al fattore ambientale rumore per le
regole più restrittive applicate dal Piano di Zonizzazione acustica per questa specifica
area omogenea.
Il punteggio positivo (-1) è stato assegnato in relazione alle componenti ambientali
aria e cambiamenti climatici, e mobilità e trasporti. La spiegazione di questa decisione
sta soprattutto nell’introduzione della metropolitana leggera di superficie e nella
78
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Sintesi non Tecnica
localizzazione di un parcheggio al limite del centro storico che dovrebbe ridurre il
traffico e ciò porterebbe alla diminuzione delle quantità di gas serra emesse.
La categoria dell’indice di compatibilità ambientale ottenuta è la IV, compatibilità alta.
2) Zona B1_Edificato compatto di primo impianto
Relativamente all’area omogenea B1 non si denotano mutamenti rispetto lo scenario
iniziale “0”. L’impatto dell’intervento è stato giudicato neutro (punteggio assegnato 0)
in relazione a tutte le componenti ambientali considerate, fatta eccezione per il fattore
ambientale “energia”. Infatti le norme che regolamentano l’intero piano urbanistico e
quindi anche la zona B1, hanno recepito la normativa nazionale sul risparmio
energetico e impongono determinati accorgimenti per rispondere in maniera positiva
alle disposizioni della normativa energetica nazionale e regionale.
La categoria dell’indice di compatibilità ambientale ottenuta è la IV, compatibilità alta.
3) Zona B2_Tessuti in fase di saturazione
La zona B2 risulta immutata rispettoso scenario “0” (punteggio assegnato 0)
relativamente alle componenti ambientali qualità dell’aria, cambiamenti climatici,
rumore, risorse idriche, rifiuti, suolo e sottosuolo, mobilità e trasporti. E’ stato
assegnato invece un giudizio largamente positivo (-2) alla tipologia di intervento in
relazione alle componenti ambientali paesaggio e assetto storico culturale ed energia
in quanto la normativa specifica per quest’area omogenea ne comporta un notevole
miglioramento. Questa nuova condizione comporta anche un impatto di tipo positivo
(-1) sulla popolazione che può godere di una maggiore vivibilità degli spazi e di una
migliore fruizione dei paesaggi.
La categoria dell’indice di compatibilità ambientale ottenuta è la IV, compatibilità alta.
4)
Zona B3_Morfologia consolidata Arbatax
La definizione di una zona specifica B3 per Arbatax e, quindi delle sue regole
specifiche, ha portato il valutatore ad assegnare un giudizio altamente positivo (-2) in
relazione alle componenti ambientali paesaggio e assetto storico culturale, energia e
mobilità e trasporti (in questo caso il giudizio positivo è legato alla introduzione della
metropolitana di superficie che crea il collegamento fra Arbatax e Tortolì). E’ stato
assegnato un giudizio positivo (-1) in relazioni alle componenti ambientali aria,
cambiamenti climatici, rumore e popolazione e salute anche questo legato ai
cambiamenti nel sistema della mobilità locale e alle regole assegnate per quest’area.
79
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Sintesi non Tecnica
Si è optato, invece, per un punteggio neutro (0) per le componenti ambientali risorse
idriche, rifiuti e suolo e sottosuolo perché non si ritiene si apportino cambiamenti
rispetto lo scenario “0”.
La categoria dell’indice di compatibilità ambientale ottenuta è la IV, compatibilità alta
5) Zone C1_ Piani attuativi vigenti o approvati
Si ritiene non ci siano cambiamenti rispetto lo scenario “0” in relazione alle
componenti ambientali qualità dell’aria, risorse idriche, suolo e sottosuolo paesaggio e
assetto storico culturale (punteggio 0). Si tratta di aree già pianificate dal vecchio
PRG e quasi completate e il nuovo PUC non apporta cambiamenti rispetto la
pianificazione precedente.
Si ritiene invece che l’intervento comporti un impatto leggermente negativo (3) in
relazione alle componenti ambientali cambiamenti climatici, rumore e rifiuti perché il
completamento di tale aree prevede circa 900 nuovi abitanti insediabili con un
aumento, quindi, del carico antropico per l’area in oggetto.
La categoria dell’indice di compatibilità ambientale ottenuta è la III, compatibilità
media.
6) Zone C2_Ambiti da sottoporre a piani di riqualificazione
Si tratta di quelle aree del territorio in cui sono presenti tracce di urbanizzazione ma
sono prive, però, di piano attuativo.
Il valutatore ha assegnato dei valori positivi per questo intervento che ha imposto
regole certe che creano ordine in queste aree. In particolare si è optato per assegnare
il punteggio massimo (-2) in relazione alle componenti ambientali popolazione e salute
ed energia e il punteggio positivo (-1) per le componenti ambientali risorse idriche,
rifiuti, paesaggio e assetto storico culturale e mobilità e trasporti. Il punteggio neutro
(0), e quindi assenza di variazioni rispetto lo scenario “0” è stato riservato alle
componenti ambientali qualità dell’aria, cambiamenti climatici , rumore, suolo e
sottosuolo.
La categoria dell’indice di compatibilità ambientale ottenuta è la IV, compatibilità alta.
7) Zone C3_Nuove localizzazioni
E’ stato assegnato il punteggio largamente positivo (-2) per il fattore ambientale
energia (nuove regole secondo la normativa energetica nazionale e regionale), il
punteggio positivo (-1) per la componente mobilità e trasporti, per i cambiamenti in
80
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Sintesi non Tecnica
positivo che verranno apportati all’area, il punteggio neutro (0) per le componenti
qualità dell’aria, flora fauna e biodiversità, paesaggio e assetto storico culturale e
popolazione e salute perché si tratta di area di ricucitura del territorio, e punteggio
negativo (3), legato al nuovo carico antropico del territorio (circa 1000 nuovi abitanti
insediabili) per le componenti ambientali cambiamenti climatici, rumore, risorse
idriche, rifiuti, suolo e sottosuolo.
La categoria dell’indice di compatibilità ambientale ottenuta è la III, compatibilità
media.
8) Zone C4_ Jana-Intesa
Il punteggio (0), assenza di cambiamenti rispetto lo scenario iniziale “0”riguarda le
componenti ambientali aria e paesaggio e assetto storico culturale. Punteggi che
indicano un impatto leggermente negativo (3) sono stati assegnati relativamente alle
componenti ambientali cambiamenti climatici, rumore, risorse idriche, rifiuti e suolo e
sottosuolo, popolazione e salute e mobilità e trasporti perché aumenta il carico
antropico per l’area in oggetto. L’intervento risulta essere positivo in relazione alla
componente flora, fauna e biodiversità, perché la parte più sensibile del territorio
interessata dall’intervento risulta essere area di cessione per servizi pubblici e positivo
è ancora l’intervento relativamente alla componente energia per le nuove regole che
dovranno essere obbligatoriamente applicate.
La categoria dell’indice di compatibilità ambientale ottenuta è la III, compatibilità media.
9) Zone C5_ Ambiti rururbani a media densità
10) Zone C6_Ambiti rururbani a bassa densità
Le aree identificate come zone C5 e C6 sono localizzate in territori sensibili da un punto di
vista agricolo perché in essi ancora sono presenti gli storici “orti” di Tortolì. Il PUC
permette in queste aree una edificazione ma con regole molto restrittive in modo da
tutelare queste peculiarità del territorio. Il giudizio espresso per l’intervento in relazione
alle componenti ambientali qualità dell’aria, cambiamenti climatici, rumore, risorse idriche
comporta un punteggio di tipo neutro (0), in relazione alle componenti energia e mobilità
e trasporti si applicano dei punteggi altamente positivi perché rispettivamente si devono,
per l’energia, obbligatoriamente rispettare le nuove regole sul risparmio energetico dettate
dalla normativa nazionale e regionale mentre relativamente alla mobilità e ai trasporti si
hanno miglioramenti dovuti alla creazione delle bretelle di collegamento di queste aree con
81
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Sintesi non Tecnica
il resto del territorio di Tortolì. Si assegnano punteggi leggermente negativi (3) in relazione
alle componenti rifiuti, flora fauna e biodiversità, popolazione e salute per l’aumento del
carico antropico sull’area , valori di impatto negativi (5) (zone C5) e molto negativi (7)
(zone C6) in relazione alle componenti suolo e sottosuolo e paesaggio e assetto storico
culturale proprio per il consumo di suolo pregiato e per una parziale diminuzione della
tipologia di paesaggio storico per la città di Tortolì.
La categoria dell’indice di compatibilità ambientale ottenuta è la III, compatibilità media.

Interventi di tipo Turistico:
11) Zone F1_Interventi turistico-residenziali e turistico ricettivi (realizzati)
Si tratta di quelle aree a destinazione turistica completate in seguito a pianificazione
precedente. Si ritiene di assegnare punteggio neutro (0), assenza di mutamenti rispetto lo
scenario iniziale “0” per le componenti qualità dell’aria, risorse idriche, suolo e sottosuolo e
paesaggio e assetto storico culturale. Si assegnano punteggi positivi (-1) per la
componente popolazione e salute e mobilità
e molto positivi (-2) per la componente
energia. Si assegnano invece punteggi leggermente negativi (3) per le componenti
cambiamenti climatici, rumore e rifiuti.
La categoria dell’indice di compatibilità ambientale ottenuta è la III, compatibilità media
12) Zone F2_Nuovi ambiti (Integrazione con l'esistente)
Si tratta di aree di nuova pianificazione ma già compromesse
Punteggio di tipo neutro (0): qualità dell’aria e suolo e sottosuolo perché non ci sono
cambiamenti rispetto lo scenario iniziale “0”.
Punteggio di tipo positivo (-1) per flora e fauna e biodiversità perché la parte più sensibile
del territorio dovrebbe essere ceduta per servizi di tipo pubblico
Punteggio di tipo largamente positivo (-2) per popolazione e salute, ed energia per una
migliore vivibilità degli spazi e usufruibilità del paesaggio e per le nuove regole sull’energia
che dovranno obbligatoriamente essere applicate.
Punteggio leggermente negativo (3) per cambiamenti climatici, rumore, risorse idriche,
rifiuti, paesaggio e assetto storico culturale e mobilità e trasporti per l’aumento del carico
antropico.
La categoria dell’indice di compatibilità ambientale ottenuta è la III, compatibilità media
13) Zone F3_Campeggi
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Sintesi non Tecnica
Si tratta di aree pianificate da misure precedenti in cui già esistono dei campeggi. I
punteggi assegnati risultano per cui di tipo neutro (0) per le componenti qualità dell’aria,
cambiamenti climatici, rumore, energia e mobilità e trasporti, di tipo positivo (-1) per le
componenti suolo e sottosuolo, flora fauna e biodiversità e paesaggio e assetto storico
culturale per le nuove regole fissate dal PUC in coerenza anche di quanto indicato nel PPR,
di tipo largamente positivo (-2) per la popolazione e salute e quindi per il notevole
miglioramento di salubrità dell’area, di vivibilità degli spazi e di usufruibilità del paesaggio;
di tipo leggermente negativo (3) in relazione alle risorse idriche e ai rifiuti dovuti al carico
antropico sull’area.
La categoria dell’indice di compatibilità ambientale ottenuta è la III, compatibilità media
14) Zone F4_Ambiti turistici da programmare (Riqualificazione ambientale e
paesaggistica)
L’intervento in queste aree aree degradate a causa di una pianificazione assente e del
proliferarsi di una edificazione “spontanea” ha reso necessario la programmazione di
interventi di riqualificazione ambientale paesaggistica. L’intervento proposto ha lo scopo
proprio di aiutare nella difficile impresa di gestire queste aree problematiche. Il giudizio
proposto prevede valori altamente positivi (-2) in relazione alle componenti popolazione e
salute, energia e paesaggio e assetto storico e culturale, valori positivi (-1) in relazione alle
componenti rumore, risorse idriche, rifiuti, suolo e sottosuolo, flora fauna e biodiversità,
un punteggio neutro (0) in relazione alla qualità dell’aria e un punteggio leggermente
negativo (3) in relazione ai cambiamenti climatici e alla mobilità e i trasporti.
La categoria dell’indice di compatibilità ambientale ottenuta è la III, compatibilità media
15)
Jana
Punteggio neutro (0): qualità dell’aria, paesaggio e assetto storico e culturale
Punteggio largamente positivo (-2): energia
Punteggio leggermente negativo (3): cambiamenti climatici, rumore risorse idriche, rifiuti,
suolo e sottosuolo, flora fauna e biodiversità, mobilità e trasporti per l’aumento del carico
antropico.
La categoria dell’indice di compatibilità ambientale ottenuta è la III, compatibilità media

Interventi inerenti i servizi generali
16) Zona G1 1_ Di prevalente interesse pubblico
17) Zona G1 2 _Di prevalente interesse privato
83
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Sintesi non Tecnica
18) Zona G1 3_Zone di Integrazione funzionale
Si tratta di aree già pianificate secondo la stessa destinazione d’uso (servizi di tipo
generale) anche dallo strumento urbanistico precedente.
Punteggio neutro (0): qualità dell’aria, flora, fauna e biodiversità, paesaggio e assetto
storico e culturale
Punteggio largamente positivo (-2): popolazione e salute, energia, mobilità e trasporti.
Questi punteggi sono assegnati in virtù del miglioramento che queste componenti avranno
se applicate le nuove regole del PUC: vivibilità maggiore degli spazi, regole precise sul
risparmio energetico e nuova viabilità interna in queste aree che agevolerà il flusso di
traffico sia interno che esterno.
Punteggio leggermente negativo (3): cambiamenti climatici, rumore, risorse idriche, rifiuti,
suolo e sottosuolo.
Questi punteggi sono assegnati, invece in relazione all’aumento del carico antropico
nell’area.
La categoria dell’indice di compatibilità ambientale ottenuta è la III, compatibilità media
19)
Zona G2_ Parchi urbani e verde attrezzato
Si tratta delle aree che comprendono “La Sughereta” e la fascia di territorio che costeggia
lo stagno di Tortolì e che, nella pianificazione precedente era a tutti gli effetti area della
zona industriale. Il PUC, invece, ha “rubato” questa fascia di territorio alla zona industriale
e ha voluto creare un polmone verde per la città e una zona di servizi alla collettività con
finalità anche di tutela nei confronti dell’habitat dello stagno confinante. I punteggi
assegnati sono, per questo motivo positivi.
Punteggio neutro (0): energia, mobilità e trasporti
Punteggio largamente positivo (-2): qualità dell’aria, rumore, risorse idriche, rifiuti, suolo e
sottosuolo, flora fauna e biodiversità, popolazione e salute
Punteggio positivo (-1): cambiamenti climatici
La categoria dell’indice di compatibilità ambientale ottenuta è la IV, compatibilità alta.
20) Zona G3_Zone speciali(militari…)
Si tratta di aree già pianificate secondo la stessa destinazione d’uso dalla pianificazione
precedente. I punteggi assegnati sono , per tutte le componenti ambientali, di tipo neutro
(0) perché non si denotano differenze di rilievo dallo scenario iniziale “0”.
La categoria dell’indice di compatibilità ambientale ottenuta è la III, compatibilità media
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Sintesi non Tecnica
21) Zona G4.1_ Pista Aeroporto
Si tratta di aree già pianificate secondo la stessa destinazione d’uso dalla pianificazione
precedente. I punteggi assegnati sono , per quasi tutte le componenti ambientali, di tipo
neutro (0) perché non si denotano differenze di rilievo dallo scenario iniziale “0”. L’unica
differenza, che ha fatto propendere per un punteggio di tipo positivo (-1), riguarda la
scelta di diminuire l’area della pista e quindi un miglioramento nelle caratteristiche del
suolo e quindi della componente suolo e sottosuolo.
La categoria dell’indice di compatibilità ambientale ottenuta è la IV, compatibilità alta.
22) Zona G4_ Infrastrutture di interesse territoriale
Punteggio neutro (0): qualità dell’aria e cambiamenti climatici, , suolo e sottosuolo, flora
fauna e biodiversità
Punteggio largamente positivo (-2): qualità dell’aria, paesaggio e assetto storico culturale,
popolazione e salute, mobilità e trasporti
Punteggio positivo (-1): rumore, energia,
Punteggio leggermente negativo (3): risorse idriche, rifiuti,
La categoria dell’indice di compatibilità ambientale ottenuta è la IV, compatibilità alta.
23) Zona G/C_Jana - PRG - Intesa
Queste aree fanno parte del progetto Jana che comprende anche aree C4 e aree
a
destinazione turistica.
Punteggio neutro (0): qualità dell’aria e cambiamenti climatici
Punteggio largamente positivo (-2): energia
Il progetto Jana deve obbligatoriamente rispettare le nuove regole nergetiche che il PUC
recepisce dalla normativa nazionale e regionale
Punteggio positivo (-1):, popolazione e salute
Si prevede una vivibilità maggiore degli spazi da parte della popolazione locale e la
creazione di servizi pubblici destinati alla collettività.
Punteggio leggermente negativo (-3): rumore, risorse idriche, rifiuti, suolo e sottosuolo,
flora fauna e biodiversità, paesaggio e assetto storico culturale, mobilità e trasporti.
Si prevede un aumento del carico antropico sull’area e per diretta conseguenza su tutto il
territorio comunale.
La categoria dell’indice di compatibilità ambientale ottenuta è la III, compatibilità media

Interventi di tipo Industriale:
85
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Sintesi non Tecnica
24) Zona D1 1_Zona Industriale - Ambito Consorzio Industriale
Si tratta di aree già pianificate secondo la stessa destinazione d’uso dalla pianificazione
precedente. I punteggi assegnati sono , per tutte le componenti ambientali, di tipo neutro
(0) perché non si denotano differenze di rilievo dallo scenario iniziale “0”.
La categoria dell’indice di compatibilità ambientale ottenuta è la III, compatibilità media
25) Zona D1 2_Master Plan - Polo Nautico
Si è optato per assegnare un punteggio di tipo neutro (0) perché non esiste ancora un
progetto definito e definitivo circa le sorti di tali aree. Ciò che è certo è che attualmente
sono in corso operazioni di bonifica dell’area suddetta.
La categoria dell’indice di compatibilità ambientale ottenuta è la III, compatibilità media
26) Zona D2_Piano per gli Insediamenti Produttivi – PIP
E’ l’unica nuova area industriale inserita nel PUC.
Punteggio neutro (0): flora fauna e biodiversità, paesaggio e assetto storico culturale,
mobilità e trasporti Punteggio largamente positivo: energia
Punteggio positivo (-1):, popolazione e salute
Punteggio leggermente negativo (3): qualità dell’aria e cambiamenti climatici, rumore,
risorse idriche, rifiuti, suolo e sottosuolo.
La categoria dell’indice di compatibilità ambientale ottenuta è la III, compatibilità media
27) Zona D3_Zona Artigianale e Commerciale di interesse locale
28) Zona D4_Area Commerciale per la grande distribuzione
Si tratta di aree già pianificate secondo la stessa destinazione d’uso dalla pianificazione
precedente. I punteggi assegnati sono , per tutte le componenti ambientali, di tipo neutro
(0) perché non si denotano differenze di rilievo dallo scenario iniziale “0”.
La categoria dell’indice di compatibilità ambientale ottenuta è la III, compatibilità media
29) Zona D5_ Aree di riqualificazione ambientale
Si tratta dell’area ex-cava per la cui riqualificazione è stato bandito un concorso di idee. Il
progetto vincitore prevede la sistemazione della piazza in materiali naturali, adattandola
sia ad un utilizzo quotidiano e sia per grandi manifestazioni, sia musicali, sia teatrali.
Punteggio neutro (0): , mobilità e trasporti
86
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Sintesi non Tecnica
Punteggio largamente positivo (-2): qualità dell’aria e cambiamenti climatici, risorse
idriche, rifiuti, suolo e sottosuolo, paesaggio e assetto storico culturale, popolazione e
salute, energia
Punteggio positivo (-1): rumore, flora fauna e biodiversità,
La categoria dell’indice di compatibilità ambientale ottenuta è la IV, compatibilità alta.

Interventi inerenti i servizi sociali:
30) Zona S0_Servizi sociali misti
Si tratta di aree destinate a servizi sociali di tipo S3/S4.
I punteggi assegnati sono di tipo neutro (0) per quasi tutte le componenti ambientali ad
eccezione della componente relativa al paesaggio e all’assetto culturale (-1), migliorata
dalla presenza di nuove aree di tipo S3 , dalla componente popolazione e salute (-2) per
una migliore vivibilità degli spazi e usufruibilità dei paesaggi, e del fattore energia (-1) per
le nuove regole energetiche imposte.
La categoria dell’indice di compatibilità ambientale ottenuta è la IV, compatibilità alta.
31) Zona S1_Aree per l'istruzione primaria
32) Zona S2_Aree per attrezzature di interesse comune
Si tratta di aree già pianificate secondo la stessa destinazione d’uso dalla pianificazione
precedente. I punteggi assegnati sono , per quasi tutte le componenti ambientali, di tipo
neutro (0) perché non si denotano differenze di rilievo dallo scenario iniziale “0”. Le uniche
componenti ambientali per le quali si prevede un cambiamento in positivo (-1) sono l’
energia e mobilità e trasporti.
La categoria dell’indice di compatibilità ambientale ottenuta è la IV, compatibilità alta.
33) Zona S3_Aree per spazi pubblici attrezzati a parco, per il gioco e per il tempo
libero
Punteggio neutro (0): rumore, risorse idriche, flora fauna e biodiversità, energia,
Punteggio largamente positivo (-2): popolazione e salute,
Punteggio positivo (-1): qualità dell’aria e cambiamenti climatici, rifiuti, suolo e sottosuolo,
paesaggio e assetto storico culturale, mobilità e trasporti
La categoria dell’indice di compatibilità ambientale ottenuta è la IV, compatibilità alta.
34) Zona S4_Aree per parcheggi
Punteggio neutro (0): cambiamenti climatici, risorse idriche, rifiuti, suolo e sottosuolo,
energia,
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Sintesi non Tecnica
Punteggio largamente positivo (-2): popolazione e salute, mobilità e trasporti
Punteggio positivo (-1): e, paesaggio e assetto storico culturale,
Punteggio leggermente negativo (3): qualità dell’aria, rumore, flora fauna e biodiversità
La categoria dell’indice di compatibilità ambientale ottenuta è la III, compatibilità media

Interventi inerenti le zone agricole:
Con il PUC si è introdotta una suddivisione in sottozone più specifica seguendo i dettami
delle direttive agricole regionali. Il “pregio” della tipologia di suolo di ciascuna sottozona e
le regole specifiche che li contraddistinguono hanno portato ad assegnare i punteggi
seguenti:
35) Zona E1_Aree caratterizzate da una produzione agricola tipica e specializzata.
Punteggio neutro (0): qualità dell’aria, cambiamenti climatici, rumore, risorse idriche,
rifiuti, popolazione e salute, mobilità e trasporti
Punteggio positivo (-1): suolo e sottosuolo, flora fauna e biodiversità, paesaggio e assetto
storico culturale, energia,
La categoria dell’indice di compatibilità ambientale ottenuta è la IV, compatibilità alta.
36) Zona E2_Aree di primaria importanza per la funzione agricolo – produttiva
Punteggio neutro (0): qualità dell’aria, cambiamenti climatici, rumore, rifiuti, popolazione e
salute, mobilità e trasporti
Punteggio positivo (-1): suolo e sottosuolo, flora fauna e biodiversità, paesaggio e assetto
storico culturale, energia,
Punteggio leggermente negativo (3): risorse idriche,
La categoria dell’indice di compatibilità ambientale ottenuta è la IV, compatibilità alta.
37) Zona E3_Aree caratterizzate da un elevato frazionamento fondiario;
Punteggio neutro (0): qualità dell’aria, cambiamenti climatici, rumore, rifiuti, suolo e
sottosuolo, flora fauna e biodiversità, paesaggio e assetto storico culturale, popolazione e
salute, mobilità e trasporti
Punteggio positivo (-1): energia,
Punteggio leggermente negativo (3): risorse idriche,
La categoria dell’indice di compatibilità ambientale ottenuta è la III, compatibilità media
38) Zona E4_Aree caratterizzate dalla presenza di preesistenze insediative
88
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Sintesi non Tecnica
Punteggio neutro (0): qualità dell’aria, cambiamenti climatici, rumore, rifiuti, flora fauna e
biodiversità, , mobilità e trasporti
Punteggio positivo (-1): popolazione e salute, energia,
Punteggio largamente positivo (-2): paesaggio e assetto storico culturale,
Punteggio leggermente negativo (3): risorse idriche, suolo e sottosuolo,
La categoria dell’indice di compatibilità ambientale ottenuta è la III, compatibilità media
39) Zona E5_Aree marginali per attività agricola
Punteggio neutro (0): qualità dell’aria, cambiamenti climatici, rumore, risorse idriche,
rifiuti, energia, mobilità e trasporti
Punteggio positivo (-1): suolo e sottosuolo, popolazione e salute,
Punteggio largamente positivo (-2): flora fauna e biodiversità, paesaggio e assetto storico
culturale,
La categoria dell’indice di compatibilità ambientale ottenuta è la IV, compatibilità alta.

Interventi inerenti le zone di tutela:
La zona H risulta regolata da normativa specifica in relazione alla tipologia di bene
tutelato.
Per ciascun bene è stata creata una scheda di approfondimento che riporta anche la
normativa specifica in relazione al perimetro di tutela integrale, che coincide con la
perimetrazione della zona H, e in relazione al perimetro di tutela condizionata coincidente
con le fasce di rispetto
40) Zona H1_Aree di sedime del monumento e quelle circostanti tali da consentire
l’integrità e la tutela del bene
41) Zone H2_Aree individuate come beni paesaggistici
42) area di rispetto 1_archeologica
43) area di rispetto 2_paesaggistica
44) area di rispetto 3_paesaggistica
Punteggio neutro (0): qualità dell’aria, cambiamenti climatici, rumore, risorse idriche,
rifiuti, energia, mobilità e trasporti
Punteggio largamente positivo (-2): ): suolo e sottosuolo, flora fauna e biodiversità,
paesaggio e assetto storico culturale, popolazione e salute,
La categoria dell’indice di compatibilità ambientale ottenuta è la IV, compatibilità alta.
45)
area di rispetto 5_cimiteriale
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Sintesi non Tecnica
46) area di rispetto 6_stradale
Si assegnano punteggi di tipo neutro (0) per tutte le componenti ambientali perché non si
denotano mutamenti rispetto lo scenario iniziale “0”.
La categoria dell’indice di compatibilità ambientale ottenuta è la III, compatibilità media
5.8 MISURE PER IMPEDIRE, RIDURRE O MITIGARE IMPATTI
Di seguito vengono proposte alcune considerazioni per meglio chiarire gli aspetti
sensibili della tabella precedente e, laddove necessario, promuovere misure di
mitigazione degli impatti in coerenza con gli obiettivi del PUC.
a) SUOLO
Il PUC si è posto come obiettivo quello di garantire la tutela e la conservazione della
risorsa secondo i principi di sostenibilità, ovvero conservare e migliorare la qualità dei
suoli, al fine di garantire la sicurezza pubblica, una migliore gestione finalizzata allo
sviluppo socio economico da perseguire nel pieno rispetto dei principi di sostenibilità,
quali:
 Valorizzare le aree su cui insistono vincoli atti a garantire la sicurezza della
popolazione e la conservazione della risorsa suolo, considerando tali vincoli come
valida opportunità di sviluppo socio-economico, legata non all'edificabilità dei
luoghi, ma al loro fruire di tipo alternativo (turismo, qualità della vita...);
 Creare delle concrete condizioni favorevoli al fruire effettivo e
sostenibile dei
luoghi oggetto di tutela , attraverso una progettazione attenta in grado di
interpretare le esigenze egli stili di vita delle popolazioni locali, così da evitare la
realizzazione di ambienti completamente staccati dai contesti in cui si inseriscono.
 Utilizzo di indici molto bassi laddove l’esigenza di individuare nuove espansioni
coincide con l’esigenza di tutelare aree caratterizzate dalla presenza dei “giardini”
tradizionali;
 Rispetto delle limitazioni dovute alla capacità idrogeologica dei suoli.
b) ARIA/CLIMA
Una parte del territorio è localizzato all’interno della zona industriale attualmente
soggetta ad un Piano Regolatore Generale Industriale (PRGI).
90
Comune di Tortolì – VAS del PUC
Sintesi non Tecnica
In tali aree sono attualmente in atto azioni di riqualificazione e riconversione delle
attività per meglio integrarlo nel contesto economico del territorio e nel contesto
urbano di Arbatax. Essendo una zona industriale in fase di riconversione è presente
una minima emissione di inquinanti, principalmente polveri. Per una verifica puntuale
di questo impatto è necessario la messa in ripristino della centralina di rilevamento
localizzata in località Porto Frailis.
Ad ogni modo, come già detto, tutta l’area è soggetta ad interventi di riqualificazione
ambientale e urbana e alla riconversione di attività tecnologicamente avanzate. Il
Consorzio Industriale è l’ente preposto alla gestione di tale area e al controllo del
rispetto dei limiti di legge inerenti le emissioni di inquinanti.
c) ACQUA
Per quanto riguarda questo aspetto, si può scindere il discorso in due concetti: acqua
come risorsa naturale e acqua come risorsa vitale.
Per quanto riguarda la prima, sono presenti zone umide e stagni attualmente
riconosciuti anche come beni paesaggistici e di fatto tutelati e, nel caso dello stagno di
Orrì, anche introdotto nel sistema di gestione del SIC e attualmente accolto dal PUC.
Per quanto riguarda lo stagno di Tortolì, non è solo un bene paesaggistico ma anche
una realtà economica e culturale preservata e utilizzata con responsabilità dalla
comunità.
Per quanto concerne l’acqua come risorsa vitale, si ritiene fondamentale:
 La valorizzazione e la tutela qualitativa e quantitativa della risorsa idrica, con
particolare attenzione al contenimento dei consumi delle risorse idriche superficiali
e sotterranee;
 Promuovere azioni volte al contenimento dei consumi,incentivando la diffusione
delle tecnologie atte al riciclo dell'acqua, unitamente alla sensibilizzazione verso la
necessità di contenere e migliorare i consumi;
 Incentivare lo sviluppo di un sistema di gestione e controllo coordinato, capace di
organizzare le informazioni relative ai consumi e alla qualità della risorsa al fine di
costituire un quadro globale e completo relativo alla tematica acqua.
d) RIFIUTI SOLIDI
91
Comune di Tortolì – VAS del PUC
Sintesi non Tecnica
Nella ricerca della sostenibilità ecologica di un territorio, risulta importante ridurre la
quantità di rifiuti indifferenziati, e quindi ridurre il conferimento a discarica ai soli rifiuti
che non siano recuperabili o riconvertibili in energia. Anche in considerazione del fatto
che Tortolì sembra avere un efficiente sistema di raccolta differenziata è necessario
sempre più:
 Razionalizzare il ciclo di vita dei prodotti;
 Incentivare comportamenti di contenimento della produzione di rifiuti.
e) ASSETTO TERRITORIALE E SOCIO-ECONOMICO
L’impegno di viabilità locale da parte del traffico indotto e il relativo aumento del
traffico indotto, sono delle normali conseguenze del raggiungimento dell’obiettivo
socio-economico.
Il PUC infatti si propone di incentivare lo sviluppo socio-economico attraverso la
valorizzazione, implementazione e corretta gestione delle caratteristiche naturali e
delle dotazioni infrastrutturali specifiche del territorio, nel pieno rispetto dei principi di
sostenibilità. In primis, la valorizzazione di Tortolì quale centro di scambio intermodale
a scala provinciale e regionale attraverso diverse azioni:
 Attuazione del Piano dei Trasporti per la gestione della viabilità, che tra le azioni ha
individuato
delle
arterie
alternative
al
traffico
veicolare
interno
per
il
raggiungimento dei punti strategici del territorio;
 Potenziamento della rete di collegamenti che metta in stretta relazione le principali
infrastrutture presenti nel territorio: stazione ferroviaria, stazione dei pullman,
porto, aeroporto, s.s.125..., anche in relazione con l'area vasta e il territorio
regionale;
 Creazione del centro intermodale gomma-ferro;
 Riqualificazione delle principali vie di accesso alla città di Tortolì.
5.9 MONITORAGGIO
La strutturazione del
Programma di Monitoraggio di un Piano è finalizzata alla
organizzazione, gestione e verifica degli effetti e delle evoluzioni che le scelte
risolutive del Piano monitorato provocano nel tempo. Esso costituisce una pratica
92
Comune di Tortolì – VAS del PUC
Sintesi non Tecnica
innovativa estremamente utile al fine di intervenire prontamente con azioni correttive
sul Piano, laddove esse si rendessero necessarie.
Il Monitoraggio si compone di tre momenti principali:
 Individuazione degli indicatori idonei alla descrizione delle fenomenologie legate al
raggiungimento degli obiettivi del Piano;
 Impostazione delle priorità di attuazione degli obiettivi di cui sopra;
 Elaborazione periodica di report capaci di analizzare le informazioni riportate dagli
indicatori, al fine di individuare eventuali situazioni di criticità, trend contrari
rispetto alle aspettative del Piano, così da poter procedere verso l'elaborazione di
azioni di mitigazione immediate.
Di seguito viene fatta la schematizzazione dell'intero processo di monitoraggio,
attraverso
l'individuazione
di
fasi,
successivamente
sequenziali,
ciascuna
rappresentativa di uno step fondamentale per la corretta strutturazione del
programma di monitoraggio.
 Individuazione del modello di riferimento
 Individuazione degli indicatori
 Individuazione degli obiettivi primari
 Raccolta dei dati
 Elaborazione periodica del report
5.9.1 1. INDIVIDUAZIONE DEL MODELLO DI RIFERIMENTO
Questa prima fase informativa, consiste in una attività di ricerca attraverso la quale
individuare i Modelli di indicatori finalizzati al monitoraggio dell'andamento dei
fenomeni legati all'ambiente, elaborati in ambiti Europei.
I modelli di riferimento costituiscono una struttura finalizzata alla organizzazione degli
indicatori in diverse tipologie, in grado di descrivere, nel complesso, le attività umane
e gli effetti da esse causate sull'ambiente, e nello specifico, i fenomeni legati
all'attuarsi del Piano oggetto di Monitoraggio. Il modello scelto per monitorare il piano
di Tortolì è il Modello PSR. Il modello PSR è un modello di indicatori ambientali
sviluppati dall'OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, in
inglese OECD), che, da sempre impegnato nel campo dello sviluppo degli indicatori
ambientali, nel 2004 ha pubblicato il primo set di Indicatori Ambientali Chiave: “OECD
93
Comune di Tortolì – VAS del PUC
Sintesi non Tecnica
(Organisation for Economic Cooperation and Development) key environment
indicators”.
Gli Indicatori chiave, sono stati organizzati all'interno del Modello PSR secondo tre
tipologie: Indicatori di Pressione - Stato - Risposta, che corrispondono ai tre momenti
principali attraverso i quali i fenomeni legati all'attività dell'uomo sull'ambiente
possono essere descritti.
Il Modello è stato impostato secondo la seguente lettura: lo svolgersi delle diverse
attività umane costituisce elemento di pressione sull'ambiente, che nel suo
manifestarsi ne determina un cambiamento di stato. Il modificarsi dello stato
dell'ambiente richiede delle risposte, rappresentate da azioni da intraprendere al fine
di ridurre le pressioni sullo stesso.
Gli indicatori chiave sono stati selezionati, come detto, dal core set di indicatori
dell'OCSE in funzione della rispondenza ai seguenti criteri di scelta:
 la loro rappresentatività rispetto alle tamatiche ambientali quali inquinamento,
sfruttamento delle risorse naturali…ecc,
 la loro capacità analitica e rappresentativa,
 la loro effettiva misurabilità.
Il Core set di indicatori dai quali sono stati selezionati quelli chiave nella strutturazione del
modello PSR dell'OCSE rappresenta un insieme di indicatori base legati alle specificità dei
luoghi e dei fenomeni oggetto di indagine, finalizzato alla verifica dei progressi delle
fenomenologie di carattere ambientale e al fornire una misura del decuplicarsi delle
pressioni ambientali derivanti dalla crescita economica. L'elaborazione dell'insieme di
indicatori di base è stato realizzato per fornire supporto agli stati membri dell'OCSE nella
redazione dei report periodici, nei processi di pianificazione, nell'individuazione delle
priorità di intervento delle politiche e del raggiungimento di obiettivi prefissati, nella
determinazione dei budget di spesa, e nelle valutazioni ambientali. Per ulteriori
approfondimenti si rimanda alla bibliografia di settore.
2. INDICATORI PER IL MONITORAGGIO
Di seguito si procede con l'individuazione degli indicatori che avranno il compito di
monitorare le evoluzioni del Piano legate ai tre assetti in funzione degli obiettivi. Gli
Indicatori, sono divisi secondo i tre assetti Insediativo, Ambientale e Storico Culturale.
94
Comune di Tortolì – VAS del PUC
Sintesi non Tecnica
Gli indicatori individuati sono stati classificati secondo il Modello OCSE PSR – Indicatori
di Pressione – Stato – Risposta. Secondo tale modello, le risposte scelte dal Piano
dovranno ridurre le pressioni e migliorare lo stato dell'ambiente. Conseguentemente,
affinché il Piano raggiunga nel tempo stabilito gli obiettivi prefissati minimizzando gli
impatti negativi sull'ambiente, sarà necessario il verificarsi di andamenti decrescenti
dei valori corrispondenti agli
indicatori
di pressione (P), con
conseguente
miglioramento dei valori degli indicatori di stato (S) e di risposta (R).
5.9.1.1 INDICATORI PER IL MONITORAGGIO DELL’ASSETTO AMBIENTALE
OBIETTIVO
N.
1
2
3
4
5
ARIA
6
7
8
9
INDICATORE
UNITÀ
TIPO
Numero e luogo
P
µg/m3
S
Numero e luogo
P
µg/m3
S
Numero e luogo
P
Concentrazione di NOx
µg/m3
S
Concentrazione di PM10
µg/m3
S
Concentrazione di O3
µg/m3
S
Concentrazione di C 6H6
µg/m3
S
Punti di emissione di CO
Concentrazione di CO
Punti di emissione di SO2
Concentrazione di SO2
Punti di emissione di NOx
Numero e validità
10
Efficienza delle centraline di rilevamento
rapporti di
R
rilevamento
ACQUA
11
12
13
Fabbisogno idrico per uso civile
M3
P
Fabbisogno idrico per uso irriguo
M3
P
Fabbisogno idrico per uso industriale
M3
P
M3
P
Volumi di risorsa immessi in rete
M3
S
Volumi di risorsa riciclata
m3
R
Valori % e m3
S
Fabbisogni idrici nei periodi di maggior carico (luglio14
15
16
agosto)
Variazione dei volumi d’acqua immessi in rete nei periodi
17
di maggior carico (luglio-agosto)
95
Comune di Tortolì – VAS del PUC
Sintesi non Tecnica
Carichi potenziali di BOD da attività civili
t/a
S
Carichi potenziali di BOD da attività industriali
t/a
S
Carichi potenziali di COD da attività civili
t/a
S
Carichi potenziali di COD da attività industriali
t/a
S
Carichi potenziali di azoto da attività civili
t/a
S
23
Carichi potenziali di azoto da attività industriali
t/a
S
24
Carichi potenziali di fosforo da attività civili
t/a
S
25
Carichi potenziali di fosforo da attività industriali
t/a
S
Tipologia
R
18
19
20
21
22
26
Trattamenti degli Impianti di depurazione
Efficienza
27
degli
Impianti
di
depurazione:
carico
di
Tipo di inquinante e
R
inquinanti abbattuti)
Quantità (t/a)
28
Capacità di carico max degli impianti di depurazione
t/a
S
29
Produzione di rifiuti urbani
t/a
P
30
Raccolta differenziata
%
R
31
Rifiuti differenziati per frazione merceologica
t/a
R
32
Rifiuti destinati ad impianti di smaltimento
t/a
S
33
Rifiuti destinati ad impianti di recupero
t/a
R
%
S
%
S
%
S
%
S
Km2
R
Km2
R
RIFIUTI
QUALITÀ DEL
SUOLO
CONSERVARE E
MIGLIORARE LA
QUALITÀ DEI
SUOLI, AL FINE
DI GARANTIRE
LA SICUREZZA
PUBBLICA, UNA
MIGLIORE
GESTIONE
FINALIZZATA
ALLO SVILUPPO
SOCIO
ECONOMICO DA
PERSEGUIRE NEL
PIENO RISPETTO
DEI PRINCIPI DI
SOSTENIBILITÀ.
Superficie
34
urbanizzata:
rapporto
tra
la
superficie
appartenente alla classe delle aree artificiali e la superficie
comunale.
Superficie agricola: rapporto tra la superficie appartenente
35
alla classe delle aree agricole e la superficie comunale.
Superficie occupata da boschi e aree seminaturali:
36
rapporto tra la superficie appartenente alla classe delle
aree boschive e seminaturali e la superficie comunale.
Superficie destinata a verde urbano: rapporto tra la
37
superficie destinata a verde urbano e la popolazione
residente
Aree riclassificate in relazione alla pericolosità idraulica in
38
seguito ad interventi di messa in sicurezza delle aree a
rischio.
Aree riclassificate in relazione alla pericolosità di rischio
39
frana in seguito ad interventi di messa in sicurezza delle
aree a rischio.
96
Comune di Tortolì – VAS del PUC
Variazione di superficie di aree classificate a pericolosità
40
%
R
%
R
Interventi di bonifica di siti inquinati
Km2
R
Superficie Agricola Utilizzabile (SAU)
Ha
S
Utilizzo di fertilizzanti minerali (N,P,K)
Q
P
Superfici totali percorse da incendi
Ha
P
Siti interessati da interventi volti alla valorizzazione
n° e identificazione
R
Messa in opera degli interventi previsti dal PUC e dal
Tipologia e superfici
idraulica
Variazione di superficie di aree classificate a pericolosità
41
di frana
42
43
44
45
46
47
Valorizzazione
e Tutela Aree
Protette
48
Piano di gestione per la valorizzazione
Variazione delle superfici degli habitat tutelati
Variazione del numero di esemplari delle specie
49
faunistiche tutelate
Variazione de numero di esemplari di specie flogistiche
50
tutelate
Eventuale presenza di nuove specie faunistiche e
51
Tutela
52
Costiero
floristiche
Arretramento della linea di costa
Qualità delle acque di balneazione
Ambiente
53
(valutazione effettuata sulla base della lettura dei dati
analitici di campionamento)
Valorizzazione
e tutela delle
Attuazione di interventi di tutela e valorizzazione del
54
Sintesi non Tecnica
parco ambientale
interessate
R
%
R
%
R
%
R
Tipologia e
rappresentatività
m.
R
S
Scarsa /buona
S
/ottima
Tipologia di
interventi
R
zone umide
Valorizzazione
e
Superficie interessata da interventi di riqualificazione
55
ambientale
56
Azioni di valorizzazione delle attività agricole locali
57
Aziende certificate Ecolabel
ha
R
Tipologia
R
n°
R
n°
R
riqualificazione
del fronte
mare;
Sistema
Agricolo.
Sviluppo,
valorizzazione
e tutela del
sistema
58
Procedure in corso per la certificazione delle aziende
agricole
97
Comune di Tortolì – VAS del PUC
Sintesi non Tecnica
agricolo nel
rispetto dei
Tipologia di prodotto
59
Prodotti certiificati
Tipologia di
principi di
R
riconoscimento
sostenibilità
60
Produzione agricola
Kg/anno
S
61
Consumo locale di prodotti locali
Kg/anno
S
62
Consumo extra locale dei prodotti
Kg/anno
S
5.9.1.2 INDICATORI
PER
IL
MONITORAGGIO
DELL’ASSETTO
STORICO-
CULTURALE
OBIETTIVO
N.
INDICATORE
UNITÀ
TIPO
Si/No
Tutela e
valorizzazione
63
Applicazione della normativa specifica di ciascun bene.
dei beni storico
Tempi di
R
applicazione
culturali
Tipologia
64
Azioni di valorizzazione dei beni storico-culturali
R
Effetti
Valorizzazione
65
Beni come attrazione per i turisti
66
Finanziamenti pubblici per la tutela e la valorizzazione.
67
Edifici che necessitano di interventi
68
Concessioni edilizie rilasciate in zona A
69
Coerenza degli interventi con le indicazioni del PP
70
Tempi di azione/reazione in caso di verifica di abusi
n° di
visitatori/mese
R
dei siti
archeologici
Riqualificazione
€/ bene
R
N°
P
N° e Tipologia di
intervento
R
urbanistica del
centro storico
Coerente/Non
coerente
N° giorni
R
R
5.9.1.3 INDICATORI PER IL MONITORAGGIO DELL’ASSETTO INSEDIATIVO
OBIETTIVO
N.
Riqualificazione
71
architettonica e
urbanistica
72
INDICATORE
Superficie totale aree di riqualificazione urbanistica
UNITÀ
TIPO
Mq
P
Mq
R
Superficie delle zone di riqualificazione urbanistica
compresa in Piani di Attuazione
98
Comune di Tortolì – VAS del PUC
dell'aggregato
finalizzato ad
Sintesi non Tecnica
Percentuale aree riqualificate (es. cave, discarica, aree
73
ottenere un
industriali dismesse...) rispetto alla totalità delle aree
%
R
Tipologia
R
Superficie destinata ad uso agricolo
Mq
R
Superficie tutelata
Mq
R
Superficie Urbanizzata rispetto alla superficie territoriale
%
P
Tempi ed esiti
R
Superficie totale delle aree dimesse
Mq
S
Sup. delle aree dismesse recuperate
Mq
R
Dotazione secondo PUC, degli standards urbanistici
(ripartito per tipologia di servizio: S1, S2, S3, S4)
Mq/ab
R
Dotazione effettiva di servizi sociali nelle diverse parti di
territorio
Mq/ab
S
Superfici zone S da attuare
Mq
P
Superfici zone G da attuare
Mq
P
Tipologia
S
Tipologia
R
Tempi e risultati
R
mq
R
%
R
n.
S
degradate
sistema
compatto ed
74
Azioni per la riqualificazione
omogeneo.
Contenimento
del
consumo di
suolo
75
76
77
Qualità del
suolo.
Conservare e
migliorare la
qualità dei suoli,
al fine di
garantire la
sicurezza
pubblica, una
migliore
gestione
finalizzata allo
sviluppo socio
economico da
perseguire nel
pieno rispetto
dei principi di
sostenibilità.
Servizi.
Assicurare
un’adeguata
dotazione e
accessibilità ai
servizi e alle
infrastrutture,
con riferimento
sia al contesto
locale, che al
ruolo di
centralità di
Tortolì
nell’ambito
comunale e
provinciale;
78
79
80
81
82
83
84
85
86
Valorizzazione di
Tortolì quale
centro di
scambio
intermodale a
scala provinciale
e regionale
(porto,
aeroporto,
intermodale
ferro-gomma);
87
88
89
90
91
92
Attuazione delle nuove zone di espansione
Servizi generali presenti nel territorio
-
Variazione dei servizi offerti in relazione a
cambiamenti nelle grandi infrastrutture del
territorio
Attuazione delle nuove direttive del Piano del Traffico
Superficie dedicata ai servizi di pertinenza del centro di
scambio intermodale
Superficie dei parcheggi di interscambio realizzati rispetto
a quella prevista
Numero parcheggi custoditi bici/ n. partenze dalle
stazioni di scambio
Variazione del numero di partenze dalle stazioni di
scambio
%
S
Residenti entro 300m dalla fermata di trasporto pubblico
ab.
S
Attuazione delle direttive del Piano del Traffico
Tempi e risultati
R
99
Comune di Tortolì – VAS del PUC
93
Turismo.
Potenziamento
della risorsa
turistica
diversificata,
secondo criteri
di sostenibilità
ambientale.
94
95
96
Sintesi non Tecnica
N. totale posti letto
n.
S
N. strutture ricettive presenti suddivise per categorie
(alberghi, B&B, campeggi etc.)
n.
S
n./mese
S
gg.
S
Tipologia
R
Tipologia e
estensione
dell’offerta
R
Arrivi e presenze mensili
Durata media di permanenza
97
Offerte turistiche diversificate rispetto al turismo
balneare
98
Inserimento dell’offerta turistica in pacchetti a livello
nazionale e internazionale
100
Comune di Tortolì – VAS del PUC
Sintesi non Tecnica
5.9.1.4 INDICATORI PER IL MONITORAGGIO DELL’ASSETTO SOCIOECONOMICO
OBIETTIVO
N.
UNITÀ
TIPO
Variazione della popolazione residente
%/anno
R
100
Popolazione fluttuante
N°/anno
R
101
Popolazione attiva
%
S
102
Popolazione disoccupata
%
S
103
PIL procapite medio
n.
S
104
N. totale delle imprese attive per settore
n.
S
105
Aree produttive attuate/totale aree produttive previste
%
R
99
Sviluppo
Economico
INDICATORE
Servizi offerti e
106
Azienda sanitaria locale: organizzazione
temi di
soddisfacimento
R
richieste
Sviluppo socio-
107
Servizi desinati alla popolazione anziana
108
Servizi destinati alla popolazione giovane
culturale
Offerta di servizi culturali e ludici
109
Qualità della
Verde Urbano fruibile
111
Aree verdi effettive
113
efficienza
Tipologia ed
efficienza
Tipologia e
frequenza
110
112
Tipologia ed
Superficie complessiva dei grandi parchi territoriali
extraurbani
Mq Superficie Lorda di Pavimento di edilizia
convenzionata/mq SLP edilizia residenziale
R
R
R
mq/abi tante
R
ha
S
ha
R
%
R
vita
114
N. alloggi edilizia residenziale pubblica
n.
S
115
N. alloggi a canone sostenibile
n.
S
116
Mq alloggi Edilizia Residenziale Pubblica
mq
S
€/mq
S
117
Costo medio dell'acquisto di edifici residenziali in
Tortolì e di locazione
101
Comune di Tortolì – VAS del PUC
Sintesi non Tecnica
5.9.2 RACCOLTA DEI DATI
Nel
momento
immediatamente
successivo
all'approvazione
del
Piano,
l'Amministrazione provvederà, attraverso la raccolta dei dati relativi agli indicatori
scelti, a costruire la “situazione zero” con la conseguente elaborazione del primo
rapporto di monitoraggio, il “Rapporto Zero”, al fine di costituire il punto di riferimento
rispetto al quale, attraverso l'elaborazione dei report successivi, poter valutare nel
tempo l'evoluzione dello stato dell'ambiente e le prestazioni delle strategie di Piano. La
Redazione del Rapporto Zero ha anche l'ulteriore fondamentale funzione di mettere in
evidenza le criticità del sistema di indicatori individuato. Tale sistema, potrà, nel
tempo essere modificato e aggiornato qualora emergessero nuove esigenze o si
rivelasse particolarmente difficoltoso reperire i dati relativi. L'elaborazione del
Rapporto Zero costituirà inoltre il punto di riferimento verso il quale effettuare i
confronti dei futuri piani. Il PUC di Tortolì, infatti, non ha potuto procedere con la
dettagliata comparazione verso l'opzione zero, proprio per la mancanza di dati
congruenti.
5.9.3 ELABORAZIONE PERIODICA REPORT DI MONITORAGGIO.
L'elaborazione del Rapporto di Monitoraggio si compone di diverse fasi:
 Obiettivi e finalità specifiche del monitoraggio: a cosa serve, a chi è rivolto, quali
procedure, strumenti di comunicazione, quali scelte tecniche, quali risorse
finanziarie e professionali impiegare…ecc.
 Strutturazione e implementazione del sistema di monitoraggio: determinazione del
sistema di monitoraggio nei suoi particolari, con procedure/responsabilità
specifiche nella raccolta dei dati ed un grado di dettaglio appropriato secondo la
situazione e le finalità. Recuperare tutti i dati necessari e procedere verso una
messa a punto graduale del sistema di monitoraggio, spesso per approssimazioni e
sperimentazioni successive.
 Elaborazione dei dati derivanti dal monitoraggio e loro valutazione: Elaborazione
dei dati e redazione della valutazione specifica, incrociando i vari strumenti di
valutazione che si è scelto di utilizzare, per giungere comunque a considerazioni di
sintesi chiare ed utilizzabili dall'Ufficio di Piano e dalla parte politica.
102
Comune di Tortolì – VAS del PUC
Sintesi non Tecnica
 Emissione del Report periodico: Comunicazione dei risultati. I dati e le valutazioni
effettuate vengono presentate secondo modalità che tengano conto dei destinatari
cui i reports sono rivolti (tecnici interni, comuni, assessorati, giunta., consiglio...). I
reports possono essere elaborati a scadenze più brevi ed essere maggiormente
semplificati, oppure più completi ed elaborati a scadenze più lunghe.
L'Amministrazione, di concerto con i tecnici preposti, durante l'elaborazione del
Rapporto Zero, stabilirà le modalità di redazione dei successivi reports di
monitoraggio.
103
Comune di Tortolì – VAS del PUC
Sintesi non Tecnica
6 ALLEGATI AL RAPPORTO AMBIENTALE
ALLEGATO 1 - RELAZIONE PRELIMINARE DI SCOPING
Vedasi documento allegato
ALLEGATO2 – RELAZIONE DI SCOPING
Vedasi documento allegato
ALLEGATO 3 – STUDIO DI INCIDENZA
Vedasi documento allegato
ALLEGATO 3 BIS – – INTEGRAZIONI ALLO STUDIO DI INCIDENZA
AMBIENTALE (RELAZIONE E TAVOLE PDF)
ALLEGATO 4 - SINTESI NON TECNICA
Vedasi documento allegato
104