Allegato 4_Sintesi non Tecnica
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Allegato 4_Sintesi non Tecnica
Comune di Tortolì Provincia dell’Ogliastra PIANO URBANISTICO COMUNALE IN ADEGUAMENTO AL PIANO PAESAGGISTICO REGIONALE E AL PIANO DI ASSETTO IDROGEOLOGICO Sindaco Domenico Lerede Assessore al Urbanistica, Gestione del Patrimonio, Beni Demaniali e Archeologici, Parchi e Informatizzazione Gianpaolo Massimo Cannas COORDINAMENTO SCIENTIFICO Ing. Matteo Simbula COORDINAMENTO OPERATIVO DELL'UFFICIO DEL PIANO Area Governo del Territorio e Urbanistica Ing. Mauro Cerina COMPONENTI UFFICIO DEL PIANO Area Governo del Territorio - Lavori Pubblici Area Edilizia Privata e S.U.A.P. Ing. Giovanni Piroddi Ing. Bonaria Mura Assetto Ambientale Assetto Geoambientale For. Giam Battista Mulas Geol. Roberto Catignani For. Luciano Murgia Geol. Marco Marcato Assetto Insediativo Assetto storico culturale Architettonico Ing. Simone Corda Arch. Miriam Loi Analisi della struttura insediativa e GIS Assetto storico culturale Archeologico Ing. Yuri Iannuzzi Archeol. M. Giuseppina Cabras Ing. Matteo Simbula Rilievi: Geom. Benedetto Cantelmi Normativa e ambito costiero Collaboratore interno Ufficio del Piano Ing. Fulvio Pisu Geom. Patrizia Pistis Studio di Compatibilità Idraulico Ing. Italo Frau Geol. Roberto Catignani VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA VALUTAZIONE DI INCIDENZA Università degli studi di Cagliari Dipartimento di Ingegneria civile, ambientale e architettura Coordinamento scientifico Responsabile per la VAS Prof. Ing. Paolo Giuseppe Mura Ing. Alessia Figus ALLEGATO 4 del RAPPORTO AMBIENTALE Ottobre 2012 Sintesi non tecnica Fase 2 Comune di Tortolì – VAS del PUC Sintesi non Tecnica INDICE PREMESSA............................................................................................................................. 4 1 LA VALUTAZIONE AMBIENTALE E I PROCESSI DI PIANIFICAZIONE DEL TERRITORIO 4 2 ASPETTI GIURIDICO – NORMATIVI.............................................................................. 4 3 4 2.1 LA VAS E LA NORMATIVA COMUNITARIA.................................................................. 5 2.2 LA VAS E LA NORMATIVA NAZIONALE ...................................................................... 5 2.3 LA VAS E LA NORMATIVA REGIONALE ...................................................................... 6 LA VAS: TEORIA E PRATICA .......................................................................................... 7 3.1 VIA E VAS: ASPETTI DI INTERFACCIA METODOLOGICA ............................................ 8 3.2 LA VAS: ASPETTI SALIENTI ..................................................................................... 9 3.2.1 IL RAPPORTO AMBIENTALE 3.2.2 LA PARTECIPAZIONE PUBBLICA ALLE DECISIONI 11 3.2.3 IL MONITORAGGIO 11 IL PIANO URBANISTICO E LA VAS: APPROCCIO METODOLOGICO.............................12 4.1 5 9 PARTECIPAZIONE E CONSULTAZIONE NELLA VAS DEL PUC DI TORTOLÌ.................... 13 4.1.1 IL DOCUMENTO DI PRESCOPING 14 4.1.2 IL DOCUMENTO DI SCOPING 15 4.1.3 OSSERVAZIONI DELLE AUTORITÀ AMBIENTALI 16 IL RAPPORTO AMBIENTALE PER LA VAS DEL PUC DI TORTOLÌ .................................16 5.1 ILLUSTRAZIONE DEI CONTENUTI, DEGLI OBIETTIVI PRINCIPALI DEL PUC ................ 16 5.2 CRITERI DI SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE............................................................... 23 5.3 CONFORMITÀ CON I VIGENTI PIANI E PROGRAMMI TERRITORIALI ED AMBIENTALI SOVRAORDINATI ................................................................................................. 28 5.3.1 COERENZA CON IL PIANO PAESAGGISTICO REGIONALE 30 5.3.2 COERENZA CON IL PIANO DI ASSETTO IDROGEOLOGICO (PAI) 32 5.3.3 COERENZA CON IL PIANO FORESTALE AMBIENTALE REGIONALE 33 5.3.4 COERENZA CON IL PIANO ENERGETICO AMBIENTALE REGIONALE 33 5.3.5 COERENZA CON IL PIANO REGIONALE DI SVILUPPO TURISTICO SOSTENIBILE (PRSTS) 33 5.3.6 COERENZA CON IL PIANO REGIONALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI 35 5.3.7 COERENZA CON IL PIANO DI GESTIONE DELL’AREA SIC “LIDO DI ORRÌ” 35 5.3.8 COERENZA CON IL PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE 35 5.4 CONFORMITÀ CON I VIGENTI PIANI E PROGRAMMI TERRITORIALI ED AMBIENTALI SOTTORDINATI ................................................................................................... 36 5.4.1 COERENZA CON IL PIANO DI ZONIZZAZIONE ACUSTICA 36 5.4.2 COERENZA CON IL PIANO PARTICOLAREGGIATO DEL CENTRO STORICO 36 5.4.3 COERENZA CON IL PIANO URBANISTICO DEL TRAFFICO 37 5.4.4 COERENZA CON IL PIANO DEI LITORALI 37 5.4.5 COERENZA CON IL PIANO DEL COMMERCIO 37 2 Comune di Tortolì – VAS del PUC 5.5 STATO ATTUALE DELL’AMBIENTE E SUA PROBABILE EVOLUZIONE SENZA ATTUAZIONE DI PIANO ........................................................................................ 38 5.5.1 CARATTERIZZAZZIONE TERRITORIALE 38 5.5.2 ASSETTO AMBIENTALE 39 5.5.3 ASSETTO STORICO CULTURALE 48 5.5.4 ASSETTO INSEDIATIVO 55 5.6 VINCA DEL SIC “LIDO DI ORRI’” ............................................................................ 69 5.7 POSSIBILI IMPATTI .............................................................................................. 71 5.7.1 LA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE APPLICATA 72 5.7.2 LA MATRICE DI VALUTAZIONE DEL PUC DI TORTOLÌ 73 5.7.3 CONCLUSIONI DELLA VALUTAZIONE 78 5.8 MISURE PER IMPEDIRE, RIDURRE O MITIGARE IMPATTI ......................................... 90 5.9 MONITORAGGIO .................................................................................................. 92 5.9.1 6 Sintesi non Tecnica 1. INDIVIDUAZIONE DEL MODELLO DI RIFERIMENTO 93 5.9.1.1 INDICATORI PER IL MONITORAGGIO DELL’ASSETTO AMBIENTALE .................................................... 95 5.9.1.2 INDICATORI PER IL MONITORAGGIO DELL’ASSETTO STORICO-CULTURALE ..................................... 98 5.9.1.3 INDICATORI PER IL MONITORAGGIO DELL’ASSETTO INSEDIATIVO ................................................... 98 5.9.1.4 INDICATORI PER IL MONITORAGGIO DELL’ASSETTO SOCIOECONOMICO ........................................ 101 5.9.2 RACCOLTA DEI DATI 102 5.9.3 ELABORAZIONE PERIODICA REPORT DI MONITORAGGIO. 102 ALLEGATI AL RAPPORTO AMBIENTALE.....................................................................104 ALLEGATO 1 - RELAZIONE PRELIMINARE DI SCOPING.....................................................104 ALLEGATO2 – RELAZIONE DI SCOPING..........................................................................104 ALLEGATO 3 – STUDIO DI INCIDENZA ...........................................................................104 ALLEGATO 4 - SINTESI NON TECNICA ...........................................................................104 3 Comune di Tortolì – VAS del PUC Sintesi non Tecnica PREMESSA La Sintesi non Tecnica del Rapporto Ambientale è un documento integrante della Valutazione Ambientale Strategica, che deve essere\ elaborato per garantire che le informazioni di carattere ambientale relative al Piano cui sono riferite, siano diffuse anche verso un pubblico non prettamente tecnico. Le parti del Rapporto Ambientale non necessari all’integrità del discorso verranno tagliate rispetto al Rapporto Ambientale e sostituite da […]. 1 LA VALUTAZIONE AMBIENTALE E I PROCESSI DI PIANIFICAZIONE DEL TERRITORIO […] Il concetto cardine sul quale si focalizza l’evoluzione della valutazione ambientale è rappresentato dall’interazione tra le politiche di tutela ambientale e decisioni di piano con l’obbiettivo di prevenire effetti negativi attraverso il riconoscimento della sensibilità dei valori depositati nello specifico contesto in base alla conoscenza dei quali si rendono possibili gli interventi di uso e trasformazione del territorio. Questo approccio rappresenta l’obbiettivo della maggior parte delle politiche europee in campo ambientale ed in particolare delle procedure di valutazione di impatto ambientale (VIA) e di valutazione ambientale strategica (VAS) che la Comunità Europea ha studiato proprio allo scopo di indirizzare le pratiche della pianificazione verso uno sviluppo sostenibile e compatibile con il territorio. 2 ASPETTI GIURIDICO – NORMATIVI […] La comunità Europea nel 2001 ha provveduto a tal proposito, ad emanare la Direttiva 2001/42/CE che fornisce gli indirizzi per la valutazione dei piani e dei programmi. In Italia, pur con un certo ritardo, si è provveduto al recepimento delle due direttive ed attualmente, da un punto di vista normativo, si è in sincronia con le indicazioni europee. 4 Comune di Tortolì – VAS del PUC Sintesi non Tecnica 2.1 LA VAS E LA NORMATIVA COMUNITARIA La Direttiva 2001/42/CE che introduce la valutazione ambientale strategica (V.A.S.) in Europa si propone di valutare la coerenza degli obbiettivi connessi con le scelte di piano, con quelli più generali che hanno una finalità più ampia di garantire la sostenibilità dello sviluppo. […] L’articolo 3 della direttiva indica quali piani e programmi devono essere sottoposti a valutazione preventiva obbligatoria, e quali, invece, hanno necessità di una preliminare fase di screening, da parte degli stati membri, per decidere circa l’opportunità di sottoporre tali piani e programmi alla valutazione ambientale strategica. La valutazione deve essere effettuata durante la fase preparatoria del piano o del programma ed anteriormente alla sua adozione (Direttiva 2001/42/CE, art.4, comma1). e necessita dell’elaborazione di un rapporto ambientale che ha la finalità di individuare, descrivere e valutare gli effetti significativi che l’attuazione del piano o del programma potrebbe avere sull’ambiente, nonché le ragionevoli alternative alla luce degli obbiettivi e dell’ambito territoriale del piano o del programma (Direttiva 2001/42/CE, art.5, comma 1). La Direttiva, nell’art. 6 comma 1, prevede che la proposta di piano o di programma ed il rapporto ambientale siano messe a disposizione delle autorità e del pubblico, rendendo la VAS un processo di pianificazione – valutazione partecipativo. La Direttiva (art. 10, comma1) indica nelle azioni di monitoraggio il mezzo affinché gli Stati Membri controllino gli effetti ambientali significativi dell’attuazione di piani e programmi al fine, tra l’altro, di individuare gli effetti negativi imprevisti ed essere in grado di adottare le misure correttive che ritengono opportune. (art.10, comma1). 2.2 LA VAS E LA NORMATIVA NAZIONALE […] Il 18 novembre 2005 il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legislativo di attuazione della legge delega 308/2004 in materia di ambiente con le nuove disposizioni su VIA e VAS, IPPC previste precedentemente nella bozza di schema di decreto legislativo del 4 ottobre del 2005. Tali disposizioni sono riportate nel Titolo II dello Schema legislativo, nel quale viene precisato, tra 5 Comune di Tortolì – VAS del PUC Sintesi non Tecnica l’altro, l’ambito di applicazione della VAS e le disposizioni specifiche per la VAS in sede statale, regionale e provinciale. Come già previsto dalla Direttiva 2001/42/CE, nell’articolo 7 il Testo Unico indica la tipologia di piani e i programmi che devono essere sottoposti a valutazione ambientale strategica: si tratta, cioè di quei piani o programmi concernenti i settori agricolo, forestale, della pesca, energetico, industriale, dei trasporti, della gestione dei rifiuti e delle acque, delle telecomunicazioni, turistico, della pianificazione territoriale o della destinazione dei suoli. […] e quei piani che contengano la definizione del quadro di riferimento per l’approvazione, l’autorizzazione, la localizzazione o comunque la realizzazione di opere ed interventi i cui progetti sono sottoposti a valutazione di impatto ambientale in base alla normativa vigente (art.7, Testo Unico Ambiente) […] Lo stesso articolo 7 dello Schema legislativo, inoltre, prevede la VAS anche per quei piani che interessano aree di tutela ai sensi della Direttiva 92/43/CE per la protezione di habitat naturali e della flora e fauna selvatica, e della Direttiva 79/409/CEE per la conservazione degli uccelli selvatici. […] Il 3 aprile del 2006, è stato approvato dal Consiglio dei Ministri il D.lgs n.152, Norme in materia ambientale, che detta le regole per la VIA e per la VAS a livello nazionale, regionale, provinciale e comunale. […] E’ dal 1° agosto del 2007, infatti, che le norme sulla valutazione di impatto ambientale e sulla valutazione ambientale strategica recate nella “parte seconda” del D.lgs 152/2006 sono entrate in vigore. In particolare, è ribadita la imprescindibilità della VAS nel procedimento ordinario di approvazione e adozione del piano affermando che i provvedimenti di approvazione adottati senza la previa valutazione ambientale strategica, ove prescritta, sono nulli (art. 4, comma 3). 2.3 LA VAS E LA NORMATIVA REGIONALE […] La Deliberazione della Giunta Regionale n. 24/23 del 23/4/2008 recante “Direttive per lo svolgimento delle procedure di valutazione di impatto ambientale e di valutazione ambientale strategica” ha di fatto sostituito la deliberazione 5/11 del 15 febbraio 2005 al fine di coordinare le procedure di VIA e di VAS regionali con le indicazioni a livello nazionale. A tal fine gli allegati A e B della deliberazione n. 5/11 del 15 febbraio 2005 sono sostituiti interamente dagli allegati A e B della deliberazione 24/23 del 23 aprile 2008. Inoltre, nell’allegato 6 Comune di Tortolì – VAS del PUC Sintesi non Tecnica C, si introducono precise disposizioni per l’attivazione delle procedure di valutazione ambientale strategica di competenza regionale. 3 LA VAS: TEORIA E PRATICA […] Con il processo di VAS, infatti, gli obietti e le finalità si vuole raggiungere sono di tre tipi: strumentali, per l’identificazione degli effetti ambientali significativi delle iniziative politiche, in supporto del processo decisionale, per l’integrazione nelle politiche, delle considerazioni ambientali riguardo tutti i settori rilevanti; trasformativi, per migliorare la qualità e il processo normativo e decisionale, per facilitare il processo decisionale che deve equilibrare le questioni ambientali, economiche e gli obbiettivi sociali; sostanziali, per minimizzare i potenziali effetti ambientali avversi delle proposte della politica, per provvedere ad un alto livello della protezione dell’ambiente, per conservare le risorse potenziali e quelle di supporto alla vita quali aria, acqua, suoli ed ecosistemi […] La VAS prevede, quindi, che il processo di valutazione accompagni l’iter della programmazione e della pianificazione verificandone la coerenza degli obbiettivi, i criteri e le azioni definite dalle strategie di sostenibilità ambientale a tutti i livelli; tutto ciò per garantire che i risultati e le informazioni ottenuti vadano a vantaggio dei livelli di pianificazione successivi, riducendo così i continui conflitti tra obiettivi economici e quelli di ordine ambientale. […] Poiché la valutazione ambientale di piani e programmi adotta il "principio della prevenzione", che ha come obiettivo la predizione degli effetti di qualsiasi decisione di uso e trasformazione del territorio, si rende necessario redigere rapporti ambientali che analizzino tutte le possibili ricadute conseguenti alle azioni pianificate che inducono trasformazioni sulle componenti ambientali, naturali, socio – culturali ed economiche. In questo nuovo approccio un ruolo rilevante viene assegnato alle azioni di monitoraggio di ciascuna fase del processo decisionale. Il monitoraggio si configura pertanto nel piano come una procedura strumentale di continua verifica delle condizioni dello stato dell'ambiente che si confrontano con le trasformazioni pianificate per i differenti 7 Comune di Tortolì – VAS del PUC Sintesi non Tecnica scenari di assetto. Il processo valutativo diviene in tal modo una costante che prosegue successivamente all'adozione del piano con un'intensa e continua azione di monitoraggio in merito ai fattori di successo di tutte le azioni strategiche previste e messe in essere attraverso la normativa. In questo contesto risulta essere fondamentale la partecipazione pubblica alla decisione. La comunità locale, con i propri saperi e le proprie aspettative di sviluppo del territorio rappresenta, infatti, l’elemento di forza che può dare sostanza al processo decisionale. 3.1 VIA E VAS: ASPETTI DI INTERFACCIA METODOLOGICA […] Nel tentativo di integrare maggiormente le questioni ambientali nel processo di pianificazione delle trasformazioni territoriali, si è cercato di estendere anche ai piani ed ai programmi i criteri della sostenibilità ambientale tramite l’applicazione delle metodologie della VAS. […] Il processo di VAS, invece prevede la valutazione di piani o programmi, quindi di “azioni strategiche” attraverso analisi riguardanti problemi su ampia scala geografica che richiedono che le questioni ambientali e quelle legate allo sviluppo sostenibile siano vagliate fin dal primo stadio della programmazione. […] La VAS, sicuramente, presenta un grado di incertezza maggiore rispetto alla VIA per la minore definizione delle azioni di progetto, per i tempi lunghi delle previsioni, per la possibilità che la realizzazione delle azioni o delle politiche non avvenga oppure avvenga in un tempo differente da quello previsto. La VIA, invece, da questo punto di vista risulta essere un processo “più sicuro” perché la valutazione si limita al contesto in un preciso momento e ad azioni di progetto ben specifiche. La difficoltà consiste solo nel tradurre queste analisi in giudizi di compatibilità tramite la comparazione fra azioni di progetto e componenti ambientali. Il procedimento di stima degli impatti per questo risulta molto tecnico, l’emissione del decreto di compatibilità spetta all’autorità politica preposta a questo, ciò significa terzietà del valutatore, ma il giudizio avviene sempre sulla base di un’istruttoria tecnica. La VAS, invece, a causa della natura dell’oggetto delle analisi risulta essere un processo politico. Il Piano o il programma rappresentano proprio la sede delle 8 Comune di Tortolì – VAS del PUC Sintesi non Tecnica scelte politiche e la valutazione della sostenibilità rappresenta proprio responsabilità politica del soggetto pianificatore. […] Il processo di partecipazione, la sua strutturazione e il suo svolgimento rappresentano elemento sostantivo per la VAS ed elemento di differenza rispetto alla VIA che prevede la partecipazione pubblica solo nella fase delle osservazioni finali con tutti i problemi che nascono sia per il poco tempo a disposizione per le osservazioni, sia per le difficili modalità di informazione e di accesso alle documentazioni progettuali. Ulteriore differenza fra le due pratiche è rappresentata dal ruolo del monitoraggio nella VIA e nella VAS. Se per la VIA il monitoraggio assume un ruolo passivo di solo controllo, nella VAS il monitoraggio assume un ruolo strategico da cui trarre indicazione per il riorientamento delle politiche e dei contenuti di piano verso quegli obiettivi di sostenibilità stabiliti con la partecipazione e la condivisione della collettività interessata. 3.2 LA VAS: ASPETTI SALIENTI 3.2.1 IL RAPPORTO AMBIENTALE La Direttiva 2001/42/CE, nell’articolo 2, prevede che la valutazione dei piani e dei programmi venga effettuata tramite la redazione del rapporto ambientale che costituisce uno strumento di fondamentale importanza per l’integrazione delle questioni ambientali nell’elaborazione e nell’adozione del piano o del programma. […] Nell’Allegato I della Direttiva sono riportate ulteriori disposizioni circa le informazioni che devono essere descritte in relazione ai possibili effetti del piano sull’ambiente. L’elaborazione del rapporto ambientale deve iniziare nel momento stesso in cui inizia l’iter di formazione del piano e si conclude quando il rapporto è messo a disposizione del pubblico (art. 6, comma 1). […] L’articolo 5, inoltre, prevede che per evitare possibili duplicazioni nelle valutazioni, nel rapporto ambientale possano essere riportati dati e analisi già esistenti, evitando così oneri per i progettisti che altrimenti avrebbero dovuto replicare analisi già fatte anche se per fini differenti rispetto la redazione del rapporto ambientale. Per decidere circa la portata e il dettaglio delle informazioni da riportare nel documento devono essere consultate le autorità ambientali, così 9 Comune di Tortolì – VAS del PUC Sintesi non Tecnica come previsto nell’art. 6, paragrafo 3, e così come previsto nella fase di scoping della valutazione ambientale. L’allegato I della Direttiva descrive, in dieci paragrafi, la tipologia di informazioni che devono essere analizzate. Poiché un piano o un programma possono essere molto ampi e trattare di questioni molto diverse e particolari è necessario che nel rapporto ambientale siano trattate solo quelle questioni significanti per la determinazione degli effetti significativi che si potrebbero avere sull’ambiente a seguito della loro attuazione. Il rapporto ambientale, rappresenta, quindi la parte centrale e sostanziale della valutazione ambientale strategica del piano o programma perché deve riportare l’illustrazione degli obiettivi principali del piano e del suo rapporto con altri piani vigenti o in via di attuazione. […] Infatti, l’ambiente ante operam deve essere analizzato in tutte le sue forme e l’analisi deve portare sia a definire l’immagine delle sua evoluzione in assenza di attuazione del piano o programma previsto nell’analisi, sia a individuare le caratteristiche delle aree che potrebbero essere interessate significativamente dall’attuazione del piano. […] Per una valutazione degli effetti che l’attuazione del piano potrebbe determinare sul territorio risulta importante la previsione di quali potrebbero essere le condizioni dell’ambiente in assenza del piano, perché questa situazione costituirebbe quadro di riferimento per le valutazioni. I possibili effetti, diretti ed indiretti, cumulativi, a breve, medio e lungo termine, permanenti e temporanei, positivi e negativi, potrebbero interessare aspetti quali la biodiversità, la popolazione, la salute umana, la flora, la fauna, il suolo, l’acqua, l’aria, i fattori climatici, i beni materiali, il patrimonio culturale, architettonico e archeologico, il paesaggio e le interrelazioni fra i suddetti fattori. […] Naturalmente potrebbe sussistere il problema legato agli effetti delle misure di mitigazione sull’ambiente. Tali effetti potrebbero essere essi stessi negativi, per cui è necessario che gli effetti significativi sull’ambiente siano continuamente monitorati e il rapporto ambientale deve contenere una descrizione di come si è previsto implementare il monitoraggio. […] 10 Comune di Tortolì – VAS del PUC Sintesi non Tecnica 3.2.2 LA PARTECIPAZIONE PUBBLICA ALLE DECISIONI La partecipazione obbligatoria del pubblico alle decisioni, rappresenta uno degli elementi di innovazione del procedimento di valutazione ambientale strategica, in coerenza anche con le nuove disposizioni europee sull’accesso all’informazione, la partecipazione pubblica nei processi decisionali e l’accesso alla giustizia sulle questioni ambientali (Convenzione di Århus, 25 giugno 1998). […] Le modalità specifiche per la partecipazione del pubblico alle decisioni e i tempi a loro disposizione non sono indicate. La Convenzione di Århus, e la successiva Direttiva sulla VAS lasciano agli Stati Membri discrezionalità nell’impostazione delle azioni specifiche che dovranno essere necessariamente indicate nelle legislazioni nazionali. Non sono quindi indicate sia le modalità di partecipazione del pubblico alle decisioni, sia i luoghi in cui tali consultazioni devono avvenire, sia i tempi a disposizione per tali operazioni. […] Il Dlgs 152/2006, in materia di partecipazione pubblica alle decisioni, segue gli orientamenti della direttiva europea sulla VAS. La parte centrale della valutazione ambientale del piano o programma consiste nella elaborazione della proposta di piano e nella redazione del rapporto ambientale che devono essere messi subito a disposizione del pubblico e delle autorità competenti. Certamente, la libertà di azione lasciata agli Stati Membri, circa l’approccio da seguire per l’organizzazione delle consultazioni presenta sia elementi di criticità, sia elementi di forte interesse disciplinare. La criticità di questo passaggio è dovuta alla mancata strutturazione del processo di partecipazione che determina incertezza di comportamenti sia nei pianificatori sia nel pubblico che interpreta queste difficoltà come un modo per non vedere riconosciuto in modo efficace il proprio contributo. 3.2.3 IL MONITORAGGIO La Direttiva 2001/42/CE, nell’articolo 10 prevede l’obbligo per gli Stati membri di controllare gli effetti significativi sull’ambiente dell’attuazione dei piani e programmi. […] Il monitoraggio, a tal fine deve essere accuratamente progettato e i suoi risultati devono essere elaborati in modo da fornire un quadro completo delle relazioni causa effetto che stanno alla base dell’evoluzione del territorio. Si 11 Comune di Tortolì – VAS del PUC Sintesi non Tecnica dovrà, in tal senso, verificare il grado di raggiungimento degli obiettivi prefissati, e del peso delle singole azioni. In pratica si tratterà di applicare metodologie che possono essere replicabili per affrontare problemi analoghi in altri contesti urbani. L’articolo 10 della direttiva non contiene nessuna disposizione in merito alle tecniche ed agli strumenti da utilizzare per il monitoraggio. […] Il monitoraggio, risulta utile per il controllo della qualità delle valutazioni, infatti, se si rivela che un determinato effetto viene sistematicamente trascurato o sottovalutato, il monitoraggio può contribuire a migliorare la qualità dei rapporti ambientali futuri (art. 12, comma 2). 4 IL PIANO URBANISTICO E LA VAS: APPROCCIO METODOLOGICO La definizione della forma e dei contenuti della documentazione prodotta per la procedura di VAS del PUC di Tortolì deriva da un lavoro di ricerca che ha permesso di acquisire conoscenze più dettagliate relativamente alle metodologie di attuazione delle disposizioni, in materia di VAS, della Direttiva 2001/42/CE. L’approccio seguito ha permesso di la strutturare un processo decisionale dinamico secondo la sequenza “conoscenza - valutazioni - decisioni”. La valutazione dello stato di fatto della realtà territoriale analizzata, ha portato alla definizione del quadro di conoscenza che si pone quale base per la definizione degli indicatori che saranno analizzati, monitorati e gestiti, durante le ulteriori fasi del processo di pianificazione - valutazione. I punti importanti, in definitiva, risultano essere il dettaglio e la tipologia dell’informazione raccolta che risultano necessari per una conoscenza precisa del territorio nella sua totalità e complessità. Questo ha rappresentato la base per la definizione delle regole e degli indicatori utilizzati nelle valutazioni successive. La costruzione della conoscenza e l’implementazione delle informazioni raccolte è stata resa possibile grazie alla stretta cooperazione fra tutti gli attori del processo pianificatorio che hanno partecipato attivamente all’analisi del contesto territoriale di riferimento e alla formulazione degli obiettivi del piano. Infatti, si è partecipato ai tavoli di concertazione, ciascuno con le proprie competenze, i propri interessi e il bagaglio di conoscenze ed esperienze di chi in 12 Comune di Tortolì – VAS del PUC Sintesi non Tecnica prima persona vive il territorio e subisce le azioni che derivano dalle scelte effettuate in sede di piano. La metodologia seguita, perciò, basata sulla collaborazione e la cooperazione fra gli attori del processo di piano, ha fissato l’obiettivo, attraverso un percorso progettuale coerente, di definire scelte di piano compatibili con il territorio di riferimento e con il modello di sviluppo locale. Questo è stato un incentivo che ha stimolato un processo decisionale guidato da scelte di coerenza territoriale con l’ambiente, operate sulla base di approfonditi quadri conoscitivi. La costruzione del quadro conoscitivo e la successiva valutazione della sostenibilità delle azioni di piano si è realizzata attraverso l’ausilio delle liste di controllo prodotte che hanno avuto la doppia funzione di descrizione e di supporto alla verifica delle informazioni richieste. […] Con una metodologia così strutturata, infatti, il giudizio di compatibilità ambientale, esito della valutazione ambientale strategica, è la logica conclusione del processo di pianificazione - valutazione in cui le scelte di piano sono state vagliate, analizzate, valutate e infine assentite da tutti gli attori del processo, il planner, gli amministratori, le comunità locali e le stesse autorità ambientali. 4.1 PARTECIPAZIONE E CONSULTAZIONE NELLA VAS DEL PUC DI TORTOLÌ L’attività di consultazione è stata avviata in data 26 settembre 2008 con l’organizzazione della prima riunione di scoping. In seguito, in data 24/10/2008 è stato fissato un secondo incontro di scoping nel quale si è deciso di concludere questa fase del procedimento e andare avanti con la redazione del rapporto ambientale. Dopo l’adozione del PUC, in data 23 aprile 2010 con deliberazione di CC n. 24, si è proceduto al deposito, presso la segreteria del comune, presso la provincia di competenza e presso l’Autorità Competente del PUC unitamente al rapporto ambientale e alla sintesi non tecnica. Dell’avvenuto deposito è stata data notizia mediante pubblicazione sull’Albo del comune e sul sito web del comune e mediante pubblicazione sul BURAS e sui due maggiori quotidiani a diffusione regionale (Unione Sarda e Nuova Sardegna). 13 Comune di Tortolì – VAS del PUC Sintesi non Tecnica E’ stata, quindi, avviata una campagna di comunicazione verso la cittadinanza locale. In particolare sono stati organizzati degli incontri tenuti sia nel teatro San Francesco, sia in varie zone del centro abitato di Tortolì e di Arbatax durante i quali sono stati distribuiti dei “giornaletti” di illustrazione del PUC. Le azioni per la comunicazione del PUC comprendono: − Composizione e affissione di locandine a colori con il calendario degli 8 incontri organizzati; − convegno di presentazione al teatro san Francesco in data 22/03/2010 alle ore 18.00) con proiezione di slides sul PUC − elaborazione e distribuzione del giornalino: “Tortolì porta dell’Ogliastra – le linee del Piano urbanistico comunale” − spikeraggio per le vie cittadine; − manifesti di dimensioni 70x100 cm, che illustravano il PUC, affissi per le vie cittadine; Queste attività hanno riscosso molto interesse da parte della cittadinanza e ciò è dimostrato dalla grande partecipazione agli eventi e dall’elevato numero di osservazioni al PUC (170) pervenute all’Ufficio tecnico nei tempi e nei modi previsti dalla normativa urbanistica. Tutte le osservazioni sono state analizzate e valutate nel dettaglio e buona parte di esse sono state accettate con relativa modifica nel piano. A partire dal mese di ottobre dell’anno 2011 si è attivata una stretta collaborazione con l’autorità competente per la VAS della Provincia dell’Ogliastra che ha portato alla modifica in itinere del rapporto ambientale fino alla stesura attuale che riporta le modifiche e le integrazioni così come richieste nell’incontro tenutosi in data 31/07/2012. 4.1.1 IL DOCUMENTO DI PRESCOPING In data 26 settembre 2008 è stata convocata, con nota prot. N. 18668 del 09.09.2008, presso la sede del Comune di Tortolì la I^ riunione di scoping 14 Comune di Tortolì – VAS del PUC Sintesi non Tecnica relativa alla procedura di valutazione ambientale strategica del Piano Urbanistico Comunale di Tortolì. Tale riunione è stata verbalizzata (Prot. n. 24284 del 11.11.2008). […] In tale sede è stato proposto e consegnato in formato digitale il documento “Relazione preliminare di scoping” in cui si illustrano gli studi effettuati in relazione al quadro di riferimento programmatico vigente, l’ analisi sociodemografica del territorio di Tortolì e una prima bozza di dimensionamento del nuovo piano urbanistico in fase di redazione, alla luce della definizione di specifici ambiti di paesaggio locale conseguente gli studi approfonditi del quadro ambientale di riferimento. Tale documento è riportato come Allegato 1 del Rapporto Ambientale. 4.1.2 IL DOCUMENTO DI SCOPING In data 24 ottobre 2008 è stata convocata con nota prot. N. 21091 del 08.10.2008 presso la sede del Comune di Tortolì la II^ riunione di scoping relativa alla procedura di valutazione ambientale strategica del Piano Urbanistico Comunale di Tortolì. Tale riunione è stata verbalizzata (Prot. n. 24323 del 11.11.2008). […] Come indicato nel verbale della II^ riunione di scoping, in tale sede è stato proposto e consegnato in formato digitale il documento “Relazione di scoping” in cui si illustra il quadro di riferimento territoriale, la coerenza del piano con la normativa urbanistica vigente, le analisi del sistema ambientale, storico-culturale e insediativo, e una prima bozza di analisi swot. Nella relazione di scoping, inoltre, è stata presentata la metodologia con la quale si è voluta portare avanti la procedura di valutazione del PUC. Si è proposto l’utilizzo di una serie di liste di controllo che indirizzano nell’analisi di coerenza delle azioni di piano con la normativa urbanistica, ambientale e paesaggistica di riferimento, allo stato dell’ambiente ante operam, alla elaborazione di un profilo del territorio attraverso l’analisi di dati relativi a popolazione, attività e luoghi, e infine, alla valutazione delle relazioni fra scelte di piano e il contesto, e l’individuazione degli eventuali impatti. Tale documento è riportato come Allegato 2 del Rapporto Ambientale. 15 Comune di Tortolì – VAS del PUC Sintesi non Tecnica 4.1.3 OSSERVAZIONI DELLE AUTORITÀ AMBIENTALI Il Servizio di Sostenibilità Ambientale e Valutazione Impatti (SAVI), in data 05 novembre 2008, ha inviato al Comune di Tortolì (prot. 24059), le proprie osservazioni in merito alle questioni emerse durante i due incontri di scoping. Il Servizio di Sostenibilità Ambientale e Valutazione Impatti (SAVI), in data 08 luglio 2010, ha inviato al Comune di Tortolì (prot. 15191) le proprie osservazioni in merito alle questioni emerse dall’analisi del PUC e del rapporto ambientale. I 2 documenti sono riportati fedelmente all’interno del Rapporto ambientale nel paragrafo 4.1.3. 5 IL RAPPORTO AMBIENTALE PER LA VAS DEL PUC DI TORTOLÌ 5.1 ILLUSTRAZIONE DEI CONTENUTI, DEGLI OBIETTIVI PRINCIPALI DEL PUC Questo Gruppo Scientifico, chiamato a definire le linee strategiche del PUC, consapevoli del grado di dettaglio richiesto nell’ambito della procedura di Valutazione Ambientale Strategica, si è impegnato ad esplicitare le linee strategiche e gli obiettivi del Piano, in coerenza con quanto espresso nella Relazione Generale. Di seguito si riporta la schematizzazione degli obiettivi generali e specifici del Piano e le relative azioni di intervento: LINEE STRATEGICHE GENERALI – Crescita economica e sociale del territorio in coerenza con gli obiettivi strategici previsti per lo sviluppo locale: – Consolidamento di un ruolo innovativo di “Porta del territorio” nell’ambito della Provincia di Ogliastra e della Sardegna centro-orientale, particolarmente orientato allo sviluppo delle infrastrutture aeroportuale, portuale e intermodale (ferro-gomma) che costituiscono elementi particolarmente significativi per l’affermazione dei processi di sviluppo economico locali orientati al turismo. 16 Comune di Tortolì – VAS del PUC – Sintesi non Tecnica Affermazione di un assetto territoriale organizzato in una visione collaborativa con l’area vasta che giustifichi la presenza di servizi generali ASSETTO INSEDIATIVO OBIETTIVO Recupero e valorizzazione della forma urbana. GENERALE 1 OBIETTIVI SPECIFICI [ a ] Riqualificazione architettonica e urbanistica dell'aggregato finalizzato ad ottenere un sistema compatto ed omogeneo; [ b ] Contenimento del consumo di suolo Azioni Rinnovo del tessuto urbano intermedio e periferico, tramite operazioni di completamento e/o recupero urbanistico ai caratteristiche fini di dell'eliminazione delle sfrangiamento relativo all'aggregato urbano diffuso e case sparse; Riqualificazione urbanistica delle aree degradate; Realizzazione di aree dedicate ai servizi in previsione dello sviluppo economico derivante dal potenziamento del centro urbano quale polo di scambio intermodale; Riduzione della pressione edilizia in aree di interesse ambientale. OBIETTIVO Qualità della vita: assicurare un elevato livello di GENERALE 2 qualità della vita attraverso la dotazione di adeguati servizi rispetto alle mutate esigenze della popolazione, e rispetto agli standard di qualità ambientale. OBIETTIVI SPECIFICI [ c ] Servizi. Assicurare un’adeguata dotazione e accessibilità ai servizi e alle infrastrutture, con riferimento sia al contesto locale, che al ruolo di centralità di Tortolì nell’ambito comunale provinciale; 17 e Comune di Tortolì – VAS del PUC Sintesi non Tecnica [ d ] Funzionalità Urbanistica. Riclassificazione delle aree in disuso attraverso l'attribuzione di destinazioni d'uso, pertinenti al contesto territoriale in cui sono collocate. [ e ] Aree pedonali e ciclabili. Maggiore dotazione di aree pedonali e ciclabili. Azioni Attività culturali e spettacoli: riclassificazione della sughereta e riconversione dell’area di Piazza Frà Locci e creazione del centro culturale-teatro; Ottimizzazione del patrimonio di aree e opere pubbliche; Connessione a rete dei servizi attraverso il sistema della mobilità; Accessibilità dei servizi anche a scala ciclo- pedonale; Potenziamento della disponibilità di aree pedonali e percorsi ciclabili; Incremento dei Servizi generali pubblici e privati e del tessuto connettivo verde; Consolidamento insediativo dei servizi generali e commerciali. OBIETTIVO Sviluppo Socio-Economico. Incentivare lo sviluppo GENERALE 3 socio-economico attraverso implementazione caratteristiche e la corretta naturali e valorizzazione, gestione delle delle dotazioni infrastrutturali specifiche del territorio. OBIETTIVI SPECIFICI [ f ] Tortolì centro di scambio intermodale. Valorizzazione di Tortolì quale centro di scambio intermodale a scala provinciale e regionale (porto, aeroporto, intermodale ferro-gomma); [ g ] Mobilità. Riorganizzazione e riqualificazione della viabilità in ambito urbano ed extraurbano; 18 Comune di Tortolì – VAS del PUC Sintesi non Tecnica [ h ] Turismo. Potenziamento della risorsa turistica diversificata. Azioni Localizzazione di un organizzazione della centro tratta Intermodale Arbatax-Tortolì e da trasformare in un servizio di tipo metropolitana leggera a supporto dell’asse attrezzato servizi – commercio – parco urbano lungo il Viale Arbatax Nuove iniziative produttive artigianali e industriali (riconversione zona ex Cartiera); Nuove iniziative turistico-residenziali; Potenziamento della rete di collegamenti che metta in stretta relazione le principali infrastrutture presenti nel territorio; con la creazione di collegamenti alternativi per il decongestionamento del traffico urbano. Riqualificazione delle principali vie di accesso alla città; Creare aree di parcheggio strategicamente posizionate in modo da favorire e incentivare l'uso dei mezzi pubblici e sistemi di mobilità alternativi al veicolo privato; Riorganizzazione della viabilità urbana in risposta ad una attenta valutazione dei flussi, in modo da garantire un controllo efficiente del traffico, con conseguente miglioramento della circolazione del veicolare stradale; Diminuzione attraverso azioni traffico mirate privato, all'incentivazione dell'utilizzo del servizio di trasporto pubblico. 19 Comune di Tortolì – VAS del PUC Sintesi non Tecnica Sviluppo di un'offerta turistica diversificata valorizzando le azioni volte a implementare il turismo naturalistico ed ecologico, di studio e scambio culturale, sportivo, congressuale, nautico..., legato alle valenze ambientali, storiche e culturali del territorio. ASSETTO AMBIENTALE OBIETTIVO Sistema mare-terra. Valorizzazione di tutte le GENERALE 1 valenze territoriali attraverso la realizzazione di un sistema unico mare-terra concepito come patrimonio culturale e risorsa di sviluppo locale. OBIETTIVI SPECIFICI [ i ] Aree protette. Valorizzazione e tutela delle aree protette; [ j ] Ambiente Costiero. Valorizzazione e tutela delle aree costiere. [ k ] Zone Umide. Valorizzazione e tutela delle zone umide; Azioni Salvaguardia della natura e della biodiversità mediante le azioni previste dal Piano di Gestione dell’area SIC. Riqualificazione ambientale delle aree umide; Integrazione dei Piani di Gestione (SIC) delle aree protette nella gestione delle aree adiacenti; Garantire la tutela delle aree protette con interventi di pianificazione che non interferiscano con la naturalità di tali luoghi, o che comunque non provochino conseguenze ambientali rilevanti; Creazione di un ambiente costiero unitario tramite azioni di tutela e riqualificazione ambientale. Valorizzazione dei sistemi naturali in ambiente costiero; 20 Comune di Tortolì – VAS del PUC Sintesi non Tecnica Attuare interventi di pianificazione che garantiscano la conservazione delle specificità legate all'ecosistema delle zone umide, sia in termini di naturalità che di utilizzo dell'uso del suolo. OBIETTIVO Suolo. Garantire la tutela e la conservazione della GENERALE 2 risorsa secondo i principi di sostenibilità. OBIETTIVI SPECIFICI [ l ] Qualità del suolo. Conservare e migliorare la qualità dei suoli, al fine di garantire la sicurezza pubblica, una migliore gestione finalizzata allo sviluppo socio economico . Azioni Valorizzare le aree su cui insistono vincoli atti a garantire la sicurezza della popolazione e la conservazione della risorsa suolo; Creare delle concrete condizioni favorevoli al fruire effettivo e sostenibile dei luoghi oggetto di tutela, attraverso una progettazione attenta in grado di interpretare le esigenze e gli stili di vita delle popolazioni locali, così da evitare la realizzazione di ambienti completamente staccati dai contesti in cui si inseriscono. OBIETTIVO Valorizzazione Paesaggio. GENERALE 3 Valorizzazione delle specificità proprie del paesaggio comunale. OBIETTIVI SPECIFICI [ m ] Valorizzazione e riqualificazione del fronte mare; [ n ] Sistema Agricolo. Sviluppo, valorizzazione e tutela del sistema agricolo Azioni Riqualificazione del fronte mare di Arbatax (Centro Storico) e di Orrì-Cea (SIC, PUL) 21 Comune di Tortolì – VAS del PUC Sintesi non Tecnica Riqualificazione delle aree agricole, garantendone la salvaguardia, individuando ambiti di completamento edilizio, esclusivamente al fine di localizzare funzioni di interesse pubblico, seguendo il principio della non addizionalità. ASSETTO STORICO-CULTURALE OBIETTIVO Raggiungere un elevato livello di consapevolezza GENERALE 1 del patrimonio storico-culturale del territorio comunale, seguito da un attento sistema di monitoraggio che ne assicuri nel tempo la conservazione e la tutela, a beneficio di uno sviluppo socio-economico e culturale. OBIETTIVI SPECIFICI [ o ] Tutela e valorizzazione dei beni storico-culturali; [ p ] Valorizzazione dei siti archeologici, architettonici ed identitari Azioni Conservazione, restauro e riqualificazione dei beni storico-culturali e del loro contesto, prevedendo il riuso del bene con destinazioni compatibili con la costituzione intrinseca dello stesso, non distruttive dell'identità culturale del bene; Riqualificazione centro storico della città; Recupero degli insediamenti storici; Individuazione delle azioni volte al recupero di materiale informativo e dove possibile, materiale fisico, a documentazione dei siti archeologici e/o storici andati perduti e individuati secondo le NTA del PPR. 22 Comune di Tortolì – VAS del PUC Sintesi non Tecnica 5.2 CRITERI DI SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE La sostenibilità ambientale rappresenta quella particolare condizione che permette agli esseri viventi di soddisfare i propri bisogni senza compromettere, però, le possibilità delle generazioni future. Il PUC nella definizione delle linee strategiche di sviluppo territoriale, e conseguentemente nell’individuazione sia degli obiettivi generali sia di quelli specifici, contestualizza i criteri di sostenibilità alla realtà territoriale tortoliese. In particolare nello schema successivo si indica come i criteri di sostenibilità sono stati integrati nelle scelte effettuate. OBIETTIVI SPECIFICI DEL PUC AZIONI Rif, Criterio di sostenibilità (Art. 3, comma 2 delle NTA del PPR) Rinnovo del tessuto urbano intermedio e periferico, tramite operazioni di completamento e/o recupero urbanistico ai fini dell'eliminazione delle caratteristiche di sfrangiamento relativo all'aggregato urbano diffuso e case sparse; [a] Riqualificazione architettonica e urbanistica dell'aggregato finalizzato ad ottenere un sistema compatto ed omogeneo Riqualificazione urbanistica delle aree degradate; Realizzazione di aree dedicate ai servizi in previsione dello sviluppo economico derivante dal potenziamento del centro urbano quale polo di scambio intermodale [B] CONTENIMENTO DEL CONSUMO DI SUOLO Riduzione della pressione edilizia in aree di interesse ambientale. Attività culturali e spettacoli: riclassificazione della sughereta e riconversione dell’area di Piazza Frà Locci e creazione del centro culturale-teatro; [D] FUNZIONALITÀ URBANISTICA. RICLASSIFICAZIONE DELLE AREE IN DISUSO ATTRAVERSO L' ATTRIBUZIONE DI DESTINAZIONI D'USO PERTINENTI AL CONTESTO TERRITORIALE IN CUI SONO COLLOCATE. 1 Ottimizzazione del patrimonio di aree e opere pubbliche; Incremento dei Servizi generali pubblici e privati e del tessuto connettivo verde; Consolidamento insediativo dei servizi generali e commerciali. Nuove iniziative turistico-residenziali [H] TURISMO. POTENZIAMENTO DELLA RISORSA TURISTICA DIVERSIFICATA. [l] Qualità del suolo. Conservare e migliorare la qualità dei suoli, al fine di garantire la sicurezza pubblica, una migliore gestione finalizzata allo sviluppo socio Sviluppo di un'offerta turistica diversificata valorizzando le azioni volte a implementare il turismo naturalistico ed ecologico, di studio e scambio culturale, sportivo, congressuale, nautico..., legato alle valenze ambientali, storiche e culturali del territorio. Valorizzare le aree su cui insistono vincoli atti a garantire la sicurezza della popolazione e la conservazione della risorsa suolo; 2 23 Comune di Tortolì – VAS del PUC Sintesi non Tecnica economico . Creare delle concrete condizioni favorevoli al fruire effettivo e sostenibile dei luoghi oggetto di tutela, attraverso una progettazione attenta in grado di interpretare le esigenze e gli stili di vita delle popolazioni locali, così da evitare la realizzazione di ambienti completamente staccati dai contesti in cui si inseriscono. Salvaguardia della natura e della biodiversità mediante le azioni previste dal Piano di Gestione dell’area SIC. [i] Aree protette. Valorizzazione e tutela delle aree protette; Integrazione dei Piani di Gestione (SIC) delle aree protette nella gestione delle aree adiacenti; Garantire la tutela delle aree protette con interventi di pianificazione che non interferiscano con la naturalità di tali luoghi, o che comunque non provochino conseguenze ambientali rilevanti [j] Ambiente Costiero. Valorizzazione e tutela delle aree costiere. Creazione di un ambiente costiero unitario tramite azioni di tutela e riqualificazione ambientale. Valorizzazione dei sistemi naturali in ambiente costiero; [m] Valorizzazione e riqualificazione del fronte mare; Riqualificazione del fronte mare di Arbatax (Centro Storico) e di Orrì-Cea (SIC, PUL) [n] Sistema Agricolo. Sviluppo, valorizzazione e tutela del sistema agricolo Riqualificazione delle aree agricole, garantendone la salvaguardia, individuando ambiti di completamento edilizio, esclusivamente al fine di localizzare funzioni di interesse pubblico, seguendo il principio della non addizionalità. [o] Tutela e valorizzazione dei beni storicoculturali; 3 Conservazione, restauro e riqualificazione dei beni storicoculturali e del loro contesto, prevedendo il riuso del bene con destinazioni compatibili con la costituzione intrinseca dello stesso, non distruttive dell'identità culturale del bene; Riqualificazione centro storico della città; Recupero degli insediamenti storici; [p] Valorizzazione dei siti archeologici, architettonici ed identitari [B] CONTENIMENTO DEL CONSUMO DI SUOLO Individuazione delle azioni volte al recupero di materiale informativo e dove possibile, materiale fisico, a documentazione dei siti archeologici e/o storici andati perduti e individuati secondo le NTA del PPR. Rinnovo del tessuto urbano intermedio e periferico, tramite operazioni di completamento e/o recupero urbanistico ai fini dell'eliminazione delle caratteristiche di sfrangiamento relativo all'aggregato urbano diffuso e case sparse; 4 24 Comune di Tortolì – VAS del PUC Sintesi non Tecnica Riduzione della pressione edilizia in aree di interesse ambientale [j] Ambiente Costiero. Valorizzazione e tutela delle aree costiere. Creazione di un ambiente costiero unitario tramite azioni di tutela e riqualificazione ambientale. [m] Valorizzazione e riqualificazione del fronte mare; Riqualificazione del fronte mare di Arbatax (Centro Storico) e di Orrì-Cea (SIC, PUL) [n] Sistema Agricolo. Sviluppo, valorizzazione e tutela del sistema agricolo Riqualificazione delle aree agricole, garantendone la salvaguardia, individuando ambiti di completamento edilizio, esclusivamente al fine di localizzare funzioni di interesse pubblico, seguendo il principio della non addizionalità Salvaguardia della natura e della biodiversità mediante le azioni previste dal Piano di Gestione dell’area SIC. [i] Aree protette. Valorizzazione e tutela delle aree protette; Integrazione dei Piani di Gestione (SIC) delle aree protette nella gestione delle aree adiacenti; Garantire la tutela delle aree protette con interventi di pianificazione che non interferiscano con la naturalità di tali luoghi, o che comunque non provochino conseguenze ambientali rilevanti 5 Riqualificazione ambientale delle aree umide; [k] Zone Umide. Valorizzazione e tutela delle Attuare interventi di pianificazione che garantiscano la zone umide; conservazione delle specificità legate all'ecosistema delle zone umide, sia in termini di naturalità che di utilizzo dell'uso del suolo. Salvaguardia della natura e della biodiversità mediante le azioni previste dal Piano di Gestione dell’area SIC. [i] Aree protette. Valorizzazione e tutela delle aree protette; 6 Integrazione dei Piani di Gestione (SIC) delle aree protette nella gestione delle aree adiacenti; Garantire la tutela delle aree protette con interventi di pianificazione che non interferiscano con la naturalità di tali luoghi, o che comunque non provochino conseguenze ambientali rilevanti [j] Ambiente Costiero. Valorizzazione e tutela delle aree costiere. Creazione di un ambiente costiero unitario tramite azioni di tutela e riqualificazione ambientale. Valorizzazione dei sistemi naturali in ambiente costiero; [k] Zone Umide. Valorizzazione e tutela delle Riqualificazione ambientale delle aree umide; zone umide; 25 Comune di Tortolì – VAS del PUC Sintesi non Tecnica Attuare interventi di pianificazione che garantiscano la conservazione delle specificità legate all'ecosistema delle zone umide, sia in termini di naturalità che di utilizzo dell'uso del suolo. Valorizzare le aree su cui insistono vincoli atti a garantire la sicurezza della popolazione e la conservazione della risorsa suolo; [l] Qualità del suolo. Conservare e migliorare la qualità dei suoli, al fine di garantire la sicurezza pubblica, una migliore gestione finalizzata allo sviluppo socio economico . Creare delle concrete condizioni favorevoli al fruire effettivo e sostenibile dei luoghi oggetto di tutela, attraverso una progettazione attenta in grado di interpretare le esigenze e gli stili di vita delle popolazioni locali, così da evitare la realizzazione di ambienti completamente staccati dai contesti in cui si inseriscono. [n] Sistema Agricolo. Sviluppo, valorizzazione e tutela del sistema agricolo Riqualificazione delle aree agricole, garantendone la salvaguardia, individuando ambiti di completamento edilizio, esclusivamente al fine di localizzare funzioni di interesse pubblico, seguendo il principio della non addizionalità [B] CONTENIMENTO DEL CONSUMO DI SUOLO Riduzione della pressione edilizia in aree di interesse ambientale. Salvaguardia della natura e della biodiversità mediante le azioni previste dal Piano di Gestione dell’area SIC. [i] Aree protette. Valorizzazione e tutela delle aree protette; Integrazione dei Piani di Gestione (SIC) delle aree protette nella gestione delle aree adiacenti; Garantire la tutela delle aree protette con interventi di pianificazione che non interferiscano con la naturalità di tali luoghi, o che comunque non provochino conseguenze ambientali rilevanti [j] Ambiente Costiero. Valorizzazione e tutela delle aree costiere. Creazione di un ambiente costiero unitario tramite azioni di tutela e riqualificazione ambientale. Valorizzazione dei sistemi naturali in ambiente costiero; [k] Zone Umide. Valorizzazione e tutela delle Riqualificazione ambientale delle aree umide; zone umide [l] Qualità del suolo. Conservare e migliorare la qualità dei suoli, al fine di garantire la sicurezza pubblica, una migliore gestione finalizzata allo sviluppo socio economico . [n] Sistema Agricolo. Sviluppo, valorizzazione e tutela del sistema agricolo 7 Valorizzare le aree su cui insistono vincoli atti a garantire la sicurezza della popolazione e la conservazione della risorsa suolo; Creare delle concrete condizioni favorevoli al fruire effettivo e sostenibile dei luoghi oggetto di tutela, attraverso una progettazione attenta in grado di interpretare le esigenze e gli stili di vita delle popolazioni locali, così da evitare la realizzazione di ambienti completamente staccati dai contesti in cui si inseriscono. Riqualificazione delle aree agricole, garantendone la salvaguardia, individuando ambiti di completamento edilizio, esclusivamente al fine di localizzare funzioni di interesse pubblico, seguendo il principio della non addizionalità [k] Zone Umide. Valorizzazione e tutela delle Riqualificazione ambientale delle aree umide; zone umide 8 26 Comune di Tortolì – VAS del PUC Sintesi non Tecnica Attuare interventi di pianificazione che garantiscano la conservazione delle specificità legate all'ecosistema delle zone umide, sia in termini di naturalità che di utilizzo dell'uso del suolo. Nella stesura del PUC , inoltre, si è fatto riferimento anche ai 10 criteri di sostenibilità proposti dal “Manuale per la valutazione ambientale dei Piani di Sviluppo Regionale dei Fondi strutturli dell’Unione Europea. Gli obiettivi specifici del PUC, infatti, contestualizzano alla realtà territoriale parte dei criteri su citati. Di seguito, nella tabella si evidenzia quali criteri di sostenibilità sono stati contestualizzati e da quali obiettivi specifici. CRITERI MANUALE UNIONE EUROPEA OBIETTIVI SPECIFICI DEL PUC DI TORTOLI' Ridurre al minimo l’impiego delle risorse energetiche non rinnovabili L’impiego di risorse non rinnovabili, quali combustibili fossili, giacimenti di minerali e conglomerati riduce le riserve disponibili per le generazioni future. Un principio chiave dello sviluppo sostenibile afferma che tali risorse non rinnovabili debbono essere utilizzate con saggezza e con parsimonia, ad un ritmo che non limiti le opportunità delle generazioni future. Ciò vale anche per fattori insostituibili geologici, ecologici o del paesaggio - che contribuiscono alla produttività, alla biodiversità alle conoscenze scientifiche e alla cultura (cfr. criteri nn. 4, 5 e 6). 2 Impiego delle risorse rinnovabili nei limiti della capacità di rigenerazione Per quanto riguarda l’impiego di risorse rinnovabili nelle attività di produzione primarie, quali la silvicoltura, la pesca e l’agricoltura, ciascun sistema è in grado di sostenere un carico massimo oltre il quale la risorsa si inizia a degradare. Quando si utilizza l’atmosfera, i fiumi e gli estuari come “depositi” di rifiuti, li si tratta anch’essi alla stregua di risorse rinnovabili, in quanto ci si affida alla loro capacità spontanea di autorigenerazione. Se si approfitta eccessivamente di tale capacità, si ha un degrado a lungo termine della risorsa. L’obiettivo deve pertanto consistere nell’impiego delle risorse rinnovabili allo stesso ritmo (o possibilmente ad un ritmo inferiore) a quello della loro capacità di rigenerazione spontanea, in modo da conservare o anche aumentare le riserve di tali risorse per le generazioni future. 3 Uso e gestione corretta, dal punto di vista ambientale, delle sostanze e dei rifiuti pericolosi/inquinanti Uso e gestione corretta, dal punto di vista ambientale, delle sostanze e dei rifiuti pericolosi/inquinanti In molte situazioni, è possibile utilizzare sostanze meno pericolose dal punto di vista ambientale, ed evitare o ridurre produzione di rifiuti, e in particolare dei rifiuti pericolosi. Un approccio sostenibile consisterà nell’impiegare i fattori produttivi meno pericolosi dal punto di vista ambientale e nel ridurre al minimo la produzione di rifiuti adottando sistemi efficaci di progettazione di processi, gestione dei rifiuti e controllo dell’inquinamento. 4 Conservare e migliorare la stato della fauna e della flora selvatiche, degli habitat e dei paesaggi In questo caso, il principio fondamentale consiste nel conservare e migliorare le riserve e le qualità delle risorse del patrimonio naturale, a vantaggio delle generazioni presenti e future. Queste risorse naturali comprendono la flora e la fauna, le caratteristiche geologiche e geomorfologiche, le bellezze e le opportunità ricreative naturali. Il patrimonio naturale pertanto comprende la configurazione geografica, gli habitat, la fauna e la flora e il paesaggio, la combinazione e le interrelazioni tra tali fattori e la fruibilità di tale risorse. Vi sono anche stretti legami con il patrimonio culturale (cfr. criterio n. 6). i, j, k, m, n 5 Conservare e migliorare la qualità dei suoli e delle risorse idriche Il suolo e le acque sono risorse naturali rinnovabili essenziali per la salute e la ricchezza dell’umanità, e che possono essere seriamente minacciate a causa di attività estrattive,dell’erosione o dell’inquinamento. Il principio chiave consiste pertanto nel proteggere la quantità e qualità delle risorse esistenti e nel migliorare quelle che sono già degradate. b,l, 1 27 Comune di Tortolì – VAS del PUC 6 7 8 9 10 Sintesi non Tecnica Conservare e migliorare la qualità delle risorse storiche e culturali Le risorse storiche e culturali sono risorse limitate che, una volta distrutte o danneggiate, non possono essere sostituite. In quanto risorse non rinnovabili, i principi dello sviluppo sostenibile richiedono che siano conservati gli elementi, i siti o le zone rare rappresentativi di un particolare periodo o tipologia, o che contribuiscono in modo particolare alle tradizioni e alla cultura di una data area. Si può trattare, tra l’altro, di edifici di valore storico e culturale, di altre strutture o monumenti di ogni epoca, di reperti archeologici nel sottosuolo, di architettura di esterni (paesaggi, parchi e giardini) e di strutture che contribuiscono alla vita culturale di una comunità (teatri, ecc.). Gli stili di vita, i costumi e le lingue tradizionali costituiscono anch’essi una risorsa storica e culturale che è opportuno o,p Conservare e migliorare la qualità dell’ambiente locale La qualità di un ambiente locale può essere definita dalla qualità dell’aria, dal rumore ambiente, dalla gradevolezza visiva e generale. La qualità dell’ambiente locale è importantissima per le aree residenziali e per i luoghi destinati ad attività ricreative o di lavoro. Essa può cambiare rapidamente a seguito di cambiamenti del traffico, delle attività industriali, di attività edilizie o estrattive, della costruzione di nuovi edifici e infrastrutture e da aumenti generali del livello di attività, ad esempio da parte di visitatori. È inoltre possibile migliorare sostanzialmente un ambiente locale degradato con l’introduzione di nuovi sviluppi. (Cfr. criterio n. 3 relativo alla riduzione dell’impiego e del rilascio di sostanze inquinanti.) a, b, c, d, e, f, g, h, l, Protezione dell’atmosfera Una delle principali forze trainanti dell’emergere di uno sviluppo sostenibile è consistita nei dati che dimostrano l’esistenza di problemi globali e regionali causati dalle emissioni nell’atmosfera. Le connessioni tra emissioni derivanti dalla combustione, piogge acide e acidificazione dei suoli e delle acque, come pure tra clorofluocarburi (CFC), distruzione dello strato di ozono ed effetti sulla salute umana sono stati individuati negli anni Settanta e nei primi anni Ottanta. Successivamente è stato individuato il nesso tra anidride carbonica e altri gas di serra e cambiamenti climatici. Si tratta di impatti a lungo termine e pervasivi, che costituiscono una grave minaccia per le generazioni future. l, f, g, Sensibilizzare verso le problematiche ambientali, sviluppare l’istruzione e la formazione in campo ambientale Il coinvolgimento di tutte le istanze economiche ai fini di conseguire uno sviluppo sostenibile è un elemento fondamentale dei principi istituiti a Rio (Conferenza delle Nazioni Unite sull’ambiente e lo sviluppo, 1992). La consapevolezza dei problemi e delle opzioni disponibili è d’importanza decisiva: l’informazione, l’istruzione e la formazione in materia di gestione ambientale costituiscono elementi fondamentali ai fini di uno sviluppo sostenibile. Li si può realizzare con la diffusione dei risultati della ricerca, l’integrazione dei programmi ambientali nella formazione professionale, nelle scuole, nell’istruzione superiore e per gli adulti, e tramite lo sviluppo di reti nell’ambito di settori e raggruppamenti economici. È importante anche l’accesso alle informazioni sull’ambiente a partire dalle abitazioni e nei luoghi ricreativi. Promuovere la partecipazione del pubblico alle decisioni che comportano uno sviluppo sostenibile Promuovere la partecipazione del pubblico alle decisioni che comportano uno sviluppo sostenibile La dichiarazione di Rio (Conferenza delle Nazioni Unite sull’ambiente e lo sviluppo, 1992) afferma che il coinvolgimento del pubblico e delle parti interessate nelle decisioni relative agli interessi comuni è un cardine dello sviluppo sostenibile. Il principale meccanismo a tal fine è la pubblica consultazione in fase di controllo dello sviluppo, e in particolare il coinvolgimento di terzi nella valutazione ambientale. Oltre a ciò, lo sviluppo sostenibile prevede un più ampio coinvolgimento del pubblico nella formulazione e messa in opera delle proposte di sviluppo di modo che possa emergere un maggiore senso di appartenenza e di condivisione delle responsabilità. 5.3 CONFORMITÀ CON I VIGENTI PIANI E PROGRAMMI TERRITORIALI ED AMBIENTALI SOVRAORDINATI Documentazione Si No il PPR? 28 Comune di Tortolì – VAS del PUC Sintesi non Tecnica Documentazione Si No Il Piano Straordinario di cui all’articolo 1 bis del D.L n°180/1998 (Perimetrazione e misure di salvaguardia delle aree a rischio idrogeologico) – Decreto Interassessoriale Assessorato dei Lavori Pubblici/Assessorato della Difesa dell’Ambiente 11.08.2000, n°548; Il P.A.I. ? ; Il Piano forestale ambientale regionale Il Piano energetico ambientale regionale Il Piano Regionale di sviluppo turistico sostenibile Il Piano di gestione dei rifiuti Il Piano di tutela delle acque Direttive zone agricole Il Piano Strategico Area Vasta di Tortolì Analisi della normativa ambientale vigente Il territorio o una sua parte ricade all’interno di: parchi ?; riserve?; monumenti naturali?; aree di particolare rilevanza naturalistica e ambientale di cui alla L.R 06/07/1989 n°31? ; aree naturali protette, di cui alla L. 06/12/1991 n°394 ?; siti di importanza comunitaria proposti ai sensi del D.P.R. 08/09/1997 n° 357 ?; zone umide di importanza internazionale ai sensi della Convenzione di Ramsar di cui al D.P.R.13/03/1976 n°448 ? Fasce di rispetto dai corsi d’acqua, dai laghi e dalla costa marina, ai sensi della L. 431/85, ora D.Lgs.29/10/199 n°490?; Boschi tutelati ai sensi della L. 431/85, ora D.Lgs.29/10/199 n°490?; Zone con presenza di specie di interesse prioritario ai sensi della Direttiva 43/92/CEE e del D.P.R. 08/09/1997 n°357 ?; Zone marine di tutela biologica ai sensi della L. 14/07/1965 n° 963? 29 Comune di Tortolì – VAS del PUC Sintesi non Tecnica Documentazione Si No Zone marine di ripopolamento ai sensi della L. 41/82 ?; Zone di vincolo idrogeologico ai sensi del R.D. n°3267/23? Fasce di rispetto di sorgenti o captazioni idriche ?; Zone vincolate ai sensi della L. 26/06/1939 n°1497, ora D.Lgs.29/10/199 n°490 ed aree prossime a tali zone ?; Zone vincolate ai sensi della L. 01/06/1939 n°1089, ora D.Lgs.29/10/199 n°490 ed aree prossime a tali zone ?; Zone vincolate agli usi militari? Zone di rispetto di infrastrutture: Strade (D.M. 140/68, L. 717/65); Ferrovie (D.P.R. 753/80); Aeroporti (R.D.L.327/42); aree cimiteriali (R.D. 1265/34); Zone incendiate (L. 1 marzo 1975 n. 47, D.L. 30 agosto 1993 n. 332, legge di conversione 29 ottobre 1993 n. 428). 5.3.1 COERENZA CON IL PIANO PAESAGGISTICO REGIONALE La Regione Sardegna, ha adottato in via definitiva nel mese di settembre del 2006 il Piano Paesaggistico Regionale, reso vigente con la sua pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Sardegna del 8 settembre 2006. […] Il PUC, in quanto redatto in adeguamento al Piano Paesaggistico Regionale (PPR) è conforme e coerente. Gli indirizzi previsti per l’ambito 23 sono elencati nella tabella seguente che riporta, inoltre, la correlazione esistente fra gli obiettivi suddetti e quelli specifici del PUC. 30 Comune di Tortolì – VAS del PUC INDIRIZZI PPR AMBITO 23 1 2 3 4 5 Sintesi non Tecnica OBIETTIVI SPECIFICI DEL PUC DI TORTOLI' Qualificare la corona insedia tiva dei centri di versante di La nusei, Ilbono, Elini, Arzana, Villa grande Strisaili, Talana, Urzulei, Triei e Baunei, rafforzando la rete dei se rvizi per l’ospita lità e la ricettività in un’ottica di contenime nto delle e spansioni dei centri, con politiche di re cupero dello spazio urba no e dell’e dificato storico. Riqualificare la direttrice viaria di connessione della corona insediativa che orla i versanti orientali del Gennargentu, come luogo eminente pe r la percezione del siste ma di relazioni che strutturano l’Ambito di paesaggio; Qualificare il sistema a mbientale e insedia tivo del Rio Pardu, rafforzando la connessione e la complementarietà dei centri montani di Gairo, Osini, U la ssai, Jerzu e con la bassa valle del Rio, attraverso la rete dei servizi pe r l’ospitalità e la ricettività in un ottica di recupero dello spazio urbano e dell’edifica to storico che preveda, quando possibile , anche la messa in sicurezza de i nuclei storici abbandonati ai fini di uno sviluppo turistico integrato con le attività e d i caratte ri tradizionali dell’area (quali la produzione vitivinicola ed olivicola). Riqualificare il siste ma delle connessioni ambientali e viarie tra i nucle i inse diativi montani dell’interno e de lla piana costie ra, anche in riferimento alla conservazione dei rapporti percettivi e funzionali tra sistema orografico montano e sistema marino litoraneo. Qualificare il siste ma insediativo di Tortolì, Arba tax, Lotzorai-Donigala, Girasole, attraverso interventi integrati intercomunali di rigenerazione a mbientale e urbana, in rela zione alla presenza delle zone umide dello stagno di Tortolì e dei suoi immissari, riqualificando i servizi urbani e turistici e le attività connesse ai servizi portua li dello scalo di Arbatax ed alle produzioni manifatturie re ed industriali. f, h, i, j, k, m, n 6 Conservare la funziona lità idrologica ed ecologica delle zone umide di Tortolì e degli immissari fluvia li (Riu Girasole, Riu Primaéra), unitamente a i sistemi di spia ggia e alle a re e di pia nura circostanti. Attiva re una gestione integra ta de i sistemi ambie ntali complessi, volta al riequilibrio tra la fruizione turistico ricre ativa e produttiva, il contenimento dell’occupazione insediativa e il controllo de lla risorsa idrica. a, b, i, j, k, m, n 7 Qualificare la struttura insedia tiva costiera lungo la direttrice dell’Orientale Sarda, in vista di un suo prossimo declassamento, in un’ottica di potenziamento e di integrazione dei se rvizi di valenza lo ca le, attraverso interventi di progettazione integrata intercomunale per la riqualifica zione del corridoio viario di connessione tra le piane costiere de ll’Ambito f, g, h 8 Riqualificare i nucle i turistici e re sidenzia li costieri attraverso il rafforzamento dello spazio pubblico e dei servizi, con particolare riferimento a quelli connessi al porto turistico di Santa Ma ria Navarre se. 9 Integrare la gestione del pa esaggio e delle a ttività rura li (agricole e zootecniche) connesse all’uso dei suoli montani, va llivi e costieri in una prospe ttiva di presidio unitario e coordinato dell’a ssetto idrogeologic o dell’Ambito, in relazione alla particola re conformazione orografica e ge omorfologica dell’Ambito, riequilibrando il rapporto fra esigenze legate a l ’allevamento e all’utilizzo e la rigenerazione delle risorse. 10 Conservare il sistema de lle coltiva zioni della vite e degli olivi, con le trasformazioni morfologiche dei suoli rappresentate dai terrazzamenti dei versanti del Rio Pa rduRio Pelau, quali importanti elementi per la salvaguardia della risorsa suolo, attraverso il recupero e l’innovazione delle tecniche colturali, mantene ndo la connessione funzionale tra i versanti acclivi, le pendici bosca te ed i terrazzi alluvionali de i fondovalle. 11 Conservare l’ordina me nto colturale variegato dei versanti e delle piane che rappre senta un elemento centrale nella definizione della qualità ambienta le del te rritorio, pe rmettendo condizioni tali da consentire anche il mante nimento di un habitat favorevole alla sopravvivenza della fauna selvatica. l a, b, i, j, k, l, m, n 31 Comune di Tortolì – VAS del PUC Sintesi non Tecnica 5.3.2 COERENZA CON IL PIANO DI ASSETTO IDROGEOLOGICO (PAI) […] Il PUC redatto in adeguamento al PAI, è coerente con le limitazioni d’uso prescritte negli ambiti soggetti a rischio idrogeologico. Con Determinazione del Responsabile dell’Area Governo del Territorio e Urbanistica n 50019 del 30/05/2011 l’Amministrazione del Comune di Tortoli ha dato incarico per la redazione dello studio di compatibilità idraulica e geologico geotecnica finalizzata alla predisposizione del Piano Urbanistico Comunale così come previsto dall’articolo 8 comma 2 e dall’articolo 26 delle Norme di Attuazione del PAI. Lo studio di compatibilità idrulica e geologica-tecnica è stato adottato con delibera del consiglio comunale del 25 agosto 2011 e approvato dall’Autorità di Bacino regionale con deliberazione n. 5 del 13 dicembre 2011. Lo studio è stato riferito a tutto il territorio comunale e condotto alla scala di dettaglio della rappresentazione cartografica del PUC (1:2000 per l’urbano e 1:10000 per le aree restanti). Le attività poste in essere hanno individuato o le perimetrazioni delle aree già censite dal PAI, che sono state riportate alla scala grafica del PUC (art. 4, comma 5 delle NTA del PAI); o le perimetrazioni ex novo di ulteriori aree a significativa pericolosità non presenti nel PAI ma riscontrate dalle analisi effetuate (art. 26, NTA del PAI) La zonizzazione del PUC è stata adeguata a questa nuova “fotografia” del grado di pericolosità (sia idraulico che geomorfologico) attraverso la modifica dei perimetri delle zone omogenee interessate e il recepimento delle prescrizioni delle NTA del PAI nella normativa del PUC che regolamenta ciascuna zona omogenea. In questo modo, infatti, la zonizzazione prevista nel PUC non potrà determinare variazioni e/o incrementi di pericolosità o trasferimenti della stessa a monte o valle rimanendo quindi compatibile sia dal punto di vista idraulico che geologico geotecnico. 32 Comune di Tortolì – VAS del PUC Sintesi non Tecnica 5.3.3 COERENZA CON IL PIANO FORESTALE AMBIENTALE REGIONALE La gestione delle Foreste Demaniali in Sardegna è affidata, mediante la L.R. n. 24/99, all’Ente Foreste Regionale, che opera sulla base delle “Direttive per la gestione e l’amministrazione del patrimonio affidato all’Ente Forestale della Sardegna”. […] Le direttive del PUC non risultano essere in conflitto con gli obiettivi e le azioni prioritarie previste dal Piano Forestale Ambientale Regionale. 5.3.4 COERENZA CON IL PIANO ENERGETICO AMBIENTALE REGIONALE Il Piano Energetico Ambientale Regionale (PEARS) è stato adottato dalla Giunta Regionale con Delibera n. 34/13 del 02/08/2006. […] Il PUC, si propone di collaborare per il perseguimento di tali obiettivi, in modo coerente con le indicazioni e le direttive previste dal PEARS. In particolare Il PUC si attua in coerenza con la nuova normativa energetica recante indicazioni circa la certificazione energetica degli edifici. Fino ad una eventuale predisposizione di un Piano Energetico Comunale si fa riferimento alla Normativa Energetica Nazionale, così dome descritto e specificato nell’art.13 delle NTA del PUC. 5.3.5 COERENZA CON IL PIANO REGIONALE DI SVILUPPO TURISTICO SOSTENIBILE (PRSTS) La Giunta Regionale, con la deliberazione n. 39/15 del 5 agosto 2005, ha disposto la stesura del “Piano Regionale di Sviluppo Turistico sostenibile” (PRSTS) quale strumento teorico e operativo imprescindibile per la tutela e valorizzazione del patrimonio naturale e culturale dell’isola, di sviluppo sostenibile del territorio e di relativa coesione, finalizzato all’incremento della competitività di lungo periodo del sistema turistico sardo, con la realizzazione e l’individuazione, anche a regime, di una serie di strumenti di valutazione dei fenomeni in grado di supportare il decisore pubblico nelle scelte di governo. Il PRSTS recepisce le indicazioni del Piano Paesaggistico Regionale sulla necessità di tutela e valorizzazione del patrimonio ambientale, storico e culturale nonché il principio di riequilibrio e sussidiarietà territoriale, individua una serie di 33 Comune di Tortolì – VAS del PUC Sintesi non Tecnica dispositivi di valutazione e alcune modalità operative che possono supportare le scelte di governo. Di seguito si riporta la tabella degli obiettivi del PRSTS e la loro correlazione con gli obiettivi specifici del PUC. PRSTS PUC obiettivo generale: incrementare la quota diretta e indiretta di prodotto delle attività turistiche rispetto al complesso delle attività economiche, attraverso scelte di governo volte alla soluzione dei problemi che limitano le possibilità di sviluppo turistico della Regione e al rafforzamento della competitività di medio-lungo periodo del sistema turistico sardo, nel rispetto della sostenibilità ambientale. Obiettivi specifici del PRSTS OBIETTIVI GENERALI E SPECIFICI DEL PUC DI TORTOLI' a ) d efinire le procedure di raccolta e di elaborazione dei d ati e far co nfluire le conoscenze acquisite da strutture g ià a ttive (Osservato rio Economico, Ufficio Regionale di Statistica, Osservatorio del paesaggio, Ufficio del Piano Costruire un P aesaggistico, strutture ricettive, ecc) in un’unica struttura tecnica regionale, su base co munale o sub-comunale; sistema b ) elaborare e diffondere informazioni sulle potenzialità del sistema turistico in ambito locale ed esterno (report informativo congiunturali pe riodici e report strutturali su specifici aspetti del mercato); integrato c) incentiva re gli operatori ad adottare sistemi informatici per la raccolta e la trasmissione dei dati. a ) costruire un mod ello di stima della Capacità di Accoglienza Turistica anche ai fini della realizzazione di Piani Locali per il Turismo Sostenibile; b) costruire Definire gli mo delli per la valutazione delle preferenze (valutazione contingente, esperimenti di scelta) e dei comportamenti strumenti d i d ei turisti effettivi e potenziali circa le principali caratteristiche dell’offerta turistica; valutazione c) definire modelli per la stima degli impatti macro-economici coerenti con le metodo logie contabili indicate d all’EUROSTAT a ) attraverso azioni incentivanti (finanziarie, fiscali e urbanistiche) si stimolano le diverse tipologie ricettive per: ?adattare le caratteristiche strutturali, migliorando la loro utilizzabilità per l’intero arco dell’anno; ?riconvertire le strutture con basso impatto economico e occupazionale e con uso estensivo del territorio per limitati p eriodi dell’anno in strutture di alta qualità e sostenibilità ambientale; ?riqualifica re in forma imprenditoriale il patrimo nio immobiliare abbandonato o adibito ad usi non turistici; ?riqualifica re e integrare le seconde case nel sistema della ricettività ufficiale; p rolungare il pe riodo di apertura As setto Insediativo: p revedendo forme di premialità b) azioni di sistema finalizzate Ridurre la Ob iettivo generale 3, obiettivi a: concentrazion specifici: a, b f, g, h ?coordinare i sistemi turistici locali, per una magg iore integrazione fra imprese turistiche e differenziazione dei e temporale Ass etto Ambientale: p rodotti turistici; riclassificare le strutture ricettive nel rispetto delle specificità locali garantendo elevati standard di e territoriale Obiettivo gene ra le 3, obiettivi q ualità; specifici: m, n ?incrementare la concorrenza nei trasporti con l’esterno per favorire la riduzione dei prezzi per i turisti non residenti e potenziare quelli interni; ?promuovere la certificazione ambientale di imprese e territori secondo gli standard internazionali in tema di turismo sostenib ile; ?sperimentare migliori pratiche di applicazione dei principi della perequazione urbanistica e fiscale in tema di svilupp o turistico sostenibile. 34 Comune di Tortolì – VAS del PUC Sintesi non Tecnica 5.3.6 COERENZA CON IL PIANO REGIONALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI La normativa statale in materia di gestione dei rifiuti è incentrata sulla parte IV del Testo Unico ambientale (D. Lgs. 3 aprile 2006, n. 152), il quale ha abrogato la precedente norma-quadro di settore, ovvero il decreto legislativo n. 22 del 5 febbraio 1997 (Decreto Ronchi). Il Testo Unico è stato recentemente sottoposto ad una revisione consistente con il decreto legislativo n. 4 del 16 gennaio 2008. […] Le azioni previste dal PUC non risultano in contrasto con questa pratica, e risultano coerenti con le indicazioni previste dal Piano Regionale dei rifiuti. 5.3.7 COERENZA CON IL PIANO DI GESTIONE DELL’AREA SIC “LIDO DI ORRÌ” La Rete Natura 2000 costituisce l’obiettivo strategico dell’Unione Europea per salvaguardare e tutelare la biodiversità in tutti i suoi stati membri. Tale rete include l’insieme delle aree identificate e proposte perché contenenti habitat e specie animali e vegetali elencate nella Direttiva Habitat 92/43/CEE e specie ornitiche elencate nella Direttiva Uccelli 79/409/CEE denominate Siti d’Importanza Comunitaria proposti (SIC) e Zone di Protezione Speciale (ZPS). […] L’Amministrazione del Comune di Tortolì ha adottato, a partire dalla fine dell’anno 2007, il Piano di gestione del SIC “Lido di Orrì”, In sede di redazione del piano urbanistico comunale, si è considerata la presenza del Sito di Interesse Comunitario. A tal proposito si è assunta come vincolante la tutela degli habitat prioritari e si è considerato il Piano di gestione del SIC come strumento di pianificazione sovraordinato per l’area interessata. Il piano urbanistico comunale si è conformato alle azioni di tutela previste nel piano di gestione dell'area protetta anche in virtù di utilizzare le potenzialità inespresse legata alla ricchezza di risorse naturali che possono garantire un adeguato e armonico sviluppo del territorio. 5.3.8 COERENZA CON IL PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE Il Piano di Tutela delle Acque è redatto ai sensi dell’art. 44 del D.Lgs. 152/99 e s.m.i. e in ottemperanza recepisce la Direttiva 2000/60/CE sulla disciplina della redazione dei piani di gestione dei bacini idrografici. Il PTA costituisce piano stralcio di settore del Piano di Bacino Regionale della Sardegna ai sensi dell’art. 12 della L. 493/93 35 Comune di Tortolì – VAS del PUC Sintesi non Tecnica (integrazione all’art. 17 della 183/89). Approvato dalla Giunta Regionale con delibera n. 14/16 del 4/04/2006. […] Le direttive del PUC non risultano essere in conflitto con gli obiettivi previsti dal PTA. 5.4 CONFORMITÀ CON I VIGENTI PIANI E PROGRAMMI TERRITORIALI ED AMBIENTALI SOTTORDINATI 5.4.1 COERENZA CON IL PIANO DI ZONIZZAZIONE ACUSTICA La classificazione acustica del territorio comunale, introdotta dall’art.2 del D.P.C.M. 1/3/91, è ripresa e meglio definita dall’art.6 della Legge Quadro 447/95 come adempimento fondamentale da parte dei comuni, obbligati a dotarsi di uno strumento di governo del proprio territorio che tiene conto delle esigenze di tutela dal rumore della popolazione esposta. A tal proposito il Comune di Tortolì ha predisposto il Piano di Classificazione Acustica del territorio Comunale che ha stabilito unità acustiche omogenee in funzione della popolazione residente e della tipologia di attività presenti in ciascuna localizzazione. […] Il PUC recepisce il Piano di Zonizzazione acustica. A tal proposito l’art. 14 delle NTA del PUC rimandano alle NTA del Piano acustico, in cui sono riportate modalità di assegnazione della classe di sensibilità acustica e la normativa specifica di ciascuna classe. Si rimanda inoltre alla cartografia a corredo del Piano Acustico che individua la localizzazione delle classi omogenee di sensibilità acustica. Attualmente, è comunque in corso l’aggiornamento del Piano di Classificazione acustica del territorio secondo la nuova normativa. Conseguentemente, si provvederà ad aggiornare il PUC e a renderlo compatibile con le nuove disposizioni. 5.4.2 COERENZA CON IL PIANO PARTICOLAREGGIATO DEL CENTRO STORICO Il P.U.C. riconosce il Centro Storico e l’area interessata è nominata Zona A. […] La Zona omogenea A, urbanisticamente, è normata dal Piano Particolareggiato del Centro Storico, adottato dal Consiglio Comunale in data 22 dicembre 2008. Il PUC recepisce e fa propria la struttura e la normativa specifica prevista dal Piano Particolareggiato per la zona omogenea A. I due strumenti risultano essere coerenti. 36 Comune di Tortolì – VAS del PUC Sintesi non Tecnica 5.4.3 COERENZA CON IL PIANO URBANISTICO DEL TRAFFICO L’elaborazione del Piano Urbanistico del Traffico (PUT) è stata portata avanti in stretta relazione con gli indirizzi di sviluppo del centro urbano di Tortolì portate avanti nel PUC. […] I due strumenti, quindi, risultano essere coerenti. 5.4.4 COERENZA CON IL PIANO DEI LITORALI […] Il PUL è stato redatto in stretta relazione con le indicazioni previste dal PUC per le aree interessate, in particolare relativamente alla necessità di rendere coerenti e compatibili con le sensibilità del territorio e con gli indirizzi di sviluppo futuro del territorio del Comune di Tortolì le azioni, le indicazioni e le prescrizioni poste in essere dal PUL. Attualmente si è in corso di aggiornamento e modifica del PUL secondo le prescrizioni della nuova normativa. Si provvederà, successivamente, ad integrare le modifiche al PUL nel PUC. Coerenza con il piano del commercio […] La programmazione commerciale, in raccordo con la programmazione urbanistica, è stata articolata per zone urbanistiche omogenee. Le Norme Tecniche di Attuazione del PUC, richiamano le NTA del Piano del Commercio in materia di esercizi commerciali e stabiliscono i parametri specifici per la localizzazione di tali strutture all'interno del perimetro delle diverse zone omogenee così come definite nel PUC. I due strumenti di governo del territorio risultano perfettamente coerenti. 5.4.5 COERENZA CON IL PIANO DEL COMMERCIO La programmazione commerciale, in raccordo con la programmazione urbanistica, è stata articolata per zone urbanistiche omogenee. Le Norme Tecniche di Attuazione del PUC, richiamano le NTA del Piano del Commercio in materia di esercizi commerciali e stabiliscono i parametri specifici per la localizzazione di tali strutture all'interno del perimetro delle diverse zone omogenee così come definite nel PUC. I due strumenti di governo del territorio risultano perfettamente coerenti. 37 Comune di Tortolì – VAS del PUC 5.5 STATO ATTUALE Sintesi non Tecnica DELL’AMBIENTE E SUA PROBABILE EVOLUZIONE SENZA ATTUAZIONE DI PIANO La fase iniziale del percorso valutativo è consistita nel costruire il quadro delle conoscenze territoriali che rappresenta la base su cui ragionare per la verifica di sostenibilità degli obiettivi di piano. 5.5.1 CARATTERIZZAZZIONE TERRITORIALE Il territorio del Comune di Tortolì è inquadrato cartograficamente sulla Tavoletta I.G.M. 532 SEZ IV – ARBATAX. È ubicato nell’area Centro Orientale della Sardegna e dell’Ogliastra. Ad est si affaccia sul Mediterraneo con una linea di costa di circa 17 km e Confina a nord con Girasole e Lotzorai, a Sud con Bari Sardo, a Sud-Ovest con Lanusei, a Ovest con Arzana ed Elini e a Nord-Ovest con Villagrande Strisaili. La viabilità principale è rappresentata anzitutto dalla SS 125 Orientale Sarda che attraversa la cittadina longitudinalmente e si incrocia con la SS 189. […] Il territorio di Tortolì presenta grandi potenzialità di sviluppo grazie alla sua posizione geografica baricentrica, alla varietà di paesaggi naturalistici ed ambientali che consentono la proposizione d’azioni strategiche per uno sviluppo orientato sul turismo che partendo dalla costa coinvolga anche le zone interne. La particolare varietà dei paesaggi renderà possibile la creazione di una rete di percorsi turistico-culturali in grado di interconnettere mare e montagna. Il recupero, con funzioni anche di carattere di trasporto “metropolitano”, dell’antico percorso ferroviario, favorirà lo sviluppo di un turismo non solo stagionale. Tortolì con il porto e l’aeroporto rappresenta il centro dello sviluppo della Provincia dell’Ogliastra. L’analisi dei principali indicatori socioeconomici conferma il ruolo strategico e la funzione di polo attrattore e di sviluppo economico per l’intera area vasta. Tortolì rappresenta la “porta” d’acceso del territorio e come tale luogo d’aggregazione sociale e culturale per tutta l’Ogliastra e punto di partenza e d’arrivo di merci e di viaggiatori verso l’intero sistema insediativo coinvolgendo inoltre, per alcuni promettenti aspetti l’intera isola. Le infrastrutture cinematiche territoriali evidenziano difficili condizioni nei collegamenti territoriali. Il territorio comunale è caratterizzato dalla presenza delle due centralità insediative di Tortolì e di Arbatax il cui collegamento presenta, però, una situazione di forte criticità. 38 Comune di Tortolì – VAS del PUC Sintesi non Tecnica Il territorio di Tortolì si estende per una superficie di circa 4.000 ettari, presentando la morfologia tipica dei paesaggi sub-collinari con una pianura che si sviluppa lungo le sponde del Rio Foddeddu per estendersi poi lungo la SS 125 che porta verso Barisardo. Le altitudini maggiori sono raggiunte dai Monti Frau Locci a Nord-Ovest, che si eleva per circa 240 m.s.l.m. e ad Ovest, dal Monte Perdemira, anch’esso con un’altezza di circa 240 m.s.l.m. più vicini alla costa troviamo invece il M.te Graitta che dai suoi 112 m.s.l.m. si abbassa con una leggera pendenza ed esposizione a est verso alcune tra le spiagge più importanti dell’intero territorio ogliastrino: la spiaggia di Orrì, la spiaggia di Foxi Lioni, e la spiaggia del Basaura. Il centro abitato situato a Nord del territorio nella parte pianeggiante e si estende quasi ininterrottamente sino al mare con la frazione di Arbatax. La pianura si estende lungo il fiume Cea, in direzione SUD fino alla spiaggia omonima, ed è circondata da piccoli rilievi con i 170 m.s.l.m. di Serra Interrazzas e i 119 m.s.l.m. del Monte Edinis. Notevole importanza ha lo sviluppo costiero di Tortolì. La costa si estende per circa 17 km con circa 6,7 Km di spiagge perlopiù sabbiose mentre la restante parte è rappresentata da scogliere non a picco, spesso con presenza di filoni di porfido rosso che si prolungano fino al mare (Faraglioni di Cea), andando a formare dei geositi di notevole bellezza. 5.5.2 ASSETTO AMBIENTALE Di seguito si riportano i dati rilevati relativamente alle componenti ambientali analizzate, raccolte in schede di analisi, secondo le indicazioni previste dalle “Linee guida per la valutazione ambientale strategica dei Piani Urbanistici comunali, redatte a cura del SAVI. SCHEDA N. 1 – QUALITA’ DELL’ARIA STATO DELLA QUALITA’ DELL’ARIA ASPETTO Inquinamento da ossidi di zolfo (SO2) INDICATORE U.M. FONTI 3 Concentrazione SO2 ………………µg/m Emissioni di SO2 …………………t/a Concentrazione NOx ………………µg/m3 Emissioni NOx ………………….t/a Concentrazione PM10 ………………µg/m3 Emissioni PM10 …………………..t/a Inquinamento da monossido di carbonio Concentrazione CO ………………µg/m3 (CO) Emissioni CO …………………..t/a Inquinamento da ozono (O3) Concentrazione O3 ………………µg/m3 Inquinamento da ossidi di azoto (NOx) Inquinamento da particolato (PM10) 39 Comune di Tortolì – VAS del PUC Inquinamento da benzene (C6H6) Superamento dei limiti di legge dei Sintesi non Tecnica Concentrazione C6H6 ………………µg/m3 Emissioni C6H6 …………………..t/a Superamenti …………………….n. parametri di qualità dell’aria asi sensi della normativa vigente SISTEMA DI RILEVAMENTODELLA QUALITA’ DELL’ARIA ASPETTO INDICATORE Efficienza del sistema di rilevamento Stazioni di rilevamento Localizzazione delle U.M. FONTI n. 1 Ufficio Porto Frailis Tortolì Tecnico Comune di centraline Dotazione di rilevatori per Non pervenuto ciascuna centralina ASPETTI CLIMATICI Condizioni anenometriche Direzione del vento Nord-est /Nord- ovest Stazione eliometrica Capo Bellavista Intensità del vento Non pervenuto Frequenza Non pervenuto I dati richiesti, relativamente lo stato della qualità dell’aria, non sono disponibili causa disservizi della stazione di rilevamento sita in località Porto Frailis in Tortolì. SCHEDA N. 2 – ACQUA TUTELA0 DELLA RISORSA IDRICA ASPETTO INDICATORE Consumo idrico Fabbisogno U.M. idrico per uso civile FONTI 1.894.752 m3 (anno 2008) 1.360.800 m 3 Abbanoa (primi 3 trimestri del 2009). 1.958.414,92 (anno 2010) 1.961.390,02 (anno 2011) Fabbisogno idrico per uso irriguo 3,2 Mmc (anno 2009) Consorzio 3,9 Mmc (anno 2010) bonifica di 4,3 Mmc (anno 2011) Fabbisogno industriale idrico per uso 0,2 Mmc (anno 2009) 0,3 Mmc (anno 2010) 0,3 Mmc (anno 2011) 40 Comune di Tortolì – VAS del PUC Sintesi non Tecnica Fabbisogni idrici Volumi [mc] 5.000.000,00 4.000.000,00 uso civile 3.000.000,00 uso irriguo 2.000.000,00 uso industriale 1.000.000,00 0,00 2009 2010 2011 QUALITA’ DELLE ACQUE ASPETTO Qualità INDICATORE delle balneazione acque di Concentrazione di Ec di EI (Escherichia coli) Concentrazione U.M. FONTI Le spiagge di Tortolì monitorate sono Allegato state: acque LA CAPANNINA di balneazione CALAMORISCA (Enterococchi Intestinali) B Report SPIAGGIA VILLAGGIO TELIS (Allegato F D.M 30 marzo 2010) PORTO FRAILIS ORRI 1^ (SPIAGGIA) ORRI 2^ (SPIAGGIA) SPIAGGIA GEA 200m A SUD CANALE SAN NORD CANALE SAN GEMILIANO 150m A GEMILIANO 200m A NORD FOCE RIO SUD FOCE RIO FODDEDDU 200m A FODDEDDU In funzione della valutazione dei parametri monitorati e in particolare delle concentrazioni di EI ed EC , è stato assegnato un giudizio di qualità eccellente delle acque di balneazione per ciascuna di queste spiagge. Tratto di costa interdetto temporaneamente alla 0 Km2 Ufficio Tecnico Comune di Tortolì balneazione % di costa temporaneamente interdetta 0,00 % alla balneazione Tratto di costa interdetto permanentemente alla 0 Km2 balneazione % di costa permanentemente interdetto 0,00 % alla 41 Comune di Tortolì – VAS del PUC Sintesi non Tecnica balneazione INQUINAMENTO DELLE ACQUE ASPETTO INDICATORE U.M. (t/a) FONTI Carico inquinante potenziale Carichi potenziali di BOD Non pervenuto da attività civili Carichi potenziali di BOD Non pervenuto da attività industriali Carichi potenziali di COD Non pervenuto da attività civili Carichi potenziali di COD Non pervenuto da attività industriali Carichi potenziali di azoto Non pervenuto da attività civili Carichi potenziali di azoto Non pervenuto da attività industriali Carichi potenziali di Non pervenuto di Non pervenuto fosforo da attività civili Carichi potenziali fosforo da attività industriali SISTEMA DI TRATTAMENTO DELLE ACQUE Trattamento delle acque reflue Tipologie di trattamenti previsti dagli impianti di Chimico-fisico Ufficio Tecnico Biologico D8 e D9 attivo e non attivo Comune di Tortolì depurazione Efficienza del sistema gestione delle acque reflue di Popolazione servita dall’impianto di Abitanti di Tortolì, Girasole, Lotzorai, Santa Maria Navarrese depurazione 15.000 – 16.000 persone Popolazione servita dalla 13.000 – 14.000 persone rete fognaria Capacità di trattamento Attualmente la linea biologica 1 è in Ufficio dell’impianto grado di gestire 8000 mc/giorno. Comune di Tortolì di depurazione: potenzialità Sono dell’impianto rispetto alla potenziamento dell’impianto con una in programma lavori popolazione servita della nuova linea biologica (linea biologica 2). zona servita, compresa la In questo modo l’impianto sarà in grado popolazione fluttuante di gestire 17.000 mc distribuiti nelle 24 Tecnico di ore (708,33 mc/h) Le caratteristiche dell’attuale impianto di depurazione sono: - carico idraulico massimo: 417 mc/h - carico organico massimo: 1800 Kg BOD5/giorno - capacità massima in termini di abitanti equivalenti: Residenti: 11.000 Fluttuanti:17.000 Per un Totale di 28.000 42 Comune di Tortolì – VAS del PUC Sintesi non Tecnica Di seguito si riportano i valori dei volumi di acqua immessa in rete nel Comune di Tortolì, al fine di valutare l’incremento di risorsa necessario per soddisfare le necessità del periodo estivo, in cui la popolazione aumenta in maniera importante. L’analisi dei dati dai volumi immessi in rete ci fa notare che nel 2008 e nel 2009 per soddisfare le richieste, nel III° trimestre sono necessari circa 100.000 mc in più di acqua rispetto ai trimestri precedenti. Negli anni 2010 e 2011 si evince che le richieste maggiori riguardano il periodo estivo con un picco nel 2010 di volumi immessi in rete nel 4° bimestre, mentre nel 2011 nel 3°bimestre. Si sono analizzati, inoltre, i dati inerenti la depurazione a partire dal 1994, fino al mese di giugno del 2012. La portata max è stata registrata nel mese di agosto del 1998. Considerando che la capacità max di depurazione attualmente è di 8000mc/giorno, si può pensare che la capacità max mensile sia di 248000 mc, superata solo nel mese di agosto del 1998 e del 2006. Attualmente si sono registrati valori di portata più bassi rispetto alla capacità max prevista. Con i lavori già programmati, di una nuova linea biologica, la capacità massima mensile aumenterebbe fino ai valori di 527.000 mc. La nuova linea biologica prevede una capacità massima di depurazione pari a 17.000 mc al giorno, più che doppi rispetto alla sola linea biologica 1. Questo, in termini di abitanti equivalenti sta a significare che la linea biologica 1 + la linea biologica 2 andrebbero a soddisfare le esigenze di un numero di abitanti equivalenti pari a circa 59.500. Le previsioni del PUC di Tortolì al 2021, in termini di abitanti equivalenti, suddivisi per tipologia, prevedono i numeri indicati nello schema seguente: TIPOLOGIA ABITANTI EQUIVALENTI Residenti 14.901 Fluttuanti turistici 5.700 Fluttuanti “pendolari” 4.000 Jana 1.700 TOTALE 26.301 I dati relativi agli abitanti equivalenti residenti e fluttuanti turistici sono stati considerati decurtando i numeri previsti per il progetto JANA che, come richiesto, sono stati considerati separatamente. 43 Comune di Tortolì – VAS del PUC Sintesi non Tecnica SCHEDA N. 3 – RIFIUTI GESTIONE DEI RIFIUTI ASPETTO INDICATORE U.M. FONTI Produzione Produzione rifuti urbani I dati riguardano gli anni a partire dal 2007 fino al 2011. di rifiuti (su base mensile) L’analisi dei dati ha messo in evidenza che la produzione massima di qualsiasi categoria di rifiuto avviene nei mesi estivi, in particolare a luglio e ad agosto. (Di seguito si riportano le tabelle con i dati in nostro possesso e i grafici di sintesi delle categorie principali di rifiuti comparati per gli anni di riferimento) Raccolta dei Sistema di raccolta Differenziata con sistema porta a porta. rifiuti E’ stato creato centro servizi, in località Baccasara – Zona Industriale, con orari stabiliti, nel quale i cittadini residenti a Tortolì possono conferire qualsiasi tipo di rifiuto: inerti, oli esausti, abiti vecchi, ingombranti, cartone, batterie…. Presenza di isole ecologiche Nel periodo estivo, per rispondere alle necessità dell’utenza balneare, lungo le principali spiagge del litorale sono posizionate 3 isole ecologiche: 1) Orrì, 2) Foxilioni 3) Capannina costituite da un cassone scarrabile suddiviso per comparti, ciascuno per le diverse tipologie di rifiuto: carta, vetro, plastica, indifferenziato e umido. E’ in corso di realizzazione un ecocentro comunale all’interno dell’area PIP organizzato in una serie di piazzole con diversi scarrabili per ciascuna tipologia di rifiuto. Rifiuti differenziati per I dati riguardano gli anni a partire dal 2007 fino al 2011. (di seguito si riportano le frazione merceologica tabelle con i dati in nostro possesso e i grafici di sintesi) Ufficio L’analisi dei dati ha messo in evidenza che la percentuale dei rifiuti, di qualsiasi Tecnico categoria, raccolti con il sistema porta a porta della raccolta differenziata è massima Comune di nei mesi estivi, in particolare a luglio e ad agosto. Tortolì (Di seguito si riportano le tabelle con i dati in nostro possesso e i grafici di sintesi i grafici di sintesi delle categorie principali di rifiuti comparati per gli anni di riferimento)) Raccolta differenziata RD R D umido 2007 2008 2009 2010 2011 48,63% 33,24% 59,15% 41,13% 59,07% 42,78% 59,48% 41,80% 59,30% 41,17% Raccolta differenziata 70% Valori percentuali 60% 50% 40% RD RD umido 30% 20% 10% 0% 2007 2008 2009 2010 2011 La Raccolta differenziata nel acomune di Tortolì si assesta intorno al 60% del totale della raccolta dei rifiuti. La RD umido ne rappresenta la parte più consistente e si assesta intorno al 40%. Trattamento Rifiuti destinati dei rifiuti impianti di recupero a Carta, vetro e plastica 44 Comune di Tortolì – VAS del PUC Rifiuti destinati a Sintesi non Tecnica Il secco indifferenziato va all'impianto di smaltimento – incerenitore di Tossilo; impianti di smaltimento l’umido va all'impianto di smaltimento di Quirra; Impianti I rifiuti sono portati in discariche non localizzate nel territorio del Comune di Tortolì di trattamento/smaltimento dei rifiuti USO DEL SUOLO ASPETTO INDICATORE Capacità d’uso dei Rapporto fra la superficie appartenente alla suoli classe 0° U.M. (urbanizzata) e la FONTI superficie 25,90% comunale Rapporto fra la superficie appartenente alla 13,91% classe I° e la superficie comunale Rapporto fra la superficie appartenente alla 16,47% classe II° e la superficie comunale Rapporto fra la superficie appartenente alla 8,67% classe III° e la superficie comunale Rapporto fra la superficie appartenente alla 12,24% classe IV° e la superficie comunale Rapporto fra la superficie appartenente alla 2,41% classe V° e la superficie comunale Rapporto fra la superficie appartenente alla 6,96% classe VI° e la superficie comunale Rapporto fra la superficie appartenente alla 8,12% classe VII° e la superficie comunale Rapporto fra la superficie appartenente alla 5,38% classe VIII° e la superficie comunale Uso del Suolo Superficie urbanizzata: rapporto tra la 7,3 % superficie appartenente alla classe delle aree artificiali e la superficie comunale. Superficie agricola: rapporto tra la superficie 45,7% appartenente alla classe delle aree agricole e la superficie comunale. Superficie occupata seminaturali: da rapporto boschi tra la e aree 31,2% superficie appartenente alla classe delle aree boschive e seminaturali e la superficie comunale. Superficie destinata a verde urbano: rapporto 5,44 m2/ab tra la superficie destinata a verde urbano e la popolazione residente EROSIONE E DESERTIFICAZIONE Rischio di erosione Km2 Lunghezza dei litorali a rischio di erosione costiera Pericolosità frana da Aree a pericolosità da frana ricadenti in classe Hg 1 0 Km 2 RAS Piano di Assetto 45 Comune di Tortolì – VAS del PUC Aree a pericolosità da frana ricadenti in classe Sintesi non Tecnica 7,62 Km2 Idrogeologico della Hg 2 Aree a pericolosità da frana ricadenti in classe Sardegna 1,04 Km 2 Hg 3 Aree a pericolosità da frana ricadenti in classe 0,27 Km2 Hg 4 Pericolosità Aree a pericolosità idraulica ricadenti in classe idraulica Hi 1 Aree a pericolosità idraulica ricadenti in classe 0,52 Km2 0,7 Km 2 Hi 2 Aree a pericolosità idraulica ricadenti in classe 0,37 Km2 Hi 3 Aree a pericolosità idraulica ricadenti in classe 1,82 Km2 Hi 4 Pericolosità da frana Aree a pericolosità da frana ricadenti in classe 31.53 Km2 Variante al Piano di Hg 1 Aree a pericolosità da frana ricadenti in classe assetto idrogeologico 7.63 Km 2 (Adottata definitivamente con Hg 2 Aree a pericolosità da frana ricadenti in classe 1.08 Km2 delibera del comitato istituzionale n° 2 del Hg 3 Aree a pericolosità da frana ricadenti in classe 25/02/2010 per la 0.28 Km2 parte frane e con Hg 4 Pericolosità Aree a pericolosità idraulica ricadenti in classe idraulica Hi 1 Aree a pericolosità idraulica ricadenti in classe 0,33 Km 2 3,79 Km 2 delibera n° 4 del 19/05/2011 per la parte idraulica . BURAS n° 17 del 6 Hi 2 Aree a pericolosità idraulica ricadenti in classe Giugno 2011) 0,32 Km2 Hi 3 Aree a pericolosità idraulica ricadenti in classe 2,94 Km2 Hi 4 CONTAMINAZIONE DEL SUOLO Siti contaminati Siti contaminati da discariche non controllate Siti contaminati da attività industriali Siti contaminati da aminato Bonifica dei siti Progetti di bonifica contaminati 1 sito Ufficio Tecnico Comune Circa 6 ha di Tortolì Aree della ex Cartiera Nessuno 1 progetto per la ex discarica in località Interventi di bonifica avviati Nessuno Interventi di messa in sicurezza di emergenza Nessuno Siti bonificati Nessuno CARTOGRAFIA Le tavole interessate sono le seguenti allegate al PUC: Tav. 2.1, 2.2 Carta Geologica Tav. 3a.1, 3a.2 Carta Geomorfologia Tav. 3b.1, 3b.2 Carta Geomorfologia Tav. 4.1, 4.2 Carta Geomorfologico-tecnica Tav. 5a.1, 5°.2 Carta Idrogeologica 46 Comune di Tortolì – VAS del PUC Sintesi non Tecnica Tav. 5b.1, 5b.2 Carta Idrogeologica Tav. 6.1, 6.2 Carta dell’ Uso del Suolo Tav.8 .1, 8.2 Carta delle acclività Tav.9.1, 9.2 Carta pedologica Tav. 15a.1, 15a.2, 15b.1, 15b.2 Piano di Assetto Idrogeologico Tav. 18.1, 18.2 Carta della Capacità d’Uso dei Suoli Tav. 19.1, 19.2 Carta della Suscettività Agricola Tav. 20.1, 20.2 Carta della Suscettività al Pascolo Tav. 21.1, 21.2 Carta delle Naturalità SCHEDA N. 5 – FLORA, FAUNA E BIODIVERSITA’ ASPETTO INDICATORE U.M. Aree sottoposte a Aree protette nazionali NO tutela Aree protette regionali NO Aree SIC 1 (Numero) e 4,8 Km 2 Aree ZPS Zone Umide FONTI NO di importanza internazionale NO (Ramsar) Aree di Interesse Faunistico 2 (Numero) e 2,66 Km2 Misure di gestione Interventi previsti nei Piani di Gestione del SIC -Piano di Gestione del per di -Obiettivi di sostenibilità ecologica SIC e -Obiettivi di sostenibilità socio-economica -Valutazione di la flora, tutela fauna habitat Incidenza Presenza di specie Analisi della composizione floro-faunistica e di habitat presenti nel territorio -Piano di Gestione del floro-faunistiche Comunale SIC FAUNA -Valutazione di - Uccelli elencati nell’Allegato I della Direttiva 79/409/CEE: Tarabusino, Incidenza Cormorano, Germano Reale, Folaga, Gallinella d’acqua, Porciglione - Aggiornamenti del formulario dell’Area SIC: Astore Sardo, Falco Pellegrino, Magnanina - Uccelli avvistati non elencati nell’Allegato I della Direttiva 79/409/CEE: Merlo, Tordo Sassello - Anfibi e rettili elencati nell’Allegato II della Direttiva 92/43/CEE: Colubro ferro di cavallo, Lucertola Campestre, Lucertola Tiliguerta FLORA Firrastrina Bianca HABITAT 2250* Dune Costiere Con Juniperus Spp. 1120* Praterie Di Posidonie (Posidonion Oceanicae) 1210* Vegetazione Annua Delle Linee Di Deposito Marine 2210* Dune Fisse Del Litorale Del Crucianellion Maritimae 92D0* Gallerie E Forteti Ripari Meridionali (Neriotamaricetea E Securinegion Tinctoriae) 5330* Arbusteti Termomediterranei E Pre-Desertici 47 Comune di Tortolì – VAS del PUC Sintesi non Tecnica 5320 Formazioni Basse Di Euforbie Vicino Alle Scogliere 2240 Dune Con Prati Dei Brachypodietalia E Vegetazione Annua 2230 Dune Con Prati Dei Malcolmietalia 1420 Praterie E Fruticeti Alofili Mediterranei E Termo-Atlantici (Sarcocornetea Fruticosi) 1410 Pascoli Inondati Mediterranei (Juncetalia Maritimi) 1150* Lagune Costiere Minaccia specie delle animali e vegetali Specie di fauna minacciata (Nel nostro contesto Uccelli migratori elencati -Piano di Gestione del territoriale, esistono delle potenziali minacce nell’Allegato I della SIC dovute ad una mancata gestione del SIC) Direttiva 79/409/CEE: -Valutazione Tarabusino, Cormorano, Incidenza di Germano Reale, Folaga, Gallinella d’acqua, Porcoglione Specie di flora minacciata (Nel nostro contesto Piante elencate territoriale, esistono delle potenziali minacce nell’Allegato II della dovute ad una mancata gestione del SIC) Direttiva 92/43/CEE: Firrastrina Bianca Presenza di habitat particolarmente sensibili 2250* 1120* 1210* 2210* 92D0* 5330* 1150* Accessibilità Indice di frammentazione da strade (Km di relativa alla zone strade che attraversano le superfici sottoposte protette a tutela Livello di impermeabilizzazione (% di strade Km/ha % impermeabilizzate rispetto al totale) CARTOGRAFIA Le tavole interessate sono le seguenti allegate al PUC: Tav. 7.1, 7.2 Carta della copertura vegetale Tav. 10.1, 10.2 Beni paesaggistici e altri beni ambientali Tav. 6A e 6B del Piano di Gestione del SIC (e schede flora, fauna e habitat) 5.5.3 ASSETTO STORICO CULTURALE SCHEDA N. 6 – PAESAGGIO E ASSETTO STORICO CULTURALE ASSETTO ARCHEOLOGICO L'attività svolta nel comune di Tortolì per la redazione dell'assetto archeologico, finalizzato alla elaborazione del P.U.C e al rispettivo adeguamento dello stesso al P.P.R, ha avuto luogo in tutta l'area facente parte al comune di Tortolì, dal mese di Settembre 2007 al Gennaio 2008 comportando le seguenti fasi lavorative: • Fase A: Raccolta di dati editi ( pubblicazioni specifiche sull'archeologia del territorio, più generiche sull'Ogliastra). Analisi cartografiche, fotoaereogrammetriche, carta base, ortofoto del comune di Tortolì, cartografia IGM 1:25000, cartografia tecnica 1:10000. 48 Comune di Tortolì – VAS del PUC Sintesi non Tecnica Raccolta di informazioni orali da abitanti del luogo • Fase B: Ricognizione sul terreno puntuale per la verifica dei beni noti, e per l’analisi sulla conservazione degli stessi rispetto alle informazioni desunte dal precedente censimento Acquisizione di beni inediti Rilevamento di ogni singolo bene culturale , mediante l'utilizzo del GPS Documentazione fotografica puntuale del bene e in genere del contesto ambientale e paesaggistico mediante apparecchio digitale. • Fase C: Individuazione di aree con probabili assetti insediativi, dalla Preistoria all'Età Romana , ma anche, in alcuni casi, in epoca moderna e contemporanea. Riscontri, valutazioni e verifiche tra l'insediatività e gli aspetti geormofologici su basi sincroniche e diacroniche. Ipotizzazione di logiche insediative in rapporto a precisi areali; fasce costiere, entroterra collinare,corsi fluviali, creste rocciose, tipologie dei suoli. • Fase D: Le perimetrazioni delle aree archeologiche sono in genere (per quanto lo consenta un'analisi di superficie con i suoi limiti intrinseci), coincidenti con l'estensione e le identità delle aree insediative, o, di sistemi insediativi individuati o ipotizzati, vengono, in ogni realtà, rivelati beni riconducibili a varie tipologie monumentali, con valenze funzionali specifiche e contornate da aspetti di paesaggio che non sembra dover essere considerato un valore aggiunto di carattere estetico semplicemente, ma con connotazioni più profonde e intrinseche sul significato e funzione del bene stesso. In questa sede se “IL FINE E' TUTELARE”, ciò non toglie che ci si confronti con tematiche e problematiche di ricerca futura. • Fase E Descrizione perimetri aree archeologiche Viene considerato Bene Radice tutta l'area inclusa nel perimetro e, Beni Componenti e tutti i singoli beni che fanno parte di una o più unità insediativa, queste però più difficilmente individuabili. (Es. Domus de Janas Necropoli; Capanne Insediamento; Nuraghe, Villaggio Insediamento; Menhir Allineamenti cultuali Aree sacro cultuali Megalitico; Menhirs; Mura Megalitiche Area di culto; Nuraghi in stretto collegamento topografico su particolare realtà morfologiche Sistema di controllo e difesa Nuraghe; Villaggio, Tombe di giganti Insediamento o sistema insediativo. La perimetrazione dell'area è stata effettuata sulla base di : • Ricognizione diretta sul terreno • Analisi cartografia georeferenziata ( di base del comune di Tortolì) • Analisi cartografia IGM 1:25000 • Analisi carte tecniche 1:10000 • Analisi ortofoto del Comune di Tortolì Sono state individuate le zone di dispersione di materiali mobili (frammenti ceramici, litici, materiale edilizio relativo a crolli dispersi e alterati, o accumulati dopo lavori di sterro e arature del terreno) dove lo stesso è più brullo o si intersecano viottoli, sentieri e zone particolarmente dilavate. Il perimetro dell'area in oggetto è stato tracciato sulla base cartografica , con l'utilizzo del software Arcgis. I punti scelti per la perimetrazione sono, (secondo un nostro studio di compatibilità cartografica) i più idonei tenendo presente di tutti gli appoggi riscontrabili in carta (tralicci, fronti di cava, sentieri, abitazioni, curve di livello specie per quelle zone impraticabili per estensione di fitta macchia ). I beni perimetrali sono: Monte Terli – San Salvatore L'aera di Monte Terli – San Salvatore si configura come un anfiteatro naturale, formato da quattro rilievi granitici; Monte Terli a est, S'Ortali e su monti al centro, distinto da una insenatura in due emergenze collinari, San Salvatore a sud. Alle spalle di S'Ortali e su monti e San Salvatore si erge il rilievo di Genna Graitta coperto da fitta macchia, dai fianchi precipiti verso est, nord, nord-ovest , sulla cui sommità appaiono sporadici frammenti ceramici e di argilla in punti brulli 49 Comune di Tortolì – VAS del PUC Sintesi non Tecnica dove si arresta il sentiero che porta al serbatoio dell'acqua. Si evince la possibile presenza di resti struttivi, e risulta essere un punto di eccezionale valore panoramico, in quanto si coglie quasi tutto il litorale più prossimo al centro abitato di Tortolì esattamente da Orrì a Capo Bellavista, fino a Capo M. Santo. L'identificazione dei beni ha rilevato le seguenti tipologie: Menhir, Domus de Janas, Massi con coppelle, Muri megalitici, Circoli megalitici, Nuraghi, Villaggi nuragici,Tombe di giganti, Cippi. La realizzazione e l'utilizzo dei beni con cambi di valenza funzionale fino a pervenire a utilizzi impropri e di grave degrado, segnano un percorso cronologico dal Neolitico recente , all'età del rame, all’età del bronzo e del ferro ,a quelle storiche fino all’epoca moderna e contemporanea. Il sito di S’Ortali e Su Monte è in corso di scavo e in corso di scavo e dal 2004 è stata avviata un’attività di gestione. L'area nel corso degli anni è stata oggetto di degrado ambientale, materiale, statico, formale e strutturale, che ovviamente interessa tutto il contesto naturale e i beni a livello insediativo e funzionale, ad esempio; le varie Domus de Janas individuate dovevano far parte , di un ampia necropoli che poteva estendersi da Monte Terli a S’Ortali e su Monte e San Salvatore, pur con scarti crono-cultuali passando dal Neolitico recente al Bronzo antico, associate ai menhir e ai massi con coppelle, e forse a sistemazioni megalitiche. Il perimetro del colle di Monte Terli, altro non è che un fronte di cava. La strada litoranea smembra l'area di necropoli Monte Terli – S'Ortali e su monte, dove una Domus de Janas è ubicata a 30 metri dal muro di cinta del nuraghe. Alcuni massi con coppelle sono stati rimossi dalla posizione originaria, fratturati e ubicati in bella mostra in cortili e terreni privati. Si evince una ricchezza straordinaria della quale restano tratti residui disarticolati, uno scavo clandestino recente, è stato riscontrato in una delle Domus de Janas di San Salvatore. Se una trasformazione avveniva in passato: ne è sicuramente una testimonianza il Menhir reimpiegato come architrave nel nuraghe di S'Ortali e su monte, risulta che erano propri al processo di evoluzione storico - culturale, i rinnovi di valenze funzionali, ma di portata più ampia e profonda. Al giorno d'oggi si assiste ad un degrado che smembra, demolisce, occulta per timore dei vincoli, quando si mostra da parte del privato un intento di riguardo per il bene che “ingombra”, che nel tentativo di proteggerlo, lo recinta con reti filettate e incastrate nelle fessure artificiali delle domus. Queste sono iniziative spontanee ed incontrollabili. Un'importante cava è aperta a ridosso del settore ovest del nuraghe di S'Ortali e su monte, risalente intorno agli anni ‘60. quando fu realizzata la banchina del molo di Arbatax. Nell'area perimetrata, continuano i lavori con mezzi meccanici che sbancano, sterrano, asportano lembi di roccia, per poi ergere grossi muri di contenimento. Sembra quasi un rifiorire del megalitismo del III° millennio, fatto di bizzarrie grottesche. Il circolo megalitico di S'Ortali e su monte, così come la tomba di giganti, hanno particolare risalto grazie alla loro sede d'impianto quasi che il paesaggio esaltasse non solo gli aspetti architettonici ma anche più profondi come quello ideologico sacrale e cultuale. Le aeree pianeggianti attorno a Monte Terli - S'Ortali e Su Monti e San Salvatore, versa il rio Foddeddu a est, verso la litoranea per Orrì e quelle attraversate della consorziale Funtanaidda - Cortis Accas,potrebbero essere state destinate ad aree d’insediamento prenuragico, già dal neolitico le cui tracce si riscontrano difficilmente in superficie. Gli insediamenti del neolitico ad esempio contestuali alla evidente necropoli di Domus de Janas, giacciono in profondità e vengono evidenziati dai lavori di sbancamento, profonde arature etc. A differenza dei villaggi nuragici che hanno una diversa composizione strutturale e sono evidenziati in superficie solitamente anche per un ovvio fatto di giacitura stratigrafica. Una destinazione d'uso di queste aree circostanti, potrebbe essere stata invece quella della pratica agricola. Gli scavi del villaggio di S'Ortali e Su Monti , evidenziano una importante aerea contenente vari silos interpretabile come granaio. Furono rinvenuti abbondanti resti di cereali, ziri e strumenti litici per la lavorazione degli stessi. Questo assetto edilizio caratterizzato dal granaio, si colloca tra l'età del bronzo finale e l'età del ferro, induce a supporre la produzione cerealicola in ampia scala, da destinare forse ai traffici commerciali, mentre forse gli altri nuraghi prossimi avevano anch'essi mutato valenza funzionale, o certi insediamenti erano stati abbandonati. Un aspetto rilevabile è la presenza a breve distanza, sulle tre emergenze collinari di tre nuraghi. E' pensabile che il più importante (quasi un centro di potere col contesto insediativo circostante), cronologico sotto l’aspetto architettonico, cronologico culturale e funzionale sia quello di S'Ortali e Su Monte, e che gli altri due, uno a sud e uno a est, peraltro senza un intervento d’indagine , analizzabili molto sommariamente a causa del grave degrado, possano essere sorti quasi in contemporaneità, ma o furono abbandonati precedentemente, o ancora, si differenziarono tra loro per valenza funzionale. Altro aspetto importante: Le due Tombe di giganti , una a est e l'altra a sud del nuraghe e del villaggio S'Ortali e su monte. Hanno fatto parte da sempre di un’unità insediativa che fa capo al Nuraghe principale e al circostante villaggio, vi erano più unità, il sistema era unico e complesso per l'età del bronzo che comprendeva: i tre Nuraghi, le due Tombe di giganti, il Villaggio di S'Ortali e Su Monte, e forse un secondo villaggio, degradato di cui rimangono solo dei 50 Comune di Tortolì – VAS del PUC Sintesi non Tecnica reperti mobili visibili nel fianco sudovest di Monte Terli. Un'altro momento che sembra attestato in modo significativo è l'Eneolitico di cui resta come probabile segno il circolo megalitico, un muro presso i due menhir forse il probabile corridoio tombale di S'Ortali e su monte e dei muri di cinta e terrazzamento o nascosti attualmente dalla vegetazione presso il circolo. La complessità della storia del territorio specie in aree come questa , che ebbe forte tratto d’insediatività non può che tradursi in complessità d’indagine e nel caso di questo lavoro complessità e problematicità di tutela. Perda Longa L'area si trova nell'entroterra. Le tipologie monumentali attestate sono : Menhirs, una Tomba megalitica, Massi con coppelle. In superficie si riscontrano frammenti di ceramica d'impasto rari e fluitati elementi di ossidiana. Una importante antropizzazione recente ha sicuramente alterato la situazione topografica dei manufatti che dovevano essere più numerosi rispetto al numero attuale e diversamente , in parte collocati. La tomba megalitica occultata da un fitto macchione, ha visibile la camera rettangolare funeraria. Un lastrone ora rimosso faceva presumibilmente parte della copertura e risulta essere un menhir riutilizzato, mentre altri menhir sono stati riciclati nella realizzazione della muratura della tomba. E' probabile che il monumento risalga al Bronzo antico o addirittura all' Eneolitico e che si sia evoluto in tomba di giganti nell'età del bronzo. Diversi i massi con coppelle , menhirs trasformati, quello che residua della copertura della tomba è costellato da numerose coppelline. I menhirs dovevano far parte di un importante allineamento, infatti si trovano tutti nella stessa direzione di quelli di Sa serra e sa Pira (perimetrazione). Si collegano a valori ideologici sacro cultuali. Tracce di una seconda Tomba a camera rettilinea, permangono in un cumulo di spietra mento presso la recinzione e il sentiero a nord dell'area, a pochi metri di distanza da quella conservata in discreto stato. Non è visibile una zona di insediamento prenuragico, mentre la Tomba potrebbe essere collegabile all'area di insediamento attestata da rinvenimenti ceramici, litici prossimi all'area del nuraghe Nuraxeddu e far parte di una stessa unità insediativa. L'area è caratterizzata da ondulazioni tondeggianti sulle quali, svettano i Menhir residui, che degradano a est lievemente verso il solco torrentizio di Bacca Sa Mandaza e uno più esiguo a sud di Piscina Cadrangiu. L'area è parte di un fondovalle tra le creste di porfido a est e i rilievi a ovest, attraversato dalla SS.125. La perimetrazione è stata eseguita rilevando tramite GPS i punti attorno all'area, come prova tecnica dell'attendibilità del metodo. Costa Arangius L'area è parte di un rilievo separato a ovest da una insellatura dal colle di Monte attu, dove passa una strada vicinale ora asfaltata, che conduce alla sommità del colle. Il rilievo è caratterizzato da una cresta di porfido rosso, che è visibile dalla insellatura suddetta fino alla sommità. Il bene presente è un Nuraghe non chiaramente visibile per la fitta macchia presente che si integra alla cresta che la ingloba con tratti di muratura. Domina il fondovalle in prossimità del rio Foddeddu. Nell’area vi sono resti struttivi e lembi di deposito archeologici, considerato che venne effettuato uno scavo per la posa in opera di un traliccio dell'Enel presso il ciglio della strada, dove allo stato attuale l'incuria segna una forte dequalificazione ambientale , con varie discariche abusive. Il perimetro è stato tracciato sulla base della visibile estensione del bene e dei caratteri morfologici che possono essere idonei a una estensione dello stesso o di strutture collegate, es. (capanne, muri di terrazzamento, area di rinvenimento di materiali archeologici etc.) La macchia di arbusti fitta e la forte pendenza del versante Sud-ovest, nonché la presenza di recinzioni a rete e filo spinato, rendono difficile se non impossibile una ricognizione dal bene per un raggio più esteso. Cuccuru Santa Giusta L'area si estende degradando ripidamente verso est è più lievemente a nord. E' caratterizzata da una suggestiva cresta di porfido ricoperta da fitti macchioni di fichidindia, ginestre. L’impianto del bene archeologico, si snoda lungo la dorsale e si articola in vari corpi struttivi: muri di terrazzamento , fortificazioni della cresta a una struttura di pianta presumibilmente curvilinea (rilevata direttamente con il GPS), e probabilmente ambienti d'uso fruibili come abitazioni. Sono presenti numerosi blocchi di grandi dimensioni, ma purtroppo non rilevabili in una visione unitaria a causa della vegetazione, parrebbero interpretabili come elementi,riferibili ad un percorso cronologico, dall’Eneolitico all’età del bronzo., ma in particolare a nord-ovest, il terreno è più dilavato e si riscontra in superficie una grande percentuale di reperti ceramici e litici, riferibili ad un epoca prenuragica e nuragica. A nord - ovest in un area recentemente arata , sono visibili reperti ceramici e pietre di piccola e media pezzatura, che fanno ipotizzare ad un degrado di abitazioni preistoriche e protostoriche. Numerosi muretti a secco appaiono realizzati con materiale di spoglio. La zona in oggetto risulta avere un importante campo panoramico verso nord ed est. Una insellatura separa il rilievo da una formazione granitica chiamata 51 Comune di Tortolì – VAS del PUC Sintesi non Tecnica Cuccuru Donna Maria,dove si riscontrano cumuli di spietramento e grossi massi. Si osservano varie alterazioni delle emergenze litoidi superficiali, operate con mezzi meccanici,per lo sfruttamento agricolo. Queste alterazioni sono presenti su tutto il versante di Cuccuru Donna Maria . Il perimetro dell'area è stato tracciato effettuando preventivamente due ricognizioni, e valutando l'estensione di una ipotetica realtà insediativa articolatasi dai tempi preistorici a quelli protostorici. Le caratteristiche morfologiche che sono state indicative in quanto l'area di rinvenimenti di superficie appare più estesa dove minore è l'acclività. Il perimetro stato definito sulla carta base , mentre alcuni punti di supporto sono stati rilevati puntualmente con il GPS, come ad esempio tra la II e la III curva di livello, e con la visualizzazione delle ortofoto che hanno garantito la realtà puntuale del rilievo . Si è poi effettuata una terza ricognizione lungo il perimetro dell'area a scopo di verifica con il supporto cartografico. Serras interrazzas – Serras e ladamini E' un'area di grande pregio paesaggistico , il colore e la conformazione delle creste i valichi tra le stesse , ricoperte da una macchia fitta di ginestre e fichidindia e arbusti tipici della macchia mediterranea. Le varie aree di rimboschimento a eucaliptus hanno degradato il manto arboreo tipico e tavolta il suolo. Nell'area in oggetto vengono attestate le seguenti tipologie: • N.7 Nuraghi • N.1 probabile Tomba di giganti • N.1 area di rinvenimenti di superficie • N.3 Domus de Janas. I nuraghi sono caratterizzati da posizioni rilevanti, da planimetrie irregolari. Nella maggior parte di essi sono presenti una torre a tholos di modeste dimensioni, ma sviluppano corpi con cortili e corridoi, muri di terrazzamento e fortificazioni delle creste. A causa della scabrosità del terreno e della presenza di macchia fitta e intricata, è risultato molto difficile procedere una lettura icnografica, volumetrica e strutturale che sia di confronto con quella effettuata a seguito della documentazione fotografica del 1987/88, nel corso del censimento dell'Ogliastra che prevedeva il taglio della vegetazione per agevolare l'individuazione. Tuttavia non pare aggravato lo stato di degrado. Ancora più difficile individuare aree di rinvenimenti di superficie tranne dove il suolo è più brullo e dilavato, come verso il fronte ovest ai piedi della cresta di Serras in Terrazzas o a est della strada vicinale, dove sono state effettuate delle ricognizioni a campione anche in suoli arati, dove non hanno evidenziato rinvenimenti di superficie. Fa eccezione l'area di frammenti mobili che si estende per circa 200 Mq. A est , nord, e ovest del nuraghe Nuraxeddu. Gli scassi con mezzi meccanici, praticati circa dieci anni fa per un rimboschimento ad Eucaliptus alle appendici si Serra in Terrazzas, misero in evidenza una struttura interamente formata da blocchi ben lavorati presumibilmente in posizione ortostatica interpretabile stando alle parti messe in luce come una tomba. Non si esclude pertanto che realtà istruttive o aree di insediamento nuragico ma anche prenuragico , possano esserci preservate da fenomeni di accumulo di materiale per una interpretazione di fattori naturali e antropici. La Domus de Janas individuate sono tre, una ben definita , con atrio e portello monocellulare, sulla parete della cresta di Serras e Ladamini, presso il probabile nuraghe Cea, l'altra in un masso isolato.Si tratta di cavità dalle superfici scabre e manca la parte anteriore con portello di accesso alla eventuale cella degradata. Mentre lo spianamento della roccia dinnanzi alla cavità, fa pensare al piano dell'atrio. La terza Domus de Janas, risulta essere nascosta da una fitta vegetazione ed è prevalentemente interrata, il crollo di parte della sommità anteriore permette di osservare l'interno che appare ampio e forse diviso in più celle. Anche in questo caso come a Monte attu è possibile che si tratti di una Necropoli e che il numero effettivo sia di gran lunga superiore. Nella strada che dalla litorale perviene a delle abitazioni private e al mare, nei canali scavati dall'acqua si osservano lembi di terreno ricchi di frustoli ceramici e ciottolami marini, che potrebbero essere indice di un 'area insediativa o della estensione della Necropoli e del trascinamento e dilavamento dei depositi archeologici. La disposizione dei nuraghi sulle creste sembra indicativo di un sistema di difesa a controllo della fascia costiera, vere e proprie linee di difesa. Tale ipotesi non esclude che singoli nuraghi in determinate fasi abbiano avuto delle valenze funzionali differenti. In ogni caso si potrebbe dire che l'elemento naturale, ossia la morfologia sia strettamente compenetrato con quello architettonico. A riprova ad esempio; lungo i fianchi delle creste di Cortis Accas e Serras e Ladamini, si notano muri di fortificazione e terrazzamenti estesi ed articolati. Il fatto di aver ipotizzato una logica insediativa unitaria che ha determinato un sistema , ha indotto a includere l'area delle creste porfiriche in una unica perimetrazione. Se in alcuni casi il sito naturale appare un contesto o contenitore, in questo caso il sito e il manufatto 52 Comune di Tortolì – VAS del PUC Sintesi non Tecnica sommano valenze si rafforzano. Un aspetto notevole è il grande pregio paesaggistico, evidenziata dalla corona di rocce rosse che incornicia il mare a partire dai faraglioni di Cea, dove le creste salendo progressivamente creano paesaggi di invidiabile veduta, con altezze che variano dal 10mt a 200 mt. Sopra il livello del mare. Nuraxeddu E' una zona al quanto antropizzata per usi agricoli, sita nella vallata attraversata dalla statale 125 ed oggetto di arature, spietramenti e coltivazioni. Nell'area è individuato un nuraghe, che sorge su una leggera ondulazione collinare, avente pianta ellissoidale e costruito con blocchi di granito. La copertura probabilmente a tholos è crollata e il vano camera risulta essere ingombro dal crollo, che risulta sparso attorno alla struttura e molto alterato. La vegetazione impedisce una lettura del monumento e di eventuali parti istruttive aggiunte. Si presume che sia stato oggetto di spoglio assieme alle giaciture di crollo per riutilizzi in murature recenti. Nella zona più soggetta ad arature e rimaneggiate del terreno, verso ovest, in particolare si osservano abbondanti rinvenimenti di superficie, vedi frammenti ceramici, frammenti d'argilla, elementi rari di ossidiana. Il perimetro è stato tracciato previo sopralluogo su carta base , seguendo le indicazioni fotografiche e le varie verifiche fatte sul posto. Nurta Sorge su un rilievo granitico interessato da affioramenti di roccia sulla linea di confine tra il territorio comunale di Tortolì e Ilbono. L'area è ricoperta da fitta macchia di arbusti, tranne a metri 200 circa di distanza dal nuraghe dove sono presenti appezzamenti di terreni agricoli coltivati ad oliveto. L'intervento umano non ha un impatto sgradevole, rispetto ad un gran numero di casi riscontrati nel territorio. Il nuraghe appare di tipo Atholos semplice , dove svetta una torre in discreto stato di conservazione, privo della parte sommitale dell' Atholos. Il crollo si presume in parte rimaneggiato ma è quasi interamente così come il bene, occultato dalla vegetazione, inoltre sono individuabili alcune zone di rinvenimenti superficiali ceramici e litici. Solo sporadici frammenti di ceramica d'impasto, si riscontrano nel versante est e nord, nei viottoli dilavati. La perimetrazione è stata effettuata durante i vari sopralluoghi, con l'utilizzo di supporti cartacei (carta base) e documentazione fotografica. Cugumeri E' un area di versante ad ovest della statale 125 , a pochi chilometri dal centro abitato di Tortolì. Il terreno ha utilizzo prevalentemente ad uso agro-pastorale. Si riscontrano lavori di sterro, spietramento effettuati con mezzi meccanici. In vari punti si può constatare il degrado di resti struttivi e l'asportazione e scasso di elementi litoidi naturali. Ne risultano in vari punti , accumuli di materiale edilizio lapideo, frammenti di elementi in basalto scoriaceo e reperti ceramici in quantità elevata. Si potrebbe ipotizzare la presenza di un nucleo abitativo o di un edificio rurale. A seguito del dilavamento, si è individuato in una strada , forse in uso, una sistemazione di pietre che realizza il piano stradale, in associazione lembi in sezione di terreno di colore scuro, contrastante con quello superficiale più arenizzato e chiaro, e frammenti ceramici fluitati. Non è stata riscontrata la muratura residua della chiesa di Santa Barbara, ricognita durante il censimento degli anni 1987/88. La perimetrazione potrebbe essere suscettibile ad estensione, stando alle attestazioni orali e bibliografiche. E' stata delimitata sulla base della cartografia di base e documentazioni fotografiche e naturalmente dei numerosi sopraluoghi effettuati. La conformazione morfologica caratterizzata da ondulazioni collinari che si snodano verso est, contro i rilievi di Cuccuru santa Giusta , Cuccuru Donna Maria, Cuccuru Tanca Noa. L'area in oggetto è di grande valore panoramico in quanto la visione raggruppa sia il centro abitato che l'entroterra collinare e la piana costiera. Il rilievo di Santu Stevene e Santa Barbara a nord, la toponomastica che fa menzione di nomi di santi, potrebbe attestare presenze di chiese campestri e di realtà insediative già dall'epoca medioevale. Turuddis L'area archeologica di nuraghe Turuddis, comprende il rilievo granitico sul quale è impiantato il nuraghe. L'area di dispersione del crollo si distribuisce verso l'esterno, mentre il sentiero d'accesso da sud-ovest è in forte pendenza e scarsamente agibile per l'assenza di manutenzione . Nei disseti idrogeologi, dove fluitati si riscontrano diversi frammenti ceramici di epoca nuragica e romana. La strada fu realizzata senza criterio idoneo per l'occasione del rimboschimento a Eucaliptus. Oltre il sito del nuraghe di tipo Atholos complesso nascosti da vegetazione, include a sud-est in zona di versante e nel fondo valle, sottostante un'area di rinvenimenti di superficie: materiale lapideo, probabile materiale edilizio di risulta dal degrado di un'area di insediamento piuttosto estesa, materiale ceramico e frammenti di utensili litici, al centro dell'area a ridosso del costone che la delimita a nord e est con un'abitazione o fattoria costruita in diversi momenti 53 Comune di Tortolì – VAS del PUC Sintesi non Tecnica edilizi, lo attesta una parete in mattoni di fango, una finestra obliterata con davanzale in granito semicircolare. L a fattoria presenta una pianta rettangolare con un cortile centrale, la copertura è crollata e ciò che rimane è in forte dissesto. Sono stati inclusi nell'area dei muri a secco di delimitazione e terrazzamento di buona esecuzione realizzati non più tardi degli anni sessanta. Sono annesse dei piccoli ricoveri per il bestiame presente, L'area per quanto frequentata e utilizzata risulta essere nell'incuria totale, visto e considerato la presenza di rottami di automobili e materiale vario. La perimetrazione è stata effettuata su basi cartacee e dalle numerose ricognizioni sul posto. Inoltre sono stati presi due punti con il Gps nella estrema e meno leggibile zona di massima estensione dei rinvenimenti di superficie. Corrus de trubutzu L'area include il rilievo granitico su cui sorge il nuraghe del tipo Atholos complesso,le aree di dispersione dei crolli, una roccia tafonata usata al pari di altre, sicuramente presenti. I dati morfologici dell'area portano a supporre l'esistenza dei beni già nell'epoca prenuragica. La vegetazione non consente la lettura del monumento in modo consono per un 'analisi di superficie e una discreta agibilità. Lo stato di conservazione e nel complesso buono. Non si riscontrano aree di rinvenimento tranne lungo la ripida stradina sterrata dove si osservano frustoli ceramici,e qualche elemento di ossidiana. Il paesaggio nel complesso è pregevole, il nuraghe sorge in una conca riparata da costoni e si affaccia sul vicino corso fluviale del rio Foddeddu. Il perimetro è stato effettuato seguendo con acutezza le curve di livello , la documentazione cartacea e fotografica. Is Murdegus La perimetrazione si appoggia alle strade circostanti che sezionano la zona e la smembrano, e dai limiti di proprietà privata dove è situato il bene. Non ricognito in precedenza ma individuato in questa fase di lavori sulla base di segnalazioni orali. L'area pianeggiante , non distante dallo stagno di Tortolì e dal colle di Monte Attu, è in parte incolta e in parte abitata a coltivazioni agricole. La tomba è coperta da un macchione fitto, dove si intravede una lunga camera funeraria orientata verso Est, priva della copertura, probabilmente costituita da lastroni oggetto di spoglio e riutilizzo. Lo stato di interramento non consente di evidenziare l'esatta conformità della tomba. Stagno di Tortolì Coincide con geosito e concerne tutta la superficie d'acqua , il relativo fondale, e amministrativamente appartiene al comune di Tortolì. Le testimonianze storiche orali, e i relativi lavori con la draga del 1984, hanno portato alla luce rinvenimenti superficiali, lungo le sponde o su cumuli di terra e sabbia di discariche relative a lavori effettuati all'interno della laguna, caratterizzati dalla presenza di ceramica storica. Vi sono tracce della presenza di un nuraghe sulla sponda ma presumibilmente parzialmente sommerso; chiamato nuraghe Corinas, appartenente al comune di Girasole. Molto importante l'antropizzazione antica espressa sulla sponda del Rio Girasole, dal castello di Medusa e da probabili preesistenze punico romane. Queste numerose presenze inducono ad ipotizzare una importanza anche logica, dalla preistoria all’epoca romana, sopratutto per presenza di una realtà portuale. La perimetrazione è stata delimitata direttamente su base cartacea , seguendo in contorno dell'acqua. Monte Attu Il rilievo granitico di Monte Attu domina a ovest l'abitato di Tortolì, la sua struttura variamente modellata rappresenta una visuale di pregio paesaggistico. Nella sommità della collina è possibile avere una veduta panoramica del litorale partendo, dada capo Monte Santo, passando per lo stagno, gli scogli rossi etc. Le caratteristiche morfologiche e litologiche sono caratterizzate dalla presenza i archeologica di ; tre Domus de Janas, e una quarta ipotizzata, ma il degrado non ne consente una identificazione certa. La quarta domo de Janas fu riacquisita nel censimento del 1987/88, ma all'attuale sopraluogo non è stata rinvenuta, per la fitta presenza di macchia mediterranea, però si ipotizza la presenza di più domus de Janas. Non sono presenti aree di rinvenimenti ceramici e litici. La perimetrazione è stata effettuata sulla base della morfologia dell'area utilizzando le basi cartacee e varie e puntuali ricognizioni sul luogo, che hanno permesso di definire una giusta delimitazione dell'area. PAESAGGIO ASPETTO INDICATORE U.M. Caratteristiche del % di aree antropizzate rispetto all’estensione 8422318 mq paesaggio totale del territorio comunale 20,8% FONTI 54 Comune di Tortolì – VAS del PUC Sintesi non Tecnica % di aree naturali e subnaturali rispetto 5801088 mq Analisi effettuate all’estensione totale del territorio comunale 14,3% per la redazione % di aree seminaturali rispetto all’estensione 8898862 mq del PUC totale del territorio comunale 22% % di aree ad uso agroforestale rispetto 17391073 mq all’estensione totale del territorio comunale 42,9% Caratteristiche del paesaggio (valori % rispetto all'estensione totale del territorio comunale) Aree antropizzate rispetto Aree naturali e subnaturali 20,80% 42,90% Aree seminaturali 14,30% 22,00% Aree ad uso agroforestale BENI DI INTERESSE STORICO-CULTURALE Beni Paesaggistici Tav. 11 a Beni Paesaggistici storico-culturali Archeologici ed Identitari Tav. 11 b Beni Paesaggistici storico-culturali Archittettonici Norme dei beni archeologici Centri di antica e Nell’ambito dell’adeguamento del PUC al PPR si è provveduto alla perimetrazione del centro di prima prima formazione e antica formazione di Tortolì. Il perimetro comprende due parti separate, Tortolì e Arbatax , e coincide con la definizione della zona omogenea A, per la quale è stato redatto un Piano Particolareggiato, adottato dal C.C. in data 22 dicembre 2008. CARTOGRAFIA Le tavole interessate sono le seguenti allegate al PUC: Tav. 11a.1, 11a.2 Beni Paesaggistici storico-culturali Archeologici Tav. 11 b Beni Paesaggistici storico-culturali Architettonici Tav. 12 .1, 12.2 : Assetto Insediativ0 Lettura PPR. Altra documentazione : Analisi e Studi effettuati per la definizione del Centro di Prima e Antica Formazione del Territorio di Tortolì e cartografia allegata Tav. del Piano Particolareggiato del Centro Storico 5.5.4 ASSETTO INSEDIATIVO SCHEDA N. 7 – ASSETTO INSEDIATIVO ASSETTO INSEDIATIVO L’assetto insediativo (art. 60 commi 1 e 2 delle NTA del PPR) rappresenta l’insieme degli elementi risultanti dai processi di organizzazione del territorio funzionali all’insediamento degli uomini e delle attività. L’analisi dell’assetto insediativo ha seguito un approccio metodologico mirato alla lettura del territorio del Comune di Tortolì in relazione ai tematismi individuati dal Piano Paesaggistico Regionale e ad una trasposizione dei dati ad una scala consona al grado di dettaglio necessario per la redazione del Piano Urbanistico Comunale. ASPETTO INDICATORE U.M. FONTI Edificato urbano Sono stati individuati i centri di antica e prima formazione, le aree edificate relative all’espansione fino 55 Comune di Tortolì – VAS del PUC Sintesi non Tecnica agli anni ’50, le aree edificate relative a espansioni recenti Nella verifica del limite del Centro di Antica e Prima Formazione si è svolta una verifica sulle permanenze e sullo stato di integrità degli edifici “storici” all'interno dell'area. Si deve premettere che il Comune di Tortolì disponeva di un Piano Regolatore Generale approvato nel 1985 dove non veniva riconosciuta in termini espliciti la zona omogenea relativa al centro storico. L'ambito che corrisponde al centro matrice pertanto è composto principalmente da zone B1 nelle quali la normativa chiedeva, nella realizzazione di nuove tipologie edilizie, di mantenere il disegno dell’impianto preesistente. Il piano urbanistico del 1975 favorì un processo di sviluppo insediativo, giustificato dallo sviluppo demografico indotto da rilevanti attività industriali e dalla conseguente offerta del territori. La costa e le lagune, che furono progressivamente coinvolti nello sviluppo della forma insediativa, finirono per rappresentare lo sfondo dei nuovi paesaggi urbani residenziali e produttivi. La scarsa attenzione rivolta all’impianto storico dell’insediamento è testimoniata dal carattere “sostitutivo” degli interventi edilizi effettuati in presenza di diffusi casi di abbandono e fatiscenza del patrimonio edilizio. Il dispositivo normativo non imponeva la conservazione e il restauro degli edifici “storici” e di conseguenza i comportamenti edilizi nel nucleo urbano centrale di Tortolì non risultano allo stato attuale propizi alla permanenza degli edifici “storici”. Al suo interno sono presenti tessuti riconoscibili per l’impianto di antica e prima formazione e alcune permanenze che si ritiene debbano essere conservati per mantenere una memoria del primo nucleo insediativo urbano. Per quanto riguarda il centro di Arbatax nell’area prospiciente il porto è stato individuato il centro matrice che comprende la stazione ferroviaria, la torre di San Michele, la Caletta dei Genovesi ed il villaggio dei pescatori. Nell’individuazione del centro matrice di Arbatax si è tenuto conto di quest’area perché in essa sono presenti ancora gli edifici dell’impianto portuale peschereccio che testimoniano l’origine degli interessi all’urbanizzazione del contesto diventato in seguito funzionale al porto. All’interno di questo ambito di prima formazione si segnalano per i loro forti caratteri identitari la Torre di San Michele, la stazione ferroviaria delle Ferrovie della Sardegna e la chiesa di Nostra Signora di Adamo ancora oggi punti focali dell’interesse della comunità insediata. Il Piano Paesaggistico Regionale ha indotto nuove riflessioni che consentono di portare attenzione alla proposizione di interventi di riqualificazione propizi a restituire qualità al paesaggio urbano. Si ritiene pertanto che possa confermarsi come limite del centro storico quello individuato dal PPR. Sulla base della conoscenza del contesto insediativo relativo a Tortolì ed Arbatax, potranno individuarsi “ambiti sensibili” sui quali attivare azioni di riqualificazione del tessuto insediativo che favorirebbe un significativo miglioramento della qualità di vita complessiva per il centro Ogliastrino. Le espansioni fino agli anni cinquanta sono costituite dall’ampliamento del tessuto edilizio contiguo con il centro di antica e prima formazione. Il risultato delle analisi ha permesso di individuare come ambito relativo alle espansioni fino agli anni Sessanta, un’area limitrofa e continua con il centro di antica e prima formazione, di dimensioni abbastanza paragonabili, testimonianza, questo, di un raddoppiamento dell’edificato tra il 1900 e il 1960. I segni più riconoscibili sono i tracciati stradali, pressoché inalterati, e pochissimi edifici rimasti inalterati (le Scuole Elementari Centrali, il quartiere di Zunturinu Becciu). Le restanti costruzioni sono state ampiamente modificate e alterate rispetto ai caratteri dell’insediamento iniziale. Tali alterazioni, inoltre, non trovano riscontro tra le pratiche in archivio dell’Ufficio Tecnico. La sovrapposizione delle tavole del Piano Regolatore Generale previgente con la perimetrazione delle espansioni fino al 1960 hanno messo in evidenza la coincidenza fra questi ambiti e parte della zona omogenea B del PRG. Si considera come espansione recente l’edificato successivo al 1960, facente parte del tessuto propriamente urbano, ovvero ricadente nella zona omogenea C del P.R.G. vigente, con esclusione delle zone agricola, turistica, industriale e artigianale. L’area perimetrata si può schematicamente suddividere in tre macroaree: 56 Comune di Tortolì – VAS del PUC Sintesi non Tecnica • area comprensiva del tessuto urbano di Tortolì fino al quartiere di Is Cogottis • tessuto urbano di Arbatax • l’area attorno a Porto Frailis. L’area di Porto Frailis, nonostante sia individuata dal Piano Paesaggistico Regionale come insediamento turistico, è stata inserita fra le espansioni recenti, sia perché la destinazione urbanistica di queste aree è “zona di espansione”, sia perché dalle analisi risulta che le opere di urbanizzazione primarie e secondarie siano completate, sia perché l’analisi dei dati relativi alle abitazioni occupate da residenti stabili ha confermato che esse sono superiori al 50%, Edificato diffuso Sono state individuate le aree relative all’edificato urbano diffuso L’edificato urbano diffuso comprende le parti del territorio su cui insiste una diffusione insediativa discontinua, prevalentemente del tipo residenziale monofamiliare, localizzate negli ambiti agricoli limitrofi alle espansioni recenti dei centri maggiori (art. 76, NTA del PPR). Nel territorio di Tortolì sono presenti aree a destinazione d’uso agricola, che evidenziano, però, un uso esclusivamente residenziale. Tali aree sono caratterizzate da un frazionamento evidente in lotti di ridotte dimensioni, appoggiati ad una rete viaria consolidata. Si rileva la scomparsa della vocazione agricola dei terreni a favore di una considerevole consistenza edilizia, anche spontanea con assenza di servizi opportuni. I sopralluoghi, in situ, hanno evidenziato una situazione di attesa per la trasformazione della destinazione d’uso dei lotti. Tutte le costruzioni a conduzione del fondo riportano i caratteri distributivi ed architettonici delle residenze, i fondi sono ridotti a giardini domestici, e le strade bianche rimangono quale unica testimonianza dell’originario utilizzo agricolo. Non è riscontrabile un filo conduttore o uno schema preciso per l’individuazione della localizzazione di queste aree, che si estendono in maniera sparsa e senza soluzione di continuità con le Espansioni Recenti sul territorio. Edificato in extraurbana zona Sono state individuate le aree relative all’edificato in zona agricola. costituito dagli (art. 79, NTA del PPR) insediamenti storici: centri rurali ed elementi sparsi, dai nuclei e case sparse in agro e dagli insediamenti specializzati. Le linee guida per l’assetto insediativo individuano gli insediamenti storici quali centri rurali ed elementi sparsi come “costituiti da aree su cui insistono tracce degli insediamenti storici e dagli elementi dell’insediamento rurale sparso: stazzi, medaus, furriadroxius, boddeus, bacili, cuiles” (art. 81, NTA del PPR) Sul territorio comunale di Tortolì non si trovano aree di questo tipo, gli unici episodi di valore storico riguardano i reperti nuragici e le domus de Janas, ma esulano da questo contesto e sono stati ampiamente trattati nello studio dell’Assetto Storico Culturale. I Nuclei di case sparse, rappresentano un fenomeno molto diffuso nell’intero ambito agricolo comunale, spesso con evidente carattere di residenza senza alcun legame con il fondo di ubicazione, altre volte con spiccata vocazione agricola. Tale fenomeno è facilmente immaginabile visto l’unità fondiaria minima necessaria e sufficiente per poter costruire in ambito agricolo, che, fino all’entrata in vigore del della L.R. 8/2004 era fissata in 5.000 mq. Come conseguenza di ciò, si è assistito ad un evidente frazionamento degli originari possedimenti in aziende agricole fittizie. La diffusione delle costruzioni edilizie in agro si accompagna alla graduale scomparsa dei fondi agricoli. Oltre agli edifici sorti in zona agricola sono stati catalogati nella stessa categoria di “Edificato Sparso”, anche le costruzioni sorte in ambito Ex Zona F di Orrì, le quali non avendo alcuna vocazione turistica ed essendo sorte su lotti privi di destinazione d’uso, hanno finito per originare fenomeni pseudoagricoli fatiscenti, per lo più orti, di dimensioni ridottissime, in linea con la mediocrità delle scelte pianificatorie. La perimetrazione riguarda esclusivamente le costruzioni, e non si spinge anche ai lotti di pertinenza, in quanto sono frutto di successive perimetrazioni, che spesso non trovano riscontro preciso sulla carta. 57 Comune di Tortolì – VAS del PUC Sintesi non Tecnica Inoltre si ritiene più affidabile la catalogazione ottenuta attraverso lo studio dell’uso dei suoli. Gli Insediamenti Specializzati sono costituiti essenzialmente da strutture ed edifici sorti in territori agricoli caratterizzati da una varietà attività produttive specializzate, specifiche del settore agropastorale o della pesca, e connessi alla valorizzazione dei prodotti del fondo (art. 85, NTA del PPR). Tra le attività più diffuse si evidenziano le serre e i maneggi, per il resto in realtà poca promozione dei prodotti locali, qualche agriturismo assolutamente privo di senso dal momento che non producono ciò che vendono, e qualche punto di ristoro o comunque aree destinate più ad una fruizione turistica che alla valorizzazione agricola. In realtà il fenomeno è facilmente comprensibile se si tiene conto che a Tortolì non esiste attività agricola produttiva. Insediamenti Gli insediamenti turistici sono costituiti dagli insediamenti prevalentemente costieri, realizzati a partire turistici dagli anni ’60, per utilizzazioni esclusivamente turistiche e in gran parte caratterizzati da seconde case o campeggi. Detti insediamenti risultano scarsamente dotati di servizi e spesso sono privi di identità urbana e sono caratterizzati da incompletezza e scarsa qualità architettonica (art. 88, NTA del PPR). La lettura dell’insediamento turistico è stata portata avanti attraverso un costante e continuo sopralluogo dei siti. La perimetrazione pertanto scaturisce dalla sovrapposizione dell’aerofotogrammetria con le ortofoto attuali, e dal riscontro dei dati incerti direttamente sul posto. Oltre alle categorie ovvie, quali villaggi turistici, campeggi e sosta camper, sono da annoverare, secondo quanto indicato nelle linee guida, anche “tutte quelle zone urbanizzate che risultano avere una percentuale di abitazioni occupate da residenti stabili inferiore al 50% rispetto al totale” sorte anche in assenza di pianificazione attuativa. La perimetrazione degli insediamenti turistici ha inglobato non solo i lotti costruiti, ma anche le aree che, pur non presentando volumetrie in tutti i lotti, sono di dimensioni di circa 500 mq, completamente recintati, servite da reticolo viario sorto secondo logiche insediative, dall’aspetto naturalistico stravolto per espianto della macchia mediterranea, con presenza di baracche fatiscenti, nei quali in molti casi è avvenuto il rilascio del certificato di residenza, e il pagamento dell’ICI. Tale fenomeno è estremamente diffuso nella zona di Orrì, e si caratterizza per la gran parte come edificato spontaneo. Si tratta di un fenomeno complesso e assai problematico localizzato soprattutto nella ex zona F prevista dal PRG vigente e mai però dotata di pianificazione attuativa come previsto dalle Norme tecniche di attuazione dello stesso PRG. L’approccio seguito per l’analisi delle volumetrie impegnate per la residenza turistica ha portato in evidenza il problema, storico per la città di Tortolì, ma anche per tutto il territorio ogliastrino, dell’edilizia spontanea in area agricola e costiera, problema questo che si sta tenendo in forte considerazione nella redazione del Piano Urbanistico Comunale. Lo zoning del PRG previgente, prevedeva in località Orrì-Cea, nel territorio meridionale del Comune di Tortolì, una grande zona F che a tutt’oggi non è mai stata pianificata e non ha risposto positivamente alle ambizioni della popolazione locale. Quest’area, infatti, ad eccezione di piccoli frammenti in cui è stata autorizzata l’installazione di un campeggio (zona Fc1), è interessata da importanti fenomeni di edilizia spontanea. La lettura strumentale effettuata per l’analisi della volumetria esistente nel territorio del Comune di Tortolì ha permesso di stimare in termini numerici l’attività di edilizia spontanea presente. La maggior parte delle volumetrie realizzate sono localizzate all’interno della fascia dei 300 m con una certa quantità di costruzioni presenti anche entro i 150 m. Si tratta di un numero considerevole di edifici e, quindi di un problema che assume risvolti negativi sia in campo ambientale ma anche in campo sociale con evidenti rischi di ordine pubblico, soprattutto nel caso in cui si decida intraprendere drastiche vie di soluzione del problema. Insediamenti Il territorio di Tortolì presenta essenzialmente due grossi insediamenti produttivi che sono l’area produttivi Industriale e l’area Artigianale, oltre a qualche insediamento minore in posizione limitrofa al centro 58 Comune di Tortolì – VAS del PUC Sintesi non Tecnica urbano, e le cave di prestito localizzate in posizione defilata. E’ stata catalogata come cava dismessa anche il Piazzale degli Scogli Rossi, perché tale è la sua natura, nonostante sia stato annoverato dallo studio dell’Assetto Ambientale tra i beni ambientali. Territorio pianificato Superficie destinata ad uso agricolo dal 21.619.857 mq PRG vigente 53,4% BURAS previgente PRG (Opzione 0) N° 6 del 6 del 6 del 6 del 6 del 6 del 6 del 17 del 6 del 6 del 6 del 6 del 28/02/2009 Superficie tutelata 5.605.763 mq PRG vigente 13,8% BURAS N° 28/02/2009 Superficie urbanizzata (A +B +C+D+F) 8.288.497 mq PRG vigente 20,5% BURAS N° 28/02/2009 Superficie destinata ai servizi sociali 388.364 mq PRG vigente 1%; BURAS N° 28/02/2009 Superficie destinata ai servizi generali (1.070.467 mq PRG vigente 2,6 % BURAS N° 28/02/2009 Superficie occupata da vuoti urbani 0 mq PRG vigente 0% BURAS N° 28/02/2009 Superficie occupata da ciascuna “zona omogenea” B= esistente, in relazione ad eventuali strumenti C= 1.499.262 mq 769.092 mq PRG vigente BURAS urbanistici locali vigenti D= 2.977.905 mq 28/02/2009 N° E= 21.619.857 mq F= 3.042.236 mq G= 1.083.466 mq H= 5.605.763 mq S= Superficie destinata alle attività Industriali 445.691 mq 2.977.905 mq PRGI vigente 7,4% BURAS N° 18/05/2009 Standards 164.007 mq PRG vigente urbanistici Superficie destinata a zone S1 15,62 mq/ab BURAS (PRG (riferimento 28/02/2009 previgente, opzione 0) N° normativo 4.5 mq/ab) Superficie destinata a zone S2 45.738 mq PRG vigente 4,36 mq/ab BURAS (riferimento 28/02/2009 N° normativo 2 mq/ab) Superficie destinata a zone S3 168.026 mq PRG vigente 16,00 mq/ab BURAS (riferimento 28/02/2009 N° normativo 9,00 mq/ab) Superficie destinata a zone S4 10.893 mq PRG vigente BURAS N° 59 Comune di Tortolì – VAS del PUC Sintesi non Tecnica 1,04 mq/ab 28/02/2009 (riferimento normativo 2,50 mq/ab) Territorio Superficie destinata ad uso agricolo 22.189.814 mq Ufficio di Piano pianificato dal PUC (54,8 % superficie Comune di Tortolì adottato totale) e dalle modifiche intercorse seguito procedura osservazioni E1 = 5.104.059 mq in E2= 7.501.455 mq alla E3= 716.197 mq delle E5= 8868103 Superficie tutelata (Opzione 1) 9.974.201 mq Ufficio di Piano (25 % superficie Comune di Tortolì totale) H1= 800.212 mq H2= 9.173..989 mq (25% della superficie totale del territorio) Superficie urbanizzata (A +B +C+D+F) 7.574.089 mq Ufficio di Piano (18,7 % superficie Comune di Tortolì totale) Superficie destinata ai servizi sociali 501.684 Ufficio di Piano (1,24 % superficie Comune di Tortolì totale) 32,83 mq/ab (al 2021) Superficie destinata ai servizi generali 2.472.880 mq Ufficio di Piano (6,1 % superficie Comune di Tortolì totale) G1_1= 140.623 mq G1_2= 463.074 mq G1_3= 111.004 mq G2= 973.435 mq G4= 760.636 mq G Jana= 9.157 mq Superficie occupata da vuoti urbani 0,00 mq Ufficio di Piano (0% della superficie Comune di Tortolì totale del territorio) Superficie occupata da ciascuna “zona omogenea” A= 145.410 mq Ufficio di Piano esistente, in relazione ad eventuali strumenti B= 541.352 mq Comune di Tortolì urbanistici locali vigenti C= 2.446.261 mq D= 2.439.194 mq E= 22.189.814 mq F= 2.001.872 mq G= 2.472.880 mq H= 5.605.763 mq S= 501.684 mq 60 Comune di Tortolì – VAS del PUC Standards Superficie destinata a zone S1 urbanistici (PUC adottato + 90.660 mq Ufficio di Piano 5,93 mq/ab al 2021. Comune di Tortolì (riferimento osservazioni, Opzione 1)) Sintesi non Tecnica normativo 4.5 mq/ab) Superficie destinata a zone S2 60.779 mq Ufficio di Piano 3,98 mq/ab (al 2021) Comune di Tortolì (riferimento normativo 2 mq/ab) Superficie destinata a zone S3 229.411 mq Ufficio di Piano 15,01 mq/ab (al Comune di Tortolì 2021) (riferimento normativo 9,00 mq/ab) Superficie destinata a zone S4 78.191 mq Ufficio di Piano 5,12 mq/ab (al 2021) Comune di Tortolì (riferimento normativo 2,50 mq/ab) Superficie destinata a zone S0 (Servizi sociali 42.643 mq Ufficio di Piano misti” con utilità polifunzionale 2,79 mq/ab (al 2021) Comune di Tortolì DEMOGRAFIA Superficie des Il Comune di Tortolì fa parte della Provincia di Ogliastra. La popolazione dell’intera provincia, secondo i dati Istat al 31 dicembre 2008 è di 58097 abitanti , con una conseguente densità media di 31.236 abitanti per Kmq, dato inferiore alla media regionale che si assesta su 68,9 abitanti per Kmq. Se si prendono in considerazione i dati del censimento del 21 ottobre 2001 si nota che la popolazione ha subito un piccolo decremento. Nel 2001 la Provincia di Ogliastra ha registrato 58.389 unità, con una densità abitativa di 31,5 persone per kmq, dato,comunque, sempre al di sotto della media regionale che si assesta 67,8 unità per kmq. Se si analizzano i valori della densità abitativa dei singoli comuni della Provincia di Ogliastra emerge il dato relativo al Comune di Tortolì con 246,2 e 254,5 abitanti per Kmq rispettivamente negli anni 2001 e 2007, seguito da Lotzorai, Lanusei, Jerzu e Barisardo. Tale dato evidenzia la forte spinta verso le zone costiere come centri di aggregazione più forti oltre alla bassissima antropizzazione della zona interna. I dati relativi alla popolazione residente mettono in evidenza la piccola dimensione di molti dei comuni facenti parte dell’Ogliastra, ad eccezione di Tortolì e Lanusei che si caratterizzano quali poli di attrazione rispettivamente della zona interna e della zona costiera. Per ciò che attiene la composizione della popolazione, i dati evidenziano una sostanziale equi ripartizione fra uomini e donne, con una lieve prevalenza di queste ultime pari al 50,77% della popolazione della Provincia nel 2001 e al 50,57% nel 2007. In termini assoluti il dato appare assolutamente in linea con quelli regionali (51.04% nel 2001 e 50,9% nel 2007). L’analisi dell’indicatore relativo alla vecchiaia della popolazione residente dell’area, pari a circa 117, evidenzia un discreto peso delle classi di età più avanzate rispetto al totale della popolazione, con ovvie conseguenze sia in termini di spopolamento, sia per ciò che riguarda le ipotesi di sviluppo imprenditoriale dell’area. Il dato aggregato per l’area risulta essere superiore di quasi un punto percentuale rispetto alla media regionale, nel 2002, mentre nel 2007 i punti percentuali raggiungono quasi le tre unità. Se si analizzano i dati disaggregati a livello comunale, l’indicatore mostra valori decisamente più alti nelle aree interne rispetto a quelle costiere, caratterizzate da una forte attrattività del settore turistico e, quindi, da opportunità lavorative e di crescita decisamente differenti. I Comuni costieri fanno registrare valori molto inferiori al dato regionale, in particolare Girasole e Tortolì che, nelle due annate in analisi, annoverano l’indice di vecchiaia più basso per l’intera Provincia di Ogliastra e sicuramente in controtendenza rispetto al dato regionale. L’indice di dipendenza per il territorio provinciale è pari circa a 47, dato da cui si evince che il peso delle classi improduttive dell’area è di circa sette punti percentuali in più rispetto al dato regionale nel 2002. Questo divario si riduce nel 2007, in cui i punti percentuali di differenza 61 Comune di Tortolì – VAS del PUC Sintesi non Tecnica fra la Provincia di Ogliastra e il dato generale della Regione Sardegna è di circa 3.5. Anche in questo caso alcuni comuni, quali Ulassai, Ussassai ed Osini fanno registrare valori più alti a dimostrazione sia dell’anzianità dei residenti che delle difficoltà di impostare politiche di sviluppo capaci di incidere positivamente sul mercato del lavoro. Se si effettua, ora un incrocio fra gli indici di dipendenza e l’ indice di vecchiaia si evince come esiste una certa correlazione fra i due indicatori, a dimostrazione del progressivo invecchiamento della popolazione dei comuni interni. Relativamente a Tortolì si denotano indici di dipendenza totali inferiori sia al dato provinciale che regionale, con indici di dipendenza giovanili in linea con la tendenza provinciale nel 2002 e regionale nel 2007. Tortolì, inoltre presenta indici di dipendenza senile in controtendenza rispetto sia ai valori provinciali che a quelli regionali, a dimostrazione del fatto che la popolazione residente è una popolazione tendenzialmente giovane e appartenente alla classe attiva. Considerando l’indice di struttura della popolazione attiva, come precedentemente riportato, si nota si hanno valori più bassi rispetto alla tendenza regionale, a dimostrazione del fatto che la popolazione in età lavorativa è più giovane rispetto alla media regionale. I valori peggiori dell’indice di struttura per la popolazione attiva si registrano, sia nel 2002, sia nel 2007 nei Comuni di Osini e di Ulassai. Il Comune di Tortolì si pone in tendenza sia con il dato provinciale che con quello Regionale. Relativamente all’indice di ricambio della Popolazione attiva si nota che il Comune di Tortolì, pur avendo valori che si dimostrano inferiori alla tendenza regionale, assume un indice tipico delle società mature in cui il numero delle persone che si sta avviando a concludere il percorso lavorativo è, seppur di poco, maggiore rispetto a quelle che invece si stanno preparando ad entrare nel mondo del lavoro. Confrontando gli indicatori fino qua analizzati, indice di vecchiaia, indice di dipendenza, indice di struttura e di ricambio della popolazione attiva, si può affermare che il Comune di Tortolì rappresenta per l’area ogliastrina la realtà più florida ed economicamente più interessante. L’andamento demografico dei comuni dell’area è stato analizzato, anche attraverso l’ausilio delle serie storiche relative all’ultimo ventennio, suddividendo l’analisi nei seguenti periodi: 1980-1990, 1990-2000, 1990- 2001,1980-2000 e 1980-2001. Di seguito si riportano i risultati presentati nel documento “Rapporto d’area”, redatto dal Laboratorio di progettazione integrata della Provincia d’Ogliastra, quale documento di supporto alla discussione del Tavolo di Partenariato Provinciale dell’ottobre del 2005. L’analisi dei dati consente di affermare che la popolazione dell’area ha subito una lieve diminuzione lungo il periodo di osservazione; considerazione resa ancor più evidente dal fatto che l’attuale numero dei residenti era già stato raggiunto intorno alla metà degli anni ‘60 e che pertanto negli ultimi 30 anni esso è rimasto sostanzialmente invariato, salvo lievissime oscillazioni in aumento o in diminuzione. In evidenza, sicuramente, è il dato relativo al valore, costantemente in crescita, che assume la popolazione del Comune di Tortolì che nei decenni in esame fa registrare una crescita di circa 100 unità all’anno. Il dato aggregato 1980- 2001 relativo all’area fa riscontrare una lieve flessione della popolazione pari al 4,16%, mentre la flessione complessiva per l’intera regione non arriva all’1%. Il mancato sviluppo demografico costituisce senz’altro un fattore negativo, al quale se ne contrappone però uno positivo, in termini di capacità di resistenza, che consente alla popolazione, pur non crescendo, di non regredire. Occorre dire subito che la popolazione dell’Ogliastra ha rappresentato una quota costante (3,6%) della popolazione della Sardegna nel corso degli ultimi 20 anni. In esito al primo decennio, 1980-1990, mentre la Sardegna è soggetta ad una crescita demografica del 3,35%, l’Ogliastra si limita ad un flebile 0,13%, dovuti ad uno spopolamento delle campagne a vantaggio dei comuni costieri, dove si comincia ad investire in strutture ricettive turistiche. Si registrano infatti significativi incrementi nel comune di Girasole (60,78%), Lotzorai (18,21%) e Tortolì (13,66%) mentre tra i comuni interni il più colpito dallo spopolamento appare Gairo (-36,39%) dovuto in parte al fatto che nel 1984 si costituisce comune indipendente Cardedu. Lo seguono Osini (- 19,51%), Seui (-19,12%) e Ussassai (-18,11%). Nel suo complesso, il successivo decennio, 1990-2000, manifesta in Ogliastra un decremento demografico del 2,68%, superiore a quello regionale, pari allo 0,98%. Continua comunque la crescita dei comuni costieri seppure in misura inferiore al decennio precedente, Girasole scende ad un 22,99% e Cardedu con 13,86%. Perdasdefogu arriva ad un -11,22%, quasi quadruplicando il numero di residenti persi, ma anche Tertenia registra una perdita della popolazione del -2,46%, in controtendenza con il decennio precedente. Anche il terzo decennio, 1990-2001, presenta una forte somiglianza fra il movimento demografico dell’Ogliastra, con una perdita del -4,28%, e quello regionale, anch’esso in flessione per uno 3,90%. Come nel precedente periodo, i comuni in crescita sono prevalentemente i costieri con tassi variabili: si va da una crescita del 20,82% di Girasole, al 10,72% di Tortolì, al 9,31% di Cardedu, passando per un 6,02% di Lotzorai fino ad un 0,74% di Elini (uno dei comuni più piccoli della zona ma con un’alta densità abitativa). Appaiono in flessione tutti gli altri comuni interni, con tassi che, a meno di qualche irregolarità dovuta ad altri fattori, quali distanza e perifericità, procedono di pari passo con l’aumentare della quota. Per avere un quadro completo occorre poi esaminare il ventennio 1980- 2000, dove a fronte di una crescita regionale del 2,34%, l’area 62 Comune di Tortolì – VAS del PUC Sintesi non Tecnica della Provincia Ogliastra registra un decremento del -2,56%. Ovviamente analizzando i dati disaggregati a livello comunale si nota un elemento stocastico: la crescita di Girasole, che si rileva analizzando anche il ventennio 1980-2001 (97,74% e poi 94,25%). In quest’ultimo periodo la variazione percentuale dell’area è di -4,16%, mentre a livello regionale solo del -0,67%. La palma in negativo spetta ai comuni di Osini e Seui che nell’arco temporale in esame hanno subito una fuga pari a -32,82% che diventa addirittura -34,01% se si prende in esame anche il 2001 mentre Seui si attesta su un decremento del -31,40% e 31,36%. Migliorando l’analisi sulla popolazione residente con il bilancio demografico del 2001, si nota che il saldo migratorio è decisamente elevato, -237, con un piccolissimo saldo naturale positivo (28). Da ciò si deduce che, forse anche a causa dell’aggiornamento degli archivi comunali nel 2000, la popolazione è in diminuzione anche nelle zone costiere, seppure il tasso di crescita è più alto che nell’entroterra, dove a causa della crisi dei settori legati alle tradizioni, il peso dello spopolamento è pesante. Confrontando questi dati con quelli aggiornati al 31dicembre 2006, si denota come lo spopolamento nella provincia di Ogliastra stia diminuendo, fattore questo dovuto ad una crescita della popolazione in particolare nei Comuni costieri in cui si registrano valori del saldo migratorio positivi in aumento. Questi dati analizzati in modo incrociato con le elaborazioni relative al calcolo dei tassi di natalità e mortalità relativi ai due periodi temporali in analisi, dimostrano ancora la maggior vivacità dei comuni costieri rispetto quelli interni. In particolare si evince come il Comune di Girasole abbia, nel 2001 un tasso di natalità molto alto rispetto il dato provinciale e rispetto il dato di ciascun Comune della Provincia. Il Comune di Tortolì fa registrare un dato positivo, come tutti i Comuni costieri, sia per i risultati ottenuti circa il tasso di natalità, sia per quelli ottenuti circa il tasso di mortalità che risulta fra i più bassi dell’area I dati relativi al bilancio demografico e ai tassi di natalità e mortalità, analizzati insieme ai dati relativi alla popolazione straniera residente al 31 dicembre 2006, evidenziano una forte presenza di stranieri in tutta l’area ogliastrina, e in particolare nel Comune di Tortolì. Al fine di completare l’analisi demografica, si ritiene opportuno esaminare anche i dati relativi alle famiglie. Il territorio è abitato da 21,684, pari al 3,80% delle famiglie sarde. Il numero medio di componenti per famiglia (2,63), peraltro, risulta essere in linea con i dati regionali (2,79). I dati disaggregati evidenziano un dato superiore alla media regionale in 7 comuni: Urzulei (3,1), Elini (3,0), Arzana, Girasole, Lanusei, Lotzorai e Villagrande Strisaili (2,9). Inoltre, i dati relativi ai componenti delle convivenze evidenziano come su 318 totali, ben 104 risiedano a Lanusei, dove hanno sede il convitto nazionale, il vescovado e il carcere. In tutta la ex provincia di Nuoro il numero è pari a 1618, quindi il 20% dell’intera ex provincia risiede per motivi legati al lavoro, al servizio militare parte a Lanusei, 50 a Perdasdefogu e 49 a Tortolì, i centri più grossi in termini di servizi offerti al pubblico. A complemento dell’analisi demografica occorre effettuare un approfondimento in relazione alle abitazioni. La tavola seguente evidenzia il gran numero di alloggi non occupati dai residenti presente nel territorio della provincia: quasi un terzo delle abitazioni totali dell’area non sono utilizzate dai residenti, una buona parte di esse sono le seconde case sulla costa dei residenti delle zone interne oppure si tratta di alloggi ceduti in affitto ai turisti nel corso dei mesi estivi. I dati disaggregati per comune, ancora una volta, offrono una lettura della composizione delle abitazioni della zona maggiormente analitica. In particolare, in alcuni comuni costieri quali Tertenia, Cardedu e Baunei la percentuale delle abitazioni non occupate dai residenti sul totale, superiore al 40%. Tale fenomeno è particolarmente evidente anche in alcuni comuni interni, quali Seui (37,14%), Osini (41,77%) e Jerzu (35,7%); tale dato può essere interpretato alla luce di alcune considerazioni di carattere sociologico ovvero molti ogliastrini hanno trovato lavoro nel capoluogo della ex provincia e/o di regione ma continuano a mantenere forti legami con il proprio territorio di origine. La dimostrazione di tale affermazione risiede proprio nel possesso di un alloggio nel rispettivo paese di provenienza che costituisce non solo un legame di natura sociale ma anche il desiderio di farvi ritorno. I dati relativi alle analisi socio-demografiche sono riportati, in dettaglio, nella “Relazione Generale” del PUC, nel capitolo 8. 63 Comune di Tortolì – VAS del PUC Analisi N° Abitanti diacronica del residenti/anno trend relativo alla popolazione residente N° Sintesi non Tecnica Anno 1975 1976 1977 1978 1979 1980 1981 1982 1983 1984 1985 1986 1987 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 Popolazione residente al 1° gennaio Maschi Femmine Totale 3485 3455 6940 3554 3532 7086 3637 3613 7250 3753 3730 7483 3871 3815 7686 3918 3853 7771 4004 3907 7911 3913 3845 7758 4124 4039 6163 4190 4112 8302 4260 4189 8448 4329 4248 8577 4354 4337 8691 4395 4350 8745 4442 4376 8818 4491 4430 8921 4524 4468 8992 4526 4610 9136 4574 4670 9244 4510 4722 9332 4586 4760 9445 4762 4809 9571 4779 4878 9657 4804 4889 9693 4834 4839 9673 4854 4874 9728 4858 4902 9760 4957 5021 9978 5031 5077 10108 5058 5072 10130 5088 5119 10207 5121 5132 10253 5150 5159 10309 5192 5202 10394 5279 5330 10609 5340 5409 10749 Popolazione residente al 31 dicembre Maschi Femmine Totale 3554 3532 7086 3637 3613 7250 3753 3730 7483 3871 3815 7686 3918 3853 7771 4004 3907 7911 3913 3845 7758 3986 3911 7897 4190 4112 8302 4260 4188 8448 4329 4248 8577 4354 4337 8691 4395 4350 8745 4442 4376 8818 4491 4430 8921 4524 4468 9992 4526 4610 9136 4574 4670 9244 4610 4722 9332 4686 4760 9446 4762 4809 9571 4779 4878 9657 4804 4889 9693 4834 4839 9673 4854 4874 9728 4858 4902 9760 4957 5021 9978 5031 5077 10108 5058 5072 10130 5088 5119 10207 5121 5132 10253 5150 5159 10309 5192 5202 10394 5279 5330 10609 5340 5409 10749 5379 5459 10838 nuclei familiari/anno Anno 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 Popolazione (Istat) 10130 10207 10253 10309 10394 10609 10749 10838 Nuclei familiari istituzionali 3821 3917 3989 4075 4178 4357 4473 4579 Convivenze 9 7 6 8 8 8 7 6 Tot Nuclei 3830 3924 3995 4083 4186 4365 4480 4585 Comp/Fam 2,60 2,60 2,60 2,50 2,50 2,40 2,40 2,36 Anagrafe Comune di Tortolì e Dati ISTAT Proiezioni N° abitanti/anno demografiche [Fig. 1] N° nuclei familiari/anno [Fig. 2] 64 Comune di Tortolì – VAS del PUC Sintesi non Tecnica Dati ISTAT La previsione dell’evoluzione della popolazione del Comune di Tortolì è stata determinata mediante l’utilizzo del metodo di regressione lineare, applicato sia ai dati relativi sia alla popolazione residente, sia al numero dei nuclei familiari residenti che compongono la popolazione del Comune di Tortolì. Il metodo matematico applicato fornisce l’equazione della curva che meglio interpola i dati analizzati in un prefissato orizzonte temporale. Il set di dati presi in questa prima analisi rappresenta la variazione del numero della popolazione residente nel Comune di Tortolì in un intervallo temporale di 35 anni cha va dal 31 dicembre 1975 al 31 dicembre 2010. Attraverso il metodo della regressione lineare si ha una interpolazione di dati che produce la linea di tendenza rappresentata in Fig. 1. La curva individuata è una retta rappresentata da una funzione del tipo: y= ax – b con: • y= popolazione residente a fine anno. • x= anno • a= pendenza • b= intercetta In particolare le analisi effettuate hanno individuato la retta di equazione: y = 99,26 x -188624,47 Nell’applicare la suddetta equazione si considera un orizzonte temporale di 10 anni, per cui la proiezione futura della popolazione del Comune di Tortolì, considerata al 31 dicembre 2021, determina un valore di circa 11980 abitanti residenti. La bontà della proiezione è descritta dal coefficiente di correlazione della regressione lineare che può assumere un valore compreso fra -1 e +1. Tanto più il valore del coefficiente si avvicina a + 1 tanto maggiore è la bontà della misura effettuata. Nel caso della regressione lineare applicata per la previsione della popolazione futura del Comune di Tortolì, basata sui dati relativi alla popolazione residente, si è ottenuto un valore del coefficiente di correlazione pari a circa 0,98, per cui il valore stimato ha un valore che si avvicina molto a quello reale. Il dato ottenuto appare evidente anche dall’analisi semplice dei dati anagrafici del Comune di Tortolì, utilizzati per la proiezione della popolazione. I dati a disposizione partono dall’anno 1975 e arrivano al 31 dicembre del 2010. La popolazione del Comune di Tortolì ha un andamento crescente di circa cento unità all’anno. Se si escludono le due annate negative del 1982 e del 1983, in cui si ha avuto una riduzione della popolazione residente, si evince che il Comune di Tortolì ha sempre registrato un trend positivo di crescita della popolazione. In particolare tra il 31 dicembre 2007 e il 31 dicembre 2008 si è avuto un picco nella crescita della popolazione e si è registrato un incremento di 215 unità. L’analisi della crescita della popolazione di Tortolì è stata perfezionata attraverso la comparazione con la curva di crescita dei nuclei familiari. I dati ISTAT utilizzati per l’analisi, considerano un periodo di 8 anni, dal 65 Comune di Tortolì – VAS del PUC Sintesi non Tecnica 31 dicembre 2003 al 31 dicembre 2010, e mostrano una tendenza di crescita costante dei nuclei familiari in linea con la tendenza di crescita della popolazione residente. Questo fenomeno risulta essere un elemento importante da cui non si può prescindere per il dimensionamento futuro della residenzialità nel Comune di Tortolì. La formazione dei nuovi nuclei familiari, infatti, influisce sulla richiesta di residenza e quindi sulla previsione di nuove volumetrie residenziali da includere nelle ipotesi di piano. Dall’analisi dei dati si evince una crescita nel numero dei nuclei familiari di 755 unità, si passa cioè da un valore di 3830 unità del 2003 ad un valore di 4585 del 2010. L’applicazione della regressione lineare ai dati relativi al numero dei nuclei familiari negli ultimi 8 anni (Fig. 5), per l’orizzonte temporale di 10 anni, individua una retta la cui funzione è del tipo • y= popolazione residente a fine anno. • x= anno • a= pendenza • b= intercetta y= ax +b con: In particolare le analisi effettuate hanno individuato la retta di equazione: y = 110,45 x -217441,70 che al 31 dicembre 2021, per l’orizzonte temporale di 10 anni considerato, prevede un valore di 5778 nuclei familiari residenti nel Comune di Tortolì. Anche in questo caso, come per la regressione lineare applicata ai dati sulla popolazione residente, si è ottenuto un valore del coefficiente di correlazione pari a circa 0,98. Essendo un valore molto prossimo all’unità, si può concludere che i risultati della funzione trovata si avvicinano molto ai valori reali. Ai fini della nostra analisi, risulta importante ora valutare il valore del numero di componenti medio a famiglia: i dati in nostro possesso (Fonte ISTAT) ci presentano valori variabili da un minimo di 2,36, registrato il 31 dicembre 2010, ad un massimo di 2,60 registrato il 31 dicembre 2003, 2004 e 2005. A partire da questi valori noti si è provveduto a calcolare il valore medio del numero di componenti dei nuclei familiari per il periodo considerato. Tale valore, pari a 2.50, si ipotizza costante per i prossimi 10 anni, così da poter calcolare il numero della popolazione residente a partire dal calcolo del numero dei nuclei familiari residenti al 31 dicembre 2021. Moltiplicando il numero dei nuclei familiari al 31 dicembre 2021 per il numero di componenti familiari medio si ottiene un numero di abitanti residenti pari a circa 14444 ab. Valutando i due valori ottenuti tramite la regressione lineare dei dati sulla popolazione residente e la regressione dei dati sul numerosi nuclei familiari residenti abbiamo che al numero di 11.980 abitanti residenti ottenuti con la prima regressione lineare dobbiamo aggiungere circa altri 2464 abitanti che rappresentano l‘incremento rispetto al primo valore dovuto alla formazione dei nuovi nuclei familiari. Attraverso questa analisi il dato ottenuto dall’analisi dei soli dati relativi alla popolazione residente, 11.980 unità, deve essere incrementato di un ulteriore 17 % che deriva dall’analisi dei nuclei familiari e si arriva ad un valore della popolazione residente di 14.444, stimato per il 31 dicembre 2021. Il dimensionamento della popolazione residente futura del Comune di Tortolì, a partire dal dato stimato grazie alle analisi demografiche, deve considerare anche altri fattori esogeni dipendenti dal forte ruolo di attrattore di popolazione, servizi e attività, dovuto principalmente alla sua posizione geografica, al suo essere capoluogo di provincia e sede delle infrastrutture di trasporto più importanti dell’Ogliastra (porto e aeroporto). E’ importante ricordare al tal fine che Tortolì risulta essere al centro di tutte le strategie di sviluppo previste dal Piano Strategico dell’area vasta di Tortolì, dagli indirizzi di sviluppo dell’ambito 23 dell’Ogliastra previste dal Piano Paesaggistico Regionale, dal Programma operativo regionale Sardegna FESR 2007-2013, dal Piano regionale dei Trasporti, dal Piano Regionale di sviluppo turistico sostenibile e di marketing turistico 2008-2009. In particolare il Piano Urbanistico Comunale in modo coerente con i piani di natura sovraordinata, propone le sue strategie di sviluppo sociale, economico e culturale che fanno presupporre un ulteriore incremento nel numero della popolazione residente da qui a 10 anni pari a circa il 7% del valore ottenuto con la semplice analisi demografica. Si ipotizza, quindi che al 31 dicembre 2021 il 66 Comune di Tortolì – VAS del PUC Sintesi non Tecnica Comune di Tortolì ospiterà una popolazione residente di circa 15.282 unità che rappresenteranno circa il 24,31% dell’intera popolazione residente della Provincia dell’Ogliastra, secondo le stime previste dall’ISTAT (la popolazione residente stimata per l’anno 2021 è di 62.382 unità). Densità della 254,5N° abitanti/ Kmq ISTAT popolazione Struttura della Composizione della 49,96 % uomini popolazione popolazione 50,04 % donne Indice di vecchiaia 101,98 (Pop>64anni/Pop< 15anni) Indice di 38,32 di 18,97 di 19,35 dipendenza totale Indice dipendenza senile Indice dipendenza giovanile Indice di attività 86,93 Indice di ricambio 100,34 SISTEMA ECONOMICO PRODUTTIVO Di seguito si riportano, in sintesi, le attività di sviluppo economico, sociale e culturale che avvalorano l’ipotesi della crescita della popolazione residente nel Comune di Tortolì e che rendono necessaria una pianificazione lungimirante delle possibilità residenziali nel territorio comunale.: Mobilità nella pubblica Amministrazione La città di Tortolì, in quanto capoluogo di Provincia, è la sede principale dei servizi e uffici della Pubblica Amministrazione per l’ambito dell’Ogliastra. Questo comporta un’elevata mobilità e successiva richiesta di nuova residenzialità. La letteratura scientifica stima che circa il 5% del personale operativo nella Pubblica Amministrazione produce una richiesta di insediamento stabile, e anche in caso di eventuale trasferimento, non risulta statisticamente disponibile sia alla vendita, sia alla cessione in affitto. Sviluppo area industriale, porto industriale, commerciale e turistico Il Piano Urbanistico, in accordo sia con il Piano operativo regionale FESR 2007-2013, sia con il Piano regionale dei trasporti ha previsto una riorganizzazione dell’area industriale di Tortolì ed Arbatax. In particolare sono in programma interventi per lo sviluppo del porto industriale e commerciale. Nell’ambito del Piano operativo regionale Fesr 2007-2013 è stata finanziata con dieci milioni di euro la realizzazione di una nuova darsena commerciale e di un secondo scalo merci a ridosso della Capannina. Il rilancio del polo industriale di Arbatax, con interventi inerenti lo sviluppo del polo nautico e il rilancio delle attività industriali, è stato istituzionalizzato nell’ottobre del 2007, nell’Intesa fra la Regione Sardegna, la Provincia dell’Ogliastra e i Comuni di Tortolì e Lanusei per la riconversione produttiva delle aree della ex Cartiera e del sostegno al polo della nautica. In particolare la Regione Sardegna, con una prima delibera della Giunta Regionale, la n. 32/16 del 04/06/2008, ha finanziato un importo di 12.350.000 euro per il programma di infrastrutturazione delle aree suddette finalizzato alla realizzazione di un polo industriale della nautica. Tale importo è stato successivamente integrato di altri 6.535.373 euro con delibera ella Giunta Regionale n. 75/10 del 30/12/2008. Riguardo il porto è da annotare il completamento della Stazione Marittima. La Regione Sardegna .sta organizzando la gara di applato per l’affidamento in gestione. E’ stato inoltre completato e collaudato il nuovo dente di attracco nella banchina di levante, che consente l’attracco delle navi passeggeri, classe Bithia con un finanziamento Regionale di circa 4.500.000 di euro. Sviluppo area aeroportuale Si prevede lo sviluppo del sistema aeroportuale. In particolare, nel collegato alla finanziaria è stato previsto un finanziamento 67 Comune di Tortolì – VAS del PUC Sintesi non Tecnica di circa 500.000 euro per la creazione di una società di gestione interamente pubblica, il cui obiettivo è quello di occuparsi di tutte le questioni di marketing territoriale per migliorare il mercato aeroportuale e aprire nei confronti del mercato europeo. E’ in fase di definizione il passaggio della proprietà della pista dalla Aliarbatax (società che fa capo al Consorzio Industriale) alla Regione. Questo è un passaggio essenziale affinché l’aeroporto diventi a tutti gli effetti di proprietà pubblica e possa essere beneficiari di finanziamenti pubblici. E’ in fase di definizione anche la costituzione della nuova società di gestione ( al momento è una soc. privata: la GE.AR.TO.) che dovrebbe divenire interamente o prevalentemente pubblica). Da un punto di vista più interno, invece, la strategia è quella di incrementare i vettori low-cost nazionali e internazionali a supporto del sistema imprenditoriale industriale e turistico, e di aprire una linea settimanale verso Roma e Milano. Sviluppo polo intermodale L’intervento, proposto tra le strategie del PUC, è coerente con quanto previsto Piano Regionale di Sviluppo 2007-2009 e dal Piano Regionale dei Trasporti. Il comune di Tortolì ha già pubblicato il bando per la realizzazione della Stazione Intermodale che dovrà essere conclusa nel 2010, e che consentirà di riorganizzare il sistema della mobilità sia nella città costiera che in tutta la provincia. La città di Tortolì sarà così il centro di smistamento del traffico su ferro e gomma sia urbano che extraurbano di tutta l’area centro orientale della Sardegna . Sono stati stanziati due milioni di euro per dare vita alla stazione intermodale di Tortolì che sorgerà nella ex stazione ferroviaria del trenino verde. A partire dall’antica fermata, il progetto, suddiviso in due lotti, prevede inizialmente una ristrutturazione dell’attuale stazione per creare gli spazi dedicati all’accoglienza dei passeggeri, ai servizi ed alla ristorazione. Accanto al centro intermodale, nelle fasi successive la realizzazione del progetto, sorgerà il Museo della ferrovia in cui saranno anche conservati tutti gli oggetti presenti ora nella vecchia stazione (dagli orologi alla bilancia) simbolo dell’identità storica e culturale della città di Tortolì. E’ inoltre prevista una zona di accesso ai parcheggi per gli autobus e le autovetture, una sala d'attesa e i servizi. Jana Il progetto Jana, di prossima realizzazione, ha una funzione strategica per l’area vasta del Comune di Tortolì. L’obbiettivo è quello di realizzare una offerta turistico-residenziale, comprendente attività artigianali e ricettività turistica diversificate, che dovrebbero aiutare nella destagionalizzazione dell’offerta turistica. Ambiente e cultura nel territorio L’ambiente con le sue peculiarità e le sue differenti connotazioni paesaggistiche rappresenta un elemento di forza dl territorio di Tortolì, utile al fine della destagionalizzazione dell’offerta turistica. La presenza di siti ambientali e culturali importanti e vari in numero e in caratteristiche assicura la proposizione di percorsi di tipo culturale e ambientale che potrebbero far aumentare l’attrattività della città di Tortolì nei confronti sia del turismo interno sia di quello esterno, italiano ed europeo. Le peculiarità dell’ambiente e dei beni paesaggistici storici, architettonici e archeologici presenti nel territorio rappresentano elementi che rafforzano il ruolo forte i attrattore di attività, servizi e popolazione per Tortolì. CARTOGRAFIA Tav. 12.1, 12.2 : Carta Assetto Insediativi - Lettura PPR. Tav. 14.1, 14.2: Piano Regolatore Generale - BURAS N° 6 del 28/02/2009 Tav. 16: Piano Regolatore Generale Industriale – BURAS N° 17 del 18/05/2009 Altra documentazione : Analisi e Studi effettuati per la definizione del Centro di Prima e Antica Formazione del Territorio di Tortolì e cartografia allegata.. 68 Comune di Tortolì – VAS del PUC Sintesi non Tecnica 5.6 VINCA DEL SIC “LIDO DI ORRI’” Nell’allegato 3 si riporta lo studio di incidenza ambientale redatto al fine di valutare la sostenibilità ambientale delle strategie previste dal PUC in relazione alla presenza degli habitat prioritari tutelati dall’istituito SIC “Lido di Orrì”. Nell’allegato 3 bis le integrazioni allo studio di incidenza richieste dalla RAS in sede di valutazione. Con DETERMINAZIONE N. 13585 / 567 del 6 giugno 2012, la Regione Autonoma della Sardegna, Assessorato della Difesa dell’Ambiente, Direzione generale dell’Ambiente, Servizio sostenibilità ambientale, valutazione impatti e sistemi informativi ambientali (SAVI), ha espresso il suo giudizio in merito alla Valutazione di incidenza ambientale del PUC e del PUL del Comune di Tortolì ai sensi dell’art.5 DPR 357/97 e s.m. e i. In sintesi, si determina: Art. 1) di esprimere, ai sensi dell’art.5 DPR 357/97 e s.m. e i. , giudizio positivo di valutazione di incidenza all’attuazione del Piano Urbanistico Comunale del Comune di Tortolì, con le seguenti prescrizioni: 1) Il perimetro della zona H2 interna al SIC dovrà essere modificato in maniera tale che comprenda al suo interno anche la superficie dell’habitat 5330 Arbusteti Termomediterranei e Pre-desertici. come individuata nei dati del “Sistema di monitoraggio dello stato di conservazione degli habitat e delle specie di interesse comunitario della Regione Autonoma della Sardegna” disponibili presso il Servizio SAVI. 2) Al fine di evitare ulteriore perdita di naturalità e degrado del sito a causa dell’attività edilizia diffusa pregressa, nelle zone E5 interne al SIC deve essere prevista una superficie minima di intervento pari a 3-5 Ha, analogamente a quanto contenuto all’art.83 comma 1), lett a); comma 3) nelle norme di attuazione del vigente Piano Paesaggistico Regionale (pubblicate nel BURAS N.30 del 8/9/2006). 3) Nella zona H2 interna al SIC devono essere consentiti unicamente interventi di gestione della vegetazione naturale esistente eventualmente individuati nel Piano di Gestione del SIC (approvato dall’Assessorato della difesa dell’ambiente). 4) Nelle zone E interne al SIC i progetti di coltivazioni agrarie dei terreni non coltivati, le variazioni culturali, il miglioramento fondiario e qualsiasi intervento che comporti modifiche del suolo o dell’orografia del terreno dovranno essere sottoposti a specifica procedura di valutazione di incidenza ambientale. Dovrà comunque essere prevista la conservazione della vegetazione naturale presente nel fondo, compresi siepi, muri a secco, macchia e alberature anche isolate. 5) In relazione alla Sottozona F4 - Ambiti di riqualificazione ambientale e paesaggistica (Orrì - Cea), si specifica che il piano attuativo di riqualificazione urbanistica (al quale sono subordinati gli interventi) deve essere sottoposto a valutazione di incidenza ex art.5 DPR 357/97 e s.m.i. alla quale si rimanda per la valutazione specifica dei contenuti. Si prescrive in ogni caso che il piano dovrà prevedere il massimo recupero naturalistico delle aree, anche degradate, interne e al margine del SIC “Lido di Orrì” ed escludere di conseguenza la realizzazione di nuove volumetrie in questo settore. 69 Comune di Tortolì – VAS del PUC Sintesi non Tecnica Art. 2) di esprimere, ai sensi dell’art.5 DPR 357/97 e s.m. e i. , giudizio positivo di valutazione di incidenza all’attuazione del Piano di Utilizzo dei Litorali del Comune di Tortolì, con le seguenti prescrizioni: 1) Le aree individuate con la destinazione di Parcheggi Pubblici denominate PP17, PP18, PP19 risultano localizzate in zone retrodunali. Queste aree dovranno essere opportunamente delimitate, in maniera tale da evitare impatti sul vicino ginepreto e sul sistema dunale e consentirne contemporaneamente l’avvio del recupero naturalistico. A tale scopo: - le aree occupate dai parcheggi dovranno occupare solamente lo spazio limitrofo alla strada provinciale, nella fascia di 15 m da questa, ed essere delimitate mediante staccionate in legno per impedire il transito nelle aree da rinaturalizzare; - lo spazio, attualmente degradato, compreso tra il parcheggio così circoscritto e la vegetazione naturale esistente dovrà essere avviato al recupero naturalistico. Dovrà essere elaborato uno specifico progetto da sottoporre all’attenzione del Servizio SAVI e da recepire all’interno del PUL; - dovrà essere prodotta una planimetria di dettaglio (almeno in scala 1:2000) su base foto aerea che riporti i limiti delle aree parcheggio e delle aree da rinaturare, da sottoporre all’attenzione del Servizio SAVI e da recepire all’interno del PUL. 2) L’area denominata TP2 con la destinazione di Aree per Manifestazioni a carattere temporaneo (feste, spettacoli sportivi e culturali.) dovrà essere individuata e localizzata all’esterno delle zone nelle quali viene segnalata la presenza di specie e habitat di interesse comunitario (come indicato nella Tavola 7 allegata allo studio di incidenza). Dovrà essere prodotta una planimetria di dettaglio (almeno in scala 1:2000) su base foto aerea con rilievo fotografico, che riporti l’esatta localizzazione dell’area ed evidenzi il rispetto della prescrizione sopra riportata, La planimetria dovrà essere sottoposta all’attenzione del Servizio SAVI e recepita all’interno del PUL. Dovrà inoltre essere precisato nelle norme tecniche del PUL che la destinazione dell’area è limitata alle sole attività sportive di scarso impatto (che non prevedono l’installazione strutture, palchi, tribune), come dichiarato dagli stessi rappresentanti dell’Amministrazione in occasione degli incontri avvenuti presso gli uffici del SAVI. 3) Le aree denominate C27, C16, C13 (stabilimenti balneari minimali), C19 (Sola Posa di Ombrelloni e Noleggio Natanti), C14 (Concessioni ad uso esclusivo di attività ricettive) con la destinazione di Stabilimenti Balneari dovranno essere localizzate all’esterno delle zone nella quali viene segnalata la presenza di specie e habitat di interesse comunitario (come indicato nella Tavola 7 allegata allo studio di incidenza). Dovrà essere prodotta una planimetria di dettaglio (almeno in scala 1:2000) su base foto aerea con rilievo fotografico, che riporti l’esatta localizzazione delle strutture e delle concessioni ed evidenzi il rispetto della prescrizione sopra riportata. La planimetria dovrà essere sottoposta all’attenzione del Servizio SAVI e recepita all’interno del PUL. 4) Relativamente all’area indicata con il codice 05 con la destinazione di Attività Estese su altre Aree Demaniali (Demanio Fluviale, Portuale, etc.) si rimanda alla specifica valutazione di incidenza dell’attività da svolgersi al suo interno non definita negli elaborati del piano. Art. 3) L’Amministrazione comunale di Tortolì dovrà comunicare a questo Servizio l’accoglimento delle prescrizioni sopra impartite, trasmettendo su supporto digitale il Piano Urbanistico Comunale definitivamente approvato, unitamente alla relativa cartografia. 70 Comune di Tortolì – VAS del PUC Sintesi non Tecnica Art. 4) L’inosservanza delle prescrizioni di cui al precedente art.1, accertata dal Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale, da questo Servizio e da altre Autorità competenti comporta la sospensione immediata del presente provvedimento, la cui validità decorrerà conseguentemente all’effettiva ottemperanza delle stesse. Art. 5) La presente determinazione è espressa solo ai sensi e per gli effetti dell’art.5 DPR 357/97 e s.m. e i. e sono fatte salve le altre eventuali autorizzazioni, pareri, concessioni etc. previste dalla normativa vigente. Art. 6) Ogni modifica del Piano Urbanistico Comunale dovrà essere assoggettata alle procedure previste dalle norme vigenti. 5.7 POSSIBILI IMPATTI Le normative e le linee guida europee, nazionali e regionali richiedono che venga esplicitato nel Rapporto Ambientale, il confronto delle scelte di Piano con «l'opzione zero», ovvero con lo scenario corrispondente alla non approvazione del Piano. La situazione del Comune di Tortolì e del suo strumento urbanistico vigente, corrisponde ad una situazione particolare per diversi motivi. Il PRG del 1985, con le sue varianti, rispetto ai tempi, alle mutate esigenze del territorio ed alle evoluzioni delle stesse, è attualmente inadeguato a fronteggiare non solo l’attuale sviluppo socio-economico, di crescita della popolazione, e spesso di degrado conseguente al non adeguato utilizzo e regolamentazione, di determinate parti del territorio. Il PRG è, inoltre, antecedente al Piano Paesaggistico Regionale (PPR), la cui approvazione ha modificato il modo di concepire il territorio, leggerlo e pianificarlo. I contesti di riferimento sono cambiati, lasciando spazio ad uno scenario innovativo sperimentale per la pianificazione. Per questo motivo, il confronto di qualsiasi delle scelte risolutive del PUC rispetto ad una situazione di non pianificazione, di rinuncia ad operare, di mantenimento della situazione attuale, sarebbe del tutto inadeguata e priva di significato. Appare evidente che uno strumento urbanistico di 25 anni fa, con le proprie numerose varianti, non è più in grado di rispondere alle esigenze e alle dinamiche territoriali attuali. Lo sviluppo di un nuovo PUC per Tortolì non è un'opzione facoltativa ma una necessità, e comunque da perseguire a seguito dei dettati del PPR. Per quanto appena detto, più che procedere verso la certa dimostrazione della necessità di redazione del Piano Urbanistico. 71 Comune di Tortolì – VAS del PUC Sintesi non Tecnica 5.7.1 LA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE APPLICATA La metodologia selezionata riguarda la valutazione “pesata” degli effetti ambientali generati, che consente una rappresentazione dell’intensità con la quale quella componente ambientale è sollecitata dalla realizzazione dell’intervento. La valutazione “pesata” degli effetti ambientali è realizzata attraverso l’attribuzione di punteggi commisurati alla intensità dell’impatto atteso. I punteggi sono assegnati in base al giudizio del valutatore. L’interpretazione dei risultati riportati in matrice è agevolata dalla predisposizione di due indici sintetici: [A] Indice di compatibilità ambientale (ica): La lettura in orizzontale della matrice – per riga – indica l’intensità dell’impatto delle attività relative all’intervento esaminato su tutte le componenti ambientali considerate. L’indice di compatibilità ambientale, determinato dalla somma algebrica normalizzata dei pesi riportati sulla riga, rappresenta il grado di compatibilità dell’intervento rispetto l’insieme delle componenti ambientali. L’indice è commisurato all’intensità degli effetti ambientali attesi generati dalla realizzazione dell’intervento. [B] Indice di impatto ambientale (iia) La lettura in verticale della matrice – per colonne – indica l’intensità dell’impatto dell’insieme delle attività che caratterizzano l’intervento analizzato su ciascuna componente ambientale. L’indice di impatto ambientale, determinato dalla somma algebrica normalizzata dei pesi riportati in colonna, rappresenta l’intensità dell’impatto dell’intervento sulla componente considerata. Nella definizione dei due indici si è tenuto conto anche degli impatti cumulativi e sinergici attraverso un fattore di cumulabilità degli impatti. Si è in presenza di impatti cumulativi quando gli effetti di un’azione si aggiungono o interagiscono con altri effetti, in tempi ed in luoghi particolari. Un impatto cumulativo è la combinazione di questi effetti e di una qualsiasi degradazione ambientale, oggetto di analisi degli impatti cumulativi e, in generale, di tutti i disturbi passati e presenti ragionevolmente prevedibili. 72 Comune di Tortolì – VAS del PUC Sintesi non Tecnica L’impatto cumulativo può, quindi, essere inteso come l’insieme degli effetti di un determinato progetto su una risorsa, su un ecosistema o su una comunità umana e di tutte quelle altre attività che influenzano quella o quelle stesse risorse, indipendentemente da chi intraprende l’azione. 5.7.2 LA MATRICE DI VALUTAZIONE DEL PUC DI TORTOLÌ Una volta fissate le regole, si è proceduto alla valutazione del PUC di Tortolì. E’ stata costruita la matrice, riportata in figura 15, nella quale si sono indicate in colonna le 11 componenti ambientali considerate: Qualità dell’aria Cambiamenti climatici Rumore Risorse idriche Rifiuti Suolo e sottosuolo Flora, fauna e biodiversità Paesaggio e assetto storico culturale Popolazione e salute Energia Mobilità e trasporti e in colonna i 46 interventi previsti dal PUC: Interventi di tipo Residenziale: 1) Zona A_Centro Storico 2) Zona B1_Edificato compatto di primo impianto 3) Zona B2_Tessuti in fase di saturazione 4) Zona B3_Morfologia consolidata Arbatax 5) Zone C1_ Piani attuativi vigenti o approvati 6) Zone C2_Ambiti da sottoporre a piani di riqualificazione 7) Zone C3_Nuove localizzazioni 8) Zone C4_ Jana-Intesa 9) Zone C5_ Ambiti rururbani a media densità 10) Zone C6_Ambiti rururbani a bassa densità Interventi di tipo Turistico: 73 Comune di Tortolì – VAS del PUC Sintesi non Tecnica 11) Zone F1_Interventi turistico-residenziali e turistico ricettivi (realizzati) 12) Zone F2_Nuovi ambiti (Integrazione con l'esistente) 13) Zone F3_Campeggi 14) Zone F4_Ambiti turistici da programmare (Riqualificazione ambientale e paesaggistica) 15) Jana Interventi inerenti i servizi generali 16) Zona G1 1_ Di prevalente interesse pubblico 17) Zona G1 2 _Di prevalente interesse privato 18) Zona G1 3_Zone di Integrazione funzionale 19) Zona G2_ Parchi urbani e verde attrezzato 20) Zona G3_Zone speciali(militari…) 21) Zona G4.1_ Pista Aeroporto 22) Zona G4_ Infrastrutture di interesse territoriale 23) Zona G/C_Jana - PRG - Intesa (*) Interventi di tipo Industriale: 24) Zona D1 1_Zona Industriale - Ambito Consorzio Industriale 25) Zona D1 2_Master Plan - Polo Nautico 26) Zona D2_Piano per gli Insediamenti Produttivi – PIP 27) Zona D3_Zona Artigianale e Commerciale di interesse locale 28) Zona D4_Area Commerciale per la grande distribuzione 29) Zona D5_ Aree di riqualificazione ambientale Interventi inerenti i servizi sociali: 30) Zona S0_Servizi sociali misti 31) Zona S1_Aree per l'istruzione primaria 32) Zona S2_Aree per attrezzature di interesse comune 33) Zona S3_Aree per spazi pubblici attrezzati a parco, per il gioco e per il tempo libero 34) Zona S4_Aree per parcheggi Interventi inerenti le zone agricole: 35) Zona E1_Aree caratterizzate da una produzione agricola tipica specializzata. 74 e Comune di Tortolì – VAS del PUC Sintesi non Tecnica 36) Zona E2_Aree di primaria importanza per la funzione agricolo – produttiva, 37) Zona E3_Aree caratterizzate da un elevato frazionamento fondiario; 38) Zona E4_Aree caratterizzate dalla presenza di preesistenze insediative, 39) Zona E5_Aree marginali per attività agricola Interventi inerenti le zone agricole: 40) Zona H1_Aree di sedime del monumento e quelle circostanti tali da consentire l’integrità e la tutela del bene 41) Zone H2_Aree individuate come beni paesaggistici 42) area di rispetto 1_archeologica 43) area di rispetto 2_paesaggistica 44) area di rispetto 3_paesaggistica 45) area di rispetto 5_cimiteriale 46) area di rispetto 6_stradale Il Piano Urbanistico è stato, cioè, analizzato secondo la suddivisione del territorio nelle specifiche destinazioni d’uso. Ciò sta a significare che nelle righe della matrice si sono indicate le diverse “zone” che caratterizzano lo zoning del Piano urbanistico e quindi la suddivisione del territorio secondo le aree omogenee per caratteristiche e per destinazione d’uso proposta. I punteggi assegnati, secondo i riferimenti riportati nella tabella in figura 11, indicano, presi singolarmente, il valore dell’impatto di ciascun intervento rispetto ciascuna componente ambientale. La lettura in orizzontale della matrice ci permette di verificare il grado di compatibilità dell’intervento rispetto l’insieme delle componenti ambientali (valori di riferimento in fig.12). La lettura in verticale della matrice, invece ci permette di verificare il grado dell’impatto dell’insieme degli interventi su ciascuna componente ambientale (valori di riferimento in fig.13). Per meglio calcolare il grado di impatto si è applicato anche il fattore di cumulabilità degli impatti che l’insieme degli interventi può provocare su ciascuna componente ambientale. 75 Comune di Tortolì – VAS del PUC Sintesi non Tecnica La valutazione è stata, quindi, effettuata su ciascuna azione proposta dal piano avendo come riferimento iniziale lo scenario “0”, ossia lo stato attuale in cui si trova la pianificazione del territorio comunale. Lo scenario “0”, insomma è rappresentato dal territorio quale esito della pianificazione precedente, regolamentata dal PRG vigente e dalle varianti apportate fino all’adozione del nuovo del PUC. Di seguito si riporta la matrice esito della valutazione applicata al PUC di Tortolì. 76 Comune di Tortolì – VAS del PUC Sintesi non Tecnica Cambiamneti cli matici Rumore Risorse i dri che Rifiuti Suolo e sottosuolo Flora, fauna e Bi odiversi tà Paesaggio e assetto s torico culturale Popolazione e salute Energia Mobili tà e tras porti INDICE DI COMPATIBILITA' AMBI ENTALE CLASSE INDICE DI COM PA TI BILITA' AMBIENTA LE Zona A_Centro storico -1 -1 -2 0 0 0 ? -2 -2 0 -1 -9 -0,82 IV Zona B1_Ed ificato compatto di primo impian to 0 0 0 0 0 0 ? 0 0 -2 0 -2 -0,18 IV Zona B2_Tessu ti in fase di saturazio ne Zona B3_Morfologia conso lidata Arb atax 0 0 0 0 0 0 ? -2 -1 -2 0 -5 -0,45 IV -1 -1 -1 0 0 0 ? -2 -1 -2 -2 -10 -0,91 IV 0 3 3 0 3 0 ? 0 -1 -2 -1 5 0,45 III 0 0 0 -1 -1 0 ? -1 -2 -2 -1 -8 -0,73 IV 0 3 3 3 3 3 0 0 0 -2 -1 12 1,09 0 3 3 3 3 3 -1 0 3 -2 3 18 1,64 0 0 0 0 0 0 0 0 3 3 5 7 3 3 5 7 3 3 -2 -2 -2 -2 15 1,36 19 1,73 III III III III 5 0,45 III 1,18 III 0,09 III Zone C1_ Pian i attuativi vigenti o approvati Zone C2_Amb iti da sottop orre a piani di riqualificazione Zone C3_Nuove localizzazioni Zone C4_ Jana-Intesa Zone C5_ Ambiti rururban i a media densità Zone C6_Amb iti rururbani a bassa d ensità Zone F1_Interventi turistico-residenziali e turistico ricettivi ( realizzati) 0 3 3 0 3 0 ? 0 -1 -2 -1 Zone F2_Nuovi amb iti (Integr azione con l'esistente) 0 3 3 3 3 0 -1 3 -2 -2 3 13 Zone F3_Campeggi Zone F4_Ambiti turistici da prog rammare (Riq ualificazione amb ientale e paesagg istica) 0 0 0 3 3 -1 -1 -1 -2 0 0 1 0 3 -1 -1 -1 -1 -1 -2 -2 -2 3 Jana 0 3 3 3 3 3 3 0 0 -2 3 19 Zona G1 1_ Di prevalen te interesse pubblico Zona G1 2 _Di prevalen te interesse privato Zona G1 3_ Zone di Integrazione funzionale Zona G2_ P archi urbani e verde attr ezzato Zona G3_Zone sp eciali(militari…) Zona G4.1_ Pi sta Aerop orto Zona G4_ I nfrastrutture di interesse terri toriale Zona G/C_J an a - PRG - I ntesa (*) Zona D1 1_Zona Indu striale - Ambi to Consorzio Industriale Zona D1 2_Master Plan - Polo Nautico 0 3 3 3 3 3 0 0 -2 -2 -2 9 0 3 3 3 3 3 0 0 -2 -2 -2 9 Zona D2_Piano per gl i Insed iamenti Produttivi - PIP Zona D3_Zona Arti gianale e Commerciale di interesse local e Zona D4_Area Commerciale per la grande distribuzione Zona D5_ Aree di riqu alificazione ambi entale Zona S0_Servizi sociali misti Zona S1_Ar ee per l' istru zione p rimaria Zona S2_Ar ee per attrezzature di in teresse comune Zona S3_Ar ee per spazi pubblici attrezzati a parco, per il gioco e per il tempo libero Zona S4_Ar ee per parcheggi Zona E1_Ar ee caratterizzate da una produzione ag ricola tipica e specializzata., Zona E2_Ar ee di primaria importanza p er la funzion e ag ricolo – produttiva, Zona E3_Ar ee caratterizzate da un elevato frazionamento fondiar io; Zona E4_Ar ee caratterizzate dalla presenza di preesistenze insedi ati ve, Zona E5_Ar ee margin ali per attività agricola Zona H1_Aree di sedime del monumento e quelle circostanti tali da co nsenti re l’integri tà e la tutela del bene Zona H2_ ar ea di rispetto 1_archeologica ar ea di rispetto 2_p aesaggistica ar ea di rispetto 3_p aesaggistica ar ea di rispetto 5_cimiteriale ar ea di rispetto 6_stradale Somma -5 0 3 3 3 3 3 0 0 -2 -2 -2 9 -2 -1 -2 -2 -2 -2 -2 -2 -2 0 0 -17 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 -1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 -1 3 3 3 3 3 0 3 0 3 -2 3 -2 -1 -1 -2 -2 3 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 3 3 3 3 3 3 0 0 -1 -2 0 -1 -2 18 0 0 15 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 -2 0 -2 0 -1 0 -2 0 -2 0 -2 0 -1 0 -2 0 -2 0 -2 0 0 -18 0 0 0 0 0 0 ? -1 -2 -1 -2 -6 0 0 0 0 0 0 ? 0 0 -1 -1 -2 0 0 0 0 0 0 ? 0 0 -1 -1 -2 -1 3 -1 0 0 3 0 0 -1 0 -1 0 0 3 -1 -1 -2 -2 0 0 -1 -2 0 0 0 0 0 -1 -1 -1 0 -1 0 0 0 0 3 0 -1 -1 -1 0 -1 0 0 0 0 3 0 0 0 0 0 -1 0 0 0 0 0 0 0 3 0 0 0 3 -1 0 -2 -2 -2 -1 -1 -1 0 0 0 0 0 0 0 0 -2 -2 -2 -2 0 0 0 0 0 0 0 -2 -2 -2 -2 0 0 0 0 0 0 -2 -2 -2 -2 0 0 0 0 0 0 -2 -2 -2 -2 0 0 0 0 0 -2 -2 -2 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 -1 27 28 36 38 18 -6 0 -8 4 -4 -1 2 2 Effetto ambientale atteso sul complesso delle componenti ambientali dagli interventi del PUC Turistico Servizi generali Produttivo Servizi sociali Zone agricole Zone di t ut ela DESTINAZIONI D'USO DEL TERRITORIO R esidenziale I NTERVENTI PREVISTI dal PUC Somma Qualità dell'aria FATTORI E C OMPONENTI AMBIENTA LI -0,45 IV 1,73 III 0,82 III III III 0,82 0,82 -1,55 IV 0,00 III -0,09 IV -0,18 IV 1,64 III 0,00 III 0,00 III 1,36 III 0,00 III 0,00 III -1,64 IV -0,55 IV -0,18 IV -0,18 IV -0,73 IV 0,36 III -0,36 IV -0,09 IV 0,18 III 0,18 III -6 -0,55 IV -8 -0,73 IV 0 -8 -0,73 IV 0 -8 -0,73 IV 0 0 -8 -0,73 IV -2 0 0 -8 -0,73 IV 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0,00 0 0,00 III III -17 -37 -46 -11 Effetto ambientale atteso dal l'attuazione degli interventi del PUC INDICE NORMALIZZATO -0, 02 0,59 0,61 0,78 0,83 0,39 -0,13 -0,37 -0,80 -1,00 FATTORE DI CUMU LABIL ITA' DELL'IMPATTO 1,5 1,5 1,5 2 2 1,5 1,5 2 2 2 1,5 INDICE DI IMPATTO CLASSE DELL 'INDICE DI IMPATTO -0,03 0,88 0,91 1,57 1,65 0,59 -0, 20 -0,74 -1,61 -2,00 -0,36 IV IV IV IV IV IV III III III II I III -0, 24 77 Comune di Tortolì – VAS del PUC Sintesi non Tecnica 5.7.3 CONCLUSIONI DELLA VALUTAZIONE Gli esiti della valutazione effettuata, sintetizzata dalla matrice in fig. 15, portano alla conclusione che gli interventi posti in essere nel PUC di Tortolì risultano essere compatibili con l’insieme delle componenti ambientali considerate. In particolare su 46 interventi considerati, 22 risultano avere una compatibilità alta e i restanti 24 interventi una compatibilità media, così come indicate nella definizione delle classi di compatibilità indicate in fig. 12. Considerando invece l’impatto dell’insieme degli interventi proposti su ciascuna componente ambientale, l’esito della valutazione ancora una volta risulta essere positivo: rispetto le 11 componenti ambientali analizzate, per 6 di esse gli interventi risultano apportare degli impatti di tipo positivo, e gli altri 6 impatti di tipo medio secondo le definizioni delle classi dell’indice di impatto riportati in fig. 13. Di seguito si riporta una sintesi dei ragionamenti seguiti per l’assegnazione dei punteggi che hanno portato ai risultati di sopra enunciati. Interventi di tipo Residenziale: 1) Zona A_Centro Storico Il PUC ha introdotto la zona A che nel precedente PRG risultava non presente. L’introduzione di questa area omogenea con le sue specifiche regole, ha portato il valutatore ad assegnare un punteggio di tipo neutro (0), cioè nessuna differenza con lo scenario “0”, relativamente alle componenti ambientali risorse idriche, rifiuti, suolo e sottosuolo e energia. E’ stato assegnato invece un giudizio largamente positivo (-2) alla tipologia di intervento in relazione alle componenti ambientali paesaggio e assetto storico culturale, popolazione e salute, in quanto le norme che regolamentano questa specifica area impongono la tutela del bene “centro storico” e migliorano la vivibilità degli spazi pubblici, e aiutano per una maggiore fruizione del paesaggio. Il punteggio (-2) è stato assegnato anche rispetto al fattore ambientale rumore per le regole più restrittive applicate dal Piano di Zonizzazione acustica per questa specifica area omogenea. Il punteggio positivo (-1) è stato assegnato in relazione alle componenti ambientali aria e cambiamenti climatici, e mobilità e trasporti. La spiegazione di questa decisione sta soprattutto nell’introduzione della metropolitana leggera di superficie e nella 78 Comune di Tortolì – VAS del PUC Sintesi non Tecnica localizzazione di un parcheggio al limite del centro storico che dovrebbe ridurre il traffico e ciò porterebbe alla diminuzione delle quantità di gas serra emesse. La categoria dell’indice di compatibilità ambientale ottenuta è la IV, compatibilità alta. 2) Zona B1_Edificato compatto di primo impianto Relativamente all’area omogenea B1 non si denotano mutamenti rispetto lo scenario iniziale “0”. L’impatto dell’intervento è stato giudicato neutro (punteggio assegnato 0) in relazione a tutte le componenti ambientali considerate, fatta eccezione per il fattore ambientale “energia”. Infatti le norme che regolamentano l’intero piano urbanistico e quindi anche la zona B1, hanno recepito la normativa nazionale sul risparmio energetico e impongono determinati accorgimenti per rispondere in maniera positiva alle disposizioni della normativa energetica nazionale e regionale. La categoria dell’indice di compatibilità ambientale ottenuta è la IV, compatibilità alta. 3) Zona B2_Tessuti in fase di saturazione La zona B2 risulta immutata rispettoso scenario “0” (punteggio assegnato 0) relativamente alle componenti ambientali qualità dell’aria, cambiamenti climatici, rumore, risorse idriche, rifiuti, suolo e sottosuolo, mobilità e trasporti. E’ stato assegnato invece un giudizio largamente positivo (-2) alla tipologia di intervento in relazione alle componenti ambientali paesaggio e assetto storico culturale ed energia in quanto la normativa specifica per quest’area omogenea ne comporta un notevole miglioramento. Questa nuova condizione comporta anche un impatto di tipo positivo (-1) sulla popolazione che può godere di una maggiore vivibilità degli spazi e di una migliore fruizione dei paesaggi. La categoria dell’indice di compatibilità ambientale ottenuta è la IV, compatibilità alta. 4) Zona B3_Morfologia consolidata Arbatax La definizione di una zona specifica B3 per Arbatax e, quindi delle sue regole specifiche, ha portato il valutatore ad assegnare un giudizio altamente positivo (-2) in relazione alle componenti ambientali paesaggio e assetto storico culturale, energia e mobilità e trasporti (in questo caso il giudizio positivo è legato alla introduzione della metropolitana di superficie che crea il collegamento fra Arbatax e Tortolì). E’ stato assegnato un giudizio positivo (-1) in relazioni alle componenti ambientali aria, cambiamenti climatici, rumore e popolazione e salute anche questo legato ai cambiamenti nel sistema della mobilità locale e alle regole assegnate per quest’area. 79 Comune di Tortolì – VAS del PUC Sintesi non Tecnica Si è optato, invece, per un punteggio neutro (0) per le componenti ambientali risorse idriche, rifiuti e suolo e sottosuolo perché non si ritiene si apportino cambiamenti rispetto lo scenario “0”. La categoria dell’indice di compatibilità ambientale ottenuta è la IV, compatibilità alta 5) Zone C1_ Piani attuativi vigenti o approvati Si ritiene non ci siano cambiamenti rispetto lo scenario “0” in relazione alle componenti ambientali qualità dell’aria, risorse idriche, suolo e sottosuolo paesaggio e assetto storico culturale (punteggio 0). Si tratta di aree già pianificate dal vecchio PRG e quasi completate e il nuovo PUC non apporta cambiamenti rispetto la pianificazione precedente. Si ritiene invece che l’intervento comporti un impatto leggermente negativo (3) in relazione alle componenti ambientali cambiamenti climatici, rumore e rifiuti perché il completamento di tale aree prevede circa 900 nuovi abitanti insediabili con un aumento, quindi, del carico antropico per l’area in oggetto. La categoria dell’indice di compatibilità ambientale ottenuta è la III, compatibilità media. 6) Zone C2_Ambiti da sottoporre a piani di riqualificazione Si tratta di quelle aree del territorio in cui sono presenti tracce di urbanizzazione ma sono prive, però, di piano attuativo. Il valutatore ha assegnato dei valori positivi per questo intervento che ha imposto regole certe che creano ordine in queste aree. In particolare si è optato per assegnare il punteggio massimo (-2) in relazione alle componenti ambientali popolazione e salute ed energia e il punteggio positivo (-1) per le componenti ambientali risorse idriche, rifiuti, paesaggio e assetto storico culturale e mobilità e trasporti. Il punteggio neutro (0), e quindi assenza di variazioni rispetto lo scenario “0” è stato riservato alle componenti ambientali qualità dell’aria, cambiamenti climatici , rumore, suolo e sottosuolo. La categoria dell’indice di compatibilità ambientale ottenuta è la IV, compatibilità alta. 7) Zone C3_Nuove localizzazioni E’ stato assegnato il punteggio largamente positivo (-2) per il fattore ambientale energia (nuove regole secondo la normativa energetica nazionale e regionale), il punteggio positivo (-1) per la componente mobilità e trasporti, per i cambiamenti in 80 Comune di Tortolì – VAS del PUC Sintesi non Tecnica positivo che verranno apportati all’area, il punteggio neutro (0) per le componenti qualità dell’aria, flora fauna e biodiversità, paesaggio e assetto storico culturale e popolazione e salute perché si tratta di area di ricucitura del territorio, e punteggio negativo (3), legato al nuovo carico antropico del territorio (circa 1000 nuovi abitanti insediabili) per le componenti ambientali cambiamenti climatici, rumore, risorse idriche, rifiuti, suolo e sottosuolo. La categoria dell’indice di compatibilità ambientale ottenuta è la III, compatibilità media. 8) Zone C4_ Jana-Intesa Il punteggio (0), assenza di cambiamenti rispetto lo scenario iniziale “0”riguarda le componenti ambientali aria e paesaggio e assetto storico culturale. Punteggi che indicano un impatto leggermente negativo (3) sono stati assegnati relativamente alle componenti ambientali cambiamenti climatici, rumore, risorse idriche, rifiuti e suolo e sottosuolo, popolazione e salute e mobilità e trasporti perché aumenta il carico antropico per l’area in oggetto. L’intervento risulta essere positivo in relazione alla componente flora, fauna e biodiversità, perché la parte più sensibile del territorio interessata dall’intervento risulta essere area di cessione per servizi pubblici e positivo è ancora l’intervento relativamente alla componente energia per le nuove regole che dovranno essere obbligatoriamente applicate. La categoria dell’indice di compatibilità ambientale ottenuta è la III, compatibilità media. 9) Zone C5_ Ambiti rururbani a media densità 10) Zone C6_Ambiti rururbani a bassa densità Le aree identificate come zone C5 e C6 sono localizzate in territori sensibili da un punto di vista agricolo perché in essi ancora sono presenti gli storici “orti” di Tortolì. Il PUC permette in queste aree una edificazione ma con regole molto restrittive in modo da tutelare queste peculiarità del territorio. Il giudizio espresso per l’intervento in relazione alle componenti ambientali qualità dell’aria, cambiamenti climatici, rumore, risorse idriche comporta un punteggio di tipo neutro (0), in relazione alle componenti energia e mobilità e trasporti si applicano dei punteggi altamente positivi perché rispettivamente si devono, per l’energia, obbligatoriamente rispettare le nuove regole sul risparmio energetico dettate dalla normativa nazionale e regionale mentre relativamente alla mobilità e ai trasporti si hanno miglioramenti dovuti alla creazione delle bretelle di collegamento di queste aree con 81 Comune di Tortolì – VAS del PUC Sintesi non Tecnica il resto del territorio di Tortolì. Si assegnano punteggi leggermente negativi (3) in relazione alle componenti rifiuti, flora fauna e biodiversità, popolazione e salute per l’aumento del carico antropico sull’area , valori di impatto negativi (5) (zone C5) e molto negativi (7) (zone C6) in relazione alle componenti suolo e sottosuolo e paesaggio e assetto storico culturale proprio per il consumo di suolo pregiato e per una parziale diminuzione della tipologia di paesaggio storico per la città di Tortolì. La categoria dell’indice di compatibilità ambientale ottenuta è la III, compatibilità media. Interventi di tipo Turistico: 11) Zone F1_Interventi turistico-residenziali e turistico ricettivi (realizzati) Si tratta di quelle aree a destinazione turistica completate in seguito a pianificazione precedente. Si ritiene di assegnare punteggio neutro (0), assenza di mutamenti rispetto lo scenario iniziale “0” per le componenti qualità dell’aria, risorse idriche, suolo e sottosuolo e paesaggio e assetto storico culturale. Si assegnano punteggi positivi (-1) per la componente popolazione e salute e mobilità e molto positivi (-2) per la componente energia. Si assegnano invece punteggi leggermente negativi (3) per le componenti cambiamenti climatici, rumore e rifiuti. La categoria dell’indice di compatibilità ambientale ottenuta è la III, compatibilità media 12) Zone F2_Nuovi ambiti (Integrazione con l'esistente) Si tratta di aree di nuova pianificazione ma già compromesse Punteggio di tipo neutro (0): qualità dell’aria e suolo e sottosuolo perché non ci sono cambiamenti rispetto lo scenario iniziale “0”. Punteggio di tipo positivo (-1) per flora e fauna e biodiversità perché la parte più sensibile del territorio dovrebbe essere ceduta per servizi di tipo pubblico Punteggio di tipo largamente positivo (-2) per popolazione e salute, ed energia per una migliore vivibilità degli spazi e usufruibilità del paesaggio e per le nuove regole sull’energia che dovranno obbligatoriamente essere applicate. Punteggio leggermente negativo (3) per cambiamenti climatici, rumore, risorse idriche, rifiuti, paesaggio e assetto storico culturale e mobilità e trasporti per l’aumento del carico antropico. La categoria dell’indice di compatibilità ambientale ottenuta è la III, compatibilità media 13) Zone F3_Campeggi 82 Comune di Tortolì – VAS del PUC Sintesi non Tecnica Si tratta di aree pianificate da misure precedenti in cui già esistono dei campeggi. I punteggi assegnati risultano per cui di tipo neutro (0) per le componenti qualità dell’aria, cambiamenti climatici, rumore, energia e mobilità e trasporti, di tipo positivo (-1) per le componenti suolo e sottosuolo, flora fauna e biodiversità e paesaggio e assetto storico culturale per le nuove regole fissate dal PUC in coerenza anche di quanto indicato nel PPR, di tipo largamente positivo (-2) per la popolazione e salute e quindi per il notevole miglioramento di salubrità dell’area, di vivibilità degli spazi e di usufruibilità del paesaggio; di tipo leggermente negativo (3) in relazione alle risorse idriche e ai rifiuti dovuti al carico antropico sull’area. La categoria dell’indice di compatibilità ambientale ottenuta è la III, compatibilità media 14) Zone F4_Ambiti turistici da programmare (Riqualificazione ambientale e paesaggistica) L’intervento in queste aree aree degradate a causa di una pianificazione assente e del proliferarsi di una edificazione “spontanea” ha reso necessario la programmazione di interventi di riqualificazione ambientale paesaggistica. L’intervento proposto ha lo scopo proprio di aiutare nella difficile impresa di gestire queste aree problematiche. Il giudizio proposto prevede valori altamente positivi (-2) in relazione alle componenti popolazione e salute, energia e paesaggio e assetto storico e culturale, valori positivi (-1) in relazione alle componenti rumore, risorse idriche, rifiuti, suolo e sottosuolo, flora fauna e biodiversità, un punteggio neutro (0) in relazione alla qualità dell’aria e un punteggio leggermente negativo (3) in relazione ai cambiamenti climatici e alla mobilità e i trasporti. La categoria dell’indice di compatibilità ambientale ottenuta è la III, compatibilità media 15) Jana Punteggio neutro (0): qualità dell’aria, paesaggio e assetto storico e culturale Punteggio largamente positivo (-2): energia Punteggio leggermente negativo (3): cambiamenti climatici, rumore risorse idriche, rifiuti, suolo e sottosuolo, flora fauna e biodiversità, mobilità e trasporti per l’aumento del carico antropico. La categoria dell’indice di compatibilità ambientale ottenuta è la III, compatibilità media Interventi inerenti i servizi generali 16) Zona G1 1_ Di prevalente interesse pubblico 17) Zona G1 2 _Di prevalente interesse privato 83 Comune di Tortolì – VAS del PUC Sintesi non Tecnica 18) Zona G1 3_Zone di Integrazione funzionale Si tratta di aree già pianificate secondo la stessa destinazione d’uso (servizi di tipo generale) anche dallo strumento urbanistico precedente. Punteggio neutro (0): qualità dell’aria, flora, fauna e biodiversità, paesaggio e assetto storico e culturale Punteggio largamente positivo (-2): popolazione e salute, energia, mobilità e trasporti. Questi punteggi sono assegnati in virtù del miglioramento che queste componenti avranno se applicate le nuove regole del PUC: vivibilità maggiore degli spazi, regole precise sul risparmio energetico e nuova viabilità interna in queste aree che agevolerà il flusso di traffico sia interno che esterno. Punteggio leggermente negativo (3): cambiamenti climatici, rumore, risorse idriche, rifiuti, suolo e sottosuolo. Questi punteggi sono assegnati, invece in relazione all’aumento del carico antropico nell’area. La categoria dell’indice di compatibilità ambientale ottenuta è la III, compatibilità media 19) Zona G2_ Parchi urbani e verde attrezzato Si tratta delle aree che comprendono “La Sughereta” e la fascia di territorio che costeggia lo stagno di Tortolì e che, nella pianificazione precedente era a tutti gli effetti area della zona industriale. Il PUC, invece, ha “rubato” questa fascia di territorio alla zona industriale e ha voluto creare un polmone verde per la città e una zona di servizi alla collettività con finalità anche di tutela nei confronti dell’habitat dello stagno confinante. I punteggi assegnati sono, per questo motivo positivi. Punteggio neutro (0): energia, mobilità e trasporti Punteggio largamente positivo (-2): qualità dell’aria, rumore, risorse idriche, rifiuti, suolo e sottosuolo, flora fauna e biodiversità, popolazione e salute Punteggio positivo (-1): cambiamenti climatici La categoria dell’indice di compatibilità ambientale ottenuta è la IV, compatibilità alta. 20) Zona G3_Zone speciali(militari…) Si tratta di aree già pianificate secondo la stessa destinazione d’uso dalla pianificazione precedente. I punteggi assegnati sono , per tutte le componenti ambientali, di tipo neutro (0) perché non si denotano differenze di rilievo dallo scenario iniziale “0”. La categoria dell’indice di compatibilità ambientale ottenuta è la III, compatibilità media 84 Comune di Tortolì – VAS del PUC Sintesi non Tecnica 21) Zona G4.1_ Pista Aeroporto Si tratta di aree già pianificate secondo la stessa destinazione d’uso dalla pianificazione precedente. I punteggi assegnati sono , per quasi tutte le componenti ambientali, di tipo neutro (0) perché non si denotano differenze di rilievo dallo scenario iniziale “0”. L’unica differenza, che ha fatto propendere per un punteggio di tipo positivo (-1), riguarda la scelta di diminuire l’area della pista e quindi un miglioramento nelle caratteristiche del suolo e quindi della componente suolo e sottosuolo. La categoria dell’indice di compatibilità ambientale ottenuta è la IV, compatibilità alta. 22) Zona G4_ Infrastrutture di interesse territoriale Punteggio neutro (0): qualità dell’aria e cambiamenti climatici, , suolo e sottosuolo, flora fauna e biodiversità Punteggio largamente positivo (-2): qualità dell’aria, paesaggio e assetto storico culturale, popolazione e salute, mobilità e trasporti Punteggio positivo (-1): rumore, energia, Punteggio leggermente negativo (3): risorse idriche, rifiuti, La categoria dell’indice di compatibilità ambientale ottenuta è la IV, compatibilità alta. 23) Zona G/C_Jana - PRG - Intesa Queste aree fanno parte del progetto Jana che comprende anche aree C4 e aree a destinazione turistica. Punteggio neutro (0): qualità dell’aria e cambiamenti climatici Punteggio largamente positivo (-2): energia Il progetto Jana deve obbligatoriamente rispettare le nuove regole nergetiche che il PUC recepisce dalla normativa nazionale e regionale Punteggio positivo (-1):, popolazione e salute Si prevede una vivibilità maggiore degli spazi da parte della popolazione locale e la creazione di servizi pubblici destinati alla collettività. Punteggio leggermente negativo (-3): rumore, risorse idriche, rifiuti, suolo e sottosuolo, flora fauna e biodiversità, paesaggio e assetto storico culturale, mobilità e trasporti. Si prevede un aumento del carico antropico sull’area e per diretta conseguenza su tutto il territorio comunale. La categoria dell’indice di compatibilità ambientale ottenuta è la III, compatibilità media Interventi di tipo Industriale: 85 Comune di Tortolì – VAS del PUC Sintesi non Tecnica 24) Zona D1 1_Zona Industriale - Ambito Consorzio Industriale Si tratta di aree già pianificate secondo la stessa destinazione d’uso dalla pianificazione precedente. I punteggi assegnati sono , per tutte le componenti ambientali, di tipo neutro (0) perché non si denotano differenze di rilievo dallo scenario iniziale “0”. La categoria dell’indice di compatibilità ambientale ottenuta è la III, compatibilità media 25) Zona D1 2_Master Plan - Polo Nautico Si è optato per assegnare un punteggio di tipo neutro (0) perché non esiste ancora un progetto definito e definitivo circa le sorti di tali aree. Ciò che è certo è che attualmente sono in corso operazioni di bonifica dell’area suddetta. La categoria dell’indice di compatibilità ambientale ottenuta è la III, compatibilità media 26) Zona D2_Piano per gli Insediamenti Produttivi – PIP E’ l’unica nuova area industriale inserita nel PUC. Punteggio neutro (0): flora fauna e biodiversità, paesaggio e assetto storico culturale, mobilità e trasporti Punteggio largamente positivo: energia Punteggio positivo (-1):, popolazione e salute Punteggio leggermente negativo (3): qualità dell’aria e cambiamenti climatici, rumore, risorse idriche, rifiuti, suolo e sottosuolo. La categoria dell’indice di compatibilità ambientale ottenuta è la III, compatibilità media 27) Zona D3_Zona Artigianale e Commerciale di interesse locale 28) Zona D4_Area Commerciale per la grande distribuzione Si tratta di aree già pianificate secondo la stessa destinazione d’uso dalla pianificazione precedente. I punteggi assegnati sono , per tutte le componenti ambientali, di tipo neutro (0) perché non si denotano differenze di rilievo dallo scenario iniziale “0”. La categoria dell’indice di compatibilità ambientale ottenuta è la III, compatibilità media 29) Zona D5_ Aree di riqualificazione ambientale Si tratta dell’area ex-cava per la cui riqualificazione è stato bandito un concorso di idee. Il progetto vincitore prevede la sistemazione della piazza in materiali naturali, adattandola sia ad un utilizzo quotidiano e sia per grandi manifestazioni, sia musicali, sia teatrali. Punteggio neutro (0): , mobilità e trasporti 86 Comune di Tortolì – VAS del PUC Sintesi non Tecnica Punteggio largamente positivo (-2): qualità dell’aria e cambiamenti climatici, risorse idriche, rifiuti, suolo e sottosuolo, paesaggio e assetto storico culturale, popolazione e salute, energia Punteggio positivo (-1): rumore, flora fauna e biodiversità, La categoria dell’indice di compatibilità ambientale ottenuta è la IV, compatibilità alta. Interventi inerenti i servizi sociali: 30) Zona S0_Servizi sociali misti Si tratta di aree destinate a servizi sociali di tipo S3/S4. I punteggi assegnati sono di tipo neutro (0) per quasi tutte le componenti ambientali ad eccezione della componente relativa al paesaggio e all’assetto culturale (-1), migliorata dalla presenza di nuove aree di tipo S3 , dalla componente popolazione e salute (-2) per una migliore vivibilità degli spazi e usufruibilità dei paesaggi, e del fattore energia (-1) per le nuove regole energetiche imposte. La categoria dell’indice di compatibilità ambientale ottenuta è la IV, compatibilità alta. 31) Zona S1_Aree per l'istruzione primaria 32) Zona S2_Aree per attrezzature di interesse comune Si tratta di aree già pianificate secondo la stessa destinazione d’uso dalla pianificazione precedente. I punteggi assegnati sono , per quasi tutte le componenti ambientali, di tipo neutro (0) perché non si denotano differenze di rilievo dallo scenario iniziale “0”. Le uniche componenti ambientali per le quali si prevede un cambiamento in positivo (-1) sono l’ energia e mobilità e trasporti. La categoria dell’indice di compatibilità ambientale ottenuta è la IV, compatibilità alta. 33) Zona S3_Aree per spazi pubblici attrezzati a parco, per il gioco e per il tempo libero Punteggio neutro (0): rumore, risorse idriche, flora fauna e biodiversità, energia, Punteggio largamente positivo (-2): popolazione e salute, Punteggio positivo (-1): qualità dell’aria e cambiamenti climatici, rifiuti, suolo e sottosuolo, paesaggio e assetto storico culturale, mobilità e trasporti La categoria dell’indice di compatibilità ambientale ottenuta è la IV, compatibilità alta. 34) Zona S4_Aree per parcheggi Punteggio neutro (0): cambiamenti climatici, risorse idriche, rifiuti, suolo e sottosuolo, energia, 87 Comune di Tortolì – VAS del PUC Sintesi non Tecnica Punteggio largamente positivo (-2): popolazione e salute, mobilità e trasporti Punteggio positivo (-1): e, paesaggio e assetto storico culturale, Punteggio leggermente negativo (3): qualità dell’aria, rumore, flora fauna e biodiversità La categoria dell’indice di compatibilità ambientale ottenuta è la III, compatibilità media Interventi inerenti le zone agricole: Con il PUC si è introdotta una suddivisione in sottozone più specifica seguendo i dettami delle direttive agricole regionali. Il “pregio” della tipologia di suolo di ciascuna sottozona e le regole specifiche che li contraddistinguono hanno portato ad assegnare i punteggi seguenti: 35) Zona E1_Aree caratterizzate da una produzione agricola tipica e specializzata. Punteggio neutro (0): qualità dell’aria, cambiamenti climatici, rumore, risorse idriche, rifiuti, popolazione e salute, mobilità e trasporti Punteggio positivo (-1): suolo e sottosuolo, flora fauna e biodiversità, paesaggio e assetto storico culturale, energia, La categoria dell’indice di compatibilità ambientale ottenuta è la IV, compatibilità alta. 36) Zona E2_Aree di primaria importanza per la funzione agricolo – produttiva Punteggio neutro (0): qualità dell’aria, cambiamenti climatici, rumore, rifiuti, popolazione e salute, mobilità e trasporti Punteggio positivo (-1): suolo e sottosuolo, flora fauna e biodiversità, paesaggio e assetto storico culturale, energia, Punteggio leggermente negativo (3): risorse idriche, La categoria dell’indice di compatibilità ambientale ottenuta è la IV, compatibilità alta. 37) Zona E3_Aree caratterizzate da un elevato frazionamento fondiario; Punteggio neutro (0): qualità dell’aria, cambiamenti climatici, rumore, rifiuti, suolo e sottosuolo, flora fauna e biodiversità, paesaggio e assetto storico culturale, popolazione e salute, mobilità e trasporti Punteggio positivo (-1): energia, Punteggio leggermente negativo (3): risorse idriche, La categoria dell’indice di compatibilità ambientale ottenuta è la III, compatibilità media 38) Zona E4_Aree caratterizzate dalla presenza di preesistenze insediative 88 Comune di Tortolì – VAS del PUC Sintesi non Tecnica Punteggio neutro (0): qualità dell’aria, cambiamenti climatici, rumore, rifiuti, flora fauna e biodiversità, , mobilità e trasporti Punteggio positivo (-1): popolazione e salute, energia, Punteggio largamente positivo (-2): paesaggio e assetto storico culturale, Punteggio leggermente negativo (3): risorse idriche, suolo e sottosuolo, La categoria dell’indice di compatibilità ambientale ottenuta è la III, compatibilità media 39) Zona E5_Aree marginali per attività agricola Punteggio neutro (0): qualità dell’aria, cambiamenti climatici, rumore, risorse idriche, rifiuti, energia, mobilità e trasporti Punteggio positivo (-1): suolo e sottosuolo, popolazione e salute, Punteggio largamente positivo (-2): flora fauna e biodiversità, paesaggio e assetto storico culturale, La categoria dell’indice di compatibilità ambientale ottenuta è la IV, compatibilità alta. Interventi inerenti le zone di tutela: La zona H risulta regolata da normativa specifica in relazione alla tipologia di bene tutelato. Per ciascun bene è stata creata una scheda di approfondimento che riporta anche la normativa specifica in relazione al perimetro di tutela integrale, che coincide con la perimetrazione della zona H, e in relazione al perimetro di tutela condizionata coincidente con le fasce di rispetto 40) Zona H1_Aree di sedime del monumento e quelle circostanti tali da consentire l’integrità e la tutela del bene 41) Zone H2_Aree individuate come beni paesaggistici 42) area di rispetto 1_archeologica 43) area di rispetto 2_paesaggistica 44) area di rispetto 3_paesaggistica Punteggio neutro (0): qualità dell’aria, cambiamenti climatici, rumore, risorse idriche, rifiuti, energia, mobilità e trasporti Punteggio largamente positivo (-2): ): suolo e sottosuolo, flora fauna e biodiversità, paesaggio e assetto storico culturale, popolazione e salute, La categoria dell’indice di compatibilità ambientale ottenuta è la IV, compatibilità alta. 45) area di rispetto 5_cimiteriale 89 Comune di Tortolì – VAS del PUC Sintesi non Tecnica 46) area di rispetto 6_stradale Si assegnano punteggi di tipo neutro (0) per tutte le componenti ambientali perché non si denotano mutamenti rispetto lo scenario iniziale “0”. La categoria dell’indice di compatibilità ambientale ottenuta è la III, compatibilità media 5.8 MISURE PER IMPEDIRE, RIDURRE O MITIGARE IMPATTI Di seguito vengono proposte alcune considerazioni per meglio chiarire gli aspetti sensibili della tabella precedente e, laddove necessario, promuovere misure di mitigazione degli impatti in coerenza con gli obiettivi del PUC. a) SUOLO Il PUC si è posto come obiettivo quello di garantire la tutela e la conservazione della risorsa secondo i principi di sostenibilità, ovvero conservare e migliorare la qualità dei suoli, al fine di garantire la sicurezza pubblica, una migliore gestione finalizzata allo sviluppo socio economico da perseguire nel pieno rispetto dei principi di sostenibilità, quali: Valorizzare le aree su cui insistono vincoli atti a garantire la sicurezza della popolazione e la conservazione della risorsa suolo, considerando tali vincoli come valida opportunità di sviluppo socio-economico, legata non all'edificabilità dei luoghi, ma al loro fruire di tipo alternativo (turismo, qualità della vita...); Creare delle concrete condizioni favorevoli al fruire effettivo e sostenibile dei luoghi oggetto di tutela , attraverso una progettazione attenta in grado di interpretare le esigenze egli stili di vita delle popolazioni locali, così da evitare la realizzazione di ambienti completamente staccati dai contesti in cui si inseriscono. Utilizzo di indici molto bassi laddove l’esigenza di individuare nuove espansioni coincide con l’esigenza di tutelare aree caratterizzate dalla presenza dei “giardini” tradizionali; Rispetto delle limitazioni dovute alla capacità idrogeologica dei suoli. b) ARIA/CLIMA Una parte del territorio è localizzato all’interno della zona industriale attualmente soggetta ad un Piano Regolatore Generale Industriale (PRGI). 90 Comune di Tortolì – VAS del PUC Sintesi non Tecnica In tali aree sono attualmente in atto azioni di riqualificazione e riconversione delle attività per meglio integrarlo nel contesto economico del territorio e nel contesto urbano di Arbatax. Essendo una zona industriale in fase di riconversione è presente una minima emissione di inquinanti, principalmente polveri. Per una verifica puntuale di questo impatto è necessario la messa in ripristino della centralina di rilevamento localizzata in località Porto Frailis. Ad ogni modo, come già detto, tutta l’area è soggetta ad interventi di riqualificazione ambientale e urbana e alla riconversione di attività tecnologicamente avanzate. Il Consorzio Industriale è l’ente preposto alla gestione di tale area e al controllo del rispetto dei limiti di legge inerenti le emissioni di inquinanti. c) ACQUA Per quanto riguarda questo aspetto, si può scindere il discorso in due concetti: acqua come risorsa naturale e acqua come risorsa vitale. Per quanto riguarda la prima, sono presenti zone umide e stagni attualmente riconosciuti anche come beni paesaggistici e di fatto tutelati e, nel caso dello stagno di Orrì, anche introdotto nel sistema di gestione del SIC e attualmente accolto dal PUC. Per quanto riguarda lo stagno di Tortolì, non è solo un bene paesaggistico ma anche una realtà economica e culturale preservata e utilizzata con responsabilità dalla comunità. Per quanto concerne l’acqua come risorsa vitale, si ritiene fondamentale: La valorizzazione e la tutela qualitativa e quantitativa della risorsa idrica, con particolare attenzione al contenimento dei consumi delle risorse idriche superficiali e sotterranee; Promuovere azioni volte al contenimento dei consumi,incentivando la diffusione delle tecnologie atte al riciclo dell'acqua, unitamente alla sensibilizzazione verso la necessità di contenere e migliorare i consumi; Incentivare lo sviluppo di un sistema di gestione e controllo coordinato, capace di organizzare le informazioni relative ai consumi e alla qualità della risorsa al fine di costituire un quadro globale e completo relativo alla tematica acqua. d) RIFIUTI SOLIDI 91 Comune di Tortolì – VAS del PUC Sintesi non Tecnica Nella ricerca della sostenibilità ecologica di un territorio, risulta importante ridurre la quantità di rifiuti indifferenziati, e quindi ridurre il conferimento a discarica ai soli rifiuti che non siano recuperabili o riconvertibili in energia. Anche in considerazione del fatto che Tortolì sembra avere un efficiente sistema di raccolta differenziata è necessario sempre più: Razionalizzare il ciclo di vita dei prodotti; Incentivare comportamenti di contenimento della produzione di rifiuti. e) ASSETTO TERRITORIALE E SOCIO-ECONOMICO L’impegno di viabilità locale da parte del traffico indotto e il relativo aumento del traffico indotto, sono delle normali conseguenze del raggiungimento dell’obiettivo socio-economico. Il PUC infatti si propone di incentivare lo sviluppo socio-economico attraverso la valorizzazione, implementazione e corretta gestione delle caratteristiche naturali e delle dotazioni infrastrutturali specifiche del territorio, nel pieno rispetto dei principi di sostenibilità. In primis, la valorizzazione di Tortolì quale centro di scambio intermodale a scala provinciale e regionale attraverso diverse azioni: Attuazione del Piano dei Trasporti per la gestione della viabilità, che tra le azioni ha individuato delle arterie alternative al traffico veicolare interno per il raggiungimento dei punti strategici del territorio; Potenziamento della rete di collegamenti che metta in stretta relazione le principali infrastrutture presenti nel territorio: stazione ferroviaria, stazione dei pullman, porto, aeroporto, s.s.125..., anche in relazione con l'area vasta e il territorio regionale; Creazione del centro intermodale gomma-ferro; Riqualificazione delle principali vie di accesso alla città di Tortolì. 5.9 MONITORAGGIO La strutturazione del Programma di Monitoraggio di un Piano è finalizzata alla organizzazione, gestione e verifica degli effetti e delle evoluzioni che le scelte risolutive del Piano monitorato provocano nel tempo. Esso costituisce una pratica 92 Comune di Tortolì – VAS del PUC Sintesi non Tecnica innovativa estremamente utile al fine di intervenire prontamente con azioni correttive sul Piano, laddove esse si rendessero necessarie. Il Monitoraggio si compone di tre momenti principali: Individuazione degli indicatori idonei alla descrizione delle fenomenologie legate al raggiungimento degli obiettivi del Piano; Impostazione delle priorità di attuazione degli obiettivi di cui sopra; Elaborazione periodica di report capaci di analizzare le informazioni riportate dagli indicatori, al fine di individuare eventuali situazioni di criticità, trend contrari rispetto alle aspettative del Piano, così da poter procedere verso l'elaborazione di azioni di mitigazione immediate. Di seguito viene fatta la schematizzazione dell'intero processo di monitoraggio, attraverso l'individuazione di fasi, successivamente sequenziali, ciascuna rappresentativa di uno step fondamentale per la corretta strutturazione del programma di monitoraggio. Individuazione del modello di riferimento Individuazione degli indicatori Individuazione degli obiettivi primari Raccolta dei dati Elaborazione periodica del report 5.9.1 1. INDIVIDUAZIONE DEL MODELLO DI RIFERIMENTO Questa prima fase informativa, consiste in una attività di ricerca attraverso la quale individuare i Modelli di indicatori finalizzati al monitoraggio dell'andamento dei fenomeni legati all'ambiente, elaborati in ambiti Europei. I modelli di riferimento costituiscono una struttura finalizzata alla organizzazione degli indicatori in diverse tipologie, in grado di descrivere, nel complesso, le attività umane e gli effetti da esse causate sull'ambiente, e nello specifico, i fenomeni legati all'attuarsi del Piano oggetto di Monitoraggio. Il modello scelto per monitorare il piano di Tortolì è il Modello PSR. Il modello PSR è un modello di indicatori ambientali sviluppati dall'OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, in inglese OECD), che, da sempre impegnato nel campo dello sviluppo degli indicatori ambientali, nel 2004 ha pubblicato il primo set di Indicatori Ambientali Chiave: “OECD 93 Comune di Tortolì – VAS del PUC Sintesi non Tecnica (Organisation for Economic Cooperation and Development) key environment indicators”. Gli Indicatori chiave, sono stati organizzati all'interno del Modello PSR secondo tre tipologie: Indicatori di Pressione - Stato - Risposta, che corrispondono ai tre momenti principali attraverso i quali i fenomeni legati all'attività dell'uomo sull'ambiente possono essere descritti. Il Modello è stato impostato secondo la seguente lettura: lo svolgersi delle diverse attività umane costituisce elemento di pressione sull'ambiente, che nel suo manifestarsi ne determina un cambiamento di stato. Il modificarsi dello stato dell'ambiente richiede delle risposte, rappresentate da azioni da intraprendere al fine di ridurre le pressioni sullo stesso. Gli indicatori chiave sono stati selezionati, come detto, dal core set di indicatori dell'OCSE in funzione della rispondenza ai seguenti criteri di scelta: la loro rappresentatività rispetto alle tamatiche ambientali quali inquinamento, sfruttamento delle risorse naturali…ecc, la loro capacità analitica e rappresentativa, la loro effettiva misurabilità. Il Core set di indicatori dai quali sono stati selezionati quelli chiave nella strutturazione del modello PSR dell'OCSE rappresenta un insieme di indicatori base legati alle specificità dei luoghi e dei fenomeni oggetto di indagine, finalizzato alla verifica dei progressi delle fenomenologie di carattere ambientale e al fornire una misura del decuplicarsi delle pressioni ambientali derivanti dalla crescita economica. L'elaborazione dell'insieme di indicatori di base è stato realizzato per fornire supporto agli stati membri dell'OCSE nella redazione dei report periodici, nei processi di pianificazione, nell'individuazione delle priorità di intervento delle politiche e del raggiungimento di obiettivi prefissati, nella determinazione dei budget di spesa, e nelle valutazioni ambientali. Per ulteriori approfondimenti si rimanda alla bibliografia di settore. 2. INDICATORI PER IL MONITORAGGIO Di seguito si procede con l'individuazione degli indicatori che avranno il compito di monitorare le evoluzioni del Piano legate ai tre assetti in funzione degli obiettivi. Gli Indicatori, sono divisi secondo i tre assetti Insediativo, Ambientale e Storico Culturale. 94 Comune di Tortolì – VAS del PUC Sintesi non Tecnica Gli indicatori individuati sono stati classificati secondo il Modello OCSE PSR – Indicatori di Pressione – Stato – Risposta. Secondo tale modello, le risposte scelte dal Piano dovranno ridurre le pressioni e migliorare lo stato dell'ambiente. Conseguentemente, affinché il Piano raggiunga nel tempo stabilito gli obiettivi prefissati minimizzando gli impatti negativi sull'ambiente, sarà necessario il verificarsi di andamenti decrescenti dei valori corrispondenti agli indicatori di pressione (P), con conseguente miglioramento dei valori degli indicatori di stato (S) e di risposta (R). 5.9.1.1 INDICATORI PER IL MONITORAGGIO DELL’ASSETTO AMBIENTALE OBIETTIVO N. 1 2 3 4 5 ARIA 6 7 8 9 INDICATORE UNITÀ TIPO Numero e luogo P µg/m3 S Numero e luogo P µg/m3 S Numero e luogo P Concentrazione di NOx µg/m3 S Concentrazione di PM10 µg/m3 S Concentrazione di O3 µg/m3 S Concentrazione di C 6H6 µg/m3 S Punti di emissione di CO Concentrazione di CO Punti di emissione di SO2 Concentrazione di SO2 Punti di emissione di NOx Numero e validità 10 Efficienza delle centraline di rilevamento rapporti di R rilevamento ACQUA 11 12 13 Fabbisogno idrico per uso civile M3 P Fabbisogno idrico per uso irriguo M3 P Fabbisogno idrico per uso industriale M3 P M3 P Volumi di risorsa immessi in rete M3 S Volumi di risorsa riciclata m3 R Valori % e m3 S Fabbisogni idrici nei periodi di maggior carico (luglio14 15 16 agosto) Variazione dei volumi d’acqua immessi in rete nei periodi 17 di maggior carico (luglio-agosto) 95 Comune di Tortolì – VAS del PUC Sintesi non Tecnica Carichi potenziali di BOD da attività civili t/a S Carichi potenziali di BOD da attività industriali t/a S Carichi potenziali di COD da attività civili t/a S Carichi potenziali di COD da attività industriali t/a S Carichi potenziali di azoto da attività civili t/a S 23 Carichi potenziali di azoto da attività industriali t/a S 24 Carichi potenziali di fosforo da attività civili t/a S 25 Carichi potenziali di fosforo da attività industriali t/a S Tipologia R 18 19 20 21 22 26 Trattamenti degli Impianti di depurazione Efficienza 27 degli Impianti di depurazione: carico di Tipo di inquinante e R inquinanti abbattuti) Quantità (t/a) 28 Capacità di carico max degli impianti di depurazione t/a S 29 Produzione di rifiuti urbani t/a P 30 Raccolta differenziata % R 31 Rifiuti differenziati per frazione merceologica t/a R 32 Rifiuti destinati ad impianti di smaltimento t/a S 33 Rifiuti destinati ad impianti di recupero t/a R % S % S % S % S Km2 R Km2 R RIFIUTI QUALITÀ DEL SUOLO CONSERVARE E MIGLIORARE LA QUALITÀ DEI SUOLI, AL FINE DI GARANTIRE LA SICUREZZA PUBBLICA, UNA MIGLIORE GESTIONE FINALIZZATA ALLO SVILUPPO SOCIO ECONOMICO DA PERSEGUIRE NEL PIENO RISPETTO DEI PRINCIPI DI SOSTENIBILITÀ. Superficie 34 urbanizzata: rapporto tra la superficie appartenente alla classe delle aree artificiali e la superficie comunale. Superficie agricola: rapporto tra la superficie appartenente 35 alla classe delle aree agricole e la superficie comunale. Superficie occupata da boschi e aree seminaturali: 36 rapporto tra la superficie appartenente alla classe delle aree boschive e seminaturali e la superficie comunale. Superficie destinata a verde urbano: rapporto tra la 37 superficie destinata a verde urbano e la popolazione residente Aree riclassificate in relazione alla pericolosità idraulica in 38 seguito ad interventi di messa in sicurezza delle aree a rischio. Aree riclassificate in relazione alla pericolosità di rischio 39 frana in seguito ad interventi di messa in sicurezza delle aree a rischio. 96 Comune di Tortolì – VAS del PUC Variazione di superficie di aree classificate a pericolosità 40 % R % R Interventi di bonifica di siti inquinati Km2 R Superficie Agricola Utilizzabile (SAU) Ha S Utilizzo di fertilizzanti minerali (N,P,K) Q P Superfici totali percorse da incendi Ha P Siti interessati da interventi volti alla valorizzazione n° e identificazione R Messa in opera degli interventi previsti dal PUC e dal Tipologia e superfici idraulica Variazione di superficie di aree classificate a pericolosità 41 di frana 42 43 44 45 46 47 Valorizzazione e Tutela Aree Protette 48 Piano di gestione per la valorizzazione Variazione delle superfici degli habitat tutelati Variazione del numero di esemplari delle specie 49 faunistiche tutelate Variazione de numero di esemplari di specie flogistiche 50 tutelate Eventuale presenza di nuove specie faunistiche e 51 Tutela 52 Costiero floristiche Arretramento della linea di costa Qualità delle acque di balneazione Ambiente 53 (valutazione effettuata sulla base della lettura dei dati analitici di campionamento) Valorizzazione e tutela delle Attuazione di interventi di tutela e valorizzazione del 54 Sintesi non Tecnica parco ambientale interessate R % R % R % R Tipologia e rappresentatività m. R S Scarsa /buona S /ottima Tipologia di interventi R zone umide Valorizzazione e Superficie interessata da interventi di riqualificazione 55 ambientale 56 Azioni di valorizzazione delle attività agricole locali 57 Aziende certificate Ecolabel ha R Tipologia R n° R n° R riqualificazione del fronte mare; Sistema Agricolo. Sviluppo, valorizzazione e tutela del sistema 58 Procedure in corso per la certificazione delle aziende agricole 97 Comune di Tortolì – VAS del PUC Sintesi non Tecnica agricolo nel rispetto dei Tipologia di prodotto 59 Prodotti certiificati Tipologia di principi di R riconoscimento sostenibilità 60 Produzione agricola Kg/anno S 61 Consumo locale di prodotti locali Kg/anno S 62 Consumo extra locale dei prodotti Kg/anno S 5.9.1.2 INDICATORI PER IL MONITORAGGIO DELL’ASSETTO STORICO- CULTURALE OBIETTIVO N. INDICATORE UNITÀ TIPO Si/No Tutela e valorizzazione 63 Applicazione della normativa specifica di ciascun bene. dei beni storico Tempi di R applicazione culturali Tipologia 64 Azioni di valorizzazione dei beni storico-culturali R Effetti Valorizzazione 65 Beni come attrazione per i turisti 66 Finanziamenti pubblici per la tutela e la valorizzazione. 67 Edifici che necessitano di interventi 68 Concessioni edilizie rilasciate in zona A 69 Coerenza degli interventi con le indicazioni del PP 70 Tempi di azione/reazione in caso di verifica di abusi n° di visitatori/mese R dei siti archeologici Riqualificazione €/ bene R N° P N° e Tipologia di intervento R urbanistica del centro storico Coerente/Non coerente N° giorni R R 5.9.1.3 INDICATORI PER IL MONITORAGGIO DELL’ASSETTO INSEDIATIVO OBIETTIVO N. Riqualificazione 71 architettonica e urbanistica 72 INDICATORE Superficie totale aree di riqualificazione urbanistica UNITÀ TIPO Mq P Mq R Superficie delle zone di riqualificazione urbanistica compresa in Piani di Attuazione 98 Comune di Tortolì – VAS del PUC dell'aggregato finalizzato ad Sintesi non Tecnica Percentuale aree riqualificate (es. cave, discarica, aree 73 ottenere un industriali dismesse...) rispetto alla totalità delle aree % R Tipologia R Superficie destinata ad uso agricolo Mq R Superficie tutelata Mq R Superficie Urbanizzata rispetto alla superficie territoriale % P Tempi ed esiti R Superficie totale delle aree dimesse Mq S Sup. delle aree dismesse recuperate Mq R Dotazione secondo PUC, degli standards urbanistici (ripartito per tipologia di servizio: S1, S2, S3, S4) Mq/ab R Dotazione effettiva di servizi sociali nelle diverse parti di territorio Mq/ab S Superfici zone S da attuare Mq P Superfici zone G da attuare Mq P Tipologia S Tipologia R Tempi e risultati R mq R % R n. S degradate sistema compatto ed 74 Azioni per la riqualificazione omogeneo. Contenimento del consumo di suolo 75 76 77 Qualità del suolo. Conservare e migliorare la qualità dei suoli, al fine di garantire la sicurezza pubblica, una migliore gestione finalizzata allo sviluppo socio economico da perseguire nel pieno rispetto dei principi di sostenibilità. Servizi. Assicurare un’adeguata dotazione e accessibilità ai servizi e alle infrastrutture, con riferimento sia al contesto locale, che al ruolo di centralità di Tortolì nell’ambito comunale e provinciale; 78 79 80 81 82 83 84 85 86 Valorizzazione di Tortolì quale centro di scambio intermodale a scala provinciale e regionale (porto, aeroporto, intermodale ferro-gomma); 87 88 89 90 91 92 Attuazione delle nuove zone di espansione Servizi generali presenti nel territorio - Variazione dei servizi offerti in relazione a cambiamenti nelle grandi infrastrutture del territorio Attuazione delle nuove direttive del Piano del Traffico Superficie dedicata ai servizi di pertinenza del centro di scambio intermodale Superficie dei parcheggi di interscambio realizzati rispetto a quella prevista Numero parcheggi custoditi bici/ n. partenze dalle stazioni di scambio Variazione del numero di partenze dalle stazioni di scambio % S Residenti entro 300m dalla fermata di trasporto pubblico ab. S Attuazione delle direttive del Piano del Traffico Tempi e risultati R 99 Comune di Tortolì – VAS del PUC 93 Turismo. Potenziamento della risorsa turistica diversificata, secondo criteri di sostenibilità ambientale. 94 95 96 Sintesi non Tecnica N. totale posti letto n. S N. strutture ricettive presenti suddivise per categorie (alberghi, B&B, campeggi etc.) n. S n./mese S gg. S Tipologia R Tipologia e estensione dell’offerta R Arrivi e presenze mensili Durata media di permanenza 97 Offerte turistiche diversificate rispetto al turismo balneare 98 Inserimento dell’offerta turistica in pacchetti a livello nazionale e internazionale 100 Comune di Tortolì – VAS del PUC Sintesi non Tecnica 5.9.1.4 INDICATORI PER IL MONITORAGGIO DELL’ASSETTO SOCIOECONOMICO OBIETTIVO N. UNITÀ TIPO Variazione della popolazione residente %/anno R 100 Popolazione fluttuante N°/anno R 101 Popolazione attiva % S 102 Popolazione disoccupata % S 103 PIL procapite medio n. S 104 N. totale delle imprese attive per settore n. S 105 Aree produttive attuate/totale aree produttive previste % R 99 Sviluppo Economico INDICATORE Servizi offerti e 106 Azienda sanitaria locale: organizzazione temi di soddisfacimento R richieste Sviluppo socio- 107 Servizi desinati alla popolazione anziana 108 Servizi destinati alla popolazione giovane culturale Offerta di servizi culturali e ludici 109 Qualità della Verde Urbano fruibile 111 Aree verdi effettive 113 efficienza Tipologia ed efficienza Tipologia e frequenza 110 112 Tipologia ed Superficie complessiva dei grandi parchi territoriali extraurbani Mq Superficie Lorda di Pavimento di edilizia convenzionata/mq SLP edilizia residenziale R R R mq/abi tante R ha S ha R % R vita 114 N. alloggi edilizia residenziale pubblica n. S 115 N. alloggi a canone sostenibile n. S 116 Mq alloggi Edilizia Residenziale Pubblica mq S €/mq S 117 Costo medio dell'acquisto di edifici residenziali in Tortolì e di locazione 101 Comune di Tortolì – VAS del PUC Sintesi non Tecnica 5.9.2 RACCOLTA DEI DATI Nel momento immediatamente successivo all'approvazione del Piano, l'Amministrazione provvederà, attraverso la raccolta dei dati relativi agli indicatori scelti, a costruire la “situazione zero” con la conseguente elaborazione del primo rapporto di monitoraggio, il “Rapporto Zero”, al fine di costituire il punto di riferimento rispetto al quale, attraverso l'elaborazione dei report successivi, poter valutare nel tempo l'evoluzione dello stato dell'ambiente e le prestazioni delle strategie di Piano. La Redazione del Rapporto Zero ha anche l'ulteriore fondamentale funzione di mettere in evidenza le criticità del sistema di indicatori individuato. Tale sistema, potrà, nel tempo essere modificato e aggiornato qualora emergessero nuove esigenze o si rivelasse particolarmente difficoltoso reperire i dati relativi. L'elaborazione del Rapporto Zero costituirà inoltre il punto di riferimento verso il quale effettuare i confronti dei futuri piani. Il PUC di Tortolì, infatti, non ha potuto procedere con la dettagliata comparazione verso l'opzione zero, proprio per la mancanza di dati congruenti. 5.9.3 ELABORAZIONE PERIODICA REPORT DI MONITORAGGIO. L'elaborazione del Rapporto di Monitoraggio si compone di diverse fasi: Obiettivi e finalità specifiche del monitoraggio: a cosa serve, a chi è rivolto, quali procedure, strumenti di comunicazione, quali scelte tecniche, quali risorse finanziarie e professionali impiegare…ecc. Strutturazione e implementazione del sistema di monitoraggio: determinazione del sistema di monitoraggio nei suoi particolari, con procedure/responsabilità specifiche nella raccolta dei dati ed un grado di dettaglio appropriato secondo la situazione e le finalità. Recuperare tutti i dati necessari e procedere verso una messa a punto graduale del sistema di monitoraggio, spesso per approssimazioni e sperimentazioni successive. Elaborazione dei dati derivanti dal monitoraggio e loro valutazione: Elaborazione dei dati e redazione della valutazione specifica, incrociando i vari strumenti di valutazione che si è scelto di utilizzare, per giungere comunque a considerazioni di sintesi chiare ed utilizzabili dall'Ufficio di Piano e dalla parte politica. 102 Comune di Tortolì – VAS del PUC Sintesi non Tecnica Emissione del Report periodico: Comunicazione dei risultati. I dati e le valutazioni effettuate vengono presentate secondo modalità che tengano conto dei destinatari cui i reports sono rivolti (tecnici interni, comuni, assessorati, giunta., consiglio...). I reports possono essere elaborati a scadenze più brevi ed essere maggiormente semplificati, oppure più completi ed elaborati a scadenze più lunghe. L'Amministrazione, di concerto con i tecnici preposti, durante l'elaborazione del Rapporto Zero, stabilirà le modalità di redazione dei successivi reports di monitoraggio. 103 Comune di Tortolì – VAS del PUC Sintesi non Tecnica 6 ALLEGATI AL RAPPORTO AMBIENTALE ALLEGATO 1 - RELAZIONE PRELIMINARE DI SCOPING Vedasi documento allegato ALLEGATO2 – RELAZIONE DI SCOPING Vedasi documento allegato ALLEGATO 3 – STUDIO DI INCIDENZA Vedasi documento allegato ALLEGATO 3 BIS – – INTEGRAZIONI ALLO STUDIO DI INCIDENZA AMBIENTALE (RELAZIONE E TAVOLE PDF) ALLEGATO 4 - SINTESI NON TECNICA Vedasi documento allegato 104