Fool News n.8 - istituto comprensivo cogoleto

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Fool News n.8 - istituto comprensivo cogoleto
27
maggio
2016
n. 8
Fool News
OBAMA A HIROSHIMA
Mongolia, scoperta la donna-mummia
Il discorso di Obama, tenuto qualche giorno fa a Hiroshima, è stato sofferto e solenne ma soprattutto autentico. Il Presidente non ha chiesto scusa per ciò che è
accaduto settantun anni fa, non ha assunto una posizione da pacifsta, non la poteva assumere, ma ha espresso
la convinzione che non tutto si possa giustifcare per
perseguire una giusta causa.
“Con quale facilità impariamo a giustifcare la violenza in nome di cause più nobili?”- ha detto -”Ecco perché
veniamo in questo luogo. In piedi, al centro di questa
città, obblighiamo noi stessi ad immaginare l'attimo in
cui cadde la bomba. Obblighiamo noi stessi a provare
l'orrore dei bambini, sconvolti di fronte a ciò che videro. Le parole non bastano a dare voce a una sofferenza
simile. Ma abbiamo una responsabilità comune: quella
di guardare dritto negli occhi la Storia e decidere di
comportarci diversamente per evitare che tali sofferenze
possano ripetersi”.
E noi giovani dobbiamo guardarla in faccia la Storia per
imparare da essa, per non ripetere gli stessi errori, perché “E' un futuro che possiamo scegliere”.
Sono stati rinvenuti in Mongolia i resti di una donna turca
risalenti a circa 1500 anni fa. La tomba si trova sui Monti
Altaj, una catena montuosa dell'Asia, a più di 2800 metri sul
livello del mare. Questa caratteristica e le temperature rigide hanno contribuito a conservare i resti del corpo della
donna. All'interno della tomba sono stati scoperti anche i
resti di un cavallo, forse sacrifcato, e alcuni oggetti appartenuti alla donna, tra cui una sella, una briglia, un vaso, una
ciotola di legno e alcuni capi d'abbigliamento.
"Si tratta di una scoperta sensazionale, perché è la prima
sepoltura turca rinvenuta in tutta l'Asia centrale. Questi
reperti ci permetteranno di studiare meglio le credenze e i
rituali dei Turkics, le popolazioni che vivevano in queste
terre circa 1500 anni fa", ha commentato B. Sukhbaatar,
ricercatore del Museo Khovd.
Andrea Avolio
Gaia Angius Marta Moschella
UN ERRORE DELLA NATURA
Se oggi abbiamo corpi complessi è merito di un piccolo errore genetico avvenuto 600.000.000 di anni fa. Lo sostiene
uno studio pubblicato su eLife da Ken Prehoda e riguarda i
coanofagellati, protozoi rimasti unicellulari ancora oggi.
La loro particolarità è che sanno cooperare tra loro , cosa
S.O.S. Riscaldamento Globale
che i normali corpi unicellulari non sanno fare , ad esempio
E' un quadro, per certi versi terribile nella sua irreversi- per nutrirsi si comportano quasi come parti di un organibilità, quello presentato nel Report di State of the smo complesso. Lo consente la mutazione di un solo gene
Climate, rilasciato non da un qualsiasi gruppo scoperta dagli studiosi dell'Università dell'Oregon.
ambientalista in ve-na di allarmismi, ma dalla nota Potrebbe esserne accaduta una simile 600 milioni di anni fa:
NOAA (National
Oceanic
and
Atmospheric il DNA degli animali infatti presenta la stessa mutazione.
Administration): l'agenzia federale degli Stati Uniti per Alessio Pedretti
gli oceani e la meteorologia.
Il rapporto arriva alla conclusione che il riscaldamento
de-gli oceani è a un punto tale da essere diventato
inarresta-bile e che, di conseguenza, anche il processo di
innalza-mento delle acque, di erosione della terraferma e
di deser-tifcazione sono qualcosa con cui occorre
urgentemente fare i conti.
Un fenomeno rispetto al quale certo non sono state di
aiu-to le altissime temperature registrate negli ultimi LE API OPERAIE
mesi: sempre secondo il NOAA, il 2015 si è rivelato I ricercatori di uno studio pubblicato sul Journal of inverl'anno più caldo di sempre, polverizzando i record del tebrate paleontology hanno etichettato con mini-radiotra1998, del 2010 e del 2014, con una media di 16,61 gradi e smittenti quasi mille api, meta’ delle quali infettate da un
la temperatura della Terra e dell'acqua superiori di 0,81 parassita intestinale non letale . Hanno cosi’ scoperto che
gradi rispetto a quelle registrate nell'arco del XX secolo.
le operaie malate , rispetto alle sane, invece che portare la
E se fosse troppo tardi? E se l'equilibrio del pianeta fosse solita quantità di polline, ne portavano 4,3 volte in meno.
così compromesso che qualunque rimedio non sarà più Faticando di più, le api operaie dovevano tornare
suffciente?
all’alveare prima.
Fabiana Scippa
Francesco Lucisano
LA FOCA MONACA
L'Università di Roma considerava la foca monaca estinta
in Italia, mentre per il Centro di attività regionale per le
aree specialmente protette dal programma delle Nazioni
Unite per l'ambiente, il numero di queste non supera le
300-400 foche.
Oggi in Italia ci sono molti avvistamenti di foche monache
vicino alle Isole Egadi, perché qui si riproduce.
Le foche emergono ogni 6 minuti in superfcie e, nel
periodo dell'accoppiamento, raramente si avvicinano alle
coste.
ANCHE I VULCANI HANNO IL LORO FRATELLO
Fino all'11 settembre 2016 al museo di Storia naturale di
Milano è visibile la mostra Vulcani. Origine, evoluzione,
storie e segreti delle montagne di fuoco.
Ci sono anche le webcam per controllare in tempo reale
i movimenti di lava e lapilli in varie parti del mondo.
Grazie alle stupende immagini della NASA si possono
ammirare non solo i vulcani sulla Terra ma anche quelli
nello spazio mostrati con ologrammi.
Pietro Tabacco
Gabriele Principalli
L’ERBICIDA SOTTO ACCUSA
Il nuovo demonio si chiama glifosato, si tratta dell’erbicida più venduto al mondo. Esso viene impiegato per ripulire campi, parchi, boschi, frutteti, strade, ferrovie e cortili
dalle erbe infestanti, ma anche per far seccare i cereali prima del raccolto per raccogliere le spighe più in fretta.
A questo erbicida viene attribuito ogni male, dalla celiachia all’obesità, dalle allergie all’autismo e naturalmente
alcuni tumori. Questo composto, un tempo ritenuto innocuo, in questo periodo è sotto attacco.
La Monsanto, che lo ha inventato nel 1970, ha anche creato mais e soia che gli resistono e quindi possono essere
trattati con glifosato in ogni momento della crescita.
Nel marzo scorso la International Agency for Research on
Cancer (Iarc), braccio dell’Oms che valuta la cancerogenicità di sostanze, radiazioni, stili di vita, ha riclassifcato
il glifosato da “sospetto” a ”probabile” cancerogeno per
l’uomo, una “promozione” che potrebbe spingere molti
Stati a bandirne l’uso; e in effetti El Salvador e Sri Lanka
l’hanno già fatto.
La Iarc ha esaminato la vasta letteratura scientifca sull’erbicida concludendo che c’erano prove sia del suo effetto
genotossico (danni al DNA), sia della sua cancerogenicità
nei topi, sia di una ridotta crescita del rischio di tumori
negli agricoltori che lo usano.
Purtroppo si è anche scoperto che il glisofato è sì velocemente biodegradabile nel suolo, ma nell’acqua dura molto di più; è stato trovato nelle falde di tutta Europa e anche nel 18 % delle acque superfciali e profonde analizzate
in Lombardia, questo signifca che quindi va usato a
distanza dai corsi d’acqua.
Infne molte ricerche mostrano che è nocivo per anfbi e
lombrichi, animali essenziali per la vitalità del suolo.
Dovremmo bandirlo anche in Italia!
Francesca Giusto
LE LIBRERIE HOTEL
Nel centro di Tokyo ha aperto il primo hotel mondiale per
appassionati di libri. Non ci sono stanze ma labirinti di
scaffali e libri. I letti sono ricavati direttamente nelle librerie
e i divani e i cuscinoni sono adagiati ovunque.
Ci si dorme a solo 45 euro a notte compresa la colazione e il
consumo illimitato di ogni genere di libro. Per passare un
week end circondati da libri si può andare in Galles o a
New York.
Luigi Olivari
La Piscina più grande del Mondo
Per fare una nuotata in questa piscina ci vogliono
polmoni d’acciaio, resistenza da olimpionico e,
soprattutto, qualche ora a disposizione.
Si tratta infatti della piscina più grande al mondo, costruita presso il complesso alberghiero di San Alfonso del Mar
ad Algarrobo, in Cile.
Lunga più di un chilometro si estende su una superfcie
complessiva di 8 ettari e raggiunge una profondità massima di 35 metri, con una capacità di due milioni e mezzo
di litri di acqua marina.
Per andare da un punto all'altro è possibile anche usare
delle piccole imbarcazioni. L'intero progetto è costato
circa un miliardo di dollari e ha un costo annuale di
manutenzione pari a 2 milioni di dollari.
Imprese sportive a parte, qui ci si viene soprattutto per rilassarsi. La piscina è immersa in uno scenario da sogno:
spiaggia bianca e palme tutto intorno e, nel caso si volesse
qualcosa di più "naturale", c'è sempre il mare a due passi.
Marco Petrosino
DESERTO DI CRISTALLO
Iceberg come zaffri, mari color del peltro, balene che fanno squadra, nevicate estive: navigare lungo la penisola
antartica è uno strano sogno.
Il deserto di cristallo è il continente più freddo, arido e
ventoso del pianeta.
Una volta faceva parte del Gondwana, supercontinente
dal clima mite, che ha dato vita all Australia, alla Nuova
Zelanda, al Sudamerica, all'Africa, al Madagascar, all' India e, appunto, all'Antartide.
“Soltanto” 25 milioni di anni fa, si staccò dal Sudamerica
e scivolò sotto ogni terra, trasformandosi nel regno dei
ghiacci.
Mariafrancesca Tridico Fabiana Scippa
BAMBINI INVENTORI
I “MAESTRI DEL LAVORO” PREMIANO L’I.C. C.
L'artista e designer britannico Dominic Wilcox in collaborazione con l'associazione THE CULTURAL SPRİNG ha
dato vita al progetto Inventors!
Grazie a questo progetto sono stati realizzati 60 prototipi
funzionanti sulla base di progetti di bambini dai 4 agli 11
anni e di un paio di adulti. Sono stati realizzati quindi dei
prodotti brevettati e funzionanti come gli occhiali per
vedere all'indietro o la forchetta che raffredda il cibo o lo
spazzolino con il dentifricio integrato e molte altre cose !
Per saperne di più si può consultare il sito Internet:
inventorsproject.co.uk.
Quindi bambini creativi, datevi da fare e chissà che, prima o poi, qualcuno vi dia l'opportunità di brevettare le
vostre più incredibili invenzioni!
Il 19/5/2016, a Genova, in una delle meravigliose e
storiche sale di Palazzo San Giorgio, sono stati premiati i
vincitori del concorso letterario intitolato “Quali iniziative
ed esperienze scolastiche ti aiutano a scegliere consapevolmente
il tuo futuro?” .
Tra le varie personalità intervenute alla manifestazione,
diversi sono stati gli interventi interessanti sul mondo del
lavoro.
Tutti hanno auspicato che ognuno di noi possa scegliere
liberamente la propria strada, senza condizionamenti,
affnché in futuro il lavoro che si andrà a svolgere possa
essere quello desiderato e per questo pieno di
soddisfazioni. Solo con la dedizione, l’impegno, la
preparazione e l’ingegno si potrà rappresentare l’etica del
lavoro, lasciando un segno come fanno e hanno fatto i
Maestri del Lavoro.
Durante la cerimonia sono stati premiati sette ragazzi
provenienti dalle classi terze di tutta la Liguria che hanno
partecipato all’iniziativa e la nostra scuola si è aggiudicata
ben due premi con i temi di S. Calcagno e F. Pezzoli della
classe 3 C che sono stati accompagnati dalla Prof.ssa
Guida.
Manuel Martini
IL BINARIO SEGRETO
Francesco Pezzoli
Nel ventre dell’Hotel Waldorf Astoria di New York si trova il binario segreto del Presidente USA Franklin Delano
Roosevelt.
L’ingresso del Waldorf Astoria, l’albergo forse più conosciuto di New York, e quello della stazione ferroviaria
Grand Central quale legame sotterraneo hanno? In effetti
non sono molti ad essere a conoscenza del fatto che i due
edifci sono collegati l’uno all’altro sottoterra, da un binario segreto che per anni, ha permesso agli ospiti più importanti dell’hotel di entrare e uscire privatamente senza
attirare l’attenzione dei fotograf.
In particolare, fu il presidente Franklin Delano Roosevelt,
forse perché non voleva farsi vedere in carrozzella (era affetto da poliomielite), ad approfttare regolarmente del
servizio “navetta” segreto. La carrozza ferroviaria da lui
usata è ancora parcheggiata sul “binario 61”, il nome in
codice di questo pezzo di stazione non accessibile al
grande pubblico. Si diceva anche, che la carrozza di
Roosevelt, fosse suffcientemente capiente a trasportarne
anche la limousine blindata, che dai binari passava poi
direttamente in un ascensore su misura con cui arrivava
nel garage dell’albergo.
La fne del “binario 61” arrivò nel 1965.
IL FILO SPINATO FERMA ANCHE LUPI E LINCI
Le barriere erette lungo alcuni confni europei per impedire l'affusso di migranti stanno uccidendo gli animali.
Pochi mesi fa il Ministero degli esteri francese ha accusato
l'Ungheria per i 175 km di flo spinato posti al confne della Serbia.
Al di là delle considerazioni politiche e comunitarie sull'uso del flo spinato anti-migranti, sembra che nella pratica questo non blocchi tanto i profughi quanto la fauna.
Secondo una ricerca pubblicata da L'espace politique nel
2016, le barriere non riducono i fussi umani ma li spingono solo a cambiare rotta.
I fussi animali invece sono molto più ostinati.
Per le specie popolose il problema non è il numero di
esemplari colpiti, ma la loro sofferenza. La lince dinarica,
ad es., conta meno di 70 esemplari abituati ad attraversare
di continuo il confne tra Croazia e Slovenia per mangiare
ed accoppiarsi. Anche caprioli e cervi fanno questo viaggio ed ora rischiano di restare bloccati nella neve come
3000 orsi e 4 branchi di lupi.
Mattia Pirrello
Mattia Piardi
LE FEMMINE DEI LEMURI GOVERNANO
Nel regno animale saper gestire i confitti è essenziale per
vivere in gruppo e cooperare, e questo vale anche quando
l'ordine della comunità è mantenuto con la forza da chi occupa posizioni di dominanza. E' ciò che accade tra i lemuri,
le cosiddette truppe di “Lemur catta”
sono caratterizzate da una rigida gerarchia di tipo matriarcale: le femmine adulte comandano, scelgono dove
dormire, sono le prime ad avere accesso al cibo e mantengono la loro posizione dominante attraverso comportamenti aggressivi.
Le femmine dominanti non possono
però fare a meno di cooperare per difendere i territori e scacciare gli intrusi non desiderati.
Samuele Dionisi
La mano che sbuca dal deserto di Atacama
La mano che sbuca dal deserto di Atacama è una gigantesca scultura di ferro ricoperta di cemento. E' diventata
in pochi decenni una meta fssa di tutti coloro che vanno
in visita nel deserto che si trova in Cile.
L'opera rappresenta cinque dita, alte undici metri, intente
ad uscire dal terreno.
Essa viene molto spesso ripulita per mimetizzarla con il
deserto.
Michele Ciarlo
Il pinguino di Magellano fedele come un cane
Dindim fa migliaia di chilometri ogni anno per tornare
dal pescatore che l'ha salvato, confermando così le scoperte sulle capacità cognitive degli uccelli.
Joao Pereira de Souza, nel 2012, trovò un pinguino coperto di petrolio e in fn di vita vicino alla sua casa e, dopo
averlo rimesso in forze, lo riaffdò al mare, convinto che
non lo avrebbe più rivisto. Da allora, ogni anno, Dindim
torna e passa molti mesi con Joao, seguendolo ovunque e
facendosi accarezzare e prendere in braccio solo da lui.
Il pinguino si allontana dal pescatore solo tra settembre e
gennaio, durante la stagione degli amori, quando forse
torna nelle sue terre di origine per accoppiarsi. E, visto
che i pinguini di Magellano hanno lo stesso partner tutta
la vita, potrebbe essere che Dindim divida il suo tempo
fra una compagna a Sud e un “compagno”a Nord.
Insomma, Dindim mostra quel comportamento sociale e
affettivo fessibile e complesso che associamo più ai
mammiferi che agli uccelli.
Non c'è da stupirsi, quindi, che Dindim sia capace di
riconoscere un umano fra tanti.
LA PIANTA CARNIVORA CHE CONTA FINO A CINQUE
Che gli animali abbiano il senso del numero, la scienza lo
sostiene da tempo: le api contano i fori, gli uccelli i vermi e
così via. Ora, però, sembra che anche le piante carnivore
sappiano contare, almeno fno a cinque.
L a Dionae muscipula, detta Venere acchiappamosche, ha
una raffnatissima strategia di caccia: memorizza i tocchi
prodotti da un insetto sulla superfcie del suo “palato” e,
solo quando è evidente che si tratta davvero di una preda,
ovvero dopo cinque tocchi, serra le foglie e la immobilizza.
Si pensa che l'azione della pianta si fonda su un vero computo tra costi e benefci: numero e qualità dei tocchi infatti
la informano su dimensioni e proprietà dell'insetto e ne determinano la cattura o meno.
Mariafrancesca Tridico
Michela Caccavano
Nel Borneo è tornato il rinoceronte di Sumatra
Perché le zebre hanno le strisce?
Una domanda che tutti i bambini si sono fatti. E la risposta è sempre stata piuttosto vaga o faceva riferimento alla capacità di mimetizzarsi. Oggi questa ipotesi sembra
essere defnitivamente decaduta, grazie a un articolo
pubblicato sulla rivista scientifca Plos One.
Da tempo gli scienziati cercano anche di capire esattamente a cosa servono le strisce. L'ipotesi più probabile
riguarda la protezione dalle punture di insetto, dato che
gli animali a strisce sono molto più diffusi nelle zone
dove si trovano anche gli insetti più nocivi.
Il nuovo studio della biologa Amanda Melin dell'Università di Calgary, ha cercato di approfondire l'argomento,
guardandolo da un altro punto di vista: come i predatori
distinguono le strisce delle zebre? Per far questo sono
state scattate numerose immagini, che sono state analizzate secondo alcuni fltri che simulavano la vista degli
altri animali. Il risultato è stato che tra i 50 e i 30 metri, a
seconda della luminosità, i predatori faticavano a riconoscere le strisce. Inoltre i leoni sembravano non distinguere in maniera diversa zebre con e senza strisce.
In pratica, per essere ingannati, i predatori dovrebbero
trovarsi a una distanza tale per cui l'odore o i movimenti
delle zebre farebbero comunque risultare il mimetismo
essenzialmente inutile.
La maggior parte dei rarissimi rinoceronti di Sumatra vive
nell’isola indonesiana che dà il nome alla specie.
Per la prima volta dopo quaranta anni, i ricercatori del
WWF hanno infatti trovato il rinoceronte di Sumatra, nella
parte indonesiana del Borneo. Il numero di rinoceronti è
diffcile da valutare perché si tratta di animali solitari e
molto mobili.
Finora si stimava che ne rimanessero non più di cento
esemplari in tutto il mondo, divisi in sei popolazioni:
quattro a Sumatra e due nella Malesia peninsulare, spiega
Stefan Ziegler del WWF Germania, uno dei responsabili
della spedizione che ha portato alla nuova scoperta.
Egli racconta che alcuni agricoltori hanno avvisato le
autorità e il WWF di aver avvistato il rinoceronte vicino ad
un campo, in cui stava cercando del cibo.
Il rinoceronte è poi stato portato in una riserva naturale
nel nord del Borneo.
Con un’altezza di un metro e mezzo e una lunghezza di
due metri e mezzo quello di Sumatra è il più piccolo e,
come le specie africane, ha due corni e il corpo ricoperto di
peluria.
L’obbiettivo è trovarli e proteggerli in aree particolarmente
sorvegliate del Borneo, ma le diffcoltà sono tante perché,
il rinoceronte, per motivi ancora non chiari, ha diffcoltà a
riprodursi. Insomma, la speranza è che il rinoceronte di
Sumatra torni ad avere un’ampia popolazione, ma sarà
molto diffcile.
Paolo Damonte
Marta Moschella
CON IL METAL DETECTOR
Vicino Londra è stata fatta una straordinaria scoperta archeologica da un appassionato dotato di metal detector:
James Mather.
Egli ha scoperto un tesoro vichingo che risale all'870 a.C..
Il Britisch Museum lo ha ripulito e analizzato.
E' costituito da 186 monete, 7 monili e infne 50 lingotti.
Mattia Pirrello
La redazione di Fool News
ringrazia tutti i lettori e
augura loro buone vacanze!