la voce della comunità - Comunità pastorale S. Crocifisso, Meda

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la voce della comunità - Comunità pastorale S. Crocifisso, Meda
la voce della comunità
SETTEMBRE 2010
IN QUESTO NUMERO
___ p. 3
e quando un matrimonio
naufraga? (capitolo 6)
___ pp. 6-7
oratorio feriale
___ p. 8
vacanze estive
___ p. 11
il nuovo sito internet
della comunità
___ p. 12
la pagina dei piccoli
___ pp. 13-17
i prossimi appuntamenti
della Comunità
___ pp. 18-19
notiziari parrocchiali
la parola dei sacerdoti
Far festa, ma non solo...
di Don Angelo
«Vivere, non vivacchiare», scriveva
Piergiorgio Frassati, giovane torinese morto a soli 24 anni, ma avendo
vissuto intensamente l’amore a Dio
e ai fratelli.
Settembre, per la nostra Comunità, è
un mese ricco di celebrazioni: mercoledì 8 è la Festa di Maria Nascente,
nostra Patrona; sabato 11 e domenica
12 celebreremo la Festa dei nonni;
domenica 19 vogliamo trovarci per la
prima Festa della comunità S. Crocifisso; domenica 26 settembre daremo
inizio all’attività oratoriana con la
Festa degli oratori.
In mezzo a queste celebrazioni ci
sarà sabato 18 settembre un importante convegno organizzato dalla
fondazione G. Besana, che quest’anno ricorda 50 anni di attività,
in collaborazione con la Caritas
interparrocchiale che si vuol preparare ad aprire un centro di ascolto
per coordinare l’attività caritativa
della Comunità S. Crocifisso. Tale
convegno, che avrà come traccia di
riflessione Prima che si spengano le
stelle, occhi nuovi per la fragilità,
avrà anche il patrocinio del Comune
di Meda.
Cosa vuol dire far festa?
Non certo solo stare insieme, divertirci e mangiare, sarebbe troppo riduttivo e meschino. Far festa
significa incontrarci, conoscerci,
riflettere per prendere coscienza
delle situazioni di fragilità e di
bisogno che troviamo attorno a
noi e cercare di trovare una soluzione. Molteplici sono queste
fragilità.
Ne accenno qualcuna: l’anziano non
autosufficiente, il diversamente abile, le famiglie costruite sulla sabbia,
il giovane che si accontenta di vivacchiare, la politica asservita al proprio
tornaconto, ecc….
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Comunità Pastorale Santo Crocifisso – Meda
Una parola su alcune
di queste fragilità
Il Cardinal Tettamanzi, durante il pontificale dell’Assunta, invitava i fedeli a
guardare in alto, forse per vedere meglio il basso. Affermava: «Il rischio
che tutti corriamo è di guardare solo
in basso, imprigionati e rovinati come
siamo dal nostro io, spesso pesantemente segnato dall’individualismo e
dall’egoismo. Quante famiglie vivono
isolate tra le proprie mura, sfuggendo
alle relazioni con i vicini di casa, con
le realtà associative del territorio, con
la comunità cristiana, con chi domanda aiuto e sostegno».
Far festa vuol dire trovarci
per darci una scossa
Perché abbiamo bisogno di Cristiani dalla fede forte, adulta, convinta, che, formati ai valori evangelici, non temano di andare contro corrente impegnandosi nei vari
settori della vita, anche in quelli
politici e sociali. Spesso il male,
più che per la sua forza intrinseca,
si diffonde per la nostra pigrizia e
ignavia.
Paolo VI non aveva timore di affermare che l’impegno politico è una
delle più alte forme di carità. E anche il nostro Vescovo lo scorso 15
agosto con forza diceva: «L’io può
sfociare in atteggiamenti egoistici
della politica, quando in apparenza
si dichiara di essere a servizio degli
altri, ma in realtà considera gli altri
funzionali ai propri interessi, per
sfamare il bisogno di potere, notorietà e ricchezza».
S. Caterina da Siena scriveva: «Se
sarete quelli che dovete essere,
metterete fuoco in tutta Italia».
Allora «prima che si spengono le
stelle, guardiamole, per avere occhi nuovi verso le fragilità e imparare a VIVERE, NON VIVACCHIARE».
per Fede e per Amore
a cura di A.A.
“Un uomo aveva due figli; rivoltosi
al primo disse: Figlio, va’ oggi
a lavorare nella vigna. Ed egli
rispose: Sì, signore; ma non andò.
Rivoltosi al secondo, gli disse lo
stesso. Ed egli rispose: Non ne ho
voglia; ma poi, pentitosi, ci andò”.
(Mt 21,28-32)
Tra il dire e il fare…
Le parole e i fatti disegnano i confini della vita e della storia umana. E,
dentro, a riempire queste e quelli di
significato e di verità, stanno i pensieri e le intenzioni, le paure e gli sforzi,
la sincerità e le bugie, i propositi e le
scelte, la cattiveria e la bontà.
Il dire e il fare percorrono spesso
strade diverse e divergenti, si contraddicono a vicenda, sono incoerenti, fra loro “c’è di mezzo il mare”.
Anche alla chiamata essenziale e
universale, quella del Padre, possono dare risposte discordanti dove il
sì della voce è il no del cuore e del
gesto, e il no può “diventare” un sì
capace di attraversare quel mare.
L’impulsività e la superficialità, una
compiacenza e una adesione formali
che vogliono evitare le complicazioni e che non prendono sul serio, un
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subitaneo, sincero quanto incostante
desiderio di bene, o una nascosta intenzione d’inganno, fanno di noi il
primo figlio. E, nello stesso tempo,
ci riconosciamo nel bastian contrario che “deve” dire di no anche
quando, alla fine, obbedisce.
La tipologia psicologica dei due figli non è, comunque, un test per riconoscere se stessi, perché siamo un
po’ come l’uno e un po’ come l’altro. Ciò che qui conta è il giudizio
sui due comportamenti, un giudizio
chiaro, evidente nella sua coerenza, non confutabile. Un giudizio
che non si accontenta delle parole e
delle apparenze, ma esige il compimento, il fatto, il “fare la volontà”
del padre. Perché, quando c’è il fatto, il “ci andò”, quando la vita cambia, la condizione di partenza, il no
iniziale, persino l’essere pubblicani
e prostitute non contano più.
Anzi, sembrano essere paradossalmente proprio i cosiddetti lontani a
essere capaci di conversione, a diventare protagonisti dell’avventura
del ritorno più che non i falsi vicini
che “pur avendo visto non si sono
nemmeno pentiti per credere”.
Una terza figura di figlio, quello che
dice di sì e obbedisce, nemmeno il
Vangelo la contempla. Per questo,
sperando di non somigliare al primo
figlio, dovremmo forse umilmente accettare noi stessi in quel nostro essere
riluttanti, in quel nostro primo moto
istintivo di rifiuto a compiere nella
vita una volontà che spesso ci sembra un infinito e buio mistero. Ciò che
conta è non fermarsi. Dio sa quanto
ci chiede, come sia grande il compito
al quale ci chiama, quanto sia difficile e quanto costi credere e amare. Sa
come siamo egoisti e pigri, spinti a
proteggere noi stessi, a conservarci.
Invochiamo continuamente, contro
tutte le “chiamate” una presunta legittima difesa che drizza gli aculei del
nostro riccio protettivo e chiude una
diga intorno al cuore. E, l’istintivo subitaneo “no” sbarra la fuoriuscita di
quella piena d’amore che è il nostro
compito e il nostro destino.
Ma la chiamata di Dio è come acqua
sorgiva, inesausta polla che sgorga
dalle profondità dell’essere: preme
sulle pareti, si insinua nella crepa di
un ripensamento, filtra nella sincerità del pentimento e del proposito e,
infine, trabocca nella volontà e nel
gesto concreto dell’amore.
Comunità Pastorale Santo Crocifisso – Meda
...e quando un matrimonio naufraga?
di Don Gaudenzio
6 – Quale atteggiamento cristiano?
“Il Signore è vicino a chi ha il cuore ferito”
Non vorrei concludere questi miei interventi senza un accenno alla lettera
del Card. Tettamanzi. “Il Signore è
vicino a chi ha il cuore ferito (salmo
34,19) – lettera agli sposi in situazione di separazione, divorzio e nuova
unione”. La lettera porta la data del 6
gennaio 2008. Ci tengo a presentarla
non per deferenza verso l’autorità,
ma perché ho avuto l’impressione
in queste mie pagine di parlare alla
mente, cioè di cercare di dire le cose
chiare; mi sembra invece che il Cardinale parli al cuore. Per questo vorrei ora riportare qualche passo della
lettera, ma solo per invitare a leggerla per intero. Si può trovare anche su
internet: chiesadimilano.it/Arcivescovo/lettere e messaggi.
Dal punto di vista dottrinale non mi
pare dica niente di particolarmente
nuovo, ma affronta in modo diverso
l’atteggiamento del cristiano di fronte
a queste situazioni. Direi che questa
è la vera novità della lettera, ed è il
punto di arrivo di un lungo cammino
della Chiesa. Ognuno di noi ha presente nel passato atteggiamenti duri
della Chiesa di fronte a queste situazioni; si è passati però gradualmente
da un atteggiamento di giudizio sulla
situazione (e questo non cambia) ad
un atteggiamento di grande attenzione alle persone, cercando di tener
presente soprattutto l’aspetto di mistero e di sofferenza che spesso avvolge queste situazioni. Ed è su questo sviluppo della lettera che vorrei
portare ora la nostra attenzione.
L’Arcivescovo cerca innanzitutto di
entrare in punta di piedi e di farsi accogliere. “Vorrei dunque incontrare
gli uni e gli altri e con tutti voi aprire
un dialogo per condividere un poco le
gioie e le fatiche del nostro comune
cammino; per provare ad ascoltare
qualcosa del vostro vissuto quotidiano; per lasciarmi interpellare da qualcuna delle vostre domande; per confidare i sentimenti e i desideri che nutro
nel mio cuore nei vostri confronti.
Proprio così: leggendo queste pagine, voi aprite un poco la vostra porta
di casa e mi permettete di entrare!
Ma anch’io, scrivendo queste pagine, mi apro a voi nel desiderio di una
reciproca confidenza.” (pagg. 1-2)
E subito cerca di sgombrare il campo
dalle difficoltà che questo dialogo inevitabilmente comporta: “Vorrei allora
dirvi che la comunità cristiana ha riguardo del vostro travaglio umano.
Certo, alcuni tra voi hanno fatto
esperienza di qualche durezza nel
rapporto con la realtà ecclesiale:
non si sono sentiti compresi in una
situazione già difficile e dolorosa;
non hanno trovato, forse, qualcuno
pronto ad ascoltare e aiutare; talvolta hanno sentito pronunciare parole
che avevano il sapore di un giudizio
senza misericordia o di una condanna senza appello. E hanno potuto nutrire il pensiero di essere stati abbandonati o rifiutati dalla Chiesa.
La prima cosa che vorrei dirvi, sedendomi accanto a voi, è dunque
questa: “La Chiesa non vi ha dimenticati! Tanto meno vi rifiuta o vi
considera indegni”. (pagg. 2-3).
Ed allora diventa giusto condividere
la sofferenza: “Anche noi uomini di
Chiesa sappiamo che la fine di un rapporto sponsale per la maggior parte
di voi non è stata decisione presa con
facilità, tanto meno con leggerezza. È
stato piuttosto un passo sofferto della vostra vita, un fatto che vi ha interrogato profondamente sul perché
del fallimento di quel progetto in cui
avevate creduto e per il quale avevate
investito molte vostre energie.
Certamente la decisione di questo
passo lascia ferite che si rimarginano a fatica. Forse si insinua persino
il dubbio sulla possibilità di portare a
termine qualcosa di grande in cui si è
fortemente sperato; inevitabile sorge
la domanda sulle eventuali reciproche
responsabilità; acuto si fa il dolore di
essersi sentiti traditi nella fiducia riposta nel compagno o nella compagna che si era scelto per tutta la vita;
si è presi da un senso di inadeguatezza
verso i figli coinvolti in una sofferenza
di cui essi non hanno responsabilità.
Conosco queste inquietudini e vi
assicuro che esprimono un dolore e
una ferita che toccano l’intera comunità ecclesiale.
La fine di un matrimonio è anche per
la Chiesa motivo di sofferenza e fonte di interrogativi pesanti: perché il
Signore permette che abbia a spezzarsi quel vincolo che è il “grande
segno” del suo amore totale, fedele
e indistruttibile? E come noi avremmo forse dovuto o potuto essere vicini a questi sposi?” (pagg. 4-5).
Anche la Commissione Famiglia
della nostra Comunità Pastorale sta
iniziando una riflessione sul come
essere vicini alle famiglie in queste
situazioni. Se qualcuno ha delle proposte, ce le faccia pervenire: serviranno a portare avanti la riflessione
o ad avviare un nuovo cammino.
(6 – continua)
Al termine degli articoli risponderò alle domande o obiezioni che mi sono arrivate. Se
ci sono altre domande o richieste di chiarimenti possono essere inviati al mio indirizzo
e-mail: [email protected], oppure potete farmele pervenire in altro modo.
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Comunità Pastorale Santo Crocifisso – Meda
La testimonianza di una volontaria in Pronto Soccorso
Il senso della vita per i giovani di oggi
Recentemente ho iniziato a lavorare in Pronto Soccorso (PS) e
sono venuta a conoscenza di situazioni diverse e a volte veramente
tragiche.
La maggioranza delle volte sono
situazioni positive, ma purtroppo
a volte si viene a contatto con realtà molto dure.
In questo periodo di PS sono due le
storie che mi hanno fatto riflettere.
Una storia tratta di giovani donne
che tentano il suicidio dopo, molto
probabilmente, aver litigato con il
marito o il compagno, o perché hanno perso il lavoro e non riescono a
trovarne un altro.
Quello che mi fa pensare è come
una giovane donna possa ridursi a
farla finita dopo un litigio.
Si sa che in ogni rapporto (o matrimonio) la vita non è sempre rose
e fiori e che ci sono dei momenti in
cui la coppia si trova a discutere
di alcune cose per il bene della famiglia.
Cosa spinge la donna a farla finita, o almeno a provarci, ingerendo
quantità esorbitanti di farmaci?
In queste situazioni mi sono trovata a
pensare che alla fine non ci troviamo
di fronte a un vero e proprio tentativo
di farla finita ma a un modo per attirare e richiamare l’attenzione su di sé.
È vero, sono partiti come tentati suicidi, ma, analizzando le situazioni e
soprattutto i momenti di attuazione,
ho potuto verificare, anche se non ne
ho la certezza, che sono stati messi in atto in un momento in cui le
donne erano in casa da sole ma che,
nell’arco di un ragionevole tempo,
potevano essere rintracciate.
Un’altra storia che mi ha colpito
è il rapporto che hanno i giovani
con l’alcool.
Si sente per televisione che oramai
l’età dei giovani che si ubriaca per la
prima volta si sta abbassando sempre di più.
Inizialmente stentavo a crederci ma
ora mi sono dovuta ricredere quando
mi si è presentato davanti agli occhi
un ragazzino 12enne completamente ubriaco, dopo che si è scolato una
bottiglia di un aperitivo all’insaputa
dei genitori.
Mi ha anche colpito che questo ragazzino sostenesse di star bene e volesse andare a casa contro il parere
del pediatra.
Mi chiedo (senza voler dare giudizi) come possa un minorenne
ubriacarsi all’interno delle mura
di casa. Dove erano i genitori?
Allora non mi devo stupire se poi mi
vedo arrivare in PS una ragazza della mia età completamente ubriaca e
questo si ripete più volte nel giro di
un mese.
È vero, a volte sono ragazze straniere che incontrano molte difficoltà
nell’integrarsi nel nostro Paese, ma
credo fermamente che l’alcool non
è una soluzione al problema.
È vero, al momento può sembrare che
ti dia sollievo e che ti faccia percepire
che il problema non c’è più, ma, una
volta che passa l’effetto e stai male
durante la fase dell’astinenza e del
periodo del dopo sbornia (come la
chiamo io), stai molto peggio di prima. Allora a che cosa è servito bere
fino ad ubriacarti ed annullarti?
Mi chiedo: ne vale effettivamente la
pena? Ai posteri l’ardua sentenza.
Queste storie mi inducono a pensare
che senso della vita abbiano oggi i
giovani, molto spesso anche i miei
coetanei, se sono tentati sempre più
spesso da sensazioni forti.
In particolare mi chiedo se la vita,
così com’è, per essere così bella
debba per forza contenere emozioni forti.
Secondo me no!
Spero che questa riflessione possa far riflettere sia le famiglie che i
giovani in modo da poter rivalutare ognuno la propria vita e magari
reimpostarla secondo altri criteri.
Betty B
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Comunità Pastorale Santo Crocifisso – Meda
Dalla Conferenza San Vincenzo
Per superare alcuni pregiudizi: a cuore aperto
Ecco la casa: al primo piano in un
cortile, un solo locale con un pezzo
di cucina, i letti, tavolo e sedie e un
televisore acceso. Quando arriviamo
la madre sta cucendo, i due ragazzi
guardano la tv, è il padre che ci apre
e, incredibilmente, ci sorride.
Il primo pensiero, da uomini: per
forza sono così, se si danno da fare
in questo modo… pensiero che viene subito smorzato dalla Carità che
ci ha portato lì: in questa casa c’è
Cristo, apri il cuore e la mente!
Ci fa accomodare e la figlia abbassa la
tv e, come consuetudine, cerchiamo
di conoscere, proviamo ad incontrare quelle persone che la Provvidenza
(ed una telefonata) ha messo sulla
nostra strada. Sono pakistani, abitavano vicino a Lahore, lui è ingegnere
meccanico, la moglie insegnava, la
ragazza ha 15 anni ed 11 il piccolo.
Dodici anni fa inizia la guerriglia e
lui, per cercare una vita migliore, è
venuto in Italia ed ha iniziato a lavorare come operaio, dovunque ci fosse
lavoro. Le cose andavano bene e poteva sostenere la sua famiglia, anche
se in patria la situazione politica era
quella che era. Poi, otto anni fa inizia a lavorare - con contratto a tempo
determinato – per una ditta che gli
assicura sempre lavoro (ma non lo
assume mai a tempo indeterminato).
In Pakistan fioccano le bombe e
lui pensa che, visto che lavora, può
chiamare i suoi in Italia ed inizia le
pratiche per il ricongiungimento.
Tre anni fa trova una casa adatta, a
Meda e, finalmente, i suoi arrivano
a febbraio di quest’anno. A marzo la
ditta non rinnova più il contratto. È
una storia di ordinaria povertà.
La moglie, intanto, apre il frigorifero e ci offre dell’acqua, chiede se
vogliamo del tè: poveri, è vero, ma
il dovere dell’ospitalità è sacro.
La domanda che ci poniamo sempre
e che facciamo in queste situazioni è:
perché non rimanda a casa i suoi finchè non ritrova un lavoro? La risposta ci ha gelato, è un no secco, doloroso quello del padre, e ci racconta:
qui mio figlio può uscire, andare a
scuola, all’oratorio e torna a casa…
mia moglie va al mercato con mia
figlia e torna a casa… al mio paese i
ragazzi vengono rapiti per strada in
pieno giorno per ottenere un riscatto
e, se i soldi non ci sono, sono avviati
alla prostituzione. Le donne al mercato rischiano di essere uccise dalle
bombe che, sistematicamente, vengono fatte esplodere per rafforzare il
regime di terrore instaurato dai fondamentalisti.
lo fa come volontario. Ci salutiamo
e usciamo, nella nostra Meda sicura
e ricca, torniamo a casa dove, grazie
a Dio, non manca nulla e troviamo
i visi cari di tutta la nostra famiglia
riunita per cena.
A sera, prima di dormire, prego e ringrazio: ringrazio per questa opportunità di arricchimento, per questa lezione di dignità nel bisogno, per quello
che posso fare. Chiedo perdono per
i nostri giudizi affrettati che nascono
dal pregiudizio e dalla supponenza…
E penso a quante frasi di gratuita cat-
Ci racconta della sua bella casa, della famiglia e degli amici che ha lasciato là… non sorride più…
Io, ancora una volta, ringrazio il Cielo
di essere nata qui, in questo momento storico, ringrazio perché non ne
ho merito, come non ne hanno colpa
loro di aver iniziato la loro avventura
umana, in Pakistan, oggi…
La moglie, che non parla ancora
italiano (ma sa perfettamente curdo ed inglese) aiutata dal marito,
ci fa capire che è disponibile a fare
qualunque lavoro potremo trovarle.
Lui ci dice che, per aumentare le
sue possibilità di trovare un lavoro,
perché cerca ormai da quattro mesi
senza risultato, ha imparato a fare
il saldatore e, comunque, impara in
fretta, basta lavorare… Sono ormai
le 18 e ci stiamo congedando dandoci appuntamento per il pacco di
luglio, quando il figlio si scusa, va
a prendere una cartelletta ed esce.
Il padre ci spiega che, siccome non
sa ancora l’italiano e a settembre lo
iscriverà in prima media, lo manda
da un ragazzo universitario che glielo insegna, è un amico di un amico,
tiveria diciamo spesso (…ma perché
non se ne stanno a casa loro?…) a
quanta superficialità nella valutazione (non lavorano, ma pretendono!).
Come se non avessero diritto a nulla e fossero poveri per scelta, anzi
per vocazione. Infine penso a quanta
Grazia ci viene offerta e sprechiamo
quando ci fermiamo ad incontrare
un bisogno, senza voler conoscere la
persona. Rinnovo allora la preghiera
allo Spirito Santo perché accompagni
noi e tutti gli uomini di buona volontà
in questo servizio di sostegno e compassione, Perché ci illumini e, agendo con larghezza d’Amore, sappiamo
sospendere il giudizio e dire come il
buon samaritano della parabola: ti lascio due denari, e se ne spenderai di
più, quando tornerò, te li darò.
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Comunità Pastorale Santo Crocifisso – Meda
Oratorio Feriale 2010
Santa Maria Nascente
Do un po’ i numeri...
14 giugno - 23 luglio,
39 giorni, 410 ore con
600 bambini, 90 animatori,
40 mamme tra segreteria
e baretto, il sottoscritto,
e, dulcis in fundo, don e suora...
Un mix eccezionale per un Oratorio
Feriale 2010 veramente ben riuscito;
il tema di quest’anno, “Sottosopra
– così in cielo come in terra”, aveva
come icona centrale, su cui abbiamo riflettuto lungo le sei settimane,
la parabola dei discepoli di Emmaus
e del loro incontro con Gesù. Legati alla parabola, durante i momenti
di preghiera giornalieri, i ragazzi
hanno incontrato diversi personaggi
che raccontavano la loro esperienza:
Mosè, Davide, S. Paolo e tanti altri
hanno raccontato il loro incontro con
Gesù e come hanno seguito il suo
cammino attraverso le loro scelte di
vita. La bellezza dell’oratorio feriale
sta proprio nell’incontro dei ragazzi
e del tempo che passi con loro; relazioni che crescono giorno dopo giorno, amicizie che nascono, altre che si
consolidano e incontri sempre nuovi
ogni giorno. Ciò che più mi rendeva
l’inizio giornata speciale era il “momento dell’arrivo”, la mattina presto:
quando aprivamo i cancelli alle sette
e mezza già un po’ di bambini arrivavano e man mano li vedevi venirti
incontro con un sorriso bellissimo e
il saluto contento perché avrebbero
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passato tutta la giornata in oratorio...
bastava per riempirti la giornata e
farti sentire felice.
Devo ammettere che questi grandi
numeri sono difficili da gestire ma
nello stesso tempo sono contento (e
lo siamo tutti!) che nella riuscita di
questo viaggio ci siano tante persone
che prestano il loro servizio per far
sì che tutto riesca al meglio; questo
lo devo soprattutto ai miei cari animatori, perché tutto è andato bene;
giochi sempre pronti, momenti preparati molto bene e laboratori sempre
curati... Una piccola sottolineatura
vorrei farla sulla festa finale; nella
sua semplicità e nella sua bellezza è
riuscita in maniera stupenda... BRAVI! Grazie a loro per tutto, grazie alle
onnipresenti (e questa è la parola giusta, credetemi!) mamme che ci hanno
aiutato nella gestione del baretto, della segreteria, delle pulizie, dell’organizzazione ma soprattutto per averci
fatto anche da “mamme” all’occor-
renza... Grazie a don Cristiano, don
Danilo e Suor Mariangela, per i momenti di confronto, di condivisione,
per la velocità con cui abbiamo organizzato tutto e per tutte le risate a fine
giornata... GRAZIE di cuore!
Ho avuto la fortuna di fare oratori feriali da animatore e sempre mi chiedevo cosa sarebbe successo quando
ormai passata l’età non avrei potuto
più fare l’animatore e quindi non passare più tutti quei giorni in oratorio...
Se ci penso oggi, mi dico di essere fortunato; innanzitutto perché ho
ancora la fortuna (e di questo non
finirò mai di ringraziare chi me ne
ha dato la possibilità...) di stare tra i
ragazzi, giocare con loro e con loro
divertirmi e di essere, con tutti gli
altri che ho citato, l’artefice di un
fantastico viaggio che ogni anno si
ripete e sempre porta gioia e felicità
a chi ne prende parte.
Marco Spada
Comunità Pastorale Santo Crocifisso – Meda
Noi Animatori...
Tutto inizia alle 7.30 quando arrivano i primi bambini assonnati e gli
animatori di turno non meno assonnati di loro.
La mattina trascorre velocemente
tra giochi e tempo libero, fino a che
non arriva l’atteso furgoncino con il
cibo. Tutti riuniti sotto un tendone si
pranza e si attende il pomeriggio.
La parte pomeridiana ha inizio con
lo “spettacolo” della radio preparato
da noi animatori; poi un lungo pomeriggio di giochi che si divide in due
parti: prima della merenda e dopo.
Il tempo della merenda, che consiste
in un momento di relax allietato dalla musica e da un dolce spuntino, ci
accompagna con i giochi finali fino
alla conclusione della giornata.
Ovviamente a noi animatori non
mancano litigi da sedare o piccole
ferite da curare!
La giornata termina con la preghiera, gli acclamati punteggi e un fresco ghiacciolo preludio ad un presto
arrivederci.
La giornata per noi animatori non è
ancora finita! Ci aspettano la pulizia
dell’oratorio ed eventuali riunioni
per preparare le giornate successive.
L’oratorio estivo è un’esperienza da
non perdere perché aiuta a valorizzare anche il tempo della vacanza,
favorendo la nascita di nuove amicizie e dandoti la bella sensazione di
essere parte di un grande gruppo di
amici.
Personalmente non avrei mai creduto di poter rendermi utile a qualcuno
(anche se per piccole cose) e nello
stesso tempo divertirmi!
Grazie a tutti e arrivederci al prossimo anno!
tutti aspettavano è stato sicuramente
quello dell’assegnazione delle fasce
a bambini e animatori, che anche
quest’anno si sono rivelate azzeccatissime.
Infine è stata rivelata anche la classifica, che ha visto al terzo posto il
Kilimangiaro, al secondo Las Vegas
e al primo la Luna.
E se qualcuno fosse rimasto deluso
dalla vittoria mancata, c’era una bella fetta d’anguria che lo aspettava.
Per tutta la serata sono stati venduti
i lavoretti fatti dai ragazzi durante
le cinque settimane. I soldi raccolti
verranno devoluti all’orfanotrofio
cinese Mifanmama grazie a una famiglia del nostro quartiere che abita
in Cina. In questo modo si potranno
aiutare alcuni bambini meno fortunati di noi e dar loro il necessario
per vivere.
In conclusione ciò che rimane da
fare è dire un sentito grazie: in primis a tutti i bambini, perché senza
di loro non ci sarebbe pouto essere
l’oratorio feriale, poi a Don Angelo
che ha permesso tutto ciò, a tutte le
mamme, i papà, le nonne e i nonni
che ci hanno aiutato, a Matteo che
ci ha seguito, agli animatori e a tutti coloro che hanno collaborato in
queste cinque settimane.
Davide C.
Madonna di Fatima
E alla fine è stata
una grande festa!
E anche quest’anno è terminato
l’oratorio feriale. Sono letteralmente volate cinque settimane fatte di
giochi, balli, ma soprattutto di divertimento e risate.
Così, per concludere in bellezza, venerdì 16 luglio si è tenuta nel nostro
oratorio la tradizionale festa finale!
L’organizzazione della serata è iniziata tempo prima, quando gli animatori
hanno pensato alle musiche e ideato
le coreografie dei vari balletti.
La quinta settimana è stata sicuramente una settimana di fuoco per
tutti, sia per il clima che per l’impegno.
Tutti i ragazzi hanno provato a turno,
imparando i vari passi e preparandosi così alla grande festa, che si è
aperta con la cena a cui hanno partecipato bambini, animatori, genitori e
amici. Verso le 21 si è ufficialmente
accesa la serata con il primo canto,
Sottosopra, vero e proprio inno di
quest’anno.
Dopodichè si sono esibiti i nostri
ragazzi sulle note di Wavin’flag, Tik
tok, Sottosopra e Waka waka: un
vero successo!
Tra le esibizioni delle varie categorie si sono alternati balli e canti di
tutti i generi. Uno dei momenti che
GRAZIE A TUTTI!
Un’animatrice
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Comunità Pastorale Santo Crocifisso – Meda
Estate 2010, Val Biandino
Una vacanza
fantastica!
Anche quest’anno ho partecipato
alla vacanza in montagna con Don
Cristiano e Suor Mariangela.
Siamo andati in Val Biandino (LC).
Siamo partiti con il pullman che ci
ha accompagnati fino a quando la
strada era percorribile con i mezzi,
dopo di che abbiamo proseguito a
piedi... e qui è iniziata l’avventura!
Dopo aver camminato per circa 4
ore, dove gli animatori ci dicevano “manca poco”, siamo giunti alla
Casa Pio X, circondata dal bosco e
dalle alte montagne.
Lì, ci attendevano Don Cristiano,
Suor Mariangela e i cuochi che ci
aspettavano per il pranzo.
Il tema che ci ha accompagnato in
questi 10 giorni è stato “Il Signore degli Anelli”, del quale ogni giorno guardavamo un episodio e poi a gruppi ne
discutevamo, e lo paragonavamo alla
nostra vita e a quella di Gesù .
Nei giorni in cui non si andava in
gita facevamo dei giochi divisi a
squadre: Brandibook, Tuk, Baggins
e Book.
Abbiamo camminato molto, però
le mete erano davvero fantastiche e
diverse: rifugio Grassi, S. Rita e il
rifugio F.A.L.C. vicino al Pizzo dei
Tre Signori, dove due per squadra
sono saliti, mentre noi mangiavamo
al rifugio.
Prima della cena c’era la S.Messa
e alcune sere, dopo aver mangiato
o al pomeriggio, il Don suonava la
chitarra, mentre noi cantavamo felicemente!
È stata un’esperienza fantastica,
dove ho potuto incontrare altri ragazzi e condividere insieme questa
vacanza; così quando siamo scesi e
abbiamo incontrato i ragazzi del 2°
turno, gli abbiamo raccontato che è
stato bellissimo e molto divertente;
però, loro erano solo preoccupati
per la strada che dovevano percorrere!! E noi li abbiamo salutati dicendo “forza manca poco”.
Veronica C. (5 elementare)
Turno scuole elementar
T
elementarii
Turno scuole medie
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Comunità Pastorale Santo Crocifisso – Meda
Festa di San Giacomo
La festa di S. Giacomo Apostolo di
domenica 25 luglio, preceduta dalla
tradizionale benedizione degli automezzi il sabato 24 luglio, è stata ricordata dalla comunità parrocchiale
attraverso soprattutto un momento
liturgico al mattino e uno spazio ricreativo nel pomeriggio.
L’aspetto religioso è stato caratterizzato dalla S. Messa solenne delle
10.30, concelebrata dal parroco Don
Gaudenzio e Don Ernesto.
Il momento ricreativo si è svolto
nel pomeriggio con un combattuto torneo di bocce a coppie, che
ha visto la partecipazione di un
buon numero di ragazzi/e mentre
inferiore agli anni passati è stata la
presenza degli adulti, anche se il
tutto va sempre ricondotto al particolare periodo estivo in cui cade la
festa del patrono. La finale ha visto
la riconferma della stessa coppia
vincitrice l’anno scorso (marito e
moglie affiatati sul campo di gioco come nella vita di coppia), ma
un plauso va a tutti i partecipanti
e in particolare ai giovani/e che
hanno mostrato passione e agonismo in una pratica sportiva da noi
molto praticata in passato. È stata apprezzata la presenza di Don
Gaudenzio che ha premiato le prime tre coppie. Un ringraziamento
va a quanti hanno preparato con la
consueta professionalità il campo
da gioco.
Durante il pomeriggio è stato aperto
uno stand con i lavoretti preparati
durante l’oratorio feriale dai nostri
ragazzi/e (ne diamo conto nell’articolo qui a fianco).
Sempre nel pomeriggio e la sera
ha poi funzionato la cucina del bar
dell’oratorio con la consueta finale
cena self-service preparata dai nostri bravi cuochi/e.
Il tutto si è svolto in un clima di
serena collaborazione e partecipazione.
E.N.
Come angeli custodi...
Come già pubblicato sul bollettino
di luglio, una delle attività ricreative dell’oratorio estivo di quest’anno
era finalizzata a continuare l’adozione di Julita e Sandra. Queste bambine vivono in Bangadlesh e sono
state adottate lo scorso anno tramite
la medesima iniziativa.
Con tanta pazienza e tanto amore i
bambini, anche quest’anno, hanno
superato se stessi, cimentandosi in
un lavoro veramente impegnativo
ma molto coinvolgente. Sono infatti
riusciti ciascuno a fare del proprio
lavoro un’opera d’arte, esposta e
venduta nella serata conclusiva dell’oratorio estivo 2010.
Assieme alle loro opere anche alcune mamme hanno creato con molta
originalità collane, bracciali, orecchini e mosaici, che sono poi stati
venduti per il progetto adozioni.
Ringraziamo la signora Mariarosa
che ha donato parte del materiale da
lavorare e che è stata prodiga di preziosi suggerimenti.
Ringraziamo le animatrici del grup-
po lavoretti che hanno svolto il loro
compito con molto impegno, così
come le mamme che hanno realizzato questi oggetti.
Un grazie anche a tutte le persone
che, acquistando questi manufatti,
hanno contribuito a rendere possibile la realizzazione del nostro
progetto.
Paragoniamo questi bambini e queste mamme a degli angeli custodi
che si sono messi al fianco di queste
due bambine per aiutarle nel bene ad
un futuro migliore.
Tutti possiamo e dobbiamo compiere gli uni verso gli altri un servizio simile a quello degli angeli,
servizio di lode a Dio e servizio di
carità fraterna.
Con gratitudine,
Ivana C.
____________________________
Resoconto ricavato vendite:
festa chiusura oratorio.. € 287,00
festa San Giacomo....... € 396,00
totale............................ € 683,00
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Comunità Pastorale Santo Crocifisso – Meda
Movimento Terza Età
Visita a Villa Borromeo e nuove proposte
Villa Borromeo (10 luglio)
Pomeriggio ideale, quello del 10
luglio scorso, per la visita alla Villa
Borromeo Visconti Litta, a Lainate,
effettuata da iscritti e simpatizzanti
al Movimento.
La visita è iniziata con alcuni cenni
sulla storia di questa meravigliosa
realtà a pochi passi da noi e sconosciuta ai più.
Accompagnati da due guide dell’Associazione Amici di Villa Litta,
abbiamo visitato le sale della Villa e
il giardino ad essa connesso con giochi d’acqua, fontane, mosaici, ecc.
La storia della Villa, ideata nel 1585
da Pirro I Visconti Borromeo, racconta vicende e avvenimenti che
e poi i getti d’acqua, gli spruzzi e gli
scherzi ai quali ci siamo adattati volentieri visto il caldo della giornata.
Al termine della visita, ci siamo
recati da Don Claudio Galimberti
nella Parrocchia SS. Eusebio e Maccabei in Garbagnate Milanese che ci
ha accolti con cordialità, offrendoci
un gelato e una bibita fresca.
Dopo la S. Messa ha raccontato la
storia della chiesa illustrandoci le bellezze visibili nella stessa e spiegandoci che la chiesa è Basilica poiché
contiene le spoglie di S. Gennarino.
Dopo aver ricevuto l’Indulgenza Plenaria e scattato la tradizionale foto di
gruppo, abbiamo intrapreso il viaggio di ritorno soddisfatti di un così
bel pomeriggio trascorso insieme.
di mosaici e monumenti bizantini:
Basilica di S. Vitale, Mausoleo di
Galla Placidia, Tomba di Dante,
Chiesa di S. Francesco, Basilica
di Sant’Apollinare Nuovo. Proseguimento per Misano Adriatico e
sistemazione in hotel per la cena e
il pernottamento.
sabato 18: prima colazione e partenza per la visita libera alla Repubblica di San Marino. Rientro in hotel
per il pranzo. Nel pomeriggio, visita guidata al Borgo e alla Rocca
di Gradara. Rientro in hotel per la
cena e il pernottamento.
domenica 19: prima colazione e partenza per la visita libera a Loreto
con possibilità di partecipare alla
S. Messa nel Santuario della Santa Casa. Pranzo a Porto Recanati
e, nel pomeriggio, partenza per il
rientro a Meda con arrivo previsto
per le ore 22.00.
Quota individuale di partecipazione
€ 250,00 (in camera doppia).*
Mese di ottobre
hanno segnato, nel fluire del tempo,
la vita di Milano e dell’intera Lombardia. La Villa si colloca in un contesto armonico di storia, arte, cultura
e vita che si forma e sviluppa lungo
un arco di quattro secoli. Oggi, dopo
un restauro durato circa 40 anni, i
visitatori possono ammirare un monumento architettonico che costituisce un unicum artistico: il Cortile
d’onore, il Palazzo del Cinquecento,
il giardino all’italiana, il parco con
la fontana di Galatea e del Tritone.
Indimenticabile il Ninfeo, giardino
di frescura con le grotte artificiali, le
sale decorate da Camillo Procaccini
con mosaici in ciotoli bianchi e neri
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Incontri e Proposte
Mese di settembre
giovedì 16 ore 15.00:
S. Messa, seguirà l’incontro mensile
venerdì 17 - domenica 19:
Il Movimento Terza Età organizza,
nel mese di Settembre, un viaggio di
tre giorni a Ravenna, San Marino,
Gradara e Loreto, di seguito il programma:
venerdì 17: ore 7.00 ritrovo e partenza
da Meda (p.za Chiesa S. Giacomo).
Sosta durante il viaggio, arrivo a
Ravenna e pranzo. Nel pomeriggio, visita guidata della città ricca
sabato 16:
Si propone agli aderenti e ai simpatizzanti, una gita al Sacro Monte di
Varallo con il seguente programma:
ore 7.30 partenza; ore 9.30 arrivo a Varallo e salita, in funivia, al Sacro Monte con visita delle Cappelle; ore 13.00
pranzo; nel pomeriggio visita alla
Chiesa di Santa Maria delle Grazie col
grande affresco di Gaudenzio Ferrari
“La parete Gaudenziana” (1486); ore
19.30 arrivo previsto a Meda.
Quota di partecipazione € 40,00.*
giovedì 21 ore 15.00:
S. Messa, seguirà incontro di apertura dove saranno illustrate le proposte per il prossimo anno.
Adolfo
*ISCRIZIONI PRESSO:
Meda Adolfo (tel. 0362.73171)
fino ad esaurimento posti disponibili
Comunità Pastorale Santo Crocifisso – Meda
Una nuova opportunità
Il nuovo sito internet della comunità
Quando, un anno fa, si è ufficialmente
iniziato il cammino comunitario,
la situazione delle tre parrocchie,
per quanto riguarda il sito internet
parrocchiale, era la seguente:
• S. Giacomo non aveva nessun sito;
• Madonna di Fatima aveva un
sito molto semplice che veniva
aggiornato prendendo, per lo
più, le informazioni riportate
dall’informatore;
• S. Maria Nascente aveva un sito
abbastanza collaudato (in attività
dal 3/9/2001), con una struttura
maggiormente adattabile ed aveva
un webmaster (gestore) che lo
sviluppava ed aggiornava.
Si è quindi deciso di far confluire
le due parrocchie di S. Giacomo e
di Madonna di Fatima nel sito di
S. Maria Nascente.
A dicembre nasceva il sito comunitario www.parrocchiemeda.it.
L'impostazione e la grafica erano
sempre le stesse di quello di S. Maria
Nascente, l'unica differenza erano
i contenuti che, in alcuni punti,
riportavano informazioni di tutte e
tre le parrocchie.
Veniva quindi progressivamente
cambiata la struttura sulla quale
era basato, per rendere più veloce
la gestione, soprattutto in vista della nuova Voce della Comunità che,
come abbiamo visto, ha un numero
decisamente elevato di articoli.
Tutte queste modifiche “sotto il cofano” non erano però visibili al visitatore.
Si sentiva, comunque, l’esigenza di
un sito completamente nuovo. Ed
ecco che è nato il nuovo sito comunitario.
Lo sviluppo è stato lungo e laborioso perché si sono perseguiti alcuni
obiettivi ritenuti indispensabili:
1. doveva adottare le moderne
tecnologie per lo sviluppo dei siti
internet;
2. doveva avere una grafica maggiormente moderna;
3. doveva essere compatibile con
il maggior numero possibile di
browser (i programmi che usiamo
per andare in internet), anche se
i browser più vecchi (compreso
Internet Explorer, anche la versione 8, che è basato su standard non
aggiornati) lo mostrano con degli
effetti grafici ridotti;
4. doveva essere utilizzabile, se possibile, anche dal maggior numero
possibile di telefoni cellulari (anche qui con effetti grafici ridotti);
5. doveva essere facilmente utilizzabile dai non vedenti e da coloro
che hanno disabilità motorie (e
che quindi hanno difficoltà ad
usare il mouse e preferiscono la
tastiera).
Posso dire che gli obiettivi sono
stati, secondo me, raggiunti. Adesso,
si spera, che:
• le parrocchie che ancora sono
solo parzialmente presenti sul sito
forniscano tutto quello che serve
al fine di completare anche le
informazioni assenti;
• i gruppi, i movimenti, le associazioni che gravitano nell'area della
Comunità Pastorale si rendano
presenti anch’essi sul sito con
un’area riservata e, all’occorrenza, mantengano aggiornate le informazioni fornite;
• se qualche realtà comunitaria pensa, tramite il sito, di attivare punti
di contatto o servizi di vario genere (sempre all’interno della nostra
comunità), mi contatti o contatti il
Parroco al fine di verificare come
venire incontro all’esigenza, sempre ammesso che sia possibile.
Spero che il sito possa essere utile
e crescere insieme alla nostra Comunità Pastorale.
Il Webmaster, Enrico Ceppi
[email protected]
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Fiabe dal mondo
La corazza della tartaruga
(Australia)
Giunse il momento per Wayamba di ammogliarsi e, come era usanza nella
sua tribù, fu scelta per lui una sposa. L‛uomo aveva le idee molto chiare
sul tipo di donna da sposare e non approvava che gli venisse imposta
una moglie che non fosse di suo gradimento. Perciò lasciò la capanna già
pronta per le nozze e prese il sentiero per il villaggio vicino dove vivevano
gli Oolah, il popolo delle Lucertole Spinose. Si nascose tra i cespugli e
per parecchie ore esaminò le fanciulle della tribù. Alla fine ne adocchiò
una che gli parve la donna adatta a lui. Ebbe un tuffo al cuore quando
la vide che camminava verso il suo nascondiglio. Non appena ella fu
abbastanza vicina, Wayamba uscì dai cespugli e la spinse nella boscaglia
per paura di essere scoperto, ma fortuna volle che dal villaggio nessuno
si fosse accorto della scomparsa della giovane. I due si piacquero subito
e decisero di diventare marito e moglie.
Dopo parecchi giorni, gli sposi tornarono alla tribù di Wayamba. La gente,
incuriosita, chiese all‛uomo da dove arrivasse sua moglie e lui senza paura
rispose che l‛aveva rapita alla tribù delle Lucertole Spinose. «Ci colpirà
un grave flagello! Gli Oolah se la prenderanno con tutti noi», dissero le
donne. «Non temete, risponderò delle mie azioni», rispose Wayamba.
Il giorno seguente giunsero al villaggio i guerrieri Oolah per reclamare
la ragazza. Wayamba attirò la loro attenzione con un potente grido.
Era armato e portava uno scudo sul petto e uno sulla schiena. I guerrieri
sferrarono le loro lance, ma, a causa degli scudi, non riuscirono a colpirlo.
Si avvicinarono disarmati, lo circondarono e lo picchiarono a mani nude.
Nella concitazione della lotta Wayamba riuscì a sgusciare fuori dalla
mischia e si tuffò nel fiume. Da allora nessuno lo rivide più.
L‛unica cosa che molti notarono mentre
gli Oolah riportavano al villaggio la ragazza
fu una strana creatura che lentamente
usciva dall‛acqua e si arrampicava verso
la riva. Aveva uno scudo ovale che le
ricopriva la schiena.
Si trattava di Wayamba, la tartaruga,
che da allora porta la sua armatura per
proteggersi dei nemici.
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Comunità Pastorale Santo Crocifisso – Meda
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Convegno interparrocchiale – 18 settembre
“Prima che si spengano le stelle:
occhi nuovi per la fragilità”
Sabato 18 settembre 2010
ore 16.30 – 18.30 (seguirà aperitivo)
Salone Parrocchiale via Verdi, Meda
organizzato da Fondazione Giuseppe Besana e Caritas
con il patrocinio del Comune di Meda
Fragile è oggi un termine di uso comune. Lo si dice di un
oggetto o di un pacco che si può rompere con facilità, lo
si dice dell’economia, della democrazia, delle alleanze
politiche, dei legami affettivi, delle realtà sociali. Lo si
dice anche delle persone – anziani, malati, poveri, immigrati… ma in questo caso il vocabolo assume sinteticità e pregnanza particolari ed insieme chiede analisi,
impone maggiore riflessione, sollecita la testimonianza
cristiana, auspica che ci sia capacità di “porre i segni
di un’umanità e di un mondo rinnovati”. Da considerazioni come questa è nata la proposta di un Convegno su
questo tema che, a conclusione delle celebrazioni per il
cinquantesimo della sua attività al servizio degli anziani
di Meda e del territorio, Fondazione Giuseppe Besana
Onlus, in collaborazione con Caritas interparrocchiale di Meda, offrirà a cittadini ed associazioni sabato
18 settembre 2010. Il titolo “Prima che si spengano le
stelle: occhi nuovi per la fragilità” ha trovato una traduzione grafica di “profonda semplicità” nel logo disegnato dall’arch. Nando Buzzi. Un bastone simbolo di
fragilità e di sostegno appoggiato ad una sedia che dice
immobilità fisica, materiale, mentale, economica… ma
anche voglia di fermarsi per ascoltare, incontrare, accompagnare, sostenere. Il tutto è sotto un cielo stellato
che una sorta di mano invisibile sembra voler arrotolare e portarsi via. Proprio la piega all’angolo del cielo
però invita ciascuno di noi a mettersi personalmente in gioco con
la partecipazione, la formazione,
l’impegno concreto prima che “si
spengano le stelle” (cioè gli occhi
dell’anziano – il fragile per eccellenza – di cui parla il capitolo 12
del Qoelet ma anche l’impegno, le
forze e le risorse del volontariato
e delle associazioni che accostano
ogni fragilità) e il buio ci avvolga impedendoci di guardare con
occhi nuovi le povertà dei fratelli.
Infatti, oltre a concludere le celebrazioni di cui abbiamo parlato, il
convegno offrirà, soprattutto con
l’intervento del dott. Marco Zucchelli (area politiche sociali di Caritas Bergamo), contenuti generali
utili a tutti ma in particolare a chi
opera nel mondo del volontariato
sociale e a quanti vorranno aderire ad un corso base di
formazione indirizzato a preparare chi desidera rendersi disponibile ad operare nei centri d’ascolto già attivi
e che si andranno ad attivare nel nostro decanato. (Il
corso si terrà nei giorni 7 – 14 – 21 e 28 ottobre 2010
alle ore 21.00 presso la Parrocchia Madonna di Fatima
a Meda sud).
All’intervento del dott. Zucchelli seguirà il racconto
delle esperienze di don Ettore Dubini e degli operatori del Centro d’Ascolto del decanato di Seveso. Per
permettere una migliore organizzazione dell’evento e
la predisposizione di materiali di approfondimento, chi
fosse interessato, può segnalare con anticipo la propria
adesione alla Fondazione Giuseppe Besana onlus o ai
Centri d’Ascolto decanali di Cesano e di Seveso.
Visita Pastorale del Cardinale – 24 ottobre
Nel pomeriggio di domenica 24 ottobre sarà tra noi il nostro Arcivescovo, Card. Dionigi Tettamanzi, per la visita pastorale al nostro Decanato. Celebrerà tra noi, nella
chiesa più grande del Decanato che è quella di S. Maria
Nascente a Meda, la S. Messa per tutto il Decanato.
La visita pastorale è un momento bello e importante,
perché l’Arcivescovo passa ad incontrare tutte le realtà
della sua Diocesi. La Diocesi di Milano è molto grande
ed è ormai da anni che l’Arcivescovo sta passando a
visitarla. Il 24 ottobre sarà tra noi per incontrare nella
Messa tutta la popolazione, mentre alcuni giorni prima,
martedì 19 ottobre, incontrerà i sacerdoti, le religiose, i
consigli pastorali ed altre realtà del Decanato.
Nel prossimo numero daremo indicazioni più precise su questa visita pastorale. Abbiamo voluto darne già
da ora l’annuncio per preparare il cuore ad accogliere il
nostro Arcivescovo, che è sacerdote, maestro e centro
di unità della nostra Diocesi.
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Festa della Comunità Pastorale
Santo Crocifisso – 19 settembre
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Sabato 18 settembre
ore 16.30 – 18.30 nel salone scuola S. Giuseppe
Convegno organizzato dalla Fondazione
Giuseppe Besana ONLUS in collaborazione
con la Caritas interparrocchiale “Prima
che si spengano le stelle: occhi nuovi
per la fragilità”
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Domenica 19 settembre
Festa Santo Crocifisso
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Martedì 14 settembre
ore 21.00 in Santuario
Meditazione sulla Croce con immagini e canti
Guida don Sergio dell’Orto
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Mercoledì 15 settembre
ore 21.00 in Santuario
S. Messa dell’Addolorata
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ore 11.00 in S. Maria Nascente
S. Messa solenne concelebrata dai sacerdoti
della parrocchia e presieduta dal Vicario
Generale S. E. Mons. Carlo Redaelli,
il numero due della Diocesi, colui che
per importanza e responsabilità viene
subito dopo l’Arcivescovo
(vengono sospese le SS. Messe delle 10.30
a S. Giacomo, delle 11.00 a Madonna di Fatima
e delle 11.30 a S. Maria Nascente)
ore 17.00 in Santuario
Vesperi solenni della Esaltazione della Croce
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Lunedì 20 settembre
ore 21.00 in Santuario
S. Messa per tutti i defunti
della Comunità Pastorale
Perché una nuova festa?
Non bastano quelle che già abbiamo?
Perché in una data già così intasata di feste,
come è il mese di settembre?
La Comunità Pastorale costituisce un modo nuovo
di vivere il nostro essere parrocchia; è giusto che
abbia un suo specifico momento celebrativo. Se le
feste patronali delle nostre singole parrocchie hanno
voluto sottolineare ciò che ci unisce, alla luce della fede, nel nostro essere parrocchia, la festa della
Comunità Pastorale vuole sottolineare e celebrare
ciò che unisce le nostre parrocchie in un cammino
insieme. Ritengo anche che, a poco a poco, le nostre
feste patronali debbano diminuire per far crescere in
modo più pieno la festa della Comunità Pastorale.
Siccome la Comunità Pastorale è dedicata al Santo
Crocifisso le possibilità potevano essere due.
O la festa del Santo Crocifisso all’inizio di agosto
(ma in quel periodo diversi parrocchiani sono assenti per le ferie), o la domenica dopo la festa della
Esaltazione della Santa Croce, che cade il 14 settembre. Il Consiglio Pastorale, dopo lunga discussione, ha scelto questa seconda indicazione.
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Festa dell’Oratorio Madonna di Fatima
21-27 settembre
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Martedì 21 settembre
ore 21.00
Serata penitenziale con esposizione
del S.S. Sacramento
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Giovedì 23 settembre
ore 21.00
S. Messa di apertura
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Venerdì 24 settembre
ore 21.00
Musica con i Gruppi Giovani Rock-Pop
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Sabato 25 settembre
ore 15.00
Insieme in bicicletta per le vie del quartiere
ore 16.00
Gimcana nel campo dell’oratorio
ore 18.00
S. Messa prefestiva
ore 20.30
Serata danzante con PINO
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cquistar religiose
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Domenica 26 settembre
ore 9.00
S. Messa distinta
ore 10.55
Accoglienza della Fiaccola votiva proveniente
dal Santuario della Madonna di Rogoredo in Alzate
Brianza (CO) organizzata dagli Animatori
dell’Oratorio e dall’Associazione Calcio O.M.F.
ore 11.00
S. Messa solenne in canto
ore 12.30
Pranziamo insieme – Prenotarsi presso l’Oratorio
ore 15.00
Giochi di ieri e di oggi
Frittelle e crespelle dolci
ore 17.00
S. Messa
ore 20.30
Ricordando un’estate Sottosopra: serata in allegria
con animatori e giovani verso il nuovo anno
oratoriano “Anche tu così”
Estrazione sottoscrizione a premi
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Lunedì 27 settembre
ore 21.00
S. Messa per i defunti della Parrocchia
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Festa Parrocchia San Giacomo – 3 ottobre
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Domenica 26 settembre
Festa di apertura dell’anno oratoriano
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Martedì 28 settembre
ore 21.00
Incontro formativo per animatori pastorali, giovani
e adulti su “Salmo 8: O Signore, Signore nostro,
quanto è mirabile il tuo nome su tutta la terra! Voglio
innalzare sopra i cieli la tua magnificenza...” (relatore:
Don Tommaso Castiglioni del Seminario di Seveso)
_______
Venerdì 1 ottobre
ore 20.30
S. Messa con possibilità di accostarsi
al Sacramento della Penitenza;
seguirà apertura della Pesca di Beneficenza
e inaugurazione della Mostra su “Salmo 8:
nella grandezza di Dio la grandezza dell’uomo”
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Sabato 2 ottobre
nel pomeriggio
pellegrinaggio al Santuario della
Madonna di San Bernardo di Carate Brianza
ore 16.30
Celebrazione Eucaristica
nel pomeriggio in Parrocchia
possibilità per ragazzi/e e adulti di accostarsi
al sacramento della Penitenza
ore 20.30
S. Messa vigiliare
ore 21.30
Rappresentazione teatrale “Con tutto il bene
che ti voglio” di Luciano Longhi
Serata a teatro con “I Nuovi Istrioni”
Con tutto il bene che ti voglio
In occasione della Festa della Parrocchia sabato
2 ottobre alle ore 21.15 la Compagnia Teatrale “I
Nuovi Istrioni” metterà in scena “Con tutto il bene
che ti voglio”, commedia brillante in tre atti di Luciano Lunghi.
“Si capisce veramente il valore di una persona o di
una cosa solamente quando non c’è più”. Per provare la veridicità di questa nota affermazione, Artu-
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Domenica 3 ottobre
Festa Parrocchiale
ore 10.30
S. Messa solenne celebrata da Don Cristiano Mauri
nel 5° anno di permanenza a Meda,
al termine lancio dei Palloncini
con messaggio
ore 12.30 in oratorio
Pranzo Comunitario
nel pomeriggio
Torneo di bocce, giochi,
attività ricreative e stands.
Per tutto il pomeriggio
rimarrà aperta la cucina
del bar dell’oratorio,
alla sera
cena self-service
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Lunedì 4 ottobre
Secondo giorno
della Festa Parrocchiale:
ricordiamo i nostri defunti
ore 16.30
S. Messa
ore 21.00
Solenne concelebrazione Eucaristica;
seguirà chiusura Pesca di Beneficenza
con estrazione lotteria
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Domenica 10 ottobre
Chiusura Mostra su “Salmo 8: nella grandezza
di Dio la grandezza dell’uomo”
ro, bistrattato da moglie e suocera, decide di attuare
una finta dipartita con l’aiuto dell’amico Giacomo.
Al capezzale del finto morente si avvicendano impiegati di pompe funebri, agenti assicurativi, promotori di cremazioni, personaggi strampalati che
renderanno difficile la vita del morto, già vessato
da una fastidiosa allergia a fiori e candele e anche
da una punta di gelosia...
Una commedia che fa morir dal ridere o, se si preferisce, che fa ridere da morire!
Vi aspettiamo numerosi.
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Tradizionale pellegrinaggio mariano
Santuario della Madonna
di San Bernardo, Carate Brianza
In preparazione alla 37ma Festa Parrocchiale del
3 ottobre, è proposto, nel pomeriggio di sabato
2 ottobre, il tradizionale pellegrinaggio mariano che quest’anno raggiungerà il Santuario della Madonna di San Bernardo a Carate Brianza
(MB). Eretto in nome di San Bernardo, dottore
della chiesa, maestro di vita e di spirito nei tempi
del medioevo (XII secolo), definito “l’innamorato della Madonna”, fu ampliato ed ornato nel
1589 in seguito a ripetuti prodigi operati dalla
Beatissima Vergine.
Il Santuario dista circa 8 Km e potrà essere raggiunto in pullman, macchina, a piedi/bicicletta,
lungo un percorso che toccherà i comuni di Cabiate, Mariano Comense, Paina di Giussano, Verano
Brianza per arrivare a Carate B.
La S. Messa è prevista per le ore 16.30 e, considerato il chilometraggio, la partenza a piedi è fissata
intorno alle 14 mentre quella in bicicletta alle 14.30.
Il pullman partirà invece intorno alle 15.30.
Dall’ 1 al 10 ottobre la mostra sul Salmo 8
Salmo 8: nella grandezza di Dio,
la grandezza dell’uomo
Il Salmo 8, al quale è dedicato questo appuntamento, è come, dice Mons. G.F. Ravasi: un canto entusiasta dell’uomo, creatura microscopica se
comparata alle colossali strutture cosmiche, vera
e propria «canna» fragile, per usare una celebre
immagine di Pascal, eppure signore del creato,
«coronato» sovrano da Dio, «canna pensante» che
può comprendere e giudicare tutto l’essere.
Contemplando il firmamento, il salmista si accorge
che l’uomo è piccola cosa. Ma la meraviglia è che,
nonostante questo, egli sia oggetto della memoria
di Dio, e qui trova la sua grandezza nonostante la
sua piccolezza.
La grandezza di Dio è affermata all’inizio e alla
fine. Da qualunque parte lo guardi, Dio è grande.
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Comunità Pastorale Santo Crocifisso – Meda
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In Chiesa saranno disponibili i moduli per le iscrizioni e sarà esposto il percorso.
Alla Madonna, definita nella preghiera di San Bernardo, ripresa da Dante nel XXXIII canto del Paradiso, “Vergine madre, figlia del tuo figlio, umile
e alta più che creatura… sei di speranza fontana
vivace”, affidiamo le nostre famiglie, i malati, i
giovani e quanti sono nel dubbio perché doni “speranza, misericordia, tenera pietà materna e generosa magnificenza”.
E.N.
L’uomo invece è grande o piccolo secondo l’angolatura da cui lo si osserva. Se lo si confronta con
l’immensità dei cieli viene spontaneo pensare: che
cosa conta l’uomo? Eppure, esclama il salmista,
Dio si ricorda di lui e l’ ha fatto di poco inferiore a se stesso. Se lo guardi dall’angolatura di Dio,
l’uomo è grande. La sua grandezza è dono gratuito,
prima che un diritto. Egli trova il suo senso e la sua
dignità nella memoria di Dio.
Questa mostra ci inviterà a riflettere sulla profondità della preghiera di lode che il salmista ha elaborato osservando il creato e ponendosi la domanda sul significato del rapporto Dio-uomo-creato,
attraverso anche una serie di immagini di artisti
che hanno sviluppato un linguaggio nuovo rispetto alla tradizione e che esprimono, attraverso la
pittura, l’intima emozione che hanno provato osservando il mondo che li circonda.
B.N.
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Santa Maria Nascente
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Anagrafe parrocchiale (al 30 agosto 2010)
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Offerte opere parrocchiali (4 luglio – 30 agosto)
Battesimi (dal 1 gennaio al 30 agosto 2010: n. 47)
Asia Colletta
Anna Maria Del Pin
Alessia Grispino
Roberta Chivasso
Alessia Figliuolo
Giada Ferrari
Elisa De Caro
Battesimi........................................ euro
280,00
In Memoria..................................... euro 1.200.00
Matrimoni...................................... euro 1.000,00
Matrimoni (dal 1 gennaio al 30 agosto 2010: n. 25)
Alberto Sozzi con Laura Venturini
Massimo Casciano con Virginia Busnelli
Patrik Delon con Rossella Pepe
Giuseppe Galleani con Anna Maria Del Pin
Matteo Marelli con Patrizia Guidi
Salvator Colletta con Giovanna Ferrario
Gianluca Garofalo con Eleonora Pozzi
Simone Ronchetti con Sara Viganò
Defunti (dal 1 gennaio al 30 agosto 2010: n. 50)
Pasquale Minio (a. 81)
Federico Nobili (a. 81)
Felicita Nobili (a. 95)
Amos Tragni (a. 87)
Antonio Borgonovo (a. 79)
Luigi Bragato (a. 70)
Giuseppe Tragni (a. 86)
Rina Saoncella (a. 53)
Emilia Annoni (a. 93)
Emma Colombo (a. 108)
Natalina Volta (a. 89)
Fernanda Bassan (a. 70)
Ovidio Finotto (a. 76)
Varie
Offerta per restauro statue
Madonna e S. Bernadette
Grotta P.zza Cavour...................... euro
500,00
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Entrate e Uscite 16 giugno al 15 agosto
entrate............................................ euro 76.588,79 *
uscite............................................. euro 83.828,77 **
Compresi:
*
- buste luglio................................. euro 2.473,00
- buste agosto................................. euro 2.751,10
- affitto aule OSC (01/07-31/12/2010) euro 27.000,00
**
- impianto riscaldamento Scuola
San Giuseppe............................... euro 38.500,00
- Assicurazioni anno 2010............. euro 10.920,00
- Tasse 2009.................................. euro 1.762,42
Madonna di Fatima
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Anagrafe parrocchiale (mese di luglio-agosto)
Battesimi
Laura Cipriani
Dayanna Marta Ronchetti
Beatrice Di Mare
Gaia Avezzu
Stefano Comignani
Gaia D’Angiò
Defunti
Liliana Barzaghi
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San Giacomo
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Anagrafe parrocchiale (mesi di luglio e agosto)
Battesimi
Gaia Maria Beretta
Greta Caronni
Luca Riva
Miriam Rizzo
Emma Sorgato
Defunti
Egle Ferdinanda Bottinelli ved. Bonfadini (a.85)
Graziella Conti in Asnaghi (a. 71)
Gianpasquale (Gianni) Gattavari (a. 82)
Cesare Pelegatta (a. 88)
Iliana Pelucchi ved. Parravicini (a. 78)
Romano Pettenati (a. 67)
Carla (Carluccia) Pozzoli in Busnelli (a. 64)
Vincenzo Sangiovanni (a. 56)
Arturo Tagliabue (a. 78)
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Offerte opere parrocchiali (mesi di luglio e agosto)
Offerta domenicale.............................. euro 4.616,06
Offerta Amministrazione Sacramenti.. euro 1.550,00
Offerte varie........................................ euro 1.090,00
L’importante é seminare
È morto lo scorso 10 luglio il nostro
parrocchiano signor Arturo Tagliabue.
Il signor Arturo è stato tra i primi collaboratori della
parrocchia al suo sorgere: collaboratore prezioso e
disponibile.
Personalmente sono a lui tanto riconoscente;
l’inizio di una parrocchia, nel nostro caso la
Parrocchia di S. Giacomo, é sempre impegnativo ed
é quindi preziosa la disponibilità dei collaboratori.
Ricordo a me e a tutta la comunità la collaborazione
del signor Arturo con la riflessione di un noto
autore, dal titolo “L’importante é seminare”:
_______
Mese di settembre 2010
domenica 12: ore 16.30: Celebrazione comunitaria
del S. Battesimo
domenica 19: Festa della Comunità Pastorale
S. Crocifisso (vedi programma pag. 14)
domenica 26: Festa di apertura dell’anno oratoriano
lunedì 27:
inizio settimana di preparazione
alla Festa Parrocchiale
(vedi programma completo pag. 16)
martedì 28: ore 21.00: incontro formativo su “Salmo 8”
_______
Mese di ottobre 2010
ore 20.30: S. Messa con possibilità di
accostarsi al sacramento della penitenza
sabato 2:
nel pomeriggio: pellegrinaggio al
Santuario della Madonna di San
Bernardo di Carate Brianza
ore 16.30: Celebrazione Eucaristica
nel pomeriggio: possibilità di accostarsi
al sacramento della Penitenza
ore 20.30: S. Messa vigiliare
domenica 3: Festa della parrocchia
ore 10.30: S. Messa solenne
concelebrata da Don Cristiano
nel pomeriggio: giochi ed attività ricreative
lunedì 4:
ore 16.30: S S.Messa per i defunti
ore 21.00: Solenne Concelebrazione
Eucaristica
domenica 17: ore 16.30: Celebrazione comunitaria
del S. Battesimo
venerdì 1:
Semina, semina; l’importante é seminare
– poco, molto, tutto – il grano della speranza.
Semina il tuo sorriso perché splenda intorno a te.
Semina le tue energie per affrontare le battaglie della vita.
Semina il tuo coraggio per risollevare quello altrui.
Semina il tuo entusiasmo, la tua fede, il tuo amore.
Semina le più piccole cose, semina e abbi fiducia: ogni
chicco arricchirà un angolo della terra.”
Grazie caro Arturo per la tua preziosa collaborazione.
Dal cielo continua a pensarci e a volerci bene.
don Ernesto
Anche la redazione è vicina al figlio Enzo, nostro
stimato e prezioso collaboratore, e a tutti i familiari.
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Comunità Pastorale Santo Crocifisso – Meda
______
Santa Maria Nascente
Ufficio Parrocchiale
piazza della Chiesa 9
tel / fax: 0362 341425
e-mail: [email protected]
orari apertura:
lun: 15.00-17.00
mar: 18.00-20.00
mer: 9.00-11.00
gio: chiuso
ven: 15.00-17.00
sab: 9.00-11.00
dom. e festivi: chiuso
______
______
Don Gaudenzio Corno
Parroco
piazza della Chiesa 9
tel: 0362 70632
e-mail: [email protected]
______
orari di apertura:
lun: 17.00-18.30
mar: 17.00-19.00
mer: 9.00-10.00
gio: chiuso
ven: 17.00-18.00
sab. dom. e festivi: chiuso
______
Madonna di Fatima
Ufficio Parrocchiale
via Madonna di Fatima 5
tel: 0362 70398
cell. don Angelo: 349 8467813
______
www.parrocchiemeda.it
Oratorio Maschile
piazza del Lavoratore 1
tel: 0362 70688
cell: 338 5629628
e-mail: [email protected]
______
via Cialdini 138
tel: 0362 71635
e-mail: [email protected]
______
Don Luigi Pedretti
Residente con incarichi pastorali
Santuario Santo Crocifisso
piazza Vittorio Veneto
tel: 0362 343248
______
Don Ernesto Carrera
Residente con incarichi pastorali
via Cialdini 128
tel: 0362 344924
______
Don Angelo Fossati
Vicario Parrocchiale
via Madonna di Fatima 5
tel: 0362 70398
cell: 349 8467813
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Suore di Maria Bambina
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_____ Lunedì
8.00:
8.30:
8.45:
20.30:
via Matteotti 21
tel: 0362 347293
______
Scuola Elementare Parrocchiale
San Giuseppe
tel: 0362 70436 / fax: 0362 759305
www.scuolasangiuseppe.com
www.
[email protected]
[email protected]
direzione
orari di segreteria:
lun-mer-ven: 12.30-15.00
mar: 8.10-9.00 / 15
15.00-16.00
gio: 8.10-9.00
Foglio ad uso interno della Comunità Pastorale Santo Crocifisso di Meda, stampato in ... copie da centrostampa elleci
Meda. Questo numero è stato chiuso in tipografia il ... 2010.
F E R I A L I
Santa Maria Nascente
San Giacomo
Madonna di Fatima
Santa Maria Nascente
(Oratorio Santo Crocifisso)
(nei mesi di giugno, luglio,
agosto, settembre viene
celebrata in Santuario)
Vicario della Comunità Pastorale
Vicario della Comunità Pastorale
Ufficio Parrocchiale
via Cialdini 138
tel: 0362 71635
G I O R N I
Don Cristiano Mauri
Don Danilo Zanoni
San Giacomo
Orari Sante Messe
_____ Martedì
8.00:
8.30:
8.45:
18.00:
Santa Maria Nascente
San Giacomo
Madonna di Fatima
Santa Maria Nascente
8.30:
8.30:
8.45:
20.30:
Santa Maria Nascente
San Giacomo
Madonna di Fatima
Santa Maria Nascente
(Santuario)
_____ Mercoledì
_____ Giovedì
8.00:
8.30:
18.00:
20.45:
Santa Maria Nascente
San Giacomo
Santa Maria Nascente
Madonna di Fatima
8.00:
8.30:
8.45:
20.30:
20.30:
Santa Maria Nascente
San Giacomo
Madonna di Fatima
Santa Maria Nascente
San Giacomo
_____ Venerdì
(sospesa nel mese di agosto)
_____ Sabato
8.00: Santa Maria Nascente
8.30: San Giacomo
G I O R N I
F E S T I V I
_____ Sabato Vigiliare
18.00: Madonna di Fatima
18.30: Santa Maria Nascente
20.30: San Giacomo
_____ Domenica
8.00: Santa Maria Nascente
8.30: San Giacomo
9.00: Madonna di Fatima
(nei mesi di luglio e agosto
viene celebrata alle 10.00)
9.00: Santa Maria Nascente
(Santuario)
10.00: Santa Maria Nascente
10.30: San Giacomo
11.00: Madonna di Fatima
11.30:
17.00:
18.30:
18.30:
(sospesa nei mesi
di luglio e agosto)
Santa Maria Nascente
Madonna di Fatima
San Giacomo
Santa Maria Nascente
(sospesa nei mesi
di luglio e agosto)