la voce della comunità - Comunità pastorale S. Crocifisso, Meda
Transcript
la voce della comunità - Comunità pastorale S. Crocifisso, Meda
la voce della comunità SETTEMBRE 2010 IN QUESTO NUMERO ___ p. 3 e quando un matrimonio naufraga? (capitolo 6) ___ pp. 6-7 oratorio feriale ___ p. 8 vacanze estive ___ p. 11 il nuovo sito internet della comunità ___ p. 12 la pagina dei piccoli ___ pp. 13-17 i prossimi appuntamenti della Comunità ___ pp. 18-19 notiziari parrocchiali la parola dei sacerdoti Far festa, ma non solo... di Don Angelo «Vivere, non vivacchiare», scriveva Piergiorgio Frassati, giovane torinese morto a soli 24 anni, ma avendo vissuto intensamente l’amore a Dio e ai fratelli. Settembre, per la nostra Comunità, è un mese ricco di celebrazioni: mercoledì 8 è la Festa di Maria Nascente, nostra Patrona; sabato 11 e domenica 12 celebreremo la Festa dei nonni; domenica 19 vogliamo trovarci per la prima Festa della comunità S. Crocifisso; domenica 26 settembre daremo inizio all’attività oratoriana con la Festa degli oratori. In mezzo a queste celebrazioni ci sarà sabato 18 settembre un importante convegno organizzato dalla fondazione G. Besana, che quest’anno ricorda 50 anni di attività, in collaborazione con la Caritas interparrocchiale che si vuol preparare ad aprire un centro di ascolto per coordinare l’attività caritativa della Comunità S. Crocifisso. Tale convegno, che avrà come traccia di riflessione Prima che si spengano le stelle, occhi nuovi per la fragilità, avrà anche il patrocinio del Comune di Meda. Cosa vuol dire far festa? Non certo solo stare insieme, divertirci e mangiare, sarebbe troppo riduttivo e meschino. Far festa significa incontrarci, conoscerci, riflettere per prendere coscienza delle situazioni di fragilità e di bisogno che troviamo attorno a noi e cercare di trovare una soluzione. Molteplici sono queste fragilità. Ne accenno qualcuna: l’anziano non autosufficiente, il diversamente abile, le famiglie costruite sulla sabbia, il giovane che si accontenta di vivacchiare, la politica asservita al proprio tornaconto, ecc…. 1 Comunità Pastorale Santo Crocifisso – Meda Una parola su alcune di queste fragilità Il Cardinal Tettamanzi, durante il pontificale dell’Assunta, invitava i fedeli a guardare in alto, forse per vedere meglio il basso. Affermava: «Il rischio che tutti corriamo è di guardare solo in basso, imprigionati e rovinati come siamo dal nostro io, spesso pesantemente segnato dall’individualismo e dall’egoismo. Quante famiglie vivono isolate tra le proprie mura, sfuggendo alle relazioni con i vicini di casa, con le realtà associative del territorio, con la comunità cristiana, con chi domanda aiuto e sostegno». Far festa vuol dire trovarci per darci una scossa Perché abbiamo bisogno di Cristiani dalla fede forte, adulta, convinta, che, formati ai valori evangelici, non temano di andare contro corrente impegnandosi nei vari settori della vita, anche in quelli politici e sociali. Spesso il male, più che per la sua forza intrinseca, si diffonde per la nostra pigrizia e ignavia. Paolo VI non aveva timore di affermare che l’impegno politico è una delle più alte forme di carità. E anche il nostro Vescovo lo scorso 15 agosto con forza diceva: «L’io può sfociare in atteggiamenti egoistici della politica, quando in apparenza si dichiara di essere a servizio degli altri, ma in realtà considera gli altri funzionali ai propri interessi, per sfamare il bisogno di potere, notorietà e ricchezza». S. Caterina da Siena scriveva: «Se sarete quelli che dovete essere, metterete fuoco in tutta Italia». Allora «prima che si spengono le stelle, guardiamole, per avere occhi nuovi verso le fragilità e imparare a VIVERE, NON VIVACCHIARE». per Fede e per Amore a cura di A.A. “Un uomo aveva due figli; rivoltosi al primo disse: Figlio, va’ oggi a lavorare nella vigna. Ed egli rispose: Sì, signore; ma non andò. Rivoltosi al secondo, gli disse lo stesso. Ed egli rispose: Non ne ho voglia; ma poi, pentitosi, ci andò”. (Mt 21,28-32) Tra il dire e il fare… Le parole e i fatti disegnano i confini della vita e della storia umana. E, dentro, a riempire queste e quelli di significato e di verità, stanno i pensieri e le intenzioni, le paure e gli sforzi, la sincerità e le bugie, i propositi e le scelte, la cattiveria e la bontà. Il dire e il fare percorrono spesso strade diverse e divergenti, si contraddicono a vicenda, sono incoerenti, fra loro “c’è di mezzo il mare”. Anche alla chiamata essenziale e universale, quella del Padre, possono dare risposte discordanti dove il sì della voce è il no del cuore e del gesto, e il no può “diventare” un sì capace di attraversare quel mare. L’impulsività e la superficialità, una compiacenza e una adesione formali che vogliono evitare le complicazioni e che non prendono sul serio, un 2 subitaneo, sincero quanto incostante desiderio di bene, o una nascosta intenzione d’inganno, fanno di noi il primo figlio. E, nello stesso tempo, ci riconosciamo nel bastian contrario che “deve” dire di no anche quando, alla fine, obbedisce. La tipologia psicologica dei due figli non è, comunque, un test per riconoscere se stessi, perché siamo un po’ come l’uno e un po’ come l’altro. Ciò che qui conta è il giudizio sui due comportamenti, un giudizio chiaro, evidente nella sua coerenza, non confutabile. Un giudizio che non si accontenta delle parole e delle apparenze, ma esige il compimento, il fatto, il “fare la volontà” del padre. Perché, quando c’è il fatto, il “ci andò”, quando la vita cambia, la condizione di partenza, il no iniziale, persino l’essere pubblicani e prostitute non contano più. Anzi, sembrano essere paradossalmente proprio i cosiddetti lontani a essere capaci di conversione, a diventare protagonisti dell’avventura del ritorno più che non i falsi vicini che “pur avendo visto non si sono nemmeno pentiti per credere”. Una terza figura di figlio, quello che dice di sì e obbedisce, nemmeno il Vangelo la contempla. Per questo, sperando di non somigliare al primo figlio, dovremmo forse umilmente accettare noi stessi in quel nostro essere riluttanti, in quel nostro primo moto istintivo di rifiuto a compiere nella vita una volontà che spesso ci sembra un infinito e buio mistero. Ciò che conta è non fermarsi. Dio sa quanto ci chiede, come sia grande il compito al quale ci chiama, quanto sia difficile e quanto costi credere e amare. Sa come siamo egoisti e pigri, spinti a proteggere noi stessi, a conservarci. Invochiamo continuamente, contro tutte le “chiamate” una presunta legittima difesa che drizza gli aculei del nostro riccio protettivo e chiude una diga intorno al cuore. E, l’istintivo subitaneo “no” sbarra la fuoriuscita di quella piena d’amore che è il nostro compito e il nostro destino. Ma la chiamata di Dio è come acqua sorgiva, inesausta polla che sgorga dalle profondità dell’essere: preme sulle pareti, si insinua nella crepa di un ripensamento, filtra nella sincerità del pentimento e del proposito e, infine, trabocca nella volontà e nel gesto concreto dell’amore. Comunità Pastorale Santo Crocifisso – Meda ...e quando un matrimonio naufraga? di Don Gaudenzio 6 – Quale atteggiamento cristiano? “Il Signore è vicino a chi ha il cuore ferito” Non vorrei concludere questi miei interventi senza un accenno alla lettera del Card. Tettamanzi. “Il Signore è vicino a chi ha il cuore ferito (salmo 34,19) – lettera agli sposi in situazione di separazione, divorzio e nuova unione”. La lettera porta la data del 6 gennaio 2008. Ci tengo a presentarla non per deferenza verso l’autorità, ma perché ho avuto l’impressione in queste mie pagine di parlare alla mente, cioè di cercare di dire le cose chiare; mi sembra invece che il Cardinale parli al cuore. Per questo vorrei ora riportare qualche passo della lettera, ma solo per invitare a leggerla per intero. Si può trovare anche su internet: chiesadimilano.it/Arcivescovo/lettere e messaggi. Dal punto di vista dottrinale non mi pare dica niente di particolarmente nuovo, ma affronta in modo diverso l’atteggiamento del cristiano di fronte a queste situazioni. Direi che questa è la vera novità della lettera, ed è il punto di arrivo di un lungo cammino della Chiesa. Ognuno di noi ha presente nel passato atteggiamenti duri della Chiesa di fronte a queste situazioni; si è passati però gradualmente da un atteggiamento di giudizio sulla situazione (e questo non cambia) ad un atteggiamento di grande attenzione alle persone, cercando di tener presente soprattutto l’aspetto di mistero e di sofferenza che spesso avvolge queste situazioni. Ed è su questo sviluppo della lettera che vorrei portare ora la nostra attenzione. L’Arcivescovo cerca innanzitutto di entrare in punta di piedi e di farsi accogliere. “Vorrei dunque incontrare gli uni e gli altri e con tutti voi aprire un dialogo per condividere un poco le gioie e le fatiche del nostro comune cammino; per provare ad ascoltare qualcosa del vostro vissuto quotidiano; per lasciarmi interpellare da qualcuna delle vostre domande; per confidare i sentimenti e i desideri che nutro nel mio cuore nei vostri confronti. Proprio così: leggendo queste pagine, voi aprite un poco la vostra porta di casa e mi permettete di entrare! Ma anch’io, scrivendo queste pagine, mi apro a voi nel desiderio di una reciproca confidenza.” (pagg. 1-2) E subito cerca di sgombrare il campo dalle difficoltà che questo dialogo inevitabilmente comporta: “Vorrei allora dirvi che la comunità cristiana ha riguardo del vostro travaglio umano. Certo, alcuni tra voi hanno fatto esperienza di qualche durezza nel rapporto con la realtà ecclesiale: non si sono sentiti compresi in una situazione già difficile e dolorosa; non hanno trovato, forse, qualcuno pronto ad ascoltare e aiutare; talvolta hanno sentito pronunciare parole che avevano il sapore di un giudizio senza misericordia o di una condanna senza appello. E hanno potuto nutrire il pensiero di essere stati abbandonati o rifiutati dalla Chiesa. La prima cosa che vorrei dirvi, sedendomi accanto a voi, è dunque questa: “La Chiesa non vi ha dimenticati! Tanto meno vi rifiuta o vi considera indegni”. (pagg. 2-3). Ed allora diventa giusto condividere la sofferenza: “Anche noi uomini di Chiesa sappiamo che la fine di un rapporto sponsale per la maggior parte di voi non è stata decisione presa con facilità, tanto meno con leggerezza. È stato piuttosto un passo sofferto della vostra vita, un fatto che vi ha interrogato profondamente sul perché del fallimento di quel progetto in cui avevate creduto e per il quale avevate investito molte vostre energie. Certamente la decisione di questo passo lascia ferite che si rimarginano a fatica. Forse si insinua persino il dubbio sulla possibilità di portare a termine qualcosa di grande in cui si è fortemente sperato; inevitabile sorge la domanda sulle eventuali reciproche responsabilità; acuto si fa il dolore di essersi sentiti traditi nella fiducia riposta nel compagno o nella compagna che si era scelto per tutta la vita; si è presi da un senso di inadeguatezza verso i figli coinvolti in una sofferenza di cui essi non hanno responsabilità. Conosco queste inquietudini e vi assicuro che esprimono un dolore e una ferita che toccano l’intera comunità ecclesiale. La fine di un matrimonio è anche per la Chiesa motivo di sofferenza e fonte di interrogativi pesanti: perché il Signore permette che abbia a spezzarsi quel vincolo che è il “grande segno” del suo amore totale, fedele e indistruttibile? E come noi avremmo forse dovuto o potuto essere vicini a questi sposi?” (pagg. 4-5). Anche la Commissione Famiglia della nostra Comunità Pastorale sta iniziando una riflessione sul come essere vicini alle famiglie in queste situazioni. Se qualcuno ha delle proposte, ce le faccia pervenire: serviranno a portare avanti la riflessione o ad avviare un nuovo cammino. (6 – continua) Al termine degli articoli risponderò alle domande o obiezioni che mi sono arrivate. Se ci sono altre domande o richieste di chiarimenti possono essere inviati al mio indirizzo e-mail: [email protected], oppure potete farmele pervenire in altro modo. 3 Comunità Pastorale Santo Crocifisso – Meda La testimonianza di una volontaria in Pronto Soccorso Il senso della vita per i giovani di oggi Recentemente ho iniziato a lavorare in Pronto Soccorso (PS) e sono venuta a conoscenza di situazioni diverse e a volte veramente tragiche. La maggioranza delle volte sono situazioni positive, ma purtroppo a volte si viene a contatto con realtà molto dure. In questo periodo di PS sono due le storie che mi hanno fatto riflettere. Una storia tratta di giovani donne che tentano il suicidio dopo, molto probabilmente, aver litigato con il marito o il compagno, o perché hanno perso il lavoro e non riescono a trovarne un altro. Quello che mi fa pensare è come una giovane donna possa ridursi a farla finita dopo un litigio. Si sa che in ogni rapporto (o matrimonio) la vita non è sempre rose e fiori e che ci sono dei momenti in cui la coppia si trova a discutere di alcune cose per il bene della famiglia. Cosa spinge la donna a farla finita, o almeno a provarci, ingerendo quantità esorbitanti di farmaci? In queste situazioni mi sono trovata a pensare che alla fine non ci troviamo di fronte a un vero e proprio tentativo di farla finita ma a un modo per attirare e richiamare l’attenzione su di sé. È vero, sono partiti come tentati suicidi, ma, analizzando le situazioni e soprattutto i momenti di attuazione, ho potuto verificare, anche se non ne ho la certezza, che sono stati messi in atto in un momento in cui le donne erano in casa da sole ma che, nell’arco di un ragionevole tempo, potevano essere rintracciate. Un’altra storia che mi ha colpito è il rapporto che hanno i giovani con l’alcool. Si sente per televisione che oramai l’età dei giovani che si ubriaca per la prima volta si sta abbassando sempre di più. Inizialmente stentavo a crederci ma ora mi sono dovuta ricredere quando mi si è presentato davanti agli occhi un ragazzino 12enne completamente ubriaco, dopo che si è scolato una bottiglia di un aperitivo all’insaputa dei genitori. Mi ha anche colpito che questo ragazzino sostenesse di star bene e volesse andare a casa contro il parere del pediatra. Mi chiedo (senza voler dare giudizi) come possa un minorenne ubriacarsi all’interno delle mura di casa. Dove erano i genitori? Allora non mi devo stupire se poi mi vedo arrivare in PS una ragazza della mia età completamente ubriaca e questo si ripete più volte nel giro di un mese. È vero, a volte sono ragazze straniere che incontrano molte difficoltà nell’integrarsi nel nostro Paese, ma credo fermamente che l’alcool non è una soluzione al problema. È vero, al momento può sembrare che ti dia sollievo e che ti faccia percepire che il problema non c’è più, ma, una volta che passa l’effetto e stai male durante la fase dell’astinenza e del periodo del dopo sbornia (come la chiamo io), stai molto peggio di prima. Allora a che cosa è servito bere fino ad ubriacarti ed annullarti? Mi chiedo: ne vale effettivamente la pena? Ai posteri l’ardua sentenza. Queste storie mi inducono a pensare che senso della vita abbiano oggi i giovani, molto spesso anche i miei coetanei, se sono tentati sempre più spesso da sensazioni forti. In particolare mi chiedo se la vita, così com’è, per essere così bella debba per forza contenere emozioni forti. Secondo me no! Spero che questa riflessione possa far riflettere sia le famiglie che i giovani in modo da poter rivalutare ognuno la propria vita e magari reimpostarla secondo altri criteri. Betty B 4 Comunità Pastorale Santo Crocifisso – Meda Dalla Conferenza San Vincenzo Per superare alcuni pregiudizi: a cuore aperto Ecco la casa: al primo piano in un cortile, un solo locale con un pezzo di cucina, i letti, tavolo e sedie e un televisore acceso. Quando arriviamo la madre sta cucendo, i due ragazzi guardano la tv, è il padre che ci apre e, incredibilmente, ci sorride. Il primo pensiero, da uomini: per forza sono così, se si danno da fare in questo modo… pensiero che viene subito smorzato dalla Carità che ci ha portato lì: in questa casa c’è Cristo, apri il cuore e la mente! Ci fa accomodare e la figlia abbassa la tv e, come consuetudine, cerchiamo di conoscere, proviamo ad incontrare quelle persone che la Provvidenza (ed una telefonata) ha messo sulla nostra strada. Sono pakistani, abitavano vicino a Lahore, lui è ingegnere meccanico, la moglie insegnava, la ragazza ha 15 anni ed 11 il piccolo. Dodici anni fa inizia la guerriglia e lui, per cercare una vita migliore, è venuto in Italia ed ha iniziato a lavorare come operaio, dovunque ci fosse lavoro. Le cose andavano bene e poteva sostenere la sua famiglia, anche se in patria la situazione politica era quella che era. Poi, otto anni fa inizia a lavorare - con contratto a tempo determinato – per una ditta che gli assicura sempre lavoro (ma non lo assume mai a tempo indeterminato). In Pakistan fioccano le bombe e lui pensa che, visto che lavora, può chiamare i suoi in Italia ed inizia le pratiche per il ricongiungimento. Tre anni fa trova una casa adatta, a Meda e, finalmente, i suoi arrivano a febbraio di quest’anno. A marzo la ditta non rinnova più il contratto. È una storia di ordinaria povertà. La moglie, intanto, apre il frigorifero e ci offre dell’acqua, chiede se vogliamo del tè: poveri, è vero, ma il dovere dell’ospitalità è sacro. La domanda che ci poniamo sempre e che facciamo in queste situazioni è: perché non rimanda a casa i suoi finchè non ritrova un lavoro? La risposta ci ha gelato, è un no secco, doloroso quello del padre, e ci racconta: qui mio figlio può uscire, andare a scuola, all’oratorio e torna a casa… mia moglie va al mercato con mia figlia e torna a casa… al mio paese i ragazzi vengono rapiti per strada in pieno giorno per ottenere un riscatto e, se i soldi non ci sono, sono avviati alla prostituzione. Le donne al mercato rischiano di essere uccise dalle bombe che, sistematicamente, vengono fatte esplodere per rafforzare il regime di terrore instaurato dai fondamentalisti. lo fa come volontario. Ci salutiamo e usciamo, nella nostra Meda sicura e ricca, torniamo a casa dove, grazie a Dio, non manca nulla e troviamo i visi cari di tutta la nostra famiglia riunita per cena. A sera, prima di dormire, prego e ringrazio: ringrazio per questa opportunità di arricchimento, per questa lezione di dignità nel bisogno, per quello che posso fare. Chiedo perdono per i nostri giudizi affrettati che nascono dal pregiudizio e dalla supponenza… E penso a quante frasi di gratuita cat- Ci racconta della sua bella casa, della famiglia e degli amici che ha lasciato là… non sorride più… Io, ancora una volta, ringrazio il Cielo di essere nata qui, in questo momento storico, ringrazio perché non ne ho merito, come non ne hanno colpa loro di aver iniziato la loro avventura umana, in Pakistan, oggi… La moglie, che non parla ancora italiano (ma sa perfettamente curdo ed inglese) aiutata dal marito, ci fa capire che è disponibile a fare qualunque lavoro potremo trovarle. Lui ci dice che, per aumentare le sue possibilità di trovare un lavoro, perché cerca ormai da quattro mesi senza risultato, ha imparato a fare il saldatore e, comunque, impara in fretta, basta lavorare… Sono ormai le 18 e ci stiamo congedando dandoci appuntamento per il pacco di luglio, quando il figlio si scusa, va a prendere una cartelletta ed esce. Il padre ci spiega che, siccome non sa ancora l’italiano e a settembre lo iscriverà in prima media, lo manda da un ragazzo universitario che glielo insegna, è un amico di un amico, tiveria diciamo spesso (…ma perché non se ne stanno a casa loro?…) a quanta superficialità nella valutazione (non lavorano, ma pretendono!). Come se non avessero diritto a nulla e fossero poveri per scelta, anzi per vocazione. Infine penso a quanta Grazia ci viene offerta e sprechiamo quando ci fermiamo ad incontrare un bisogno, senza voler conoscere la persona. Rinnovo allora la preghiera allo Spirito Santo perché accompagni noi e tutti gli uomini di buona volontà in questo servizio di sostegno e compassione, Perché ci illumini e, agendo con larghezza d’Amore, sappiamo sospendere il giudizio e dire come il buon samaritano della parabola: ti lascio due denari, e se ne spenderai di più, quando tornerò, te li darò. 5 Comunità Pastorale Santo Crocifisso – Meda Oratorio Feriale 2010 Santa Maria Nascente Do un po’ i numeri... 14 giugno - 23 luglio, 39 giorni, 410 ore con 600 bambini, 90 animatori, 40 mamme tra segreteria e baretto, il sottoscritto, e, dulcis in fundo, don e suora... Un mix eccezionale per un Oratorio Feriale 2010 veramente ben riuscito; il tema di quest’anno, “Sottosopra – così in cielo come in terra”, aveva come icona centrale, su cui abbiamo riflettuto lungo le sei settimane, la parabola dei discepoli di Emmaus e del loro incontro con Gesù. Legati alla parabola, durante i momenti di preghiera giornalieri, i ragazzi hanno incontrato diversi personaggi che raccontavano la loro esperienza: Mosè, Davide, S. Paolo e tanti altri hanno raccontato il loro incontro con Gesù e come hanno seguito il suo cammino attraverso le loro scelte di vita. La bellezza dell’oratorio feriale sta proprio nell’incontro dei ragazzi e del tempo che passi con loro; relazioni che crescono giorno dopo giorno, amicizie che nascono, altre che si consolidano e incontri sempre nuovi ogni giorno. Ciò che più mi rendeva l’inizio giornata speciale era il “momento dell’arrivo”, la mattina presto: quando aprivamo i cancelli alle sette e mezza già un po’ di bambini arrivavano e man mano li vedevi venirti incontro con un sorriso bellissimo e il saluto contento perché avrebbero 6 passato tutta la giornata in oratorio... bastava per riempirti la giornata e farti sentire felice. Devo ammettere che questi grandi numeri sono difficili da gestire ma nello stesso tempo sono contento (e lo siamo tutti!) che nella riuscita di questo viaggio ci siano tante persone che prestano il loro servizio per far sì che tutto riesca al meglio; questo lo devo soprattutto ai miei cari animatori, perché tutto è andato bene; giochi sempre pronti, momenti preparati molto bene e laboratori sempre curati... Una piccola sottolineatura vorrei farla sulla festa finale; nella sua semplicità e nella sua bellezza è riuscita in maniera stupenda... BRAVI! Grazie a loro per tutto, grazie alle onnipresenti (e questa è la parola giusta, credetemi!) mamme che ci hanno aiutato nella gestione del baretto, della segreteria, delle pulizie, dell’organizzazione ma soprattutto per averci fatto anche da “mamme” all’occor- renza... Grazie a don Cristiano, don Danilo e Suor Mariangela, per i momenti di confronto, di condivisione, per la velocità con cui abbiamo organizzato tutto e per tutte le risate a fine giornata... GRAZIE di cuore! Ho avuto la fortuna di fare oratori feriali da animatore e sempre mi chiedevo cosa sarebbe successo quando ormai passata l’età non avrei potuto più fare l’animatore e quindi non passare più tutti quei giorni in oratorio... Se ci penso oggi, mi dico di essere fortunato; innanzitutto perché ho ancora la fortuna (e di questo non finirò mai di ringraziare chi me ne ha dato la possibilità...) di stare tra i ragazzi, giocare con loro e con loro divertirmi e di essere, con tutti gli altri che ho citato, l’artefice di un fantastico viaggio che ogni anno si ripete e sempre porta gioia e felicità a chi ne prende parte. Marco Spada Comunità Pastorale Santo Crocifisso – Meda Noi Animatori... Tutto inizia alle 7.30 quando arrivano i primi bambini assonnati e gli animatori di turno non meno assonnati di loro. La mattina trascorre velocemente tra giochi e tempo libero, fino a che non arriva l’atteso furgoncino con il cibo. Tutti riuniti sotto un tendone si pranza e si attende il pomeriggio. La parte pomeridiana ha inizio con lo “spettacolo” della radio preparato da noi animatori; poi un lungo pomeriggio di giochi che si divide in due parti: prima della merenda e dopo. Il tempo della merenda, che consiste in un momento di relax allietato dalla musica e da un dolce spuntino, ci accompagna con i giochi finali fino alla conclusione della giornata. Ovviamente a noi animatori non mancano litigi da sedare o piccole ferite da curare! La giornata termina con la preghiera, gli acclamati punteggi e un fresco ghiacciolo preludio ad un presto arrivederci. La giornata per noi animatori non è ancora finita! Ci aspettano la pulizia dell’oratorio ed eventuali riunioni per preparare le giornate successive. L’oratorio estivo è un’esperienza da non perdere perché aiuta a valorizzare anche il tempo della vacanza, favorendo la nascita di nuove amicizie e dandoti la bella sensazione di essere parte di un grande gruppo di amici. Personalmente non avrei mai creduto di poter rendermi utile a qualcuno (anche se per piccole cose) e nello stesso tempo divertirmi! Grazie a tutti e arrivederci al prossimo anno! tutti aspettavano è stato sicuramente quello dell’assegnazione delle fasce a bambini e animatori, che anche quest’anno si sono rivelate azzeccatissime. Infine è stata rivelata anche la classifica, che ha visto al terzo posto il Kilimangiaro, al secondo Las Vegas e al primo la Luna. E se qualcuno fosse rimasto deluso dalla vittoria mancata, c’era una bella fetta d’anguria che lo aspettava. Per tutta la serata sono stati venduti i lavoretti fatti dai ragazzi durante le cinque settimane. I soldi raccolti verranno devoluti all’orfanotrofio cinese Mifanmama grazie a una famiglia del nostro quartiere che abita in Cina. In questo modo si potranno aiutare alcuni bambini meno fortunati di noi e dar loro il necessario per vivere. In conclusione ciò che rimane da fare è dire un sentito grazie: in primis a tutti i bambini, perché senza di loro non ci sarebbe pouto essere l’oratorio feriale, poi a Don Angelo che ha permesso tutto ciò, a tutte le mamme, i papà, le nonne e i nonni che ci hanno aiutato, a Matteo che ci ha seguito, agli animatori e a tutti coloro che hanno collaborato in queste cinque settimane. Davide C. Madonna di Fatima E alla fine è stata una grande festa! E anche quest’anno è terminato l’oratorio feriale. Sono letteralmente volate cinque settimane fatte di giochi, balli, ma soprattutto di divertimento e risate. Così, per concludere in bellezza, venerdì 16 luglio si è tenuta nel nostro oratorio la tradizionale festa finale! L’organizzazione della serata è iniziata tempo prima, quando gli animatori hanno pensato alle musiche e ideato le coreografie dei vari balletti. La quinta settimana è stata sicuramente una settimana di fuoco per tutti, sia per il clima che per l’impegno. Tutti i ragazzi hanno provato a turno, imparando i vari passi e preparandosi così alla grande festa, che si è aperta con la cena a cui hanno partecipato bambini, animatori, genitori e amici. Verso le 21 si è ufficialmente accesa la serata con il primo canto, Sottosopra, vero e proprio inno di quest’anno. Dopodichè si sono esibiti i nostri ragazzi sulle note di Wavin’flag, Tik tok, Sottosopra e Waka waka: un vero successo! Tra le esibizioni delle varie categorie si sono alternati balli e canti di tutti i generi. Uno dei momenti che GRAZIE A TUTTI! Un’animatrice 7 Comunità Pastorale Santo Crocifisso – Meda Estate 2010, Val Biandino Una vacanza fantastica! Anche quest’anno ho partecipato alla vacanza in montagna con Don Cristiano e Suor Mariangela. Siamo andati in Val Biandino (LC). Siamo partiti con il pullman che ci ha accompagnati fino a quando la strada era percorribile con i mezzi, dopo di che abbiamo proseguito a piedi... e qui è iniziata l’avventura! Dopo aver camminato per circa 4 ore, dove gli animatori ci dicevano “manca poco”, siamo giunti alla Casa Pio X, circondata dal bosco e dalle alte montagne. Lì, ci attendevano Don Cristiano, Suor Mariangela e i cuochi che ci aspettavano per il pranzo. Il tema che ci ha accompagnato in questi 10 giorni è stato “Il Signore degli Anelli”, del quale ogni giorno guardavamo un episodio e poi a gruppi ne discutevamo, e lo paragonavamo alla nostra vita e a quella di Gesù . Nei giorni in cui non si andava in gita facevamo dei giochi divisi a squadre: Brandibook, Tuk, Baggins e Book. Abbiamo camminato molto, però le mete erano davvero fantastiche e diverse: rifugio Grassi, S. Rita e il rifugio F.A.L.C. vicino al Pizzo dei Tre Signori, dove due per squadra sono saliti, mentre noi mangiavamo al rifugio. Prima della cena c’era la S.Messa e alcune sere, dopo aver mangiato o al pomeriggio, il Don suonava la chitarra, mentre noi cantavamo felicemente! È stata un’esperienza fantastica, dove ho potuto incontrare altri ragazzi e condividere insieme questa vacanza; così quando siamo scesi e abbiamo incontrato i ragazzi del 2° turno, gli abbiamo raccontato che è stato bellissimo e molto divertente; però, loro erano solo preoccupati per la strada che dovevano percorrere!! E noi li abbiamo salutati dicendo “forza manca poco”. Veronica C. (5 elementare) Turno scuole elementar T elementarii Turno scuole medie 8 Comunità Pastorale Santo Crocifisso – Meda Festa di San Giacomo La festa di S. Giacomo Apostolo di domenica 25 luglio, preceduta dalla tradizionale benedizione degli automezzi il sabato 24 luglio, è stata ricordata dalla comunità parrocchiale attraverso soprattutto un momento liturgico al mattino e uno spazio ricreativo nel pomeriggio. L’aspetto religioso è stato caratterizzato dalla S. Messa solenne delle 10.30, concelebrata dal parroco Don Gaudenzio e Don Ernesto. Il momento ricreativo si è svolto nel pomeriggio con un combattuto torneo di bocce a coppie, che ha visto la partecipazione di un buon numero di ragazzi/e mentre inferiore agli anni passati è stata la presenza degli adulti, anche se il tutto va sempre ricondotto al particolare periodo estivo in cui cade la festa del patrono. La finale ha visto la riconferma della stessa coppia vincitrice l’anno scorso (marito e moglie affiatati sul campo di gioco come nella vita di coppia), ma un plauso va a tutti i partecipanti e in particolare ai giovani/e che hanno mostrato passione e agonismo in una pratica sportiva da noi molto praticata in passato. È stata apprezzata la presenza di Don Gaudenzio che ha premiato le prime tre coppie. Un ringraziamento va a quanti hanno preparato con la consueta professionalità il campo da gioco. Durante il pomeriggio è stato aperto uno stand con i lavoretti preparati durante l’oratorio feriale dai nostri ragazzi/e (ne diamo conto nell’articolo qui a fianco). Sempre nel pomeriggio e la sera ha poi funzionato la cucina del bar dell’oratorio con la consueta finale cena self-service preparata dai nostri bravi cuochi/e. Il tutto si è svolto in un clima di serena collaborazione e partecipazione. E.N. Come angeli custodi... Come già pubblicato sul bollettino di luglio, una delle attività ricreative dell’oratorio estivo di quest’anno era finalizzata a continuare l’adozione di Julita e Sandra. Queste bambine vivono in Bangadlesh e sono state adottate lo scorso anno tramite la medesima iniziativa. Con tanta pazienza e tanto amore i bambini, anche quest’anno, hanno superato se stessi, cimentandosi in un lavoro veramente impegnativo ma molto coinvolgente. Sono infatti riusciti ciascuno a fare del proprio lavoro un’opera d’arte, esposta e venduta nella serata conclusiva dell’oratorio estivo 2010. Assieme alle loro opere anche alcune mamme hanno creato con molta originalità collane, bracciali, orecchini e mosaici, che sono poi stati venduti per il progetto adozioni. Ringraziamo la signora Mariarosa che ha donato parte del materiale da lavorare e che è stata prodiga di preziosi suggerimenti. Ringraziamo le animatrici del grup- po lavoretti che hanno svolto il loro compito con molto impegno, così come le mamme che hanno realizzato questi oggetti. Un grazie anche a tutte le persone che, acquistando questi manufatti, hanno contribuito a rendere possibile la realizzazione del nostro progetto. Paragoniamo questi bambini e queste mamme a degli angeli custodi che si sono messi al fianco di queste due bambine per aiutarle nel bene ad un futuro migliore. Tutti possiamo e dobbiamo compiere gli uni verso gli altri un servizio simile a quello degli angeli, servizio di lode a Dio e servizio di carità fraterna. Con gratitudine, Ivana C. ____________________________ Resoconto ricavato vendite: festa chiusura oratorio.. € 287,00 festa San Giacomo....... € 396,00 totale............................ € 683,00 ____________________________ 9 Comunità Pastorale Santo Crocifisso – Meda Movimento Terza Età Visita a Villa Borromeo e nuove proposte Villa Borromeo (10 luglio) Pomeriggio ideale, quello del 10 luglio scorso, per la visita alla Villa Borromeo Visconti Litta, a Lainate, effettuata da iscritti e simpatizzanti al Movimento. La visita è iniziata con alcuni cenni sulla storia di questa meravigliosa realtà a pochi passi da noi e sconosciuta ai più. Accompagnati da due guide dell’Associazione Amici di Villa Litta, abbiamo visitato le sale della Villa e il giardino ad essa connesso con giochi d’acqua, fontane, mosaici, ecc. La storia della Villa, ideata nel 1585 da Pirro I Visconti Borromeo, racconta vicende e avvenimenti che e poi i getti d’acqua, gli spruzzi e gli scherzi ai quali ci siamo adattati volentieri visto il caldo della giornata. Al termine della visita, ci siamo recati da Don Claudio Galimberti nella Parrocchia SS. Eusebio e Maccabei in Garbagnate Milanese che ci ha accolti con cordialità, offrendoci un gelato e una bibita fresca. Dopo la S. Messa ha raccontato la storia della chiesa illustrandoci le bellezze visibili nella stessa e spiegandoci che la chiesa è Basilica poiché contiene le spoglie di S. Gennarino. Dopo aver ricevuto l’Indulgenza Plenaria e scattato la tradizionale foto di gruppo, abbiamo intrapreso il viaggio di ritorno soddisfatti di un così bel pomeriggio trascorso insieme. di mosaici e monumenti bizantini: Basilica di S. Vitale, Mausoleo di Galla Placidia, Tomba di Dante, Chiesa di S. Francesco, Basilica di Sant’Apollinare Nuovo. Proseguimento per Misano Adriatico e sistemazione in hotel per la cena e il pernottamento. sabato 18: prima colazione e partenza per la visita libera alla Repubblica di San Marino. Rientro in hotel per il pranzo. Nel pomeriggio, visita guidata al Borgo e alla Rocca di Gradara. Rientro in hotel per la cena e il pernottamento. domenica 19: prima colazione e partenza per la visita libera a Loreto con possibilità di partecipare alla S. Messa nel Santuario della Santa Casa. Pranzo a Porto Recanati e, nel pomeriggio, partenza per il rientro a Meda con arrivo previsto per le ore 22.00. Quota individuale di partecipazione € 250,00 (in camera doppia).* Mese di ottobre hanno segnato, nel fluire del tempo, la vita di Milano e dell’intera Lombardia. La Villa si colloca in un contesto armonico di storia, arte, cultura e vita che si forma e sviluppa lungo un arco di quattro secoli. Oggi, dopo un restauro durato circa 40 anni, i visitatori possono ammirare un monumento architettonico che costituisce un unicum artistico: il Cortile d’onore, il Palazzo del Cinquecento, il giardino all’italiana, il parco con la fontana di Galatea e del Tritone. Indimenticabile il Ninfeo, giardino di frescura con le grotte artificiali, le sale decorate da Camillo Procaccini con mosaici in ciotoli bianchi e neri 10 Incontri e Proposte Mese di settembre giovedì 16 ore 15.00: S. Messa, seguirà l’incontro mensile venerdì 17 - domenica 19: Il Movimento Terza Età organizza, nel mese di Settembre, un viaggio di tre giorni a Ravenna, San Marino, Gradara e Loreto, di seguito il programma: venerdì 17: ore 7.00 ritrovo e partenza da Meda (p.za Chiesa S. Giacomo). Sosta durante il viaggio, arrivo a Ravenna e pranzo. Nel pomeriggio, visita guidata della città ricca sabato 16: Si propone agli aderenti e ai simpatizzanti, una gita al Sacro Monte di Varallo con il seguente programma: ore 7.30 partenza; ore 9.30 arrivo a Varallo e salita, in funivia, al Sacro Monte con visita delle Cappelle; ore 13.00 pranzo; nel pomeriggio visita alla Chiesa di Santa Maria delle Grazie col grande affresco di Gaudenzio Ferrari “La parete Gaudenziana” (1486); ore 19.30 arrivo previsto a Meda. Quota di partecipazione € 40,00.* giovedì 21 ore 15.00: S. Messa, seguirà incontro di apertura dove saranno illustrate le proposte per il prossimo anno. Adolfo *ISCRIZIONI PRESSO: Meda Adolfo (tel. 0362.73171) fino ad esaurimento posti disponibili Comunità Pastorale Santo Crocifisso – Meda Una nuova opportunità Il nuovo sito internet della comunità Quando, un anno fa, si è ufficialmente iniziato il cammino comunitario, la situazione delle tre parrocchie, per quanto riguarda il sito internet parrocchiale, era la seguente: • S. Giacomo non aveva nessun sito; • Madonna di Fatima aveva un sito molto semplice che veniva aggiornato prendendo, per lo più, le informazioni riportate dall’informatore; • S. Maria Nascente aveva un sito abbastanza collaudato (in attività dal 3/9/2001), con una struttura maggiormente adattabile ed aveva un webmaster (gestore) che lo sviluppava ed aggiornava. Si è quindi deciso di far confluire le due parrocchie di S. Giacomo e di Madonna di Fatima nel sito di S. Maria Nascente. A dicembre nasceva il sito comunitario www.parrocchiemeda.it. L'impostazione e la grafica erano sempre le stesse di quello di S. Maria Nascente, l'unica differenza erano i contenuti che, in alcuni punti, riportavano informazioni di tutte e tre le parrocchie. Veniva quindi progressivamente cambiata la struttura sulla quale era basato, per rendere più veloce la gestione, soprattutto in vista della nuova Voce della Comunità che, come abbiamo visto, ha un numero decisamente elevato di articoli. Tutte queste modifiche “sotto il cofano” non erano però visibili al visitatore. Si sentiva, comunque, l’esigenza di un sito completamente nuovo. Ed ecco che è nato il nuovo sito comunitario. Lo sviluppo è stato lungo e laborioso perché si sono perseguiti alcuni obiettivi ritenuti indispensabili: 1. doveva adottare le moderne tecnologie per lo sviluppo dei siti internet; 2. doveva avere una grafica maggiormente moderna; 3. doveva essere compatibile con il maggior numero possibile di browser (i programmi che usiamo per andare in internet), anche se i browser più vecchi (compreso Internet Explorer, anche la versione 8, che è basato su standard non aggiornati) lo mostrano con degli effetti grafici ridotti; 4. doveva essere utilizzabile, se possibile, anche dal maggior numero possibile di telefoni cellulari (anche qui con effetti grafici ridotti); 5. doveva essere facilmente utilizzabile dai non vedenti e da coloro che hanno disabilità motorie (e che quindi hanno difficoltà ad usare il mouse e preferiscono la tastiera). Posso dire che gli obiettivi sono stati, secondo me, raggiunti. Adesso, si spera, che: • le parrocchie che ancora sono solo parzialmente presenti sul sito forniscano tutto quello che serve al fine di completare anche le informazioni assenti; • i gruppi, i movimenti, le associazioni che gravitano nell'area della Comunità Pastorale si rendano presenti anch’essi sul sito con un’area riservata e, all’occorrenza, mantengano aggiornate le informazioni fornite; • se qualche realtà comunitaria pensa, tramite il sito, di attivare punti di contatto o servizi di vario genere (sempre all’interno della nostra comunità), mi contatti o contatti il Parroco al fine di verificare come venire incontro all’esigenza, sempre ammesso che sia possibile. Spero che il sito possa essere utile e crescere insieme alla nostra Comunità Pastorale. Il Webmaster, Enrico Ceppi [email protected] 11 L A . P A G I N A . D E I . P I C C O L Fiabe dal mondo La corazza della tartaruga (Australia) Giunse il momento per Wayamba di ammogliarsi e, come era usanza nella sua tribù, fu scelta per lui una sposa. L‛uomo aveva le idee molto chiare sul tipo di donna da sposare e non approvava che gli venisse imposta una moglie che non fosse di suo gradimento. Perciò lasciò la capanna già pronta per le nozze e prese il sentiero per il villaggio vicino dove vivevano gli Oolah, il popolo delle Lucertole Spinose. Si nascose tra i cespugli e per parecchie ore esaminò le fanciulle della tribù. Alla fine ne adocchiò una che gli parve la donna adatta a lui. Ebbe un tuffo al cuore quando la vide che camminava verso il suo nascondiglio. Non appena ella fu abbastanza vicina, Wayamba uscì dai cespugli e la spinse nella boscaglia per paura di essere scoperto, ma fortuna volle che dal villaggio nessuno si fosse accorto della scomparsa della giovane. I due si piacquero subito e decisero di diventare marito e moglie. Dopo parecchi giorni, gli sposi tornarono alla tribù di Wayamba. La gente, incuriosita, chiese all‛uomo da dove arrivasse sua moglie e lui senza paura rispose che l‛aveva rapita alla tribù delle Lucertole Spinose. «Ci colpirà un grave flagello! Gli Oolah se la prenderanno con tutti noi», dissero le donne. «Non temete, risponderò delle mie azioni», rispose Wayamba. Il giorno seguente giunsero al villaggio i guerrieri Oolah per reclamare la ragazza. Wayamba attirò la loro attenzione con un potente grido. Era armato e portava uno scudo sul petto e uno sulla schiena. I guerrieri sferrarono le loro lance, ma, a causa degli scudi, non riuscirono a colpirlo. Si avvicinarono disarmati, lo circondarono e lo picchiarono a mani nude. Nella concitazione della lotta Wayamba riuscì a sgusciare fuori dalla mischia e si tuffò nel fiume. Da allora nessuno lo rivide più. L‛unica cosa che molti notarono mentre gli Oolah riportavano al villaggio la ragazza fu una strana creatura che lentamente usciva dall‛acqua e si arrampicava verso la riva. Aveva uno scudo ovale che le ricopriva la schiena. Si trattava di Wayamba, la tartaruga, che da allora porta la sua armatura per proteggersi dei nemici. 12 I I . P R O S S I M I . A P Comunità Pastorale Santo Crocifisso – Meda P U N T A M E N T I Convegno interparrocchiale – 18 settembre “Prima che si spengano le stelle: occhi nuovi per la fragilità” Sabato 18 settembre 2010 ore 16.30 – 18.30 (seguirà aperitivo) Salone Parrocchiale via Verdi, Meda organizzato da Fondazione Giuseppe Besana e Caritas con il patrocinio del Comune di Meda Fragile è oggi un termine di uso comune. Lo si dice di un oggetto o di un pacco che si può rompere con facilità, lo si dice dell’economia, della democrazia, delle alleanze politiche, dei legami affettivi, delle realtà sociali. Lo si dice anche delle persone – anziani, malati, poveri, immigrati… ma in questo caso il vocabolo assume sinteticità e pregnanza particolari ed insieme chiede analisi, impone maggiore riflessione, sollecita la testimonianza cristiana, auspica che ci sia capacità di “porre i segni di un’umanità e di un mondo rinnovati”. Da considerazioni come questa è nata la proposta di un Convegno su questo tema che, a conclusione delle celebrazioni per il cinquantesimo della sua attività al servizio degli anziani di Meda e del territorio, Fondazione Giuseppe Besana Onlus, in collaborazione con Caritas interparrocchiale di Meda, offrirà a cittadini ed associazioni sabato 18 settembre 2010. Il titolo “Prima che si spengano le stelle: occhi nuovi per la fragilità” ha trovato una traduzione grafica di “profonda semplicità” nel logo disegnato dall’arch. Nando Buzzi. Un bastone simbolo di fragilità e di sostegno appoggiato ad una sedia che dice immobilità fisica, materiale, mentale, economica… ma anche voglia di fermarsi per ascoltare, incontrare, accompagnare, sostenere. Il tutto è sotto un cielo stellato che una sorta di mano invisibile sembra voler arrotolare e portarsi via. Proprio la piega all’angolo del cielo però invita ciascuno di noi a mettersi personalmente in gioco con la partecipazione, la formazione, l’impegno concreto prima che “si spengano le stelle” (cioè gli occhi dell’anziano – il fragile per eccellenza – di cui parla il capitolo 12 del Qoelet ma anche l’impegno, le forze e le risorse del volontariato e delle associazioni che accostano ogni fragilità) e il buio ci avvolga impedendoci di guardare con occhi nuovi le povertà dei fratelli. Infatti, oltre a concludere le celebrazioni di cui abbiamo parlato, il convegno offrirà, soprattutto con l’intervento del dott. Marco Zucchelli (area politiche sociali di Caritas Bergamo), contenuti generali utili a tutti ma in particolare a chi opera nel mondo del volontariato sociale e a quanti vorranno aderire ad un corso base di formazione indirizzato a preparare chi desidera rendersi disponibile ad operare nei centri d’ascolto già attivi e che si andranno ad attivare nel nostro decanato. (Il corso si terrà nei giorni 7 – 14 – 21 e 28 ottobre 2010 alle ore 21.00 presso la Parrocchia Madonna di Fatima a Meda sud). All’intervento del dott. Zucchelli seguirà il racconto delle esperienze di don Ettore Dubini e degli operatori del Centro d’Ascolto del decanato di Seveso. Per permettere una migliore organizzazione dell’evento e la predisposizione di materiali di approfondimento, chi fosse interessato, può segnalare con anticipo la propria adesione alla Fondazione Giuseppe Besana onlus o ai Centri d’Ascolto decanali di Cesano e di Seveso. Visita Pastorale del Cardinale – 24 ottobre Nel pomeriggio di domenica 24 ottobre sarà tra noi il nostro Arcivescovo, Card. Dionigi Tettamanzi, per la visita pastorale al nostro Decanato. Celebrerà tra noi, nella chiesa più grande del Decanato che è quella di S. Maria Nascente a Meda, la S. Messa per tutto il Decanato. La visita pastorale è un momento bello e importante, perché l’Arcivescovo passa ad incontrare tutte le realtà della sua Diocesi. La Diocesi di Milano è molto grande ed è ormai da anni che l’Arcivescovo sta passando a visitarla. Il 24 ottobre sarà tra noi per incontrare nella Messa tutta la popolazione, mentre alcuni giorni prima, martedì 19 ottobre, incontrerà i sacerdoti, le religiose, i consigli pastorali ed altre realtà del Decanato. Nel prossimo numero daremo indicazioni più precise su questa visita pastorale. Abbiamo voluto darne già da ora l’annuncio per preparare il cuore ad accogliere il nostro Arcivescovo, che è sacerdote, maestro e centro di unità della nostra Diocesi. 13 I . P R O S S I M I . A P P U N T A M E N T Festa della Comunità Pastorale Santo Crocifisso – 19 settembre P R O G R A M M A _______ Sabato 18 settembre ore 16.30 – 18.30 nel salone scuola S. Giuseppe Convegno organizzato dalla Fondazione Giuseppe Besana ONLUS in collaborazione con la Caritas interparrocchiale “Prima che si spengano le stelle: occhi nuovi per la fragilità” _______ Domenica 19 settembre Festa Santo Crocifisso _______ Martedì 14 settembre ore 21.00 in Santuario Meditazione sulla Croce con immagini e canti Guida don Sergio dell’Orto _______ Mercoledì 15 settembre ore 21.00 in Santuario S. Messa dell’Addolorata 14 ore 11.00 in S. Maria Nascente S. Messa solenne concelebrata dai sacerdoti della parrocchia e presieduta dal Vicario Generale S. E. Mons. Carlo Redaelli, il numero due della Diocesi, colui che per importanza e responsabilità viene subito dopo l’Arcivescovo (vengono sospese le SS. Messe delle 10.30 a S. Giacomo, delle 11.00 a Madonna di Fatima e delle 11.30 a S. Maria Nascente) ore 17.00 in Santuario Vesperi solenni della Esaltazione della Croce _______ Lunedì 20 settembre ore 21.00 in Santuario S. Messa per tutti i defunti della Comunità Pastorale Perché una nuova festa? Non bastano quelle che già abbiamo? Perché in una data già così intasata di feste, come è il mese di settembre? La Comunità Pastorale costituisce un modo nuovo di vivere il nostro essere parrocchia; è giusto che abbia un suo specifico momento celebrativo. Se le feste patronali delle nostre singole parrocchie hanno voluto sottolineare ciò che ci unisce, alla luce della fede, nel nostro essere parrocchia, la festa della Comunità Pastorale vuole sottolineare e celebrare ciò che unisce le nostre parrocchie in un cammino insieme. Ritengo anche che, a poco a poco, le nostre feste patronali debbano diminuire per far crescere in modo più pieno la festa della Comunità Pastorale. Siccome la Comunità Pastorale è dedicata al Santo Crocifisso le possibilità potevano essere due. O la festa del Santo Crocifisso all’inizio di agosto (ma in quel periodo diversi parrocchiani sono assenti per le ferie), o la domenica dopo la festa della Esaltazione della Santa Croce, che cade il 14 settembre. Il Consiglio Pastorale, dopo lunga discussione, ha scelto questa seconda indicazione. I I . P R O S S I M I . A P P U N T A M E N T I Festa dell’Oratorio Madonna di Fatima 21-27 settembre P R O G _______ Martedì 21 settembre ore 21.00 Serata penitenziale con esposizione del S.S. Sacramento _______ Giovedì 23 settembre ore 21.00 S. Messa di apertura _______ Venerdì 24 settembre ore 21.00 Musica con i Gruppi Giovani Rock-Pop _______ Sabato 25 settembre ore 15.00 Insieme in bicicletta per le vie del quartiere ore 16.00 Gimcana nel campo dell’oratorio ore 18.00 S. Messa prefestiva ore 20.30 Serata danzante con PINO e torte cquistar religiose a i d à t i l oni Possibi le funzi o p o d prima e ione nifestaz ronomico a m a l e Durant à il Banco gast vendita er ae funzion di beneficenz o c e il Ban R A M M A _______ Domenica 26 settembre ore 9.00 S. Messa distinta ore 10.55 Accoglienza della Fiaccola votiva proveniente dal Santuario della Madonna di Rogoredo in Alzate Brianza (CO) organizzata dagli Animatori dell’Oratorio e dall’Associazione Calcio O.M.F. ore 11.00 S. Messa solenne in canto ore 12.30 Pranziamo insieme – Prenotarsi presso l’Oratorio ore 15.00 Giochi di ieri e di oggi Frittelle e crespelle dolci ore 17.00 S. Messa ore 20.30 Ricordando un’estate Sottosopra: serata in allegria con animatori e giovani verso il nuovo anno oratoriano “Anche tu così” Estrazione sottoscrizione a premi _______ Lunedì 27 settembre ore 21.00 S. Messa per i defunti della Parrocchia 15 I . P R O S S I M I . A P P U N T A M E N T Festa Parrocchia San Giacomo – 3 ottobre P R O G R _______ Domenica 26 settembre Festa di apertura dell’anno oratoriano _______ Martedì 28 settembre ore 21.00 Incontro formativo per animatori pastorali, giovani e adulti su “Salmo 8: O Signore, Signore nostro, quanto è mirabile il tuo nome su tutta la terra! Voglio innalzare sopra i cieli la tua magnificenza...” (relatore: Don Tommaso Castiglioni del Seminario di Seveso) _______ Venerdì 1 ottobre ore 20.30 S. Messa con possibilità di accostarsi al Sacramento della Penitenza; seguirà apertura della Pesca di Beneficenza e inaugurazione della Mostra su “Salmo 8: nella grandezza di Dio la grandezza dell’uomo” _______ Sabato 2 ottobre nel pomeriggio pellegrinaggio al Santuario della Madonna di San Bernardo di Carate Brianza ore 16.30 Celebrazione Eucaristica nel pomeriggio in Parrocchia possibilità per ragazzi/e e adulti di accostarsi al sacramento della Penitenza ore 20.30 S. Messa vigiliare ore 21.30 Rappresentazione teatrale “Con tutto il bene che ti voglio” di Luciano Longhi Serata a teatro con “I Nuovi Istrioni” Con tutto il bene che ti voglio In occasione della Festa della Parrocchia sabato 2 ottobre alle ore 21.15 la Compagnia Teatrale “I Nuovi Istrioni” metterà in scena “Con tutto il bene che ti voglio”, commedia brillante in tre atti di Luciano Lunghi. “Si capisce veramente il valore di una persona o di una cosa solamente quando non c’è più”. Per provare la veridicità di questa nota affermazione, Artu- 16 A M M A _______ Domenica 3 ottobre Festa Parrocchiale ore 10.30 S. Messa solenne celebrata da Don Cristiano Mauri nel 5° anno di permanenza a Meda, al termine lancio dei Palloncini con messaggio ore 12.30 in oratorio Pranzo Comunitario nel pomeriggio Torneo di bocce, giochi, attività ricreative e stands. Per tutto il pomeriggio rimarrà aperta la cucina del bar dell’oratorio, alla sera cena self-service _______ Lunedì 4 ottobre Secondo giorno della Festa Parrocchiale: ricordiamo i nostri defunti ore 16.30 S. Messa ore 21.00 Solenne concelebrazione Eucaristica; seguirà chiusura Pesca di Beneficenza con estrazione lotteria _______ Domenica 10 ottobre Chiusura Mostra su “Salmo 8: nella grandezza di Dio la grandezza dell’uomo” ro, bistrattato da moglie e suocera, decide di attuare una finta dipartita con l’aiuto dell’amico Giacomo. Al capezzale del finto morente si avvicendano impiegati di pompe funebri, agenti assicurativi, promotori di cremazioni, personaggi strampalati che renderanno difficile la vita del morto, già vessato da una fastidiosa allergia a fiori e candele e anche da una punta di gelosia... Una commedia che fa morir dal ridere o, se si preferisce, che fa ridere da morire! Vi aspettiamo numerosi. I I . P R O S S I M I . A Tradizionale pellegrinaggio mariano Santuario della Madonna di San Bernardo, Carate Brianza In preparazione alla 37ma Festa Parrocchiale del 3 ottobre, è proposto, nel pomeriggio di sabato 2 ottobre, il tradizionale pellegrinaggio mariano che quest’anno raggiungerà il Santuario della Madonna di San Bernardo a Carate Brianza (MB). Eretto in nome di San Bernardo, dottore della chiesa, maestro di vita e di spirito nei tempi del medioevo (XII secolo), definito “l’innamorato della Madonna”, fu ampliato ed ornato nel 1589 in seguito a ripetuti prodigi operati dalla Beatissima Vergine. Il Santuario dista circa 8 Km e potrà essere raggiunto in pullman, macchina, a piedi/bicicletta, lungo un percorso che toccherà i comuni di Cabiate, Mariano Comense, Paina di Giussano, Verano Brianza per arrivare a Carate B. La S. Messa è prevista per le ore 16.30 e, considerato il chilometraggio, la partenza a piedi è fissata intorno alle 14 mentre quella in bicicletta alle 14.30. Il pullman partirà invece intorno alle 15.30. Dall’ 1 al 10 ottobre la mostra sul Salmo 8 Salmo 8: nella grandezza di Dio, la grandezza dell’uomo Il Salmo 8, al quale è dedicato questo appuntamento, è come, dice Mons. G.F. Ravasi: un canto entusiasta dell’uomo, creatura microscopica se comparata alle colossali strutture cosmiche, vera e propria «canna» fragile, per usare una celebre immagine di Pascal, eppure signore del creato, «coronato» sovrano da Dio, «canna pensante» che può comprendere e giudicare tutto l’essere. Contemplando il firmamento, il salmista si accorge che l’uomo è piccola cosa. Ma la meraviglia è che, nonostante questo, egli sia oggetto della memoria di Dio, e qui trova la sua grandezza nonostante la sua piccolezza. La grandezza di Dio è affermata all’inizio e alla fine. Da qualunque parte lo guardi, Dio è grande. P Comunità Pastorale Santo Crocifisso – Meda P U N T A M E N T I In Chiesa saranno disponibili i moduli per le iscrizioni e sarà esposto il percorso. Alla Madonna, definita nella preghiera di San Bernardo, ripresa da Dante nel XXXIII canto del Paradiso, “Vergine madre, figlia del tuo figlio, umile e alta più che creatura… sei di speranza fontana vivace”, affidiamo le nostre famiglie, i malati, i giovani e quanti sono nel dubbio perché doni “speranza, misericordia, tenera pietà materna e generosa magnificenza”. E.N. L’uomo invece è grande o piccolo secondo l’angolatura da cui lo si osserva. Se lo si confronta con l’immensità dei cieli viene spontaneo pensare: che cosa conta l’uomo? Eppure, esclama il salmista, Dio si ricorda di lui e l’ ha fatto di poco inferiore a se stesso. Se lo guardi dall’angolatura di Dio, l’uomo è grande. La sua grandezza è dono gratuito, prima che un diritto. Egli trova il suo senso e la sua dignità nella memoria di Dio. Questa mostra ci inviterà a riflettere sulla profondità della preghiera di lode che il salmista ha elaborato osservando il creato e ponendosi la domanda sul significato del rapporto Dio-uomo-creato, attraverso anche una serie di immagini di artisti che hanno sviluppato un linguaggio nuovo rispetto alla tradizione e che esprimono, attraverso la pittura, l’intima emozione che hanno provato osservando il mondo che li circonda. B.N. 17 N O T I Z I A R Santa Maria Nascente _______ Anagrafe parrocchiale (al 30 agosto 2010) _______ Offerte opere parrocchiali (4 luglio – 30 agosto) Battesimi (dal 1 gennaio al 30 agosto 2010: n. 47) Asia Colletta Anna Maria Del Pin Alessia Grispino Roberta Chivasso Alessia Figliuolo Giada Ferrari Elisa De Caro Battesimi........................................ euro 280,00 In Memoria..................................... euro 1.200.00 Matrimoni...................................... euro 1.000,00 Matrimoni (dal 1 gennaio al 30 agosto 2010: n. 25) Alberto Sozzi con Laura Venturini Massimo Casciano con Virginia Busnelli Patrik Delon con Rossella Pepe Giuseppe Galleani con Anna Maria Del Pin Matteo Marelli con Patrizia Guidi Salvator Colletta con Giovanna Ferrario Gianluca Garofalo con Eleonora Pozzi Simone Ronchetti con Sara Viganò Defunti (dal 1 gennaio al 30 agosto 2010: n. 50) Pasquale Minio (a. 81) Federico Nobili (a. 81) Felicita Nobili (a. 95) Amos Tragni (a. 87) Antonio Borgonovo (a. 79) Luigi Bragato (a. 70) Giuseppe Tragni (a. 86) Rina Saoncella (a. 53) Emilia Annoni (a. 93) Emma Colombo (a. 108) Natalina Volta (a. 89) Fernanda Bassan (a. 70) Ovidio Finotto (a. 76) Varie Offerta per restauro statue Madonna e S. Bernadette Grotta P.zza Cavour...................... euro 500,00 _______ Entrate e Uscite 16 giugno al 15 agosto entrate............................................ euro 76.588,79 * uscite............................................. euro 83.828,77 ** Compresi: * - buste luglio................................. euro 2.473,00 - buste agosto................................. euro 2.751,10 - affitto aule OSC (01/07-31/12/2010) euro 27.000,00 ** - impianto riscaldamento Scuola San Giuseppe............................... euro 38.500,00 - Assicurazioni anno 2010............. euro 10.920,00 - Tasse 2009.................................. euro 1.762,42 Madonna di Fatima _______ Anagrafe parrocchiale (mese di luglio-agosto) Battesimi Laura Cipriani Dayanna Marta Ronchetti Beatrice Di Mare Gaia Avezzu Stefano Comignani Gaia D’Angiò Defunti Liliana Barzaghi 18 ato 18 che sab o m a i d r to del Rico rzo saba colta e t , e r b settem rà la rac iprende NE. r , e s e m TI E LAT per TAPPI ti passeranno a ric e Gli inca artiere a ritirar u q e l d i e le vie d sti all’esterno tti po i sacche alle ore 14.30 d cancelli I P A R R O C C H I A L I San Giacomo _______ Anagrafe parrocchiale (mesi di luglio e agosto) Battesimi Gaia Maria Beretta Greta Caronni Luca Riva Miriam Rizzo Emma Sorgato Defunti Egle Ferdinanda Bottinelli ved. Bonfadini (a.85) Graziella Conti in Asnaghi (a. 71) Gianpasquale (Gianni) Gattavari (a. 82) Cesare Pelegatta (a. 88) Iliana Pelucchi ved. Parravicini (a. 78) Romano Pettenati (a. 67) Carla (Carluccia) Pozzoli in Busnelli (a. 64) Vincenzo Sangiovanni (a. 56) Arturo Tagliabue (a. 78) _______ Offerte opere parrocchiali (mesi di luglio e agosto) Offerta domenicale.............................. euro 4.616,06 Offerta Amministrazione Sacramenti.. euro 1.550,00 Offerte varie........................................ euro 1.090,00 L’importante é seminare È morto lo scorso 10 luglio il nostro parrocchiano signor Arturo Tagliabue. Il signor Arturo è stato tra i primi collaboratori della parrocchia al suo sorgere: collaboratore prezioso e disponibile. Personalmente sono a lui tanto riconoscente; l’inizio di una parrocchia, nel nostro caso la Parrocchia di S. Giacomo, é sempre impegnativo ed é quindi preziosa la disponibilità dei collaboratori. Ricordo a me e a tutta la comunità la collaborazione del signor Arturo con la riflessione di un noto autore, dal titolo “L’importante é seminare”: _______ Mese di settembre 2010 domenica 12: ore 16.30: Celebrazione comunitaria del S. Battesimo domenica 19: Festa della Comunità Pastorale S. Crocifisso (vedi programma pag. 14) domenica 26: Festa di apertura dell’anno oratoriano lunedì 27: inizio settimana di preparazione alla Festa Parrocchiale (vedi programma completo pag. 16) martedì 28: ore 21.00: incontro formativo su “Salmo 8” _______ Mese di ottobre 2010 ore 20.30: S. Messa con possibilità di accostarsi al sacramento della penitenza sabato 2: nel pomeriggio: pellegrinaggio al Santuario della Madonna di San Bernardo di Carate Brianza ore 16.30: Celebrazione Eucaristica nel pomeriggio: possibilità di accostarsi al sacramento della Penitenza ore 20.30: S. Messa vigiliare domenica 3: Festa della parrocchia ore 10.30: S. Messa solenne concelebrata da Don Cristiano nel pomeriggio: giochi ed attività ricreative lunedì 4: ore 16.30: S S.Messa per i defunti ore 21.00: Solenne Concelebrazione Eucaristica domenica 17: ore 16.30: Celebrazione comunitaria del S. Battesimo venerdì 1: Semina, semina; l’importante é seminare – poco, molto, tutto – il grano della speranza. Semina il tuo sorriso perché splenda intorno a te. Semina le tue energie per affrontare le battaglie della vita. Semina il tuo coraggio per risollevare quello altrui. Semina il tuo entusiasmo, la tua fede, il tuo amore. Semina le più piccole cose, semina e abbi fiducia: ogni chicco arricchirà un angolo della terra.” Grazie caro Arturo per la tua preziosa collaborazione. Dal cielo continua a pensarci e a volerci bene. don Ernesto Anche la redazione è vicina al figlio Enzo, nostro stimato e prezioso collaboratore, e a tutti i familiari. 19 Comunità Pastorale Santo Crocifisso – Meda ______ Santa Maria Nascente Ufficio Parrocchiale piazza della Chiesa 9 tel / fax: 0362 341425 e-mail: [email protected] orari apertura: lun: 15.00-17.00 mar: 18.00-20.00 mer: 9.00-11.00 gio: chiuso ven: 15.00-17.00 sab: 9.00-11.00 dom. e festivi: chiuso ______ ______ Don Gaudenzio Corno Parroco piazza della Chiesa 9 tel: 0362 70632 e-mail: [email protected] ______ orari di apertura: lun: 17.00-18.30 mar: 17.00-19.00 mer: 9.00-10.00 gio: chiuso ven: 17.00-18.00 sab. dom. e festivi: chiuso ______ Madonna di Fatima Ufficio Parrocchiale via Madonna di Fatima 5 tel: 0362 70398 cell. don Angelo: 349 8467813 ______ www.parrocchiemeda.it Oratorio Maschile piazza del Lavoratore 1 tel: 0362 70688 cell: 338 5629628 e-mail: [email protected] ______ via Cialdini 138 tel: 0362 71635 e-mail: [email protected] ______ Don Luigi Pedretti Residente con incarichi pastorali Santuario Santo Crocifisso piazza Vittorio Veneto tel: 0362 343248 ______ Don Ernesto Carrera Residente con incarichi pastorali via Cialdini 128 tel: 0362 344924 ______ Don Angelo Fossati Vicario Parrocchiale via Madonna di Fatima 5 tel: 0362 70398 cell: 349 8467813 ______ Suore di Maria Bambina ibuti li, contr artico avvisi, e r a i v n nità: per i a comu l l e d e c eda.it a la vo cchiem o r r a p chiali voce@ i parroc c fi f u e-mail: i l presso g i mese oppure 7 di ogn o di 2 l i o r t a en mer consegn ominativo e nu ontattati) n e ric (indicar er poter essere p telefono _____ Lunedì 8.00: 8.30: 8.45: 20.30: via Matteotti 21 tel: 0362 347293 ______ Scuola Elementare Parrocchiale San Giuseppe tel: 0362 70436 / fax: 0362 759305 www.scuolasangiuseppe.com www. [email protected] [email protected] direzione orari di segreteria: lun-mer-ven: 12.30-15.00 mar: 8.10-9.00 / 15 15.00-16.00 gio: 8.10-9.00 Foglio ad uso interno della Comunità Pastorale Santo Crocifisso di Meda, stampato in ... copie da centrostampa elleci Meda. Questo numero è stato chiuso in tipografia il ... 2010. F E R I A L I Santa Maria Nascente San Giacomo Madonna di Fatima Santa Maria Nascente (Oratorio Santo Crocifisso) (nei mesi di giugno, luglio, agosto, settembre viene celebrata in Santuario) Vicario della Comunità Pastorale Vicario della Comunità Pastorale Ufficio Parrocchiale via Cialdini 138 tel: 0362 71635 G I O R N I Don Cristiano Mauri Don Danilo Zanoni San Giacomo Orari Sante Messe _____ Martedì 8.00: 8.30: 8.45: 18.00: Santa Maria Nascente San Giacomo Madonna di Fatima Santa Maria Nascente 8.30: 8.30: 8.45: 20.30: Santa Maria Nascente San Giacomo Madonna di Fatima Santa Maria Nascente (Santuario) _____ Mercoledì _____ Giovedì 8.00: 8.30: 18.00: 20.45: Santa Maria Nascente San Giacomo Santa Maria Nascente Madonna di Fatima 8.00: 8.30: 8.45: 20.30: 20.30: Santa Maria Nascente San Giacomo Madonna di Fatima Santa Maria Nascente San Giacomo _____ Venerdì (sospesa nel mese di agosto) _____ Sabato 8.00: Santa Maria Nascente 8.30: San Giacomo G I O R N I F E S T I V I _____ Sabato Vigiliare 18.00: Madonna di Fatima 18.30: Santa Maria Nascente 20.30: San Giacomo _____ Domenica 8.00: Santa Maria Nascente 8.30: San Giacomo 9.00: Madonna di Fatima (nei mesi di luglio e agosto viene celebrata alle 10.00) 9.00: Santa Maria Nascente (Santuario) 10.00: Santa Maria Nascente 10.30: San Giacomo 11.00: Madonna di Fatima 11.30: 17.00: 18.30: 18.30: (sospesa nei mesi di luglio e agosto) Santa Maria Nascente Madonna di Fatima San Giacomo Santa Maria Nascente (sospesa nei mesi di luglio e agosto)