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IL CONTROLLO DEI MATERIALI E DEGLI
OGGETTI DESTINATI A VENIRE A
CONTATTO CON I PRODOTTI ALIMENTARI
Un'altro importante adempimento del Veterinario Ufficiale
I materiali e gli oggetti destinati ad entrare in contatto con gli alimenti sono largamente utilizzati
anche nel settore delle carni, dei prodotti lattiero-caseari e degli altri alimenti di origine animale.
Sono pertanto compresi negli adempimenti del Veterinario Ufficiale di uno stabilimento
riconosciuto secondo il Regolamento 854/2004 anche le verifiche relative all'idoneità ed alla
rintracciabilità dei cosiddetti MOCA(materiali ed oggetti destinati a venire a contatto con gli
alimenti)
I MOCA coprono un ampio raggio di applicazioni e possono essere distinti nelle seguenti
categorie:
I Materiali di imballaggio
Contenitori
Attrezzi da cucina
Macchine per la lavorazione degli alimenti
Articoli e attrezzature per l’alimentazione dei
bambini e dei neonati
La tecnica che riguarda l’imballaggio per alimenti è in continua evoluzione e impiega delle tecniche
industriali innovative dovuta al continuo sviluppo di nuovi materiali e prodotti.
Ai contenitori o ai materiali destinati venire a contatto con gli alimenti vengono richieste due
caratteristiche principali: la prima è proteggere gli alimenti dall’ambiente esterno: isolare
l’alimento e prevenire il trasferimento di sostanze da e verso l'imballaggio come ossigeno, aria
,perdita di gas, luce, aromi estranei, contaminazioni fisiche e chimiche ecc. La seconda è
assecondare le richieste del mercato per fornire prodotti che richiamino l’attenzione del
consumatore e che riportino informazioni riguardo il prodotto confezionato.
La normativa principale che sottende alla sicurezza deii materiali e degli oggetti a contatto con gli
alimenti (MOCA) è il Regolamento (CE) 1935/2004 del 27 ottobre 2004. Tale Regolamento
chiamato anche “ framework”(traducibile in “norma di riferimento”) costituisce l’architrave della
normativa riguardante questi oggetti. Essa ha un importantissimo valore sanitario in quanto
stabilisce degli irrinunciabili principi di sicurezza alimentare che i MOCA devono comunque
garantire.
I produttori, i distributori e gli utilizzatori dei MOCA devono assicurare e poter dimostrare che i
contenitori per alimenti e tutti i materiali che vanno a contatto con essi siano assolutamente sicuri e
non costituiscano rischi per il consumatore.
Infatti i materiali e/o gli oggetti destinati a venir a contatto con gli alimenti “devono essere
sufficientemente inerti da escludere il trasferimento di sostanze ai prodotti alimentari in quantità
tali da mettere in pericolo la salute umana o da comportare una modifica inaccettabile della
composizione dei prodotti alimentai o un deterioramento delle loro caratteristiche organolettiche”
La normativa copre anche l’ambito riguardante imballaggi e materiali di tipo innovativo che
vengono definiti “attivi e intelligenti”
In particolare lo scopo e l’oggetto del Regolamento(CE) 1935/2004 “mira a garantire il
funzionamento efficace del mercato interno per quanto attiene all’immissione sul mercato
comunitario dei materiali e degli oggetti destinati a venire a contatto direttamente o indirettamente
con i prodotti alimentari oltre a costituire la base per un elevato livello di tutela alla salute umana
e agi interessi dei consumatori”
Ma la lungimiranza del Legislatore Comunitario si è spinto oltre ed è arrivato a considerare anche
i materiali “intelligenti” e “attivi” : gli “attivi” sono e saranno quei contenitori che potranno
prolungare la conservabilità o mantenere o migliorare le condizioni dei prodotti alimentari
imballati: essi incorporano deliberatamente componenti che rilasciano sostanze nel prodotto
alimentare o nel suo ambiente o le assorbono dagli stessi. Invece , per materiali e oggetti
“intelligenti” destinati al contatto con gli alimenti si intendono articoli che controllano le condizioni
chimico-fisiche del prodotto alimentare a contatto con essi.
I requisiti generali di tutti i MOCA prevedono che non costituiscano un pericolo per la salute
umana, non comportino una modifica inaccettabile della composizione degli alimenti non
comportano un deterioramento delle oro caratteristiche organolettiche, inoltre, la loro etichettatura
la pubblicità e la presentazione non deve trarre in inganno i consumatori .
Proseguendo nella conoscenza di questi importantissimi strumenti di commercializzazione dei
prodotti alimentari,che li accompagnano durante tutta la loro shelf-life , ma anche quando li
utilizziamo e conserviamo nelle nostre case, dobbiamo sottolineare che anche la loro etichettatura
deve rispettare alcune regole : ad esempio su di essi deve spiccare la dicitura “per contatto con i
prodotti alimentari o un’indicazione specifica circa il loro impiego “(per esempio macchina da
caffè bottiglia per vino cucchiaio per minestra o il simbolo specifico-vedi figura 1),... inoltre
“speciali istruzioni da osservare un impiego scuro e adeguato” e poi “il nome e la ragione sociale
e l’indirizzo o la sede sociale del fabbricane, del trasformatore o del venditore responsabile
dell’immissione sul mercato stabilito all’interno della comunità “ ...ma anche “ un’adeguata
identificazione che assicuri la rintracciabilità del materiale in oggetto”; ...nel caso dei “materiali
ed oggetti attivi le informazioni sull’impiego o sugli impieghi consentiti e le altre informazioni
pertinenti come il nome e la quantità delle sostanze rilasciate della componente attiva…”
Fig 1
Un dato particolarmente importante che viene richiesto dalla normativa “Framework” è la
attestazione di responsabilità che vincola i produttori dei materiali e degli oggetti destinati a
venire in contatto con i prodotti alimentari(MOCA) a garantire che i prodotti siano conformi alle
norme vigenti. Tale attestazione chiamata “dichiarazione di conformità” deve essere disponibile a
vari livelli della commercializzazione ed è sempre resa disponibile alle Autorità Competenti che la
richiedono in caso di controllo.
Anche la rintracciabilità dei MOCA deve essere garantita in tutte le fasi per facilitare il controllo e
il ritiro dei prodotti difettosi così come le informazioni ai consumatori e l’attribuzione della
responsabilità: “i materiali e gli oggetti immessi sul mercato comunitario devono essere
individuabili da un sistema adeguato che ne consenta la rintracciabilità mediante l’etichettatura, la
documentazione o le informazioni pertinenti.”
La normativa inoltre ha previsto l’istituzione di un laboratorio comunitario di riferimento
(European Reference Laboratory for Food Contact Materials EURL-FCM presso il JOINT
RESEARCH CENTER situato in Italia a Ispra -Va- ) ma anche di laboratori nazionali di
riferimento ( che nel caso dell'Italia è situato presso L'Istituto Superiore di Sanità a Roma)per
attuare indagini analitiche più precise e proseguire nella ricerca scientifica.
L'utilizzo dei materiali a contatto con gli alimenti riguarda in modo esteso la nostra vita e possiamo
dire che la scelta di un tipo di materiale o di un gruppo di materiali per una specifica situazione è
determinato da due particolari fattori.
1) qual è l’utilizzo finale del prodotto
2) quali sono le proprietà del materiale
Pertanto l’utilizzo previsto di un materiale dipende da parametri quali : il tipo di alimento che andrà
a contatto con esso (solido, secco o liquido caldo o freddo acido o alcalino grasso o meno), la durata
del contatto con il materiale, la temperatura del processo che riguarda l’alimento o
l’immagazzinaggio, l’uso singolo o ripetuto del materiale stesso ecc. ecc.
Tra i principali tipi di materiali che possono venire a contatto con gli alimenti ricordiamo:
materie plastiche,
film di rivestimento,
inchiostri a stampa,
ceramiche,
metalli e leghe,
carta e cartoncini,
cellulosa rigenerata,
gomme,
siliconi,
sostanze adesive, plastiche riciclate.
Per le materie plastiche inoltre è attualmente in vigore un’altra importantissima normativa
comunitaria: il Regolamento (UE) 10/2011 del 14 gennaio 2011 detto anche “Regolamento PIM”
riguardante i materiali e gli oggetti di materia plastica destinati a venire a contatto con i prodotti
alimentari che si applica ai materiali e oggetti di plastica (stampati e non e/o rivestiti o non), ai
“multistrato di materia plastica “tenuti insieme da adesivi o altri mezzi, agli strati o rivestimenti in
plastica che formano guarnizioni di coperchi e chiusure e, agli strati di materia plastica presenti nei
materiali e agli oggetti “multistrato multimateriali “.
Le materie plastiche,attualmente, sono largamente usate ed è importante capire perché sono così
presenti nella applicazioni alimentari e negli imballaggi degli alimenti .
Facilità nella lavorazione,basso prezzo, lunga vita commerciale,stabilità chimica,leggerezza,
resistenza ecc. ecc. sono solo alcune delle caratteristiche che hanno fatto si che le materie plastiche
siano spesso le preferite nei materiali per il confezionamento degli alimenti ,tuttavia esse pongono
non pochi problemi in termini ambientali e di smaltimento.
Cosa sono i monomeri ? E i polimeri ?E gli oggetti multistrato di materia plastica? E quelli
multistrato multi-materiali ?
Come sono prodotte le plastiche ?
Quali tipi di materie plastiche sono più frequentemente usate e quali sono le loro principali
applicazioni ?
Cerchiamo di rispondere ad alcune di queste domande :
Tra i monomeri ricordiamo il propilene mentre un polimero è una sostanza macromolecolare
ottenuta dal processo di polimerizzazione tramite poli-addizione o poli-condensazione oppure
tramite una modificazione chimica di una macromolecola naturale o sintetica oppure dalla
fermentazione microbica.
Esempi di polimeri sono il polietilene e il polipropilene (PE, PP) ;a questi materiali sono aggiunti
normalmente degli additivi che servono per incrementarne particolari caratteristiche, come ad
esempio plasticizzanti, stabilizzanti, coloranti e pigmenti, lubrificanti, agenti anti-statici, agenti
rinforzanti e riempitivi ecc. ecc.
Alcune sigle di materie plastiche di uso comune che ritroviamo riportate in etichetta :
LDPE=polietilene a bassa densità
HDPE=polietilene ad alta densità
GPPS=polistirene omopolimero o cristalpolistirene
PP Polipropilene
PVC=polivinilcloruro
PET=polietilene tereftalato
Parimenti importanti sono le plastiche multistrato che possono essere distinti in MOCA di plastica
multistrato e MOKA multistrato multimateriali
I materiali e gli articoli di plastica multistrato sono costituiti solo da strati di materie plastiche tenute
insieme da adesivi o da altri mezzi e possono essere stampate o meno e coperti da un rivestimento o
meno. La maggior parte degli imballaggi flessibili è basata sulla combinazione di diversi elementi
di plastica,anche fino a 15 fogli, ciascuno di pochi micron di spessore .Invece,i materiali e gli
articoli multistrato e multi-materiali sono composti da due o più fogli di differente tipo di materiale
come carta e alluminio con almeno un foglio di plastica inserita : tipica applicazione sono le
confezioni per il latte UHT e per le bevande come vino o succhi di frutta .
Sia il Regolamento FRAMEWORKche il Regolamento PIM obbligano i produttori, distributori,
utilizzatori di materiali, e oggetti destinati a venire a contatto con gli alimenti a rispettare ben
determinate caratteristiche produttive e qualitative : in particolare devono essere garantite le
caratteristiche di innocuità per la salute dei consumatori e non devono essere alterate le
caratteristiche degli alimenti confezionati .
In particolare per gli imballaggi plastici il Regolamento UE 10/2011 introduce concetti quali:
LIMITE DI MIGRAZIONE GLOBALE (OML overall migration limit)
LIMITE DI MIGRAZIONE SPECIFICA(SML specific migration limit)
LIMITE DI MIGRAZIONE SPECIFICA TOTALE(SMLT total specific migration limit)
Che permettono di valutare correttamente la conformità dei materiali ai limiti di legge
Occorre inoltre considerare che i controlli dell’Autorità competente sui MOCA vengono svolti
regolarmente nell’ambito dei Piani Nazionali di Controllo eseguiti secondo il Regolamento
882/2004 .Anche nell' AULSS 21di Legnago-Vr- sono eseguiti controlli e campionamenti di questo
tipo.Nell’anno 2014 per esempio sono stati eseguiti e sono in esecuzione un certo numero di
campionamenti di MOCA che derivano dalla programmazione regionale del PRIC ( Il Piano
Regionale Integrato dei controlli 2011-2014 sulla sicurezza alimentare,il benessere e la sanità
animale, la sanità dei vegetali (PRIC) ) a sua volta derivazione del Il Piano Nazionale Integrato
(PNI o MANCP),emanato ai sensi delRegolamento (CE) n.882/2004, che descrive la
programmazione nazionale dei controlli ufficiali in materia di alimenti, mangimi, sanità e
benessere animale e sanità delle piante.
Marco Rasetti