L` ALIMENTAZIONE DEL BAMBINO DAI 4 AI 9 MESI
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L` ALIMENTAZIONE DEL BAMBINO DAI 4 AI 9 MESI
L' ALIMENTAZIONE DEL BAMBINO DAI 4 AI 9 MESI Divezzamento al compimento del quarto mese. Il bambino allattato al seno viene svezzato al compimento del sesto mese. Lo svezzamento anticipato all'inizio del quinto mese si fa nel bambino allattato artificialmente e nel bambino che fa allattamento misto. In questo secondo caso conviene il divezzamento precoce per quei lattanti che alternano poppate al seno con poppate di solo latte artificiale, mentre per i lattanti che vengono attaccati al seno ad ogni poppata e fanno qualche giunta di latte artificiale si dovrà valutare caso per caso. A questa epoca della vita i bambini fanno in genere cinque pasti al giorno più o meno ogni quattro ore (ad esempio 6:00 – 10:00 – 14:00 – 18:00 – 22:00). Con il divezzamento tre pasti rimangono a base di latte maternizzato (tipo 1), mentre due vengono sostituiti con farinata e frutta. I pasti da sostituire sono il secondo e il quarto ( nel nostro esempio quello delle 10:00 e quello delle 18:00) ma non verranno sostituiti contemporaneamente. Se ne sostituisce prima uno, a scelta quello della mattina o quello del pomeriggio, e poi, quando il nuovo alimento è ben accettato si sostituisce anche il secondo. Per preparare la pappa dovete mettere nel biberon 200 gr di acqua a cui dovete aggiungere, a freddo,la farinata. Come acqua consiglio, per rapporto qualità/prezzo, l'acqua PANNA. Non è utilizzabile a questa età l'acqua di sorgente, nemmeno quella buonissima della fonte Napoleone di Poggio. La farinata da usare deve essere senza glutine, in genere una pappa lattea a base di crema di riso e latte in polvere. Per la mia esperienza consiglio APTAMIL PAPPA 4+ (il motivo non è la sponsorizzazione della ditta a mio favore, ma il fatto che questa era la pappa preferita da mia figlia più di trenta anni fa), comunque va bene qualsiasi pappa lattea senza glutine. Accertatevi bene che sulla scatola ci sia scritto pappa e non crema di riso e che sia ben evidente il segno della spiga tagliata che confermi l'assenza di glutine. Nelle scatole di pappa non mettono (chissà perchè?) alcun misurino. Quindi per fare la giusta dose di 30 grammi vi dovete arrangiare: o usate il misurino del latte o preparate 6 cucchiai da minestra di polvere fatti rasi con il coltello. Acqua e farina devono essere messi a scaldare nello scalda biberon e solo quando la miscela sarà ben calda potrete aggiungere il liofilizzato di carne. Il liofilizzato che preferisco è il LIOMELLIN che si presenta in bottigliette di vetro con tappo ermetico di gomma e del quale trovate molte varietà : manzo, pollo, vitello, agnello, prosciutto, tacchino, coniglio. Scegliete quelle che preferite evitando i prodotti che associano verdure o legumi, tipo: maiale con verdure, cavallo con patate o altre simili. La dose è di ½ bottiglietta ad ogni farinata. La mia ricetta di farina lattea al riso si compone dunque così: ACQUA PANNA....................... 200 gr APTAMIL PAPPA 4+..............................30 gr (6 cucchiai da minestra fatti rasi col coltello) scaldare e poi aggiungere la carne) LIOMELLIN.......1/2 bottiglietta Ci sono vari modi per dare la farinata al bambino. Il più semplice è l'uso del biberon facendo attenzione che il buco della tettarella sia sufficientemente ampio (ad esempio il buco a stella) perchè la farinata è un po' più densa del latte. In alternativa al biberon potete usare il cucchiaino. In questo caso conviene fare la farinata un po' più densa usando 150 grammi d'acqua invece di 200 (i 50 grammi tolti saranno riproposti a fine pasto per verificare se il bambino ha sete). Il cucchiaino deve essere morbido in silicone ed avere dimensioni intermedie tra un cucchiaino da caffè e un cucchiaio da minestra. Questo perchè finchè il bambino si alimenta al seno o al biberon può decidere autonomamente le fasi di suzione e le fasi di pausa. Con il cucchiaino è invece la mamma che impone i suoi ritmi così può accadere, se il ritmo è troppo lento o se il cucchiaino è troppo piccolo, che nell'intervallo di tempo durante il quale il cucchiaino va dalla bocca del bambino al piatto e poi torna alla bocca, il bambino rimanga a bocca vuota e pianga disperato così che la mamma non riesca a dargli la cucchiaiata successiva. Bisogna allora avere un cucchiaino abbastanza grande e andare molto veloce nel proporre la sequenza delle cucchiaiate. Un terzo sistema di proporre la farinata è quello di usare una ciotola dal bordo molto largo, tenerla ben salda nelle due mani per evitare che il bambino la faccia volare via con tutto il suo contenuto e inclinarla in modo da avvicinare il livello del liquido al bordo della ciotola così che il bambino possa bere. Come sempre ci sono bambini che si adattano rapidamente a cambiamenti di alimentazione e altri che hanno bisogno di più tempo. Così qualcuno gradirà la farinata da subito e altri avranno qualche difficoltà. Se il bambino rifiuta il biberon con la farinata dategli la frutta e lasciate passare qualche minuto prima di accordargli il latte. Anche così piccolo se il bambino capisce che rifiutando una cosa può ottenere subito quello che vuole di sicuro sarà poco propenso a sacrificarsi e ad accettare il cibo meno gradito, impiegando così più tempo per adattarsi. Provate la novità per 3 – 4 giorni di seguito, se proprio non ne vuole sapere fate una pausa, tornate alla dieta di solo latte per qualche giorno e poi provate di nuovo. Alla fine riuscirete dopo qualche tentativo a convincerlo: chi la durala vince ! Dopo la farinata si può dare la frutta: banana, mela, (pera), arancia. La pera è scritta tra parentesi perchè contiene tanto fruttosio, uno zucchero con effetto lassativo, per cui è indicata nel bambino con problemi di stitichezza perchè può risolvere il problema ed è invece da evitare nel bambino che evacua regolarmente perchè può provocare diarrea. Si comincia con ¼ di banana schiacciata con la forchetta o con uno spicchio di mela grattato sulla grattugina di vetro o con ½ arancia spremuta e filtrata. Poi se il bambino gradisce la frutta può essere concessa in quantità maggiori, anche un frutto intero o ad esempio ¼ di banana + ¼ di mela + ½ arancia spremuta. Tenete presente che il bambino è abituato a succhiare schiacciando con la lingua contro la volta del palato il capezzolo della mamma o la tettarella del biberon, farà lo stesso con la frutta, ad esempio con la banana, con la conseguenza che la banana ingerita, schiacciata contro il palato, per metà viene spinta indietro e inghiottita e per metà viene spinta fuori dalle labbra. In questa situazione può sembrare che il bambino rifiuti il cibo e lo sputi, ed è invece il suo modo di deglutire. La frutta omogeneizzata dei vasetti ha due inconvenienti: costa molto di più della frutta fresca senza essere migliore ed è molto zuccherata. La presenza dello zucchero è molto gradita al bambino che tende a mangiare voracemente questo prodotto e a preferirlo alla frutta fresca. Secondo me l'omogeneizato di frutta per la sua praticità d'uso può essere usato saltuariamente in condizioni particolari, tipo un viaggio in macchina, un pasto all'aperto, ma dovrebbe costituire l'eccezione rispetto alla regola della frutta fresca. La dieta dal compimeto del quinto mese: Il bambino allattato al seno continuerà anche questo mese a nutrirsi di solo latte materno. Al massimo si può cominciare a proporgli un po' di frutta per cominciare ad abituarlo un po' al cucchiaino e a sapori diversi. Al bambino che ha già iniziato da un mese il divezzamento si possono proporre tre cambiamenti della dieta: • introduzione del glutine passando dalla pappa Aptamil 4+ (che è una miscela di crema di riso e latte in polvere) alla pappa Aptamil 6+ (che è invece una miscela di creali). La nuova pappa contiene glutine e quindi non avrà sulla scatola il marchio senza-glutine. Il sapore è decisamente più dolce di quello della pappa al riso ed il bambino in genere lo gradisce molto. Le dose rimangono le stesse con 30 gr di farina in 200 gr d'acqua • sostituzione del latte completamente maternizzato (tipo 1) con un latte di transizione parzialmente maternizzato (tipo 2). In genere la sostituzione non crea alcun problema digestivo, ma se il lattante accusasse maggiori coliche e rigurgiti si può sempre fare transizione graduale. Ad esempio se la dose di latte è 180 gr d'acqua e 6 misurini, si può in questi casi iniziare con 4 misurini di latte tipo 1 e 2 misurini di latte tipo 2 per poi aumentare gradualmente • integrazione del liofilizzato di carne con l'omogeneizzato di pesce. I prodotti liofilizzati hanno maggior valore nutritivo perchè le proteine dichiarate sono tutte di origine animale, mentre negli omogeneizzati c'è in genere anche una quota di farinacei. Per questo volendo dare la carne è preferibile il liofilizzato all'omogeneizzato. Non ci sono però in commercio liofilizzati di pesce per cui si si vuole cominciare a introdurre questo importante alimento nella dieta bisogna necessariamente usare gli omogeneizzati. Anche in questo caso la dose a pasto è di mezzo vasetto. Questi tre cambiamenti non devono essere fatti contemporaneamente. L'ordine di sequenza è quello che volete, potete cambiare prima il o prima la farina, ma tra un cambiamento e l'altro devono passare almeno tre – quattro giorni. Naturalmente se avete delle scorte alimentari di latte 1 o di pappa al riso finitele tranquillamente prima di passare ai nuovi alimenti. Le tappe dell'alimentazione non hanno scadenze rigide. La dieta dal compimento del sesto mese: al compimento del sesto mese anche il bambino allattato al seno deve cominciare a mangiare qualcos'altro. Qualcos'altro che contenga ferro. Durante la gravidanza il feto fa abbondanti scorte di ferro: glielo dona la mamma attraverso la placenta. Alla nascita il bambino ha il serbatoio di ferro pieno , ma fin dal primo giorno di vita la quantità di ferro consumata per la crescita è superiore alla quantità di ferro assunta con il latte materno. Le riserve di ferro cominciano così a ridursi e al compimento del sesto mese il serbatoio è in riserva e la spia comincia a lampeggiare. Per ora tutto bene, la macchina funziona ancora a pieno regime, ma bisogna fare rifornimento per rimpinguare le riserve. Per questo servono proteine delle carne che possono essere assunte iniziando il divezzamento anche per questa categoria di bambini. Alcune madri non sono d'accordo e vogliono continuare con la dieta di solo latte, io cerco di convincerle con le motivazioni che ho appena detto ma se non ci riesco le invito almeno ad integrare la dieta di latte materno con del ferro medicinale. Le madri più ragionevoli iniziano invece a dare il primo alimento non-latte (beikost) proponendo la minestrina. Minestrina che viene data anche ai bambini già svezzati sostituendo una delle due farinate. La minestrina si prepara così: mettete in una pentola 2 litri di acqua (potete usare quella del rubinetto ma se ne avete la possibilità meglio quella della fonte Napoleone di Poggio), aggiungete le verdure (si comincia con due patate, due carote e due zucchine) e 100 grammi di carne (potete usare carne bianca di pollo o coniglio, e carne rossa di vitellone). Carne da lesso e non parti più pregiate come il filetto: è una spesa inutile perchè la carne servirà solo per fare il brodo e dopo la cottura sarà buona giusto per il cane di casa). Non aggiungete sale e fate bollire per 2 ore. Prima a fuoco alto fino a dimezzare il volume dell'acqua e poi a fuoco basso e coperchio sulla pentola per un totale di due ore. Bisogna ora filtrare il brodo utilizzando solo il liquido, servendosi a questo scopo di un colino da tè o di un colino da brodo con una garza. Mettete il brodo filtrato in pentolino e fateci cuocere una pastina. Una pastina da brodo normale, tipo stelline, che abbia un contenuto di proteine di 13 gr %. Le pastine di farmacia ne hanno circa 10 gr % e non ve le consiglio. Cercate al supermercato, le paste tipo gragnano vanno benissimo. All'inizio si fa cuocere un cucchiaio scarso di pastina per un tempo di cottura circa doppio di quello consigliato nella confezione. Poi quando il bambino si sarà abituato alla pastina farete un tempo di cottura normale e una dose più scarsa o più abbondante se il bambino preferisce la minestrina più brodosa o più pastosa. Dopo la cottura aggiungete un cucchiaino di parmigiano reggiano grattugiato e un cucchiaino di olio extra-vergine di oliva (vi consiglio non quello di farmacia ma uno prodotto dalle aziende agricole elbane). La minestrina è un alimento che può creare delle difficoltà al bambino per tre ragioni: 1) deve essere mangiata con il cucchiaino e questo può essere un problema anche per il bambino che ha già utilizzato il cucchiaino mangiando la frutta (una cosa è il dessert a fine pasto che può essere sorseggiato, altra cosa il pasto principale che deve togliere la fame) . 2) è l'alimento più salato che abbia mai assaggiato in vita sua: anche se voi, seguendo le istruzioni non avete mai aggiunto sale, la carne (sopratutto rossa) e il parmigiano danno al brodo un gusto sapido . 3) è un alimento non omogeneo per la presenza della pastina. Alcuni bambini non hanno problemi e mangiano di gusto fin dalla prima volta, altri incontrano difficoltà apparentemente insormontabili e non ne vogliono sapere. Cercate in questo caso di capire quale delle tre difficoltà che abbiamo descritto mette in crisi il bambino. Se la difficoltà è il cucchiaio provatene diversi tipi, ma quello che non dovete fare è mettere il brodo nel biberon, magari con buco della tettarella così grande da lasciar passare la pastina. Meglio in questi casi prendersi un po' di tempo, tornare alla farinata col liofilizzato e riprovare dopo qualche settimana. Se la difficoltà del bambino è la pastina sostituitela con il semolino. Ogni tanto fate un tentativo di reintrodurre la pastina ma se il bambino non ha cambiato gusto e idea prendetevi tutto il tempo che serve e continuate con il semolino. Se, infine, la difficoltà è il sapore confezionategli un (per noi poco invitante) brodo dolce con carne di pollo, carote, barbabietole rosse e zucca come verdure, e formaggino al posto del parmigiano. Dopo il brodo va bene la solita frutta fresca. Quando il bambino si è abituato alla minestrina, la mangia volentieri e la digerisce bene potete sostituire anche la seconda farinata con un'altra minestrina. In questo caso il brodo di mezzogiorno può essere messo in frigo e riusato alla sera. Quando invece il bambino mangia una sola minestrina al giorno il brodo andrebbe fatto fresco ogni giorno. Alla fine del settimo mese la dieta del bambino dovrebbe essere composta da quattro o cinque pasti così composti: 1. LATTE MATERNO O ARTIFICIALE 2. MINESTRINA IN BRODO E FRUTTA 3. LATTE MATERNO, LATTE ARTIFICIALE O FRUTTA 4. MINESTRINA IN BRODO E FRUTTA 5. LATTE MATERNO O ARTIFICIALE In genere i bambini che ancora assumono latte materno fanno cinque pasti: tre pasti al seno e due minestrine. I bambini che non assumono latte materno se fanno quattro pasti in genere aggiungono un po' di biscotto granulato al latte della colazione e fanno latte anche a merenda; se invece fanno cinque pasti richiedono una merenda più leggera a base di frutta.